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Alimentazione
SI TRATTA DI UN UNIVERSO ESTREMAMENTE VARIEGATO CHE OFFRE DIVERSE OPPORTUNITÀ SOTTO VARI PROFILI NUTRIZIONALI, MA CHE DEVE ESSERE APPROCCIATO CON CONSAPEVOLEZZA
GLI ALIMENTI COMPLEMENTARI PER CANI E GATTI
Giacomo Biagi
Professore Associato Dip. Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Università di Bologna
La straordinaria varietà dell’offerta che caratterizza oggigiorno il mercato del pet food ha finito inevitabilmente con il riguardare anche il settore degli alimenti complementari. Se da un lato i proprietari hanno solo l’imbarazzo della scelta per quanto concerne l’acquisto di snack con cui gratificare i propri animali, dall’altro i medici veterinari dispongono oggi di numerosi alimenti complementari dalla valenza nutraceutica, sempre più spesso impiegati nella dietetica clinica. Ricordiamoci però, da ultimo, che per la loro stessa natura di alimenti “non completi”, gli alimenti complementari andrebbero usati con parsimonia e consapevolezza, per evitare che un loro eccessivo impiego possa condurre a squilibri nutrizionali o all’assunzione di una quantità eccessiva di calorie.
Che cosa sono?
Il Regolamento (CE) n. 767/2009 distingue le materie prime per mangimi dai mangimi composti, ovvero quelli che sono formati da almeno due materie prime. A loro volta, i mangimi composti vengono distinti in complementari e completi. I mangimi completi sono definiti come “mangimi composti che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera”. In breve, si tratta degli alimenti che apportano l’energia e tutti i nutrienti essenziali di cui un dato animale ha bisogno. I mangimi complementari, invece, secondo la 767/2009, sono “mangimi composti con contenuto elevato di talune sostanze, ma che, per la loro composizione, sono sufficienti per una razione giornaliera soltanto se utilizzati in associazione con altri mangimi”. Si evince quindi chiaramente che un alimento complementare non può rappresentare l’unica fonte di nutrimento di un animale. Ma quali sono le principali categorie di alimenti complementari per cani e gatti che vengono proposti sul mercato? E che funzioni hanno?
Max Mustermann - Pixabay
Gli umidi
Tra gli alimenti complementari, la categoria commercialmente più importante è senza alcun dubbio rappresentata dagli alimenti umidi, e da quelli per gatti in particolar modo. Si tratta di alimenti caratterizzati da altissima appetibilità, che le aziende propongono in diverse forme (mousse, patè, bocconcini, dadini, straccetti, sfilaccetti, ecc., con o senza salsa) e a base di svariati ingredienti (principalmente carni e pesce, ma non solo) così da intercettare i gusti di tutti i gatti. Questi alimenti sono venduti in genere in lattina, busta o vaschetta e oggi prevalgono i formati di volume ridotto, con quelli da 70-85 grammi che vanno per la maggiore. In genere, questi alimenti non vengono addizionati di sali minerali e additivi nutrizionali (quali vitamine, oligoelementi minerali e taurina) per preservare profumo e sapore delle materie prime impiegate. Ne consegue che questi alimenti devono essere impiegati in associazione con alimenti completi, che garantiscano la copertura
di tutti i fabbisogni nutrizionali dell’animale. Sarà compito del nutrizionista valutare con attenzione, e caso per caso, quali rapporti tra alimenti complementari e completi permettano di fornire all’animale una dieta completa e bilanciata nell’arco della giornata.
Gli snack
Un settore del pet food in evidente crescita è quello dei cosiddetti snack, ovvero quegli alimenti complementari che vengono proposti all’animale come premio. Sebbene gli snack siano a volte impiegati durante l’addestramento del cane per motivare l’animale, essi rappresentano perlopiù uno dei modi attraverso i quali i proprietari manifestano affetto all’animale. Gli snack più tradizionali sono costituiti da prodotti estrusi secchi e semiumidi (questi ultimi sono morbidi ed elastici) di diversi formati, ma per il cane sono da sempre molto popolari anche biscotti e ossa di pelle di bufalo o bovino. Ultimamente, però, il mercato degli snack si è arricchito di tantissime nuove proposte, fra le quali, in primo luogo, parti di animale (ad esempio muscolo, nerbo, orecchie, grugni, ecc.) o animali interi (ad es. pesciolini) essiccati o liofilizzati, ossa e corna. In molti casi, a dire il vero, questi snack sono semplici materie prime poiché costituiti da un solo ingrediente, ma ci sembrava comunque giusto citarli. Il significato principale degli snack consiste nella gratificazione dell’animale che riceve qualcosa di molto gustoso e che, nel caso degli snack che richiedono una lunga masticazione, sarà occupato in una piacevole attività. Alcuni snack assumono però un ruolo funzionale, come, ad esempio, quelli che aiutano a migliorare l’igiene dentale attraverso la loro masticazione o quelli che contengono ingredienti che possono avere effetti positivi sul benessere di tessuti e apparati (articolazioni, cute, intestino, ecc.). Altri ancora vengono arricchiti di specifici nutrienti come vitamine, oligoelementi minerali o aminoacidi ed assumono quindi un particolare valore nutrizionale.
Fonti di minerali, vitamine e aminoacidi
Il mercato del pet food è caratterizzato anche da una vasta offerta di alimenti complementari il cui impiego permette di arricchire la dieta di cani e gatti di particolari nutrienti, primi fra tutti, minerali e vitamine. Questi alimenti vengono talvolta proposti in formato appetibile (perlopiù in forma di tavolette o di pasta, con una significativa presenza di proteine e grassi per aumentare il gradimento da parte dell’animale) ma altre volte sono proposti come semplici compresse o polveri, in un formato quindi simile a quello degli integratori nutrizionali ad uso umano. In questo secondo caso, gli alimenti risultano meno appetibili ma presentano una più elevata concentrazione di vitamine e minerali. In questo ambito, gli alimenti caratterizzati da un ampio spettro di vitamine ed elementi minerali essenziali sono in genere utilizzati per rendere complete razioni che altrimenti sarebbero carenti di questi nutrienti, come ad esempio nel caso di regimi alimentari di tipo casalingo o basati principalmente sull’impiego di alimenti complementari umidi (non a caso, quando proposti per il gatto, questi prodotti contengono solitamente anche taurina). Alcuni di questi alimenti complementari, invece, apportano un numero più limitato di nutrienti e vengono proposti per il benessere di determinati organi o apparati (si veda la finestra per alcuni esempi).
BENESSERE MIRATO
Alcuni esempi di nutrienti e ingredienti proposti per il benessere di determinati organi o apparati. Cute e mantello: vitamina A, vitamina E, vitamine del gruppo B, zinco, acidi grassi essenziali, metionina e altri aminoacidi. Intestino: fibre prebiotiche e fibre non fermentescibili, estratti vegetali ad azione antiossidante e/o antinfiammatoria, molecole antiossidanti, microrganismi probiotici e molecole estratte da lieviti, zinco, vitamine. Articolazioni: acidi grassi omega-3 (EPA e DHA), molecole antiossidanti, precursori cartilaginei (ad es. condroitin-solfato e glucosamina), zinco e manganese, estratti vegetali ad azione antiossidante e/o antinfiammatoria. Apparato cardiocircolatorio: acidi grassi omega-3 (EPA e DHA), molecole antiossidanti, taurina, carnitina. Vie urinarie: glucosamina, estratti vegetali (ad es. mirtillo), molecole antiossidanti.
I nutraceutici
Il termine nutraceutico viene impiegato a proposito degli ingredienti e dei nutrienti che hanno effetti benefici che vanno oltre a quello che è il loro ruolo nutrizionale tradizionale. Ad esempio, gli acidi grassi omega-3 contenuti nell’olio di pesce possiedono dimostrate proprietà antinfiammatorie e ipotensive, per cui vengono spesso impiegati nella dietetica del cane e del gatto. Le fibre prebiotiche (come, fra tante, l’inulina e i frutto-oligosaccaridi) e i microrganismi probiotici non sono nutrienti essenziali ma, se assunti, concorrono a migliorare lo stato di salute dell’apparato gastroenterico. Questi sono solo due esempi fra tanti (si veda la finestra per maggiori dettagli), perché il mercato presenta oggi una vasta offerta di alimenti complementari arricchiti di componenti dalle proprietà nutraceutiche che si propongono di migliorare lo stato di salute e benessere di cani e gatti (non a caso, molti di questi alimenti sono registrati come dietetici, nel rispetto del Regolamento (UE) 2020/354, che abroga la direttiva 2008/38/CE, per un loro impiego in presenza di determinati stati patologici).
Base della razione giornaliera del cane
Esistono alcune tipologie di alimenti complementari che vengono proposti come basi per una alimentazione mista, fatta in parte anche di ingredienti di tipo casalingo. È il caso, per esempio, di alcuni alimenti consistenti di riso soffiato, altri cereali fioccati (o estrusi) e verdure disidratate a cui il proprietario del cane dovrà aggiungere carne (o altre fonti di proteine), oli, una o più fonti di minerali e vitamine e, ovviamente, acqua, per idratare e mescolare il tutto. L’ampia diffusione delle crocchette che ha caratterizzato questi ultimi decenni ha ridotto la diffusione di questa tipologia di alimenti ma capita, ancora oggi, che alcuni proprietari di cane vi ricorrano, per semplificare la preparazione di razioni casalinghe. ●