I luoghi del tempo libero: L'ANFITEATRO ROMANO

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INDICE E LEGENDA

INDICE •Definizione •Storia •Struttura •I combattimenti •E oggi? •L’anfiteatro di Verona •Film •Video

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DEFINIZIONE Il termine anfiteatro letteralmente significa "spazio destinato agli spettatori che corre attorno all'arena". La differenza più evidente tra l’anfiteatro e il teatro romano è la forma: ellittica quella dell’anfiteatro, semicircolare quella del teatro, con il palco sul lato rettilineo. L'anfiteatro è diverso anche dal circo romano usato per corse di cavalli aggiogati a carri, che ha una forma molto più allungata. Anfiteatro Teatro

Per saperne di più vedi l’approfondimento «Il circo» e «Il teatro».


ANFITEATRO - STORIA

L'origine e l'evoluzione dell'anfiteatro sono intimamente legate alla diffusione nel mondo romano delle lotte tra gladiatori (munera ) e delle cacce agli animali (venationes). È in età imperiale che l’anfiteatro, divenendo architettura rappresentativa del potere statale, conobbe una grande diffusione in tutto l’impero romano.


ANFITEATRO - STORIA Storicamente il primo anfiteatro fu costruito a Pompei nel 70 a.C., mentre sicuramente quello più famoso al mondo è l'Anfiteatro Flavio di Roma, detto Colosseo. Il Colosseo fu iniziato dall'imperatore Vespasiano nel 72 d.C. e terminato da suo figlio Tito nell’80. L’anfiteatro presenta una forma ellittica e misura 188 metri lungo l’asse maggiore e 156 lungo il minore; l’altezza totale è di 52 metri. Le gradinate (la cavea) dell’anfiteatro, di dimensioni impressionanti, erano suddivise orizzontalmente in 4 settori, che potevano ospitare complessivamente circa 73mila spettatori.


ANFITEATRO - STORIA Anche se la popolarità dei combattimenti durò nel tempo, sfuggendo spesso alle proibizioni emanate dalle autorità e dalla Chiesa, che ne osteggiavano la disumanità, dal IV secolo molti anfiteatri caddero in abbandono. Molti di essi furono usati come cave di pietra, cioè luoghi da cui asportare materiali per altre costruzioni: quello di Verona, per esempio, già sotto l’imperatore Gallieno, o quello di Catania sotto Teodorico. A questo genere di distruzione, che spesso durò attraverso il Medioevo fino all'età moderna, si deve la sparizione di un gran numero di anfiteatri romani.

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.


ANFITEATRO - STRUTTURA L’arena al centro dell'anfiteatro, costituita da un'area pianeggiante a forma ellittica coperta di sabbia, era dedicata ai combattimenti. Tutto attorno si sviluppava la cavea, ossia l’insieme delle gradinate, generalmente divise in settori riservati alle diverse classi sociali degli spettatori.

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Nel settore più vicino all’arena, protetto da una transenna, sedevano le autorità; una tribuna speciale, chiamata podium, era invece riservata all’imperatore. L’ultimo settore in alto era destinato alle donne o alle classi più povere. .


ANFITEATRO - STRUTTURA L’accesso ai vari settori avveniva tramite una serie di gallerie radiali, rampe o scale. Nei sotterranei si aprivano stanze e gallerie per i combattimenti, e spesso l’edificio era dotato di vari servizi, palestra e terme riservate ai gladiatori. Si trovava generalmente nel sottosuolo anche lo spoliarium, cioè la camera dove si portavano i gladiatori uccisi o feriti a morte.

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo. I sotterranei del Colosseo ancora oggi visibili.


I COMBATTIMENTI La funzione principale dell’anfiteatro, come abbiamo visto, era quella di ospitare i combattimenti dei gladiatori e le venationes, una forma di divertimento che implicava la caccia e l'uccisione di animali selvatici.

Jean-Léon Gérome – Pollice verso, 1872

I combattimenti tra gladiatori (munera gladiatoria) godevano di grande popolarità a Roma, e da questa città in breve tempo in particolare nella seconda metà del I secolo d.C. - si espansero in tutto l'Impero romano. Sembra che risalissero ad antichi riti funebri etruschi, celebrati con un duello in cui la morte di uno dei due combattenti era offerta in sacrificio agli dei. La parola munus esprimeva infatti il carattere sacro dell’immolazione, carattere che fu perso nei giochi romani.


I COMBATTIMENTI

Il gladiatore era un particolare lottatore romano, scelto tra gli schiavi, i prigionieri di guerra, i criminali o gli uomini liberi che avevano qualche conto da saldare con la giustizia. Il nome deriva dal gladio, una piccola spada corta usata molto spesso nei combattimenti. I duelli, sanguinosi e violenti, opponevano coppie di gladiatori, che si distinguevano per equipaggiamento e modalitĂ di lotta, e duravano fino alla morte di uno dei due lottatori, anche se al vinto era concesso chiedere la grazia.

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Mosaico romano che rappresenta combattimenti tra gladiatori.

Esistevano circa 30 categorie di gladiatori, ognuna con armi, scudi e armature specifiche. Le spade erano le piĂš usate, ma non mancavano lunghe lance, tridenti e persino reti robuste che venivano lanciate sugli avversari.


I COMBATTIMENTI I munera erano spesso preceduti dalle venationes: finte cacce di animali, che i gladiatori abbattevano nell'anfiteatro con frecce, lance, picche e ogni altro mezzo. Le venationes erano molto amate dal pubblico romano, che aveva cosĂŹ modo di assistere a scontri con animali strani ed esotici, tra cui leoni, tigri, elefanti, orsi, cervi, cammelli, ma anche cinghiali, capre selvatiche e cani.

Mosaici con scene di venationes (Roma, Museo Galleria Borghese)


I COMBATTIMENTI Nell’anfiteatro si assisteva persino a vere e proprie esecuzioni capitali: tra gli applausi della folla, i condannati a morte venivano infatti esposti alla furia delle belve o al ferro dei gladiatori.

Durante le persecuzioni furono molti i cristiani dati in pasto alle belve nell'anfiteatro, oltre a quelli martirizzati nei circhi, nei teatri e in altri edifici o luoghi pubblici.

Konstantin Flavitsky, Martiri cristiani nel Colosseo,1862


E OGGI? Oggi rimangono poche tracce degli antichi anfiteatri romani e le notevoli dimensioni di questi luoghi ludici si possono solo immaginare. Le rovine di decine di anfiteatri sono state individuate nelle più disparate aree dell’impero romano e la presenza di molti altri è attestata da iscrizioni e altre fonti storiche.

In Italia, l’Anfiteatro di Verona è tra i meglio conservati, tanto che è ancora oggi utilizzato per rappresentazioni liriche e altri spettacoli. La sua storia è una testimonianza di come sia possibile conservare la funzione originaria di un luogo dedicato agli spettacoli popolari, tutelando allo stesso tempo la dignità del monumento.


L'ANFITEATRO DI VERONA Trasformazioni d’uso nel tempo In epoca romana l'Arena ospitava combattimenti tra gladiatori e lotte di animali, spettacoli che richiamavano un vasto pubblico. In epoca comunale e scaligera si tenevano all'interno dell'Arena delle lotte giudiziarie: per risolvere processi incerti gli interessati potevano valersi di lottatori professionisti, detti "campioni". I combattenti, nudi e unti di olio, decidevano con la loro forza le sorti del processo. Per tutto il Medioevo, fino alla prima metà del Settecento, erano usuali in Arena anche giostre e tornei. Nell'Ottocento, invece, la forma più gradita di spettacolo era la caccia dei tori, così come le gare di equitazione, gli esercizi ginnici acrobatici e la commedia. Nel 1913, nel centenario della nascita di Giuseppe Verdi, venne proposto per la prima volta all’Arena di Verona un melodramma: l'Aida verdiana. Da quel momento l'anfiteatro veronese divenne il più grande teatro lirico all'aperto del mondo.


FILM

Gladiatori di Roma 3D, 2012 – Genere: Animazione YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=oyJR1P6hkT0 Il gladiatore, 2000 – Genere: storico YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=qBsXylCygXA Il gladiatore invincibile, 1961 – Genere: storico YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=TfFgh1AG2FE Il gladiatore di Roma, 1962 – Genere: storico YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=rwCaqLncfJI


VIDEO

Struttura dell’anfiteatro romano - 3D YouTube: http://youtu.be/6VYGBVqrTZE Il Colosseo (Anfiteatro Flavio) YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=OzJPMpPKCmo Pompei - Anfiteatro YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=EY097OwX_Rw


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