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Iniziative
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HA PRESO IL VIA UN PROGETTO DEL MINISTERO DELLA SALUTE, IN COLLABORAZIONE CON LE PIÙ IMPORTANTI SIGLE DEL MONDO VETERINARIO, PER L’ADOZIONE CONSAPEVOLE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE È TEMPO DI... CODE DI CASA!
Alessio Arbuatti Pochi eventi arricchiscono la vita di una persona come accogliere un pet nella propria casa. Un gesto sicuramente nobile ma che deve essere effettuato con la giusta consapevolezza e formazione. È questo l’obiettivo della nuova campagna nazionale di sensibilizzazione “Code di casa”, promossa dal Ministero della Salute, grazie anche alla collaborazione dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), della SIMeVep (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva).
Un approccio multilivello
“Ogni animale è una grande storia, a scriverla sei tu”, con questa dichiarazione ha preso il via la campagna che pone l’attenzione su tre grandi tematiche: sensibilizzazione nei confronti del problema dell’abbandono, il randagismo e il possesso responsabile.
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L’ambizioso progetto ha visto la collaborazione dell’ANMVI, della FNOVI, della SIMeVep nella definizione ed elaborazione del messaggio di sanità veterinaria.
Alla medesima campagna aderiscono anche le principali associazioni che si occupano di protezione e difesa degli animali a livello nazionale.
Un problema spesso dimenticato
Nonostante la società moderna consideri sempre più i pet come componenti del nucleo familiare, in pochi sanno che solo nel 2019 presso i canili sanitari sono stati registrati gli ingressi di 86982 esemplari, mentre nei rifugi il numero si è attestato a 45695. Ciò a dimostrazione di quanto sia ancora grave il problema dell’abbandono e quello del randagismo in Italia. L’abbandono di un animale e il conseguente randagismo generano una serie di problemi e riflessioni non solo di tipo sanitario.
Gli esemplari vaganti non sterilizzati possono riunirsi in branchi e riprodursi in gran numero, aumentando il numero dei randagi sul territorio per di più non controllati dal punto di vista sanitario. Questi possono divenire fonte di diffusione di patogeni di varia natura per gli altri animali e, in taluni casi, anche di zoonosi. In alcuni territori possono rappresentare un pericolo per le specie zootecniche e per la fauna selvatica.
Non da ultimo in ordine d’importanza, possono essere causa di incidenti, anche mortali. Chi abbandona un cane o un gatto può divenire dunque responsabile di omicidio colposo: è bene infatti ricordare che l’abbandono di animali è un reato ai sensi dell’Art. 727 del Codice penale. Non a caso quando si ritrova un animale vagante è fondamentale contattare immediatamente le autorità, ossia l’ASL Veterinaria competente per territorio e uno degli organi di Polizia giudiziaria (Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale e Guardia Forestale).
Adottare nei canili e nei gattili
Un gesto che riempie il cuore e la vita sia di chi adotta sia del cane e del gatto. Talora alcuni potenziali proprietari possono però essere timorosi nell’adottare un pet da tali strutture temendo di non poter gestire animali che hanno già avuto un vissuto non sempre facile. A tal proposito è importante ricordare che i canili e i rifugi moderni, oltre a essere seguiti da medici veterinari, sono supportati da comportamentalisti veterinari e addestratori che, attraverso i corsi preadozione, possono consigliare l’esemplare più adatto, sia in relazione alle caratteristiche del singolo pet, sia a quelle del potenziale adottante. Infatti, nonostante la grande distribuzione dei pet in Italia che registra la presenza di un cane o un gatto in una famiglia su tre, è ancora ampiamente diffusa una scarsa conoscenza delle reali esigenze di questi animali e spesso il rapporto si basa su tradizioni e improvvisazioni.
Scegliere il pet più corretto in relazione alle caratteristiche del nucleo familiare e al luogo dove vive è una pietra angolare per vivere appieno il proprio animale da compagnia, un compagno che arricchisce la vita come citato dalla campagna ministeriale che ribadisce a tal proposito il ruolo del medico veterinario come persona più idonea e competente nel fornire consigli, nella scelta del cane o del gatto e nella loro gestione.
Il moderno proprietario responsabile
Accogliere in casa un pet è un gesto che deve essere accompagnato da una grande responsabilizzazione sia sanitaria, rivolta alla salute del cane e del gatto, sia civica. Si conferma dunque il ruolo fondamentale dei medici veterinari che devono essere sempre il primo e unico riferimento sanitario.
Un percorso che parte dalle prime visite cliniche fino a quelle specialistiche passando attraverso i checkup periodici.
I trattamenti antiparassitari, le vaccinazioni e la scelta della corretta alimentazione sono solo alcuni dei primi aspetti che saranno affrontati nella struttura veterinaria di fiducia. Responsabilità sanitaria, sicurezza e senso civico si interconnettono in un altro gesto tanto semplice quanto importante, l’inoculazione sottocute del microchip entro il secondo mese di vita e l’iscrizione all’anagrafe. Il veterinario curante saprà inoltre illustrare le singole disposizioni in relazione alle specifiche esigenze dei proprietari dei pet (es. passaporto).
Microchip e iscrizione anagrafica sono obbligatorie dal 2005 per tutti i cani, mentre sono su base volontaria per gatti (anche colonie) e per i furetti, con l’eccezione della Lombardia dove sono obbligatorie. Laddove l’inocula-
zione del microchip e l’iscrizione anagrafica non sono obbligatorie per i felini, queste sono comunque sempre vivamente consigliate poiché consentono la tracciabilità, il controllo e la possibilità di risalire al proprietario in caso di smarrimento. A tal proposito, per i gatti è attivo dal 2011 un ulteriore strumento su base volontaria, trattasi dell’Anagrafe Nazionale Felina (ANF) www.anagrafenazionalefelina.it, una banca dati informatizzata promossa dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e da Boehringer Ingelheim Animal Health Italia. L’ANF ha inoltre ottenuto il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) ed è segnalata dal Ministero della Salute per agevolare il riscontro di quei gatti che non risultino presenti in altre anagrafi regionali o nazionali di animali d'affezione. Il senso civico del moderno proprietario deve includere ulteriori comportamenti e conoscenze di base, come avere sempre la museruola con sé durante ogni uscita, condurre correttamente il proprio cane al guinzaglio, raccogliere le deiezioni, smaltirle correttamente, l’importanza della sterilizzazione e, non da ultimo, sapere che si è responsabili civilmente e penalmente per eventuali danni e lesioni provocati dal proprio pet a persone, altri animali e cose.
UNA CAMPAGNA MEDIATICA SENZA PRECEDENTI
Al sito internet ufficiale www.codedicasa.it sono state affiancate le relative pagine social Instagram, Youtube e Facebook, dove giornalmente sono proposti video, approfondimenti e contest dedicati a cani e gatti dei followers. Un progetto che vede anche un testimonial d’eccezione di fama internazionale, Tiziano Ferro, da sempre amante degli animali. Attraverso brevi video, il cantautore dimostra ancora una volta la sua grande sensibilità verso gli animali da compagnia presentando Jake, detto Giacomone, un cane dal passato difficile e costellato di maltrattamenti che Tiziano ha appena adottato da un canile. Lo stesso cantautore evidenzia quanto sia importante accogliere un cane adulto, un aspetto che talora scoraggia chi vorrebbe adottare un pet. In aggiunta, la campagna digitale ospita anche tre brevi corti animati creati dall’artista visuale Giordano Poloni e dedicati al gatto Martino, alla cagnolina Neve e all’Underdog, in soli 30 secondi riescono a toccare le corde più profonde del tema dell’adozione di cani e gatti.
La corretta formazione
Trasmettere le informazioni corrette in modo efficace è parte del successo del progetto. Sul sito www.codedicasa.it sono disponibili diversi poster monotematici in formato pdf. Grazie a una grafica accattivante e una comunicazione chiara, possono essere stampati ed esposti da tutti gli operatori della filiera pet, non solo veterinari ma anche educatori cinofili, pet shopper e toelettatori che sono parte integrante nel supporto tecnico e commerciale per lo sviluppo della cultura del possesso consapevole. La formazione dei moderni proprietari passa anche attraverso i percorsi formativi volontari che permettono innanzitutto di comprendere al meglio il mondo canino e felino. Tali corsi sono periodicamente organizzati da strutture private veterinarie, Comuni, Servizi Veterinari delle Aziende sanitarie locali e rilasciano al termine un attestato/patentino a dimostrazione dell’avvenuto percorso formativo. Al fine di garantire il benessere del pet, è infatti anche importante avere una conoscenza di base di temi come l’etogramma, la comunicazione intra ed interspecifica, l’aggressività e la convivenza in casa. Queste tematiche, sulle quali è importante consultare il veterinario ben prima dell’arrivo del pet, sono trattate anche nel materiale didattico consultabile e scaricabile gratuitamente sul sito del Ministero della Salute. ●
Lettore microchip - Autore: Sternrenette