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SPECIALE

FOTOVOLTAICO 19 APRILE 2014 • A CURA DI SPM PUBBLICITÀ • Supplemento al numero odierno de La Provincia

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Vantaggi e finanziamenti ma soprattuto come funziona Elettricità in più viene immessa nuovamente nella rete nazionale e rivenduta Il vantaggio diventa quindi duplice per pubblico così come per il privato Conto Energia Gli incentivi GSE per il fotovoltaico

a Il fotovoltaico è una modalità di produzione di energia elettrica che non utilizza né sprigiona sostanze nocive all'ambiente. Rientra tra i sistemi di produzione di energia comunemente chiamati puliti. Il fotovoltaico garantisce molti vantaggi sotto diversi punti di vista: economico, ambientale e di immagine, soprattutto per le aziende. In virtù di questi vantaggi costituisce oggi una delle forme di produzione di energia da fonti rinnovabili a più larga diffusione a livello mondiale e maggiormente incentivata dalle politiche energetiche di molti paesi. Il fotovoltaico è in effetti oggi una forma di investimento redditizia e sostenibile, a condizione che l'impianto sia realizzato con i giusti requisiti. In sostanza si tratta di un impianto elettrico formato da moduli capaci di trasformare l'energia solare in energia elettrica, sfruttando le proprietà di metalli semiconduttori come ad esempio il silicio. È proprio questa capacità produttiva che differenzia un impianto fotovoltaico dai semplici pannelli solari, che si limitano a produrre solamente

acqua calda. La maggior parte degli impianti fotovoltaici installati presso le abitazioni private è della tipologia "grid-connect", cioè composto da strutture connesse alla rete elettrica (nella fattispecie, quella di distribuzione a corrente alternata). Queste strutture possono reimmettere nella rete l'energia prodotta, dopo aver soddisfatto il fab-

bisogno energetico dell'edificio sul quale sono posizionate. Il vantaggio è quindi duplice: si azzera la propria bolletta e si guadagna grazie alla trasformazione in produttori di energia. L'installazione di un impianto fotovoltaico è in generale un investimento particolarmente conveniente, anche se inizialmente oneroso. Si rivela molto

adatto se l'esposizione ai raggi solari non è ostacolata da altri elementi (troppi palazzi intorno, ad esempio) e se è prolungata durante l'anno. È possibile sostenere le spese per l'installazione di un impianto anche in assenza di liquidità, ricorrendo a uno dei numerosi prestiti per il fotovoltaico messi a disposizione dalle banche per questo scopo. Si tratta di fi-

nanziamenti agevolati a tasso fisso o variabile che, in alcuni casi, arrivano anche a coprire l'intero costo dell'intervento. Le condizioni alle quali vengono concessi i prestiti variano a seconda che la domanda arrivi da un privato o da un'azienda. È possibile, inoltre, abbinare al prestito una polizza assicurativa che tuteli l'istituto finanziario dal rischio di insolvenza.

L'Unione Europea vuole contenere gli aiuti di Stato alle energie verdi: da Bruxelles, nei giorni scorsi, sono arrivate le nuove linee guida che le 27 nazioni dovranno seguire a partire dal primo luglio 2014. Ma da cosa nasce questo intervento? Il punto è che le energie rinnovabili sono cresciute molto negli ultimi anni nel Vecchio Continente, proprio per la spinta diretta dell'Unione europea, che ha imposto agli Stati membri degli obiettivi precisi da raggiungere entro il 2020. Per tagliare questi traguardi in tempi così stretti i vari Governi hanno abbondantemente foraggiato l'installazione delle fonti pulite con apposite politiche di incentivi statali, che hanno reso appetibili queste tecnologie per gli investitori. Negli ultimi anni, infatti, il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha attivato una linea di incentivi, chiamata Conto Energia, per favorire la diffusione degli impianti di energia rinnovabile. I bonus previsti sono erogati sotto forma di tariffe vantaggiose, con le quali il GSE paga i produttori per l'energia reintrodotta in rete. Considerando che la vita media di un impianto fotovoltaico è di circa 25 anni, grazie alle tariffe incentivanti si può recuperare abbastanza rapidamente l'investimento.


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CELLE SOLARI

Ecco i pannelli che con le nuvole funzionano meglio

Per ricaricare gli smartphone Ricaricare il proprio smartphone semplicemente mettendolo al sole. Una comodità che presto potrebbe essere alla portata di tutti, grazie alle ricerche effettuate da studiosi della Nanyang Technological University, che sono riusciti a realizzare un nuovo tipo di cella solare a base di perovskite.

Si tratta di nuove celle solari organiche stampabile su stoffa grazie a una stampante 3D La rivoluzionaria idea arriva dall’Inghilterra a Trasformare l'energia solare in energia elettrica anche quando il cielo è nuvoloso? Oggi è possibile. L'idea è di alcuni ricercatori inglesi del National Physical Laboratory, che hanno messo a punto delle nuove celle solari organiche, in grado di massimizzare la propria efficienza in caso di condizioni meteorologiche avverse. I nuovi pannelli solari del National Physical Laboratory sono fatti in materiale organico flessibile e stampabile su stoffa grazie a una stampante 3D: queste caratteristiche li rendono ottimi candidati alla produzione di energia in movimento.La gran parte dei pannelli solari presenti sul mercato è costruita per massimizzare la conversione della luce in energia elettrica, in condizioni di forte irradiamento solare: le celle messe a punto dai ricercatori inglesi, invece, raggiungono la massima effi-

cienza in condizioni di nuvolosità, passando dal 10% al 13% con costi di installazione più ridotti. Infatti, le celle solari create dai ricercatori inglesi utilizzano, come semiconduttore, minuscole molecole organiche che possono essere sciolte in una soluzione e stampate con una stampante 3D: la loro installazione sui tetti sarebbe molto più semplice rispetto agli impianti classici, grazie alla loro leggerezza e alla flessibilità. Il materiale si andrebbe, quindi, a stendere sul tetto, senza bisogno di interventi di rafforzamento della struttura: prodotte in vari colori, le celle possono anche essere trasparenti e, quindi, applicabili sulle finestre. Secondo i ricercatori del National Physical Laboratory, la flessibilità le rende adatte anche all'uso in movimento: l'elettronica di consumo e la moda potrebbero presto puntare su celle solari di questo tipo. Inoltre, alcu-

MINI CENTRALI

Per chi ama viaggiare Vere e proprie mini centrali elettriche portatili per la produzione di energia solare, interamente made in Italy. Sono le Solar Power Station di Tregoo, ultime nate in casa della Business Unit del gruppo En-eco, Una nuova opportunità per gli amanti dei viaggi in barca a vela, dei safari e dei viaggi in montagna.

La provocazione A

T-shirt solari sul mercato dalla Cina Il fotovoltaico potrebbe essere presto il motore per i nuovi tessuti elettronici e intelligenti. Grazie a nuove scoperte nel campo delle celle solari filiformi, infatti, gli e-textiles potrebbero essere associati alla tecnologia fotovoltaica per soddisfare il loro bisogno di energia elettrica, dando il via a una nuova generazione di t-shirt e altri indumenti a energia solare. Un gruppo di ricercatori cinesi della Fudan University ha messo a punto un nuovo materiale filiforme che svolge le funzioni di una cella fotovoltaica. Si tratta di un polimero particolarmente sottile e flessibile.

ne case automobilistiche come Fiat e Ford sarebbero interessate a una loro applicazione su tetti e finestrini delle vetture. Le celle solari organiche attualmente presenti sul mercato presentano un'efficienza massima

pari circa alla metà di quella delle celle solari in silicio: secondo i ricercatori inglesi, nel giro di pochi anni questo rapporto potrebbe ribaltarsi, a patto che gli investitori puntino su questo tipo di materiali.

Le celle possono essere trasparenti e, quindi, applicabili sulle finestre

MINI CENTRALI

Per decorare le finestre La tecnologia nel campo delle rinnovabili è in continua evoluzione: dalle tegole fotovoltaiche all'impianto fotovoltaico da balcone, fino ad arrivare alle finestre decorate con le celle solari colorate. A mettere a punto queste celle solari sono stati i ricercatori della University of Michigan.


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Conviene ancora nell’anno 2014 post-incentivi?

UTILITÀ

Detrazioni fiscali i benefici Tra i benefici non bisogna sottovalutare quelli delle detrazioni fiscali che dimezzano i costi del fotovoltaico: se un impianto viene pagato 8.000 euro, con le detrazioni mi vengono "restituiti" 4.000 euro sotto forma di detrazione d'imposta spalmata in 10 anni con quote annuali di pari importo.

La valorizzazione dell'energia ceduta in rete l'autoconsumo, le detrazioni fiscali costituiscono l'altra riva delle agevolazioni a eIl fotovoltaico nel 2014 in Italia, quali scenari ci prospetta? Riuscirà a "mantenere il testimone" della corsa alle rinnovabili? Nel mondo il solare continua la sua corsa, ma in Italia il business del grande fotovoltaico industriale e commerciale lascia il posto ai piccoli impianti domestici che, grazie alle detrazioni fiscali, danno alle famiglie vantaggi equiparabili a quelli degli ex-incentivi del conto energia. Questo proseguirà per tutto il 2014: le detrazioni fiscali del 50% sono infatti prorogate a tutto l'anno corrente. L'anno precedente è stato caratterizzato da almeno due fattori di novità che hanno condizionato, nel bene e nel male, l'evoluzione del solare a livello nazionale: la fine degli incentivi da un lato e la diatriba commerciale con la Cina (terminata in un accordo commerciale) dall'altro. La Cina, accusata dall'Unione Europea di praticare "concor-

renza sleale" a causa dell'eccessivo ribassamento dei prezzi, è nel mirino di Europa ed Usa. Dunque, fine degli incentivi e concorrenza cinese sono fattori che hanno destabilizzato al momento, ma che hanno iniziato un processo di stabilizzazione del mercato. Il 2013 è stato un anno critico in Italia, complice la crisi economica del paese, ma il fotovoltaico nel 2014 sembra resistere nel settore domestico, ancora coperto da interventi di natura fiscale. Oggi, terminati gli incentivi del conto energia, un impianto fotovoltaico domestico da 3 Kw arriva a costare meno di 7 mila euro: un terzo, rispetto a solo una manciata di anni fa. La convenienza è sempre un rapporto tra costi e benefici: i costi sono diminuiti di due terzi, i benefici non includono più gli incentivi ma la valorizzazione dell'energia ceduta in rete, l'autoconsumo, le detrazioni fiscali.

FOTOVOLTAICO

Efficienza e risparmio Per il fotovoltaico nel 2014 si prevede che in Italia le nuove installazioni saranno pari a circa 350 MW all'anno, sempre più in integrazione con le altre tecnologie per l'efficienza energetica. Fotovoltaico, efficienza e risparmio energetico, dunque, insieme per tagliare i costi energetici.

Novità A

I Seu, la vera opportunità di quest’anno A Il numero di impianti commerciali / industriali installati aumenterà quando andranno finalmente "a regime" i Seu (Sistemi Efficienti d'Utenza), oggi già avviati dalle delibere dell'Autorità per l'Energia. Sono dei sistemi che hanno il vantaggio di mettere in comunicazione diretta produttore e consumatore, operatori dell'energia con medie e grandi utenze consumatrici di energia: aeroporti, stazioni, porti, grandi, medie e piccole aziende. Il vantaggio di questi sistemi deriva dalla vendita diretta di energia dal produttore al consumatore. i Seu sono la vera opportunità e novità del 2014.

L'autoconsumo è la vera convenienza del fotovoltaico perchè riduce le bollette in maniera immediata, ancor prima del meccanismo di rimborso /compensazione dello scambio sul posto. La valorizzazio-

ne dell'energia immessa nella rete elettrica fa leva sullo scambio sul posto, oppure sul ritiro dedicato cioè la vendita dell'energia accumulata al Gse con un prezzo minimo garantito.

nel mondo il solare continua la sua corsa e in Italia vincono i piccoli impianti domestici

NUOVE FRONTIERE

Alla conquista di nuovi mercati La Bloomberg New Energy Finance e la Deutsche Bank Research si mostrano ottimiste e prevedono che il fotovoltaico nel 2014 si consoliderà ulteriormente, grazie alla crescita della domanda internazionale. Nel mondo, infatti, il fotovoltaico sta"mettendo radici" in nuovi mercati emergenti.


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L'evoluzione è possibile Merito delle nanoparticelle Si chiamano concentratori solari e sono lastre di plexiglas drogate Sono stati messi a puntoda scienziati dell'università della Bicocca a Semplici lastre di plexiglass "drogate" con speciali nanoparticelle fluorescenti catturano e concentrano la luce del sole e possono trasformare le vetrate degli edifici in generatori di energia pulita.

Una ricerca italoamericana, condotta insieme da scienziati dell'Università di Milano Bicocca e del Los Alamos National Laboratory, promette di aprire una nuova finestra per l'utilizzo del fotovoltaico, grazie a nanoparticelle luminescenti ingegneri e architetti potrebbero riuscire presto a fare cose che per ora hanno solo sognato. Per esempio, realizzare vetrate trasparenti e nello stesso tempo in grado di contribuire alla produzione di energia. Il trucco messo a punto dal gruppo guidato da Sergio Brovelli e Francesco Meinardi, del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell'ateneo milanese, sta in un nuovo tipo di dispositivi chiamati concentratori solari. Non sono celle fotovoltaiche, non sono capaci di trasformare i fotoni in corren-

te elettrica, però sono in grado di raccogliere la luce e concentrarla, appunto, indirizzandola dove si vuole. Sui concentratori solari gli scienziati e le aziende di tutto il mondo stanno lavorando molto da qualche anno. A Milano hanno trovato il modo per realizzarne un tipo molto particolare, che riesce a catturare una piccola quota di raggi solari, a deviarli e a farli viaggiare in una direzione stabilita per 50 centime-

tri o più, prima che vengano raccolti da una cella fotovoltaica. In questo modo la superficie resta trasparente, perché i concentratori solari sono in realtà nanoparticelle disperse per esempio nel plexiglass, e continua a servire come fonte di luce per l'interno dell'edificio, mentre in realtà i fotoni spediti altrove servono alla produzione di energia. Ma se il sistema è così facile, come mai solo il loro gruppo ci

è riuscito, ottenendo anche la pubblicazione su Nature Photonics? "Il problema è che di solito queste particelle assorbono la luce solare, la riemettono in una certa direzione, ma poi la riassorbono anche. Così nel giro di pochi centimetri, tutta la luce viene riassorbita dalle altre particelle che si trovano lungo il percorso - ha spiegato Brovelli - Invece il nostro materiale assorbe la luce solare, la riemette, ma poi resta trasparente a questa luce riemessa". A contribuire al risultato sono due fattori: aver trovato la lunghezza d'onda giusta, ma anche aver creato nanoparticelle composte in realtà da due materiali diversi e con proprietà differenti incapsulati uno dentro l'altro. Con questi nano-materiali, non più soltanto i tetti ma tutte le parti di un edificio possono diventare pannelli solari, favorendone l'auto-sostenibilità. Inoltre la possibilità di realizzare dispositivi di qualsiasi forma e colore offre nuove opportunità nel design di elementi architettonici intelligenti.

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Celle solari realizzate in plastica Il fotovoltaico diventa economico a Usare il grafene per aumentare l'efficienza delle celle solari in plastica, ancora poco competitive rispetto ai moduli in silicio. Questa l'idea è di un team del dipartimento di ingegneria dei materiali dell'Università di Cincinnati, che presenterà a breve i risultati dello studio all'incontro dell'American Physical Society Meeting di Denver, in Colorado. Sfruttare la plastica al posto del silicio nella costruzione delle celle solari porterebbe molti vantaggi: le celle sarebbero più economiche, più leggere e flessibili, ma anche più fa-

cili da smaltire. Ma il gap fra le due tecnologie, in termini di efficienza, è ancora notevole: l'aggiunta del grafene, secondo i ricercatori di Cincinnati, potrebbe triplicare la capacità di conversione della cella solare in plastica. Il grafePiù ne infatti, al contrario polimeri a base di economiche dei carbonio, ha una cone più leggere ducibilità molto eleI vantaggi vata. è fatto di sono molti Ilunografene strato monoatomico di carbonio ed è per questo che le sue dimensioni sono notevolmente ridotte: la quantità necessaria per ogni modulo sarebbe minima.


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La FIFA World Cup 2014 sarà green L'Arena Pernambuco illuminata grazie all'energia fotovoltaica: un impianto da 1MW di potenza a L'Arena Pernambuco, uno dei cinque stadi in Brasile che ospiteranno i prossimi Mondiali di calcio 2014, sarà illuminato grazie all'energia prodotta da moduli fotovoltaici Yingli Solar. L'impianto, da 1MW di potenza, è stato realizzato dal Gruppo Neonergia, una delle aziende del fotovoltaico più grandi del Brasile. L'impianto a terra, il primo in assoluto installato nello stato brasiliano di Pernambuco, occupa una superficie di 15 mila metri quadri e comprende oltre 3.650 moduli Yingli Solar monocristallini della serie Panda ad alta efficienza. Il sistema fo-

tovoltaico riuscirà a produrre stadio sarà allestito un Visitor oltre 1.500 MWh di energia Center che permetterà di monielettrica all'anno, pari al 30% torare in tempo reale la produdel fabbisogno zione di energia energetico dello dell'impianto. Quando non sarà stadio (e al conL'innovazione sumo annuale in funzione delle energie di circa 6.000 rinnovabili enl'energia solare tra a far parte cittadini brasiliani). prodotta sarà anche dello Quando l'arena immessa in rete sport. non sarà in funLa FIFA ha, ine distribuita alla fatti, tra i suoi zione, l'energia solare prodotta quello comunità locale obiettivi dall'impianto di assicurarsi sarà immessa in rete e distribui- che i principi della sostenibilità ta alla comunità locale. Per in- ambientale rientrino nei piani formare ed educare il pubblico di implementazione e sviluppo al fotovoltaico, all'interno dello della FIFA World Cup 2014.

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Londra: in arrivo pannelli fotovoltaici per il Big Ben

e-QBO, il progetto made in Italy che aggredisce i mercati esteri

a La Camera dei Comuni del Parlamento del Regno Unito starebbe valutando l'ipotesi di installare dei pannelli solari per alimentare il famosissimo orologio dei Big Ben. L'iniziativa rientrerebbe in un progetto di riduzione dell'impatto ambientale dovuto alle istituzioni. Lo scorso mese è stato chiesto ai

a Si chiama e-QBO, è un cubo fotovoltaico con un lato di di 5 metri, frutto di un progetto italiano e nato dall'ingegno dell'architetto Romolo Stanco. È stato presentato dal GSE all'apertura del World Future Energy Summit, il forum ad Abu Dhabi che rappresenta il più importante avvenimento nel settore delle rin-

parlamentari di sottoporre delle proposte sui possibili utilizzi verdi della sede del Parlamento a Londra, in particolare per ridurne il consumo energetico e aumentarne l'efficienza. E così si è palesata l'ipotesi di rendere il Big Ben un prodigio dell'energia solare. Qualora venisse approvato, i pan-

nelli fotovoltaici che verranno installati non dovranno andare a detrimento dell'iconico: probabilmente saranno inglobati direttamente nel tetto. Bisognerà comunque attendere il parere del gruppo di tutela ambientale delle due camere, che verificherà la fattibilità dell'operazione, i costi e il rientro nel lungo periodo.

novabili. Grazie ai pannelli solari integrati nelle vetrate che delineano la struttura, e-QBO è in grado di produrre fino a 50 chilowattora di elettricità al giorno, pari al fabbisogno quotidiano medio di 3 famiglie. Molto versatile, si presta ad esempio a ricaricare delle auto elettriche in un parcheggio o ad assicurare docce cal-

de in un campeggio o in un'area picnic. Grazie al sistema di stoccaggio integrato, inoltre, l'energia fotovoltaica in surplus può essere conservata e usata nelle ore notturne. È con proposte come queste che gli imprenditori italiani del settore sperano di trovare all'estero nuove possibilità di crescita per le loro tecnologie.


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Tegole fotovoltaiche Una soluzione di particolare pregio Perfettamente integrate nel tetto che le ospita facili da maneggiare, installare e sostituire a Le tegole fotovoltaiche rappresentano una delle possibili soluzioni tecnologiche per l'integrazione in architettura dell'energia solare. Si tratta, in sostanza, di tegole speciali che vengono inserite, in alternativa ai tradizionali pannelli, nelle coperture degli edifici, soprattutto quando si tratta di monumenti o di altri edifici di particolare pregio storico o architettonico. La loro caratteristica principale, infatti, è quella di essere perfettamente integrate nel tetto che le ospita. Sono, inoltre, facili da maneggiare, installare e sostituire e si prestano, oltre che ai tetti a spiovente, anche alle coperture piane e alle facciate. Di solito, questi dispositivi sono costituiti da una base in cotto (o in materiale sintetico) su cui viene inserito un piccolo pannello fotovoltaico, ma sul mercato ne esistono diverse tipologie, adatte ai vari tipi di

tetto e con funzionalità differenti. Le tegole fotovoltaiche a celle solari, ad esempio, sono costituite da piccoli pannelli fotovoltaici inseriti tra i coppi e protetti da un vetro che garantisce una certa resistenza agli agenti atmosferici, agli urti e all'eventuale calpestio. Questo tipo di tegole, di solito, sono realizzate in argilla naturale o con speciali polimeri e sono facilmente adattabili a tutte le coperture. Anche se sono relativamente facili da installare, richiedono la sostituzione dell'intero tetto e si distinguono per una produzione energetica piuttosto bassa. In alternativa, è possibile optare per tegole fotovoltaiche a coppi, in cui l'elemento fotovoltaico ha proprio la forma della singola tegola, o per quelle trasparenti realizzate in policarbonato, in pvc o in vetro. Anche queste sono adattabili a qual-

Il futuro? A

Fotovoltaico per gli occhiali firmati Google A Trovare nuovi modi per migliorare l'installazione degli impianti fotovoltaici, grazie all'uso dei Google Glass. A pensarci è stata la Sullivan Solar Power, che sta già testando le funzionalità dei Google Glass nella sede locale di San Diego. Con la nuova trovata della SSP, i Google Glass permetteranno al tecnico di catalogare problemi e caratteristiche, calcolare distanze e movimenti giusti, accedere ai database che riguardano gli impianti. Con un software ad hoc, inoltre, il tecnico potrà avere a disposizione i dati riguardanti il cliente e il sistema residenziale da controllare.

siasi tetto e a a tutti i tipi di edificio e sono reperibili sia come tegola singola che come lucernari. Ideali per i punti luce e per i sottotetti garantiscono una buona trasmissione della luce e sono particolarmente re-

sistenti agli agenti atmosferici. Le tegole a struttura piatta sono invece realizzate con fotovoltaico a film sottile e si caratterizzano per la possibilità di calpestare la copertura in caso di necessità.

Sono l’ideale per i punti luce ma anche per i sottotetti

MUSICA ROCK

Per migliorare il fotovoltaico La musica rock e pop migliora leprestazionidellecellesolarifotovoltaiche. Lo sostengono alcuni ricercatori londinesi della Queen Mary University e dell'Imperial College, che hanno appena pubblicato uno studio sucellesolarisperimentaliabasediossidodizinco,materialea buonmercato.


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Ikea: stanno arrivando i pannelli solari Sono realizzati in Germania e si avvalgono della tecnologia a film sottile e sono un’invenzione inglese a Ikea metterà in vendita pannelli solari in tutti i suoi negozi britannici, commercializzazione che si completerà nei prossimi dieci mesi. La multinazionale svedese, specializzata nella vendita di mobili d'arredo, ha optato per un debutto su scala più ampia nel mercato dei pannelli solari, dopo il successo di un progetto pilota in un negozio dell'Essex. Il punto vendita Ikea di Lakeside, poco più a Est di Londra, ha venduto infatti quasi un impianto fotovoltaico al giorno. Da qui, quindi, l'idea di commercializzare i pannelli solari Ikea anche negli altri 17 negozi spar-

si in tutta la Gran Bretagna. Il costo dell'impianto fotovoltaico Ikea composto da 18 pannelli solari a film a sottile, è di 6.800 euro. I pannelli solari Ikea sono realizzati in Germania e si avvalgono della tecnologia a film sottile. I clienti IKea riceveranno una consulenza personalizzata e un pacchetto che comprende installazione e manutenzione dell'impianto fotovoltaico. La

decisione di Ikea di vendere pannelli solari in tutti i negozi britannici rappresenta un ulteriore passo della multinazionale verso una maggiore sostenibilità ambientale. Infatti, Ikea si è già impegnata a soddisfare con le rinnovabili il suo intero fabbisogno energetico da qui al 2020, fissando al 2015 l'obiettivo intermedio del 70% di energia proveniente da solare ed eolico.

Produrre energia solare anche di notte A Il più grande limite dell'energia solare è che il sole non resta in cielo 24 ore su 24. Grazie però all'avanzamento tecnologico odierno, anche questo ostacolo sta per essere superato. Il grande salto potrebbe avvenire non grazie a invenzioni futuristiche, ma a un sistema che esiste da milioni di anni: la fotosintesi delle piante. Simulando lo stesso processo dei vegetali infatti, i ricercatori della University of North Carolina hanno creato celle solari in grado di produrre energia

anche di notte. L'ispirazione è arrivata come detto dalle piante, in particolare dal processo che vede la conversione della luce solare in combustibile per le cellule. L'invenzione si chiama cella fotoelettrosintetica colorante sensibilizzata e funziona in parte come una normale cella solare, ma in parte viene utilizzata anche per creare una reazione chimica nell'acqua tra idrogeno e ossigeno. La reazione ha come prodotto finale la creazione di idrogeno al quale

attingere a seconda delle necessità. Ogni cellula è formata da due componenti: una molecola e nanoparticelle. La molecola assorbe la luce solare in entrata e avvia un processo di assorbimento degli elettroni dall'acqua. A questo punto entrano in gioco le nanoparticelle che prendono gli elettroni e li utilizzano per produrre idrogeno. L'ossigeno contenuto nell'acqua evapora, mentre il combustibile rimane sul posto, legato all'energia solare.

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É ormai una realtà In Italia il Primo Gruppo d'Acquisto

Il commercio elettronico si apre al businness verde

a Nasce il primo Gruppo d'Acquisto italiano per Accumulatori per Fotovoltaico. Il Gruppo, costituito su iniziativa del blog Energie Rinnovabili, punta ad aiutare tutti i possessori di un impianto fotovoltaico a risparmiare sulla spesa di energia elettrica. Con la soluzione dell'accumulo, il proprietario può gestire

a Una piattaforma per il commercio elettronico che favorisca le compravendite di pannelli solari: è il marketplace di Solar Exchange, che ne ha aperto il portale per il 9 settembre scorso. Lo scopo è creare un collegamento fra le aziende del solare: produttrici di componenti, utility pubbliche, sviluppatori aziende EPC,

l'energia direttamente: decidere, quindi, quando usarla e quando metterla da parte per un consumo successivo, soprattutto di notte. Per aderire occorre iscriversi gratuitamente attraverso il sito accumulatorifotovoltaicofacile.blo gspot.it. Una volta raccolte le adesioni, il Gruppo aprirà un'asta tra i fornitori di sistemi

di accumulo che garantiscano determinati requisiti, a cominciare dalla qualità del prodotto. La registrazione non è vincolante, nel senso che gli iscritti non sono poi obbligati a effettuare alcun acquisto. In sostanza, maggiore sarà il numero degli iscritti e maggiore sarà la possibilità di ottenere prezzi convenienti.

società elettriche. I rapidi cambiamenti del mercato esigono nuovi modelli di business e scambio commerciale: con la piattaforma di trading di Solar Exchange sarà possibile effettuare transazioni "B2B", aste e richieste di quotazioni (RFQ). Secondo gli esperti della società la nuova piattaforma fornirà una solu-

zione a molti venditori che hanno difficoltà con i modelli tradizionali di scambio commerciale, anche per la vastità e la dislocazione delle aziende che si occupano di energia solare nel mondo. Solar Exchange, quindi, rimuove queste barriere commerciali, offrendo un percorso facilitato per fare affari nel settore dell'energia.


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