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Umberto Calamita l Giuseppe Zanlungo
ISBN 978-88-89782-16-3
IL CINEMA DI LOTTA E DI PROTESTA
€ 16,00
È difficile tracciare un bilancio del rapporto tra il mondo del cinema e quello della fabbrica, tenendo conto che, tra i capolavori cinematografici di sempre, hanno un posto di eccellenza molte pellicole sulla classe operaia. Ma, se misuriamo la complessiva produzione cinematografica rispetto all’esiguità numerica dei prodotti con al centro l’ambiente operaio, il risultato è tragicamente evidente: la classe operaia è un soggetto non solo secondario ma scomodo. La produzione cinematografica è in mano a società di capitale che, coerentemente col loro punto di vista e con l’obiettivo del profitto industriale, preferiscono non andare a toccare il nodo della contraddizione tra le classi. Il cinema è una merce ed il suo consumatore-fruitore-spettatore non deve uscire dalla sala con “strane idee”... Quindi, cinema come “evasione controllata”, come occasione di svago per i lavoratori che non devono pensare, ma solo continuare a consumare una merce padronale anche durante il tempo libero.
LA CLASSE OPERAIA NON VA IN PARADISO
Umberto Calamita Giuseppe Zanlungo l
LA CLASSE OPERAIA NON VA IN PARADISO l IL CINEMA DI LOTTA E DI PROTESTA
In appendice i dialoghi di Pelle viva di Giuseppe Fina
LA CLASSE OPERAIA NON VA IN PARADISO
IL CINEMA DI LOTTA E DI PROTESTA Umberto Calamita Giuseppe Zanlungo l
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