2015 N° 2
Piazza Loreto, 3 Lavis
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Avrei voluto parlare del tempo atmosferico nel mese appena trascorso (o in procinto di farlo, anzitempo poi trattandosi di febbraio) ma non potevo esimermi dallo sproloquiare sul tema della partenza e dell'addio. Partire è un po' morire recitava l'antico adagio, ma, aldilà dei piagnistei, della curiosità e della naturale paura, la partenza da un luogo per migrare in un altro, alla ricerca di una finestra sul futuro che ci permetta di vedere ciò che a casa nostra non vediamo più è una botta allo stomaco ed al nostro equilibrio interiore non indifferente. Ricalibrare il nostro modo di pensare (spesso in un altra lingua), indossare degli occhiali virtuali per guardare l'altra parte (che poi diventa questa parte) con la giusta gradazione ottica, mettere in un barattolo riposto nella camera blindata della nostra anima (da costruire ex-novo) la nostalgia distruttiva che prima o poi ci prenderà come una morsa allo stomaco è roba da, per dirla con Dante, “far tremar le vene e i polsi”. Ma il coraggio e la determinazione, spesso incosciente ma a volte più pragmatica, della giovinezza spingono spesso a scelte che in passato molti di noi hanno affrontato (almeno spiritualmente) ma che viste con i nostri occhi “saggi e disincantati”(?!) sono passi nell'ignoto, lotte contro i mulini a vento. Ma a parte ciò la scelta e l'avventura sono in mano ai nostri “eroi” Luca Bassetti e Michele Moser, in procinto di partire per l'Australia dove proveranno a costruirsi un futuro, imparando l'inglese e lavorando ai nostri antipodi. Ma aldilà di tutto voglio augurare, e l'abbiamo già fatto nei giorni scorsi, ai nostri un grande “Fortuna e Gloria” (da Indiana Jones se non erro) ed un non immediato “pronto”, ma sicuramente gradito, ritorno. D'obbligo alcuni aforismi pescati qua e là sul web Come il novanta per cento dell'umanità, vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito. Thomas Bernhard, Il nipote di Wittgenstein, 1982 Partire è la più bella e coraggiosa di tutte le azioni. Una gioia egoistica forse, ma una gioia, per colui che sa dare valore alla libertà. Essere soli, senza bisogni, sconosciuti, stranieri e tuttavia sentirsi a casa ovunque, e partire alla conquista del mondo. Isabelle Eberhardt (Fonte sconosciuta) Talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai. Giorgio Faletti, Fuori da un evidente destino, 2006