I luoghi del tempo libero: IL CINEMA

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INDICE E LEGENDA

INDICE • Le origini: il cinema ambulante • Le prime sale cinematografiche • Le cattedrali del desiderio • Dagli anni Ottanta a oggi

I termini in rosso sono spiegati nel GLOSSARIO


LE ORIGINI: IL CINEMA AMBULANTE

Il 28 dicembre del 1895 al Salon indien du Grand Café, un rinomato caffè di Parigi, avviene la prima proiezione pubblica dei film dei Fratelli Lumière. Lo spettacolo dal titolo “Le cinématographe Lumière” avrà un’enorme successo e segnerà l’inizio dell’epoca del cinema.

Fratelli Lumière

Salon indien du Grand Café


LE ORIGINI: IL CINEMA AMBULANTE L’apparecchio Lumière Dal XVII secolo nacque l'antenato più prossimo allo spettacolo cinematografico, la lanterna magica, che proiettava su una parete di una stanza buia immagini dipinte su vetro e illuminate da una candela dentro una scatola chiusa, tramite un foro con una lente. I Fratelli Lumière si ispirarono proprio alla lanterna magica e, grazie anche alla nascita della fotografia, inventarono un apparecchio in grado di proiettare su uno schermo bianco una sequenza di immagini distinte, impresse su una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l'effetto del movimento.

Lanterna magica

Cinematografo Lumiere


LE ORIGINI: IL CINEMA AMBULANTE Nel giro di poco tempo i possessori degli apparecchi Lumière si resero conto che i luoghi che potevano ospitare questo nuovo tipo di spettacolo erano troppo pochi mentre il pubblico interessato era in continua crescita. Le proiezioni vennero quindi inserite nell’enorme flusso degli spettacoli ambulanti che da sempre avevano coinvolto le diverse classi sociali.

L’avvento delle proiezioni cinematografiche farà sparire, in breve tempo, la gran quantità di spettacoli ottici – lanterne magiche, panorami, diorami… - che avevano alimentato per secoli l’immaginazione di tutta Europa, favorendo l'espansione di un vero e proprio mercato delle immagini. Gaumont francese, proiettore ambulante degli anni ’20


LE ORIGINI: IL CINEMA AMBULANTE Fino al primo decennio del ‘900 il cinema sfruttò i meccanismi di circolazione, le tecniche pubblicitarie, i luoghi e gli itinerari degli ambulanti che giravano per l’Europa, contribuendo a formare un nuovo tessuto di emozioni condivise, alfabetizzazione visiva e desideri comuni.

Dopo il 1910 al declino del cinema ambulante corrispose la diffusione di sale stabili nel cuore delle grandi città e nei centri più piccoli, dove, in mancanza di teatri, il cinema assunse Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo. presto la leadership del divertimento popolare.


LE PRIME SALE CINEMATOGRAFICHE

Mentre in Europa il cinema ambulante volgeva alla fine, negli Stati Uniti si diffuse con grande rapidità il fenomeno dei nickelodeon, piccole sale urbane – ricavate da negozi, ristoranti o sale da ballo - che presero il nome dal costo del biglietto, un nickel appunto. Gli spettacoli duravano poco meno di mezz’ora ed erano destinati a un pubblico popolare, mentre le classi medio-alte costituivano una netta minoranza.

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Nikel .


LE PRIME SALE CINEMATOGRAFICHE

Fu proprio in queste sale che il cinema compì la sua definitiva metamorfosi: da luogo di divertimento a mezzo di comunicazione di massa, capace di far nascere una nuova industria dello spettacolo.

Le sale divennero presto luoghi di socializzazione e di incontro, e alcuni gestori sperimentarono il cinema anche come strumento per l’educazione dei bambini delle classi povere o dei figli degli immigrati. Le donne, che affollavano le sale cinematografiche, si rividero sullo schermo, spesso in un ruolo di primo piano: donne che lottavano con i gangster, che guidavano l’automobile, che lavoravano con incarichi Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo. di responsabilità… le eroine del cinema popolare statunitense nel primo Novecento invasero l'immaginario collettivo quanto gli eroi maschili.


LE CATTEDRALI DEL DESIDERIO Nel 1913 negli Stati Uniti si potevano contare più di 13.000 sale cinematografiche. Alla dilatazione della grandezza dello schermo corrispose quella delle sale che in breve tempo arrivarono a contenere dai duemila ai cinquemila posti.

L’architettura di questi “palazzi” si ispirava ai più svariati stili: forme bizantine, gotiche, orientaleggianti che si mescolavano con concezioni barocche o geometrie rinascimentali. Ne è un esempio il cinema Roxy a New York: concepito nel 1927 gareggiava per sontuosità con i palazzi reali di Francia e Inghilterra e per questo venne giustamente definito la prima cattedrale cinematografica del mondo.

cinema Roxy, New York


LE CATTEDRALI DEL DESIDERIO

Anche in Italia si cominciarono a creare sale capaci di ospitare migliaia di persone: a Venezia il Rossini, che con il suo stile richiamava il Teatro La Fenice; a Torino il Ghersi, a Genova l’Olimpia, a Napoli l’Excelsior…

Ricostruzione dell'esterno del Teatro Pompeo.

Teatro Rossini, Venezia

Cinema Ghersi, Torino


DAGLI ANNI OTTANTA A OGGI

Nell’Europa intera negli anni Venti si crearono sale cinematografiche idonee ad accogliere i prodotti americani, e per i produttori di Hollywood il mercato italiano sarà a lungo il migliore del mondo. Dagli anni Ottanta in Italia inizia la metamorfosi degli spazi per il cinema. Infatti le vecchie sale, ormai in difficoltà economica perché troppo piccole e antiquate, si trasformano in locali con destinazioni d’uso tra le più diverse: per esempio nell’edificio che ospitava il cinema Garibaldi a Padova è nato un supermercato, a Venezia il Santa Margherita è diventato l’aula magna dell’Università Ca’ Foscari, altri cinema sono stati chiusi per diventare centri commerciali, discoteche, banche, garage. Lo stesso è avvenuto nei piccoli paesi, dove gli spazi cinematografici hanno ormai quasi sempre cambiato funzione.


DAGLI ANNI OTTANTA A OGGI

La morte dei tanti cinema disseminati sul territorio italiano non ha però significato la fine della sala cinematografica. Negli ultimi anni del Novecento infatti è iniziato un nuovo capitolo delle sale, quello dei giganteschi complessi multisala.

Verso questi “villaggi”, generalmente ubicati nelle periferie delle città, si dirigono folle di spettatori alla ricerca di sempre nuove meraviglie tecnologiche. E in questi complessi, alle sale di proiezione sono affiancati ristoranti, bar, sale gioco, negozi, trasformandoli così in veri e propri centri commerciali.


DAGLI ANNI OTTANTA A OGGI L'industria cinematografica non smette mai la ricerca e la sperimentazione di nuovi effetti: verso la fine del 2000 si assiste all’avvento del cinema in 3D, che in questi anni ha prodotto tantissimi film dagli effetti speciali straordinari. Cinema in 3D Il cinema tridimensionale è un tipo di proiezione cinematografica che, fornisce una visione stereoscopica delle immagini. Ciò che permette ai nostri occhi di percepire la realtà a tre dimensioni è la visione binoculare. Gli occhi vedono lo stesso soggetto da due posizioni differenti, è poi il nostro cervello ad elaborare le due immagini, restituendoci una percezione di tridimensionalità. Normalmente, come sappiamo, al cinema le immagini vengono colte solo in due dimensioni. È grazie a specifiche tecniche di ripresa e proiezione e agli appositi occhiali per film 3D che riusciamo a percepire anche la terza dimensione: la profondità.


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