shmag.it 3
per l’autore per misurarsi con il suo interesse più gran de: il fumetto. Libraio da sempre, Emiliano ha coltiva to fin da piccolo la sua incli nazione per la scrittura delle fanzine riuscendo a pubbli care la prima all’età di 19 anni, ha collaborato come sceneggiatore con diversi il lustratori e riviste, occupan dosi anche di critica e di la boratori di sceneggiatura, collaborando inoltre alla di rezione artistica del festival Florinas in giallo. L’idea iniziale prevedeva il coinvolgimento di una tren tina di disegnatori, diventati col tempo 50 tra le migliori matite italiane, che a titolo gratuito hanno interpretato graficamente le brevi storie che Longobardi costruiva in torno al loro stile. Ogni au tore ha avuto massima liber tà con l’unico obbligo delle quattro tavole di lunghezza
di FRANCA FALCHI
S
caturito da un’intui zione del sassarese Emiliano Longobardi, Rusty Dogs ha visto il suo battesimo cartaceo nell’ot tobre 2019 ma la sua storia ha avuto origine molto pri ma. La partenza ufficiale della raccolta risale infatti al
2009 con la pubblicazione digitale delle quattro tavole di esordio nell’omonima co mics che, ancora oggi, conti nua a navigare con successo nel web. Erano gli anni in cui i blog erano il mezzo ideale per lo scambio e la condivisione delle proprie passioni e quindi il modo più naturale
e un particola re elemento di collegamen to tra tutte le mini storie. Si è creato così una sorta di puzzle fatto di 50 tasselli che, pur essendo indipen denti, se riuniti svelano un complesso affresco di una New York di altri tempi. Quello che si dipinge è un quartiere violento, disperato e in cerca di riscatto, con po
liziotti induriti e un’umanità disincantata con il suo codi ce d’onore che ruota intorno al boss Tobey Mungher. Tanti frammenti statici che tengono col fiato sospeso e che si svolgono tutti nello stesso ambiente e lasso di tempo, resi dinamici grazie ai dialoghi che delineano ogni personaggio nel suo lato più oscuro. Rusty Dogs appartiene al fi lone del crimenoir se pur contaminato dalle passioni dell’autore per la musica, il cinema, la fotografia e i ro manzi. Le linee scure che con tratti differenti riempio no le pagine, e che già on line avevano una veste edi toriale per la stampa, contri buiscono a mantenere at tento lo sguardo del lettore come fossero testimonianze diverse raccontate ognuna da una sua voce. La tenacia di Emiliano Lon gobardi è stata ricompensa ta da diversi primi premi e dalle numerose candidature in fi nale al Premio Micheluzzi. Portato avanti grazie alla collaborazione dell’editor Andrea Toscani e del grafico Alberto Mura, il progetto si è concluso nel decennale con la pubblicazione del vo lume autoprodotto: circa 300 pagine dove ogni fram mento ha trovato la sua giu sta collocazione mettendo ordine a una sequenza che nel blog era dettata dai tem pi di consegna di ogni dise gnatore.