La storia del cinema per chi ha fretta

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LA STORIA DEL CINEMA PER CHI HA FRETTA

Di mamma ce ne è una sola ♦ (Psycho, Alfred Hitchcock) ... eran giovani e forti... e sono morti ♦ (300, Zack Snyder) L’uomo che pisciava seduto ♦ (Edward mani di forbice, Tim Burton)

Maurizio Failla (Macerata, 1976) è un regista e critico per diletto. Come regista ha realizzato più di 30 tra cortometraggi e documentari, partecipando ad oltre 80 festival, vincendo i tre minuti a tema fisso al Bellaria Film Festival 2007 e il secondo premio al Festival di Pesaro 2005. Come critico collabora per alcune testate web. Questo è il suo primo libro di cinema.

LA STORIA DEL CINEMA PER CHI HA FRETTA

Liquidando positivamente o negativamente autori e film in meno di una frase... sfogliando anche distrattamente questo libro ne ricaviamo il piacere di sfogliare una infinita videoteca. Così comincia un gioco di rimandi, superandosi in arguzia (anche cattiveria a volte) usando il cinema non per quello che raccontano i singoli film ma per i collegamenti che questo forzatamente succinto vademecum suggerisce. Forse, al giorno d’oggi, è l’unico vero modo per scrivere un dizionario di cinema o, quantomeno, di servirsene. Buon divertimento. Lo spettacolo comincia...

Stefano Di Marino è nato a Milano nel 1961 dove vive e lavora. Dal suo esordio in libreria (1990, Per il sangue versato, Oscar Mondadori) ha pubblicato più di sessanta tra romanzi, saggi sul cinema e la narrativa di intrattenimento, viaggi e arti marziali. Appassionato viaggiatore, amante della cultura orientale, degli sport di combattimento e della fotografia, ha alternato la sua attività di narratore a quella di consulente e di traduttore.

UN LIBRO

CULT

ISBN 978-8889782781

€ 16.00

www.falsopiano.com/cinefretta.htm

EDIZIONI FALSOPIANO

a cura di Maurizio Failla prefazione di Stefano Di Marino

EDIZIONI FALSOPIANO


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FALSOPIANO

CINEMA


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A Paolo Mereghetti, quello del dizionario vero, con infinita stima e gratitudine


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maurizio failla

La sTORIa  deL CINema peR ChI ha fReTTa UN LIBRO

CULT


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Si ringraziano:

Pigrecoemme - Scuola di Cinema Televisione e Fotografia (Napoli) M.C.M. di Carbonari srl Distributori automatici - Piediripa di Macerata (MC) Ergon Servizi - E.S.Co. Consulenza Energetica e Progettazione Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili e Tradizionali - Macerata

In copertina: I soliti sospetti di David Fincher

© Edizioni Falsopiano - 2011 via Bobbio, 14/b 15100 - ALESSANDRIA http://www.falsopiano.com

Per le immagini, copyright dei relativi detentori Copertina e progetto grafico: Pinkarman Idea originale di copertina: Livia Maddalena Impaginazione: Paolo Rinaldi - Daniele Allegri Prima edizione - Dicembre 2011


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INDICE

Introduzione di Maurizio Failla

p. 11

Il Cinema è una cosa meravigliosa? di Stefano Di Marino

p. 13

La storia del cinema per chi ha fretta. I film

p. 17

Hanno collaborato a questo volume

p. 151

Gli autori

p. 153

Per saperne di piĂš

p. 155


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Introduzione di Maurizio Failla

“La storia del cinema per chi ha fretta” ovvero “il Bignami del Mereghetti” La sfida è stata quella di recensire un film in una riga. Impresa difficilissima a detta di molti critici “in” della carta stampata. In realtà il dizionario non vuole essere un prontuario di cinema nelle intenzioni, ma un compendio che mette in luce i difetti di un film scherzandoci su, oppure partendo dal titolo e per pretesto parlare d’altro. La speranza è che chi legge quest’anti-dizionario, dato che è stato scritto da appassionati e cinefili e dove sono recensiti sia classici che molto cinema di genere ed anche “chicche” quasi introvabili, prenda in mano quel film e lo veda per capire realmente se questo o quel difetto ci sia o perché è stato massacrato in quel modo ignobile. Il sottoscritto ha curato il volume pensando il progetto, scegliendo le varie recensioni fatte su un gruppo Facebook tra oltre 10.000 e dandogli una veste mereghettiana da dizionario. Alcuni film sono stati recensiti più volte, è vero. Dipende dal film, dal grado di “fama” o semplicemente dal periodo d’uscita (i film recenti hanno più recensioni perché visti da tutti o perché semplicemente attuali) ne fanno le spese film di ultima uscita come In-


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12 ception o Twilight, con rispettivamente 7 e 10 recensioni a testa o classici immortali come tutta la filmografia di Kubrick, ma molto dei giudizi si trasferisce anche sull’attualità, sul costume e sulla politica, divenendo il titolo del film un pretesto per parlare d’altro. Questo libro farà arrabbiare e divertire molti addetti del settore: immagino i registi dei film che vanno in libreria e lo sfogliano senza acquistarlo solo per vedere come sia “recensito” il loro film. Infine un grazie speciale a tutti coloro che hanno collaborato a questo progetto e senza il quale questo volume non sarebbe stato possibile realizzare ed infine, parafrasando il buon Ghezzi all’inizio di Fuori orario: “Buona lettura”.


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Il Cinema è una cosa meravigliosa? di Stefano Di Marino Sicuramente sì, ma può essere anche un’ossessione. Io per esempio riconosco che tra le decine di migliaia di film che ho visto sin da ragazzino, il cinema in tutte le sue forme ha costituito e ancora oggi costituisce una parte importantissima del mio immaginario. Scene, visi, battute, situazioni atmosfere... un serbatoio pressoché inesauribile da cui prendere, rubare, attingere, ispirarsi. Mettetela come vi pare. Un territorio da cui nascono idee che restano lì nella mente tanto che dopo un po’ neanche ricordiamo da dove sono venute. Sono lì e basta e sembra che spuntino alla luce nel momento più opportuno mescolandosi con altre per creare qualcosa di nuovo e assolutamente originale. Spesso anche per me riesce difficile capire l’origine e i passi successivi per cui una singola battuta, un viso visto in un film di serie B altrimenti dimenticabile siano apparsi poi in un racconto o in un romanzo con un valore del tutto differente dall’originale. Sì, perché anche nel film più trash c’è sempre un’idea, una scena, un viso che ti resta impresso che accantoni in attesa del momento di poterlo riutilizzare. La mente creativa funziona così. Il problema vero è che tutto questo diventa una ossessione, come dicevo. Credo di avere una videoteca pari solo per dimensioni alla biblioteca. Vivo e lavoro in una casa abbastanza grande che non divido con altri... eppure, periodicamente (sin troppo spesso...) mi ritrovo senza spazio. I DVD (e ancora prima le cassette che era ancora peggio e di cui ovviamente non mi sono del tutto liberato) si accumulano. Erodono spazio dopo spazio infilandosi qualche volta organizzate


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14 altre semplicemente... messi lì... in attesa di essere visionati. E qui arriviamo al cuore del problema. Il cinema ci affascina ci strega, il senso del possesso del singolo film diventa un bisogno irrinunciabile ma... il tempo è tiranno come si diceva. Non riuscirò mai a vedere tutti i film che ho e continuo ad accumulare. E come me credo siano nella stessa situazione migliaia di cinefili, addetti ai lavori e semplici appassionati. Il desiderio di avere lì da parte il disco diventa superiore alla capacità di assorbirlo. E vi assicuro che, impegni a parte, vedo almeno uno o due film al giorno se non di più. Allo stesso modo di film parlerei continuamente e frequentando spesso gente che condivide i miei stessi “vizi” si finisce a trasformare qualsiasi serata in una specie di “Trivial pursuit” nel quale ciascuno fa a gara a citare di più a dar mostra di conoscere e aver visto più degli altri. Il livello della conversazione sale, la concitazione aumenta e allora? Allora si finisce per essere lapidari come personaggi di Sergio Leone, liquidando positivamente o negativamente autori e film in meno di una frase. Alludendo a tutto un universo mentre si fa il verso al grinta, quante volte vi è capitato di evocare tutto il mondo tragicomico di Monicelli con “la supercazzola prematurata con scappellamento a destra”. La parte per il tutto. Perché i cinefili sono quasi una setta. Basta un accenno un nome per schiudere un intero mondo, evocando femmine impossibili, grandi avventure o epopee mitologiche. Alla fine questo è il cinema. La sintesi in parole e immagini di un intero universo narrativo. Per cui sfogliando anche distrattamente questo libro ne ricaviamo il piacere di sfogliare una infinita videoteca. Più o meno convinti dei giudizi che troviamo ne riconosciamo però l’immediatezza e così comincia un gioco di rimandi, superan-


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15 dosi in arguzia (anche cattiveria a volte) usando il cinema non per quello che raccontano i singoli film ma per i collegamenti che questo forzatamente succinto vademecum suggerisce. Forse, al giorno d’oggi, è l’unico vero modo per scrivere un dizionario di cinema o, quantomeno, di servirsene. Buon divertimento. Lo spettacolo comincia.


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LA STORIA DEL CINEMA PER CHI HA FRETTA I film


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19 L’amore a tempo del bolero ♦ (10, Blake Edwards) Chi va coi vichinghi impara a vichingare... sino a pagina 13... ♦ (Il 13° guerriero, John McTiernan) John Cusack fa le prove generali ai casini del 2012 in una stanza d’albergo ♦ (1408, Mickael Hafstrom) Non ci sono palestrati, mignotte, analfabeti, zotici... ma che grande fratello è? ♦ (1984, Michael Radford) Una dozzina d’anni fa New York non sarà un bel posto ♦ (1997: Fuga da New York, John Carpenter) ... e l’accendino per dar fuoco al regista? ♦ (20 sigarette, Aureliano Amadei) Bastava formattarlo ♦ (2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick)

10 Conosco una scorciatoia ♦ (2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick) Quello che succederà dieci anni fa ♦ (2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick) Pa paaaaaaaaaaaaaaa PA PAAAAAAA DUM DUM DUM DUM DUM DUM pa paaaaaaaaaaaaaaa PA PAAAAAAA DUM DUM DUM DUM DUM DUM ♦ (2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick) Un sasso è la punta di diamante dell’evoluzione ♦ (2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick) Dal feto in poi. ♦ (2010 l’anno del contatto, Peter Hyams) Minchia! Yoghi e Bubu moriranno per primi ♦ (2012, Roland Emmerich) Da consumare preferibilmente entro il 31-12-2012 ♦ (2012, Roland Emmerich)


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2012 Il film di Voyager ♦ (2012, Roland Emmerich) A che ora è la fine del mondo, che mese è... ♦ (2012, Roland Emmerich) Non ne va bene una ♦ (21 grammi, Alejandro Inarritu) Uno si innamora della vedova di chi gli ha donato il cuore e Del Toro manco mi ricordo più che fa. Il tutto montato a cazzo di cane ♦ (21 grammi, Alejandro Inarritu) Uno, grazie a un’ora in più non va in carcere ♦ (La 25a ora, Spike Lee) “In culo ai preti che mettono le mani nei pantaloni dei bambini innocenti. In culo alla Chiesa che li protegge, non liberandoci dal male. E, dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l’è cavata con poco: un giorno sulla croce, un week-end all’inferno e poi gli alleluja degli angeli per il resto dell’eternità... provi a

20 passare sette anni nel carcere di Otisville!” ♦ (La 25a ora, Spike Lee) Quando il ciclo diventa un problema... ♦ (28 giorni dopo, Danny Boyle) 9 settimane e mezzo x 3 ♦ (28 settimane dopo, Juan Carlos Fresnadillo) E pagatele ’ste bollette ♦ (30 giorni di buio, David Slade) La mia Sparta è differente ♦ (300, Zack Snyder) ... eran giovani e forti... e sono morti! ♦ (300, Zack Snyder) Se volete Sparta dovrete passare sui nostri addominali ♦ (300, Zack Snyder) È la tua lancia o sei felice di vedermi? ♦ (300, Zack Snyder) Record: 72 ore di trombate senza cambiare goldone! ♦ (I 3 giorni del Condom, Sydney Pollack)


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Abyss

L’uomo senza conno ♦ (40 anni vergine, Judd Apatow)

Pubblicità ingannevole ♦ (7 chili in 7 giorni, Luca Verdone)

Bigiare a Parigi ♦ (I 400 colpi, Francois Truffaut)

Azz... ho sballato! ♦ (8 e mezzo, Federico Fellini)

Ah, ma crescendo migliora la vita ♦ (I 400 colpi, Francois Truffaut)

St’americani penseno che stanno sempre mezzo punto avanti ♦ (8 e mezzo, Federico Fellini e Nine, Rob Marshall)

Vedi quante peripezie devi fare se vuoi vedere il mare e non hai la macchina ♦ (I 400 colpi, Francois Truffaut)

Esci da questo corpo ♦ (9 settimane e 1/2, Adrian Lyne)

Barbie, Skipper, Stacie, Shelly e Krissy... ♦ (5 bambole per la luna d’agosto, Mario Bava)

Una donna impiega 9 settimane e mezzo per accorgersi che il suo uomo è un puttaniere ♦ (9 settimane e 1/2, Adrian Lyne)

Con gli Smiths il rimorchio è assicurato ♦ (500 giorni insieme, Marc Webb) Se trovate una ragazza che adora gli Smiths e sembra avere tutto quello che cercate... girate al largo ♦ (500 giorni insieme, Marc Webb) 1 su 264 ce la fa ♦ (58 minuti per morire, Renny Harlin)

Los abrazos rotos... y nada más? ♦ (Gli abbracci spezzati, Pedro Almodovar) E tagliamolo ‘sto “copione” ombelicale! ♦ (Gli abbracci spezzati, Pedro Almodovar) All’ultimo respira ♦ (Abyss, James Cameron)


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Accattone Un morto de fame ♦ (Accattone, Pier Paolo Pasolini) Un borgataro diventa famoso prima del Grande fratello ♦ (Accattone, Pier Paolo Pasolini) Ci è o ci fa? ♦ (Ace Ventura l’acchiappanimali, Tom Shadyac) La colonna sonora con il filmaccio intorno ♦ (Across the universe, Julie Taymor) Come sono buoni i bianchi ♦ (Africa addio, Gualtiero Jacopetti) Ti dice anche paroline dolci? ♦ (Agente 007 - La spia che mi amava, Lewis Gilbert) L’uomo che visse due volte ♦ (Agente 007 - Si vive solo due volte, Lewis Gilbert) Cristiani, brava gente ♦ (Agorà, Alejandro Amenabar) Rachel Weiz è di nuovo in Egitto... forse cerca ancora la mummia ♦ (Agorà, Alejandro Amenabar)

22 Bush, tranquillo, è un film ♦ (Air force one, Wolfgang Petersen) Niente di preoccupante, è solo un vuoto d’aria ♦ (Airport, George Seaton) Attrazione fetale ♦ (A l’intérieur, Alexandre Bustillo & Julien Maury) La trama non si capisce un cazzo, l’animazione è figa e Akira non è il nome del protagonista ♦ (Akira, Katsuhiro Otomo) Ho fatto questo film perché dovevo arrotondare lo stipendio di mia moglie e di Tonino Guerra, io ormai consumo poco... ♦ (Al di là delle nuvole, Michelangelo Antonioni o la moglie?) “Ehi, é pieno di zombi fuori dal centro commerciale?”. “Perché? Sono cominciati i saldi?” ♦ (L’alba dei morti viventi, Zack Snyder)


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23 Ridley, ma perché ogni tanto butti i soldi! ♦ (L’albatros, Ridley Scott) Io sballo da sola ♦ (L’albero delle pere, Francesca Archibugi) A ciascuno il suo ♦ (L’albero di Natale, Terence Young L’albero di Antonia, Marleen Gorris) Se mi lasci, ti macello ♦ (A letto con il nemico, Joseph Ruben) Pessimo adattamento cinematografico de “Il Vangelo secondo Gesù” ♦ (A letto con Madonna, Alek Keshishian) Tomba del cinema ♦ (Alex l’ariete, Damiano Damiani) Alice in Disneyland ♦ (Alice in wonderland, Tim Burton) Una bambinetta si fa un trip ♦ (Alice nel paese delle meraviglie, Walt Disney)

Alla ricerca di Nemo Oggi ho mangiato pesante ♦ (Alien, Ridley Scott) Nell’uovo c’è sempre la sorpresa ♦ (Alien, Ridley Scott) Cose fra donne ♦ (Aliens Scontro finale, James Cameron) - “Che dici, ci facciamo un uovo?” - “Oddio, mi sa che è pesante...” ♦ (tutta la saga di Alien) Guarda che hai una cosa sulla faccia... ♦ (Alien, AA.VV.) Evvai è morto Raul Bova! ♦ (Alien vs predator, Paul WS Anderson) Il co-pilota con l’olive e i capperi è la morte sua! ♦ (Alive Sopravvissuti, Frank Marshall) Dammi una mano... ben cotta per favore ♦ (Alive - Sopravvissuti, Frank Marshall) Un pesce handicappato se perde e il padre lo cerca. Ma acqua in bocca ♦ (Alla ricerca di Nemo, Andrew Stanton & Lee Unkrich)


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Alla ricerca di Nemo Mi’ fijo è scappato de casa perché je rompevo troppo i cojoni. Ma mò ch’o ritrovo je spezzo anche l’artra pinna ♦ (Alla ricerca di Nemo, Andrew Stanton & Lee Unkrich) Il giro del mondo in 80 sgombri ♦ (Alla ricerca di Nemo, Andrew Stanton & Lee Unkrich) Devo andare da uno psicologo ♦ (tutto Woody Allen) Cime di rapa ♦ (L’allenatore nel pallone 2, Sergio Martino) È intelligente ma non si applica ♦ (L’allievo, Bryan Singer) A, b, c ,d, e, f, g, h, i, l... ♦ (Alphabet, David Lynch) Vabbè ragazzi, il secondo tempo giratelo voi! Io scappo che c’ho mi nipote che m’esce da scuola calcio! ♦ (Un’altra giovinezza, Francis Ford Coppola)

24 POPOPOO-POPOPOOP O P O P O O - - LALALALALALLALALALALALLALALA-LAAA-LALALLA... ♦ (Altrimenti ci arrabbiamo, Marcello Fondato) Un flap al botteghino ♦ (Always - Per sempre, Steven Spelberg) Quando muori, finisci negli sfondi di windows ♦ (Amabili resti, Peter Jackson) Fra Beethowen e Frank Sinatra preferisco l’insalata ♦ (Amadeus, Milos Forman) A jingle Man ♦ (Amadeus, Milos Forman) Under the bridge ♦ (Gli amanti del Pont-Neuf, Leo Carax) Gruppo di famiglia in un inferno ♦ (American beauty, Sam Mendes)


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Amore 14

Zoccolo ♦ (American gigolò, Paul Schrader)

“Di chi è questo?” ♦ (L’amico ritrovato, Jerry Schatzberg)

I had a cream ♦ (American Pie, Paul Weitz e Chris Weitz)

L’affitto è la cosa migliore ♦ (Amityville Horror, Andrew Douglas)

C’era una torta in America ♦ (American Pie, Paul Weitz e Chris Weitz) Un film che si è “ispirato” alla vita di un famoso comico satirico italiano. ♦ (American: The Bill Hicks Story, Matt Harlock & Paul Thomas) Julianne Moore è rossa anche sotto ♦ (America oggi, Robert Altman) La mia banda è di Firenze ♦ (Amici miei, Mario Monicelli... per un soffio) “Non si deve mai andare in Germania, Paolo....” ♦ (Amici miei atto II, Mario Monicelli) Berlusconi e i Letizia ♦ (L’amico di famiglia, Paolo Sorrentino)

L’assassino è La casa ♦ (Amityville Horror, Andrew Douglas) 1990. Il tenente Riggs è a Elsinore (Danimarca) per risolvere alcune questioni familiari, ma deve tornare a Los Angeles perché un suo amico ha una bomba sotto il water ♦ (Amleto, Franco Zeffirelli) Capitani malmostosi ♦ (L’ammutinamento del Bounty, Lewis Milestone) Gioventù bruciata ♦ (Amore 14, Federico Moccia) Entra anche tu in tim tribù ♦ (Amore 14, Federico Moccia) 28 anni di galera a chi l’ha prodotto e lo dirige ♦ (Amore 14, Federico Moccia)


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Amore senza fine Neverending story ♦ (Amore senza fine, Franco Zeffirelli) L’uomo è il peggior nemico del cane ♦ (Amores perros, Alejandro Inarritu) Quei pomeriggi di giorni da cani ♦ (Amores perros, Alejandro Inarritu) Il budget di questo film è andato in fumo ♦ (Amore tossico, Claudio Caligari) Il cattivo serpente ♦ (Anaconda, Louise Llosa) Piantala lì; più cerchi l’assassino e più ne ammazza ♦ (Angel Heart - Ascensore per l’inferno, Alan Parker) Una lunghissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa cena ♦ (L’angelo sterminatore, Luis Buñuel) L’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza ♦ (L’angelo sterminatore, Luis Buñuel)

26 Don’t touch my braille ♦ (Anna dei miracoli, Arthur Penn) Neanderthal House ♦ (Anno uno, Harold Ramis) Malafemmina ♦ (Antichrist, Lars von Trier) C’è da dire che mia moglie elabora il lutto in una maniera deliziosa... ♦ (Antichrist, Lars von Trier) - “È successo qualcosa?” - “No, ma dobbiamo parlare” ♦ (tutto Michelangelo Antonioni) Come sono teneri i bambini ♦ (Antropophagus, Joe D’Amato) Mangiare bene uomo donna ♦ (Antropophagus, Joe D’Amato) Fuco cammina con me ♦ (L’ape regina, Marco Ferreri) Mystic river ♦ (Apocalypse now, Francis Ford Coppola)


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Hanno collaborato a questo volume: Guglielmo Como, Giancarlo Marzano, Paola Calì, Stefano Ascheri, Valerio Cordelli, Cristiana Astori, Giulio Monaci, Paolo Congi, Paolo De Domini, Samuele Branchio, Paolo Picci, Sophia Bo, Roberta Cosimo, Lorenzo Tognato, Vinicia Paz, Leonardo Carelli, Corrado Artale, Cristiano Fattorini, Caterina La Grande, Marco Duse, Rosario Gallone, Antonella Vendola, Isabella Carta, Laura D’Atanasio, Alessandro Zanovello, Simone De Maria, Livia Maddalena, Alberto Blasi, Lorenzo Pedrazzi, Dario Degliuomini, Paolo Spagnolo, Marco Cavalleri, Alessandro Spada, Emilia Covello, Lorenzo Nonni, Lisa Cecconi, Nunzia Scala, Jacopo Magri, Alessandro Pacini, Federico Sfascia, Luca Ribichini, Paride Leporace, Serena Martarelli, Francesco Ziro Zirilli, Lorenzo Eusebi, Mario Cirillo, Franco Costanzo, Claudio Fratticci, Marco Sanna, Fgm Gatti, Palmer Eno, Laura Pimienta, Antonella Fulci, Elio Di Pace, Simone Di Maria, Mike Marchionni, Marco Cirillo, Marco D’Alessandro, Mario Coen, Silvia Glòsòli Sardi, Gilda Davoli, Luca Prete, Jessica Guandalini, Gianpaolo Bucci, Iva Core, Luca Rea, Francesco Scimeni, Gianluca Russo, Valentina Contessi, Marco Cavallieri, Mario Bresciani, Francesco Vico, Valentina Contessi, Filippo Mazzarella, Conny Fontanella, Alessandra Bellesini, Enrico Ruffato, ArmisDea Cingolani, Sara Pianella, Dario Zoppelletto, Franco Tortolini, Margaret Commellato, Enrico Lorenzo Cassini, Michele Salvezza, Robert Bernocchi. E tutti coloro che si sono riconosciuti... La recensione lunga de Il curioso caso di Benjamin Button è tratta da La vita al contrario di Woody Allen.


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GLI AUTORI

Maurizio Failla (Macerata, 15 Maggio 1976) è un regista e critico per diletto. Come regista ha realizzato più di 30 tra cortometraggi e documentari, partecipando ad oltre 80 festival, vincendo i tre minuti a tema fisso al Bellaria Film Festival 2007 e il secondo premio al festival di Pesaro 2005. Come critico collabora per alcune testate web. Questo è il suo primo libro di cinema. Stefano Di Marino è nato a Milano nel 1961 dove vive e lavora. Dal suo esordio in libreria (1990, Per il sangue versato, Oscar Mondadori) ha pubblicato più di sessanta tra romanzi, saggi sul cinema e la narrativa d’intrattenimento, viaggi e arti marziali. Appassionato viaggiatore, amante della cultura orientale, degli sport da combattimento e della fotografia, ha dedicato la sua attività alla narrativa alterandola con le consulenze editoriali e le traduzioni. Tra gli altri ha pubblicato Il cavaliere del vento e Quarto Reich (Piemme), Ora Zero e Sole di fuoco (Nord). Con lo pseudonimo Stephen Gunn firma da quindici anni la serie di spionaggio Il Professionista pubblicata da “Segretissimo” e giunta al suo quindicesimo anno con il romanzo Guerre segrete, uscito a giugno cui ha fatto seguito Morte senza volto (novembre, 2010). I suoi ultimi romanzi sono la trilogia Montecristo basata sull’ipotesi di un colpo di stato in Italia (pubblicata da “Il Giallo Mondadori Presenta”). Ha curato l’antologia Il mio vizio è una stanza chiusa (Mondadori). Cura collane di DVD e tiene lezioni di scrittura creativa. I suoi libri più recenti sono Scrivere da professionisti (Delos, 2010), manuale di scrittura di genere con un racconto didattico Vendetta (edizioni BD, 2010).


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LA STORIA DEL CINEMA PER CHI HA FRETTA

Di mamma ce ne è una sola ♦ (Psycho, Alfred Hitchcock) ... eran giovani e forti... e sono morti ♦ (300, Zack Snyder) L’uomo che pisciava seduto ♦ (Edward mani di forbice, Tim Burton)

Maurizio Failla (Macerata, 1976) è un regista e critico per diletto. Come regista ha realizzato più di 30 tra cortometraggi e documentari, partecipando ad oltre 80 festival, vincendo i tre minuti a tema fisso al Bellaria Film Festival 2007 e il secondo premio al Festival di Pesaro 2005. Come critico collabora per alcune testate web. Questo è il suo primo libro di cinema.

LA STORIA DEL CINEMA PER CHI HA FRETTA

Liquidando positivamente o negativamente autori e film in meno di una frase... sfogliando anche distrattamente questo libro ne ricaviamo il piacere di sfogliare una infinita videoteca. Così comincia un gioco di rimandi, superandosi in arguzia (anche cattiveria a volte) usando il cinema non per quello che raccontano i singoli film ma per i collegamenti che questo forzatamente succinto vademecum suggerisce. Forse, al giorno d’oggi, è l’unico vero modo per scrivere un dizionario di cinema o, quantomeno, di servirsene. Buon divertimento. Lo spettacolo comincia...

Stefano Di Marino è nato a Milano nel 1961 dove vive e lavora. Dal suo esordio in libreria (1990, Per il sangue versato, Oscar Mondadori) ha pubblicato più di sessanta tra romanzi, saggi sul cinema e la narrativa di intrattenimento, viaggi e arti marziali. Appassionato viaggiatore, amante della cultura orientale, degli sport di combattimento e della fotografia, ha alternato la sua attività di narratore a quella di consulente e di traduttore.

UN LIBRO

CULT

ISBN 978-8889782781

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EDIZIONI FALSOPIANO

a cura di Maurizio Failla prefazione di Stefano Di Marino

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