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Psicologia
IL LEGAME CON GLI ANIMALI DA COMPAGNIA AUMENTA LA RESILIENZA, UNA FONDAMENTALE RISORSA INTERIORE PER AFFRONTARE AL MEGLIO LE SFIDE DEI TEMPI
INSIEME SIAMO PIÙ FORTI
Viviamo un momento molto difficile. L’emergenza mondiale legata al Coronavirus ha profondamente scardinato le nostre abitudini, ha fatto saltare equilibri e riferimenti. Abbiamo paura e temiamo che la normalità sia perduta per sempre, viviamo un disagio che per alcuni è crescente. Per fortuna dentro di noi abbiamo risorse insospettabili e i nostri animali possono aiutarci a utilizzarle al meglio. Il momento attuale è pesante per le emozioni negative che possiamo sperimentare: sconforto, paura, la sensazione di essere in balia di un nemico insidioso creano uno stato di allarme che può avere ripercussioni negative sulla nostra salute. I danni provocati dallo stress riguardano tutti i nostri sistemi biologici, producendo sintomi fisici, psicologici e comportamentali (es. l’abuso di sostanze psicotrope). Non possiamo tuttavia eliminare lo stress, che è parte ineludibile della vita moderna, possiamo però imparare a contrastarlo, aumentando la nostra capacità di prenderci cura di noi e di mettere in atto tecniche capaci di prevenirne i danni o di ripararli. E il legame con i pet è a tutti gli effetti un fattore di protezione dai danni prodotti dallo stress.
Come resistere allo stress?
Siamo abituati allo stress lavorativo e mai avremmo pensato che la routine, spesso noiosa, potesse essere anche un binario che dà sostegno, fornisce una guida, tranquillizza e fa risparmiare energie. Non sono solo la sensazione di incertezza e vulnerabilità a essere stimoli negativi per la nostra salute. Un pericolo altrettanto serio è costituito proprio dalla frattura che colpisce lo schema delle nostre giornate, quello schema che dà un ordine e ci permette di assolvere a ogni incombenza. Oltre a ciò si aggiungono poi le ansie per la precaria situazione economica e delle finanze familiari. Le preoccupazioni
BARBARA ALESSIO
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicodiagnosta, docente AIMF (Associazione Italiana Medicina Funzionale).
per i tanti cambiamenti si sono presto fatte sentire: noia, depressione, apatia, irritabilità, difficoltà a dormire, aumento della fame nervosa, disturbi gastroenterici. Come reagire quindi a una situazione tanto gravosa? La chiave è la consapevolezza di quello che ci serve, di quello che ci può aiutare, di quello che dobbiamo evitare. Possiamo scegliere il “come” vivere questa esperienza, cercando addirittura di usarla per allenare alcune nostre capacità. Lo stress può spingerci a cercare migliori condizioni di vita fondate sul potenziamento delle risorse interiori, emotive, mentali e motivazionali.
E i nostri animali sono alleati formidabili, in grado di aumentare non solo la nostra capacità di adattamento, ma anche di farci uscire da questo periodo più forti e più capaci di affrontare la vita.
La resilienza: l’asso nella manica
Lo stress è una risposta soggettiva legata al valore che assegniamo allo stimolo di disagio. In altre parole non è lo stimolo in sé a essere nocivo, qualunque esso sia, ma il significato che noi attribuiamo all’esperienza che stiamo facendo. La nostra mente si è evoluta per attrezzarci a fronteggiare scenari pericolosi per la sopravvivenza, e di fatto ci ha permesso di evolvere per migliaia di anni in condizioni ambientali durissime e precarie. La resi
lienza è una caratteristica mentale ed emotiva che caratterizza le persone in grado di fronteggiare in modo funzionale difficoltà e stress. Non è un fenomeno straordinario. Le risorse mentali e motivazionali degli esseri umani sono enormi: alcuni fattori sociali e culturali le erodono, in particolare la passività, per esempio di chi sta ore davanti agli schermi, lamentandosi senza nemmeno tentare di reagire. Essere resilienti non significa non sperimentare sofferenza, difficoltà, fatica: significa accettarle. Non rassegnarsi ma accettare le esperienze negative come parte del gioco della vita, trattarle come tasselli e andare oltre. Ci vuole disciplina. Occorre eliminare ciò che impoverisce le risorse psicologiche, aumentando ciò che le irrobustisce. Ed ecco che entrano in gioco i nostri pet!
Se vivi con gli animali sei più sano
È noto come il rapporto con un pet migliori la qualità globale della
BENEFICI REALI E CONCRETI
Il pet mantiene i suoi orari e le sue abitudini, e le sue richieste in questo senso sono estremamente preziose perché ci offrono un’opportunità di movimento. Cani e gatti ci aiutano a tenere un buon ritmo, prima di tutto, ordinato sugli orari delle loro abitudini: il cibo, le uscite, la pulizia, i momenti di gioco. Tutti i momenti di gioco e di coccole sono un toccasana per l’umore e per il fisico: le carezze, si sa, stimolano tutti i sistemi in senso benefico. Il gioco aggiunge il movimento e la risata, tutti elementi che hanno ricadute fisiche importanti. Un altro prezioso effetto è dovuto al fatto che il pet ci àncora al “qui ed ora”, al momento presente e al lato materiale e concreto dell’esistenza. Convoglia le attenzioni, distogliendoci dal divagare mentale sulle paure e sulle angosce: ci riporta al presente. Che è l’unico reale: alla nostra vita nel suo aspetto più semplice ma anche prezioso, perché i nostri affetti sono ancora qui, e richiedono la nostra cura, costituiscono la linfa della nostra vita. L’animale ci riporta all’essenziale. E ci fa spegnere la televisione e il cellulare!
vita e la salute psicofisica: abbassa i livelli di ansia e depressione, diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari, alza la soglia del dolore (aumentando le endorfine, gli ormoni del benessere), migliora tutti i parametri fisici dello stress (si abbassa il cortisolo, l’“ormone dello stress”), alza l’ossitocina, con positivi riverberi sulla sensazione di calma e la buona disponibilità allo scambio sociale. Il rapporto affettivo che si stabilisce svolge una benefica azione sul sistema immunitario, aumentandone l’efficienza. Avere un animale per amico è insomma una vera a propria medicina. Ma in tempi di Coronavirus offre vantaggi specifici molto preziosi. Abbiamo spiegato come la rottura della routine abbia slabbrato il tessuto ordinario delle nostre giornate, lasciandoci vuoti e disorientati. Il nostro animale non sa che cosa sta succedendo, anzi, probabilmente è felice perché riesce a interagire di più con noi.
Come ci aiutano a reagire
Diverse ricerche dimostrano come non vi sia differenza quantitativa sostanziale tra facoltà intellettive ed emozionali dell’essere umano e degli animali: condividiamo un mondo in
teriore ricchissimo e vivacissimo. Il biologo americano J. Balcombe sostiene che gli animali provino generosità, gratitudine, compassione e pietà, solidarietà.
Notevoli i suoi scritti, dove documenta l’importanza della ricerca del benessere e del divertimento, in franca opposizione con la convinzione che li vuole semplicemente dediti alla ricerca della sopravvivenza materiale e dell’evitamento del dolore. E di più: non tutti provano ed esprimono allo stesso modo le loro emozioni, pertanto possiamo affermare che ogni individuo sia dotato di una propria specifica “personalità”, proprio come noi! È certamente il non-verbale a veicolare sfumature e variazioni delle manifestazioni emotive degli animali: ma gli studi dicono che noi umani siamo molto abili a decodificarle, anche perché il non-verbale rimane significativo anche nella comunicazione umana. E anche se tra tutti il cane è quello più dotato di “sguardo”, l’intima convivenza permette la tessitura di una trama affettiva e la creazione di un tenero linguaggio segreto con qualunque specie, proprio attraverso il contatto visivo, perché in molte specie gli occhi riflettono i sentimenti. Cerchiamo il rapporto con loro proprio perché possiamo interagire strutturando complessi, profondi e altamente gratificanti legami interspecifici. Ecco perché l’animale è in grado di migliorare le nostre performance cognitive, non solo le nostre abilità comunicative, empatiche e sociali. La nostra mente si attiva, cresce e diviene più complessa nell’interazione con un’altra mente: anche quando è animale. L’importanza della sua presenza non sta quindi solo in una mera compagnia, anche se questo aspetto rimane vitale, soprattutto per chi vive solo. Convivere con un animale, insomma, aumenta la nostra capacità di resilienza.
Questo significa non solo che aiuta a fronteggiare meglio lo stress del momento, a preservare la nostra salute: continuando a stimolare la nostra mente ci permette di essere meglio attrezzati per la ripresa.
L’emergenza finirà e allora dovremo avere a disposizione tutte le nostre energie, fresche per rimetterci in pista. Il pet migliorando la nostra disposizione verso il mondo esterno e verso il futuro ci rende insomma più forti, più sani, più calmi, più coraggiosi ed attivi. L’amore ci ripaga e ci salva, sempre. ●