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E v e n t i F R IE N D S 4 A R T S , P e rf o r m a n c e l e t t e r a r i a c o n s c u l t u r e e d a n z a Arte contemporanea Aldo Sterchele Simbolismo ed energia

Los Locos

musica, divertire.. divertendosi

Claudia Ronchetti

Magazinn e r3

Gospel

Italian Gospel Choir Evento a Montecarlo


Magazine

nr 3

MENSILE DI ATTUALITA’ COSTUME, ARTE E CULTURA

SOMMARIO

EDITORIALE

PAG.3

Sabrina Sparti

PAG.6

Aldo Sterchele Claudia Ronchetti

Italian Gospel Choir Latte Art

Los Locos

Charlie Ficicchia

Red Bull Flying Bach

PAG.4 PAG.8

PAG.10 PAG.12 PAG.16 PAG.18 PAG.18

Angelo Petruzzi SmoothjazzRadio PAG.20 Alberto Minardi

PAG.21

Folco Terzani

PAG.23

4 friends

Giovanna Motta Aforismi

PAG.22 PAG.24 PAG.25 FRIENDS4ARTS SRL EDITORE via arrigo boito 3 20900 monza - tel +39 0392622470

Testata in fase di registrazione presso il Tribunale di Monza, Direttore Responsabile Natale Caccavo; hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Manuela Belli, Tazio Tenca, Claudia Ronchetti, Guido Magrin, Giovanna Motta, Luigi Melzi, Angelo Petruzzi, Elena Parisi, Sabrina Spartii, Elena Rede, Roberta Tamborra.


Editoriale L’Arte del pulcino Pio

Eccoci di nuovo qui, con le vacanze estive ormai decisamente archiviate anche per i più ritardatari vacanzieri settembrini. Confessate: in vacanza avete zampettato allegramente balli di gruppo come pulcini nell'aia? Aia? Ahia !!! ho detto "pulcini"? Deve essere per effetto del tormentone dell'estate, già proprio lui: il Pulcino Pio!. Con il web diviso tra sostenitori (pochi) e detrattori (tanti) e alcuni video irriverenti in cui, alla faccia del suo disco di platino e di milioni di visualizzazioni su youtube, il povero pennuto fa anche una brutta fine, diciamocelo, criticare oggi il Pulcino Pio è un po' come sparare sulla Croce Rossa. Sui social network alcuni inorridiscono perché, mentre il pulcino miete allori, valenti artisti formatisi nei conservatori vivono una vita di stenti. Il tema ci è sembrato interessante, non tanto per schierarci dalla parte del pulcino o da quella di chi ne avrebbe fatto volentieri un uovo alla coque prima della nascita, ma per allargare il discorso sul tema più generale del risultato economico della fatica artistica: arte e successo, arte e denaro. Innanzitutto siamo convinti che non possa essere lo studio di una materia artistica in un Conservatorio o in un'Accademia, di per sé, a conferire valore artistico o anche solo commerciale; nel senso che "studiare Mozart non significa essere Mozart" o saper comporre capolavori da novello Mozart del terzo millennio, così come aver studiato medicina non significa automaticamente che sei Barnard.Ci sono grandi pittori che non hanno mai frequentato accademie e musicisti eccellenti che non hanno mai studiato e leggevano musica con difficoltà (per esempio Louis Armstrong, che ha imparato a leggere musica solo dopo essersi già affermato come jazzista). Se invece diciamo che ci sono capolavori di grandi artisti sconosciuti, dipinti, sculture, letteratura, musica, che il pubblico incolto non valorizza, e poi sottoprodotti che sbancano ai botteghini, allora il discorso diventa assolutamente diverso e lo sposiamo in pieno. Ma allora il tema è "spinoso", perché una volta che il successo diventa di massa, anche l'opera artistica varca la soglia sottile che la separa dal "prodotto" e qui iniziano i guaiN Per quanto orripilante per i musicisti "colti", il Pulcino Pio (opera o prodotto che sia), incontra i gusti di una certa tipologia di pubblico (come i bambini), a suo modo è perfetto per questo target. Se una filastrocca creata 30 anni fa da un musicista brasiliano, tradotta in Italiano e riarrangiata, diventa anche un successo di massa, un po' per caso, un po' per fortuna e un po' anche per il "baccano mediatico" (generato paradossalmente dagli stessi detrattori), non troviamo nulla di cui scandalizzarsi. Tanti successi sono nati per caso, involontariamente, magari l'artista che li ha generati nemmeno ci credeva, o li ha buttati lì come un giocoN (e gli scherzi del "caso" valgono anche in altri campi: chi ricorda come è nata una famosa "pillolina blu"?) . Quello che invece ci scandalizza di più è sentire frasi di disprezzo del tipo: " e che ci vuole a fare una cosa così?", "la saprebbe fare anche mio figlio di 10 anni" e ci viene subito una domanda provocatoria: anche mettendoti una molletta al naso, sei capace di farlo tu? Anche solo come puro esercizio tecnico? Allora metti in fila "3 note 3", quelle 3 giuste che entrano in testa alla gente, e fallo!!!... oppure abbi la dignità di tacere. E se la risposta è: " io non faccio queste cose, non mi abbasso", a noi sembra tanto la volpe e l'uva, ricordando che l'immenso Ennio Morricone ha arrangiato anche tormentoni come "Guarda come dondolo" o "Abbronzatissima". Il Maestro non ha solo scritto sinfonie per i film più belli della storia del grande Cinema internazionale, e noi gliene siamo grati. Ti sembra così sconveniente “progettare” anche tu il tuo tormentone, come per esempio "Alla fiera dell'Est", "Nella vecchia fattoria" o "Il Catalicammello" ? Magari ci guadagnerai tanto da poterti poi dedicare a tempo pieno a tutta l'Arte che puoi esprimere, senza doverti occupare di doverla anche vendere per campare. La verità è che non è per nulla facile fare "progettare scientemente" successi. Altrettanto difficile è dipingere come farebbe un bambino, scrivere favole o romanzi per bambini, comporre canzoni per bambini: per nulla facile! È vera Arte anche questa e c'è ben poco da dibattere. Con questo non stiamo dicendo che il tormento del pulcino sia un capolavoro e ci inchiniamo di fronte agli Artisti che con grande dignità non siano interessati, pur sapendolo fare, a creare opere di basso profilo o commerciali o comunque monetizzabili. Però in questo caso troviamo incompatibile il sentimento di invidia verso chi invece ha trovato il successo commerciale con prodotti di minore spessore artistico, con chi sa fare cose semplici che fanno divertire la gente, che aggregano, che uniscono, perché c'è arte anche in questo, nelle canzoni come nelle sinfonie, nei balli di gruppo come nella danza, nel cabaret come nel teatro. Forse occorre un piccolo bagno di umiltà, per capire che per far entrare la propria Arte nel cuore della gente, prima con quella gente ci si deve parlare, si deve costruire un ponte sul quale far passare le emozioni più profonde di cui si è capaci. A costruire quel ponte, una mano la daremo sempre anche noi di Friends 4 Arts, rimanendo sempre al fianco di quanti provino frustrazione verso un mercato che non premia l'Arte e gli Artisti, e non tanto perché c'è in giro il Pulcino Pio, ma perché ci sono altre operazioni che spacciano per Arte quello che non è, perché ci sono mistificazioni, quello è il vero nemico da combattere. Friends 4 Arts



Gorgonzola - Palazzo Pirola

ARTE CONTEMPORANEA E JAZZ ...ON THE ROAD Una festa tradizionale, legata ad una delle eccellenze gastronomiche del territorio lombardo, un palazzo meraviglioso qualificato scenario di mostre e rassegne, un’organizzazione efficiente e creativa, una selezione di artisti , pittori e musicisti, hanno nel mese di settembre vivacizzato il centro di Gorgonzola, in una kermesse artistica e culturale che ha visto pittura e musica jazz prendere il palcoscenico con una eclettica passerella di artisti: Aldo Sterchele, Sabrina Sparti (nella duplice veste di pittrice e musicista), Gianfranco Testagrossa, Antonio

Sabrina Sparti trio

L’inaugurazione con gli Artisti e il vicesindaco Matteo Pedercini

Maio (tra gli organizzatori insieme al Comune, rappresentato dal vicesindaco Matteo Pedercini e la Proloco rappresentata da Donatella Lavelli) e il trio jazz Samoa Wedding . Successo di pubblico, due settimane di eventi, con il denominatore comune della qualita’ culturale ed artistica della proposta, mista a sano divertimento, e perche’ no, per chi se la puo’ permettere, da un itinerario enogastronomico tra risotti e taglieri profumati e invitanti. Un mese, quello di settembre, che evoca vendemmie e celebrazioni, ed una messe di opere d’arte come quelle esposte a Palazzo Pirola, meritano realmente una segnalazione speciale.

Samoa Wedding trio


I Protagonisti, artisti poliedrici e accomunati da una tecnica e una qualita’ unanimemente riconosciuta negli anni, sono stati rappresentati da una selezione delle opere alcune delle quali riportiamo in queste pagine:

Aldo Sterchele è nato a Milano il 7 Settembre 1930. Diplomato al Liceo Classico ha frequentato la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano, conseguendo nel frattempo anche il diploma presso l'Accademia di Brera. Inizia in questo periodo (1960) la sua attività pittorica che andrà via via sviluppandosi ed ampliandosi riscuotendo sempre maggiori successi. Moltissime sono oggi le sue mostre personali in Italia e all'Estero recensite dai più importanti quotidiani e dalle riviste specializzate. Gianfranco Testagrossa nasce a Milano il 3 luglio 1948. Pittore, scultore, grafico, autodidatta, dipinge dal 1960. La pittura di Testagrossa in Affresco- graffito (fresco Graffito) nasce nel 1972. Sempre nel 1972 nasce il Manifesto NEO PRIMITIVISMO ANNO 2000, formalizzato successivamente nel 1989 ed ufficializzato nel 1991. Partecipa a tempo pieno alla vita artistica nazionale dal 1973. Sino ad oggi ha allestito 83 mostre personali e ad altrettante mostre collettive e rassegne d’Arte in Italia e all’Estero. Sabrina Sparti, cantante e pittrice. Nata a Milano nel 1966 inizia gli studi di canto lirico col mezzo soprano A. Cordero e di Musica Sacra col maestro Raffaele Foti. La musica Jazz rappresenterà il punto di partenza di una ricerca appassionata sulle potenzialità vocali e sull'utilizzo della voce come strumento musicale.


eventi F4A

Approfondisce i suoi studi d’arte iniziati presso il laboratorio del nonno pittore e fotografo Luciano Sparti, frequentando gli ateliers di artisti professionisti quali: Aldo Sterchele, pittore, gli scultori Anna Maria Miglietta e Giacomo Sparasci e la ceramista Margherita Beltrame. Ha partecipato a numerose mostre di pittura su tutto il territorio nazionale e diverse sue opere sono state utilizzate come front cover di cd e libri o in rappresentazioni teatrali come scenografie. Un catalogo di assoluto valore, che ha giustamente incontrato il gusto di pubblico e critica.


Presentato a Villa Venino il nuovo libro di Claudia Ronchetti

Alla LUCE delle NOSTRE

LUNE

Una presentazione molto originale, quella voluta da Claudia Ronchetti, grazie alla collaborazione con Elena Rede, pittrice e scultrice, che ha visto una performance di danza, scultura e le letture di alcuni brani del libro da parte della bravissima Laura Bagarella. In un ambiente suggestivo come la cornice di Villa Venino a Novate Milanese ha raccolto consensi non solo per la propria opera letteraria, l’ennesima di una serie gia’ ricca di opere, ma anche come performer, sia in prima persona, sia come coordinatrice (con Elena) delle performance dei ballerini Mauro e Patrizia, diretti dalla coreografa Cinzia Moia. Un gruppo di lavoro, presente anche il nostro direttore in veste di presentatore, non convenzionale, come non convenzionale e’ stata la serata, fuori dalle librerie e fuori dagli schemi. Una piacevole serata tra amici..dell’arte, naturalmente.


Da sinistra, Laura Bagarella, i ballerini Mauro e Patrizia, la coreografa Cinzia Moia, l’autrice Claudia Ronchetti, il nostro Direttore ed Elena Rede.

Sotto e a lato: la copertina del libro di Claudia Ronchetti, pubblicato a cura di Todariana Editrice, e il tema delle lune rappresentato da alcune sculture che completavano la scenografia, opera di Elena Rede, a lato con l’autrice


Italian Gospel Choir eventi f4a Principato di MOnaco - montecarlo

200 voci, un’enorme energia, ecco il Gospel dell’Italian Gospel Choir diretto da Alessandro Pozzetto. Si "tinge" di Gospel l'esaltante apertura della II edizione 2012 del “MESE DELLA CULTURA E DELLA LINGUA ITALIANA”, promosso dall' AMBASCIATA D’ITALIA NEL PRINCIPATO DI MONACO per tutto ottobre proprio a MONTECARLO (MC). Oltre 200 cantanti italiani, provenienti da tutto lo "stivale", sono stati i protagonisti del concerto dell'ITALIAN GOSPEL CHOIR, il coro Nazionale che rappresenta il Bel Paese in questo genere musicale ricco di spirito e fede, insignito della Medaglia di Rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio NAPOLITANO. Il coro "azzurro", che raggruppa sotto un'unica egida tanti cori Gospel da nord a sud, il 5 OTTOBRE 2012 nella “GRANDE SALLE YAKOV KREIBERG” dell'AUDITORIUM RANIERI III°, con una formazione di oltre duecento coristi diretti dal "magico" M° ALESSANDRO POZZETTO. Ad accompagnare il maestoso ensamble l'ITALIAN BIG ORCHESTRA, gruppo musicale formato da 10 maestri diplomati nei migliori Conservatori nazionali capitanati dal M° MAX REPETTI. Un appuntamento unico per la forma e consistenza dei protagonisti che non si è mai tenuto nel PRINCIPATO DI MONACO. "Questo evento ci onora", così FRANCESCO ZARBANO Presidente dell'ITALIAN GOSPEL CHOIR, "Cantare a Monaco è cosa per pochi. Il pubblico è esigente, raffinato e chiede sempre il meglio. un’esibizione vestita con tanta

La solista, Sherrita Duran

L’esibizione di Katia Ricciarelli con le 200 voci dell’Italian Gospel Choir


umiltà ma sicuramente all'altezza". Ospite d'onore, ad impreziosire la performance degli "azzurri", la celebre soprano KATIA RICCIARELLI che ha deciso di prendere parte all'evento monegasco. La "Regina" della lirica si e’ esibita in un omaggio a Lucio Dalla, con il brano Caruso. Un altro grande evento collegato al concerto, un'esposizione dal titolo "L'Arte italiana in Montecarlo" concepita e curata dal noto antiquario STEFANO IORI della omonima CASA D’ASTE con la collaborazione della GLOBART - ART INVESTMENT Anna Paparoni, Stefania Buccio Gonzato, Rosa Maria Marongiu, Annunziata Fiumi Loosli, Francesca Roehlecke, Pierdomenico Magri, Marco Querin, Emanuele Panzera, Van Cuvato e tanti altri che hanno esposto, in anteprima internazionale, le loro opere e creazioni assolutamente da non perdere.. E' invece affidata alla società PAMIFID ART&FINANCE di Lugano (CH) la proposta delle opere d'arte antiche e moderne firmate dai grandi quali: Giovanni Bellini, Peter Paul Rubens del periodo italiano, Guido Reni, lberto Burri fino ad arrivare a Lucio Fontana, ed ancora nomi prestigiosi che hanno segnato la storia italiana nell'arte. Estremamente indirizzata al pubblico raffinato monegasco ed internazionale, sarà una rassegna di quadri che rappresenteranno un insolito percorso dall'antico, moderno fino ad arrivare al contemporaneo. L'esposizione, avrà luogo nella bellissima “SALLE TROPARIUM” foyer dell'AUDITORIUM RANIERI III. Grande classe, musica, preghiere, opere d'arte e tante altre emozioni come straordinaria base dell'inaugurazione dell'edizione 2012 del "Mese della Cultura e Lingua Italiana", con la preziosa supervisione dell'Ambasciatore, Sua Eccellenza ANTONIO MORABITO che ha fortemente voluto questa rassegna sostenuta con grande attenzione dal nostro Ministero degli Affari Esteri e che porta, in gloria, l'italianità nel Mondo. Il tutto sapientemente ripreso dalle telecamere di FRIENDS4ARTS.

Il nostro Direttore con Sherrita Duran

Katia Ricciarelli, l’Ambasciatore Morabito, Stefano Iori e Francesco Zarbano


Milk Art DOLCEZZA E CREATIVITA’ Ebbene sì anche un cappuccino può diventare una vera e propria opera d'arte: addio al classico cacao spolverato sulla schiuma, i barman di LatteArt disegnano veri e propri capolavori in tazza. Si va dalle più semplici sagome di cuoricini o stelle a veri e propri disegni iperrealistici come il ritratto di John Lennon o del Presidente Obama. E ancora fiori, animali, texture, utilizzando cacao o cioccolato fuso, modellandoli abilmente con un bastoncino di legno. Sfruttando la stessa materia si sta diffondendo la MilkArt che prevede la miscela di coloranti alimentari al latte, per creare effetti cromatici divertenti e inattesi.



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s ervice e ditoria

p roduzione T ecnology c reativita’ comunic a z i o n e e venti services-editoria


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N AS CE F RI E ND S4 A RT S, U N M A G A Z IN E c h e e ’ U N A C OM M U N I T Y , c h e e ’ U N CL UB , c h e e ’ U N PO R TAL E, c h e d i v e n t a n o U N M A G A Z IN E . . ..

ALDA MERINI Laura Bagarella legge la poetessa dei Navigli

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i l p u b b l ic o d e l I II M il l e n n io ?

IL MAGAZINE MENSILE CONSENTE DI PRESENTARE AD UNA COMMUNITY DI ARTISTI, OPERATORI, CRITICI E AMICI DELL’ARTE, UNA SELEZIONE DELLE MIGLIORI PERFORMANCE E DEI MIGLIORI CONTRIBUTI ARTISTICI DEL MOMENTO, CON INFORMAZIONI, RECENSIONI, BIOGRAFIE, CONSIGLI DA E PER IL MONDO DELL’ARTE E DELLE SUE MOLTE SFACCETTATURE. UNA SINTESI COMMENTATA DA ESPERTI E AMATORI, DESCRITTA DAGLI ARTISTI IN UN’OTTICA ESPRESSIVA CHE FOTOGRAFA PER IL PUBBLICO IL PUNTO DI VISTA DELL’AUTORE. UNO SCAMBIO DI ESPERIENZE INFORMALE, MA NON PER QUESTO MENO PROFESSIONALE E PATINATA RISPETTO AI MAGAZINE DELL’EDICOLA, CON IL VANTAGGIO DI ESSERE REALIZZATA DALL’INTERNO, COME UN MODERNO WORKSHOP DEDICATO AGLI OPERATORI, AGLI ARTISTI ED AGLI ORGANIZZATORI DI EVENTI E GESTORI DI LOCATION DOVE REALIZZARE EVENTI E PERFORMANCE.

FRIENDS 4 ARTS, UN MAGAZINE che e’ UNA COMMUNITY, che diventa UN CLUB, che e’ UN PORTALE, PORTALE che diventano UN MAGAZINE.. .

e v e n t i - comunicazione


F4A INTERVISTA

Los Locos... da 21 anni DiverTIRE DiverTENDOSI

Abbiamo incontrato Roberto Borillo e Paolo Franchetto, in arte i Los Locos, in un villaggio turistico del Salento, durante una pausa tra una serata e l'altra della loro tournée estiva, e non abbiamo potuto "resistere alla tentazione" di fare loro qualche domanda per Friends4Arts. Los Locos, 21 anni di successi, Macarena, Tum Tum, El Meneaito, La Vuelta, El dueno del swing, El Tic tic tac, Ai se eu te pego, musiche per film e programmi TV (una per tutte Ai Ai Ai - Un medico in famiglia) e ci fermiamo qui con l'elenco, altrimenti riempiamo l'intervista solo di titoli di canzoni: qual è il segreto di una carriera artistica così bella e piena di successi? Non esiste un segreto, perchè noi stessi se ne conoscessimo l'ingrediente avremmo sfornato ancora più canzoni di successo...la verità sta nell'entusiasmo e nel seguire comunque il gusto della gente, e soprattutto la loro voglia di divertimento...la nostra è esclusivamente musica fatta per divertire!!! Come duo siete prossimi alle "nozze d'argento", cosa strana nel mondo dello spettacolo; un altro segreto: alchimia speciale? Amicizia anche fuori del lavoro? Sintonia artistica? E' vero, siamo una rarità nell'ambito artistico dove i sodalizi si sciolgono spesso e volentieri come neve al sole!!! Sicuramente di fondo c'è un'amicizia di base che risale dai tempi della scuola, l'altra cosa è che siamo completamente diversi come abitudini e stili di vita, quindi alla fine ci si compensa, trovando nel socio quello che non si trova in se stessi...mentre nel campo artistico siamo in piena sintonia!!! Oggi sembra impossibile pensare ai villaggi turistici, locali da ballo, discoteche, serate in piazza, feste private, senza balli latini e balli di gruppo: praticamente una vostra invenzione! Come sono nati i Los Locos e come è nata l'intuizione da cui è partita questa bella avventura? Effettivamente è vero...i balli di gruppo avevano vissuto già un momento di gloria negli anni '60, grazie a canzoni quali "i Watussi", "il Ballo di Simone" ecc, per poi essere rispolverati solo nelle serate revival, mentre nel periodo in cui noi abbiamo avuto l'illuminazione (stiamo parlando dei primi anni 90) la musica che si ascoltava in discoteca in quel periodo spaziava dall'house, al commerciale, alla techno, quindi quanto di più lontano ci possa essere dal nostro genere...ed è qui che scatta la folgorazione...! In quel periodo Roby era un affermato dj, spesso lo

andavo a trovare in qualcuna delle sue serate e non potevamo fare a meno di notare uno strano fenomeno...la gente che ballava svogliatamente la musica da discoteca improvvisamente impazziva quando passava il disco di Santa Esmeralda o meglio ancora quando partivano i Gipsy King...quello era il momento in cui si scatenava la festa. Però a parte un paio di dischi non c'era nient'altro da aggiungere in quel segmento...quindi ci abbiamo pensato noi con le nostre canzoni, che dal Meneaito in poi sono stati in gran parte grandi successi, tra cui "Macarena", che è solamente la punta dell'iceberg di tutta la nostra produzione. Tra i vostri successi ci sono cover internazionali e canzoni originali, premiate con dischi d'oro e di platino. Siete uno dei pochi gruppi italiani riconosciuti all'estero per quanto riguarda la musica latino americana. Potete spiegarci come nasce un vostro pezzo? Qual è il vostro metodo di lavoro? Nel caso delle cover c'è sempre stato un lavoro di ricerca, spesso sono canzoni che ascoltavamo nei nostri viaggi in Sudamerica, altre volte ascoltando decine e decine di dischi...! Nel caso delle canzoni inedite, parte tutto da un ispirazione, da una melodia che ti rimbomba in testa, dalle sensazioni di un viaggio..ti siedi al piano (nel mio caso), o imbracci una chitarra (nel caso di Roby), e piano piano un'idea diventa una canzone! Poi ci rinchiudiamo nel nostro studio e la canzone diventa un disco!!! Riuscite a far muovere la "gamba gamba" proprio a tutti, bambini, uomini, signore e, anche se sul palco siete sempre accompagnati da ballerine bellissime e bravissime, riuscite a far sentire altrettanto brava e sensuale nel ballo anche la "casalinga di Voghera". Come fate? Questo è l'altro segreto della diffusione dei nostri balli...la loro semplicità!!! Altrimenti non si chiamerebbero balli di gruppo, ma balli di pochi...! Le


ragazze che ci accompagnano sul palco ovviamente sono delle professioniste, ma il successo delle nostre coreografie è determinato dal fatto che tutti, e sottolineo tutti, possono divertirsi con noi seguendo i passi delle nostre ballerine, creando un fantastico momento di aggregazione assolutamente trasversale, sia per età, ceto sociale e soprattutto per predisposizione al ballo!!! Con noi ballano TUTTI...!!! Abbiamo assistito a un vostro spettacolo informale "per pochi amici", davanti al pubblico di 200 persone in un villaggio e poi in una piazza con 20.000 persone: avevate la stessa carica e lo stesso entusiasmo in entrambe le situazioni... ma... sarà mica che vi divertite davvero quando siete sul palco? Questa è un'altra magia...a volte dopo aver viaggiato tutto il giorno, spesso senza aver mangiato e con poche ore di sonno sulle spalle ti viene da pensare: "e adesso devo fare pure lo spettacolo..!!!"...ma poi, appena sali le scale del palco e parte il primo pezzo, qualsiasi stanchezza, qualsiasi problema svanisce d'incanto...c'è un pubblico che è lì per te, che ha voglia di divertirsi...non sono bei momenti per tanti di noi, il panorama attuale è già così grigio...con noi si respira aria di festa, di vacanza, di spensieratezza...e lenergia che ti trasmette la gente è migliore di qualsiasi caricabatterie e noi di rimando la trasmettiamo a loro!!! Infatti il nostro motto è "Divertire Divertendosi"! Sappiamo che siete i produttori del gruppo "Village Girls", cantanti e ballerine di talento (per loro avete anche scritto e arrangiato vari pezzi, tra cui la sigla del film "Sharm el Sheik"), avete intenzione di proseguire anche come talent scout e produttori di nuovi talenti? L'inizio della nostra carriera è stata esclusivamente come produttori...! Negli anni '90 producevamo svariate canzoni che spaziavano dalla musica italiana, al rap, all'house, alla techno, che a volte diventavano successi, quali "L'ultimo della Sera" di SirJ (n.1 in Francia) oppure "Sale Sale (e nn fa male)"fortunato tormentone da discoteca, per arrivare ai giorni nostri

col progetto "Village Girls", curato in prima persona da Roby e che sta dando grandi soddisfazioni. Come è cambiato il mondo dello spettacolo negli ultimi anni? Ci sono spazi per i giovani? Che consigli vi sentite di dare a chi dovesse intraprendere oggi una carriera artistica? Il panorama musicale e artistico in Italia, e non solo in Italia, è cambiato radicalmente con l'avvento dei reality e dei talent show. Ormai per un giovane cantante, la speranza di intraprendere una carriera musicale è vincolata quasi esclusivamente a questi format..le case discografiche stesse (le poche rimaste), nn si fiderebbero mai di investire in un giovane senza il supporto di una trasmissione televisiva di queste, con il risultato di sfornare decine di cantanti usa e getta pronti ad essere sostituiti nel cuore dei fans dai partecipanti al medesimo show dell'anno successivo!!! Sanremo stesso, con il televoto, si sta trasformando in un ulteriore vetrina di queste...lo dimostra il fatto che negli ultimi anni, eccezion fatta per Vecchioni, i vincitori sono sempre personaggi usciti dai talent...!!! Ma la bella musica e gli artisti veri non moriranno mai e continueranno ad attraversare le mode nei secoli dei secoli...mi verrebbe da aggiungere amen, ma questa non è una preghiera...è un dato di fatto! Con la loro musica i Los Locos sono riusciti dove tutti hanno finora fallito: unificare l'Italia, facendo ballare tutti, dal Sud al Nord, da Est a Ovest, senza distinzioni di religioni, ideologie, razze, ecc. ecc. Shhhhhhhhh non diteglielo, se decidessero di "scendere in campo", potrebbero diventare il primo partito in Italia!!!


bea t box IL Ritmo di Charly Ficicchia - Fai un tipo di musica decisamente inusuale in Italia. Come ti sei avvicinato al beatbox? Hai studiato anche musica più "tradizionale"? Direi che non è più inusuale perchè la disciplina del beatbox è sempre più in espansione. Mi sono avvicinato al beatbox per curiosità, ma tengo a dire che la musica è la mia passione sin da bambino. Ho iniziato a sentire sempre più la necessità di esprimere ciò che ho dentro, un carattere, e ciò avviene quando suono. Non ho mai studiato musica in modo scolastico, suonavo il flauto dolce alle scuole medie, poi sempre alle medie (in un altro istituto), ho iniziato a suonare la batteria fino a suonare in un gruppo per un brevissimo periodo all'età di 16 anni. - Che progetti hai musicalmente parlando? Com'è il panorama artistico musicale nel tuo campo a MIlano? Non ho grandi che progetti riguardo al beatbox. Resta una mia passione che diffondo con un corso dove ricopro la figura di insegnante. Rappo da un paio d'anni, aprendo i concerti anche ad artisti ''vetrina'' o comunque conosciutissimi nel panorama italiano, e altri nell'underground. Tra questi compaiono: Dogo gang, Bassi Maestro, Clementino, Kaos e dj Craim, Shezan il ragio (con Fabri Fibra ai tempi di Uomini di mare), Vacca...e altri. Conosco human beatbox molto forti e tanti altri in continua crescita come i miei alunni, già dagli 11 anni in su. Faccio musica in un contesto in cui le opportunità te le devi creare a gomitate. Così come nella vita ci si deve impegnare per raggiungere qualsiasi obiettivo. Se le persone riconoscono un picco di rilievo in un'azione che si compie, si presta attenzione. Molti pensano comunque che l'hip hop sia una moda e non una cultura.- Spiegaci un po' le dinamiche di una Crew. Come lavorate insieme? Prima di etichettare una ''crew'' con un nome, c'è un rapporto che unisce delle persone in una passione. Le dinamiche nella mia crew, sono relative. Organizzazione del tempo per scrivere testi, il mio dj per produrre beat, e non sempre io e il mio socio rapper, ci riuniamo per quanto riguarda la scrittura. Utilizzo il beatbox nei live e nella vita quotidiana; discutiamo tra componenti della ''crikka'' per rielaborare pensieri. - Cosa ne pensi dello stato della musica italiana? E dell'arte? Pensiamo fuori dagli schemi di chi pensa solo a vendere la musica. Noi facciamo rap, e pensiamo di poter utilizzare uno strumento potentissimo, la parola; senza comporre pezzi cui testi non dicono nulla e che possono essere apprezzati solo perchè ''musicali all'orecchio''. Rriguardo l'arte, penso di vivere la più vicina a me, che è soprattutto una cultura: l'Hip Hop.sperando che le persone riconoscano le 5 discipline che la costituiscono nel tempo senza farla finire negli archivi come una moda.


RED BULL FLYING BACH

Break dance e classica

QUANDO lo SPONSOR fa bene al talento "L'alta cultura incontra l'arte urbana" così cita il sito ufficiale del "Red Bull Flying Bach", uno spettacolo in tour mondiale che a breve sarà anche in Italia, prima a Firenze, poi a Torino. La crew di ballerini, i Flying Steps, 10 in tutto, 2 donne e 8 uomini, 4 volte campioni del mondo, ballerà per 70 minuti, accompagnata da proiezioni di video, e dalla musica classica di Johann Sebastian Bach. Uno spettacolo che sta spopolando in tutta europa con un sold out dopo l'altro, critiche entusiastiche da parte di esperti e pubblico, un successo destinato a continuare. let’s dance.....


Smooth Jazz Radio Channel

Smooth jazz, musica, filosofia e “Made in Italy”

Smooth Jazz Radio Channel nasce nel 2008 dall’intuizione di un gruppo di appassionati di musica jazz che decidono di orientare i loro interessi verso un nuovo genere musicale che in quegli anni andava affermandosi anche in Italia, lo Smoothjazz. “La scelta fu obbligata per diverse motivazioni: da molti ascoltatori ci pervenivano numerose richieste di qualcosa di nuovo e allo stesso tempo anche molti artisti iniziarono a comporre musiche in linea con questo nuovo genere musicale”. Lo Smoothjazz è una costola del jazz tradizionale dal quale sono state eliminate tutte le sonorità ruvide, proprie del genere Jazz rendendolo piacevole da ascoltare e commercialmente più vendibile! Nel corso di questi anni sono stati molti gli artisti italiani che attraverso la nostra radio hanno ottenuto visibilità, pubblico, ed incrementi nelle loro vendite. In questo modo siamo riusciti a realizzare tutti i presupposti per occasioni professionali. La responsabile delle selezioni musicali e sviluppo di SJRC è Roberta Zumbo che svolge un valido compito di selezione delle migliaia di tracce che ogni settimana ci arrivano, ricerca di nuovi talenti sparsi nel mondo, e sviluppo di nuove attività collaterali ad essa collegate. Decine di pagine su facebook, gruppi di artisti e di fan, quattro canali video ed un sito internet, http://www.sjrc.altervista.org/ sono alcuni degli elementi che contraddistinguono il nostro lavoro. L’amministratore di SJRC è Angelo Petruzzi che è anche responsabile della Petruzzi Entertainment che si occupa di organizzazione eventi, relazioni professionali con artisti e contratti con manager nonchè rappresentanza di artisti. Smooth Jazz Radio Channel nasce quindi come supporto e promozione artistica per artisti indipendenti per offrire opportunità, selezionando talenti musicali e musica di qualità. Non percepiamo alcun compenso dagli artisti sotto qualsiasi forma, non chiediamo denaro, non lo abbiamo fatto, nè lo faremo in futuro: il nostro lavoro si basa principalmente sulle donazioni libere e volontarie da parte di chiunque desideri offrire il proprio contributo attraverso le indicazioni che si trovano nella home page del nostro sito. " LO SMOOTHJAZZ COME FILOSOFIA E STILE DI VITA E NON SOLO COME UN GENERE MUSI CALE " Stefania Salvatori (addetta alle recensioni, e alle interviste con gli artisti.)

Il nostro Direttore, Mauro Bottini, Angelo Petruzzi e Franco Nocchi


ARTISTA DEL MESE:

ALBERTO MINARDI

Smooth jazz channel oggi vuole mettere in evidenza un artista di fama mondiale che ci ha dato la possibilità di poter conoscere più approfonditamente il corso della sua carriera. Smooth jazz channel vuole essere un trampolino di lancio per le giovani leve, ma anche per chi già, come questo artista del quale andremo a parlare ora, ha avuto un successo importante. Stiamo parlando di Alberto Minardi che nell’anno 1985 si è diplomato in composizione e chitarra classica al Conservatorio di musica di Santa Cecilia. Ha seguito numerosi stage di perfezionamento classico con Maurizio Colonna e il direttore d'orchestra Gianluigi Gelmetti. Ha inoltre ampliato le sue abilità musicali attendendo uno stage di flamenco con Gerardo Nunez. Ha studiato chitarra jazz nella scuola "Musicians Institute" di Los Angeles. Negli anni ‘70 ha lavorato come chitarrista con Gianni Morandi e Massimo Ranieri. In RAI vanta collaborazioni importanti come quelle con Bruno Canfora, Stelvio Cipriani, Savina, Pino Calvi, Marcello de Martino, e altre ancora. Ha partecipato alla realizzazione della colonna sonora del film "Ultimo tango a Parigi" di Gato Barbieri. Nella stagione ‘69/’70 ha suonato al teatro Sistina nella compagnia Bramieri Milva, "Angeli in Bandiera". Continua la sua carriera con Loredana Bertè e con Mina e Johnny Dorelli in alcune trasmissioni radiofoniche live. Nel 1997 A cura di

approda a Los Angeles alla scuola musicale di Hollywood. Alberto Minardi è autore di molte canzoni come "Il ragazzo col ciuffo" cantata da Little Tony, "Chi t'adorava se ne va" cantata da Gianni Morandi su Gianni Quattro e cantata da Josè Feliciano, “Bikini Blu" cantata dai Vianello (Edoardo Vianello e Wilma Goich) e tante altre. Ha collaborato con l'autore di fama mondiale Franco Migliacci (autore di “Nel blu dipinto di blu”). Attualmente alterna l'attività d'autore a quella di attore e, ha partecipato nelle fiction "Romanzo criminale 2” e a "Il peccato e la vergogna 2" di Luigi Parisi.


Jazz music and friends: 4 amici...ma senza Maria De Filippi recensione Quattro amici, come nella famosa canzone di Gino Paoli, che questa volta non si incontrano al bar ma in sala di registrazione, per confezionare 10 pezzi "importanti" e fermarli in un gradevolissimo CD. Già il titolo del CD, 4 Friends ci piace particolarmente (chissà perché...), ancor prima di aprire la confezione, e poi è subito amore al primo ascolto.

La chitarra di Riccardo Bianchi, il "secondo più grande chitarrista italiano" (come lo ha simpaticamente definito tempo fa Franco Cerri), crea atmosfere raffinate per la voce delicata di Beatrice Zanolini che si muove con naturalezza e precisione (cantando sia in Brasiliano che in Inglese e, giusto un pochino, anche in Italiano), per farci viaggiare in una selezione musicale di pezzi ricercati ma al tempo stesso ben noti al grande pubblico, di autori stratosferici quali Tom Jobim, Jesse Harris, Caetano Veloso, Bobby Mc Ferrin, solo per citarne alcuni.

Da grande virtuoso del contrabbasso e del basso elettrico, Marco Ricci, scolpisce con le sue note la struttura ritmica del cd, in modo strabiliante. E che dire poi dei pregevolissimi assoli di sax (tenore e soprano) e di flauto di un altro grandissimo musicista quale Giulio Visibelli? A dispetto della sua natura minimalista ed essenziale, tipicamente "unplugged", siamo di fronte a un prodotto realizzato con una cura estrema, dove nessuna nota è fuori posto, con l'equilibrio del "niente di più e niente di meno",

per il gusto della perfezione.

Oltre a una particolare lode per gli arrangiamenti originali di Bianchi, Ricci e Visibelli, una nota speciale merita la ricerca del suono e il mastering di Luca Vittori, con un mix vincente che rende questo disco tecnicamente e artisticamente perfetto. Ospite illustre dei 4 amici, l'attore Fabio Bezzi recita alcuni versi, come prologo di una raffinatissima "Io so che ti amerò" (Eu sei que vou te amar), cantata da Beatrice Zanolini sia in Italiano che in Brasiliano.

Promosso a pieni voti e con lode questo 4 Friends, che si ascolta piacevolmente più e più volte ma ci lascia con un grande desiderio: sapendo bene che i nostri quattro amici, oltre che grandi interpreti e arrangiatori, sono anche autori, a quando un 4 Friends 2 con qualche loro pezzo originale?


U LIBRO, U CAMI O, U COG AC (O U A TISA A, ...VA BE E A CHE U SUCCO ACE) Una storia per emozionarsi

di FOLCO TERZANI

A P i e d i N U D I s u l l a T E R RA

Sicuramente il cognome Terzani non suona nuovo al grande pubblico, ma questa volta a scrivere è Folco, che prende dal padre tutta la pesante eredità del reporter e racconta la storia di Baba Cesare, santone, tossicodipendente, hippie e sadhu, conosciuto in India durante uno dei suoi innumerevoli viaggi.

La storia di Baba Cesare è raccontata in prima persona: lui stesso descrive la sua fuga dall'Italia per problemi con la giustzia, l'abbandono della moglie e del figlio, l'arrivo in India. La vita al limite a Goa, alla continua ricerca di un assoluto che non viene trovato, nemmeno con le droghe più estreme e diffuse tra gli hippie del luogo. Nuovamente il carcere, la morte sfiorata, le donne e infine la decisione di prendere la via della saggezza, intraprendendo il viaggio "a piedi nudi" per trovare il divino nella natura, nella giungla, nelle grotte, privandosi di qualsiasi bene economico e materiale, vivendo di offerte.

Proprio per il dettato, fedele alle parole di Baba Cesare, il lettore ha l'impressione di intavolare un vero e proprio dialogo, di esesre seduto davanti a questo stravagante personaggio, rapito dai usoi innumerevoli aneddoti. Un libro per riflettere.


M e l a g r a n a d e l i z ia d i o c ch i e p a l a to di giovanna motta

MELAGRANA: DELIZIA DI OCCHI E PALATO L'estate è stata calda,lunga,afosa e sofferta. Molti ne hanno parlato come di un'eccezione, un imbarbarimento del clima, un infierire della Natura contro di noi. Eppure non dovrebbe stupirci: non è la prima volta,ne' sarà l'ultima, in cui il clima fa capricci a nostro danno. Forse tutto ciò dovrebbe insegnarci qualcosaU
Ma a qualcosa, forse, tutto questo caldo è stato utile: le melegrane , frutto mediorientale per eccellenza, sono maturate a puntino ( semprechè ad esse non sia mancato un minimo d'irrigazione,ovviamente).
Melagrana, frutto bello di colori e sapori che ricordano terre e tempi lontani. Melagrana, frutto che non può mai mancare in una "Natura Morta", e che davvero non manca maiUtanto che alcuni di noi l'hanno prima conosciuto come protagonista di opere d'arte e poi come frutto vero e proprio. Melagrana, citazione vetero-testamentaria e protagonista da millenni di ricette da califfi.

Quando le Crociate portarono all'Occidente imbarbarito le conoscenze, le tecniche, le raffinatezze del mondo Islamico, da esso ci vennero anche golose preparazioni condite da "nuove" spezie. Proprio nuove non erano,poiché alcune di esse già le troviamo in uso in epoca classica o tardoantica : ma poi erano divenute troppo difficilmente importabili, oppure il nostro palato "continentale" non le gustava più, o erano per noi troppo costose.
Ma il nuovo millennio,quello che si apre con le Crociate, potrà recuperare il tempo perduto anche a tavola con preparazioni come questa: la Romània di pollo.
Al-Rumàn è,infatti, il nome arabo per la melagranaU

DOSI PER 4 PERSONE:
 1 pollo di circa 1 chilo

 2 opp.3 melegrane mature, 
 cipolle bianche medie

 3 3 cucchiai di lardo macinato

 (chiaramente QUESTO ingrediente non compare nella ricetta Islamica!) 
 cucchiaio da tavola colmo con un 1 pizzico di ognuna delle se1 guenti spezie macinate: PEPE NERO,NOCE MOSCATA,CHIODI di GAROFANO,CANNELLA, CARDAMOMO e CORIANDOLO 
 cucchiaio colmo di AMIDO DI FRUMENTO

 (evitate quello di mais o la 1 fecola di patate che, nel secolo XII°,non erano ancora conosciuti in Occidente)

 Spezzate il pollo in 4/6 pezzi,se necessario fiammeggiatelo : fate appassire le cipolle nel lardo, poi unite il pollo e lasciatecelo cuocere a fuoco minimo. A parte, spremete le melegrane tagliandole a metà ed usando un comune spremiagrumi: filtrate il sugo, mettetelo in una terrina ed incorporatevi l'amido e le spezie,ben mescolando. Aggiungete il tutto al fondo di cottura appena il pollo è pronto,mescolate, lasciate addensare, e ervite.
Se volte essere ancor più raffinati, potete servire il pollo senza intingolo, mettendo quest'ultimo in una bella salsiera a centro tavola, e ogni commensale potrà servirsene a piacere


A FO R I SM I E S OR R I SI parlare d’Arte migliora l ‘umore Il compito attuale dell'arte è di introdurre il caos nell'ordine. Theodor Adorno Con i libri non ci sono convenevoli. Se trascorriamo la sera con loro è perché ne abbiamo veramente il desiderio. Marcel Proust

Se dovessi cercare una parola che sostituisce "musica" potrei pensare soltanto a Venezia. Friedrich Nietzsche L'avvenire gli si presentava sotto forma di un appassionante rebus. In fondo è bello non sapere oggi quello che accadrà domani. Giovanni Guareschi


SHOPPING 4 ARTS Ottobre 2012


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