Piazza Loreto, 3
Luglio 2016 Numero 6
Il Trentino-Südtirol è la vacanza in montagna Le Dolomiti o i massicci imponenti come l'Ortles e l'Adamello, non sono le uniche forti attrazioni turistiche della nostra regione, un ambiente naturale come quello del lago di Garda, ad esempio, offre tantissime occasioni per svolgere numerose attività all'aria aperta, tra cui trekking a piedi o in bici. Ma ciò che più caratterizza il nostro territorio alpino, in particolare in Alto Adige-Südtirol, è l'aspetto culturale della montagna, ossia la cura che il mondo rurale ha svolto e continua a svolgere nei secoli, che lo ha plasmato fino a farlo diventare com'è ora. Questo è ciò che fa la differenza, i prati di montagna sono un bene prezioso se vengono utilizzati come pascolo, sfalciati dai contadini e lavorati, rendono il paesaggio curato e unico. L'ambiente montano assume questo aspetto perchè vissuto e lavorato dagli uomini che ne hanno cura, senza sfruttarlo. La nostra regione è unica perchè oltre i 2000 metri garantisce una natura selvaggia e sotto questa altitudine c'è si una montagna urbanizzata, ma tutelata da alcuni solidi principi come quello del maso chiuso in Alto Adige-Südtirol. Gli ospiti che qui vengono, a mio parere, cercano e colgono queste peculiarità e l'offerta turistica della regione non avrà confronto se continuerà a preservare questa "cultura del territorio". Ciò non significa bloccare ogni iniziativa. Si possono mettere in atto tante nuove ed interessanti proposte, come l'apertura al solo transito delle biciclette per consentire il giro dei passi in una fascia oraria prestabilita (già in atto ma solo un giorno all'anno sul Sellaronda e sullo Stelvio n.d.r.) coinvolgendo ad esempio anche le provincie limitrofe, perché la montagna non ha confini. Foto mountainsport.it Val di Funes Reinhold Messner
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