Novembre 2015
Piazza Loreto, 3 Lavis
N° 10
satlavis.weebly.com lavis@sat.tn.it https://www.facebook.com/sat.lavis.9
Gli Emigranti (1882) Edmondo De Amicis Ammonticchiati là come giumenti Sulla gelida prua mossa dai venti Migrano a terre ignote e lontane Laceri e macilenti Varcano i mari per cercar del pane Traditi da un mercante menzognero Vanno, oggetto di scherno, allo straniero Bestie da soma, dispregiati Iloti Carne da cimitero Vanno a campar d’angoscia in lidi ignoti Quasi 150 anni separano i nostri tempi da quelli in cui scrive il poeta (autore tra l’altro di “Cuore” di cui chi ha la mia età o poco più ben ricorda le vicissitudini). Eppure i versi sono chiari, forti e taglienti nella loro ruvida semplicità. De Amicis descriveva, probabilmente per sentito dire visto che lasciò
raramente l’Europa e sempre come inviato militare o soldato, le condizioni di viaggio e di arrivo delle migliaia di emigranti italiani costretti dal bisogno a cercar fortuna in terre lontane, spesso lasciando a casa la famiglia. E’ strano come tutto questo tempo non abbia cambiato le cose poi di molto. Probabilmente ha ragione chi dice che le migrazioni sono come le stagioni, prima o poi tornano.
Ma veniamo alla nostra realtà montana. Archiviata la gita in Vigolana (foto sopra) che chiudeva ufficialmente la stagione estiva (per chi non c’era, solo pochissime gocce di pioggia, neanche sentite), vi aspettiamo per la gita di chiusura che si svolgerà a metà novembre (il 15) presso lo Speleovolt con una Castagnata e un orzetto a fine serata. Questo per venire incontro a chi sembra restio a muoversi, almeno negli ultimi tempi, dal paese. Prima però, il giorno 8 novembre i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile, per chiudere in bellezza la stagione molto variegata e ricca d’impegni, percorreranno il sentiero del Guardadocio, sul Monte Bondone, quindi a due passi da casa, fino a Garniga. Maggiori info sono già sul sito http://satlavis.weebly.com/alpinismo-giovanile.html. Naturalmente accompagnati dalle nostre due “Superwoman” Valentina ed Isabella, oltre ad Alberto e, saltuariamente, al sottoscritto. Per ciò che riguarda novembre vorrei segnalare anche il “Mese Montagna” che, seguendo quello che si è svolto e tuttora in corso di svolgimento a Lavis, si terrà a Vezzano, appuntamento ormai consolidato che offrirà vari spunti per vedere, ascoltare, fare Montagna. Per chi volesse saperne di più il link è il seguente: http://www.mesemontagna.it/ In dicembre, come consueto l’attività della sezione si fermerà (anche se nei mercoledì saremo sempre in sede per info e quant’altro). Il giorno 20 dicembre, come abitualmente ormai da circa 20 anni, si svolgerà la Camminata d’Oro con la salita al Santuario di Pietralba. Noi parteciperemo come sezione e chi vorrà potrà naturalmente seguirci. Le modalità non sono state ancora rese note ma solitamente si tratta di salire da Laives fino a Pietralba. Per chi vuole comunque anche la possibilità di salire da Aldino, con notevole risparmio altimetrico oppure, per chi proprio non vuole faticare, arrivare al
parcheggio del Santuario direttamente in macchina o col pullman. Ecco una foto dell’anno scorso.
Anche se il Natale e le Festività annesse premono il sito continuerà ad essere aggiornato. Voglio, ancora una volta, ricordare che potete postare le vostre foto sul sito della sezione, sia che queste siano fatte durante le gite sociali che nelle vostre uscite private. Basta indicare naturalmente il Nome, la Data ed il Luogo in cui sono state fatte. Per evitarvi di passare in sede e la seccatura di aspettare lo scarico sul computer, potete eventualmente collegarvi al sito https://www.wetransfer.com/ che dà la possibilità di caricare ed inviare via mail fino a 2 GB (e sono tanti) di foto o altro. Naturalmente sia per caricare che per lo scarico ci vorrà del tempo (in base alla velocità del collegamento) quindi non abbiate fretta. Unica limitazione è che lo scarico deve avvenire entro 7 giorni (ma a questo penso io). Stiamo preparando il calendario delle gite per il prossimo anno. Se avete qualche proposta fatevi avanti. Entro però le prossime due settimane, se possibile. Credo sia tutto per questo mese e per quest’anno. Sarete comunque informati su altre eventuali iniziative tramite la nostra newsletter. Piccola nota personale. I giorni 21 e 22 novembre percorrerò le ultime due tappe del cammino Iacopeo d’Anaunia. Chi volesse accompagnarmi (anche solo per un giorno) mi contatti alla mail enricom6548@hotmail.com, per telefono 331 1052196 o in sede. Naturalmente, seppure il dislivello non sia impegnativo (si sale solo fino all'altezza massima di 900 m.), la differenza la fa la lunghezza (29 km. la prima tappa e 18 la seconda). E’ da vedere ancora se conviene dormire una notte fuori o gestirsi con le macchine. L’eventuale mezza pensione dovrebbe costare sui 50 euro (prezzo stabilito nelle strutture convenzionate). Decideremo poi in base alla partecipazione. Per finire due piccole storie per allietare le lunghe serate d’inverno. La prima Stella Alpina (leggenda della Valle d’Aosta) Una volta tanto tempo fa una montagna malata di solitudine piangeva in silenzio. Tutti la guardavano stupiti: gli abeti, i faggi, le querce, le pervinche e i rododendri. Nessuna pianta però poteva farci niente, poiché era legata alla terra dalle radici. Così neppure un fiore sarebbe potuto sbocciare tra le sue rocce. Se ne accorsero anche le stelle, quando una notte le nuvole erano volate via per giocare a
rimpiattino tra i rami dei pini più alti. Una di loro ebbe pietà di quel pianto senza speranza e scese guizzando dal cielo. Scivolò tra le rocce e i crepacci della montagna, finché si posò stancamente sull'orlo di un precipizio. Brrr!!! Che freddo faceva! ...Che pazza era stata a lasciare la quiete tranquilla del cielo! Il gelo l'avrebbe certamente uccisa. Ma la montagna corse ai ripari, grata per quella prova di amicizia data col cuore. Avvolse la stella con le sue mani di roccia in una morbida peluria bianca. Quindi la strinse, legandola a sé con radici tenaci. E quando l'alba spuntò, era nata la prima stella alpina... (e qui ognuno ci mette il nome femminile che preferisce)... Storia del Lago di Carezza C’era una volta un'Ondina, una delle creature incantate dei laghi, che soleva sedere sulla sponda del lago a cantare, ma se sentiva avvicinarsi qualcuno fuggiva tuffandosi nel lago. Un mago un giorno la vide e la trovò così bella da volerla far sua a tutti i costi, ma anche dopo averci provato mille volte, non riusciva ad arrivare prima che gli animali della foresta avvisassero la bella ondina. Un giorno decise di andare dalla Jacuta, una vecchia strega delle montagne, per avere da lei aiuto e consiglio. Lei gli disse di creare un arcobaleno sul lago, cosi l'ondina si sarebbe incuriosita e lui, travestito da vecchio, con degli oggetti d'oro sarebbe riuscito ad avvicinarla dicendole che anche con l'arcobaleno si poteva creare dei monili, riuscendo in tal modo ad avvicinarsi abbastanza per prenderla. Il mago con una difficile magia fece uno splendido arcobaleno che finiva dritto nel lago e l'ondina uscì come previsto. Solo che egli appena la vide dimenticò il travestimento e corse allo scoperto, così lei fuggi e non si fece più vedere. Il mago infuriato prese l'arcobaleno, lo spezzò in mille pezzi e lo gettò nel lago. E' per questo che il lago di Carezza, che una volta veniva chiamato appunto "lago dell'Arcobaleno", ha quei colori meravigliosi, diversi da tutti gli altri laghi. Ora è davvero tutto. Per gli auguri vi rimando a più avanti. Excelsior! I nostri sponsor
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