NAMIBIA. Experience Magazine. Marzo 2022.

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MAR Z O

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E X P E R I E NC E

NAMIBIA

MAGAZ I NE


Siamo davvero in Africa? Sulla spiaggia scorgo i pinguini e le otarie. Per un attimo abbiamo la sensazione di essere atterrati in un altro continente. Alzo lo sguardo e un'antilope salta libera, poi una chiesa tedesca e il cibo che normalmente mangio in Germania. Ma le dune del deserto, che scorgo da lontano, mi avvolgono come una coperta in un mare incredibilmente rosso e hanno il sapore dell'Africa. Le scritte in tedesco, i boscimani, i ghepardi, i dolci pannosi che tanto mi piacciono e mi ricordano Dresda. La Namibia non smette mai di stupirmi. Dalla Skeleton Coast a Windhoek, pensate, qui alcuni elefanti hanno dovuto adattarsi a vivere nel deserto e un meteorite è caduto nel suo entroterra arrivando chissà da dove... Siamo in una delle zone meno popolate del pianeta, gli elementi che la fanno da protagonista sono quelli basici, quelli che ci sono sempre stati: sabbia, vento, acqua, fuoco, animali, piante. La Namibia è un luogo curioso, un luogo di colori forti ed emozioni che incalzano. Le sue dune possono raggiungere i 300 metri di altezza e sono tra i paesaggi più suggestivi di questo straordinario angolo di Africa. Relitti, Himba, foche, Kalahari, naufragi, tedeschi, miniere, ghepardi, piante medicinali, dune, antilopi, elefanti, altopiani. Ecco le parole che compongono il puzzle namibiano. E molte altre ancora che potrete aggiungere voi, dopo aver sfogliato questo numero di Experience. Un numero che si tuffa nella primavera, nel tepore che ci regalano queste prime giornate delicate di sole. Buona lettura amici.



Are we really in Africa? On the beach I see penguins and sea lions. For a moment we have the feeling of having landed on another continent. I look up and an antelope jumps free, then a church German, the food I normally eat in Germany. But the desert dunes envelop me like a blanket or an incredibly red sea. The writings in German, the Bushmen, the cheetahs, the creamy sweets that I like so much and remind me of Dresden. Namibia never ceases to amaze me. From the Skeleton Coast to the Windhoek, just think, here some elephants had to adapt to living in the desert and a meteorite fell in its hinterland coming from who knows where ... We are in one of the least populated areas of the planet, the elements are the protagonists are the basic ones, which have always been there: sand, wind, water, heat, animals, plants. Namibia is a curious place, a place of strong colors and thrilling emotions. Its dunes can reach 300 meters in height and are among the most evocative landscapes of this extraordinary corner of Africa. Wrecks, Himba, seals, Kalahari, shipwrecks, Germans, mines, cheetahs, medicinal plants, dunes, antelopes, elephants, plateaus. Here are the words that make up the Namibian puzzle. And many more that you could add, after browsing this issue of Experience. A number that plunges into spring, into the warmth that these first delicate sunny days give us. Happy reading friends.



AFRICA

Raccontano i Boscimani che l'uomo bianco ha la strana malattia di essere innamorato dell'Africa e che gli uccelli tessitori, nei loro nidi a scrigno, chiudano il cuore dei bianchi e lo appendano alle acacie, in attesa del loro ritorno. The Bushmen tell that the white man has the strange disease of being in love with Africa and that the weaving birds, in their nesting boxes, close the hearts of the whites and hang it on the acacias, waiting for their return.



UN VIAGGIO "ON THE ROAD", QUESTO VI CONSIGLIO. SAFARI, ANTICHE CULTURE, PAESAGGI CHE VI FARANNO SENTIRE SU UN ALTRO PIANETA. LA NAMIBIA È UN INCREDIBILE MISCUGLIO DI TUTTO QUESTO. E MOLTO ALTRO. IL VENTO CHE FISCHIA FORTE FRA I TIRANTI DELLA TENDA, UN VENTO CHE PARE ULULARE COME UN LUPO. IL RUGGITO DEL LEONE A POCA DISTANZA. I SILENZI E GLI SPAZI DOVE PERDERSI. RITROVARSI, E PERDERSI ANCORA.



NAMIBIA LA TUA OMBRA CAMBIA FORMA IN VIAGGIO, SI SPEZZETTA NE SOLE, SI FRANTUMA SUI SASSI, VIBRA FRA LE VOCI DI UN MERCATO, SI IRRIGIDISCE NEL TEDIO DI UNA PIANURA. DANZA SU UN TELO MOSSO DAL VENTO, SI IMPENNA NEL RIFLESSO DEL SOLE DANDO AL TUO PROFILO ANGOLI BIZZARRI. VEDENDO L’OMBRA CAMBIARE, TI ACCORGI CHE MUOVENDOTI NON RIMANI MAI UGUALE. MARCO AIME, SENSI DI VIAGGIO



NAMIBIA


Le pozze d' acqua, di ssemi nate nel l ' Etosha, ri chi amano un numero i mpressi onante di ani mal i . Le pi ste si l enzi ose, che attraversano l e sol i tudi ni e i si l enzi del deserto, l i berano l ' ani ma. Fanno fl uttuare i n al to, sopra i l ci el o. Poi sabbi a, che sol l evata genera mul i nel l i . Gui dando l ungo l e sue strade, l i nee ondul ate o rette, vi perderete nei meandri del l a vostra mente. Avrete l a sensazi one di essere pi oni eri , moderni I ndi ana Jones, costantemente al l a ri cerca del l ' al ba pi ù l umi nosa. Del l a notte pi ù bui a. Del tramonto pi ù i nfuocato. Poi l a cul tura San, che tri onfa sotto forma di pi tture rupestri , frui bi l i i n tutto i l Paese.

Ci sono gl i Hi mba, nel Nord del l a Nami bi a, l e cui donne sono famose per l ' usanza di cospargersi con una mi scel a fragrante di ocra, burro ed erbe che ti nge l a pel l e di col or mattone. Dal l ' Etosha a Sossusvl ei . Dal Fi sh Ri ver Canyon, col suo squarci o, a Swakopmund, l ' el egante ci ttadi na dal l ' archi tettura tedesca. Dal l a Skel eton Coast, si ni stro presagi o di naufragi , ai safari con bi vacco notturno, anti tesi del cl amore del mondo moderno. I l vento che fi schi a forte fra i ti ranti del l a tenda, un vento che pare ul ul are come un l upo. Il ruggi to di un l eone a poca di stanza, i l verso del l ' i ppopotamo aggressi vo.



Quanta bel l ezza troverete. I n quanta bel l ezza potrete i mmergervi . Le emozi oni vi stri ngeranno i n una morsa di ffi ci l e da spi egare. Un nodo al pl esso sol are. Un i rradi arsi di l uce. Un vorti ce di domande sul l ' esi stenza stessa e l a vogl i a di mol l are tutto per dedi carvi escl usi vamente al l a scoperta del l ' Afri ca. L' Afri ca vi ci nge i l capo. Vi i ncorona Re o Regi ne. L' Afri ca vi assedi a. Si no a farvi capi tol are. Ma l a resa sarà l a vostra pi ù grande vi ttori a.



DAMARALAND

MINERALI DALLE INFINITE TONALITÀ, VEGETALI DALLE PROPRIETÀ CURATIVE. I ROSSI, I VERDI, I GIALLI, I NERI CHE SI INCONTRANO SONO PICCOLI MIRACOLI DELLA NATURA. IL DAMARALAND DELLA NAMIBIA È LA REGIONE PIÙ DIVERSIFICATA, MAGICA, DRAMMATICA, ED ANCHE SOTTOVALUTATA DEL PAESE INTERO. SI TROVA NELLA REGIONE DEL KUNENE, NEL NORD-OVEST DELLA NAMIBIA ED È NOTA PER L’INCREDIBILE E PARTICOLARE FAUNA SELVATICA, TRA CUI GLI ELEFANTI DEL DESERTO ED I RARISSIMI RINOCERONTI NERI, PER IL FASCINO DELLA SUA TERRA ASPRA E SOLITARIA, LE REGIONI MONTUOSE SPETTACOLARI, LE INCISIONI RUPESTRI MOLTO BEN CONSERVATE ED UN TURISMO ORIENTATO ALL’APPROCCIO COMUNITARIO E SOSTENIBILE. IN UN’INCREDIBILE FUSIONE ARMONIOSA DEI NUMEROSI VOLTI DELLA NATURA CHE QUI SI PALESA SOTTO TANTE FORME, LA DEVIAZIONE PER IL DAMARALAND È DAVVERO DA NON PERDERE E MERITA QUALCHE GIORNO PER FARE UN VIAGGIO NEL TEMPO E PERDERSI TRA INCISIONI SULLA ROCCIA, FORESTE PIETRIFICATE E MASSICCI IMPONENTI E GRANDIOSI.


NEL DAMARALAND IL DESERTO ASSUME I CONTORNI DI CIOTOLI OSSIDATI CHE DIVENTANO ROSSO VIVO O BRUNITO, A SECONDA DELL'ORA. QUANDO PIOVE UN PO', TRA MARZO E APRILE, UNA GRAMINACEA INCONTENIBILE E I GRANDI CESPUGLI DI EUPHORBIA DAMARA LO TINGONO DI VERDE CHIARO. IL DIFFUSO ASH BUSH CONFERISCE TOCCHI DI ARGENTO CENERE. DOPO LE PIOGGE, UNA PELURIA FINISSIMA AMMANTA DI UN VERDE TENERO IL PAESAGGIO, MENTRE SULLE ROCCE I LICHENI DANNO UN TOCCO DI RUGGINE O DI GRIGIO; SPICCA IL GIALLO DEI NUMEROSI FIORELLINI DI TRIBULUS. LA SKELETON COAST È UNA TAVOLOZZA. NERO, ROSSO, ROSA, GIALLO, BRUNO. IL DAMARALAND È UNO DEI POSTI PIÙ SPETTACOLARI DELLA NAMIBIA. PATRIA DI ELEFANTI E RINOCERONTI NERI. MA ANCHE ALBERI PIETRIFICATI DEPOSITATI QUI 260 MILIONI DI ANNI FA. CUPOLE DI GRANITO E DISTESE DI GHIAIA TRA CUI SI NASCONDONO GROTTE E RIPARI. IL DAMARALAND È UNA REGIONE DA VISITARE, SE NON ALTRO PERCHÉ RESTITUISCE ALLO SGUARDO UNA NATURA ANCESTRALE E INCONTAMINATA. COME SOLO IN POCHISSIMI POSTI DEL PIANETA TERRA. UNA DELLE MIE ZONE DEL CUORE, LUOGHI CHE REPUTO IMPERDIBILI IN UN VIAGGIO IN NAMIBIA. DOVE RITROVARE L'AFRICA CHE CERCAVO.



DAMARALAND

MINERALS OF INFINITE SHADES, VEGETABLES WITH HEALING PROPERTIES. THE REDS, GREENS, YELLOWS, BLACKS THAT MEET ARE SMALL MIRACLES OF NATURE. NAMIBIA'S DAMARALAND IS THE MOST DIVERSE, MAGICAL, DRAMATIC, AND EVEN UNDERRATED REGION IN THE ENTIRE COUNTRY. IS LOCATED IN THE KUNENE REGION, IN THE NORTH-WEST OF THE COUNTRY AND IS KNOWN FOR ITS INCREDIBLE AND PARTICULAR WILDLIFE, INCLUDING DESERT ELEPHANTS AND THE VERY RARE BLACK RHINOS, FOR THE CHARM OF ITS RUGGED AND LONELY LAND, THE MOUNTAINOUS REGIONS SPECTACULAR, VERY WELL PRESERVED ROCK CARVINGS AND TOURISM ORIENTED TOWARDS A COMMUNITY AND SUSTAINABLE APPROACH. IN AN INCREDIBLE HARMONIOUS FUSION OF THE MANY FACES OF NATURE THAT IS REVEALED HERE IN SO MANY FORMS, THE DETOUR TO DAMARALAND IS REALLY NOT TO BE MISSED AND DESERVES A FEW DAYS TO TAKE A JOURNEY THROUGH TIME AND GET LOST AMONG ROCK ENGRAVINGS, PETRIFIED FORESTS AND MASSIFS IMPOSING AND GRANDIOSE.



IN THE DAMARALAND THE DESERT TAKES ON THE CONTOURS OF OXIDIZED PEBBLES WHICH BECOME BRIGHT RED OR BURNISHED, DEPENDING ON THE TIME OF DAY. WHEN IT RAINS A LITTLE, BETWEEN MARCH AND APRIL, AN IRREPRESSIBLE GRASS AND THE LARGE BUSHES OF EUPHORBIA DAMARA PAINT IT LIGHT GREEN. THE WIDESPREAD ASH BUSH GIVES TOUCHES OF ASH SILVER. AFTER THE RAINS, A VERY FINE DOWN CLOAKS THE LANDSCAPE WITH A SOFT GREEN, WHILE ON THE ROCKS THE LICHENS GIVE A TOUCH OF RUST OR GRAY; THE YELLOW OF THE NUMEROUS TRIBULUS FLOWERS STANDS OUT. THE SKELETON COAST IS A PALETTE. BLACK, RED, PINK, YELLOW, BROWN. DAMARALAND IS ONE OF THE MOST SPECTACULAR PLACES IN NAMIBIA. HOME TO ELEPHANTS AND BLACK RHINOS. BUT ALSO PETRIFIED TREES DEPOSITED HERE 260 MILLION YEARS AGO. GRANITE DOMES AND STRETCHES OF GRAVEL BETWEEN WHICH CAVES AND SHELTERS ARE HIDDEN. DAMARALAND IS A REGION TO VISIT, IF ONLY BECAUSE IT BRINGS BACK AN ANCESTRAL AND UNSPOILED NATURE. AS ONLY IN VERY FEW PLACES ON PLANET EARTH. ONE OF MY AREAS OF THE HEART, PLACES THAT I CONSIDER UNMISSABLE ON A TRIP TO NAMIBIA. WHERE TO FIND THE AFRICA I WAS LOOKING FOR.



DESERTO DEL NAMIB

IL DESERTO DEL NAMIB È IL PRIMO DESERTO GENERATOSI SULLA TERRA. SI ESTENDE LUNGO 1500 KM, CHE CONTENGONO MOLTO PIÙ DI SEMPLICE SABBIA. CONTRARIAMENTE A QUANTO SI POSSA PENSARE, IL PAESAGGIO QUI È DAVVERO VARIEGATO, DALLE MONTAGNE ROCCIOSE ALLE DUNE DI SABBIA DI SOSSUSVLEI. LE SFUMATURE DI COLORI VANNO DAL BIANCO AL GIALLO, SINO ALL’ARANCIO INTENSO, CREANDO INTRECCI ASSOLUTAMENTE AFFASCINANTI. THE NAMIB DESERT IS THE FIRST DESERT GENERATED ON EARTH. IT STRETCHES 1500KM LONG, CONTAINING MUCH MORE THAN JUST SAND. CONTRARY TO WHAT ONE MIGHT THINK, THE LANDSCAPE HERE IS TRULY VARIED, FROM THE ROCKY MOUNTAINS TO THE SOSSUSVLEI SAND DUNES. THE SHADES OF COLORS RANGE FROM WHITE TO YELLOW TO INTENSE ORANGE, CREATING ABSOLUTELY FASCINATING WEAVES.



A

Le dune del Namib si estendono dal fiume Orange sino al fiume Kuiseb, nel sud della Namibia, e da Torra Bay nello Skeleton Coast Park al fiume Curoca in Angola, a nord. La gamma cromatica che le compone e contraddistingue passa dal crema all'arancio, con punte di rosso e viola. Pennellate di colori che sono cambiamenti continui, Che sono movimenti di sensazioni. Tra le pieghe dell'anima ognuno ritrova pezzi perduti di se'. Regalano, le dune, angoli di pianeti ignoti e lontani. Dimensioni sparse di infinito. Letture di noi. Moltitudini. Silenzi e attimi di per sempre e di mai.

Sono dune dinamiche quelle del Namib. Si spostano grazie al vento che le scolpisce. Le modella, Le trasporta, pare le faccia pure volare, volteggiare, salire in cielo e ridiscender giù. In basso. Forme che cambiano. Come persone dalle mille sfumature. Dune paraboliche, trasversali, seif, a stella, a barcana, a collinetta. C'è una duna per ognuno di noi. C'è una duna che ci attende, una duna da scalare con fatica, sotto il peso del nostro corpo. Del sole. Fatica e sudore. Arrivi sin lassù. Incredulo d'avercela fatta. La vetta, salendo, sembra allontanarsi. L'ascensione spoglia dubbi, sembra quasi potarci come fossimo piante. Raggiungere il punto più alto, per godere dello scorcio più bello.



A

Scorci che si aprono e si perdono. Onde rosse. Onde danzanti, come ballerine al Bolshoj. Onde che si tuffano nell'oceano. che abbracciano un territorio incredibile. D'una bellezza pari a pochi altri luoghi al mondo. Evocazioni. Una bellezza evocativa. Di musica, di secoli lontani. Sesriem è la porta d'accesso al deserto. Sesriem ovvero 'sei cinghie', la lingua locale ci viene in aiuto. Il numero di corregge di cuoio che venivano usate in passato per attingere acqua dal fondo della gola.

Un avamposto solitario da cui partire alla scoperta di questo territorio. Una stazione di servizio. Qualche piccola sistemazione, Lodges. Nel nulla, o nel tutto, a seconda dei punti di vista. La percezione di luoghi è sempre molto personale. La sabbia di questo deserto arrivò dal Kalahari. Come fosse un dono di milioni di anni fa. Un regalo di siccità e suggestioni. Il vento traghettò la sabbia sino a qui. A bordo di questo tappeto volante carico di storie di umanità.


NAMIB DESERT

THE NAMIB DESERT IS THE FIRST DESERT GENERATED ON EARTH. IT STRETCHES 1500KM LONG, CONTAINING MUCH MORE THAN JUST SAND. CONTRARY TO WHAT ONE MIGHT THINK, THE LANDSCAPE HERE IS TRULY VARIED, FROM THE ROCKY MOUNTAINS TO THE SOSSUSVLEI SAND DUNES. THE SHADES OF COLORS RANGE FROM WHITE TO YELLOW TO INTENSE ORANGE, CREATING ABSOLUTELY FASCINATING WEAVES.


A

The Namib dunes stretch from the Orange River to the Kuiseb River in southern Namibia and from Torra Bay in the Skeleton Coast Park to the Curoca River in Angola in the north. The chromatic range that composes and distinguishes them passes from cream to orange, with hints of red and purple. Brushstrokes of colors which are continuous changes, which are movements of sensations. Among the folds of the soul everyone finds lost pieces of themselves. They offer, the dunes, corners of unknown and distant planets. Sparse dimensions of infinity. Readings of us. Multitudes. Silences and moments of forever and ever.

Those of the Namib are dynamic dunes. They move thanks to the wind that sculpts them. It models them, transports them, it seems to make them fly, spin, climb into the sky and descend again. Down. Forms that change. Like people of a thousand shades. Parabolic dunes, transversal, seif, a stella, a barcana, a mound. There is a dune for each of us. There is a dune that awaits us, a dune to climb with difficulty, under the weight of our body. Of the sun, fatigue and sweat. You get up there. Incredulous to have made it, the summit seems to move away as it climbs. Ascension strips away doubts, it almost seems to prune us as if we were plants. Reach the highest point to enjoy the most beautiful view.



A

Glimpses that open up and get lost. Red waves. Waves dancing like dancers at the Bolshoi. Waves plunging into the ocean. that embrace an incredible territory. It has a beauty equal to few other places in the world. Evocative. An evocative beauty. Of dances, of music, of distant centuries. Sesriem is the gateway to the desert. Sesriem or 'six straps', the local language comes to our aid. The number of leather straps that were used in the past to draw water from the bottom of the gorge.

A solitary outpost from which to start discovering this territory. A gas station. A few small accommodations, Lodge. In nothing, or in the whole, depending on the point of view. The perception of places is always very personal. The sand from this desert came from the Kalahari. As if it were a gift from millions of years ago. A gift of drought and suggestions. The wind carried the sand here. On board this flying carpet loaded with stories of humanity.


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FUOCO WATERBERG PLATEAU NAMIBIA


A

F U O C O

Ho il mio bicchiere di vino in mano. Osservo il fuoco che si muove di fronte a me. Il falò mi riscalda, mi culla con il suo scoppiettìo. Ancestrale forma di luce, fiamme brillanti. È caldo questo fuoco, si muove, è vivo, sacro e allo stesso tempo profano. Ripenso all’aggettivo ancestrale, al mondo lontano in cui ti trasporta. Ancestrale, primordiale, atavico, come questo nostro essere qui seduti intorno alla luce. Una luce che attrae, sa essere ipnotica. Mi lascio ipnotizzare da questa luce, mi sento in balìa del suo potere. La scoperta del fuoco fu un passaggio fondamentale nella storia degli ominidi, aldilà della sua utilità pratica.

Il falò rappresenta il momento della socializzazione, dello scambio di informazioni, di storie. Trasforma l’ominide in una sorta di uomo capace di raccontarsi. Rifletto su questo passaggio essenziale e osservo Tommaso mentre racconta la storia della nostra vita, in inglese, a due austriaci appena conosciuti. Ne rimango affascinata, a tratti anche imbarazzata. Molto. La sua voglia di raccontarsi e la sua loquacità sono sempre sorprendenti. Lo osservo e sorrido, lo trovo disinvolto, cerco in lui tracce di me. La sua adattabilità è incredibile. Lui è uno dei Barbapapà, con una capacità innata di cambiare forma, trasformarsi, parlare lingue che non conosce,



A

riempire al meglio lo spazio a sua disposizione. Mentre mi domando se è mera questione genetica i nostri sguardi si incontrano. Mi sorride con gli occhi. Credo che questo luogo gli piaccia. Il buio, le stelle scintillanti, questo gran freddo di una notte invernale namibiana, i ghepardi di oggi, l’escursione al Waterberg Plateau, le case dei workers, il safari drive con Edgard. Mi ha chiesto se possiamo avere il suo indirizzo, vorrebbe scrivergli per ringraziarlo della bella giornata trascorsa insieme.

La sua sensibilità mi colpisce sempre. Spero ne resti sempre un po’ in fondo alla sua anima. Sarà sempre il suo valore aggiunto. . ❤️

Torniamo a piedi nella nostra stanza accogliente e troviamo la boule dell’acqua calda nel letto, qualcuno è passato e ne ha messa una ciascuno…..ci sentiamo dei principi stanotte. Falò di una notte namibiana di stelle e buio. Di luce e tenebre. Questa è la mia Africa.


FIRE WATERBERG PLATEAU


A

I have my glass of wine in my hand. I watch the fire move in front of me. The bonfire warms me, lulls me with its crackling. Ancestral form of light, brilliant flames. This fire is hot, it moves, it is alive, sacred and profane at the same time. I think back to the adjective ancestral, to the distant world it takes you to. Ancestral, primordial, atavistic like this being of ours sitting here around the light. A light that attracts, can be hypnotic. I let myself be hypnotized by this light, I feel at the mercy of its power. The discovery of fire was a fundamental step in the history of hominids, beyond its practical usefulness.

The bonfire represents the moment of socialization, of the exchange of information, of stories. Transform the hominid into a kind of man capable of telling himself. I reflect on this essential passage and watch Thomas as he tells the story of our life, in English, to two Austrians who have just met. I am fascinated, at times even embarrassed. His desire to talk about himself and his talkativeness are always surprising. I look at him and smile, I find him casual, I look for traces of me in him. Its adaptability is incredible. He is one of the Barbapapa, with an innate ability to change shape, transform, speak l a n g u a g e s ​h e d o e s n o t k n o w ,



A

fill the space at its disposal as best as possible. While I wonder if it is a mere genetic question, our gazes meet. He smiles at me with his eyes. I think he likes this place. The

His sensitivity always strikes me. I hope there will always be some at the bottom of his soul. It will always be its added value. . ❤️

dark, the twinkling stars, this great cold of a Namibian winter night, today's cheetahs, the excursion to the Waterberg Plateau, the workers' houses, the safari drive with Edgard. He asked me if we can have his address, he would like to write to him to thank him for the beautiful day spent together.

We walk back to our cozy room and find the hot water bottle in the bed, someone has passed and each has put one on ... ..we feel like princes tonight. Bonfire of a Namibian night of stars and darkness. Of light and darkness. My Africa.



CAPE CROSS SEAL RESERVE


La colonia di Cape Cross è la più conosciuta

Nonostante la naturale propensione alla vita

per la riproduzione di otarie del Capo.

comunitaria questi animali sono poco

Si trova lungo la costa della Namibia, in una

socievoli. La scelta di vivere in una comunità

riserva, dove gli animali hanno potuto vivere

così numerosa è probabilmente dovuta alle

e prosperare grazie all'enorme

maggiori garanzie di sicurezza che offre. La

concentrazione di pesce che popola questo

vita in colonia è più facile quindi, ma le

tratto di mare.

otarie restano animali solitari. Proprio per

La fredda corrente del Benguela appunto.

questo spesso si ritagliano angoli un pochino

Le otarie hanno di che nutrirsi e la quantità

appartati.

di animali, che qui vivono, è davvero

I cuccioli sono tenerissimi e si divertono a

sorprendente.

giocare, gli adulti spesso sono coinvolti in

Pare siano più di 100.000 esemplari.

scontri o comportamenti aggressivi e scontrosi.



Una visita a questa colonia è imperdibile anche

The Cape Cross colony is best known for

se sarete costretti a sorbire il lezzo proveniente

breeding Cape fur seals.

dagli accumuli di sterco prodotti da questi

It is located along the coast of Namibia, in a

animali.

reserve, where animals have been able to live and

Portatevi un fazzoletto o qualcosa che vi

thrive thanks to the enormous concentration of

permetta di sopravvivere alla puzza infestante.

fish that populate this stretch of sea. The cold Benguela current. The sea lions have something to eat and the amount of animals that live here is truly amazing. Apparently there are more than 100,000 copies.



Despite their natural propensity for community

A visit to this colony is not to be missed even if

life, these animals are not very sociable. The

you will be forced to sip the stench coming from

choice to live in such a large community is

the accumulations of dung produced by these

probably due to the greater security guarantees

animals.

it offers. Life in the colony is therefore easier but

Bring a handkerchief or something that will allow

the sea lions remain solitary animals. Precisely

you to survive the infesting stench.

for this reason, a little secluded corners are often cut out. The puppies are very tender and enjoy playing, adults are often involved in fights, aggression or aggressive or grumpy behavior.



NAMIBIA I LUOGHI CHE INCANTANO IL CUORE

I miei scatti "on the road"...





Pubblicazione a cura di Raffaella Vacis


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