671 ottobre 2011
Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano
671 ottobre 2011 Fondata nel 1919
Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e
Festival dell’Acqua Genova, 4-10 settembre 2011
Le tecnologie di ANIMA al servizio delle risorse idriche del Paese Efficienza energetica, le proposte di Assotermica
MERCATO La pentola a pressione Lagostina compie 50 anni Quando il “made in China” è firmato Italia
NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia
Generation .2 Sviluppo innovativo di una tecnologia consolidata Una nuova linea di attuatori elettrici e unità di controllo Ciò che a prima vista può sembrare una contraddizione, è invece il risultato di continui investimenti, ricerca e ottimizzazione di un principio costruttivo consolidato, ben collaudato ed apprezzato, con il vantaggio di prestazioni migliorative, comprendenti: ■
Manovrabilità più agevole e migliorate funzionalità
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L’INDUSTRIA MECCANICA
SOMMARIO
Ottobre 2011 - n. 671
Nell’esercizio anche del più umile dei mestieri, lo stile è un fatto decisivo. (Heinrich Boll) in copertina ESAB Saldatura S.p.A. - Via Novara, 57/59 - 20010 Bareggio (MI) - www.esab.it
Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it In redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Alessia Garbujo - garbujo@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (10 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - abbonamenti@asa-srl.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Reggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA) È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione.
Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi.
ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397
DONNE E UOMINI AL TIMONE Sistema Confindustria e altre organizzazioni
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ANIMA 8 L’acqua, un bene prezioso da gestire insieme G. Bonacina, C. Alchieri Saldando un sogno 1958-2008
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ANIMA/FIAC Articoli casalinghi, il settore tiene grazie all’export
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MERCATO Mezzo secolo a tutto vapore Mariagrazia Micucci
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ANIMA/FORMAZIONE La formazione aiuta la ripresa dell’industria meccanica Emmanuele Biroli
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ANIMA/ASSOSIC Newsletter ASSOSIC
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APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA
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ANIMA/CIADI 48 Giornate informative sul tema RUMORE
ANIMA\ASSOFERMA 16 Un partner prezioso per accrescere le opportunità di business dei tecnici manutentori delle chiusure tagliafuoco L’INDUSTRIA DEL MESE 18 ESAB, 107 anni di innovazioni in saldatura e taglio Almos Castellazzi e Roberto Pravettoni NORMATIVA ICIM accreditato al rilascio della “Factory Inspection”
ANIMA/Progetto Dogana Facile 30 Rapporti tra venditore e compratore nelle transazioni internazionali. Responsabilità nei confronti della dogana A cura di EasyFrontier
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ANIMA/ASSOTERMICA 23 Efficienza energetica, le proposte di Assotermica Federico Musazzi ECONOMIA 24 Sostanziale stabilità del mercato della meccanica Crisi dell’edilizia, le aspettative di ripresa si spostano al 2012
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Calano le insolvenze nel mondo
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ANIMA/UCOMESA 28 Quando il “made in China” è firmato Italia
MERCATO
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RECENSIONI
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FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2011-2012 NEWS
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Bando per la presentazione di Progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nei settori strategici di Regione Lombardia: http://www.cestec.it/bando_regione_miur I settori ‘strategici’ sono: Agroalimentare; Aerospazio; Edilizia sostenibile; Automotive; Energia, fonti rinnovabili ed assimilate; Biotecnologie; ICT; Materiali avanzati (o Nuovi materiali); Moda e Design; Meccanica di precisione, metallurgia e beni strumentali. Il bando mette complessivamente a disposizione delle imprese lombarde 118 milioni di euro. INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 653 – 1° Quindicina di settembre 2011
DONNE E UOMINI AL TIMONE GIUSEPPE GARGARO NUOVO PRESIDENTE DI ASSISTAL Nel corso Assemblea dei Soci Assistal del settembre scorso è stato eletto Presidente Giuseppe Gargaro, che succede a Nicola Scotti. Titolare di Aet Service Srl di Bari, società operante nel campo delle telecomunicazioni, Gargaro ha ricoperto fino ad oggi la carica di vicepresidente Assistal con delega agli Appalti. Inoltre, è vicepresidente del Direttivo Sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica di Confindustria Bari e Barletta, Andria e Trani. Unitamente al Presidente, nel corso dell’Assemblea, sono stati eletti il nuovo tesoriere e la squadra dei vicepresidenti che affiancheranno il Presidente nei prossimi tre anni. Nell’intervento di apertura del convegno “Impiantistica italiana tra crisi e rilancio - Imprenditori e sindacato a confronto” che ha fatto seguito alla sua elezione, Giuseppe Gargaro ha evidenziato le molteplici criticità che affliggono il comparto impiantistico: “In un Paese come il nostro – ha affermato – in cui da anni la parola sviluppo è stata dimenticata, una manovra finanziaria che si basa per ben il 65% su nuove tasse e non contiene misure per la crescita, non solo non è sufficiente, ma rischia di inasprire ancor più fortemente conflitti sociali che speravamo di avere relegato al passato. Risulta quindi evidente e di primaria importanza l’attuazione di un serio piano per lo sviluppo da porre in essere con coraggio, anche a discapito di interessi forti e particolari”. Invece, sul delicato tema delle relazioni industriali ha affermato: “Mi piace l’idea di riprendere un’affermazione recente del nostro presidente Emma Marcegaglia, in cui si sostiene la necessità di lavorare sulle cose che uniscono più che su quelle che dividono, facendo ognuno la propria parte perché si ritorni a crescere. Infatti, se da un lato, nella gestione di particolari situazioni aziendali siamo stati in grado di fornire idonee risposte, dall’altro lato appare come prioritario un più ampio confronto a livello nazionale, al fine di trovare soluzioni in grado di rilanciare le nostre aziende”. Tra gli obiettivi principali della nuova presidenza è stata espressa in modo particolare la ferma volontà di dare il via ad azioni finalizzate a rilanciare il mercato impiantistico attraverso il rafforzamento delle imprese e una politica orientata a favorire le aggregazioni e la liberalizzazione dei servizi.
CLAUDIO ANDREA GEMME ELETTO PRESIDENTE DI ANIE L'Assemblea di Anie (Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), riunita a Milano il 20 settembre scorso, ha proceduto, su proposta della Giunta, all’elezione di Claudio Andrea Gemme a Presidente. Succede a Guidalberto Guidi, eletto nel 2007. Genovese, Claudio Andrea Gemme si è laureato in Scienze Economiche e Politiche all’Università di Genova e nel 1973 e ha iniziato la carriera nel Gruppo Finmeccanica, dove negli anni ha ricoperto numerosi incarichi operativi in Italia e all’estero. Dal 2000 è Amministratore Delegato di Ansaldo Sistemi Industriali (ASI), azienda leader nella ricerca e produzione di sistemi elettrici e di automazione, elettronica di potenza, motori e generatori. Dal 2008 è Consigliere del Market Strategy Board dell’IEC (International Electrotechnical Commission). Dal punto di vista generale uno degli obiettivi del nuovo Presidente è quello di ridare centralità al manifatturiero, motore riconosciuto di sviluppo del sistema economico italiano e attività primaria delle aziende rappresentate da Anie. “Sono fermamente convinto – ha affermato nella relazione di insediamento - che un Paese che non produce, non investe e non esporta difficilmente potrà superare la pesante crisi economica che lo ha colpito. Nel contempo, intendo rafforzare il ruolo di Confindustria Anie in Europa, sede dove si prendono le decisioni strategiche che condizioneranno le politiche del futuro. Non va dimenticato che negli ultimi anni driver importanti per i nostri settori, come lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica, sono divenuti essi stessi assi portanti della politica europea. Le tecnologie Anie sono le protagoniste del processo che porterà alla costruzione di un’Europa più sostenibile”.
GIAN FRANCESCO IMPERIALI RICONFERMATO NELLA GIUNTA DI ASSOLOMBARDA La Giunta di Assolombarda ha riconfermato nello agosto scorso Gian Francesco Imperiali (Abb Spa) nella squadra di Presidenza di Assolombarda per il biennio 2011-2013 con delega per le Relazioni Industriali e Affari sociali. Della squadra di Presidenza fanno quindi parte i Vicepresidenti Giuliano Asperti (Pm Group Spa) con delega a Territorio e Infrastrutture, Giorgio Basile (Isagro Spa) con delega a Finanza, Diritto d’impresa e Fisco, Nicolò Codini (Disa Diesel Spa) con delega al Credito, Alessandro Spada (Vrv Spa) con delega a Organizzazione, Sviluppo Associativo, Organizzazione Zonale e Associazioni collegate.
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L’Industria Meccanica - Ottobre 2011
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ANIMA Presentate da ANIMA al “Festival dell’Acqua” di Genova nel settembre scorso le proposte e le tecnologie italiane per il trattamento, la distribuzione e l’utilizzo delle risorse idriche
L’acqua, un bene prezioso da gestire insieme Le Associazioni Uida-DRA, Assopompe, Aqua Italia e AVR hanno partecipato alla manifestazione genovese per diffondere l’eccellenza della manifattura italiana in un settore di fondamentale importanza per la qualità della vita, l’efficienza energetica e la difesa dell’ambiente A CURA DI
GIUSEPPE BONACINA E CINZIA ALCHIERI
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tori presentano un valore della produzione nel 2010 in crei è tenuto nel settembre scorso a Genova il “Festival delscita (+4,5%) rispetto al 2009 e si prevede un’ulteriore sil’acqua”, manifestazione che, attraverso diversi eventi gnificativa crescita nel 2011 (+6,2%). La quota di export nel espositivi, congressuali, e culturali, si proponeva di sensi2010 è consistente (62% della produzione), in aumento ribilizzare l’opinione pubblica sui temi generali del consuspetto all’anno precedente e si prevede un’ulteriore crescimo dell’acqua e di sviluppare un dibattito costruttivo per ta nel 2011 (64%). L’export ha registrato nel 2010 un auottimizzare le risorse idriche da parte sia delle aziende opemento (+6,4%) che nel 2011 sarà ancora più marcato ranti a vario titolo nel settore idrico sia degli enti preposti (+9,9%). Settori particolarmente attivi nell’export sono alla distribuzione dell’acqua, un bene comune che sta diquelli rappresentati da Assopompe e AVR a testimonianza ventando sempre più prezioso e in molti casi persino raro. del livello di apprezzamento che i grandi player internaLa Federazione ANIMA ha supportato le varie iniziative in zionali hanno verso il livello delle tecnologie “made in quanto alcune sue Associazioni sono fortemente impegnaItaly”. te su questi temi e disponIl Paese verso il quale si regono di tecnologie di avangistra il maggior valore di guardia per tutta la filiera export è la Germania (circa dell’acqua: trattamento, di572 mln di euro); rispetto stribuzione e consumo. In al 2009 nel 2010 si è regiparticolare, Aqua Italia è atstrato un incremento del tiva del trattamento di ac18,5%. que per usi civili e induSegue la Francia (circa 470 striali, Assopompe rappremln di euro), con un ausenta i costruttori di pompe mento del 10,5% e gli Stae sistemi per la movimentati Uniti (circa 364 mln di zione delle acque, AVR euro) con un aumento del raccoglie i costruttori di 3,5%. Da segnalare l’increvalvole e rubinetti, Uidamento dell’export verso la DRA si occupa del trattamento di acque reflue e dei Marta Vincenzi, Sindaco di Genova, Pietro Grasso, Procuratore Generale Federazione Russa, che ridissipatori alimentari. Antimafia, Emanuele Severino, Filosofo ed editorialista, all’inaugurazione sulta più che raddoppiato (+115,7%). Interessanti anNel complesso, questi set- del Festival dell’Acqua.
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L’Industria Meccanica - Ottobre 2011
che gli aumenti dell’l’exsidente di ANIMA, Sandro port verso l’Algeria (+40%), Bonomi, e i Presidenti delil Regno Unito (+25,7%), la le Associazioni presenti alCina (+21,7%) e la Svizzela manifestazione genovera (21.8%). Vistoso calo se hanno illustrato nel cordell’export invece verso gli so dei diversi interventi le Emirati Arabi Uniti (-40%), tecnologie e il know how e anche se l’export verso le realizzazioni che le questo Paese rimane nella aziende italiane possono decima posizioni tra i Paesi vantare nel settore idrico e che più importano prodotti la loro competitività sul italiani dei settori indicati. mercato globale anche nei I livelli occupazionali sono confronti dei più forti comsostanzialmente stabili, inpetitor stranieri. Riportiatorno alle 25mila unità, mo di seguito alcune loro mentre gli investimenti pre- Spettacolo teatrale all’apertura del Festival dell’Acqua osservazioni, spunti per un sentano una tendenza in più approfondito dibattito leggero aumento: +3,3% nel 2011 rispetto al 2010. Il Predi carattere tecnico, normativo ed economico.
L’importanza della collaborazione tra ANIMA e Federutility Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA Il Festival dell’Acqua di Genova si conferma un momento importante per affrontare il tema della miglior gestione delle risorse idriche, in particolare alla luce dei risultati referendari dello scorso giugno. L’acqua è un bene di tutti, per essere tale deve essere effettivamente fruibile da tutti. Le tecnologie che rappresentiamo possono aiutare a diminuire le dispersioni idriche lungo gli acquedotti che, ad oggi, toccano anche picchi del 40%. Un rapporto costante e collaborativo tra gli enti gestori dell’acqua e i produttori di tecnologie per l’acqua può portare in breve tempo a grandi vantaggi per i cittadini, che potranno contare su sistemi evoluti ed efficienti, come dimostra il grado di apprezzamento dei nostri prodotti all’estero. L’integrazione tra gestione delle acque, rete fognaria e, addirittura, produzione di energia può essere un ulteriore fattore di sviluppo della collaborazione tra Federazione ANIMA e Federutility. L’ottimizzazione permette di abbassare i costi che i Comuni devono affrontare, anche alla luce di interventi governativi che negli ultimi 15 mesi hanno ridotto il contributo di diversi miliardi della casse centrali ai Comuni. Anche per questo, l’efficienza nella gestione dell’acqua può diventare un ambito di ricerca dell’efficienza per i comuni e gli enti gestori. Come soddisfare le esigenze di un ciclo integrato delle acque Alberto Caprari, Presidente di Assopompe e Vicepresidente ANIMA Ora più che mai abbiamo bisogno di tutelare gli acquisti dei gestori e le produzioni di qualità europea attraverso adeguate certificazioni. Necessarie sono la chiarezza e la garanzia della libera concorrenza, fondate sull’effettiva qualità del prodotto-servizio e sul miglior rap-
porto qualità-valore nel tempo, anziché sulla pratica del “massimo ribasso di prezzo”, come purtroppo sempre più accade nei capitolati d’appalto che dovrebbero comprendere anche la garanzia di assistenza con la presenza di uno o più service nella Regione oggetto dell’appalto. Un altro fronte importante è quello dei pagamenti da parte delle imprese aggiudicatrici dell’appalto con le quali trovare soluzioni per avere la garanzia dei crediti, in tempi accettabili. Siamo pronti a studiare insieme ai gestori le attuali esigenze del ciclo integrato per definire le tecnologie e le soluzioni più adeguate. Mettiamo a disposizione il nostro know how e la nostra piena collaborazione, anche per uniformare le procedure delle gare e vincolarle a poche ma chiare regole. È un’iniziativa fondamentale per fare vera sinergia tra industrie e gli enti gestori. Osservatorio delle Gare d’Appalto per assicurare trasparenza, efficienza e correttezza Giuliana Ferrofino, Presidente di UidaDRA e Vicepresidente ANIMA Nel 2010 ANIMA ha siglato con Federutility un accordo per contribuire a ottimizzare la gestione del sistema idrico italiano. La proposta condivisa ha come obiettivo il risparmio energetico, la riduzione delle perdite idriche, il miglioramento della qualità ambientale, la continuità e la qualità dell’approvvigionamento idrico. Raggiungere questi obiettivi equivale ad aumentare la dinamicità del mercato interno, con benefici effetti sul fronte occupazionale oltre che del miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Se le nostre proposte venissero accettate, potremmo porci come obiettivo entro il 2013 di erogare almeno il 75% dell’acqua messa in rete con sensibile miglioramento della situazione attuale e raggiungere il 70% degli “abitanti equivalenti” mediante impianti di depurazione delle acque reflue sempre nel 2013. ANIMA chiede la costituzione di un Osservatorio sulle Gare d’Appalto per attivare una necessaria verifica dello svolgimento delle gare stesse, affinché
Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica
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ANIMA Protocollo d’intesa tra gli attori della “filiera acqua” A conclusione del Festival dell'acqua di Genova, Mario Lupo, Presidente di AGI (Associazione Imprese Generali), Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, Rinalfo Ciambellotti, Presidente di Anfida (Associazione Nazionale fra gli Industriali degli Acquedotti), e Roberto Bazzano, Presidente di Federutility (Federazione delle imprese energetiche e idriche), hanno siglato il protocollo d'intesa che ribadisce la volontà di sviluppare iniziative comuni per il bene dell'intera filiera. L'obiettivo è dotare il nostro Paese di un sistema idrico efficiente e sostenibile. "Secondo le anticipazioni del Blue Book del Centro Studi Utilitatis, l'Italia dovrà fare investimenti di almeno 66 miliardi di euro per adeguarsi agli standard normativi dell'Unione Europea – ha affermato Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA – Al momento ve ne sono disponibili meno del 10%, dobbiamo fare sinergia di filiera per ridare slancio al settore, sinergia politica per realizzare certezza normativa e ricostruire fiducia degli investitori, anche pubblici, quale garanzia sui capitali".
gli obiettivi di trasparenza, efficienza e correttezza possano essere sempre rispettati. Tutto questo fa bene ai cittadini, agli Enti gestori, all’industria nazionale e all’occupazione, grazie alla creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro su tutto il territorio italiano. Ritorna finalmente “l’acqua del Sindaco” Lorenzo Tadini, Presidente di Aqua Italia Come imprenditore e come Presidente associativo, ritengo fondamentale sviluppare anche intorno all’utilizzo di un bene comune, come l’acqua, un elemento architettonico che la inserisca in modo integrato, piacevole e bello all’interno dei contesti urbani in cui viviamo quotidianamente. Rendere ancora più visibili, piacevoli e fruibili le fontanelle pubbliche è certamente il miglior modo di pro-
muovere l’utilizzo della cosiddetta “acqua del Sindaco”: buona, sana, rispettosa dell’ambiente e anche bella da vedere. Il design che dà valore all’acqua Maurizio Brancaleoni, Presidente di AVR I rubinetti per anni sono stati considerati solamente oggetti funzionali. Oggi il necessario è ridefinito dal design anche nei più piccoli accessori. I rubinetti italiani hanno saputo interpretare questo approccio e negli ultimi 15 anni hanno arredato le case più belle del mondo, espressione della personalità di chi li sceglie. I nostri prodotti hanno sostituito la rubinetteria d’oro zecchino degli sceicchi arabi diffusa negli anni ’70, a conferma che la qualità e il design italiano valgono più dell’oro.
Dissipatore, una tecnologia al servizio delle persone e delle città L’Associazione Uida-DRA (Unione imprese difesa e ambiente, Gruppo Dissipatori) al Festival dell’Acqua insieme all’Università di Verona ha illustrato l’impatto sulle reti idriche dell’impiego dei dissipatori alimentari. I dissipatori sono elettrodomestici, nati più di 80 anni fa negli Stati Uniti, che, applicati al lavello delle cucine, sminuzzano finemente il rifiuto alimentare senza l’ausilio di lame, ma solo per abrasione. I dissipatori possono quindi rappresentare un forte valore aggiunto se inseriti diffusamente all’interno di un sistema di gestione della raccolta differenziata dei rifiuti. Sebbene i dissipatori utilizzino una tecnologia nota da tempo e applicata con successo in diverse realtà estere, in particolare negli Stati Uniti, sono tuttora apparecchiature innovative per il sistema idrico nazionale; infatti, sono presenti in meno dell’1% delle case degli italiani. Peraltro, la tecnologia dei dissipatori non è utile solo in ambito familiare per lo smaltimento dei rifiuti alimentari, ma applicata in modo diffuso può rappresentare un tassello importante per consentire ai Comuni di produrre energia dai rifiuti organici, oltre alla comodità di risolvere l’elemento critico per il gestore dei rifiuti solidi urbani rappresentato dagli scarti alimentari (il 20-25% del totale dei rifiuti organici) che sono la principale causa del deterioramento dei rifiuti generici in attesa di raccolta.
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L’Industria Meccanica - Ottobre 2011
Secondo Giuliana Ferrofino, Presidente Uida-DRA: “La tecnologia del dissipatore è ampiamente diffusa negli Stati Uniti e nei paesi di cultura anglosassone sin dal 1930, mentre in Italia è tuttora poco presente rispetto alla sua grande potenzialità. Tra le recenti case history di rilievo è bene citare quella della città di Stoccolma, in Svezia, che supporta la diffusione della tecnologia dei dissipatori allo scopo di incrementare la produzione di biogas, innalzare ancora di più la qualità della vita dei propri cittadini, migliorare la gestione del trattamento dei rifiuti e, al contempo, ridurre i costi di smaltimento e la CO2 immessa in atmosfera. Anche in Italia vi sono numerosi Comuni che hanno sperimentato la validità di questo elettrodomestico che trova la sua massima utilità se integrato nel sistema idrico delle città. Proprio questa difficoltà, tutta italiana ancora una volta, nella creazione di sinergie tra gestori, industria e cittadini ha finora frenato la diffusione dei dissipatori. Ultimo progetto in ordine di tempo, tuttora in corso, è il progetto sviluppato con il Comune di Chieri in collaborazione con Società Metropolitana Acque Torino per valutare l’impatto della tecnologia a livello tecnico e sul sistema fognario, attualmente in uso, e le potenzialità che il sistema integrato con il dissipatore può rappresentare. La presenza di UidaDRA al Festival dell’Acqua è stata realizzata in particolare grazie al sostegno di Ecofast e InSinkErator”. ❒
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ANIMA/FIAC Il recente Salone del Macef ha messo in evidenza le difficoltà di un settore molto esposto alle turbolenze dell’economia mondiale
Articoli casalinghi, il settore tiene grazie all’export Stabile la produzione, rallentano gli investimenti e cala l’occupazione. Ma per fortuna il “made in Italy” del settore continua ad avere successo all’estero
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l settore dei casalinghi vive un periodo di stabilità dei livelli produttivi: questi i risultati delle analisi di Fiac, l’Associazione rappresentativa del settore, che ha preso parte al Salone del Macef, manifestazione espositiva che si è tenuta a Milano all’inizio del settembre scorso. Fiac (Associazione Fabbricanti Italiani Articoli Casalinghi) è un settore in cui operano 3800 addetti e registra un fatturato annuo attorno a 770 milioni di euro, con una quota export del 69%. Aderente ad ANIMA, Fiac è composta dalle Virginio Bugatti, più importanti e rappresentative aziende del Presidente Fiac “made in Italy” del settore: al suo 770 770 interno confluiscono 6 catego510 500 rie merceologiche: posateria; coltelleria; penConsuntivo ‘09 Consuntivo ‘10 tolame; vasellame; caffettiere; Variabili Consuntivo ‘09 Consuntivo ‘10 articoli da regalo Produzione mln euro 770,00 770,00 per la casa. Esportazione mln euro 500,00 510,00 Per questo settoExport/produzione % 65 66 Occupazione unità 4.150 3.900 re il 2010 è stato Investimenti mln euro 9,20 9,10 caratterizzato da Utilizzo impianti % 70 70 un andamento Prezzi % 0 0 altalenante delcio Studi ANIMA - luglio 2011 l’economia. Nonostante le
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previsioni poco ottimistiche, il comparto è però riuscito a tenere in virtù delle esportazioni (+2%), incremento che si prevede in crescita nel 2011 (+3,9%). I livelli produttivi si sono mantenuti stabili nel 2010 e si prevede non subiranno variazioni anche nel 2011 (0%). I problemi sono ancora legati alla crisi di liquidità, che non accenna a terminare. I prezzi dei prodotti finiti sono rimasti invariati da un paio di esercizi, ma si prevede un leggero aumento nel 2011. Le aziende italiane continuano a manifestare un rallentamento Produzione degli investimenEsportazione 770 ti che nel 2010 si (Valori in sono ridotti (milioni di euro) 530 1,1%) e anche nel 2011 si preElaborazione cio Studi vede diminuiranANIMA luglio 2011 Previsioni ‘11 no (-1,1%). Anche l’occupaPrevisioni ‘11 % 10/09 % 11/10 zione non pre770,00 0,0 0,0 senta numeri in530,00 2,0 3,9 coraggianti: nel 69 3.800 -6,0 -2,6 2010 c’è stato un 9,00 -1,1 -1,1 sensibile calo (70 6%) e per il 2011 +2 è prevista un’ulallo. teriore diminuzione (-2,6%). ❒
MERCATO Al museo della Scienza e della Tecnica di Milano si è celebrato nel settembre scorso il cinquantenario della pentola a pressione ideata da Lagostina
Mezzo secolo a tutto vapore Storia di un perfetto connubio tra stile e tecnologia
MARIAGRAZIA MICUCCI, COMUNICAZIONE INTERNA E UFFICIO STAMPA ANIMA
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gnandola passo dopo passo attraverso el 1901 il fondatore di Lagostina, i decenni dagli anni ’60 del boom ecol’ing. Emilio Lagostina con il panomico ai giorni nostri, nello sforzo di dre Carlo, iniziò la sua attività produseguire i ritmi e i cambiamenti di vita cendo posate in ferro stagnato. Poi nel e di abitudini adattandosi ad essi. primo dopoguerra ci fu il salto di qualità all’acciaio inossidabile e fu questa ✽✽✽ una prima vera rivoluzione nel settore che da Omegna (Verbania) dilagò in A partire dalla metà degli anni ‘60 initutta Italia. zia un percorso di differenziazione Forse da qui si è andata formando la con l’introduzione di nuovi modelli convinzione di aver rivestito un ruolo come “Elite” (1965), “Cadette” (Pred’avanguardia che ancora anima gli mio Macef 1971) e dei modelli a casodierni titolari. seruola (diametro maggiore e corpo Al Museo Nazionale della Scienza e più basso). della Tecnologia “Leonardo da Vinci” Cadette viene lanciata sul mercato per di Milano l’azienda Lagostina ha teraggiungere un pubblico più vasto granuto dal 7 all’11 settembre una mostra zie a un prezzo più economico, ottecelebrativa dei 110 anni dalla fondanuto con una minore altezza del corzione e dei 50 anni dalla creazione po, spessore ridotto dell’acciaio e madella pentola a pressione. Foto e artiniglie in plastica. coli dell’epoca, testi “programmatici” Una delle sale allestite nel settembre scorso a Le pentole a pressione, garantite 25 e di commento agli eventi significati- Milano per celebrare i 50 anni delle pentola a anni, sono corredate di ricettari, vere vi, cenni storici fanno da sfondo alla pressione “Lagostina” e i 110 anni di vita e proprie guide sull’utilizzo e la cucivera protagonista dell’esposizione, la dell’azienda. na con pentola a pressione. pentola a pressione immessa sul merInizia in quegli anni la collaborazione con Lisa Biondi, con cato nel 1961. la quale Lagostina edita una serie di ricettari che in molti Una serie di pentole a pressione da quella originaria all’ulcasi vengono tradotti anche per i mercati esteri. tima creazione del 2011, esposte sotto la luce dei riflettoLa crescita e la differenziazione dei modelli prosegue negli ri. anni ’80, un decennio di grandi innovazioni tecnologiche Nel corso del tempo le modifiche sono state graduali e non sul prodotto. hanno mai intaccato il progetto originale sul quale il proAnticipando di un ventennio circa le normative italiane in dotto era stato concepito. Tutte comunque ispirate a printermini di sicurezza Lagostina introduce nel 1979 il “Lecipi cardine: la facilità di utilizzo e la maneggevolezza. verblock®”, dispositivo di sicurezza che impedisce alla L’accostamento non è casuale e il percorso ideale della mopentola di aprirsi anche in presenza di una pressione ministra che accompagna i visitatori attraverso i decenni fino ai ma, nato da un’esigenza emersa per il mercato giapponese giorni nostri parte proprio dal “matrimonio” che Lagostina e favorire l’esportazione in quel Paese. ha siglato idealmente con la famiglia italiana accompa-
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MERCATO Le grandi opportunità del grande mercato dell’Estremo Oriente Edouard de Vulpian è Direttore Generale e Amministratore Delegato di Lagostina Design e tecnologia: quanto conta l’uno e quanto l’altro nel successo del “made in Italy” nel mondo? Sono entrambi importanti. Il design, soprattutto all’estero, è legato in modo imprescindibile al “made in Italy”. È qualcosa che rientra nella filosofia stessa di Lagostina fin dal lontano 1901, anno della sua fondazione. L’aspetto estetico per prodotti di questo tipo è fondamentale e ciò spiega sia la presenza costante della figura del designer interno, negli ultimi anni coperta da, Giacomo Zucchi sia la collaborazione con designer esterni, in particolare Giorgetto Giugiaro negli anni ’80 e ’90. Ma il design da solo non basta: occorre il know how e nel mondo del pentolame occorre utilizzarlo bene. L’aspetto tecnico diventa fondamentale nel caso delle pentole a pressione per le quali il fattore sicurezza è essenziale e quindi fare prodotti di alta qualità diventa una necessità. Quanto la crisi attuale ha pesato e pesa sul settore? È innegabile che la crisi a livello mondiale e ancor più europeo ha inciso profondamente sul settore del pentolame, in particolare sul mercato nazionale: l’impegno quotidiano di Lagostina è teso soprattutto a rimanere concorrenziali nei confronti di competitor temibili come i produttori cinesi: una sfida difficile, ma non impossibile. Occorrerà molto tempo e molto lavoro ma la forza di Lagostina è appunto il binomio vincente design-tecnologia a cui facevo riferimento. Quali sono le aree geografiche di destinazione più interessanti o da sviluppare? Lagostina ha vocazione internazionale: il marchio è presente nella maggior parte dei paesi europei in particolare Francia, Olanda, Belgio e Grecia, sia in alcuni paesi americani come Canada e Venezuela. Ma il futuro è anche e soprattutto nei paesi emergenti dell’Estremo Oriente. Oltre al mercato giapponese, il gruppo Lagostina è andato conquistando negli ultimi anni altre fette di mercato: Hong Kong, Taiwan e soprattutto la Cina. Proprio quest’anno si è insediata in territorio cinese un’equipe di Lagostina dedicata allo studio di questo particolare mercato per rilanciare il marchio dell’azienda. Il mercato cinese è divenuto ora più che mai appetibile. La concorrenza europea, soprattutto tedesca è diventata fortissima di pari passo con lo sviluppo delle potenzialità del mercato: rispetto a un decennio fa i cinesi sono più ricchi e vogliono spendere in prodotti di qualità come i nostri. Infatti, se nel mondo della cucina le differenze rispetto agli altri competitor possono apparire meno marcate, noi abbiamo dalla nostra parte l’eleganza del “made in Italy”, molto apprezzata dai cinesi. Per la Cina la squadra italiana sta sviluppando prodotti specifici per la cucina cinese, in particolare un tegame semisferico della linea “Accademia” - costruito con la tecnologia d’avanguardia Lagostina - ispirato alla tipica wok cinese. Quali le strategie e i nuovi prodotti della vostra azienda per il prossimo futuro? L’innovazione di prodotto è essenziale sia per l’Italia che per l’estero. Recentemente sono state immesse sul mercato due nuove pentole a pressione: “Acticook” con i suoi tre sistemi ecotecnologici e “Domina Bianca”, variante del modello a chiusura facilitata elaborata appositamente per il 50° della pentola a pressione e prodotta in edizione limitata. Lagostina ha inoltre avviato una nuova campagna pubblicitaria, in linea con la strategia ormai cinquantennale di comunicazione al grande pubblico, proprio per mantenere e sviluppare la sua competitività anche sul mercato italiano. Considerando l’attuale contrazione dei consumi, Lagostina sta attuando una serie di promozioni per spingere le vendite e rilanciare il mercato interno. La crisi mondiale non permette tuttavia di fare previsioni favorevoli nel medio periodo, la situazione è ancora troppo incerta e fluttuante. Se risulta difficile fare pronostici per le prossime settimane e per i prossimi mesi, dobbiamo mantenere l’ottimismo per il futuro anche perché Lagostina ha una pluridecennale tradizione di impegno alle sue spalle e riuscirà quindi a superare anche questo difficile periodo.
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un esempio di una politica aziendale al servizio del consumatore e del negoziante. Fare buoni prodotti e farlo sapere in anticipo è il segreto imprenditoriale dell’epoca. Ricerche, studi sul consumatore, metodi e tecniche di vendita avanzata sono gli strumenti utilizzati dall’azienda. La pentola a pressione è il frutto di un’organizzazione e di una vendita all’avanguardia. All’interno di un contesto di mercato dove la tradizione della cucina italiana è ancora fortissima e legata a un rituale ben preciso, la strategia pubblicitaria decide di privilegiare le motivazioni d’uso della pentola a pressione, prima delle caratteristiche del prodotto.
L’attenzione di Lagostina al tema della sicurezza è stata sempre importante e ha permesso all’azienda di partecipare alla stesura delle normative europee sul tema. È del 1985 la produzione del fondo “corazzato” Lagostina a tre strati, che sarà poi registrato con il nome di “Lagoplan®”. Altre importanti innovazioni arrivano alla fine degli anni ’80: la valvola a doppia pressione di cottura, applicata nell’89 sul modello Modia, disegnato da Giorgetto Giugiaro, primo esempio di pentola a pressione integrata a una collezione di pentole. La filosofia di Lagostina sul design si coniuga particolarmente bene con il concetto “funzionalista” di Giugiaro: “non oggetti so✽✽✽ lo da esporre, ma che rappresentasManifesto pubblicitario per la pentola a pressione sero per il consumatore la valida so- “Lagostina” del 1963 Lagostina ha via via affermato la sua luzione ad un problema di cottura e forza in Italia conquistando sempre per il produttore una tecnologia di serie con un buon rapnuove fette di mercato sia in paesi vicini come Francia, Belporto qualità-prezzo”. gio, Germania, Olanda, Turchia, Grecia sia lontani, come La collaborazione con Giorgetto Giugiaro continua negli Hong Kong, Taiwan, Giappone, Venezuela, Canada e la anni ’90: nel 1992 nasce “Atmosphère”, con un innovativo stessa Cina dove il “Made in Omegna” è un valore aggiunsistema di chiusura a baionetta brevettato: il primo esemto e riconosciuto dai consumatori. Apprezzabile l’approcpio di pentola a pressione Lagostina diversa dal modello cio di Lagostina volto a invertire il flusso commerciale con storico con coperchio flessibile. la Cina vedendola come opportunità e non come temibile Il successo del marchio Lagostina e del suo prodotto più difcompetitor. fuso nel mondo, la pentola a pressione, è anche la storia Senza dubbio Lagostina, con il suo marchio noto e apdel successo di comunicazione che le storiche campagne prezzato in tutto il mondo, è tra le eccellenze della storia pubblicitarie del brand hanno saputo costruire. manifatturiera italiana. Nel 2005 Lagostina cede la quota di maggioranza al grup✽✽✽ po francese SEB, al quale va anche il merito di aver continuato a investire nell’innovazione e nella rete commerciale e restando però fedele alla tradizione del Made in Italy. Lagostina è stata tra le prime aziende a essere sensibile agli Attualmente Lagostina esporta i propri prodotti per il 60% in impieghi della pubblicità come mezzo per raggiungere gli Europa, per il 20% nel continente americano, mentre il reobiettivi di miglioramento e di espansione dei distributori stante 20% si concentra sui mercati asiatici. di articoli casalinghi. Negli anni ‘60 la pubblicità è affidata a Vittorio Orsini e successivamente alla O.D.G. (fusione dello studio Orsini con lo studio Damioli e con la GSA di Alberto Gandin). Il materiale fotografico stato fornito per gentile concessione Le prime campagne pubblicitarie di questo decennio sono da Yuri Vazzola (www.yurivazzola.com)
La firma Lagostina da oltre 1 secolo è testimonianza del miglior “Made in Italy” nel mondo.
Manifesto pubblicitario Lagostina
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ANIMA/ASSOFERMA
Un partner prezioso per accrescere le opportunità di business dei tecnici manutentori delle chiusure tagliafuoco Una scorretta manutenzione provoca rischi e vanifica gli investimenti
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erché formarsi con Assoferma? per 5 buone ragioni 1. Percorso formativo condiviso con il CNVVF Assoferma, che opera nella formazione degli operatori antincendio dal gennaio 2008, ha siglato lo scorso anno una convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con l’obiettivo di condividere il programma formativo destinato ai tecnici manutentori dei presidi antincendio 2. Docenza curata da Produttori e VVF I tecnici delle aziende associate ASSOFERMA - leader di mercato dei componenti per porte tagliafuoco - e i funzionari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco offrono la propria esperienza e professionalità per un percorso formativo efficace, qualificante, esaustivo 3. Aggiornamento di prodotto Informazioni puntuali sullo stato dell’arte delle norme,
dei decreti e delle direttive che regolano il settore della prevenzione incendi, e presentazione di prodotti innovativi 4. Dimostrazioni ed esercitazioni pratiche La parte pratica del corso offre ai partecipanti l’opportunità di mettere subito in pratica quanto acquisito nel corso delle giornate formative con i docenti VVF e ASSOFERMA, di esaminare eventuali problematiche e di definire le soluzioni pratiche da adottare 5. Certificato di frequenza rilasciato da CNVVF/Assoferma/Confindustria Al termine del percorso formativo, ai tecnici manutentori che risulteranno idonei, sarà rilasciato l’attestato di partecipazione certificato dal Ministero dell’Interno/CNVVF e da Assoferma/ANIMA/Confindustria. Uno strumento indispensabile per distinguersi sul mercato.
Struttura dei corsi CNVVF/Assoferma • Parte Teorica svolta dai docenti VVF (norme e decreti del settore prevenzione incendi); • Parte Teorica svolta dai docenti Assoferma (omologazione delle porte tagliafuoco e norme relative ai prodotti installati); • Parte Pratica con dimostrazioni ed esercitazioni di installazione e manutenzione. • Verifica finale Sede dei corsi: DORMA Italiana Srl Lissone (MB) – www.dorma.it Per maggiori informazioni sull’attività formativa Assoferma: assoferma@anima.it – www.assoferma.it
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Chi è Assoferma Assoferma – Associazione Nazionale Fabbricanti Serrature Ferramenta e Maniglie aderente ad ANIMA, è l’Associazione che in Confindustria rappresenta i produttori di componenti per chiusure tecniche, sin dal 1932. Assoferma costituisce per le aziende un punto di incontro, di informazione e di assistenza sulle tematiche del settore. In particolare l’Associazione è impegnata a:
zionali ed internazionali che regolano il mercato di riferimento. Questo garantisce una conoscenza puntuale delle direttive europee e un efficace supporto alla loro interpretazione e applicazione • Valorizzare e Qualificare le aziende associate aggiornando le competenze in modo costante e tempestivo, cogliendo e anticipando le prospettive del mercato con conseguente rafforzamento della competitività e della salvaguardia dalla concorrenza sleale
• Diffondere la cultura della sicurezza promuovendo eventi sul tema, partecipando a manifestazioni, organizzando corsi di formazione con l’obiettivo di qualificare il mercato della prevenzione incendi
• Supportare la partecipazione delle aziende associate a manifestazioni fieristiche, convegni, seminari, allo scopo di offrire loro una sempre maggiore visibilità e promuoverne i prodotti
• Collaborare con Enti in Italia e in Europa per contribuire all’evoluzione delle norme di prodotto. • Rappresentanti Assoferma partecipano in prima persona ai più importanti gruppi di lavoro degli enti normativi na-
• Dialogare e creare occasioni di incontro e confronto con gli Organi Istituzionali ponendosi come interlocutore privilegiato sui temi di interesse strategico per il settore, sostenendone le ❒ esigenze nei tavoli decisionali.
Chi sono gli associati Assoferma Le aziende che aderiscono ad Assoferma sono leader nel settore dei componenti per chiusure tecniche, producono secondo gli standard qualitativi e normativi più elevati, offrono massima sicurezza attraverso le tecnologie più innovative, rispondono tempestivamente alle sempre più mutevoli richieste del mercato, offrono assistenza per la corretta scelta e manutenzione del prodotto, garantiscono efficaci e costanti programmi di informazione e qualificazione degli operatori del settore. AGB Alban Giacomo Spa www.agb.it
Hoppe Spa www.hoppe.com
Prefer Spa www.prefer.eu
Antipanic Srl www.antipanic.it
Iseo Serrature Spa www.iseoserrature.it
Savio Spa www.savio.it
Assa Abloy Italia Spa www.assaabloy.it
Maggi Srl maggispa@tin.it
Serrature Meroni Spa www.serraturemeroni.it
Cisa Spa www.cisa.com
Mottura Serrature di Sicurezza Spa www.mottura.it
Viro Spa www.viro.it
Dierre Spa www.dierre.com
Olivari B. Spa www.olivari.it
Welka Serrature Spa www.welka.it
Dorma Italiana Srl www.dorma.it
Omec Serrature Spa www.omec.info
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L’INDUSTRIA DEL MESE Fondata nel 1904 da Oscar Kjellberg, l’azienda svedese è da sempre un protagonista del settore per l’elevato livello delle tecnologie e dei prodotti
ESAB, 107 anni di innovazioni in saldatura e taglio Il Gruppo è oggi presente in 80 paesi di tutto il mondo con oltre 26 impianti di produzione e più di 8400 dipendenti. Dispone inoltre della certificazione ISO 14001, che copre tutti gli aspetti industriali: dalla produzione e sviluppo alla vendita e assistenza tecnica. Tra le più recenti e innovative realizzazioni si segnalano la tecnologia per la realizzazione di fori di alta qualità con il sistema plasma e il sistema di controllo numerico per impianti automatici. ALMOS CASTELLAZZI E ROBERTO PRAVETTONI, PRODUCT MANAGERS CUTTING SYSTEMS, ESAB SALDATURA SPA
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in seguito i procedimenti TIG (Tungsten Inert Gas) in gas el 1904 un ingegnere navale svedese iniziò a speriinerte con elettrodo di tungsteno, e MIG/MAG (Metal arc mentare la saldatura ad arco usando delle barrette di Inert Gas / Metal arc Active Gas) saldatura a filo continuo acciaio rivestite di flusso. Era già stata verificata la possibisotto protezione gassosa. In questi processi la protezione è lità di portare a fusione il metallo tramite un arco elettrico affidata a miscele gassose a base di argon e/o CO2. Infine, e di realizzare dei giunti saldati usando un elettrodo fusiin anni più recenti viene sviluppata la saldatura a filo anibile, ma la saldatura così ottenuta era del tutto insoddisfamato FCW. In questo caso vi è un doppio effetto di protecente per le porosità causate dall’ossigeno circostante. La zione generato sia dal gas protettivo che dai flussi contevera genialità di questo ingegnere fu nel rivestire tale elettrodo con del materiale che, fondendo nell’arco, generava nuti all’interno del filo, le cui diverse formulazioni conuna protezione gassosa di CO2 atta a proteggere il bagno sentono anche di agire sulle caratteristiche meccaniche e di fusione, formando inoltre una scoria che fornisse ulteoperative. Quale sia il processo di saldatura ad arco, esso riore protezione durante la solidificazione. non può prescindere dalle tre costanti che costituiscono l’iEra nato quello che oggi tutti conoscono come elettrodo ridea originale dell’inventore: arco, elettrodo, protezione. vestito per la saldatura ad arco manuale (MMA, Manual MeAi materiali d’apporto e alle macchine per saldatura vental Arc). Il nome di questo ingegnere era Oscar Kjellberg, gono affiancate macchine e impianti di taglio ossiacetilefondatore della Esab, le cui iniziali OK contraddistinguono nico, con successivo ulteriore allargamento al taglio platuttora i materiali d’apporto per salsma e al taglio laser. datura dell’azienda. ✽✽✽ Una costante accomuna tutti i procedimenti di saldatura ad arco sviDalla fondazione la Esab ha contiluppati dopo la nascita della saldanuato a sostenere l’innovazione tectura a elettrodo manuale MMA: è il nica attraverso una combinazione fattore “protezione”. Nel caso deldi fattori: sviluppo di propri progetl’elettrodo, come detto, è il suo riti, sviluppo di progetti ispirati dalle vestimento. Il primo processo di necessità dei clienti, collaborazione saldatura ad arco che nasce dopo con i primari istituti di ricerca. Esab quello manuale è l’arco sommerso: è il principale partner della TWI nelSAW (Submerged Arc Welding), lo sviluppo della FSW (Friction Stir nel quale la protezione è generata Welding) e ne ha commercializzato dalla fusione del flusso che copre il prodotto dall’inizio. interamente l’arco. La diversa forPer rispondere alle crescenti rimulazione del flusso permette chieste di produttività Esab ha sviinoltre di agire sulle caratteristiche Figura 1 – Procedimento di saldatura con elettrodo luppato processi tandem e multifimeccaniche e operative. Nascono manuale (MMA) lo MIG e SAW e ha costituito una
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joint venture con Permanova per lo svitezza durante l’esecuzione del foro. luppo di sistemi ibridi di saldatura. • accurato sistema digitale di guida a veOggi l’azienda svedese è rappresentata in locità di movimento costante, che per80 paesi e ha più di 26 impianti di promette di ottenere una finitura precisa del duzione nel mondo. Con oltre 8400 dibordo tagliato. pendenti è una società molto diversa da I controlli numerici Esab Vision™ 5x esequella fondata più di 100 anni orsono, ma guono programmi di taglio dedicati con i suoi valori fondamentali rimangono gli cicli di istruzioni specifici per i sistemi stessi: una ricerca priva di compromessi Esab m3 “G2” plasma™, inclusa la comper l’eccellenza tecnica e il continuo mipensazione del kerf (solco di taglio), conglioramento di prodotti e processi, non indizione fondamentale per ottenere preciferiori all’impegno di garantire costantesione nelle realizzazione di fori di piccomente ai propri clienti il servizio, l’assilo diametro. Con il controllo Vision™ T5 stenza e l’addestramento necessari per il CNC si fa un ulteriore passo avanti perché miglior risultato. è disponibile la funzione Precision Hole Esab è una delle poche aziende internaTechnology™ integrata nella libreria Eazionali ad avere acquisito la certificaziosyShape™ oppure, a richiesta, nel sistema ne globale ISO 14001, che copre tutti gli Figura 2 – Saldatura MIG/MAG automatico di nesting EasyNest™, che geaspetti industriali: dalla progettazione e robotizzata con filo OK AristoRod stisce in automatico tutte le funzioni di sviluppo alla produzione, vendita e assi- 12.50 non ramato in fusto processo e di movimentazione. MarathonPac da 475 kg. stenza globale. I clienti hanno la garanzia Il software Columbus.NET™ applica auche ogni manufatto dell’azienda è prodotto con il medesitomaticamente tutte le informazioni necessarie per l’esemo standard ambientale e che ogni misura è stata presa per cuzione ottimizzata dei fori. Tutti i parametri sono conteminimizzarne l'impatto. nuti in un database esclusivo preimpostato che non richiede alcun intervento manuale da parte dell’operatore. Per il taglio plasma di fori Il taglio plasma di fori di alta quaSistema di controllo per macchine lità è più facile che mai, grazie alla da taglio innovativa tecnologia Esab. Esab presenta il nuovo controllo nuLa realizzazione di fori di alta quamerico “Vision T5 è il CNC” per imlità con sistema plasma ha inconpianti automatici da taglio che contrato finora diverse problematiche, sente il miglioramento della produtsoprattutto riguardo alla finitura dei tività e offre la massima facilità d’ubordi, la perfetta circolarità e la ciso con comandi touch-screen. lindricità del foro stesso. Il nuovo sistema di controllo, basato Precision Hole Technology™ di su sistema operativo Windows® XP Esab, in abbinamento ai nuovi geè potente e facile da usare, progettaneratori da taglio Esab m3 “G2” plato specificatamente per applicazioni sma™, è ora in grado di risolvere di taglio plasma automatizzato. Decon facilità tutte le problematiche e dicato comunque a tutta la gamma le esigenze relative a queste applidi impianti da taglio, può infatti gecazioni. Si tratta di una soluzione instire tranquillamente oltre al taglio tegrata di diversi parametri che ope- Figura 3 – Produzione di corpi cilindrici (serbatoi, plasma, anche i processi ossigas e larano insieme con l’obbiettivo di per- torri eoliche ecc.) con procedimento di saldatura ser. Controlla in automatico tutte le automatica ad arco sommerso mettere al taglio plasma di realizzafunzioni più complesse, quali il tare fori di qualità su acciai da costruzione da 3 a 25 mm di glio a smusso, la foratura, la marcatura e l’etichettatura. Si baspessore, con rapporto tra diametro del foro e spessore delsa sul sistema operativo Windows® XP che garantisce stabila lamiera di 1 a 1. Inoltre, se il programma di taglio viene lità e affidabilità. È pronto per la connessione in rete e per il realizzato utilizzando il nuovo software di programmaziotrasferimento di dati tramite porte USB. La struttura “Dual ne Esab Columbus.Net™, tutti i paraProcessor” rende possibile una elevametri vengono impostati automaticata velocità di risposta e un’efficienza mente in fase di generazione del promassima del controllo, permettendo gramma di taglio. di separare la gestione del movimenLe funzioni dei nuovi generatori sono: to da quella del processo. • gestione automatica con precisioEsab da sempre è in grado di offrire ne assoluta dei gas plasma di procesuna gamma completa di macchine so, che permette di ottenere la miautomatiche da taglio con CNC ingliore cilindricità del foro; corporato. Integrando tutti i sistemi • controllo dell’altezza, basato su endi gestione del processo è possibile coder di precisione, che assicura la Figura 4 – Taglio plasma di fori di alta qualità su ottimizzare le operazioni di taglio rotondità mantenendo costante l’al- spessori da 3 a 25 mm con una migliore produttività e una
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L’INDUSTRIA DEL MESE diminuzione delle possibilità di errore, a L’interfaccia touch-screen e la scelta del tutto vantaggio della riduzione di inutili e posizionamento ergonomico del controllo costosi fermomacchina. Virtualmente, a bordo macchina consentono alle braccia ogni passo del processo di produzione dell’operatore di effettuare pochi movipuò essere controllato e automatizzato: menti, riducendone l‘affaticamento e auvelocità, precisione e facilità d’uso. mentando il comfort complessivo per una Tra i vantaggi e i benefici si segnalano: migliore qualità dell’ambiente di lavoro. I • la macchina è subito operativa ed è facicomandi sono posizionati in maniera semle da usare: l’interfaccia touch screen di plice e accessibili senza ostacoli. Inoltre, nuova concezione dà la possibilità di efdue porte USB, collocate in posizione profettuare tutte le operazioni di controllo evitetta, consentono facilmente l’utilizzo di tando all’operatore di dover togliere i vari dispositivi ausiliari. Semplici attuatoFigura 5 – Torcia PT36 per taglio guanti di protezione; l’interfaccia è a co- plasma di precisione ri a levetta rendono intuitive le operaziodice colori per un veloce apprendimento e ni di movimentazione dei carrelli. un uso intuitivo; Dall’accensione al taglio il sistema OpWizard affianca l’u• praticità d’uso e minore manutenzione: basato su sistema tilizzatore fornendogli informazioni passo dopo passo. In operativo windows® xp integrato permette una vera struttucaso di utilizzo della macchina su più turni, gli operatori ra aperta tipica dei computer e quindi di gestire post-prosuccessivi potranno continuare le lavorazioni precedentecessori e software di nesting, controllo della produttività e mente avviate senza interruzioni, seguendo quanto già improgrammazione della produzione direttamente sul CNC; postato e usufruendo dei suggerimenti “on-line” diretta• macchina subito operatimente dal controllo Vision va: l’applicazione opwizard T5, a tutto beneficio di quasemplifica le operazioni d’ulità e produttività. so della macchina e guida Operating Wizard è attivo l’operatore dall’avviamento sin dal momento di accendell’impianto fino ai primi sione dell’impianto e sempassi nelle operazioni di taplifica le operazioni di avvio glio e di posizionamento aue di riferimento macchina. tomatico Include anche ulteriori passi • cambio di operatore manguidati per le regolazioni tenendo la qualità del prodella torcia e il posizionadotto tagliato: il database camento. ricato a bordo semplifica la Figura 6 – Contorni e raccordi perfetti con il taglio plasma di La nuova libreria Easy Shape precisione regolazione dei parametri e include 88 forme pre-caricagarantisce tagli di qualità costanti nel tempo; te e grazie alla funzione Wizard, che semplicemente con la • velocità d’uso: la nuova libreria easy shape consente di pressione di un tasto si occupa di gestire in contemporanea generare velocemente programmi, ottimizzandoli per il tae automaticamente più funzioni, è facile generare programglio delle forme più comuni. mi di ottimizzazione dei pezzi dalle forme più comuneIn pratica, Esab Vision T5 semplifica il controllo su qualsiamente usate. si impianto per il taglio, anche i più complessi. La sempliLead/in e lead/out (ingresso e uscita dell’arco di taglio dal cità e la facilità di utilizzo sono le linee guida che hanno contorno del pezzo) sono stati ottimizzati per eseguire fori ispirato la progettazione e la realizzazione del nuovo condi piccolo diametro e contorni precisi. trollo touch-screen. L’interfaccia grafica è stata progettata Un’anteprima grafica interattiva ha una funzione “ingrandiper consentire il massimo scambio di informazioni tra macmento” che permette una rapida verifica e il controllo della china e operatore e viceversa. geometria del pezzo da tagliare. Con il sistema integrato di Le informazioni più importanti sono sempre visibili e i coimportazione dei disegni CAD in formato DXF e DWG è posmandi per le sibile caricare varie operadirettamente i zioni sono indisegni stessi telligenti e innel controllo tuitivi. numerico e Esab Vision T5 aggiungere le è caratterizzafunzioni to da un lumilead/in e noso e ampio lead/out in schermo piatmaniera ottito di 18,5 polmizzata, ottelici montato in nendo la miun robusto gliore qualità pannello di Figura 7 –Comandi touch screen che di taglio possiFigura 8 –Macchina Suprarex per taglio automatico ❒ c o n t r o l l o . assicurano rapidità e facilità di intervento bile. plasma e ossigas
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NORMATIVA Pubblicate nel luglio scorso le regole applicative del IV Conto Energia
ICIM accreditato al rilascio della “Factory Inspection” La norma prevede in particolare la maggiorazione del 10% sulla componente incentivante per l’utilizzo di componenti prodotti nell’Unione Europea. La verifica è affidata a un ente terzo notificato a livello europeo in ambito fotovoltaico, tra cui l’italiano ICIM. Secondo Gaetano Trizio, Amministratore Delegato di ICIM “Questa nuova regola attuativa non può che favorire la trasparenza delle procedure e del mercato ed essere garanzia di un’industria di qualità”.
L’
11 luglio scorso sono state pubblicate le regole applicative del D.M. 5 maggio 2011 (IV Conto Energia per il fotovoltaico), che prevede in particolare la maggiorazione del 10% sulla componente incentivante per l’utilizzo di componenti prodotti nell’Unione Europea. Le tabelle pubblicate esprimono chiaramente sia le fasi Stefano Saglia, Sottosegretario della lavorazione che devono del Ministero allo Sviluppo Economico avvenire nei siti produttivi dell’UE sia i componenti di origine UE che possono essere inclusi nella produzione dei pannelli fotovoltaici e degli inverter, e tengono conto in modo complessivo delle strutture accessorie e dei complementi. La verifica della realizzazione dei moduli e di tutte le condizioni che danno accesso al riconoscimento della maggior tariffa incentivante dovrà essere attestata attraverso un certificato di ispezione di fabbrica (detto “Factory Inspection”) rilasciato da un ente terzo notificato a livello europeo in ambito fotovoltaico. Poiché le norme per la verifica di conformità dei moduli sono emesse dalla IEC (International Electrotechnical Commission) e recepite in ambito nazionale, gli enti che appartengono all’IECEE (IEC System of Conformity Assessment
Schemes for Electrotechnical Equipment and Components) sono quelli titolati a emettere il certificato di ispezione di fabbrica riconosciuto a livello internazionale. ICIM SpA, Ente di Certificazione fondato a Milano nel 1988, è tra i pochi a livello internazionale (16 al mondo e 8 in Europa) a essere riconoGaetano Trizio, sciuto all’interno dell’accordo Amministratore Delegato IECEE per il rilascio del CB di ICIM Scheme. Già leader nella certificazione industriale per meccanica e impiantistica, sistemi di gestione per la qualità, ambiente e sicurezza sul lavoro, prodotti per la sicurezza antieffrazione e la termoidraulica, ICIM ha saputo affermarsi quale riferimento italiano, e uno dei massimi esperti al mondo, nella certificazione delle fonti di energie rinnovabili. ICIM opera in tutti i settori di energia da fonti fossili o rinnovabili e dell’efficienza energetica: solare-termico, fotovoltaico, idroelettrico, termoelettrico, eolico, geotermico, sistemi di gestione dell’energia, dichiarazione ambientale e controllo delle emissioni, edilizia (certificazione “edificio sostenibile”), biomasse e biocombustibili. ICIM è anche l’unico organismo accreditato per il rilascio del marchio “Solar KeyMark” in Italia.
Estensione al solare termico degli incentivi del fotovoltaico Lo stop al ritorno del nucleare, determinato dall’esito del referendum del giugno scorso, impone, al Governo scelte importanti per garantire il soddisfacimento del fabbisogno energetico, essenziale per lo sviluppo del Paese. Peraltro, i vincoli europei del 20/20/20, obbligano a fare ricorso sempre di più alle fonti rinnovabili. Il Sottosegretario Saglia, parlando nel luglio scorso a un convegno all’Università Bocconi, ha indicato le linee guida sulle quali stanno già lavorando i tecnici del suo Ministero per la definizione di un decreto per estendere al solare termico quanto previsto dal IV Conto Energia le incentivazioni per famiglie e imprese. La nuova normativa insisterà sul perseguimento dell'efficienza energetica degli edifici con nuovi strumenti per superare la detraibilità al 55% prevista in esaurimento nel 2011. Altra linea guida sarà il sostegno alla ricerca di tecnologie ad alta efficienza energetica e risparmio dell'energia.
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✽✽✽ A commento di questo importante risultato, Gaetano Trizio, Amministratore Delegato di ICIM SpA, ha detto: “Abbiamo appreso con soddisfazione della pubblicazione delle regole applicative del IV Conto Energia per il fotovoltaico, soprattutto per l’incentivo previsto per l’utilizzo di componenti prodotti nell’Unione Europea. Ci erano, infatti, giunte in tal senso, moltissime richieste da aziende clienti e da nuove realtà che si sono rivolte a noi, quale ente di certificazione indipendente accreditato IECEE, per poter lavora-
re in tranquillità, nel rispetto delle regole e della corretta pianificazione degli investimenti. La linea guida recepisce integralmente l’obiettivo del legislatore di rafforzare il posizionamento competitivo delle aziende italiane nella filiera del fotovoltaico e ICIM vuole mettere in campo la propria competenza ed esperienza per aiutare il mondo imprenditoriale nazionale a qualificare sempre più la propria offerta puntando su qualità e innovazione. Questa nuova regola attuativa non può che favorire la trasparenza delle procedure e del mercato ed essere garanzia di un’industria di qualità”. ❒
ANIMA/ASSOTERMICA
Efficienza energetica, le proposte di Assotermica Ribadita nell’incontro a Roma dell’11 settembre scorso con la Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo, ribadire la posizione dell’Associazione, che vede con assoluto favore l’adozione di una direttiva europea che traduca in misure vincolanti alcuni aspetti del nuovo piano di efficienza energetica. L’Associazione ha quindi sollevato alcuni importanti correttivi, concentrandosi principalmente sull’abbattimento delle cosiddette “barriere non economiche”, che costituiscono un freno ad una piena diffusione delle tecnologie più moderne quali la condensazione e il solare termico.
S
i è tenuta il 20 settembre scorso presso la X Commissione della Camera dei Deputati (Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo) l’audizione di Assotermica in relazione alla “Proposta di direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sull'efficienza energetica e che abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE”. Alla presenza di numerosi parlamentari l’occasione è stata importante per ribadire la posizione dell’Associazione, che vede con assoluto favore l’adozione di una direttiva europea che traduca in misure vincolanti alcuni aspetti del nuovo piano di efficienza energetica (PEE), pubblicato lo scorso 8 marzo 2011. La delegazione di Assotermica, guidata dal Presidente Paola Ferroli e dal Vice Presidente Alberto Montanini, ha ribadito che l’efficienza energetica rappresenta lo strumento più economicamente sostenibile per raggiungere gli obiettivi vincolanti sui consumi da fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni imposti dall’Europa e ha segnalato che la stessa efficienza energetica può costituire una materia di rilevanza strategica anche a livello industriale, se si considerano i numerosissimi investimenti che vengono fatti dalle imprese italiane o che operano in Italia. In un quadro di generale apprezzamento per la proposta di direttiva europea Assotermica ha quindi sollevato alcuni
importanti correttivi, concentrandosi principalmente sull’abbattimento delle cosiddette “barriere non economiche”, che costituiscono un freno ad una piena diffusione delle tecnologie più moderne quali la condensazione e il solare termico. Si è auspicato che il nuovo assetto legislativo possa essere finalmente l’occasione per eliminare gli attuali ostacoli, che si incontrano soprattutto a livello di regolamenti locali obsoleti, relativi alla possibilità di scarico a parete per le caldaie a condensazione a bassissime emissioni, nonché ci sia modo per rivedere gli obblighi di copertura dei nuovi edifici con fonti rinnovabili con valori più realistici e attrattivi dal punto di vista dei costi e benefici. A pieno titolo l’Associazione ha portato pertanto delle proposte concrete, forte del fatto che, in Europa, oltre il 40% dei consumi di energia è dovuto agli edifici e di questa circa l’80% è asservita al riscaldamento e alla produzione di acqua calda. Più in generale l’audizione si è inserita in un contesto di appuntamenti politici che hanno visto Assotermica al fianco della Federazione ANIMA, di cui fa parte, compatte nel segnalare l’importante contributo che le tecnologie impiantistiche possono dare al raggiungimento degli stringenti obiettivi europei. Federico Musazzi Segretario Assotermica
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ECONOMIA Continua, ma lentamente, la ripresa industriale dopo la grave recessione dell’economia mondiale
Sostanziale stabilità del mercato della meccanica L’analisi di ANIMA del secondo trimestre del 2011 non evidenzia consistenti variazioni di fatturato e di investimenti rispetto ai mesi precedenti. Preoccupa invece la perdurante situazione di stallo dell’occupazione. Le piccole e medie imprese mantengono la fiducia grazie all’export.
L
aumento. I livelli occua recessione, che da 120 pazionali costituiscono tempo sta attanaglian80 l'aspetto più preoccudo le economie e la crisi pante di tutto lo scenadei debiti sovrani del40 rio: aumenta la percenl’eurozona, si ripercuote tuale degli intervistati anche sulle aziende del0 I TRIM 06 I TRIM 07 I TRIM 08 I TRIM 09 I TRIM 10 I TRIM 11 che indica la stabilità a la meccanica, che conta-40 scapito di un aumento e no ancora su un export in stabilità in questo senso recupero nel 2011, sep-80 fa pensare a stagnaziopure in sordina rispetto ne. all’export tedesco. -120 Elaborazione: Ufficio Studi ANIMA Rispetto allo stesso triL’indagine del secondo -160 mestre dell’anno precetrimestre 2011, svolta ITALIA ESTERO TOTALE dente le percentuali sodall’Ufficio Studi di ANIno invariate, con una MA su un panel di circa Andamento dell’indice di fiducia per il trimestre successivo dal 2006 al 2011 leggera accentuazione 400 aziende associate, del trend negativo: il 41% delle aziende indica un miglioindica una sostanziale stabilità. Il fatturato risulta per il 42% ramento, il 32% la stabilità, il 27% un peggioramento. del campione invariato rispetto al periodo precedente, il Le commesse subiscono una leggera contrazione, ma il car40% lo considera migliorato e solo il 18% lo ritiene pegnet di ordini espresso in numero di mesi con lavoro assigiorato. curato si attesta a 2,40. ❒ Gli investimenti sono stabili per il 77% del campione, in calo per il 5%, mentre il restante 18% ritiene che siano in
Investimenti nel settore idrico per un mercato interno debole Un commento di Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA Un dato confortante è che le cancellazioni di ordini non sono state elevate, che le richieste di stand by sono altrettanto limitate e rappresentano un’indicazione importante dell’attesa normalizzazione della situazione che il “sistema Paese Italia” sta vivendo nelle ultime settimane. In questo difficile scenario la meccanica appare ancora in tenuta grazie all’export, che continua a premiare qualità, know-how e produzioni della manifattura italiana. A preoccupare è ancora il mercato interno, dove gli ordini stentano ad arrivare. Un grande volano per investimenti e occupazione è il sistema idrico italiano che, secondo le anticipazioni del “Blue Book 2011”, necessita di 66,2 miliardi di euro di investimenti per adeguarsi agli standard europei ed evitare sanzioni comunitarie, ma i fondi disponibili sono pari solo al 10% del totale. Sbloccare questo mercato significa dare un impulso all’economia, un miglior servizio ai cittadini e lavoro per tante famiglie italiane.
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Convegno Italcogen
NUOVO DECRETO COGENERAZIONE
SCENARI E OPPORTUNITÀ DI BUSINESS: LA PAROLA ALLE AZIENDE.
Giovedì 10 Novembre 2011 ore 14.00 presso Fiera Key Energy, Rimini - Sala Mimosa 1 Padiglione B6
Programma* 13.30 LUNCH BUFFET DI BENVENUTO, RISERVATO AGLI ISCRITTI 14.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 14.30 INTRODUZIONE E SALUTI ▪ Ing. Stella, Presidente ITALCOGEN C
▪ Ing. Contrisciani, ENEA
M
▪ Ing. Gallanti, RSE
Y
▪ Ing. D’Apote, COLDIRETTI
CM
Testimonial Azienda Coldiretti
MY
ESPERIENZE DAGLI OPERATORI
CY
[QUESTION TIME]
CMY
FINANZIAMENTI E SPECIALI SISTEMI DI CREDITO
K
17.00
FINE LAVORI
L’evento è a partecipazione gratuita, previa iscrizione. Il Convegno è preceduto da lunch buffet di benvenuto riservato agli iscritti. * Il programma é suscettibile di modifica
Con il contributo di
Convegno organizzato da
Media Partner
ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE Partner
Per maggiori informazioni
Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milano tel. +39 0245418.550 - fax +39 0245418.545 italcogen@anima.it - www.italcogen.it
ANIMA
Saldando un sogno 1958 – 2008: Sices, una storia italiana
Un bel volume pubblicato di recente ripercorre la storia della Sices, società italiana fondata nel 1958 e oggi all’avanguardia a livello internazionale nella fornitura di serbatoi a pressione, scambiatori di calore, impianti montati su slitta e caldaie e nelle attività di montaggio e manutenzione. Con testi in lingua italiana e inglese e corredato da molte suggestive foto d’epoca e attuali, il volume è una testimonianza sia dell’affermazione del “made in Italy” tecnologico nel mondo sia di un riuscito passaggio dalla prima generazione dei soci fondatori alla seconda generazione oggi alla guida dell’azienda.
“S
aldando un sogno” (Fulfilling a dream) è il titolo di un bel libro pubblicato dalla Sices, in italiano e in inglese, che ricorda i momenti salienti dell'avventura iniziata da Franco Ribolla, Dino Zaroli e Tarcisio Saporiti oltre mezzo secolo fa con la fondazione della Sices, oltre mezzo secolo fa.. È dedicato a tutti coloro che hanno vissuto la loro storia, contribuendo così alla realizzazione del loro “sogno”: passare da officina di saldatura a impresa impiantistica conosciuta a livello internazionale. Sices Group, istituito nel 1958, con sede principale a Lonate Ceppino (Varese) è oggi gestito dalla seconda generazione dei fondatori e opera nei mercati internazionali con forniture di serbatoi a pressione, scambiatori di calore, impianti montati su slitta e caldaie e nelle attività di montaggio e manutenzione. Condensare più di mezzo secolo di attività in poche pagine non è stato un compito facile, ma il giornalista Gianni Spartà è riuscito a raccontare, grazie alle testimonianze raccolte, le tappe di un percorso che è davvero motivo di orgoglio per tutti.
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Il Presidente Tarcisio Saporiti, ha osservato: “Avevamo un grande sogno nel cassetto, ma pochissimi mezzi per realizzarlo. Oggi questo sogno è diventato realtà e la Sices del terzo millennio è un robusto gruppo internazionale presente su tutti i mercati dell’impiantistica dei montaggi e dell’energia. La nostra ricchezza sono state le persone: brave, fidate, volonterose e instancabili con le quali la stima personale è andata oltre la stima professionale. Ma credo anche che il segreto del nostro successo sia stata l’unione tra noi soci: condividere un solo ufficio per tanti anni significa condividere tutto. Abbiamo dedicato la nostra vita a questa azienda, qui sono tutti i nostri sacrifici, le nostre gioie e una tanta soddisfazione. Abbiamo trasmesso i nostri valori ai nostri figli Alberto, Fabrizio e Ottavio che stanno dando alla Sices l'unità necessaria per affrontare il futuro con le stesse soddisfazioni provate dai loro padri". E le qualità che contraddistinguono Sices Group sono
rappresentative di tante aziende italiane di medie dimensioni che esportano all’estero oltre 60% del fatturato e che caratterizzano il “made in Italy”. A ciò fa riferimento Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria nella prefazione al volume: “Gestione e proprietà sono a carattere familiare. I rapporti con il mercato dei capitali sono ridotti al minimo, l’indebitamento finanziario inferiore al patrimonio. [...] Tali imprese sono accomunate da alcuni elementi caratteristici: la capacità di inventarsi sempre nuovi prodotti e di inserirsi in nuovi business, il coraggio di uscire dai confini del mercato locale o nazionale, l’eccellenza del prodotto e la qualità del servizio di assistenza, l’orgoglio di appartenenza all’impresa, la
valorizzazione delle competenze di cui sono portatori i collaboratori, la sapienza nel fare i passi a misura delle proprie gambe senza peraltro escludere il coraggio di fare investimenti importanti, l’affiatamento tra i soci, l’essere riusciti, questi ultimi, ad accompagnare l’azienda attraverso la fase sempre delicata del passaggio generazionale. […] È il risultato che viene definito nella nostra Costituzione repubblicana con l’espressione di ‘funzione sociale dell’impresa’”. Sices Group è socia sin dal 1977 di UCC (Unione Costruttori Caldareria), aderente ad ANIMA ANIMA. Svolge un’intensa attività associativa sia all’interno di tre gruppi merceologici di UCC sia al vertice, dove Luca Pellizzer riveste il ruolo di Vice Presidente. Maria Grazia Micucci
ANIMA/UCOMESA Come un’azienda italiana è riuscita a radicarsi stabilmente in Cina con prodotti di tecnologia italiana
Quando il “made in China” è firmato Italia Fondata nel 2000 nell’area della città di distretto di Zhuhai, la Sicoma Zhuhai (azienda del gruppo Officine Meccaniche Galletti) produce ogni anno oltre 4000 mescolatori per calcestruzzo destinati al mercato interno. Alla base del successo stanno la scelta del insediamento in una zona a libero mercato e l’intuizione della crescita di un grande mercato industriale e commerciale. La Officine Meccaniche Galletti è socia di ANIMA/Ucomesa
Z
huhai, città costiera situata nella parte meridionale del no unite da un ponte che, con una struttura di 49,9 km sarà delta del Pearl River nella provincia del Guangdong, è il più lungo al mondo (l’investimento previsto dal progetto una delle prime quattro zone economiche speciali in Cina. è superiore a 6 miliardi di euro). Si estende su un’area di oltre 7000 chilometri quadrati, che Zhuhai dispone di un porto ad acque profonde fra i più imcomprende ben 190 isole, e ha circa un milione e mezzo portanti della costa cinese; si prospetta che la sua capacità di abitanti. ricettiva raggiungerà entro il prossimo quinquennio i 100 Zhuhai è divisa in tre distretti (Xiangzhou, Jinwan, Doumen) milioni annui di tonnellate di merci. La città è servita da un e cinque zone: zona economica di Hengqin, zona economoderno aeroporto e da numerose linee ferroviarie e automica portuale di Gaolan, zona industriale di sviluppo instradali, già esistenti o in via di completamento. dustriale dell’high-tech, zona di sviluppo sperimentale di Caratteristiche non secondarie di Zhuhai sono un ambienWanshan e area di libero scambio di Zhuhai. te ecologico armonioso e un clima favorevole. Negli ultimi Nella nuova area di Hengqin è in corso la realizzazione del anni il tasso di buona qualità dell’aria ha sfiorato il 100%, “Distretto Centrale di Business Shizimen”, che prevede la mentre il 44,3% della superficie urbana è ricoperta dal vecostruzione di strutture per fiere e convention, composte da getazione (verde pro-capite 27,1%). centri congressi internazionali e alberghi di primo livello. La zona economica por✽✽✽ tuale di Gaolan è specializzata nello sviluppo e Zhuhai ha un’industria nella produzione di strumanifatturiera specializmenti di ingegneria mazata in settori avanzati, rina, chimica pesante, quali l’elettronica, l’eenergia eco/compatibile nergia, la biomedica, la e logistica portuale mopetrolchimica, la struderna. mentazione di precisioLa città confina sia con ne, la cantieristica navaHong Kong che con Male. A Zhuhai, già pioniecao, dista solo 120 km re e guida delle politiche dal capoluogo di provindi apertura economica cia Guangzhou ed è ben della Cina, il piano collegata con il resto del2008-2020 di riforma e la Cina. Entro il 2015 le sviluppo del GPRD sponde di Hong Kong, (Guangdong Pearl River Zhuhai e Macao verran- Particolare della linea di assemblaggio mescolatori Delta) attribuisce il ruo-
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lo di nucleo urbano censonics, Philips, British trale e polo infrastruttuPetroleum, Shell, Sinorale. pec ecc.), ma anche nuNel 2009, non a caso, è merose piccole medie stata classificata tra le imprese l’hanno scelta città cinesi con il magper i loro investimenti. giore potenziale di inveUn caso di successo è stimento ed è significatiquello dell’azienda itavo il fatto che proprio a liana Officine MeccaniZhuhai sia stato istituito che Galletti OMG, proil primo tribunale per la duttrice di mescolatori proprietà intellettuale. per calcestruzzo, che ha Alla fine del 2009 la fornito la propria testicittà contava circa monianza nel corso del10.850 progetti a invela presentazione orgastimento estero diretto, nizzata a Milano nel per un capitale investito maggio scorso dallo superiore a 11 miliardi Reparto macchine a controllo numerico Zhuhai Investment Prodi dollari. motion Bureau (www.inAlcune delle maggiori aziende multinazionali hanno scelvestzhuhai.gov.cn). L’azienda è socia di associata ad ANIto di investire a Zhuhai (Flextronics, Bosch, Canon, PanaMA/Ucomesa. ❒
Il segreto del successo? Realizzare prodotti di qualità occidentali a prezzi cinesi Paolo Galletti è il titolare di Sicoma Zhuhai (azienda del gruppo Officine Meccaniche Galletti) Signor Galletti, cosa l’ha spinta verso la scelta di avviare una attività in Cina? Tutto è cominciato nel il 1995, anno in cui abbiamo ottenuto la certificazione ISO 9001 per i nostri prodotti. Tale passo era indispensabile per affrontare i mercati esteri in generale e quello cinese in particolare. La Repubblica Popolare Cinese iniziava allora l’apertura al libero mercato e necessitava di ogni tipo di macchinario per il proprio sviluppo, in primo luogo macchine per l’edilizia e le infrastrutture, come i mescolatori per calcestruzzo, prodotti dalla nostra Società. La Cina è grande. Quali sono le principali ragioni del suo insediamento proprio a Zhuhai ? La scelta di Zhuhai è stata motivata da vari fattori. Anzitutto, la città ricadeva in una delle quattro zone a statuto speciale dove la Repubblica Popolare Cinese ha iniziato l’esperimento di economia di libero mercato. Inoltre, è vicina alla città di Hong Kong e Macao. Infine, offre un’ottima disponibilità di personale qualificato. È soddisfatto dei risultati sinora raggiunti? I risultati sinora ottenuti sono andati al di là delle più ottimistiche previsioni. Oggi Sicoma Zhuhai, fondata nel novembre 2000, è passata dalle 60 macchine prodotte nel primo anno di vita alle oltre 4000 di quest’anno. Occupa più di 500 dipendenti e realizza un fatturato di oltre 80 milioni di euro. Cosa consiglierebbe a chi volesse oggi seguire il suo esempio? Consiglieri di portare un buon prodotto. Il mix ideale, visto che parliamo nel nostro caso di mescolatori, è un prodotto occidentale realizzato a costi cinesi. La copia tutta cinese di un prodotto occidentale non trova molto seguito neanche tra i clienti cinesi. Il prodotto cinese entra subito nel mercato per il prezzo molto competitivo, ma nel caso di macchinario industriale, se non realizzato con criteri di qualità, altrettanto rapidamente scompare. Non a caso molti costruttori occidentali, che non hanno seguito in maniera distinta la delocalizzazione della produzione, stanno tornando in Europa. G. B.
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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Come interpretare correttamente le regole Incoterms in materia doganale ed amministrativa
Rapporti tra venditore e compratore nelle transazioni internazionali
Responsabilità nei confronti della dogana La clausola EXW (Ex Works, leggendo "in chiaro") è considerata delle aziende italiane quasi un dogma nella complessa trattativa che precede una vendita internazionale: si ritiene che la soluzione migliore stia nel chiedere al cliente di occuparsi di tutto, sostenendo tutti i costi connessi con il trasporto e con le pratiche doganali ed amministrative cui sono assoggettate le merci a lui vendute. Ma questo è nulla di più sbagliato. Questo articolo mette in luce la validità della clausola FCA (Free Carrier Agent) che consente di ripartire le responsabilità e di tenere sotto controllo tutta l’operazione doganale.
ARTICOLO A CURA DI EASYFRONTIER
E
XW è il termine più utilizzato dalle imprese italiane della meccanica (e non solo) come resa nelle cessioni all'esportazione: radicale, apparentemente semplicissimo, è fonte di insidie che nascono dalla convinzione che le regole Incoterms, in quanto celebratissime e notissime, abbiano un valore erga omnes, come leggi e regolamenti: mentre Unione Europea e Italia non sono affatto disposte ad assicurare all'esportatore esoneri di responsabilità in materia doganale e amministrativa per il solo fatto di aver scelto di regolare i propri rapporti commerciali con un termine come EXW, anzi. Più che una resa, EXW (Ex Works, leggendo "in chiaro" il termine così come definito dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC) rappresenta quasi un dogma per i commerciali delle aziende italiane: nella complessa trattativa che precede una vendita internazionale: si ritiene che la so-
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L’Industria Meccanica - Ottobre 2011
luzione migliore stia nel chiedere al cliente di occuparsi di tutto, sostenendo tutti i costi connessi con il trasporto e con le pratiche doganali ed amministrative cui sono assoggettate le merci a lui vendute. Il cliente dovrà venirsi a prendere le merci presso il magazzino e, una volta che il vettore avrà firmato per il ritiro (e quindi una volta che avrà verificato la corrispondenza degli imballi con le disposizioni ricevute dal cliente), il compito del venditore sarà terminato e si tratterà solo di aspettare, eventualmente, il pagamento della fattura. Nulla di più errato. In effetti, il termine EXW rappresenta il "minimo delle obbligazioni del venditore nei confronti del compratore" ma proprio per questo va trattato con molta cautela. Nella tabella 1 si evidenziamo quali siano gli obblighi reciproci tra venditore e compratore: ben risulta l'assoluta
Venditore
Compratore
REGOLA
CONTENUTO
REGOLA
CONTENUTO
A3
Se richiesto dal Compratore, dovrà fornire informazioni su cos e clausole per l’assicurazione
Nota esplica va
Se carica comunque il mezzo di trasporto, dovrà farlo a spese del compratore
Nota esplica va
Astenersi se non si possono curare formalità exp
A7
Deve fornire tu e le informazioni che gli vengono richieste dal Compratore
B8
OBBLIGO di fornire la prova della consegna!
Nessun obbligo alla s pula di assicurazioni
B3
Tabella 1 - EXW (Ex Works) Incoterms® 2010
perdita di dominio sulla merce cui non corrisponde, purtroppo, una corrispondente perdita di responsabilità nei confronti della dogana e delle altre amministrazioni. Cerchiamo allora di vedere quali sono i buoni motivi per cercare di modificare la resa, magari adottandone un'altra meno "estrema" (come ad esempio FCA , Free Carrier Agent) ma più congrua e sicura per l'esportatore (vedi sintesi in tabella 2). Responsabilità e oneri al momento della consegna Il termine EXW prevede che il venditore debba mettere a disposizione del compratore la merce nei propri locali NON caricata. Naturalmente, l'applicazione rigorosa del termine (e abbiamo visto, nel numero di luglio/agosto 2011 di L’Industria Meccanica, che, se non vengono specificate deroghe nel contratto, il termine verrà interpretato nella sua letterale descrizione riportata nella pubblicazione ufficiale della ICC, la numero 715 in inglese) comporta il fatto che il compratore (o il vettore che agisce su suo mandato) provveda al caricamento della merce sul mezzo di trasporto. Ma tale pratica, oltre che talora semplicemente impossibile (spesso è necessario avvalersi di muletti e attrezzature di movimentazione del venditore e gli autisti di norma non sono in grado di manovrare tali mezzi in sicurezza), è comunque contraria al rispetto di elementari norme di sicurezza del carico: quasi nessuna azienda del comparto mec-
canico autorizza gli autisti a provvedere di persona. Ammesso che, quindi, il caricamento avvenga ad opera del venditore, chi risponderà di eventuali danni occorsi alla merce durante il trasporto, considerato che il venditore ha provveduto al carico quando avrebbe dovuto astenersene? Applicando la condizione FCA, invece, il carico rientra legittimamente tra i doveri e le responsabilità del venditore; pertanto, se effettuato correttamente (e sarà compito del vettore controllarne la regolarità), la responsabilità del venditore cesserà proprio con la chiusura del mezzo o con la collocazione sul mezzo di trasporto dei colli, nel caso di spedizioni a groupage. Implicazioni fiscali e doganali La norma fondamentale che qualifica una cessione all'esportazione è contenuta, nell'art. 8 del DPR 633/1972: al comma 1, lettera a, la norma prevede che il trasporto fino all'uscita dal territorio doganale dell'Unione Europea debba essere svolto a cura o a nome del cedente, anche se su incarico del proprio cessionario. Mentre esistono fior di risoluzioni, note ministeriali e financo sentenze della suprema Corte di Cassazione che chiariscono che tale condizione si può ritenere assolta sol che sia dimostrabile un minimo di organizzazione del trasporto (concordare con il vettore il luogo e il tempo del caricamento del mezzo, fornirgli il documento doganale di
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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Venditore
Compratore
RIFERIMENTO ALLA REGOLA
CONTENUTO
RIFERIMENTO ALLA REGOLA
CONTENUTO
A3
Può s pulare LUI il contra o di trasporto A SPESE del Compratore
B5
Tu i rischi dalla consegna MA ANCHE dalla data concordata per la consegna!
Nota esplica va
Specificare BENE il LUOGO di CONSEGNA quando è nei locali del Seller
Nota esplica va
Il venditore adempie con CONSEGNA AL VETTORE
A8
Il Buyer DEVE prestare assistenza al Seller nel recuperare LVI!
B7
Comunicazioni MOLTO PRECISE al Seller
Tabella 2 - FCA (Free Carrier Agent) INCOTERMS® 2010
esportazione ecc.), resta fermo che, nel caso di semplice messa a disposizione delle merci, tale presunzione non opererà: ossia, sarà molto difficile, in presenza di una resa EXW, dimostrare che si è operato attivamente per "curare il trasporto o la spedizione". Con la conseguenza che potrebbe ritenersi non soddisfatta la condizione principale per la realizzazione di una cessione all'esportazione e quindi potrebbe esser recuperata l'IVA gravante sulle merci. Chiaramente, l'esportatore potrà uscirne fornendo prova piena dell'avvenuta esportazione ma, proprio per la natura della resa, non sarà sempre semplicissimo fornire tutti gli elementi necessari per dimostrare che il trasporto al di fuori del territorio comunitario è realmente avvenuto. Ricordiamo anche che per esportatore, in forza dell'articolo 788 del Reg. 2454/1993 (Disposizioni di applicazione del Codice Doganale Comunitario), si intende sempre e comunque il venditore residente nella UE ed è a costui che verranno contestate tutte le irregolarità, le imperfezioni tecniche e amministrative connesse alle operazioni doganali. Resta salva, ovviamente, la possibilità di chiedere poi i danni al proprio cliente, ma il venditore resta comunque sotto il peso di indagini, sanzioni e recuperi. La resa FCA consente invece di tenere sotto controllo l'operazione doganale, ma anche e soprattutto di esser certi che essa corrisponda all'effettivo carico della merce, senza errori di peso, numero di colli, valore ecc. Dichiarazione di esportazione Qui il problema è connesso strettamente con le osservazioni di cui al punto precedente: è di tutta evidenza che, quando si operi con la clausola EXW, ferma restando la responsabilità del venditore nei confronti dell'autorità doganale, la dichiarazione di esportazione verrà però curata e pagata dal compratore, che a sua volta si affiderà a un operatore terzo. Quest’ultimo, dal canto suo, si preoccuperà soprattutto di diminuire i costi connessi alle operazioni doganali e sarà indifferente al fatto che la bolletta doganale venga poi emessa in un diverso Paese della UE se da tale scelta potrà derivare un risparmio anche minimo.
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La conseguenza è che sarà difficilissimo per l'esportatore recuperare le informazioni circa l'effettiva uscita delle merci, sempre ammesso che l'operatore (il cui cliente è il compratore e NON il venditore) sia disponibile a fornire le informazioni necessarie per una "caccia al visto uscire". La resa FCA, invece, attribuendo costi e cura dell'operazione doganale al venditore, se da un lato comporta un lieve onere aggiuntivo (di norma dell'ordine di 40-50 euro ma talora anche meno, come nel caso dell’utilizzo delle procedure di domiciliazione promosse dal Progetto Dogana Facile di ANIMA), dall’altro consente di evitare la faticosa e incerta "tracciatura" dell'operazione doganale. EXW è un termine destinato ad essere utilizzato in ambiti sempre più ristretti: del resto, la stessa pubblicazione ufficiale della ICC citata, nella nota esplicativa, ne suggerisce l'uso limitatamente ai trasporti "domestici" e anche in questo caso con molta circospezione. Il termine è sopravvissuto più per contemplare, tra tutte le possibili rese, anche quella che prevede un'assoluta inattività del venditore: residuato di tempi nei quali la sicurezza, il controllo, le responsabilità, in fondo, erano aspetti assai meno significativi e incisivi di quanto lo siano oggi. Non sarà un declino velocissimo: molti uffici commerciali di aziende piccole e grandi hanno concluso faticosamente trattative a margini ristretti utilizzando come escamotage la resa EXW: oggi, passare a FCA, per molti significa o accollarsi un (pur modesto) costo rischiando di far pensare al proprio cliente che aveva ottimi margini per potersi ora permettere di pagare lui le operazioni doganali: cosa non vera, ma difficile da spiegare, visto che i costi reali ignorati dal cliente per il tracciamento dell'operazione e per la caccia al “visto uscire” spesso sono molto superiori a quelli connessi al mero pagamento delle operazioni doganali. Oppure significa accollare al proprio cliente il costo ulteriore dell'operazione: modesto, certo, ma pur sempre un costo aggiuntivo. La pazienza e la tenacia dei commerciali in azienda potrà far capire al meglio ai clienti quanto un semplice mutamento di condizioni di consegna possa in realtà facilitare il compito, con un minor costo complessivo delle transa❒ zioni e maggiori garanzie per tutti.
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03.11.2010 09:06:15
ECONOMIA Ancora stagnazione nel 2011 per un settore che non riesce ancora a percepire, a differenza di altri settori, i primi timidi segnali di crescita del mercato
Crisi dell’edilizia, le aspettative di ripresa si spostano al 2012 Presentati dal Cresme nel corso dell’ultima Assemblea di Federcostruzioni, che si è tenuta a Roma nel maggio scorso, i risultati del settore edile in Italia. Le note rimangono negative: nel 2010 il settore ha registrato una flessione del 6,6% e registrerà un’ulteriore flessione dello 0,5% nell’anno in corso. Le attesa di rilancio si spostano al 2012 (+0,9%), ma l’occupazione non ne trarrà vantaggi sostanziali. Per Paolo Buzzetti, Presidente di Federcostruzioni, le chiavi a disposizione delle imprese per agganciare l’incipiente ripresa del comparto sono tre: sviluppo, sostenibilità e semplificazione.
“L
a crisi attanaglia ancora il mercato e l’industria italiana delle costruzioni. Lo scenario economico che caratterizza il nostro Paese è ancora sostanzialmente recessivo. In questo contesto cresce solo chi riesce a intercettare la ripresa a livello internazionale; chi vive di mercato interno rischia invece di scomparire”. Sono queste le parole con cui il presidente Paolo Buzzetti ha aperto nel giugno scorso l’Assemblea di Federcostruzioni, la “Federazione di scopo” aderente a Confindustria che riunisce le categorie produttive più significative del mercato edile e infrastrutturale, con oltre 100 associazioni, per un totale di 30mila imprese. “E sulle aspettative per il 2012 - per Buzzetti - continuano a pesare le grandi incertezze connesse alle scelte di politica economica, all’inefficienza e alla burocratizzazione insostenibile della gestione degli apparati pubblici, alle criticità del debito pubblico, del Patto di stabilità, delle inefficienze croniche di un sistema che non riesce a riformarsi. Da tempo Federcostruzioni dimostra forte senso di responsabilità, comprendendo il difficile momento che l’economia nazionale attraversa, la delicata situazione finanziaria pubblica, la necessità di tenere con rigore sotto controllo il debito pubblico. Ora chiediamo che altrettanto facciano le amministrazioni e la legislazione per creare condizioni concrete a favore della riqualificazione edilizia ed urbana rendendo possibile e conveniente la demoli- Luca Turri zione e ricostruzione, collegandola agli obiet-
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tivi prioritari dell’efficienza energetica e accelerando sui programmi di housing sociale, che dovrebbero costituire dei veri e propri modelli in questo ambito”. Il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha ribadito il “ruolo fondamentale delle costruzioni e l’importanza dell’azione di Federcostruzioni insieme a Confindustria: investimenti nelle infrastrutture, riqualificazione urbana e una politica fiscale di sostegno sono le tre priorità per ridare sviluppo al Paese”. L’andamento del settore in numeri Secondo il Cresme (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia) in tre anni la produzione del settore delle costruzioni ha perso oltre 25 miliardi in valore a prezzi correnti, corrispondente a un taglio del 18,4% a prezzi costanti. Solo nel 2010 la flessione ha raggiunto il 6,6% e il settore registrerà una ulteriore flessione dello 0,5% nel 2011. La caduta è stata particolarmente forte per le nuove costruzioni residenziali, che hanno registrato una diminuzione del 15,9% nel 2010 e del 2,9% nel 2011. Nel comparto delle nuove costruzioni non residenziali la flessione è stata altrettanto grave: -13,6% nel 2010 e 2,5% nel 2011. Il ruolo anticongiunturale della spesa pubblica non c’è stato: gli investimenti in nuove opere del genio civile sono scese dell’11% nel 2010 e del 3% nel 2011. “A tenere in piedi il mercato delle costruzioni
nel residenziale è l’attività di riqualificazione, cresciuta del 2,2% nel 2010 e del 2% nel 2011 - ha spiegato il Direttore del Cresme Lorenzo Bellicini. Nel non residenziale il recupero ha mantenuto invece segno negativo sia nel 2010 che nel 2011; solo con il 2012 si dovrebbe tornare a valori positivi con un +0,9%”. Gli anni tra il 2010 e il 2012 saranno anni della “resa dei conti”, in termini di capacità competitiva delle imprese e di selezione dell’offerta. “I processi di razionalizzazione e di riduzione dei costi, sulla base di una ripresa modesta, porteranno le imprese a rimanere leggere, migliorando l’efficienza - ha concluso Bellicini -. Non ci sarà quindi una vera ripresa dell’occupazione per un po’ di tempo”. Il programma delle tre esse: sviluppo, sostenibilità, semplificazione Per il Presidente di Federcostruzioni bisogna puntare su tre elementi: sviluppo, sostenibilità e semplificazione. Sviluppo vuol dire varie cose: • concentrare le risorse sulle infrastrutture in un coerente ed equilibrato mix tra poche opere strategiche rispondenti a precise scelte di priorità e una serie di piccole opere in grado di ridare vigore al sistema delle imprese agendo sul territorio e garantendo servizi e qualità della vita; • agire sulla leva fiscale, come previsto dal Decreto Sviluppo; • privilegiare le nuove generazioni, sostenendo la cresci-
ta di una società della conoscenza investendo nell’innovazione e nella alta formazione, dando stabilità di lavoro ricreando le condizioni per un ritorno dei nostri giovani; • restituire al sistema economico la certezza della legalità e della competizione trasparente. La sostenibilità è la sfida del futuro, che Federcostruzioni ha assunto come riferimento per la propria attività produttiva ed economica, da perseguire attraverso efficaci interventi di incentivazioni e di sostegno. “Ma non è possibile raggiungere questi obiettivi senza una reale semplificazione. Ci vuole una rivoluzione culturale basata su due principi, ha spiegato Buzzetti. Da un lato, il rispetto reciproco tra imprese e amministrazioni pubbliche, in una logica di uguaglianza e di pieni diritti e doveri, e dall’altro la consapevolezza da parte dei funzionari pubblici che sostenere le imprese e garantire loro una efficiente possibilità di azione è di interesse della collettività e quindi del pubblico. Chiediamo al Governo e al Parlamento, alle forze politiche e alle istituzioni di perseguire con coraggio i tre obiettivi da noi indicati. Chiediamo che sul Decreto Sviluppo si faccia presto, accettando suggerimenti e correzioni su aspetti importanti. Tra questi - ha concluso il Presidente - riportando al centro dell’attenzione dei meccanismi di selezione e di gestione delle gare e della realizzazione delle opere il progetto, dando certezza di qualità agli operatori, perché soltanto in questo modo sarà possibile ❒ evitare costi aggiuntivi, cambiamenti, stop and go”.
Rinnovato il vertice di Federcostruzioni Paolo Buzzetti confermato alla presidenza per il prossimo biennio L`Assemblea ordinaria dei soci di Federcostruzioni, la Federazione in cui si riconoscono tutte le filiere principali delle costruzioni, ha eletto nel giugno scorso il nuovo vertice che guiderà la Federazione nel biennio 2011-2013. Confermato il secondo mandato al Presidente Paolo Buzzetti, di Ance. Ad accompagnarlo per la filiera “Costruzioni edili e infrastrutturali” Roberto Mascellani di Ance, per la filiera `”Tecnologie, macchinari e impianti afferenti alle costruzioni civili`” Luca Turri di ANIMA e Paolo Perino di Anie, per la filiera “Materiali per le costruzioni” Luigi Di Carlantonio di Confindustria Ceramica e Laterizi, Andrea Negri di Federlegno Arredo e Giuseppe Pasini di Confindustria Metalli e, infine, per la filiera “Progettazione” Braccio Oddi Baglioni di Oice. Federcostruzioni, costituita a Roma nel marzo 2009, è la “Federazione di scopo” di Confindustria che riunisce le categorie produttive più significative di tutto il mercato edile e infrastrutturale con il fine di evidenziare a livello politico, economico e istituzionale le istanze e gli interessi comuni del settore delle costruzioni. Aderiscono a Federcostruzioni tutte le componenti del mondo delle costruzioni: • 30.000 imprese; • 370 miliardi di euro di fatturato; • 3 milioni di occupati; • oltre 100 associazioni di settore. Federcostruzioni si articola in quattro filiere produttive: • costruzioni edili e infrastrutturali; • tecnologie, impianti e macchinari afferenti alle costruzioni civili; • materiali per le costruzioni; • progettazione.
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ECONOMIA Una recente analisi di Euler Hermes evidenzia i primi segnali di ripresa di alcuni indici economici
Calano le insolvenze nel mondo Nel 2010 il Pil mondiale è migliorato del 4% rispetto al 2009 sotto la spinta di due elementi fondamentali: l’incremento delle scorte industriali e il rilancio del commercio internazionale. Le insolvenze sono calate in tutto il mondo, ma soprattutto in Asia e America. Meno positiva la situazione nei paesi dell’Europa Meridionale, tra cui l’Italia. Le previsioni per i prossimi due anni sono moderatamente positive, anche se permangono molti fattori di rischio.
L’
Indice Globale delle Insolvenze di Euler Hermes, che sintetizza l’andamento delle insolvenze aziendali nel mondo, ha registrato nel 2010 un sensibile calo (-5%) dopo due anni di crescita record (+64% tra il 2007 e il 2009). Secondo Wilfried Verstraete, Presidente di Euler Hermes, “questo trend globale rispecchia un miglioramento della situazione finanziaria delle imprese. È il frutto, in primo luogo, degli importanti interventi di aggiustamento operati dalle aziende in presenza della crisi, ma riflette anche il mantenimento di alcune misure di sostegno adottate dai Governi, quali gli incentivi alla rottamazione o gli sgravi fiscali e, soprattutto, la ripresa economica mondiale”.
Indice Pil mondiale globale delle (%) insolvenze (%)
Nel 2010, il PIL mondiale ha effettivamente compiuto un balzo del 4% (-2% nel 2009), sotto la spinta di due elementi fondamentali: l’incremento delle scorte industriali e il rilancio del commercio internazionale (+15% in volume dopo il -13% del 2009). In tale contesto, oltre la metà dei Paesi campione ha registrato una contrazione delle insolvenze. Sono proprio le due aree geografiche che hanno fatto da traino alla ripresa dell’economia mondiale ad avere registrato il calo più significativo delle insolvenze: l’Asia-Pacifico (-12%) e l’America (-8%, dopo un biennio di forte aumento). In Europa, il bilancio globale 2010 è meno lusinghiero.
2009 (%)
2010 (%)
2011 (%)
2012 (%)
Indice globale delle insolvenze
86,1
100,00
28
-5
-7
-5
Indice Americhe
29,9
34,7
37
-8
-13
-7
Indice Asia-Pacifico
20,6
23,9
-8
-12
-3
-2
Indice Europa nel nord
15,0
17,4
33
-4
-7
-5
Indice Paesi Med. & Africa
7,8
9,1
65
0
-2
-4
Indice zona euro
23,2
26,9
40
-1
-4
-4
Indice globale delle insolvenze nel mondo (Base 100:2000)
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L’Industria Meccanica - Ottobre 2011
I Paesi del sud (Grecia, Italia e Portogallo) continuano a segnare une aumento della sinistralità (crediti commerciali insoluti). La Spagna è l’eccezione, con una diminuzione del 5%, preceduta comunque da un triennio in cui la sinistralità era quintuplicata. Anche nei Paesi dell’est (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Russia e Slovacchia) e in alcuni altri (Belgio, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo e Svizzera) la situazione è migliorata. Con un -2%, il calo delle insolvenze aziendali resta moderato in Francia e in Germania, mentre in Finlandia, Norvegia, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, questa decrescita non riesce a compensare l’enorme aumento della sinistralità registrato negli anni precedenti.
Secondo la Direzione Ricerca di Euler Hermes la ripresa persistente dell’economia mondiale dovrebbe confermare il calo delle insolvenze aziendali in tutto il mondo all’orizzonte del 2012. Eppure, diversi fattori rischiano di rallentare questo trend, soprattutto nei paesi industrializzati. Hanno recuperato solo in parte i loro margini di manovra: • il rallentamento dell’economia mondiale; • l’impennata dei costi di produzione; • il susseguirsi delle strette monetarie. In questo quadro, l’indice globale dovrebbe diminuire solo di poco (-7%) nel 2011 e nel 2012 (-5%), con alcune eccezioni collegate a motivi congiunturali (Grecia e Portogallo) o a circostanze eccezionali (Giappone). ❒
Mapfre e Euler Hermes si alleano nella Penisola iberica e in America latina Un protocollo d’intesa per attività di assicurazione crediti e cauzioni Euler Hermes e Mapfre hanno recentemente firmato un protocollo d’intesa in vista di un’alleanza strategica per lo svolgimento di attività comuni di assicurazione crediti e cauzioni in Spagna, Portogallo e in America Latina. L’accordo prevede la creazione di una joint venture detenuta alla pari dai due Gruppi che integra le loro operazioni su questi mercati, operazioni che ammontano a circa 200 milioni di euro di premi. Questa joint venture si classificherà fra i principali operatori nella maggior parte dei mercati coinvolti nell’operazione. La joint venture potrà beneficiare, da una parte, del know-how di Euler Hermes in quanto leader mondiale dell’assicurazione crediti e, dall’altra, della posizione strategica di Mapfre su questi mercati. La nuova società offrirà dunque straordinarie opportunità di crescita futura. La joint venture dovrebbe iniziare le sue attività alla fine del 2011. Euler Hermes è il primo gruppo mondiale dell’assicurazione crediti e uno dei leader nel mercato delle cauzioni e del recupero crediti commerciali. Forte di più di 6000 collaboratori presenti in oltre 50 paesi, Euler Hermes offre una gamma completa di servizi per la gestione del portafoglio clienti ed ha raggiunto un giro d’affari consolidato di 2,15 miliardi di euro nel 2010. Euler Hermes ha sviluppato una rete internazionale di monitoraggio che permette di analizzare la stabilità finanziaria di 40 milioni di aziende. Membro del gruppo Allianz, Euler Hermes è quotata all’ Euronext di Parigi. Il Gruppo e le sue principali società di assicurazione crediti beneficiano del rating AA- di Standard & Poor’s. www.eulerhermes.com Mapfre è il numero uno dell’assicurazione in Spagna. Presente in oltre 40 Paesi, il gruppo occupa una posizione molto solida sul mercato delle assicurazioni, della riassicurazione e dell’assistenza in America latina. Mapfre conta oltre 35.200 collaboratori che si occupano di più di 20 milioni di clienti in tutto il mondo. Nel 2010 il gruppo ha realizzato un giro d’affari di 20,47 miliardi di euro e un risultato netto pari a 933 milioni di euro. Mapfre è quotata alla Borsa di Madrid e in quella di Barcellona e fa parte dell’indice IBEX 35. Le filiali operative del gruppo hanno ottenuto il rating AA di Standard&Poor’s. www.mapfre.com
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ANIMA/FORMAZIONE
La formazione aiuta l’industria meccanica a ripartire Sono numerose le aziende metalmeccaniche che hanno scelto la Federazione ANIMA e la sua esperienza nel campo della formazione per migliorare la preparazione professionale dei propri dipendenti su argomenti fondamentali, come la sicurezza e il rispetto delle normative
A CURA DI EMMANUELE BIROLI
A
NIMA Sistemi Formativi, il nuovo strumento d’eccellenza per la formazione della Federazione ANIMA, ha compiuto i suoi primi mesi di vita. Sin dai primi passi appare chiaro l’obiettivo del progetto della Federazione: proporsi quale interlocutore principale per rispondere alle esigenze formative dell’industria meccanica. Ciò che distingue ANIMA Sistemi Formativi è la proposta di un servizio integrato di formazione che comprende l’offerta di corsi e seminari a catalogo, corsi di formazione “su misura” e la possibilità di accedere ai finanziamenti a fondo perduto a sostegno delle attività formative. A pochi mesi dall’apertura delle aule i risultati non si sono fatti attendere. Numerose sono state, infatti, le aziende del settore che hanno partecipato ai corsi proposti nella prima parte della programmazione che ha posto particolare attenzione al mondo delle normative nazionali e internazionali, alle direttive comunitarie di settore e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, senza però dimenticare i contenuti trasversali. Per quanto riguarda l’offerta tecnica, il mese di settembre è stato dedicato principalmente all’approfondimento di alcune direttive e normative che riguardano direttamente il comparto e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il programma si è articolato in un corso riguardante la Direttiva sulla Marcatura CE e la Certificazione di Prodotto e in un corso riguardante la Direttiva Macchine 2006/42/CE, le cui interpretazioni e applicazioni sono divenute più che mai essenziali nell’attuale contesto del mercato unico europeo, soprattutto per quanto riguarda, ad esempio, la preparazione dei fascicoli tecnici. Tratto distintivo del modello ANIMA è la progettazione. Tali incontri, infatti, sono stati progettati con l’intento di trasmettere ai partecipanti l’effettiva ratio delle norme europee in oggetto, ponendo particolare attenzione all’importanza della loro corretta applicazione e al grado d’impli-
cazione che esse detengono all’interno degli stessi processi produttivi delle aziende. I vantaggi concreti? I corsi così organizzati non si sono limitati all’interesse di evitare le eventuali sanzioni derivanti dalla non corretta applicazione delle Direttive, ma anche all’approfondimento dei principi legislativi europei, al fine di dare piena coscienza ai partecipanti degli stessi scopi normativi, ad esempio per quanto riguarda la Marcatura CE, la realizzazione della libera circolazione delle merci sul territorio comunitario, la salvaguardia della sicurezza e della salute dei cittadini della Comunità rispetto ai prodotti che circolano in essa, comunitari ed extra comunitari. Per quanto riguarda la sicurezza il programma formativo ha toccato argomenti di grande interesse e d’attualità con l’organizzazione di corsi come: la Sicurezza sul lavoro: Istruzioni operative per gestire un modello organizzativo secondo la normativa internazionale OHSAS 18001 e le linee guida UNI-INAIL; la Sicurezza negli appalti e la redazione del DUVRI (art. 26 d.lgs. 81/08), cod. privacy (d.lgs.196/03). A fianco dell’offerta tecnica sono stati organizzati una serie di incontri mirati allo sviluppo delle competenze trasversali professionali dei lavoratori fra i quali: Da capo a leader, corso mirato alla formazione dirigenziale, e Imparare a vendere meglio per aumentare gli utili, corso finalizzato al miglioramento della gestione delle vendite secondo tecniche e metodologie efficaci per trarre il massimo beneficio dal rapporto commerciale. ✽✽✽ Per i prossimi mesi l’offerta formativa di ANIMA pensata ad hoc per il settore meccanico continua e propone un programma organico e articolato di corsi e seminari, di carattere sia tecnico, sia trasversale. Per quanto riguarda la normazione europea la program-
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ANIMA/FORMAZIONE “Finalmente è realtà! Era una sfida che come Federazione Confindustriale dovevamo affrontare e vincere per rispondere alla domanda di formazione tecnica e specifica che viene dal comparto meccanico - afferma Barbara Pigoli, Coordinatrice del progetto ANIMA Sistemi Formativi - e i primi risultati sono stati molto positivi. La nostra offerta formativa si differenzia dal mercato per la nostra capacità di trasferire le conoscenze dalla stanza dei bottoni alle industrie meccaniche e di rendere così comprensibili in maniera chiara e univoca le normative e le direttive di riferimento del settore.”
mazione dei corsi prevede un’attenzione specifica alla Direttiva Atex 94/ 09, corso che si concentrerà sui sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva e alla Direttiva Atex 2 1994/92, con un incontro che approfondirà i requisiti obbligatori per legge, per l’utilizzo di attrezzature e impianti in luoghi con pericolo di esplosioni. Prosegue inoltre il ciclo di incontri dedicato alla Direttiva Macchine 2006/42/CE con una lezione (25 ottobre) incentrata in particolare sull’analisi dei rischi e sulla preparazione del fascicolo tecnico. Particolare interesse sarà destinato, inoltre, al Regolamento 1907/2006 REACH e al Regolamento 1272/2008 CLP, con l’organizzazione di un corso (7 novembre) che tratterà della corretta gestione delle sostanze chimiche, esaminando le procedure di: classificazione, etichettatura, redazione delle relative schede dati di sicurezza delle sostanze e dei preparati pericolosi. Per ciò che concerne, invece, la sicurezza sul lavoro è in programma un’offerta molto articolata tesa a soddisfare l’esigenza di formazione obbligatoria con un ampio ventaglio di corsi, fra cui: Sicurezza per i Dirigenti (14 ottobre); Dispositivi di Protezione Individuale (20 ottobre); RSPP-ATECO 4 MECCANICA (24 ottobre); Aggiornamento Primo Soccorso DM 388/03 e il d.lgs. 81/08 (8 novembre); I Sistemi Organizzativi come previsto dal d.lgs. 231/01 (16 novembre); Corso sulla sicurezza per preposti (Art. 37 d.lgs. 81/08) (23 novembre); Antincendio Rischio Medio (12 dicembre). In complemento all’attività formativa sopracitata, ci sarà un approfondimento rivolto alla tematica ambientale con tre corsi indirizzati rispettivamente: ai Sistemi di Gestione per l’Ambiente, secondo lo standard internazionale UNI-ENISO 14001 (27 ottobre); all’Audit energetico (14 novembre); e all’aggiornamento sul caso Sistri (da confermare). ✽✽✽ ANIMA Sistemi Formativi conferma, in aggiunta, la programmazione di una serie di interventi mirati ad aumentare le competenze personali di ogni lavoratore come Parlare in pubblico (9 novembre), e di migliorare la funzionalità di alcuni processi aziendali in particolare.
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Proprio con questo scopo, e in aggiunta al programma formativo proposto, ANIMA Sistemi Formativi organizza in collaborazione con Festo Academy, la prima Industrial Management School in Italia, la II edizione del MasterClass 9 passi per lo sviluppo della tua impresa, un percorso di sviluppo imprenditoriale ideato apposta per gli imprenditori della piccola e media impresa e per i suoi collaboratori. Il MasterClass, che avrà inizio l’11 novembre, prevede un percorso di nove giornate durante le quali saranno trattati argomenti pertinenti a tutte le funzioni aziendali di una piccola e media impresa meccanica: la vendita; la post vendita; gli acquisti e gli approvvigionamenti; l’innovazione; la produzione; lo sviluppo della leadership; la gestione dei collaboratori e l’organizzazione di fabbrica. A fianco della formazione a catalogo ANIMA Sistemi Formativi mette inoltre a disposizione alle aziende la possibilità di personalizzare i contenuti di tutti i corsi proposti e di organizzare l’attività formativa direttamente presso la sede aziendale. Grazie alla decennale esperienza di FormaMec inoltre, ANIMA Sistemi Formativi conferma a tutte le aziende meccaniche la possibilità di accedere ai finanziamenti a fondo perduto disponibili per sostenere le attività di formazione, dai Fondi Interprofessionali come Fondimpresa, ai finanziamenti regionali, garantendo in questo modo la crescita strutturale e progressiva del capitale umano. Tutti i corsi proposti si tengono presso la Federazione ANIMA a Milano, in via Scarsellini 13. Gli esperti di ANIMA Sistemi Formativi sono a disposizione per fissare un appuntamento gratuito presso le aziende per presentare tutti i servizi offerti. Per informazioni consultare il sito della Federazione Anima: www.anima.it alla sezione ANIMA Sistemi Formativi. Da questo link è possibile scaricare il programma dell’offerta, visualizzando le schede informative di ogni singolo corso. È possibile rivolgersi direttamente alla Segreteria di ANIMA Sistemi Formativi al numero di telefono 02 45418304, oppure inviare un’e-mail all’indirizzo: ANIMASistemiForma❒ tivi@asa-srl.it.
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Cultura della sicurezza significa consapevolezza nell’acquisto di Dispositivi di Protezione Individuale, ma anche corretto utilizzo e comportamenti sicuri. Per questa ragione Assosic (Associazione Italiana Fabbricanti e Commercianti di prodotti Antinfortunistici) ha seguito con interesse e partecipazione l’evoluzione della disciplina Behavior-Based Safety (B-BS) che agisce sulla motivazione del lavoratore, sin dal 2006. Oggi siamo pertanto lieti di annunciare che ASSOSIC aderisce al Comitato Scientifico per la certificazione delle competenze in tema di Behavorial Safety voluto da A.A.R.B.A, la società scientifica impegnata nella promozione e nella diffusione del protocollo di sicurezza sul lavoro che si fonda sui principi della Scienza del Comportamento, o Behavior Analysis. Per iscriversi alla Newsletter Assosic ed essere sempre informati sulle iniziative dell’associazione: assosic@anima.it – www.assosic.it
La gestione dei comportamenti di sicurezza. Il contributo di Assosic/ANIMA alla diffusione della Behavior-Based Safety in Italia A CURA DI MARIA GATTI, A.A.R.B.A.
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giornali titolano: “C’è sempre meno lavoro ma sempre più incidenti. Infortuni in aumento rispetto ai primi otto mesi del 2010”1. I giornali denunciano l’emergenza delle morti bianche2. Oggi, nel 2011, in Italia. Ma perché ancora infortuni? Le cause di infortunio. La comunità scientifica concorda sul fatto che oltre l’80% degli incidenti sul lavoro si verifica a causa di comportamenti inadeguati piuttosto che per carenza dei dispositivi di sicurezza (DPI)3 che, messi a disposizione dall’azienda, spesso rimangono relegati in armadietti o nelle tasche delle tute da lavoro. A cosa servono i DPI se non vengono continuamente adoperati? Quante volte entrando in reparto, o in magazzino, o parlando con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ci accorgiamo che il consumo
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di DPI è modesto. E questo non è forse indice inequivocabile del loro acquisto, ma non del loro uso? Ottenere risultati concreti in termini di utilizzo dei dispositivi di protezione e più in generale di sicurezza è funzione della capacità di insegnare, avviare e mantenere i comportamenti di sicurezza sul luogo di lavoro, attraverso un nuovo modo di intervenire sul fattore umano. Ciò che serve e che tutt’ora nella stragrande maggioranza delle aziende manca, è un sistema di gestione dei comportamenti degli operatori che riesca a innescare un processo di miglioramento continuo dei risultati di sicurezza. L’adozione di metodi efficaci (B-BS). Nata nell'ambito delle scienze del comportamento, la Behavior-Based Safety (B-BS) si è dimostrata estremamente efficace nel ridurre gli infortuni4 e viene oggi adottata su lar-
ga scala per ogni tipo di realtà chia logica di ricerca del colproduttiva o di servizi in tutpevole e di concepire la sicuto il mondo. rezza come un bene comune. In estrema sintesi, il protoL’assidua vigilanza degli stescollo della B-BS si basa su disi lavoratori permette inoltre scipline scientifiche che condi ridurre sensibilmente i cosentono di prevedere e consti - largamente improduttivi trollare i comportamenti di di sporadici controlli esclusisicurezza sul lavoro, al fine di vamente a carico di dirigenti ridurre al minimo il verificare preposti. si di comportamenti caratteMa da dove arriva la B-BS? rizzati da inosservanza di Come si è diffusa in Italia? norme operative (per esempio, lavorare a mani nude Il contributo di ANIMA alla non indossando i guanti da diffusione della B-BS. lavoro) o non conformi alle La diffusione sistematica delcomuni pratiche di sicurezza la Behavior-Based Safety (B(non indossare l’imbracatura, Il primo Congresso Scientifico Europeo sulla B-BS si è svolto BS) in campo accademico e non stabilizzare l’autocestel- nell’ambito della manifestazione espositiva Sicurtech, tenuta a professionale nasce in Italia lo nei lavori in altezza ecc.) e Milano nel 2006. Apertura del convegno “Human Factors e Human nel 2001. Fino ad allora apaumentare i comportamenti Factors Engineering: l’integrazione tra Psicologia del Comportamento plicata in poche multinaziosicuri (indossare la maschera e Ingegneria della sicurezza sul lavoro”. Da sinistra: Francesco nali straniere con stabilimenGiberti (ANIMA), Roberto Testore (Confindustria), Fabio Tosolin a pieno facciale durante l’uti- (A.A.R.B.A.). ti in Italia, vede la prima lizzo di sostanze cancerogegrande diffusione in ambito ne, ecc…) attraverso la realizzazione di un sistema di osprofessionale negli ultimi 5 anni. servazione e registrazione dei comportamenti, in base al Il primato che ASSOSIC ha avuto nel ruolo della diffusione quale vengono erogati feedback e conseguenze positive per della B-BS in Italia e in Europa è indiscutibile. Nel 2006 per i lavoratori. la prima volta in Europa, i maggiori esperti mondiali di Il protocollo agisce dunque sulla motivazione del lavoratoBehavior Safety portano all’attenzione degli operatori del re ad aumentare la probabilità di comparsa dei comportasettore le metodologie scientifiche in tema di formazione e menti sicuri fino alla costruzione di un insieme di valori e motivazione alla sicurezza. Viene istituito in quell’anno il di cultura della sicurezza realmente stabile nel tempo e ge1° Congresso Scientifico Europeo di B-BS6, all’interno di Sicurtech, Fiera di Milano. I lavori sono aperti da Roberto Teneralizzato a tutti gli ambiti di vita dei lavoratori. store (Confindustria) a fianco del presidente di Assosic, L’adozione, per la prima volta in Italia, di metodi scientifiFrancesco Giberti e del presidente di A.A.R.B.A., Fabio Toci per la gestione del cosiddetto human factor nella sicusolin. rezza consente di quantificare direttamente e in modo ogIl Politecnico di Milano, nella persona del prof. Adolfo Zagettivo gli effetti delle azioni intraprese al fine di ridurre gli velani Rossi, il Rotary International, il CNR e altri attori istiinfortuni e soprattutto i loro precursori: i comportamenti. Il tuzionali o privati partecipano ai lavori e alle tavole rotoncomportamento dei lavoratori non viene infatti genericade. A&S - Il Sole 24 ore è media partner dell’evento. A commente osservato, invocato o discusso. pletamento del congresso, i più grandi esperti di B-BS del Nel protocollo scientifico della B-BS il comportamento viemondo e anche manager di azienda presentano esempi e ne misurato, in termini di frequenza, durata, latenza e inrisultati di lungo periodo all’interno delle più diverse realtà tensità fisica e modificato in modo misurabile su scala paindustriali. rametrica, dunque oggettiva e documentabile. La partecipazione ai lavori congressuali supera le attese: seAl di là dei risultati, espressi con centinaia di ricerche specondo i dati forniti da Sicurtech, il 42% di tutti i partecirimentali pubblicate in tutto il mondo da ricercatori indipanti ai 22 eventi concomitanti della fiera si riversano nelpendenti, l’aspetto sorprendente, la vera “rivoluzione cola sala del Congresso sulla B-BS. pernicana”, consiste nel coinvolgimento attivo dei lavoIl Congresso Annuale Europeo di B-BS diventa il più granratori già nella fase di misurazione, realizzando in conde evento scientifico-tecnico annuale di sicurezza basata creto la “vigilanza” assidua invocata dal decreto 815, ma di difficile attuazione con i vecchi metodi ispettivo-sansui comportamenti dopo la Safety Now! Conference negli zionatori. Stati Uniti. Il congresso organizzato l’anno successivo7 dalla società scientifica A.A.R.B.A. vede ancora la partecipaA differenza del diffuso sistema esclusivamente informatizione di Assosic e replica il medesimo successo dell’anno vo e sanzionatorio, volto a ottenere il comportamento coatprecedente. to dei lavoratori, la B-BS utilizza prevalentemente strategie La sicurezza comportamentale diventa patrimonio del ladi “rinforzo positivo”, in modo da ottenere comportamenvoro e del lavoratore. A seguito dell’evento imprese italiati volontari, dunque agiti anche negli intervalli tra i controlli ne eccellenti come Saint-Gobain Vetri (Verallia), Techint, e assai più resistenti all’estinzione. Rete Ferroviaria Italiana, Dipharma Francis, DSM CompoI vantaggi sono evidenti, anche al di là della grande ridusite Resins, DIAB, Bono Energy, BG Italia Power, Nestlè, zione di infortuni e malattie professionali; l’alleanza tra laHeineken Italia, Bayer Material Sciences, Embraco e Whirlvoratori, sindacalisti e imprese consente di uscire dalla vec-
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ANIMA\ASSOSIC pool si dotano di processi di B-BS per la sicurezza dei loro lavoratori nei loro stabilimenti e nei loro cantieri. Anche le istituzioni che si rivolgono ai lavoratori come le Confindustrie (in primis Bergamo, Cremona, Bari, Padova, La Spezia), Regione Veneto, ConfAPI, e Ispesl sono le prime a istituire per i propri associati corsi di 80 ore sotto la direzione scientifica di A.A.R.B.A. per la qualificazione di direttori di stabilimento, del personale, HSE (Heath Safety Environment) manager ed RSPP, medici del lavoro o ricercatori, per i quali viene istituito il Repertorio Italiano degli Esperti Qualificati in B-BS. La disciplina diventa materia di studio obbligatorio al Corso di Laurea in Ingegneria della Sicurezza al Politecnico di Milano e lo stesso ateneo istituisce infine il Master Universitario di 2° livello in B-BS, il primo nell’Europa continentale. Proseguendo nello spirito di innovazione che contraddistingue le iniziative di ANIMA, viene proposto alle Aziende associate per la prima volta un corso di formazione unico mediante l’integrazione dei contenuti previsti dall’Accordo Stato Regioni sancito il 26 gennaio 20068. Il corso9 si svolge nella sede della Federazione ANIMA già a partire dal 2008 con docenti del Politecnico di Milano (Adriano Paolo Bacchetta e Fabio Tosolin).
Il ruolo di Assosic è decisivo ancora una volta quando l’Unione Industriali della Provincia di Padova nel 2008 apre il seminario di avvio del corso di 80 ore proprio con l’introduzione a cura di Francesco Giberti (Assosic)10 che porta al successo dell’edizione veneta. Non a caso Confindustria Padova è la prima nell’Italia Nord Orientale che dà un fortissimo impulso all’adozione della B-BS nelle imprese e dal 2011 anche nelle piccole e medie imprese promuovendo il BASE®11, il protocollo studiato appositamente per la realizzazione del processo di B-BS nelle piccole e medie imprese. La sicurezza basata sui comportamenti è oggi la disciplina di riferimento per chiunque si occupi di sicurezza e il cammino intrapreso con il primo evento promosso da AARBA con ANIMA nel 2006 ha oggi trovato un sostenitore d’eccezione nel Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha conferito ben due medaglie presidenziali alle ultime edizioni del Congresso Europeo di B-BS, nel 2010 e nel 2011. Ora, a dieci anni dall’inizio del percorso di diffusione della B-BS, A.A.R.B.A. istituisce il Comitato Scientifico per la certificazione dei processi e delle competenze in ambito Behavioral Safety che vede ancora una volta Assosic tra i promotori, a tutela dell’applicazione del protocollo in linea con le basi scientifiche delle Behavioral Sciences. ❒
Il Sole 24 Ore NordEst, Mercoledì 21 settembre 2011, N. 34 Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera, 21/09/2007: “Morte bianca” è quella dovuta a un incidente mortale sul lavoro, causata dal mancato rispetto delle norme di sicurezza. L’uso dell’aggettivo “bianco” allude all’assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente. 3 McSween, T. E., The ValueBased Safety Process: Improving Your Safety Culture with Behavior Based Safety, JohnWiley & Sons, NY, 2003. 4 SulzerAzaroff, B., Austin, J., (2000) Does BBS work? Behavior based safety & injury reduction: A survey of the evidence, Professional Safety, n. 45, pag. 1924. Carrara, L., Metodi per la sicurezza industriale che considerano il fattore umano: ambiti di applicazione e analisi comparativa di efficacia, tesi di laurea specialistica in Ingegneria della Prevenzione e della Sicurezza nell’Industria di Processo, A.A. 2009/2010. 5 Il sistema sanzionatorio nella B-BS: limiti e opportunità della legislazione vigente, intervento di P. Orlandi (primo tecnologo dell’ex ISPESL, ora INAIL) all’interno del congresso A.A.R.B.A. “Behavior-Based Safety: l’integrazione possibile tra la normativa e le leggi scientifiche del comportamento”. Ambiente Lavoro Convention, Quartiere Fieristico di Modena, 7 ottobre 2010. 6 “Human Factors e Human Factors Engineering: l’integrazione tra Psicologia del Comportamento e Ingegneria della sicurezza sul lavoro ” “Sicurtech Expo” fieramilano Nuovo Quartiere Rho Milano, 2006. 7 “ Human Factors e Human Factors Engineering: integrare Psicologia Comportamentale e Ingegneria della Sicurezza sul Lavoro” Aspettando Sicurtech Expo 2008 fieramilano Nuovo Quartiere Rho Milano, 2007. 8 Accordo Stato Regioni sancito il 26 gennaio 2006 in sede Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 37 del 14 febbraio 2006, e successive modificazioni. 9 Corso di formazione per RSPP e ASPP integrato con i principi della sicurezza comportamentale (B-BS) “MODULO A” Federazione ANIMA - Milano, 2008. 10 “Corso di Alta Formazione sulle tecniche di controllo comportamentale per la sicurezza: la Behavior-Based Safety (B-BS)”. 11 BASE® (Behavior Analysis for Safety Enhancement). 1 2
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APPROFONDIMENTI TECNICI DIRETTIVA ECODESIGN Attuazione della Direttiva 2009/125/CE relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia Con il Decreto Legislativo 16 febbraio 2011 n. 15, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 dall’8 marzo 2011, l'Italia recepisce la Direttiva 2009/125/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, anche nota come “Direttiva Ecodesign”, relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia. L'Unione Europea ha cominciato a disciplinare l'immissione sul mercato e la messa in servizio dei prodotti che consumano energia con la Direttiva 2005/32/CE (Ecodesign Directive for Energy-using Products, EuP), recepita nel nostro ordinamento tramite il Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 201. Il suddetto provvedimento comunitario ha poi subito diverse e sostanziali modifiche finalizzate ad ampliarne l'ambito di applicazione: è stata quindi pubblicata la Direttiva 2009/125/CE (Eco-design Directive for Energy-related Products, ErP) con l’obiettivo di includere nello scopo del provvedimento anche i prodotti che, pur non utilizzando direttamente energia, sono comunque correlati a un consumo energetico. Viene quindi considerato qualsiasi bene che abbia un impatto sul consumo energetico durante l’utilizzo proprio per la potenzialità intrinseca di tali prodotti di contribuire a un notevole risparmio energetico in fase di utilizzazione. A livello nazionale il Decreto Legislativo 6 novembre 2007 n. 201 è stato quindi abrogato dal Decreto Legislativo 16 febbraio 2011, n. 15, che recepisce la più recente Direttiva 2009/125/CE. La Direttiva Ecodesign è una direttiva quadro e, come tale, detta linee generali che vengono progressivamente integrate da discipline di dettaglio e completamento. Dall'entrata in vigore del provvedimento sono stati emanati numerosi Regolamenti attuativi, d’immediata applicazione negli Stati Membri, che definiscono specifiche norme per ogni categoria di prodotto. L’adozione di determinati criteri di progettazione dei prodotti a elevato consumo energetico o ad esso correlato tramite Regolamenti attuativi ha lo scopo prioritario di ridurre l'impatto ambientale di tali prodotti e migliorarne l'efficienza energetica. Il decreto di recepimento stabilisce quindi un quadro per l'immissione sul mercato, la messa in servizio e la libera circolazione dei prodotti connessi all'energia. Articolo 3 Secondo quanto previsto all’ articolo 3, l'immissione sul mercato e la messa in servizio dei prodotti connessi all'energia è consentita solo se tali prodotti ottemperano alle misure contenute nei Regolamenti previsti in attuazione della direttiva. Se i prodotti non sono conformi alle norme previste dai regolamenti non possono ricevere il marchio CE e quindi non possono essere distribuiti e commercializzati nel mercato europeo. Il decreto dispone inoltre che il Ministero dello Sviluppo Economico assuma il ruolo di autorità competente per la sorveglianza del mercato ai fini dell'attuazione delle relative delle misure di esecuzione, assicurando il necessario coordinamento con le regioni e le altre Amministrazioni interessate. Articolo 5 Le funzioni di tale Autorità sono specificate all’articolo 5 (vigilanza sul rispetto delle prescrizioni del provvedimento, organizzazione di controlli e verifiche della conformità dei prodotti connessi all’energia alla misura di esecuzione applicabile, efficace sorveglianza del mercato).
NOTIZIE GURI RETTIFICA DECRETO 3 MARZO 2011 – MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 127 del 3/06/2011. Comunicato relativo al decreto 3 marzo 2011 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, recante: «Recepimento della direttiva 2010/26/UE della Commissione che modifica la direttiva 97/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai provvedimenti da adottare contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori a combustione interna destinati all'installazione su macchine mobili non stradali». (Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale- n. 123 del 28 maggio 2011)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE - DECRETO 11 aprile 2011 n. 82 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 131 del 8/06/2011. Regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU), ai sensi dell'articolo 228 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni e integrazioni, recante disposizioni in materia ambientale.
DECRETO LEGISLATIVO 1 giugno 2011 n. 93 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 148 del 28/06/2011. Attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonché' abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE.
AVVISO DI RETTIFICA - Comunicato relativo al decreto legislativo 1° giugno 2011 n. 93 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 148 del 28/06/2011. Comunicato relativo al decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93, recante: «Attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonche' abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE.» (Decreto pubblicato nel S.O. n.157/L alla Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 148 del 28 giugno 2011).
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APPROFONDIMENTI TECNICI NORMATIVA ACUSTICA • EC 1-2011 UNI EN ISO 11688-1:2009 Acustica - Suggerimenti pratici per la progettazione delle macchine e delle apparecchiature a bassa emissione di rumore - Parte 1: Pianificazione Organo Tecnico: ACUSTICA E VIBRAZIONI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO • UNI ISO 9928-2:2011 Apparecchi di sollevamento - Manuale di guida dell'apparecchio - Parte 2: Operatori di gru mobili Organo Tecnico: APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E RELATIVI ACCESSORI ATTREZZATURE E ACCESSORI PER GPL • UNI EN 14894:2011 Attrezzature e accessori per GPL - Marcatura di bombole e fusti a pressione Organo Tecnico: RECIPIENTI PER IL TRASPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI O LIQUEFATTI BETONIERE SEMOVENTI AUTOCARICANTI • UNI 10929:2011 Betoniere semoventi autocaricanti - Definizioni, terminologia e classificazione • UNI 11023:2011 Betoniere semoventi autocaricanti - Requisiti di sicurezza Organo Tecnico : SICUREZZA BOMBOLE PER GAS • EC 1-2011 UNI EN ISO 11363-1:2010 Bombole per gas - Filettature coniche 17E e 25E per la connessione delle valvole alle bombole - Parte 1: Specifiche Organo Tecnico : RECIPIENTI PER IL TRASPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI O LIQUEFATTI BOMBOLE TRASPORTABILI PER GAS • UNI EN ISO 22434:2011 Bombole trasportabili per gas - Ispezione e manutenzione delle valvole per bombole Organo Tecnico : RECIPIENTI PER IL TRASPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI O LIQUEFATTI CALDAIE A GAS PER RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO • UNI EN 15420:2011 Caldaie a gas per riscaldamento centralizzato - Caldaie di tipo C di portata termica nominale maggiore di 70 kW, ma non superiore a 1 000 kW Organo Tecnico : CIG CALDAIE A TUBI DA FUMO • UNI EN 12953-6:2011 Caldaie a tubi da fumo - Parte 6: Requisiti per l'apparecchiatura della caldaia Organo Tecnico : CTI
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Articolo 6 L’articolo 6 prevede che per i controlli e le verifiche di conformità dei prodotti, l'Autorità competente possa avvalersi dell'Enea, delle Camere di Commercio, dell'Agenzia delle Dogane, della Guardia di Finanza e degli altri Organismi pubblici aventi competenza in materia. Le norme procedurali per i controlli saranno stabilite con successivi decreti attuativi, così come le spese delle attività di sorveglianza; queste ultime saranno comunque a carico dei fabbricanti o dei loro mandatari autorizzati o, in alternativa, degli importatori, secondo tariffe e modalità di versamento da definire in funzione del costo effettivo delle prestazioni. Articolo 8 L’articolo 8 stabilisce che, qualora il fabbricante non abbia domicilio o sede nel territorio comunitario e in mancanza di un mandatario, gli obblighi di garantire che il prodotto sia conforme alle misure di esecuzione e riporti la marcatura CE incombono sull’importatore. Analogamente, rientra nella responsabilità dell’importatore anche detenere e rendere disponibile la dichiarazione CE di conformità e la documentazione tecnica relativa alla valutazione di conformità eseguita. Articolo 9 Le modalità di apposizione della marcatura CE sui prodotti dovranno attenersi alle indicazioni di cui all’articolo 9 con riferimento all’allegato I per quanto riguarda le specifiche tecniche e all'Allegato II relativamente alle informazioni che dovranno essere contenute nella dichiarazione CE di conformità. Il fabbricante o il suo mandatario dovrà inoltre fornire le informazioni riguardanti gli aspetti di progettazione ambientale del prodotto conformemente alle prescrizioni contenute all'Allegato III; la valutazione della conformità dovrà avvenire, secondo le procedure di valutazione specificate nelle misure di esecuzione, attraverso il controllo interno della progettazione, di cui all'Allegato IV, ovvero il sistema di gestione, di cui all'Allegato V. ✽✽✽ Articolo 10 L’articolo 10 definisce gli interventi che l’Autorità competente dovrà attuare per garantire la conformità dei prodotti alle norme di esecuzione (clausola di salvaguardia), come il divieto temporaneo di commercializzazione del prodotto sospetto non conforme, l’ordine al fabbricante di rendere conforme il prodotto accertato non conforme, il divieto di immissione sul mercato ovvero di messa in servizio dopo che sia trascorso il termine massimo fissato per garantire la conformità del prodotto. L’Autorità competente può anche disporre il ritiro temporaneo dal mercato o dal servizio dei prodotti privi della marcatura CE e della dichiarazione di conformità, a cura e spese del fabbricante, del mandatario o dell’importatore. ✽✽✽ Articolo 12 L’articolo 12 stabilisce inoltre che l’Autorità di sorveglianza del mercato è tenuta a riconoscere come conforme alle specifiche di progettazione ecocompatibile (presunzione di conformità) ogni prodotto provvisto della marcatura CE. Se sussistono dubbi in proposito, spetta all’Autorità competente dimostrare che alcuni requisiti essenziali previsti dalle misure di esecuzione non sono soddisfatti e quindi adottare i provvedimenti necessari per impedire la libe-
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ra circolazione del prodotto, nell’ambito della procedura di cui all’articolo 10. Articolo 17 Infine, l’articolo 17 reca le sanzioni per le violazioni delle prescrizioni del provvedimento, definite sulla base di criteri di efficacia, proporzionalità e dissuasione e irrogate dalla Camera di Commercio territorialmente competente. Chiunque non rispetti il divieto di commercializzazione di prodotti non conformi è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 20 mila a 150 euro. Maria Elena Proietti
LA STANDARDIZZAZIONE NELL’AMBITO DEI SERVIZI Il processo di standardizzazione nell’ambito delle direttive di prodotto è un’attività ormai consolidata: la nuova per cosi dire frontiera della standardizzazione è rappresentata dai servizi. Il primo tassello in questo senso è stato la pubblicazione della Direttiva 2006/13/CE (più nota come Direttiva Sevizi) recepita a livello italiano con il D.Lgs 59, 26 marzo 2010, che stabilisce un quadro giuridico generale per qualsiasi servizio. Propone quattro obiettivi principali in vista della realizzazione di un mercato interno dei servizi: • facilitare la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione di servizi nell'UE; • rafforzare i diritti dei destinatari dei servizi in quanto utenti di tali servizi; • promuovere la qualità dei servizi; • stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli Stati membri. Secondo questa direttiva, gli Stati membri sono chiamati a esaminare ed eventualmente semplificare le procedure e formalità applicabili per accedere a un'attività di servizi ed esercitarla. Tra gli strumenti previsti ci sono: • l'istituzione di sportelli unici presso i quali il prestatore possa espletare tutte le formalità necessarie per esercitare la propria attività; • l'obbligo di rendere possibile l'espletamento di tali procedure per via elettronica; • l'eliminazione degli ostacoli giuridici e amministrativi allo sviluppo del settore dei servizi. Per rafforzare la libera prestazione di servizi, la direttiva inoltre prevede che gli Stati membri devono garantire il libero accesso a un'attività di servizi, nonché il suo libero esercizio sul loro territorio. Lo Stato membro nel quale il prestatore di servizi si reca potrà imporre il rispetto dei propri requisiti solo a condizione che siano non discriminatori, proporzionati e giustificati per ragioni relative all'ordine pubblico, alla pubblica sicurezza, alla salute pubblica o alla tutela dell'ambiente. Nel complesso la Direttiva contiene tutta una serie di strumenti di cooperazione tra gli Stati membri ed elementi di innovazione amministrativa che di fatto potranno contribuire all’internazionalizzazione delle imprese. Fondamentale per le imprese interessate al mercato dei servizi monitorare tutte le novità e le attività che le amministrazioni porteranno avanti per implementare le disposizioni della Direttiva. Federico Cacciatori
NORMATIVA CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI • UNI 11224:2011 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi Organo Tecnico: PROTEZIONE ATTIVA CONTRO GLI INCENDI GEOCOMPOSITI BENTONITICI • UNI EN ISO 10773:2011 Geocompositi bentonitici - Determinazione della permeabilità ai gas Organo Tecnico: COSTRUZIONI STRADALI ED OPERE CIVILI DELLE INFRASTRUTTURE, INGEGNERIA STRUTTURALE IDRANTI ANTINCENDIO A COLONNA SOPRASUOLO • EC 2-2011 UNI EN 14384:2006 Idranti antincendio a colonna soprasuolo Organo Tecnico: PROTEZIONE ATTIVA CONTRO GLI INCENDI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE E L'IMPIEGO DI GAS BIOLOGICO (BIOGAS) • UNI 10458:2011 Impianti per la produzione e l'impiego di gas biologico (biogas) - Classificazione, requisiti essenziali, regole per l'offerta, l'ordinazione, la costruzione e il collaudo Organo Tecnico: CTI IMPIANTI SOLARI TERMICI E LORO COMPONENTI - COLLETTORI SOLARI • UNI EN 12975-1:2011 Impianti solari termici e loro componenti - Collettori solari - Parte 1: Requisiti generali Organo Tecnico: CTI INDUSTRIE DEL PETROLIO E DEL GAS NATURALE • EC 1-2011 UNI EN ISO 10407-2:2009 Industrie del petrolio e del gas naturale - Attrezzatura di perforazione rotante - Parte 2: Controllo e classificazione degli elementi utilizzati nella batteria delle aste di perforazione • EC 1-2011 UNI EN ISO 15463:2004 Industrie del petrolio e del gas naturale - Controllo in campo di tubi di rivestimento, tubi di pompaggio e tubi di perforazione con estremità lisce, nuovi Organo Tecnico: UNSIDER MACCHINE MOBILI PER COSTRUZIONI STRADALI • UNI EN 500-4:2011 Macchine mobili per costruzioni stradali - Sicurezza - Parte 4: Requisiti specifici per compattatori Organo Tecnico: SICUREZZA PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVABILI • UNI ISO 18893:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili - Principi di sicurezza, ispezione, manutenzione e funzionamento Organo Tecnico : APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E RELATIVI ACCESSORI
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Formazione 2011
GIORNATE INFORMATIVE sul tema RUMORE (valido per aggiornamento R-SPP, A-SPP, certificazioni CICPND) Milano, 24 novembre 2011 CIADI nasce nel 1979 in ambito e per volontà di ANIMA e raggruppa aziende che svolgono attività di progettazione (comprese analisi acustica, consulenza e valutazione di impatto acustico ambientale), costruzione e posa in opera - chiavi in mano - e collaudo, sia nel settore industriale che in quello civile di impianti, apparecchiature, prodotti per la bonifica dall'inquinamento da rumore, con garanzia e assistenza postvendita.
Argomenti ■
ESPOSIZIONE A RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
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EMISSIONI SONORE DA IMPIANTI DI PRODUZIONE – INTERAZIONI CON IL TERRITORIO
Valutazione, prevenzione, protezione. Esposizione del personale al rumore Calcolo revisionale, valutazione e previsione nella progettazione della trasmissione del rumore dall’interno degli edifici all’esterno dello stesso ■
LEGISLAZIONE VIGENTE E SUA APPLICAZIONE NELL’INDUSTRIA
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CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI SONORE VERSO AMBIENTE ESTERNO
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VALUTAZIONE TECNICO/ECONOMICA DEL PRODOTTO INSONORIZZATO
Normative Nazionali ed Internazionali L’insonorizzazione del “prodotto”. Aspetti pratici di insonorizzazione Vantaggi e svantaggi di una corretta insonorizzazione
Destinatari Amministratore legale, datori di lavoro, direttore divisione consumer, direttore generale, direttore r&d, direttore tecnico, product line manager, product specialist and hydraulic engineer, responsabile ingegneria, responsabile progettazione sistemi industriali, dirigenti, responsabile ricerca sviluppo, RSPP e tutte le figure coinvolte nella gestione della prevenzione.
Utilità per i partecipanti ■
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Acquisire dimestichezza con la metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da impianti e macchinari. Conoscere le principali leggi della fisica acustica per orientarsi sugli interventi di bonifica acustica. Esemplificare possibili interventi di bonifica acustica nell’industria, misure di prevenzione e protezione adottabili. Richiamare gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente. Aumentare la conoscenza sugli obblighi e sulle responsabilità del datore di lavoro e di tutte le figure coinvolte nella gestione della prevenzione a tutela della salute dei lavoratori esposti al rumore. Aggiornarsi in materia di esposizione al rumore sul posto di lavoro, illustrando le novità introdotte dal D.Lgs. 81/08.
Per informazioni: Segreteria CIADI - Tel. 02.45418576 - ciadi@anima.it
Associati Ciadi
– www.ciadi.it
MERCATO
Dai rifiuti un aiuto per combattere i cambiamenti climatici IBT Group è parte del progetto di ricerca europeo “Clim-Wastener” per lo sviluppo di un’innovativa applicazione ORC volta al recupero del calore di scarto
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BT Group, azienda della “green economy” con sede a Villorba (Treviso), leader in Italia nei sistemi di autoproduzione energetica con turbina a gas senza olio per la cogenerazione, ha ottenuto un finanziamento dal programma europeo “Life plus” per lo sviluppo dell’innovativo progetto “Clim-Wastener”, volto a contrastare le cause dei cambiamenti climatici legate all’inefficienza energetica nell’industria dello smaltimento dei rifiuti, grazie all’utilizzo del calore di scarto per produrre elettricità “verde”. Il progetto da circa 2.5 milioni di euro prevede la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione e la divulgazione scientifica di un impianto integrato che consenta il recupero del calore di scarto proveniente da turbine alimentate a biogas e utilizzate per la produzione di energia elettrica. Attualmente, infatti, la maggior parte del calore prodotto da turbine o motori alimentati dal biogas ottenuto dai rifiuti è disperso nell’ambiente o comunque poco valorizzato, impedendo agli impianti di raggiungere valori di efficienza energetica superiori al 30%. Nello specifico, il progetto Clim-Wastener è volto a sviluppare un’applicazione pilota basata su una macchina ORC (Organic Rankine Cycle) che operi congiuntamente all’interno di un impianto di cogenerazione situato presso una discarica nel sud della Francia. Questo intervento dovrebbe innalzare la potenza prodotta dall’impianto di 125 kW da utilizzare in loco, migliorandone l’efficienza elettrica fino oltre il 40%, il tutto con zero emissioni. L’impianto - già un modello nel campo delle discariche in quanto realizzato con 5 turbine a gas “oil free” per 1 MW di potenza che garantiscono bassissime emissioni - grazie al nuovo sistema stabilirà un primato nell’efficienza del recupero energetico dai rifiuti e rappresenterà un esempio importantissimo di quanto può essere realizzato per ridurre l’impatto ambientale creato dagli scarti delle attività umane. La macchina a tecnologia ORC GE-Calnetix Clean Cycle 125, grazie alla sua adattabilità funzionale anche a basse temperature, si è aggiudicata la gara pubblica indetta con lo scopo di individuare il miglior prodotto a disposizione nel mercato per il tipo di sperimentazione prevista nell’ambito di Clim-Wastener. IBT è stata invitata a partecipare al progetto europeo grazie alla sua esperienza decennale nel campo dei sistemi di au-
toproduzione energetica a alta efficienza e basso impatto ambientale. Del consorzio fanno parte altre 7 tra aziende pubbliche, private e non profit. "IBT è onorata di essere stata scelta per questo innovativo progetto destinato a dare un enorme contributo ambientale in termini di maggior risparmio energetico e incentivazione al recupero di materiali di scarto per produrre energia”: ha commentato Ilario Vigani, Presidente di IBT Group. IBT dovrà occuparsi in particolare della promozione nell’Europa meridionale del progetto al fine di far conoscere l’applicazione della tecnologia ORC e i vantaggi che ne derivano anche a tutte quelle realtà industriali che possono beneficiare da recupero del calore di scarto dei loro processi produttivi. Il progetto Clim-Wastener è iniziato nel gennaio 2010 e si concluderà nel dicembre 2012. Le varie fasi del programma comprendono lo sviluppo di un impianto prototipo, la sua messa in funzione per la fine del 2011 e la successiva divulgazione scientifica dei risultati ottenuti dalla sperimentazione nel corso dell’anno successivo, culminante con un evento mediatico che si terrà a metà del 2012 ✽✽✽ Il progetto Clim-Wastener è stato sviluppato grazie al contributo di Life plus, programma di fondi dell’Unione Europea mirato alla formulazione e all'attuazione della politica e della legislazione comunitarie in materia ambientale al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. Dal 1992 LIFE plus ha finanziato 3115 progetti, contribuendo a finanziare 2 bilioni di euro per la protezione del pianeta. ✽✽✽ Dal 2001 IBT è partner esclusivo per l’Italia di Capstone Turbine Corporation, unico produttore al mondo di sistemi energetici con turbine a gas "oil-free". Questa particolare tecnologia consente di ottenere impianti di cogenerazione per la produzione combinata di energia elettrica e termica che garantiscono bassa manutenzione, emissioni contenute e una sensibile riduzione dei consumi. Fondata in California nel 1988, Capstone vanta oltre 100 brevetti registrati, più di 6000 installazioni nel mondo e oltre 21 milio❒ ni di ore di funzionamento.
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MERCATO
Vimar e CasaClima Una partnership per offrire soluzioni impiantistiche energeticamente e ambientalmente sostenibili
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opo un intenso iter di selezione, che si è concluso con un audit in cui i principali enti aziendali sono stati fattivamente coinvolti, Vimar è diventata partner di CasaClima, agenzia di Bolzano che ha elaborato una serie di protocolli volti a promuovere il concetto di bioedilizia, di ecocompatibilità e di certificazione energetica dell’edificio. Si tratta di un’organizzazione di esperti che operano nel rispetto dei protocolli da essa imposti e sviluppano, assieme all’agenzia, un’intensa attività di informazione e formazione sull’intero territorio italiano. La collaborazione è stata avviata con l’obiettivo di soddisfare maggiormente i bisogni del mondo edile offrendo soluzioni impiantistiche in linea con i criteri di certificazione. Infatti, in un contesto edilizio
in cui il concetto di sviluppo sostenibile comincia sempre di più ad essere l’elemento portante di molti progetti, la domotica Vimar gioca un ruolo fondamentale come punto qualificante di una progettazione impiantistica che risponda ai requisiti di sostenibilità, in particolare rispetto all'impatto che la costruzione e il suo mantenimento comportano sull'ambiente, sul consumo energetico e sulla sicurezza. Questa partnership troverà quindi concrete applicazioni nel supporto qualificato che la rete di Key Account Vimar è in grado di fornire al mondo della progettazione, per far si che l’edificio sia realizzato, anche dal punto di vista impiantistico, secondo i protocolli di certificazione energetica Casa❒ Clima.
Otto nuovi impianti fotovoltaici tra le Marche e l’Abruzzo Saranno realizzati da Siemens Italia per Viridis Energia
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l Settore Energy di Siemens Italia ha ricevuto un ordine per la realizzazione chiavi in mano di otto impianti fotovoltaici. Le centrali saranno costruite nelle Marche e in Abruzzo, tra il mare Adriatico e gli Appennini. L’azienda committente è Viridis Energia, joint venture tra Echidna SpA e La.G.I. Srl. Una volta in esercizio gli impianti produrranno una potenza combinata di 14 MW di picco e saranno in grado di fornire energia elettrica a circa 5000 famiglie. In qualità di EPC contractor, Siemens è responsabile della realizzazione chiavi in mano, dell’ingegnerizzazione e della gestione degli impianti fotovoltaici. Lo scopo di fornitura include la gamma completa di componenti Siemens, co-
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me inverter, apparecchiature di media tensione, e il sistema di monitoraggio e controllo. Siemens ha già ricevuto dallo stesso cliente un ordine per la costruzione di altri 3 impianti fotovoltaici nelle Marche. Lo scorso anno in Italia Siemens ha ricevuto ordini per impianti fotovoltaici per una capacità combinata di oltre 30 MW. Gli impianti fotovoltaici fanno parte del portfolio ambientale di Siemens. Nell’anno fiscale 2010, il fatturato derivante da tale portfolio ha registrato un totale di circa 28 miliardi di euro, attestando l’azienda quale primo fornitore al mondo nell’offerta di tecnologie “ecofriendly”. ❒
Controlli è tornata italiana Attraverso un’operazione di management buy-out, la dirigenza aziendale e B.Group acquisiscono il 100% della storica azienda genovese leader nei sistemi di regolazione per impianti HVAC
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tica di reciproca e proficua ontrolli srl di Sant’Olcese collaborazione. (Genova), la più antica impresa nazionale operante nel settore della termoregolazione ✽✽✽ e del confort ambientale, lo scorso 11 agosto è stata acquisita da B.Group SpA e dal management aziendale rileL’azienda ligure è stata tra le prime in Italia a introdurre una vando da Schneider Electric SA il 100% del capitale socialinea completa di regolatori, servocomandi e valvole per imle. Nel ruolo di Amministratore Delegato è stato confermapianti di riscaldamento e condizionamento e a proporre, già to Michele Monacelli e nel 1950, una gamma di con lui l’intera organizapparecchiature e sistezazione esistente. mi di regolazione per gli Controlli è specializzata impianti termici induin regolazione, controlstriali. Ogni progettalo e supervisione di imzione e lavorazione viepianti HVAC (Heating ne sviluppata e realizzaVentilation Air Condita internamente a contioning) e di processi ferma di un vero e protermici industriali. Nel prio "made in Italy tec2010 ha registrato un nologico" basato sull’infatturato di 17 milioni di tegrazione meccanica, euro, con una quota di elettrica ed elettronica. export del 40%, un EbitGli impianti di Sant' Olda del 16%; ha 95 dicese, vicino a Genova, pendenti in Italia e una si estendono su un'area rete commerciale e di assistenza estesa in 25 paesi. di 6000 metri quadrati e occupano personale specializzaL’obiettivo della holding bolognese, controllata da Isabella to in lavorazioni altamente automatizzate e gestite con liSeragnoli nonché dai manager della stessa B.Group, è di nee robotizzate per il montaggio e la taratura di parti e proacquisire medie aziende con buone potenzialità di crescidotti finiti, sia elettronici che meccanici. ta nei mercati internazionali AIla ricerca e sviluppo è affidato il compito di progettazioLe strategie future del management interno e di B.Group ne delle valvole e dei servocomandi, mentre il laboratorio mirano ad accelerare lo sviluppo nazionale e internazioprove consente di testare la vita media e le funzionalità dei nale dell’azienda, sia per linee interne sia tramite future acprodotti. quisizioni, attraverso un restyling della Il risultato di questo impegno si concretizza gamma esistente e con l’introduzione di nella qualità della produzione testimoniata nuovi prodotti e servizi di elevata qualità, anche dall'adozione delle procedure “six mantenendo il focus sul core business delsigma”, dall'operare in sistema di qualità la regolazione per il comfort ambientale e ISO9000 e dalla certificazione Ped per tutte per il risparmio energetico. Grazie ai nuole valvole prodotte. vi investimenti previsti, al potenziamento La struttura commerciale e marketing opera dell’organico tramite l’assunzione di nuopresso la sede di Sant’Olcese e dispone di ve professionalità specifiche e al rinnovo Uffici vendite a Milano e a Roma del parco macchine di produzione, ConUn'attenzione particolare è rivolta al canatrolli intende lanciare la sfida ai mercati le OEM, nel quale l’azienda opera da anni con un rinnovata energia. Rimangono cocon professionalità, tale da essere riconomunque solidi i rapporti con il gruppo sciuto partner ideale di costruttori di macSchneider Electric, a cui Controlli conti- Michele Monacelli confermato chinari per condizionamento, riscaldamennuerà a fornire i propri prodotti in un’ot- Amministratore Delegato di Controlli to e refrigerazione. ❒
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MERCATO
Aria di divertimento a Rainbow Magicland
È
stato inaugurato lo scorso 25 maggio Rainbow MagicLand, il nuovo grande parco divertimenti della capitale. Realizzato da Alfa Park, società specializzata nei parchi a tema, Rainbow MagicLand si estende su una superficie complessiva di 600.000 mq ed offre ben 35 attrazioni suddivise in 24 aree a tema, 6 delle quali ispirate a personaggi del Gruppo Rainbow molto noti ai bambini come le fa-
tine Winx, Moster Allergy, l’avventuriero Huntik e PopPixie. Il comfort degli ambienti fatati di Rainbow MagicLand è stato affidato a 8 rooftop Clivet in grado di trattare complessivamente ben 200.000mc/h, garantendo un comfort affidabile, flessibile ed efficiente. Ed a breve Clivet fornirà alla struttura altri rooftop CSRN di taglia maggiore, che assicureranno il trattamento di ulteriori 200.000mc/h di aria. ❒
Impianto tecnologico ad alta efficienza energetica per un centro commerciale Consente di ottimizzare e razionalizzare i costi di climatizzazione. Carrier ha fornito le apparecchiature per la centrale termica e frigorifera
“Z
sono la Solution Real Estate con ero Center” è un centro Astrim Spa come general concommerciale di 24mila tractor e Carrier Spa per la fornimetri quadrati inaugurato nell’aprile scorso situato sulla strada tura delle unità di refrigerazione. che collega Treviso a Padova. Il siL’impianto è dotato di una centrastema dell’impianto tecnologico le di trigenerazione alimentata a di produzione energetica ha visto gas metano e biomassa legnosa un investimento iniziale di 2,3 che serve le unità di climatizzamilioni di euro utilizzando la lozione delle singole unità commergica ESCO. In questo modo il geciali attraverso un impianto di distore dell’impianto per 20 anni stribuzione a 4 tubi, con circuiti garantirà il corretto funzionaseparati per la fornitura di fluido mento dell’intero impianto pun- Vista parziale della centrale termica termovettore caldo e refrigerato. tando a ottimizzare e razionalizzarne i costi, riducendo la La centrale termica è composta da: bolletta dei gestori dei negozi e degli spazi commerciali. • 3 generatori di calore a condensazione, alimentati con gas La soluzione risponde ad esigenze di produzione e gestiometano di rete con potenza nominale unitaria di 800 kW(t); ne dell’energia in termini di calore, refrigerazione e auto• un generatore di calore ad alta temperatura, alimentato produzione di energia elettrica, finalizzandole alla riduziocon pellet da legno con potenza nominale di 300 kW(t); ne dei costi, all’abbattimento del• un cogeneratore elettrico, con le emissioni inquinanti, nell’ottimotore endotermico a gas metano ca della razionalizzazione enerdi rete con potenza di 290 kW(t). getica. L’impianto di per sé non La centrale frigorifera si compone presenta soluzione tecnologicadi: mente innovative ma si configura • un assorbitore Carrier-Sanyo molto interessante per il mix tec16LJ alimentato ad acqua calda, nologico e la progettualità, in proveniente dal generatore, con grado di ottimizzare diversi una potenza frigorifera di 190 kW; aspetti:contrattualizzazione, rea• 3 refrigeratori Carrier 30 XW lizzazione, gestione, costi di inAquaforce, condensati ad acqua tervento, impatto ambientale. ad alta efficienza da circa 1500 I soggetti coinvolti nell’iniziativa Vista parziale della centrale frigorifera ❒ kW ciascuno.
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Alta efficienza energetica allo stadio di Dortmund L’impianto tedesco, che accoglie quasi 81 mila spettatori, utilizza le pompe di Wilo Stratos per il sistema di distribuzione dell’acqua calda sanitaria e il riscaldamento degli uffici, delle strutture di ricevimento e dello strato erboso
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li impianti tecnologici di una struttura come quella dello stadio di Dortmund giocano un ruolo determinante nel raggiungimento di buoni risultati nell’ottimizzazione delle risorse energetiche. Le pompe ad alta efficienza della serie WiloStratos sono state installate nella sottostazione dell’impianto di riscaldamento presente nella tribuna Nord. I risultati di questo intervento sono stati immediatamente percepiti dal contatore di energia che ha registrato un consistente calo di consumi energetici. Con l’impiego di una pompa ad alta efficienza Wilo-Stratos è possibile ridurre il consumo energetico fino al 70% rispetto a una pompa gemellare non regolata che consuma circa 8000 kWh/anno. Percentuali di risparmio sensibilmente superiori sono state raggiunte nella sottostazione di distribuzione di acqua sanitaria, nell’ufficio di Servizio di Sicurezza e nei servizi igienici degli spettatori della tribuna Nord, dove con l’avvenuta sostituzione delle pompe vecchie con altre pompe ad alta efficienza si prevede un risparmio tra il 75 e l’85 %. I costi degli investimenti per le nuove pompe ad alta efficienza Wilo-Stratos verranno ammortizzati in meno di cinque anni. L’impianto di riscaldamento dello stadio è in esercizio permanente: l’utilizzo intensivo della struttura, infatti, va oltre le partite di calcio casalinghe del Borussia Dortmund: gli uffici, i locali per le conferenze e le esposizioni come anche le zone gastronomiche nelle tribune, vengono utilizzate regolarmente. Ognuna delle 50 pompe di riscaldamento presenti
nelle sottostazioni e nei collettori di distribuzione dello stadio accumulano, complessivamente, tra 5100 e 5500 ore di esercizio all’anno. Con la sostituzione progressiva delle vecchie pompe non regolate con quelle ad alta efficienza Wilo è possibile raggiungere risparmi sui consumi di energia elettrica maggiori di 36.000 kWh/anno, corrispondenti alla riduzione sui costi per l’energia elettrica di circa 7000 euro. La produzione del calore per la zona tribune, ma anche per il riscaldamento del tappeto erboso di avviene in una centrale di riscaldamento ampiamente dimensionata disposta sotto la tribuna Sud. Il cuore è rappresentato da tre caldaie a gas, dimensionate in modo tale che le partite possano svolgersi senza intoppi anche in presenza di un freddo intenso. Ogni caldaia fornisce 1600 kW, due di queste sono in esercizio mentre la terza è di riserva. La distribuzione del calore avviene per esigenze di impianto con pompe a velocità fissa, allo scopo sono utilizzate quattro pompe a motore ventilato Wilo-CronoLine-IL. Il riscaldamento del tappeto erboso, che nel periodo invernale viene attivato 24 ore prima della partita, è dotato di una propria sottostazione con un proprio circuito di riscaldamento e scambiatore di calore a piastre con una potenza di 1300 kW. Accanto alle pompe di riscaldamento sono presenti anche gruppi di pressurizzazione idrica Wilo dove sono state impiegate 4 pompe centrifughe estremamente silenziose (40 dBA) progettate con la tecnologia del rotore bagnato Wilo-Multi❒ vert MVIS.
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RECENSIONI TECNICA DELLA PREVENZIONE INCENDI
GUIDA AI MARI DELLA LIGURIA, DELLA TOSCANA E DEL LAZIO
Ed. Dario Flaccovio Editore Euro 45,00
Il volume, giunto alla terza edizione, affronta quella vasta e complessa materia che va sotto il nome di prevenzione incendi, con la quale viene comunemente identificato l’insieme delle misure e accorgimenti volti a limitare la comparsa e le conseguenze degli incendi Gli autori analizzano in una prima parte il fenomeno incendio in sé, andando a studiarne gli aspetti chimico-fisici, focalizzando il processo di combustione e i combustibili. La seconda parte prende in esame le soluzioni tecniche preventive per la riduzione di frequenza, probabilità e ampiezza dell’insorgenza dell’evento e dei danni conseguenti, oltre che le misure per l’estinzione e il contenimento di danni da esplosione. Da ultimo, vengono affrontati i temi della protezione passiva e attiva. Il testo, frutto di esperienze fatte a differenti livelli, è rivolto ai tecnici di ogni ordine e grado quale utile strumento di lavoro e diffusione della cultura antincendio.
La fortunata collana delle Guide ai mari Zanichelli da trent'anni costituisce un sicuro punto di riferimento per i diportisti che esplorano il Mediterraneo. La Guida ai mari della Liguria, della Toscana e del Lazio è la più completa e aggiornata guida dedicata a quest'area di navigazione, una delle mete più classiche per una crociera lungo le coste tirreniche della penisola italiana. Da Ventimiglia a Ventotene, coste e arcipelaghi si alternano e costituiscono una vera antologia dei paesaggi del Mediterraneo: borghi marinari, spiagge e scogliere isolate, ma anche grandi città con un entroterra tra i più belli e ricchi di cultura al mondo.
a cura di Pierluigi Grasselli Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 28,00 I saggi contenuti in questo volume, opera di docenti universitari e di operatori economici e sociali, propongono una lettura dell'impresa, con particolare attenzione a quella piccola e media. Nel volume, che è stato voluto da Confapi Umbria, si avanza l'ipotesi che l'impresa, generando reddito ed occupazione, ed anche operando sui valori e le relazioni del territorio, possa dare un contributo essenziale al bene comune. Si mostra quindi come, per procedere in questa direzione, occorrano nuove relazioni, in un'atmosfera di fiducia reciproca, tra l’impresa e gli altri partecipanti alla costruzione suddetta. Dopo una riflessione iniziale su persona, impresa e sviluppo per il bene comune, vengono analizzate le molteplici connessioni tra quest'ultimo e l'impresa, attraverso le relazioni con i vari stakeholder. Pierluigi Grasselli ha insegnato come professore ordinario di Politica economica nella Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia.
FENOMENI FRANOSI
COSCIENTI EVASORI
Maurizio Tanzini Ed. Dario Flaccovio Editore 2011 Euro 48,00
Alessandro Turchi Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 23,00
La progettazione di adeguate opere per la salvaguardia di abitati e di manufatti assume un ruolo fondamentale per la conservazione del suolo e per evitare il più possibile le calamità naturali dovute ai fenomeni franosi. Il volume descrive il complesso iter attraverso il quale è identificato ed analizzato un fenomeno franoso. Lo studio di un fenomeno franoso, una delle problematiche geotecniche più complesse e difficili, coinvolge diverse competenze e aspetti tipicamente interdisciplinari. Aspetti particolarmente critici dell’iter progettuale riguardano le indagini in sito e in laboratorio, svolte da imprese e laboratori d’elevato profilo professionale, sotto la stretta supervisione del geologo e dell’ingegnere geotecnico. Questa seconda edizione è stata corredata di un nuovo capitolo che tratta sia dell’EC7 sia delle nuove NTC, fornendo degli esempi applicativi di analisi di stabilità dei pendii e dei fronti di scavo sia in assenza sia in presenza di interventi di stabilizzazione.
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Paolo Lodigiani Ed. Zanichelli, 2011 Euro 66,00
L’IMPRESA E LA SFIDA DEL BENE COMUNE
CINQUE MODI EFFICACI PER CRESCERE. DALLA CUSTOMER CARE AL CUSTOMER SERVICE
Donatella Rampado Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 18,00
Moderni paladini di una coscienza informata a ideali di pace e di solidarietà o miopi trasgressori della legge tributaria, che proprio nel perseguimento di fini solidaristici trova la sua ultima giustificazione? Muovendosi al confine tra diritto, politica e morale, gli obiettori fiscali continuano a sfidare lo Stato impositore e a rivendicare il diritto di non finanziare col proprio denaro le spese pubbliche riprovate in coscienza. Il volume intende ripercorrerne le tracce e offrire al lettore un quadro aggiornato e sufficientemente esaustivo del fenomeno, valutandone la legittimità giuridica, l'efficacia politica e il grado di eticità.
Questo libro è dedicato a chi vuole rendere la propria organizzazione più ricettiva e orientata al cliente. I responsabili del marketing sono sempre più spesso facile preda di trappole comuni e mode temporanee. L'autrice, facendo tesoro di una profonda e concreta esperienza sia come imprenditrice che come consulente aziendale, ha sviluppato un testo agile ed essenziale proprio in aiuto di chi voglia evitare i più compromettenti (e purtroppo comuni) errori di relazione con i clienti. Una guida operativa che fornisce anche spunti e idee innovative per orientarsi al cliente e fidelizzarlo senza dover spendere un patrimonio o necessariamente abbassare i prezzi.
Alessandro Turchi è professore associato di Diritto tributario nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
Donatella Rampado è un'imprenditrice esperta di marketing e comunicazione. Su tali tematiche scrive articoli per diverse testate di informazione locali e nazionali. È fondatrice e presidente di A.R.C. Consulting, società di consulenza strategica e formazione.
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E R G N I 2 K A A 1 emB R M - v FIE 9 o INI nRIM E N E
5a Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibili www.keyenergy.it
In contemporanea con:
www.ecomondo.com
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Organizzata da:
www.cooperambiente.it
NEWS Sistema ibrido integrato per il comfort ambientale
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ell’ottica dello sviluppo di sistemi ibridi integrati per il comfort ambientale Baxi ha studiato e realizzato Luna Platinum CSI (Complete System Integration), in cui diverse tecnologie e fonti energetiche (solare termico, pompa di calore aria/acqua e caldaia a gas a condensazione) interagiscono per fornire soluzioni complete ed energeticamente efficienti per garantire sempre il massimo comfort (in sanitario, in riscaldamento e in raffrescamento) con la massima efficienza indipendentemente dalle condizioni ambientali esterne. Grazie a una gestione elettronica sofisticata e a un continuo monitoraggio dei fattori climatici, il sistema è in grado di verificare costantemente l’apporto di energia rinnovabile e il suo rendimento, “scegliendo” di volta in volta quale fonte energetica utilizzare. Con la scelta di un accumulo di acqua primaria da 300 litri, l’energia solare viene sfruttata al massimo anche per l’acqua destinata agli impianti radianti, mentre l’adozione di un accumulo di 300 litri integrato con una caldaia a condensazione di 33 kW garantisce le prestazioni in produzione di acqua
caldaia sanitaria non solo in caso di prelievi contemporanei, ma anche in caso di successivi prelievi continuativi. Questo porta Luna Platinum CSI alla categoria “3 stelle sanitarie” secondo EN 13203. L’accumulo è alimentato da energie rinnovabili (sole e aria) quando queste sono disponibili e, solo in caso di non sufficiente apporto della fonte rinnovabile, la temperatura dell’acqua viene mantenuta grazie all’intervento della caldaia a condensazione, senza quindi l’uso di resistenze elettriche. L’igienicità della produzione di acqua calda sanitaria è inoltre garantita da uno scambio indiretto con l’acqua primaria dell’accumulo, evitando quindi il problema della prevenzione antilegionella. Una soluzione completa e compatta, che occupa meno di un metro quadrato. non ha ingombro né a pavimento né a parete di componenti idraulici o per la gestione elettronica del sistema ed è predisposta per un facile e immediato collegamento all’impianto dell’abitazione, avendo tutti gli elementi per la gestione idraulica ed elettronica integrati al proprio interno: gestione idraulica ed elettronica di un sistema solare; gestione idraulica ed elettronica della pompa di calore; gestione idraulica ed elettronica di zone miste, 2 in bassa temperatura (indipendenti) e 1 in alta temperatura. Luna platinum CSI è dotata di pannello di controllo e interfaccia utente per installazione a parete (via fili o wireless) con ampio text display, manopola di regolazione, tasti di selezione menù e retroilluminazione. CSI consente la gestione personalizzata della temperatura esterna per l’attivazione della pompa di calore. L’ampio campo di modulazione (1:10) determina una maggiore efficienza data da minori accensioni e spegnimenti dell’apparecchio. Infine, si segnala l’innovativo sistema Gas Adaptive Control (GAC): la nuova elettronica di controllo abbinata a una nuova valvola a gas elettronica che garantisce un controllo automatico della combustione per mantenere costantemente i valori di massima efficienza. www.baxi.it
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Sistema portatile per taglio al plasma
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hermal Dynamics presenta Cutmaster 12 Plus, un sistema portatile per taglio al plasma da 40 A e 110 V / 230 V. Il sistema offre una capacità di taglio di qualità di 12 mm su acciaio dolce ed è in grado di eseguire occasionalmente tagli fino a 15 mm con alimentazione a 230 V. Con alimentazione a 110 V il sistema offre taglio di qualità fino a 8 mm e una capacità massima di taglio di 10 mm. Il sistema si predispone automaticamente all’alimentazione a 230 V o a 110 V, rivelandosi strumento ideale nei cantieri e in officina. Il fattore di servizio del Cutmaster 12 Plus è 40% a 40 A (230 V) e il sistema è dotato di connettore torcia avanzato ATC per un cambio torcia comodo e senza bisogno di attrezzi. Viene anche fornita di serie la nuova torcia SL40, una versione più piccola e più leggera della Thermal Dynamics 1Torch. La nuova torcia usa la tecnologia Vent2Shield, uno degli ultimi perfezionamenti tecnologici delle torce al plasma, che ricicla il gas di raffreddamento scaricato e lo usa come gas di protezione, riducendo così in modo significativo la portata di aria richiesta a soli 91 l/min e rendendo possibile l’uso del sistema con compressori più piccoli. www.thermadyne.com
NEWS Satellite sanitario
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l satellite “Satk101” della Caleffi è un sistema a due vie particolarmente indicato per impianti di produzione di acqua calda sanitaria in presenza o meno di fonti energetiche rinnovabili. La semplicità e la compattezza rendono questo dispositivo molto efficiente e nel contempo risolutivo riguardo alla bonifica antilegionella. Di fatto, il satellite consente, in modo estremamente semplice, lo scambio termico tra due fluidi meccanicamente separati. La separazione tra i due fluidi assicura la salvaguardia di potabilità (primario di acqua tecnica e secondario di acqua sanitaria) e limiti di pressurizzazione diversi, nonché la salvaguardia dei trattamenti chimicofisici. Il satellite Satk101 (versione meccanica) non richiede alcun consenso elettrico, in quanto l’attivazione dello scambio termico è semplicemente basata su attuatore idraulico a pressione differenziale. www.caleffi.it
Sensori pH/ORP
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merson Process Management ha introdotto il nuovo sensore di pH/ORP (Oxidation Reduction Potential) della Rosemoun Analytical “modello 3900”, ideato per soddisfare un’ampia gamma di applicazioni industriali. Offrendo il più ampio range di temperatura operativa di ogni altro sensore general-purpose, è il primo che può funzionare anche sottozero, garantendo accuratezza da -10 a 100 °C. Ciascun sensore è realizzato per montaggio da tre quarti di pollice a un
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pollice, consentendo l’impiego su tubazioni piccole e permettendo un’elevata versatilità in applicazioni a inserzione, immersione e a deflusso. Lo strumento utilizza la tecnologia brevettata AccuGlass, una speciale formulazione del vetro del sensore che è stata ideata per applicazioni critiche, in quanto resistente alla rottura. Inoltre, l’elettrodo di riferimento con doppia giunzione in teflon protegge maggiormente il sensore dagli ioni che possono avvelenarlo. L’incapsulamento completo del sensore elimina la possibilità di infiltrazioni o di problemi correlati all’umidità, riscontrati in altri sensori di pH/ORP. Oltre alla diagnostica dell’elettrodo di misura, è disponibile una diagnostica dell’elettrodo di riferimento, che semplifica la programmazione e l’esecuzione delle manutenzioni e riduce il rumore di fondo, rendendo la misura molto stabile. Inoltre, la compensazione in temperatura avviene con maggiore rapidità rispetto alle precedenti generazioni. www.Emerson.com
Tenuta meccanica doppia
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V Glasscoat” realizzata dalla Fluiten è una tenuta doppia premontata a cartuccia e collaudata a banco per semplificare le operazioni di montaggio, prevenendo errori di posizionamento e riducendo i tempi di intervento. La flangia è smaltata, mentre gli anelli di tenuta e contatto col fluido di processo sono in carburo di silicio monolitico sinterizzato contro un anello stazionario in grafite a elevata compatibilità chimica e basso coefficiente di attrito. Questa combinazione, collaudata in centinaia di applicazioni, evita un grave danno allo smalto dell’albero in caso di rottura per urto dell’anello stesso. Altra caratteristica importante è la tenuta lato prodotto con “doppio bilanciamento”: in caso si manifestino cali
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di pressione del liquido di sbarramento, la tenuta mantiene il contatto tra le superfici evitando la perdita di liquido e il probabile irreversibile distacco degli anelli di tenuta. La tenuta è disponibile in due versioni: con tecnologia “Fluigrid”, adatta al funzionamento a secco con anelli di tenuta a contatto, e con tecnologia “Fluilift”, non a contatto, in cui il fluido barriera è un gas inerte, anziché un liquido, per prevenire ogni tipo di contaminazione del processo. www.fluiten.it
Attrezzature per taglio, saldatura e riscaldo a fiamma
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arris Calorific è la sede Italiana della Divisione Internazionale della società americana Harris Products Group, da oltre un secolo all’avanguardia a livello mondiale nel campo delle attrezzature per taglio, saldatura e riscaldo a fiamma. L’offerta è costituita da una vasta gamma di impugnature, lance, riduttori di pressione, cannelli, punte e accessori per macchine da taglio. Dal 2006 Harris fornisce anche leghe di apporto per saldobrasatura di altissima qualità, utilizzate in molteplici settori, quali idraulica, climatizzazione, utensileria, automotive ed edilizia. Harris ha sviluppato quella che è riconosciuta come la più avanzata e migliore attrezzatura per il taglio, il riscaldo e la saldobrasatura con ossigeno e propano, scegliendo di specializzarsi in questo settore per offrire prodotti sempre innovativi e affidabili. Harris è una delle poche aziende operanti nel settore che realizza i propri prodotti negli Stati Uniti (in Ohio e Georgia) e in Europa (in Polonia). www.harrisproductsgroup.com
FIERE, CORSI E CONVEGNI
DA EFFETTUARE
EFFETTUATE
PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE ANNO 2011 data (*) 27-30 GENNAIO A 8-11 FEBBRAIO B 23-26 FEBBRAIO B 2-6 MARZO T 22-26 MARZO T 23-25 MARZO B 23-25 MARZO B 30 MAR.-2 APRILE B 30-31 MARZO 5-9 APRILE T 11-15 APRILE A 2-6 MAGGIO T 4-6 MAGGIO A 31 MAG-4 GIUGNO A 5-8 GIUGNO A 28 GIU.-3 LUGLIO T 5-7 OTTOBRE B 5-8 OTTOBRE A
nome MACEF PRIMAVERA bC India-Bauma Conexpo Show CHEMTECH SAMOTER CONEXPO CON/AGG OMC MADE IN STEEL TERMOIDRAULICA CLIMA POWER & ELECTRICITY World Africa SMOPYC DJAZAGRO CeMAT SOLAREXPO & GREENBUILDING CTT IRAN FOOD + BEV TEC THERMPROCESS-GIFA CHEM MED MADE
sede MILANO MUMBAI, India MUMBAI, India VERONA, Italia LAS VEGAS, USA RAVENNA, Italia BRESCIA, Italia PADOVA, Italia JOHANNESBURG,S.Africa ZARAGOZA, Spagna ALGERI, Algeria HANNOVER, Germania VERONA, Italia MOSCA, Russia TEHERAN, Iran DUESSELDORF,Germania MILANO, Italia MILANO, Italia
5-8 OTTOBRE 18-21 OTTOBRE 20-22 OTTOBRE 21-25 OTTOBRE 2-5 NOVEMBRE 8-11 NOVEMBRE
SAIE A+A TEKNOMOTIVE HOST ECOMONDO ITALIAN EXPO
BOLOGNA, Italia DUSSELDORF, Germania BRESCIA, Italia MILANO, Italia RIMINI, Italia ERBIL, Iraq
A B B A A
Associazioni di riferimento FIAC UCoMESA ANIMA / settori ind. chimica UCoMESA, AISEM UCoMESA ANIMA / settori energia CICOF ASSOTERMICA, COAER ANIMA / settori energia UCoMESA ASSOFOODTEC AISEM COAER UCoMESA ASSOFOODTEC CICOF ANIMA / settori ind. chimica ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI, ASSOSIC, UNAC UCoMESA ASSOSIC UCIF ASSOFOODTEC ITALCOGEN ASSOFOODTEC, ANIMA
DA EFFETTUARE
TRACCIA 1° SEMESTRE ANNO 2012 data 26-29 GENNAIO 23-25 FEBBRAIO 28 FEB.-3 MARZO 3-7 MARZO 13-15 MARZO 27-30 MARZO
(*) A A T B A B
nome MACEF PRIMAVERA ACREX India IPACK IMA EUROPAIN WETEX MCE EXPOCOMFORT
sede MILANO BANGALORE, India MILANO, Italia PARIGI, Francia DUBAI, U.A.E. MILANO, Italia
Associazioni di riferimento FIAC AVR ASSOFOODTEC, ANIMA ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia-ambiente ANIMA/settori HVAC + energia (Acism, AquaItalia, Avr, Assopompe Assotermica, Climgas, CoAer, Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc)
(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale
LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere
Ottobre 2011 - L’Industria Meccanica
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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 653 – 1° Quindicina di settembre 2011 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 671 (ottobre 2011) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 17 – 24 gennaio 2011 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 664 (gennaio-febbraio 2011) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2011) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 665 (marzo 2011) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it
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L’Industria Meccanica - Ottobre 2011
LISTINO PREZZI
MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 653 (Piazza di Milano)
1a QUINDICINA DI SETTEMBRE 2011
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