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MARCO MORESCO

Gli antichi romani erano convinti che nel nome fosse racchiuso il destino (nomen omen). Secondo questa visione, a ogni essere umano spettava una sorte in parte già segnata da quella parola scelta dai propri genitori. Oggi non abbiamo più questa concezione predittiva, ma non per questo il nome ha meno peso e importanza, conservando pienamente la sua valenza identitaria. Non è soltanto una necessità pratica e burocratica, il nome è un abito che si fonde indissolubilmente con chi lo porta.

Un suono che identifica un individuo

Un volto, un nome. È difficile immaginare una persona con un nome diverso da quello che ha e lo stesso, naturalmente, vale per i nostri animali da compagnia. Se da anni chiamiamo Pippo il nostro amato cane non riusciremo mai a immaginarlo come Argo. E se il piccolo felino porta il nome di Simba, non potremo mai associare il suo muso a Oscar. Ecco perché sulla scelta del nome per il gatto non possiamo sorvolare come fosse acqua fresca: quella composizione di lettere, quel suono, sarà parte integrante della sua identità, per sempre. Quando si adotta un gatto, dobbiamo pensare a tante cose: acquistare tutti gli accessori necessari, arricchire l’ambiente domestico, portare il piccolo dal veterinario, individuare l’alimento più indicato per lui. Ma, una volta risolti i problemi più urgenti, dobbiamo quindi ritagliarci un momento per trovare un nome ideale per il nuovo arrivato. In realtà molte persone si limitano a chiamare il piccolo felino semplicemente “Gatto”, una scelta rispettabile che forse esprime il desiderio di non interferire in alcun modo sulla personalità di un animale tanto indipendente. Non tutti però la pensano così.

Un nome è per sempre

Ecco allora qualche consiglio per chi ritiene che il nome sia importante. LA SCELTA DEL NOME NON PUÒ ESSERE SUPERFICIALE. DIVENTERÀ UN ELEMENTO DISTINTIVO FONDAMENTALE DEL PICCOLO FELINO. ECCO QUALCHE SUGGERIMENTO PER TROVARE QUELLO GIUSTO

QUALE NOME PER IL GATTO?

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Diciamo subito che sarebbe meglio sceglierne uno non troppo lungo e facilmente pronunciabile. Anche se non interagisce come un cane, il gatto impara ad associare a sé quel suono, a condizione però che gli venga ripetuto sempre nello stesso modo. Se a volte lo chiamiamo Calimero e a volte Cali, il piccolo felino faticherà a imparare il doppio nome. Evitiamo quindi nomi troppo lunghi che portano inevitabilmente all’uso di diminutivi. Se lo chiamiamo sempre con lo stesso nome e se lo premiamo ogni volta che asseconda il nostro richiamo, il gatto riesce a comprendere che ci stiamo rivolgendo a lui.

Ricordiamo però anche di chiamarlo sempre con un tono di voce dolce e pacato, così che l’animale possa associare a quel suono una sensazione piacevole e rassicurante. Insomma, evitiamo di usarlo se riprendiamo l’animale.

Lasciamoci ispirare

Guardiamo il nostro gatto e lasciamo correre la fantasia. Che cosa

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NOMI DA MASCHIO

Amleto, Bignè, Birillo, Biscotto, Black, Brown, Bruno, Ciccio, Ercole, Ettore, Felix, Fumo, Garfield, Gerry, Igor, Malachia, Matisse, Mirtillo, Nero, Oliver, Oscar, Pallino, Pepe, Picasso, Red, Romeo, Romolo, Rossiccio, Sasha, Silver, Silvestro, Simba, Tiger, Tigro, Tigrotto, Trillo, Whisky, Zic, Zac, Zippo.

NOMI DA FEMMINA

Albicocca, Amalia, Astrid, Arancia, Bianca, Birba, Blanche, Bonnie, Cherie, Cleopatra, Diana, Dina, Fanny, Fiamma, Fifì, Furry, Gisla, Lady, Lilli, Lulù, Luna, Matilda, Mignon, Mia, Milù, Morgana, Naomi, Nikita, Noisette, Notte, Nuvola, Penelope, Penny, Priscilla, Regina, Saetta, Scheggia, Sirikit, Tania, Thelma, Ziggy.

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ci ispira? Protezione e tenerezza perché ha bisogno di noi, o ammirazione per la sua eleganza e per il suo spirito indomabile? Se chiudiamo gli occhi per un attimo, possono venirci incontro delle immagini dalle quali trarre ispirazione per un nome veramente originale.

Spaziando dal divertente all’esotico o dall’originale all’aristocratico, il nome può emergere facilmente dal nostro immaginario nutrito da innumerevoli fumetti, libri, film e storie che hanno il piccolo felino come protagonista.

Ma il nome non deve essere per forza tipicamente felino. Può invece essere ispirato a qualche personaggio famoso del cinema, dello spettacolo e - perché no? - della storia che per qualche motivo ci ricorda il nostro gatto.

Perché mai un Persiano un po’ imbronciato non potrebbe chiamarsi Churchill? Molte volte il nome può anche essere ispirato da una caratteristica fisica: il colore del pelo (Rosso o Nero) o degli occhi (Azzurra o Grey), la lunghezza del mantello (Leone o Chewbacca), oppure anche un difetto o una piccola menomazione da sdrammatizzare con un nome buffo e simpatico (Zoppino od Orbetto). Se invece desideriamo restare su qualcosa di più semplice, possiamo puntare su nomi che derivano dai suoni con cui ci viene più naturale approcciare un gatto, come “mm” o “mi”.

Il nome allora potrebbe essere Mimì, Milù, Minù e simili. Insomma, per trovare il nome ideale per il piccolo felino, spunti ed idee proprio non mancano. A ogni cliente la sua scelta e al negoziante l’abilità di fornire un aiutino! ●

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