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ORNITOLOGIA

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Iniziative

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QUESTE ANATRE DAL PIUMAGGIO NERO PETROLIO HANNO UN FASCINO CHE SUSCITA EMOZIONI ANATRA SPARSA

Diego Cattarossi

Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici L ’Anatra sparsa (Anas sparsa) è anche nota con il nome di Germano nero africano. È un uccello appartenente alla grande famiglia degli anatidi, se ne conoscono due sottospecie: Anas sparsa leucostigma: Germano nero dell’Etiopia; e Anas sparsa sparsa:

Germano nero sudafricano. Sono anatre con colorazione del piumaggio uniformemente scura color terra, fatte salve alcune piume bianche sul corpo e verdi iridescenti sulle ali all’altezza delle spalline. Le zampe sono giallo arancio mentre il becco è grigio scuro. La dimensione media sia dei maschi che delle femmine è di un peso medio di 500-1200 grammi e una lunghezza del corpo di 30-45 centimetri.

Comportamento

Animali diffidenti e schivi, non presentano solitamente problemi nella convivenza con altre anatidi fuori dal periodo riproduttivo, se lo spazio a disposizione è sufficiente. Convive con anatre di generi diversi e difende il territorio con veemenza solo durante il periodo degli amori, con femmina nel nido a covare oppure in presenza dei piccoli. Hanno una discreta capacità di arrampicarsi sugli alberi utilizzando le unghie ben sviluppate. Depongono nei tronchi degli alberi e alla schiusa i piccoli devono fare un bel salto per raggiungere il suolo per ricongiungersi alla madre che li chiama da sotto il nido.

Riproduzione

Non esiste un evidente dimorfismo sessuale (caratteri esterni che indichino con certezza il sesso del soggetto) con l’eccezione di una colorazione più carica e iridescente nel maschio, soprattutto durante il periodo riproduttivo. Spesso il maschio adulto presenta anche una taglia leggermente superiore rispetto alla femmina e un portamento del corpo più eretto sugli arti.

La maturità sessuale viene raggiunta solitamente nel secondo anno di età, sia per il maschio sia per la femmina. Le femmine depongono da sei a otto uova che verranno covate per 25-26 giorni, fino alla schiusa degli anatroccoli. La femmina si occupa interamente della crescita e svezzamento dei piccoli.

Lo svezzamento degli anatroccoli avviene a circa sei settimane di vita, momento che corrisponde alla capacità di volo. Anche dopo questo periodo i giovani resteranno a lungo vicino alla madre.

Questa specie nidifica in anfratti del terreno, tane abbandonate da altri animali e cavità all’interno di alberi morti. Spesso raccoglie rami e vegetali trasportati dalla corrente per costruirsi il nido al limite delle zone emerse lungo i fiumi. La femmina durante la cova si bagna spesso per trasmettere umidità alle uova e per evitare il loro surriscaldamento.

CURE E SALUTE

Per permettere alle nostre anatre di vivere a lungo e in salute è importante allestire bene la voliera che le ospiterà. Dovrà essere sufficientemente grande da permettere dei brevi voli da un posatoio all’altro. Dovrà essere presente un prato erboso dove pascolare e la possibilità di prendere il sole come pure di ripararsi in zona ombreggiata. L’acqua dovrà essere sempre pulita e dovranno esserci tane dove potersi nascondere e fare il nido in numero superiore ai soggetti ospitati. Questa specie gradisce molto la presenza di un canneto ai lati del corso d’acqua, che può essere creato piantando bambù, canne di palude e altre piante perenni da fossato. Lasciare a disposizione anche tronchi di alberi scavati al loro interno che possano fungere da riparo e nido. Una visita veterinaria dei soggetti o dell’allevamento e un esame delle feci vanno eseguiti con cadenza annuale.

Alimentazione

Gli adulti mangiano vegetali, alghe, semi, frutti e integrano la loro dieta con insetti e forme giovanili di pesci di fiume. I giovani anatroccoli consumano quasi esclusivamente insetti, mosche, larve di insetti e gasteropodi per assumere le proteine e il calcio indispensabili al loro sviluppo. È quindi necessario, anche in cattività, corrispondere una dieta quanto più simile a quella che questi animali avrebbero in natura. ●

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