EXtra n. 6

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n. 6 | 2011 |in questo numero|

Trimestrale d'informazione sul mondo ExITone

In evidenza ExITone: le ESCo e il ruolo dei professional pag. 3

Andamento del mercato Segnali dal’EIRE pag. 5

Best practice Il caso ENASARCo pag. 9


| 2 | editoriale

La visione strategica: fare SISTEMA! | Alexandra Mogilatova

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ari lettori, ci avviciniamo alla fine di quest’anno con una particolare energia. Gli accadimenti del 2011 non passeranno certo sotto silenzio e, anzi!, saranno con ogni probabilità ricordati come l’inizio di una rivoluzione culturale determinata da contingenze economiche e finanziarie (causate dal progressivo impoverimento dei paesi occidentali) e da considerare come un necessario sprone per un miglioramento globale delle condizioni di vita e dell’ambiente. I maggiori economisti, oramai, usano sempre più sovente espressioni come “double dip”, “seconda recessione”, e perfino la parola “pericolo” non è più un tabù. Come si traduce questa costante spinta pessimista e priva di spunti innovativi in elementi concreti per una riorganizzazione dei desueti schemi economici? Come si può trovare una soluzione che coinvolga in modo sistemico i diversi attori della nostra vita quotidiana (Pubblica Amministrazione, società private, sistema del credito, singolo cittadino)? Noi non abbiamo la presunzione di avere le “giuste” risposte, ma sicuramente vogliamo contribuire, per quanto attiene il nostro ambito d’intervento, con la diffusione di una cultura volta a determinare la corretta impostazione della gestione strategica del vero ed inequivocabile valore del nostro Paese: l’ambiente costruito e il territorio. La grande lezione imparata durante questa virulenta crisi (a partire dal 2007) è che i debiti non sono da considerarsi uno strumenti di crescita, ma solo ed esclusivamente una zavorra che ancora oggi non permette di ragionare con serenità sulle possibili soluzioni concrete da mettere in atto per far ripartire in modo “sano” il settore immobiliare. E con questo tutta l’economia reale. Qualche dato per chiarire meglio di cosa stiamo parlando: il 30% delle sofferenze degli istituti di credito è dato dal settore del Real Estate, che ancora oggi viene sostenuto dalla finanza, essendo impossibilitato a generare autonomamente profitti e plusvalenze. L’imponente cifra relativa alle sofferenze è pari a 44 miliardi di euro, un importo che in assoluto servirebbe a determinare uno sviluppo del PIL pari al 2,30 % !!! Ma ci fa piacere condividere con Voi un cambiamento: non siamo più una voce fuori dal coro, e sentiamo, seppur debolmente, alcuni operatori

di mercato (dal pubblico al privato) cominciare a riesaminare le proprie posizioni oltranziste di sviluppo legato al ricorso alla finanza, in luogo di una sana partecipazione al capitale. Evidentemente la nostra esperienza sulla valorizzazione degli immobili, acquisita sul campo con risorse qualificate, ci permette di confermare che i percorsi di creazione di valore per l’intero Sistema Paese devono necessariamente passare non solo ( e per lo meno non più) dalla mera conoscenza del patrimonio, ma attraverso un’azione globale. Un’azione che non si limiti quindi alle attività tecniche di ingegneria, ma che vada sempre più verso la global advisory energetica, al fine di dare risposte tecniche, amministrative, economico-finanziarie e commerciali per la realizzazione e per la gestione di sistemi energetici sostenibili, per il massimo sfruttamento del complesso edificio-impianti. In questa direzione si sono concentrate le energie di EXITone, che hanno portato all’avvio del percorso di accreditamento della società come E.S.CO. (Energy Service Company) ed alla sottoscrizione di un accordo programmatico con la prima ESCO operante in Italia. Gli ambiziosi obiettivi dichiarati sono quelli di individuare e realizzare opportunità ed interventi di efficientamento energetico. Il risultato sarà un radicale miglioramento, con evidenti ricadute positive, sia a livello economico sia a livello ambientale. Infatti, le analisi che derivano dagli interventi che abbiamo seguito nella passata edizione dell’EIRE (che ci ha visti protagonisti a supporto di due tra le più importanti iniziative di dismissione di patrimoni immobiliari attualmente in essere – Banca d’Italia e Fondazione Enasarco) portano esattamente in questa direzione, e i percorsi di EXITone ben si sposano con le esigenze di mercato. Il “Manifesto del Real Estate” promosso all’EIRE, infatti, pone l’accento sulla necessità di tornare ad uno sviluppo immobiliare che guardi con attenzione e dedichi notevoli risorse al miglioramento qualitativo della società e dell’economia non solo del singolo bene, ma anche del relativo territorio. Il segnale è forte: basta con le lamentele e con le considerazioni negative. È giunta l’ora di operare correttamente per un recupero del costruito, con rinnovate competenze e con rinnovata volontà di affrontare nuovi percorsi. È assodata, oramai, la crisi di risorse della Pubblica Amministrazione, come del privato, ma proprio da questi elementi si devono trarre le fondamenta delle logiche che ci devono guidare ancora per diversi anni: nuove forme di partnership pubblicoprivato, interventi sinergici tra ingegneria dell’im-

mobiliare ed ingegneria energetica, trasparenza nelle operazioni di valutazione degli asset. Ovviamente non ci dimentichiamo della nostra vocazione di driver culturale. Ancora una volta siamo partiti dall’assunto che il recupero dell’esistente è il punto focale per lo sviluppo, ma senza l’adeguata formazione, e senza la massima condivisione degli obiettivi prefissati, la strada si fa dura; per questo EXITone ha deciso di essere ancora partner di una pregevole iniziativa in un ambito formativo d’eccellenza. In collaborazione con la già conosciuta SINTEG, abbiamo partecipato al via del I° corso di formazione per “Gestori di Patrimoni e di servizi negli immobili e nei condomini”. Siamo certi che l’esperienza di EXITone nella valorizzazione degli immobili e nella ricerca e nella definizione di scenari di sviluppo di asset (e di patrimoni complessi), unita alla presenza capillare sul territorio dei professionisti di SINTEG, sia un’intesa che darà concrete opportunità di crescita. Così come siamo convinti che EXITone, in qualità di Organismo di Ispezione ai sensi della normativa 17020, trovi una corretta collocazione nell’ambito dell’importante convegno organizzato dal Ce.S.E.T. – Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale in collaborazione con l’università “La Sapienza” di Roma e l’Agenzia del Territorio, dal titolo “Appraisals: evolving proceedings in global change”. Nel corso dei lavori, che cominceranno il 14 novembre p.v., ribadiremo con forza la necessità di rendere il processo di valutazione degli asset ancora più rigoroso e trasparente, a maggiore tutela degli interessi di tutti gli stakeholder e allo scopo di contribuire alla trasparenza e all’affidabilità del mercato azionario immobiliare italiano. Siamo certi che, ancora una volta, aver individuato virtuosi percorsi in anticipo rispetto al mercato, e aver implementato le caratteristiche peculiari di EXITone e del suo Network per dare immediato riscontro concreto alle esigenze attuali del settore, porterà a noi tutti dei benefici, e che tali benefici non saranno solo di carattere economico, ma anche il riconoscimento di aver fatto parte della sparuta ma agguerrita squadra di precursori del cambiamento epocale che ci vedrà (ci vede) protagonisti. Cari amici, i percorsi sono tracciati e le opportunità sono lì fuori, in attesa di esser colte. Noi, con voi, vogliamo essere protagonisti. In chiusura d’anno faremo insieme, ancora una volta, il bilancio di quanto accaduto, fornendo insieme un concreto contributo per cambiare le “regole del gioco” ed essere, in fondo, tutti vincitori! Un grazie a Voi tutti e a presto. Alexandra Mogilatova


in evidenza

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Le Esco e il mercato dell’efficienza energetica degli edifici: exitone in prima linea |

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econdo una recente indagine condotta da Legambiente in 15 città italiane, gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo danno origine, in nove casi su dieci, a rilevanti dispersioni di calore, redendosi così responsabili di una grossa fetta dei consumi energetici del Paese. Diventa quindi importantissimo intervenire nel settore edilizio per rendere più efficienti i consumi energetici in termini di sostenibilità sia economica, per evitare inutili sprechi, sia ambientale, per ridurre le emissioni di Co2. Della necessità di un cambio di marcia si è resa conto anche la Commissione Europea che, sollecitata da Parlamento e Consiglio, sta adottando una nuova e ambiziosa strategia in materia di efficienza energetica, concretizzatasi nel nuovo Piano di Efficienza Energetica (PEE) e nella proposta di Direttiva presentata lo scorso 22 giugno che prevede misure obbligatorie per gli Stati membri, con il principale intento di fornire un contributo significativo al conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica dell’Unione Europea per il 2020.

EXITone per una più efficiente gestione energetica degli immobili Oggi più che mai, dunque, una corretta gestione degli immobili implica necessariamente un’efficiente gestione dei consumi energetici. Consapevolezza che EXITone ha da sempre fatto propria, rendendola, sia a livello progettuale sia gestionale, parte integrante dei servizi offerti ai suoi Clienti e consolidandola attraverso anni di esperienza al fianco di grandi operatori pubblici e privati. A titolo di esempio, citiamo l’appalto per la gestione dei servizi Energia e Calore per l’Area Vasta di Venezia e Rovigo, (di cui vi abbiamo parlato nello scorso numero di Extra), aggiudicato da EXITone e Polie-

dra Sanità in RTI con SIRAM (mandataria) e GEFI. Un appalto che ha permesso a EXITone di rafforzare la sua esperienza nell’ambito di attività quali ad esempio l’Anagrafica Tecnica, che ha raggiunto un livello di dettaglio impiantistico particolarmente complesso, o le Diagnosi Energetiche finalizzate al contenimento dei consumi energetici. Ed è proprio in ragione della sua consolidata esperienza nel campo dell’efficienza energetica degli edifici che EXITone ha deciso di compiere un passo importante in questo mercato, avviando da un lato il percorso di accreditamento come ESCO (Energy Service Companies) e dall’altro sottoscrivendo un Protocollo di Intese con Esco Italia S.r.l., società nata nel 2002, prima ESCO operante sul mercato italiano. Ma per comprendere al meglio la portata di queste novità, facciamo un passo indietro: cosa sono le ESCO e quali le peculiarità che le caratterizzano?

Le ESCO – Energy Service Company: cosa sono e dove nascono Secondo l’articolo 2 del Decreto Legislativo 115/2008-art. 2, comma 1, punto “… una Energy Service Company (Esco) è una persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell’utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell’efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti”. La caratteristica che contraddistingue le ESCO e le rende differenti dagli ESPC (Energy Service Provider) è proprio l’assunzione del rischio: gli interventi di efficienza energetica si ripagano con il risparmio conseguito e, visto che è la stessa


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in evidenza

EXITone – Esco Italia: l’unione fa la forza!

ESCO a sostenerne le relative spese, il costo per il cliente è solitamente pari a zero. Nate negli Stati Uniti durante la crisi petrolifera degli anni ’70, le ESCO si sono in seguito sviluppate anche in Europa, sostenute dalle politiche comunitarie, che vi hanno visto un valido strumento per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica.

Esco Italia può essere definita una Energy Service Company “pura”, che opera in linea con la normativa internazionale e si pone come obiettivo la promozione e lo sviluppo dell’efficienza energetica in tutti i settori, della generazione distribuita, delle energie rinnovabili. L’accordo stipulato tra EXITone ed Esco Italia in data 29 giugno 2011 si configura come una partnership tecnico-commerciale, con l’obiettivo di individuare opportunità di comune interesse relative ad interventi di efficientamento energetico. Verrà istituito a tal fine un Comitato Tecnico di Coordinamento formato da professionisti di riconosciuta e conso-

lidata esperienza nominati sia da Esco Italia sia da EXITone, che si occuperanno di studiare ed attuare le più interessanti ipotesi di sviluppo derivanti dalla sinergia tra le due società. Un accordo dalle grandi potenzialità, che mette in gioco uno dei principali player nazionali nei processi di gestione e valorizzazione degli asset immobiliari e una delle maggiori ESCO italiane, aprendo per entrambe interessanti opportunità in un settore come quello dei servizi di efficientamento energetico agli immobili. Un mercato che va ad assumere una rilevanza sempre maggiore non solo dal punto di vista economico, ma anche, e soprattutto, in termini di ricadute positive dal punto di vista socio – ambientale. Alessandro Lozar

EXITone al convegno “APPRAISALS: evolving proceedings in global change” |

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unedì 14 novembre 2011 EXITone, in qualità di Organismo di Ispezione, interverrà con il suo Presidente, Ezio Bigotti, al convegno “APPRAISALS: evolving proceedings in global change” organizzato dal Ce.S.E.T. – Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale, in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Agenzia del Territorio. Ezio Bigotti affronterà il tema delle valutazioni immobiliari proprio ai sensi di una necessaria trasparenza ed affidabilità del mercato immobiliare. Infatti, l’estimo immobiliare è oggi chiamato ad operare in uno scenario globalizzato in continua e rapida evoluzione, caratterizzato da mercati in condizioni di instabilità, complessità e incertezza. In tale contesto emergono diverse problematiche le quali, sotto il profilo della valutazione e della validazione delle procedure, richiedono innovative e adeguate soluzioni.

Il Convegno si svolgerà in due giornate, 14 e 15 novembre, e vedrà il contributo di numerosi e qualificati esperti, accademici e rappresentanti di istituzioni di livello internazionale, proponendosi di fare il punto sulle questioni estimative emergenti e delineare principi, procedure e

strumenti adatti a fronteggiare la sfida del cambiamento globale. Oltre ad EXITone saranno presenti numerosi operatori del settore immobiliare e della valutazione. Per maggiori informazioni: http://w3.uniroma1.it/appraisals/ Carolina Brunetti

Organismo di Ispezione EXITone S.p.A., è il primo ed unico Organismo di Ispezione accreditato in Italia dall’Ente nazionale Accredia, circa la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020 (certificato n. 056E) per le attività di: Ispezioni sulla Gestione e Valutazione di patrimoni immobiliari e relativi servizi (Due Diligence immobiliari; Valutazioni, stime e perizie immobiliari) e di “Servizio Energia” (Gestione energetica, conduzione e manutenzione di impianti tecnologici). Per quanto riguarda i servizi offerti, EXITone opera nel pieno rispetto dei requisiti normativi di indipendenza, competenza e affidabilità ai fini della verifica del merito tecnico e conformità dei servizi di due diligence e di valutazione, stime e perizie degli asset immobiliari e servizio di presidio tecnologico

e manutenzione degli impianti tecnologici, comprendenti il servizio di gestione energetica, c.d. “Servizio Energia”. Nell’ambito immobiliare, EXITone S.p.A. fornisce i suoi servizi di ispezione a favore delle Società di Gestione Risparmio, le quali, affidando l’incarico di esprimere il parere di merito tecnico (Attestato di Conformità) sulle attività di valutazione effettuate da esperti indipendenti (ex art. 17 del DM 24 maggio 1999, n. 228 e smi), rende il processo di valutazione degli asset ancora più rigoroso e trasparente, a maggiore tutela degli interessi dei quotisti dei Fondi gestiti dalle SGR medesime. In ambito energetico si rivolge ad Amministratori di stabili, Imprese, Concessionari di servizi pubblici, Enti pubblici, Enti locali e Consorzi.


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Dall’Eire 2011: fare sistema affinchè il Real Estate sia protagonista del futuro |

Napoli - Rendering del Progetto Gianturco

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are sistema, per far sì che il Real Estate possa attrarre gli investimenti necessari a consentirne il rilancio ed essere, a sua volta, volano di sviluppo economico e sociale per il territorio. Chiama a raccolta tutte le componenti del settore (società private, liberi professionisti, enti pubblici, banche, ...) il messaggio lanciato dal “Manifesto del Real Estate”, che ha chiuso l’edizione 2011 dell’EIRE – Expo Italia Real Estate, tenutasi a Milano dal 7 al 9 giugno scorsi. La kermesse organizzata da Ge.FI. ha confermato quest’anno i dati della scorsa edizione: 35mila metri quadri di superficie espositiva, 504 imprese e istituzioni presenti, oltre 14 mila operatori professionali. Riaffermata, inoltre, la vocazione internazionale dell’evento, grazie alla presenza di operatori provenienti da oltre 50 Paesi. EIRE 2011 è stato però, soprattutto, un momento di incontro, discussione, dibattito, come testimonia il fitto calendario di appuntamenti, due dei quali centrati su iniziative di rilievo nazionale (il progetto Mercurio della Fondazione Enasarco e la dismissione di un portafoglio immobiliare di Banca

d’Italia), che vedono EXITone tra i principali protagonisti (vedi articolo a pag. 9). Ma analizziamo, nello specifico, i topics che hanno caratterizzato l’evento.

Roma City Investement: la Capitale del domani Tra gli eventi di maggior richiamo per il pubblico, la presentazione del Piano Strategico di Sviluppo di Roma Capitale, alle presenza del Sindaco Gianni Alemanno. Durante l’incontro è stata presentata in anteprima Roma City Investment, Agenzia di sviluppo di Roma Capitale, che prevede di mettere a sistema 256 progetti per un investimento previsto, nei prossimi dieci anni, di 25 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi già finanziati e i restanti finanziati al 50% da risorse pubbliche, già individuate, e da risorse private da attivare attraverso partenariati pubblico-privati. Tra questi, la rigenerazione del quartiere periferico di Tor Bella Monaca, la riqualificazione del litorale e del quartiere di Ostia, la vendita del patrimonio ATAC. L’altro grande pro-

getto per la capitale presentato all’EIRE 2011 riguarda il Secondo Polo Turistico, che coinvolgerà l’intera città, attraverso la realizzazione di quattro grandi parchi a tema, un acquario, il nuovo centro di congressi dell’Eur, 26 alberghi, quattro campi da golf, cinque centri commerciali e il rifacimento del water front di Ostia.

Spazio al verde e al partenariato pubblico privato: la sfida delle città E se Roma ha fatto da protagonista, si sono difese bene le altre città italiane, con progetti caratterizzati da tratti comuni come il basso impatto ambientale e la partnership pubblico privato, che guardano soprattutto alla riqualificazione delle aree dismesse in chiave turistica o in un’ottica di Social Housing. Torino, ad esempio, prevede, con il progetto re-


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del Garda, frazione di Tremosine, comune di circa 2100 abitanti in provincia di Brescia, si è proposto all’Eire 2011 come esempio possibile di archeologia industrializzata finalizzata ad uno sviluppo turistico di qualità: un vecchio opificio verrà trasformato in una struttura ricettiva di alto livello con un centro benessere, piscine, zone fitness e un’importante struttura congressuale. Verranno inoltre realizzate circa 200 nuove eco-abitazioni, oltre al Sailing Village, che ospiterà una struttura dedicata all’‘università’ della vela. Altro progetto di rilievo, che coinvolge questa volta una cittadina di circa 51mila abitanti in provincia di Salerno, è la trasformazione dell’area ex Alcatel di Scafati (130mila mq), presentata all’Eire in vista di una gara per individuare un operatore in grado di realizzare un intervento da circa 35-40 milioni di euro. Alla base un progetto che ha previsto nuove strutture industriali, un centro servizi e la sistemazione della parte già operativa. In più, verde da quasi 14mila metri quadri, un asilo e una scuola materna, una banca, negozi e spazi per la ristorazione.

E nel 2012 arrivano gli Investor Days

Fieramilano Rho - EIRE 2011

lativo alla Variante 200, la realizzazione di circa 6mila abitazioni e 395mila metri quadri di uffici, aree commerciali e strutture educativo-sanitarie, e un parco di 300mila mq. Sempre nel capoluogo piemontese, nell’area ex Isvor, si prevede la costruzione di circa 34mila mq, di cui il 72% residenziali e il resto dedicato al terziario. Venezia punta invece sul Porto Turistico e sull’area ex Italgas, che presenta una superficie di circa 70mila metri quadri. Con un investimento complessivo di 38 milioni di euro verranno realizzati alloggi di Social Housing, residenze libere, uffici, spazi per attività ludiche, culturali e sportive. Napoli scende invece in campo

con il progetto Gianturco, che prevede lo sviluppo, all’interno e all’esterno di un grande parco pubblico di circa 7 ettari, di residenze, servizi, esercizi commerciali e attrezzature di quartiere, a partire da uno schema compositivo semplice, il cui fiore all’occhiello è la capacità di minimizzare la densità edilizia della zona.

Non solo metropoli, la rivincita delle piccole Ma non sono state le sole metropoli a farsi notare nel corso dell’ultima edizione dell’Eire. Ad esempio Campione

Tirando le somme, l’edizione appena trascorsa ha confermato la natura dell’Eire come, “investimento in conoscenza”, espressione usata dallo stesso patron dell’evento, il Presidente di Ge.Fi., Antonio Intiglietta: un’occasione per conoscere in maniera più approfondita il mercato del settore e valutare nel dettaglio gli investimenti, soprattutto in un periodo storico così delicato. Un’opportunità da cogliere soprattutto per l’Italia, la cui eredità storica, culturale, paesaggistica, rappresenta un punto di partenza importante per guardare al mercato globale. Ed è con questo spirito che, a partire dall’edizione 2012, EIRE lancerà gli “Investors Days”, una serie di incontri dedicati alla presentazione delle principali opportunità di investimento nel nostro Paese a investitori internazionali qualificati e selezionati. Letizia Cavallaro


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EXITone, due volte protagonista |

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a scorsa edizione dell’Eire ha visto EXITone doppiamente protagonista: da un lato come gestore dei servizi di supporto alla vendita nell’ambito del progetto Mercurio della Fondazione Enasarco (di cui parliamo in maniera approfondita a pag. 9), dall’altro nel ruolo di advisor, insieme a Colliers International Italia, per la dismissione di un portafoglio di immobili di Banca d’Italia. La Fondazione Enasarco è stata infatti tra i protagonisti della Social Housing Exhibition, spazio inaugurato lo scorso anno dagli organizzatori dell’EIRE, completamente dedicato alle best practice nell’ambito del Social Housing. Il progetto di dismissione immobiliare Mercurio – nell’ambito del quale, ricordiamo, EXITone si è aggiudicata l’appalto per la gestione dei “Servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari come mandataria in RTI con I.C. Italiana Controlli – può infatti, a pieno titolo essere annoverato tra i più interessanti progetti di Social Housing nel panorama nazionale. Si tratta infatti della prima operazione di dimissione di un patrimonio immobiliari locato di proprietà di un Ente previdenziale con vendita diretta agli inquilini, e la prima che prevede una massima tutela delle fasce deboli della popolazione. Oltre ad essere presente in fiera con un apposito stand, la Fondazione ha presentato il progetto nel corso di un incontro tenutosi mercoledì 8 giugno presso la White Conference Room, alla presenza di rappresentanti del mondo istituzionale ed operatori pubblici e provati. Relatore dell’evento, dal titolo “Fondazione Enasarco: il Progetto Mercurio di dismissione immobiliare”, l’Architetto Sandro Tibaldeschi, Dirigente del Servizio Dismissioni della Fondazione Enasarco, che ha puntato l’attenzione dei presenti sulle finalità sociali del progetto, che prevedono la tutela degli inquilini attraverso una serie di condizioni concordate con le Or-

EIRE 2011 - Un momento del convegno di presentazione del Progetto Mercurio della Fondazione ENASARCO

ganizzazioni Sindacali dei Conduttori: possibilità di acquistare per parenti e affini fino al quarto grado, scambio di appartamenti nell’ambito dello stesso complesso immobiliare, mutui a condizioni agevolate, garanzie per chi non può acquistare. I visitatori dello stand di Colliers International Italia hanno, invece, avuto modo di visionare, tramite una piattaforma interattiva installata su iPad, gli oltre 60 immobili distribuiti su tutto il territorio nazionale che Banca d’Italia dismetterà attraverso l’advisoring del RTI Colliers International Italia – EXITone, incarico assegnato con una gara che prevede un contratto di tre anni, prorogabile di altri due. L’operazione è stata presentata il 7 giugno, primo giorno dell’evento, nel corso del convegno “Il progetto di dismissione immobiliare di Banca d’Italia” tenutosi presso la Brown Conference Room. “Il contesto dell’EIRE è stato perfetto per la presentazione del pro-

getto, sia per l’importanza dell’evento, sia per condividere il positivo sentiment del mercato respirato alla manifestazione, contribuendo con un’opportunità di sviluppo unica” ha detto Ofer Arbib, l’Amministratore Delegato di Colliers International Italia. “Le attività multidisciplinari, tecniche e commerciali messe in campo dal RTI porteranno a soddisfare le esigenze di Banca d’Italia soprattutto in tema di trasparenza, e a stimolare la creatività degli investitori” ha chiarito Alexandra Mogilatova Direttore Generale di EXITone che, oltre a presentare le caratteristiche peculiari dell’azienda, ha illustrato le attività propedeutiche alla vendita tra le quali, le attività tecnicoamministrative e legali, le modalità di esecuzione dei sopralluoghi e le attività di due diligence, oltre alla verifica delle non conformità.

Letizia Cavallaro


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formazione

Accademia ExITone: i prossimi corsi per i Tutor dell’Immobile | Sarà un autunno di intenso lavoro per l’Accademia EXITone che, tra ottobre e novembre, prevede un fitto calendario di corsi per i Tutor dell’Immobile del nostro Network 2.0. Si parte ad ottobre con l’ultima edizione del corso sulla Valorizzazione dei Patrimoni immobiliari che verrà ripetuto nelle sedi di Pinerolo, Roma e Palermo, per dare la possibilità di frequentarlo a tutti i Tutor che non ne avessero ancora fru-

ito. In questo mese partirà anche il corso sulla gestione dei patrimoni e dei servizi negli immobili e nei condomini in collaborazione con il nostro partner Sinteg, di cui parliamo in dettaglio nell’articolo in basso. Novembre vedrà i riflettori puntati sulla Certificazione Acustica: in attesa del provvedimento legislativo che recepirà la norma UNI 11367 - rendendo obbligatoria la Certificazione Acustica, accanto a quella Energetica, per la compravendita o la locazione degli immobili a uso abitativo - EXITone sta già valutando l’opportunità di offrire ai suoi Tutor la possibilità di usufruire percorsi formativi ad hoc per essere pronti ad affrontare con gli strumenti tecnico professionali adeguati le nuove sfide che il mercato propone. Alessandro Lozar

Un corso per gestire i patrimoni e i servizi agli immobili e ai condomini | Sinteg – Servizi Immobiliari Integrati, partner di EXITone, ha ideato, tramite la Sinteg Business Management School e con Confabitare, il Corso di Formazione in “Gestori dei patrimoni e dei servizi negli immobili e nei condomini” rivolgendosi a chi intende intraprendere l’attività di amministratore condominiale, ma anche a chi necessita di Locandina dell’evento di presentazione del corso “Gestori dei patrimoni e dei servizi negli immobili e nei condomini” aggiornare le proprie competenze professionali. In un panorama formativo standard e carente rete dell’Alta Formazione per il territorio bolognese, il corso sul piano dell’innovazione, focalizzato esclusivamente sulla prenderà il via il 21 ottobre 2011 presso Villa Gandolfi Pallavicultura giuridica, è fondamentale saper rispondere in maniera cini (sede della Fondazione Alma Mater) a Bologna, avvalenconcreta alla reali esigenze di chi opera in un campo altamen- dosi del contributo di docenti dell’università di Bologna. te competitivo come quello dei servizi immobiliari, diffondenTenendo conto delle indicazioni del CEAB, Confédération do una cultura organizzativa attenta alla qualità della relazio- Européenne des Administrateurs de Biens, il programma del ne con il cliente interno ed esterno, che permetta di tenere il corso vedrà affiancati i più tradizionali insegnamenti di ampasso rispetto a un mercato in continua evoluzione. ministrazione condominiale con temi formativi inediti quali il Il Corso, strutturato lungo cinque differenti aree tematiche marketing relazionale e dei servizi, la tecnologia e la classifica– giuridica, economica, tecnica, comunicazione, management zione degli immobili, il network e le reti interattive, le energie – ha dunque l’obiettivo di formare figure professionali in gra- alternative e il risparmio energetico, l’urbanistica e il territodo di gestire ogni processo del ciclo di fornitura dei servizi, rio, le tecniche relazionali e il negoziato. coordinando i collaboratori e le aziende collegate e rapportanPer maggiori informazioni rivolgersi a FAM – Fondazione dosi sia con l’utenza privata del condominio sia con le società Alma Mater – Servizio Comunicazione Tel. +39 051 2091373 di gestione immobiliare, mantenendo un approccio attento – e-mail comunicazione@fondazionealmamater.it Web: www. alle esigenze dell’utente finale e della proprietà. fondazionealmamater.it Realizzato in collaborazione con la Fondazione Alma Mater, attore di primo piano nello sviluppo e nel sostegno alla Carolina Brunetti


Best Practice

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Il Progetto Mercurio – Il processo di dismissione del patrimonio residenziale della Fondazione Enasarco | Il portafoglio immobiliare residenziale della Fondazione Il portafoglio immobiliare della Fondazione Enasarco si mostra, in termini di consistenza numerica, estremamente sovradimensionato. Il parco immobili è dislocato sull’intero territorio nazionale ed è costituito da 17 mila appartamenti, a cui si aggiungono altre 27 mila diverse unità tra cantine, soffitte, posti auto e box e circa 1.000 immobili a destinazione commerciale (per dettagli vedi tabelle 1 e 2).

La gestione diretta del patrimonio Il patrimonio immobiliare della Fondazione è stato acquistato, per la maggior parte, negli anni compresi tra il 1973 e il 1997. La presenza nel portafoglio di numerose unità abitative (è destinato a uso residenziale l’84% dell’intero patrimonio), ha imposto alla Fondazione rigidi vincoli politici e sociali, tra i quali l’adozione di accordi sindacali che prevedevano contratti di locazione con canoni a regime concordato. Inoltre, negli anni passati, ad Enasarco è stato assegnato dallo stesso legislatore un ruolo di supplenza nelle politiche sociali degli alloggi, anche come soluzione abitativa per i dipendenti pubblici trasferiti in altre città per servizio. In conseguenza di questa situazione il rendimento annuo del patrimonio immobiliare Enasarco nell’ultimo decennio è stato pari allo 0,8% del valore con il quale gli immobili sono iscritti a bilancio.

Verso il progetto Mercurio L’analisi dei rendimenti non soddisfacenti conseguiti nel corso degli ultimi anni ha determinato la necessità di dover individuare una strategia che consentisse, nel breve-medio termine, una ridefinizione del portafoglio immobiliare, con conseguente aumento dei rendimenti e dei relativi flussi finanziari. Per questo motivo, nel 2008, si è deciso di

IL PATRIMONIO IMMOBILIARE IN CIFRE Tabella 1 – Dati quantitativi Complessi immobiliari Fabbricati Cespiti residenziali Pertinenze Commercio/Uffici Mq complessivi Mq fuori terra Mq entro terra Valore storico a bilancio (anno 2007)

263 481 17.000 27.000 963 2.300.000 7.000.000 1.900.000 3.016 milioni di euro

Tabella 2 – Distribuzione geografica Distribuzione Appartamenti Lazio 15.245 Lombardia 1.127 Sicilia 19 Emilia Romagna 106 Marche 78 Umbria 228 Piemonte 98 Puglia 162 TOTALE 17.063

Negozi 884 40 2 17 14 6 963

avviare il percorso per la dismissione del patrimonio immobiliare. Il primo passo è stata la predisposizione di un piano di fattibilità che prevedesse la vendita diretta agli inquilini, un criterio-guida che è stato considerato lo strumento più trasparente per massimizzare i ricavi, per tutelare l’inquilino e per gestire direttamente le varie fasi della dismissione. Enasarco è, infatti, la prima Cassa, tra quelle pubbliche e private, che ha scelto la vendita diretta agli inquilini operando per individuare le migliori forme di tutela per gli inquilini stessi attraverso un costante dialogo con le organizzazioni sindacali che li rappresentano.

Case ENASARCO - Roma, Via della Panetteria

Il Progetto Mercurio: le peculiarità innovative La particolarità e unicità del progetto risiede non solo nel fatto che la Fondazione è la prima Cassa, tra quelle pubbliche e private, a vendere direttamente agli inquilini, ma soprattutto nelle iniziative, innovative nel panorama italiano, messe in campo per tenere insieme tutte le esigen-

Case ENASARCO - Roma, Via Dante Alighieri


Best Practice

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Case ENASARCO - Perugia, Via Antimo Liberati

ze (talvolta contrapposte) e gli interessi della molteplicità degli attori coinvolti in una così imponente e delicata iniziativa. Conseguentemente il Progetto, anche in ragione della sua valenza sociale, è stato strutturato con i seguenti criteri: • il rigore procedurale: tutti i partner sono stati scelti con la procedura di gara europea che ha permesso di individuare, nei vari comparti, le migliori offerte sul mercato, sia per i partner che hanno seguito direttamente Enasarco nell’operazione sia per supportare l’inquilinato (mutui e finanziamenti a condizioni uniche); • la tutela sociale nei confronti degli inquilini: al piano corrisponde un Accordo firmato da tutte le Organizzazioni Sindacali degli inquilini a garanzia dei diritti e delle tutele sia di coloro che vorranno acquistare sia di coloro che, anche a fronte di redditi medio-bassi, non potranno/ vorranno acquistare; • la trasparenza: è stato varato un capillare piano di comunicazione (direct mailing, brochure, informative radio, spazi sui giornali, aggiornamenti in tempo reale sul sito della Fondazione) per permettere a tutti di esercitare le proprie scelte in piena consapevolezza; • il rispetto delle logiche e delle dinamiche più corrette e innovative del mercato immobiliare: l’operazione è articolata mediante l’istituzione dei Fondi immobiliari multi comparto di ultima generazione.

Il Progetto Mercurio: gli step operativi Il Progetto Mercurio prevede la successione dei seguenti step operativi per la dismissione del patrimonio a destinazione residenziale e terziario, alcuni dei quali già superati:

Case ENASARCO - Milano, Piazzale Brescia

La valenza sociale del Progetto Mercurio L’offerta delle unità residenziali in prelazione ai conduttori, al valore stabilito dall’esperto indipendente, con valorizzazione dello stato occupato, è l’evidenza del primo caso di dismissione immobiliare, sia per quantità sia per tipologia, a valenza sociale. I principali elementi che caratterizzano la dismissione Enasarco come attività di Housing Sociale sono:  Vendita diretta agli inquilini con possibilità di finanziamento a condizioni straordinarie rispetto al mercato;  Mantenimento dell’alloggio sino a 8-9 anni con contratto d’affitto bloccato per coloro che non vogliono/possono procedere con l’acquisto;  Coinvolgimento delle OO.SS. come garanzia di trasparenza e tutela delle fasce più deboli;  Utilizzo di parte del ricavato della dismissione per aumentare gli impieghi nei fondi immobiliari ad alto profilo. La Fondazione ha già stanziato 50 ml di euro nel Fondo Abitare della Cassa Depositi e Prestiti, e potrà aumentarne la destinazione;  Ruolo di supplenza delle politiche sociali della casa che la Fondazione ha svolto nel corso degli anni anche assieme ad altri enti previdenziali. E’ stato spesso privilegiato il concetto di vendita, ma a condizione che siano tutelati gli interessi e le opportunità degli acquirenti soprattutto delle fasce più disagiate. Seguendo quindi le indicazioni ricevute, in data 11 settembre 2008 la Fondazione e le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini hanno sottoscritto un Accordo relativo a garantire peculiari garanzie

sia per gli inquilini che vogliono esercitare il diritto di prelazione all’acquisto, sia per gli inquilini facenti parte le fasce più deboli della popolazione. L’Accordo prevede, per i locatari che esercitano il diritto di prelazione:  possibilità di acquisto a favore di parenti e affini fino al 4° grado, con obbligo a mantenere l’unità immobiliare ad uso del conduttore (dagli ultra anziani sino ai bisnipoti);  possibilità di scambio di appartamenti nello stesso complesso immobiliare;  ricerca di mutui a condizioni agevolate;  ricerca di condizioni agevolate per i costi notarili (con riduzioni importanti rispetto al mercato);  valorizzazione dell’acquisto in forma collettiva (almeno il 70% degli aventi diritto nel singolo stabile) nella misura del 10% del valore occupato. Per i locatari che invece non vorranno esercitare il diritto di prelazione viene garantito:  contratto di locazione di durata 5 anni + 3 anni, al canone concordato con le OO.SS. degli inquilini nell’Accordo Nazionale 2007-2008, sottoscritto il 24/5/2007, maggiorato del 5% (oltre Istat);  contratto di locazione di durata 6 anni + 3 anni, al canone concordato con le OO.SS. degli inquilini nell’Accordo Nazionale 2007-2008, sottoscritto il 24/5/2007, agli inquilini con grave disagio economico che usufruiscono di sovvenzioni a carico di enti pubblici (Comuni e Municipi);  vendita del diritto di abitazione o di usufrutto ai nuclei famigliari composti da soli ultrasessantasettenni.


Best Practice 

gara di appalto per l’affidamento dei servizi finanziari e per l’erogazione dei mutui (aggiudicata a BNP PARIBAS e Monte dei Paschi di Siena), di due diligence tecnico-amministrativa e assistenza alla vendita (aggiudicata a EXITone S.p.A.) e selezione delle S.G.R. per la costituzione dei fondi immobiliari ai quali conferire gli immobili non prelazionati (aggiudicata a PRELIOS – già Pirelli- SGR e BNP PARIBAS REIM SGR); parere di congruità relativo al valore caratteristico in euro al metro quadro con riferimento ad una unità abitativa per edificio indicata da Enasarco, tenuto conto delle caratteristiche estrinseche ed intrinseche dell’edificio in cui è collocata, con particolare riferimento allo stato manutentivo dell’edificio stesso, alla sua dotazione degli impianti e ad ogni altro elemento caratterizzante, dato dall’Agenzia del Territorio. stima dei singoli cespiti ad opera di esperti indipendenti nominati dalle S.G.R. ai sensi di legge; offerta delle unità residenziali in prelazione ai conduttori, al valore stabilito

dall’esperto indipendente, con valorizzazione dello stato occupato, mediante detrazione del 30% rispetto al valore allo stato libero, come da accordi raggiunti con le Organizzazioni Sindacali dei conduttori (vedi Box a pag. 10) conferimento ai fondi immobiliari dei cespiti non prelazionati.

Il Piano di vendita è strutturato in due anni, ed è stato preceduto da un periodo di 12 mesi necessari per le attività di due diligence, per predisporre le strutture di assistenza alla vendita e per le convenzioni con istituti di credito per l’erogazione di mutui agli inquilini.

Il Progetto Mercurio: i risultati attesi L’applicazione del Piano di Dismissione sta producendo i primi risultati permettendo, in primo luogo, all’Ente di focalizzarsi sul suo ruolo primario di previdenza e assistenza degli agenti di commercio, migliorando i servizi offerti. Con il ricavato della vendita, presunto

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intorno a circa 4 miliardi di euro con una plusvalenza superiore al miliardo, si otterrà altresì il rafforzamento del patrimonio della Fondazione, con benefici immediati sulla rivalutazione delle pensioni e sui FIRR, l’indennità di fine rapporto degli agenti e, a lungo termine, sulla garanzia di sostenibilità di lungo periodo addirittura superiore ai trent’anni previsti dalla legge del 2006. La dismissione del portafoglio immobiliare della Fondazione è anche lo strumento per poter realizzare altri investimenti in modelli organizzativi a gestione indiretta, che garantiscano migliori margini contributivi di rendimento e diversi benefici fiscali. Infatti Fondazione Enasarco reinvestirà parte del ricavato delle dismissioni in fondi immobiliari di alto profilo e redditività, sostenendo anche progetti di social housing come quello, a cui ha già aderito, del Fondo Abitare istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti con lo scopo di incrementare gli alloggi destinati alle fasce più deboli e ai giovani professionisti, con particolare attenzione agli iscritti alla Fondazione.

FLUSSO SCHEMATICO DELLE ATTIVITÀ

Modello evolutivo di supporto al piano di dismissione della Fondazione ENASARCO

Carolina Brunetti


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networking

Per le aziende italiane è tempo di essere Social: noi ci siamo! | Il web 2.0 offre opportunità interessanti soprattutto alle società più piccole, ma sono in pochi ad averlo capito. Forte di questa consapevolezza, dopo il successo della community on line di Facebook, EXITone guarda a nuove sfide: a presto il debutto su altri Social Network e un nuovo sito, più dinamico e interattivo.

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resce ogni giorno di più la community virtuale di EXITone su Facebook, che conta ormai quasi 1600 fan della pagina “EXITone – Tutor dell’Immobile” e circa 3200 amici del profilo dedicato. Numeri che non sono per noi un punto di arrivo, ma uno sprone a continuare su questa strada, nella convinzione che il Socialnetworking offra alle aziende opportunità mai viste prima per raggiungere i propri interlocutori: partner, clienti, fornitori e, nel nostro caso, potenziali affiliati al

Network 2.0. Ma se i brand più famosi si sono attrezzati e ne hanno colto già da qualche anno le straordinarie potenzialità, il Socialnetworking in Italia resta per tanti versi un terreno ancora inesplorato. Parlano chiaro i risultati della ricerca “Il SocialMediAbility delle Aziende Italiane” della Scuola di Comunicazione Iulm. La ricerca ha preso in considerazione un campione di 720 aziende, ulteriormente segmentate per dimensioni, appartenenti a sei diversi settori (moda, alimentare, hospitality, pubblica amministrazione, banche ed elettronica) e ne ha ricostruito la presenza sul Web e sui principali Social Media (Facebook, Youtube, Twitter, blog, Flickr, Linkedin). Per ognuna di queste aziende è stata misurata la performance in base a un indice di SocialMediAbility, che ne valuta l’uso più o meno strategico dei Social Media in base a tre dimensioni: orientamento 2.0, gestione, efficacia delle azioni adottate. I risultati sono a tratti sorprendentemente sconfortanti, visto che su un indice di SocialMediAbility variabile da 1 a 10, la media delle 720 aziende analizzate è stata di 0,69. Secondo lo studio, meno del 10% delle aziende di piccole dimensioni fa uso di Social Media, circa il 32% di quelle medie ha attivato almeno un canale di questo tipo, mentre quasi il 58% delle aziende grandi è attivo in questo senso. Un peccato, perché proprio le aziende più piccole, con budget ridotti, potrebbero sfruttare la possibilità di raggiungere, tramite il Socialnetworking, il proprio target in maniera diretta e interattiva con un investimento di gran lunga inferiore a quello dell’advertising tradizionale. Un esempio per tutti è rappresentato dal frullatore americano Blendtec: pochi dollari e un’idea geniale (realizzare video che dimostrano che un frullatore Blendtec può ‘macinare’ davvero tutto, anche un i-Pad di ultima generazione  http://tinyurl.com/yenblqn) e l’effetto viral è stato dirompente. Curioso notare, inoltre, come solo il 17% del totale delle aziende che pur ha atti-

vato uno o più Social Media abbia linkato questi ambienti al sito del brand, a dimostrazione di un atteggiamento culturale nei confronti di questo genere di mezzi ancora in via di definizione e, per certi aspetti “ambivalente”. Infatti, anche se c’è già chi comincia a parlare di Web 3.0, la transizione al Web 2.0 non si è ancora definitivamente compiuta e spesso e volentieri le attività sui Social Media non sono inquadrate in una strategia più ampia di Web Marketing, circostanza che ne limita di molto i risultati attesi. Ed è proprio questa consapevolezza che fa sì che il percorso di EXITone nel mondo del Socialnetworking e della comunicazione Web sia in pieno sviluppo, arricchendosi di sfide sempre nuove. Stiamo infatti valutando l’opportunità di estendere la nostra presenza ad altri Social Network (da Twitter YouTube fino a Social Network tematici che raggruppano professionisti operanti nel nostro settore), ma non solo. L’altra grande novità in arrivo nella comunicazione Web di EXITone sarà il nuovo sito: un portale che manterrà l’appeal professionale di quello attuale, ma sarà più dinamico, interattivo e social oriented, rinnovato nella forma e nei contenuti, in piena logica 2.0! Continuate a seguirci su queste pagine per restare aggiornati su tutte le novità, ma, soprattutto continuate a seguirci su sito (www.exitone. it), blog (http://blog.exitone.it/) e pagina Facebook “EXITone – Tutor dell’Immobile”. Stay tuned! Letizia Cavallaro


novità normative

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Certificazione Energetica in Italia: a che punto siamo | A cura di Carolina Brunetti con la collaborazione dell’Area Consulting

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el giugno 2009 veniva emanato il D.M. n. 26 contenente le “Linee guida nazionali per la Certificazione Energetica”, che per la prima volta rendeva obbligatoria in Italia, per la compravendita e la locazione degli immobili, la Certificazione Energetica svolta da un soggetto indipendente come previsto dalla EPDB (Energy Performance of Buildings Directive), la Direttiva Europea sulle performance energetica degli edifici. A due anni dalla pubblicazione delle Linee Guida, qual è lo stato dell’arte sulla Certificazione Energetica in Italia? A fare il punto, un interessante studio del Comitato Termotecnico Italiano (CTI), dal titolo “Attuazione della Certificazione Energetica degli Edifici Italiani” (scaricabile dal nostro blog al link  http://tinyurl. com/67zr6qy). Il rapporto fotografa una situazione sicuramente variegata e a tratti fortemente disomogenea tra le diverse realtà regionali, ma molto confortante dal punto di vista delle opportunità professionali createsi per i tecnici del settore e del miglioramento dell’efficienza energetica in edilizia. Il dato che salta subito all’occhio è l’assenza di una normativa completa sulla Certificazione Energetica in una buona parte delle Regioni italiane: nello specifico, infatti sono dieci (oltre alle Provincie Autonome di Bolzano e Trento) le Regioni che hanno emanato una legge quadro in materia (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Sicilia). Nel resto di Italia, la Certificazione Energetica è comunque obbligatoria, come previsto dalle Linee Guida Nazionali, ma spesso manca un regolamento regionale di attuazione che definisca i criteri di redazione dall’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) e i requisiti professionali per i Certificatori. Così come le Regioni che hanno già varato provvedimenti in materia in molti casi hanno utilizzato dei modelli personalizzati: ad esempio la Lombardia ha da poco approvato il nuovo modello di ACE, entrato in vigore lo scorso 1° settembre,

ri, per la maggior parte ingegneri e architetti (rispettivamente il 36 e il 31%), seguita dal Piemonte (6.500) e dall’Emilia Romagna, con 5mila accreditati. Numeri sicuramente destinati a crescere nel momento in cui tutte le Regioni attueranno in maniera completa le Linee Guida Nazionali e costituiranno un proprio Albo dei Certificatori.

prevedendo, tra le novità, l’inserimento del dato relativo al Comune Catastale, fondamentale per identificare un immobile presso il Catasto e non sempre coincidente con il Comune Amministrativo. Il dato positivo riguarda invece la risposta del mercato all’offerta dei servizi riguardanti il rilascio dell’ACE, che si è rivelata essere una valida alternativa per i professionisti di un settore tra i più colpiti dalla crisi economica. Sono infatti più di 30.000 in Italia i professionisti accreditati come Certificatori Energetici, che dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà dell’ACE ne hanno redatti circa 900mila. Un dato a prima vista sproporzionato che riduce a 30 pro-capite il numero di certificati emessi da ogni professionista accreditato ma, spiega il CTI, la realtà è un’altra: la stragrande maggioranza dei professionisti accreditati non opera come Certificatore Energetico o opera in modo saltuario, quindi gli ACE sono rilasciati da un ristretto numero di Certificatori che lavorano a tempo pieno. Tra le Regioni, il primato del numero degli iscritti all’Albo dei Certificatori spetta alla Lombardia, con 13mila Certificato-

Ma l’effetto più significativo dell’introduzione dell’obbligatorietà degli ACE è sicuramente il fatto che la Classe Energetica elevata si è rivelata un driver per un sensibile miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Non è una coincidenza infatti - sottolinea il rapporto del CTI - che nelle Regioni e Province autonome che più hanno creduto nella Certificazione, a partire dalla Regione Lombardia e dalla provincia Autonoma di Bolzano, le offerte di edifici ad alte prestazioni siano percentualmente superiori rispetto al resto dell’Italia. E sempre la Lombardia, ad esempio, con la Legge n.3 del 21 febbraio 2011, ha stabilito che tutti i condomìni con riscaldamento centralizzato debbano obbligatoriamente applicare la termoregolazione e la contabilizzazione del calore. Prescrizione che scatterà a partire dal 1° agosto 2012 per le caldaie di maggiore potenza e vetustà, per poi essere progressivamente esteso a tutto il parco immobiliare. Piccoli, ma significativi passi in avanti nello sviluppo di una più consapevole gestione dei consumi, che, al di là della redazione degli obblighi normativi, apre nuove opportunità nel mercato dei servizi di efficientamento energetico agli immobili, soprattutto ad operatori specializzati come le ESCO (Energy Service Company), di cui vi parliamo nell’articolo pubblicato alle pagine 3 e 4.

obbligo di formazione continua per i professionisti Il maxi emendamento alla Finanziaria licenziato definitivamente dalla Camera lo scorso 14 settembre non ha apportato sostanziali modifiche all’art. 3 del DL


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novità normative

sto, EXITone prevede di instaurare un dialogo costante con gli Ordini provinciali di Ingegneri, Architetti, Geometri, al fine di fornire ai Tutor dell’Immobile del Network 2.0 e agli altri professionisti interessati il supporto per affrontare al meglio le novità della riforma e arricchire ulteriormente l’offerta dell’Accademia (vedi pag. 8) con percorsi formativi

n.138 del 13 agosto 2011 (cosiddetta Manovra bis) che, al comma 5 lettera b prevede “l’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali”. L’obbligo di formazione continua è solo una delle disposizioni con cui il DL getta le basi per la tanto discussa riforma delle professioni, delineando un percorso volto alla liberalizzazione delle stesse, fermo restante l’obbligo di sostenere l’esame di Stato. Saranno i Consigli Nazionali ad emanare regolamenti per definire i percorsi di formazione professionale, come in realtà già previsto dagli Ordini degli Avvocati e degli Ingegneri. Per Ingegneri, Architetti, Geometri, la formazione continua rappresenta quindi una novità non trascurabile, visto che l’osservanza dell’obbligo verrà verificata e verranno previste sanzioni per gli inadempienti. Proprio per que-

mirati ad assolvere in maniera efficace e proficua le prescrizioni normative e far sì che da obbligo si trasformino realmente in un’opportunità di sviluppo professionale. Seguiremo quindi con attenzione tutto l’iter della riforma e, nei prossimi numeri di Extra, continueremo ad aggiornarvi puntualmente sul tema.

I PRoDoTTI ExITone CONDOMINIO MODERNO Destinato ad Amministratori di condominio e Condomini, il prodotto CONDOMINIO MODERNO, permette di valutare la congruenza dei costi di gestione del condomino sostenuti e, attraverso il confronto con le best practices, di individuare le possibili aree di miglioramento. Strutturato per qualunque tipologia di Condominio in termini dimensionali, di destinazione d’uso e di dotazioni tecnologiche e infrastrutturali, il prodotto ha duplice valenza: valutare la congruità delle effettive spese condominiali rispetto ai contesti/immobili simili e, di conseguenza, migliorare la qualità del servizio verso i condomini (trasparenza, professionalità, obiettivi di miglioramento dei costi di gestione del condominio, ecc.). Come tutti gli altri prodotti EXITone, CONDOMINIO MODERNO è sviluppato su una Piattaforma informatica proprietaria web based (vedi figura sotto) che assicura, attraverso le check list e le procedure di compilazione standardizzate, l’ottimizzazione dei costi di elaborazione con la garanzia dei livelli di qualità e standard omogenei, verificati e certificati dal sistema. Il prodotto finale è il rilascio di un attestato dei costi di gestione del condominio derivante dal confronto con benchmark delle best practices di riferimento e con un campione di immobili di simili caratteristiche. L’attestato dei costi di gestione del condominio consiste nella certificazione della congruenza dei costi condominiali, corredata dall’individuazione puntuale delle aree critiche e di possibile miglioramento e dalla proposta di relative azioni di riduzione delle spese condominiali. Per maggiori informazioni: info@exitone.it

La piattaforma informatica web-based sulla quale è sviluppato il prodotto “Condominio Moderno”


partnership

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Poliedra Sanità S.p.A.: il gruppoSTI in sanità | Poliedra Sanità S.p.A.

è società leader nei servizi di Ingegneria Clinica e di supporto nella gestione sicura ed efficace delle attrezzature biomedicali in ambito ospedaliero; uno staff di Ingegneri e Tecnici Biomedicali opera a fianco dei tecnici ospedalieri per assicurare il funzionamento e la manutenzione efficace di buona parte delle tecnologie biomediche necessarie per le diagnosi e per la cura dei pazienti in ospedale. L’azienda si avvale delle strutture organizzative, finanziarie e gestionali del gruppoSTI di cui fa parte; questo le consente di concentrarsi esclusivamente sul proprio core business garantendo la massima soddisfazione ai propri clienti; competenza, qualità, efficienza, sicurezza e affidabilità sono le principali caratteristiche per le quali Poliedra Sanità è conosciuta sul mercato sanitario italiano. Forte dei risultati sin qui ottenuti, il gruppoSTI ha deciso di dare ulteriore impulso alle attività di Poliedra Sanità ed ha recentemente approvato l’ultimo piano strategico e nominato il nuovo Amministratore delegato e direttore Generale Graziano Tassan Gurle, al quale abbiamo posto alcune domande.

Intervista a Graziano Tassan Gurle, Amministratore Delegato di Poiliedra Sanità S.p.A. D. Quali sono gli obiettivi e la mission di Poliedra Sanità? R. La società si caratterizza oggi per le elevate competenze di cui dispone nell’ambito dell’Ingegneria Clinica; in questo settore vanta parecchi contratti, alcuni dei quali di lunga durata a riconferma del fatto che la soddisfazione del cliente è l’impegno che ciascuno, in Azienda, ha ben chiaro. Accanto ai servizi di Ingegneria clinica i nostri clienti possono disporre di un’ampia gamma di servizi a supporto,

un approccio moderno e innovativo al tema dell’ingegneria clinica e stiamo studiando una rivoluzionaria proposta che dia concretezza economica agli sforzi che gli ospedali compiono in tema di gestione del rischio clinico. Sono progetti in fase di realizzazione volti a rafforzare la presenza di Poliedra Sanità quale partner rilevante nella gestione di processi complessi.

Graziano Tassan Gurle, Amministratore Delegato di Poliedra Sanità

quali ad esempio attività di Risk Management, di formazione, di consulenza per la riorganizzazione dei processi sanitari e l’impostazione di metodologie organizzative certificabili secondo standard internazionali quali UNI EN ISO 9001. Poliedra Sanità è quindi una presenza “trasversale” all’interno di una struttura sanitaria e proprio su queste competenze trasversali e multidisciplinari si basa il piano di sviluppo della società. Quali sono quindi i servizi che la società intende sviluppare? Partendo dalle competenze acquisite e a seguito di un’attenta indagine sugli obiettivi strategici che le strutture sanitarie incontreranno nei prossimi anni, abbiamo identificato alcune aree sulle quali stiamo lavorando. In particolare stiamo sviluppando alcune proposte particolarmente innovative nelle aree della logistica sanitaria e della razionalizzazione delle reti di servizi, dai laboratori di analisi alla diagnostica per immagini. Stiamo rinnovando l’offerta relativa alla gestione dei parchi tecnologici delle strutture ospedaliere proponendo

Quindi una crescita basata sulla diversificazione e sull’innovazione? Certamente si, ma non solo! Non vogliamo dimenticare le origini, ovvero l’Ingegneria Clinica. A tale proposito intendiamo rafforzare la nostra posizione con una più capillare presenza sul territorio nazionale anche attraverso acquisizioni mirate di aziende particolarmente qualificate. Recentemente, in Piemonte, abbiamo concluso un accordo con la società Serigis S.r.l. per l’acquisizione del loro ramo d’azienda che opera nel settore dell’Ingegneria clinica. A seguito di questo accordo il loro amministratore unico, Ing. Mauro Valente, è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Poliedra Sanità. Abbiamo, inoltre, aperto una nuova sede in Veneto, affidandone lo sviluppo al consigliere d’amministrazione Dott. Nicola Falsirollo che vanta una profonda conoscenza del mercato sanitario in quell’area. Quali sono le vostre aspettative, tenuto conto delle attuali condizioni di mercato? Il potenziale insito in Poliedra Sanità e l’appartenenza al gruppoSTI sono uno dei pilastri su cui fondare il futuro della società; attenzione ai bisogni di una sanità in continua evoluzione, innovazione, velocità di esecuzione e forte attenzione alla soddisfazione dei clienti sono gli altri elementi che ci consentiranno una forte crescita nei prossimi tre/cinque anni, nonostante le difficoltà economiche in cui versa il mondo sanitario.


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partnership

La politica di innovazione e differenziazione, assieme al desiderio di poter contribuire al progresso clinico, ha spinto la società ad investire anche nel campo della diagnostica precoce delle forme tumorali attraverso la sua controllata Hansabiomed, con sede in Estonia e attraverso una partecipazione qualificata in Exosomics Siena S.p.A. per la convalida e l’utilizzo commerciale dei brevetti Hansabiomed. In conclusione come descriverebbe la Poliedra Sanità del futuro? Vorrei che fosse sempre più riconosciuta per la qualità dei suoi servizi, per la professionalità dei suoi collaboratori e per l’alto grado di innovazione delle sue proposte. Vorrei che fossimo riconosciuti non più come fornitori di beni e servizi e nemmeno come un’azienda con la quale instaurare rapporti di “partnership”, cioè come l’azienda che fa qualcosa per loro; vorrei piuttosto che, pensando a Poliedra Sanità, ai nostri clienti venga spontaneo associarci a una parola che a me piace molto: “Comakership” ovvero fare qualcosa insieme per uno scopo comune: migliorare il servizio offerto ai pazienti.

Poliedra Sanità S.p.A. è la società del gruppoSTI che da oltre 20 anni si propone quale partner affidabile nella gestione di progetti innovativi e complessi in ambito sanitario; opera a fianco dei responsabili e degli operatori delle strutture sanitarie per supportarli nel raggiungimento degli obiettivi di qualità, sicurezza ed efficienza.

Da sempre, si occupa di erogazione di Servizi Integrati di gestione delle Tecnologie Biomediche (Ingegneria Clinica e Global Service), di risk management, di progettazione e realizzazione di eventi formativi, riorganizzazione di processi e implementazione di progetti di sviluppo e miglioramento organizzativo/logistico. Recentemente la società ha rinnovato il proprio management ed ha approvato il nuovo piano di sviluppo. Forte della conoscenza dei processi sanitari che le deriva dall’Ingegneria clinica, Poliedra Sanità S.p.A. sarà sempre più caratterizzata nel ruolo di centrale di governo di processi complessi quali ad esempio, la logistica sanitaria, il risk management, la diagnostica per immagini, le reti di laboratori di analisi, ecc.. In collaborazione con EXITone, Poliedra Sanità sta sviluppando un innovativo modello di gestione del processo di razionalizzazione e riqualificazione delle reti di strutture ospedaliere. Da sempre attenta al sociale, Poliedra Sanità S.p.A. è presente nel campo della diagnostica precoce delle forme tumorali attraverso la sua controllata Hansabiomed, con sede in Estonia ed attraverso un partecipazione qualificata, insieme alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, in Exosomics Siena S.p.A. per la convalida e l’utilizzo commerciale dei brevetti Hansabiomed.

AREE DI ATTIVITÀ: Management delle tecnologie ospedaliere -

INDICE

2 La visione strategica: fare SISTEMA!

Dimensionamento e realizzazione di servizi integrati di gestione delle tecnologie biomediche;

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Informatizzazione dei processi di gestione delle tecnologie biomediche Verifiche periodiche di sicurezza elettrica e funzionale su apparecchiature biomediche; Verifiche periodiche di impianti elettrici nei locali ad uso medico.

Consulenza -

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Progettazione e realizzazione di eventi formativi rivolti al personale delle strutture sanitarie; Gestione degli adempimenti formali necessari a soddisfare i requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi generali e specifici in tema di accreditamento istituzionale; Stesura di piani di acquisizione e rinnovo del parco tecnologico; Supporto consulenziale nel processo di acquisizione di beni, prodotti e servizi a contenuto tecnologico.

La società opera sul territorio italiano attraverso le sedi di Roma, Verona e Pinerolo e dispone di una vasta rete di ingegneri clinici e tecnici specializzati nel campo della gestione e manutenzione delle tecnologie biomediche. Poliedra Sanità S.p.A. è oggi punto di riferimento per i servizi di Ingegnera Clinica, di due diligence tecnologiche, di logistica dei trasferimenti e start-up di nuovi ospedali.

CONTATTI E SEDI PINEROLO (TO) 10064 Stradale San Secondo, 96 Tel. +39.0121.041600 Fax +39.0121.041601 e-mail: poliedra@sti.it www. poliedrasanita.it

8 Accademia EXITone: i prossimi corsi per i Tutor dell’Immobile.

EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXITone

3 Le ESCO e il mercato dell’efficienza energetica degli edifici: EXITone in prima linea.

Un corso per gestire i patrimoni e i servizi agli immobili e ai condomini.

4 EXITone al convegno “APPRAISALS: evolving proceedings in global change”

9 Il Progetto Mercurio - Il processo di dimissione del patrimonio residenziale della Fondazione Enasarco.

DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova

12 Per le aziende italiane è tempo di essere Social: noi ci siamo!

REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 - 10064 PINEROLO (TO)

13 Certificazione Energetica in Italia: a che punto siamo.

STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)

5 Dall’Eire 2011: fare sistema affinchè il Real Estate sia protagonista del futuro. 7 EXITone, due volte protagonista.

15 Poliedra Sanità S.p.A.: il gruppoSTI in sanità.

Registrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09


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