Food

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MANGIA&BEVI a Como, Lecco, Sondrio e non solo VETRINA DELL’ENOGASTRONOMIA DEI TERRITORI L’umanità si divide in due categorie: quelli che mangiano per vivere e quelli che vivono per mangiare. I primi certo possono vantare una buona forma fisica, i secondi di solito un umore più gioviale. Ci vorrebbe, come sempre, il giusto mezzo. Il cibo è nutrimento per il corpo, se è di buona qualità può esserlo anche per lo spirito. Certo, una delle maledizioni che gravano sull’umanità è quella per cui le cose più gustose sono anche tra quelle maggiormente dannose per la nostra salute. Forse la colpa è di Adamo ed Eva, che, proprio a causa di un peccato di gola hanno dannato tutta l’umanità in modo che, anche a tavola, per lambire il paradiso si rischia il baratro dell’inferno. Il tempo e i progressi della scienza sono però venuti incontro anche ai golosi. Oggi molti cibi gustosi sono più sani perché c’è maggiore attenzione nella cura delle materie prima e nella preparazione. Ciò che non cambia mai, invece, è la “mitica” ricerca del cibo di una volta, quello basato su ricette che le nonne tramandavano alle nipoti o le madri alle figlie. Il fatto che questa tendenza sia sempre attuale mentre sono passate parecchie generazioni che via via hanno trasformato e perfezionato le ricette, per cui la matassa alla fine è alquanto diversa dal bandolo, poco importa. Perché la questione, più che gastronomica, è ormai filosofica. E si confronta, da qualche tempo, con la modernità applicata alla cucina e tradotta da chef trendy. Insomma, il mondo del cibo oggi è un “mare magnum” più che mai pescoso dove ciascuno può trovare ciò che vuole e che preferisce. Stesso discorso per il bere. A partire dal vino, un settore che negli ultimi decenni ha visto una crescita esponenziale sia della qualità sia della varietà in Italia. Sono state affinate e migliorate le produzioni

tradizionali, creati vitigni autoctoni e ripiantati alcuni che erano istinto. Il risultato di questo processo è che non vi è zona d’Italia (il Comasco , il Lecchese,la Valtellinae la Valchiavenna, non fanno eccezione) in cui non vi sia una produzione. Le bibite hanno cercato di coniugare il gusto con la salute con risultati più che apprezzabili, le acque minerali sviluppato varietà e specificità. E vogliamo parlare della birra? Gli anni che stiamo vivendo sono quelli dell’esplosione del prodotto artigianale che si affianca a quello industriale, anche qui con espressioni autoctone di grande qualità. Il Covid ha avuto la sua parte anche nell’ambito dell’enograstronomia. Innanzitutto ha congelato uno degli aspetti sociali più legati al bere e mangiare: quello della convivialità. Ma ha pure modificato il nostro rapporto con il cibo. Quanti di noi, durante i mesi più duri del lockdown hanno provato per la prima volta nella loro vita , anche solo per passare il tempo, a confrontarsi con la preparazione di pietanze domestiche, pizze e paste fatte in casa? E quanti hanno surrogato l’abitudine del bar e del ristorante con le specialità consegnate a domicilio, un settore che non a caso si è sviluppato in maniera rilevante anche sotto il profilo della diversificazione dell’offerta? Ecco, le ragioni per cui vi proponiamo questo inserto sono quelle elencati fino a qui. Il Comasco, il Lecchese, la Valtellina e la Valchiavenna sono terre ricche di tradizioni e gravide di innovazione nell’industria e nell’artigianato del cibo e delle bevande. La forte vocazione turistica rende questi settori strategici per l’economia dei territorio. Alle vetrine che offriamo nelle pagine seguenti può affacciarsi tanto chi mangia per vivere, quanto chi vive per mangiare. Buona lettura e buon appetito.

L’editoriale del direttore Diego Minonzio.

Ma che bello stare a tavola tutti insieme, lo abbiamo riscoperto proprio ora

Il direttore de La Provincia

Prima si diceva “bevo per dimenticare”. Adesso non più. Adesso si dice “bevo per ripartire”. E mangio. E spizzico. E sgranocchio. E gusto. E soprattutto me la godo, assieme agli amici, alle persone care con le quali è importante, e mai come in questi mesi abbiamo capito quanto, condividere il piacere dello stare a tavola, il piacere dello stare insieme. E’ proprio per questo motivo che l’inserto “Food”, che oggi regaliamo ai tanti nostri affezionati lettori è sì una raccolta delle eccellenze gastronomiche, enologiche e culinarie dei nostri territori, ma soprattutto un invito a scoprire sapori vecchi e nuovi e a gustare il valore più profondo della vita. Ed è anche un’occasione per far sì che pure i lettori meno attenti alla dimensione enogastronomica del vivere, sfogliando le pagine di questo prodotto edito-

riale, si rendano conto di quanto sia sbagliato il luogo comune che narra di una terra avara, arida e povera di contenuti e che ben altre sono le regioni italiane che danno piena soddisfazione alle esigenze dei palati più fini. Lo dicevamo prima. E’ solo un luogo comune. Anche qui abbiamo tante eccellenze, anche qui possiamo godere di tanti tesori del gusto che vanno riscoperti, ben confezionati e comunicati a un pubblico sempre più vasto, in grado di comprendere a pieno come il piacere della tavola si sposi magnificamente con il piacere della visita delle tante bellezze del territorio, tanto è vero che a ogni piatto si può abbinare una località di lago, di campagna o di montagna. E’ di queste ricchezze che è fatta la terra comasca, lecchese e valtellinese e non bisogna mai dimenticare che dietro ogni azienda, ogni ristorante, ogni produt-

tore c’è un lavoro di studio, di analisi, di innovazione e ricerca, anche perché tutti hanno ormai capito che dopo il Covid ogni cosa è cambiata, anche i gusti, le sensibilità e le priorità dei clienti italiani e stranieri. Questo è il momento delle grandi scelte, delle decisioni strategiche, del coraggio imprenditoriale. Abbiamo bisogno di professionalità che sappiano conservare gelosamente i valori della tradizione e adattarli a un nuovo mercato in continua e febbrile evoluzione, abbiamo bisogno di personale sempre più pronto, sempre più colto, sempre più competente e appassionato che sappia soddisfare ogni esigenza meglio dei concorrenti, abbiamo bisogno di esaltare al massimo la fortuna di trovarci sul lago più bello d’Italia. E’ questa la ricetta segreta: bisogna solo crederci e farlo. Dopo, sarà bello brindare tutti insieme.


ECONOMIA AGROALIMENTARE Lo sapevate che...

Panifici & ge Pasticcerie era v e B

Esistono centinaia di tipologie differenti di pane In Giordania lo preparavano già 14.400 anni fa Il pane è amico della nostra dieta e dell’ambiente

Valchiavenna. Presente ad Ardenno in via Cairoli ma vendita anche on line Non solo dolci. Pane, pizze, focacce

Produzione artigianale Tradizione e tanta innovazione nell’arte bianca Dal pane all’acqua di mare al panettone allo zibibbo e creatività pasticcera

La vetrina del negozio dei fratelli Luigi, Ezio e Michele Cao

Pane di tutti i tipi all’insegna della storicità e della creatività

L’insolita fragranza del pane Aquarius, impasto di farine di quinoa, di Teff e di frumento numero 2 con l’acqua di mare, si mescola a quelle più tradizionali ma altrettanto deliziose del pane di semola di grano duro Senatore Cappelli, di quello di segale coltivata in Valtellina e della focaccia genovese con olio bio: chi entra nel Panificio Pasticceria Cao viene investito da aromi che raccontano la volontà di conciliare tradizione e innovazione. I fratelli Luigi, Ezio e Michele Cao hanno proseguito e implementato l’attività fondata dal padre negli anni ‘40, puntando

rola d’ordine è qualità e si estende a ogni prodotto. Il ventaglio di prodotti dolciari è variegato e ampio e anche in pasticceria la ricerca di sapori nuovi e insoliti va ad arricchire le ricette della nonna. Alla bisciola della Valtellina a Marchio Collettivo Geografico di cui sono licenziatari, alla torta di fioretto della Valchiavenna, che è valsa ai fratelli Cao la menzione nella Guida ai dolci d’Italia edita da Slow Food, alle più classiche torte come l’amorpolenta e la cupeta fatta con noci e miele valtellinesi si associano preparazioni più originali come il panettone mela e cannella, al vi-

proprio su materie prime accuratamente selezionate, ricette antiche e attrezzature all’avanguardia per garantire igiene e salubrità. La pa-

Pasticceria altro punto di forza

no passito, all’albicocca. Quasi sterminata la varietà di biscotti: al grano saraceno, al caffè, alle noci, al cioccolato e alle mandorle, ai frutti di bosco, persino frollini al matcha tea. Non mancano quelli a tema, dal gingerbread natalizi ai gustosi mostricciattoli di meringa per Halloween. Una festa per tutti i sensi, dalla vista all’olfatto al gusto, tutti prodotti venduti nei negozi con l’insegna Cao, come il pane che ogni giorno viene consegnato a 750 famiglie. E per proseguire nella continua innovazione i fratelli Cao hanno introdotto l’e-commerce, per deliziare anche i palati più lontani

Lastoriadellapasticceria Vago di viale Giulio Cesare 14 a Como è una “dolce rivoluzione” dove la tradizione pasticcera e la panetteria più ricercata si è consolidata diventando un must have per tutte le tavole e i salotti della città. I prodotti da forno sono i protagonisti di pranzi e di cene, ma anche di tea time e di aperitivi. È un inno alla convivialitàeallaricercatezzadegli ingredienti. Ogni prodotto è curato e le farine selezionatissime. La produzione artigianale e la creatività delmaestropasticcerenonchéproprietario del negozio, Fabio Vago, sonounplus.Conisuoicollaboratori, il laboratorio è un continuo sussulto di novità che vanno oltre la tradizione lombarda. Dalle briosche con i ripieni più golosi, all’utilizzo delle farine rare e leggere, per

rendereogniprodottofacileenetto nei sapori, sempre in linea con le esigenze del mercato. La pasticceriaVagoèuntempiodelpiacereper unapausa.Eccellentelaproduzione dipaneedifarinaceiingenere,dalle pizze, alle focacce, alle torte salate, un mix ineguagliabile. Lo spazio è una piacevole location dove fare una pausa per sgranocchiare ogni tipo di prelibatezza. “Parliamo di unapasticceriacontemporanea,legata alla tradizione, ma proiettata al futuro. – spiega Fabio Vago – continuiamo a fare ricerca, proprio per esplorare nuovi prodotti. Non ci scordiamo mai della tradizione e siamo molto legati al territorio”. Ma la verità è che i dolci in questa location sono un universo di tradizioni e di storie che ogni giorno si raccontano da sé agli occhi dei clienti

Dolci. Imperdibile la torta dedicata al grande genio Leonardo

Como. Luisita, istituzione per la città

A Como ora anche un piccolo angolo di Francia Una Chocolaterie e Patisserie da leccarsi i baffi

Unsecolodiprelibatezze Gelatiedolcidal1921

Un piccolo angolo di Francia nel territorio comasco. Si presenta così Atelier Gourmand Chocolaterie e Pâtisserie di Grandate, una realtà giovane, nata dallo spirito intraprendente di Marco Pirovano, trentenne che dopo essersi diplomato presso l’istituto Casnati a Como si è trasferito in Francia, nella regione della Loira, dove ha avuto la possibilità di lavorare in ristoranti, alberghi, pasticcerie e cioccolaterie. Un amore per l’arte della pasticceria francese che si è sviluppato proprio sul campo. “Dopo aver imparato i segreti della viennoiserie, dei dolci lievitati, e delle famose torte della pâtisserie française e approfondito le mie conoscenze nel mondo del cioccolato artigianale, ho deciso di fare ritorno a casa – racconta Pirovano – portando un po’ di Francia nella mia adorata Como. E così è nato Atelier Gourmand, una pasticceria e cioccolateria artigianale, un sogno realizzato che mi sta dando molte soddisfazioni”. Nella pasticceria cioccolateria di Grandate vengono utilizzate esclusivamente materie prima di qualità che il giovane pasticciere ha imparato a conoscere in Francia. Non manca però da parte di Pirovano un occhio attento al meglio che offre il mercato locale e nazionale che lo

Un bar pasticceria che compieunsecolodistoriaègaranzia diqualitàeprofessionalità.Erastata infattinonnaLuisitaImperialiCasati, diorigineargentina,figliadigenitori italianiafarpartirel’attività.Classe 1898,rientrataaComoavevainiziatoaprendounalatterianel1921nel borgodiSanMartino.PoiiltestimoneèpassatoaMiloCasatiedaifratelliAlbertoeMaurizio.L’attivitàprendeilnomedallanonna,spiegaMilo. L’insegnalamisemiopadreAntonio nel 1964”. Luisita è stata per intere generazioniunpuntodiriferimento incittà:ilritrovoaComoinV.Dottesio, continua però ad essere per gruppidigiovani,unpassaggiopiacevoleperunapausadilavoro,una merenda o comunque il modo per gustarsiunbuongelato.Storicamenteilnegozioèsemprestatounpunto

L’interno della chocolaterie e patisserie di Grandate

ha portato a selezionare i fornitori più fidati che operano nel territorio. “Valrhona è l’azienda che fornisce il cioccolato di Atelier Gourmand – prosegue Pirovano -. Oltre a produrre uno dei cioccolati più famosi della Francia è da anni impegnata nel commercializzare esclusivamente prodotti sosteni-

bili sia dal punto di vista ambientale che sociale. Tra i produttori di cioccolato più conosciuti al mondo ho scelto chi, secondo la mia esperienza, può garantire il miglior cioccolato da poter utilizzare per le mie ricette. Per tutte le altre materie prime mi affido a fornitori selezionati e il più possibile del

La “Leonardo” Torta a cui il giovane pasticcere di Grandate, Marco Pirovano, è più affezionato e che è possibile trovare presso l’Atelier Gourmand . “L’ho pensata e realizzata mentre mi trovavo in Francia in occasione dell’anniversario dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci – racconta Pirovano -. Lavoravo ad Amboise, dove si trova la tomba del Genio: ho voluto unire in questo dolce la tradizione francese con quella italiana. Il risultato è stato eccellente e ho deciso di riproporre questo dolce anche nella mia pasticceria”. Questi gli ingredienti da cui nasce la torta Leonardo: Sable Bretone, Cantucci in onore della Toscana regione d’origine di Leonardo, sciroppo amaretto mousse gianduia e glassa specchio. Un dolce unico, a cui è impossibile resistere!

territorio”. All’Atelier Gourmand è possibile trovare il meglio dell’arte della pasticceria francese, in un sapiente connubio che la combina con la tradizione italiana: la pasticceria francese è stata infatti da Pirovano rivisitata per avvicinarsi sempre di più ai gusti, alle abitudini e alle tradizioni nostrane. “L’offerta è molto ampia – conclude Marco Pirovano -. Ogni giorno è possibile trovare monoporzioni fresche che prendono il posto in Francia di quella che da noi è la pasticceria mignon e si presentano molto eleganti oltre che gustose.Esiste inoltre un’ampia offerta di viennoiserie e una grande varieta di cioccolatini pralinati, al liquore e ripieni, un nutrito reparto biscotteria e gelateria artigianale. Sono inoltre disponibili i tanto amati macarons, torte e semifreddi che possono essere personalizzati e ordinati anche attraverso il nostro sito www.ateliergourmand.it.

Torta Leonardo

diaggregazione,inparticolarenegli anniSessantaquandotantiamicisi ritrovavanoperassistereallenuove trasmissioni televisive. Negli anni Ottanta, Luisita ha raddoppiato gli spazieconquistatoilcentrostorico, trasformandosi in una attività più flessibileemoderna,richiestaanche per servizi catering e per le feste. Il passaggio del testimone sta continuandoedoggiallaquartagenerazione c’è Valentina, figlia di Milo, a gestirel’attivitàdelcentroinsieme alfratello.Traiprodottichepotrete gustare troverete gelati biologici, sorbetti,tortesemifreddi,pasticcini gelato, gelati senza glutine, panna fresca,yogurtnaturale,gelatidisoia, macedonie,yogurtgelato,Resta,panettoniemoltealtrespecialità.Inoltre torte nuziali e realizzazione di pasticcini per cerimonie.


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Lo sapevate che...

Panifici Pasticcerie

L’arte pasticcera nasce attorno al 1400 La pasta sfoglia è uno degli impasti più antichi Il termine Bignè deriva dalla parola francese Bignet.

Malgrate. Distribuzione a 350 esercizi commerciali in tutta la Lombardia

Happy Hour. Una sosta gourmet

Delizioso pane, pizza e dolci per privati e locali L’aperitivo dei comaschi Fiore all’occhiello la pinsa romana sana e genuina è firmato Tina Beretta Tutte le mattine, diversi camion partono dalla VAAR srl di Malgrate(Lc),eraggiungonoleprovincediMonza,Varese,Lecco,Sondrio,MilanoeBergamoperdistribuire,incirca350esercizicommerciali, ristoranti,barepizzerie,unprodotto dialtaqualità:laveraPinsaRomana, natanel2001daun’ideadeltecnico pizzaiolo Corrado Di Marco, con la suaricettadallecaratteristicheinimitabili,capacediconquistareogni palato sin dal primo morso. Lasuatipicaformaovale,lafriabilità,chelarendecroccanteneibordieinsuperficieemorbidaall’interno, la fragranza, dovuta alle ore di maturazioneedall’utilizzodellapastamadre,ladigeribilità,grazieadiversetecnichedilievitazioneematurazioneel’unicoedoriginalemix di farine utilizzato nell’impasto, compostodafarinadifrumento,farinadiriso,farinadisoiaepastamadre fanno della Pinsa Romana un prodottoineditoeinnovativo,adattoancheachivuolerestareinforma senza trascurare il gusto: l’impasto di Pinsa Romana, infatti, ha circa il 20-30% in meno delle calorie di un normaleimpastoperlapizza,dovuto alla maggior quantità di acqua presentenell’impasto,chelamiscela

di farine utilizzata è in grado di assorbire. Versatile e adatta a tanti tipi di farciture,idealepertutteleoccasioni, all’aperitivo, per un pasto completoounospuntinoveloce,laPinsa Romanaèperfettacongliingredienticlassicidellapizzamargherita,pomodoro e mozzarella, oppure può esserepreparatainversionebianca, conditaconformaggifreschiapiacereallabaseecompletatadaverdure di stagione o salumi Ancora, per chi cerca accostamenti insoliti e coraggiosi, la base bianca potrebbe essere un ottimo

La pinsa, uno dei prodotti del panificio Vaccani

spuntopercreareunaricettadolce, utilizzando la frutta di stagione e cremedidiversotipo,chebensispo-

Presente a Ristorexpo All’edizione 2021 della fiera RistorExpo di Erba, che si terrà dal 26 al 29 settembre presso Lariofiere, sarà presente lo stand di VAAR srl, distributore dell’unica e autentica Pinsa Romana Di Marco. L’invito è dunque rivolto a ristoratori ed esercenti, che allo stand potranno assaggiare un prodotto davvero eccezionale e vedere all’opera un esperto pizzaiolo. Aggiungere al proprio menu la Pinsa Romana Di Marco significa arricchire le proprie proposte gastronomiche ed entrare a far parte di una realtà che crea attività vincenti. A disposizione della nuova clientela ci sarà un’assistenza tecnica, che consentirà, a chi lo desidera, di entrare in azienda e seguire, passo per passo, la produzione di questi prodotti.

Dolci. Impresa al passo coi tempi

sano con la sua consistenza. Unalimentosano,genuinoevincente,chelaVAARsrlproducedirettamenteedistribuisceaquasitutto il territorio lombardo, con grande attenzione e cura nei confronti di ogni fase del processo aziendale e che non vede l’ora di far conoscere eapprezzareatuttiiristoratoriegli esercentichevisiterannolafieraRistorExpo 2021, in programma alla finedelmesedisettembre,dal26al 29,alCentroEspositivoCongressualeLariofiere,invialeResegoneaErba. Per contatti e informazioni, scrivere una mail a: vaarsrl@virgilio.it oppure contattare i numeri di telefono 0341366781 – 3349007071.

Per chi vuole godersi un momento di relax con buona cucina e un fresco cocktail, può entrare nel nuovo mondo di Tina Beretta. In via Rusconi troverete gastronomia varia da accompagnare ad happy hour sfiziosi e di qualità oltre ai tradizionali dolci e pane fragrante. Non solo piatti take away o spazi riservati per uno spuntino veloce, ora la boutique del gusto, nel centro di Como, offre una nuova idea per una sosta gourmet riservata a chi vuole vivere un ape time gourmet e non si accontenta di un semplice pre-cena. “Abbiamo scelto di proporre una formula innovativa per comprendere meglio il significato di una pausa con gli amici. Godersi un aperitivo accompagnato da piatti preparati con ingredienti di livello che si rinnovano ogni giorno è una priorità per noi in quanto i nostri clienti devono essere coccolati in ogni momento. – commenta Ramona Laguda - Ogni giorno proponiamo i nostri taglieri con sapori e gusti che vanno dai più tradizionali, ai più originali, fino alle specialità che preparano i nostri chef ogni giorno seguendo il proprio estro creativo”.

Valmadrera. Al Don Guanella anche gelati artigianali

Gli esterni in via Rusconi

Aperti tutti i giorni fino alle 20.00, la domenica fino alle 19.00, i tavoli sono all’esterno nel piccolo dehor nel cuore della città murata. E se tutto ciò non vi basta, ci si potrà anche deliziare con un piccolo dolce monodose o acquistare dei piatti pronti che contribuiranno a rendere piacevole l’esperienza di una cena anche a casa. Il pane di Tina Beretta Via Rusconi, 24 – Como. Per info 031.267096

Pasticceria

Ora pasticceria e gelati In Cascina la parola d’ordine è bontà Baci di riso con ordini anche via app Pane, dolci,carne, formaggi a km zero gluten free

I gustosi Macarons sono il fiore all’occhiello della pasticceria

Sono quasi 25 anni che al laboratorio negozio “Non solo Dolce di Macrì Roberto” di via S. Antonino 8 ad Albate, Como, si producono e si vendono al dettaglio creazioni di pasticceria dolci e salate e da forno, gelato artigianale dai sapori tradizionali e piccole prelibatezze da gustare a tutte le ore del giorno, molto apprezzati sia dalla clientela abituale che da quella occasionale. L’assoluta freschezza dei prodotti, preparati ogni giorno con grande cura e consumati nel giro di poche ore, proprio per mantenerne intatti il gusto e la fragranza. Come nel caso dei cannoncini, vera specialità del “Non solo Dolce”, che vengono riempiti con squisite creme quasi al momento dell’acquisto, garantendo così la croccantezza della sfoglia esterna, che non ha tempo di assorbire umidità. Anche i bi-

gnè, i dolci e le torte alla frutta sono preparati in maniera espressa, grazie ad una produzione che continua per tutto il giorno, sotto l’insegna di una qualità che si conferma di alto livello. Il laboratorio, aperto tutti i giorni tranne il mercoledì e la domenica pomeriggio, è presente e puntuale anche nelle occasioni importanti, come festività, particolari ricorrenze o cerimonie, grazie all’App scaricabile “ALVòLO”, attraverso la quale, inserendo il codice 3355, è possibile effettuare ordini accedendo direttamente allo store. “Non solo Dolce di Macrì Roberto” è anche sensibile e attento allo spreco alimentare: al momento della chiusura giornaliera, l’eccedenza invenduta viene donata a strutture di carità e assistenza del territorio che si occupano di persone fragili e in stato di indigenza.

Il profumo caldo e inconfondibiledelpaneappenasfornato si diffonde in Valmadrera dalla collina dove sorge l’agriturismo Cascina don Guanella. E’ qui che il pane viene impastato con farine di frumento, grano saraceno e mais, provenienti dalle coltivazioni autogestite, insieme al lievito madre o al lievito di birra ricavato dalla fermentazione del luppolo, anch’esso coltivato in loco: pagnotte come quelle di una volta, da conservare in credenza e buone per più giorni. Insieme a focacce, pizza, sfiziosi grissini al sesamo, alle noci, al rosmarino, alla pasta fresca e ripiena, questopanefragrantesipuòacquistare nel mercatino aperto presso la Cascina ogni giovedì e sabato dalle 9 alle 12, dove trovare anche frollini, veneziane da mezzo chilo decorate di glassa e mandorle e a tanti altri prodotti tutti rigorosamente home made, dalle tantissime verdure alle confetture al vino e alla birra. La Cascina don Guanella è un progetto di agricoltura sociale che dal 2014 concilia spirito imprenditorialeesolidarietà,perfettamente incarnati in don Agostino Frasson, che di questa realtà è l’infaticabile motore. L’agriturismo, una cascina di circa 800 metri quadrati immersa in cinque ettari di terreno coltivabile, è un piccolo paradiso per gli ospiti in visita, che trovano qui an-

Esempio di cesto regalo con alcune leccornie autoprodotte

che una location ideale per eventi privatiepubblici.Maèancheun’eccezionale occasione di formazione e quindi di integrazione per i ragazzi, prevalentemente stranieri e a grave rischio di esclusione, che nella grande varietà delle sue filiere imparano e lavorano. Dopo aver recuperato e messo a coltura i terrazzamenti ammalorati e divorati dai rovi, costruito una grande stalla e avviato l’allevamento, sono stati realizzati i laboratori per la trasformazione. “Produciamo, trasformiamo e serviamo in tavola”, sintetizza don Agostino. Una ‘mise en place’ peraltro elegante e raffinata, come ben sanno i frequentatori, molti dei quali habitué, che trovano sapori genuini e garanzia di qualità nelle pietanze a chilometro zero, come il risotto al Barabin con spuma di

ricotta di capra, stracotto alla birra e gelato di lamponi appena raccolti con fiordilatte a base di latte di capra, solo alcune tra le molte proposte. Numerose anche le iniziative, dalla pizzoccherata al concerto jazz, che intendono promuovere le attività e gli ambiziosi progetti della Cascina e di don Agostino, che ha preso alla lettera l’invito di don Guanella di “uscire dalla sacrestia” e spesso e volentieri dà una mano nei campi. Molti personaggi famosi hannonegliannivisitatoesostenuto la Cascina don Guanella, sportivi come Alex Zanardi, Alberto Cova e Cadel Evans ed artisti come Mogol e Gianni Morandi: tutti innamorati dell’atmosfera, dei sapori e dei valori che qui si respirano. Piazza Rossè, 3 – Valmadrera Tel. +39 0341 364389 lecco.direzione@guanelliani.it

Pasticceria Baci di Riso è un laboratorio artigianale con annessa vendita diretta, che produce sia prodotti esclusivamente senza glutinesiaprodotti(dolcichesalati) senza latte e derivati per venire incontro a tutte le esigenze. Offre ai propri clienti dai prodotti per la colazione con croissant, muffin e biscottiallapasticceriaconmignon, dal cannoncino fino ad arrivare al bacio al rosmarino con ganache al cioccolato bianco e marmellata di lampone. Proponiamo anche torte classiche e dolci moderni, torte su ordinazione per feste e compleanni. Produciamo tutti i giorni pane,pizza e focaccia, pizzette, panzerotti. Realizziamo per le festività di Natale e Pasqua panettoni e colombesuordinazione.Siamoaperti dal mercoledì al sabato dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00, la domenica dalle 8.30 alle 12.30. in via Risorgimento 71 Lecco Tel. 0341.1581142 Facebook: Pasticceria Baci di Riso


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Lo sapevate che...

Carne Salumi

La tartare di manzo fu inventata dai Tartari L’origine delle polpette risale alla metà del 400 I tannini, compensano la pastosità lasciata dalla carne.

Brianza lecchese. Nella Fattoria Dassogno grande varietà di formaggi, Basel de Caslett il pezzo forte Carne equina

Con oltre 70 anni di tradizione Prodotti derivati dal latte a km 0 Latte, formaggi, yogurt e gelati, tutti a chilometro zero nel cuore della Brianza lecchese. E’ dalla fattoria Dassogno di Rogeno che nascono tutte queste prelibatezze. Era il 1948 quando a Casletto, nonno Alfredo e nonno Mario danno vita a due aziende agricole: una nel mondo caseario e l’altra dedita all’allevamento bovino e alla produzione di latte. Nel 2018 con Simone, Francesca Dassogno e Riccardo Martone, la terza generazione, i due mondi si sono uniti dando origine ad un’unica realtà. L’avventura con il passare del tempo è diventata sempre più ricca di impegni e di soddisfazioni tanto che oggi sono numerosi i clienti che bussano alla porta dell’azienda di Rogeno per acquistare prodotti genuini, gustosi e di eccellente qualità. “Abbiamo 54 ettari di terreno che coltiviamo per alimentare le nostre mucche – spiegano i giovani titolari -. Ci occupiamo poi della mungitura e di realizzare tutti i prodotti che derivano dal latte. Abbiamo quindi una grande varietà di formaggi, dalle paste filate, ai formaggi molli come lo stracchino, formaggi a crosta fiorita, semicotti come il Basel de Caslett il nostro pezzo forte. Abbiamo anche capri-

Variegati ed eccellenti i tipi di formaggi

ni sia di latte vaccino che di capra e per questi ci riforniamo da alcuni allevatori locali di nostra fiducia. Non mancano poi gli yogurt per golose merende o i gelati che sono apprezzati da grandi e piccini”. Una ricca offerta che fa della

Tra i molteplici prodotti anche l’agrigelato

qualità il suo valore aggiunto. Una qualità che nasce dall’attaccamento ad alcuni valori, come l’amore per la terra, per gli animali e per delle lavorazioni antiche che si tramandano da generazioni. “La clientela è sempre più atten-

ta e sensibile rispetto al desiderio di portare in tavola cibi sani che siano tracciabili a partire dalle materie prime da cui nascono – proseguono -. Ecco perché nel corso degli anni abbiamo allargato la cerchia dei consumatori dei nostri prodot-

ti. Abbiamo clienti che arrivano non solo dai dintorni di Rogeno, ma da tutto il territorio e anche i ristoranti tipici ci chiedono sempre più spesso di rifornirli. Il passaparola sul valore delle nostre produzioni è stato la garanzia della miglior pubblicità per farci conoscere e conquistare i clienti”. A far apprezzare il lavoro della Fattoria Dassogno non è solo la bontà delle sue produzioni, ma anche la modalità di operare dei suoi titolari. “Trasparenza e sincerità ci accompagnano nel quotidiano – concludono Francesca e Riccardo -. Chi si rivolge a noi può vedere con i propri occhi e toccare con mano come quel formaggio o quello yogurt che andrà ad assaggiare nasce, da quali ingredienti è composto e come questi vengono trattati per poi trasformarsi in quei prodotti che vendiamo nel nostro negozio. Lo stesso caseificio è visibile al pubblico e chiunque può osservare come lavoriamo. Siamo noi che diamo da mangiare alle mucche, le mungiamo e trattiamo il latte per poi ricavare tutto ciò che offriamo ai clienti. Opportunità che la grande distribuzione non può offrire, ma che sopravvivono in una realtà artigianale come la nostra”.

Carni e salumi . Prodotti genuini e accoglienza familiare in un negozio come quelli di una volta

Una macelleria storica legata alla cultura del suo territorio Da Lario Carni tagli pregiati, salumi di qualità e formaggi dop Nei grandi centri si possono trovare carni provenienti da tutto il mondo, ma non sempre la qualità è pari a quella delle macellerie più “provinciali” dove il rapporto umano con il cliente è sicuramente un ulteriore plus. Tutto ciò accade anche ad Albese con Cassano con l’azienda Lariocarni che ha una sede all’interno del Consorzio Agrario, offrendo una selezione di carni, salumi e formaggi di pregio. “Noi sappiamo le richieste dei clienti, conosciamo i gusti delle persone e, in genere, riusciamo a suggerire certi tagli piuttosto che altri. – spiega Roberto Goretti, titolare del negozio di Albese con Cassano insieme alla moglie Paola Ceresa - Per molti il nostro lavoro può sembrare un mestiere antico, ma negli anni abbiamo capito e compreso le persone che, a distanza di tempo, si fidano di noi chiedendo consigli e suggerimenti, ma anche ricette per cucinare i nostri prodotti”. Lariocarni è una macelleria storica, legata alla tradizione e alla cultura stessa del territorio, i titolari con i collaboratori conoscono tutti e, negli anni, hanno affinano il lavoro che si trasforma in una

L’interno del negozio

consulenza personalizzata. Oggi l’azienda conta, oltre ai due titolari, diciotto dipendenti e offre un vastissimo assortimento di carni e di salumi, oltre a una produzione di formaggi degli alpeggi lombardi. Carne di primissima qualità,

proveniente da allevamenti italiani e macellati nel Belpaese, un banco sempre fornito dove i macellai propongono pezzi che vengono tagliati al momento. In alternativa sono state realizzate delle isole con della carne porzionata per ve-

locizzare l’acquisto. A completare l’offerta una vetrina di piatti pronti con un menù che cambia ogni giorno in base alla stagione e alle preferenze degli addetti alla cucina. “I nostri clienti spesso vengono da noi “per la spesa importante”,

quella della settimana, per intenderci, – continua Goretti – per cui chiedono un servizio dettagliato, molti altri, causa la fretta, preferiscono prendere, pagare e tornare il giorno successivo. Noi abbiamo offerto per questa ragione quest’altro servizio più veloce, ma sempre di altissima qualità”. Proprio parlando di servizi la Lariocarni, in questi anni è partner di molti ristoratori del territorio e serve le Comunità. “In questi anni – conclude Paola Ceresa – abbiamo ascoltato le richieste dei clienti e cercato di dare risposte immediate proponendo anche carni frollate, più gustose, e tante delizie pronte da cuocere e da portare in tavola, quando non si ha voglia di cucinare ma non si è disposti a rinunciare a qualche bontà”. Lariocarni nel corso degli anni si è confermata come la macelleria di famiglia, dove i propri clienti si affidano appieno e trovano nei titolari e nei collaboratori dei sinceri interlocutori, meglio suggeritori di ricette da portare in tavola, sempre in una sola ottica: scegliere prodotti di qualità, sicuri, allevati e macellati in Italia.

Alimento prezioso perlanostra salute

Alimento nobile e prezioso per la salute, amato dagli sportivi, adatto a tutti, capace di regalare sostanze nutritive essenziali al processo di crescita e al sistema immunitario, la carne di cavallo è, sempre più, una delle fonti di proteine maggiormente apprezzate da chi vuole nutrirsi con gusto e leggerezza, prestando particolare attenzione al proprio benessere psico-fisico. Attenta all’importanza di un’alimentazione sana e, allo stesso tempo, golosa al palato, dall’esperienza maturata dalla Giorgi Spa nel commercio di carni equine e dai consigli dei clienti provenienti da tutta Italia, nasce lo store Giorgi. Situato in Via Santa Vecchia 44 a Valmadrera (LC), di fronte all’azienda, lo store Giorgi è il punto di riferimento per la carne equina in provincia di Lecco e offre, oltre alla carne di cavallo di assoluta qualità e freschezza, bresaola e insaccati equini prodotti nel salumificio Nuova Gimeval, con sede a Castione Andevenno, in provincia di Sondrio, mentre l’azienda agricola Giorgi Vini, nell’Oltrepò Pavese, produce un vasto assortimento di vini dallo straordinario bouquet. “Assaggia la nostra carne prima con gli occhi e poi vieni a provarla da noi!” è il motto dell’azienda, che da più di 60 anni unisce la passione e la cura di una volta all’alta qualità e selezione delle materie prime, garantendo una lavorazione accurata e rispettosa, sempre connessa con il territorio e aggiornata sulle nuove tecnologie e un’attenzione massima verso la tutela e la garanzia del consumatore. Qualità eccellenti, che fanno della Giorgi Spa una delle più grosse società nel settore della carne equina in Italia e in Europa.


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Carne Salumi

Il salame felino prende il nome dalla cittadina di Felino I romani mangiavano il prosciutto già nel 160 a.C. Il culatello è il re dei salumi e nasce a Zibello

Gusto. IlConsorziodiTutelalapromuoveconpercorsiditrekkingericettedipanini

Consorzio Tutela

Bresaola della Valtellina IGP è l’anima del proprio territorio

Valtellina Casera e Bitto, i Dop

Quella appena conclusa in Valtellina, è una stagione turistica con un bilancio positivo, segnata da presenze turistiche straniere e soprattutto italiane. Si conferma il trend positivo già rilevato nella stagione passata, nonostante le difficoltà legate alla pandemia. La Valtellina, per le sue caratteristiche, si posiziona tra le mete turistiche di tendenza, è un brand amato ed apprezzato. Ma anche la stagione autunnale può ancora regalare sorprese: i mesi di settembre e ottobre sono ottimali per gite fuori porta o weekend alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche locali, souvenir ideali per prolungare anche a casa il sapore unico del nostro territorio. E chi dice Valtellina dice bresaola, hanno in comune persone, tradizione, cultura e storia. Un legame che gli italiani riconoscono. La Bresaola della Valtellina IGP è il prodotto più noto (per 8 italiani su 10), nonché quello che meglio si identifica con il territorio (Fonte: ricerca Doxa “Bresaola della Valtellina IGP anima del suo territorio”). Inoltre, durante un soggiorno in valle la Bresaola a marchio IGP è il prodotto tipico più apprezzato (il preferito da 7 italiani su 10) e per il 58% è il souvenir

La Bresaola della Valtellina – Indicazione Geografica Protetta

ideale da riportare a casa. Proprio per omaggiare il legame indissolubile tra la Valtellina e il salume tipico IGP amato da 38 milioni di italiani, il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha realizzato “Destinazione Bresaola”, una gui-

da pocket con 10 percorsi di trekking tra la Valtellina e la Valchiavenna in abbinamento a 10 sfiziosi panini, firmati dal Consorzio e resi vivi dal foodblogger Alex Li Calzi, da mettere nello zaino e assaporare ammirando le cime, i

laghi e l’atmosfera, circondati dai profumi e dai colori unici delle Alpi. Dieci sperimentazioni adatte a tutti i palati e a tutti i piedi, da gustare tra una pausa e l’altra nella cornice dei paesaggi mozzafiato della valle. I percorsi sono stati

Insaccati. Salumificio Castelli

Pasturo. Prodotti d’eccellenza

Daquasicentoanni garanziadiqualità

Carni e salumi da primato Più volte campioni d’Italia

Il Salumificio Castelli, a Guanzate, è una vera e propria istituzione. Sarà per la qualità dei prodotti che propone, per la cordialità dei quattro fratelli che ne curano il servizio o per la sua lunga storia che sfiora il secolo, ma qui i clienti affezionati e nuovi sanno di andare sul sicuro. Come raccontano Angela, Norma, Carlo e Luigi, giunti alla terza generazione, i punti di forza della loro attività sono il salame crudo e insaccato cotto, ma anche il fresco, le salsicce e i salamini per la brace, ideali per una grigliata in compagnia. La materia prima deriva interamente da suini nati, allevati e macellati in Italia, tutta carne certificata al 100 per cento. Ed è sempre stato così, fin da quando nel lontano 1925 gli allora nonni aprirono il negozio in centro paese, poi spostato in via Roma, in una zona un pochino più periferica. Una piccola ditta a conduzione familiare, passata anche attraverso gli zii e ora i quattro fratelli, che ha mantenuto la qualità e che si prepara a festeggiare tra quattro anni un incredibile centenario. E’ giusto guardare il prezzo, ma al Salumificio Castelli non è questo l’aspetto più importante:

A Pasturo, nel Lecchese, c’è un tempio del gusto, immerso in un paradiso di pascoli, boschi, e cascate . Qui vive e lavora Ivano Pigazzi, macellaio per passione. La sua macelleria ha ormai più di 35 anni all’insegna della qualità e competenza. I suoi insaccati sono ricavati da maiali rosa allevati in zona che hanno «tredici lune», ovvero un anno, per dare modo alle carni di acquisire la giusta struttura e consistenza. Come un tempo, gli animali sono alimentati con i granei. Giustamente a questo salame sono stati conferiti diversi premi, più volte ha vinto il Campionato italiano del salame, anche nell’ edizione del 2020. Pigazzi confeziona anche salsiccie e gustosi cotechini. La premiata macelleria ha nello staff la preziosa figura di Claudio Pigazzi, che ha assorbito ed elaborato la passione del padre per il cibo sano e buono. In baita Tevena l’allevatore di bovini ha imparato molto anche dal nonno Francesco e dallo zio Giovanni. All’aria aperta mucche e vitellini vivono in uno splendido panorama. D’estate Claudio Pigazzi raccoglie il fieno che, insieme alle farine bio, costituisce la sana alimentazione

Salumi di altissima qualità

sono la qualità, la costanza dei prodotti e del servizio a fare la differenza, così come la cura della materia prima. Vengono ad esempio tolti i nervi e il grasso, cosa che altri venditori non fanno. Per la produzione di salami, infine, viene usato solo budello naturale. E lo si capisce, assaggiandone una fetta. Il salumificio si trova in via Roma 42, a Guanzate Tel. 031.976936.

I Pigazzi in macelleria

di questi animali. Ha ha due linee di produzione, vacca-vitello e carne rossa di manzette, poi ci pensa il padre a valorizzare e porzionare tutto per la bottega. Non mancano le bresaole morbidissime e molto profumate. Grazie all’inventiva di Pigazzi nascono prelibatezze quali spiedini particolari, fagottini con pere e taleggio e gli involtini con bresaola e quartirolo. Perché, non dimentichiamoci, la Valsassina ha ottenuto dal Gruppo italiano stampa turistica il riconoscimento di miglior brand 2018 per il suo progetto «La valle dei formaggi - Slow life & food». La macelleria si trova a Pasturo (Lc) in via Trieste, 57. Tel. 0341 165 0221

realizzati sotto la guida di Luca Bonetti (guida turistica e membro dell’Associazione Guide di Valtellina), con il supporto delle comunità montane. Grazie ad un accordo con diversi partner, la guida è distribuita in 25mila copie presso infopoint turistici, alberghi, botteghe, salumerie. Dai Colli di Teglio a Grosio e Grosotto, passando per l’Anello alle pendici per la Reit e Alpe Prabello, grazie alla guida i visitatori potranno andare alla scoperta di insoliti luoghi, tra i più suggestivi della zona e tra i meno noti ai turisti, a cui associare un panino con la bresaola in abbinamento agli altri prodotti del territorio ma non solo, proprio a dimostrazione del legame con il territorio ma anche della modernità trasversale di questo salume tipico, noto per essere light con un apporto calorico di 150 kcal/100 grammi, pochissimi grassi (2,6%) e un’alta percentuale di proteine (32%). Non a caso ancora oggi è molto utilizzato nella dieta degli sportivi, a livello agonistico e non. La guida è disponibile anche in versione digitale sul sito del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina: www.bresaolavaltellina.it

Il Consorzio per la Tutela dei Formaggi Bitto e Valtellina Casera opera dal 1995 in provincia di Sondrio per difendere l’unicità dei due formaggi DOP valtellinesi, tutelarli da qualsiasi imitazione e promuoverli sul mercato nazionale ed internazionale. E lo fa grazie ad una serie di scrupolosi controlli sull’intera filiera. I soci del Consorzio sono 165 tra allevatori, produttori e stagionatori, piccole e grandi aziende zootecniche, latterie di paese e moderni caseifici. Dal 1996 Valtellina Casera e Bitto hanno conseguito la DOP: la loro produzione segue ritmi, saperi e regole ben precise dettate dai disciplinari di produzione, a garanzia dell’origine e dell’unicità di queste due eccellenze della Valtellina.


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Formaggi Acqua

L’acqua diminuisce il rischio di contrarre malattie Il formaggio concilia il sonno Il formaggio più caro del mondo si chiama Pule

Valchiavenna. Il Crotto Ombra, prodotto dalla Latteria Sociale Valtellina si sposa bene con il miele Pescheria

Nelle grotte naturali di Chiavenna un formaggio unico stagionato Nel fondovalle e in alta quota, in inverno e in estate, allevatori appassionati rinnovano ogni giorno la tradizione lattiero casearia della Valtellina, producendo il latte che, trasformato, regala formaggi che mantengono intatto il gusto originario. Il lavoro inizia nelle stalle dove le mucche vengono accudite e curate, rispettando il loro benessere. La Latteria Sociale Valtellina è stata la prima azienda del settore lattiero-caseario in Lombardia ad aver intrapreso il percorso per la certificazione del benessere animale: un impegno assunto dagli oltre cento allevatori che si sottopongono ai controlli veterinari accreditati seguendo gli standard definiti dal modello CReNBA, oggi denominato Classyfarm, necessari a qualificare il livello di benessere e sostenibilità in allevamento. Una garanzia ulteriore per i consumatori perché mucche serene producono un latte ancora più buono: vero latte di montagna che viene trasformato in prodotto di montagna. Un marchio, quest’ultimo, che

Le forme di Crotto Ombra appena prodotte vengono riposte in un crotto per cento giorni

certifica uno status, perché la cooperativa raccoglie il latte nelle aziende agricole di Valtellina e Valchiavenna: tutti i prodotti della Latteria Sociale Valtellina, a cominciare dal latte fresco si fregiano del marchio

“prodotto di montagna”. Ogni formaggio una una storia da raccontare, unica e irripetibile, ma quella del Crotto Ombra è speciale. Il latte genuino delle mucche allevate nelle stalle della Valchiavenna, la lavora-

zione in caseificio secondo la tradizione tramandata dai maestri casari e, soprattutto, l’affinamento in crotto. A rendere unico fino a distinguerlo nel nome uno dei formaggi semiduri prodotti dalla Latte-

Bene prezioso. Anche all’interno di oggetti che indossiamo

ria Sociale Valtellina, il Crotto Ombra, è proprio il crotto, l’anfratto naturale diffuso in Valchiavenna. Il “Sorèl”, la corrente d’aria di queste grotte favorisce la stagionatura dei formaggi regalando loro un caratteristico gusto. A Chiavenna, in un crotto, la Latteria Sociale Valtellina ripone le forme di Crotto Ombra appena prodotte per cento giorni affinché acquistino un aroma e un sapore inconfondibile. È un formaggio da tavola che può essere degustato da solo, per coglierne ogni sentore, oppure abbinato a marmellate di verdure, mostarde delicate o con alcune gocce di aceto balsamico. Il miele della Valtellina, meglio se di acacia, ne esalta il gusto tipico. Dalle caratteristiche grotte ai banchi dei supermercati, il Crotto Ombra rinnova ogni giorno l’antica tradizione casearia della provincia di Sondrio. I consumatori, in valle e oltre i confini provinciali, lo conoscono, lo apprezzano e lo scelgono per portarlo sulla loro tavola.

Una passione diventata professione

Freschezza, qualità, disponibilitàeservizioprofessionale sonoglielementichepiùcaratterizzanolaPescheriaFrigeriodivia.Volta 12 a Erba, avviata nel 1931 da Alfonso e Rosa Frigerio, pescatori di lago, ai quali sono poi subentrati la figliaPieraconilmaritoPierangelo Fumagalli.Insiemeallediversevarietàdipescedimare,elagoconarrivigiornalieri,uniscelagastronomia itticadiproduzionepropriaeilfritto idiqualitàinpastellaofarina,laquartagenerazionecoltivalastessapassioneperillavoroemantieneintatti i legami con la tradizione. Ogni giovedì e venerdì, lo chef propone un gustoso fritto misto con merluzzo, calamari,gamberi,pesciolini,seppie efilettivari,mentrelagastronomia offreunassortitomixdicucinaticon prodotti freschissimi..

Azienda agricola. Cibo ed equitazione

L’acquaèpresenteinmoltiprodotticheconsumiamo Da più di ottant’anni WaterFootPrintlasuatraccia,indicatorediconsumo eccellenza del territorio Siamo soliti chiamare la Terra“PianetaBlu”,inquantoil70% della sua superficie è ricoperta di acqua:nondovremmoperòfarciingannare da questo dato poiché di tuttaquestamassaimponente,solo il2,5%ècostituitodaacquadolce.Ciò determina un elevato livello di stressidricoperunabuonafettadella popolazione mondiale: sono infatti oltre 2 miliardi le persone che, ognigiorno,convivonoecombattonoconlascarsitàidrica.Taleistantaneafotografaunacondizionepreoccupanteecheprospettaunulteriore aggravamentonelprossimofuturo. Quandoparliamodiacquanonricordiamomai,erroneamente,cheoltre a quella “visibile” – il cui consumo è tangibilepoichédomestico–esiste unacomponente “invisibile”, ossia presente all’interno di oggetti che indossiamo o fra gli alimenti della nostraspesa,cioèquellacomponente idrica che è stata necessaria per produrre indumenti, oggetti e cibi. Atalescopoèimportanteadottare strumenti di valutazione, tra cui spiccalaWaterFootprint,meglionotacome“improntaidrica”.Ciriferiamoall’indicatoredelconsumodiacquadolcecheincludesial’usodirettocheindiretto(rispettivamentedenotaticomeacquavisibileeinvisibi-

le) da parte di un consumatore o di unproduttoreperrealizzarebenie servizi.“InquantoGestoreUnicodel ServizioIdricoIntegratoperlaProvincia di Como, Como Acqua sente laresponsabilitàdicustodirel’acqua per la comunità – puntualizza l’Ing. EnricoPezzoli,Presidentedellasocietàcomasca–Lanostraazione,in talsenso,siarticolasudiversifronti: dall’ottimizzazionedeiservizidifognaturaedepurazione,perrilasciare nell’ambiente acqua più pulita, impiegabileinmaggiorvolumeerispettosadell’ecosistema,allagaranziadellaqualitàdell’acquadelrubinetto. Il nostro piano industriale vuole proprio destinare sforzi e risorseinquestadirezione:èunimpegnononprocrastinabile,sesipensa chequotidianamentesonoben498

ilitrid’acquaprelevatiperabitante ma solo 220 quelli effettivamente consumati, proprio a causa delle perdite”continuaPezzoli.“ComoAcqua ha elaborato uno studio del sistemadiapprovvigionamentoidrico,perinterconnetterelesingolereti diadduzioneintercomunali:dauna partevogliamocomprenderelecriticità attuali, dall’altra sfruttare al massimolefontiedivolumiesistentipervalorizzareleinfrastrutturein nostropossessoeassicurarechele areepiùriccheinterminiidricipossanosupportarequellemenofortunate,ancheinotticaemergenziale”. Matuttoquestononbastasenonc’è unpianodiinvestimentopermantenerel’efficienzadelleinfrastrutture direte.Lefallenellareteidricasono ineffettiunproblemaattualissimo

Ing. Enrico Pezzoli

pertuttoilterritorionazionale,come confermanoleconclusionidelBlue Book stilato da Utilitalia: si tratta di un’annosa questione che attrae il 25%degliinvestimentiprogrammati(erichiederebbeancoramaggiori risorse).Conlametaultimadell’efficienzaquindi,ComoAcquahavalutato e deciso di adottare approcci innovativi.“Conlavolontàdiscovarelefallediretesiamofinitiletteralmenteincielo.Sièquindiapprodati adunprogettochedesideraadottarelatecnologiaSAR(ossiaSynthetic ApertureRadar)perscandagliareil terrenoescovareidanninellarete. Per fare ciò vengono impiegate sistemi satellitari la cui frequenza è taledapenetraresial’atmosferaterrestrecheilsuolo”chiarisceilPresidente della Società comasca.

Carne, mozzarella, burrata, gelato, stracciatella, formaggi freschi e stagionati prodotti in giornata con l’antica sapienza dei casari esperti e il latte proveniente dalle mucche che si alternano, a seconda delle stagioni, tra pascoli verdi e liberi e una stalla molto accogliente, per un prodotto a metri 0 di altissima qualità. Sono questi alcuni dei golosi ingredienti che fanno dell’Azienda Agricola Sant’Anna, sita in via Lecco 24 a Eupilio, una delle eccellenze del territorio sin dal 1939, anno in cui la famiglia Paleari Henssler ha iniziato la sua attività, che in più di 80 anni ha coinvolto quattro generazioni con la stessa cura e lo stesso amore dei fondatori per la qualità e la freschezza, sia in fase di produzione che di vendita all’interno del fornitissimo negozio. Ma l’Azienda Agricola Sant’Anna è molto più di questo: oltre all’acquisto, è possibile prendere lezioni di equitazione presso il centro ippico, che in estate organizza anche un campo estivo rivolto ai bambini, oppure gustare le ottime proposte gastronomiche del ristorante a conduzione familiare, che offre piatti preparati con le materie prime genuine e garantite prodot-

L’Azienda Agricola Sant’anna

te dalla stessa azienda. Degustazioni di formaggi che arrivano direttamente dal caseificio, tagliolini freschi all’uovo con tartare e tartufo, costate dalla lunga frollatura, stracotti e brasati sono solo alcune delle prelibatezze servite in tavola, con la cortesia tipica di chi conosce bene l’arte dell’accoglienza. L’Azienda Agricola Sant’Anna è aperta tutto l’anno ed è la location ideale per matrimoni, battesimi, cresimi, comunioni, feste e ricorrenze immerse nel verde e nella natura.


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Vino

L’Italia è la nazione con più di 350 vitigni Il Cabernet Sauvignon é la varietà più coltivata al mondo Il vigneto più alto d’europa è a Cortina a 1350 m.l.m

Corsi. Per gli appassionati del mondo enogastronomico, lezioni con diploma aperte a tutti

Forniture

Per trasmettere la cultura del vino A Como nuovi sommelier con Fisar

Bevande anche a domicilio

La delegazione FISAR di Como nasce nel settembre del 2014 per diffondere e valorizzare la cultura enologica secondo le linee della storica Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori nata nel 1972. «In sette anni di attività abbiamo lavorato per l’organizzazione di corsi nei tre livelli necessari ad acquisire la qualifica di sommelier - spiega Stefano Cattaneo, sommelier e delegato della delegazione provinciale FISAR di Como - lo scopo principale della Federazione è trasmettere la cultura del vino e del mondo enogastronomico. L’altro obbiettivo è formare nuovi sommelier che, una volta acquisito il diploma, possono svolgere la loro attività a livello amatoriale oppure professionale, con un titolo riconosciuto ovunque». Sarà poi il contesto e l’esperienza individuale ad arricchire la propria preparazione acquisita grazie a FISAR, la quale tiene in modo particolare ad un alto livello di formazione, confermata dalle attente modalità di valutazione durante i primi due livelli e all’esame finale per l’ottenimento del di-

Alcuni sommelier che hanno completato le loro competenze con i corsi FISAR

ploma di sommelier. «Il mondo del vino affascina molto - continua Stefano Cattaneo - e c’è molta richiesta di persone, sia competenti che non, per approfondirlo. I tempi sono profondamente cambiati da qualche anno. Oggi il vino appartiene a un mondo più complesso. È sempre più comunicazione e condivisione».

I sommelier, gli appassionati di vino che hanno completato le loro competenze con i corsi FISAR imparano a percepire i profumi e apprezzano le sensazioni organolettiche di un vino abbinato a un giusto cibo e questo crea vicinanza tra persone con gli stessi interessi, ricerca della qualità, sempre più spesso, nuove amicizie.

La fascia d’età che si avvicina con maggior frequenza ai corsi FISAR è ampia, ma prevalentemente quella tra i 30 e i 45 anni. Si tratta di un percorso piuttosto impegnativo di un incontro alla settimana per 14 serate a corso. Alla formazione “accademica” può seguire un percorso operativo, una formazione superiore post sommelier, fina-

lizzata ad entrare negli albi nazionali FISAR come, per esempio, relatore, degustatore ufficiale o direttore di corso. Si stanno definendo i calendari per i prossimi corsi, dopo un periodo particolarmente complesso per la gestione della formazione durante l’emergenza sanitaria. «Nel maggio 2020, in piena pandemia, abbiamo fatto un corso di primo livello con ventun persone on line - ricorda Stefano Cattaneo - i corsisti sono stati dotati dei vini attraverso i produttori. Per ogni lezione la parte teorica veniva svolta on line dal relatore, seguiva la degustazione e ognuno a casa apriva la propria bottiglia. Siamo stati i primi su tutto il territorio nazionale e siamo stati ripagati da un successo quasi inaspettato». Quest’anno i costi saranno in presenza e si svolgeranno nei due territori di confine. Il terzo livello sarà a Como, mentre il primo e il secondo si svolgeranno a Lugano. Tutti potranno essere frequentati da italiani e svizzeri, come del resto è accaduto fino ad ora quando dal Canton Ticino gli allievi si spostavano per seguire le lezioni in Italia.

L’ingresso dell’azienda

Fondata nel 1902, la Eredi di Valli Antonio ha sede ad Albiolo, in provincia di Como. L’azienda si occupa di commercializzare acque minerali e bevande, naturali e gassate, birra, vini e liquori. Un servizio che viene offerto sia ai privati, ma anche al settore della ristorazione. La fornitura viene garantita anche agli organizzatori di sagre, feste e manifestazioni poiché la Eredi di Valli Antonio mette a disposizione impianti per spinatura birre e vini. “Siamo una realtà giunta alla quarta generazione – commenta Alessandra Valli -. La nostra forza sta nella consegna a domicilio di prodotti in bottiglie di vetro riutilizzabili evitando la produzione di rifiuti in plastica”.

Enoteca e osteria. Rive , l’ Enoteca di Cantine Rivetti e Dell’Orco, filosofia del mangiare e bere bene Non solo vino

Unpercorsoenogastronomicoguidatodacuochiesommelier Nell’enotecadiComosolovinoecibodelterritoriolombardo “Rive Enoteca e Osteria Lombarda” situata in Via Diaz 56, nel centro storico di Como, nasce inizialmente come Show Room della Cantina Rivetti e Dell’Orco di Villa di Tirano in Valtellina, e dal 2019 offre la possibilità di degustare centinaia di etichette lombarde e ogni giorno oltre 40 vini al calice, da abbinare a ricette della tradizione regionale. Dai risotti alle costolette, dal pesce di lago in carpione ai missoltini, dalle brisaole ai tanti formaggi dop,le ricette sono presentate con eleganza ed estrema cura e realizzate con materie prime sceltissime rispettose della stagionalità, provenienti da presidi slowfood, piccoli produttori del territorio e filiere di qualità. Fornitori che rappresentano l’eccellenza lombarda e che vengono coinvolti in una vera e propria partnership, indispensabile per comunicare il proprio approccio alla ristorazione e all’alta cucina. Un percorso enogastronomico regionale unico guidato da maitre e sommelier sempre presenti in sala, che offrono un servizio ineccepibile e attento ai gusti ed alle richieste della clientela, che trova nel vino e nei suoi abbinamenti la sua arma vincente. Il risotto, presentato in chiave moderna e costantemente alla ricer-

Rive, l’Enoteca Regionale di Cantine Rivetti e Dell’Orco

ca di nuovi abbinamenti, è il piatto che caratterizza la cucina di Rive Enoteca ed è preparato rigorosamente secondo i canoni classici ossia con l’utilizzo di riso maturato almeno 12 mesi, burro di montagna e mantecature accurate, perfetto nella cottura e nel sapore. Tra le portate proposte ora sicuramente vale la pena assaggiare il risotto alla crema di zucca mantovana, mantecato al caprino con polvere di amaretto e chips di zucca. Non bisogna poi farsi scappare una deliziosa costoletta alla milanese, rigorosamente con l’osso, con doppia panatura e cottura in burro chiarificato, servita con patate ratte ed accompagnata da uno straordinario Nebbiolo delle Alpi di Valtellina. Oltre a questo, ogni fine settimana, dal giovedì al sabato, in aggiunta al menù alla carta viene sempre proposto un piatto

della tradizione lombarda che diventa protagonista assoluto: il lesso, il brasato, lo stufato di cervo o i funghi possono diventare l’elemento principale di un percorso sensoriale decisamente interessante. Produttori di vino e uno staff competente, formato da sommelier, cuochi e personale di sala attento ed appassionato, oltre ai titolari , compongono una squadra giovane e professionale che ha come obiettivo quello di rendere quotidiana la filosofia del bere bene e della territorialità, offrendo un’esperienza unica. A partire proprio dal vino, attorno al quale si costruisce un piatto o un intero menù, dall’antipasto al dolce, con abbinamenti sempre sorprendenti e mai banali, come quello tra vini rossi e pesce di lago. Le Cantina Rivetti & Dell’Orco, presente sul territorio da oltre 10 anni, produce in Valtellina il famoso Nebbiolo delle Alpi, Sforzato di Valtellina e Valtellina Superiore, e vanta numerosi premi e riconoscimenti nel settore. E’ apprezzata all’estero ed esporta le sue eccellenze in 23 paesi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti ad Israele, dal Canada al nord Europa, oltre a vantare la presenza di uno dei suoi vini Uì Sassella 298 presso la prestigiosa “La Citè du Vin” di Bordeaux in Francia.

Prodotti Kmzero econfezioni regalo

L’Enoteca Nazionale di Erba, gestita dall’intraprendente Vanessa Viganò, propone la vendita di vini sfusi di qualità, distillati, liquori e birre artigianali, ma anche molto altro. Aperta nel 2013, con anniversario che sarà festeggiato il prossimo 5 ottobre, l’attività con sede in via Milano 6 prepara anche confezioni regalo per il periodo natalizio, sia per aziende che privati, oltre alla vendita di prodotti artigianali come panettoni, confetture, salami e formaggi, tutti di piccoli produttori locali. Sani, buoni, genuini e a chilometro zero. Il luogo ideale, dunque, per preparare un regalo gastronomico che stupirà amici e parenti, sicuramente molto apprezzato. Vanessa è contattabile al 3342168745.


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Vini Amari

Cin Cin deriva dal cinese “ch’ing ch’ing” (“prego, prego”) La prima Docg italiana è del Vino Nobile di Montepulciano La bottiglia di vino più antica del mondo ha più di 1600 anni

Vini. La prestigiosa azienda è ben presente anche nelle province di Como, Lecco e Sondrio

Amari

Seiterre, passione ricerca qualità Ultimo nato il negozio di Cantù

Il gusto del prodotto artigianale

Seiterre è una storica azienda di produttori di vini del triveneto e italiani di qualità. Azienda che ha oltre cent’anni di storia, nata nel 1877 in Trentino per poi estendersi in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, e Lombardia, Sei regioni, Sei territori vinicoli: da qui Seiterre!! Tradizione, storia e passione si intrecciano con innovazione, ricerca e qualità. Questi sono i principi che vengono tramandati di generazione in generazione dalla famiglia Rizzi e oggi si raccontano attraverso prodotti di grande qualità, fedeli al motto “Dalla Terra alla Tavola” in quanto ogni fase produttiva viene seguita internamente dall’Azienda con a capo Luigino Rizzi, con la moglie Sandra ed i figli Anna e Roberto. Oltre al grande team di agronomi ed enologi che lavora in squadra in questa realtà. Ad oggi la realtà di Seiterre copre circa 300 ettari vitati a conduzione diretta distribuiti nelle sei regioni italiane. I vini sono espressione di vitigni autoctoni del territorio e di vitigni internazionali che da decenni

L’azienda Seiterre nata nel 1887

sono diventati di “casa”, a marchio di qualità DOCG, DOC e IGT. Oltre alle aziende nelle varie regioni, Seiterre l’anno scorso ha festeggiato i 30 anni dall’apertura del primo negozio mono marchio a Como. Oggi contiamo 35 negozi localizzati nel nord Italia, nei quali è possibile acquistare tutti i prodotti Seiterre dedicati al singolo privato. Inoltre c’è il progetto di nuove aperture entro il 2022.

Il punto vendita di Cantù, ultimo in ordine di apertura

In provincia di Como i punti vendita sono oltre a Como anche a Appiano Gentile, Bizzarone, Como Camerlata, Cantù, Cernobbio, Dongo, Mozzate, Porlezza In provincia di Lecco sono invece a Barzago, Lecco, Paderno d’Adda, mentre in provincia di Sondrio a Chiavenna e Cosio Valtellino. Questo è un grande punto della realtà Seiterre, che presidia in maniera straordinaria la vendita diretta al con-

sumatore, B2C. Oltre ad aver affiancato un e-commerce progettato 10 anni fa ma partito nella realtà operativa 3 anni fa. Storia, innovazione, qualità, professionalità e rapporto umano contraddistinguono l’azienda Seiterre, che ha sede principale a Salionze sul Mincio, a 5 minuti dal Lago di Garda, presso la Tenuta San Leone, dove l’enoturismo è il progetto cardine. Wine Shop, Museo di famiglia,

Cantina, Barricaia, Giardino estivo, Birrificio, Agriturismo e Agri camping con l’opportunità di degustare prodotti del territorio nella Risotteria e Birreria. In una parola “Enoturismo”. Gli stessi prodotti disponibili nella sede principale, si possono trovare in ogni singolo negozio, ultimo, solo in ordine di apertura, quello di: Cantù in via Francesco Baracca n.44 , telefono 338-7566380.

Argegno. Due locali lungolago dove i vini sono le star e possono anche essere acquistati

“Parvus,sempermelius” (piccolo sempre meglio) questo è il senso che ha ispirato Giuseppe De Toma,titolaredell’OsteriadelGallo, nel creare i suoi amari e aperitivi: Brugin, Galivel, Gallorange, Madeghett,PizeiliquoridiMadesimo,Alpenrose,Apenrose,Asùn,Cardinello.Hannouncaratterespecifico,contrariamenteallatendenzadiritenereunpregiol’elevatonumerodierbe.LalororealizzazioneèstatapossibileconlacollaborazionediStefanoeWerter,artigianidellaLiquoreriaFriulanadiSpilimbergo.E’possibiledegustareedacquistarequeste specialitàdellenostrelocalitàmontanepressol’OsteriadelGallosituata nella storica via Vitani a Como. Tel. 031.386802 www.osteriadelgallo-como.it

Al Crotto

Grande cucina e super assortimento di vini alla P’Osteria Cantina Al Bistrò Food Wine Caffè , si mangia in un’enoteca di successo super e c’è il “Vino del Sergente” Prodotti tipici del territorio che raccontano una tradizione che ha reso il lago di Como celebre per le bellezze paesaggistiche e la cucina. Il ristorante La P’Osteria di Argegno, insieme al Bistrò Argegno Food Wine Caffè, sono fiori all’occhiello del lago dove poter gustare e scoprire il meglio della gastronomia del Lario e non solo. “L’attenzione per la ricerca di materie prime di qualità è il biglietto da visita con cui ci presentiamo ai clienti – spiega il titolare dei due locali, Niccolò Civelli – In entrambi la ricerca della qualità viene sempre messa in primo piano: per questo abbiamo dei fornitori selezionati ai quali ci affidiamo e che ci danno garanzia di tracciabilità di tutti i prodotti che poi lavoriamo per le preparazioni dei piatti o che vendiamo ai clienti”. La P’Osteria prende il nome dall’ufficio postale che per decenni ha avuto sede in questo edificio. Anche nei mesi più difficili, la P’Osteria ha sempre continuato a operare, cercando per quanto possibile di accogliere i clienti negli spazi esterni. In questi mesi il ristorante ha anche potenziato l’offerta dei vini disponibili sulla carta che possono anche essere

La veranda de La P’Osteria ad Argegno

acquistati o degustati in loco. La cantina è stata infatti ampliata e accoglie ora un nutrito assortimento di etichette. “Uniamo la cucina del lago con quella piemontese, con un occhio

Una serata al Bistrò Food Wine Caffè

alla Brianza – prosegue Niccolò Civelli -. Il lago di Como ci circonda e noi portiamo in tavola il meglio della tradizione gastronomica del Lario. La chef, che è anche mia moglie, è di origini piemontesi,

inevitabile perciò che l’influenza di questa terra si faccia sentire nella preparazione dei piatti come nella scelta di alcuni prodotti a partire ad esempio dalla Fassona piemontese. Io infine arrivo da

Cantù, cuore della Brianza, e non potevo esimermi dal fornire anch’io un apporto all’offerta gastronomica del locale. Una scrupolosa selezione delle materie prime, che rispondono a requisiti qualitativi di altissimo livello, ci permette di preparare piatti golosi e nel contempo raffinati”. La ricerca della qualità e l’attenzione per ciò che viene proposto e servito contraddistinguono da sempre l’attività de La P’Osteria e dello stesso Bistrò. “Per quanto riguarda il ristorante acquistiamo le carni da alcuni piccoli macellai di nostra fiducia, alcuni anche piemontesi per certi tagli, e lo stesso facciamo per quanto riguarda i salumi – spiega Civelli -. Ci rivolgiamo quindi non alla grande distribuzione, ma ai piccoli produttori, realtà artigianali che conosciamo e che ci danno garanzia di qualità. Un’attenzione che riserviamo anche al Bistrò dove è possibile trovare, tra le altre cose, i formaggi e i salumi tipici del territorio, oltre ai vini del Consorzio Igt Terre Lariane. La nostra missione è offrire a tutti i clienti un’esperienza indimenticabile, che vede i prodotti freschi e locali come protagonisti assoluti”.

Con oltre 350 etichette l’AnticaOsteriaCrottodelSergente diComo,fadellasuacantina,selezionatadalpatronMassimoCroci,uno dei tanti punti d’eccellenza. Sono presenti la maggior parte dei vini della Valtellina e IGT Terre Lariane, inoltreilCrottohacreatoun’etichetta,“ilVinodelSergente”:bianco,rossoeunariservaconblendpersonalizzatiprodottidaLaCostadiValletta Brianza. Ristorante d’eccellenza, vincitore della trasmissione “4Ristoranti”,portaavantilafilosofia di cucina e cultura del territorio, proponendo ricette lombarde con materieprimelocaliselezionateda piccoli produttori. Il Crotto del Sergente, dal 1880, è un Locale Storico d’Italiaedèl’ultimoCrottodiComo, testimone di un’antica tradizione.


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Vini Amari

In Cantina il tappo di sughero deve essere a contatto con il vino Il bicchiere va tenuto dallo stelo per non alzare la temperatura L’Italia produce il più alto numero di amari al mondo

Ricetta esclusiva. L’ispirazione frutto di un colpo di genio. Il miele del Lario completa il tutto

Dal 1958

Nero di Como, una ricetta segreta che si è affinata nel tempo

Una tappa golosa nel centro di Como

Liquirizia artigianale, ottimo rum invecchiato e miele del lago: nasce dall’equilibrato connubio di tre eccellenti ingredienti il liquore “Nero di Como”. Si racconta che fu ispirato da un colpo di genio, durante una notte di festa, quando vennero uniti pregiata liquirizia calabrese, il miglior rum caraibico invecchiato e miele dei monti intorno al lago. Ne nacque un liquore armonico, scuro e misterioso come una notte senza luna. Il suo creatore lo chiamò, ovviamente, Nero di Como e divenne in breve tempo un cult tra i frequentatori di queste ambite soirées sul lago. La ricetta si è perfezionata e arricchita negli anni. È il risultato della continua selezione dei migliori rum invecchiati, coniugata all’attenta ricerca del miele del Lario. E poi il vero segreto: la delicata e lunga macerazione dei bastoncini di liquirizia calabra nel rum, che dura per un tempo ben preciso e regala al liquore un’aroma unico e prezioso. Il design della bottiglia è essenziale, elegante e del tutto inusuale: è il risultato del lavoro di esperti del settore che hanno interpretato il fascino del brand attualizzando-

Nero, il liquore dal sapore armonico che si abbina per cocktails e piatti gourmet

lo e dando concretezza a una visione di prodotto che lo colloca in contesti di altissimo livello. Il progetto del liquore Nero di Como è nato circa tre anni fa. L’idea di proporre un liquore ispirato al lago e alla sue storie è di Vincenzo

Ferrara, titolare della società Devon srl, che lo ha proposto ai distributori di zona per poi arrivare in moltissime realtà importanti lungo il Lario con crescente successo. Oltre ad essere distribuito a Como e in diverse province della Lom-

bardia, si è scelta la strada della vendita on line rivolta a tutto il territorio italiano e ai paesi dell’Unione europea. L’obiettivo di crescita è di estendere la diffusione sul territorio dove è nato per affermarsi ancora di più, la finalità

A Cernobbio. Da gustare il Laghee

Presso la Vitivinicola vino tipico della zona LaVitivinicolaCernobbio è una piccola azienda che si trova a Maslianico. Qui Cristina Mondelli, amantedellavorodellaterra,aiutatadalmaritoGigiMarson,unveneto grandeappassionatodivino,hadatovitaalsuoprogetto:harecuperato una vigna a terrazze, impiantandoconvitigniresistentiabaccarossa,perprodurreunvinoinnovativo per questa zona del Lago. Una produzione tutta comasca insomma che sta già attirando l’attenzione di ristoratori e consumatori privati. Dalvitignodell’intraprendentecoppia nasce un vino Cabernet Cortis e Carbon e un vino Prior. Per la linea classica l’affinamento avviene in piccole botti di rovere e il vino che nederivasichiamaLaghee.Perl’invecchiamento stanno sperimentando la tecnica “Wine in Stone”, all’interno di contenitori di pietra, similiallanotapentolainpietradenominataLavec.Einfattiilvinoprende ilnomediWineinStoneLavec.“Abbiamoiniziatoaimbottigliareilprodottodellavendemmiadelloscorso anno – spiega Cristina Mondelli -. Abbiamoprodotto300chilidivino e per essere appena all’inizio i numerisonobuoni.Inquestigiorniabbiamoraccolto800chilidiuva,spe-

Cristina Mondelli nella vigna

riamodiincrementareancoralanostraproduzionecosìdapoteravere sufficiente vino a disposizione per farci conoscere e promuovere un prodottoesclusivodiquestalocalità”.IlvinodellaVitivinicolaCernobbioèunrossodi13gradi,interessante da accompagnare ai piatti tipici della tradizione culinaria locale. “Un’avventura che è nata dalle nostre passioni e che si sta rendendo semprepiùentusiasmante–concludeCristinaMondelli-.Lanostraidea è sempre quella di lavorare e produrre vino nel modo più naturale possibile, facendoci promotori del nostro territorio anche a tavola”.

è strutturarsi per esportare il marchio in Italia e non solo. Versatile per l’utilizzo in diverse situazioni e combinazioni, il liquore comasco possiede un gusto multiforme perfetto per realizzare nuovi cocktails. Nero di Como sa unirsi con grande vivacità al lime, alle spezie e alle sode, eccellente se gustato con la frutta esotica o sul gelato. Per esempio, nella formula del cocktail “Lake Como” a 40gr di liquore sono uniti a 35 di acqua, 10 gocce di Angostura bitter, 4 gocce di whisky Ardbeg 10 anni. La temperatura ideale per il servizio è a 5 gradi, il whisky si aggiunge solo alla fine così da profumare il cocktail. Il drink può essere servito in un tumbler basso con un grosso cubo di ghiaccio e completato con scorza d’arancia e ciliegia. Si tratta solo di un esempio dei cocktails possibili della testing experience: in “Old Fashioned” c’è anche il Black Vanilla e il Nero Fondente. Nei Sodati c’è Nero Cola, Nero Tonic, Comule. In Julep c’è il Black Julep e in Collins & Fizz c’è Comojito e Afternoon in Como. Tutte proposte da scoprire. Per saperne di più: nerodicomo.it

Una nutrita serie di prelibatezze trovano spazio nel centralissimo negozio della famiglia Castiglioni. Una location così golosa che propone ogni giorno piatti pronti, una selezione di salumi e di formaggi esclusivi e una pregiata “collezione” di vini autoctoni, internazionali e naturali. Aperta nel 1958, oggi vede alla guida della gastronomia Marco con la moglie Tiziana che accolgono i propri clienti offrendo un servizio di altissimo livello. Oltre alle vetrine per un take away veloce, anche una sala da pranzo interna e un dehor dove gustare ogni prelibatezza. La proposta enogastronomica si completa anche con l’enoteca con etichette di bianchi e di rossi, oltre che di distillati molto particolari.


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Birra

La prima pubblicità di birra risale al 4000 A.C. La birra è stata inventata nell’antica Mesopotamia La Cina è la nazione dove si beve più birra

Birra. Dal 2008 a Sirone il Birrificio Lariano, un marchio riconosciuto con distribuzione in tutta Italia A Erba.

Passione e sperimentazione per un prodotto di elevata qualità Dalla passione per la birra homemade alla sperimentazione vera e propria, poi l’apertura nel maggio del 2008 del Birrificio Lariano. Così si è concretizzato il sogno dei due soci Emanuele Longo e Fulvio Nessi, che propongono nel loro birrificio di Sirone (Lc) un prodotto nato solo da materie prime di prima qualità, con processi produttivi completamente artigianali da cui nasce una birra viva non filtrata, non pastorizzata e senza conservanti. Partendo da zero a Dolzago con un’idea tutta da progettare e costruire, Emanuele e Fulvio avevano entrambi un altro lavoro e, all’inizio, dedicavano a questa passione solo le sere e i fine settimana, ma poi la produzione è aumentata con la svolta nel 2015, quando si sono trovati davanti a un bivio: espandersi per far fronte alla continua richiesta, investendo di conseguenza sul loro progetto o chiudere tutto e lasciarsi alle spalle un bellissimo ricordo? Il coraggio ha prevalso e ora, nella sede di Sirone ampia mille metri quadri, aiutati dai sei dipendenti - staff giovane, innovativo e specializzato - i due esportano la loro ottima birra in tutta Italia, con una produzione che si aggira – in tempi

Un numero elevato di tipologie di birra in stile tedesco, inglese, americano poi stili personalizzati

normali pre-pandemia – a 4500 ettolitri l’anno. Anche dal punto di vista strutturale e tecnologico si è registrata una crescita, che consente loro di ottenere un ottimo prodotto, curato in ogni passaggio. «Controlliamo tutta la produzione

quotidianamente, eseguiamo la rilevazione dati, abbiamo poi un laboratorio di analisi interno con tecnologo alimentare addetto al controllo della filiera produttiva – spiega Emanuele - a livello di macchinari siamo avanzati. Le

macchine permettono di lavorare in un certo modo, mantenendo costanza e qualità del prodotto. Nel 2008 avevamo un mercato territoriale, al massimo nella Regione, a oggi lavoriamo con tutta Italia e siamo ancora in crescita. Abbiamo

una produzione abbastanza ampia, facciamo un numero elevato di tipologie di birra con un approccio a 360 gradi, birre in stile tedesco, inglese, americano poi stili personalizzati con ingredienti e fasi diverse rispetto alla tipologia di riferimento». Insomma, una vasta scelta in grado di accontentare tutti: birre chiare, rosse, scure, basse o alte fermentazioni. Viene usato malto d’orzo e luppolo in fiore pressato, caratteristica che distingue da un birrificio industriale. «L’acqua è un elemento fondamentale considerando che la birra ne contiene per il 90% - prosegue Emanuele – ecco perché noi partiamo da essa. Trattiamo l’acqua e l’adattiamo in funzione della birra che vogliamo fare, ognuna ha le sue caratteristiche e le facciamo esaltare con il trattamento dell’acqua. La nostra birra viene confezionata in bottiglia nei fusti ed è già satura di CO2. Questo è un altro processo che permette di dare un prodotto finale di buona qualità». Il punto vendita in via delle Pavigie 6 è aperto nei feriali dalle 9 alle 16. Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero: 031.853663 o l’email info@birrificiolariano.com

Da provare la Magut, riferimento hoppy lager

La Birreria Majnoni di Corso XXV Aprile 53 a Erba, con la sua location caratteristica in stile inglese, propone un’accurata selezione di birre, tra le quali è necessario menzionare l’American Magut, birra di riferimento nel mondo delle “hoppy lager” con una spiccata luppolatura di stampo americano e la caratteristica facilità di bevuta tipica dello stile pilsner e la Mahr’s Ungespundet Keller, non filtrata, torbida, scorrevole al palato, di facile bevuta, equilibrata, fresca, con sapori dei malti, pane appena sfornato, dei cereali, del biscotto e del miele. Dal 1 settembre, inoltre, la Birreria Majnoni ha aperto anche il servizio cucina, con piatti tipici del territorio, come polenta e cervo e pizzoccheri.

Birre. Anche sidro e birre artigianali alla frutta, tutti acquistabili on line

Merone. Ancheformaggiesalumi

Al Birrificio Menaresta ce n’è per tutti i gusti A breve l’annuale Caution Barrication Festival

Birreartigianalipremiate Ilsabatomusicadalvivo

La storia del Birrificio Menaresta di Carate Bianza, che prende il nome dalla sorgente del Lambro è iniziata 14 anni fa, grazie al fondatore, il birraio e agronomo Enrico Dosoli mentre il suo logo riproduce la “sperada”, tipica acconciatura femminile in uso in Brianza fino all’inizio del ‘900, un ornamento che, per tradizione, le spose indossavano il giorno delle nozze. Sin da subito, l’attenzione di Enrico e del suo socio Marco Rubelli si è concentrata sulla selezione delle materie prime e sul loro utilizzo, anche in modo sperimentale e creativo. Tra le idee realizzate, quella della Birra Madre, prima e unica in Italia, frutto della fermentazione del lievito madre, una birra decisamente particolare, barricata in botti di legno per nove mesi, blendata e sour, della quale, nel tempo, sono state fatte altre versioni con l’aggiunta di frutta, tra cui una con le more di gelso e una con il “maribulan”, una prugna/ciliegia selvatica raccolta nella piccola azienda agricola del birraio. La birra madre è la capostipite di tante altre birre creative, barricate e non, e di una varietà di prodotti in continua evoluzione,

Un’accurata selezione di prodotti, rigorosamente del territorio, per un locale che in meno di unannohasaputoconquistareogni tipo di clientela, dai gruppi di amici alle famiglie. Cueva 10.3, a Merone, è nato dall’idea di due ragazzi cresciuti insieme e accomunati dagli stessi interessi: Simone Mattioli e Matteo Pugliese, entrambi del paese, che due anni fa hanno deciso di lasciare il proprio lavoro per lanciarsi nella nuova attività. Nemmeno l’emergenza sanitaria ha fermato il loro entusiasmo, nonostante le inevitabili difficoltà, e sono così riusciti a trasformare quello che per loro era un divertimento in professione. Il locale, modernoedelegante,èapertodamartedì a domenica dalle 7.30 all’1 e, come detto, i prodotti offerti sono tutti a chilometro zero, pochi ma di nicchia. Vale per le bevande, con birre artigianali vincitrici di diversi concorsi a tema e drink di qualità, ma anche formaggi e salumi, per cui c’è una collaborazione con due realtà del territorio. Matteo arriva dal mondo dell’edilizia ed è grande conoscitore di birre, Simone ha avuto esperienze nell’ambito della caf-

Lo staff del birrificio Menaresta

che vengono distribuiti su suolo nazionale. Proprio per questo motivo, il Birrificio Menaresta si è dedicato anche alla produzione delle birre di tendenza, le I.P.A., in tutte le varie declinazioni, caratterizzate dall’uso importante del luppolo americano, molto aromatico, che conferisce un sapore fruttato esotico e abbastanza amaro. Con lo sviluppo di tecniche sempre più innovative e l’estrema attenzione alla qualità, dieci anni fa il Birrificio Menaresta ha prodotto la sua birra più conosciuta, la Verguenza, una double I.P.A., con più luppolo e una gradazione più elevata, che ha ot-

tenuto diversi riconoscimenti ed è proposta in più versioni, tra cui la Verguenza Summer per l’estate e la Verguenza Xmas per il periodo natalizio. Inoltre, un paio di anni fa, Enrico è riuscito a realizzare un sogno: iniziare a produrre il sidro. Grazie alla collaborazione, sotto il marchio sidreria Formenti (che prende il nome dal Distretto del Gusto ex Formenti di Carate Brianza), con Marco Colzani, noto enologo e produttore di succhi di frutta artigianali, che seleziona le migliori mele biologiche della Valtellina e le trasforma in succhi, fatti in seguito fermentare, maturare e

invecchiare, oggi il Birrificio Menaresta produce quattro tipologie diverse di sidro, Secco (semplice e morbido, senza aggiunta di zuccheri), Extra Brut (spumante di mele), Extra Brett (maturato in botte per 4/5 mesi) e Sidro Madre, realizzato con la stessa tecnica utilizzata per la Birra Madre. All’interno del Birrificio Menaresta di Carate Brianza si trova la Tap Room, un luogo di mescita, somministrazione e vendita al dettaglio dove, fino alle 21, dal martedì alla domenica, si possono assaggiare tutte le birre artigianali prodotte dal Birrificio stesso. Oltre che nella Tap Room, le birre sono acquistabili online oppure in uno dei numerosi locali della penisola riforniti dall’azienda. All’interno del Distretto del Gusto ex Formenti, il Birrificio, insieme ad altre realtà, organizza feste e iniziative riservate all’attività brassicola e alla gastronomia, come l’annuale Caution Barrication Festival, in programma a metà ottobre, che ospita produttori di birre sour ed è dedicato alle birre barricate. Piazza Risorgimento 4 Tel. 0362 900345 www.birrificiomenaresta.com

Da Cueva 10.3 tante cose buone

fetteria e, insieme, hanno materialmente costruito il locale, aperto il 10 ottobre 2020 in via Roma 9. Un luogo in cui si può gustare una buona colazione, ma anche pranzo e cena, pur con tavola fredda. Da Cueva 10.3 c’è la certezza di godersi un momento di assoluto relax, senza caos, in un vero e proprio viaggio tra i sapori. Ogni sabato sera viene proposto un live, con concerti di musica dal vivo. info@lacueva103@gmail.com o il numero di tel. 329.117146






SPECIALE FOOD Lo sapevate che...

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Eventi

Italiani, Austriaci e Svizzeri consumano più funghi FAI ha 68 beni di cui 52 aperti al pubblico Il sassofono più grande del mondoè alto 3 metri

Rassegna Gastronomica. Dal 4 ottobre al 4 novembre 2021

Bread Beer Lago di Como.

Le proposte “selvatiche” nei ristoranti comaschi

Birra contro lo spreco A favore del turismo

Grande fermento per la terza edizione della Rassegna Gastronomica Selvatica 2021 che vede impegnati circa cento ristoranti della Provincia di Como . La massiccia partecipazione dei ristoratori associati sottolinea il valore che la Rassegna Gastronomica Selvatica rappresenta , in un periodo così critico come quello attuale, chiaro segnale di aver recepito la vicinanza e il di supporto da parte di Confcommercio Como a tutti i suoi associati del settore . L’importanza dell’essere uniti in un periodo storico così delicato e difficile, è un invito ai ristoratori a collaborare e a impegnarsi per crescere insieme e far ritornare il piacere della condivisione al ristorante nel rispetto delle normativa attuale. La rassegna gastronomica è un momento di forte attrattiva del territorio, e consiste in un a manifestazione nata con l’obiettivo di incentivare il consumo consapevole dei prodotti della nostra terra con particolare riferimento a quella parte del pescato meno noto, cacciagione e prodotti spontanei delle nostre valli e boschi. L’utilizzo di questi prodotti rappresenta una scelta sostenibile a bassissimo impatto ambientale, volta a rivalutare il ve-

Per un mese prestigiosi ristoranti comaschi presentano menù a base di selvaggina, funghi e pesce

ro prodotto locale gestendo al contempo eventuali squilibri dettati dall’incremento della fauna selvatica. Lo scopo è ,oltre a dare la possibilità a tanta gente di poter gustare le prelibatezze che i ristoranti proporranno nei loro menù anche quello di sensibilizzare le famiglie, i giovani e gli appassionati della buona cucina a consumare pietanze che difficilmente nelle proprie abitazioni vengono cucinate , animali selvatici tra cui cervi, camosci,

caprioli, cinghiali , anguille, tinche, trote, lucci , persici, cavedani abbinandoli ai prodotti che la natura ci possa offrire spontaneamente , quali funghi tartufi, piante , bacche, frutti bosco ,e per finire dessert molto particolari. Siamo sicuri che questa iniziativa, che si differenzia dalle tradizionali e consolidate rassegne gastronomiche, porterà molte persone ad avvicinarsi a prodotti meno noti ma molto ricercati, che allieteranno il palato di

tanta gente che avrà l’occasione di poter riassaporare anche il gusto di stare insieme nel rispetto delle regole che i ristoratori associati hanno sempre seguito . I Ristoranti sono tanti e la differenziazione dei menu accontenterà sicuramente tutti i clienti. Per poter conoscere i ristoranti aderenti e le loro proposte e sbizzarrirsi nella scelta è possibile consultare l’elenco nel sito dedicato alla rassegna: www.rassegnaselvatica.it

Grande successo per Bread Beer Lago di Como, la birra artigianaleottenutadalpaneinvendutodeipanificatoriAssociatiaConfcommercio Como e prodotta a km zero.OgnigiornoinItaliarimangono invenduticirca13.000quintalidipane:daquil’impegnodidell’Associazionecomascaincollaborazionecon Biova Project, innovativa start up piemontese.BreadBeerLagodiComoèispirataallaricettadellaKölsch (ALC.4.7%),fresca,chiara,dallagrandebevibilità;ungrandeclassicocon un tocco inaspettato di sale. Grazie alrecuperoeimpiegodelpane,viene sostituito dal 30 al 50% di malto d’orzo,permettendounveroeproprio risparmio di materie prime e riducendo l’impatto ambientale. ConquestoprogettoConfcommercioComohavolutoinoltregarantire un ottimo aperitivo di benvenuto periclientichefannovisitasulLago di Como offrendo in abbinamento

allabirra,prodottidelterritorioabilmente rielaborati dagli allievi del CentrodiFormazioneProfessionale diComoCFP.“Volevamounprodotto capace di soddisfare le esigenze ambientali cercando di diffondere laculturaantispreco,quelledeipanificatori,chespessosoventesitrovanoadoversmaltirepaneinvenduto equelledell’economiadelterritorio” spiega Graziano Monetti direttore diConfcommercioComo.“L’entusiasmoconilqualeipanificatorihanno aderitoalprogettoeragiustovenissericompensatoprecisaFrancesco Agostoni,PresidentedeiPanificatoridellaProvinciadiComo,eccoperchéabbiamovolutoindicareilnome degli aderenti sull’etichetta della bottiglia” . Alla pagina https:// www.confcommerciocomo.it/puntivenditabreadbeerlagodicomo/ l’elenco degli esercizi commerciali dove trovare la Bread Beer Lago di Como.

A Lenno. L’arrivo sarà via lago dal Lido con viaggio compreso nel prezzo

Serate. Appuntamenti da non perdere

A ottobre ciclo di cene a tema a Villa Balbianello Un modo “gourmet” di conoscere i beni del Fai

Eventi con note e cucina da Officina della Musica

Unire le tradizioni culinarie che caratterizzano le regioni d’Italia con le bellezze paesaggistiche e architettoniche del Bel Paese. E’ questo l’obiettivo dell’ iniziativa “A cena con il Fai” che si rinnova anche quest’anno. Villa del Balbianello organizza infatti alcune cene a tema regionale per conoscere i beni del FAI attraverso la voce di chi se ne prende cura e le eccellenze gastronomiche dei territori che li ospitano. Un ciclo di serate da vivere in totale relax tra raffinate cene a tema, degustazione delle eccellenze gastronomiche italiane, visita al giardino e agli interni della villa, accompagnati da buona musica che si arricchiscono di un gradevole viaggio in barca. Gli appuntamenti in calendario sono tre e si svolgeranno nel mese di ottobre. Gli organizzatori hanno pensato per questa edizione di “A cena con il Fai” di proporre delle tappe che vadano anche oltre il territorio lombardo, con eventi che guarderanno al centro e poi anche al sud Italia. Un viaggio lungo tutto lo stivale per gustare le specialità locali e scoprire i tesori più belli della no-

A dispetto del nome L’Officina della Musica, di Como in Via Giulini 14/b, non si occupa solo di musica dal vivo. Gli artisti non si nutrono solo d’Arte ma anche di Cibo; quello buono, che Cristiano Stella e Max Pini propongono con il Kitchen Cabaret. Kitchen Cabaret, già alla terza stagione, offre un viaggio degustativo accompagnato da un’esperienza sensoriale, musicale e visiva. Con cadenza mensile i due protagonisti si avvalgono di una colonna sonora eseguita dal vivo dalla Kitchen Cabaret Band e, nei diversi appuntamenti, saranno affiancati, da Flavio Bogani della Belle Arti Bogani e dal gruppo Terra Viva (prodotti biologici a Km. zero). Supervisiona i fornelli Piergiorgio Sakeer Ronchi di Cucina Antica. Una bella novità di questa stagione è rappresentata da un esclusivo Box che racchiude 12 interviste a 12 artisti che si sono raccontati regalandoci le loro esperienze e le loro ricette raccolte in un libro. Gli artisti hanno poi realizzato altrettanti brani musicali che saranno stampati su CD. Il Box, realizzato con un packaging a tema e curato nella sua veste grafica da Maria Paola Molteni, è

stra nazione. Il primo appuntamento è in programma per venerdì 8 ottobre. Villa del Balbianello ospita Palazzo e Giardini Moroni di Bergamo. Un palazzo seicentesco che conserva interni decorati, arredati e una ricca collezione d’arte, oltre a un giardino all’italiana e una vasta ortaglia che costituiscono un suggestivo parco storico nel cuore di Città Alta. Ovviamente per l’occasione ci saranno sia cucina che vini tipici lombardi. Seguirà venerdì 22 ottobre con ospite I Giganti della Sila, un maestoso bosco secolare unico nel suo genere che, nel cuore della Cala-

La villa è un bene del FAI

Villa del Balbianello Elegante dimora del XVIII secolo circondata da un meraviglioso giardino che ha ospitato letterati e viaggiatori. La Villa è stata lasciata in eredità al FAI dal suo ultimo proprietario, Guido Monzino, nel 1988. Nel rispetto della sua volontà, nel 1988 la Fondazione ha preso in carico lgestione della Villa, preservandone lo spirito che rivive anche nel giardino che il FAI mantiene con maniacale perfezione. Un tracciato che spazia tra viali fiancheggiati da statue, terrazze panoramiche e fioriture, fino a culminare nella Loggia settecentesca. La bellezza del Balbianello, a cui si può accedere anche via lago, sono state la chiave che ha spinto molti registi di Hollywood ad ambientare qui celebri saghe, come quelle di Star Wars e 007.

bria, sopravvive intatto dal Seicento all’ombra dei suoi imponenti “patriarchi”, che danno origine a un grandioso spettacolo della natura. Sulla tavola arriveranno piatti e bevande dal cuore della Calabria. Infine venerdì 29 ottobre ci sarà il gran finale: per chiudere il ciclo di appuntamenti andrà in scena l’Umbria, e l’ospite sarà Il Bosco di San Francesco d’ Assisi, un suggestivo angolo di paesaggio umbro ancora intatto, un luogo di spiritualità e silenzio che sorge ai piedi della Basilica di San Francesco ad Assisi, capace di ispirare il celebre artista contemporaneo Michelangelo Pistoletto nella creazione di un’opera di land art, Il terzo Paradiso. Cucina e vini tipici umbri. Un viaggio virtuale da Nord a Sud che si svolgerà in una location esclusiva come Villa del Balbianello. Per tutte le serate in programma l’arrivo sarà via lago dal Lido di Lenno e il viaggio in barca sarà compreso nel prezzo. Le serate avranno inizio a partire dalle 19. Per partecipare occorre prenotare inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica m.sormani@fondoambiente.it

Le originali teglie con libro e Cd

prodotto in edizione limitata e conterrà il libro, il CD e un QR Code con le interviste lette dai volontari del gruppo A Voce Alta e da Manuela Arcuri. L’introduzione, a cura del giornalista Alessio Brunialti, è stata letta da Maurizio Salvioni. Il progetto ha il sostegno della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca e da A.C.L.I. L’Officina della Musica si prepara per la nuova stagione: dai giovani musicisti (Young Room) , agli ‘Ascolti Ragionati’ di dischi presenti nella nuovissima “Mediateca”. Tutti gli eventi si potranno trovare sulla pagina Facebook de L’Officina della Musica.


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Forniture Alberghiere

Esiste un hotel in Florida a 6 metri sott’acqua uno in Svezia in miniera a 155 metri sotto terra e uno in Nuova Zelanda dentro una scarpa

Arredamenti. Forgrim fornisce una vasta gamma di prodotti per ogni esigenza Elettrodomestici Servizi

La cucina dei propri sogni per locali, bar e ristoranti Non è una realtà come tante, Forgrim è qualcosa di decisamente unico e di innovativo in grado di dare una spinta al mercato industriale nel campo della ristorazione e dei servizi complementari. Da 30 anni offre idee e sviluppa proposte per i propri clienti che vanno dai progetti di vendita, alla capacità di proporre un’idea di living piuttosto che di kitchen da vivere appieno e funzionali per ogni necessità. Forgrim nasce con l’obiettivo di fornire a ogni cliente la cucina dei propri sogni, ascoltando le richieste e avvalendosi dei reparti interni di progettazione e offerta col fine di dare vita alla cucina su misura e ideale per ogni realtà. L’azienda è organizzata per assicurare un servizio completo: dopo l’analisi e lo studio di fattibilità, la consulenza continua con la gestione del cantiere, l’installazione, la formazione del personale addetto fino alle varie forme di assistenza oltre che di manutenzione post-vendita. Forgrim al suo interno ha una divisione Rent, un servizio di noleggio a lungo, medio o breve termine, di attrezzature per qualsiasi

Kitchen funzionali per ogni necessità

esigenza. Si aggiunge anche il noleggio operativo per l’utilizzo delle diverse dotazioni per un periodo prescelto e, al termine dello stesso, il cliente potrà decidere di restituirle oppure riscattarle e ottenerle a titolo definitivo. La fase più dinamica e attenta alle tendenze del mercato, si riassume nella progettazione su misura per ogni tipo di utenza, che va dal piccolo ristorante al grande centro cottura. Grande attenzione alle specifiche esigenze del cliente. Con i professionisti vengono studiate solu-

Anche nel settore panificazione

zioni fatte ad hoc per i clienti. Vengono proposte delle progettualità minuziose, pronte a valutare ogni minimo dettaglio per sviluppare un progetto finale che soddisfi a pieno i suoi desideri Luxury Kitchen. La Forgrim propone infine una linea di prodotti in grado di soddisfare le più ricercate e sofisticate richieste, con strumentazioni disegnate completamente su misura, di pregevole fattura estetica e funzionale, in grado di garantire il massimo livello di servizio anche a distanza di anni, garantiti da brand di livello assoluto come Molteni ed Electrolux Professional. Altro punto di forza di questa azienda l’arredamento del proprio spazio espositivo per i prodotti, così come quella dello spazio atto ad ospitare i clienti sono elementi di fondamentale importanza nell’economia della progettazione di un’attività di successo. Da anni Forgrim ha anche investito nel settore della panetteria, così come quello della pizzeria: da Electrolux Professional a Moretti Forni. L’offerta si completa con l’area lavanderia e detergenza e con il Coffee & Beverage, la pasticceria e gelateria.

Indirizzo utileper riparazioni incucina

Da 35 anni forniture per negozi e ristoranti

Nel settore della ristorazione e ormai in ogni cucina non possono mancare gli elettrodomestici, perfetti alleati nella realizzazione di ottimi piatti. Può capitare, però,cheforno,pianoadinduzione olavastovigliesirompono.Ilcentro RiparazioniCornoassicuraun’assistenza di altissimo livello certificataISO9001,intervenendoanchesu prodotti fuori garanzia come centroautorizzatoperimigliorimarchi di elettrodomestici italiani e internazionali.Tutti gli interventi effettuati vengono eseguiti da tecnici altamente specializzati. Questo consente di assicurare ai clienti interventi veloci e risolutivi, in grado di risolvere rapidamente il problema a domicilio sulla provincia di Lecco. www.riparazionicorno.com

Da 35 anni nel settore di forniture per ristoranti e negozi, Alberto Arnaboldi ha raccolto il testimone dell’attività di famiglia. Il negozio di Albate (Como), in via Canturina 148, è una esposizione di prodotti e un servizio aperto 6 giorni su 7, sempre per le urgenze. Arnaboldi è legale rappresentante sia di Tecnopesa che di L.D.S., le due aziende che si occupano di tutte le attrezzature per le cucine professionali, dalla bilancia all’affettatrice, incluso il restauro, fino ai programmi software per la gestione degli ordini che, digitati sul palmare, vengono trasmessi al pc che li smista alle stampanti in pizzeria o in cucina o al bar. Tra i circa 400 clienti Arnaboldi anche molti negozi e piccoli esercizi su tutto il territorio.


ECONOMIA AGROALIMENTARE

Terrazza 241. Rooftop dell’hotel Hilton Lake Como

Lounge & dining con vista mozzafiato Terrazza 241, Rooftop dell’hotel Hilton Lake Como, situato a pochi passi dal lago e da Villa Olmo, è il Bar & Ristorante sviluppato con concetto di lounge & dining, primo in tutta Como ad essere creato appositamente secondo questa concezione, aperto al pubblico e non solo agli ospiti che soggiornano in Hotel. È un luogo moderno e stimolante per socializzare, rilassarsi, sognare e festeggiare. Offre una vista unica su tutto il primo bacino del lago di Como, ideale per una cena informale in compagnia della famiglia ma anche per un appuntamento di lavoro, per un aperitivo di coppia o per un pranzo con gli amici. Terrazza 241 è social dining. Di giorno offre un’esperienza da lido, con pool & lunch immersi in un’atmosfera informale e vibrante. Dalle 18.00 si trasforma nella cornice perfetta dove disegnare aperitivi glamour e senza accorgersene, accompagnati da musica dal vivo e dal colore del barbecue, ci si immerge in cene casual, rilassanti e frizzanti. Per feste e conviviali, come se ci trovassimo in un time lapse in continua evoluzione, il Sundeck che durante il giorno è l’area dedicata a Solarium, la sera si riveste nella location per-

Terrazza 241, Rooftop Bar & Ristorante di Hilton Lake Como

Culinary. A firma dello chef Ramella

Menù ispirati dal lago Gli aperitivi più trendy Ravioli affumicati

fetta per eventi mozzafiato. Il cambiamento continua anche durante la stagione invernale. Per ampliare gli spazi interni di Terrazza 241, vengono allestite delle strutture esterne dotate di vetrate panora-

miche che permettono di godere dello splendido panorama anche nei mesi più freddi dell’anno. Molta attenzione viene data al design, per rendere unica ed intima ogni esperienza dei nostri ospiti.

La proposta culinaria di Terrazza 241, firmata dall’Executive Chef Alessandro Ramella, è incentrata sulla reinterpretazione dei grandi classici italiani in chiave moderna, presentati in maniera elegante ed innovativa, tenendo come filo conduttore il concept che contraddistigue l’intero hotel. I menu vengono creati con un

rigoroso rispetto della stagionalità e delle materie prime. Un’innegabile fonte di ispirazione è rappresentata dal lago e dai suoi dintorni, oggetto di molte escursioni dell’Executive Chef Ramella. Nel suo “Pasta Roll”, lo Chef ha scelto di integrare con delle botaniche di lago il piatto, omaggiando

personalmente il Lario. Ma anche l’aspetto mixology diventa parte cruciale nell’abbinare tradizione ed innovazione come la cremina gin-fizz del nostro “mare in un fritto”. Oppure i conetti di tartare con l’insuperabile salsa Cipriani. Non si trascurano tuttavia gustosi piatti della cucina internazionale ed i classici tagli di manzo cotti all’Ofyr. Insomma, fate voi! Vuoi provare l’aperitivo più trendy di tutta Como? Ad ogni cocktail abbiniamo una proposta di finger food. È possibile gustare dei bites ordinando direttamente dal menù principale, disponibile sul nostro sito di Terrazza 241 www.terrazza241.it

Mixology. La stagionalità è una caratteristica che contraddistingue le proposte

Cocktail da bere e da mangiare sulla via della seta Innovazione e creatività by Vincenzo Sulmona Un ulteriore elemento di innovazione presente in Terrazza 241 è proposto e guidato da Vincenzo Sulmona, Rooftop Manager di Terrazza 241, che ha studiato in prima persona dei cocktail incentrati sul tema dei tessuti e della seta. La via della seta ha infatti sempre occupato un posto speciale nella filosofia dell’hotel, che nasce dalla riqualificazione della storica tinto stamperia Subalpina inserendosi perfettamente nel contesto della città di Como, dove il tessile rappresenta da sempre un elemento cruciale che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Il nostro “Blue Jeans” è un cocktail che vi trasporteà in un viaggio sensoriale passando dal tatto al gusto. Un ulteriore esperimento del nostro Rooftop Manager è il percorso di Eat & Drink: un’esperienza gustativa durante la quale la parte liquida si unisce a quella solida, andando a creare un culinary cocktail. “The Sphere” è un cocktail assolutamente da gustare, da bere e da mangiare. Una sfera al cioccolato ripiena di un semifreddo alle nocciole all’interno della quale viene miscelato un digestivo al caffè. Pu-

Smoked Negroni, Signature Cocktail

Ludmilla Samo, BarLady di Terrazza 241

ro godimento ed interpretazioni gustative che si evolvono ad ogni bite. “The Shape” invece è un cocktail all’interno del quale la fre-

schezza degli agrumi ed il carattere del rum si fondono perfettamente all’inconfondibile forma dei babà. Oltre alle novità propo-

Socials www.terrazza241.it lakecomo.hilton.com @terrazza241 - @hiltonlakecomo - @tasteofhilton

ste, nel nostro menu sono sempre presenti i nostri grandi classici come Lo Smoked Negroni, il Terrazza Spritzer, il Simia Sour Hilton signature Cocktail. La stagionalità è una caratteristica che contraddistingue le proposte culinarie e i vari cocktail, non a caso stagionalmente vengono ideate nuove proposte lanciando i trend del momento.

Tartare con salsa Cipriani


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Ristorante Pizzerie

Lo sapevate che... La prima pizzeria è nata a New york nel 1905 La prima pizza risale agli Etruschi Il pomodoro sulla pizza è arrivato nel 700

In riva al lago. Royal Gourmet, Ristorante Lago Menaggio e Ristorante 1827

Da tre eccellenti ristoranti alcune ricette da provare Un viaggio è un’esperienza in grado di segnare la vita e i ricordi. Di questo è convinta la famiglia comasca Rocchi che da tre generazioni gestisce una catena di hotel luxury tra Lombardia e Liguria. “Amiamo raccontare la storia di un territorio attraverso una esperienza indimenticabile – afferma Ludovica Rocchi, brand director del gruppo – che permetta ai nostri ospiti di assaporare sapori autentici, vedere paesaggi mozzafiato e trascorrere una vacanza all’insegna del benessere e del comfort”. Ludovica è, insieme a Filippo e Pompeo, figlia di Franco Rocchi, CEO della compagnia. L’impresa nasce da un’idea di Pompeo Rocchi, padre di Franco, innamorato del Lago di Como dove aprì il primo albergo. Un’impresa familiare, che ora gestiisce una decina di strutture, 4 e 5 stelle in località turistiche rinomatissime. Royal Gourmet, Varenna. Il ristorante è interno al Royal Victoria Hotel, che rende omaggio alla Regina Victoria d’Inghilterra che soggiornò proprio qui nel lontano 1838. Una antica filanda diventata agli inizi del 1800 struttura alberghiera che ospitò molti personaggi illustri. L’atmosfera

Ampia e raffinata la scelta nei tre ristoranti RCollection Hotels sulle sponde del Lago di Como

magica di cui si gode dalla veranda vista lago o dall’ampio giardino sono parte integrante dell’esperienza culinaria offerta. La varietà e la genuinità delle materie prima è alla base dei menù ideati dallo Chef Andrea Rossi, che propone un’ampia scelta di degustazioni: dai prodotti tipici valtellinesi ai cocktail personalizzati, fino a veri capolavori di pasticceria.

info@royalvictoria.com Tel. 0341815111 Ricetta di Andrea Rossi La rosa della Valtellina Ingredienti per 4 persone: 800gr filetto di vitello, 100gr erbette, 100gr casera semi stagionato per spuma di patate, 500gr patate, 50gr burro, 250gr panna. Preparazione: Aprire e battere il filetto, foderare all’interno con le biete

sbollentate e con il casera. Arrotolare, legare, mettere sottovuoto e cuocere nel rooner per 1 ora a 58 minuti. Tagliare a pezzi piccoli le patate, mettere sottovuoto insieme a panna, burro, sale e pepe e cuocere a vapore per un’ora e 30 minuti circa, setacciare e versare nel sifone. Per la finitura sifonare la spuma sulla base del piatto. Adagiare sopra il filetto porziona-

to e rosolato. Nappare con fondo di vitello profumato alla bresaola. Guarnire con germogli a piacere. Ristorante Lago Menaggio Il Ristorante Lago è un luogo in cui immergersi nella storia e nell’arte che ha il suo apice nelle ricette più iconiche dell’Executive Chef Martin Vitaloni, un percorso multisensoriale capace di sorprendere i palati più esigenti e gli amanti di una pizza gourmet. L’ambiente promuove l’unione tra la ricca decorazione degli spazi e la moderna cucina aperta: una atmosfera da giardino d’inverno di primi ‘800 . Affascinante e unico nel suo genere, il tavolo Kauri private dining . lago@grandhotelvictoria.it Tel. 0344 32003. Ricetta di Martin Vitaloni Vitello Tonnato 2.0 Pulire bene Il magatello, sottovuotare e cuocere 5 ore a 55 gradi. Dopodiché tirarlo fuori dalla busta, asciugare bene, salare pepare e ungere con olio extravergine d’oliva. Scottare in padella la carne. Preparare un ristretto a base di acqua, zafferano e aceto e montare, aggiungendo olio di semi e latte di soia. Per preparare la salsa tonnata: In una padella cucinare in poco olio Evo scalogno, poco aglio, ventresca di tonno, capperi, acciughe del Cantabrico e sfumare con vino bianco. A questo punto frullare il tutto aggiungendo tuorli d’uovo sodi, succo di limone e olio di semi. Impiattare e servire. Ristorante 1827, Menaggio 1827 è un ristorante in cui apprezzare sapori innovativi e contemporanei all’interno di uno scenario prezioso che unisce la raffinatezza del Grand Hotel Victoria Concept & SPA - primo cinque stelle lusso del gruppo- con piatti sofi-

sticati. Ogni tavolo è racchiuso in una sorta di quinta scenica, realizzata mediante catene metalliche di fili sottili dalle tinte forti per ricreare un’atmosfera teatrale e unica fatta per essere ricordata. Design unico anche per la cantina dei vini, completamente retroilluminata, che contiene 400 bottiglie, selezionabili tramite tablet. A scelta avvenuta, la bottiglia richiesta sarà visibile grazie ad una illuminazione ad hoc. Per chi fosse alla ricerca di riservatezza e privacy, sarà possibile prenotare un tavolo per una cena privata all’interno del caveau della cantina vini. 1827@grandhotelvictoria.it Tel . 0344 32003 Ricetta del Ristorante 1827 Lombetto di cervo glassato al miele e cedro, cavolo nero e foie gras Pulire bene la carne e dare la forma desiderata al lombetto grazie all’uso della pellicola. Sottovuotare e procedere con una cottura a bassa temperatura per 4 ore a 48 gradi, togliere dalla busta, asciugare bene la carne; salare, pepare e ungere bene con olio extravergine d’oliva. A questo punto scottare a fuoco molto alto e glassare con il miele, precedentemente lasciato in infusione con scorze di cedro. Pulire bene il cavolo nero eliminando le parti troppo fibrose prima di sbianchire in acqua salata e spadellare in olio extravergine d’oliva e aglio Orsino. Eliminare le venature del foie gras. Cuocere in forno a 65 gradi, a questo punto tagliarlo a pezzettoni e farlo rosolare bene con poco burro e con l’aggiunta di brodo vegetale; frullare fino ad ottenere una crema molto cremosa e compatta. Impiattare e servire.

Bellagio. Previste diverse experience

Ristorazione. Parla Mauro Cavallini Blevio. Con una terrazza suggestiva

Ingredienti selezionati il successo del locale

E’natoilnetworkR.I.R.I. peraiutareimprenditori

Momi, amore per il lago Passione per il territorio

«La nostra cucina è una miscela di creatività, amore per il territorio e massima cura nelle preparazioni e negli abbinamenti. Selezioniamo le migliori materie prime italiane ed ingredienti legati al territorio, funghi, tartufi, formaggi, pesce di lago, le carni delle piccole produzioni, il vino selezionato da 750 etichette che tutti gli anni vengono aggiornate, la frutta locale e la verdura prodotta da noi. La nostra cucina è di sicuro a metri 0». Con queste parole, lo chef Luigi Gandola racconta la sua cucina gourmet e il suo ristorante Salice Blu di via per Lecco 33 a Bellagio, che alla clientela offre diverse tipologie di menu degustazione, da quello improntato ai sapori di lago a quello dei ricordi fino al vegetariano, con un menu alla carta che spazia dal pesce di lago al pesce di mare, dalla pasta fresca alle carni del territorio fino alle proposte per vegani e vegetariani. Inoltre, sul sito del Salice Blu è possibile prenotare diverse Experience, tra cui degustazioni di vino nella cantina del ristorante, corsi di cucina sotto la guida dello chef, preparazioni e degustazioni di formaggio in abbinamento con il vino presso la latteria

È un’iniziativa che sta partendo in questi giorni sui social e in rete ed è stata ideata da alcuni ristoratori che, durante il Covid, si sono interrogati su come far ripartire la propria attività dopo la crisi che ha investito il settore, approfittando di questo periodo sospeso per informarsi, formarsi e creare relazioni con fornitori di beni e servizi». Con queste parole Mauro Cavallini, titolare della Pizzeria Tellus di Cantù, ha introdotto R.i.r.i., Rete Italiana Ristorazione Indipendente, il primo Network per le attività della ristorazione italiana, nato allo scopo di aiutare gli imprenditori a migliorare i volumi ei margini dei propri locali, attraverso accordi e convenzioni per prodotti e servizi a condizioni di assoluto privilegio. Una vera e propria rete, che affiancherà i ristoratori per la formazione propria e dei suoi collaboratori, soprattutto nella aree di comunicazione e marketing, imprescindibili per la ristorazione moderna. «Si parla di ristoranti indipendenti, non appartenenti a grandi catene – ha proseguito Cavallini – che mantengono la propria identità e originalità ma, allo stesso tempo,

Curiosità, passione e amore per il territorio. Queste sono solo alcune delle caratteristiche su cui si basa la cucina di Andrea Dotti, conosciuto da tutti come “Momi”, chef e anima ispiratrice del Ristorante Momi, situato nella suggestiva Frazione Girola a Blevio. Da tanti anni nel settore della ristorazione, Momi porta nel suo ristorante la passione per il Lago di Como, contaminandola con la sua origine toscana, per dare vita ad un progetto gastronomico genuino, sincero e “romantico”, capace di regalare esperienze uniche e ricche d’emozione all’interno di una location di grande bellezza. Accanto al ristorante, la cui terrazza panoramica è incastonata in un grazioso parco a lago, si trova la fermata del battello, che rende la sua atmosfera ancora più suggestiva. Molto c’è da dire sulla cucina di Momi: innanzitutto, è necessario menzionare la freschezza delle sue materie prime, che vengono acquistate ogni giorno da produttori locali o vengono prodotte direttamente nell’orto di Blevio con il prezioso aiuto dell’amico Achille e sua moglie Marina, e arrivano

Lo Chef Luigi Gandola

di Bellagio ed escursioni sui monti sopra Bellagio per raccogliere funghi e tartufi in piena sicurezza. «Il piatto che maggiormente ci rappresenta e distingue, e che mi ha permesso di conquistare mia moglie – ha concluso lo chef Gandola - è il risotto con i fiori di zucchina che produco nel mio orto, accompagnato dalla crema di latte della latteria di Bellagio e dal tartufo di Bellagio, che raccolgo personalmente insieme ai miei collaboratori e alla mia cagnolina Charlotte».

Il network aiuta a ripartire

possono risultare competitivi nel settore. Il network nasce qui, nella provincia di Como, ma l’obiettivo è quello di espandersi su tutto il territorio nazionale. R.i.r.i. è, allo stesso tempo, un gruppo di acquisto, un ente di formazione e un canale di marketing, una vera e propria centrale di servizi che deve dare la possibilità, anche al ristorante più piccolo, di incrementare la propria capacità imprenditoriale». Per saperne di più, consultare il sito www.ririnet.it

Angolo romantico del Momi

sulla tavola nel rispetto della stagionalità e di una filosofia a km zero. Poi, la cucina, con la sua semplicità, che valorizza il territorio e le eccellenze del Lago di Como, esalta i piatti della cucina classica italiana in una fresca contaminazione con i prodotti del lago e della provincia e propone menu basati sugli ingredienti di giornata, in base alla disponibilità di ciò che viene raccolto nell’orto o viene acquistati ogni mattina dai pescatori locali.


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Ristorante Pizzerie

Lo sapevate che... Le forchette vanno a sinistra insieme al tovagliolo La Pizza Margherita prende il nome dalla Regina d’Italia La pizza napoletana è patrimonio mondiale dell’UNESCO

Pizza. Ciro Coppola con padre e fratelli gestisce due locali sul Lario ed uno a Milano

Ristorante pesce

A Como la “verace” napoletana Le top margherita e capricciosa

Non solo “Aria di Mare”

A Napoli, ma non solo, la pizzaèunacosaseria.AComoinfatti quellavera,altaquantobasta,soffice e con un profumo unico, la si può degustare da “Napulé”. Unapropostaconunimpastolievitato a regola d’arte e con condimentidiqualitàeprodottidialtissimo livello. Ne parliamo con Ciro Coppolatitolare,insiemealpadree ai fratelli del brand con due locali a Como e uno a Milano, ma con tante idee in testa.Unprogettocheviene dal cuore, dalle loro radici, studiato per sostenere la loro Napoli, con i suoi colori e i suoi profumi. Dadovenascel’ideadiproporre la vera pizza napoletana? Dal nostro accento, dalla nostra vogliadiportareincittàqualcosadi reale, di credibile, che potesse diventareunaformadicultura.Lanostrapizzaèleggera,morbidaeappetitosa.Pernoièunapassione,èqualcosa che ci stimola a fare sempre meglio. Quali sono i segreti della pizza napoletana? Noncisonosegreti,puntiamoallaqualitàdellamateriaprima,ingredientidilivelloecombinazionioriginali.Utilizziamolievitiraffinati,non troppoelaborati,dialtissimaqualità,tuttoilrestostanellenostremani,

I fratelli Coppola posano sul lago con una delle loro pizze preeparate nel caratteristico locale a Como

lacreiamoconlagiustalievitazione, masoprattuttoconquellapassione che ci hanno portati a brandizzare ognipizza.L’ideaèquelladiunirela tradizione all’innovazione. Quali sono le vostre pizze, se si può dire, “forti”?

Siamo tradizionalisti anche se, negli ultimi anni, abbiamo voluto crearedeicondimentidifferenti,abbinamenti anche abbastanza forti unendo le nicchie alimentari che vanno da Nord a Sud del Paese. Diciamoperòchelanostraclientelaci

apprezza per la semplicità e ama semprelamargheritaconunabuona mozzarella campana o con una dibufala.Vaforteanchelacapricciosaperchéilsott’olioutilizzatoèfrutto di ricerca di prodotti di qualità, così come il prosciutto cotto che

Valbrona. Anche pizzoccheri e pesce Nel verde. Con una cantina in pietra

combina tutti i gusti. Di fianco alla pizza convive una cucinatipicanapoletanaeunaselezione di vini campani. Perché questa scelta? Sì,lanostracucinaèvolutamente quellacheabbiamonelcuore,siamo cresciuticonquestipiattievogliamo condividere le gioie con i nostri clienti. È una cucina allegra che dà energia e sempre buona. Tral’altroleièAmbassadordella pizzanapoletanaedèannoverato traiprofessionisti.C’èancheun’Associazionechetutelaquestavostra professione? Sì,daqualcheanno,sonoentrato nell’Associazione ed è una rete per condividere questa passione, ma soprattutto questa cultura per la pizza, per la pizza napoletana. Non possiamodimenticarcicheproprio il pizzaiolo napoletano è stato riconosciuto Patrimonio Unesco attraversoilqualeèstatovaratounregolamentochedisciplinalaproduzionedellapizzanapoletananelmondo.Sonofieroeorgogliosodiessere napoletanodiessereriuscitoaportare anche sulle rive del lago quel messaggioforteedialtissimaqualitàcheconfermaancoraunavoltala voglia di continuare a tenere alta la bandiera del made in Italy

Haapertodaqualchemese a Cavallasca (CO) un nuovo ristorante di pesce. Si tratta di Aria di Mare che come si evince dal nome offre prodotti ittici di mare. “Amiamo cucinare e lo facciamo con passione da oltre 25 anni, spiegano i titolare, offrendo la possibilità di assaporare le eccellenze dei nostri marirealizzatesoloconingredienti di prima scelta”. Sapori genuini che parlano di sole e di mare, in equilibrio fra tradizione e innovazione.” Siamo lieti di accogliere i clienti per raccontare i nostri piatti, frutto di ricerca, dedizione, passione e cura deidettagli”.Bastaleggerelerecensioniperrendersicontodellaqualità del cibo e della professionalità dei responsabili. Via per Montano, 40 Cavallasca CO - Tel. 031 718 4544 www.ristoranteariadimare.it

Panorama. Il fiore all’occhiello

Sala una storia antica, Cucina tipica valtellinese Materie prime a KM 0 Ogni domenica polenta sulla collina di Cardina Il successo del locale Ha una storia antica, che risale ai primi anni dell’800, una tradizione culinaria e dell’accoglienza che, da ben due secoli, viene tramandata di padre in figlio, unita ad un paesaggio affascinante e ad una vista impagabile. Forte di questo, il ristorante dell’Albergo Sala, in via Vittorio Veneto 21 a Valbrona, ha dalla sua una lunga esperienza e radici ben piantate nel territorio, che si esprime nella ricerca di materie prime scelte, provenienti da produttori locali e di fiducia, con una cucina genuina e rispettosa della tradizione, ma che strizza l’occhio a quella nazionale e internazionale, per andare incontro anche ai gusti della clientela straniera e alle esigenze degli ospiti della struttura ricettiva. Una delle specialità più apprezzate, oltre ai pizzoccheri e al pesce di lago, è sicuramente la polenta, proposta ogni domenica e, su prenotazione, anche in altri momenti della settimana, accompagnata dai piatti tipici della zona, come il coniglio in umido, lo spezzatino di vitello alla lombarda e il manzo brasato, oppure nella golosa versione uncia. “ grazie alla maestria della chef e alla sua ampia esperienza in carta

Un particolare del ristorante

troviamo anche piatti nazionali di carne e pesce, con un ottimo rapporto qualità/prezzo: la cena, infatti, si aggira intorno alle 20-40 euro, mentre i pranzi di lavoro vanno dai 10 ai 12 euro. Valore aggiunto del ristorante, aperto tutto l’anno, è la bellissima terrazza esterna, da cui lo sguardo si allarga sulle splendide montagne che fanno da cornice al lago di Como, perfette per passeggiate ed escursioni immerse nel verde e a contatto con la natura.

SituatosullacollinadiCardinaedimmersoinunasuggestiva cornicediverde,ilCrottoèfacilmenteraggiungibile.Lazonaèconsiderataunadellepasseggiatepiùbelle deimonticomaschi.Unbalconesul lago dove ombra, aria buona, tranquillità e panorami mozza fiato ne fanno un angolo di pace e relax. Il ristoranteoffreagliospitiunampio terrazzofioritodirecenteristrutturazionechenellastagionecaldapermettedigustarelepietanzegodendodelclimafrescoedeiprofumidel bosco circostante. Internamente il localeècompostodatreaccoglienti saledapranzoarredateinstilerustico. La sala principale può ospitare comodamentefinoa50personeed èdotatadiuncaminoinpietramolto suggestivo.Nonpuòmancareinfine lacantinacompletamenteinpietra tipica del Crotto dove grazie alla temperaturacostantevengonoconservatiipregiativinieformaggidellaValtellina.Lasciaticonquistaredal gustodellatradizione.Nelnostrolocale potrai trovare non solo piatti tipicivaltellinesimaancheunaselezione di specialità di pesce. La miglioreselezionediaffettatinostrani, carpacci,“sciatt”,formaggiefunghi porcini.Iprimioffronooltreaitradi-

zionali pizzoccheri valtellinesi anche tagliatelle, risotti e i rinomati “Bacetti dello chef” bigné ripieni di fontina,salsaconfunghiporcini,cremaepomodoro.Neisecondinonpotevamancarelostincoconpatateal forno, una selezione di carni alla “pioda”,lacacciagionestagionalee unaselezionedelpescatodelgiorno dilagoedimare.Infineidessertfatti incasatiaccompagnerannodolcementegrazieaigustiraffinatiedelicati.Lepropostedeimenuvengono costantemente aggiornate in base allastagionalitàdeiprodotti.IlCrotto del lupo è l’ideale per cene e pranzi aziendali,compleanni,comunionie per ogni altro tipo di evento. Via Luigi Conconi - Como tel 031.570881

Il panorama mozzafiato che si gode dalla terrazza del ristorante Al Vecchio Bacucco di via del Santuario 8, frazione di Ossuccio, Tremezzina, con lo sguardo che indugia sullo splendore dell’Isola ComacinaèunodeipuntifortidellocalegestitodaLauraMarianieDaniele Barberi, coraggiosamente aperto nel giugno del 2020 dopo la fortunataesperienzadecennalematurata a Dongo, raggiungibile anche a piedi lungo la Greenway e vicina a Villa Balbianello. Alla bellezza per gli occhi, però, bisogna aggiungere la delizia per il palato, grazie ad produzione giornaliera di pane, pasta e dolci fatti in casa e una cucina tipica casalinga dai sapori genuini, che miscela la tradizione toscana di Daniele, alla cui base ci sono i pici e la carne alla fiorentina, con quella di lago, con i suoipiattitipicielegatialterritorio. Una location romantica e suggestiva, ideale per matrimoni, feste e ricorrenzespecialidaigustisempliciepulitieconproposteguidate,ma anche un luogo in cui gli stranieri possono scoprire e apprezzare, oltre alla vista spettacolare, una varietà di pietanze lontane dal consueto menu turistico. Niente pasta

alpomodoroospaghettiall’amatriciana, dunque, ma percorsi gastronomici che seguono la stagionalità e materie prime a Km 0 che arrivano da produttori locali, come il menu del “fungiatt” o quello dedicato alla zucca e alle castagne in autunno, la selezione di salumi nostrani ediformaggid’alpeggio,fiorentine, tagliateetartarelacuicarneproviene da piccoli e selezionati allevamenti della zona. Al Vecchio Bacucco è aperto anchenellastagionefredda,dalgiovedì alla domenica, grazie alla terrazza che si può utilizzare anche d’inverno poiché riscaldata, permettendounosguardosullagopertutto l’anno.


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Grande Distribuzione

Lo sapevate che... I cibi “amici dei bambini” sono disposti alla loro altezza I cibi che fanno bene alla salute sono più nascosti Gli espositori alla fine della corsia servono come distrazione

Carate Urio. Nato quasi per gioco, oggi il prestigioso locale sul lago è un incontro di chef stellati

La mission

Acquadolce un ristorante moderno Punta su talento e costante ricerca

L’amore per il territorio a tavola

Hanno lasciato i rispettivi lavori e si sono lanciati, quasi per gioco, in una nuova avventura, che li ha portati nel mondo della ristorazione e dell’alta cucina. Dopo diversi anni di società in partnership, Irina ed Ezio Cecconi, proprietari del ristorante Acquadolce Lake Como in Via Regina 26 a Carate Urio, hanno deciso di camminare con le proprie gambe e portare avanti, nel loro locale, una filosofia ben precisa: dare spazio ai giovani talenti, collaborando con le scuole alberghiere del territorio, mettendo la propria cucina a disposizione della loro creatività e della loro voglia di sperimentarsi, stimolando il loro percorso e la loro crescita professionale, lasciandoli liberi di esprimersi al meglio. Tra questi, Davide Caranchini, che oggi è uno chef stellato, e Matteo Corridori, vincitore di diversi premi, che ha partecipato alla seconda stagione del programma televisivo “Antonino Chef Academy” e, insieme a Massimiliano Tansini, presidente dell’associazione Cuochi di Como, ha rappresentato la cucina italiana in Giappone. Raffinato nella sua semplicità, impreziosito da un giardino privato con piante ultracentenarie, dalla riser-

ni, incontri di lavoro, anniversari, cerimonie e feste private. Dopo aver attraversato un periodo difficile, a causa dell’emergenza sanitaria, a cui hanno resistito con impegno e tenacia, ad oggi il ristorante è pronto ad una nuova evoluzione e all’arrivo di uno chef di qualità ed esperienza, Carmelo Sciarrabba, siciliano di origine e comasco d’adozione, per offrire anche a partire dal mese di ottobre, alcuni piatti della grande

tradizione culinaria italiana, interpretati in una chiave più fresca e contemporanea, com’è nel suo stile. Sarà, dunque, un autunno pieno di sorprese all’Acquadolce Lake Como, che di sicuro incuriosiranno sia la clientela italiana che quella internazionale. Un mix di bellezza e gusto, per un’esperienza capace di coinvolgere e coccolare tutti i sensi, vissuta in una location lambita da uno dei più amati e ricercati laghi del mondo.

Una sala curata nei dettagli per serate speciali

vatezza di ambienti rilassanti, da una vista incantevole sul lago e da un pontile privato, le caratteristiche che maggiormente rappresentano l’Acquadolce, oltre ai fornitori selezionati del territorio e alle materie prime di qualità superiore, sono sicuramente la passione, la dedizione e l’impegno diretto della proprietà che, recentemente, si è concretizzata con la costante presenza in azienda di Irina Cecconi, la quale, con la sua consolidata esperienza nel settore

dell’organizzazione di eventi e una scrupolosa attenzione ai dettagli, ha reso l’ambiente caldo ed accogliente e costantemente alla ricerca della completa soddisfazione del cliente. A questo si uniscono l’amore per il lago, per il territorio e per il Bel Paese, oltre alla professionalità e la forte motivazione dello staff, ingredienti che assicurano esperienze gourmet davvero uniche e indimenticabili, anche nelle occasioni speciali, come matrimo-

Il magnifico ristorante con l’attracco a Lago

Mercato 38, trattoria Italiana In un ambiente unico dove gusto, olfatto, udito, tatto e vista potranno scoprire l’aspetto, il colore, la forma, l’aroma, il sapore e la consistenza dei nostri piatti. Tutti gli ingredienti sono freschi e accuratamente selezionati dai nostri Chef. La nostra filosofia. Un mix tra tradizione e innovazione caratterizza la nostra cucina, lo specchio della nostra terra, della nostra cultura. La cucina, è fatta di scambi, di rapporti e di relazioni, ma anche di sperimentazioni, di innovazioni che, appunto, quando riescono, si sedimentano in una tradizione, che chiunque può rivisitare, cambiare, ed innovare. La legge dei nostri cuochi è la ricetta di cui loro sono gli esecutori, la tradizione di domani. Info al 3515949858

Iniziativa. In tutti i negozi della catena tante proposte enogastronomiche di qualità a prezzi convenienti

Giunti alla terza edizione dell’importante progetto “Prodotti in Lombardia” Un forte legame tra Coop imprese top agroalimentari del territorio Anche per quest’anno nei negozi Coop e Ipercoop della Lombardia torna per una nuova edizione l’iniziativa“Prodotti in Lombardia”. Si tratta dell’importante progetto che, per il terzo anno consecutivo, mira a consolidare il legame tra Coop Lombardia e il territorio. Proposte vitivinicole e varietà di acque minerali, eccellenze degli allevamenti bovini, suini e ittici di acqua dolce, prodotti caseari tradizionali e prelibati salumi, produzioni di pasta fresca e ripiena, dolci squisiti e frutta e verdura freschissimi. Ma non solo. Tra i “Prodotti in Lombardia” non mancano quelli da inserire in dispensa come farina, riso, pasta e spezie, ma anche confetture e caramelle e alcuni articoli per la pulizia. Un’offerta ampia e variegata che tocca tutti i settori del food per intercettare le esigenze di tutti i consumatori. “I fornitori coinvolti sono un centinaio e rappresentano l’intero panorama enogastronomico che la nostra splendida regione offre – dichiara Andrea Colombo, direttore generale operazioni Coop Lombardia -. I prodotti, che sono già proposti e promossi nel corso dell’anno in tutti i negozi Coop, in questo periodo verranno

La Coop di via Cecilio a Como inaugurata nel novembre del 2019

ulteriormente valorizzati nell’esposizione e potranno essere acquistati con un goloso sconto del 20%”. Un progetto da cui sia i consumatori che gli imprenditori che aderiscono a “Prodotti in Lombardia” trarranno dei vantaggi. “Gra-

I numeri di Coop Lombardia 765.650 Soci 92 punti vendita divisi tra ipermercati (14), superstore (18), supermercati (23) e negozi di vicinato (37).

zie alla relazione virtuosa tra Coop Lombardia e le imprese locali, sia i soci che i clienti hanno la garanzia di trovare prodotti di altissima qualità a prezzi particolarmente convenienti – prosegue il direttore generale Colombo -. Dal canto loro

i produttori possono dare maggiore visibilità ai propri prodotti, facendosi conoscere da un pubblico più ampio e rendendo così possibile un’espansione del proprio mercato”. Qualità e risparmio diventano in questo contesto un binomio di grande forza. L’iniziativa si propone tra i suoi obiettivi soprattutto quello di valorizzare le eccellenze del territorio lombardo. Acquistare e gustare il meglio della produzione lombarda per conoscere e scoprire un mondo fatto di storia e tradizioni che si possono scoprire anche a tavola. “Con “Prodotti in Lombardia” si concretizza così la forza della Cooperativa di essere una rete che sostiene e valorizza i produttori e le imprese locali, raccontando le storie delle famiglie che, generazione dopo generazione, tramandano il valore delle proprie origini”, sottolinea Andrea Colombo. Non resta solo che recarsi in un punto vendita di Coop Lombardia per toccare con mano il valore del progetto. “Vi invitiamo nei nostri negozi per provare e scoprire tutti questi prodotti e la storia delle persone che li realizzano”, conclude Colombo, il direttore generale operazioni Coop Lombardia..


ECONOMIA AGROALIMENTARE

Genuinità. Tanta varietà di pane, focacce, biscotti, torte e crostate

Ambiente. Grande sensibilità

Paneedolcifattiincasa TradizionedaIperGrandate

Nonèprevistaplastica Oracontenitorisostenibili

Il banco panetteria che sforna una grande varietà di pane, grissini, dolci e brioches

Arte della panificazione, tecniche di lievitazione naturale, materie prime di qualità, da Iper La grande i di Grandate la panetteria e la pasticceria sono una spettacolo per tutti i sensi, perché realizzate davanti agli occhi del cliente. Ogni giorno, panettieri e pasticcieri professionisti ripetono gesti antichi e sfornano fino a venti varietà fragranti di pane, ma anche focacce, biscotti e soprattutto torte e crostate. Friabili e saporite, da Iper le crostate sono da sempre il fiore all’occhiello della pasticceria, perché sono un classico della tradizione italiana e sono prodotte ogni giorno con pochi e semplici ingredienti, proprio come farebbe

il cliente a casa. Dal 1974 infatti, Iper è ispirato da un unico credo, ossia offrire il meglio e renderlo accessibile a tutti, e questo significa selezionare con cura ogni materia prima, preparare le produzioni partendo dagli ingredienti di base e lavorare secondo i principi della sua filosofia: pochi ingredienti per un prodotto semplice. Da Iper la

frolla delle crostate, i frollini e i lievitati sono prodotti con le farine dei pregiati produttori Molino Pasini e Molino Rachello, burro italiano della Latteria Soresina e solo uova da galline allevate a terra. Ogni giorno oltre venti ricette, fra classiche, innovative e locali come la miascia, torta di pane e frutta tipica del lago di Como, sono sfornate nel rispetto della stagionalità e dei gusti dei nostri clienti, in continua evoluzione. La preferita della pasticceria Iper è la Crostata fantasia con frutta fresca, dove la base di pasta frolla è riempita di confettura d’albicocca prodotta con solo frutta e zucchero senza pectina e gelificante. È la più ven-

duta, seguita della crostata morbida di mele e da quelle con confettura. Dalle torte ai croissant, anche qui si gusta eccellenza. Perché? Perché i croissant Iper sono fatti proprio come in una pasticceria: ogni giorno e in ogni punto vendita come a Grandate, la pasta sfoglia viene tirata, arrotolata e farcita per diventare una colazione speciale. Il burro usato per i croissant è il burro di Normandia, più profumato rispetto al burro italiano e oltre ai croissant classici, da Iper Grandate trovi anche i croissant integrali vuoti, con miele o con confettura ai frutti di bosco, tutti a 90 centesimi l’uno, per una qualità sempre alla portata di tutti.

L’impegno verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale di Iper La grande i si esprime nella scelta di fornitori affini a questa filosofia ma si concretizza anche nella costante ricerca di sacchetti e imballaggi ad uso alimentare con caratteristiche di eco-compatibilità e basso impatto ambientale. Un processo iniziato internamente già nel 1998, che si è evoluto in un progetto di ricerca all’avanguardia in Italia e in Europa, quando dal 2010 Iper ha cominciato ad avvalersi della collaborazione del Politecnico di Milano con una chiara missione: individuare e testare materiali da imballaggi alternativi alla plastica. Questo impegno ha portato Iper a utilizzare per le produzioni proprie solo imballi a base di fibre vegetali, completamente biodegradabili e compostabili per favorire il riutilizzo delle risorse e la riduzione dell’inquinamento. Dagli imballi delle produzioni Iper, la plastica sparisce definitivamente da 2011, sostituita da cellulosa e PLA, una resina termoplastica a base di amido di mais. Oggi, nelle salumerie dei punti vendita Iper si usano vaschette in PET riciclato e riciclabi-

le e in gastronomia vaschette compostabili, realizzate in cartoncino e PLA. I sacchetti per il pane sono di pura cellulosa, quelli per biscotti e croissant sono di cellophane, le scatole da pasticceria sono in cartoncino e cellophane, i formaggi sono confezionati in vassoi di legno o cartoncino. E le stoviglie di plastica usa e getta? Nelle aree ristoro Iper ci sono solo piatti, bicchieri e posate in materiale biodegradabile e compostabile, smaltibili nel bidone dell’organico insieme ai tovaglioli di carta. Con l’intento di migliorare il suo impatto ambientale, Iper continua a promuovere pratiche sostenibili a tutto tondo e sfruttare le caratteristiche di durabilità della plastica per il suo uso a lungo termine. Nel reparto ortofrutta per esempio, più dell’80% dei prodotti ortofrutticoli viene confezionata in cassette di plastica e non di legno. Questo perché le cassette in plastica possono essere continuamente riutilizzate evitando così l’impiego e lo spreco di legno e cartone. Il processo di gestione, un vero circolo virtuoso, prevede che le cassette siano ogni volta lavate senza detersivi di sintesi.

Il centro commerciale Iper di Grandate

Novità. Pasti come al ristorante: tranci di pizza, gustosi pesci alla griglia, fresche insalate, piatti di pasta e tanto altro

Pranzo e cena dove non ti aspetti, è la nuova frontiera de La grande i comasca Un ambiente caldo e piacevole con deliziosi prodotti appena confezionati Un trancio di pizza fumante o gustoso pesce alla griglia? Una fresca insalata o un bel piatto di pasta? Oltre le sue corsie, da Iper Grandate non c’è solo un assortimento ampio e di qualità, ma anche una proposta completa di ristorazione e buon cibo, unita alla massima convenienza e a materie prime di qualità. Iper infatti valorizza piccole produzioni locali e tradizioni a rischio di estinzione, lavorando in collaborazione con produttori, agricoltori e allevatori per garantire tracciabilità e sostenibilità, accessibile per tutti.

Questa filosofia traspare nelle produzione proprie firmate Iper La grande i, consolidate in decenni di esperienza: panificati, dolci, pasta fresca e gastronomia, dentro ogni Iper ci sono laboratori a vista che rendono speciale ciascun punto vendita. La voglia di innovare che caratterizza Iper fin dal 1974 ha portato ad evolvere la sua offerta, aprendo dei veri e propri punti di ristorazione dove accomodarsi o prendere da asporto. Completamente rinnovata, la ristorazione di Iper Grandate è uno spettacolo per gli occhi e soddisfa ogni languorino. Piatti di ga-

stronomia, pollo arrosto e tante insalate a cui si è aggiunta una invitante proposta adiacente al banco della pescheria, dove lasciarsi tentare da una selezione di raw fish e pesce grigliato, da accompagnare con un buon calice di vino bianco. E a proposito di vini, nella Cantinetta di Iper Grandate ci sono più di 200 etichette tra cui scegliere, insieme ad alcune chicche del territorio e vitigni locali. Iper Grandate non è un semplice ipermercato ma un vero e proprio luoghi di convivialità, dove recarsi non solo per dovere ma soprattutto per piacere.

Prelibatezze gastronomiche prodotte in sede e consumabili anche sul posto


ECONOMIA AGROALIMENTARE

&

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Scuole Formazione

Lo sapevate che... In canada le lezioni si tengono in inglese e francese La scuola più grande è in India con 32.000 studenti In Bangladesh ci sonole scuole galleggianti

Formazione. A Lariofiere la birra artigianale realizzata in collaborazione con l’istituto comasco Nutrizione

Cfp protagonista di una iniziativa che riduce lo spreco alimentare All’edizione 2021 di Ristorexpo CFP di Como e Confcommercio Como collaborano per presentare il progetto Bread Beer Lago di Como, la birra artigianale realizzata a partire dal pane invenduto dei panifici del territorio. Un progetto di circolarità e territorialità, fortemente voluto da Confcommercio Como e proseguito con la collaborazione del Centro di Formazione Professionale di Como CFP: “Una rivincita dopo tanti sforzi compiuti in questo lungo periodo di grandi restrizioni. Guardare al futuro con fiducia, può aiutarci ad affrontare meglio il momento attuale”. Queste le parole con cui il Direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti ha voluto spiegare i motivi che hanno indotto l’Associazione a intraprendere questa iniziativa. Grazie al supporto e alle indicazioni di Biova Project, una start up piemontese promotrice di varie iniziative contro lo spreco alimentare, il presidente dei Panificatori della Provincia di Como, Francesco Agostoni, ha accolto con favore l’iniziativa dimostrando che se da un lato è importante rimanere legati alla tradizione, dall’altro la-

Il pane invenduto dei panifici del territorio viene utilizzato per la birra artigianale Bread Beer

to bisogna sempre essere proiettati verso le innovazioni soprattutto se contribuiscono a portare benefici per l’ambiente. Ecco alcuni numeri emblematici: da 150 kg di pane si ottengono ben 2500 litri di birra (detta “cot-

ta”). Contestualmente viene risparmiato all’ambiente l’immissione di ben 1365 kg. di CO2. Gli allievi del CFP hanno voluto dare il loro contributo realizzando ricette con l’utilizzo di prodotti del territorio da abbinare alla Bread

CFP Como Via Bellinzona, 88 Como Monte Olimpino (CO) Tel 031.571055 - 031.574000

Beer in modo da proporre un aperitivo in abbinamento alla birra, per valorizzare la tipicità della gastronomia locale in modo sostenibile. “Sostenibilità e lotta alla spreco alimentare sono valori educativi molto importanti per i futuri professionisti del mondo della ristorazione. Ci è piaciuto subito il progetto di Confcommercio Como e abbiamo partecipato alla sua promozione con molto entusiasmo” commenta la Direttrice Antonella Colombo. A guidare l’ideazione delle ricette dell’aperitivo Chef Massimiliano Tansini, presidente dell’Associazione provinciale Cuochi di Como: “i ragazzi sono stati ben contenti di partecipare ad un progetto innovativo durante un periodo in cui per cause di forza maggiore non era possibile organizzare eventi e iniziative. L’aperitivo è stato pensato per una somministrazione da asporto”. A Lariofiere sarà possibile degustare la Bread Beer e, martedì 28 settembre, a partire dalle ore 17.00 gli allievi del CFP presenteranno l’aperitivo in abbinamento alla birra. Per informazioni contattare il CFP allo 031571055.

Stile di vita salutare grazie alla dieta

Maria Rosa Barreca Ilfaticosopercorsoperrimettersi e rimanere in forma va affrontatoconunaguidaprofessionale,ingradodifornireunavalutazionedellacomposizionecorporea,nutrizionale e l’elaborazione di piani dietetici personalizzati per tutte le condizionidisaluteedietà.Ladietista èuna figura sanitaria di fondamentalesupportopercolorochedesideranoodevonoadottareunostilealimentarepiùsalutare.Laureata indietisticanel2007aPavia,Maria RosaBarrecasioccupadisovrappesoeobesitàmaanchedelsupporto nutrizionaleinpazientifragiliedella gestioneecuradeidisturbidelcomportamentoalimentare.Riceveprivatamentepressolostudiomedico di Oggiono in via S. Lucia 1, lo studio polispecialistico di Valmadrera ‘Il Cuneo Salute’ e ora anche nello studio specialistico Insalus a Lecco in corso Carlo Alberto 17/A Tel. 349 506 8963


ECONOMIA AGROALIMENTARE

Scuola & Formazione. L’Istituto De Filippi, punto di riferimento di eccellenza che prepara i ragazzi al futuro

Percorso formativo a partire dai 14 anni Il Mastery In garantisce lavoro qualificato Abbiamo incontrato il 56enne comasco Nicola Rigamonti, laureato in Fisica, manager di grande esperienza. Da poco più di un anno ricopre il ruolo di Amministratore Delegato dell’Istituto De Filippi e ci guida alla scoperta delle offerte formative della sua struttura. “L’offerta formativa dell’Istituto de Filippi parte dall’istruzione secondaria superiore sino ad arrivare ai Mastery In. I nostri percorsi quindi si sviluppano coinvolgendo i ragazzi di 14 anni appena usciti dalla scuola media che vogliono avviare un percorso professionale nel mondo Ho.Re.Ca, attraverso la nostra scuola alberghiera, sino al professionista, di qualunque età , già inserito nel mondo del lavoro che vuole investire in una formazione di alto livello per acquisire nuovi strumenti e competenze per ottenere un miglioramento di posizione o un nuovo orientamento professionale. Attraverso i nostri Mastery In della durata di un anno con 6 mesi di stage curriculare presso importanti strutture forniamo la possibilità di costruire un posizionamento professionale di eccellenza, coerente con i bisogni e le ambizioni della persona”. Qual è il motivo principale per cui un giovane dovrebbe iscriversi, avendo solo la certezza del costo? Sicuramente la prima risposta si trova nel nostro modello di formazione. Tra i valori fondanti dell’Istituto De Filippi c’è la formazio-

Nicola Rigamonti

ne d’eccellenza. La struttura e la metodologia applicata ai nostri programmi di formazione permettono di trasferire il fondamen-

Ragazzi seguiti dai docenti nelle varie funzioni

tale know-how dei nostri docenti a chi ha il desiderio e la passione di imparare dai migliori. Per quanto concerne l’investimento abbia-

Dati Istat L’ultimo profilo tracciato dall’Istat ha evidenzia un’anomalia: a fronte degli oltre 800.000 posti di lavoro calati dall’inizio della pandemia, sono circa 230.000 quelli rimasti tuttora orfani, con un calo particolarmente significativo per quanto riguarda i lavoratori stagionali. Il tasso di disoccupazione giovanile al 34% e le oltre 150.000 figure professionali che mancano all’appello, tra camerieri, barman, cuochi e aiuto cuochi, lavapiatti e addetti alle pulizie interne, rappresentano il paradosso inquietante del momento.

Mercato. La pandemia ha accentuato il problema

mo sempre creduto che in tutti ci siano i semi del talento che aspettano le giuste condizioni per sbocciare e per questo i nostri corsi sono supportati da diversi strumenti per agevolare la partecipazione di tutti. Dalle borse di studio offerte dalle principali aziende del settore, sino ai prestiti d’onore e finanziamenti agevolati. Affermate che chi esce dall’IDF dopo aver frequentato un Mastery In ha certamente un lavoro qualificato, ma siete alla prima edizione, come fate ad affermarlo? Non siamo noi ad affermarlo. E’ un dato oggettivo del mercato.

Il mondo Ho.Re.Ca da diversi anni presenta un’alta domanda di personale qualificato a cui non viene adeguatamente risposto. Il problema tocca tutti i livelli del settore, dalla trattoria all’albergo 5 stelle lusso. Nella stagione estiva appena conclusa molti grandi alberghi in località turistiche di eccellenza come, ad esempio, il lago di Como hanno lavorato sottorganico con la conseguenza di non aver potuto cogliere tutte le opportunità che la stagione presentava. Noi siamo convinti che i nostri studenti saranno addirittura spes-

so nella posizione di potere scegliere dove lavorare. Una conferma l’abbiamo già ancor prima di iniziare e risiede nella qualità delle strutture che si sono già convenzionate con noi per i nostri stage curricolari. Rappresentano il meglio dell’accoglienza e della ristorazione a livello nazionale. Naturalmente in tutto ciò gioca un ruolo di rilievo anche l’autorevolezza dei nostri specialisti. Chi sono i professionisti che avete scelto come docenti e perché? Noi li chiamiamo Specialisti perché questo sono. La scelta di questa parola è la conseguenza dell’importanza che diamo alle materie prime. Quindi abbiamo l’eccellenza dello Specialista del mondo ittico, lo Specialista di macelleria e naturalmente lo Specialista di cucina. I nostri docenti hanno sposato la metodologia dell’Istituto de Filippi e i valori fondanti che ci guidano da sempre e che tendono all’obiettivo dell’eccellenza trasmettendo all’interno dei vari percorsi formativi la loro esperienza sia tecnica che umana. Sono tutti professionisti che hanno raggiunto i più importanti risultati professionali ed i maggiori riconoscimenti nel settore. La loro storia e tutti i dettagli dei nostri corsi si possono trovare sul nostro sito www.istitutodefilippi.com.

Percorso. Per arrivare in alto occorre competenza

Tanta richiesta ma poco personale Chef, non si impara dai programmi tv Occorre aumentare la professionalità Professione che offre molte possibilità Nell’ultimo decennio le imprese del settore ristorazione e ospitalità hanno dovuto affrontare il grave problema della carenza di personale in termini quantitativi e qualitativi a tutti i livelli. La pandemia ha accentuato questi problemi e tanti operatori in tutta Italia si sono trovati di fronte ad un’offerta carente di posti di lavoro, dagli apprendisti ai camerieri sino ai responsabili ed in certi casi anche alle posizioni manageriali. Le ragioni possono essere molteplici ma è chiaro invece che il problema è complesso e riguarda tutti: imprese, lavoratori, consulenti, formatori, ma anche consumatori che spesso si lamentano del servizio offerto. Gestire un ristorante o una struttura ricettiva significa dirigere un’impresa che è molto più impegnativo di quanto si pensa e di quanto lo fanno sembrare i reality show in TV. Le Imprese devono

motivare i propri collaboratori anche stagionali, gli stipendi devono essere adeguati e coerenti con il tempo impegnato ed i livelli di responsabilità, le scuole devono ripensare e qualificare la propria offerta didattico-formativa verso i giovani, le Istituzioni devono incentivare lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze. Gli Istituti Alberghieri devono testimoniare un’eccellenza formativa già dai corsi ordinari, sviluppando in parallelo corsi di specializzazione-qualifica che permettano l’inserimento di professionisti per rispondere al bisogno costante di qualità e sicurezza. Massimo Artorige Giubilesi dopo 15 anni di esperienza come Direttore Qualità, Sicurezza a Relazioni Esterne nelle multinazionali della produzione e ristorazione, dal 2000 guida una società di consulenza, formazione, servizi specialistici al servizio di Imprese ed

Massimo Artorige Giubilesi

Enti che operano nella filiera alimentare, nell’industria dell’ospitalità e del benessere e nei servizi alla persona.

Alcuni programmi in Tv hanno trasformato alcuni grandi chef in personaggi pubblici, amati e invidiati ed è naturale che possa nascere anche la volontà di emularli, come succede per i personaggi famosi; in più, nel caso del cuoco, si tratta anche di una professione che offre molte possibilità di lavoro (dalla locanda al ristorante stellato), ma la strada per diventare un grande chef non è facile e soprattutto “richiede una formazione che permetta di confrontarsi con tutti gli aspetti del mestiere”, parola di Antonio Ghilardi, chef stellato, allievo prediletto di Gualtiero Marchesi. “Lavorare con i grandi chef e magari volerlo diventare è un’ambizione legittima, ma per arrivarci non servono i programmi televisivi – prosegue Ghilardi – è necessario acquisire una competenza molto ampia, in più ambiti e confrontarsi concretamente con il mondo del lavoro; è un percorso

Ascoltare consigli professionali e non preoccuparsi degli errori

complesso che necessita di avere a disposizione professionisti affermati e competenti, come solo istituti altamente qualificati possono offrire.” “Un aspetto molto importante che rendiamo possibile ai Mastery in dell’Istituto De Fi-

lippi è la possibilità di sbagliare e imparare dai propri errori. – conclude Ghilardi – È importantissimo per imparare bene un mestiere complesso ed è meglio confrontarcisi subito, perché poi il mondo del lavoro non lo concederà.”



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