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IL QUARAB
LA BELLEZZA DI UN ARABO, IL CUORE DI UN QUARTER, I COLORI DI UN PAINT
Di Valeria Giacomello
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Volete un cavallo con la bellezza, la grazia, l’agilità di un Arabo? Oppure un cavallo con la forza muscolare e la fermezza di carattere di un Quarter Horse? Magari con i bellissimi manti dei Paint Horse? Oggi il mercato è in grado di proporre tutte queste qualità in un’unica razza: il Quarab.
Partita alla chetichella agli inizi del 2007 grazie all’entusiasmo dei due soci fondatori, Marco e Valeria Caremi, grazie a un lavoro intenso l’Associazione Italiana Cavallo Quarab conta un piccolo esercito quasi 200 cavalli Quarab registrati all’albo più 70 riproduttori (Arabi, Quarter Horse e Paint Horse) di altissima genealogia e nel tempo ha stabilito un’ottima partnership con Fieracavalli di Verona. Una razza che desta sempre più attenzione nel mondo degli appassionati equestri, sia cavalieri che allevatori. Già, perché la combinazione è allettante: un cavallo morfologicamente molto bello ma lavorabile, agile e coraggioso ma freddo, adatto a discipline sportive come il Reining, la Performance, il Barrel Racing, il Dressage e l’Endurance, per citare le principali. Non guasta poi che sia perfetto anche per trekking e il turismo di campagna per i suoi zoccoli saldi, la resistenza, il coraggio e l’imperturbabilità.
Cominciamo allora a conoscerlo meglio.
STANDARD DI RAZZA Sebbene diversi allevatori si siano già orientati alla riproduzione in purezza, sono ancora permessi incroci fra le razze da cui il Quarab deriva: Arabo e Quarter/ Paint Horse.
Al momento esistono tre tipologie codificate, a seconda della quantità di sangue Quarter/ Paint e Araba, fino a 7/8 di sangue di una razza rispetto all’altra. Il Quarab può quindi ereditare caratteristiche morfologiche diverse: può assomigliare come struttura fisica al tipico Quarter Horse, muscoloso e dai fianchi ben arrotondati, oppure al classico Arabo, sottile e dal lungo ed armonioso collo.
La testa è solitamente ben definita, con la fronte ampia, gli occhi grandi ed un profilo più o meno rettilineo, a seconda della prevalenza di sangue arabo o Quarter/ Paint Horse. L’altezza varia da 142 a 162 centimetri. La grande sfida che sta impegnando ora gli allevatori è fissare il Quarab “ideale” attraverso accurati incroci genetici, i cui risultati saranno visibili nei prossimi anni.
DOTI Agile, resistente e versatile. Indicato sia per le specialità Western che per il Dressage e l’Endurance.
TEMPERAMENTO Equilibrato, vivace ed energico.
MANTELLO Può essere semplice, composto o pezzato. La gamma di colori riconosciuti è vastissima, fra cui sauro bruciato, morello, baio, palomino, pelle di daino, cremello, perlino, smoky creme, daino dorato, daino, sorcino, sauro, bruno e champagne. Può includere le macchie bianche comuni agli Arabi e ai Quarter Horse. Roani e grigi sono designati a seconda dei loro colori base. CENNI STORICI Le prime documentazioni ufficiali sui Quarab risalgono al 1953 quando, negli USA, Indraff, uno stallone arabo, e Cotton Girl, una Quarter Horse, generarono la puledra Indy Sue che, registrata come Quarter Horse, vinse numerose gare di performance e cutting. Per le sue qualità “all around” nel 1960 conquistò il suo posto nel “Performance Register of Merit”. La prima organizzazione a riconoscere il Quarab come razza a sé stante è stata lo “United Quarab Registry” dove negli anni ottanta venivano iscritti cavalli nati dall’incrocio fra Arabi e i Quarter Horse. Nel 1991 sé stato aggiunto il “Painted Quarab Index” per includere i mantelli tobiano e overo tipici dei Paint Horse. La creazione dell’albo di razza è più recente: risale al 1999 quando Lisa Striegel, con alcuni allevatori appassionati, ha fondato la “International Quarab Horse Association”, con sede nel Michigan. Finalmente il Quarab ha avuto un riconoscimento ufficiale come razza interamente separata e si è cominciato a fissarne gli standard.
I QUARAB IN ITALIA Nel 2006 viene fondata l’Associazione Italiana Cavallo Quarab (AICQA) con l’obiettivo di dare a tutti gli appassionati di questa meravigliosa razza l’opportunità di avere un riferimento italiano che ne permettesse la conoscenza e l’espansione attraverso attività e servizi messi a disposizione degli associati. Nel 2012 la AICQA istituisce il Registro Italiano del Cavallo di Razza Quarab a garanzia di una più efficace copertura registrativa dei cavalli di razza Quarab in Italia. Nel 2013 il Registro Italiano del Cavallo di Razza Quarab estende l’offerta registrativa a tutti i cavalli di razza Quarab dimoranti all’estero che non abbiano un’associazione di riferimento nel proprio Paese.
L’ESPERIENZA DIRETTA DI ENRICO CURTO Titolare dell’Azienda Agricola La Dolza a Follina (TV), da anni Enrico Curto, guida equestre di Engea, organizza trekking a cavallo sulle colline del Prosecco. «Dodici anni fa alla Fieracavalli di Verona ho incontrato per la prima volta i Quarab – ricorda – e ne sono rimasto immediatamente colpito per la loro bellezza e lo splendido carattere. Ho visto Sweet Psyche, una saura tobiano e Miss Daquina Pepp, una red dun, portate in show ed è stato amore a prima vista, tanto che nel giro di pochi anni sono riuscito a convincere i loro proprietari a cedermene la proprietà. Nel frattempo non ho però dormito sugli allori: possedevo un cavallo Paint e un’Araba e ho cominciato a produrre a mia volta cavalli Quarab da utilizzare in futuro per le mie attività di turismo rurale. A oggi ho prodotto una ventina di esemplari e molti sono ancora con me. Altri, anche se a malincuore, sono stati venduti dopo richieste insistenti. Non mi sono mai dovuto ricredere sulla mia scelta: in campagna i Quarab sono una garanzia di sicurezza e solidità. Sono cavalli equilibrati, con temperamento ma attenti al comando, ideali quindi sia per cavalieri navigati che per i meno esperti. Posso affermare con assoluta certezza che il cavallo Quarab rappresenta il futuro dell’equitazione di campagna.
Per informazioni: www.quarabs.it | info@quarabs.it