Paola Palmaro intervista
Makoto Saito
Paola: Cosa ti piace mettere in evidenza e raccontare nelle tue fotografie?
Makoto Saito: Molte delle mie opere contengono numerosi argomenti non realistici, una sorta di elemento simile a un gioco per cui provo ad immaginare che tipo di visioni lo spettatore che ho invitato riesca a sviluppare. Ci sono tante idee quante sono le persone coinvolte, c'è un tipo di visione che non potrei mai immaginare da solo ma solo riflettendo le mie idee nelle menti altrui e tutto ciò lo trovo interessante.
Intervista a Makoto Saito
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Paola: Che rapporto hai con il surrealismo e l'universo onirico nelle tue opere?
Makoto Saito: Mi piace il lavoro del realismo shurular, ma non sono particolarmente consapevole. Di conseguenza, la direzionalità è così, ma è la prima volta che l'ho riconosciuta solo dopo essere stata segnalata da una terza parte. L'atteggiamento verso la mia creazione di lavoro non ha alcun concetto di dimensione delle cose o gravità, e si riflette nella creazione di un lavoro con un'idea libera.
Intervista a Makoto Saito
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Paola:
Guardare attraverso l'obiettivo fotografico è come avere un terzo occhio od è una porta che ti connette a tutti gli universi che sai mettere a fuoco e ruotano intorno alla tua sensibilità ed esperienza?
Makoto Saito: Nel mio caso, lo scatto termina sempre con una decisione tempestiva. Ci vuole invece molto tempo al momento del montaggio. Le fotocamere sono solo un mezzo per creare opere e fatti, in realtà non uso costose attrezzature. Poiché l'immagine è fatta nella testa prima di entrare nello scatto, solo le riprese lungo quell'immagine vengono realizzate in un secondo tempo.
Intervista a Makoto Saito
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Paola: cosa significa per te il tempo e lo spazio?
Makoto Saito: Il tempo per me è qualcosa che è già passato, quello che verrà è una sintesi del presente che giunge davanti ai miei occhi, lo spazio è un'idea, interpreta il suono, il vento, il colore e così via.
Intervista a Makoto Saito
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Paola: Quando decidi di fotografare hai già in mente cosa vuoi raccontare nei tuoi lavori? La tua creatività è un processo che analizza dei dati oppure istintivo?
Makoto Saito: Come ho detto prima pianifico cosa realizzare e ciò prende un bel po' di tempo senza permettermi di creare con successo qualcosa di preciso. Forse è più l'istinto a dar vita e giudicare la creatività che la razionalità per quanto mi riguarda.
Intervista a Makoto Saito
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Paola: Ti piace il cinema, la musica, la pittura, la letteratura? Puoi nominarmi alcuni dei tuoi autori preferiti? Conosci Magritte?
Makoto Saito: Il film che preferisco è un'opera diretta da Jean Luc Godard, molto tempo fa ricordo che non guardavo altro. La musica che prediligo è il jazz, per quanto riguarda gli scrittor penso che, nessuno di essi ami gli altri autori. In passato ho letto intensamente il lavoro di Oe Kenzaburo premio nobel giapponese per la Letteratura. Il mio pittore preferito è Jean-Michel Folon e R. Magritte.
Intervista a Makoto Saito
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