SPECIALE
SPORT INVERNALI 24 NOVEMBRE 2014 • A CURA di spm pubblicità • Supplemento al numero odierno de La Provincia
a
Montagna: divertimento e disciplina Consigli utili per una gita in alta quota
Vivere la montagna attraverso passioni, consigli, limiti e consapevolezze Se non sei preparato in alta quota tutto è possibile, ma la paura può salvarti a “Niente fremiti di gioia. Niente ebbrezza della vittoria. La meta raggiunta è già superata. Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà. Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa, lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai.” Sono le parole di Giusto Gervasutti, storico alpinista italiano e instancabile esploratore di montagne e massicci in tutti i versanti delle Alpi (e non solo). Che tu sia pattinatore o escursionista, alpinista o sciatore, che tu scelga di conquistare la montagna dal basso verso l’alto o viceversa, non puoi che confermare tutto questo. Ma la montagna non è solo passione. La montagna insegna ad avere un approccio umile, che non significa sottovalutare o sacrificare le proprie forze e capacità, ma significa al contrario utilizzarle in maniera intelligente, saggia che spesso si concretizza nel sapersi preparare adeguatamente, nel saper aspettare i momenti più propizi, nel capire l’importanza del sacrificio, nell’ ascoltare e confrontarsi per poi finalmente partire, fare, agire. La montagna ti insegna l’equilibrio, che tu sia uno sportivo professionista o un lavoratore “normale” accanito sostenitore dei weekend sulla neve. Se in montagna ti sottovaluti, troverai sempre un buon motivo per non affrontare un percorso impegnativo, se ti sopravvaluti paghi di persona e qualche volta senza possibili-
tà di “recupero”. La montagna è coraggio e accettazione del rischio ma anche consapevolezza che la preparazione e il buon senso lo possono ridurre di molto. E’ vero che il rischio è insito in tutte gli ambiti della vita. Quando lanci un prodotto innovativo o quando apri un nuovo mercato, magari un po’ di più quando in discesa fai un sorpasso al limite o quando scali una cascata di ghiaccio. Il rischio in ogni caso va ridotto. Come? Con la preparazione, con dei test, con metodologie di lavoro adatte allo scopo. Più
ci si avvicina al limite, più si rischia. La montagna è passione, ma va calcolata sempre la sua quota di rischio. Il limite c’è, ma non è fisso. Cambia continuamente in funzione della nostra preparazione e della nostra capacità di migliorare. Il limite molto spesso è qualcosa che noi ci poniamo per pigrizia, per accondiscendenza verso le nostre debolezze o per mancanza di stimoli e volontà di migliorare e anche per la paura di dover soffrire nel mettere in gioco tutte le energie di cui disponiamo. Il
limite sta nella nostra testa, nella nostra capacità di soffrire, nelle nostre motivazioni. In motagna devi stabilire delle priorità e non è tutto indispensabile. Anzi. Portare con sè il materiale essenziale, ad esempio, è una regola importante per te e per chi è con te. La montagna è amore e piacere ma anche adrenalina e paura. Ma la paura la devi sempre avere, la paura è rispetto, ti salva, ti fa valutare i rischi e ti fa apprezzare la prossima sciata o scalata. Quella che ancora deve venire.
a
Sciare sulle Alpi Svizzere: La montagna degli angeli a Famosa per il cioccolato e per i suoi treni rosso fuoco, che attraversano valli sovrastate da montagne torreggianti e chalet in legno sommersi dalla magia della neve, la “piccola” svizzera offre numerose stazioni sciistiche che vanno dai grandi centri ricchi di glamour come St. Moritz e Zermatt fino alle più piccole e stravaganti località montane come Andermatt, Villars e Zinal. Inoltre, la qualità degli alberghi in svizzera, dei ristoranti e degli impianti di risalita è universalmente eccellente grazie ad un organizzazione che permette un efficente servizio di trasporto pubblico. Questo permette di raggiungere con grande facilità tutte le stazioni. E allora quali sono le localite migliori da scegliere? In base al vostro tipo di vacanza preferito, dallo sci più divertente a quello più tecnico, abbiamo scelto le migliori. E magari, perchè no, senza dimenticare il livello offerto dalla vita notturna. Laax: Il tempio dello snowboard. La costruzione della più grande Halfpipe del mondo a Laax, ha definitivamente consacrato questa come la località più importante di tutta Europa per gli amanti dello Snowpark e delle evoluzioni sulla tavola.
Con le vicine Flims e Falera, Laax forma uno dei più importanti comprensori di tutta la svizzera ed è segnalata per la sua rinomata scuola professionale: la Snowboard Freestyle Academy. Inoltre, Laax offre un intensa vita notturna rendendo dinamico e giovane il cosiddetto “doposci”. Engelberg: a migliore per un weekend: Per gli sciatori affermati e competenti, a un ora da Lucerna, troviamo Engelbergl, meta ideale per una breve pausa di sci. “La montagna degli angeli”, fondata da un monaco benedettino nel 1120, oggi offre il comprensorio sciistico Engelberg Titlis, raggiungibile con un percorso di soli cinque minuti mezzo autobus dal centro della città. St. Moritz: la migliore per glamour. Le famose piste da sci di St. Moritz hanno accolto ospiti ricchi e famosi per più di 150 anni. Ancora oggi viene definita la migliore per la vasta area sci ma anche per le sue numerose attività che comprendono altri sport invernali come, ad esempio, i Campionati Internazionali di Polo sul lago. Con la più alta concentrazione di hotel a 4 e 5 stelle St. Moritz è una delle località più costose del pianeta.
II
III
la provincia DI VARESE la provincia DI VARESE lunedi 24 novembre 2014 lunedi 24 novembre 2014
SPECIALE
SPORT INVERNALI
SPECIALE
SPORT INVERNALI
a
a
Le Novità, le attrezzature Pronti per la prima neve
Momento di culto e di lode agli Dei La nascita delle Olimpiadi Invernali
Sci per ogni esigenza, materiali tecnici e nuove tendenze I più originali arrivano però dal mondo dello snowboard
Evento sacro” diventato popolare più di 100 anni fa. Un viaggio tra storie, curiosità, racconti ed anedotti dei giochi più famosi di sempre capace, spesso, di fermare le guerre
a Un prodotto valido deve offrire qualità e durata nel tempo soprattutto se serve a praticare sport invernali. In montagna si è costantemente esposti a condizioni climatiche particolari che, spesso, possono rivelarsi estreme e pericolose. Per questo motivo le novità dell’ attrezzatura sportiva per la stagione invernale in arrivo coniugano materiali high-tech dalle alte prestazioni con comfort e praticità. L’anteprima sulle tendenze per la prossima stagione bianca sono state presentate da Skipass Panorama Turismo, in occasione dell Salone del turismo e degli sport invernali svoltosi alla Fiera di Modena dal 30 ottobre al 2 novembre scorso. Gli sci per ogni esigenza Particolare attenzione è stata rivolta ai nuovi materiali, per creare sci leggeri e maneggevoli, dalle alte prestazioni. Una delle aziende di punta ha pro-
posto gli sci in grafene, cristallo leggerissimo ma trecento volte più forte dell’acciaio che permette di creare uno sci dalle alte prestazioni, più leggero ed elastico del 25%. Le nuove tendenze per il prossimo inverno sulle piste sono soprattutto legate al mondo del freeride, cioè lo sci fuoripista su neve fresca per sciare in libertà e a contatto con la natura. Le aziende stanno producendo sci più larghi che favoriscono il galleggiamento sulla neve fresca per rispondere alle esigenze di chi ama questa pratica. Attrezzatura tecnica Tante e diverse sono anche le ultime tendenze nell’ambito dell’attrezzatura tecnica. Quali? Ad esempio i nuovi modelli di maschere con un sistema a cristalli liquidi, simile a quello utilizzato dai monitor LCD, in grado di adattare la lente alle condizioni meteo e di luce. Nel
mondo dei caschi, un’azienda ha presentato per la nuova stagione un casco in grado di controllare anche il battito cardiaco e le calorie bruciate. Per quanto riguara gli scarponi, invece, l’ultima novità in commercio prevede una scarpetta da inserire in un forno ventilato apposito per otto minuti: una volta calzata aderirà perfettamente al piede garantendo il massimo confort. Abbigliamento Nel settore abbigliamento da sci anche quest’anno si con-
fermano i tessuti dalle alte prestazioni. Le nuove collezioni propongono capi caldi e traspiranti, realizzati con tessuti tecnici che consentono la massima libertà di movimento in ogni condizione. I modelli più originali arrivano però dal mondo dello snowboard: nella nuova linea di abbigliamento sportivo del campione Lasse Kjus, troviamo una giacca creata con materiali ultramoderni cuciti col laser, con il sistema antivalanga in una manica e i comandi Mp3 nell’altra.
Curiosità
In forma e allenati per la settimana bianca Gli appassionati che ogni stagione raggiungono le piste per dedicarsi allo sci sono tantissimi e in costante aumento. Il divertimento è assicurato, ma è fondamentale che si arrivi a mettere gli sci ai piedi dopo un adeguato percorso di preparazione per evitare che l’eccessivo affaticamento o un trauma muscolare rendano meno piacevole la nostra vacanza sulla neve impedendoci di prolungare il divertimento. Quando si pianifica la settimana bianca é necessario farsi trovare preparati. Molto
spesso, infatti, viene sottovalutato l’impegno atletico che la giornata sugli sci comporta, e la conseguente cura dell’allenamento e dell’alimentazione. E’ importante essere pronti e fisicamente con il giusto allenamento nelle gambe. La preparazione base può essere costruita tramite tutte quelle attività capaci di ri-condizionare apparato scheletrico e reattività: corsa, nuoto, bicicletta, sono ottimi strumenti per allenare sia il fondo che lo scatto, ma anche tennis, calcetto e certamente la palestra possono risultare estremamente efficaci. Infine, quando mettiamo gli sci ai piedi, é importante non farsi prendere dai facili entusiasmi. Imparate ad ascolare il vostro corpo e a gestire le enrgie. Buona vacanza!
a Fin dall’antichità i Giochi Olimpici venivano considerati un evento sacro. Perfino le guerre venivano sospese per dare la possibilità ai più grandi atleti, allora soldati, di parteciparvi. Era l’evento principale che si ripeteva ogni quattro anni e seppur prevedesse come base di tutto la competizione sportiva era in realtà un momento religioso, di culto, di lode agli Dei. Le Olimpiadi estive moderne si tennero per la prima volta nel 1896 ad Atene. De Coubertin, grande ideatore dei Giochi Olimpici come li conosciamo noi oggi, aveva deciso così. Decise anche che questo fantastico evento non dovesse dedicare dello spazio alle discipline invernali in quanto esse rappresentavano uno sport “troppo regionale”. La prima disciplina invernale a partecipare ad un’Olimpiade fu il pattinaggio su ghiaccio,
introdotto nel 1908. Si iniziò a pensare ad una Olimpiade d’inverno che prese piede e si confermò qualche anno dopo con l’organizzazione dei primi giochi nel 1924 a Chamonix. Questa “settimana internazionale degli sport invernali”, come venne definita, non prevedeva però lo sci alpino ed era considerata un semplice prologo per le ben più importanti Olimpiadi estive. Ciò nonostante una volta iniziate le
Olimpiadi invernali continuarono la loro esistenza, vedendo partecipare atleti ai più sconosciuti ma capaci di vincere tanto. Di storie da raccontare ce ne sarebbero davvero molte, tutte interessanti e sorprendenti, probabilmente proprio perché sconosciute al grande pubblico. Storie da ascoltare, da leggere per scoprire cose nuove e magari inorgoglirsi anche un po’ quando si viene a sapere che proprio nelle prime Olim-
piadi invernali su suolo italiano (Cortina ’56) si sono viste le telecamere a bordo pista per trasmettere i giochi e donare loro un po’ di popolarità. Storie belle, emozionanti e che a volte suscitano tenerezza e curiosità come quella di Eguenio Monti, bobbista italiano, primo vincitore della “Medaglia di De Coubertin” per aver prestato un bullone alla squadra norvegese con quello che adesso chiameremo un gesto di fair play. Ma anche storie tristi, come quella, più recente, di Nodar Kumaritashvili, slittinista georgiano tragicamente morto a Vancouver 2010. La scelta di aver interrotto, durante le guerre, la numerazione, come gesto di attenzione al mondo che ci circonda non è cosa da poco, anzi, è il minimo che questi eventi possono fare. La bandiera dei giochi sventola con orgoglio i suoi principi e le sue storie. I suoi campioni . I suoi uomini.
IV
la provincia DI VARESE lunedi 24 novembre 2014