10 S&H MAGAZINE
un naso rosso per sorridere alla vita di FRANCA FALCHI
U
na risata ci salverà la vita. Ridere ci rende più belli, 12 diversi muscoli del viso coinvolti nelle contrazioni mantengono ela stica la pelle migliorando le espressioni facciali, l’addome si contrae e si rilassa ripetu tamente al pari di una seduta di jogging migliorando non solo il tono muscolare ma an che le funzioni del fegato e dell’intestino. La respirazione diventa più profonda favoren do l’ossigenazione, l’elimina zione di anidride carbonica e di acido lattico accelerando così la rigenerazione dei tessuti e limitando l’incidenza delle infezioni, il cuore arriva sino a 120 battiti al minuto e quan do la risata cessa inizia un
piacevole e benefico stato di rilassamento. Alla sensazione di benessere che si prova ridendo contri buiscono anche le modifica zioni chimiche prodotte sul cervello: il riso libera la beta endorfina, una sostanza an tidolorifica naturale dagli ef fetti simili a quelli della mor fina e degli oppioidi, il buon umore che ne deriva cura lo stress ed è un tranquillante contro il dolore. Numerose analisi documen tano come ridere possa mi gliorare l’effetto delle terapie convenzionali in caso di ma lattia. Ricerche condotte in alcuni ospedali pediatrici ame ricani hanno messo in luce una diminuzione del periodo di degenza del 50% e una ri
duzione dell’uso degli ane stetici del 20% nei pazienti “trattati” regolarmente con la comicoterapia. Il potere curativo del buon umore non è però una sco perta dei giorni nostri, già nel 1687 il sacerdote carmelitano Angelo Paoli, beatificato nel 2010, trascorreva il suo tempo libero nell’ospedale San Gio vanni in Roma fermandosi a lungo tra i malati più gravi, travestito da buffone, per strappargli un sorriso, ferma mente convinto che guarissero più rapidamente. Nel 1986, il clown professio nista Michael Christensen fondò a New York la prima unità speciale di Clowndotto ri “The Clown Care Unit” di ventando il precursore del
l’attuale “Terapia del Sorriso” nota a tutti grazie all’attività di Hunter Doherty Adams (alias Patch Adams) che ha fatto conoscere in tutto il mondo la sua tecnica di uma nizzazione delle cure grazie ai sorrisi portati in corsia. Già dal periodo della sua spe cializzazione Adams aveva in tuito l’importanza del buon umore nel processo di guari gione, ottenendo maggiori successi nei soggetti che per cepivano la malattia in modo positivo. Visitava i pazienti in dossando un naso rosso, re galando un momento di eva sione, dimostrando che ansia e stress nella malattia possano essere penalizzanti. Il ricovero in ospedale è sem pre vissuto come un evento traumatico, specialmente per