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Oltre il muro. 1989-2019
Il sistema internazionale a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino di Luigi Bonanate Premetto che parlerò di una cosa impossibile, e spiegherò perché sia tale; passerò poi a discutere un concetto sconcertante (almeno nel nostro contesto), quello di maionese “impazzita”. Dopodiché mi occuperò di come funziona (metaforicamente) la centrifuga in una lava-biancheria; nello stesso spirito assisteremo poi a come possa succedere che delle uova cadendo di mano, facciano una frittata. Discuteremo infine di divorzi nonché di terremoti, intervallati da maree, nuvole e temporali. Come vedete il programma è inquietante, burrascoso e tutt’altro che scherzoso. I. Incominciamo dall’evento impossibile: il vero inizio della rivoluzione del 1989 avviene nel 1975. Non che il 1989 inglobi in sé il 1975, ma in realtà da quest’ultima data era stato incubato. Il 1975 segna la svolta (quasi segreta) della storia contemporanea. Immaginiamo allora di essere al 1° agosto 1975, quando viene firmato un documento che si chiama “Atto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa”. Questo Atto finale degli accordi di Helsinki contiene una serie di intese (dalla portata innovativa e pacifica) che vengono firmate da molti Paesi, e comunque da tutti gli Stati più importanti del pianeta, dal Canada agli Stati Uniti, all’Unione Sovietica. Che cosa c’era di importante nelle decisioni prese e alle quali pochi, sul momento, prestarono molta attenzione? In uno dei suoi “canestri” (come vennero chiamati allora), ce n’è uno che annuncia – paradossalmente – che la Seconda guerra mondiale è appena
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