Show Image Focus - Intervista a Marina Tomasi

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Paola Palmaro intervista

Marina Tomasi


Paola Quando hai scoperto e come sei giunta al linguaggio fotografico per raccontare l’universo femminile ed il suo volto più intimo e vero? Marina Cara Paola ci sono arrivata perché tutto questo è dentro di me, fotografo le donne con rispetto, ma anche con malizia (perché alcune è questo che vogliono) ma sempre attraverso i miei occhi e la mia sensibilità, cerco d'andare oltre ciò che vedo e non mi fermo solo all'aspetto fisico. Sì ci sono arrivata perché ogni ritratto alla fine parla di me, una leggera linea di confine che unisce le due cose.


Paola Sai dar corpo ed anima alle donne che ritrai, anche con un dettaglio del volto od un gesto, una postura precisa del corpo, un modo diverso di vederle e di sentirle, rispetto alla sensibilità maschile più voyeuristica. Marina Come potrebbe un uomo parlare di sé attraverso le donne? Se dentro non ha emerso la sua parte femminile e la sua sensibilità? Paola Se le avesse ascoltate e guardate a lungo come Francois Truffaut ci riuscirebbe Marina, ma sono eccezioni come hai ben notato pure tu. Marina sono.

Si cara Paola le eccezioni ci


PAOLA Con la macchina fotografica sai creare scenari che comprendono sia reminiscenze letterarie che cinematografiche. Quale è il genere di letteratura che prediligi e quali i film che rivedresti piÚ volte? Marina Hai colto nel segno amo molto leggere, leggo tutto, mi lascio consigliare e poi proprio ieri ho terminato "Le parole che non ti ho detto e poi prima ancora "La peste e io". Amo tantissimo i classici Italiani, Fellini..."Le notti di Cabiria", "Amarcord" e tanti altri. Amo tantissimo i film Francesi ed ora mi appassionano i film d' autori stranieri come "La bicicletta verde", diretto dalla prima regista donna dell'Arabia Saudita.


Paola Quali sono i pittori o gli scultori che ami di più? Quelli che rivedresti oggi? Marina Non lo so, sono tanti ma veramente tanti. Sicuramente il Botticelli, Raffaello, Caravaggio, li amo tantissimo e poi gli impressionisti tutta la pittura, veramente tutta perché ogni epoca ha qualcosa da dare io sono una spugna ed assorbo tutto il bello che loro mi trasmettono. A novembre dell'anno scorso al Moma di New York ad una mostra l’ho visitata per quattro ore, i miei familiari volevano abbandonarmi lì. Io trent'anni fa dipingevo.


Paola Altro aspetto che io volevo capire di te è l'uso di scenari in interni molto essenziale e che rimanda spesso al passato, non luoghi abbandonati ma pregni di un passato che sembra ancora vivo nelle mura, le donne di oggi nelle tue suggestioni del passato rivivono non una ma cento, mille volte e tu, incontri te stessa in loro, vero? Marina Io sono legata al passato, non possiamo guardare avanti se non abbiamo un passato, quello è la nostra storia. SÏ, io spesso racconto di me attraverso loro. Io sono quello che sono stata ancora adesso ne porto le tracce.


Paola Ciò che sei oggi lo devi a ciò che sei stata ed ha deciso di camminare con te fino al tempo presente e si vede, si sente in ogni tuo scatto. Marina Non rinnego nulla del mio passato. Paola Noi siamo anche i nostri migliori errori scriveva qualcuno ed è vero. Marina Sì, non può esserci la perfezione noi siamo alla continua ricerca della cosa migliore del meglio di noi stessi questo naturalmente per me. Ho così tante cose da dire ancora ed ho sempre paura di non riuscire in tempo.


Paola Hai goduto come donna della tua generazione del privilegio di essere libera nelle tue scelte oppure hai avuto difficoltà! Marina Questo è solo il mio cruccio. Non è stato proprio così per me, non avevo la libertà di cui tu parli Paola. Paola Eppure nelle tue fotografie questa libertà è palpabile, senti di averla almeno conquistata nel presente oppure è cambiato qualcosa che ti ha fatto scegliere il linguaggio fotografico come mezzo per esprimere quel che sei e senti, che vedi e vuoi comunicare? Marina

Avrei voluto studiare altro, avrei voluto disegnare e diventare una figurinista.

Paola Invece cosa ti hanno fatto studiare? Marina Ragioneria. Ora sono libera ... sì lo sono, posso esprimermi come voglio e posso fare quello che amo: la fotografia per esempio... ma alla fine cosa è la libertà? Paola Poter alzarsi una domenica mattina e decidere quando prendere un caffè e se uscire a fotografare, se leggere un libro, avere una stanza tutta per sè Marina, anche dentro l'anima e non solo in casa. Marina

Sì allora sono libera ma non mi basta.



Paola La prima macchina fotografica ed il primo scatto a quando risale? Marina La prima macchina erano le usa e getta, non ricordo proprio altro, fotografo da sempre. Dovrei superare altre barriere, ma non riesco. Dovrei riuscire a prendere un treno da sola ed andare dove voglio, perchĂŠ lo potrei fare, ma ho mille paure... quindi non sono libera, sono strana, folle, a volte confusa, ma vera! Paola

Grazie Marina!



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