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Cani di razza

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Ornitologia

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CURIOSO, INTELLIGENTE E DOTATO DI UN’OTTIMA PRESTANZA FISICA, È IDEALE COME CANE DA COMPAGNIA, MA ANCHE UN GRANDE AMICO PER GIOCHI E CORSE ALL’ARIA APERTA

IL WHIPPET

Nicolas Patrini Psicologo, educatore cinofilo Foto di Tommaso Urciolo

Nato come cane utile a guadagnare qualche soldo nelle scommesse clandestine inglesi del 1600, oggi è il compagno ideale di chi cerca un cane da compagnia con cui divertirsi e fare sport. Tra le caratteristiche peculiari della razza troviamo la curiosità, la prestanza fisica e l’intelligenza.

La storia

A differenza di altri levrieri, il whippet ha una storia recente e deve le proprie origini a minatori e allevatori inglesi, che nel XVII Secolo se ne servivano per vincere le scommesse. “Cavallino da corsa” delle masse, questo cane era allevato con il solo scopo di sbaragliare la concorrenza nelle gare di “sparo” sui 150 metri e alimentare i guadagni di chi non aveva accesso alle più nobili compe

tizioni equine. Fu quindi da subito privilegiato un cane snello, scattante e in grado di esprimere la massima velocità su distanze medio/brevi. Basti pensare che nel 1600, in Inghilterra, il termine whippet era utilizzato anche per descrivere una persona vivace e agile nei movimenti. In quell’epoca non era ancora possibile definire la razza, la cui uniformità dal punto di vista fisico e comportamentale venne sancita sul finire dell’800 grazie alla nascita del Whippet Club e, nel 1900, dal primo standard. Dapprima cane del popolo e vittima di numerosi incroci, questo grayhound in miniatura venne scoperto dalla Duchessa di Newcastle, che lo elevò a cane nobile, da caccia al coniglio e da compagnia. Quello fu il via libera all’espansione della razza che, grazie alle esportazioni, iniziò a essere apprezzata anche nel resto d’Europa e a catturare l’interesse degli allevatori cinofili. Malgrado ciò, occorre sottolineare come le linee di sangue migliori continuarono a essere patrimonio del popolo inglese. Nella patria di origine il whippet ebbe un boom di registrazioni nell’ultimo mezzo secolo, dopo la fine del secondo conflitto mondiale; il periodo delle guerre mise però a dura prova il lavoro degli appassionati, che si trovarono a far fronte all’emergenza con poche risorse

LO STANDARD

Aspetto generale. Forte, equilibrato, potente quanto basta ma sempre elegante. Dal punto di vista morfologico il whippet è un vero atleta, ma senza eccessi. Testa. Un cranio asciutto che va affilandosi verso il tartufo. Lo stop è leggero, poco marcato. Le mascelle sono forti, nettamente disegnate e con chiusura a forbice. Occhi. Si presentano ovali e dall’espressione sveglia. Orecchie. Piccole, con cartilagine fine. Collo. Lungo, muscoloso, elegantemente arcuato, termina all’inizio della linea superiore, che disegna un arco elegante sopra il rene. Dorso. Largo, muscoloso, fermo e piuttosto lungo. Torace. Profondo e lo sterno ben disceso e ben disegnato. Coda. Lunga, si assottiglia gradatamente; in azione è portata formando una curva delicata verso l’alto, ma non al di sopra della linea dorsale. Arti. Sono dritti e in appiombo, con il posteriore muscoloso. L’andatura del whippet esprime armonia, ma anche potenza: visto di lato si nota un buon allungo mentre corre, con la linea dorsale parallela al terreno. Gli anteriori si spingono bene in avanti e radenti al suolo, i posteriori avanzano sotto il corpo, dando grande spinta. Nell’insieme, il movimento non deve essere forzato, né steppante, raccorciato o artificioso. Pelo. Un mantello fine, corto, di fitta tessitura. Taglia. Altezza al garrese nei maschi è contenuta tra i 47 e i 51 cm; le femmine, leggermente più piccole, si attestano tra i 44 e i 47 cm.

IL CARATTERE

Il whippet è un cane giocherellone, allegro, obbediente e vivace. Sempre attento e vigile, ama fare sport ed esercizio fisico. La necessità di movimento va di pari passo con la sua voglia di spendere il tempo con i proprietari, che devono tener conto della grande energia di cui dispone la razza. Si tratta infatti di un cane più adatto a chi è attivo e che vuole passare del tempo all’aria aperta con il proprio amico a quattro zampe, piuttosto che ai sedentari in cerca di un cane da salotto. Il whippet è instancabile e dietro all’obbedienza che mostra in ambiente domestico, dove è avvezzo a riposare e non farsi troppo sentire, si nasconde un vero urgano. Per capire a fondo il suo carattere bisogna infatti conoscerne le origini e capire che, come quattro secoli fa era in grado di sprigionare tutto il suo potenziale in una corsa frenetica di pochi secondi, così farà anche quando lasciato libero di correre al parco. Verso gli altri cani e animali il whippet è solitamente poco aggressivo e ben tollera anche i bambini, coi quali gioca e si diverte perché rispecchiano maggiormente degli adulti il modo peculiare del whippet di affrontare la vita. Per tutte queste ragioni, la razza è sconsigliata a chi fa una vita sedentaria: da un lato è un cane da compagnia formidabile, ma dall’altro necessita di numerose accortezze per il mantenimento dell’equilibrio psicofisico.

e a veder decimati i soggetti allevati. Attualmente si registrano sul solo suolo inglese 2000 whippet l’anno. Per darvi una stima, in Italia siamo a 150 esemplari circa.

Socializzazione ed educazione di base

Da cuccioli gli esemplari sono piuttosto vivaci e per questo occorre da subito una buona educazione, che vada in due distinte direzioni: socializzazione e controllo degli impulsi.

Per quanto riguarda la socializzazione è bene fin da subito, dopo le vaccinazioni di rito, trovare degli altri cani con buon temperamento per far sì che il piccolo whippet capisca fin dove spingersi e oltre a quale soglia, invece, è meglio non andare. La corsa frenetica e i movimenti repentini di un piccolo levriero possono infatti indispettire altre razze, che prediligono un differente modo di giocare e interagire. Per questo motivo sono ben accetti i cani adulti ed equilibrati che, anche con qualche ringhio, sappiano mettere dei paletti all’esuberanza del cucciolo.

L’altro aspetto di cui tener conto è l’educazione di base, che insegna al neo arrivato a casa a controllarsi e rispettare alcune regole fondamentali. La tendenza a raggiungere facilmente l’eccitazione motoria va infatti placata offrendo al whippet un rapporto di fiducia con il conduttore, una base solida da cui partire e a cui affidarsi per restare calmi e ponderare, più che agire.

Risultati simili non sono impossibili da raggiungere, a maggior ragione con cani come questo, ovvero dalla grande attitudine a voler gratificare il proprietario. Si tratta anche di un cane molto curioso e, per questo, non sarà difficile tenere la sua attenzione alta durante alcuni piccoli esercizi o giochi propedeutici all’insegnamento delle regole. ●

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