Paola Palmaro intervista
Marco Mencaglia
PAOLA Le prime immagini da te scattate che ho potuto ammirare avevano la nebbia come soggetto. MARCO Mi piacciono la nebbia, l’acqua, i luoghi vissuti, la desolazione. Le foto originali che ho stampato per anni, logicamente usando quasi esclusivamente rullini in bianco e nero, non sono stata una conseguenza ma una chiara scelta del mio prediligere questo genere fotografico. Non ho mai escluso il colore dalle mie fotografie ma penso che il bianco e nero non distragga come invece avviene con i colori specialmente per il tipo di fotografie che vado a comporre. Con il tempo ho comunque scattato anche a colori.
PAOLA Marco so che ti interessa la storia della fotografia conosci gli scatti di molti autori famosi, li hai studiati visualizzando le loro opere sia per curiosità che per comprendere il loro stile. Nel tempo hai trovato il tuo, ti sei messo in gioco ed hai mostrato ciò che sai fare. Realizzare attraverso il linguaggio fotografico scatti sempre più interessanti è una bella sfida! MARCO Molti autori famosi li ho visionati ma sono troppi, non sarebbe possibile conoscerli tutti, non smetto mai di confrontarmi con le loro opere questo è certo e mi metto sempre in discussione per primo. Cerco il confronto e non sono mai soddisfatto di me stesso, mi pungolo continuamente. Una fotografia è tante cose. È fermare un attimo, è l’occhio indiscreto che testimonia e fa conoscere al mondo un gesto o un avvenimento, è arte, è la manifestazione di quel che abbiamo dentro, è una forma di espressione..e quando è bella è anche gioia per gli occhi. Come dire... ad ognuno la sua fotografia.
PAOLA Cosa è per te una fotografia oltre all'atto in sé? MARCO Una fotografia è tante cose. È fermare un attimo, è l’occhio indiscreto che testimonia e fa conoscere al mondo un gesto o un avvenimento, è arte, è la manifestazione di quel che abbiamo dentro, è una forma di espressione e quando è bella è anche gioia per gli occhi. Come dire... ad ognuno la sua fotografia.
PAOLA Ho potuto ammirare dei tuoi paesaggi a colori di grande impatto ma gli stessi in bianco e nero mostrano non solo il paesaggio, il luogo, il clima, soprattutto l'anima dello spazio catturato, la tua sensibilità nel confrontarti con esso. Che cosa intendi dire con “ si espongono le ombre MARCO E’ la scala dei grigi a creare profondità. Nel B/N si devono esporre i grigi medi poi si fissa l'esposimetro, si sposta l'inquadratura e si scatta, tutto questo molto semplificato da Photoshop ma la sostanza è sempre la stessa! Se vuoi fare una foto fatta a modo quando stampi devi fare la prova sui grigi medi non sulla luce o sul nero. Con i colori si media inquadri e scatti poi, i colori stessi, ti aiuteranno a creare profondità.
PAOLA Tecnicamente quindi bisogna stare attenti con il colore mentre con il bianco e nero l'interpretazione è più libera e gode nella maggior parte dei casi del beneficio della scarsa preparazione tecnica di chi le fruisce? MARCO Nel bianco e nero una foto piatta è frequente, in alcuni scatti è piatta, ma non importa è il resto che parla, altre foto non si possono guardare ma nessuno dice niente perché non si comprendono le stonature presenti nello scatto.
PAOLA
Per “mediare i grigi” intendi non bruciare i bianchi e rendere i neri meno densi per non privarli di profondità, vero? MARCO Si, più o meno i neri devono essere neri ma i dettagli si devono vedere I bianchi ci devono essere certo se in natura c'erano li devi ritrovare nella fotografia, ecco perché la scala dei grigi ci deve essere tutta per creare la profondità reale. La difficoltà sta proprio nel riproporre la realtà. Stupire con effetti speciali quando non c'è la sostanza non paga mai, per me ogni foto deve possedere quella "sostanza". Talvolta viene bene unire un significato ad una foto tecnicamente accettabile, quelle oniriche ad esempio. La foto con la nebbia come tema non è un capolavoro di tecnica, c'era molta nebbia in più io l'ho accentuata perché doveva proprio dare l'idea di irreale, mi segui? PAOLA Si!
PAOLA Cerchi la perfezione in un tuo scatto, un equilibrio che ti soddisfi fino al punto di farti pensare: " Questo è lo scatto perfetto che cercavo!"
MARCO A volte parlo sempre dal mio punto di vista, per me non è importante la perfezione anzi darebbe in un certo senso fastidio, distrarrebbe l'osservatore, in alcune foto la perfezione stilistica è un valore aggiunto in altre non è necessaria e ne possono fare a meno.
PAOLA Alcune foto devono essere perfette intendi ed altre no, dipende dal genere e da quel che volevi mettere in rilievo immagino... MARCO Si, spesso però guardo le mie fotografie e penso che stanno in una fascia che definirei “mediocreâ€? come risultato.
PAOLA Ho scoperto che sai ritrarre il corpo umano, per la precisione il corpo delle donne, come se ogni sua parte fosse a sé stante, un ritratto per ogni dettaglio. Quando è importante il bianco e nero per definire la magia e la bellezza di un corpo femminile? MARCO Secondo il mio punto di vista, richiamando il capolavoro poetico del Leopardi - l’Infinito - immaginare e fantasticare è di lunga più interessante che vedere. Il corpo di una donna si presta enormemente e, come detto più volte, il monocromatico enfatizza.
PAOLA
L’autocritica quando è intelligente e non fine a se stessa fa sempre crescere, Marco! Confrontarsi con chi ci ha preceduto è sempre importante ed arricchisce la propria capacità di guardare facendo emergere il proprio stile. Per te cosa esprime la fotografia, cosa hai scelto di comunicare, di raccontare attraverso questo linguaggio? MARCO Vedi Paola, io credo che non è fondamentale ciò che fotografi ma come. Una bella donna, nuda per giunta è obbiettivamente un bel vedere, qualsiasi linguaggio cerchi di tradurne e restituirne il fascino. Un tramonto rosso fuoco su un lago svizzero è uno spettacolare segno della maestosità della natura, ma è come lo presenti che conta, la poesia che esprime ha un grande valore per me. Certo ci sono immagini che meglio si prestano ad essere colorate, altre proprio no.
PAOLA La nebbia in autunno, certe atmosfere sono esclusivamente da bianco e nero, il fotografo sceglie secondo il proprio gusto personale e sensibilità , la neve puoi coglierla anche a colori con un cielo azzurro ed il sole, anche se in bianco e nero emette altre suggestioni di cui rimane traccia nello sguardo del fotografo che sceglie per primo quale taglio donare anche interpretativo, non solo compositivo. MARCO Certamente. Poi è molto soggettivo, ma io la vedo cosÏ, le regole son fatte per essere infrante, ma se ci sono un motivo ci deve essere. La composizione è importante ed a volte sei costretto ad ignorarla ed a volte invece devi proprio seguirle.
PAOLA Anche i fotografi possono scegliere di cambiare le regole, chi conosce il mezzo e lo usa al meglio può farlo. Tu hai le conoscenze e le possibilità creative infrangendo talvolta le regole ed in altre occasioni rispettandole. MARCO In ogni caso il mio motto è “ Immaginare”