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ORNITOLOGIA

ORNITOLOGIA

BILANCIO ASSOLUTAMENTE POSITIVO PER INTERZOO DIGITAL, L’EDIZIONE 2021 DELLA FIERA TREDESCA SVOLTASI IN DIGITALE A CAUSA DELL’EMERGENZA PANDEMICA. UN EVENTO CHE HA SUSCITATO GRANDE INTERESSE COME DIMOSTRANO I NUMERI REGISTRATI E LA VIVACITÀ DI CONTATTI E INTERAZIONI

UNA SCOMMESSA VINTA

Alessio Arbuatti

Medico Veterinario

Interzoo digital 2021, svoltosi online dal 1 al 4 giugno, segna la ripartenza delle fiere di settore. Un segnale forte per tutto il mondo dei prodotti per animali da compagnia e una testimonianza di quanto il mercato non si sia mai fermato durante i lunghi mesi di lockdown. Un nuovo format che, seppur esclusivamente digitale, ha espresso un ruolo simbolico e propedeutico per il ritorno delle fiere di settore “in presenza”, dal 10 al 12 novembre prossimi a Bologna con

Zoomark 2021, e poi nel maggio 2022 a Norimberga con Interzoo. Organizzato da Wirtschaftsgemeinschaft Zoologischer Fachbetriebe GmbH (WZF),

Interzoo digital è stata una vera sfida poiché mai alcuna fiera del settore si era svolta esclusivamente online. Una sfida che oggi si può dire vinta grazie anche al fermento del settore e alla voglia di ripartire di aziende e stakeholders. Collegati da oltre cento nazioni, 14537 partecipanti si sono connessi alla piattaforma informatica, che ha registrato 2.300 calls tra aziende e specialisti del settore, 130.000 messaggi nelle chat interne e 445.000 visite agli stand virtuali.

La sfida del format digitale

Gordon Bonnet, amministratore delegato di ZZF (Zentralverband Zoologischer Fachbetriebe Deutschlands e.V.) e della sua controllata WZF (Wirtschaftsgemeinschaft Zoologischer Fachbetriebe GmbH), società proprietaria e organizzatrice di Interzoo, ha illustrato il format di Interzoo digital. Dopo la lunga pausa dovuta al lockdown, i produttori hanno bisogno di un luogo dove incontrarsi, parlarsi, fare rete e business. Da questa idea è nata la versione 2021 di Interzoo, un nuovo brand digitale che ha coinvolto un gran numero di competenze professionali a partire da quelle che si sono occupate della progettazione del portale fino agli speaker, all’allestimento degli studi e il coinvolgimento di esperti del settore. Una piattaforma

Gordon Bonnet, amministratore delegato di ZZF (Zentralverband Zoologischer Fachbetriebe Deutschlands e.V.) e di WZF (Wirtschaftsgemeinschaft Zoologischer Fachbetriebe GmbH), società proprietaria e organizzatrice di Interzoo

che permette nuove forme di business, una sfida per gli organizzatori, per i relatori e per le aziende che hanno partecipato. Interzoo digital rappresenta un primo passo per il ritorno alle fiere del settore e “sono felice che i nostri amici di BolognaFiere organizzeranno Zoomark a novembre”, ha commentato Gordon Bonnet alla fine del suo intervento introduttivo.

Come guardare al futuro

Durante le conferenze di presentazione sono emersi interessanti spunti di riflessione. Norbert Holthenrich, Presidente di ZZF, ha posto l’attenzione su quanto la pandemia da Covid 19 abbia costituito una sfida anche per

Norbert Holthenrich, Presidente di Interzoo e rappresentante di ZZF (Zentralverband Zoologischer Fachbetriebe Deutschlands e.V.) Rowena Arzt, responsabile del reparto fiere di WZF (Wirtschaftsgemeinschaft Zoologischer Fachbetriebe GmbH)

Georg Muller, presidente di IVH (Industrieverband Heimtierbedarf)

ARRIVEDERCI A BOLOGNA

Interzoo digital ha rappresentato anche il momento per presentare alla stampa internazionale la prossima edizione di Zoomark che si svolgerà dal 10 al 12 novembre 2021 a Bologna. La fiera bolognese sarà la prima manifestazione del settore a sancire il ritorno “in presenza” e in piena sicurezza di aziende e buyers. I padiglioni 25-26 e il nuovo 37 ospiteranno l’evento che permetterà nuovamente l’incontro diretto tra aziende e operatori provenienti da tutto il mondo. Antonio Bruzzone, Direttore generale di BolognaFiere, Domenico Lunghi, Direttore della Business Unit Private Label e Pet Industry di BolognaFiere, e Pascale Sovinco, Show Office Manager di Promopet srl., sono intervenuti illustrando i punti salienti e le tematiche che caratterizzeranno la fiera organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Assalco (Associazione Nazionale per l’Alimentazione e la cura degli Animali da Compagnia) e con ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). I primi dati che giungono dalla macchina organizzativa sono di sicuro interesse. Oltre 250 aziende provenienti da 34 nazioni tra le quali U.S.A., India, Iran, Giappone, Canada, Ucraina saranno presenti in fiera e non mancheranno i padiglioni nazionali, tra i quali quello britannico, canadese, ceco, statunitense e indiano. La digitalizzazione sarà al passo coi tempi, non solo in termini funzionali del portale ma anche per quanto riguarda le collaborazioni a fini commerciali, come dimostrato dall’accordo con alibaba.com, piattaforma che permetterà a tutti gli espositori presenti in fiera di utilizzare al meglio le potenzialità commerciali di questo portale frequentato da oltre 30 milioni di utenti. Una fiera che si pone dunque come una sfida ma anche un’enorme opportunità per il settore intero. Zoomark è il luogo dove domanda e offerta si incontrano, nascono network, collaborazioni, confronti, idee e ispirazioni. La conferenza stampa ha inoltre sancito la sinergia in termini di collaborazione tra Interzoo e Zoomark, fiere leader a livello internazionale, per supportare le imprese del settore pet e la loro internazionalizzazione.

il pet market. In alcune nazioni europee i pet shop sono rimasti chiusi mentre in altre, come Germania e Italia, queste attività sono state riconosciute di valore primario e hanno potuto restare operative anche durante i periodi di lockdown più stringenti. In questo periodo si sono generati dei “colli di bottiglia” che, pur creando ritardi e disagi nella produzione, non hanno impedito la crescita dell’intero mercato del pet che ha raggiunto un valore di vendite a livello globale pari a 123 miliardi di euro. All’interno di questa fase positiva del mercato, sono emerse alcune nuove tendenze da parte dei proprietari come, per esempio, il boom della vendita online. Nella sola Germania questo canale di vendita ha registrato un +16,5%. Un fenomeno dovuto innanzitutto all’aumento del numero dei pet nelle case durante il lockdown: nella sola Germania si è registrato 1 milione di esemplari in più rispetto all’anno precedente. A

ciò va aggiunto il maggior numero di ore trascorse fra le mura domestiche che ha portato a usare soprattutto l’e-commerce per soddisfare le proprie esigenze. La grande sfida ora è non sedersi sugli allori. La crescita del mercato impone di pensare al futuro e a una sempre più corretta informazione dei consumatori, in particolare i neofiti del settore, che solo così potranno costruire una relazione consapevole e soddisfacente col proprio pet e assicurare la prosperità del mercato nel lungo periodo. Una delle incognite del momento sarà il ritorno in ufficio di chi ha fatto entrare in famiglia un pet durante il lockdown. In genere il legame creatosi è una garanzia sufficiente per la tenuta della relazione, ma purtroppo non si può escludere del tutto il pericolo di abbandono ed è opportuno pensare a nuove idee come gli uffici pet-friendly e altre soluzioni simili.

A cavallo tra pandemia e ripartenza

Dopo aver confermato la buona salute del mercato, Georg Muller, Presidente dell’Industrieverband Heimtierbedarf (IVH), l’associazione di categoria tedesca dei produttori del settore pet, ha sottolineato come la produzione internazionale in questi mesi difficili abbia dovuto affrontare alcuni snodi critici. Tra questi l’aumento dei costi di alcuni componenti plastici destinati al packaging, la diminuzione della disponibilità di alcune materie prime, l’aumento dei costi nella logistica intercontinentale e nuove tassazioni. Il miglioramento della situazione epidemiologica e il progressivo ritorno a una nuova normalità riservano molte sfide all’industria del pet, tra le quali l’utilizzo di materie prime innovative e l’impiego di energia proveniente da fonti sempre meno impattanti per una maggiore sostenibilità ambientale. Georg Muller si è anche soffermato su temi di carattere sociale. Durante i lunghi mesi del lockdown i pet hanno svolto un ruolo cruciale per il benessere delle persone più fragili, come i bambini costretti in casa lontano dai propri amici e bisognosi di trovare nuovi compagni di gioco. Lo stesso vale per molte persone anziane, per le quali l’animale da compagnia ha rappresentato spesso l’unica presenza amica, vista l’impossibilità di ricevere visite durante l’emergenza. Da tutto ciò ne deriva quanto sia importante che anche i nuovi proprietari imparino a vivere serenamente con i propri pet per tutta la vita. A questo proposito è stato lanciato il progetto “Support for living with pets” che, attraverso un sito internet dedicato, fornirà informazioni e aiuto per rendere la relazione umano-animale sempre ottimale.

Il cuore pulsante dell’evento

Il cuore pulsante dell’evento è stata la piattaforma digitale che, come un invisibile crocevia, ha consentito al pubblico e agli addetti del settore accreditati di muoversi virtualmente tra stand, eventi e conferenze. Pet Trend ha testato il sistema seguendo due linee guida. La prima incentrata sulla connettività dell’utente, impiegando dapprima lo smartphone come router e poi le linee fibra veloci. In entrambi i casi non è emerso alcun problema in termini di connettività e visibilità di video e immagini. La seconda linea guida è stata basata sulla praticità e facilità d’utilizzo della piattaforma.

Sono emerse sezioni ben delineate: contenuti, networking, compagnieprodotti, news, sala stampa e anche la sezione cafè nella quale è stato possibile incontrare e scambiare opinioni con colleghi del settore. L’isolamento dell’ultimo anno e mezzo ha fatto emergere potenzialità digitali che, seppur prima già note, ora hanno avuto un ulteriore avanzamento in termini di progettazione e fruibilità. Video sia in streaming sia fruibili anche successivamente per quasi un mese dal termine dell’evento, appuntamenti e call con le singole aziende prenotabili online e possibilità di personalizzare la propria pagina fissando promemoria, eventi e appuntamenti sono solo alcuni degli spunti emersi che diventeranno ulteriori valori aggiunti per il futuro delle fiere di settore in presenza.

Per questi motivi, anche quando si tornerà alla fiera “in presenza”, sarà importante aver fatto tesoro della

Antje Schreiber, responsabile comunicazione e stampa Interzoo

lezione di Interzoo digital.

Segnali e dati che fanno ben sperare

Nel corso di Interzoo digital 2021 sono stati presentati i dati che fotografano la diffusione in Germania degli animali da compagnia e l’andamento del mercato durante l’anno pandemico. Nel 2020 il mercato tedesco dei prodotti per animali da compagnia ha fatto segnare, rispetto al 2019, un +4,6% nel segmento pet food e +3,5% nell’accessoristica/componentistica. Dall’analisi approfondita dei prodotti e dell’accessoristica (+3,5%), emerge come i segmenti di mercato destinati a cani e gatti mostrino rispettivamente una crescita del +4.7% e del 4,8%. Buona la crescita delle lettiere per gatti (+2,8%) per un valore di 292 milioni di euro. Seguono, sempre con trend positivi, l’ornitologia ornamentale (+3,1%), l’acquaristica (+2,7%) e i prodotti destinati ai piccoli mammiferi (+2,2%). In attesa del rapporto Assalco Zoomark 2021 che sarà presentato a novembre in occasione di Zoomark, PetTrend ha già mostrato in anteprima sul numero di maggio 2021 alcune anticipazioni che attestano anche per l’Italia un trend altrettanto positivo nel mercato del pet food e del pet care. Non va dimenticato a tal proposito il ruolo di attività essenziale riconosciuto ai pet shop che hanno così potuto restare aperti anche nei mesi più difficili di lockdown. A novembre, con la pubblicazione del Rapporto Assalco, sarà interessante confrontare i dati dei singoli segmenti di mercato nazionali con i corrispettivi di quelle nazioni europee che hanno adottato analoghe misure per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Poter disporre di dati che consentono di investire, progettare e sviluppare al meglio le proprie idee imprenditoriali è fondamentale per un proficuo sviluppo del mercato. Ulteriori interessanti approfondimenti sono stati presentati durante la conferenza “Effects of the COVID-19 pandemic: Developments and trends in the Italian and German Pet Care Market” frutto della collaborazione tra Zoomark e Interzoo, presentata durante la quattro giorni tedesca e disponibile sulla pagina youtube del sito BolognaFiere.

Il ritorno degli espositori

La quattro giorni virtuale ha visto la presenza di 336 aziende espositrici, 78 delle quali tedesche; 258 sono stati i brand esteri provenienti da ben 48 nazioni: 18 dal Nordamerica, 146 dal resto d’Europa, 87 dall’Asia, 4 dal Sudamerica, 1 dall’Africa e 1 dall’Oceania.

È evidente come questi numeri non siano nemmeno lontanamente paragonabili a quelli registrati nell’ultima edizione di Interzoo 2018 che aveva visto la partecipazione di ben 2000 aziende, ma è altresì evidente che nell’ultimo anno e mezzo, il mondo, le dinamiche e la società sono inevitabilmente cambiate. È stato dunque fondamentale fornire un segnale forte a dimostrazione della vitalità e dei dati in crescita del settore pet. Analizzando le tipologie di aziende presenti, un interessante spunto di riflessione proviene dalle start-up. Progetti innovativi di giovani partnership che non sempre dispongono di grandi budget ma che sono molto affini al concept del mondo digitale. Ebbene, ben 98 di queste sono state presenti in fiera con proprie idee a dimostrazione di quanto è importante riservare e valorizzare sezioni degli eventi fieristici dedicate alle nuove idee imprenditoriali. In tal modo aumenterà la possibilità di un link diretto tra questi giovani imprenditori in un sistema b2b. Dall’analisi dell’offerta dei brand espositori, con il 49,9% il segmento degli accessori per cani e gatti è stato il più rappresentato, seguito al 13% dai prodotti per piccoli mammiferi, e all’8,4% dall’acquaristica. Seguono gli articoli per uccelli (6,8%), quelli per terrari (6,1%), tecnologie per il pet food (3,3%) prodotti per animali da giardino (3,3%) e packaging al 2%. ●

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