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Comportamento
ALCUNI PROBLEMI CUTANEI DEI GATTI POSSONO DERIVARE ED ESSERE LEGATI A DISTURBI COMPORTAMENTALI: VEDIAMO COME LA CUTE RIFLETTE GLI STATI EMOTIVI
LA CUTE SPECCHIO DELLE EMOZIONI
Francesca Serena
DVM Medico veterinario Master II livello in Medicina Comportamentale degli animali d’affezione dell’Università di Pisa. Membro dell’ISFM (International Society of Feline Medicine) ISFM Advanced Certificate in Feline Behaviour.
Al veterinario o al toelettatore a volte capita di vedere gatti con strane macchie sul corpo, con la pancia spelacchiata o con il pelo sulla schiena che appare spezzato, Si tratta di alcuni esempi di problemi cutanei del gatto che hanno origine da disturbi comportamentali. L’alopecia (mancanza di pelo) felina è molto spesso legata a tali problemi, ma è assai difficile capire l’esatta incidenza di questi ultimi perché sono spesso sotto diagnosticati. Stati di accresciuto stress come traslochi, arrivo di nuovi gatti in casa o altri animali, modifiche dell’ambiente in cui il gatto vive sono facilmente fattori scatenanti di crisi e, come avviene per gli esseri umani, anche per i felini è già da tempo noto che disturbi a base psicogena spesso si manifestano con lesioni cutanee autoinflitte. Grazie a una migliore comprensione del comportamento felino, è ora possibile diagnosticare correttamente questi disordini e conseguentemente trattarli
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in modo efficace poco dopo la loro insorgenza.
I problemi più frequenti
Le lesioni cutanee sono solo una parte dell’intero quadro clinico, ma sono di solito la ragione principale per cui viene richiesto un consulto. Nei gatti il problema più comune è l’alopecia simmetrica, sebbene si possano presentare diversi altri tipi di lesioni. Come vedremo, le lesioni dovute a disturbi comportamentali sono sempre autoindotte.
L’Alopecia Simmetrica è dovuta a leccamento continuo di una parte del corpo, può essere molto estesa, interessare l’intero addome, i fianchi e il posteriore, oppure localizzata interessando le aree inferiori dell’addome.
L’Alopecia Focale si caratterizza per il leccamento intensivo focalizzato su un’area del corpo che determina una perdita di pelo ben delimitata. Le zone più colpite sono gli arti, il tronco, la coda, l’area sul dorso tra le spalle e il naso.
Le escoriazioni, causate dal grattamento e dal leccamento, possono diventare delle vere e proprie automutilazioni; di solito tali lesioni si trovano su collo e muso, se prodotte da grattamento, e sui fianchi e sulla coda, se provocate dal morso.
L’Onicofagia si verifica quando il gatto si lecca e mordicchia le unghie
in continuazione, con la conseguenza che le zampe sono sempre bagnate.
Una valvola di sfogo della tensione emotiva
Il leccarsi, l’onicofagia e il grattarsi sono in realtà attività sostitutive. Esse vengono effettuate fuori contesto quando l’animale è in preda a una situazione di conflitto. Le attività di sostituzione sono una valvola di sfogo della tensione emotiva del gatto, ma il loro instaurarsi non permette che il gatto sviluppi altre risposte adattative. Quando l’ansia non viene gestita si possono instaurare delle stereotipie, cioè una serie di azioni effettuate in una maniera regolare, identica e particolare, senza un motivo evidente. Non c’è una sequenza e il gatto si ferma solo se interviene uno stimolo esterno. Un’altra sintomatologia possibile è il cosiddetto tail chasing, il gatto può dare la caccia alla sua stessa coda e può attaccarla come se fosse una preda. Le lesioni causate dai morsi e dai graffi possono danneggiare gravemente l’estremità fino a renderne necessaria l’amputazione.
La diagnosi
Arrivare alla diagnosi di problemi cutanei come manifestazioni di un disordine del comportamento è molto
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PROBLEMATICHE DI ORIGINE NON COMPORTAMENTALE
Prima di procedere con la terapia comportamentale, si deve verificare che il disturbo non sia dovuto a problematiche che possono causare tali lesioni come: dermatosi parassitarie, dermatofitosi, ipersensibilità/allergia (alimentare o ambientale). • dermatosi parassitarie che possono provocare prurito. La maggior parte dei gatti che presentano perdita di pelo e macchie soffre di allergia da pulci. Il prurito è così intenso che può essere causa di stati ansiosi. Tutti i gatti che mostrano segni di prurito cutaneo devono per prima cosa, essere trattati correttamente contro le pulci, e lo stesso trattamento deve essere effettuato sui gatti conviventi e anche sull’ambiente dove vivono. • dermatofitosi. Le dermatiti e le otiti da micosi superficiali determinano uno stato pruriginoso con frequenti leccamenti e grattamenti e presenza di macchie prive di pelo • ipersensibilità/allergia (alimentare o ambientale).
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complesso perché le lesioni cutanee sono nella maggior parte dei casi aspecifiche, tranne le lesioni della coda. Tuttavia, una visita clinica, dermatologica e comportamentale approfondita può aumentare la possibilità di arrivare alla diagnosi corretta. La visita deve essere accurata, in quanto è possibile rilevare malattie concomitanti, che possono essere la prima causa di problemi cutanei, come patologie endocrine, manifestazioni neuro-vegetative e obesità. È molto importante innanzitutto verificare che non si tratti di problematiche che possono causare tali lesioni come: dermatosi parassitarie, dermatofitosi, ipersensibilità/allergia (alimentare o ambientale). Se la diagnosi differenziale è negativa, a questo punto si deve prendere in considerazione la possibilità di un disturbo comportamentale. Oggi tali disturbi vengono trattati con successo tramite Terapie Comportamentali (tecniche che mirano a modificare i comportamenti del gatto e, conseguentemente, le sue reazioni) e con la Terapia Feromonale.I feromoni sono molecole naturali di comunicazione secrete da un animale e percepite da altri animali attraverso l’organo vomero-nasale. Nei gatti i feromoni di familiarizzazione sono un trattamento di base in molte forme di ansia.
I migliori risultati si hanno quando le modifiche comportamentali fanno parte del programma generale di trattamento. ●