EXtra n. 8

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n. 8 | 2012 |in questo numero|

Trimestrale d'informazione sul mondo EXITone

In evidenza

Best practice

News

“Il nuovo Network EXITone”

“L’area vasta Treviso”

“Quinto conto energia” “Anagrafe delle Imprese”

pag. 3

pag. 9

pag. 12


| 2 | editoriale

EXperience makes the difference! | Alexandra Mogilatova

G

entili lettori,

di questi avremmo potuto inter-

sta all’Ing. Hatem Shahwan, co-

il 2012 di EXIT

venire per migliorarne la funzio-

responsabile

one è iniziato

nalità con un approccio creativo

in cui approfondiamo gli aspetti

con importan-

e al contempo pragmatico.

operativi dell’incarico; a pagina

della

commessa,

In questo senso stiamo lavo-

9 analizziamo gli aspetti tecnici

Ora più che mai

rando sul nuovo progetto di Net-

della commessa dell’Area Vasta

stiamo vivendo un

work per i Tutor dell’Immobile di

di Treviso, in relazione al modello

momento di svolta

cui diamo qualche anticipazione

energetico applicato alle struttu-

che si è tradotto

da pagina 3: un Network rinnova-

re sanitarie. Per quanto riguarda

nella volontà di rinnovarci utiliz-

to ed evoluto nei contenuti e nella

i nuovi prodotti Vi presentiamo

zando al meglio la nostra creativi-

forma, basato sull'impiego di tec-

la Caldaia Tina, frutto della col-

tà e la nostra esperienza.

nologie di business intelligence

laborazione tra Gianfranco Pelle-

Sì, perché essere creativi e in-

mobile e fondato sul rafforzamen-

grini, nostro Tutor dell’Immobile,

novatori non significa solo ideare

to e consolidamento dei rapporti e

e l’Innovation Factory dell’AREA

progetti spettacolari e rivoluzio-

delle attività con gli attuali affiliati

Science Park di Trieste, un pro-

nari, ma anche trovare il modo di

e che, allo stesso tempo, sarà la

dotto totalmente orientato all’ef-

utilizzare in forma alternativa le

base per incrementare il numero

ficienza energetica. Ultimo nato tra

risorse disponibili per svilupparne

di affiliazioni.

i PRODOTTI frutto della creatività

ti e belle novità.

La nostra voglia di rinnova-

che contraddistingue EXITone, è

Creatività ed esperienza sono

mento passa anche attraverso gli

“SOTTOSERVIZI”, un servizio in

due facce della stessa medaglia, il

strumenti di comunicazione: dal

grado di incrementare le entrate

motore di una società che guarda

15 marzo scorso è on line il nuovo

degli Enti Locali attraverso l’ot-

con fiducia al futuro immaginando

sito web EXITone www.exitone.it

timizzazione della gestione del

di poter influire positivamente sul

e a breve anche il blog aziendale

sottosuolo comunale.

domani per renderlo più attraente

avrà una nuova veste.

al meglio il potenziale.

Il numero si chiude con l’inter-

Tra le altre novità di questo

vista a Ezio Combina, Procuratore

L’esperienza senza la creatività

numero Vi presentiamo una serie

di EXITone per il Sociale S.r.l., una

rischia di perdere gran parte della

di interviste condotte ai respon-

delle nuove aziende del gruppoSTI,

spinta propulsiva che serve a co-

sabili delle attività operative per

nata per offrire assistenza alla ven-

struire cose nuove che producano

comprendere gli sviluppi futuri e

dita di immobili, provenienti da di-

contemporaneamente benessere

fare una panoramica sul mercato

smissioni di grandi patrimoni im-

sociale e umano.

di riferimento, sulle commesse in

mobiliari, al fine di supportare le

Dunque, dopo un’attenta ana-

corso e sui nuovi prodotti: a pa-

fasce sociali più deboli.

lisi degli strumenti in nostro pos-

gina 7 parliamo dell’andamento

sesso, abbiamo stabilito su quali

di CONSIP Luce con un’intervi-

dell’oggi. Addirittura migliore.

Buona lettura! Alexandra Mogilatova


in evidenza

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Il nuovo Network EXITone. EXperience makes the difference! |

I

l network EXITone è il nostro punto di forza a livello nazionale. Disporre oggi di una rete moderna e all’avanguardia, fondata sull’impiego di nuove tecnologie e sulle potenzialità da queste offerte è strategico per continuare a crescere, nonostante l’attuale congiuntura, e rappresenta la nostra nuova mission. Il Network avrà una veste nuova: alcuni degli aspetti operativi e gestionali e il rapporto con il rinnovato TEAM della Direzione Network e Comunicazione verranno semplificati e, soprattutto, ci sarà un sostanziale cambiamento sotto

l’aspetto dell’impostazione dei servizi a supporto dell’affiliato, che diventeranno il vero cardine del Network. Le novità non mancheranno neanche dal punto di vista formale. Il contratto di franchising evolverà in direzione di una semplificazione: assumerà, quindi, le caratteristiche di

una formula di affiliazione light le cui basi saranno sempre appoggiate sulla nostra struttura interna, rodata e funzionante. Il nuovo contratto prevede: la diminuzione dell’impegno economico a carico dell’affiliato, l’uniformità del rapporto affiliante-affiliato e l’implementazione di prestazioni e servizi

L’e-learning La formazione a distanza non rappresenta unicamente una modalità per erogare servizi di formazione attraverso internet o una rete aziendale, quanto piuttosto un ambiente in cui è possibile scegliere il proprio ritmo di crescita professionale e pianificare in modo flessibile, nel tempo e nello spazio, il proprio percorso formativo. I vantaggi sono molteplici: multimedialità, interattività, indipendenza del percorso didattico libero da vincoli

di presenza o di orari e monitoraggio continuo del livello di apprendimento, sia attraverso il tracciamento del percorso, sia attraverso momenti di valutazione e autovalutazione. Risparmiare tempo - La formazione a distanza consente di ridurre notevolmente la durata della formazione: è provato che, in termini di efficacia, 4 ore di lezione in aula corrispondono a 1 sola ora di formazione a distanza.


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in evidenza

a supporto dell’attività di Tutor dell’immobile. La formazione specialistica e continua e tutti i servizi complementari saranno gestiti tramite strumenti e applicazioni di business intelligence mobile. Il trasferimento di know-how, interamente aggiornato, cambierà impostazione orientandosi verso la modalità e-learning, ormai essenziale per poter rispondere efficacemente a esigenze di tempo sempre maggiori, attraverso funzionalità fruibili in ogni luogo e in ogni momento. L’offerta formativa che stiamo predisponendo avrà, inoltre, un’impostazione concreta e pragmatica e soprattutto finalizzata all’acquisizione di professionalità e competenze specifiche.

In questa nuova fase ci impegneremo per offrire un servizio che rappresenti un reale valore aggiunto. Oltre alla Certificazione di Qualità ISO 9001 stiamo predisponendo uno schema formativo qualificato finalizzato alla certificazione della professionalità di Tutor dell’Immobile. La certificazione delle professionalità attesta che una determinata persona, valutata da una terza parte indipendente, secondo regole prestabilite, possiede i requisiti necessari e sufficienti per operare con competenza e professionalità in un determinato settore di attività. La certificazione delle professionalità può essere rilasciata da un organismo operante in conformità alla norma ISO/IEC 17024.

Saranno, inoltre, implementati i servizi di supporto alla comunicazione – Social Media Tools – e alla partecipazione alle gare. Gli affiliati EXITone avranno, anche, accesso a nuove opportunità e prospettive di business generate da sinergie strategiche sviluppate attraverso accordi commerciali e protocolli d’intesa siglati con soggetti esterni. Questa nuova formula del Franchising EXITone, che ovviamente presenta moltissimi altri aspetti, partirà ufficialmente a settembre 2012 quando tutti i servizi saranno stati implementati e testati. Seguiteci sui prossimi numeri di EXtra per scoprire tutti i dettagli del progetto e per iniziare insieme questa nuova avventura! Costanza Di Leo

Business intelligence Mobile La tecnologia è un elemento sempre più presente nelle realtà aziendali e professionali perchè costituisce un fattore abilitante fondamentale per i processi di business. L'aspetto chiave, più del prodotto in sè e dei pacchetti software, è rappresentato dalla modalità con la quale la tecnologia viene impiegata per il raggiungimento degli obiettivi professionali. In questo senso, le soluzioni Mobile & Wireless rivestono un ruolo sempre più importante nel favorire l’innovazione nelle imprese a tutti i livelli (processi, servizi o relazioni con clienti e partner) perché sempre più persone dedicano una parte crescente del proprio tempo ad atti-

vità lavorative effettuate lontano dall’ufficio o, per lo meno, dalla propria postazione fissa. Il fenomeno non è più limitato a specifiche categorie professionali ma coinvolge una parte sempre più importante e qualificata dei ruoli di un’impresa. Si allarga così la fascia dei cosiddetti mobile worker, professionisti che sentono l’esigenza di accedere a informazioni, applicazioni e strumenti di business in ogni luogo e in ogni momento. Questa esigenza è supportata dalle soluzioni di Business Intelligence Mobile andando a costituire uno spazio di lavoro virtuale che consente di mettere la persona “al centro”.


il Network

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TINA, la “caldaia” che non inquina dal nostro Tutor dell’Immobile Gianfranco Pellegrini |

P

arliamo di uno dei progetti di punta di Enerplan, il piano strategico di AREA Science Park e del Ministero dell’Ambiente per la produzione e l’uso efficiente dell’energia. Ma cos’è veramente TINA? Una pompa di calore ad alta temperatura acqua-acqua in grado di sostituire, senza ristrutturazioni, le caldaie centralizzate e di funzionare con impianti a termosifone. Tecnicamente, la PDC HT (nome tecnico di TINA) è una pompa di calore geotermica a doppio stadio ottimizzata per produrre calore fino a oltre 80°C con COP ~ 3, molto elevato per tale temperatura, con una potenza erogata di 115 kW. Queste performance, mai ottenute prima, sono dovute a particolari soluzioni scientifiche e tecnologiche, oggetto di brevetti internazionali. Un’innovazione brevettata dall’Ing. Gianfranco Pellegrini, nostro Tutor dell’Immobile, in collaborazione con Innovation Factory - l’incubatore di AREA Science Park di Trieste al fine di promuovere l’uso delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica e, in particolare, per risolvere il problema ciclico e dannoso delle emissioni di polveri sottili, che nelle città supera le emissioni di CO2. Un obiettivo strategico europeo e un’azione necessaria per la competitività e la

qualità della vita nelle nostre città: circa il 30% dei consumi di energia fossile deriva, infatti, dal riscaldamento e dal condizionamento degli edifici. Collaudata con successo in una scuola di Pordenone e, prossimamente, in altri edifici pubblici nella penisola, TINA produce energia rinnovabile per almeno il 70%, con ricadute molto positive sul versante ecologico: zero emissioni in loco e drastica riduzione dell’inquinamento nelle città. Per tutte queste ragioni tale innovazione tecnologica si candida a essere uno dei protagonisti del processo di trasformazione dei centri urbani, dando luogo a sistemi di tele-riscaldamento (TLR) distribuito per le abi-

tazioni. Questo TLR rinnovabile sarà costituito da semplici tubi in PVC. Una rivoluzione del concetto corrente di reti: dagli attuali macro impianti che riscaldano l’acqua in un punto solo, per poi trasportarla ai singoli terminali, a una rete di generatori di calore distribuiti nei singoli edifici. L’innovazione e il potenziale di sviluppo che la pompa di calore ad alta temperatura racchiude, hanno fatto sì che Tina si sia aggiudicata, lo scorso settembre, il primo premio italiano del concorso europeo “Smart Future Mind Awards”. Per maggiori informazioni su TINA vai su www.area.trieste.it/opencms/opencms/area/it/Enerplan/PdC/.

Principali vantaggi Risparmio economico Il maggior investimento iniziale rispetto alle caldaie tradizionali è compensato, negli anni, dai risparmi sul costo annuo di gestione energetica (35÷45%), comprensivo del costo di produzione energia e dei costi di gestione (terzo responsabile, manutenzione ordinaria e straordinaria, analisi combustione, ecc.). Stima del payback In Italia, nell’ipotesi di costo del metano e dell’energia elettrica attuale: payback di 3÷5 anni, a seconda delle condizioni d’installazione. Benefici gestionali I risparmi del 35-45% l’anno sono dovuti a: - bassissimi costi di esercizio; - esigenze di manutenzione fortemente ridotte; - eliminazione permessi e verifiche VVFF e ISPESL. Benefici energetici In questa fase, almeno il 70% dell’energia che serve a produrre il calore è rinnovabile ed attinta gratuitamente dalla natura. Benefici ecologici Zero emissioni in loco, per risolvere il problema dell’inquinamento nei microclimi cittadini. È nelle città, infatti, che si concentrano le emissioni da termosifone.


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il Network

Il nostro nuovo sito è online, ci abbiamo messo la faccia! Scopri le novità su www.exitone.it | Un sito internet di facile consultazione, curato nei dettagli e dall’aspetto moderno, collegato con i social network, mette EXITone a diretto contatto con clienti, fornitori e Tutor dell’Immobile.

È

online il nuovo sito istituzionale di EXITone. Originale nei contenuti e connotato da una rinnovata veste grafica, pulita e funzionale, il nuovo sito web è navigabile con tutti i principali browser in modo facile e intuitivo e si presenta come un utile strumento a disposizione degli utenti in generale e, nello specifico, di aziende, imprese ed enti che hanno l’esigenza di definire efficaci strategie di gestione e valorizzazione dei propri patrimoni immobiliari, nonché dei professionisti interessati a conoscere la nostra rete franchising e affiliarsi, diventando i nuovi Tutor dell’immobile. La home page è caratterizzata da una foto panoramica in cui abbiamo immortalato alcuni componenti dello staff di EXITone mentre per quanto riguarda l’albero di navigazione, il corpo della Homepage si compone in alto di un menù principale articolato nelle voci Azienda, Chi siamo, Servizi, Clienti, News & Eventi e Contatti. Conclude il menù il collegamento con il sito del gruppoSTI, Management & Investment Company del settore Asset Management di cui l’azienda fa parte.

L'home page del sito EXITone

Si dà poi evidenza, tramite i bottoni colorati posti in basso, alle peculiarità dell’azienda e cioè ai servizi che offriamo. Questi sono stati suddivisi in Engineering Energetico ed Engineering Immobiliare; il Network EXITone, cioè la nostra rete di professionisti certificati (i Tutor dell’Immobile); l’accreditamento in qualità di Organismo di Ispezione ai sensi della norma ISO/IEC 17020; il Sistema Gestionale Integrato, con il quale EXITone opera, nel rispetto delle norme ISO 9001 (qualità), OHSAS 18001 (salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), SA 8000 (etica e responsabilità sociale), ISO 14001 (Ambiente) e ISO/IEC 27001 (sicurezza dell’informazio-

ne) ed infine l’Editoriale EXITone in cui si presenta la rivista aziendale EXtra e tutte le pubblicazioni da noi curate nel corso degli ultimi anni in collaborazione con Il Sole 24 Ore. In alto a destra è poi possibile trovare un collegamento diretto ai social network: un bottone consente di accedere al nostro blog aziendale http://blog.exitone. it/, che contiene notizie e aggiornamenti dal settore immobiliare, mentre dall’icona Facebook si accede direttamente alla nostra pagina; è anche possibile cliccare sul “Mi piace” di Facebook e sul “plus” di Google. Buona navigazione! Carolina Brunetti


focus

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Iniziata la fase operativa della commessa CONSIP Luce | A tre mesi dallo start-up vediamo qual è l'andamento delle attività

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ello scorso numero di EXtra abbiamo iniziato a parlare di CONSIP Luce, una commessa rivolta agli Enti Locali per la gestione integrata degli impianti di illuminazione pubblica, la fornitura di energia elettrica, le operazioni di adeguamento normativo, tecnologico e di riqualificazione energetica degli impianti e la gestione degli impianti semaforici. Gli obiettivi della commessa sono il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento luminoso, il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei cittadini ed il miglioramento della sicurezza a condizioni economicamente vantaggiose. A tre mesi dall’inizio della fase operativa cerchiamo di approfondire alcuni aspetti dell’andamento dei lavori insieme ai responsabili della commessa. Entriamo nel dettaglio della commessa: quali sono gli step necessari per aderire alla Convenzione e cosa è stato fatto fino ad oggi? Attualmente la commessa è ancora in una fase iniziale, gli Enti Locali stanno iniziando ad aderire alla convenzione e, di conseguenza, abbiamo iniziato ad effettuare i primi sopralluoghi tecnici. Come per tutte le convenzioni Consip, gli step che portano le Amministra-

zioni a sottoscrivere un servizio richiedono molto tempo: come prima cosa le Amministrazioni devono inviare una Richiesta Preliminare di Fornitura, il documento con cui viene formalizzato il proprio interesse ad aderire alla Convenzione. A seguito della richiesta vengono svolti i sopralluoghi presso gli impianti, necessari alla redazione del Piano Dettagliato degli Interventi (PDI), l’atto che contiene tutti i dettagli sulla progettazione, la pianificazione e la preventivazione economica dei servizi richiesti dall’Amministrazione ordinante (nel caso di questa specifica commessa si parla di canoni relativi al servizio luce e al servizio di gestione degli impianti semaforici, proposta tecnica ed economica per gli interventi di manutenzione straordinaria, di riqualificazione energetica e di adeguamento normativo e tecnologico). Successivamente, se l’Amministrazione ordinante accetta le condizioni contenute nel PDI, viene rilasciato l’Ordine Preliminare di Fornitura.

Come si caratterizzano le Amministrazioni che hanno aderito alla Convenzione fino ad ora? Per il momento il quadro complessivo ci dice che abbiamo a che fare con Comuni medio-piccoli che hanno una media di circa 3.500 punti luce ognuno. Hanno aderito alla convenzione anche Amministrazioni più grandi, abbiamo ricevuto richieste anche da Comuni che hanno 10.000 o perfino 16.000 punti luce, ma possiamo dire che il target di riferimento è quello di Comuni con circa 35.000 - 40.000 abitanti. A livello operativo, quali sono le attività fino ad oggi realizzate? Come detto, per il momento abbiamo dato il via alla fase di sopralluogo in alcuni Comuni, fase delicata ed essenziale perché permette di definire i parametri per poter poi redigere il PDI. Durante il loro svolgimento, il nostro compito è quello di censire tutti i punti luce, i quadri e le lanterne semaforiche allo scopo di ricavarne i quantitativi. Oltre al censimento numerico dobbiamo anche occuparci di stabilire il canone di questi punti luce e per fare questo è necessario individuare la tipologia e la potenza di ogni lampada: la relazione tra questi due dati determina il canone annuale. Per calcolare i servizi extra-canone, come i lavori per la riqualificazione energetica, la manutenzione straordinaria e gli


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focus

adeguamenti tecnologici e normativi, è previsto anche un calcolo delle possibilità di efficientamento. Dal punto di vista operativo e pratico abbiamo riscontrato qualche criticità poiché il censimento e l’analisi sono fatti su punti luce che si trovano a 8-12 metri di altezza e per questo motivo si è reso necessario l’uso del cestello e talvolta anche del binocolo. Questa attività è svolta in autonomia o potete contare sul supporto dei partner della commessa? In questa fase stiamo operando in maniera indipendente, i nostri partner, Citelum S.A. leader nella gestione di energia per la fornitura agli Enti Pubblici e Siram S.p.A, primario operatore nella gestione dei servizi energetici e tecnologici per il cittadino,

hanno ruoli più operativi quindi interverranno negli step successivi. Come è composto il team che segue questa commessa? Non si può parlare di un team esclusivamente dedicato ma è certo che, essendo questa commessa molto impegnativa, le professionalità coinvolte dedicano ad essa molto tempo. Il team che segue CONSIP luce è composto dai responsabili operativi, referenti per tutte le attività, affiancati dalle persone che seguono integralmente gli aspetti necessari alla pianificazione e al controllo dei PDI. Inoltre, per poter svolgere in modo ottimale tutte le attività necessarie, ci avvaliamo del supporto di alcuni collaboratori esterni che svolgono sul campo le attività di rilevazione.

Sotto l’aspetto del know how questa commessa è importante non solo per le Amministrazioni che aderiscono ma anche per EXITone stessa. Sicuramente i vantaggi, da questo punto di vista, ci sono da entrambi i versanti. Per quello che riguarda i Comuni partecipanti, questi ottengono vantaggi di vario tipo: non solo, appunto, sotto l’aspetto del know how, ma anche in termini economici e pratici, grazie ai servizi contenuti nell’offerta. Dal punto di vista economico, infatti, siamo in grado di offrire riduzioni di prezzo concorrenziali, anche per quello che riguarda gli approvvigionamenti. Un altro vantaggio è invece legato al fatto che noi siamo in grado di individuare e preventivare una serie di indicazioni importanti per la manutenzione dei punti luce, sulla sua pianificazione e sul budget necessario. Inoltre, ed è questo l’aspetto più importante, noi disponiamo di un know how tecnologico e organizzativo che ci permette di ottimizzare i tempi organizzativi e la riuscita delle operazioni a tutti i livelli. Abbiamo in passato definito questa commessa un po’ sui generis e proprio per questo motivo l’ultimo aspetto assume importanza strategica anche per noi. EXITone dispone già, infatti, di un know how considerevole ma, ovviamente, c’è sempre spazio per sviluppare le proprie competenze: questa commessa consente un accrescimento professionale del personale impiegato grazie all’acquisizione di skills e conoscenze in un settore che fino ad oggi non avevamo approfondito completamente. Costanza Di Leo


Best Practice

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Area vasta TREVISO. Il Modello Energetico per le Strutture Sanitarie |

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al 2009 è attiva una commessa che riguarda l'aggiudicazione, da parte di EXITone e Poliedra, in RTI con SIRAM S.p.A. e GEFI S.p.A., di un appalto per la gestione dei servizi energia e calore per il Sistema Sanitario del Veneto. L’obiettivo della commessa è quello di gestire e valorizzare il patrimonio impiantistico di ogni Azienda ULSS delle cinque Aree Vaste (Venezia e Rovigo, Verona, Padova, Vicenza e Treviso), in cui è suddivisa la Regione, lavorando in sinergia con le varie Unità Sanitarie; il modus operandi dell'RTI è quello di fornire beni e servizi essenziali al mantenimento delle condizioni di efficienza, sicurezza e tutela ambientale sovrintendendo anche al miglioramento del processo e del controllo energetico. Nel numero 5 di EXtra abbiamo parlato in generale della commessa, vediamo ora quali sono le attività in riferimento all'Area Vasta Treviso, con particolare attenzione al Modello Energetico, realizzato dal Politecnico di Torino, per le strutture sanitarie. Il modello energetico per l'Area Vasta di Treviso è stato applicato alla struttura campione Ospedale Cà Foncello - ULSS 9. Il Modello, che è stato implementato e verificato su cinque strutture campione e che può essere applicato a qualsiasi struttura ospedaliera, è lo strumento che svolge la funzione di amministrare

L'ospedale Ca' Foncello di Treviso

il processo di gestione energetica di un sistema sanitario allo scopo di orientare le scelte verso interventi di risparmio energetico. Adottare questo Modello significa disporre di uno strumento di analisi della situazione esistente in grado di fornire, da un lato, indicazioni sugli interventi finalizzati alla riduzione dei consumi e, dall'altro, una valutazione sulla conformità o meno del sistema di produzione energetica in relazione a principi di economia e sostenibilità, in grado di fornire anche indicazioni circa interventi di ottimizzazione gestionale e ammodernamento infrastrutturale. In campo ospedaliero, dove le strutture sono caratterizzate da un consumo specifico tre volte superiore rispetto ad una struttura residenziale, la ricerca di una maggiore efficienza energetica può essere affrontata con successo solo attraverso un approccio che analizzi le

strutture a livello aggregato mediante l’applicazione di un modello che permetta di indirizzarsi verso le tecnologie che meglio si adattano alle caratteristiche di ciascuna struttura, consentendo così il raggiungimento degli obiettivi predefiniti. Vista la complessità del sistema ospedaliero, l'analisi sull'esistente può essere condotta in modo adeguato solo se inserita all’interno di un processo ripetibile e standardizzabile. Il modello utilizzato è stato sviluppato ad hoc per l’analisi del sistema ospedale allo scopo di individuare delle aree di intervento che siano caratterizzate dalle stesse esigenze e da margini di efficientamento elevati. Il Modello Energetico del sistema ospedale prevede interventi articolati in tre fasi: analisi dei consumi, diagnosi energetica e definizione dell’intervento. Nelle prime fasi è possibile individuare gli ele-


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Best Practice

menti che, a causa della loro scarsa qualità, incidono maggiormente sui consumi ed è inoltre è possibile capire se il consumo elevato di una ZEO (Zona Energeticamente Omogenea) è da ricondurre a fattori oggettivi, come la scarsa qualità del sistema edificio-impianto, o ad una cattiva gestione della struttura. In un secondo tempo, si può quindi procedere con la definizione di un programma di interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico del sistema. Sostanzialmente, partendo dalla richiesta energetica dell’ospedale, il Modello deve avere la capacità di produrre degli scenari impiantistici che siano in grado di minimizzare i costi capitali, piuttosto che quelli di gestione, o di minimizzare le emissioni di gas serra o di richiedere una minore potenza installata. Per quel che riguarda l’applicazione del Modello sull’Area Vasta Treviso - Ospedale Cà Foncello, l’analisi ha portato all’individuazione di alcuni interventi finalizzati ad adottare soluzioni impiantistiche più funzionali, a sostituire apparecchiature non più efficienti o non idonee e svolgere attività di adeguamento normativo a sezioni impiantistiche fuori norma. In particolare, si intende trasformare il circuito acqua calda da vaso aperto a vaso chiuso; l’attuale sistema di espansione aperto dei fluidi presenta, infatti, dei

malfunzionamenti che causano complicazioni annesse agli impianti determinando di fatto una serie di problematiche quali trabocchi d’acqua dai vasi e formazione di correnti parassite. L’intervento che si intende eseguire punta all’eliminazione dei difetti impiantistici esistenti prevedendo l’eliminazione

un sistema di comunicazione interno dei presidi ospedalieri ed è stata proposta la creazione di una bacheca virtuale progettata da EXITone in collaborazione con il Politecnico di Torino e la Fondazione Torino Wireless. Si tratta di uno schermo di grandi dimensioni che racchiude al suo interno un vero e proprio

Caratteristiche tecniche Marca: Sile o similare – mod.: 5000 l Capacità totale: 5000 l Capacità utile di espansione: 3692 l Dimensioni: ø 1400 mm

Caratteristiche tecniche dell’espansore verticale monoblocco

dei due vasi aperti e l’installazione di un nuovo circuito chiuso facente capo ad un espansore verticale a pressione costante regolabile in base alle esigenze reali del circuito. Nella fase di analisi della situazione esistente non sono emersi impedimenti per quanto concerne la realizzazione dei nuovi impianti, il nuovo sarà infatti facilmente inserito nell'assetto attuale. Ad implementazione del Modello Energetico, sono stati realizzati altri interventi da parte dell’RTI che rendono particolarmente qualificante il suo operato: è stato creato

PC, una scheda di rete, un ricevitore televisivo e un rice-trasmettitore bluetooth. La bacheca, già adottata con successo nell’ateneo torinese, ha il compito di permettere agli utenti delle strutture sanitarie di avere sempre a disposizione, attraverso la tecnologia blutetooth, informazioni utili quali orari delle visite, ubicazione e orari di operatività di reparti e sportelli, modalità di prenotazione, ecc. Parallelamente a queste attività, una delle aziende del gruppoSTI, Poliedra Sanità, è stata coinvolta nella realizzazione del censimento delle apparecchiature biomedicali. I dati ricavati dal censimento potranno essere utilizzati per ottimizzare la gestione delle apparecchiature o permettere una programmazione finalizzata all'assegnazione dei fondi disponibili. L'attività sarà attivata su una struttura ospedaliera pilota e poi estesa, su richiesta, alle strutture individuate dal Committente.


Le Novità

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IL PRODOTTO SOTTOSERVIZI. Una “soluzione” alla crisi degli Enti Locali? |

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i presentiamo il nuovo nato tra i prodotti EXITone, che abbiamo battezzato “SOTTOSERVIZI”. Ancora una volta abbiamo creato un servizio, rivolto alla Pubblica Amministrazione, che parte dal principio della conoscenza come base di ogni buon processo di gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico. Il prodotto si rivolge agli Enti Locali che hanno l’onere di gestire non solo l’occupazione del suolo pubblico, ma anche del sottosuolo, cioè dei metri di terreno occupati dalle reti di sottoservizi, con particolare riferimento a tubature del gas, della luce, dell’acqua, del telefono e, ove presente, del teleriscaldamento. EXITone, con questo Prodotto, va ad affiancare le Amministrazioni Locali che intendano non solo procedere alla verifica dei metri effettivi occupati dalle reti di sottoservizi che fruiscono del sottosuolo, ma è anche in grado di fornire l’analisi, la valutazione e l’eventuale revisione delle diverse condizioni concessorie determinabili dalle norme di riferimento. Per approfondire al meglio il funzionamento del PRODOTTO SOTTOERVIZI, abbiamo intervistato l’Ing. Sergio Puiatti, della società Factory Planning, nostro partner in questa attività. Da cosa è nata l’idea del PRODOTTO SOTTOSERVIZI? Il prodotto Sottoservizi prende spunto dalla definizione dei PUGSS – Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo, strumento urbanistico di pianificazione del sottosuolo, previsto a livello nazionale fin dal 1999 dalla Direttiva per la razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici (D.P.C.M. del 3/3/99) e, dal 2003, introdotto e regolamentato in Lombardia dalla Regione attraverso la Legge Regionale 26/03 e il Regolamento Regionale n.3/05.

Tale Piano è un documento innovativo poiché affronta le possibili trasformazioni e la gestione del sottosuolo comunale in relazione agli indirizzi che sono trattati negli altri documenti di pianificazione territoriale, che, sino ad ora, erano rivolti alla sola gestione del soprasuolo. Alla base del prodotto c’è, inoltre, un elemento che nasce da esperienze specifiche in merito all’applicazione delle norme relative alla tassazione dell’occupazione del suolo pubblico, che ha generato una fortissima sperequazione tra le somme determinate come tassazione per le piccole occupazioni (passi carrai, chioschi, dehor, ecc.) e le occupazioni realizzate mediante reti tecnologiche. In ultimo, la conoscenza di alcune esperienze compiute da Enti (soprattutto lombardi) ha consentito di definire il progetto. Quali sono le fasi dell’attività proposta alle Pubbliche Amministrazioni? L’obiettivo è la redazione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, del PUGSS - Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo, ma, in un momento storico di indubbia complessità per gli Enti Locali, la redazione di tale strumento risulta assai onerosa, pertanto si sta proponendo agli stessi Enti di procedere per step successivi. Il primo è dato dal reperimento delle risorse economiche, introducendo una nuova entrata patrimoniale ai sensi dell’art. 27 del Codice della Strada, ovvero rendendo le concessioni onerose con l’introduzione di un “canone di concessione non ricognitorio”. Tale passo viene compiuto con la redazione di un apposito regolamento, la costruzione delle banche dati relative alle concessioni vigenti ed infine con l’affiancamento per la determinazione e la modalità di incasso di tale canone.

Quale strumentazione viene utilizzata? Oltre ad un importante lavoro d’archivio (ricerca, analisi e “mappatura” delle concessioni vigenti tramite software per la gestione territoriale – GIS) è prevista una fase di rilievo e censimento; tale attività viene compiuta mediante l’utilizzo di tablet dotati di GPS, ma, nel caso di significative estensioni, come nel caso di Enti provinciali, viene utilizzato anche un veicolo ad alto rendimento per le rilevazioni dei punti di accesso alle reti tecnologiche. Infine, in situazioni particolarmente complesse si prevede l’utilizzo di telecamere ispettive e strumenti quali i Georadar per l’analisi del sottosuolo. Che risultati può ottenere l’Ente Locale che sceglie il prodotto SOTTOSERVIZI? I risultati sono molteplici, il primo, come detto, è dato da un incremento delle entrate derivanti dall’introduzione del “canone di concessione non ricognitorio”, ma è significativo anche quello derivante dalla realizzazione di una cartografia di identificazione delle consistenze delle reti tecnologiche e dalla creazione di un archivio informatico delle concessioni vigenti. Quali vantaggi può ottenere l’Ente Locale che sceglie un partner come EXITone per lo svolgimento di questo servizio? Sicuramente tra i primi vantaggi c'è quello dell’economicità che deriva dall’industrializzazione del processo e dalla standardizzazione delle procedure operative di utilizzo applicate da EXITone; c’è poi la garanzia e la certificazione di professionalità del Tutor dell’Immobile che andrà ad affiancare gli Enti Locali nel lavoro sul campo e, non ultimo, l’affidabilità, la trasparenza e l’efficienza di un processo certificato ai sensi della norma ISO 9001. Carolina Brunetti


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news

Quinto Conto Energia |

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ostenibilità economica e ambientale: questi i cardini su cui il Governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale. Il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, dell’Ambiente Corrado Clini e dell’Agricoltura Mario Catania hanno varato uno schema di decreto ministeriale che definisce i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche allo scopo di garantire una crescita più equilibrata che consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta. Il decreto punta a confermare l’Italia come il secondo mercato mondiale del fotovoltaico dopo la Germania: l’obiettivo di potenza installata è stato portato a circa 23 mila MW a fine dicembre 2016, quando si raggiungerà un costo indicativo annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro. Raggiunti i 6 miliardi, potrebbero essere riviste le modalità d’incentivazione facendo scattare risorse al massimo per ulteriori 500 milioni. Gli incentivi subiranno tagli del 3236% ed è confermato che la tariffa

incentivante sarà riconosciuta per 20 anni a partire dalla data di entrata in esercizio dell’impianto e sarà costante per tutto il periodo d’incentivazione. Accedono alle tariffe incentivanti gli impianti il cui costo annuo indicativo degli incentivi nel semestre non supera gli 80 ML€, gli impianti con caratteristiche innovative il cui costo annuo indicativo degli incentivi nel semestre non supera i 10 ML€ e gli impianti a concentrazione il cui costo annuo indicativo degli incentivi nel semestre non supera i 10 ML€. Tutti gli impianti accederanno agli incentivi previa iscrizione a un registro. L’accesso avverrà sulla base di criteri quali: classe energetica degli edifici, sostituzione di coperture in eternit, ubicazione in siti contaminati, asserviti ad azienda agricola, realizzati da Comuni con meno di 5000 abitanti, realizzati su serre, pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche, data di autorizzazione, potenza e data d’iscrizione al registro. La tariffa resterà onnicomprensiva, determinata in base alla potenza e alla tipologia di impianto. Per il primo semestre (dal luglio 2012, salvo il rag-

giungimento dei 6 miliardi di euro di spesa in data successiva) è pari a 237 euro per MWh per impianti sugli edifici di potenza tra 1 e 3 kW, con una tariffa premio sull’autoconsumo di 155 euro per Mwh. Per gli altri impianti fotovoltaici la tariffa onnicomprensiva dovrebbe essere di 229 euro per MWh e di 147 euro per MWh quella con premio sull’autoconsumo. Nel secondo semestre di applicazione si dovrebbe scendere rispettivamente a 207 e 125 euro per MWh per gli impianti montati sugli edifici e a 200 e 118 euro per MWh per gli altri impianti fotovoltaici. Nel terzo semestre a 178 e 96 euro per MWh per i primi e a 178 e 96 euro per MWh per i secondi. Per gli impianti che entrano in esercizio dopo il 30 giugno 2012, occorrerà trasmettere al GSE l’attestazione dell’adesione del produttore dei moduli a un consorzio europeo che garantisca il riciclo dei moduli utilizzati e il certificato rilasciato da un organismo di, certificazione accreditato a livello europeo o nazionale, attestante che il produttore dei moduli possiede le certificazioni ISO 9001:2008, OHSAS 18001 e ISO 14000 e il certificato d’ispezione di fabbrica relativo a moduli e gruppi di conversione a verifica del rispetto della qualità del processo produttivo e dei materiali utilizzati.

Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche

Valori normalizzati a 20 anni e alle ore di producibilità italiane. Valori vigenti ad agosto 2012, secondo le legislazioni attuali, non tenendo conto di ulteriori tagli in discussione

Il decreto sulle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, in vigore dal 1° gennaio 2013, stabilisce che la spesa per gli incentivi crescerà dai 3,5 miliardi attuali fino a 5,5 miliardi l’anno per stabilizzarsi entro il 2020. Il nuovo decreto introduce dei meccanismi per contingentare la potenza annua installata: gli im-


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pianti oltre i 5 MW - 20 MW per l’idroelettrico e il geotermico - accederanno agli incentivi tramite aste al ribasso nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua. Gli impianti compresi tra i 50 kW e i 5 MW avranno accesso alle tariffe previa iscrizione ai registri del GSE; quelli sotto i 50 kW saranno liberi di accedere agli incentivi dopo l’entrata in esercizio. Anche in questo caso, l’accesso ai registri avverrà sulla base di criteri di priorità: impianti iscritti al precedente registro che non sono riusciti a entrare, piccoli impianti di proprietà di aziende agricole, minor potenza degli impianti, anteriorità dell’autorizzazione, precedenza della data di richiesta d’iscrizione al registro.

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Valori normalizzati a 20 anni e alle ore di producibilità italiana (aggiornati a gennaio 2012).

Semplificazioni: un’anagrafe per le Imprese |

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na banca dati nazionale dei contratti pubblici per un controllo più semplice dei requisiti nelle gare d’appalto: dall’1 gennaio 2013 sarà utilizzato questo sistema previsto dall’articolo 20 del 015/2012 (Legge 4 aprile 2012 n. 35), che eleva il ruolo dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Già la Legge 106/2011 e il D Lgs. 82/2005 (Codice amministrazione digitale) includevano l’idea di un contenitore dove far confluire la documentazione delle imprese comprovante il possesso dei requisiti tecnico-organizzativi ed economico-finanziari richiesti per la partecipazione a gare d’appalto, ma adesso l’Autorità di vigilanza è stata indicata come custode di questi dati. Gli articoli 42 e 48 del Codice dei Contratti, modificati dalla Legge 106/2011, prevedono che le stazioni

appaltanti introducano in una banca dati le certificazioni, indispensabili per partecipare a gare successive, che attestino le prestazioni effettuate da imprese in appalti, servizi e forniture nell’ultimo triennio, dimostrando capacità tecnica e professionale. In questo modo, grazie all’utilizzo di un’unica certificazione, si riducono costi e oneri amministrativi per le stazioni appaltanti e le imprese e si riducono i costi amministrativi legati alla partecipazione e alla gestione delle procedure di gara. Anche il rischio di errori nell’assemblaggio e nella spedizione di plichi si ridurrà, la modulistica sarà uniformata e le verifiche dei requisiti di ordine generale, tecnico ed economico, si faranno on line. I requisiti tecnico organizzativi ed economico-finanziari per partecipare alle gare diventano di due

tipi (art. 20 comma i lettera a): quelli corrispondenti alle categorie della banca dati, per i quali basterà la certificazione della banca dati, e quelli che se ne discostano per i quali provvederà la stazione stessa. Finiranno anche le dispute sul falso innocuo, cioè sulle dichiarazioni delle imprese difformi dalla realtà ma che non pregiudicano il corretto svolgimento della gara (Consiglio di Stato 1471 del 16 marzo 2012). Soprattutto non saranno più possibili disparità di trattamento quando un’impresa partecipa a più gare contemporanee ed è ritenuta idonea solo da alcune amministrazioni. Un certificato unico garantisce omogeneità di giudizio e pone le basi per ulteriori criteri reputazionali. A cura della Divisione Ingegneria Energetica


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partnership

EXITone PER IL SOCIALE |

EPS, EXITone per il sociale, società controllata da EXITone, offre servizi di consulenza per l’assistenza alla vendita di immobili, provenienti da dismissioni di grandi patrimoni pubblici/privati, al fine di supportare le fasce sociali più deboli coinvolte.

P

ubblichiamo qui di seguito un’intervista a Ezio Combina, Procuratore di EPS, che ci racconta qualcosa in più su questa società.

Come nasce EXITone per il Sociale? EPS è nata in seno al progetto di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione ENASARCO, che vede EXITone direttamente coinvolta nella gestione dei servizi tecnici e di assistenza alla vendita. Il piano di dismissione intrapreso dalla Fondazione ENASARCO ha previsto, sin da subito, una particolare attenzione rivolta alla tutela degli interessi degli inquilini coinvolti, non solo dando a tutti la possibilità di esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto dell’abitazione occupata, ma anche fornendo particolari

tutele a coloro che, anche a fronte di redditi medio-bassi, non sono economicamente in grado o non intendono acquistare l’immobile pur continuando ad occuparlo. EXITone per il Sociale è nata proprio per intervenire in questa fase, consentendo agli inquilini di beneficiare di tutele e condizioni migliorative rispetto a quelle previste dalla convenzione esistente tra Fondazione ENASARCO ed Organizzazioni Sindacali. In cosa consiste praticamente l’attività di EXITone per il sociale? EPS ha siglato una convenzione con le maggiori Organizzazioni Sindacali, con il totale assenso della Fondazione ENASARCO, proprio allo scopo di offrire condizioni migliorative e tutele supplementari a chi non può sostenere l’acquisto dell’immobile: gli inquilini possono acquisire, se ultraottantenni, il diritto di abitazione gratuito, se hanno superato i 67 anni il diritto di abitazione a titolo oneroso, la locazione a canone convenzionato, oltre ad avere l’opzione di liberare l’appartamento. È importante sottolineare che EPS non acquista direttamente gli immobili, bensì mette a dispo-

sizione degli inquilini le risorse economiche per farlo; provvede, quindi, a ricollocare l’immobile sul mercato, in forza della procura conferitale dall’inquilino. EPS si fa quindi carico del costo dell’immobile, e si assume anche gli oneri delle spese notarili e fiscali connesse alla compravendita e le sanzioni che l’inquilino dovrà pagare a seguito della rivendita dell’appartamento, a causa della perdita dei benefici fiscali per l’acquisto della prima casa. Ci teniamo anche ad evidenziare che EPS ha individuato e selezionato dei partners finanziari, disponibili all’erogazione di mutui a condizioni agevolate e con una durata di lungo periodo, a cui può accedere anche chi intende acquistare il solo usufrutto o il diritto di abitazione. Quali sono i vantaggi per gli inquilini e gli acquirenti finali? Innanzitutto gli inquilini ottengono condizioni migliorative, rispetto a quelle offerte dalla Fondazione ENASARCO, mentre il terzo acquirente ha l’opportunità di effettuare un solido investimento, ad un prezzo vantaggioso rispetto al valore effettivo di mercato. Cerchiamo di capire nel dettaglio le caratteristiche delle possibilità offerte agli inquilini. - Diritto abitazione a titolo gratuito: possono acquisire tale diritto solo i singoli o i nuclei familiari composti da ultraottantenni.


partnership

All’inquilino è offerta la possibilità di continuare ad abitare l’appartamento attualmente occupato con contratto di locazione, senza più la corresponsione del relativo canone ma a titolo completamente gratuito. Quindi, dal momento del rogito dalla Fondazione ENASARCO, l’inquilino non pagherà più l’affitto. Il vantaggio per l’inquilino in questo caso è immediato, quello per l’investitore si manifesterà invece nel medio termine: acquisterà, infatti, un immobile gravato da diritto abitazione ma proprio per questo lo pagherà un prezzo sensibilmente inferiore rispetto al reale valore di mercato beneficiando inoltre, sul medio termine, della fisiologica rivalutazione del bene. - Diritto abitazione a titolo oneroso: è una modalità atta a tutelare gli inquilini nella fascia di età tra i 67 e gli 80 anni. Per questi è prevista, infatti, la possibilità di acquistare il diritto di abitazione ad un prezzo che diminuisce proporzionalmente al crescere dell’età dell’inquilino. Egli acquisisce tale diritto a fronte di un esborso minimo, eventualmente finanziabile da Istituti di Credito convenzionati con EPS. Il vantaggio per l’inquilino, in questo caso, consiste nel risparmio di un importo equivalente a due annualità di canone di locazione, rispetto alla stessa operazione effettuata con la Fondazione ENASARCO. Anche in questo caso i vantaggi per l’acquirente sono legati al prezzo d’acquisto dell’immobile, nettamente inferiore rispetto al valore di mercato, ed ulteriormente scontato

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Come avviene il contatto con gli inquilini? EPS raggiunge gli inquilini per il tramite delle Organizzazioni Sindacali; i nostri funzionari sono settimanalmente presenti negli edifici oggetto di dismissione in modo da poter chiarire dubbi, fornire informazioni e sottoscrivere con gli inquilini interessati i mandati di vendita.

Ezio Combina, Procuratore di EXITone per il Sociale

di un importo pari al valore del diritto di abitazione “acquistato dell’inquilino”. - Diritto di locazione: in questo caso offriamo all’inquilino la possibilità di rinnovare il contratto di locazione con una durata di 5+3 anni, anche se non rientra nelle fasce deboli: chi ne fa parte infatti ha diritto a questo rinnovo contrattuale di default, mentre chi dispone di un reddito più alto, attraverso EPS ha la possibilità di acquisirlo a canone convenzionato. Il nuovo canone sarà in linea con l’attuale, aggiornato con le rivalutazioni ISTAT ed incrementato del 5%. Il vantaggio per l’acquirente, in questo caso, consiste nell’acquisto di un immobile ad un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato, che genera, inoltre, un reddito da locazione.

In che modo viene determinato dalla Fondazione Enasarco il prezzo di vendita degli immobili agli inquilini? Il prezzo è stabilito da un Valutatore esperto indipendente, che tiene in considerazione il valore di mercato dell’immobile libero, la tipologia dell’abitazione, l’esposizione, il piano e le condizioni manutentive generali. Viene poi applicato uno sconto del 30% in quanto l’appartamento è occupato. A questo prezzo viene applicata un’ulteriore riduzione del 10%, nel caso di acquisti collettivi che interessino almeno il 70% degli appartamenti dello stesso stabile. Quante persone sono coinvolte nel processo di rivendita di EPS? Il personale interno di EPS si occupa di supervisionare l’attività nel suo complesso e di tenere i rapporti con gli Istituti Bancari e gli inquilini. L’unica attività che abbiamo esternalizzato è riferita all’acquisizione dei mandati. Per questa attività ci avvaliamo infatti di collaboratori esterni, professionisti del settore immobiliare che operano attraverso una struttura autonoma e con i quali abbiamo condiviso strategie e procedure di acquisizione.


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comunicazione

Progetti in corso. Da oggi anche su LinkedIn! |

L

a nostra attività di comunicazione è sempre al passo coi tempi: EXITone è oggi presente con il profilo ufficiale su LinkedIn, social network dedicato al mondo professionale. LinkedIn è utilizzato per la costruzione di una rete di contatti professionali. Oggi LinkedIn, presente in oltre 200 paesi, ha superato i 100 milioni di utenti diventando il social network numero uno per le attività di business. LinkedIn copre circa 150 diversi comparti economici e oltre 400 “regioni economiche”. Lo scopo principale è consentire agli utenti registrati il mantenimento di una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo, per generare utili contatti professionali: colleghi, partner, clienti, collaboratori. Le persone nella lista sono definite “connessioni”, ed esse sono in effetti le connessioni di un nodo (l’utente) all’interno della rete sociale. Utilizzare LinkedIn consente di poter essere presentati a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un comune contatto e

trovare opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all’interno della propria lista di contatti o del proprio network. Iscrivetevi a LinkedIn e diventate follower di EXITone!

E presto… Anche il blog EXITone si rinnova! A breve anche il blog di EXITone http://blog.exitone.it/ cambierà veste rinnovandosi e assumendo un aspetto più in linea con il nuovo sito web, già on line.

2 EXperience makes the difference!

INDICE

3 Il nuovo Network EXITone. 5 TINA, la “caldaia” che non inquina dal nostro Tutor dell’Immobile Gianfranco Pellegrini 6 Il nostro nuovo sito è online, ci abbiamo messo la faccia! 7 Iniziata la fase operativa della commessa CONSIP Luce

I contenuti saranno sempre aggiornati con le ultime notizie e con le novità normative più importanti per offrirvi una panoramica sul mercato immobiliare ma anche per darvi la possibilità di contribuire con osservazioni e commenti alle notizie e confrontarvi con gli altri lettori. Tutto questo sarà però inserito in un contesto completamente rinnovato dal punto di vista grafico per essere più accattivante e facilitarne la lettura. Seguiteci sul sito web www.exitone.it e su Facebook per tutti gli aggiornamenti sul blog aziendale, buona navigazione! Costanza Di Leo

9 Area vasta TREVISO. Il Modello Energetico per le Strutture Sanitarie

EXtra, Trimestrale d’informazione sul mondo EXITone

11 IL PRODOTTO SOTTOSERVIZI. Una “soluzione” alla crisi degli Enti Locali?

Registrazione presso Tribunale di Pinerolo n. 1/2009 del 29/06/09

12 Quinto Conto Energia

DIRETTORE RESPONSABILE: Alexandra Mogilatova

13 Semplificazioni: un’anagrafe per le Imprese

REDAZIONE: Stradale San Secondo, 96 - 10064 PINEROLO (TO)

14 EXITone PER IL SOCIALE.

STAMPATO PRESSO: TIPOGRAFIA ALZANI V. A. Grandi, 5 - 10064 Pinerolo (TO)

16 La comunicazione. Da oggi anche su LinkedIn!


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