04 2014

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Notiziario della Sezione N° 04/2014 Sede: Lavis Piazza Loreto, 3 ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00

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Dopo la Storia un'altra storia: il 9 maggio alla Casa Anziani di Lavis (dove facciamo di solito l'assemblea Annuale) Maurizio Fernetti, acc. di territorio e grande conoscitore della montagna nei suoi molteplici aspetti ci racconta, in modo confidenziale, il suo pluripremiato lavoro ed il soggetto di questo "Incantevoli Dolomiti", con l'ausilio di foto e quant'altro. Maurizio doveva essere da noi ancora a marzo ma purtroppo, per evitare di fare tutto in fretta, abbiamo preferito posticipare e spostare l'appuntamento in un luogo più consono. L'11 ed il 18 maggio avremo dapprima l'apertura, a Villa Navis di Cavedago, e poi l'escursione sulle Waalweg da Merano a Lana. Per finire, i giorni 24 e 25 l'escursione dell'Alpinismo Giovanile che andrà a riscoprire i sentieri della Grande Guerra sul Pasubio in due giorni sempre molto intensi. Maggiori info arriveranno sicuramente quanto prima da Valentina ed Isabella.


Appuntamenti di questo mese: "Maurizio Fernetti-Incantevoli Dolomiti", "Festa d'Apertura" a Villa Navis e l'escursione tra natura e storia "Da Merano a Lana lungo le Vie dell'Acqua", Escursione di due giorni sul Pasubio per l'Alpinismo Giovanile. Maurizio Fernetti-Incantevoli Dolomiti. Venerdi 09 maggio, Sala Didattica Casa Anziani ore 20,30 Il libro, edito da Valentina Trentini editore a giugno 2012, è una guida ricca di immagini ed informazioni per escursionisti e nordic walkers che vogliano conoscere o approfondire la conoscenza delle meravigliose Dolomiti. Si sa che queste sono le montagne più famose e più belle del mondo. Si sa che sono state riconosciute ufficialmente dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità nel 2009. Ma ci sono dei criteri precisi per essere inseriti nell’elenco di questi siti di eccezionale importanza. E il libro va a indicare proprio quegli itinerari in cui i “Monti Pallidi” si mostrano sublimi ed eccezionali, dove gli aspetti estetico/paesaggistici e gli aspetti geologico/geomorfologici si rilevano al meglio. Si propongono quindi percorsi altamente selezionati, accessibili a tutti, e che offrono al massimo grado la magia e la ricchezza di un ambiente straordinario. Che conserva la memoria della nostra Terra, scritta nelle pieghe delle rocce, dalla monumentalità degli spazi e dei volumi, sulle nude pareti verticali, lungo i verdeggianti fondovalle boschivi e nelle vaste e luminose praterie degli altipiani, punteggiate da milioni di fiori colorati. Che offre un ambiente e un paesaggio culturale variegato per chi, escursionista o sportivo, voglia misurarsi con l’aria sottile e le asperità del mondo dolomitico. Il libro, 204 pagine, corredato da molte immagini esplicative e di qualità, è introdotto da 2 personalità : Giuliana Andreotti, ordinario di Geografia, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento e da Sandro Zanghellini noto naturalista , presidente di Albatros e socio della Società di Scienze Naturali del Trentino. Seguono diversi capitoli che “inquadrano” il libro, quello sul Nordic Walking, scritto da Pino Dellasega (noto personaggio legato al Cristo Pensante delle Dolomiti e alla Scuola Italiana di Nordic Walking, di cui Fernetti fa parte), una piccola storia geologica delle Dolomiti, quelli sul paesaggio vegetale, sulla fauna e sul paesaggio, scritto dalla Andreotti e infine le “istruzioni per l’uso”. Segue poi la serie di escursioni proposte, dalle Dolomiti di Brenta alle Dolomiti Friulane, di difficoltà e lunghezza varia, corredate riccamente da informazioni precise, foto, siti di interesse culturale limitrofi, una buona cartina, e un capitoletto finale più letterario, ove si descrive, in modo emozionale, il genius loci di ogni singolo itinerario. Natura, storia, leggende, cultura, etnografia, paesaggio dei Monti Pallidi sono passati in rassegna, colti e segnalati, ovunque ci siano le emergenze per una sosta che arricchisca animo e mente. In parole povere, un invito, con tutte le indicazioni necessarie, a percorrere camminando in sicurezza, con animo curioso e piede leggero/intelligente, lungo i magici sentieri dei “Monti Pallidi”. In 3 regioni, 5 province. Per il suo contenuto il libro ha ottenuto il prestigioso patrocinio della fondazione Dolomiti UNESCO. Chi è l'autore Nato a Trieste, come tanti figli di questa città, dimostra presto interesse attivo per l’avventura e lo sport. Effettua studi musicali, alpinismo, escursionismo, speleologia, speleologia mineraria, sci alpinismo, spedizioni alpinistiche extraeuropee, sempre ad un livello “medio”, sorretto da curiosità e passione. Iscritto al CAI SAG di Trieste e alla SAT di Levico Terme, si trasferisce in Trentino, e, nel 2003, comincia la collaborazione proficua con Albatros, una prestigiosa società di naturalisti di Trento. Approfondisce gli studi e consegue la qualifica di Guida Naturalistico-Ambientale Veneta, di Accompagnatore di Territorio del Trentino, nonché quella di Istruttore di Nordic Walking. In questa triplice veste opera in ambiente montano e dolomitico dal 2003 effettuando almeno 650 accompagnamenti e interventi divulgativo/didattici per conto di svariati enti, scuole, centri di didattica ambientale, ecomusei, parchi, parchi minerari, aziende per il turismo, Cooperativa Mazarol (Bl), alberghi, gruppi e privati, comparendo diverse volte sulle Tv locali. Nel periodo estivo opera prevalentemente in ambito dolomitico e nell’amata Val di Fassa. Nel 2011 per


il Comune di Trento e l’APT di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi realizza la guida di Itinerari di Trekking Urbano. Nel 2012 pubblica il libro “Incantevoli Dolomiti” che ottiene il patrocinio della fondazione Dolomiti UNESCO e va in ristampa nel 2013. Ha due figli, Lorenzo e Adriano, i quali hanno condiviso in molte occasioni la passione e le emozioni del papà.

Le classiche e sognanti guglie di Lavaredo

Villa Navis-Cavedago (864 m.) Domenica 11 maggio: Festa d'apertura a Villa Navis-Cavedago Quest'anno per la consueta festa d'Apertura ci ritroveremo presso la struttura, di proprietà della parrocchia di Nave S.Rocco, Villa Navis. É situata nel Comune di Cavedago a circa 900 m. di quota ed è facilmente raggiungibile in macchina. Immersa nel bosco la struttura è ben attrezzata e confortevole, anche in caso di brutto tempo. Per chi vorrà sarà possibile salire a piedi da Zambana Vecchia o da Mezzolombardo. Maggiori info al momento dell'iscrizione, entro possibilmente il mercoledì precedente. Da Merano a Lana: Le Vie dell'Acqua Domenica 18 maggio: Escursione in Val d'Adige, da Merano a Lana Difficoltà e tempi: E ore 6,30 all'incirca Dislivello: 250 m. ca Punto più alto: 520 m. Tell Partenza: Merano presso le Terme Arrivo: idem


Alpinismo Giovanile-Escursione di due giorni sul Pasubio (pernotto al Rif. Lancia 1804 m.) Sabato 24 e Domenica 25 maggio: Alla scoperta della Grande Guerra Come molte catene montuose che avvolgono il Trentino e che gli danno quella caratteristica forma che fortunato pubblicitario vide come farfalla, così il Pasubio, diviso in buona pace col Veneto si venne a trovare, nel 1915, giocoforza teatro di avverse fazioni ed ideologie, palcoscenico assurdo della grottesca e terribile commedia della guerra. I nostri giovani, che forse solo hanno sentito del mostruoso fatto e nel peregrinare gioioso sui sentieri del mondo si sono imbattuti nei miseri resti dell'epoca coperti dal tempo, hanno bisogno di leggere i segnali che lo scorrere della storia ha lasciato, con l'ausilio di esperti che li guideranno nella lettura. Qui dove si combattè andremo a cercare i "come" ed i "dove". Per i "Perchè" e per i "Poi" magari ci sarà un altro tempo. Valentina ed Isabella vi informeranno al più presto dei dettagli.


Un tratto della Marlinger Waalweg che percorreremo in senso inverso, verso Lana

Il punto su: Le vie d'acqua meranesi - Waalwege Attorno a Merano c'è, da secoli, una fitta rete di sentieri che fiancheggiano corsi d'acqua che viaggiano orizzontalmente. Sono i segni del lavoro dell'uomo, del suo attaccamento alla terra, sorta di mini-acquedotti secolari che servono per l'irrigazione delle colture. Per poter garantire i loro raccolti, fin dal XIII secolo sono nati i "Waale", convogliando le acque dei corsi di fiumi e ruscelli fino ai luoghi dove mancava. E per tenere sotto controllo il regolare afflusso di acqua, regolata con piccole paratie, griglie, derivazioni e tutto quanto necessita per un adeguato apporto idrico, ecco i sentieri che ora i turisti percorrono, i "Waalwege” per l'appunto. I Waalwege sono nati come esigenza agricola emersa a causa delle scarse precipitazioni annuali che, nei secoli passati, hanno costretto gli uomini a costruire un imponente sistema di canali di irrigazione. Veri monumenti all'operosità contadina, in gran parte ancora efficienti e funzionanti nonostante il peso dei secoli, nelle valli questi canali d'acqua si chiamano «Waal» ed i sentieri che li fiancheggiano, naturalmente, assumono il nome di Waalwege. Paralleli alle vie d'acqua, i sentieri altro non sono che la risistemazione degli antichi camminamenti indispensabili agli addetti alla manutenzione dei canali. Riscoperti e riproposti ad uso turistico, questi sentieri si snodano per svariati chilometri offrendo straordinarie opportunità di passeggiate. È da tenere in considerazione che alcuni di questi canali di irrigazione sono in certi periodi dell'anno fuori uso; la maggior parte, comunque, ancora al giorno d'oggi sono degli ottimi impianti di irrigazione di grande importanza economica. Sono oltre una cinquantina, i "Waalwege" che coronano Merano e il suo comprensorio, e molti cambiano solamente il nome passando da una proprietà all'altra. È chiaro che una descrizione completa è alquanto complicata. Non va dimenticato, peraltro, l'aspetto gastronomico garantito dal fatto che i percorsi dei Waalwege sono punteggiati da locande, ristori, ristoranti, osterie in grado di soddisfare i palati più fini ma anche di offrire rapidi spuntini e specialità locali. Il sentiero d’acqua di Lagundo “L’Algunder Waalweg" è un sentiero che percorre dolcemente le pendici poco a monte di Lagundo e che collega Tel a Tirolo. Radici storiche della realizzazione di questo importante piccolo corso d'acqua risalgono al lontanissimo 1333 ed esso costituisce l'asse portante per un reticolo di sentieri e passeggiate (circa 160 chilometri complessivi) che portano sino alla passeggiata Tappeiner. Il Waal di Lagundo è lungo 5/6 chilometri ed è diviso in due tronconi. La parte est inizia al parcheggio presso Tel, si snoda attraverso Plars di Sopra e di Mezzo sino al Grabbach sopra la pittoresca Lagundo Vecchia. La parte est prosegue attraversando rinomati vigneti sino a raggiungere Quarazze. Nel reticolo di sentieri e di alternative per il Waalweg vero e proprio, va citata la rampa denominata «Ochsentodweg», ripida salita lastricata che da Lagundo sale verso Castel Torre, di medievale memoria. II suo nome deriva dal fatto che era quasi mortale per i poveri buoi che trascinava carri carichi, i cui solchi sono ancora scavati nel lastricato di pavimentazione posto a garantire la transitabilità dello storico camminamento. Un luogo suggestivo per ammirare tutta la conca meranese e per gettare uno sguardo ai profondi solchi delle pietre che lastricano il sentiero medievale. Scena e i suoi Waal Il Waal di Scena si allunga da una parte San Giorgio e la Val di Nova e dall'altra raggiunge Verdines. Dell'originario percorso che si estendeva per quasi otto chilometri, ne sono rimasti circa due ancora all'aperto, mentre il resto è scomparso in tubazioni sotterranee. Per chi intende raggiungere Verdines, conviene portarsi alla stazione a valle della funivia per il Taser e da qua, seguendo le indicazioni, addentrarsi nel bosco. Dopo un breve tratto si giunge ad una scalinata scavata nella roccia, detta «Katzenleiter», letteralmente scala per gatti. L'acqua precipita per un breve tratto e poi in una tubazione sospesa attraversa il corso del Rio Schnuggen. È un percorso affascinante ancora selvaggio e immerso in un verde incontaminato in direzione opposta, con impercettibile pendenza, attraverso frutteti, prosegue fino nei pressi della Chiesetta di San Giorgio,


dalla quale si può ritornare a Scena oppure proseguire verso la Val di Nova sbucando alla stazione a valle della funivia di Merano 2000. L'altro itinerario nella zona di Scena/Val Passiria è rappresentato dal sentiero d'acqua che da Ponte Rametz scende fin quasi al Passirio a monte di Lazago e poi si inoltra parallelo al torrente in una splendida camminata che prosegue sino a Saltusio. Si tratta di un tracciato quasi interamente nel bosco, fresco anche d'estate, che molti appassionati del jogging hanno adottato per i loro allenamenti. I Waalweg di Marlengo a) Il Waalweg di Marlengo (Marlinger Waalweg) si snoda da Tel sino a Lana passando sopra gli abitati di Foresta, Marlengo e Cermes. Senza far torto agli altri tracciati, è forse il più panoramico, con splendide viste sulla città, sull'ippodromo, sulla Val d'Adige. L'itinerario è lungo 13 chilometri, quasi tutto pianeggiante e alterna tratti ombreggiati nel bosco (nella zona verso Tel) ad altri più panoramici e soleggiati (da Marlengo a Lana). Si tratta di un percorso senza difficoltà, con il vantaggio di poter essere iniziato o interrotto anche in moltissimi punti intermedi poco distanti dalle fermate dei mezzi pubblici o da parcheggi dove lasciare l'autovettura privata. Il percorso inizia dallo sbarramento idroelettrico di Tel e termina nei pressi di Lana dietro la stazione a valle della funivia per San Vigilio mentre il corso d'acqua confluisce nel Rio Valsura. Si tratta di un sentiero sempre ben segnalato ed in ottimo stato di conservazione che, grazie alla felice esposizione, è fruibile praticamente tutto l'anno con tempi di percorrenza complessivi di circa 3 ore, 3 ore e mezza. Da rilevare, inoltre, che il Waalweg di Marlengo può essere «allungato» con altri percorsi similari ad entrambe le estremità. A Lana, attraversando il ponte sul Rio Valsura e quindi imboccando il sentiero d'acqua omonimo verso Brandis. A Tel, superando il ponte sull'Adige per poi agganciarsi al Waalweg di Plars-Lagundo oppure inoltrandosi lungo il reticolo di sentieri escursionistici che si snodano lungo le pendici della collina che sale a Velloi. Lungo il Waalweg di Lana-CermesMarlengo e nelle sue immediate vicinanze, diverse sono le opportunità per una sosta rigeneratrice con uno spuntino rustico oppure con piatti raffinati o anche solo un gelato e bibite dissetanti. b) Sopra il Waalweg, non va dimenticata l'Alta Via di Marlengo, altrettanto comoda e panoramica. Si parte da Senn am Egg (dal centro paese in direzione Waalweg e poi proseguire) o più sotto dalla chiesetta St. Felix e sentiero 35 sino ad intersecare la Marlinger Höhenweg, l'Alta Via di Marlengo. Si arriva all’Innenholzmair e proseguendo sulla stessa quota anziché salire al Tschigg si arriva su una strada asfaltata. Pochi metri in discesa e sulla destra parte la deviazione verso l’Hofer Hof, tipico punto di ristoro posto a quota 815 metri. Dall'Hofer Hof si può scendere a Marlengo oppure verso le malghe e puntare a San Vigilio. Il Waalweg di Lana Da Lana a Lana di Sotto, cioè dal centro della borgata ai campi da golf Brandis, si può camminare immersi nella natura lungo il Waalweg che, in onore all'antica casa nobiliare locale, si chiama Brandis. Per raggiungere questa bella passeggiata, provenendo da Merano e superato il ponte sul Rio Valsura si devia in direzione Palade. Appena la strada inizia a salire, sulla sinistra c'è la deviazione che passa sopra la centrale idroelettrica per poi tuffarsi tra frutteti e vigneti e sotto secolari castagni. Il percorso sfiora il convento Lanegg, la chiesa Santa Margherita e arriva a Lana di Sotto a pochi metri dai campi da golf e dalla tenuta dei conti Brandis. Una volta arrivati a Lana di Sotto, per gli amanti dell' arte non si può tralasciare una visita alla chiesa parrocchiale tardo-gotica inaugurata nel 1492, una delle più belle della provincia. Al suo interno, si può ammirare la maestosa pala d'altare Schnatterpeck, la più grande e una delle più preziose di tutto l'arco alpino.


Dal Web: All'indirizzo del nostro sito qui di fianco http://satlavis.weebly.com/informazione-localee-dalla-montagna.html potete trovare, aggiornato giornalmente grazie ai collegamenti con i siti di riferimento, potete prendere visione delle ultime notizie dal Trentino e dalla montagna oltrechè, naturalmente tramite menù a tendina, con la newsletter del CAI (mensile), del FAI (anch'essa mensile ma a volte più frequente), de Il Cammino (mensile de La Compagnia dei Cammini) e del sito Sali in vetta (mensile) oltre alle notizie e i ritagli dai giornali trentini che riguardano la montagna (Montagna Sat Informa). Sempre per il mese di maggio vi segnalo il Festival del Camminare a Bolzano http://www.festivalcamminare.bz.it/programma/c/eventi-pre-festival. Chi volesse collaborare alla stesura del sito, con contenuti o link o per segnalare eventi e quant'altro mi contatti all'indirizzo lavis@sat.tn.it oppure enricom6548@hotmail.com. Anche per questo mese è tutto Excelsior! I nostri sponsor

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