E S P L O R A MAGAZINE
DICEMBRE 2020 UNCONVENTIONAL PEOPLE UNCONVENTIONAL WORLD
05
I N D I C E IL NOSTRO VIAGGIO NEL BLU
INTO THE BLUE
BELIZE
LA DANZA DELLE RAZZE
13
AUSTRALIA
WITHSUNDAY ISLAND
MOZAMBICO
ARCIPELAGO DI BAZARUTO
27
L'ALTRA ISOLA
MAURITIUS
KIA ORANA
COOK ISLAND
INDONESIA
JAVA KARIMUNJAVA BALI GILI ISLANDS
N E L
B L U
IL NOSTRO VIAGGIO NEL BLU
A
L'azzurro ci rigenera. Disseta la nostra anima. Nutre, ricarica. Questo numero vuole essere una panacea. La nostra medicina universale, la nostra iniezione di vita. Esistenza da assaporare, al ritmo che conosciamo, che ci caratterizza, che è a nostra misura. Evasione pura. Questo numero raccoglie schegge di viaggi. Raccoglie ESPERIENZE, accarezza continenti, abbraccia l'intero Pianeta e vorrebbe abbracciare ogni lettore. Traghettare ognuno di voi alla bellezza. Per un istante, attraverso immagini, scatti di luoghi che ho amato. Luoghi che ritrovo in me, ogni volta che vorrei essere altrove. Luoghi che in qualche modo hanno segnato istanti di vita. Natura, forza generatrice, respiro profondo, tuffo nel blu, dall'alto, lasciandoci andare, gettandoci nel vortice delle emozioni. E nuotare, nuotare forte. Blu che attraversa il Belize, blu che tocca isole asiatiche, blu africano di arcipelaghi poco esplorati. Frutta matura che si scioglie in bocca, mentre ne assaporo tutta la dolcezza. Luce che attraversa ogni mio poro, raggi, che caldi mi avvolgono come una coperta. Fiori, palme, la vegetazione che esubera, che invade spazi, salsedine che profuma di mare.
Un numero che vuole farvi sognare. Sognare, come sempre, ma anche di più. Vuole essere linfa. Linfa vitale. Luce che entra dalla vostra finestra. Luce che sul vostro balcone si posa. Luce che colora, regalando sfumature solo apparentemente ovattate, solo apparentemente accantonate nel vostro cassetto dei sogni. Farvi sorvolare le Whitsunday, in Australia. Planare sull'Isola dei Cervi, a Mauritius, scoprire il Pacifico e angoli di Indonesia, da sogno. Farvi salire in cima alla palma più alta, nella spiaggia più idilliaca. Salire e perdersi con lo sguardo. Scogliere calcaree, squali pinna nera, enormi, giganteschi pesci napoleone. e ancora, mante, razze, noci di cocco che si schiantano a terra e voi che con la bocca vi attaccate a quella crepa, e tirate tutto il succo che c'è e che finalmente vi disseta, dopo tutta quella sete. Sete di bellezza. Ecco cos'era, non lo sapevate nemmeno, ma era quel tipo di sete. Come sempre bellezza disarmante di fronte alla quale si rimane talvolta incantati e senza parole. Tutta la bellezza che ho avuto la fortuna di conoscere. La bellezza che ho fermato nei miei scatti. La bellezza che ancora questo Pianeta dona e che ci permette di sopravvivere. sperare. progettare. Ma soprattutto credere.
I N T O
T H E
B L U E
OUR JOURNEY INTO THE BLUE
A
Blue regenerates us. Quench our soul. It nourishes, recharges. This number is meant to be a panacea. Our universal medicine, our injection of life. Existence to be savored, at the rhythm we know, which characterizes us, which is tailored to us. Pure escape. This issue collects splinters of travel. It collects EXPERIENCES, caresses continents, embraces the entire Planet and would like to embrace every reader. Ferry each of you to beauty. For an instant, through images, shots of places I loved. Places that I find in me, every time I would like to be elsewhere. Places that in some way have marked moments of life. Nature, generating force, deep breath, dive into the blue, from above, letting us go, throwing ourselves into the whirlwind of emotions. And swim, swim hard. Blue that crosses Belize, blue that touches Asian islands, African blue of little explored archipelagos. Ripe fruit that melts in the mouth, while I savor all its sweetness. Light that crosses my every pore, warm rays that envelop me like a blanket. Flowers, palm trees, excess vegetation that invades spaces, saltiness that smells of the sea.
A number that wants to make you dream. Dreaming, as always, but this time more. It wants to be sap. Lifeblood. Light coming in from your window. Light that rests on your balcony. Light that colors, giving only apparently muffled shades, only apparently set aside in your dream drawer. Let you fly over the Whitsundays, Australia. Gliding on Deer Island, Mauritius, discovering the Pacific and corners of Indonesia, a dream. Make you climb to the top of the highest palm tree, on the most idyllic beach. Go up and get lost with the look. Limestone reefs, black tip sharks, huge, gigantic Napoleon wrasse. and again, manta rays, rays, coconuts crashing to the ground and you who cling to that crack with your mouth and pull all the juice there is and finally quench your thirst after all that thirst. Thirst for beauty. That's what it was, you didn't even know, but it was that kind of thirst. As always, disarming beauty in front of which one is sometimes enchanted and speechless. All the beauty that I was lucky enough to know. The beauty that I stopped in my shots. The beauty that still deepens this planet and that allows us to survive. to hope. to design. But above all to believe.
www.halibutgioielli.com
L A D A N Z A D E L L E R A Z Z E
UN SOGNO CHIAMATO BELIZE
TRATTENGO IL RESPIRO E LA DIMENSIONE SOTTOMARINA MI INGHIOTTE. LE RAZZE ARRIVANO IN UN ATTIMO. MI SCIVOLANO ACCANTO. VOLANO INTORNO IN UNA DANZA, UN FLUTTUARE LEGGERO.
Osservo questo ragazzo. Stringe tra le mani una catenina con l’immagine della Madonna. Indossa il giubbotto salvagente. È deciso ma spaventato, porterà a compimento il suo voto immergendosi nelle acque di Cayo Caulker. Siamo in Belize. Mi dice di essere messicano e di non saper nuotare. Lo ammetto mi sorprende, quello che io reputo insensatezza incomprensibile per lui è fede. Devozione. È goffo, spaventato, è evidente. Osserva l’acqua, è pronto a lanciarsi , trattiene il respiro e si butta. Ci guardiamo pronti ad intervenire. Io sono giunta sin qui per nuotare con le razze, come tutti gli altri del resto, lui per portare la Vírgen in fondo al mare. Istanti senza fine. Finalmente riemerge e risale sull’imbarcazione. È sollevato e lo siamo anche noi. Sorride, ce l’ha fatta. Un applauso: Luca, “el capitán” Alex lo sdentato, il giapponese in fuga da Tokyo, il messicano ed io. Un gruppetto interessante, eterogeneo. Mi tuffo, ha inizio la mia danza. La danza più bella del viaggio in Belize. Nuoto nuoto nuoto. Trattengo il respiro e la dimensione sottomarina mi inghiotte. Le razze arrivano in un attimo, mi scivolano accanto. Mi volano intorno in una danza, un fluttuare, un’evoluzione inafferrabile. Delicate, silenziose, suadenti. La dimensione dell’acqua mi isola da tutto, adoro l’attutirsi del vivere. Per un istante sono parte di quel banco.
ESPLORANDO LE PROFONDITA' DEL MONDO
Con la testa in quella trasparenza non ho nessun timore. Scivolo nell’animato mondo subacqueo. Le razze si susseguono numerose. Passano, volteggiano e scompaiono nel blu. Magiche ballerine ormai distanti. Ferme ma in continuo movimento negli anfratti della mia memoria. I giorni in Belize scivolarono anch’essi lentamente. A tratti oziosi. Cayo Caulker regalò istanti di relax, ma ciò che la rese unica furono gli incontri fatti durante le escursioni in barca. Incontri sottomarini continui. Un Paese seducente questo Belize. Lingua inglese e cultura latina, caraibica. Gente cordiale, tranquilla. Un Paese perfetto per viaggiatori indipendenti: efficiente rete di autobus, spostamenti facili. Perfetto per l’amaca, per l’avvistamento di flora e fauna, perfetto per l’avventura. Così, dalle razze, passammo ai lamantini, dal cielo azzurro alle spiagge mozzafiato, dai temporali d’agosto ai coralli. Ricordo anche le note, la musica che tanto amo e che in qualche modo caratterizza e cristallizza ricordi. Caribe, salsedine, borotalco tra le dita e lo sguardo perso lungo la linea dorata del tramonto. GENTE CORDIALE, TRANQUILLA. UN PAESE PERFETTO PER VIAGGIATORI INDIPENDENTI: EFFICIENTE RETE DI AUTOBUS, SPOSTAMENTI FACILI. PERFETTO PER L’AMACA, PER L’AVVISTAMENTO DI FLORA E FAUNA, PERFETTO PER L’AVVENTURA..
Allora, che si fa a Caye Caulker? Si passeggia in mezzo a casette colorate, ci si siede sul molo ad ascoltare le onde, si prende il sole, ci si sdraia su un’amaca a leggere un libro. E chiaramente ci si gode tutta la bellezza del suo mare. Gli amanti dello snorkelling e delle immersioni adoreranno questo posto. La barriera corallina qui è una delle più incontaminate mai viste. Si può arrivare a Caye Caulker da Belize City, da dove ogni giorno partono molti traghetti veloci (water taxi), oppure da San Pedro. Da Belize City si può raggiungere Caye Caulker anche con i voli operati da Tropic Air. La moneta locale è il dollaro del Belize (BZD) che vale circa 0,5 dollari americani. Se andate in alta stagione, prenotare prima dove dormire è una scelta vincente. Ci sono ostelli e guest-house deliziose a prezzi interessanti. Noi siamo arrivati senza aver prenotato ma abbiamo comunque trovato una camera. Caye Caulker è, come estensione, la seconda caye più grande del Belize (circa 4 miglia) ma la parte abitata è lunga solo un miglio. L’isola è divisa in due da un canale, lo Split, creato dal tifone Hattie nel 1961. La parte a sud del canale è la downtown cioè l’area cittadina. La parte invece a nord è poco abitata, si tratta per lo più di case private e di un intrico di mangrovie. Credo che il Blue Hole non abbia bisogno di presentazioni essendo uno dei posti più famosi al mondo per le immersioni. Si tratta di una grotta verticale (una dolina marina per l’esattezza) formatasi come grotta durante l’era glaciale e che si inabissa nelle profondità del mare per 123 metri. Si trova a poco più di 70 chilometri da Belize City ed è parte della barriera corallina del Belize, uno dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il Great Blue Hole è ospitato dall’atollo Lighthouse Reef, di cui costituisce, in un certo senso, il cuore, dal momento che ne è posizionato quasi al centro.
T H E D A N C E O F T H E S T I N G R A Y
A DREAM CALLED BELIZE
I HOLD MY BREATH AND THE UNDERWATER DIMENSION ENGULFS ME. THE REYS ARRIVE IN AN INSTANT, THEY SLIP BY ME. THEY FLY AROUND ME IN A DANCE, A FLOAT
I observe this guy. She holds a chain with the image of the Madonna in her hands. Put on your life jacket. He is determined but afraid, he will fulfill his vow by diving into the waters of Cayo Caulker. We are in Belize. He tells me he's Mexican and can't swim. I admit it surprises me, what I consider incomprehensible nonsense to him is faith, devotion. He is clumsy, scared, it is evident. He looks at the water and is ready to jump, holds his breath and throws himself. We look at each other ready to intervene. I came here to swim with the rays, like everyone else, he to take the Vírgen to the bottom of the sea. Endless moments. Finally he gets back on the boat. He is relieved and so are we. He smiles, he did it. A round of applause: Luca, “el capitán” Alex the toothless, the Japanese fleeing Tokyo, the Mexican and me. An interesting, heterogeneous group. I dive too, my dance begins. The most beautiful dance of the trip to Belize. Swimming swimming swimming. I hold my breath and the underwater dimension engulfs me. The races arrive in an instant, they slip by me. They fly around me in a dance, a fluctuation, an elusive evolution. Delicate, silent, persuasive. The dimension of the water isolates me from everything, I love the deadening of living. For a moment I am part of that bank. With my head between transparency I have no fear. I slide into the animated underwater world. The races follow one another numerous. They pass, twirl and disappear into the blue.
EXPLORING THE DEPTHS OF THE WORLD
Magical dancers now distant. Still but in constant motion in the recesses of my memory. The days in Belize also slipped by slowly. Sometimes idle. Cayo Caulker offered moments of relaxation, but what made it unique were the encounters made during the boat trips. Continuous submarine encounters. A seductive country this Belize. English language and Latin, Caribbean culture. Friendly, quiet people. A perfect country for independent travelers: efficient bus network, easy travel. Perfect for the hammock, for the sighting of flora and fauna, perfect for adventure. So we went from the rays to the manatees, from the blue sky to the breathtaking beaches, from the August storms to the corals. I also remember the notes, the music that I love so much and that somehow characterizes and crystallizes memories. Caribe in part, salt, talcum powder between the fingers and the lost gaze along the golden line of the sunset.
FRIENDLY, QUIET PEOPLE. A PERFECT COUNTRY FOR INDEPENDENT TRAVELERS: EFFICIENT BUS NETWORK, EASY TRAVEL. PERFECT FOR THE HAMMOCK, FOR SPOTTING FLORA AND FAUNA, PERFECT FOR ADVENTURE ..
So, what do you do in Caye Caulker? You walk among colorful houses, sit on the pier to listen to the waves, sunbathe, lie down in a hammock to read a book. And of course you can fully enjoy the beauty of its sea: snorkelers and scuba divers will love this place. The reef here is one of the most pristine ever seen. Caye Caulker can be reached from Belize City from where many fast ferries (water taxis) depart every day, or from San Pedro. From Belize City you can also reach Caye Caulker with flights operated by Tropic Air. The local currency is the Belize dollar (BZD) which is worth about 0.5 US dollars. If you go in high season, booking early where to sleep is a winning choice. There are delightful hostels and guest houses at attractive prices. We arrived without having booked but still found a room. Caye Caulker is, in extension, the second largest caye in Belize (about 4 miles) but the inhabited part is only a mile long. The island is divided in two by a channel, the Split, created by typhoon Hattie in 1961. The southern part of the channel is the downtown, that is the city area. The northern part, on the other hand, is sparsely inhabited, mostly private houses and a tangle of mangroves. I believe the Blue Hole needs no introduction as it is one of the most famous diving spots in the world. It is a vertical cave (a marine sinkhole to be exact) formed as a cave during the ice age and which sinks into the depths of the sea for 123 meters. It is located just over 70 kilometers from Belize City and is part of the Belize Coral Reef, one of the UNESCO World Heritage Sites. The Great Blue Hole is hosted by the Lighthouse Reef atoll, of which it is in a sense the heart, since it is positioned almost in the center.
W H I T S U N D A Y I S L A N D AUSTRALIA
W H I T S U N D A Y
I S L A N D
AUSTRALIA
A
Colori indimenticabili, bianco e azzurro che si intrecciano, incrociano, sovrappongono, mescolano creando sfumature incredibili. Giochi di colore, pennellate di schiuma bianca alternate a mille tonalità di blu. Così tante che nemmeno le ipotizzavo. Immagini impresse nella memoria e in alcuni scatti immagazzinati nel nostro computer. Le isole Whitsunday sono uniche, non solo per la natura mozzafiato che le contraddistingue ma per il mondo sottomarino che le caratterizza, avvolge. Indossi la maschera e ti immergi nel più incredibile tripudio di colori, in un arcobaleno subacqueo. Ti tuffi nella bellezza inimmaginabile della grande barriera corallina australiana. Un ecosistema unico al mondo. Stupefacente, indescrivibile, dove la ricchezza di flora e fauna ti toglie il fiato. Ti ritrovi immerso in un mondo che nemmeno lontanamente potevi prevedere. Sì, perché quello che c’è sotto ti lascia a bocca aperta e non vorresti più riemergere. Non serve essere esperti sub per rimanerne incantati, quasi in scacco. La luce accende ogni dettaglio, ogni piccolissima parte di quel tutto; i pesci ti sfiorano, si allontanano e avvicinano, li segui, li osservi, li sfiori, li vorresti quasi toccare. E guardi l’orologio nella speranza che il tempo non scorra perché nella solitudine perfetta di quel momento non c’è posto per nessun altro e finisci per sentirti parte di quello spazio. Parte di quella bellezza. Parte dell'ecosistema. Era il 2007, da allora l’innalzamento globale delle temperature sta lentamente sbiancando quel tripudio di colori,quell’arcobaleno unico al mondo.
La grande barriera corallina è stata considerata una delle sette meraviglie naturali del mondo. È così, davvero così. Informazioni pratiche: La porta d’accesso delle Whitsunday è Airlie Beach, una cittadina decisamente animata e relativamente piccola. Qui le attività più diffuse sono le escursioni in barca (a vela e non). La grande barriera corallina di trova a 70 km al largo della costa, sono numerose le agenzie che propongono escursioni. Per raggiungere le Whitsundays potete unirvi a gruppi, ce ne sono anche di molto piccoli. Coniugare la scoperta dell’arcipelago a una giornata di snorkeling. Più di 60 compagnie si danno da fare per garantire ai viaggiatori l’accesso a queste isole continentali che, ad eccezione di quattro, sono state designate parco nazionale. La “Fantasea Adventure Cruising” propone ottime escursioni, anche di un giorno, (www.fantasea.com.au). Noi abbiamo effettuato due escursioni visitando così due aree dell’arcipelago. Se avete un solo giorno a disposizione vi consiglio la visita a Whitehaven Beach, le foto che ho pubblicato sono state scattate dall’Hill Inlet lookout e corrispondono a quella spiaggia meravigliosa Provate a dare anche un occhio qui: http://www.barrierreefaustralia.com
VIAGGIO, SOGNO, VIVO. I TRAVEL, DREAM, LIVE.
A UNIQUE ECOSYSTEM IN THE WORLD. AMAZING, INDESCRIBABLE, WHERE THE RICHNESS OF FLORA AND FAUNA TAKES YOUR BREATH AWAY. Unforgettable colors, white and blue that intertwine, intersect, overlap, mix creating incredible shades. Games of color, brushstrokes of white foam alternating with a thousand shades of blue. So many that I didn't even think about them. Images fixed in my memory and in some shots stored in our computer.The Whitsunday Islands are absolutely unique, not only for the breathtaking nature that characterizes them but for the underwater world that surrounds them, envelops them. Put on your mask and immerse yourself in the most incredible riot of colors, in an underwater rainbow. Dive into the unimaginable beauty of Australia's Great Barrier Reef. A unique ecosystem in the world. Amazing, indescribable, where the richness of flora and fauna takes your breath away. You find yourself enveloped in a world that you could not even remotely predict. Yes, because what's underneath leaves you speechless and you don't want to go up again. You don't need to be an expert diver to be enchanted, almost in check. You would stay under there for hours to observe the color of the fish and the sunlight that crosses the water and transforms everything it illuminates. VIAGGIARE
The light turns on every detail, every tiny part of that whole; the fish touch you, move away and approach, you follow them, you observe them, you touch them, you would almost like to touch them. And you look at the clock in the hope that time will not pass because in the perfect solitude of that moment there is no room for anyone else and you feel part of that space. Part of that beauty. Part of the panorama. It was 2007, since then the global rise in temperatures is slowly whitening that riot of colors,that unique rainbow in the world. My hope are the very resources of nature, often able to adapt, survive, perform the miracle. This is my greatest wish because I strongly want Tommaso to be able to immerse himself right there and enjoy those colors, enjoy that same beauty of which I fell in love eleven years ago. The Great Barrier Reef was considered one of the seven natural wonders of the world. It is so, really so.
Practical information: The gateway to the Whitsundays is Airlie Beach, a very lively and relatively small town. The most popular activities here are boat excursions (sailing and otherwise). The Great Barrier Reef is located 70km off the coast, there are many agencies that offer excursions. To reach the Whitsundays you can join groups, there are even very small ones. Combine the discovery of the archipelago with a day of snorkeling. More than 60 companies are working hard to guarantee travelers access to these continental islands which, with the exception of four, have been designated national parks.
“Fantasea Adventure Cruising� offers excellent excursions, even one day, (www. fantasea.com.au) We made two excursions, thus visiting two areas of the archipelago. If you have only one day available, I recommend a visit to Whitehaven Beach, the photos I posted were taken from the Hill Inlet lookout and correspond to that wonderful beach. Try to have a look here too: http: //www.barrierreefaustralia .com.
Mozambico PARADISO D'AFRICA
Mozambico AFRICA
MOZAMBICO
VENTO Scombina capelli. Il vento che incessantemente batte la costa del Mozambico scombina capelli e pensieri. Batte le lunghe spiagge, sabbiose e deserte. Batte le dune, spintona le palme, terrorizza piccole case di paglia. Il panorama è in perenne movimento. Un moto costante che talvolta si fa più violento. Le onde indomabili si increspano, sbottano, schiamazzano, s’azzuffano fino a schiantarsi indomabili sulla linea sottile e quasi delicata della battigia. Scombina capelli, pensieri e vesti che s’alzano, si rincorrono, stringono, cingono, strozzano. Quel vento trasforma. Trasforma e avvolge senza sosta. Sa di eternità, di un peregrinare perpetuo. Incontentabile. Incontenibile. Il panorama muta, rumoroso. Eroico, stoico ma arreso al vento. Arreso alla furia. Arreso e tenace. Quel panorama che è lì da sempre. E si nutre di quel vento. Quel vento è la sua linfa. Senza vento, quel luogo, sarebbe altro. In lontananza scorgo la danza delle megattere che dall’Artico migrano sin qui per riprodursi. Tra luglio e settembre è facile avvistarle al largo della costa del Mozambico. Amo la natura selvaggia. La natura aspra, forte, indomabile. La trovo sublime e imperfetta. Disordinata ma altera. Osservo questo tumulto in silenzio e respiro la sua intensità. Un’energia che si intrufola in ogni mio poro. La costa meridionale del Mozambico è la parte più sviluppata del paese e la più popolare. Ci sono diverse località interessanti, noi abbiamo scelto di trascorrere qualche giorno a sud di Inhambane, sulla spiaggia di Jangamo per godere delle sua incredibile tranquillità. L’atmosfera da queste parti è rilassata e i Lodge sono semplici ma ricchi di fascino. Noi abbiamo soggiornato da Jeff e non potevamo fare scelta migliore. Un piccolo resort nascosto in un palmeto, alle spalle delle dune, con un panorama sull’oceano da togliere il fiato. Super dive center, ottimo bar/ristorante, barracas spartane ma con tutto l’essenziale. Esperienza indimenticabile http://palmresortmozam.com/
RAFFAELLA VACIS
Mess up your hair. The wind that incessantly beats the coast of Mozambique messes up hair and thoughts. Beats the long, sandy and deserted beaches. It beats the dunes, pushes the palm trees, terrifies small thatched houses. The panorama is in constant motion. A constant motion that sometimes becomes more violent. The indomitable waves ripple, burst, cackle, scuffle until they crash indomitable on the thin and almost delicate line of the shoreline. It messes up hair, thoughts and clothes that rise, chase each other, hug, girdle, strangle. That wind transforms. Transforms and wraps relentlessly. It tastes of eternity, of perpetual wandering. Unsatisfactory. Uncontainable. The landscape changes, noisy. Heroic, stoic but surrendered to the wind. Surrendered to the fury. Surrender and tenacious. That panorama that has always been there. And it feeds on that wind. That wind is its sap.
Without wind, that place would be something else. In the distance I see the dance of humpback whales that migrate here to reproduce from the Arctic. Between July and September it is easy to spot them off the coast of Mozambique. I love wild nature. The harsh, strong, indomitable nature. I find it sublime and imperfect. Messy but haughty. I observe this tumult in silence and breathe its intensity. An energy that sneaks into my every pore. The southern coast of Mozambique is the most developed part of the country and the most popular. There are several interesting locations, we have chosen to spend a few days south of Inhambane, on Jangamo beach to enjoy its incredible tranquility. The atmosphere in these parts is relaxed and the lodges are simple but full of charm. We stayed with Jeff and couldn't have made a better choice. A small resort hidden in a palm grove, behind the dunes, with a breathtaking view of the ocean. Super dive center, excellent bar / restaurant, spartan barracas but with all the essentials. Unforgettable experience http://palmresortmozam.com/
ARCHIPÉLAGO DE BAZARUTO. MOZAMBICO DA NON PERDERE
Avevo quasi perso le speranze. La prima escursione era stata annullata per il maltempo. Avevamo percorso tantissimi chilometri attraverso il Sudafrica, risalito il Mozambico sino a Vilankulo ed ora, che eravamo ad un passo dall’arcipelago, tutto sembrava poter sfumare. Appuntamento telefonico serale. Dopo aver visionato le previsioni meteo i nostri accompagnatori avrebbero preso una decisione. Inutile dire che passammo la giornata guardando e riguardando il “tomorrow weather”. Finalmente sento il telefono di Luca squillare, mi guarda e mi mostra il pollice alzato. E’ fatta, domani il vento sarà calmo e ci sarà anche il sole. Santi numi grazie. Prepariamo gli zaini e siamo pronti per la scoperta dell’arcipelago di Bazaruto. Faremo un’escursione con un piccolissimo gruppo di sub. Andiamo con i ragazzi di ”Odyssea Dive”, li avevo contattati da tempo. Mi hanno conquistato immediatamente. C’è il ragazzo francese con noi, il sub più esperto, poi alcuni giovani locali. Sarà una delle escursioni più belle mai fatte. Le isole Bazaruto sono particolari, quasi completamente disabitate (solo 3500 abitanti mozambicani). Sono un parco marino, la superficie protetta complessiva è di circa 1400 kmq. Qui la guerra che ha dilaniato il Mozambico non è arrivata, qui la natura prorompe in tutta la sua forza. Delfini, dudonghi, balene, pesci, tartarughe caretta, fenicotteri rosa, coccodrilli del Nilo, aquile pescatrici. È un paradiso. Ci riempiamo gli occhi di bellezza. Tantissima bellezza. Trascorriamo una giornata indimenticabile.
ISOLE BAZARUTO
Vilankulo è la tappa obbligata per chi vuole raggiungere le isole Bazaruto. L’arcipelago delle Bazaruto è separato dalla terraferma da uno stretto canale. Noi siamo arrivati via terra, con un’auto a noleggio sudafricana. Vi è anche l’aeroporto che dista circa 3 km dalla città. La compagnia aerea LAM (www.lam.co.mz) opera diversi voli da/per Maputo (capitale del Mozambico).
Noi abbiamo fatto una fantastica escursione con i ragazzi di Odyssea Dive (www.odysseadive.com) che ha sede presso il Baobab Beach Backpacker. Il gruppo è ben preparato, offrono escursioni sia per immersioni che per snorkeling con prezzi equi. Le escursioni prevedono un piccolo pasto al sacco, panini e drink. Assolutamente da provare!!! Abbiamo dormito all’Aguia Negra, un resort accogliente con bungalow curati e spaziosi. All’epoca Santos era il responsabile del resort, un ragazzo cordiale e disponibile.
Bazaruto paradise RAFFAELLA VACIS
I had almost lost hope. The first excursion had been canceled due to bad weather. We had traveled many kilometers through South Africa, climbed Mozambique up to Vilankulo and now that we were one step away from the archipelago it seemed that everything could fade. Evening telephone appointment. After viewing the weather forecast, our companions would make a decision. Needless to say, we spent the day watching and re-watching "tomorrow weather". Finally I hear Luca's phone ring, he looks at me and shows me his thumb up. It is done, tomorrow the wind will be calm and there will also be the sun. Holy gods thank you. We prepare the backpacks and we are ready for the discovery of the archipelago.
We will go on an excursion with a very small group of divers. Let's go with the guys from "Odyssea Dive", I had contacted them for some time. They are a unique team. They won me over immediately. There is the French boy with us, the most experienced diver, then some young local people. It will be one of the most beautiful excursions ever made. The Bazaruto islands are particular, almost completely uninhabited (only 3500 Mozambican inhabitants). They are a marine park, the total protected area is about 1400 sq km. Here the war that torn Mozambique has not arrived, here nature bursts out in all its strength. Dolphins, dugongs, whales, fish, loggerhead turtles, pink flamingos, Nile crocodiles, fish eagles. It is a paradise, we fill our eyes with beauty. A lot of beauty. We spend an unforgettable day.
BAZARUTO ISLANDS We had a great excursion with the guys from Odyssea Dive (www.odysseadive.com) which is based at the Baobab Beach Backpacker.
Vilankulo is a must for those who want to reach the Bazaruto islands. The Bazaruto archipelago is separated from the mainland by a narrow channel. We arrived by land, with a South African rental car. There is also the airport which is about 3 km from the city. The airline LAM (www.lam.co.mz) operates several flights to / from Maputo (capital of Mozambique).
The group is well trained, they offer both diving and snorkeling excursions with fair prices (they are not improvised). Excursions include a small packed lunch, sandwiches and drinks. Absolutely to try !!! We slept at Aguia Negra, a very nice resort with really well-kept and spacious bungalows. At the time Santos was the manager of the resort, a friendly and helpful guy.
M A U R I T I U S
A
Quella che vi voglio raccontare oggi e l’altra Mauritius, l’isola come l’abbiamo interpretata noi. Sì, credo si tratti di “interpretazione” di un territorio. Un’isola che è già tanto bella di suo e non ha bisogno di presentazioni. La si conosce un po’ superficialmente, meta considerata da sempre “fuori portata” o per coppie di novelli sposi. Grandi hotel costosi e visitatori in linea con l’offerta. Noi abbiamo provato a viverla in modo un poco diverso: auto a noleggio, sistemazione più a nostra misura, giornate trascorse “on the road”. Da ovest a est, da nord a sud. In quest’isola è facile alternare passeggiate sulle spiagge alla scoperta dell’entroterra. Camminate, tramonti struggenti, colori, musica, templi e arcobaleni. Il clima ad agosto è molto variabile, si parte col sole, poi ci si imbatte in un temporale, poi un arcobaleno, due, tre ed è ancora sole. Repentini cambi di scena che nulla tolgono alla bellezza che c’è, colori sempre diversi, luce che si accompagna ad ogni giornata, atmosfera creola alternata a sari colorati, che ti fanno sentire quasi in India. Mauritius è tutto questo, un miscuglio di passato e presente, tra feste hindu, cristiane, cinesi e musulmane. Tra dimore storiche all’interno di piantagioni, splendide spiagge di sabbia bianca, kitesurf, snorkelling, bicicletta e alpinismo.
. Vi potrete rilassare, essere voi stessi, i mauriziani sono straordinariamente tolleranti, potrete visitare templi e moschee, la grande sorpresa sarà che spesso luoghi di culto molto diversi sono sorti uno accanto all’altro. Vi capiterà di sorridere e vi innamorerete un milione di volte, gli abitanti dell’isola sono belli, solari, simpatici ed estremamente loquaci.
La mia Mauritius, quello che è piaciuto a me!! Black River Gorges e Chamarel, foreste, uccelli variopinti, panorami eccezionali e sentieri escursionistici. Île aux Cerfs, pittoresca isola dove basta camminare per un chilometro lungo la costa per trovare un autentico angolo di paradiso, deserto. I giardini botanici di Pamplemousses sono imperdibili, lo stesso vale per le “Chateau Labourdonnais” location perfetta per una colazione o una merenda golosa. Blue Bay dove fare snorkelling in spiagge paradisiache, Cap Malhreureux per godervi meravigliosi panorami, Le Morne sito patrimonio Unesco, col suo sperone roccioso che dà il nome a questa splendida penisola. Ci sono poi altri numerosi luoghi significativi, pittoreschi, nascosti…che sarà bellissimo scoprire di volta in volta smarrendo la strada. Ecco, perdersi a Mauritius non è niente male.
M A U R I T I U S È U N M I S C U G L I O P A S S A T O E P R E S E N T E ,
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T R A F E S T E H I N D U , C R I S T I A N E , C I N E S I E M U S U L M A N E
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Posticini carini per una cena: Domaine: cucina mauriziana a prezzo equo in ambiente interessante . Address: Narainen St, The Vale, Mauritius Happy Rajah: http://www.happyrajah.com, buona cucina indiana e personale molto cortese (meglio prenotare). Per l’auto a noleggio ci siamo rivolti a: http://www.akd-locationvoiture.com. Automobile in ordine e prezzo ragionevole. Questo è il resort dove abbiamo alloggiato, si trova sulla spiaggia di Monchoisy, a nord ovest dell'isola. www.monchoisy.com . Ci siamo trovati molto bene, è una sistemazione carina e tranquilla. Ottima posizione soprattutto per un soggiorno nei mesi estivi, è una delle zone più soleggiate e calde di Mauritius. Testato personalmente!
EXPLORING MAURITIUS ON THE ROAD CREOLE ATMOSPHERE ALTERNATING WITH COLORFUL SARIS THAT MAKE YOU FEEL ALMOST IN INDIA
What I want to tell you today is the other Mauritius, the island as we have interpreted it. Yes, I believe it is an “interpretation” of a territory. An island that is already so beautiful on its own and needs no introduction. It is known a little superficially, a destination that has always been considered "out of reach" or for newlyweds. Large expensive hotels and visitors in line with the offer. We tried to experience it in a slightly different way: rental cars, accommodation more suited to our needs, days spent “on the road”. West to East, North to South. On this island it is easy to alternate walks on the beaches with the discovery of the hinterland. Walks, poignant sunsets, colors, music, temples and rainbows. The climate in August is very variable, we start with the sun, then we run into a storm, then a rainbow, two, three and it is still sun. Sudden changes of scene that take nothing away from the beauty that exists, ever-changing colors, light that accompanies each day, a Creole atmosphere alternating with colorful saris that make you feel almost in India. Mauritius is all this, a mixture of past and present, between Hindu, Christian, Chinese and Muslim holidays. Among historic homes within plantations, beautiful white sand beaches, kitesurfing, snorkelling, cycling and mountaineering. You can relax, be yourself, Mauritians are extraordinarily tolerant, you can visit temples and mosques, the big surprise will be that often very different places of worship have sprung up next to each other. You will sometimes smile and fall in love a million times, the inhabitants of the island are beautiful, sunny, friendly and extremely talkative.
..YOU CAN RELAX, BE YOURSELF, MAURITIANS ARE EXTRAORDINARILY TOLERANT..
Nice places for a dinner: Domaine: Mauritian cuisine at a fair price in an attractive setting. https://g.co/kgs/hKT6xw.
Happy Rajah: http://www.happyrajah.com, good Indian cuisine and very friendly staff (best to book).
For the rental car we contacted: http://www.akd-locationvoiture.com. Car in order and good price. And this is the resort where we stayed: http://www.monchoisy.com. We enjoyed it very much, it is a nice and quiet accommodation. Excellent location especially for a stay in the summer months, it is one of the sunniest and hottest areas on the island. Personally tested!
Cook Island KIA ORANA
KIA ORANA L’ukulele ci accoglie accompagnato dai canti tipici dei mari del Sud. Ecco la prima immagine, il primo ricordo delle Isole Cook. Mi ritrovo la collana di fiori intorno al collo e persone tonde e sorridenti che mi osservano. Piccoli gesti che in un istante ci fanno sentire avvolti dall’atmosfera dolce e ospitale di queste isole. Rarotonga col suo entroterra montuoso e lussureggiante mi conquista immediatamente. Pochi turisti, poco traffico, poco stress. Poco tutto. Quello che non manca è l’azzurro del mare e del cielo. Gli abitanti sembrano vivere con serenità in un ambiente ospitale e tranquillo. Le Isole Cook sono un arcipelago di 15 isole nell’oceano Pacifico meridionale, con una superficie di 240 chilometri quadrati e una popolazione di circa 18000 abitanti. È qui che abbiamo scelto di trascorrere gli ultimi giorni del nostro viaggio di nozze. Mi guardo attorno. Il cielo è terso, la barriera corallina a pochi passi dalla riva, le persone pacifiche e accomodanti. Cosa desiderare di più? Capisco cosa possono aver provato gli equipaggi britannici quando entrarono in contatto con questi luoghi e questa cultura così differente dall’austerità britannica di fine ‘700.
Le immagini del “Bounty”, che approda per la prima volta nella baia di Aitutaki, mi scorrono nella mente. Il capitano Cook arrivò qui solo nel 1773, dopo una nave commerciale , le isole quindi divennero protettorato britannico, poi neozelandesi. Mi guardo attorno, col motorino raggiungiamo l’entroterra montuoso. Dall’alto Rarotonga si presenta in tutta la sua bellezza. Isola vulcanica con alti picchi, verde. Completamente circondata dalla barriera corallina che spesso è molto vicina alla costa, solo in un punto si allarga creando una bella laguna, la Muri Lagoon, nella zona sud-est. Qui troviamo delle isolette di sabbia, i motu. Con la motoretta circumnavighiamo l’isola, la scopriamo ogni giorno. Ce ne innamoriamo. La bellezza e il suo ritmo indolente ci assorbono. A Rarotonga il relax è di casa e noi ci immergemmo totalmente in questa dimensione. Fu semplice, istantaneo, un autentico gioco da ragazzi, quali eravamo noi.
ISOLE COOK, COME ARRIVARE E TRASPORTI LOCALI Le uniche compagnie internazionali che servono le Isole Cook sono Air New Zealand (www.airnewzealand.com) e Pacific Blue (www.virginblue.com.au). Air New Zealand propone diversi voli alla settimana tra Rarotonga e Auckland. I voli dal Nord America di solito fanno scalo a Honolulu o a Tahiti, mentre quelli provenienti dall'Asia fanno scalo alle Isole Fiji. Pacific Blue propone collegamenti da Brisbane, Sydney e Melbourne per Rarotonga via Auckland. Al momento non ci sono navi da crociera che si fermino regolarmente nelle Isole Cook, anche se, molto raramente alcune imbarcazioni che attraversano il Sud Pacifico fanno scalo a Rarotonga. Chi raggiunge le isole via mare, quasi sempre lo fa a bordo di uno yacht privato.
I porti ufficiali di ingresso sono Rarotonga, Aitutaki, Penrhyn e Pukapuka. Air Rarotonga è l'unica compagnia aerea commerciale che offre collegamenti interni da isola a isola. Ci sono diversi voli al giorno tra Rarotonga e Aitutaki, diversi voli a settimana tra Rarotonga e le isole del gruppo meridionale e solo un volo la settimana tra Rarotonga e Manihiki e Penrhyn, nel gruppo settentrionale. Tutte le agenzie di viaggio di Rarotonga offrono soluzioni per visitare le isole del gruppo meridionale. Altri mezzi per spostarsi tra le isole sono i panfili privati e i mercantili (molte delle isole del gruppo settentrionale sono raggiungibili solo via mare). I
Raggiungere le isole più esterne invece può essere molto difficile, perché i collegamenti sono rari e non vengono effettuati secondo un calendario fisso. Sono due le compagnie di navigazione che gestiscono i collegamenti marittimi tra le isole: Mataroa Shipping(29018; mataroa@oyster.net.ck) e Taio Shipping (24905, 24912; taio@oyster.net.ck). A Rarotonga potete spostarvi utilizzando l'autobus che fa il giro dell'isola percorrendo la strada litoranea in entrambe le direzioni; parte da Avarua, ma potete fermarlo ovunque lungo il tragitto.
Nei giorni feriali l'autobus osserva lo stesso orario dei negozi, mentre il sabato è in servizio solo per metà giornata e la domenica non circola. A Rarotonga e ad Atiu ci sono anche i taxi. A Rarotonga, Aitutaki e su alcune altre isole potete noleggiare un'automobile, ma tutte le località non distano più di mezz'ora l'una dall'altra. L'ideale sarebbe noleggiare un fuoristrada o una motocicletta robusta, in modo da poter raggiungere anche i luoghi più isolati e percorrere le strade più ripide. Si circola tenendo la sinistra. Anche la bicicletta è un ottimo mezzo per spostarsi sulle isole e non avrete difficoltà a trovarne una a noleggio a Rarotonga.
La bellezza e il suo ritmo indolente ci assorbono. A Rarotonga il relax è di casa e noi ci immergemmo totalmente in questa dimensione. Fu semplice, istantaneo, un autentico gioco da ragazzi, quali eravamo noi.
COOK ISLAND What more could I want?
The ukulele welcomes us accompanied by the typical songs of the South Seas. Here is the first image, the first memory of the Cook Islands. I find the necklace of flowers around my neck and round and smiling people who observe me. Little gestures that in an instant they make us feel surrounded by the sweet and hospitable atmosphere of these islands. Rarotonga with its mountainous and lush hinterland conquers me immediately. Few tourists, little traffic, little stress, little everything. What is not lacking is the blue of the sea and the sky. The inhabitants seem to live peacefully in a hospitable and peaceful environment. The Cook Islands are an archipelago of 15 islands in the South Pacific Ocean, with an area of 240 square kilometers and a population of around 18,000. This is where we chose to spend the last days of our honeymoon. I look around. The sky is clear, the coral reef a few steps from the shore, the people peaceful and accommodating. What more could I want? I understand what British crews may have felt when they came into contact with these places and this culture so different from British austerity of the late 1700s. The images of the “Bounty� landing for the first time in Aitutaki bay run through my mind. Captain Cook arrived here only in 1773, after a commercial ship, the islands then became a British protectorate, then New Zealand. I look around, with the scooter we reach the mountainous hinterland. From above, Rarotonga presents itself in all its beauty. Volcanic island with high peaks, green. Completely surrounded by the coral reef which is often very close to the coast, only in one point does it widen creating a beautiful lagoon, the Muri Lagoon, in the south-east. Here we find small sand islands, the motu. With the scooter we circumnavigate the island, we discover it every day. We fall in love with it. Beauty 34 and its indolent rhythm absorb us. In Rarotonga relaxation is at home and we immersed ourselves totally in this dimension. It was simple, instant, a real child's play, which we were.
JAVA KARIMUNJAVA Le immagini di un viaggio sono molteplici. Le sensazioni che lo accompagnano anche. Certo è che a Java ci torneremo, ne sono quasi certa, perché l’Indonesia è un Paese un po’ ladro, si è rubato un pezzo di cuore e noi dobbiamo, necessariamente, tornare a riprenderlo
È un’isola Java, così grande da non sembrare
C’è poi un dettaglio che rende l’isola così
un’isola. Si trova tra Sumatra e Bali, in
unica….i suoi abitanti sorridono, lo fanno
Indonesia. Con una superficie di 132000 kmq
spesso e quando viaggi i sorrisi che ti
è la meno estesa delle quattro grandi isole
accompagnano sono un valore aggiunto
della Sonda, ma è il cuore dell’Indonesia.
incredibile. Come il mare del resto.
È bella, varia. Ci sono risaie, tantissime
A nord dell’isola vi è l’arcipelago delle
lussureggianti risaie verdi, poi le città, l’arte.
Karimunjava, ecco, lì abbiamo trovato il nostro
C’è musica per le strade, piccoli artisti e
angolo di paradiso. Isole e isolette idilliache
gruppi improvvisati. Ad agosto non piove
sparse in un mare cristallino, luoghi un po’
quasi mai e l’aria è fresca. Java è così grande
fuori dal tempo dove le giornate trascorrono
che tutti possono trovare qualcosa da fare.
nella tranquillità più totale.
Montagne, vulcani attivi, percorsi
Dal trekking alla sabbia dorata è un passo, lo
interessanti. A Java, chi ama l’arte, potrà
stesso dalle risaie ai murales, dalla tranquillità
entrare in contatto con il frizzante
delle isole alle serate più movimentate di
movimento artistico che la percorre da sud a
Yogya.
nord. I templi sono la sua incommensurabile
Le immagini di un viaggio sono molteplici.
ricchezza, ve ne sono di induisti e buddisti,
Le sensazioni che lo accompagnano anche.
di antichissimi o più moderni, alcuni sono
Certo è che a Java ci torneremo, ne sono quasi
situati in zone remote, altri più facilmente
certa, perché l’Indonesia è un Paese un po’
raggiungibili. Tutti regalano emozioni e
ladro, si è rubato un pezzo di cuore e noi
spiritualità.
dobbiamo, necessariamente, tornare a riprenderlo.
Come arrivare alle Karimunjawa
Per spostarsi alle Karimunjava
Ancora nel 2020 raggiungere le isole è
Il motorino è il mezzo di trasporto che
piuttosto impegnativo e questa è l'unica nota
consiglio.
dolente di questo incredibile viaggio.
Utile per visitare le spiagge di Karimunjawa.
Non vi sono aerei per Karimunjawa (o almeno
L’isola ha un profilo montuoso ed è collegata da
non ve ne sono prenotabili dall’Italia, anche
nord a sud da un’unica strada asfaltata che ne
se la situazione è in evoluzione) l’unica
percorre il perimetro: è semplicissimo
soluzione praticabile è via mare, da Jepara o
raggiungere una meta.
da Semarang. Nel 2018 erano attivi anche dei
Le spiagge più belle distano tra i 5 e i 15 Km dal
traghetti dal porto di Kendal, cittadina poco
centro di Karimunjawa.
distante da Semarang, ma pare siano stati
L’isola non è particolarmente trafficata.
sospesi.
Sunset Beach e Annora sono le spiagge migliori
Dal porto di Jepara – la via che abbiamo
dell’isola; la prima a 10 minuti di scooter dal
percorso noi – partono navi veloci che in circa
centro del villaggio, la seconda a circa 20
2 ore di navigazione vi condurranno sull’isola
minuti.
principale dell’arcipelago, Pulau
Sunset Beach e Annora vengono prontamente
Karimunjawa. I traghetti lenti invece
ripulite dai residenti, ormai ben consapevoli di
impiegano circa 5 ore da Jepara.
dover preservare questi tesori per i visitatori.
Raggiungere Jepara è possibile solo via terra.
Troverete spiagge ancora più belle e
Da Yogyakarta il viaggio richiede diverse ore
incontaminate nelle isole vicine: per questo vi
(circa 6) con bus locali o con auto privata con
consiglio un tour in barca per visitare le isole
conducente. Una possibile alternativa è
dell’arcipelago.
raggiungere Semarang con un volo interno,
Tra tutte Menjangan Besar e Menjangan Kecil.
dai principali aeroporti indonesiani, anziché via terra, e da qui spostarsi verso il porto più vicino.
Mountains, active volcanoes, interesting
Then there is a detail that makes the island so unique ... its inhabitants smile, they do it often and when you travel the smiles that accompany you are an incredible added value. Like the sea after all. To the north of the island is the Karimunjava archipelago, here we have found our corner of paradise. Idyllic islands and islets scattered in a crystal clear sea, places a little out of time where the days pass in total tranquility. From trekking to golden sand it is a step, the same from rice fields to murals, from the tranquility of the islands to the busiest evenings of Yogya. The images of a journey are many. The
routes. In Java, those who love art will be
sensations that accompany it too.
It is a Java island, so big that it doesn't seem like an island. It is located between Sumatra and Bali, Indonesia. With an area of 132,000 square kilometers, it is the smallest of the four large Sunda islands, but it is the heart of Indonesia. It is beautiful, varied. There are rice fields, lots of lush green rice fields, then the cities, art. There is music in the streets, small improvised artists. In August, it almost never rains and the air is fresh. Java is so great that everyone can find something to do.
able to get in touch with the sparkling artistic movement that runs through it from south to north. The temples of Java are its immeasurable wealth, there are some Hindus and Buddhists, ancient or more modern, some are located in remote areas, others more easily accessible. All of them offer emotions and spirituality.
It is certain that we will return to Java, I am almost certain, because Indonesia is a country that is a bit of a thief, a piece of heart has been stolen and we must necessarily return to take it back.
How to get to Karimunjawa. Even in 2020 reaching the islands is quite challenging and this is the only sore point of this incredible journey. There are no planes to Karimunjawa (or at least there are none that can be booked from Italy, even if the situation is clearly improving: we will talk about it later) and the only viable solution is by sea, from Jepara or Semarang. In 2018, ferries were also active from the port of Kendal, a town not far from Semarang, but apparently they have been suspended. From the port of Jepara - the route I traveled - fast ships depart which in about 2 hours of navigation will take you on main island of the archipelago, Pulau Karimunjawa. Slow ferries, on the other hand, take about 5 hours from Jepara. Reaching Jepara is only possible by land. From Yogyakarta the journey takes several hours (about 6) by local bus or private car with driver.One possible way is to reach Semarang by internal flight from the main Indonesian airports, rather than by land, and from there move to the port. close.
To get around Karimunjava the scooter is the means of transport that I recommend. Useful for visiting the most beautiful beaches of Karimunjawa. The island has a mountainous profile and is connected from North to South by a single paved road that runs along its perimeter: it is very easy to reach a destination, but it is an ups and downs that I personally would not have been able to travel by bike: the most beautiful beaches they are between 5 and 15 Km from the center of Karimunjawa. The island is not particularly busy. Sunset Beach and Annora are the best beaches on the island; the first 10 minutes by scooter from the center of the village, the second about 20 minutes. In addition to a wonderful sea and the charm of a tropical beach with the jungle behind, you will find banquets of locals for lunch, the so-called warung. Unlike what I've read elsewhere, I didn't find much trash on the beach. Sunset Beach and Annora are promptly cleaned up by the residents, now well aware of having to preserve these treasures for tourists and beyond. In Annora you will have to pay a small "entrance fee", 2,000 rupees per person (less than 20 cents). You will find even more beautiful and unspoiled beaches on the nearby islands: this is why I recommend a boat tour to visit the islands of the archipelago. Among all Menjangan Besar and Menjangan Kecil.
www.halibutgioielli.com
BALI GILI ISLAND CIÃ’ DI CUI SONO FATTI I SOGNI
Adoro pianificare viaggi. Anzi no, adoro
Trovo che questo sia un viaggio davvero
progettare viaggi e pianificarne parti, lasciando
per tutti i gusti e le tasche. Si può
che il caso possa anche sorprendermi. Le sorprese, si sa, sono un po’ il sale del viaggio, come della vita del resto. Probabilmente anche voi, nelle noiose domeniche di pioggia, sfogliate libri e riviste. Io amo spulciare mappe, sono così maledettamente old fashion, innamorarmi di immagini, paesaggi, sculture, panorami e
spendere tantissimo, alloggiando in costosi Resort cinque stelle ma anche trovare graziose guesthouse a prezzi modici. Si può fare surf, scalare montagne e vulcani, fare del buon snorkeling e andar per templi. Mangiare a Bali è sempre un piacere,
montagne. In una di quelle piovose domeniche
per occhi e palato, e spostarsi non è mai
è nato l'itinerario tra Bali e le isole Gili, per il
costoso. Non mancano locali cool dove
quale ho cercato di privilegiare zone un po’
bere drink sino all’alba, ma ci sono
fuori mano, fermo restando che ci sono luoghi
anche localini alla mano su spiagge
imperdibili anche se a tratti caotici e turistici.
isolate dove gustare tramonti
Ne è uscito un itinerario “molto personale”, nel senso che sono riuscita a ritagliarmi momenti in completa solitudine grazie a località meno sfruttate, dimenticando a volte di essere a Bali, un’isola inflazionata ma sufficientemente grande da permettere fughe dal caos. L’ultima parte del viaggio l’ho dedicata a Gili Meno, la più tranquilla delle tre minuscole isolette dell’arcipelago delle Gili (le isole Gili si trovano a est di Bali e sono facilmente raggiungibili con una speed boat).
spettacolari. Le persone sono accoglienti e tolleranti. Non siete ancora convinti? ok, allora date un occhio alle fotografie, è possibile che cambiate idea.
Ci trasferiamo quindi a Gili Meno per cinque giorni. Qui ci lasciamo sedurre dalla sua indole languida e distesa e ci abbandoniamo volentieri al “dolce far niente”. Sulla via del ritorno dedichiamo tre giorni alla nostra adorata Singapore…ma quella è tutta un’altra storia. Qualche idea….Il resort a Ubud, quello tra le risaie….incantevole https://www.purisuniaresort.com/
La sistemazione sul lago, a Bali. Candi Kuning: https://villapuricandikuningresort.co.id/
per la speed boat (traghetti Bali/Gili), consultate questo sito: http://www.giligetaway.com
Imperdibili a Bali: Munduk per trekking e cascate; Ubud il cuore culturale dell’isola, Jatiluwih e le sue risaie, Pulao Menjangan per il suo colorato mondo
sottomarino, i templi sparsi un po’ ovunque, i Il nostro itinerario: Partiamo da nord-ovest, esattamente Pemuteran, località tranquilla e remota, vera oasi dove rigenerarsi. Tre giorni di puro relax e snorkeling. Meraviglioso mondo sottomarino, escursioni a Pulao Menjangan. Successivamente ci dirigiamo a Candi Kuning, una destinazione solitamente per gite “mordi e fuggi”. Noi decidiamo di trascorre due notti sul lago vulcanico senza pentircene. Tappa seguente Ubud. Scegliamo un resort nascosto tra le risaie, leggermente fuori, decisione che si rivela perfetta. Paesaggio meraviglioso e tranquillità. Gli ultimi giorni a Bali li dedichiamo al corso di surf per la felicità di Tommaso. La spiaggia di Jimbaran è l’ideale, anche per i principianti.
tramonti di Jimbaran……
E X P L O R I N G B A L I G I L I
A
I love planning trips. Actually no, I love planning trips and planning parts, letting chance also surprise me. Surprises, as we know, are a bit of the spice of travel, as of life for the rest. Probably you too, on boring rainy Sundays, leaf through books and magazines. I love sifting through maps (they're so damn old fashion), falling in love with images, landscapes, sculptures, vistas and mountains. On one of those "boring" Sundays, our itinerary between Bali and the Gili Islands was born, for which I tried to privilege areas that are a little out of the way, it being understood that there are places not to be missed even if at times chaotic and touristy. The result was a "very personal" itinerary, in the sense that we were able to carve out moments of complete solitude thanks to less exploited locations, sometimes forgetting that we are in Bali, an inflated island but large enough to allow escape from chaos. We dedicated the last part of the trip to Gili Meno, the quietest of the three tiny islets of the Gili archipelago (the Gili islands are located east of Bali and are easily accessible by speed boat)
A N D
find this to be a trip for all tastes and budgets. You can spend a lot of money staying in expensive fivestar resorts but also find nice guesthouses at moderate prices. You can surf, climb mountains and volcanoes, do good snorkeling and go to temples. Eating in Bali is always a pleasure for the eyes and palate and getting around is never expensive. There is no shortage of cool places to drink drinks until dawn, but there are also friendly cafes on isolated beaches where you can enjoy spectacular sunsets. People are welcoming and tolerant. Still not convinced? ok, then take a look at the photos, you may change your mind.
Our itinerary:
We then move to Gili Meno for five days.
We start from the north-west, exactly
Here we let ourselves be seduced by his
Pemuteran, a quiet and remote location, a
languid and relaxed nature and we gladly
true oasis where you can regenerate.
abandon ourselves to the "dolce far
Three days of pure relaxation and
niente".
snorkeling. Wonderful underwater world,
On the way back, we dedicate three days
excursions to Pulao Menjangan.
to our beloved Singapore ... but that's a
Then we head to Candi Kuning, a
whole other story.
destination usually for hit and run trips.
Some ideas .... The resort in Ubud, the one
We decide to spend two nights on the
among the rice fields .... enchanting
volcanic lake without regretting it.
https://www.purisuniaresort.com/
Next stop Ubud. We choose a resort
The accommodation on the lake in Bali.
hidden among the rice fields, slightly
Candi Kuning:
outside, a decision that turns out to be
https://villapuricandikuningresort.co.id/
perfect. Wonderful landscape and
for the speed boat (Bali / Gili ferries),
tranquility. The last days in Bali we
consult this site:
dedicate them to the surf course for
http://www.giligetaway.com
Tommaso's happiness. Jimbaran beach is
Must-sees in Bali: Munduk for trekking
ideal, even for beginners.
and waterfalls; Ubud the cultural heart of the island, Jatiluwih and its rice fields, Pulao Menjangan for its colorful underwater world, the temples scattered everywhere, the Jimbaran sunsets .......
Experience Magazine testi e fotografie a cura di Raffaella Vacis