Newsletter 07 agosto 2016

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Piazza Loreto, 3

Agosto 2016 Numero 7

La voce del silenzio L'ambiente naturale deve essere visitato con discrezione: per così dire, in punta dei piedi. Lasciamo ai più intolleranti pensare che la folla porti comunque il rumore: in una chiesa gremita di fedeli non si sente volare una mosca quando tutti ascoltano la propria voce interiore (cui può benissimo essere dato un nome, pesante forse: anima). Così, in questa grande chiesa all'aperto, anche un grande numero di persone non è sinonimo di frastuono. Per evitare che folla voglia dire rumore, dobbiamo imparare ad aprirci al silenzio ed a riconoscerne la voce profonda. Chi si aggira per i boschi ridendo fragorosamente o facendo il verso a canti popolari e gorgheggi tirolesi in realtà si distacca così seriamente dalle prprie radici da non potere o non volere più distinguere, come talvolta i bambini, una gioiosa allegria da una fastidiosa e capricciosa petulanza. Spesso però, con dolore, prevaricano coloro che invece cercano la quiete. Sentire nel proprio intimo questa aggressività ignorante e insensibile è soprattutto la denuncia di quanto poco siamo capaci di rispettare noi stessi. Chi, neppure sulla cima di una montagna o immerso in un luogo solitario, non è capace di raggiungere la calma mentale e rimane prigioniero dell'agitazione, del nervosismo e della confusione che gli caratterizzano la vita in città è ben lontano anche dalla sola ricerca della propria pace interiore; ma pure chi, come noi, si lascia sorprendere a volta da una punta di fastidio per questa gente non è in posizione migliore nel lungo cammino verso la serenità: anche il ronzio di un insetto in quelle condizioni ci disturba e ci lasciamo contagiare dallo stesso tipo di aggressività che denunciamo negli altri. La convivenza, spesso problematica, tra modernità e ricerca della propria interiorità, tra solitudine e folla turistica è evidente sulla Paganella. Foto Mendrix

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La piana che porta all'Aglsbodenalm e poi ai Rifugi Vedretta Pendente e Vedretta Piana - Val Ridanna 10 luglio 2016 , Foto Mendrix

"I temporai pù cativi l'è quei che ven all'improvviso” (da “Antica saggezza dei nostri nonni” di Umberto Raffaelli-2015 Ed. Programma)

Le app per le nostre escursioni Dall’Enciclopedia delle Dolomiti –Protagonisti

Aiut Alpin Dolomites Consorzio di squadre per il soccorso alpino e l'elisoccorso di Gardena, Fassa, Badia, Funes, Siusi e Tires. Fu istituito nel 1990 soprattutto per l'iniziativa delle guide alpine gardenesi (i catores), con l'intento di organizzare direttamente l'elisoccorso disponendo di mezzi dislocati nel cuore delle Dolomiti, anziché far capo alle strutture militari di stanza a Bolzano o alla Croce Bianca provinciale; in anni più recenti aderiscono al consorzio anche le stazioni di Primiero e di San Martino di Castrozza. (continua pag. 3)

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Le montagne ti chiamano! Esplora più vette di qualsiasi scalatore! Con PeakFinder è possibile… ti mostrerà i nomi di tutte le montagne e le vette con una visualizzazione panoramica a 360°. Rimani offline, sempre! ••• Funzioni ••• – Scroll e zoom – Binocolo digitale per la visione delle montagne meno famose – Copertura delle Alpi di Austria, Svizzera, Francia, Germania, Italia e Slovenia – Contiene più di 30‘000 nomi di montagne. – Completamente offline – Il panorama della vostra posizione attuale è calcolato usando il GPS – Supporta il compasso e il sensore di movimento – Ricerca a testo libero – A pagamento (2,99 euro)


Continua da pag. 2

Don Tita Soraruf

Una parte delle costruzioni del Corno di Cavento

I misteri della Val di Sole – 1° parte

(Campitello di Fassa 19001984) Sacerdote, fu cappellano a folgaria e Malè, poi parroco a Mazzin di Fassa dal 1924 al 1936. In quegli anni esplorò a fondo il Larsech, un complesso sottogruppo del Catinaccio, e il Latemar, aprendo un gran numero di itinerari di stampo classico. Fu poi trasferito a Merano, dove restò fino al 1968, salvo una breve parentesi a Campitello durante la seconda guerra mondiale. Ancora a Campitello trascorse gli ultimi anni della sua vita. Foto a lato

Girano sul social Facebook da qualche giorno (giugno 2016 n.d.r.) le foto di una parete rocciosa con avvitate prese di resina artificiale… Fin qui nulla di speciale o, meglio, nulla di nuovo: si potrebbe ipotizzare che siano storture derivate da interventi ottusi, in genere di iniziativa privata, e solitamente praticati in un recente passato: storture che allo stato attuale, viste le polemiche divampate un po’ ovunque tra i frequentatori del pianeta arrampicante, non sono certo più in uso nelle falesie. I perché dell’abolizione da parte dei climber di interventi di questo tipo non sono così difficili da intuire: -snaturano decisamente l’arrampicata rendendola artificiale e quindi più idonea indubbiamente a un contesto indoor che a siti naturali; -deturpano sia visivamente, sia materialmente (forature stile Emmentaler), l’ambiente; in caso di futura rivalutazione del sito obbligano a resinature dei fori; -sono assolutamente diseducative, sia per ciò che riguarda il rispetto dell’ambiente (lo manomettiamo a nostro piacimento…), sia per quanto riguarda l’arrampicata in se stessa (ed evitiamo di dilungarci su questioni già ampiamente dibattute sugli stili, i concetti, ecc., che si potevano ipotizzare già serenamente accettati e condivisi, almeno su questi punti, dalla comunità arrampicatoria).

Palestra di Malé (continua)

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2° parte

Proposte di cammino... In collaborazione con “Itinerari e Luoghi” una proposta per la visita (a piedi) di un luogo particolare. Questo mese…… Slovenia, la dolce Kamnik

Se non si apre cliccandoci sopra copiate ed incollate il link qui sotto nel vostro browser. http://satlavis.weebly.com/dolcekamnik.html

Nel Web, navigando

Arcowall http://www.arcowall.com/ Le falesie di Arco e della Valle del Sarca

Arco Arrampicata http://arrampicata-arco.com/

Questi quattro punti potrebbero benissimo essere ampliati con altri dettagli e motivazioni. Sta di fatto che, sulle foto in questione, sono cominciati, come d’uso su FB, a fioccare commenti tra i quali ovviamente quelli che ponevano il quesito sul dove, quando, perché, chi… Le risposte non si sono fatte attendere: si tratta di interventi strutturali su alcune falesie della trentina Val di Sole, alcuni appena apportati (autunno 2015), altri in fase di allestimento. Si tratta di una decina d’itinerari allestiti con prese artificiali, tra i quali almeno tre su vie già esistenti e a suo tempo liberate. E’ seguito un invito esplicito, giunto pubblicamente al mio profilo personale su FB, con una foto allegata: “Che ne pensa il grande Gogna di questa schifezza sovvenzionata con soldi pubblici nel parco dello Stelvio e la val di Sole? “ Che ne penso? Penso di informarmi meglio sulla situazione che già di per sé, per le ragioni sopra dette, è sicuramente un episodio da condannare: ma, in più, quelle indicazioni, “soldi pubblici” e “Parco”, mi spingono ad approfondire l’argomento. Il risultato, almeno in una prima fase, è che il GAL della Val di Sole (GAL è l’acronimo che indica i Gruppi di Azione Locale, solitamente società consortili a capitale pubblico e privato, cui sono delegati progetti tesi a favorire lo sviluppo locale in ambienti di tipo rurale), referente del “Progetto Leader Val di Sole” (http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/66 4), ha incaricato, probabilmente dopo apposito bando di concorso, le Guide Alpine Val di Sole (risultati vincitori del bando) di realizzare il progetto che probabilmente era stato presentato e approvato in precedenza. Diciamo probabilmente, perché trovare il bando, il progetto o anche solo il sito relativo a Leader Val di Sole (http://www.leadervaldisole.it/), risulta impossibile, malgrado vi siano il link sulla pagina di “Trentino Agricoltura” relativa al “GAL Val di Sole”, dove si specifica che il bando è reperibile proprio lì… (http://www.trentinoagricoltura.it/TrentinoAgricoltura/News/G.a.l.-Val-di-Sole-pubblicato-il-IV-bando). Inoltre la cronaca del GAL Val di Sole, sempre sul sito “Trentino Agricoltura”, è ferma al 2013. (Continua)

Sito di eccezionale interesse sull'arrampicata in Valle del Sarca e non solo. Attualmente chiuso per via di alcuni problemi, non si dispera di farlo riaprire al più presto

Palestra di San Giacomo (continua)

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3° parte

Proposte di cammino... In collaborazione con “Itinerari e Luoghi” una proposta per la visita (a piedi) di un luogo particolare. Questo mese… riproponiamo… Il Selvaggio Nord-est Se non si apre cliccandoci sopra copiate ed incollate il link qui sotto nel vostro browser. http://satlavis.weebly.com/selvaggi o-nord-est.html

Nel Web, navigando Altitudini http://altitudini.it Nel vasto spazio virtuale dedicato alle terre alte, questo sito si è affacciato nel 2013 come “un luogo d'incontro, scambio di opinioni e punti di vista, crocevia di persone che in quota vivono quotidianamente o passano parte del loro tempo”. Nato come blog della rivista “Le Dolomiti Bellunesi” (primo passo editoriale verso internet e ponte fra la montagna “di carta” e la montagna “social”) si è trasformato sotto la guida di Teddy Soppelsa in un blogmagazine dedicato alle attività outdoor, alla vita e alla cultura in montagna, “dove le Dolomiti sono le coordinate centrali di un arco alpino che si estende oltre i confini geografici, per potersi confrontare anche con le vette di altri continenti”. In questi anni di attività “Altitudini” ha anche organizzato tre concorsi nazionali di scrittura su web denominati “Blogger Contest” con la partecipazione di decine di concorrenti molto qualificati.

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Affermare quindi che sia responsabilità delle Guide Alpine Val di Sole la creazione di questo ennesimo parco giochi senza nessuna attenzione nei confronti di alcun criterio di rispetto ambientale (ricordiamo che ci si trova in zona Parco), né logica educativa, risulta piuttosto arbitrario, visto che ufficialmente non si riesce a trovare alcunché di esplicativo. Abbiamo dovuto basarci solo sui racconti di chi ci ha interpellato. E le informazioni non si fermano qui: sembra che a prese resinate belle nuove, e qualche fittone nuovo sui tiri, non corrispondano adeguati ancoraggi di sosta e calata (catene al top) che, almeno in alcuni siti, sono tuttora su infissi ormai vecchi e ovviamente non completamente affidabili. Stiamo parlando delle falesie di Malè (intitolata a Claudio Costanzi), San Giacomo, Sass Pisador (Ossana), Doss di Santa Brigida (Folgarida) e rifugio Dorigoni. In aggiunta a questa problematica, siamo venuti anche a sapere della via ferrata Barba di Fior, la cui realizzazione senza il permesso del Parco dello Stelvio è stata da questo contestata. In luogo di un doveroso smantellamento, attualmente la ferrata è regolarmente frequentata, come attesta del resto il sito http://www.raftingcenter.it/Attivita/VieFerrate/Barba-di-Fior, con le consuete promozioni che suggeriscono a “tutte le persone” di “provare l’ebbrezza di questa disciplina alpinistica in sicurezza”. A questo punto i quesiti che ci poniamo sono diversi: Chi e perché ha messo in piedi una ristrutturazione antitetica e anti-etica di questo genere? Chi, come, quando, è stato accreditato a quest’operazione? Dove sono finiti i bandi di concorso? Dove sono rilevabili i progetti? Dov’è finito il sito di “Leader Val di Sole”, progetto finanziato anche dall’amministrazione pubblica? Domande che crediamo siano doverose e che aspettano una risposta precisa e dettagliata, viste le caratteristiche di questa situazione. La palestra di Malè


Col Margherita –2550 m. 7 agosto A.G. Ancora sulle Tracce della Storia Percorrendo le tracce della grande guerra raggiungeremo il Col Margherita a q. 2550 da passo San Pellegrino. A distanza di anni verranno ripercorsi camminamenti, gallerie e trincee recentemente recuperati.

Monte Roen 27 e 28 agosto A.G. Due giorni con pernotto al Rifugio Una due giorni in Val di Non che dal passo della Mendola ci condurrĂ alla Cima Roen, 2116 m. Pernotteremo al Rifugio Oltradige gestito dal lavisano Bruno Nardelli, Guida Alpina. Il secondo giorno si deambula in cresta fino al Rif. Sette Larici in Predaia.

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Picco di Vallandro – 2839 m. Dolomiti di Braies

21 agosto

.Piacevole ed alpinistica, in certi tratti, escursione che con un giro ad anello ci porta sul picco di Vallandro. Dalla vetta si gode una fantastica vista sulle Dolomiti di Sesto, sul Gruppo del Cristallo e sulle Tre Cime di Lavaredo. Il sentiero è sempre ben tracciato e si alterna a dei tratti attrezzati con catene metalliche e scalette molto semplici.

”Dopo S.Lorenz de mosche su mili 'n resta zent.” Dopo S.Lorenzo (10/8) vi è solitamente una drastica riduzione di mosche. (da “Antica saggezza dei nostri nonni” di Umberto Raffaelli-2015 Ed. Programma)

Angolo della Poesia

Camminare di Samuele Scalet sovracopertina del libro "Camminare" 2009 – Ed. Versante Sud

Non diventare schiavo dell'abitudine, cambia ogni volta il percorso. Non mancheranno le emozioni e camminare diventerà una passione. Rischia almeno una volta la certezza per l'incertezza, concediti un percorso da far brillare gli occhi e scoprirai che camminare ti fa vivere e a certe condizioni può cambiarti la vita. Camminare non è un'ardente passione che si consuma a dosi massicce ma bastano anche piccole dosi per conquistare una ragionevole felicità. Se senti di doverti lamentare per qualcosa, vai a camminare. Se sei stanco e soffri d'insonnia, vai a camminare. Se ti sembra di essere sfortunato, vai a camminare. Se sei triste e sfiduciato, vai a camminare. Mentre cammini ascolta la natura: la voce del vento, i rumori della pioggia, lo scroscio di un torrente, il fragore del tuono, il tuo respiro, il battito del cuore. E' molto raro che non abbiano nulla da dirti.

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Le nostre foto

Sopra: Gruppo del Sassolungo, 6/6/2016

Sotto: Lago di Calaita, 21/6/2015

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Proposte di Stagione Da “Ogni stagione ha il suo fascino-52 escursioni sui monti dell'Alto Adige Occidentale” (Fernando Gardini)

Pederköpfl e Panoramaweg (Val Martello-Gruppo Ortles-Cevedale) Risaliamo la Val Martello fino al lago Gioveretto lasciando la macchina nel posteggio a pagamento presso la Zufritthaus. Col s. 10 saliamo alla Lyfi Alm camminando nel bosco (0.40), poi proseguiamo all'aperto. A q. 2280, prendiamo sulla sx. il s. 33 per Pederköpfl (q. 2586 - 1.05). La salita diventa più ripida e si amplia la vista sui ghiacciai che ci circondano. Raggiunto a quota 2446 l'incrocio col s. 39 (1.30) abbandoniamo i segnavia e, seguiendo una traccia, ci indirizziamo a nord, puntando direttamente al punto culminante la nostra escursione. Una ripida salita ci porta alla sommità del Pederköpfl (1.50) cimetta panoramica da cui possiamo ammirare le Vedrette di Grames, Serena, Alta, Forcola che scendono dalle cime Gioveretto, Venezie, Marmotta e Cevedale. Per la discesa ripercorriamo la stessa traccia fino al bivio dei sentieri e qui proseguiamo col s.39 raggiungendo la Peder Stieralm, casetta di legno circondata da un muretto a secco da cui si gode un grandioso panorama (2.25). Proseguiamo la discesa fino ai parcheggi della Enzianhutte (3.05) e da qui seguiamo i segnavia 37 e 12 lungo la sponda destra del Rio Plima fino a q. 2160 (3.50). Siamo sul Panoramaweg, contrapposto al percorso dall'altra parte della valle. E' ben visibile il Pederköpfl, dominato dalle cime Peder, Kalfan, Lyfi e in basso il Lago Gioveretto. In leggera discesa e dopo aver superato due ponticelli ci portiamo ai piedi di una serie di stupende cascate formate dai rivi che scendono dai ghiacciai (4.20). La discesa poi si fa più ripida fino alla sponda del lago e, proseguendo sulla strada bianca, raggiungiamo l'albergo Zum See e con la provinciale il posteggio (5..00)

Tempo 5.00’ ore totale Dislivello 950 m. Diff. E

I nostri Sponsor

Chi legge queste pagine in pdf dovrebbe riuscire ad aprire i collegamenti internet, altrimenti può copiare l'indirizzo nel proprio browser. Per quanto riguarda gli sponsor c'è il collegamento diretto alla pagina dedicata nella Home Page del sito. Mandateci le vostre foto o filmati, (ma anche racconti o poesie) fatte durante le gite sociali, portandoceli direttamente su chiavetta o scheda SD oppure inviandoli all'indirizzo della sezione a lato o a enricom6548@hotmail.com

CONTATTI mail:

lavis@sat.tn.it

Web:

http://satlavis.weebly.com

Facebook: https://www.facebook.com/sat.lavis.9 Google+: https://plus.google.com/u/0/ Twitter: https://twitter.com/SatLavis Telefono: 3311052196 ore serali

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