EXtra n. 7

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n. 7 | 2011 |in questo numero|

Trimestrale d'informazione sul mondo EXITone

Andamento del mercato “41 Meeting Ce.S.E.T” °

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Focus

Best practice

“L’Organismo d’Ispezione: il contributo di EXITone”

“Il progetto di dismissione immobiliare di Banca d’Italia”

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| 2 | editoriale

Dalla crisi alle opportunità: Regole certe e razionalizzazione delle risorse! | Alexandra Mogilatova

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ari lettori, eccoci ancora una volta con Voi per condividere i pensieri che, come di consueto, si fanno in chiusura d’anno. Di un anno che è stato distinto da accadimenti, a livello mondiale, il cui effetto oggi non è assolutamente definito. E inoltre siamo arrivati al tanto temuto “double deep“: per il nostro Paese è prevista ufficialmente la recessione, per l’anno 2012. La necessità, per le grandi democrazie occidentali, di intervenire in modo strutturato sul versante della crescita economica, ha portato l’Italia ad affrontare con un’inusuale attenzione anche le tematiche, tra le altre, relative alla valorizzazione degli immobili pubblici. Come tutti noi sappiamo, è legge dello Stato dal lontano 2008 la necessità di provvedere alla valorizzazione del patrimonio degli Enti Locali. Da allora tanta strada è stata fatta, ma spesso, purtroppo, in direzione sbagliata. La grande stagione della vendita dei “gioielli di famiglia“ è terminata, la crisi ha generato e genererà gravi scompensi nel “balance sheet” del settore del Real Estate, anche in funzione delle valutazioni dei beni effettuate in passato. Ed è in questo contesto che vogliamo contribuire direttamente alla ripresa del sistema Paese, proponendo delle soluzioni innovative e quasi rivoluzionarie nella gestione degli asset immobiliari, tanto della Pubblica Amministrazione quanto del settore privato. Da recenti studi di istituti di ricerca indipendenti, si evince che il patrimonio immobiliare dello Stato è si vasto e di valore, ma anche che la maggior parte dei beni sono da catalogare quali beni strumentali

(cioè necessari all’esercizio delle specifiche funzioni). E allora, piuttosto che operare ulteriori svendite, fantomatiche ed improbabili, allo stato attuale delle cose è necessario che si intervenga sulle modalità di utilizzo dei beni e su leve efficaci di risparmio (di gestione ed energetico). Da qui discendono due grandi direttrici: la razionalizzazione delle risorse e il risparmio energetico. Con oculate e necessarie politiche di space management (pianificazione strategica degli spazi di lavoro), si possono ridurre le spese correnti dirette dello Stato di circa un miliardo di euro all’anno, ma più di ogni altra cosa si potrebbe intraprendere una virtuosa e progressiva strada di dismissioni mirate degli asset resi liberi dalla razionalizzazione, riducendo in contemporanea anche il “monte affitti” della Pubblica Amministrazione (circa due miliardi di euro l’anno). Procedere alla dismissione del patrimonio pubblico provvedendo allo stesso modo anche ad una reale, efficace ed efficiente valorizzazione dei beni, partendo dalla valutazione economica dei medesimi. A questo proposito, EXITone, in veste di Organismo di Ispezione, ha partecipato come sponsor e relatore al convegno “Appraisals: evolving proceeding in global change“ sulla necessità di ricondurre a un lessico comune il mondo della finanza e del Real Estate, oramai strettamente e sempre più connessi, sia a livello di linguaggio sia nelle metodiche di calcolo delle stime immobiliari. Durante il convegno abbiamo confermato la primaria esigenza di procedere alla definizione di modelli che uniformino appunto il linguaggio delle valutazioni e degli elementi oggettivi delle stime, attraverso l’utilizzo del Rating immobiliare, quale procedura atta a definire i parametri di garanzia dell’investimento immobiliare. Solo così si potranno attrarre nuovi investimenti nel settore, contribuendo inoltre, in modo sostanziale,

ad aiutare il mondo della finanza a “interpretare“ il settore del Real Estate. La seconda grande opportunità è data dalla messa in campo di nuovi modelli di gestione delle necessità energetiche degli asset energivori pubblici per eccellenza: i complessi sanitari. La tradizione editoriale di EXITone infatti vedrà, nei primi mesi dell’anno nuovo, l’uscita di un contributo che riteniamo utile agli “addetti ai lavori” di settore, pubblici e privati, quale strumento per condividere percorsi reali di efficientamento della gestione delle risorse. Il modello proposto è quello dell’Energy hub, per la riduzione dei costi di gestione mantenendo comunque il giusto livello di confort del paziente. Viene anche approfondito un tema a noi caro: quello delle E.S.CO., già trattato su queste stesse pagine, per contribuire al miglioramento a lungo termine delle risorse ambientali ed economiche, fornendo altresì l’eventuale supporto finanziario alle iniziative, attraverso il Finanziamento Tramite Terzi (FTT) Cari amici, i percorsi sono tracciati e le opportunità sono reali, in attesa di esser colte. Noi, con voi, vogliamo essere protagonisti. Ci ritroveremo ancora qui, fra tre mesi, a fare il punto sui progetti e sulle attività di EXITone, fornendo un contributo unico per riconoscere e applicare le “nuove regole del gioco”, che oramai sono acclarate nel mondo dell’imprenditoria della valorizzazione quale necessaria “way out” verso i nuovi modelli economici: trasparenza, conoscenza trasversale ed innovazione. Auguro a tutti di passare serenamente il prossimo periodo natalizio, che sia un momento davvero positivo per caricare le necessarie energie per affrontare il prossimo anno, che si prospetta sì complesso ma avvincente, in tutte le sue sfide! Un grazie a Voi tutti e a presto. Alexandra Mogilatova


andamento del mercato

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“APPRAISALS: evolving proceedings in global change” Un confronto interessante per EXITone, ° relatore e sponsor del 41 Meeting Ce.S.E.T. |

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o scorso 14 novembre EXITone ha partecipato in qualità di sponsor e relatore al 41° Meeting Ce.S.E.T. “APPRAISALS evolving proceedings in global change”, evento mondiale sui temi della valutazione immobiliare, che si è svolto a Roma, presso la Sede Centrale del CNR di Piazzale Aldo Moro, in due date, 14 e 15 novembre. L’evento, organizzato dal Ce.S.E.T. Centro Studi di Estimo e di Economia Territoriale, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università la Sapienza di Roma, l’Agenzia del Territorio e il CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha visto la preziosa partecipazione di numerosi e qualificati esperti, accademici e rappresentanti di istituzioni di livello internazionale nell’ambito delle valutazioni immobiliari, un settore caratterizzato da uno scenario globale in continua e rapida evoluzione, contraddistinto da mercati in condizioni di volatilità, complessità e incertezza. L’evento, dichiaratamente improntato a fornire contributi di elevato livello scientifico portati da esperti del settore ma soprattutto da Accademici di acclarata fama internazionale e rappresentanti di Istituzioni Pubbliche italiane e straniere, ha focalizzato l’attenzione dei convenuti su alcune specifiche considerazioni: la globalizzazione economica, la finanziarizzazione immobiliare, gli effetti della crisi dei mutui ipotecari (subprime mortgage). Queste sono le cause primarie della profonda modifica, culturale ancor prima che procedurale, che stanno subendo i criteri e le modalità con cui investire ed operare sui mercati immobiliari, caratterizzati sempre più da incertezza, complessità e instabilità. In tale scenario la corretta valutazione economi-

Locandina del 41° Meeting Ce.S.E.T.

ca dei beni immobiliari costituisce un elemento determinante per assicurare trasparenza alle operazioni di mercato, migliorare la gestione dei rischi dell’investimento, perseguire i principi di giustizia economica. La manifestazione era articolata in sessioni plenarie, destinate alle relazioni d’inquadramento generale ed alla conclusioni dei lavori, e in sessioni parallele, svoltesi nella giornata del 15 novembre, nelle quali sono state affrontate le tematiche del mercato e dei sistemi informativi immobiliari, delle nuove teorie della valutazione immobiliare, dei più innovativi procedimenti di analisi e di stima immobiliare.

Tra gli interventi delle sessioni “tecniche” ad esempio, abbiamo apprezzato in particolar modo i contributi del Prof. Giampiero Bambagioni (Univ. di Perugia) “Stime: Informazioni asimmetriche e la valutazione immobiliare”, “Nuovi approcci nelle valutazioni del mercato urbano” curato dal Prof. Saverio Miccoli (Univ. La Sapienza di Roma e Chairman del Convegno), e l’intervento del Prof. Carsten Lausberg (Univ. Di Carlsberg – Germania) “Scenari economici nel mercato del Real Estate: Comprendere incertezza e rischio nelle stime immobiliari”. Ma cosa emerge dalla maggior parte degli interventi, sia dalle relazioni di inquadramento sia da quelle più scientifiche? Il mercato immobiliare internazionale, e quello italiano in primis, sono caratterizzati da una scarsa trasparenza nell’effettuazione delle stime immobiliari. Un’assenza di trasparenza causata da una evidente mancanza di standard valutativi condivisi e riconosciuti internazionalmente.


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andamento del mercato

Un momento del convegno “Appraisals : evolving proceedings in global change”

Solo il contributo serio, consapevole ma congiunto del settore accademico-scientifico da una parte e di quello dei tecnici del settore dall’altra, può far si che le valutazioni si realizzino su standard e su riferimenti comuni, internazionalmente accettati. L’obiettivo è quello di giungere, tramite l’applicazione di modelli scientifici, a far si che il più probabile prezzo di mercato sia il più corrispondente possibile al reale valore del bene. È oramai più che opportuno definire regole chiare, che portino alla razionalizzazione delle attività e risparmi misurabili ed effettivi, unitamente ad un collante di base che deve essere l’etica. È proprio il tema dell’etica ad aver caratterizzato la maggior parte dei contributi di indirizzo, solo l’eticità e la qualità delle stime, la valorizzazione degli immobili basata su una corretta e pregnante valutazione e la giustizia economica saranno infatti la “cartina di tornasole” per capire quando si potrà considerare iniziata la rinascita del settore immobiliare. Perché il recupero e la ripresa del mondo del Real Estate passa anche attraverso la determinazione di dati certi di valutazione, soprattutto in considerazione dell’elevato interesse che il “mattone” riveste in ambito finanziario. Infatti un altro elemento fortemente ricorrente negli “speeches” è stata l’oramai accla-

rata finanziarizzazione degli asset immobiliari, intesa come considerazione dei beni immobili alla stregua di qualsiasi altro investimento finanziario, mancante però, appunto, di regole nella determinazione dei valori, di razionalizzazione delle risorse e redditività certificabile (al contrario degli investimenti finanziari propriamente detti). Altro elemento emerso, per altro funzionale a quanto trattato, è la necessità di procedere verso una sorta di rivoluzione della professione immobiliare: i futuri professionisti dovranno infatti essere caratterizzati da un’integrazione interdisciplinare attualmente assente, dovranno attingere ad un linguaggio comune, dovranno provvedere, così come previsto dalle norme vigenti, ad una formazione professionale continua e dovranno inoltre fare riferimento a organi di disciplina che diventino un autonomo ed autorevole regolatore di mercato dei professionisti stessi. La giornata del 14 novembre, ha visto tra gli altri, anche l’intervento del Presidente di EXITone, Ezio Bigotti, che ha presentato l’attività della società in qualità di Organismo di Ispezione di tipo “C”, ai sensi della normativa UNI CEI EN ISO/IEC 17020, accreditato dall’Ente nazionale di accreditamento ACCREDIA. Nel suo intervento Bigotti ha sottolineato con forza il concetto

di Network, proprio della società EXITone, inteso come fondamento di una nuova cultura interdisciplinare, una rete di conoscenza qualificata e certificata, e di conseguenza la necessità di dare la corretta evidenza alla certificazione delle attività del valutatore immobiliare l’attività certificata permette, infatti, di fare una scrematura tra professionisti che utilizzano standard di valutazione corretti e riconosciuti e coloro che basano la propria attività sull’expertise. L’avvento quindi di un modello che uniformi il linguaggio delle valutazioni e gli elementi oggettivi della valutazione stessa, è più che auspicato. Lo strumento esiste già, ed è il Rating Immobiliare. Non a caso la terminologia è mutuata dal settore finanziario, ed a questo deve essere di complemento nella definizione di parametri di garanzia degli investimenti. Il rating immobiliare è, infatti, è la procedura di definizione del grado di rischio nell’acquisizione di un immobile, singolo o complesso (Property and Market Rating). Indica la convenienza, la fattibilità e la profittabilità della singola operazione immobiliare, ivi compreso il valore dell’immobile, oltre a stabilire la redditività attesa dell’operazione e a determinare un giudizio oggettivo circa la capacità di restituire le fonti finanziare provenienti da apposite linee di credito. Nel suo intervento Bigotti ha altresì ripreso il concetto del dare valore all’investimento immobiliare, collegandosi al discorso della finanziarizzazione immobiliare, sostenendo che solo investimenti garantiti, cioè che abbiano alla loro base un corretto e giusto valore economico, possono attrarre l’investitore nel mercato immobiliare, e in specifico nel mercato dei fondi. Da sottolineare, in ultimo, l’intervento del Dott. Gianni Guerrieri, Direttore dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio, che ha rivelato come, a partire dal prossimo anno, ognuno degli immobili censiti dall’Agenzia avrà una sua scheda completa di tutti i dati, tecnici ed economici del bene stesso. Una svolta epocale per l’Italia, che in questo senso risulta però essere ancora molto indietro rispetto agli altri paesi delle economie sviluppate. Carolina Brunetti


il Network

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“Il ruolo del Tutor” Il cambiamento culturale - Strumenti ed opportunità |

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a ricerca è fatta dall’Istituto Indipendente CRESME. Il periodo è l’ultimo semestre. Lo spaccato che ne deriva è una contrazione del 17% del fatturato dei professionisti del settore immobiliare (su di una stima di 37.000 euro su base annua), gli insoluti sono arrivati al 20% del giro d’affari, il taglio del personale degli studi associati si aggira intorno al 30-40% e le proiezioni sul prossimo decennio sono di stagnazione. Anche perché il patrimonio edilizio è al 70% a fine vita, ma non esistono le fonti finanziarie per la sostituzione di uno stock così immenso. Allora bisogna ripensare in modo innovativo la professione, ed i vertici delle Associazioni di Categoria premono per avere strumenti che agevolino l’aggregazione di competenze, la circolazione dei curricula e le agevolazioni per la condivisione di esperienze diverse, creando sinergie efficaci. Il Network composto dai Tutor dell’Immobile di EXITone è già in possesso degli strumenti necessari per poter fronteggiare un periodo così complesso. La “matrice delle competenze” del Network permette di individuare i partner più adatti alle singole esigenze (partecipazione a gare d’appalto, promozione al proprio mercato di riferimento di competenze multidisciplinari, qualifiche complementari per poter dialogare con un singolo professionista in possesso delle adeguate certificazioni). Le convenzioni in essere con SINTEG (primaria associazione indi-

pendente di Amministratori di Condominio) e con Harley&Dikkinson (importante player nazionale nel reperimento di fonti finanziarie per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica di proprietà in condominio) permettono di avvicinarsi al mercato di riferimento con innovative forme di proposizione commerciale. Il fine è quello di potenziare la visibilità dell’affiliato sul mercato, di offrire al proprietario/gestore di immobili un servizio dinamico, completo e su misura sia da un punto di vista tecnico sia come supporto finanziario. In ultimo, la possibilità di fornire, attraverso i servizi offerti da

un’altra società del gruppoSTI, ideaRE S.p.A., una soluzione informativa integrata per la gestione di patrimoni immobiliari complessi, pone il Tutor veramente all’avanguardia, come solutore delle mutate esigenze del mercato del Real Estate. L’applicazione continua delle diverse opportunità, la ricerca di soluzioni personalizzate e complete, la flessibilità di un sistema integrato e modulare di servizi darà come risultato finale la stabilità al business del Tutor, vero protagonista nel mondo della tutela e gestione dei patrimoni immobiliari. Alessandro Lozar


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focus

Organismo di Ispezione: Il contributo di EXITone “Il RATING dell’immobile: la determinazione del valore quale parametro di garanzia per gli investimenti immobiliari” |

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li analisti sono concordi nel dire che la finanziarizzazione del settore del Real Estate in un contesto privo di regole, unitamente alla mancanza di un “linguaggio comune” degli operatori di settore, ha reso evidente il gap che ora si deve colmare (cfr. articolo sulla partecipazione di EXITone al convegno internazionale APPRAISALS). Infatti, a tutt’oggi gli operatori del settore immobiliare lamentano la mancanza di trasparenza e di regole certe del mercato. E la mancanza di trasparenza in una fase economica recessiva si realizza in una ancor più marcata mancanza di fiducia da parte degli investitori, che rende, con ogni evidenza, il mercato ancor più ingessato. È quindi assolutamente ineludibile proporre soluzioni, esistenti e realizzabili, che forniscano una percorribile via d’uscita.

Una breve sintesi del passato: la crisi attuale pone le sue basi, come detto, nella mancata integrazione interdisciplinare tra economisti (ed operatori finanziari) ed operatori del settore immobiliare. Per sommi capi si possono sintetizzare di seguito alcune delle principali cause:  La concessione di mutui immobiliari sub-prime (a soggetti a basso/ incerto reddito) fino al 2006;  La cartolarizzazione dei mutui e dei prestiti sub-prime e dei «titoli tossici»;  L’azzeramento del valore di mutui e titoli a causa della sottostima del rischio a cui gli investitori venivano esposti da parte degli operatori e delle agenzie di valutazione (cosiddette agenzie di rating).

Si consideri inoltre che gli operatori economici del Real Estate soffrivano (e soffrono tutt’ora) di carenza di regole, di trasparenza e di standard. Ma se è vero che il mondo finanziario ad oggi non ha ancora prospettato delle plausibili “way out”, così non è per gli attori dell’immobiliare. Infatti nell’economia globale le regole delle stime devono essere chiare, certe ed applicabili correttamente. I profondi mutamenti nella disciplina dell’estimo immobiliare nella crescente complessità dell’attività valutativa ha imposto la coniugazione di diverse competenze scientifiche e professionali, e il coinvolgimento quindi di diversi attori, dalle Istituzioni Pubbliche a quelle scientifiche, dagli Ordini Professionali alle società leader del mercato, sta migliorando lo scenario delle valutazioni immobiliari dall’«interno». Il percorso dell’Eccellenza è stato intrapreso, perché la valutazione economica degli asset immobiliari è e sarà sempre più elemento fondante della trasparenza del mercato, della corretta valutazione dei rischi dell’investimento, e per il raggiungimento della giustizia economica. L’Organismo di Ispezione EXITone è parte integrante di questo percorso, grazie alla sua peculiare ed unica identificazione (nel panorama italiano) in due specifiche linee d’intervento, essendo Organismo di Ispezione di tipo “C” (certificato n. 056E), ai sensi della normativa UNI CEI EN ISO/IEC 17020, ed accreditato dall’Ente nazionale di accreditamento ACCREDIA, per le seguenti attività ispettive:


focus

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 Dichiarazione di Conformità a dimostrazione oggettiva ed imparziale dei risultati ottenuti nei confronti della Committenza da parte del Cliente.

Certificato di Accreditamento EXITone Organismo di Ispezione

1. Gestione e valutazione di patrimoni immobiliari e relativi servizi: o Due Diligence immobiliari; o Valutazioni, stime e perizie immobiliari. 2. “Servizio Energia”: o Gestione energetica;

ne” delle operazioni messe in campo si traduce nella determinazione della conformità ai requisiti applicabili alla specifica attività sottoposta ad ispezione ed una relazione sui risultati delle verifiche al Cliente e, ove richiesto, all’autorità di controllo.

o Conduzione e manutenzione impianti tecnologici

I benefici diretti sono così riassumibili:

Le attività ispettive sul Servizio di Gestione e Valutazione di patrimoni immobiliari si concentrano sull’esame integrato di specifiche contrattuali, del risultato ottenuto (Report di valutazione), della verifica dello stato dei luoghi, delle procedure di lavoro utilizzate e la segnalazione di eventuali difformità. La “restituzio-

 Controllo e monitoraggio dell’operato dei fornitori Terzi dei servizi al fine di valutare la corretta esecuzione delle attività loro affidate;  Reportistica utile a rilevare un’eventuale azione correttiva;  Reportistica utile al monitoraggio dei KPI contrattuali;

Dalle più recenti indagini fatte da istituti di ricerca indipendenti si conferma che il peso delle sofferenze degli istituti di credito è dato dal settore del Real Estate, e che questo necessita ancora oggi, malgrado tutto, del sostegno della finanza, non essendo in grado in modo autonomo, di creare profitti e plusvalenze. Siamo convinti che l’indipendenza, la trasparenza e l’affidabilità dell’operato di un Organismo di Ispezione come EXITone sia un fondamentale “aiuto” al mondo finanziario per comprendere gli asset immobiliari, fornendo quindi dei parametri di “garanzia” per la corretta valutazione degli investimenti. Abbiamo quindi intrapreso la strada virtuosa che ci porterà ad avere una carta comune per determinare un corretto dialogo tra i diversi attori, attraverso il Rating Immobiliare, che abbia la medesima funzionalità del rating sulle operazioni finanziarie pure. Il Rating di un immobile quindi permetterà di definire il grado di rischio delle operazioni sugli asset immobiliari, ne indicherà la convenienza, la fattibilità e la profittabilità (determinando anche il valore del bene). Con un giudizio oggettivo si potrà determinare la capacità di restituzione delle fonti finanziarie provenienti da apposite linee di credito, avendo calcolato precedentemente la redditività attesa dell’operazione. Come sempre, in ogni crisi ci sono opportunità da cogliere, non solo da un punto di vista strettamente economico, ma nella più ampia visione della tutela di un bene comune, qual è il Sistema Paese. Contribuire, preconizzando e favorendo un cambiamento culturale che in verità si sta già delineando: questo è essere innovatori, questo è essere protagonisti del proprio tempo. Alessandro Lozar


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le novità

Primi passi per la commessa CONSIP Luce. EXITone, in RTI con Citelum e Siram, gestisce l’illuminazione pubblica dei comuni italiani |

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luce fu! A cinque mesi dalla sottoscrizione del contratto definitivo di convenzione per la gara CONSIP LUCE 2, sono partite le prime attività relative alla gara per la gestione integrata degli impianti di illuminazione pubblica, la fornitura di energia elettrica, gli interventi di adeguamento normativo, tecnologico e di riqualificazione energetica degli impianti e, nel caso i comuni lo richiedano, anche della gestione dei sistemi semaforici. I lotti aggiudicati dal RTI sono il 5, comprendente Lazio e Abruzzo, per il quale la Convenzione prevede un massimale di 37 milioni di

Euro più 7 milioni di Euro di plafond aggiuntivo e il 6, di cui fanno parte Campania e Molise, il cui massimale è di 40 milioni di Euro più 8 milioni di Euro di plafond aggiuntivo. La convenzione avrà una durata di 24 mesi, più eventuali 12 di proroga, mentre i singoli contratti attuativi avranno una durata variabile dai 5 ai 9 anni in funzione della tipologia di contratto sottoscritto. Affiancano EXITone in questa commessa un po’ sui generis, Citelum S.A. che è anche Capogruppo Mandataria e Siram S.p.A. Per quanto riguarda la commessa in questione, EXITone ha

in carico le attività concernenti gli interventi per il risparmio energetico, quali ad esempio, la sostituzione di apparecchi di illuminazione/lampade a maggiore efficienza, l’installazione di regolatori di flusso, di stabilizzatori di tensione e di alimentatori elettronici ed altro ancora. EXITone ha, inoltre, il compito di effettuare i sopralluoghi presso gli impianti dell’Amministrazione che ha effettuato la richiesta di fornitura. In tale occasione si provvedono a definire, ad esempio, i dati identificativi degli impianti, il numero dei pali, sostegni e tiranti in sospensione per i punti luce, il numero dei punti luce con riferimento anche alla tipologia ed alla potenza delle lampade, ecc. Il sopralluogo permette altresì di raccogliere tutti i dati utili alla definizione dei consumi specifici e alle condizioni di esercizio degli impianti, con l’obiettivo di individuare eventuali criticità/diseconomie nell’utilizzo delle fonti energetiche per individuare opportunità di possibili interventi di risparmio energetico. Analogamente, con riferimento alla verifica dello stato di adeguamento alle condizioni di sicurezza, EXITone esegue i controlli e le misure che ritiene necessa-


le novità

ri per una corretta e completa analisi delle condizioni degli impianti in relazione alle prescrizioni della normativa vigente in materia di sicurezza, a seguito dei quali esprime un giudizio sulla conformità degli impianti alla normativa stessa. A seguito del sopralluogo, EXITone predispone il Piano Dettagliato degli Interventi, un documento ufficiale contenente il

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preventivo dei Canoni relativi al Servizio Luce e la proposta tecnica ed economica per gli interventi di manutenzione straordinaria, di riqualificazione energetica e di adeguamento normativo e tecnologico. Gli obiettivi primari della commessa sono, dunque, il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso, il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini ed il miglioramento della sicurezza stradale secondo gli ultimi standard tecnici e normativi di riferimento. Carolina Brunetti

Le regioni di competenza dell’RTI EXITone, Citelum e Siram.

Chi sono i nostri partner? CITELUM S.A. - Società francese leader nella gestione di energia per la fornitura agli enti pubblici. Presente in 4 continenti e in 15 paesi, Citelum, filiale di Veolia Environnement e di EDF attraverso Dalkia, assicura la gestione degli impianti di illuminazione urbana di grandi città come Venezia, Napoli, Bologna, Madrid, Mexico, Barcellona, Praga, Santiago del Cile, Salvador de Bahia, San Paolo, Rio de Janeiro, Pechino, Ho Chi Minh, Rabat, Shangai, Kunming (per un totale di 2,5 milioni di punti luce ed una cifra d’affari di 276 milioni di euro) che soddisfano gli obiettivi dello sviluppo sostenibile. SIRAM S.P.A. - è un’azienda italiana leader di mercato nella gestione dei servizi energetici e tecnologici per il cittadino, le imprese e gli enti pubblici. Presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, Siram elabora e sviluppa soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, finalizzate all’ottimizzazione dei processi energetici e all’efficienza delle strutture dei clienti quali edifici, complessi ospedalieri, impianti industriali, reti di telecomunicazione.

CHI È CONSIP? Consip è una società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che ne è l’azionista unico, ed opera secondo i suoi indirizzi strategici, lavorando al servizio esclusivo delle pubbliche amministrazioni. L’ambito di intervento di Consip è volto, da una parte, a fornire servizi di consulenza e di assistenza progettuale, organizzativa e tecnologica per l’innovazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Corte dei conti (Cdc); dall’altra, a gestire il Programma per la razionalizzazione degli acquisti nella P.A. Questo obiettivo viene realizzato attraverso un modello organizzativo del tutto innovativo nella realtà italiana, che coniuga le esigenze delle amministrazioni con l’attenzione alle dinamiche del mercato, in un’ottica di massima trasparenza ed efficacia delle iniziative.


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Best Practice

Bankitalia EXITone e Colliers International Italia advisor per dismissione immobiliare | Logo del Progetto di Dismissione di Banca d’Italia

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l progetto di dismissione del portafoglio immobiliare di Banca d’Italia ha preso avvio lo scorso 20 aprile 2011 con la firma per l’affidamento dei servizi di advisory al RTI formato da EXITone e Colliers International Italia (Capogruppo). Le attività finora eseguite dalle due aziende hanno riguardato le fasi propedeutiche alla vendita, tra le quali le attività tecnico-amministrative e legali, i sopralluoghi e le attività di due diligence, oltre alla verifica delle eventuali non conformità.

Consistenza e descrizione del patrimonio

EXITone, supportati dal personale della Banca d’Italia, hanno visitato tutti gli immobili elaborando due schede di sopralluogo, una denominata “Scheda di Unità Immobiliare” che contiene i dati generali sulle condizioni degli immobili quali finiture (pavimentazione, pareti, infissi interni ed esterni, ecc.), impianti (elettrico, riscaldamento, condizionamento, idrico – idraulico, ecc.). Nella scheda venivano rilevate le condizioni occupazionali degli immobili, l’analisi catastale e quella edilizia/urbanistica (con rilievo, negli ultimi due casi, delle non conformità) e un’altra denominata “Scheda Complesso” nella quale vengono riportate le informazioni relative all’immobile nella sua totalità, quindi l’analisi catastale e quella edilizia/urbanistica con le loro non conformità, oltre ad esempio la destinazione d’uso prevalente, l’accessibilità, i trasporti, le caratteristiche dei dintorni urbani, le presenze urbane significative, l’analisi ISPESL (Tit II del D.M.

Il patrimonio immobiliare di proprietà della Banca D’Italia interessato dal progetti di dismissione è composto da 66 immobili, distribuiti su tutto il territorio nazionale, dei quali 11 sono appartamenti all’interno di condomini e i restanti 55 sono immobili cielo terra, normalmente sedi dismesse della Banca d’Italia stessa, con una superficie totale di circa 240.000 mq.

Fascicoli degli immobili A seguito delle attività di sopralluogo, di un’attenta attività di reperimento degli elenchi documentali e di una prima analisi integrativa (catastale), è stato dunque predisposto, per ciascun asset, un “Fascicolo dell’immobile”, contenente informazioni relative a: • “status quo” dell’asset immobiliare (caratteristiche, composizione, dimensioni e destinazioni d’uso, struttura costruttiva e stato di conservazione, ecc.) • descrizione della regolarità tecnica e giuridico-amministrativa (proprietà, identificazione catastale, regolarità edilizia, inquadramento urbanistico, indici edificatori e limiti di edificabilità, ecc.)

Le attività tecnico-amministrative e legali Entro lo scorso giugno si sono svolti i sopralluoghi presso tutti gli immobili. I tecnici competenti di

01.12.1975), l’analisi CPI (D.M. 16.2. 1982 Verifica della presenza di attività soggette a Prevenzione incendi), l’analisi dei vincoli, ecc. Come si è visto, nel corso dei sopralluoghi, sono state mappate tutte le non conformità tecniche, sia di tipo catastale, cioè relative alla non corrispondenza tra gli elaborati grafici presenti in Catasto dei Fabbricati e l’effettivo stato dei luoghi, sia di tipo edilizio/urbanistico, cioè relative a eventuali non corrispondenze tra lo stato dell’immobile e il progetto edilizio consegnato nel Comune in cui è situato l’immobile. L’attività di regolarizzazione conseguente alla mappatura delle non conformità, sia presso il Catasto, sia presso i Comuni rimane in capo direttamente a Banca d’Italia.

Copertina di un Fascicolo dell’Immobile


Best Practice

Immagini tratte dal sito web www.colliers-exitone.eu

• contesto territoriale e socioeconomico (contesto cittadino, caratteristiche del quartiere, ecc.) • considerazioni finali, comprensive di swot analisis. Questo tipo di analisi, attraverso le categorie dicotomiche in cui si struttura, minacce/opportunità e punti di forza/debolezza, rappresenta uno strumento chiaro ai fini di una valutazione preliminare degli elementi di opportunità con riferimento alla valorizzazione del bene derivanti sia da fattori intrinseci (caratteristiche proprie dell’immobile) sia estrinseci (fattori ambientali e di contesto). Nella scheda dell’immobile sono stati aggiunti alcuni allegati quali, ad esempio, il corredo fotografico, la documentazione catastale, le tabelle di regolarità, gli elaborati grafici forniti dal Committente ed altro ancora a completare un quadro esaustivo della situazione dell’immobile, propedeutico alla sua dismissione.

L’attività di comunicazione Nel frattempo, già a partire dall’aggiudicazione dell’appalto, l’RTI Colliers-EXITone ha lavorato per la promozione e pubblicizzazione del progetto di dismissione di Banca d’Italia sia presso gli organi di stampa, sia presso il target dei potenziali acquirenti. In particolare sono stati organizzati momenti di visibilità presso le più importanti

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fiere del settore immobiliare, l’EIRE – Expo Italia Real Estate Milano, 7-9 giugno, di cui abbiamo parlato nello scorso numero del nostro giornale e l’EXPO REAL Monaco, 4 – 6 ottobre 2011. In entrambi i casi sono stati creati poster e flyer promozionali ed è stato utilizzato un i-pad su cui è stata caricata una presentazione interattiva del progetto in italiano e inglese, così da garantire la necessaria visibilità dell’operazione sia in ambito nazionale sia internazionale. È, inoltre, online il sito web dedicato al progetto di dismissione: www.colliers-exitone.eu, il portale web progettato per l’appalto, disponibile sia in italiano sia in inglese, è accessibile senza restrizioni a tutti gli interessati, che possono visualizzate le informazioni generali sul patrimonio oggetto di dismissione e tenersi costantemente aggiornati circa l’avanzamento del piano di dismissione.

Immagini tratte dal sito web www.colliers-exitone.eu

Carolina Brunetti


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Accademia

Legge di Stabilità, Obbligo di formazione continua per i liberi professionisti, noi ci siamo | La tipica attività formativa di EXITone, curata dalla sua Accademia interna, è così articolata: Formazione di base – corso di formazione erogato a tutti i nuovi affiliati, volto a fornire le conoscenze e gli strumenti necessari (tecnici, gestionali, comunicativi, informatici e organizzativi) ad avviare la loro attività di Tutor dell’Immobile; Formazione professionale integrativa – ogni trimestre vengono programmati corsi di formazione per tutti gli affiliati della rete, volti ad aggiornare l’affiliato sulle nuove strategie di mercato e sui nuovi prodotti e servizi EXITone;

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a legge di stabilità per il 2012 ha apportato alcune novità piuttosto importanti in merito agli ordini professionali. Tra gli elementi cardine del rinnovamento degli Ordini troviamo l’obbligo di formazione continua a carico del libero professionista. Quasi tutti gli ordini hanno già introdotto negli ultimi anni specifici obblighi di formazione e aggiornamento per gli iscritti e questa legge va solo a formalizzare questo aspetto, mentre diventa obbligatoria per ingegneri e architetti, per i quali, prima, l’aggiornamento costituiva un generico dovere deontologico, senza regole precise da rispettare. La necessità di formazione continua è evidente: ogni materia evolve continuamente, in virtù delle modifiche legislative e del progresso tecnologico, cosicché le nozioni acquisite ai tempi dell’università e del tirocinio vanno periodicamente aggiornate. La formazione viene in genere erogata tramite convegni, seminari ed eventi analoghi, anche a distanza. La partecipazione a queste giornate com-

porta la maturazione di crediti formativi (in genere vale il principio “un’ora = un credito”), che comunque si possono accumulare anche tramite altre vie, come le pubblicazioni su riviste autorevoli del settore interessato. Questi eventi sono spesso a pagamento (e fiscalmente si può dedurre solo il 50% del costo, con evidente aggravio per i partecipanti), ma molti ordini organizzano eventi gratuiti a favore dei propri iscritti. Per ogni ordine si individuano il limite minimo di crediti da maturare (su arco annuale, biennale o triennale secondo i casi): chi non accumula un numero sufficiente di crediti formativi può andare incontro a sanzioni disciplinari. La pratica di questi anni ha dimostrato come le sanzioni siano solitamente molto blande, nei casi più gravi il professionista viene normalmente sanzionato con una semplice censura scritta da parte del suo ordine di appartenenza. Il Network EXITone, fin dalla sua nascita, basa la sua filosofia sul concetto di formazione dei suoi affiliati, volta a trasferire correttamente il know-how dall’azienda madre.

Attività didattiche formative volte alla diffusione di una cultura d’avanguardia nel campo del Real Estate e dell’innovazione energetica, promuovendo iniziative con Enti Universitari e formativi nazionali ed internazionali; Diffusione informazioni, news – tramite il forum dedicato alla rete EXITone vengono trasmesse costantemente informazioni di interesse generale per i professionisti, informazioni riguardanti l’azienda e il Network, notifiche riguardanti gare di appalto di possibile interesse per gli affiliati, segnalazione di opportunità di business. Affiancamento continuo – i responsabili di rete sono a disposizione degli affiliati per l’aggiornamento professionale e commerciale, per il supporto nella progettazione di campagne di comunicazione e per l’informazione sulle nuove strategie di mercato e sui nuovi prodotti e servizi. Carolina Brunetti


news normative

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Rilancio per l’Energy Performance of Building Directive | A cura dell’Area Consulting

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a Direttiva Europea 2002/91, meglio nota come EPBD (Energy Performance of Building Directive) è stata riproposta e sostituita dalla Direttiva 2010/31/UE del 19 maggio 2010, nota come “EPBD recast”. Il “rilancio” nasce dalla constatazione di come gli edifici siano responsabili del 40 % del consumo globale di energia nell’Unione, e, al contempo, l’Unione Europea si sia impegnata a ridurre del 20% il consumo energetico e a ricorrere alle fonti rinnovabili per coprire almeno il 20% del fabbisogno complessivo. Di conseguenza, diventa necessario predisporre interventi più concreti al fine di realizzare il grande potenziale di risparmio energetico nell’edilizia, tuttora inattuato, e di ridurre l’ampio divario tra i risultati dei diversi Stati membri in questo settore. Le misure per l’ulteriore miglioramento della prestazione energetica degli edifici dovrebbero tenere conto delle condizioni climatiche e locali, nonché dell’ambiente termico interno e dell’efficacia sotto il profilo dei costi. Tali misure non dovrebbero influire su altre prescrizioni relative agli edifici quali l’accessibilità, la sicurezza e l’uso cui è destinato l’edificio. Resta di esclusiva competenza degli Stati membri fissare requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi. Tali requisiti devono essere fissati in modo da conseguire un equilibrio ottimale in funzione dei costi tra gli investimenti necessari e i

risparmi energetici realizzati nel ciclo di vita di un edificio, fatto salvo il diritto degli Stati membri di fissare requisiti minimi più efficienti sotto il profilo energetico dei livelli di efficienza energetica ottimali in funzione dei costi. La Commissione elaborerà un quadro metodologico comparativo che consentirà di calcolare livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica. Gli Stati membri dovrebbero avvalersi di tale quadro per comparare i risultati del calcolo con i requisiti minimi di prestazione energetica da essi adottati. Viene sottolineato come gli edifici di nuova realizzazione e quelli esistenti sottoposti a ristrutturazione importante (e gli Stati membri dovrebbero poter scegliere di definire una «ristrutturazione importante» in termini di percentuale della superficie dell’involucro dell’edificio oppure in termini di valore dell’edificio) debbano sottostare a precisi requisiti di efficienza energetica. Inoltre, per questi edifici dovrebbero essere presi in considerazione sistemi alternativi di approvvigionamento energetico. Si propone una maggiore attenzione alle strategie che contribuiscono a migliorare la prestazione termica degli edifici durante il periodo estivo, quali l’ombreggiamento e una sufficiente capacità termica dell’opera edilizia, nonché sull’ulteriore sviluppo e applicazione delle tecniche di rinfrescamento passivo. La Direttiva 2010/31 rilancia la certificazione energetica degli edifici e richiede che gli enti e le amministrazioni pubbliche diano il buon esempio, applicando, ove possibile, le raccomandazioni presenti sull’attestato e affiggendolo in luogo ben visibile al pubblico. Viene ribadita la necessità del requisito di indipendenza per quanti debbano attestare la presta-

zione energetica di un edificio. Per rafforzare la trasparenza della prestazione energetica nel mercato immobiliare non residenziale dell’Unione, viene proposto un sistema comune volontario di certificazione della prestazione energetica degli edifici non residenziali. L’indicatore di prestazione energetica che figura nell’attestato di prestazione energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare venduta o locata deve essere riportato in tutti gli annunci dei mezzi di comunicazione commerciali. Viene introdotto il concetto di “edificio a energia quasi zero”: edificio ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa quella prodotta in loco o nelle vicinanze. Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione saranno edifici a “energia quasi zero” e a partire dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi dovranno essere “edifici a energia quasi zero”. La Direttiva dovrà essere recepita dai vari stati membri per le parti che comportano una sostanziale modifica di quanto richiesto dalla precedente Direttiva 2002/91/CE, la quale comunque deve essere già stata interamente recepita sui vari territori nazionali. Al fine di una corretta e completa applicazione di quanto previsto dalla Direttiva diventerà essenziale un coinvolgimento degli enti locali e regionali, cui, in Italia attualmente è affidato l’onere del controllo. La Direttiva Europea 2010/31/UE risulta essere un fondamentale strumento di indirizzo del mercato immobiliare europeo del futuro, in quanto detta dei requisiti molto forti in tema di efficienza energetica cui gli attori del mondo edilizio si dovranno necessariamente attenere attraverso una progettazione più attenta e l’impiego di tecnologie più efficienti.


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attività editoriale

Riqualificazione energetica nella sanità “Dal sistema complesso ospedaliero al modello di efficientamento energetico” | In uscita l’ultima “fatica” editoriale di EXITone, curata dal Presidente Ezio Bigotti

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a tradizione editoriale di EXITone continua! È infatti in uscita, all’inizio del nuovo anno e sempre nell’ambito della specialistica collana dedicata “Management Immobiliare” edita dal Sole24Ore, il volume, curato dal Presidente Ezio Bigotti, che tratta del risparmio e della riqualificazione energetica nel settore sanitario italiano, sia pubblico sia privato. I temi trattati vanno dal contesto normativo italiano ed europeo a quello economico, dalle attività erogate con il Multiservizio tecnologico al particolare riguardo che bisogna avere nella tutela dell’ambiente, mantenendo la “barra a dritta” verso una non più derogabile necessità di “imporre” soluzioni votate all’efficientamento della gestione delle risorse economiche, soprattutto nel settore pubblico. L’edizione ha un connotato tecnico-gestionale e può rappresentare per il lettore “addetto ai lavori” (sia un amministratore pubblico o sanitario, sia un operatore del settore) un utile punto di riferimento per la ricerca della risposta ad un quesito difficile: cosa fare e come organizzarsi di fronte ad indifferibili esigenze di riduzione dei costi e di razionalizzazione dei consumi, pur garantendo un alto livello del confort ed il rispetto delle normative vigenti in materia ambientale. La necessità di determinare un cambiamento epocale, con una nuova cultura e con nuovi strumenti, coadiuvati anche da una sempre crescente normativa cogente e di indirizzo, sono la genesi ma anche il cuore del libro, che fornisce un modello dato da un innovativo supporto alle decisioni denominato “Energy Hub”, sviluppato in stretta collaborazione con una società spin-off del Politecnico di Torino e sotto la Direzione Scientifica del Dipartimento di Energetica del medesimo ateneo. L’obiettivo dichiarato è di fornire ai diversi attori, Azienda Sanitaria ed Operatori Economici, gli strumenti operativi per ridurre i costi di gestione ma garantendo al contempo un adeguato livello di confort del Paziente stesso.

Copertina del libro “La riqualificazione energetica nella sanità”

Particolare attenzione viene data alle E.S.CO. che permettono di realizzare un intervento di efficientamento energetico a costo zero per il fruitore, che si ritroverà inoltre, al termine del progetto finanziato anche attraverso il FTT (Finanziamento Tramite Terzi), proprietario dell’impianto, fornendo così agli operatori economici uno strumento che garantisca il miglioramento a lungo termine delle risorse, ambientali ed economiche. Alessandro Lozar


partnership

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EXITone ancora una volta a fianco del Varese Calcio e dello Sci Club Sestriere |

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l biennio 2009/2011 ha visto l’inizio dell’avventura di EXITone nell’ambito delle sponsorizzazioni sportive. Abbiamo iniziato con realtà che ambivano ad ottenere visibilità a livello nazionale. E così è stato. Il Varese Calcio, del quale fummo partner nel febbraio 2010 in occasione della Festa del Centenario dello storico club, si è guadagnata nella stagione 2010/2011 la promozione in serie B.

La squadra del Varese Calcio con lo striscione EXITone

E per la stagione 2011/2012 EXITone ha sostenuto ancora una volta la squadra lombarda, sia perché credia-

mo fermamente nella coraggiosa avventura calcistica ed imprenditoriale di questo club, sia perché riteniamo che il calcio sia uno sport che trasmette bene i valori di EXITone, ovvero, capacità di innovare, capacità di gioco di squadra, mentalità vincente e sana competitività. La motivazione che spinge l’azienda a sostenere lo sport non è, però, necessariamente legata a logiche di ritorno sugli investimenti in termine di immagine, ma corrisponde più che altro al modello azienda EXITone, partecipe e responsabile nei confronti dell’ambiente nel quale opera e al cui sviluppo intende contribuire e su questa strada ci muoveremo anche nei prossimi anni. È da questa idea che nasce la volontà di sostenere nuovamente il prestigioso Sci Club di Sestriere, realtà dalla lunga tradizione che, fin dal 1931 propone l’insegnamento della tecnica dello sci attraverso il divertimento e gli splendidi paesaggi montani della Via Lattea in

Il Presidente del gruppoSTI, Ezio Bigotti, in mezzo ai ragazzi dello Sci Club Sestriere

cui viene svolta l’attività. È stata, infatti, per l’azienda un’esperienza veramente piacevole venire a contatto con lo spirito di gruppo che anima i ragazzi dello Sci Club che, oltre agli ottimi risultati ottenuti dagli atleti, ha evidenziato delle straordinarie doti umane. Sono questi aspetti dell’attività sportiva che veramente interessano l’azienda, aspetti che certamente nobilitano lo sport ma, nel contempo, dimostrano che si diventa prima uomini e poi appassionati e leali atleti. Carolina Brunetti

A.S. VARESE 1910

SCI CLUB SESTRIERE

Il calcio a Varese nasce nel 1910 con la costituzione del Varese Footbal Club. Nel 1964, sotto la guida del Presidente Cesare Casati, il club conquista la Serie A dopo due promozioni consecutive. Dopo la retrocessione del 1985 la società ha disputato, tra alti e bassi, oltre venti campionati nei tornei di Serie C. Nella stagione 2004/2005, dopo il fallimento della gestione Turri e la cancellazione del Varese Football Club dal panorama calcistico nazionale, la famiglia Sogliano costituisce l’A.S. Varese 1910 S.r.l., che viene iscritta al Campionato di Eccellenza. Al termine del Campionato il Varese ottiene la promozione in Serie D. L’anno successivo sancisce il ritorno nei campionati professionistici. Nell’estate 2008 la proprietà passa ad Antonio Rosati e già la stagione 2008/2009 si chiude col ritorno in Serie C1. Il biennio2009/2010 e 2010/2011 è importantissimo: la squadra ha infatti raggiunto l’obiettivo di una nuova promozione in Serie B dopo 25 anni, coronando il sogno di tutti i tifosi varesini.

Risale al 1931 la data di fondazione dello Sci Club Sestriere, dall’idea di alcuni pionieri dello sci piemontese che frequentavano il centro sciistico nato dalla volontà di Giovanni Agnelli, con lo scopo di costituire una scuola di sci che divulgasse le tecniche moderne e formare nuovi discesisti, addestrando giovani valligiani. Nel periodo precedente la seconda guerra mondiale la squadra azzurra di sci alpino è formata per il cinquanta per cento da atleti con l’aquila rossa sul petto. Lo Sci Club Sestriere non si limita però alla pura e semplice formazione di atleti, ma nel corso degli anni è diventato una realtà che svolge una grande funzione organizzativa, promuovendo una serie di manifestazioni a livello internazionale. Nel 2002, con la presidenza di Giorgio Alfieri, il club diventa il 1° Sci Club d’Italia, grazie ad una fondamentale diversificazione dell’attività che, pur mantenendo lo sci alpino al centro dell’attività, rispondesse a esigenze diverse e creando un club polivalente che si occupasse di sport a 360°.


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natale

gruppoSTI sceglie un Natale solidale |

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n occasione delle festività natalizie, le aziende e il personale del gruppoSTI hanno scelto un impegno sociale importante e concreto: fare un dono a migliaia di bambini del mondo partecipando al progetto umanitario Save the Children. In particolare l’azienda ha deciso di sostenere Save the Children, acquistando presso l’organizzazione sia i biglietti augurali sia i calendari 2012, ma soprattutto, insieme al personale, concorrendo all’acquisto di alcune migliaia di vaccini contro il morbillo. Oltre 500 bambini al giorno perdono la vita a causa del morbillo. Nonostante il rimedio contro questa malattia sia sicuro e a basso costo, nei paesi a basso reddito i vaccini sono ancora inaccessibili per tanti bambini.

I T S o p p u r g Il a r u g au e l a t a N n o Bu 2 1 0 2 e c i l e F e

Chi è Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente che lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini in Italia e nel mondo. Nata nel 1919, opera in 120 paesi del mondo con programmi di salute, risposta alle emergenze, educazione e protezione dei bambini dagli abusi e dallo sfruttamento. Save the Children International è una Ong (Organizzazione non governativa) con status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). Save the Children Italia lavora per la piena attuazione dei diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, rinforzando l’impatto degli interventi concreti realizzati in Italia e nel mondo, attraverso un’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica (campaigning) anche attraverso la promozione delle proprie posizio-

INDICE

2 Dalla crisi alle opportunità: Regole certe e razionalizzazione delle risorse! 3 EXITone al 41° meeting “APPRAISALS: evolving proceedings in global change”

ni, ed attività di advocacy a livello istituzionale, spesso in sinergia con altre organizzazioni (networking). Per maggiori info www.savethechildren.it.

10 EXITone e Colliers International Italia advisor per Bankitalia

EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXITone

12 Obbligo di formazione continua per i liberi professionisti

Registrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09

13 News Normative

DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova

5 Strumenti ed opportunità per il Tutor dell’immobile

14 La novità dell’editoriale EXITone

6 Organismo di Ispezione: Il contributo di EXITone

15 EXITone sponsor del Varese Calcio e dello Sci Club Sestriere

8 Primi passi per la commessa CONSIP Luce

16 Il gruppoSTI per un Natale solidale

REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 - 10064 PINEROLO (TO) STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)


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