A cura di SPM Pubblicità Supplemento al numero odierno de L’Eco di Bergamo
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YSSEUS navigare nelle idee
ODYSSEUS2014 NAVIGARE NELLE IDEE
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L’
l “Premio Odysseus 2014, navigare nelle idee” è un riconoscimento destinato alle PMI che si distinguono per capacità d’innovare, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza dei migliori progetti e delle migliori realizzazioni dell’imprenditorialità bergamasca. L’innovazione è il motore dell’industria che morirebbe senza l’investimento nella ricerca di nuove soluzioni e nuovi prodotti. Innovare non è immediato e non è facile, soprattutto per le PMI che spesso non hanno all’interno un ufficio di ricerca e sviluppo e devono ricorrere a risorse esterne. Certo per innovare è necessario investire e, se si è piccoli, è indispensabile costruire una rete di contatti utili per promuovere e validare i metodi che portano allo sviluppo di nuovi prodotti. La sinergia tra le PMI, i centri di ricerca e le Istituzioni bergamasche può giocare un ruolo fondamentale nel sostegno dei processi innovativi: è però fondamentale avere il coraggio di credere nella possibilità e opportunità di sviluppare nuovi prodotti e processi e investire solo dove il territorio offre eccellenze che possano garantire adeguato supporto alle PMI che spesso, per problemi contingenti, mettono in secondo piano l’innovazione. La garanzia di ottenere un prodotto veramente rivoluzionario non c’è. L’unica certezza è che un team competente e ben guidato, con a disposizione strumenti adeguati, apporti sicuramente migliorie e modifiche prestazionali evidenti a breve termine e, nel tempo, possa rivoluzionare il mercato con un prodotto radicalmente nuovo. Le aziende oggi non hanno più alibi: innovare e competere sul mercato si può – si deve nella situazione di crisi contingente - a patto di essere disponibili a investire, coinvolgere esperti competenti e mettere a disposizione strumenti adeguati. Il “Premio Odysseus 2014, navigare nelle idee” va in questa direzione e offre un utile stimolo alle aziende bergamasche a investire nell’innovazione che può essere declinata in innovazione di prodotto, di processo, nella funzione d’uso, in crescita d’impresa e internazionalizzazione, in comunicazione di impresa. Ogni categoria identifica quali sono i settori dell’innovazione in cui dovrebbero investire le aziende per essere competitive. Il Premio è inoltre un’ottima vetrina per mostrare le eccellenze delle PMI bergamasche.
occasione del Premio Odysseus mi permette di ripercorrere alcuni dei passi fondamentali che hanno portato alla fondazione di BergamoScienza, associazione senza scopo di lucro che ha come fine la divulgazione della cultura scientifica e che organizza da 12 anni a Bergamo un Festival della Scienza. La tradizione culturale di Bergamo era molto ricca di iniziative in ambito artistico, musicale e cinematografico, anche di respiro internazionale, ma mai nel passato aveva contemplato manifestazioni per il pubblico legate alla scienza. Quando i fondatori, un gruppo di privati cittadini di Bergamo, propose l’iniziativa ad alcuni degli interlocutori che operavano nell’ ambito culturale della città, il progetto del Festival della Scienza venne considerato un po’ velleitario, perché non in sintonia con la tradizione culturale cittadina. Se a Bergamo non ci fosse stato un ambiente imprenditoriale e istituzionale attento all’innovazione e alla cultura della comunicazione scientifica, BergamoScienza non sarebbe mai nata. E non avrebbe dimostrato di crescere negli anni, radicandosi progressivamente nel territorio della Provincia anche nell’ ambito scolastico. BergamoScienza ha avuto il merito di proporre il metodo della conoscenza scientifica attraverso le voci più autorevoli della ricerca internazionale, sia che fossero Premi Nobel o comunque scienziati di punta e opinion leader. La parola chiave attuale nell’ambito della cultura scientifica e tecnologia è “comunicare” i risultati della ricerca ad un pubblico più ampio possibile, incluso quello non specialistico. Ciò non viene soddisfatto in maniera adeguata oggi, in molti casi, dal sistema scolastico tradizionale e, in alcuni casi, anche da quello accademico. Gli anglosassoni chiamano questo passaggio fondamentale della comunicazione scientifica “outreaching”. Viene completamente ribaltato il classico rapporto docente-discente, in cui l’interazione è comunque fra esperti. In questo caso il docente si mette a disposizione del pubblico che ascolta, anche quando ha pochi strumenti di apprendimento di base a disposizione, con un meccanismo virtuoso di diffusione del messaggio a più livelli per età, grado di conoscenza e professionalità che crea una informazione diffusa sui temi affrontati e perciò cultura nel senso più ampio. Dal 2003, anno della fondazione di BergamoScienza, circa 900.000 persone hanno partecipato agli eventi del Festival, sicuramente un numero significativo per creare un impatto della comunicazione scientifica sulla nostra società civile. Noi pensiamo che anche per questo Bergamo sia diventata terreno fertile per far crescere la cultura della conoscenza e della innovazione, perché di questa sono ormai stati investiti anche gran parte dei nostri ragazzi durante l’età dell’educazione scolastica.
Prof. Stefano Paleari Rettore dell’Università di Bergamo
Dott. Mario Salvi Presidente BergamoScienza