(Stand EXITone all’EIRE 2009)
(Sede Pinerolo Gruppo STI)
n. 1 | 2009 |in questo numero|
Trimestrale d'informazione sul mondo EXITone
In evidenza
Il Network
Le partnership
Speciale Eire
Greenhouse
GE.FI. Intermediazioni
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Alexandra Mogilatova
Focalizzati sul presente per interpretare il futuro da protagonisti
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ari Lettori, dopo tre mesi abbiamo il piacere di essere di nuovo con voi per fare insieme il punto sulla situazione del nostro Network e del sistema Italia, con una nuova edizione del nostro periodico. La pausa estiva ci ha permesso di riflettere e focalizzare meglio le nostre priorità sulle esigenze della rete, soprattutto in funzione di cosa può fare il “Tutor dell’Immobile” per giocare un ruolo attivo nella ripresa dalla crisi economica mondiale. Nel nostro settore di riferimento, particolarmente colpito, EXITone, capace di guardare ”oltre” la crisi, ha continuato a lavorare con appassionata dedizione per dare nuova linfa al Network, uscendone più forte e propositiva, individuando quegli ambiti di intervento tecnico professionale che sosterranno il ciclo della ripresa dell’economia reale. Anche se la situazione economica non si stabilizzerà, di certo, nel breve periodo, secondo i principali indicatori i segni della ripresa non sono più così lontani. È dell’inizio di settembre la stima dell’Ocse secondo cui a luglio la media delle economie industrializzate ha segnato un incremento di 1,5 punti rispetto al mese precedente. Tra i Paesi che hanno registrato un incremento maggiore figura l’Italia, che ha recuperato 2,7 punti su base mensile e 8 punti rispetto a luglio 2008, e per la quale si prevede una «possibile espansione» dell’economia nei prossimi mesi. In questo contesto di cauto ottimismo noi vogliamo sottolineare il ruolo dell’edilizia e dei servizi immobiliari come volano per accelerare la ripresa. Dopo un lungo dibattito il Piano Casa sta infatti finalmente vedendo la luce con l’applicazione delle Leggi Regionali. Si tratta, secondo le stime del Governo, di un giro d’affari fino a 16 miliardi, che porterà a 320 mila i posti di lavoro.
Allo stesso tempo, la Certificazione Energetica degli edifici darà uno straordinario impulso alle attività di ingegneria, con rilevanti ricadute positive nell’indotto edile. Segnali più che incoraggianti per chi, come EXITone, è stato capace di interpretare la crisi come occasione di cambiamento, combinando efficienza operativa e ottimizzazione dei costi con una visione di sviluppo orientata all’innovazione di prodotto ed alla ricerca di nuovi mercati. Infatti i prossimi eventi formativi dedicati agli Affiliati affronteranno in concreto questi temi e i relativi prodotti/strumenti. EXITone continua a lavorare per essere parte attiva nell’evoluzione del mercato che seguirà l’attuale crisi. Questo atteggiamento di fiducia, unitamente alla consapevolezza che la strategia vincente risieda nel continuo aggiornamento delle competenze professionali, nell’interdisciplinarietà della propria attività e nell’innovazione di prodotto, rappresentano il punto di forza del nostro Network. Queste caratteristiche rappresentano la chiave vincente per accelerare la ripresa, per la quale il “Tutor dell’Immobile” potrà e dovrà svolgere un ruolo da protagonista, ricercando il proprio valore aggiunto nell’integrazione delle sue competenze con quelle degli altri professionisti affiliati, nella corretta comprensione del proprio ruolo nei confronti del mercato, nel senso di appartenenza ad un sistema certificato, referenziato e qualificato che lo supporta in tutte le fasi della sua attività e gli garantisce un aggiornamento costante e continuo su normative, opportunità e nuove tecnologie. Il Tutor è un vero e proprio “portatore di innovazione”, capace di diffondere nel settore della gestione dei beni immobili quei modelli innovativi che fino ad ora hanno trovato scarsa o limitata applicazione. Grazie all’appartenenza ad un Network che fa dell’innovazione e della multidisciplinarità la sua forza, il Tutor è in grado di comprendere appieno tutte le potenzialità dei beni immobili, restituendo loro il giusto peso in termini di opportunità di investimento e di sviluppo per l’intero contesto socio-economico in cui sono collocati. Non è da sottovalutare, inoltre, il ruolo del Tutor come promotore di sviluppo locale. Uno degli aspetti essenziali che caratterizza l’Affiliato EXITone è, infatti, la capacità di interpretare le esigenze del territorio in cui vive e lavora e, attraverso lo scambio virtuoso all’interno del Network, di adattare al contesto locale le soluzioni più innovative ed all’avanguardia. In questo senso la scelta di EXITone è quella di integrare gradualmente l’orientamento del business del Real Estate per i soli grandi patrimoni immobiliari sino alla proprietà diffusa, attraverso
l’operatività della rete, generando valore aggiunto non solo per i proprietari, ma anche per la comunità locale e, infine, per lo stesso Network. Non da ultimo il “Tutor dell’Immobile” EXITone, grazie all’aggiornamento ed alla formazione continua, è un riferimento qualificato per la cittadinanza in merito alle tematiche legate agli immobili e al territorio, il soggetto ideale per venire incontro alle molteplici esigenze determinate dalle ultime novità legislative in campo edilizio, dal Piano Casa alla Certificazione energetica. I “Tutor dell’Immobile” possono, ad esempio, ricoprire un ruolo determinante nel processo di sensibilizzazione verso le problematiche legate alla sicurezza degli edifici e delle unità immobiliari, nonché contribuire concretamente al monitoraggio delle situazioni di degrado che derivano da un cattivo utilizzo o dall’insufficiente manutenzione da parte dei singoli cittadini. La forte presenza di “Tutor dell’Immobile” a livello nazionale consente la diffusione capillare di una cultura della prevenzione attraverso un rapporto diretto con la popolazione locale, contribuendo ad innalzare i livelli di sicurezza del patrimonio costruito a garantirne, un globale miglioramento qualitativo ed un aggiornamento positivo del valore. Tutto questo grazie a un Network che crede nell’innovazione e punta sull’imprenditorialità, dando la possibilità a giovani professionisti autonomi, come a personalità già affermate, di diventare protagonisti del rilancio del Paese, oggi più che mai. Gli eventi di forte impatto mediatico quali le fiere ANCI Expo 20009 di Torino e SAIE 2009 di Bologna, che vedranno la partecipazione istituzionale di EXITone, convergono verso questo ambizioso obiettivo unitamente ad un importante Convegno promosso da EXITone all’interno dell’Anci Expo, sul tema de “La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico quale leva di sviluppo del territorio” con la presenza di autorevoli personalità in rappresentanza di Governi locali, Finanza pubblica, Ordini professionali, mondo accademico ed imprenditoriale nazionale. Lo sforzo di Exitone è chiaro: sul finire dell’anno più “lungo” dell’economia mondiale, il focus è sulla conferma della posizione del Network quale nodo centrale di sviluppo e trasferimento di KnowHow , per contribuire, da protagonisti consapevoli, alla ripresa economica del Paese. Forti dei risultati raggiunti fino ad ora e convinti che la strada intrapresa sia quella giusta, vi diamo appuntamento al prossimo numero, con altri successi, idee e progetti, da raccontare e condividere con voi! Buona lettura. Alexandra Mogilatova
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All’EIRE 2009 EXITone si presenta attraverso i principali progetti dell’anno Numerosi i consensi riscossi dalla nuova pubblicazione curata dal Presidente Ezio Bigotti.
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nche quest’anno, l’EIRE, la fiera internazionale del mercato del Real Estate italiano e dell’area mediterranea, giunta alla sua V edizione, ha ospitato numerosi operatori del settore alla ricerca di nuove opportunità di business. EXITone, presente con uno stand sito all’interno del padiglione 2, ha accolto lo spirito formativo che ha animato la manifestazione organizzando una serie di convegni ed eventi volti a diffondere la conoscenza delle iniziative e dei progetti promossi dal Network nel corso del 2009. Tra questi, la partnership con GE.FI. Intermediazioni S.r.l., il lancio dell’innovativo prodotto Greenhouse, proposto dall’Affiliato Marco Grand, la dimostrazione pratica dell’impiego del Laser Scanner ad opera dell’Affiliato Giannicola Marello e la pubblicazione del nuovo libro Il patrimonio immobiliare pubblico quale leva di sviluppo del territorio. Il caso Regione Siciliana, curato dal Presidente di EXITone, Ezio Bigotti, ed edito da Il Sole 24 Ore nella collana “Management Immobiliare”. Folta la platea che ha preso parte al convegno di presentazione dell’opera, svoltosi presso lo stand della Regione Siciliana, che ne ha patrocinato la pubblicazione. L’incontro, incentrato sull’importanza che rivestono le politiche di valorizzazione delle risorse immobiliari, ha portato alla luce un tema che, in un contesto nazionale ed internazionale segnato dalla crisi dell’economia, si presenta di grande attualità. L’opera, infatti, propone nuove soluzioni per innescare circoli virtuosi di sviluppo
Lo stand di EXITone alla scorsa edizione dell’EIRE
territoriale attraverso la trasformazione del patrimonio immobiliare pubblico da voce di costo a fonte di reddito. Tra i relatori, personalità di assoluto rilievo, tra cui l’Assessore al Bilancio e Finanze della Regione Siciliana, On. Michele Cimino, il Dirigente del Servizio Patrimonio, Partecipazioni e Liquidazioni della Regione Siciliana, Dott.ssa Filippa Palagonia, il Cav. Ezio Bigotti, il Direttore di ASSOIMMOBILIARE, Dott. Edoardo Longa, il Presidente del Comitato Scientifico di EIRE e Professore Ordinario del Politecnico di Milano, Prof. Oliviero Tronconi, e il Capo del Dipartimento Mezzogiorno ANCI nonché Responsabile del Ser-
vizio di Valorizzazione del Patrimonio degli Enti locali IFEL, Dott. Francesco Monaco. Ha moderato l’evento il Dott. Mario Giordano, Direttore di Studio Aperto, il quale, ricollegandosi alle difficoltà che sta attraversando l’economia a livello internazionale, ha sottolineato la necessità di sostituire ad una politica di rigore che, ad oggi, non ha prodotto risultati positivi, iniziative di promozione delle risorse. La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico è indubbiamente un punto di partenza fondamentale per ridisegnare lo sviluppo del nostro Paese. In questa prospettiva, “il federalismo - come ha
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ricordato il Dott. Giordano – potrebbe favorire la valorizzazione attraverso una maggiore responsabilizzazione degli Enti locali, generando risparmio ed efficienza”. Di particolare interesse risulta la chiave di lettura che l’On. Cimino, riprendendo il concetto di utilizzo virtuoso delle risorse, introdotto dal Dott. Giordano, offre sull’imponente opera di valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione Siciliana. L’Ente, infatti, ha cercato di sfruttare al massimo le opportunità offerte dal proprio territorio, costituite non solo dai beni immobili ma anche da territori, quali le foreste, oggetto di un’attività di intensa rivalutazione da parte dell’amministrazione regionale. “Con il governo Lombardo – ha precisato l’On. Cimino - sono state gettate le basi non solo per razionalizzare la spesa ma anche per mettere a sistema questo patrimonio che rappresenta una primaria fonte di reddito per la Regione. In tempi di crisi, per generare maggior reddito, gli Enti possono seguire due strade: dismettere o valorizzare i propri beni immobili. La Regione ha privilegiato la seconda opzione, creando, nei vecchi ospedali
abbandonati e nei borghi rurali, nuove opportunità di attrazione turistica, occupazione e reddito”. La Dott.ssa Palagonia ha quindi percorso, sinteticamente, le tappe che hanno segnato il processo di valorizzazione del patrimonio regionale, a partire dal bando di gara europeo, indetto dalla Regione, per scegliere un socio privato con cui costituire la società avente in capo le attività di gestione e di valorizzazione. L’intenzione della Regione è stata, in primo luogo, conoscere la consistenza del proprio patrimonio, che, a seguito dell’attività di ricognizione censuaria si è rivelato molto più ampio del previsto. Una prima importante scelta di valorizzazione, operata ad integrazione delle attività di ricognizione, è stata la costituzione di un Fondo Immobiliare Pubblico della Regione Siciliana, il cosiddetto FIPRS (nel quale l’Ente dispone di un’ampia governance), in cui sono stati trasferiti 33 immobili. Si è trattato di un’operazione da circa 260 milioni di euro, a cui sono seguite altre iniziative di valorizzazione. È previsto un secondo fondo immobiliare in cui convergeranno più di cento immobili, per un valore di circa 350 milioni di euro.
Un momento del convegno di presentazione del libro “Il patrimonio immobiliare quale leva di sviluppo del territorio” tenutosi presso lo stand della Regione Siciliana all’EIRE 2009
Un altro importante progetto, per il quale la Regione – ha sottolineato, con una nota di orgoglio, la Dott.ssa Palagonia - ha vinto il premio al Forum PA, è la valorizzazione dei terreni e dei boschi, un piano che prevede la concessione a privati di territori da sfruttare con impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. Ma come può la valorizzazione essere messa al servizio dei Comuni? Il Dott. Monaco ha illustrato le opportunità offerte dallo scenario normativo (art. 58 della Legge 133/2008) in termini di valorizzazione dei beni immobili. Ai Comuni viene riconosciuta la possibilità di procedere, in un regime di ristrettezza di bilancio, alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare, potenziale fonte di valore. L’attività di valorizzazione è oggi supportata anche da un contesto di mercato favorevole. Secondo un’indagine realizzata dalla Fondazione Magna Carta nel 2007 sugli asset immobiliari pubblici, il patrimonio in grado di generare reddito, cosiddetto fruttifero, ammonta a 675 miliardi di euro a valore di mercato ed ha un rendimento dell’1%, a fronte di costi di gestione del 2%. Molti Comuni, ha inoltre sottolineato il Dott. Monaco, non hanno una conoscenza specifica degli asset patrimoniali del loro territorio. Per ovviare a tutto ciò, l’Anci ha messo a punto un servizio di supporto che ha come fine intervenire sulle carenze degli Enti locali in termini di conoscenza e snellimento delle procedure, offrendo loro, attraverso help desk e attività di formazione, il flusso procedimentale per la realizzazione dei piani di valorizzazione e l’individuazione degli strumenti tecnici. In altre parole, affinché la valorizzazione risulti davvero efficace è necessario mettere in rete le varie istituzioni e attivare una collaborazione costante. Il merito che, secondo il Dott. Monaco, va riconosciuto alla Regione Siciliana, è di aver adottato un approccio sistemico verso la valorizzazione, preferendola alla vendita di beni per fare incassi immediati.
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I relatori intervenuti durante il convegno di presentazione del libro “Il patrimonio immobiliare quale leva di sviluppo del territorio”. Da sinistra: Francesco Monaco, Edoardo Longa, Mario Giordano, Oliviero Tronconi, Michele Cimino, Filippa Palagonia, Ezio Bigotti.
Nel suo intervento, il Prof. Tronconi ha denunciato la presenza, nel nostro Paese, di un capitale tenuto “fermo”, rappresentato da una certa categoria di immobili pubblici che, non essendo immessi nei circuiti dell’economia, non contribuiscono in alcun modo alla ricchezza nazionale. Il prodotto interno lordo è determinato, infatti, non dal capitale in assoluto ma da quello circolante e l’Italia possiede un capitale enorme che non solo non “circola” ma è fonte di costi. Da questo punto di vista, le iniziative della Regione Siciliana e dell’Anci, ha evidenziato il Prof. Tronconi, rappresentano dei modelli da seguire per colmare il ritardo dell’Italia rispetto ad altri Paesi. Il patrimonio immobiliare dello Stato è composto da beni che meritano di essere valorizzati, perché hanno un reddito ed una valenza strategica per la comunità, e altri che devono essere dismessi. La P.A. deve seguire l’esempio della Regione Siciliana e affidarsi a consulenti esperti per individuare non solo le opportunità di valorizzazione del proprio patrimonio, ma anche di dismissione. L’esperienza della Regione Siciliana è certamente meritoria per aver individuato un partner privato adatto
a gestire tali attività. Secondo il Prof. Tronconi, la dismissione è, al pari della valorizzazione, un’esperienza assolutamente positiva, perché crea ricchezza. Tutti i grandi operatori internazionali guardano con interesse all’Italia per le grandi opportunità di business offerte dalla dismissione: sono molti gli imprenditori stranieri che hanno acquistato patrimoni dismessi, li hanno valorizzati e successivamente venduti. Sebbene, in definitiva, esista un impedimento, per così dire, culturale al passaggio del patrimonio immobiliare da capitale “fermo” a capitale circolante, tuttavia - come ha rilevato il Dott. Longa - con il partenariato pubblico-privato si è giunti ad un punto di svolta, a dimostrazione del fatto che si possono perseguire interessi privatistici all’interno di un interesse generale più grande, senza rinunciare alla remunerazione del proprio investimento. L’auspicio è che, partendo dalla valorizzazione del territorio e del patrimonio pubblico, sia riattivata l’economia del nostro Paese e si prospettino nuove opportunità di sviluppo anche per le piccole imprese. Al Cav. Bigotti il compito di chiudere l’incontro illustrando il processo di valorizzazione in corso nella Regione Siciliana dal punto di vista dei risul-
tati ottenuti e dei problemi incontrati, esperienza talmente innovativa, in termini di strumenti giuridici e tecnici, che ha fatto sorgere l’esigenza di descriverla in un libro. L’imponente opera di censimento dei beni dell’Ente ha consentito di individuarne puntualmente esigenze ed opportunità. Alla Regione si deve indubbiamente il merito non solo di aver chiesto al socio privato di ottimizzare il suo patrimonio per aumentarne le potenzialità di rendita ma anche di aver innescato un volano economico in grado di generare valore nelle filiere a valle di questo processo. La Regione Siciliana ha avuto l’opportunità di conoscere esattamente il proprio patrimonio, in termini di condizioni e caratteristiche paesaggistiche, e di trasformarlo in fonte di reddito attraverso l’individuazione di precise linee strategiche di sviluppo: i piani di valorizzazione. Il libro, che inquadra il percorso giuridico, le tappe e le metodologie di lavoro seguite – come ha concluso il Cav. Bigotti -, ha voluto proporre alle altre P.A. una buona pratica di riferimento per quanto riguarda le opportunità di crescita territoriale che la valorizzazione offre. Isabel Costa
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Progettare una casa eco-intelligente: Greenhouse | Intervista all’architetto Marco Grand, Tutor EXITone | Architetto, può spiegarci che cos’è Greenhouse? È l’offerta chiavi in mano per una soluzione dell’abitare che nasce dalla sensibilità estetica della cultura mediterranea, dalla continua ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale e dall’esperienza di artigiani e tecnici legati dalla passione del costruire. Quando nasce l’idea di Greenhouse? L’idea nasce nel 2008 da un pool di tecnici e professionisti con esperienza ventennale nei campi dell’architettura, dell’energia e dell’ambiente. Animata da una nuova filosofia del vivere, ispirata al rispetto dell’ambiente e soprattutto attenta ai nuovi bisogni di una società giovane ed ecologicamente consapevole, coniuga qualità dell’architettura, innovazione e risparmio energetico. Qual è il carattere innovativo di Greenhouse e in cosa si differenzia dagli altri modelli presenti sul mercato? Io penso che un prototipo di modello residenziale, per avere riscontro in un Paese come l’Italia, debba associare alla componente standardizzata una forte influenza tecnica e formale appartenente alla cultura locale. Greenhouse si differenzia dai modelli importati (Alto Adige – Paesi nordici) per la presenza, in ogni resi-
denza, dei tratti unici e distintivi dei paesaggi locali in cui è inserita.
da per il raffrescamento sono regolati da un chiller di gestione.
Un aspetto importante è quindi il rapporto armonico con i sistemi costruttivi ed estetici territoriali... Certamente, è un elemento fondamentale. L’interpretazione in chiave contemporanea degli elementi tipici dell’architettura del luogo e del paesaggio locale caratterizzano la forma complessiva. Il modello proposto è in sintonia con ambiti territoriali del nord Italia e del sud della Francia. Sono in fase di studio altri due modelli, uno per il sud Italia e l’area mediterranea centrale e l’altro per le zone del Trentino e dell’Europa centrale.
Che rapporto ha Greenhouse con il rispetto dell’ambiente? Greenhouse azzera i costi di consumo annuale dell’abitazione - che per 4 persone su 100 mq sono dell’ordine dei 5.000 Euro - consentendo un risparmio di 3.400 kg di co2, l’equivalente di ben 18 alberi!
Come si caratterizza tecnologicamente? Il sistema costruttivo, ispirato alla bioarchitettura, garantisce un migliore comfort termo-igrometrico, acustico e visivo attraverso il ricorso a materiali naturali quali argilla, legno e pietra e le più innovative tecnologie nel campo degli isolamenti. Il solare passivo è costituito da un insieme di soluzioni architettoniche, spaziali e funzionali quali la serra, il muro trombe, il sistema Barra Costantini, materiali lapidei collocati in posizioni opportune per favorire l’inerzia termica dell’edificio con conseguente guadagno di energia termica veicolata al suo interno. Il solare attivo, fotovoltaico e termico, prevede un rincorritore solare a moduli con silicio policristallino ed un sistema di collettori tubolari ad acqua con pompa di calore geotermica. La produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, e di acqua fred-
E in rapporto alla qualità del vivere? Il comfort e la domotica sono aspetti importanti di questa casa ecointelligente. L’alto livello di automazione e il controllo avvengono, infatti, con la gestione integrata dell’impianto elettrico, l’illuminazione, il riscaldamento, il condizionamento, la gestione da remoto con cellulare, la centralina multimediale a scenari, le reti cablate e wireless per internet e web mail, la gestione dei carichi elettrici con programma per elettrodomestici, audio distribuito, l’impianto di sicurezza e vigilanza, dispositivi per il risparmio di acqua potabile, il riciclo e la gestione dell’acqua piovana per la piscina, il giardino acquatico, l’irrigazione, l’impiego di led per l’illuminazione interna ed esterna, l’automazione aperture. Greenhouse propone quindi un prototipo residenziale? Greenhouse propone uno stile di vita dinamico ed eco intelligente, che ha nella casa il suo elemento principale, completando l’offerta con auto e bicicletta ad alimentazione elettrica autonoma. Tecnologia ed innovazione per azzerare i consumi e vivere sostenibile. A cura di Letizia Cavallaro
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GREENHOUSE GREENHOUSE è l’offerta chiavi in mano di una nuova soluzione dell’abitare che nasce dalla sensibilità estetica della cultura mediterranea, dalla continua ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale e dall’esperienza di artigiani e tecnici legati alla passione per il costruire. È anche garanzia dell’uso di materiali e dell’applicazione di tecniche di intervento che trovano fondamento nelle tradizioni locali. L’interpretazione in chiave contemporanea degli elementi tipici dell’architettura del luogo ne caratterizzano il sistema costruttivo che, ispirato alla bioarchitettura, garantisce una migliore termo-acustica dell’edificio, attraverso il ricorso a materiali naturali quali argilla, legno e pietra e le più innovative tecnologie nel campo degli isolamenti. Il solare passivo è costituito da un insieme di soluzioni architettoniche, spaziali e funzionali, quali la serra, il muro trombe, il sistema Barra Costantini, materiali lapidei collocati in posizioni opportune per favorire l’inerzia termica dell’edificio, con conseguente guadagno di energia termica veicolata al suo interno. Con il sistema passivo sono previste anche soluzioni per il raffrescamento estivo quali il tetto verde, l’effetto camino, le pareti verdi, che
contribuiscono notevolmente all’isolamento dai picchi di calore estivi ed alla circolazione di aria fresca negli ambienti. Il solare attivo, fotovoltaico e termico, prevede un rincorritore solare a moduli con silicio policristallino ed un sistema di collettori tubolari ad acqua con pompa di calore geotermico. La produzione di acqua calda sanitaria per il riscaldamento e di acqua fredda per il raffrescamento, sono regolati da un chiller di gestione. Il comfort e la domotica sono aspetti importanti di questa casa eco-intelligente. L’automazione e il controllo avvengono, infatti, con la gestione integrata dell’impianto elettrico, l’illuminazione, il riscaldamento, il condizionamento, la gestione da remoto con cellulare, la centralina multimediale a scenari, le reti cablate e wireless per Internet e web mail, la gestione dei carichi elettrici con programma per elettrodomestici, audio distribuito, l’impianto di sicurezza e vigilanza, dispositivi per il risparmio di acqua potabile, il riciclo e gestione dell’acqua piovana per la piscina, il giardino acquatico, l’irrigazione, l’impiego di led per l’illuminazione interna ed esterna, l’automazione aperture. La dotazione comprende automobile e bicicletta elettriche in linea con l’obiettivo di coniugare efficienza e sostenibilità anche in tema di trasporti.
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Laser scanner: genesi, sviluppo e principi Rilievo interno di una chiesa. Restituzione grafica in 10 giorni.
| Intervento di Giannicola Marello, Tutor EXITone | Sviluppato in America alla fine degli anni Novanta, il sistema di misurazione con laser scanner ha solo di recente ottenuto un giusto riconoscimento per la sua indiscutibile validità. Questa tecnologia permette, infatti di effettuare, a distanza ed in breve tempo, ogni tipo di misurazione, evitando di impiegare persone e risorse tecniche in aree ad alto rischio. Negli ultimi vent’anni il laser scanner ha conosciuto uno sviluppo impressionante ed è oggi applicato in larga scala, in quanto garantisce un’assoluta precisione tridimensionale e tempi di rilievo non paragonabili ad altri sistemi. Pur apprezzato a livello teorico, il sistema per molto tempo ha trovato scarsa applicabilità in ambito lavorativo per la difficoltà di estrarre i dati richiesti da tutto ciò che il laser scanner era in grado di misurare. Attualmente il divario è stato pienamente colmato dalle case costruttrici e dai produttori e sviluppatori di software in ambiente C.A.D. e C.A.D._3D. Sul mercato oggi è possibile trovare numerosi hardware e software che soddisfano la richiesta, in funzione delle esigenze degli specifici ambiti lavorativi. Il sistema laser scanner, inoltre, è applicato non solo in modo “statico” – con il posizionamento della strumentazione a terra – ma anche in modo “dinamico”, su veicoli terrestri in movimento, quali autovetture o aeromobili. Quest’ultima metodologia
richiede particolari attrezzature di georeferenziazione. I sistemi laser scanner si dividono in due macro aree basate su tecnologie differenti, entrambe con punti di forza e problematiche: la misurazione basata sul tempo di volo e la misurazione per differenza di fase. Nel primo caso, il laser scanner emette un segnale ad infrarossi verso l’oggetto da misurare e calcola il tempo di ritorno, assegnando a tale valore un punto spaziale di coordinate x,y,z, note in funzione del sistema impostato. Nella misurazione per differenza di fase, il laser scanner emette una serie di onde di fase nota e ne calcola l’andamento, attribuendo, anche in questo caso, un valore espresso in coordinate x,y,z. Entrambi i sistemi sono validi ma presentano sensibili differenze. Il primo è più versatile, ottiene una portata maggiore ma è più lento ed, in alcuni casi, non è utilizzabile senza le dovute protezioni per l’apparato visivo. Il secondo ha una portata inferiore, necessita di strumenti più ingombranti ma ha una velocità di acquisizione superiore. Il laser scanner è applicabile in tutti gli ambiti in cui viene richiesto un rilievo geometrico di qualità topografica, vale a dire in architettura, ingegneria, geologia, archeologia e ambiente. Il sistema viene inoltre utilizzato nel campo della riproduzione di oggettistica, soprattutto in archeologia e meccanica. Attualmente, con lo sviluppo della tecnologia laser scanner in termini di precisione e portata (distanza misura-
bile), sono disponibili modelli con portate che variano da un minimo di circa 25,00 mm fino ad un massimo di 6,00 km, con precisioni variabili in funzione della distanza. I punti di forza del sistema sono quindi l’elevata precisione (ampiamente sub-centimetrica), la quantità di dati metrico-fotografici acquisiti (minimo 1.000.000 di punti per ogni singola scansione) e la velocità di acquisizione (500.000 punti al secondo). Nonostante la diffusione del sistema sia in rapido sviluppo, il prezzo di vendita dei laser scanner è ancora molto elevato, giustificandone l’acquisto solo per chi opera esclusivamente nell’ambito del rilievo topografico ad elevata qualità. Qualche azienda che importa laser scanner ha iniziato, al fine di pubblicizzare le proprie macchine, una discutibile e pericolosa campagna di noleggio con o senza operatore. Anche se quella del noleggio può sembrare una soluzione vantaggiosa, in realtà risolve esclusivamente la parte operativa di campagna, lasciando all’utente finale la gestione dei dati, aspetto che risulta decisamente complesso sia per la quantità di dati a disposizione sia per la difficoltà di interpretarli correttamente. Basti pensare che il rapporto tra rilievo di campagna e restituzione grafica è pari a circa 5/7 giorni per ogni giornata di lavoro. Questa complessità nella gestione dei dati rende preferibile affidarsi alla consulenza di tecnici esperti, in grado di ottimizzare e valorizzare al massimo le potenzialità e le capacità dello strumento, piuttosto che optare per soluzioni come il noleggio e le “misurazioni fai da te”.
la formazione
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L’ACCADEMIA EXITone focus sulle attività svolte nel II e III trimestre del 2009
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conferma dell’importanza che la formazione ed il trasferimento di know how rivestono all’interno del Network EXITone, l’Accademia ha organizzato, nei mesi scorsi, diversi eventi formativi finalizzati ad accrescere e aggiornare le conoscenze dei Tutor su tematiche di rilievo, quali la certificazione energetica e le attività di ricognizione censuaria. A tal riguardo, si segnalano i corsi sulla “Certificazione Energetica” e sulla “Ricognizione Censuaria”. Il primo, svoltosi il 23 marzo scorso presso la sede del CASC (Banca d’Italia) a Roma, è stato organizzato in collaborazione con l’AIMAN Lazio, nella persona dell’arch. Raoul Villella (Affiliato EXITone). Vi hanno preso parte 30 Affiliati, principalmente provenienti dalle aree centro e sud, che, oltre ad aver ricevuto un aggiornamento sul quadro normativo, nazionale e regionale, e sul target di riferimento, hanno acquisito nozioni e strumenti utili per cogliere le opportunità attualmente presenti in Italia e comprendere l’iter amministrativo finalizzato al conseguimento dell’attestato di certificatore e all’esecuzione delle attività di certificazione energetica. Durante l’incontro sono stati presentati i nuovi progetti, avviati da EXITone per promuovere lo sviluppo del Network; tra questi, l’attività di consulenza tecnica dei Tutor agli amministratori di condominio e lo sviluppo di una Piattaforma Territoriale Informativa a supporto delle attività degli Affiliati, iniziative attualmente in fase di implementazione da parte dell’Area Consulting.
Aggiornamento sulle prossime attività
“Un momento del corso sulla “Certificazione Energetica”, svoltosi il 23 marzo scorso presso la sede del CASC (Banca d’Italia) a Roma”
Al secondo Corso, sulla “Ricognizione Censuaria”, svoltosi a Palermo presso Hotel Addaura il 12 maggio scorso, sono intervenuti oltre 50 Affiliati, in prevalenza provenienti dalle varie province siciliane. A partire dall’analisi dell’esperienza di censimento condotta in Sicilia e delle relative attività operative, l’Affiliato Giuseppe Zaccariello ha evidenziato le principali criticità riscontrate nella fase di restituzione e verifica dei dati da parte dei Tutor che hanno seguito i lavori. Al corso è stato inoltre presentato dall’Affiliato Cristiano Andorno l’applicativo AIMO, messo a punto dalla società SEGEI per ottimizzare le procedure di definizione, controllo, verifica e validazione delle attività operative e di desk di anagrafica tecnica. La logica di funzionamento dell’applicativo prevede l’inserimento dei dati del database relazionale direttamente nei file grafici (elaborati dwg), all’interno di blocchi nei quali sono contenute le informazioni. Ciò consente un’assoluta corrispondenza tra il file grafico e il database. L’applicativo, inoltre, è personalizzabile sulla base delle caratteristiche delle attività di anagrafica da eseguire. Susanna Deodato
Lo scorso 15 settembre EXITone ha firmato un Protocollo d’Intesa con Unicasa Italia Spa, primo operatore nazionale nel settore dell’amministrazione e gestione di stabili in condominio. Grazie all’accordo, i Tutor EXITone potranno mettere al servizio dei Local Point Unicasa Italia, specializzazioni e servizi tecnico-amministrativi, economici e finanziari afferenti al mercato ingegneristico e ai segmenti dell’asset, del property e del facility management. Tra i vari punti, l’intesa prevede inoltre percorsi formativi rivolti ad Affiliati EXITone ed Unicasa Italia per favorire la diffusione di prassi innovative nella gestione immobiliare. È inoltre in fase di start up una collaborazione con l’Associazione APAC (Associazione Professionale Amministratori di Condomini) per la realizzazione di eventi info/ formativi congiunti, finalizzati sia alla promozione dei servizi EXITone presso gli associati sia alla diffusione di una nuova cultura nel campo della valorizzazione e della gestione patrimoniale. Sono anche previsti nei prossimi mesi 6 corsi di formazione di BASE e specialistica, finalizzati a formare gli Affiliati sui nuovi prodotti e servizi strutturati da EXITone. Le attività formative si terranno presso il Relais Barrage di Pinerolo.
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gli eventi
EXITone in fiera |
Letizia Cavallaro
O
ttobre sarà un mese ricco di attività per EXITone, che prosegue il suo percorso tra i principali eventi fieristici di interesse per il Network. Ben due gli appuntamenti in agenda: dal 7 al 10 ottobre l’ANCI Expo di Torino e dal 28 al 31 ottobre il SAIE di Bologna. Eventi differenti tra loro, per target ed obiettivi, ma entrambe vetrine d’eccezione per promuovere il Network EXITone e stringere nuove partnership con Amministrazioni Pubbliche e operatori privati.
| ANCI Expo |
L’ANCI Expo è il primo degli appuntamenti autunnali di EXITone. Quest’anno sarà il Lingotto di Torino ad ospitare la manifestazione dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – che da sempre rappresenta un momento centrale di confronto fra Governo e amministratori locali. Oltre alla rassegna espositiva, l’evento prevede un ricco calendario di incontri, con la partecipazione di sindaci, amministratori e personalità del mondo politico, istituzionale e imprenditoriale, che affrontano, sotto diversi aspetti, il tema della governabilità locale. L’edizione scorsa, tenutasi a Trieste, ha visto la partecipazione di oltre 1300 amministratori locali: cifra destinata a crescere visto che quest’anno, in contemporanea con l’Expo, si terrà l’Assemblea Congressuale, durante la quale verranno rielette tutte le cariche dell’ente. La partecipazione di numerosi rappre-
sentanti del mondo istituzionale rende l’ANCI Expo una passerella privilegiata per le aziende che offrono servizi rivolti alle pubbliche amministrazioni. Per EXITone, in particolare, sarà un’importante occasione per proporre le competenze e il know how maturati nel campo della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Grazie all’esperienza condotta al fianco della Regione Siciliana, EXITone è riuscito infatti ad affermarsi come player di riferimento nel settore e partner ideale per le pubbliche amministrazioni che, grazie alla legge 133/2008, sempre più spesso si trovano ad affrontare la sfida della valorizzazione del loro patrimonio immobiliare, leva di sviluppo socio-economico del territorio. Tema, quest’ultimo, al centro del convegno organizzato da EXITone che si terrà presso la sala Monterosa del Padiglione 3 del Lingotto alle 15 di giovedì 8 ottobre, secondo giorno dell’evento. All’incontro, dal titolo “La valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico quale leva di sviluppo del territorio”, parteciperanno illustri esponenti del mondo politico e istituzionale, oltre ad autorevoli rappresentanti della realtà imprenditoriale ed accademica. Rivolto principalmente agli amministratori di Enti locali, il convegno è finalizzato a sensibilizzare la platea sul tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e sull’importante ruolo che rivestono, in questo contesto, gli enti proprietari, nel promuovere le condizioni necessarie allo sviluppo e all’applicazione di processi di ottimizzazione e valorizzazione, nonché stimolare analoghi processi per il patrimonio privato con conseguenti benefici per il riordino e la riqualificazione urbana, unitamente alla corretta valutazione dei beni, intesi come elementi generatori di reddito. Obiettivo dell’incontro è quello di avviare un in-
tenso e proficuo dialogo sul tema, fornendo un contributo concreto e metodologico nella direzione della valorizzazione dei patrimoni immobiliari e territoriali pubblici, attraverso la diffusione di una buona pratica di riferimento per il sistema delle pubbliche amministrazioni italiane. Un momento di dibattito estremamente stimolante, che vedrà stakeholder diversi confrontarsi e discutere sulla necessità e l’importanza di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, considerato non più come centro di costo ma come vera risorsa di sviluppo per l’intero Paese.
ANCI Expo 2009 DATE: 7-10 ottobre 2009 INGRESSO: l’accesso all’area espositiva è gratuito per tutti i giorni della manifestazione ORARI DI APERTURA: 7 - 9 ottobre: 9.00 - 19.00 10 ottobre: 9.00 - 14.00 LOCATION: Stand 113 - Padiglione 3 Lingotto Fiere - Via Nizza, 294 - Torino Per informazioni: www.anciservizi.com info@anciservizi.it
| SAIE Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia |
L’autunno in fiera di EXITone continua al SAIE Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia - che si svolgerà dal 28 al 31 ottobre presso il complesso fieristico BolognaFiere. Da 45 anni luogo di incontro tra gli operatori della filiera delle costruzioni, l’evento vanta
gli eventi
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tà all’interno del Network EXITone. Il SAIE, evento promotore delle disseminazione dell’innovazione e del know how, è cornice ideale e complementare alla figura del Tutor dell’Immobile che, grazie all’appartenenza ad un Network basato sulla condivisione della conoscenza e sulla formazione continua, può essere considerato un vero e proprio “portatore di innovazione” nel campo della gestione del patrimonio costruito e non.
SAIE – Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia DATE: 28 - 31 ottobre INGRESSO: Biglietto ordinario: 15 euro per un solo ingresso.
Un’immagine della scorsa edizione del SAIE di Bologna
una superficie espositiva di ben 220 mila metri quadri e accoglie espositori e visitatori provenienti da 29 Paesi. Quello del SAIE è un pubblico specializzato, costituito in prevalenza da progettisti ed imprese di produzione, oltre che da rivenditori. Il Salone è organizzato in maniera razionale, con percorsi e saloni tematici, per ottimizzare i tempi di visita a seconda degli interessi e delle esigenze individuali. Tra le se-
zioni, il SAIEBit, dedicato ai sistemi informatici e alle società di servizi, a cui EXITone parteciperà con lo stand B34. Una doppia occasione di visibilità per il Network, che, oltre a presentare le sue attività e i suoi servizi a operatori del settore immobiliare e dell’edilizia provenienti da tutto il mondo, al SAIE avrà la possibilità di confrontarsi con professionisti e giovani laureati interessati a sviluppare la loro attivi-
Prevendita on line: 10 euro per un singolo ingresso, 15 euro abbonamento valido per tutta la manifestazione. Ingresso gratis per gli studenti di Ingegneria, Architettura, Agraria e Scienze Naturali (Geologia). ORARI DI APERTURA: 28 - 29 - 31 ottobre: 9.00 - 18.00 30 ottobre: 9.00 - 19-00 LOCATION: Stand B34, Padiglione 18 Quartiere Fieristico di Bologna Per informazioni: www.saie.bolognafiere.it saie@bolognafiere.it
News dal Network L’attenta analisi fatta circa la situazione attuale del mercato ed il posizionamento del nostro Network, ha determinato un aggiornamento di “rotta“. L’obiettivo è quello di focalizzarsi sul presente, per interpretare da protagonisti il futuro e realizzare al meglio la strategia di sviluppo e di gestione del Network. L’Area assume lo standing di Direzione e il ruolo del Direttore è ricoperto da Alessandro Lozar. La Direzione è articolata in 4 aree geografiche - Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud - con un responsabile Recruiting & Sviluppo per ciascuna di esse. La Direzione è inoltre dotata di 3 funzioni di staff - Accademia, Customer Relationship Management, Comunicazione ed Editoriale - che supporteranno le attività di promozione, sviluppo e crescita professionale del Network. Auguri di buon lavoro a tutti i colleghi della Direzione Network.
Alessandro Lozar, Direttore Network EXITone
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le novità
Novità Normative: dalla Certificazione Energetica al Piano Casa
I
l 25 luglio scorso è entrato in vigore il DM 26/06/09 che contiene le Linee Guida nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici. Tra le principali novità del Decreto, l’obbligo per tutti gli immobili di essere dotati, nella fase di compravendita, costruzione o locazione, dell’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) (vedi box), che sostituisce l’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE). Le Linee Guida si rivolgono alle Regioni e alle Province Autonome sprovviste di propri strumenti in materia, o che non hanno ancora recepito la direttiva comunitaria 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. Il DM non coglie impreparate Regioni come la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Liguria, che già avevano emanato proprie leggi sulla Certificazione Energetica. In effetti in Valle d’Aosta la Certificazione Energetica sul territorio regionale è regolata dalla Legge n. 21 del 18 aprile 2008. In Piemonte l’obbligo di Attestato di Certificazione Energetica per ogni edificio di nuova costruzione o soggetto a ristrutturazione edilizia è già stato previsto dalla Legge n.13 del 28 maggio 2008. In Liguria, invece la Certificazione Energetica è già attiva da due anni, regolata dalla Legge n. 22 del 29 maggio 2007, in vigore dal 15 giugno 2007. Tra le prime Regioni ad attivarsi in materia di Certificazione Energetica c’è poi la Lombardia che, con la Legge regionale n. 10 del 29 giugno 2009, ha modificato una norma del 2006, imponendo l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica agli atti di trasferimento a titolo oneroso e in-
troducendo per l’alienante, in caso di inottemperanza, una sanzione amministrativa da 5.000 a 20.000 euro. In Emilia Romagna la Certificazione Energetica è stata regolamentata dalla Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 156 del 4 marzo 2008, secondo la quale l’attestato deve essere allegato agli atti traslativi a titolo oneroso e deve essere prodotto nel caso di nuove costruzioni o di ristrutturazioni importanti. Se per alcune Regioni il DM 26/06/09 si limita a riconoscere una realtà di fatto già avanzata, per altre in-
terviene a tracciare in maniera netta un percorso avviato, ma non ancora definito. È il caso di Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Puglia. Le prime tre, pur avendo istituito l’obbligo di Certificazione Energetica, non avevano ancora emanato i regolamenti attuativi. Lazio, Umbria e Puglia avevano invece previsto nelle loro Leggi Regionali una certificazione di sostenibilità, che non sostituisce però l’Attestato di Certificazione Energetica e dovranno quindi far riferimento alle Linee Guida Nazionali. Ancora diverso è il caso di molte Regioni come Sicilia, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria che, con avendo ancora emanato leggi di recepimento della Direttiva 2002/91/ CE, dovranno conformarsi a quanto stabilito dalla Linee Guida nazionali. Come per la Certificazione Energetica, anche per quanto riguarda l’applicazione del Piano Casa l’eterogeneità normativa a livello regionale rende difficile tracciare un quadro unitario nazionale. Lo scorso 19 agosto è stato approvato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che stanzia i primi 200 milioni di euro per interventi di edilizia sovvenzionata da distribuire tra le Regioni. Il Decreto segue l’accordo tra Governo e Regioni siglato lo scorso 1 aprile, che sancisce l’obbligo delle Regioni a varare, entro 90 giorni, le proprie leggi per disciplinare gli ampliamenti del 20% e i lavori di demolizione e costruzione con premio di cubatura del 35%. Ma la mancata applicazione del decreto legge di semplificazione ed i ritardi nell’approvazione delle Leggi da parte di alcune Regioni, hanno portato ad una situazione ancora frammentata
le novità
L’Attestato di Certificazione Energetica L’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) è un documento che deve essere allegato all’atto di compravendita, in originale o copia autenticata, e messo a disposizione del conduttore di un immobile, pena la nullità del contratto. Sull’ACE vanno riportati i dati relativi a riscaldamento, produzione di acqua calda ad uso igienico-sanitario, climatizzazione estiva ed utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Inoltre, al fine di fornire un’indicazione circa l’impatto dell’edificio sull’ambiente, sull’Attestato deve essere riportata la stima delle emissioni di gas ad effetto serra determinate dagli usi energetici dell’edificio. L’Attestato di Certificazione Energetica ha una validità massima di 10 anni a partire dal suo rilascio
sul territorio nazionale. Ad oggi sono 12 le Regioni che hanno già varato la propria legge: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Provincia di Bolzano, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Puglia e Basilicata. L’iter di approvazione prosegue invece in Liguria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Campania, Calabria, Sardegna e Sicilia. A dimostrazione delle diverse impostazioni normative Regionali, si prendano ad esempio le leggi emanate in Piemonte e Puglia. In Piemonte la L.R. n. 20 del 14/07/2009 prevede ampliamenti, nel limite massimo del 20% della volumetria esistente per le unità edilizie uni e bi-familiari e per gli edifici di edilizia residenziale sovvenzionata. I Comuni possono comunque individuare, anche su richiesta degli aventi titolo, edifici residenziali da riqualificare attraverso interventi di demolizione -totale o parziale- e ricostruzione, con un incremento massimo del 35%, finalizzati al miglioramento della qualità architettonica, energetica, ambientale, della sicurezza delle strutture e dell’accessibilità. Gli interventi non potranno essere realizzati sugli edifici situati in centri storici o in aree esterne di interesse storico e paesaggistico, sugli
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e va aggiornato dopo ogni intervento che modifica la prestazione energetica dell’edificio o dell’impianto. Secondo il decreto ministeriale del 26 ottobre 2007, il Certificatore Energetico che rilascia l’Attestato deve possedere un diploma o una laurea tecnica di primo o secondo livello ed essere iscritto al rispettivo albo professionale, aver frequentato un corso abilitativo riconosciuto ed averne superato l’esame finale. Tuttavia i requisiti minimi del certificatore energetico sono imposti dalle singole Regioni, a seconda dei protocolli attuativi delle direttive nazionali. Entro settembre sul sito www.docet.itc.cnr.it è attesa la nuova versione del software DOCET, metodo di calcolo per la certificazione energetica degli edifici predisposto da CNR ed ENEA, che sarà conforme alla nuova normativa introdotta dalle Linee Guida e costituirà un valido supporto per i tecnici del settore.
immobili civili e rurali di valore storico, artistico, ed ambientale. Fuori dall’applicazione anche parchi naturali, aree protette e di inedificabilità assoluta. Anche in Puglia, prima regione meridionale a dotarsi di un proprio Piano Casa (Legge regionale n.14 del 30/07/09) sono stati confermati aumenti volumetrici fino al 20%, per un massimo di 200 metri quadri sulle abitazioni mono, bi, tri e quadri-familiari nel rispetto di altezze massime e distanze consentite. Ampliamenti e ricostruzioni non sono però possibili ovunque. La Legge li vieta nei centri storici, per le abitazioni di valore culturale, nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, nelle aree di salvaguardia ambientale. Le demolizioni, con successiva ricostruzione, possono essere estese anche a specifiche situazioni individuate dai Comuni. È la cosiddetta «delocalizzazione» delle volumetrie, che permette di demolire e ricostruire altrove, con un incremento di volumetria pari al 35%. I manufatti realizzati sulla costa, nell’alveo di una lama o in territori a rischio terremoto, potranno ad esempio essere ampliati del 35% se ricostruiti in aree adatte. A cura di Letizia Cavallaro in collaborazione con l’Area Consulting
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le partnership
ll valore delle partnership: focus su GE.FI. Intermediazioni S.r.l.
Ezio Combina, presidente di GE.FI Intermediazioni
GE.FI. Intermediazioni S.r.l. è leader nella progettazione e nell’erogazione di servizi di intermediazione immobiliare in Italia e all’estero e nelle attività di consulenza ed assistenza per la compravendita, locazione, valutazione e valorizzazione di immobili e di patrimoni immobiliari. Grazie all’appartenenza al gruppoSTI, la società ha maturato significative esperienze e capacità nel settore del Real Estate, aspetto che la rende partner privilegiato del Network EXITone nelle operazioni di Asset Management. In quest’ottica, è stato predisposto un “Accordo di collaborazione” tra GE.FI. Intermediazioni S.r.l. ed i Tutor, della durata di un anno, finalizzato ad instaurare importanti sinergie per
azioni immobiliari complesse di acquisto e vendita di immobili. In concreto, il contenuto dell’Accordo, già sottoscritto da oltre il 50% degli aderenti al Network, prevede l’affidamento da parte di GE.FI. Intermediazioni S.r.l. agli Affiliati sia di attività tecniche, quali Due Diligence immobiliare, assestamento giuridico e catastale degli immobili, progettazione di scenari di valorizzazione immobiliare, marketing territoriale, direzione tecnica, progettazione e censimento immobiliare informatizzato, sia di incarichi professionali per la determinazione del valore di stima dei beni immobili oggetto di transazione. GE.FI. Intermediazioni ha inoltre recentemente avviato una serie di operazioni atte a promuovere la propria immagine e la conoscenza del marchio attraverso la pubblicazione di annunci pubblicitari sulle principali riviste di settore e la partecipazione a fiere e convegni. Tra le ultime l’ Expo Italia Real Estate di Milano, dal 9 al 12 giugno 2009.
ed applicare ai servizi di agency sia il know how ereditato dal gruppoSTI, sia le competenze ed esperienze maturate dal proprio management nel campo del Real Estate e dei servizi immobiliari. Mission di GE.FI. Intermediazioni è affermarsi come società leader nel settore dell’intermediazione immobiliare e divenire punto di riferimento per coloro che sono alla ricerca di un operatore capace di erogare servizi flessibili, personalizzabili e di qualità elevata. GE.FI. Intermediazioni è infatti una società fortemente orientata alla soddisfazione del cliente. Quali sono i principali fattori distintivi della società ?
| Intervista a Ezio Combina, Presidente di GE.FI. Intermediazioni S.r.l. |
La società opera, da sempre, applicando in tutte le fasi di erogazione dei servizi, metodologie di lavoro formalizzate e certificate in base alle norme internazionali di Qualità, Sicurezza, Responsabilità Sociale e Ambientale. Tale procedura è il risultato dell’integrazione di diversi fattori: know how ed esperienze consolidate nei campi della finanzia immobiliare, dell’intermediazione e della valorizzazione di importanti complessi patrimoniali, nonché attitudine a sviluppare progetti innovativi.
Quali sono gli obiettivi e la mission di GE.FI. Intermediazioni S.r.l.?
A quale target è rivolta la vostra offerta?
GE.FI. Intermediazioni nasce con l’obiettivo di valorizzare le relazioni consolidate dal gruppoSTI con i principali operatori del mercato immobiliare e finanziario italiano e internazionale
GE.FI. Intermediazioni si rivolge principalmente ad investitori istituzionali e qualificati, italiani ed internazionali. Tra questi rientrano developer, property company, fondi immobiliari,
le partnership
fondi pensione, istituti di credito e/o assicurativi. Per i beni di prestigio di carattere residenziale, l’attività è invece rivolta ad interlocutori retail. Quali sono i servizi principali della società? GE.FI. Intermediazioni offre ai propri utenti una vasta gamma di servizi di agency, quali scouting di mercato, valutazioni immobiliari ed assiste il cliente in tutte le fasi relative all’acquisto di un immobile, dall’ottenimento dei finanziamenti fino al rogito. Svolge inoltre attività di consulenza nell’ambito di operazioni immobiliari complesse e, grazie alla collaborazione con EXITone, eroga anche servizi tecnici e amministrativi. In linea con le tendenze del mondo dell’intermediazione immobiliare, Ge.FI. Intermediazioni opera attraverso una struttura snella e flessibile, che sfrutta al massimo le potenzialità del web; oltre al proprio sito dedicato, la società pubblicizza le offerte immobiliari nei principali portali italiani ed europei (principalmente Francia, Inghilterra, Germania, Paesi Bassi). Quali sono le vostre aspettative, tenuto conto delle attuali condizioni del mercato immobiliare? In linea con le previsioni dei principali analisti, GE.FI. Intermediazioni intravede per il 2010 una ripresa dei mercati finanziari e, di conseguenza, del comparto immobiliare. È quindi possibile ipotizzare una diminuzione dei tempi delle trattative, un incremento della domanda e una maggiore facilità di accesso al credito da parte di operatori professionali e retail. Tutti questi fattori dovrebbero portare nel breve-medio periodo anche ad una ripresa dei listini immobiliari. In ogni caso, confidando nei fattori distintivi della propria attività, GE.FI. punta a conseguire risultati eccellenti anche in un momento di contrazione del mercato immobiliare.
In ultima analisi, quali sono i contenuti dell’Accordo siglato tra GE.FI. e gli Affiliati EXITone? L’Accordo, con l’obiettivo di potenziare le sinergie tra le due società, prevede il conferimento da parte di GE.FI. Intermediazioni agli Affiliati EXITone di incarichi per l’espletamento di quelle attività tecniche che dovessero rendersi necessarie in relazione ad operazioni di intermediazione immobiliare. Viste le potenzialità del mercato di riferimento, la forma di collaborazio-
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ne indicata nel contratto consentirà a GE.FI., da un lato, di acquisire nuovi incarichi di intermediazione e agli Affiliati, dall’altro, di incrementare il loro business. I Tutor saranno parte attiva sia nella ricerca di immobili di prestigio e/o complessi immobiliari, sia nell’individuazione di possibili acquirenti diretti e/o investitori per edifici e aree in vendita, affitto e locazione di cui la società detenga il mandato. Isabel Costa
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le partnership
GE.FI. Intermediazioni | Servizi aggiuntivi | è la società del gruppoSTI specializzata nell’intermediazione immobiliare in Italia e all’estero e nei servizi di agency nelle fasi di vendita, acquisto e/o locazione di immobili e aree. Grazie ad una conoscenza approfondita delle dinamiche del mercato di riferimento, che comprende complessi immobiliari pubblico/privati ed immobili di prestigio, GE.FI. eroga servizi di intermediazione immobiliare sia per immobili ad uso terziario, commerciale, residenziale e industriale, nelle fasi di vendita, acquisto o locazione degli stessi, sia per aree edificate e da valorizzare. Attraverso un team di lavoro di primario standing, GE.FI. Intermediazioni fornisce i seguenti servizi:
| Servizi di agency | •
analisi delle esigenze del cliente;
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scouting di mercato;
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valutazione immobiliare;
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assistenza per l’ottenimento di finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’immobile;
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conduzione, negoziazione e assistenza fino al rogito.
INDICE
I 2 I Focalizzati sul presente per interpretare il futuro da protagonisti I 3 I All’EIRE 2009 EXITone si presenta attraverso i principali progetti dell’anno I 6 I Progettare una casa eco-intelligente: Greenhouse I 8 I Laser scanner: genesi, sviluppo e principi
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attività di consulenza nell’ambito di operazioni immobiliari complesse;
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assistenza e ricerca di potenziali utilizzatori/investitori finali nell’ambito delle attività di Asset Management per operazioni immobiliari complesse condotte in collaborazione con altre società del gruppoSTI, consistenti anche in: •
analisi del mercato di riferimento;
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valutazione della convenienza economica e analisi dei rischi;
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elaborazione del business plan;
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consulenza per la definizione della struttura finanziaria.
L’appartenenza al gruppoSTI e, in particolare, la collaborazione con EXITone, consentono a GE.FI. Intermediazioni di erogare servizi immobiliari aggiuntivi di advisory, due diligence, valuation e nei settori dell’Asset, del Property e del Facillity Management (servizi tecnico-amministrativi).
si avvale della collaborazione di una rete capillare di agenzie affiliate a EXITone (circa 140 Tutor dell’Immobile distribuiti su tutto il territorio nazionale) e gestisce direttamente attività sui mercati dell’Est Europa (Russia, Kazakhstan, Bulgaria) e del Sud America (Uruguay). GE.FI. Intermediazioni non è solo punto di riferimento nell’attività di agency ma anche interlocutore privilegiato per i principali operatori del Real Estate (fondi immobiliari, società di valorizzazione/sviluppo immobiliare, acquirenti/venditori retail).
CONTATTI E SEDI PINEROLO (TO) 10064 Stradale San Secondo, 96, Tel. +39 0121/040100 Fax +39 0121/321008 e-mail: info@gefiintermediazioni.com www.gefiintermediazioni.com
La società, che opera sul territorio attraverso le sedi di Roma e Torino,
I 9 I L’ACCADEMIA EXITone focus sulle attività svolte nel II e III trimestre del 2009 I 10 I EXITone in fiera I 12 I Novità Normative: dalla Certificazione Energetica al Piano Casa I 14 I ll valore delle partnership: focus su GE.FI. Intermediazioni S.r.l. I 16 I GE.FI Intermediazioni
EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXITone Registrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09 DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 10064 PINEROLO (TO) STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)