Notiziario della Sezione N° 07/2014 Sede: Lavis Piazza Loreto, 3 ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00 http://satlavis.weebly.com http://www.facebook.com/satlavis lavis@sat.tn.it Purtroppo o per fortuna, ogni tanto tocca cambiare. Noi lo abbiamo fatto con il rinnovo dei locali dell'ex panificio in Piazza Loreto. Rinnovo cui merito (diamo a Cesare quel che è di Cesare, come disse qualcuno) va ascritto alla scuola musicale Diapason con cui dividiamo i locali che ospitano la nostra sede. Ciò comporterà (chi è venuto a visitarci nelle ultime due settimane se ne è già reso conto) un po' di trambusto vuoi per il trasloco temporaneo (nella sala adiacente) vuoi per un forzato restringimento dello spazio a nostra disposizione (già esiguo in momenti di notevole afflusso, come abbiamo avuto modo di sperimentare con soddisfazione nelle ultime settimane). I lavori dovrebbero (e sono già mi sembra a buon punto) concludersi verso la fine di agosto. Ci scusiamo fin d'ora con chi verrà a trovarci in tal periodo sperando che la nuova soluzione (più funzionale, che nulla toglierà, speriamo, allo spirito di rustica modernità che deve permeare in una sede SAT) sarà gradita ai nostri soci. Nel frattempo è stato rinnovato il "Parco Cartine" disponibili da consultare in sede, grazie ad una convenzione con la Casa Editrice "Tabacco". Ci saranno più spazi per la Biblioteca, arricchita degli interessanti volumi della collezione "Biblioteca della Montagna" del quotidiano "Corriere della Sera" (stampati tra l'altro proprio a Lavis) e dalle ultime uscite edite dalla SAT. E' previsto nei nuovi spazi anche quello per un computer con cui si potrà interagire. Ultima cosa, per chi ama fornirsi presso i negozi Decathlon, questi hanno aperto un po' più vicino a noi: Bassano del Grappa (Via Alcide de Gasperi 80/82 36061 Tel : 0424568118), Thiene (Via Dei Quartieri 36016 Tel : 0445370730) , Villafranca (Via Borgo Bello, 37062 Dossobuono di Villafranca Tel : 045/8601217) vedi maggiori dettagli su www.decathlon.it .
Dal Trodo dei Fiori a Passo Brocon (Lagorai)
Questo mese: Alpinismo Giovanile al Rifugio Dorigoni, nel Parco Nazionale dello Stelvio e Traversata escursionistica delle Pale di San Martino. Altri due giorni insieme a Valentina ed Isabella per l'Alpinismo Giovanile (non dovrei dirlo ma a fine agosto ed in settembre ci saranno due piccoli fuori programma, credo proprio molto graditi dai ragazzi) nel Parco Nazionale dello Stelvio, con pernottamento al Rifugio Dorigoni (2436 m.) ed escursione, il giorno successivo ai Laghi di Sternai, lungo il percorso naturalistico. Nello stesso week-end (purtroppo già è successo quest'anno ma i problemi logistici ed organizzativi non hanno il senso del tempo) la domenica la Traversata delle Pale di San Martino, nel cuore delle Dolomiti. Ecco la presentazione. Domenica 24 agosto
Traversata delle Pale di San Martino (Dolomiti) Partenza: strada Passo Rolle (San Martino di Castrozza) 1760 m. Arrivo: Malga Canali 1302 m. Dislivello: 900 m. ca. Tempo: 7/8 ore complessive Difficoltà: E Grandiosa traversata nel selvaggio cuore delle Pale, da San Martino di Castrozza alla Val Canali. Si parte dalla strada per il Passo Rolle, a quota 1760 m. col "Sentiero del Cacciatore" e si raggiunge la località Col Verde dove arriva anche la seggiovia che sale da San Martino (chi vuole, dicendolo prima, potrà salire con la funivia costo 8 euro, aperta dalle ore 8,00). Proseguiremo poi per il Passo della Rosetta fino al rifugio omonimo (2581 m.). Dal Rifugio si attraversa l'Altopiano delle Pale, si passa per il Passo Pradidali, il ghiacciaio della Fradusta, la forcella omonima, il Passo Canali da dove si scende al Rifugio Treviso e quindi al parcheggio di Malga Canali. Viaggio naturalmente con pullman
Una suggestiva veduta del cielo sopra le Pale (la foto non è mia ma mi complimento con l'autore)
Il Punto su: Il Parco Nazionale dello Stelvio Il Parco nazionale dello Stelvio (in ted. Nationalpark Stilfser Joch), istituito nel 1935, è uno dei più antichi parchi naturali italiani. È nato allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale, e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine della Lombardia, del Trentino e dell'Alto Adige. Si estende sul
territorio di 24 comuni e di 4 province ed è a diretto contatto a nord con il Parco Nazionale Svizzero, a sud con il Parco naturale provinciale Adamello-Brenta e con il Parco regionale dell'Adamello: tutti questi parchi, insieme, costituiscono una vastissima area protetta nel cuore delle Alpi, per quasi 400.000 ettari. La Storia Il Parco nazionale dello Stelvio fu istituito nel 1935 su un territorio che è stato ampliato a 130.734 ettari nel 1977. È caratterizzato da una moltitudine di specie animali e vegetali e nel suo territorio si trovano grandi boschi, aree agricole, masi di montagna, casali e paesi abitati. Il parco è oggi amministrato da un consorzio costituito dal ministero dell'Ambiente, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento e Regione Lombardia. I tre comitati di gestione (Bolzano, Trento e Lombardia) fanno riferimento ad un consiglio direttivo, in cui sono rappresentati anche figure scientifiche ed ambientaliste. Il 30 settembre 2009 un accordo tra lo Stato italiano e le province autonome di Trento e Bolzano (tramite l'organo paritetico della Commissione dei 12) ha previsto il passaggio della gestione del parco agli enti regionali interessati, cioè Lombardia, provincia autonoma di Trento e provincia autonoma di Bolzano, con introduzione di un comitato di indirizzo formato da 7 componenti: 3 rappresentanti dei comuni, ministero dell'Ambiente, regione Lombardia, Province di Bolzano e di Trento con l'esclusione dal consiglio di gestione delle figure scientifico-ambientaliste. Il Parlamento Italiano ha ratificato l'accordo nel dicembre 2010. Legambiente ha denunciato il rischio di rilassamento delle norme di tutela del parco in provincia di Bolzano, con la possibilità di apertura alla caccia, all'utilizzo delle strade forestali, alla creazione di impianti da sci e in genere alla speculazione edilizia, con gravi rischi per la conservazione dell'habitat naturale. Nel marzo del 2011 il Presidente della Repubblica Napolitano non ha convalidato il Decreto Legge che sanciva il passaggio del Parco, rinviandolo alla commissione paritetica dei 12. Fauna Il parco include un'ampia varietà morfologica e di ecosistemi, con grandi dislivelli (da 650 m s.l.m. ai 3900 m s.l.m. delle vette dei ghiacciai). Si possono trovare quindi cervi, camosci, caprioli, stambecchi, marmotte, volpi, ermellini, scoiattoli, lepri,ed anche tassi e donnole. Ci sono stati avvistamenti di lupi, linci e anche orsi, provenienti dal vicino Parco naturale provinciale dell'Adamello-Brenta. Numerose specie di uccelli nidificano nella zona del parco: la pernice bianca, la coturnice, il gracchio corallino, il corvo imperiale, la cornacchia, il picchio, il gallo forcello, il francolino di monte, la poiana, lo sparviero, il gufo, l'aquila reale e, grazie ad un riuscito e prezioso progetto di reintroduzione, il gipeto. Tanti animali vi trovano rifugio ed è anche grazie al parco naturale che alcune specie in via di estinzione sono protette e accudite. Flora Nella fascia altimetrica che va dai 1000 ai 2000 metri, l'ambiente del Parco è dominato dalle foreste di conifere. La specie più diffusa è sicuramente l'abete rosso (Picea abies), al quale si associano pochi ed isolati gruppi di abete bianco (Abies alba), quest'ultimo presente soprattutto in val di Rabbi, zona trentina del Parco. Queste formazioni di alberi risalgono i versanti diradandosi verso il limite superiore per cedere lentamente il posto al larice (Larix decidua) ed al pino cembro (Pinus cembra), diffuso principalmente in Val di Peio. Ai boschi di aghifoglie, segue la fascia degli arbusti nani, che sale oltre il limite della vegetazione (circa 2600 metri). Dopo i 2800 metri trovano spazio le rocce, i ghiaioni, le nevi perenni e le morene glaciali, dove la presenza di forme di vita è garantita solo da alcune tenaci specie pioniere assai specializzate come i licheni. All' interno del Parco si trovano inoltre ambienti particolari come le torbiere: zone umide caratterizzate da una flora altamente specializzata come la Drosera rotundifolia e la Pinguicula
alpina, piccole piante carnivore, che sopperiscono alla carenza di azoto del terreno catturando piccoli insetti, o la rara Paludella squarrosa, una briofita a distribuzione circumpolare-artica, presente in poche stazione delle Alpi fra la Lombardia e il Trentino. Dal Web: I più attenti avranno notato che nella parte bassa delle pagine da qualche giorno c'è il contatore che, come da proprio nome, conta gli accessi al sito. Dal programma di gestione si potevano vedere gli accessi anche prima ma questo permette anche a voi, gentili visitatori, di rendervi conto dei passaggi che il vostro sito (e ribadisco vostro, perché è pur vero che lo gestisco io a mio piacere ma siete voi che dovete indicare la strada, plaudendo e criticando, quando c'è da farlo) riesce a raccogliere. Specialmente il sito con le foto vedo che raccoglie molti estimatori. Come ho detto nell'ultima "flash" ho molto materiale da caricare e quindi ci vorrà tempo. Ultime "cariche" le foto di Luca del Corno di Planca, quelle dell'Oasi di Valtrigona, dell'Habicht e delle Vedrette di Ries. Come vedete vo' saltabeccando, a seconda del tempo e delle bizze (frequenti) del computer. Anche per 'sto mese è tutto. Grazie, Buoni passi e Buona Estate Excelsior!
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