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Cani di razza
UNA RAZZA CHE COMBINA CARATTERISTICHE DA VERO ATLETA ALLE MIGLIORI DOTI DI CANE DA COMPAGNIA. SVEGLIO, ADDESTRABILE, DOCILE, MA ANCHE FIERO E CORAGGIOSO: È IL CANE A 360°
IL BOSTON TERRIER
Nicolas Patrini
Psicologo, educatore cinofilo
Foto di Tommaso Urciolo
Si ringraziano: Gottwj Kennel di Marco Vanoli e Roberta Bettoni Allevamento Macaribó di Beltrame Martina Come facilmente intuibile dal nome, questo cane è originario degli Stati Uniti. Più precisamente, la sua storia si intreccia con quella della città di Boston. Nel 1800 andavano di moda negli Stati Uniti i combattimenti tra cani e spesso venivano impiegate specie autoctone, come il Bulldog, per gli incroci finalizzati a rendere il cane più forte e rapido. A questo scopo, spesso, la scelta ricadeva sui terrier, che con la loro tempra e rapidità rendevano il molosso un più temibile avversario nei ring. Il boston terrier, per come lo conosciamo oggi, affonda le proprie origini proprio in questi incroci.
La storia
Si deve a Robert C. Cooper il progenitore della attuale razza. Il suo Judge venne infatti incrociato più volte e possiamo con esattezza far risalire al 1865 la nascita del primo, vero, boston. Dai primi esemplari ne nacquero altri e, grazie al lavoro metodico di alcuni allevatori statunitensi, vennero isolate le prime caratteristiche morfologiche e comportamentali. Il nome boston terrier non venne dato
LO STANDARD
Aspetto generale. Il boston terrier è un cane a pelo liscio, compatto, con la coda corta, ben proporzionato. La testa è proporzionata alla taglia del cane mentre il corpo è piuttosto corto e ben strutturato. Le proporzioni importanti vedono la razza potenzialmente iscrivibile in un quadrato. Si tratta di un cane robusto, che non deve apparire né affusolato né grossolano. Testa. Il cranio è quadrato, piatto sulla sommità, senza rughe e con fronte scoscesa. Lo stop è ben definito e il muso termina con un tartufo nero e largo. Le labbra sono piuttosto profonde, ma non pendenti; ricoprono completamente i denti quando la bocca è chiusa. Le mascelle si presentano ampie e squadrate, con denti regolari e corti. La chiusura è a tenaglia o prognata sufficientemente per dare quadratura al muso. Occhi. Sono ben distanziati, larghi, rotondi e di colore scuro, sistemati perpendicolarmente all’asse del cranio e con gli angoli esterni allineati alle guance, se visti dal davanti. Orecchie. Piccole e portate erette. Collo. Scendendo visivamente verso la groppa troviamo un collo leggermente arcuato e ben inserito nelle spalle. Corpo. La linea superiore è dritta, con dorso corto e groppa che si incurva leggermente solo all’inserzione della coda. Coda. È inserita bassa e va assottigliandosi verso l’estremità: diritta o avvitata, non deve alzarsi al di sopra dell’orizzontale. In sede di concorso si preferisce la coda la cui lunghezza non superi un quarto della distanza tra la sua inserzione e la punta del garretto. Arti. Gli arti anteriori sono moderatamente distanziati e in linea con l’estremità superiore della scapola; l’ossatura è dritta. I posteriori hanno cosce forti, ben muscolose e correttamente posizionate. I piedi sono piccoli e compatti, con unghie corte. Mantello. Corto, liscio, lucido e di fine tessitura. Colori. Possono variare dallo striato al focato nero con macchie bianche. Le macchie richieste sono: striscia bianca attorno al muso e fra gli occhi, petto bianco. Peso. Esistono tre taglie: sotto i 6,8 kg; da 6,8 a 9 kg; da 9 kg ad un massimo di 13,5 kg. subito, nella storia della razza ci sono infatti molti altri modi in cui questo cane venne chiamato: boston bulldog, terrier americano, gentleman americano, per citarne alcuni. Le cose cambiarono con la fondazione del primo club di razza, l’American Bull Terrier Club, nel 1889. Grazie all’unione di alcuni allevatori, che disponevano di una trentina di esemplari, il boston terrier venne riconosciuto dall’American Kennel Club. Era il 1893. In seguito al riconoscimento, la strada per l’affermarsi della razza fu spianata e la popolarità di questo piccolo cane crebbe costantemente. Basti pensare che nel 1915 il boston terrier era la razza più popolare negli Usa. Le cose non cambiarono fino agli anni ’60. Tra le date da ricordare c’è anche il 1976, anno del bicentenario della Dichiarazione di Indipendenza, quando il boston terrier venne scelto come simbolo della manifestazione. Tre anni dopo, anche il Massachusetts lo scelse come cane ufficiale dello stato. Questo fa comprendere quanto gli americani tengano al proprio boston, rispettato e acclamato anche come mascotte ufficiale di numerosi college e squadre sportive locali. Nel nostro Paese si contano circa 500 registrazioni al libro genealogico ogni anno, numero costantemente in crescita da ormai un decennio.
Il carattere
Intelligente, sveglio e affettuoso, il boston terrier condensa in una taglia contenuta molte caratteristiche tipiche dei cani da compagnia, a cui aggiunge però doti peculiari. Innanzitutto occorre da subito dire che si tratta di un cane estremamente addestrabile, qualità che lo rende devoto al proprietario e pronto a seguirlo in qualsiasi attività gli venga proposta. La propensione a soddisfare il conduttore guida dunque gran parte dell’attenzione che questo cane ripone nelle attività condivise, ma come rovescio della medaglia lo espone a una scarsa sopportazione della solitudine. Dal punto di vista temperamentale, il boston terrier è sempre equilibrato e mai eccessivo nelle reazioni. A differenza di molti cani di taglia simile, non si tratta di un abbaiatore, caratteristica che va di pari passo con la grande sicurezza che ha in se stesso. Si può senza dubbio dire che il boston terrier sia fiero, spavaldo, mai pauroso, ma nemmeno attaccabrighe. Il suo carattere bonario
lo rende un cane adatto anche a chi è alle prime esperienze. Occorre specificare però come il boston terrier sia un vero sportivo, pronto a seguire il conduttore nei momenti di sport all’aria aperta così come in lunghe passeggiate. Tutto ciò lo rende anche un ottimo compagno per chi desidera introdurlo all’agility, al disc dog o ad altre discipline dove a buone dosi atletiche è associato un alto grado di partnership tra cane e proprietario. Tra le caratteristiche peculiari ce n’è una in particolare che lo rende atipico rispetto a molti altri terrier: la socievolezza verso i conspecifici. Il boston terrier si adatta bene anche in famiglie dove sono presenti altri animali da compagnia, verso i quali non è mai aggressivo. Allo stesso modo, tollera anche i bambini, dimostrandosi affettuoso e paziente in ogni circostanza. Per concludere, possiamo dire che non esiste un conduttore ideale: ogni boston terrier si adatta bene alla vita della propria famiglia, mutuandone le routine per trasformarle in momenti di condivisione, qualsiasi attività sia all’ordine del giorno. ●