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Críticas

EOI Ferrol

Número 19 ANO 2021

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Diálogo

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Diálogo

130

EOI Ferrol Número 19 ANO 2021

Sara Sabin García

Neither good nor bad; it is all relative

IN-C1.1-3

Corpus Christi is a Polish film directed by Jan Komass. The film was released in 2019 and was nominated for the Oscar as the best international movie of the year.

The plot of this drama focuses on the life of a young fellow (Bartoz Bielenia) who was carrying out a sentence in a reformatory, where he found solace in religion. When he left the reformatory he was sent to a village in order to work, but his plans changed the moment he found the village’s church, where he assumed the role of priest by lying about his real condition. In the village this young priest will deal with the population’s past and present problems making both friends and enemies.

The story of this film is really innovative and it can turn drama into comedy and vice versa in seconds. At the same time it is a fast-paced movie and the photography is so powerful that is a pleasure to gaze at some scenes. Nevertheless, if what I found especially interesting about this film was the depth of its plot. This story made me reflect on the subjective concepts of “right” and “ wrong”, the moral relativity of one’s acts and the important role of society as judge.

I highly recommend this film to everyone who likes good cinema, the kind that offers us the opportunity to live a different life in 120 minutes, in which we will learn, laugh, and cry.

Críticas

Anne with an “E”

Silvia García Vila 131

EOI Ferrol

Número 19 ANO 2021

Diálogo

IN-C1.1-2

The story of Anne is based on the 1908 novels, Anne of Green Gables, written by the Canadian writer, Lucy Maud Montgomery. The adaptation was made by the writer and producer Moira Walley-Beckett and the show became well-known on Netflix.

The drama begins when Anne Shirley arrives in Avonlea, on Prince Edward island in 1890, after being adopted by the siblings Marilla Cuthbert and Matthew Cuthbert. Due to their age, they adopt a boy to help them with their farm, but surprisingly the orphanage sends them a girl by mistake.

The plot focuses on the adventures of Anne and her original way of discovering who she really is, through her imagination and her love for books. The story is absolutely fascinating because it addresses issues that currently concern us such as racial segregation, sexual orientation, feminism, social class among others. The acting is so powerful and true to life that it draws you in immediately. After watching this series, you will change the way you see children and how powerful they can be.

It is well worth seeing just for the beautiful shots of nature, the costumes and the wonderfully fitting music that make the series very pleasurable indeed. It will make you feel comforted, inspired and reflective.

Don’t miss it!

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Diálogo

132

EOI Ferrol Número 19 ANO 2021

Dondolona

Ciao, professore!

IT-C1.2-1

Regia: Lina Wertmüller

Interpreti: Paolo Villaggio, Isa Danieli, Gigio Morra, Sergio Solli, Ester Carloni

Italia: 1992; colore, 92 min. – Commedia

Ispirato al libro Io speriamo che me la cavo di Marcello D’Orta, una sorta di raccolta dei temi proposti in aula ai suoi allievi, Ciao, professore! è una libera interpretazione di Lina Wertmüller, prima donna a essere candidata al Premio Oscar come miglior regista (1977), che le permette di affrontare di nuovo uno dei suoi temi più cari: l’eterno dialogo tra il Nord e il Sud d’Italia.

Il professore Marco Tullio Sperelli (Paolo Villaggio) è vittima di un errore burocratico per cui è a Corzano che finisce invece che a Corsano, vicino a casa sua nella Liguria, destinazione richiesta da lui. Una volta arrivato alla inattesa sede, un paese campano, prende contatto con la sua nuova realtà: una scuola che cade a pezzi, alunni assenti perché lavorano, un custode (Gigio Morra) che fa lì il padrone giacché la direttrice (Isa Danieli) non si fa vedere, una lingua dialettale che non capisce, un contesto sociale difficile da capire... Il film va avanti con l’intrecciarsi delle vite: quella del professore in transito e quelle dei suoi allievi e le loro famiglie. La stima tra di loro cresce a poco a poco grazie alla volontà del maestro di far avere ai bambini un’opportunità di progresso nella vita e grazie alla gioia che quelli trovano in un’aula dove si sanno apprezzati.

È questa una commedia tenera che nasconde nella sua ironia problemi che preoccupano l’autrice: lo sfruttamento minorile, l’incuria amministrativa, il lavoro saltuario, la droga, la camorra... La Wertmüller si vale di una narrazione lineare, dal ritmo vivo, e si circonda di alcuni dei suoi interpreti preferiti (Isa Daniele aveva lavorato con lei ben nove volte), di un professionale della commedia come Paolo Villaggio (indimenticabile Fantozzi) e di un gruppetto molto degno di buoni attori napoletani che fanno assai credibile i loro ruoli. Da non dimenticare la recita di ognuno dei ragazzi!

Una storia vera, bella e ben condotta, insomma.

Foto: Associazione Amici di Piero Chiara

Críticas

Amarcord: la scena del pranzo

Mª Avelina Fernández Alberdi 133

EOI Ferrol

Número 19 ANO 2021

Diálogo

IT-C1.1-1

In questa scena si mostra la tipica famiglia italiana degli anni 50 che vediamo frequentemente al cinema.

Questo è il pranzo in famiglia di una famiglia normale, senza pretese. Non vivono male ma non sono dell’alta borghesia, nemmeno della borghesia, piuttosto della classe operaia, forse il capo di qualche azienda, un operaio che viene dal basso.

Tutta la famiglia si siede a tavola: i genitori, il nonno, lo zio, i due figli. Invece, la cameriera è in piedi, lavora e mangia un piatto come può. I genitori sembrano un po ‘nervosi, sopraffatti, qualsiasi cosa li fa sobbalzare con urla ed esagerazioni. Il nonno sembra aver perso un po’ la testa.

Invece, lo zio mostra una calma incredibile, viziato dalla cognata, nervosa con tutti tranne che con lui, forse in convalescenza di qualche malattia. Il cognato lo guarda male quando sua moglie lo coccola ma lui non perde la calma per niente. Anche quando il cognato cade a terra riesce a salvare il suo piatto.

L’esagerazione è la cosa più caratteristica di questa scena, è tutto così esagerato che fa ridere. La moglie non ne può più di ciò che fa o dice suo marito e reagisce in modo eccessivo. Persino minaccia di mettere del veleno nella zuppa. E lo stesso il marito quando corre dietro il figlio maggiore a causa di uno scherzo un po ‘pesante che il ragazzo ha fatto e gli è costato dei soldi.

Comunque, si sa che tutto è teatro, un modo per attirare l’attenzione. Questo non fa che rafforzare lo stereotipo della famiglia italiana, che potrebbe essere anche quello di alcune famiglie spagnole dell’epoca, soprattutto (sempre secondo lo stereotipo) delle donne andaluse. Ci sono anche altri stereotipi dalle altre regioni spagnole, ma penso che se fossero più divertenti sarebbero più usati.

Foto: Mike Steele

Críticas

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134

EOI Ferrol Número 19 ANO 2021

Manuel Otero Rivera

Attack on Titan (Shingeki no Kyojin)

IN-C1.1-2

The Japanese anime Attack on Titan, adapted from the manga series written by Hajime Isayama, explores an intriguing and cruel world with fantasy elements and high quality animation by Wit Studio.

The plot revolves around a strange civilization that lives inside a perimetral wall that protects them against massive titans that live outside. While the main character is Eren Jaeger, the series explores many points of view and gives even more attention to other characters during the different seasons.

The plot starts with a colossal titan breaching the wall from the outside letting the titans in and causing chaos all around the city.

After a handful of heart-breaking scenes Eren Jager decides that he is going to slay every single titan and joins military training with his best friends, Mikasa Ackerman and Armin Arlert, in which they are taught the necessary discipline to kill the titans.

The series has just started and it is already filled with many mysteries; every season there are more questions than answers and the animation catches your interest immediately with its fast-paced action. If you love psychological thrillers and a gripping plot filled with mysteries, Attack on Titan is one of the best series in its genre.

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