Speciale!
Falò di Sant’Antonio
A cura di SPM Pubblicità
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Alle 21 il momento clou
Varese fa largo ai sogni. Le persone si stringono in un rito collettivo che fa ben sperare al domani e che ci fa capire chi siamo davvero a Torna la festa più amata dai varesini. Quella che non si può perdere neppure se piove o nevica perché è la festa dell’identità della nostra città. Nella pira, pronti ad accendersi, ci sono i desideri di tutti. Ci sono i buoni propositi per l’anno che arriva. E c’è il nome dell’anima gemella. Le radici del fuoco dei Monelli della Motta affondano nella storia, riportano a ieri, ma fanno pensare al domani. Il clou della festa è alle 21 di oggi, con l’accensione del falò. Il countdown verso quel momento è scandito dalla creazione della grande pira. La si erigerà fin dal primo pomeriggio, mentre davanti alla chiesa della Motta migliaia di lumini brilleranno in
segno di augurio (la benedizione delle candele è alle 10.30). La pira è importantissima: da come prenderà fuoco si potrà fare un prognostico dell’anno che ci aspetta. I due momenti di preghiera più
importanti della giornata sono i vespri delle 18, seguiti dalla messa solenne delle 18.30 presieduta dal prevosto, monsignor Gilberto Donnini. L’accensione del falò è preceduta dalla processione con la statua
del santo. Saranno centinaia gli scatti fotografici fatti al falò. Vanno pubblicati su Facebook o instagram aggiungendo gli hastag #falovarese2015 e #playxvarese3: i vincitori del concorso dello scorso anno saranno coloro che accenderanno la pira quest’anno insieme alle autorità cittadini. Per mangiare c’è l’imbarazzo della scelta, tra le golosissime frittelle il cui profumo comincia a sentirsi nell’aria già dal pomeriggio. La polenta con il gorgonzola, i panini con la salsiccia, i mustazzitt e i formaggi. Passando per il vin brulé promosso dal Gruppo Missionario Salesiano «Amici del Sidamo – In Missione onlus».
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La festa continua anche sabato Molti gli eventi in programma a Se protagoniste della giornata di venerdì sono le giovani coppie in cerca dell’anima gemella, sabato è il turno della famiglia. Con un doppio evento che piace un sacco ai bambini. Alle 12, infatti, il prevosto Gilberto Donnini, sfidando la paura per i cavalli, benedirà tutti gli animali. Cani e gatti, ma non mancano mai neppure grossi quadrupedi non propriamente da appartamento, come quella volta che si narra che il circo condusse sul sagrato persino alcuni elefanti. E poi, ancora, greggi di pecore, asini, criceti, rapaci dai becchi bizzarri. Il momento, già di per sé pittoresco, diventa ancora più significativo con il lancio di palloncini colorati dei bimbi delle scuole elementari del-
la città. Su ogni palloncino è scritto un messaggio di pace. I riscontri che arrivano ai Monelli ci dicono che quei palloncini approdano in tutta Europa, facendo sorridere chi li trova. A seguire la tradizione vuole che le autorità si riuniscano al panificio Pigionatti, proprio nella sala attigua al forno, per la benedizione del pane. Per l’occasione viene sfornato un tipico pane all’uva, da leccarsi i baffi. Sant’Antonio, infatti, non era solo protettore degli animali, ma anche dei panettieri. Dall’anno scorso, inoltre, è tornata la Micca di sant’Antonio, una colletta aperta nelle panetterie per sfamare i bisognosi. Sabato, per tutta la giornata, in città ci saranno le banca-
relle. Vi si trova di tutto: tanti dolci, ma anche gioielli di bigiotteria e prodotti alimentari a chilometro zero. Ci sono commercianti che fanno i salti mortali per essere presenti ogni anno: il mercatino di Sant’Antonio è uno dei più rinomati della zona proprio per l’atmosfera particolare che vi si respira.
Alle 18 tutti in chiesa per una Messa Solenne, presieduta da Luigi Stucchi, vescovo ausiliario di Milano. La festa si conclude ufficialmente alle 21 con il concerto-orchestra giovanile Paul Harris di Milano e il Coro della Camera di Varese diretto da Giovanni Mazza. I momenti magici sono tantissimi e il nostro giornale lancia una sfida all’ultimo selfie. Per la foto più significativa – scattata non solo al cospetto del falò ma durante entrambe le giornate - c’è in palio il kit dei Monelli della Motta con gadget e tipicità gastronomiche legate alla tradizione. Vi si troveranno anche i tipici biscotti alla cannella? Gli scatti più belli verranno pubblicati sul giornale. Per chi parteciperà sarà come entrare a pieno titolo nella storia di questo evento caro ai varesini. Per concludere: si ricorda che è ancora possibile comprare i biglietti della lotteria nei negozi di via Carrobbio.