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Cani di razza

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Ornitologia

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CON QUATTRO TAGLIE E CINQUE COLORI, È SICURAMENTE UNO DEI CANI PIÙ “MULTIFORMI” E VERSATILI DELL’UNIVERSO DELLE RAZZE CANINE. NON A CASO È INFATTI UNA DELLE RAZZE CONSIDERATE PIÙ “INTELLIGENTI”

IL BARBONE

ANNA POZZI Fotografa e giornalista Quando si approccia questa razza si capisce subito di avere a che fare con un cane molto speciale. Si presenta con ben quattro taglie e cinque colori, ma il suo essere multiforme non riguarda esclusivamente le sue caratteristiche estetiche, ma anche la sua attitudine a calarsi nei ruoli più diversi. Non a caso, negli anni, ha fatto un po’ di tutto: da cane da circo a cane soldato, da cacciatore di anatre in palude ad atleta di agility, passando per la ricerca di tartufi, la pet therapy e l’assistenza. Ma soprattutto è un amatissimo cane da compagnia, anche se il fatto di far parte ufficialmente del gruppo 9 - Cani da compagnia - può sembrare quasi un moderato “insulto” alle sue straordinarie doti fisiche e caratteriali. Attualmente rimane in cima alle preferenze di chi ama le razze da compagnia: nel 2018 - ultimo anno per cui sono disponibili i dati - in Italia sono stati iscritti all’anagrafe oltre tremila esemplari. Il barbone nano (il cosiddetto “barboncino”) rimane il preferito degli italiani, anche se la popolarità del barbone toy sta crescendo notevolmente. Per quanto riguarda i

colori, il barbone con mantello fulvo batte tutti. Una curiosità: in virtù delle sue straordinarie doti fisiche e caratteriali, il barbone viene impiegato spesso per la formazione di “razze” non riconosciute ma che vivono anche momenti di popolarità notevoli, soprattutto negli Stati Uniti dove questa pratica è diffusa. Una su tutte il Labradoodle, nato dall’unione di Labrador e barbone (Poodle, in inglese), ma non mancano il Cockapoo (Cocker Spaniel x barbone) e l’Airedoodle (Airedale Terrier x barbone).

Grandi doti dalle origini lontane

La sua fama non è cosa recente: il barbone è stato infatti uno dei cani

LO STANDARD

Testa: rettilinea e ben proporzionata al corpo, la testa è ben cesellata e non deve essere eccessivamente fine; lo stop è poco marcato ma mai sfuggente. Orecchi: lunghi e piatti, ricadenti lungo le guance, sono coperti di lunghi peli ondulati. Occhi: a mandorla, neri o marrone scuro, caratterizzati da espressione “ardente”. Corpo: ben proporzionato, leggermente più lungo che alto. Dorso corto e torace ampio, regione lombare ben muscolata. Coda: la coda è inserita piuttosto alta, all’altezza del rene, viene portata alta. Arti anteriori: dritti e paralleli, muscolosi e di buona ossatura. Piedi piccoli e fermi, con dita ben arcuate. Arti posteriori: paralleli, caratterizzati da muscolatura ben sviluppata e ben visibile, con cosce robuste e piedi piccoli. Andatura: l’andatura del barbone deve essere allegra e saltellante. Pelo: abbondante, di tessitura fine, lanoso e riccio, elastico e resistente alla pressione della mano. Negli esemplari con mantello cordato forma caratteristiche cordelle lunghe almeno 20 cm. Colore: sono ammessi solo soggetti monocolore nei colori nero, bianco, marrone, grigio e fulvo. Beige e derivati non sono ammessi. Il fulvo può andare da chiaro a rosso passando per l’albicocca. Altezza: grande mole: da 45 a 60 cm; media mole: da 35 a 45 cm; nano: da 28 a 35 cm; toy: da 24 a 28 cm. Qualsiasi presenza di nanismo è da escludere, il dimorfismo sessuale deve essere visibile. più apprezzati sin dal tardo Settecento. Tuttavia nel secolo scorso si è accesa una grande disputa riguardo alle sue origini. Ora la disputa è risolta e si può affermare in tutta tranquillità che il barbone è una razza di origine francese, discendente dagli antenati del Barbet, cane da acqua ancora allevato oggi. L’altro Paese a contendersi le sue origini era la Germania, che ne ha rivendicato a lungo la paternità; secondo i tedeschi il barbone aveva fatto un giro più lungo, arrivando dall’Asia o dall’Africa prima di mischiarsi probabilmente con le antiche razze autoctone tedesche.

Non vi è invece mai stato dubbio sul fatto che questi cani venivano utilizzati sin dall’antichità per la caccia agli anatidi in palude, in particolare per il loro riporto - traccia di ciò si trova nel nome francese della razza, caniche, che deriverebbe da canard, cioè anatra - attività in cui eccellevano e per la quale erano molto apprezzati. Un altro retaggio di questa atavica attività lo si trova nella toelettatura “alla Leoncino”, la più nota toelettatura per i barboni (soprattutto di media e grande mole).

Questo particolare taglio del mantello veniva effettuato per agevolare l’attività in acqua dei cani: la rasatura delle zampe posteriori rendeva più funzionale il nuoto, mentre il pelo lungo e folto nella parte anteriore aveva il compito di proteggere dal freddo gli organi vitali e assicurare una difesa alla pelle contro tagli e graffi quando il cane si muoveva tra cespugli e canneti.

Con gli altri cani da acqua - Barbet, Cao de Agua, Irish Water Spaniel giusto per citarne alcuni - il barbone condivide l’agilità, l’alto livello di energia, l’amore per il lavoro e la bella muscolatura.

Una razza molto adattabile

Il barbone è una razza attiva che ama impegnarsi in attività di qualsiasi tipo, nelle quali sfoga le sue caratteristiche atletiche e di intelligenza. A tal proposito va ricordato che questo cane è considerato tra le razze più intelligenti dell’universo canino, secondo solo al Border Collie. I barboni vennero utilizzati al fianco dei soldati fin dalle guerre napoleoniche, come cani-infermiere, cani-spia, cani-mascotte. Anche durante la seconda guerra mondiale c’è traccia di un loro impiego

militare, soprattutto nll’esercito statunitense. Passando a un altro settore, a metà Ottocento i barboni venivano impiegati nei circhi come cani-acrobati, capaci di ballare, saltare, giocare, contare, camminare sulle corde. In virtù della sua grande intelligenza, il barbone oggi sa adattarsi ad attività e discipline sportive diverse. Sono numerosi gli esemplari impegnati nell’agility (soprattutto media mole e nani) e non mancano quelli scelti per la ricerca del tartufo, attività in cui eccellono grazie al fiuto molto sviluppato, alle ridotte dimensioni che agevolano i movimenti nel sottobosco e alla delicatezza con cui scavano in prossimità del fungo. L’olfatto molto sviluppato e la grande addestrabilità li ha portati a essere scelti anche come cani antidroga presso le dogane e gli aeroporti.

Seppur amante del lavoro, il barbone è un cane estremamente socievole che sa adattarsi alla vita casalinga, a patto di poter sfogare regolarmente le sue energie fisiche e mentali: ha bisogno di giocare, correre, interagire. È una di quelle razze che ha bisogno della presenza costante degli amici umani, soffre facilmente la solitudine e non può essere lasciato solo per molte ore.

Il mantello: croce e delizia

Se si pensa a un cane campione di bellezza è facile che la prima immagine che venga in mente sia proprio quella di un barbone di media o grande mole toelettato alla perfezione: la sua a volte eccentrica toelettatura è l’emblema della cura per l’aspetto estetico del cane.

Indubbiamente il mantello è un elemento caratterizzante della razza; altrettanto indubbiamente è un fattore di cui tenere conto se si pensa di introdurre un barbone in casa. Per due motivi: innanzitutto questa razza non fa la muta, dunque l’innegabile vantaggio è quello di non dover raccogliere costantemente peli dal pavimento, cosa che, inoltre, è importante se in casa ci sono degli allergici. Al tempo stesso, però, il mantello necessita di cure costanti: bisogna farlo toelettare con frequenza e spazzolarlo preferibilmente ogni giorno, al fine di evitare la formazione di nodi.

Siamo abituati a vedere barboni con il pelo riccio ma ne esiste un’altra varietà, molto meno diffusa, con pelo cordato: il pelo, al posto dei ricci, forma delle caratteristiche corde di lunghezza pari a 20 cm o più.

Per quanto riguarda la salute, il barbone in tutte le sue taglie è un cane longevo e di robusta costituzione; le taglie medie e grandi tendono a vivere di meno di quelle piccole, come è normale, mentre particolare attenzione va posta alla scelta del barbone toy che, in virtù delle sue dimensioni molto ridotte, deve essere allevato con serietà e attenzione al fine di evitare problemi di salute nel corso della vita. ●

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