EXPERIENCE magazine _ febbraio 2022 OMAN, la meraviglia del Medio Oriente

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MAGAZINE

Oman da mille e una notte

FEBBRAIO 2022


EXPERIENCE MAGAZINE L’Oman è un Paese meraviglioso. Ogni angolo riserva sorprese e bellezza. C’è bellezza ovunque. Il canto del muezzin che si perde nell'aria, una fortezza che compare all’improvviso in mezzo ad una distesa di sabbia, i suoi Wadi dove ogni pretesto è valido per immergersi, il cielo blu cobalto, il profumo dell’incenso, I mercati sempre brulicanti di vita, la sabbia del deserto, i datteri dolcissimi che si sciolgono in bocca. Chiudo gli occhi e ho la sensazione calda dell’ospitalità omanita dove ogni scusa è buona per versarti un caffè, una bevanda, per raccontarti della famiglia, delle usanze, di Dio. Sicuramente ovunque trovi tracce di divino, trovi segni dell’esistenza di Dio, anche se non le cerchi. L’oasi che compare all’improvviso nel nulla del deserto è un segno tangibile del divino, della Provvidenza, della speranza ben riposta. Penso a quel viaggio e ne ricordo soprattutto i gesti. L’anziano signore che mi offre la sua casa se ho bisogno del bagno, gli uomini al mercato che mi cedono il posto per non farmi attendere, le indicazioni sempre accompagnate da quelle parole: "Dio sia con te". Ci penso e trovo che sia un augurio bellissimo, ne percepisco ogni volta la benevolenza ed il senso di protezione. E rispondo, rispondo anch’io, facendo mio quel magico rito del saluto, cancellando in un attimo ogni distanza, ogni differenza, ogni barriera. Viaggiare attraverso l’Oman mi ha fatto riflettere sulle distorsioni dei media, parlo dell’Islam e di tutti i pregiudizi dettati dalla non conoscenza, dalla superficialità. In Oman ci siamo sempre sentiti sicuri ed accolti.



Bastava osservare i visi, la gentilezza, la semplicità delle persone. Il mosaico del viaggio in Oman si compone di tanti pezzetti meravigliosi, tutti hanno trovato il loro posto, creando così un’opera d’arte perfetta, dove nulla ha turbato il nostro essere soli, il nostro viaggiare attraverso il Paese in totale libertà ed autonomia. Come spesso succede nei nostri viaggi, gli incontri valgono più del bello che c’è e la maestosità della natura si perde nella bellezza delle persone, nei visi apparentemente bellicosi ed inquietanti che si trasformano presto in sorrisi di mandorle, nelle contrattazioni sfinenti che vengono suggellate da un caffè ed accompagnate da una stretta di mano. Riti antichi che si mescolano alla modernità, vecchio e nuovo che si incontrano e convivono un po’ ovunque. L’Oman è tutto questo e molto di più, credo che ognuno possa trarne un suo personale piacere, lasciandosi andare, mollando zavorre e offrendosi nella propria essenza, accettando di scambiare due parole o facendosi guidare in un luogo di cui non conosceva l’esistenza. Con fiducia. Amici di Experience Magazine, il numero di febbraio ci riporta in Medio Oriente, attraversa profumi e paesaggi che sono indescrivibili per magia e bellezza. L'Oman accarezza delicatamente il viso, ed è un attimo rivivere il piacere dell'ospitalità e dell'accoglienza. La sacralità del visitatore. Dello straniero. Vi accompagno, felice, alla scoperta dell'Oman. Buon viaggio, come sempre.



Informazioni pratiche: Il nostro itinerario

Old Muscat dove perdersi nei suq di Mutrah. Una notte a Jabel Shams dove dedicarsi alle escursioni in altitudine e alla contemplazione di paesaggi favolosi. Direzione Nizwa, ancora panorami mozzafiato, stop a Bahla e Jabrin. Nizwa Fort e mercato del bestiame (il giovedì). Trascorrere una notte nel deserto contando le stelle a Sharqiya (Wahiba) Sands. Poi direzione Sur, Un paio di giorni nella meravigliosa

fermandosi strada facendo a Wadi Tiwi, Wadi Bahni Kalid, Wadi Shab. Ammirare le tartarughe alla Turtle Nature Reserve. Infine trascorrere qualche giorno alle Damayanat Islands. Chiudere il cerchio a Muscat, bevendo un succo di frutta al suq e pensando alla meta del prossimo viaggio nella penisola arabica. Per auto a noleggio ci siamo serviti di “CarRentals” (http://www.carrentals.net.au/) e l’operatore che ci ha fornito l’auto era Europecar. Molto valido e di solito con ottime tariffe anche “RentalCars” (http://www.rentalcars.com/it/). Con il noleggio auto suggerirei di acquistare le coperture aggiuntive (di solito azzerano la franchigia in caso di sinistro e coprono anche pneumatici, cristalli e fondo dell’auto in caso di Jeep/Fuoristrada).



EXPERIENCE MAGAZINE Oman is a wonderful country. Every corner holds surprises and beauty.

I think about that trip and I remember above all the

There is beauty everywhere. The song of the muezzin

gestures. The elderly gentleman who offers me his

who gets lost in space, a fortress that suddenly

house if I need a bathroom, the men at the market

appears in the middle of an expanse of sand, its

who give me their places so as not to make me wait,

wadis where every pretext is valid to immerse

the directions always accompanied by those words,

yourself, the cobalt blue sky, the scent of incense, the

God be with you. I think about it and I find it a

markets always teeming with life, the sand of the

beautiful wish, I perceive every time its benevolence

desert, the sweet dates that melt in your mouth.

and sense of protection. And I answer, I answer too,

I close my eyes and I have the warm feeling of Omani

making that magical ritual of greeting my own,

hospitality where any excuse is good to pour you a

erasing every distance, every difference, every

coffee, a drink, to tell you about family, customs,

barrier in an instant.

about God. Surely wherever you find traces of the

Traveling through Oman made me reflect on the

divine, you find signs of God's existence , even if you

distortions of the media, I speak of Islam and all the

don't look for them. The oasis that suddenly appears

prejudices dictated by ignorance, superficiality. In

in the void of the desert is a tangible sign of the

Oman we have always felt safe and welcomed.

divine, of Providence, of well-placed hope.



It was enough to observe the faces, the kindness, the simplicity of the people. The mosaic of the trip to Oman is made up of many wonderful pieces, all of them have found their place, thus creating a perfect work of art, where nothing has disturbed our being alone, our traveling through the country in total freedom and autonomy. As often happens in our travels, the encounters are worth more than the beauty there is and the majesty of nature is lost in the beauty of the people, in the apparently warlike and disturbing faces that soon turn into almond smiles, in the exhausting negotiations that are sealed. from a coffee and accompanied by a handshake. Ancient rites that mix with modernity, old and new that meet and coexist almost everywhere. Oman is all this and much more, I believe that everyone can derive their own personal pleasure from it, letting go, letting go of ballast and offering themselves in their essence, agreeing to exchange a few words or letting themselves be guided to a place they did not know existed . With confidence. Friends of Experience Magazine, the February issue takes us back to the Middle East, crosses scents and landscapes that are indescribable for magic and beauty. Oman gently caresses your face, and it is a moment to relive the pleasure of hospitality and welcome. The sacredness of the visitor. Of the foreigner. I accompany you, happy, to discover Oman. Have a good trip, as always.



Practical information: Our itinerary A couple of days in the wonderful Old Muscat where you can get lost in the Mutrah souks. A night in Jabel Shams where you can devote yourself to hiking in altitude and contemplating fabulous landscapes. Direction Nizwa, still breathtaking views, stop in Bahla and Jabrin. Nizwa Fort and livestock market (Thursdays). Spend a night in the desert counting the stars at Sharqiya (Wahiba) Sands. Then head towards Sur, stopping on the way to Wadi Tiwi, Wadi Bahni Kalid, Wadi Shab. Admire turtles at the Turtle Nature Reserve. Finally spend a few days in the Damayanat Islands. Close the circle in Muscat, drinking a fruit juice at the souk and thinking about the destination of the next trip to the Arabian Peninsula. For rental cars we used "CarRentals" (http://www.carrentals.net.au/) and the operator who provided us with the car was Europecar. Very good and usually with excellent rates also "RentalCars" (http://www.rentalcars.com/it/). With car rental, I would suggest purchasing additional covers (usually they reset the deductible in the event of an accident and also cover tires, windows and the bottom of the car in the case of a Jeep / Off-road vehicle).




EXPERIENCE MAGAZINE VOLA IN OMAN L'Oman è un Paese di rara bellezza il cui paesaggio incontaminato lascia assolutamente senza fiato. Vertiginosi precipizi, spettacolari forti e castelli scenografici. Sabbie, dune dorate, un mare sconfinato e cristallino, isole dove fingersi naufraghi solitari, mercati e suq dove intrattenere conversazioni interminabili con gli abitanti. Strade che ti conducono sino al cielo, montagne dove inerpicarsi e tappeti colorati e di pregio. Viaggiare in Oman è quasi un privilegio, forse perché il turismo di massa sembra non essere ancora arrivato sin qui. L'accoglienza è permeata da una sorta di sacralità. Le parole gentili con le quali gli abitanti accolgono gli stranieri: "Ahlan wa Salan! Benvenuto", accompagnano il viaggio, sempre all'insegna della sicurezza e della cortesia. L'Oman è un Paese che resta nel cuore, che ha il sapore di un Medio Oriente dal sapore antico, millenario. Un Paese garbato e sincero. Un Paese poetico. Buon viaggio amici di Experience Magazine e buona lettura.



EXPERIENCE MAGAZINE FLIES TO OMAN Oman is a country of rare beauty whose unspoiled landscape leaves you absolutely breathless. Dizzying precipices, spectacular forts and spectacular castles. Sands, golden dunes, a boundless and crystalline sea, islands where you can pretend to be lonely castaways, markets and souks where you can have endless conversations with the inhabitants. Roads that lead you up to the sky, mountains where you can climb and colorful carpets of rare workmanship. Traveling in Oman is almost a privilege, perhaps because mass tourism seems not to have reached this far yet. The welcome is permeated by a sort of sacredness. The kind words with which the inhabitants welcome foreigners: "Ahlan wa Salan! Welcome", accompany the journey, always in the name of safety and courtesy. Oman is a country that remains in the heart, which has the flavor of a Middle East with an ancient, millenary flavor. A polite and sincere country. A poetic country. Have a good trip friends of Experience Magazine and happy reading.



MUSCAT Il porto di Matrah, a Muscat, è uno di quelli che ti

meteorologica che fa si che a giugno il kharif, il

immagineresti ascoltando un antico racconto di

monsone che viene dall'India, si faccia largo nel

viaggio, un resoconto della scoperta di un

caldo opprimente dell'estate e arrivi carico

approdo salvifico nascosto tra montagne

d'acqua a queste coste per farle diventare verdi,

scheggiate di terra arida.

ricche e fresche. È qui e solo qui che nasce

Nessun albero ma palme grondanti di datteri, uno

l'albero miracoloso, la boswellia sacra, che

specchio di acqua calma, un labirinto di basse

regala la sua linfa in grani profumati. Il suk di

case bianche e il mercato di spezie e incensi di

Matrah ha oggi lo stesso profumo di allora, di

cui avevano favoleggiato in altri porti.

mirra, di sandalo, di rosa e dell'odore dell'incenso

Il suo nome, Matrah, significa

«approdo sicuro» e

che si insinua sottopelle, diventa la guida sottesa

anche se ora ci passano perfino le navi da

alle tue giornate. Io ci credo, agli omaniti che

crociera e ci stazionano gli yacht del Sultano,

vendono profumi, alla finezza delle pashmine del

elegantissimi color beige e blu, l'atmosfera

Kashmir, alla ricchezza dei gioielli d'oro, regalo

conferma il suo essere

«altro», esotico e antico.

obbligatorio per ogni futura moglie omanita. Ci

Il suk è ancora oggi il luogo di incontro tra i mondi,

sono negozi di sole abaya (le lunghe vesti nere),

l'Occidente con il vicino e lontano Oriente, dove

ognuna con una piccola differenza nel decoro e

trovare tessuti indiani, lapislazzuli iraniani, datteri

quelli di stoffe colorate con cui le donne

e spezie, ma soprattutto l'incenso dal sud

confezionano le vesti sgargianti che si

dell'Oman, della misteriosa Salalah, l'oasi verde

intravedono spuntare dall'orlo nero dell'abaya

nel cuore assolato del deserto, quella stranezza

mentre camminano per i vicoli.




Io credo alla magia di questo luogo e la sento, la

Lo ringrazio e mi avvicino, "non mi serve nulla,

avverto interamente mentre mi inabisso in vicoli

ero solo curiosa, mi scusi tanto se ho invaso la

spogli e silenziosi in questo mio passeggiare tra

sua proprietà".

case e cortili. Sono curiosa e la mia curiosità mi

Questi miei primi passi a Muscat sono carichi di

porta a osservare, a scovare, a farmi spazio e

emozioni. Di tuffi al cuore.

largo anche in zone private, anfratti proibiti.

Mi sorprende la gentilezza sincera. La calda

Ecco un uomo che mi si avvicina lento e muto.

accoglienza di queste persone che hanno

Un uomo che a me pare un principe, per quei

sempre una parola garbata, un gesto squisito, un

modi garbati, cortesi, composti, benevoli. Di rughe

buon augurio, un movimento del capo in segno

è ricoperto quel volto, due occhi azzurri onesti,

di saluto. La mano alzata.

incapaci di menzogne, si fanno spazio tra le

Volti austeri questi omaniti, volti aspri e duri, volti

pieghe del suo viso.

severi che accompagnati alle lunghe vesti

"Ha bisogno di qualcosa signora?", "le serve forse

incutono un rispetto immediato, senza rimedio.

il bagno o magari necessita d'un bicchiere

Muscat è diversa da tutte la altre città del

d'acqua?".

Golfo. Fu governata dai portoghesi per un

"La mia casa è a sua disposizione, all'interno ci

secolo, ma nel XIX secolo erano gli omaniti ad

sono le donne della mia famiglia, è al sicuro qui".

estendere il proprio impero verso l'Iran e il

La mia è una gratitudine universale, certo nei suoi

Pakistan e su Zanzibar, imponendo il proprio

confronti, ma soprattutto in quelli dell'umanità.

sultanato all'isola. I balconi delle case tipiche

Una gratitudine che mi inonda completamente,

affacciate sulla Corniche di Matrah, sul

che mi annega, mi riempie di gioia, mi porta a

lungomare, uniscono elementi europei con i

un'età dell'oro.

decori lignei di Stonetown.



Secondo l'ONU dal 1970 l'Oman è stato il Paese che ha avuto lo sviluppo socio economico più sensibile nel mondo. Da una decina di chilometri di strade si è passati a migliaia che uniscono il Paese dalle oasi dell'interno alle spiagge dove le tartarughe depongono le uova, sono nati ospedali moderni, da tre scuole ne sono state aperte 4000 insieme all'Università (gratuita). il sultano ha promosso la cultura tradizionale omanita, ha fondato moschee (prima tra tutte la Grande Moschea, un enorme palazzo di marmo e arenaria con una sala che ospita 20.000 fedeli), ma nello stesso tempo ha aperto chiese e templi indù. Ha voluto rendere il Paese un esempio di tolleranza, un luogo di incontro. Ed è proprio questa la sensazione che si ha. Apertura, flessibilità, clemenza, pluralismo.



A ZONZO PER MUSCAT RAFFAELLA VACIS

5 Buoni motivi per visitare Muscat: Il Suq-or-Market di Mutrah, un labirinto di vicoletti, dove perdersi e riperdersi e perdersi ancora.

Mutrah Fort, grazie alla sua posizione panoramica è un buon punto d'osservazione.

Il Palazzo del Sultano, il Museo Nazionale, il Forte di Al-Mirani, la passeggiata piacevole lungo la Corniche, fiancheggiata da eleganti edifici e fascinose moschee. Visitare la grande moschea del Sultan Qaboos con la sua architettura moderna e i giardini lucidi e ricchi di vegetazione. La Royal Opera House, un edificio davvero meraviglioso da fuori, sicuramente indimenticabile assistervi a un'opera.



MUSCAT The port of Matrah, in Muscat, is one of those you

in the sunny heart of the desert, that

would imagine listening to an ancient travel story,

meteorological oddity that in June the kharif, the

an account of the discovery of a salvific landing

monsoon that comes from India, makes its way in

hidden among chipped mountains of parched

the oppressive heat of summer and arrives

earth.

loaded with water to these coasts to make them

No trees but palm trees dripping with dates, a

green, rich and fresh. It is here and only here that

stretch of calm water, a labyrinth of low white

the miraculous tree is born, the boswellia sacra,

houses and the spice and incense market they had

which gives its sap in fragrant grains. The souk of

talked about in other ports.

Matrah today has the same scent as then, of

Its name, Matrah, means "safe landing" and even

myrrh, sandalwood, rose and the smell of incense

if now even cruise ships pass through it and the

that creeps under the skin, becoming the

Sultan's yachts, very elegant beige and blue, stay

underlying guide to your days. I believe in it, in the

there, the atmosphere confirms its being "other",

Omani who sell perfumes, in the refinement of

exotic and ancient. .

Kashmir pashminas, in the richness of gold jewels,

The souk is still today the meeting place between

an obligatory gift for every future Omani wife.

worlds, the West with the near and far East, where

There are shops of only abayas (the long black

you can find Indian fabrics, Iranian lapis lazuli,

robes), each with a small difference in decoration

dates and spices, but above all the incense from

and those of colored fabrics with which the

southern Oman, of the mysterious Salalah, the

women make the gaudy robes that can be seen

green oasis

peeking out from the black hem of the abaya as they walk through the alleys.


I believe in the magic of this place and I feel it, I

I thank him and I approach him, "I don't need a

feel it entirely as I sink into bare and silent alleys in

bathroom", "I was just curious, I'm so sorry if I

my stroll among houses and courtyards. I am

invaded your property".

curious and my curiosity leads me to observe, to

My first steps in Muscat are full of emotions.

find, to make space and wide even in private

I am surprised by the sincere kindness. The warm

areas, ravines.

welcome of these people who always have a

Here is a man who approaches me slow and

polite word, an exquisite gesture, a good omen, a

dumb.

movement of the head in greeting.

A man who seems to me a prince, for those polite,

These Omani faces austere, harsh and hard

courteous, composed, benevolent ways. That face

faces, severe faces that, accompanied by long

is covered with wrinkles, two honest blue eyes,

robes, inspire immediate respect, without remedy.

incapable of lying, make space between the folds

Muscat is unlike any other Gulf city. It was ruled

of his face.

by the Portuguese for a century, but in the 19th

"Do you need something lady?", "Do you need a

century it was the Omanis who extended their

bath or maybe you need a glass of water?".

empire to Iran and Pakistan and to Zanzibar by

"My house is at your disposal, inside there are the

imposing their own sultanate on the island. The

women of my family, it is safe here". Mine is a

balconies of the typical houses overlooking the

universal gratitude, certainly towards him, but

Matrah Corniche, on the waterfront, combine

especially towards those of humanity.

European elements with the wooden decorations

A gratitude that floods me completely, that

of Stonetown.

drowns me, fills me with joy, takes me to a golden age.



According to the UN, since 1970 Oman has been the country that has had the most sensitive socio-economic development in the world. From about ten kilometers of roads there have been thousands that unite the country from the oasis of the interior to the beaches where turtles lay their eggs, modern hospitals have been born, from three schools 4000 have been opened together with the University (free) . the sultan promoted the traditional Omani culture, he founded mosques (first of all the Great Mosque, a huge palace of marble and sandstone with a hall that houses 20,000 faithful), but at the same time he opened Hindu churches and temples. He wanted to make the country an example of tolerance, a meeting place.




STROLLING AROUND MUSCAT RAFFAELLA VACIS

5 Good reasons to visit Muscat: Mutrah's Suq-or-Market, a labyrinth of alleys, where you can get lost and get lost and get lost again. Mutrah Fort, thanks to its panoramic position, is a good observation point. The Sultan's Palace, the National Museum, the Al-Mirani Fort, the pleasant walk along the Corniche, lined with elegant buildings and fascinating mosques. Visit the great mosque of the Sultan Qaboos with its modern architecture and the bright and lush gardens. The Royal Opera House, a truly wonderful building from the outside, certainly unforgettable to watch an opera.


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ISOLE DAMANAYAT Quasi rocce che emergono da un mare trasparente, cristallino, ideale per tuffarsi e immergersi per ammirarne la ricca fauna marina. Le isole sono rossastre, deserte, spoglie. È sufficiente una traversata in barca di un'ora circa per raggiungerle dalla costa di Sawadi. Le tartarughe che si nutrono dei coralli della barriera, in certi periodi dell'anno si radunano in gran numero su queste isole. I centri sub di Muscat o il Sawadi Beach Resort organizzano escursioni in giornata per visitare queste isole. Una piccola imbarcazione vi accompagna e lì potete trascorrere qualche ora di completo relax o, se preferite, di immersioni e snorkelling strepitoso. Non mancano pesci angelo e pesci pappagallo, colorati serpenti di mare, una fauna marina ricca e variegata.

Le isole Damanayat sono un gruppo di nove isolette disabitate situate al largo della costa davanti alla città di Barka. Le isole conservano una barriera corallina che si estende fino a una profondità di 20 metri e sono raggiungibili dalla costa con una traversata in barca di circa un’ora.



La parte nord delle isole è rocciosa e consente immersioni fino a 30 metri. Il fondale ospita barracuda, mante, seppie, aragoste, serpenti di mare, tonni, aquile marine, balene, delfini, squali leopardo, squali balena e molte altre specie. Le balene sono visibili vicino alla costa soprattutto nei mesi di febbraio e marzo, mentre è possibile avvistare delfini in qualsiasi periodo dell’anno. Sempre a nord, i più esperti possono esplorare grotte e due relitti, uno dei quali si trova a circa una trentina di metri di profondità. La parte meridionale, coi fondali corallini, è più indicata per chi ama lo snorkeling. La temperatura dell’acqua varia dai 30°C d’estate ai 20°C–25°C durante i mesi più freddi. Le isole Damanayat sono luoghi di sosta degli uccelli migratori e qui si riuniscono le tartarughe marine per deporre le uova. Durante il periodo della nidificazione non è possibile visitare le isole, ma i turisti possono dedicarsi alle attività subacquee: in questo modo, gli animali non vengono disturbati.



THE DAMANAYAT ISLANDS Almost rocks that emerge from a transparent, crystalline sea, ideal for diving and diving to admire the rich marine fauna. The islands are reddish, deserted, bare. A boat trip of about an hour is enough to reach them from the Sawadi coast. Turtles that feed on the reef corals congregate in large numbers on these islands at certain times of the year. Muscat dive centers or Sawadi Beach Resort organize day trips to visit these islands. A small boat accompanies you and there you can spend a few hours of complete relaxation or, if you prefer, amazing diving and snorkelling. There is no shortage of angelfish and parrotfish, colorful sea snakes, a rich and varied marine fauna.

The Damanayat Islands are a group of nine uninhabited islets located off the coast in front of the town of Barka. The islands retain a coral reef that extends to a depth of 20 meters and can be reached from the coast with a boat trip lasting about an hour.



The northern part of the islands is rocky and allows diving up to 30 meters. The seabed is home to barracudas, manta rays, cuttlefish, lobsters, sea snakes, tuna, sea eagles, whales, dolphins, leopard sharks, whale sharks and many other species. Whales are visible near the coast especially in the months of February and March, while it is possible to spot dolphins at any time of the year. Also to the north, the more experienced can explore caves and two wrecks, one of which is about thirty meters deep. The southern part, with its coral bottoms, is more suitable for those who love snorkeling. The water temperature varies from 30 ° C in summer to 20 ° C-25 ° C during the colder months. The Damanayat Islands are stopping places for migratory birds and sea turtles gather here to lay their eggs. During the nesting period it is not possible to visit the islands, but tourists can engage in underwater activities: in this way, the animals are not disturbed.




WADI I wadi sono dei canyon tipici dell’Oman, sono più o meno profondi solitamente alla base scorre un fiume che può essere permanente o presente solo in conseguenza di precipitazioni; sono caratterizzati da improvvise alluvioni che talvolta possono essere molto pericolose. Grazie alla presenza dell’acqua, il terreno è più fertile che altrove e quindi il fondo del wadi è spesso rigoglioso di vegetazione e spesso viene coltivato; alcuni wadi sono disabitati altri invece hanno piccoli villaggi. Sono molto scenografici e ognuno è diverso dagli altri, quindi il mio consiglio è di visitarne più di uno.

A wadis are typical canyons of Oman, they are more or less deep and usually a river flows at the base that can be permanent or present only as a result of precipitation; they are characterized by sudden floods which can sometimes be very dangerous. Thanks to the presence of water, the soil is more fertile than elsewhere and therefore the bottom of the wadi is often lush with vegetation and is often cultivated; some wadis are uninhabited, others have small villages. They are very scenic and each is different from the others, so my advice is to visit more than one.



WADI IMPERDIBILI Ecco la top 3 dei wadi più belli, ovviamente secondo me.

Wadi Shab Non lontano da Sur, le sue acque dolci si mescolano con le acque salate del mare. Si possono apprezzare tre piscine naturali. La prima che si incontra è la più turistica ed anche quella in cui l’acqua è meno profonda. Ideale per fare un bagno rigenerante! La seconda è caratterizzata da ciotoli e la terza è molto profonda, quindi non è il luogo ideala per tutti.

Al secondo posto

Wadi Tiwi.

Non lontano da Wadi Shab si incontra Wadi Tiwi, che è adagiato tra casette bianche di villaggi, palme da dattero e banani. Il paesaggio circostante è davvero idilliaco, lussureggiante e magnetico.



Qui si può arrivare anche in macchina, la strada asfaltata termina a Harat Bidah, successivamente si può proseguire fino al villaggio di Mibam. L’acqua in questo wadi è suscettibile di variazioni a seconda della situazione meterologica, potrebbe esserci quindi poca acqua oppure molta di più. Il primo posto è

Wadi Bani Khalib, che ritengo essere un luogo

magnetico e indimenticabile. Dopo una bella passeggiata a piedi tra palme da dattero, aflaj e campi coltivati si arriva al laghetto, meta prediletta da tante persone locali che si ritrovano qui per condividere momenti di convivialità. Seppure molto pittoresco preferisco procedere ed addentrarmi nel canyon, dove le pareti si restringono, l’acqua diventa di un blu quasi indescrivibile ed i turisti occidentali sempre meno. Adoro vedere i ragazzini del luogo che si tuffano in queste piscine dopo essersi pericolosamente arrampicati su pareti di roccia praticamente verticali. Essere attorniata da tanta bellezza mi riempie il cuore di gioia. Che dire poi del fantastico refrigerio che si prova immergendosi in questi specchi d’acqua limpidissimi e abitati da microscopici pesciolini che vengono a farti uno scrub davvero piacevole a piedi e gambe. Un’esperienza unica da vivere!



UNMISSABLE WADIS Here is the top 3 of the most beautiful wadis, which I have seen and I think are really unmissable !!!

Wadi Shab Not far from Sur, its fresh waters mix with the salty waters of the sea. You can appreciate three natural pools. The first one you encounter is the most touristic and also the one in which the water is shallower. Ideal for taking a regenerating bath! The second is characterized by pebbles and the third is very deep, so it is not the ideal place for everyone.

In second place

Wadi Tiwi.

Not far from Wadi Shab is Wadi Tiwi, which is set among whitewashed village houses, date palms and banana trees.



Here you can also arrive by car, the asphalted road ends at Harat Bidah, then you can continue to the village of Mibam. The water in this wadi is susceptible to variations depending on the weather situation, so there may be little or much more water. The first place is

Wadi Bani Khalib, which I believe to be a

magnetic and unforgettable place. After a nice walk among date palms, aflaj and cultivated fields, we arrive at the lake, a favorite destination for many local people who gather here to share moments of conviviality. Although very picturesque, I prefer to proceed and enter the canyon, where the walls narrow, the water becomes an almost indescribable blue and Western tourists fewer and fewer. I love seeing the local kids diving into these pools after climbing dangerously on practically vertical rock walls. Being surrounded by so much beauty fills my heart with joy. What about the fantastic refreshment you feel when you immerse yourself in these limpid pools of water inhabited by microscopic fish that come to give you a really pleasant foot and leg scrub. A unique experience to live!


IL TÈ NEL DESERTO Guidando attraverso le sabbie del deserto ci si rende conto che le dune non sono immobili colline di polvere dorata prive di vita, ma si muovono, anche a una certa velocità, fino a 10 metri l'anno, ed ospitano una quantità di forme viventi, anch'esse in perenne vagabondaggio. Vivono nel deserto dell'Oman oltre 180 specie di piante e ben 200 mammiferi, uccelli, rettili, anfibi. Quindi, quando vi capita di dire che un deserto è deserto...beh, forse la cosa non è così vera. Ogni creatura gioca un ruolo importante nel delicato ecosistema del deserto, ma ce n'è una che tiene in salute l'ambiente, un piccolo insetto chiamato stercorario, il quale, facendo roteare il suo piccolo tesoro verso casa, fertilizza le piante che incontra sul suo lungo cammino. Patria dei bedu, i beduini, le Shaqiya Sands offrono la possibilità di scoprire, in piccola parte, una cultura tradizionale che sta scomparendo anno dopo anno. Anche da queste parti la modernità trasforma usanze millenarie ed è davvero bello poter essere testimoni di piccoli segreti e tradizioni in via d'estinzione. L'esperienza nel deserto è impagabile, una notte chiacchierando attorno al fuoco, il cielo stellato, l'energia che ti trasmette l'ambiente circostante e la magia ininterrotta del tè che si versa dall'alto, facendogli compiere un salto incredibile. Il profumo del cibo lasciato rosolare sulla brace.



Sono emozioni che non si dimenticano, che si attaccano all'anima, che si fermano, impresse nei mendri della memoria e dell'essenza di ognuno di noi. Tommaso trascorre il tempo con un paio di altri bambini, io ascolto il silenzio, mi approprio delle costellazioni, del tempo del pensare, osservo le poche persone attorno a me. Sorrido alla vita. Sorrido al privilegio di questa notte meravigliosa trascorsa nel deserto, in queste tende confortevoli e calde, dove fermarsi un attimo. Dove coltivare memoria. Dove muoversi a rallentatore, dove collezionare pause. Il deserto è il mio spazio, adoro la sua vastità monotona e calda, adoro le notti fredde e aspre, adoro saltare da un pensiero all'altro. E sognare, sognare spazi sconfinati di vita. Il deserto è tutto questo, almeno per me, il deserto è una sorta di pienezza, antitesi perfetta del suo finto vuoto.



TEA IN THE DESERT Driving through the desert sands you realize that the dunes are not motionless hills of golden dust lifeless, but they move, even at a certain speed, up to 10 meters a year, and are home to a number of living forms, also in perennial wandering. More than 180 plant species and 200 mammals, birds, reptiles and amphibians live in the Oman desert. So, when you happen to say that a desert is desert ... well, maybe that isn't so true. Each creature plays an important role in the delicate ecosystem of the desert, but there is one that keeps the environment healthy, a small insect called sku, which, by spinning its little treasure home, fertilizes the plants it encounters on the its long way. Homeland of the Bedu, the Bedouins, the Shaqiya Sands offer the opportunity to discover, in a small part, a traditional culture that is disappearing year after year. Even in these parts, modernity transforms millenary customs and it is really nice to be able to witness small secrets and traditions on the verge of extinction. The experience in the desert is priceless, one night chatting around the fire, the starry sky, the energy that the surrounding environment transmits to you and the uninterrupted magic of the tea that is poured from above, making him make an incredible leap. The scent of food left to brown on the grill.



They are emotions that are not forgotten, that stick to the soul, that stop, imprinted in the mendrons of the memory and of the essence of each of us. Tommaso spends time with a couple of other children, I listen to the silence, I take possession of the constellations, of the time to think, I observe the few people around me. I smile at life. I smile at the privilege of this wonderful night spent in the desert, in these comfortable and warm tents, where to stop for a moment. Where to cultivate memory. Where to move in slow motion, where to collect breaks. The desert is my space, I love its monotonous and hot vastness, I love cold and harsh nights, I love jumping from one thought to another. And to dream, to dream boundless spaces of life. The desert is all this, at least for me, the desert is a kind of fullness, the perfect antithesis of its fake emptiness.



testi e fotografie a cura di Raffaella Vacis


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