Paola Palmaro intervista
Giovanni Paolini
PAOLA Bianco e nero e colore, grafica e pittura, fotografia e disegno, astrattismo e surrealismo, le correnti pittoriche del Novecento e l'evoluzione della fotografia verso il digitale, le tue fotografie sono una perfetta sintesi che fonde stili e linguaggi diversi ma grazie a te in grado di fondersi e di comunicare il desiderio della fotografia di conoscere tutte le grammatiche e le sintassi a lei affini. Ci permetti di viaggiare da un'immagine all'altra senza mai pensare "preferisco questa o quella" ma stimolando la nostra curiosità e domandandoci "cosa vedremo nella successiva?". Quali sono i tuoi punti di riferimento, chi prediligi tra le correnti artistiche moderno-contemporanee? GIOVANNI Frequento molto i musei e le gallerie d’arte moderna e contemporanea mi piace vedere l’arte come elaborazione autonoma della mente umana e mi piace gustare le creazioni che hanno in loro una potenza espressiva emotivamente coinvolgente e che facciano intuire il lavoro di analisi e crescita artistica dell’autore, partire dal basso per raggiungere le vette della creazione. Uno degli artisti che più amo è Paul Klee egli sosteneva che essendo l’uomo immerso nella realtà quello che percepisce è sempre e comunque una reazione di tipo emotivo a ciò che lo circonda. Mi piace Mondrian che Apollinaire considera un cubista molto astratto. Mi piace Egon Schiele con la sua immagine del mondo tetra e malinconica. Fotograficamente parlando il mio mito è Mario Giacomelli che ho conosciuto personalmente, un artista a tutto tondo capace di far trasparire le emozioni dai suoi scatti che sono stati innovativi e potenti la poesia raccontata da immagini .
Ma ci sono molti altri artisti che ammiro e seguo con interesse come Robert Mapplethorpe artista prima ripudiato come osceno poi accolto da collezionisti e grandi musei, Jeanloup Sieff i suoi scatti sono elogi alla perfezione delle forme e della bellezza femminile .
PAOLA Le figure umane spesso sono in controluce o sublimate da raffinate silhouette, nelle tue visioni urbane il colore è dato o dai graffiti sui muri, dai cartelloni pubblicitari, o dal movimento delle silhouette che ci racconta cosa stanno facendo, in una piazza, per strada o su un marciapiede. Spesso cogli il lato surreale tra vita quotidiana e pubblicità, che ci circonda ovunque, Street e la Urban Street come generi comunicano fra loro attraverso geometrie ed architetture particolari che traduci con enfasi accentuando le forme, i volumi ed il colore, oppure con tratti asciutti ed astratti, una grafia elegante che fa parte del tuo stile, mostrandoci la vicinanza o la distanza tra esseri umani anche in luoghi deputati alla socializzazione. Cosa pensi prima di scattare e come ti poni confrontandoti con l'obiettivo della macchina fotografica attraverso il tuo sguardo? GIOVANNI E' l'effimero urbano che mi affascina. Sinceramente non penso a niente quando fotografo la mia mente si svuota di tutti i pensieri e come se sgombrassi il mio cervello da tutti i condizionamenti esterni , dimentico le mie ansie le mie paure, sto lì vedo una situazione e aspetto che prenda vita, fotografare vuol dire avere molta pazienza e molto tempo a disposizione, penso di avere una predisposizione particolare che mi fa captare il momento dello scatto, il momento che fa sì che una fotografia viva veramente. La mia mente è facilmente suggestionabile dalle sollecitazioni esterne è come una spugna che assorbe gli stimoli artistici di tutti i generi ma poi al momento di scattare foto si svuota da tutto e il mio inconscio prende il sopravvento ci sono solo io e il mondo. “
PAOLA Hai studiato in passato disegno, architettura, grafica? Le novità in campo fotografico come le hai affrontate e cosa pensi dei puristi che vogliono ritornare all'analogico molti demotivati e stanchi nei confronti di programmi e di elaborazioni atti a fondere diversi generi artistici raggiungendo un livello qualitativo e creativo impensabile fino a pochi decenni fa? Anche il mondo della fotografia conosce la "Riforma" e la "Controriforma" con la furia iconoclasta che ne consegue sfociando in un'ortodossia fine a se stessa? Non sarebbe una ricchezza e non una sottrazione di significati e di significanti poter passare da un linguaggio all'altro come fai tu?
GIOVANNI Ho fatto le scuole serali di perito meccanico e poi facevo il disegnatore presso L’Alfa Romeo , ma la mia formazione fotografica è da autodidatta, Ho sempre fotografato ma del 78 quando è nata mia figlia Roberta ho voluto approfondire per migliorarmi e farle belle foto ho cominciato a frequentare il circolo Fotografico Alfa Romeo e il Circolo Filologico Milanese che bei tempi c’era un sano interesse e ho conosciuto tanta bella gente, ho cominciato a leggere libri frequentare mostre, facevo i concorsi fotografici con ottimi risultati. Io vengo dall’analogico, sviluppavo il negativo stampavo le mie immagini in camera oscura le mie immagini i bianco e nero, usavo un ingranditore russo il mitico UPA 6 un ingranditore smontabile che ho ancora non era il massimo ma avevo cambiato l’obbiettivo e fino al formato 30 x 40 ottenevo buoni risultati , ricordo con rimpianto quei momenti quando l’immagine prendeva forma e appariva nello sviluppo, momenti impagabili. Nel 1984 ho fatto una splendida mostra al Circolo Filologico Milanese la cui presentazione di Emilio De Tullio mi calza ancora a pennello e che allego. Tra il
1994 e 2000 ho smesso per un periodo poi è arrivato il digitale e ho ricominciato a fotografare con passione ed energia. All’ inizio di questa avventura ero perplesso su come far vedere le proprie immagini agli altri, ma l’avvento massiccio di internet nelle case mi ha fatto ricredere, io penso che non si possa vivere di ricordi e nostalgie, ma vivere al passo con i tempi senza far finta che nulla sia cambiato, le immagini oggi viaggiano alla velocità della luce, ed è impensabile fare senza questa magica realtà.
PAOLA Agli albori della fotografia, una voce illustre si levò contro l’incredibile innovazione. La voce di Charles Baudelaire, che nell’opera Salon de 1859 (1859) si lanciò in una critica, a tratti feroce e velenosa, contro la fotografia, e contro i suoi inventori, ammiratori e sostenitori. L’immenso poeta francese critica la nuova pratica tecnologica vedendo in essa un’evidente manifestazione della massificazione, dell’industrializzazione dell’arte e, più in generale, della cultura, in atto nel XIX secolo. Cosa prevedi per la fotografia in futuro, avrà nuovi" domani" o come molti affermano ha già detto tutto quello che aveva da dire? GIOVANNI Baudelaire dà voce a quello che poi succederà, e cioè che la fotografia pretenderà di essere un’arte autonoma. Tutte le innovazioni tecniche producono nuovi tipi di arte, che all’inizio non vengono riconosciuti, perché diversi dai canoni e anche dagli scopi precedenti. Penso che questo tipo di lettura della fotografia sia ormai superato che essa si sia guadagnata il suo
posto tra le arti, il suo limite forse siamo noi e il nostro impegno sarà riuscire a superare tutte le barriere possibili e far vivere di più la fotografia nel posto che le spetta!! La cosa che mi rende dubbioso è la durata delle fotografie nel tempo, non dureranno sicuramente secoli come i quadri. Bisognerà che si trovi una soluzione a questo, non sarà proprio il digitale a superare questo problema.
Paola Come usi il colore e lo fai emergere dalle geometrie e dalle architetture della realtà quotidiana che ci circonda mi ricordi Vasilij Vasil'evič Kandinskij, come spirito surreale Magritte, come elaborazione grafica e passione verso i graffiti sia Jean-Michel Basquiat che Keith Haring, come studio della luce e delle ombre con l'accentuazione dei contrasti mi rammenti i fotografi ungheresi degli anni venti e trenta. Pur con tutti questi riferimenti sei Giovanni Paolini, unicamente Giovanni Paolini, in ogni scatto che proponi grazie ad una tua personalissima elaborazione sia della scrittura fotografica che del mezzo, fai emergere la tua realtà, le tue esperienze e vissuti. E' importane far capire che ogni fotografia ha dietro un essere umano con dei suoi interessi specifici. Coltivati nel tempo hanno prodotto, insieme alla sua sensibilità ed a scelte precise stilisticamente parlando, una serie di immagini riconducibili solo a lui e non ad altri. Non dimenticando il mondo dei fumetti e l'universo della "Lanterna Magica" del cinema ci puoi dire quali sono le tue correnti od opere preferite in ogni campo sopra citato? Con i contrasti le luci e le ombre nette e marcate si può suscitare emozioni. La luce dà emozioni a volte travolgenti e bellissime . Giovanni Ho già risposto in parte alla tua domanda Paola, Kandinskij, Basquiat e Haring fanno parte comunque della sfera degli artisti che seguo . Io vengo dalla generazione di Tex , Diabolix , Linus, Mafalda, di Crepax , di Dylan Dog, di film come “ Un mercoledi da leoni “ , Mary Poppins , La vita è meravigliosa di Frank Capra, 2001 Odissea nello spazio, A qualcuno piace caldo, Arancia meccanica, Frankenstein Junior e tanti altri una miscela di sensazioni esplosiva direi .
Paola So che non cambierebbe nulla se comprassi la tua stessa attrezzatura, le tue ottiche, anche eventualmente i tuoi occhiali o seguendoti dove ami fotografare, dietro ogni tuo scatto ci sei tu e solo i tuoi occhi con tutto il corredo di esperienze umane riconducibili a Giovanni Paolini e non ad altri, tuttavia per gli appassionati del genere puoi dirci con cosa scatti abitualmente e che tipo di programmi usi per le tue variazioni sul tema della grafica e della pittura nelle tue immagini fotografiche? Giovanni La mia esperienza fotografica parte proprio dal minimo una Zenit M russa poi ho comprato 2 Canon At1 complete di obbiettivi 28 -50- zoom 70 /150 - 300 che attualmente fanno bella mostra nell’ universo delle mie macchine fotografiche da salotto . Attualmente uso una Panasonix Lumix FZ 150 e ho anche una FZ 28 , tutte e due le uso sempre con un monopiede hanno uno zoom potente e occorre essere stabili. Tre mesi fa ho comprato una reflex Canon non mi ricordo neanche il nome con un 18-70, l’ho regalata a mio figlio non posso fare a meno di usare uno zoom potente per le mie ricerche fotografiche Per quanto riguarda la post non ho grandi programmi uso normalmente come base le modifiche effettuabili con Picasa ho installato anche Photoshop Elements che conosco nelle sue funzioni elementari tipo il filtro clone ma non uso i livelli , dovrei ma non ne sono capace . Paola
Grazie Giovanni Paolini!