Speciale
DEJEUNER SUR L'HERBE 7 SETTEMBRE 2014 • A CURA DI SPM PUBBLICITÀ • Supplemento al numero odierno de La Provincia di Varese
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Chic dentro e fuori Il “re” del picnic è il cestino perfetto Eleganza e scelte accurate sono fondamentali Per un appuntamento specialissimo nel verde attenti a posate, tovaglia e rispetto dell’ambiente a Il termine picnic, seppure inglese di adozione, nasce dalla fusione di due parole francesi pique “spilluzzicare” e nique “ qualcosa di scarso valore”, così almeno recita l'autorevole enciclopedia Treccani. In verità il picnic rappresenta nell'arte di ricevere un evento che, per la sua buona riuscita, deve essere ben pianificato e organizzato con anticipo. Sarà curioso ma forse è proprio l'aspetto estetico quello che conta di più, oltre alla compagnia ovviamente. E da dove si parte? Proprio dal cestino, che rappresenta l'elemento essenziale. Deve essere bello e possibilmente termico. L'ideale sarebbe quello in vimini, oggi se ne trovano di veramente belli, completi di tutto e termici, a prezzi assolutamente abbordabili. D'accordo, non saranno leggerissimi e pratici ma volete mettere l'effetto scenico su una coperta nel mezzo di un prato verde? Sul cosa debba contentere, lo chiediamo a un'esperta del settore Federica Mascetti del negozio varesino ” Dal mondo”. “Ci sono due alternative – spiega – quella super chic con tovaglia bianca, flute per lo champagne, piatti in porcellana e posate d'argento. La seconda, quella da famiglia, con la classi-
ca tovaglia a quadretti rossi, piatti e bicchieri in plastica, posate bio e come menù, le classiche frittate con gli avanzi o pollo arrosto e insalata russa. In ogni caso tassativo no a posate, piatti e bicchieri di carta usa e getta”. Eleganza innanzitutto dunque, e se non volete portare piatti in ceramica e bicchieri in vetro perché pesano e rischiano di rompersi, potete optare per una valida alternativa come i piatti e bicchieri in plastica. Sul mercato oramai ne esistno di veramente belli come quelli in melamina prodotti da Mario Luca Giusti, belli, pratici oltre che leggeri da trasportare. E veniamo ai tovaglioli, meglio sarebbero in stoffa ma è anche vero che quelli in carta sono più pratici e oramai il mercato offre un'alternativa a quelli tristemente bianchi. Riguardo il cibo, oltre a essere stuzzichevole deve appagare anche la vista, quindi meglio utilizzare dei contenitori graziosi o riporlo in piccole buste di carta o stoffa. Per quanto riguarda il trasporto dei liquidi, se non volete rinunciare al vino (nella bottiglia di vetro s'intende) potete sceglierne di formato più piccolo da 0,375, la metà di una normale. Per il té o caffè, ci sono thermos che riescono a tenere la temperatura veramente a lun-
go. Per tutto il resto, acqua, bevande e altro, meglio le bottigliette di formato ridotto, più facili da trasportare. Il consiglio è quello di infilare nel cestino un paio di canovacci o strofinacci puliti. Potranno tornarvi utili come mini tovagliette per appoggiare cibo oppure i piatti, improvvisando un'apparecchiatura su un sasso o su un qualunque piano di appoggio che troverete. Per quanto riguarda i menu, è un classico dei picnic riproporre gli avanzi in maniera fantasiosa. In alternativa, se non volete cucinare, potete sbizzarrivi tra i menù proposti da due ottime cucine quella di Mamma Giò e Sweet Events, che troverete più avanti in questo speciale. Infine, è sempre bene ricordare di portarsi delle borse dove riporre i rifiuti che inevitabilmente si produrranno durante la giornata. Il picnic è e deve essere un momento di gioia e di condivisione a contatto con la natura ma nel rispetto dell'ambiente. L'area verde che viene occupata deve essere lasciata intonsa come è stata trovata. Non si tratta solo di educazione ma di un profondo e innato senso di civiltà, o almeno così dovrebbe essere. E sicuramente lo sarà in questo caso.
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Dejeuner sur l’erbe, atto secondo Per scoprire l’altro fascino di Varese a Seconda edizione di “Dejeuner sur l'herbe chez La Città Giardino” il pic-nic très chic, curato dall'agenzia varesina di comunicazione ed eventi “GirandolEvento”, ispirato al parigino Diner en blanc. L'edizione dello scorso anno è stato un vero successo. Come mai avete scelto proprio questo format per un pic-nic di gruppo? “Per portare un po' di magia e di eleganza, e perché no, anche un po' di educazione – spiega Silvia Zanzi che insieme a Francesca Borghi e Stefania De Rocchi rappresentano l'anima di Giran-
dolEvento – ed è un'ottima occasione per trascorrere una giornata all'aperto, a contatto con la natura, insieme alla famiglia e amici”. Ma anche un ottima maniera per scoprire i giardini “nascosti” della nostra città. “Esatto – sottolinea Francesca – ci sono luoghi incantevoli che nessuno ha mai visto. Veri e propri gioielli, come è stato lo scorso anno per Villa Mirabello”. Non a caso nel corso della giornata saranno organizzate delle visite guidate nel parco di Ville Ponti. Com'è il perfetto “Dejuner sur l'herbe” per GirandolEven-
to? “ Elegante – spiega Silvia – un cestino, abito bianco meglio e un bel cappello a completare il look. Soprattutto però ci deve essere anche voglia di stare insieme e di condividere quello che accadrà durante la giornata”. Sarebbe? “Gustarsi il cibo, ascoltare buona musica – continua Stefania – e partecipare ai nostri concorsi: cestino più bello, look più elegante e l'outfit più originale”. I più pigri potranno restare comodamente sdraiati a leggere La Provincia che sarà distribuito insieme a questo speciale!
II SPECIALE
LA PROVINCIA DI VARESE DOMENICA 7 SETTEMBRE
DEJEUNER SUR L'HERBE
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Il menù perfetto dello chef «Puntate su gusto e fascino» Fresco, leggero e stuzzicante, il picnic deve far trionfare i sapori Mamma Giò e Sweet Event ci svelano come stupire in tavola a Per un perfetto picnic ci vogliono cibo sano, gustoso e pratico da trasportare, giusto? “Assolutamente – spiega Juanita Lorenzon che insieme a sua sorella Ornella hanno dato vita alle bontà del pastificio MammaGiò – fresco, leggero e stuzzicante”. E proprio dalla voglia di ritornare alle cose genuine è nata l'idea delle due sorelle di creare un marchio che riporta in tavola, o nei cestini, la cultura del mangiar bene. “Nella nostra famiglia – prosegue – il cibo ha sempre svolto un ruolo importante. Non a caso abbiamo voluto dedicare il pastificio a nostra madre, perché tutte le mamme sono le vere protagoniste della cucina. Ha saputo trasmetterci la magia di nonna Ida che sapeva trasformare i pochi ingredienti a sua disposizione in piatti unici e sani”. E questa magia si ripete anche nelle prelibatezze proposte per i due cestini per il picnic. Versione “papà rudy”: formaggella fresca con marmellata di mirtillo e pane nero ai cereali, tortino salato di zucchine, uovo e parmigiano, riso venere con avocado e gamberi e macedonia di frutta fresca con gelato Buosi. In alter-
nativa “mamma Giò” con monoporzione di parmigiana con mozzarella di bufala, frittatina di spinacino fresco e ricotta couscous di verdure miste e pollo e macedonia di frutta fresca con il famoso gelato Buosi. Un cestino ricco di bontà, sane e gustose, anche per un'altro marchio famoso nella ristorazione
varesina SweetEvents che ribadisce il concetto di fresco ma anche pratiche da mangiare. “Si sta all'aperto seduti sull'erba quindi devono essere cibi semplici, dove non si rischia di ungersi o sporcarsi – spiegano le titolari Federica Tibiletti e Chiara Pontiggi – e poi devono essere colorati e attraenti, soprattutto per i più
piccoli”. Bello da vedere e gustoso, un binomio che si associa ad un altro concetto, quello del riciclo “è un classico del pic-nic preparare del cibo con gli avanzi del giorno prima - continuano – da assemblare con fantasia”. Ma ecco come deve essere un cestino per Federica e chiara. “Goloso”: panino al latte con sfilacci di arrosto di maiale, senape all’albicocca e mele fuji, chips di verdure, fregola con caponatina di verdure leggere, cup cake al cioccolato o muffin vaniglia limone e the freddo artigianale o caffè freddo. La versione “veggy” con pane nero con mozzarella, olio al basilico, pomodoro e stracciatella, pasta fredda con pesto siciliano ai pomodorini, mandorle capperi e olive, polpettine vegetariane con crema delicata, cup cake al cioccolato o muffin vaniglia limone e the freddo artigianale o caffè freddo. Infine la proposta “light” con club Sandwich pollo e avocado, chips di verdure, Insalatina pomodori cetrioli olive taggiasche e salsa yogurt, Cup cake al cioccolato o Muffin Vaniglia Limone, the freddo artigianale o caffè freddo. Buon appetito!
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Gioiello vista verde Tre dimore storiche da scoprire e amare a Una delle cose più confortevoli di un picnic è quella di potersene stare comodamente sdraiati su una coperta, in completo relax. E dopo aver gustato del buon cibo, anche questo puo' essere considerato un comfort, si ha tutta la libertà di trascorrere il resto del tempo in totale relax, magari in saggia compagnia di un buon libro oppure, come nel caso di questo evento “Déjuner sur l'herbe”di andare a spasso per il curatissimo parco e scoprirne i luoghi incantati. E un cenno al padrone di casa, Ville Ponti, che accolgono l'evento, è doveroso. Si tratta infatti di un
vero gioiello architettonico che si compone di tre dimore storiche, Villa Andrea, Villa Napoleonica e le Sellerie immerse nello stupendo parco secolare. Proprio per far conoscere meglio questo luogo, nel corso della giornata, alle 15,30 e alle 17,30 sono in programma delle visiste guidate del parco e dei giardini. Per chi vuole invece visitare gli interni di Villa Andrea, la dimora resterà aperta per tutto il giorno e il personale sarà a disposizione per rispondere a domande e curiosità. Un'occasione unica da non perdere per scoprire un angolo di Varese a molti ancora sconosciuto.
LA PROVINCIA DI VARESE
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DOMENICA 7 SETTEMBRE
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DEJEUNER SUR L'HERBE
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Mappa dei picnic in città C’è un posto adatto a tutti L’assessore all’Ambiente Clerici: «Il nostro verde è un patrimonio» Da Villa Mirabello al parco Mantegazza, ecco cosa vi offre Varese a Ci sono luoghi a Varese adatti a ospitare un picnic? La risposta è si, grazie alle numerose ville e dimore storiche con parchi annessi. Una vocazione naturale e una risorsa che Varese vuole condividere con tutti coloro che amano la natura e desiderano trascorrere una giornata all'aperto. E' necessario richiedere un permesso? “Tutti i parchi gestiti dall'amministrazione comunale sono pubblici e quindi accessibili a chiunque – spiega Stefano Clerici assessore all'Ambiente del Comune di Varese – E' possibile usufruire delle aree verdi per consumare un picnic senza chiedere il permesso se si tratta di un gruppo composto da poche persone, se invece si tratta di un'inziativa che coinvolge più gente è necessario richiedere il permesso ai nostri uffici del Verde Pubblico in via Copelli 5, dove si trova l'assessorato. Una raccomandazione che vale per tutti: il rispetto del verde pubblico è importante e, a fine giornata, i rifiuti devono essere portati via”. Fatta questa doverosa premessa, ecco una lista dei luoghi più adatti dove insediarsi con il classico
cestino da picnic, una comoda coperta e, perché no, un buon libro. La prima è l'area verde di fronte Villa Mirabello, nel cuore del centro cittadino, all'interno del parco del giardino comunale. Un immenso prato disseminato di alberi dove ripararsi in caso di afa che ben si presta a un picnic. La zona è inoltre munita di tavoli e panchine oltre che di servizi pubblici. Per i più pigri un bar potrà essere una valida altrernativa al caffè nel thèrmos oppure per un gelato.
Il secondo posto è l'area verde nel parco Mantegazza a ridosso dello stupendo Castello di Masnago. A dieci minuti dal centro. Dotato di un ampio parcheggio, oltre ad avere delle piazzole in erba confortevoli, all'interno ospita l'area giochi per i più piccoli. E se lo desiderate potete anche visitare le sale interne del Castello dove si trovano i celebri affreschi della Sala degli Svaghi e della Sala dei Vizi e delle Virtù oltre alle opere di celebrati artisti varesini come il Morazzone e il Magatti.
Per gli amanti dei picnic in compagnia degli amici a quattro zampe, l'area più adatta è quella di Villa Mylius dove si trova la zona recintata per lasciarli divertire e scorrazzare. Tra l'altro sono proprio in corso dei lavori di riqualificazione del parco per rendere ancora più bella e confortevole la Villa. Più decentrata, ma non certo meno affascinante, l'area verde del parco Zanzi alla Schiranna. In un caratteristico scenario fronte lago, la vasta zona, attrezzata di panchine e bagni, è l'ideale per picnic anche di compagnie numerose. Se invece il picnic è pensato per due, il luogo adatto è quello di Villa Toeplitz. Si tratta di una delle meraviglie varesine che ben si sposa con un “dejuner sur l'herbe” a due. Tassativo il classico con cestino in vimini e una comoda coperta. Se poi vi vestirete anche di bianco con cappello, la magia sarà completa. Très chic. Tutti i parchi cittadini restano aperti, in orario estivo, fino alle 22. I percorsi sono inoltre illuminati per cui una passeggiata tra gli alberi secolari potrebbe essere la degna conclusione del vostro picnic.
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La prima volta a Parigi Poi tutti i luoghi simbolo hanno indossato il bianco a L'evento varesino “Dejuner sur l'herbe” si ispira a quello ideato e promosso a Parigi fin dal 1988 le Diner en Blanc. Ideatore indiscusso di questo originale evento è il francesce Francois Pasquier che, nel 1988, ideo’ a Parigi la Dîner en Blanc. L'evento piacque talmente tanto che da allora, con declinazioni differenti, è stato realizzato in luoghi simbolo di varie città del mondo, raccogliendo sempre maggiori successi. L'ultimo, in ordine di tempo a New York. Come si svolge esattamente? La location viene comunicata alle migliaia di partecipanti solo all'ultimo minuto. Ciascun parte-
cipante deve presentarsi vestito di bianco munito di tavolo e due sedie bianche. Nel cestino devono esserci piatti in porcellana, calici in vetro e posate. I posti sono assegnati in loco in modo sistematico: dame tutte da una parte, e di fronte i signori. Per poter partecipare bisogna essere stati invitati a sua volta da un partecipante. Una volta confermata la presenza, diventa obbligatorio esserci nell'edizione successiva, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Chi ha partecipato ha confermato che l'effetto scenico di tutti gli ospiti in bianco è davvero spettacolare.
IV SPECIALE
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Il picnic senza guai? Bastano poche regole e l’evento sarà al top Puntate sulla comodità senza trascurare l’eleganza Come si fa? Iniziate da una coperta di cotone Poi non scordate un golf, un libro e il buon gusto aPer un pic-nic perfetto ci vuole organizzazione e attrezzatura adatta. Oltre al cestino, se ne parla nell'articolo di apertura dello speciale, bisogna tenere conto che si mangerà seduti sul prato senza tavolo o sedie e si utilizzeranno meno le posate e di più le mani. Quindi bisognerà essere pratici, essenziali ma non perdere di vista l'eleganza. Detto ciò cosa serve innanzitutto? Visto il periodo, essere certi delle condizioni meteorologiche per non incappare in un improvviso fuggi fuggi e poi una coperta, semplice, meglio se di cotone perché facilmente lavabile in lavatrice ad alta temperatura. Di norma sarebbe meglio portarsi anche un cuscino a persona, per stare più comodi e come eventuale piano di appoggio. A tal proposito, sempre che riusciate a trasportarla, un piccolo stratagemma per avere sempre un piano di appoggio vali-
do, è quello di infilare sotto la coperta o il lenzuolo da pic-nic una tavola in legno. In questo modo avrete una sorta di tavolo “nascosto” comodo per appoggiare soprattutto acqua, succhi o altri liquidi soprattutto se vi trovate su terreni irregolari o pieni di buche. In alternativa potete usare un vassoio. Altro accorgimento è
Vi converrà parcheggiare non lontano dalla location State attenti a tenere radio e voci a toni adatti
l'ombra, vi conviene munirvi di un ombrellone che lascerete in macchina se la zona scelta è già ricca di alberi. A proposito di auto, vi converrà parcheggiarla non troppo lontano dal luogo del vostro pic-nic, attrezzatura e cestino potrebbero rivelarsi pesanti, meglio avere la possibilità di trasportare il tutto un po' alla volta. Infine non dimenticatevi un buon libro e un cappello per godersi la giornata fino all'ultimo raggio di sole. Un consiglio, magari non li userete ma un golfino e dello spray contro le zanzare non occupano spazio e possono rivelarsi degli ottimi alleati. E dato che si tratta di una giornata all'aperto ricordatevi che se avete dei vicini è meglio tenere basso il volume della radio o della musica e anche il tono della voce. E' un momento di relax per tutti. Sarà superfluo ricordarlo, portate via ogni genere di rifiuto.
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Relax o divertimento Basta solo deciderlo a Restare distesi sull'erba o andare in giro per il parco o partecipare a una delle tante attività organizzate per questo “Déjuner sur l'herbe..2nd edition”? Questa è la domanda e la risposta ve la diamo elencandovi tutto quello che potrete fare nel corso di questa giornata speciale. Per i più piccoli l'associazione Cresci con Gusto ha alle-
stito un'area con eventi e laboratori dove potranno sbizzarrrisi. Per chi è invece arrivato in compagnia dell'amico a quattro zampe l'associazione Dog City Park ha predisposto un'area dove si potrà giocare con fido. Per gli amanti dello shopping invece nello spazio SunDay Market allestito da Ellis e Mabel, potrete
perdervi tra i tanti oggetti design in esposizione. Abbigliamento, t-shirt, felpe e accessori moda dipinti a mano e tanto altro. E poi ancora bigiotteria handmade con materiali diversi, dal pizzo all'argento ai pupazzi di sartoria creativa. Anche gli amanti della casa troveranno tanti prodotti originali, dalle tovagliette per i cani ai morbidi cuscini realizzati a mano. Infine potrete acquistare le opere dell'illustratrice Juice For Breakfast. Se invece volete un caffè a regola d'arte, potete dirigervi nello spazio allestito da Arte Caffè per assaporare le loro miscele dall'aroma unico.