n. 5 | 2011 |in questo numero|
Trimestrale d'informazione sul mondo EXITone
In evidenza
Il Network
I prodotti
Progetto Mercurio Enasarco e Area vasta Veneto
Verifica Banche Dati Catastali
EXIT-Read ed EXIT-Energy
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pag. 5
pag. 8
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Esperienza e trasparenza: il futuro degli esperti immobiliari | Alexandra Mogilatova
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ari Lettori, siamo sempre qui per confrontarci con voi su quanto accaduto in Italia e nel mondo in questo inizio d’anno e sulla direttrice da mantenere per conquistare, con costante dedizione, sempre più ampi riconoscimenti, di qualificazione dal mercato. La prima riflessione che vogliamo condividere con Voi tutti è che la direzione presa da EXITone, ancor prima della grande crisi corrente, circa il recupero del patrimonio immobiliare esistente attraverso le attività di advisory ed i necessari strumenti legati ai servizi di ingegneria, è esattamente quella che il mercato, sia pubblico sia privato, sta intraprendendo, con evidenze sempre più significative. E, forti anche della recente esperienza che ci ha visti attenti ed attivi partecipanti al Mipim 2011 (articolo di approfondimento a pag. 12), oggi possiamo affermare con positiva e reale convinzione che la luce in fondo al tunnel comincia a intravedersi e la strada da seguire è proprio quella da noi indicata. Ce lo confermano i dati provenienti dal settore. Infatti, prendiamo ad esempio le casse previdenziali, pubbliche e private, che detengono un patrimonio immobiliare stimato, a valori di bilancio, pari a circa 9,46 miliardi di euro (Fonte: Sole 24Ore - Analisi Mercati Finanziari). Queste devono garantire la loro attività statutaria (il versamento delle pensioni agli aderenti) per trent’anni, ed è quindi necessario cominciare a considerare imprescindibile il momento delle rivalutazioni a valori correnti di mercato (che certificano un coefficiente moltiplicativo pari a 1,5) del patrimonio immobiliare. Si prospetta quindi una stagione di grandi dismissioni, per esigenze sì di bilancio, ma il cui impatto sarà soprattutto quello di rilanciare un mercato, quello immobiliare, che stenta a recuperare le posizioni degli anni passati. A partire dalla Fondazione Enasarco e Banca d’Italia (percorsi di dismissione già intrapresi), attraverso la Cassa dei Ragionieri e l’INPS (che hanno già dichiarato di
voler percorrere questa virtuosa strada), ci vengono offerte opportunità uniche di consolidamento e crescita del mercato di riferimento, e per le organizzazioni come la nostra si apre un triennio di condizioni particolarmente adatte per confermare la posizione di leader. Ma il valore di mercato come viene definito, e da chi? Per poter essere riconosciuti leader, non basta più l’esperienza, e la qualità dei servizi erogati non è altro che la base di partenza che gli stakeholders richiedono. Bisogna possedere le più alte qualificazioni, riconosciute a livello internazionale. EXITone ha quindi visto con lungimiranza la necessità di diventare un “Esperto indipendente” per tutte le attività ingegneristiche legate alla valorizzazione degli immobili e del territorio, raggiungendo inoltre l’ambito riconoscimento di Organismo di Ispezione accreditato per le attività di valutazione immobiliare che, unitamente a quello già ottenuto relativo alle attività ispettive relative al cosiddetto “Servizio Energia” (ai sensi della norma 17020), ci pone al primo posto in Italia per palmares di attestazioni vigenti. Il mercato, che vede i Fondi d’investimento, le SGR, gli Istituti di Credito e le Assicurazioni quali grandi proprietari di patrimoni immobiliari e quindi come fruitori di “servizi d’eccellenza”, ci vorrà confermare che le scelte strategiche di EXITone sono modelli da seguire (vedi box a pag. 14). Ma a confermare che la strada da noi indicata è foriera di risultati positivi, ci sono anche i dati provenienti dalla stessa comunità dei professionisti. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) e dal Cresme (di cui vi parliamo nell’articolo a pag. 11), i segnali più confortanti arrivano dalla riqualificazione del patrimonio residenziale esistente (il 30,7% dei 600 professionisti intervistati lo vede in crescita) e, soprattutto, dalle attività legate al risparmio energetico, il cui sviluppo è incoraggiato anche dalla particolare attenzione prestata a queste tematiche dal legislatore (box delle novità normative a pag. 15). La sostenibilità ambientale, il risparmio energetico e l’attenzione alle implicazioni sociali relative alle operazioni di riconversione e riqualificazione immobiliare sono da sempre alla base degli scenari di valorizzazione prospettati da EXITone, e la
possibilità di diventare Certificatori Energetici abilitati è un’altra opportunità che viene messa a disposizione del mercato, attraverso le partnership che ci vedono sempre protagonisti. È infatti il CENSIS a confermare che l’80% del patrimonio immobiliare italiano è costituito dal residenziale, ed è noto che l’unico in movimento, nell’industria immobiliare, è proprio il mercato dell’usato. Le nuove normative circa la necessità di allegare agli atti di compravendita e locazione di unità immobiliari il Certificato Energetico, devono essere quindi viste non solo come un ulteriore balzello, ma come una condizione adatta a sviluppare il mercato di riferimento del tecnico di settore per le proprie professionalità. Perché la norma va senz’altro ad “obbligare” la trasparenza nel mercato immobiliare, e quindi della tutela del consumatore, che sarà messo così in grado di conoscere oggettivamente il bene da acquistare, per poter scegliere coerentemente con le proprie necessità l’investimento corretto, avendo come supporto un professionista di chiara “imparzialità”. Per chi si dimostra particolarmente intraprendente poi, coniugando elevati skills a visioni imprenditoriali d’avanguardia nello sfruttare le normative, si prospettano scenari di ulteriore sviluppo, come ben ci descrive il nostro Tutor dell’Immobile Leonardo Imbroglini (cfr. intervista a pag. 5). Certo, dalla manifestazione del Mipim è arrivato anche l’invito alla cautela da parte di importanti economisti ed esperti del mercato immobiliare, ma è incoraggiante e, allo stesso tempo, fortemente stimolante pensare che una delle tendenze emerse con più forza dall’evento che riunisce la comunità internazionale del Real Estate, sia l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla predisposizione a progettare e costruire ambienti abitativi, di studio, di lavoro che garantiscano una migliore qualità della vita. Cari lettori, la strada è tracciata, e noi, con voi, vogliamo essere protagonisti, ora e domani, del grande processo di rinnovamento che sta prendendo piede nel nostro Paese, malgrado la forte indeterminatezza, e certi di contribuire a “creare” un mercato immobiliare trasparente, garantito e certificabile. A presto per i nostri prossimi racconti! Alexandra Mogilatova
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Il Progetto Mercurio della Fondazione Enasarco: una best practice di Social Housing nazionale che vede EXITone tra i principali attori |
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el 2008 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enasarco, ha approvato il Piano per la dismissione del patrimonio immobiliare, denominato Progetto Mercurio. L’anno successivo, attraverso il bando europeo pubblicato il 28 gennaio 2009 sulla GUCE, la Fondazione ha individuato i partner per l’erogazione di mutui a condizioni vantaggiose; l’assistenza alla vendita; la due diligence amministrativa, tecnica e legale nonché la gestione dei fondi immobiliari in cui far confluire le unità invendute: EXITone si è aggiudicata la gara, come Capogruppo di apposito RTI, relativamente all’esecuzione delle attività di due diligence e di supporto alla vendita. Al RTI sono quindi affidati i servizi complementari e strumentali al piano di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasarco: Lotto 1 (Roma, Pomezia, Palermo, Bologna, Casalecchio di Reno, Ancona, Perugia, Torino, Taranto) e Lotto 2 (Roma, Milano, Pieve Emanuele, Rho, Melegnano) per un numero di 18.026 unità di cui 17.063 appartamenti e 963 negozi e una superficie commerciale totale pari a circa 2 milioni 600mila metri quadri. Il progetto Mercurio si caratterizza nel panorama italiano dei processi di dismissione immobiliare, non solo per le dimensioni e la vastità del patrimonio, ma soprattutto per le finalità che ne hanno determinato l’avvio e che lo rendono, a pieno titolo, una best practice nazionale nell’ambito delle esperienze di Housing Sociale. Si tratta infatti della prima operazione di dismissione di patrimoni immobiliari locati di proprietà degli Enti previdenziali, con vendita diretta agli inquilini, e la prima che prevede una massima tutela delle fasce deboli della popolazione residente. Vediamone da vicino gli aspetti operativi e i principi ispiratori.
connesse alle unità immobiliari. Il Piano di Vendita è strutturato in due anni, preceduto da un periodo necessario per le attività di due diligence, predisposizione delle strutture di assistenza alla vendita e per le convenzioni con gli istituti di credito per l’erogazione di mutui agli inquilini. I cespiti non prelazionati saranno conferiti ad appositi Fondi immobiliari. Nell’ambito di questo processo, le attività di EXITone – che si occupa di tutti i servizi complementari e strumentali al piano di dismissione del patrimonio immobiliare – si suddividono in tre principali categorie (due diligence tecnica, due diligence amministrativa-legale, assistenza alla vendita) e vengono svolte da un responsabile della due diligence con esperienza pluriennale nel settore, che coordina team di addetti al rilievo documentale, team di addetti alle analisi tecniche e ai sopralluoghi, team di addetti alle regolarizzazioni ed alla predisposizione dei fascicoli; da staff amministrativo coadiuvato da un team per l’analisi contrattualistica per quanto riguarda la due diligence amministrativalegale; da un team con esperienza pluriennale per l’assistenza alla vendita. Tutti i dati relativi al patrimonio oggetto della dismissione, vengoni inseriti all’interno di una data room virtuale, equivalente elettronico di una “stanza fisica” di archiviazione dei documenti. Interamente consultabile in modalità remota via Web mediante autenticazione, si tratta di uno strumento che si caratterizza per la facilità di consultazione (la ricerca dei documenti d’archivio può avvenire semplicemente attraverso criteri diversificati) e la comodità di accesso (possibilità di accedere in qualunque momento alle informazioni che interessano, in modo indipendente e senza la necessità di recarsi sul posto).
Aspetti operativi
Tutela inquilini e fasce deboli
La dismissione avviene attraverso la vendita diretta agli inquilini (per contratto titolari del diritto di prelazione), quale strumento trasparente per massimizzare i ricavi, rendere positivo l’impatto sociale, gestire direttamente le problematiche
Per tutelare gli inquilini, in particolar modo, quelli appartenenti alle fasce più deboli e raggiungere quindi le finalità sociali del progetto, il Piano di Vendita ha previsto le seguenti condizioni, contenute nell’accordo siglato l’11/09/2008 con le Organizzazioni
Sindacali dei conduttori: Estensione della possibilità di acquistare a favore di parenti ed affini fino al 4° grado (tutela introdotta per incrementare sensibilmente la possibilità di acquisto degli appartamenti condotti in locazione). Scambio di appartamenti nell’ambito dello stesso complesso immobiliare (tutela introdotta per venire incontro alle eventuali richieste degli inquilini); Mutui a condizioni agevolate caratterizzate da: 1. durata fino a 40 anni indipendentemente dall’età del mutuario; 2. spread al massimo ribasso e senza spese accessorie; 3. importo del mutuo pari al prezzo dell’unità immobiliare e spese connesse alla compravendita; 4. condizioni agevolate per i costi notarili; 5. agevolazioni per acquisti collettivi (ulteriore sconto del 10% rispetto al prezzo di acquisto). Tutele per gli inquilini che non possono acquistare: 1. contratto di locazione a canone concordato di durata 5+3 anni per le fasce di reddito famigliare sino a 42.000; 2. acquisto di solo diritto di usufrutto/ abitazione per i nuclei composti da ultra 67enni. EXITone è orgogliosa di mettere a disposizione il suo know how per un progetto di così vasta portata nel campo del Social Housing. Un’esperienza che consente di rendere concreti i principi già enunciati nella nostra più recente iniziativa editoriale, il volume “Il servizio abitativo sociale. Nuovi sistemi per valorizzare l’edilizia residenziale pubblica e promuovere le politiche dell’Housing Sociale” (a cura di E. Bigotti, ed. Il Sole 24 Ore, 2009), dove veniva delineata la figura del N.O.A.S. (Nuovo Operatore dell’Abitare Sostenibile), nuovo soggetto che ricerca allo stesso tempo la sostenibilità economica e sociale nell’introduzione di un nuovo modello abitativo. Ci auguriamo vivamente di poter mettere a frutto i risultati di questa importante esperienza a supporto delle annunciate dismissioni di altri Enti Previdenziali. Alessandro Lozar
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Area vasta VENETO - ENERGIA E CALORE SOTTO CONTROLLO |
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el 2009 EXITone e Poliedra Sanità si sono aggiudicate, in RTI con SIRAM Spa, (mandataria) e GEFI Spa, la gara d’appalto per la gestione dei servizi energia e calore per l’Area Vasta di Venezia e Rovigo, comprendente le seguenti strutture Sanitarie e Socio Sanitarie: ULSS 12 VENEZIANA (Capofila), ULSS 10 VENETO ORIENTALE, ULSS 13 MIRANO, ULSS 14 CHIOGGIA, ULSS 18 ROVIGO, ULSS 19 ADRIA. I Servizi oggetto dell’affidamento comprendono le prestazione connesse a: 1. “Servizio energia impianti termici” quali la fornitura di beni e servizi incluso il combustibile, l’esercizio degli impianti termici. 2. “Servizio energia impianti elettrici”, quali la fornitura di beni e servizi incluso la fornitura di energia elettrica; l’esercizio degli impianti elettrici; la manutenzione ordinaria e straordinaria. 3. “Esercizio e manutenzione altri impianti ed apparecchiature”: fornitura di beni e servizi; esercizio; la manutenzione ordinaria e straordinaria. 4. “Diagnosi energetica” (alla fase di produzione dell’energia; alla fase di distribuzione e utilizzo dell’energia) e riferita agli impianti, alle strutture ed ai comportamenti. 5. Esecuzione dei lavori di “Messa a norma, riqualificazione ed ottimizzazione energetica”. Qui di seguito un’intervista al team che lavora alla commessa. D. Quali sono gli obiettivi del progetto? R. L’obiettivo dell’RTI è quello di affiancare la Stazione Appaltante nella gestione e valorizzazione del patrimonio impiantistico di proprietà di ogni singola Azienda ULSS dell’Area Vasta. La valorizzazione si sta attuando mediante la fornitura di beni e servizi necessari ad assicurare e mantenere nel tempo le condizioni di comfort, di efficienza, di sicurezza e salvaguardia ambientale, provvedendo nel contempo al miglioramento del processo e controllo energetico negli immobili oggetto dell’Appalto. In quest’ottica l’RTI ha voluto dare particolare rilievo a tutto ciò che concerne la progettazione ed il coordinamento dei processi gestionali e delle scelte d’investimento. Pertanto, l’obiettivo di
EXITone (e di Poliedra Sanità) è quello di affiancare ed orientare le scelte strategiche e progettuali basate sulla giusta cognizione di causa e sul costante dialogo costruttivo con i referenti del Committente, non solo su temi tecnicogestionali, ma anche su quelli clinici e sanitari che, per la propria centralità, devono guidare qualunque scelta gestionale o tecnologica. D. Quali sono gli aspetti che rendono maggiormente qualificante il modus operandi del RTI? R. Ad implementazione del sistema di comunicazione interno dei presidi ospedalieri, il Raggruppamento ha proposto la creazione di una bacheca virtuale realizzata mediante uno schermo di grandi dimensioni che al suo interno presenta un vero e proprio PC, una scheda di rete, un ricevitore televisivo e un rice-trasmettitore bluetooth. La bacheca, progettata da EXITone, in collaborazione con il Politecnico di Torino e la Fondazione Torino Wireless, è stata già sperimentata con successo presso l’università torinese e consentirebbe agli utenti delle strutture sanitarie di scaricare mediante bluetooth tutte le informazioni utili come ad esempio orari delle visite, ubicazione dei reparti, orario e ubicazione degli sportelli, modalità di prenotazione, etc… A corredo delle attività di Anagrafica Tecnica-impiantistica l’RTI ha inoltre proposto il censimento delle apparecchiature biomedicali. L’attività, condotta da Poliedra Sanità, analogamente al censimento impiantistico prevede la raccolta dei dati che saranno successivamente classificati e codificati all’interno di un database. Tale censimento potrà essere utilizzato ad esempio, per ottimizzare la gestione delle apparecchiature o permettere la programmazione strategica finalizzata all’assegnazione dei fondi disponibili. La proposta sarà implementata su una struttura ospedaliera pilota e sarà successivamente estesa, quale servizio su richiesta, alle strutture individuate dal Committente. Infine, il nostro progetto contiene una proposta di Modello energetico che, attraverso la scomposizione in macro aree simili in termini di consumi energetici e livelli prestazionali, permette il confronto delle prestazioni energetiche anche di strutture fortemente disomo-
genee. Il modello energetico per l’Area Vasta Venezia e Rovigo è stato proposto per la struttura campione “Ospedale di San Donà di Piave”. D. Quali professionalità sono impiegate attualmente nella commessa? R. Nell’ambito delle commessa sono state impiegate risorse interne con attitudini nella gestione delle attività degli affiliati e con competenze tecniche specifiche nell’ambito degli impianti tecnologici. D. Che tipo di strumentazione tecnologica viene utilizzata? R. Alcuni degli strumenti sono di comune utilizzo (come il disto laser), mentre altri sono tecnologicamente più avanzati (come la stazione totale o il PDA). In particolar modo il PDA (Personal Digital Assistant) permette di “alimentare” in tempo reale il database, effettuando costantemente tutte le azioni di verifica indispensabili per garantire l’affidabilità delle informazioni restituite. Inoltre per l’attività di Diagnosi Energetica sono state utilizzate attrezzature complesse quali termocamere per analisi termografiche di apparecchiature ed edifici finalizzate all’esatta individuazione delle dispersioni termiche di un edificio o alla ricerca di perdite negli impianti di riscaldamento. D. Quale nuovo Know-how si potrà ottenere con questo progetto? R. La commessa ha permesso un ulteriore accrescimento professionale del personale impiegato, connesso con i servizi erogati da EXITone quali ad esempio l’Anagrafica Tecnica, che ha raggiunto un livello di dettaglio impiantistico particolarmente complesso, o nell’ambito della redazione delle Diagnosi Energetiche finalizzate al contenimento dei consumi energetici e nella valorizzazione del patrimonio immobiliare delle strutture sanitarie oggetto dell’appalto. Ciò ha contribuito alla crescita del database di EXITone per quanto inerente gli elementi di benchmark sulle attività di gestione dell’energia, permettendoci quindi di poter fornire ai prossimi Clienti un servizio ancora più accurato. a cura di Carolina Brunetti in collaborazione con l’Area Asset Management
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Controllo banche dati e verifica delle rendite catastali proposte: un’opportunità da non perdere per i Comuni |
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ella Circolare n. 2 diffusa nel luglio 2010 dall’Agenzia del Territorio si è tanto parlato per i chiarimenti in materia di dichiarazione di variazione in catasto. Ma la stessa Circolare sottolinea un’interessante opportunità per i Comuni, che pochi hanno finora colto: la possibilità di visionare in tempo reale gli accatastamenti di nuove costruzioni e di denuncia di variazione delle unità immobiliari e le relative Rendite Catastali. Una novità che consente di rafforzare il dialogo tra Agenzia delle Entrate e Comuni e di migliorare la qualità delle banche dati catastali ai fini fiscali. Ne parliamo con il Tutor dell’Immobile EXITone, Ing. Leonardo Imbroglini titolare dell’omonimo Studio Tecnico di Forlì che, avvalendosi di professionisti altamente qualificati, si occupa di progettazione, calcoli strutturali, direzione lavori, analisi ambientali, impianti, collaudi, consulenze, stime e perizie. Ingegnere, prima di tutto chiariamo quali sono le modalità per stimare la Rendita Catastale di un immobile o di un’unità immobiliare. Per quanto riguarda gli immobili o le unità immobiliari a categoria ordinaria, la Rendita Catastale viene proposta da un tecnico di parte in modo tabellare: l’unità immobiliare viene inserita in una scala di valori continua, costituita dalle unità tipo differenti per categoria e classe di appartenenza. Gli immobili a categoria speciale (“D” ed “E”) seguono lo stesso principio logico, con la differenza che la Rendita Catastale viene determinata con stima diretta; in questo caso l’Agenzia del Territorio esegue controlli a campione con sopralluoghi e verifiche (circa il 30% delle denunce presentate). In entrambi i casi il biennio di riferimento è il 1988/’89.
mediante confronto con la documentazione in atti presso i propri uffici (D.I.A., P. di C., S.C.I.A., ecc.) e procedere quindi alla verifica della Rendita Catastale proposta (riferita al biennio ‘88/’89) che dovrà essere compatibile con l’evoluzione del territorio. L’Agenzia del Territorio ha dodici mesi di tempo per procedere alla verifica ed eventuale rettifica della Rendita Catastale proposta dal libero professionista; trascorso detto periodo la Rendita Catastale proposta diviene definitiva a tutti gli effetti.
Planimetria catastale
In che modo il Comune può intervenire nel processo di determinazione della Rendita Catastale? Come già stabilito dalla Legge 80/2006, fino a quando non sarà operativo il modello unico digitale per l’edilizia, l’Agenzia del Territorio invia ai Comuni per via telematica le dichiarazioni di variazione e di nuova costruzione presentate a far data dal 1° gennaio 2006 e i Comuni verificano la coerenza delle caratteristiche dichiarate dell’unità immobiliare rispetto alle informazioni disponibili, sulla base degli atti in loro possesso. Il Comune potrà segnalare eventuali incoerenze all’Agenzia del Territorio, che provvede agli adempimenti di competenza. Il successivo D.L.31/05/2010 n°78 ha incentivato i Comuni a partecipare all’attività di accertamento tributario, dando loro la possibilità di accedere alla banca dati catastali aggiornata in tempo reale: le amministrazioni comunali possono, con regolare cadenza, verificare la veridicità del documento DocFa presentato presso lo sportello catastale
Un’attività che ha bisogno dunque di un’attenta fase di start-up per le Amministrazioni Comunali. Da dove partire? Statisticamente, dalle pubblicazioni della Agenzia del Territorio stessa, è emerso che le variazioni catastali per nuove costruzioni e/o denunce di variazione interessano circa 1,5-2% dell’intero patrimonio pari a circa 1 milione e 200 mila unità immobiliari: proprio su queste dovrà essere concentrata l’attenzione delle Amministrazioni Comunali. E i circa 2 milioni di immobili ‘fantasma’ sconosciuti al fisco emersi tra il 2009 e il 2010, grazie al progetto di ricerca attuato dall’Agenzia del Territorio e Agea? Per questi immobili è stata fissata la scadenza del 30 Aprile 2011 per procedere alla regolarizzazione catastale. Decorso questo termine, il Comune, preso atto delle segnalazioni dell’Agenzia del Territorio, provvederà a comunicare al Catasto le caratteristice degli immobili non denunciati con potenziale Rendita Catastale e di quelli che, per effetto dell’autodenuncia, sono stati inseriti in banca dati nell’ultimo semestre del 2010. Trattandosi di autodenuncia, il classamento può essere sottostimato, ma si possono riscontrare anche abu-
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si difficilmente sanabili. Il decreto mille proroghe, ha inoltre introdotto una novità: per chi si metterà in regola dopo il 30 aprile 2011 le rendite comunque attribuite produrranno effetti fiscali a partire dal 1°gennaio del 2007 (retroattività), salva la prova contraria fornita dagli interessati con la procedura dell’autotutela da pro-
durre a dimostrazione di una diversa decorrenza. Quindi il Comune è fortemente incentivato a controllare queste unità immobiliari e a porre molta attenzione alla causale del loro accatastamento. Ma quali sono i principali vantaggi che l’Amministrazione può conseguire nell’avviare questo tipo di attività?
I corsi per gli Affiliati EXITone L’Accademia EXITone ha dato il via a
ai settori: impianti tecnologici, due
una nuova sessione formativa di cor-
diligence e valutazione immobiliare.
si di formazione per gli Affiliati.
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“Prodotto EXIT-Read”.
Il primo, dal titolo “Valorizzazione Del
In relazione agli interventi di rispar-
Patrimonio Immobiliare Pubblico e Pri-
mio e riqualificazione energetica per i
vato”, si è tenuto il 5 maggio scorso nella
condomini, ricordiamo inoltre, la partner-
sede di Roma (via Bissolati) e verrà ripetu-
ship siglata tra EXITone e la società spe-
to il prossimo 16 giugno presso il Master
cializzata in erogazione di finanziamenti,
Point di EXITone di Pinerolo: partendo dallo
Harley&Dikkinson. L’accordo permette
status attuale dell’applicazione delle nor-
ai professionisti affiliati al Network 2.0
me in materia di Valorizzazione, il Corso si
di EXITone di promuovere, in particolare
concentra su una case history di rilievo e si
presso amministratori di condominio e
conclude con un approfondimento circa le
società di costruzioni, soluzioni finanziarie
attività tecniche in un’ottica di commercia-
specifiche per la realizzazione di interventi
lizzazione del servizio di valorizzazione del
di manutenzione, restauro ed innovazione
patrimonio immobiliare pubblico/privato.
tecnologica volta al risparmio energetico
Sono inoltre previsti nel periodo giu-
di stabili in condominio. Tutti i condòmini
gno - luglio 2011, le sessioni formative dei
posso rivolgersi alla nostra sede per in-
seguenti corsi:
formazioni. Per saperne di più, scrivici su
-
“Norma EN ISO/IEC 17020”: l’attività
tutor.hd@exitone.it specificando la tipo-
dell’Organismo di Ispezione relativa
logia della tua richiesta!
Il collegamento con il Catasto permette al Comune di analizzare, in un ristretto lasso di tempo, la Rendita Catastale proposta ed accertare eventuali incongruenze con la DIA o progetto depositato dalla parte, con l’ubicazione dell’immobile, con la destinazione d’uso, con il grado di rifinitura ecc... Salvaguardando il principio dell’autonomia catastale dell’Agenzia del Territorio nell’attribuire la Rendita Catastale, il Comune, facilitato dalla conoscenza diretta del proprio territorio, segnalerà le incongruenze. In questo modo l’Amministrazione potrà assumere un ruolo attivo nel migliorare il grado di apprezzamento della Rendita Catastale stessa, conseguendo così notevoli vantaggi anche ai fini fiscali. Questa “collaborazione” tra Comune e Agenzia del Territorio, può essere attivata ed attuata quotidianamente, favorendo il controllo e il monitoraggio sempre più puntuale del territorio. Occorre dunque sensibilizzare i Comuni sui vantaggi che possono derivare dall’incrementare l’attività di controllo banche dati e verifica delle rendite catastali proposte. Che ruolo può svolgere il Network 2.0 EXITone nel promuovere questa consapevolezza presso le Amministrazioni? Si tratta di un’interessante opportunità per tutti i Tutor dell’Immobile del Network EXITone che, grazie a una conoscenza approfondita del territorio di loro competenza, possono supportare i Comuni nell’attività di controllo e verifica banche dati delle rendite catastali, in maniera puntuale e professionale. In particolare il Tutor dell’Immobile EXITone rappresenta una figura professionale particolarmente qualificata nel fornire ai Comuni consulenza per implementare un sistema efficace che permetta loro di svolgere un ruolo sempre più attivo nell’attività di accertamento tributario. Si tratta naturalmente di un’attività che può coinvolgere l’intero Network sia per il tipo di competenze richieste sia per la collocazione territoriale, visto che la corretta identificazione delle Rendite Catastali rappresenta un’esigenza per le Amministrazioni Comunali di tutta Italia. Alessandro Lozar
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Nuove frontiere di trasparenza per le valutazioni immobiliari: EXITone come Organismo di Ispezione |
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l settore immobiliare italiano soffre di una malattia cronica: la scarsa trasparenza che per anni ha caratterizzato le operazioni legate alle attività di valutazione immobiliare. A differenza di quanto accade in altri Paesi Europei - ad esempio nel Regno Unito, dove le valutazioni vengono effettuate esclusivamente da professionisti indipendenti accreditati da enti come il RICS (Royal Institution Chartered Surveyors) – in Italia troppo spesso ci troviamo davanti a stime e perizie immobiliari effettuate da “valutatori” improvvisati o, peggio ancora, chiaramente ”di parte“. Nel nostro Paese, prima ancora del legislatore, è stato il settore bancario a muoversi per segnalare la necessità di un’inversione di tendenza: lo scorso novembre, è stato infatti siglato un protocollo di Intesa tra l’ABI, le principali società di valutazione immobiliare e gli ordini professionali dei periti e Tecnoborsa, proprio allo scopo di garantire l’applicazione di specifiche linee guida per la valutazione degli immobili in tutta Italia. Sono i primi tentativi di mettere ordine in una situazione ancora fortemente confusa, che raggiunge livelli di pericolosa degenerazione nel mercato della piccola e media proprietà, dove le stime vengono spesso realizzate senza attenersi a criteri e standard adeguati, con il duplice danno di scoraggiare gli investitori e penalizzare gli acquirenti e/o i venditori. Una condizione che non è più possibile sostenere per il settore immobiliare italiano, che deve necessariamente adeguarsi agli standard degli altri Paesi, se vuole crescere e diventare una leva di sviluppo economico e sociale, ed avere una propria dignità riconosciuta nel contribuire alla crescita del sistema Paese. Ecco perché in un mercato come quello attuale, in cui è forte la tendenza all’internazionalizzazione e in cui la trasparenza sta diventando una componente sempre più importante nel determinare la fiducia degli operatori, non c’è spazio per una politica del lasseiz faire, ma si impone una posizione netta: la strada da seguire è quella dell’indipendenza, della trasparenza e dell’affidabilità. Una valida soluzione, esistente ed attuale, è quella di affidarsi a un Organismo di Ispezione, indipendente e accreditato, che attesti la validità e la conformità delle stime effettuate. La corretta “lettura” delle dinamiche di mercato ha portato EXITone S.p.A., ad un importante risultato: è stato infatti accreditato
dall’Ente Nazionale di Accreditamento, Accredia, come Organismo di Ispezione (OdI) di tipo “C” (certificato n. 056E) e ai sensi della normativa UNI CEI EN ISO/IEC 17020: in quanto tale effettua attività ispettive sul servizio di Gestione e valutazione di patrimoni immobiliari e relativi servizi, comprendenti le Due Diligence, le valutazioni, le stime e le perizie immobiliari. EXITone inoltre, è l’unico Organismo di Ispezione in Italia ad essere accreditato sia per il servizio di Gestione e valutazione di patrimoni immobiliari sia per effettuare attività ispettive sul servizio di presidio tecnologico e manutenzione degli impianti tecnologici, comprendenti il servizio di gestione energetica, il cosiddetto “Servizio Energia”. L’attività di ispezione circa il servizio di Gestione e valutazione di patrimoni immobiliari, può includere l’esame della documentazione prodotta dal soggetto/oggetto di verifica, la verifica dello stato dei luoghi, l’analisi per le eventuali difformità, la verifica delle procedure di lavoro, la determinazione della conformità ai requisiti applicabili e la successiva relazione sui risultati di queste verifiche al Cliente e, ove richiesto, all’autorità di controllo. Il Mercato di riferimento. Il servizio è destinato alle Società di Gestione del Risparmio (SGR), ai grandi proprietari immobiliari Pubblici e Privati ed è erogato da EXITone nel rispetto dei principi di eguaglianza, imparzialità, integrità e riservatezza. I servizi di ispezione sono offerti da EXITone S.p.A. a favore ad esempio, come detto, delle Società di Gestione Risparmio, le quali, affidando l’incarico di esprimere il parere di merito tecnico (Valutazione di Conformità) sulle
attività di valutazione effettuate da esperti indipendenti (ex art. 17 del DM 24 maggio 1999, n. 228 e smi), rendono il processo di valutazione degli Asset ancora più rigoroso e trasparente, a maggiore tutela degli interessi dei quotisti dei Fondi gestiti dalle SGR medesime. Il Cliente può richiedere di usufruire del servizio a diversi livelli: ad esempio può richiedere all’OdI di monitorare il servizio reso da se stesso verso un determinato Committente, per dare conto del risultato attraverso un report elaborato da un organismo indipendente o, naturalmente, controllare e monitorare l’appalto dei propri subappaltatori. In tutti i casi, il Cliente avrà la garanzia di operare con una Società accreditata per le attività di Ispezione, che rispetta i principi di affidabilità, trasparenza, correttezza ed imparzialità previsti dalla UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e assicura l’economicità del processo, attraverso l’industrializzazione dei costi e la standardizzazione delle procedure operative di utilizzo. Ancora una volta EXITone si pone in prima fila nel mercato immobiliare, per offrire soluzioni innovative che interpretano in anticipo la domanda più qualificata di servizi, certi che la rotta presa sia foriera di ottimi risultati! Per maggiori informazioni: info@exitone.it Alessandro Lozar
Il Team Ecco la squadra che EXITone mette in campo come Organismo di Ispezione: • Alexandra Mogilatova (Direttore Generale): Responsabile Organismo di Ispezione, coadiuvata da Simone Odino, Assistente di Direzione; • Antonio Romano (Controllo Tecnico): Responsabile Tecnico Organismo di Ispezione; • Vanni Varalda (Sistema Gestione Integrato): Responsabile Qualità Organismo di Ispezione; • Hatem Shahwan (Servizio Energia): Ispettore; Paola Terrando (Due Diligence, perizie/rapporti di valutazione immobiliare): Ispettore; Andrea Coppa (Servizio Energia & Due Diligence, perizie/rapporti di valutazione immobiliare): Ispettore.
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i prodotti
Conoscere per valorizzare gli immobili e renderli piu’ efficienti: i prodotti EXIT-Read ed EXIT-Energy |
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a sempre EXITone ha sostenuto la cruciale importanza della conoscenza come base di ogni buon processo di gestione e valorizzazione immobiliare. Proprio per questo ha messo a punto due prodotti, EXIT-Read ed EXIT-Energy, che costituiscono dei veri e propri strumenti decisionali in merito agli interventi da mettere in atto per accrescere il valore dei beni ed aumentarne l’efficienza, destinati sia ai gestori e/o proprietari di grandi patrimoni immobiliari pubblici e privati, ai quali EXITone si rivolge direttamente, sia alla piccola proprietà diffusa, attraverso i servizi erogati dai Tutor dell’Immobile del Network 2.0. Mentre EXIT-Read consente di delineare un quadro complessivo e di diagnosi globale del patrimonio immobiliare, EXIT-Energy si concentra, nello specifico, sulla Diagnosi e Certificazione Energetica basandosi sui più aggiornati standard nazionali. Entrambi, come tutti i prodotti EXITone, hanno tra i loro vantaggi l’economicità – garantita dall’industrializzazione dei costi e dalla standardizzazione delle procedure operative di utilizzo – l’affidabilità, la trasparenza e l’efficienza del processo, certificato ai sensi della norma ISO 9001:2000, oltre, naturalmente, alla garanzia e alla certificazione di professionalità di un operatore dall’esperienza consolidata e dei suoi Tutor dell’Immobile.
effettuate presso i professionisti che giorno per giorno lavorano nel settore. Ad esempio, secondo la ricerca realizzata dall’Osservatorio Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) – Cresme (vedi articolo a pag.11) intervistando 600 professionisti tra Milano, Como, Treviso, Bari, i segnali più confortanti arrivano dalla riqualificazione del patrimonio residenziale esistente (il 30,7% degli intervistati lo vede in crescita) e, soprattutto, dalle attività legate al risparmio energetico, il cui sviluppo è incoraggiato anche dalla particolare attenzione prestata a queste tematiche a livello legislativo. Un esempio per tutti, le Direttive comunitarie che hanno reso obbligatoria, anche in Italia, la Certificazione Energetica degli edifici nuovi e nelle compravendite e locazioni di quelli già esistenti. Ma prima di mettere in atto qualunque azione di recupero e valorizzazione è necessario conoscere approfonditamente l’immobile o il patrimonio immobiliare oggetto dell’intervento.
à La nostra soluzione Per rispondere alle esigenze di proprietari e gestori che hanno necessità di costruire un quadro conoscitivo e di diagnosi globale del proprio patrimonio immobiliare, EXITone ha realizzato il prodotto EXIT-Read (Real Estate Audit & Diagnosis), un vero e proprio strumento decisionale che permette di orientare le scelte in merito agli interventi e alle strategie di gestione da attuare sul patrimonio immobiliare per preservarne o accrescerne il valore e utilizzarlo al meglio. à Che cos’è il prodotto EXIT-Read Destinato a proprietari e utilizzatori immobiliari (Enti pubblici, Aziende, Privati), ad Amministratori e Gestori di patrimoni immobiliari per conto terzi, EXIT-Read (Real Estate Audit & Diagnosis) è uno strumento che consente di costruire un quadro conoscitivo e di diagnosi globale (diagnosi generale o audit di primo livello) di tutti gli aspetti caratteristici del patrimonio immobiliare oggetto di indagine, attraverso una serie di esplo-
Il prodotto READ à Scenario: conoscere per valorizzare Il recupero e la valorizzazione del patrimonio costruito rappresentano senza ombra di dubbio le principali leve su cui investire per affrontare e superare la crisi economica che non ha risparmiato il settore edilizio – immobiliare. Lo confermano i dati provenienti da indagini
Il report generato da EXIT-Read
i prodotti
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Struttura di EXIT-Read
razioni tese a raccogliere informazioni preliminari sulla consistenza e sulle condizioni di “stato” di un bene (o di un insieme di beni immobili). EXIT-Read è strutturato per l’analisi e la diagnostica degli immobili di qualsiasi dimensione e destinazione d’uso e utilizza una Piattaforma informatica proprietaria web based, che produce percorsi guidati ed elabora automaticamente una serie di informazioni secondo criteri prestabiliti e tecniche statistiche appropriate ai risultati che si desidera raggiungere (algoritmi di calcolo che determinano indici di criticità in funzione di “punti” e “voti”), consentendo una diagnostica con livelli di qualità e standard omogenei, verificati e certificati dal sistema. Attraverso EXIT-Read, è possibile eseguire contemporaneamente due tipi di diagnosi: una diagnosi oggettiva, che tiene conto del contesto normativo e procedurale di riferimento, delle variabili economiche e delle regole di buona tecnica e una diagnosi soggettiva, che prende in considerazione aspetti maggiormente legati alla soggettività del Cliente e alla peculiarità dell’immobile. Il risultato di EXIT-Read è un report (vedi figura a pag. 8) che individua gli elementi salienti del bene diagnosticato e ne classifica il livello di rilevanza/criticità sotto il profilo tecnico, economico, giuridico ed amministrativo. à Qual è il valore aggiunto del prodotto che lo distingue dagli altri presenti sul mercato Strumento di conoscenza a 360°. L’operazione di audit condotta sul patrimonio permette di giungere ad un’esatta cono-
scenza della consistenza, delle potenzialità di valorizzazione e delle carenze gestionali, ambientali, normative. L’interpretazione di questi risultati consente al Cliente di supportare la definizione delle strategie e degli interventi di valorizzazione del bene avviando opportune azioni correttive per garantire la conformità tecnica e amministrativa degli ambienti in funzione dell’effettiva destinazione d’uso; la sicurezza degli edifici e delle attività ivi svolte; la congruità dei parametri gestionali (tecnica e amministrativa); l’individuazione della migliore strategia di valorizzazione e di riduzione dei costi. Pieno coinvolgimento del proprietario/ gestore in modo da studiare soluzioni personalizzate. Il gestore/proprietario viene coinvolto in prima persona nella definizione del quadro conoscitivo, in modo da poter studiare con lui una serie di soluzioni personalizzate e tarate sulle sue esigenze. Vasto ambito di applicazione. EXIT-Read (come mostra la figura sopra) può essere applicato all’interno di un ambito molto ampio di interventi (qualificazione dei beni, Facility, Property ed Energy Management, adeguamenti normativi…), diventando uno strumento centrale nelle strategie di gestione dei servizi integrati tecnico-amministrativi all’immobile. Economicità. Altro vantaggio del prodotto EXIT-Read è la sua economicità, garantita dall’industrializzazione del processo e dalla standardizzazione delle procedure operative di utilizzo.
Il prodotto EXIT - Energy à Scenario: l’efficienza energetica degli edifici Secondo una recente indagine di Legambiente realizzata attraverso immagini termografiche, in Italia 9 edifici su 10 sprecano energia (vedi news a pag. 15). Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai che facilitano le dispersioni di calore: gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo sono responsabili nella maggior parte dei casi di rilevanti dispersioni di calore e costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. Gli edifici pubblici italiani non se la passano meglio di quelli privati: il loro dispendio energetico appare di gran lunga superiore ai consumi medi registrati in sede europea, con un consumo specifico pari ad oltre 200 kWh/ m2 anno. In particolare per le Amministrazione Pubbliche – tenute da un lato a rispettare il Patto di Stabilità e dall’altro a raggiungere gli obiettivi del pacchetto <20-20-20>, concordato in sede europea – diventa cruciale e inevitabile agire sul proprio parco immobiliare per ridurre i consumi energetici ad essi legati e per aumentarne l’efficienza energetica. à La nostra soluzione Proprio per rispondere alle esigenze di professionalità e servizi in ambito energetico-edilizio sia pubblico sia privato,
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i prodotti
EXITone ha realizzato EXIT-Energy, uno strumento per la Diagnosi e la Certificazione Energetica secondo le norme nazionali UNI/TS 11300. à Che cos’è il prodotto EXIT - Energy EXIT-Energy è uno strumento di lavoro comune che permette di veicolare e condividere conoscenza (knowledge transfert) ed esperienze all’interno di un Network di professionisti locali esperti di problematiche energetiche ed impiantistiche. Il prodotto è infatti sviluppato attraverso una Piattaforma Informatica proprietaria web oriented, di cui sfrutta tutte le potenzialità di condivisione delle competenze ingegneristiche nel settore energetico. Gli output del prodotto EXIT-Energy sono la relazione di Diagnosi Energetica e l’attestato di Qualificazione Energetica nonché l’attestato di Certificazione Energetica ove richiesto dalle normative regionali. à Qual è il valore aggiunto del prodotto che lo distingue dagli altri presenti sul mercato Strumento di conoscenza. Le informazioni condivise nella base dati consen-
tono di valutare preventivamente le caratteristiche di prestazione energetica di immobili affini tra loro. I parametri che vengono presi in considerazione (benchmark energetici) per realizzare tale analisi comparativa sono ad esempio: la collocazione ed il contesto territoriale, la categoria dell’edificio, la volumetria dell’immobile, i consumi specifici di energia, la tipologia di combustibile, i costi della bolletta energetica, la tipologia impiantistica, ecc. Strumento decisionale. EXIT-Energy permette di realizzare analisi decisionali sulla scorte del benchmark. L’analisi dei dati presenti nel catasto energetico, costituito dai dati di benchmark raccolti, rappresenta un ulteriore strumento utile a sensibilizzare gli enti proprietari e stabilire gli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica ed i conseguenti interventi applicabili, nonché le scadenze temporali. La realizzazione del catasto energetico consente infine di avere un quadro diagnostico sullo stato di efficienza energetica del patrimonio immobiliare analizzato e poter quindi individuare le strategie di intervento per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
La piattaforma web oriented di EXIT-Energy
Oltre a consentire al singolo professionista di realizzare Diagnosi e Certificazioni Energetiche, EXIT-Energy permette di effettuare delle valutazioni energetiche basandosi su diagnosi e/o certificazioni realizzate precedentemente, distribuite sull’intero territorio nazionale e già presenti nella base dati comune del prodotto. Ogni singola Diagnosi o Certificazione Energetica realizzata attraverso EXIT-Energy, contribuisce a formare una banca dati di informazioni utili alla rappresentazione energetica del patrimonio immobiliare analizzato ed alla individuazione di benchmark energetici, cioè di parametri oggettivi di riferimento. La piattaforma web – oriented permette, ad un’ampia rete di tecnici, la condivisione e la diffusione delle prassi operative corrette, delle modalità di raccolta e di analisi dei dati immobiliari per gli operatori presenti in diversi contesti; il tutto al fine di pervenire ad una gestione energetica degli immobili integrata e razionale. A cura di Letizia Cavallaro in collaborazione con l’Area Consulting
la formazione
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L’aggiornamento del professionista: il Certificatore Energetico |
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ormazione, specializzazione, aggiornamento professionale: è con queste armi che gli architetti italiani affrontano la crisi. È quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) – Cresme e relativa a 600 rilevazioni distribuite tra gli Ordini di Milano, Como, Treviso e Bari. Il 22,5% degli intervistati evidenzia una forte polarizzazione sul mercato tra chi “la crisi non la sente” e chi invece “perde terreno”; un 17,1% sostiene che la crisi si concentra in alcuni segmenti e non in altri mentre, per il 19%, è in realtà una grande occasione di trasformazione. Un architetto su cinque segnala - sia per il 2009 sia per il 2010 - la perdita di circa un quarto del proprio fatturato. Ma c’è anche chi cresce in modo rilevante: circa il 3,6% dei professionisti ha visto aumentare il proprio giro d’affari, nel 2009, di oltre il 25%; nel 2010 questa percentuale è salita al 6,8%. Crollano i dati relativi alla progettazione di nuove costruzioni residenziali (nel 2010, il 54% degli intervistati la vede in calo, con un 41,5% che stima un calo superiore al 25% ), e grandi difficoltà si notano anche nella nuova produzione non residenziale e nelle opere pubbliche. I segnali più confortanti arrivano invece dalla riqualificazione del patrimonio residenziale esi-
stente (il 36% lo vede in calo, ma il 30,7% lo vede in crescita) e, soprattutto, dalle attività legate al risparmio energetico. La rivoluzione delle eco-professioni, infatti, è in atto anche in Italia, incoraggiata da apposite leggi che hanno recepito le direttive Comunitarie in materia. E come evidenziato dal rapporto di Ermesambiente, “Lavorare Verde. Guida ai Green Jobs” (disponibile sul nostro blog al seguente link http://blog.exitone.it/?p=1603), tra i profili professionali al momento più richiesti c’è quello del Certificatore Energetico, figura diventata particolarmente importante negli ultimi due anni, da quando diverse Regioni che hanno legiferato in materia hanno reso obbligatorio l’ACE (Attestato di Certificazione Energetica) per la compravendita e in molti casi anche per la locazione di un’unità immobiliare. Oltre al rilascio dell’Ace, Il Certificatore può svolgere numerose funzioni nel mercato della bioedilizia e delle energie rinnovabili e, in generale, esplicitando i consumi energetici di un edificio, può incentivare il mercato degli immobili eco-efficienti e innescare, quindi, un meccanismo in cui è lo stesso mercato a premiare gli edifici di classe superiore. Ad esempio, già a partire dal 21 febbraio 2011 in Lombardia (legge regionale n. 3 del 2011), è stato introdotto l’obbligo di evidenziare il risultato della diagnosi (identificato dalle lettere comprese
fra la A e la G, dalla migliore alla peggiore performance in quanto a consumi energetici) in tutti gli annunci immobiliari: su quelli esposti all’esterno delle agenzie, nei media e su internet (vedi sezione News Normative a pag. 15). I requisiti per diventare Certificatore Energetico variano a seconda delle normative regionali. Nella maggior parte dei casi è necessario essere in possesso di diploma/laurea tecnica e seguire un Corso abilitante riconosciuto dalla Regione (vedi articolo sotto). A seconda delle Regioni può essere richiesta o meno l’iscrizione ad un Albo Professionale: la Lombardia, ad esempio, ha di recente eliminato questo obbligo (vedi sezione News Normative a pag. 15). Carolina Brunetti
Corsi in FAD per Certificatore Energetico: sconti fino al 45% |
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ontinua la partnerhsip tra EXITone e COSVIFOR - Project Group, che permette a tutti i professionisti interessati, di acquistare i Corsi per diventare Certificatore Energetico in modalità FAD (Formazione a Distanza) per le Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte con possibilità di risparmiare fino al 45%. Accreditati a livello regionale, i corsi sono accessibili 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana su piattaforma dedicata, a cui è possibile collegarsi in ogni momento della giornata da una qualunque postazione con accesso Internet. La durata varia da 24 a 30 ore complessive, quasi la metà del tempo previsto per i corsi in modalità frontale,
con la possibilità di usufruire di una completa assistenza di tutoring e mentoring per tutta la durata dei corsi. A completamento del percorso formativo, sarà poi possibile sostenere gli esami necessari per iscriversi all’elenco dei soggetti Certificatori Energetici delle Regioni. Il prezzo di un singolo corso, a scelta fra i tre, è di Euro 600 + Iva, a fronte degli Euro 800 + Iva di listino. E inoltre: più corsi si seguono e maggiore è il risparmio. È possibile infatti acquistare dei pacchetti di corsi, che permetteranno di usufruire di ulteriori sconti: - Pacchetto di 2 corsi (a scelta tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte): Euro
1.000 + Iva a fronte degli Euro 1.600 + Iva di listino. - Pacchetto di 3 corsi (a scelta tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte): Euro 1.300 + Iva a fronte degli Euro 2.400 + Iva di listino. Per saperne di più, conoscere i dettagli dei corsi e scaricare un’anteprima delle lezioni, è possibile iscriversi gratuitamente alla piattaforma P-Learning - EXITone (http://exitone.p-learning.com), oppure contattarci all’indirizzo email: tutor.ce@ exitone.it o al num. 0121. 041.658.
Carolina Brunetti
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gli eventi
Dal MIPIM 2011 ottimismo cauto |
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ttimisti sì, ma con cautela. È lo spirito che ha caratterizzato l’edizione 2011 del Mipim, il maggiore evento internazionale dedicato alla proprietà immobilare, tenutosi in Francia, a Cannes, dall’8 all’11 marzo scorsi. Un’edizione che indubbiamente ha lanciato segnali più confortanti rispetto a quella dello scorso anno, lontana però dall’euforia che caratterizzava il settore fino a qualche anno addietro. Ma cominciamo ad analizzare i numeri dell’evento, proseguendo poi con l’evidenziare le tendenze emerse ed i progetti più interessanti.
I numeri Cresce il numero dei partecipanti rispetto all’edizione dello scorso anno, così come quello degli investitori. I visitatori del Mipim 2011 sono stati infatti 18.622, provenienti da oltre 100 Paesi (+8%), di cui circa 4.000 investitori internazionali (+6%). Nonostante le variazioni positive, rimane il fatto che il numero di partecipanti resta comunque inferiore di circa il 30% rispetto al periodo pre-crisi del 2008. In risalita invece, ed a sorpresa!, la presenza dell’Italia, con circa 80 espositori e 217 società registrate, in rappresentanza di un settore immobiliare che, secondo i dati di Scenari Immobiliari, nel nostro Paese vale 114,9 miliardi di euro, di cui ben 94 nel solo settore residenziale.
Largo agli investimenti, ma con prudenza Filo conduttore di questa edizione, caratterizzata tra l’altro da un gran numero di covegni e dibattiti, evidenza della necessità di maggiore confronto tra gli operatori, è stato quello dell’investimento. In un momento storico così delicato per l’economia globale, la domanda di fondo che ha caratterizzato gli
Visitatori all’ingresso del MIPIM
incontri è stata: dove e come investire? Secondo la società di Asset Management, Standard Life Investments, protagonista di uno dei meeting tenutosi nell’ambito del Mipim, il settore uffici in Australia e quello industriale in Canada offono buone prospettive, ma il “respiro” è evidentemente limitato. Anche negli USA il settore uffici si sta riprendendo dopo aver toccato il punto più basso degli ultimi 30 anni. Allo stesso tempo in Europa crescono centri come Londra, Parigi e Stoccolma. Secondo la società di consulenza Jones Lang La Salle sta tornando la fiducia sugli investimenti transfrontalieri, cresciuti a livelli che non si erano più visti dalla fine del boom, vale a dire da circa cinque anni: il volume di questi investimenti è salito infatti nell’ultimo anno di 130 miliardi di dollari, + 40% rispetto all’anno precedente. Invito alla prudenza da parte dell’ospite di eccezione dell’evento, il professor Nouriel Roubini, che nel 2006 era stato uno dei pochi economisti a prevedere la
“grande crisi”: “Nelle economie mondiali si stanno facendo strada dei trends positivi - ha affermato al Mipim Roubini - ma la ripresa è ancora lenta e precaria in molte zone. Si tratta di una curva ad U, non certo di una ripresa veloce a V”. Per Philippe Tannenbaum, senior advisor all’IEIF (Institut de l’Epargne Immobiliere & Fonciere), “c’è un crescente ottimismo, ma gli investitori sono ancora poco propensi al rischio”.
Il benessere al primo posto La tendenza emersa con più forza nell’ultima edizione del Mipim è l’attenzione all’eco-compatibilità, intesa non soltanto come sostenibilità ambientale, ma soprattutto come predisposizione a progettare e costruire ambienti abitativi, di studio, di lavoro che garantiscano una migliore qualità della vita. Tra le iniziative più interessanti a riguardo, è da citare il progetto belga “Ecolys”, un par-
gli eventi
co per attività situato a Namur basato sulla eco-costruzione, che ospiterà laboratori, uffici e un centro di servizi, interamente alimentato da energie rinnovabili e aperto esclusivamente alle auto in car-sharing. O ancora le WaterHouses di Amburgo, che utilizzano tecnologie intelligenti e architetture modulari per garantire il risparmio energetico. Sempre più massiccia, infine, la presenza di progetti misti che combinano immobiliare commerciale, residenziale e turistico e che tengono conto, al tempo stesso, del contesto ambientale e dell’integrazione del progetto stesso nel tessuto urbano. È il caso, ad esempio, dell’impressionante progetto Baku White City in Azerbaidjan che si pone come obiettivo quello di riqualificare un sito di 221 ettari nel cuore della città di Baku, sorta con il primo boom petrolifero.
Nel settore pubblico protagoniste le città Importante la presenza delle pubbliche amministrazioni provenienti da tutto il mondo: le vere protagoniste del settore sono state le città, in cerca di iniziative che permettano loro di essere sempre più competitive nell’investire sulle proprie potenzialità. A farsi notare sono state soprattutto le città britanniche, supportate anche dallo status di Paese Ospite d’Onore conferito al Regno Unito dagli organizzatori del Mipim 2011. Ha lasciato il segno, il discorso del Sindaco di Londra Boris Johnson, secondo cui “le città sono il futuro, ma la vera sfida è riportare la dimensione del villaggio all’interno dei centri urbani”. E, sempre durante i giorni dela manifestazione, la città di Manchester ha annunciato che investirà 349 milioni di Euro per finanziare progetti di riqualificazione basati su un approccio non-tradizionale. La parola d’ordine per le città, sembra dunque essere quella di rinnovarsi con un occhio al passato e uno al futuro. Il cambiamento è necessario, come ha spiegato Rosemary Feenan, direttore delle ricerche internazionali di Jones Lang LaSalle, soprattutto per le città occidentali più antiche, se non vogliono perdere terreno nei confronti dei centri emergenti in Asia e America Latina:
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Un’immagine del progetto Baku White City - www.bakuwhitecity.com
“Gli urbanisti di tutto il mondo - ha affermato Feenan - stanno ripensando ai modelli delle città del futuro”.
Italia: tanti i progetti, ma occorre recuperare credibilità Ma come si è presentato il nostro Paese al Mipim 2011? La presenza dell’Italia è stata sostanzialmente in crescita rispetto a quella dello scorso anno, recuperando inoltre terreno sulla partecipazione del settore pubblico, che l’anno scorso aveva registrato qualche debacle di troppo. Tra i progetti italiani di punta, la “Variante 200”, imponente progetto del Comune di Torino che prevede il recupero e la riqualificazione di due grandi aree a nord della città per un milione di mq e un investimento pubblico - privato di due miliardi di Euro, e il Da Vinci Business Center, che sorgerà nei pressi dell’Aereoporto di Fiumicino, composto da due immobili collegati tra loro, che ospiteranno principalmente uffici su un’area di circa 29mila metri quadri. Molto in linea con le tendenze emerse nel corso del Mipim 2011, il progetto Venezia lifestylecenter, luogo di incontro con negozi, farmer market e spazi per eventi ricreativi. Tra le novità assolute, la presenza di Bagnolifutura, società di trasformazione urbana costituita da Comu-
ne e Provinca di Napoli e Regione Campania con l’obiettivo di bonifica e valorizzazione di un’area di circa 340 ettari. Fa notizia a sé l’assenza del Ministero della Difesa, che nel 2009 aveva scelto proprio il Mipim come tribuna per annunciare, con gran clamore, la dismissione del proprio patrimonio immobiliare. Ma dal Mipim arriva per il Belpaese un primo premio: ad aggiudicarselo il progetto del nuovo stadio di Siena, arrivato appunto primo nella catagoria “retail and leisure” dell’edizione 2011 del Mipim Architectural Review Future Awards. I progetti e le iniziative, quindi ci sono: il vero problema del no-stro Paese in questo momento è quello di acquisire credibilità agli occhi degli investitori internazionali. Come ha affermato infatti Chris Morris della Gic Real Estate di Singapore, durante un incontro organizzato al Mipim da Assoimmobiliare: “il rischio italiano al momento è ancora alto, mancano seri chiarimenti normativi in materia di fondi immobiliari e giudichiamo anche che la trasparenza dei dati non sia adeguata”. La palla quindi passa ora al Governo che, oltre a promuovere inziative per stimolare gli investimenti nel nostro Paese, dovrà allo stesso tempo lavorare per elaborare regole certe, chiare e trasparenti. Una sfida cruciale per risollevare le sorti non solo del Real Estate italiano, ma dell’intera ecomonia nazionale.
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le novità
Lavori in corso! |
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eriodo intenso per EXITone, che si conferma operatore di primo piano nelle attività di gestione di grandi patrimoni immobiliari. Ecco tre dei principali progetti che ci vedono impegnati negli ultimi mesi e ci rendono orgogliosi di mettere a disposizione il nostro know how nell’ambito di iniziative di importante rilievo.
formi agli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, ISO/IEC 27001 e SA8000 posseduti dal Raggruppamento.
mentale, team di addetti alle analisi tecniche ed ai sopraluoghi, team di addetti alle regolarizzazioni ed alla predisposizione dei fascicoli; da staff amministrativo coadiuvato da un team per l’analisi contrattualistica per quanto riguarda la due diligence amministrativa-legale; da un team con esperienza pluriennale per l’assistenza alla vendita.
Enasarco:
Banca d’Italia: servizi di advisory per la dismissione di un complesso di immobili Il 20 aprile 2011 il Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) formato da Colliers International S.p.A. in qualità di mandataria e da EXITone S.p.A. in qualità di mandante, ha firmato il contratto per l’affidamento dei servizi di advisory finalizzati alla dismissione di un complesso di immobili di proprietà della Banca d’Italia. Il portafoglio, del valore di oltre 300 milioni di Euro, comprende ex filiali ed alcune pertinenze ad uso residenziale distribuite su tutto il territorio nazionale, con una superficie totale di circa 240mila metri quadri. La gara, bandita e pubblicata nel maggio 2010, prevede un contratto di tre anni, prorogabile di altri due, durante i quali Colliers ed EXITone avranno il compito di promuovere la vendita del patrimonio della Banca. La gestione dell’operazione avverrà con i più alti standard di trasparenza e nel rispetto dei requisiti di qualità, ambiente, sicurezza, anche informatica, e responsabilità sociale con-
servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari – Progetto Mercurio Entra nel vivo l’attività di EXITone nell’ambito del Progetto Mercurio relativo alla dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasarco (vedi articolo a pag. 3). Come annunciato nello scorso numero di Extra, EXITone si è aggiudicata l’appalto per la gestione dei “Servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari”, nel ruolo di mandataria in RTI con I.C. ITALIANA CONTROLLI s.r.l. Ad EXITone sono affidati i servizi complementari e strumentali al piano di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Enasarco: Lotto 1 (Roma, Pomezia, Palermo, Bologna, Casalecchio di Reno, Ancona, Perugia, Torino, Taranto) e Lotto 2 (Roma, Milano, Pieve Emanuele, Rho, Melegnano) per un numero di 18.026 unità di cui 17.063 appartamenti e 963 negozi e una superficie commerciale totale pari a circa 2 milioni 600mila metri quadri. Le attività si suddividono in tre principali categorie (due diligence tecnica, due diligence amministrativa-legale, assistenza alla vendita) e vengono svolte da un responsabile della due diligence con esperienza pluriennale nel settore, che coordina team di addetti al rilievo docu-
CSI Piemonte: attività di Ingegneria e Consulenza per la ricostruzione e l’ottimizzazione dei costi storici gestionali dei servizi ausiliari ed afferenti il patrimonio immobiliare in uso al Consorzio CSI Piemonte. EXITone ha ricevuto un incarico da parte del CSI Piemonte (Consorzio per il Sistema Informativo Piemontese), una delle principali aziende italiane di Information & Communication Technology. L’incarico prevede l’erogazione di attività ingegneristiche e consulenziali che avranno come obiettivo la ricostruzione e l’ottimizzazione dei costi storici gestionali dei servizi ausiliari ed afferenti il patrimonio immobiliare in uso al Consorzio CSI Piemonte. Le attività si svolgeranno in tre fasi: indagine conoscitiva; diagnosi e proposta per ottimizzare i costi storici gestionali dei servizi ausiliari. Le attività saranno svolte con il supporto del software “Condominio Moderno” sviluppato da EXITone su piattaforma web oriented, che permette di diagnosticare ed attestare i costi di gestione del patrimonio immobiliare oggetto di analisi.
a cura di Carolina Brunetti e Letizia Cavallaro
le news
Studi, rapporti, vademecum | Risparmio Energetico: in Italia “spreconi” 9 edifici su 10 Pareti senza isolamento, finestre sottili e montate male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti e solai che facilitano le dispersioni di calore. Gli edifici in cui abitiamo e lavoriamo sono responsabili, in nove casi su dieci, di rilevanti dispersioni di calore e ci costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità. È quanto emerge da una ricerca effettuata da Legambiente che ha analizzato 100 edifici in 15 città italiane. Per mostrare difetti e pregi degli edifici sono state utilizzate immagini termografiche realizzate con un macchinario capace di evidenziare le caratteristiche termiche ed energetiche dei materiali nelle pareti esterne dell’edificio. Solo 11 gli edifici promossi, tutti costruiti a Bolzano. In questo contesto assumono grande importanza le disposizioni normative che hanno reso obbligatoria (delegando la normativa alle Regioni), anche in Italia, la Certificazione Energetica degli edifici nuovi e nelle compravendite e locazioni di quelli già esistenti. Una normativa che apre interessanti opportunità ai professionisti che offrono questo tipo di servizi e, in particolare, ai Certificatori Energetici (vedi articolo a pag. 11). Il rapporto di Legambiente è disponibile sul nostro blog al link http://blog.exitone.it/?p=1733 Condominio: da Anaci le linee guida per il bilancio trasparente Anaci e Ordine dei Commercialisti di Napoli, hanno pubblicato il documento “Linee Guida per la Redazione del Rendiconto Condominiale”. Pensato per gli amministratori, il testo è molto interessante anche per proprietari e inquilini, in quanto interviene a far chiarezza nell’ambito di un settore ancora poco regolamentato. Il Codice Civile, infatti, si limita a stabilire che, alla fine di ogni anno, l’amministratore deve rendere conto della propria gestione e che l’assemblea dei condòmini deve approvare il rendiconto annuale. Il documento di Anaci e Commercialisti di Napoli propone 10 quesiti da utilizzare come parametri per valutare la bontà del bilancio condominiale, divisi in sei argomenti chiave: rendiconto, stato patrimoniale, situazione di cassa, riparto consuntivo, relazione di gestione, fatture ricevute. È possibile scaricare le Linee Guida, in formato pdf, dal nostro blog http://blog.exitone.it/?p=2048
News normative | ACE per tutti i rogiti È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 marzo, il Decreto Legislativo del 3 marzo 2011, n. 28, che contiene nuove disposizioni in materia di Certificazione Energetica. All’art.11
il Decreto stabilisce che “nei contratti di compravendita o di locazione dell’edifici o di singole unità immobiliari, è inserita apposita clausola con la quale l’acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione in ordine alla Certificazione Energetica degli edifici” e che “nel caso di offerta di trasferimento a titolo oneroso di edifici o di singole unità immobiliari, a decorrere dal 1° gennaio 2012, gli annunci commerciali di vendita riportano l’indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certificazione energetica”. Per le compravendite di immobili situati in Regioni che non hanno ancora legiferato in materia, diventa quindi obbligatoria la redazione dell’Ace, che fino a questo momento era stata derogabile quando l’acquirente lo permetteva. Certificatori Energetici: eliminato l’obbligo di iscrizione all’Albo per la Lombardia Dallo scorso 12 marzo in Lombardia non è più in vigore l’obbligo di essere iscritti a ordini o collegi professionali per accreditarsi come Certificatori Energetici. È una delle principali novità della Legge Regionale n. 3 del 21 febbraio 2011 che, all’art. 17, modifica la Legge Regionale del 25 giugno 2009. In seguito a questa modifica è possibile quindi - dopo aver superato l’esame del relativo corso riconosciuto dalla Regione - iscriversi all’elenco regionale dei Certificatori Energetici in Regione Lombardia anche per tutti i tecnici che non sono iscritti all’Albo Professionale. Permane il vincolo del titolo di studio previsto dalla norma: ingegneri, architetti, geometri, periti industriali e agrari, agronomi, chimici, laureati in Scienze e tecnologie ambientali e forestali. Lombardia: dal 1° gennaio 2012 classe energetica obbligatoria anche sugli annunci immobiliari Con la Legge n.3 del 21 febbraio 2011, la Lombardia ha inoltre stabilito l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2012, di riportare su tutti gli annunci commerciali, finalizzati alla compravendita o alla locazione, la classe e l’indice di prestazione energetica dell’edificio o della singola unità abitativa. Una disposizione normativa che punta a garantire la massima trasparenza nel mercato immobiliare e, prevede, in caso di violazioni, una sanzione amministrativa dai 1.000 ai 5.000 Euro. Valle d’Aosta: approvate le metodologie regionali per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici Un importante passo avanti nell’attivazione dei sistemi locali di certificazione, si registra inoltre in Valle d’Aosta, dove la Regione ha approvato con Deliberazione del 23 dicembre 2010, le metodologie di calcolo regionali per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici. Il documento approvato integra la Legge Regionale 21/2008, che ha stabilito l’obbligatorietà dell’ACE nel caso di rogito che abbia a oggetto un fabbricato di nuova costruzione.
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Sicilia: approvata la Legge Regionale sulla Certificazione Energetica Lo scorso 25 Marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, il Decreto Dirigenziale del 3 marzo 2011 in materia di Certificazione Energetica degli edifici. Il Decreto stabilisce che, in caso di compravendita o di locazione di un edificio, l’ACE deve essere redatto in tempo utile per essere reso disponibile al momento della stipula dell’atto. Di particolare interesse, gli articoli 2 e 3 sui soggetti abilitati a svolgere l’attività di Certificatore Energetico e sul relativo Elenco Regionale. Per i requisiti professionali, la Legge Regionale Siciliana fa riferimento all’allegato III del dlgs. 30.05.08, n. 115. In via provvisoria la Regione Sicilia ha istituito un elenco dei soggetti abilitati al rilascio dell’ACE, che costituisce una sorta di pre-accreditamento dei soggetti certificatori. I professionisti interessati devono presentare la richiesta di iscrizione al Dipartimento Regionale dell’Energia, compilando il modello contenuto nell’allegato A del Decreto. A partire dal 26 giugno 2011, infatti, non saranno ritenuti validi gli ACE privi del numero identificativo regionale del soggetto certificatore. Controversie civili e commerciali: la mediazione diventa obbligatoria Dallo scorso 21 marzo nell’ambito delle controversie civili e commerciali, è obbligatorio ricorrere alla conciliazione tra le parti. È entrato infatti in vigore, dopo un anno dalla sua emanazione, il Dlgs 28/2010, che rende la mediazione obbligo e condizione di procedibilità. Il mediatore è un professionista con requisiti di terzietà in possesso dei seguenti caratteristiche: titolo di studio non inferiore al diploma di laurea universitaria triennale ovvero, in alternativa, iscrizione a un ordine o collegio professionale; specifica formazione e aggiornamento almeno biennale, acquisiti presso appositi enti di formazione; onorabilità. Alla formazione dei mediatori provvederanno enti come Camere di Commercio, ordini e collegi professionali, società private, autorizzati dal Ministero della Giustizia. Fotovoltaico: pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Quarto Conto Energia È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 maggio scorso il Quarto Conto Energia, che ridefinisce il sistema degli incentivi al fotovoltaico. Il decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio dopo il 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016, per un obiettivo indicativo di potenza installata a livello nazionale di circa 23.000 MW, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro. Per i ‘piccoli impianti’ fotovoltaici (impianti fino a 1000 kW realizzati su edifici, impianti fino a 200 kW operanti in regime di scambio sul posto, impianti di potenza qualsiasi realizzati su edifici ed aree delle Amministrazioni pubbliche) non è previsto alcun tetto di spesa fino a fine 2012. Per i ‘grandi impianti’ sono previsti tetti di spesa semestrali fino al 2012.
a cura di Letizia Cavallaro
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le partnership
Attraverso il Progetto Mercurio la Fondazione Enasarco sta procedendo alla dismissione del suo vasto patrimonio immobiliare. EXITone ha un ruolo di primo piano all’interno del progetto, in quanto si è aggiudicata l’appalto per la gestione dei “Servizi di supporto alla vendita delle unità immobiliari”, come mandataria in RTI con I.C. ITALIANA CONTROLLI s.r.l.
Il Progetto Mercurio e l’Housing Sociale
Ad EXITone sono affidati i servizi complementari e strumentali al piano di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione Lotto 1 e Lotto 2 per un numero di 18.026 unità di cui 17.063 appartamenti e 963 negozi e una superficie commerciale totale pari a circa 2 milioni 600mila metri quadri. Mercurio si colloca a pieno titolo tra i più interessanti progetti di Housing Sociale del panorama nazionale attuale. Si tratta infatti della prima operazione di dismissione di patrimoni immobiliari locati di proprietà degli Enti previdenziali con vendita diretta agli inquilini, e la prima che prevede una massima tutela delle fasce deboli della popolazione.
La Fondazione Enasarco è presente all’E.I.R.E. 2011 nella Social Housing Exhibition presso lo stand n. U56 - Pad. 2
Del progetto Mercurio si parlerà all’E.I.R.E. 2011 mercoledì 08/06/2011 nell’ambito del convegno “Fondazione Enasarco: il Progetto Mercurio di dismissione del patrimonio immobiliare” che si terrà presso la Sala White Conference Room alle 16.00.
Colliers ed EXITone per Banca d’Italia Il RTI Colliers International Italia – EXITone è l’advisor scelto da Banca d’Italia per la dismissione di un portafoglio di immobili di oltre 300 milioni di euro con una superficie totale di circa 240.000 mq. L’incarico è stata assegnato attraverso una gara che prevede un contratto di tre anni, prorogabile di altri due. La gestione dell’operazione avverrà con i più alti standard di trasparenza e nel rispetto dei requisiti di qualità, ambiente, sicurezza, anche informatica, e responsabilità sociale conformi agli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, ISO/IEC 27001 e SA8000 posseduti dal Raggruppamento. Ulteriore garanzia di merito tecnico sarà, inoltre, assicurata dai controlli che verranno effettuati dall’Organismo di Ispezione EXITone S.p.A., accreditato ai sensi della ISO/IEC 17020 per l’attestazione della conformità dei servizi di Due Diligence e Valutazione immobiliare.
L’RTI sarà presente all’E.I.R.E. 2011 presso lo stand di Colliers International Italia K36-K40 - Pad. 2
INDICE
Il progetto sarà presentato all’E.I.R.E. 2011 nel corso del convegno “Il progetto di dismissione immobiliare di Banca d’Italia” che si terrà martedì 07/06/2011 presso la Sala Brown Conference Room alle 16.00.
2 Esperienza e trasparenza: il futuro degli esperti immobiliari 3 Il Progetto Mercurio della Fondazione Enasarco: una best practice di Social Housing nazionale che vede EXITone tra i principali attori 4 Area vasta Veneto - ENERGIA E CALORE SOTTO CONTROLLO 5 Controllo banche dati e verifica delle rendite catastali proposte: un’opportunità da non perdere per i Comuni 7 Nuove frontiere di trasparenza per le valutazioni immobiliari: EXITone come Organismo di Ispezione
8 Conoscere per valorizzare gli immobili e renderli più efficienti: i prodotti EXIT-Read ed EXIT-Energy 11 L’aggiornamento del professionista: il Certificatore Energetico Corsi in FAD per Certificatore Energetico: sconti fino al 45% 12 Dal MIPIM 2011 ottimismo cauto 14 Lavori in corso! 15 Studi, rapporti, vademecum News normative 16 Il Progetto Mercurio e l’Housing Sociale Colliers ed EXITone per Banca d’Italia
EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXITone Registrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09 DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 - 10064 PINEROLO (TO) STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)