l'Industria Meccanica n. 672, novembre 2011

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672 novembre 2011

Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano

672 novembre 2011 Fondata nel 1919

Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e

Il “caso Fiat”, il pensiero di ANIMA e Confindustria

Lettere dei Presidenti, Sandro Bonomi ed Emma Marcegaglia MERCATO Acciaio, un mercato vasto ma ancora poco conosciuto PROGETTO DOGANA FACILE Certificazione di “Operatore Economico Autorizzato”: due casi di successo nel settore della meccanica NORMATIVE Promuovere la cogenerazione ad alto rendimento

NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia



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L’INDUSTRIA MECCANICA

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Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

DONNE E UOMINI AL TIMONE Sistema Confindustria e altre organizzazioni

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ANIMA Roadshow ANIMA 15 novembre 2011; 16 novembre 2011; 22 novembre 2011 Il “caso Fiat”: il pensiero di ANIMA 9 e Confindustria ECONOMIA 14 Qualità e sicurezza principali criteri nella scelta del “prodotto casa”

Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it

Acciaio, un mercato vasto, ma ancora poco conosciuto

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In redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it

TECNOLOGIE Motori per la cogenerazione

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ANIMA/ASSOTERMICA Benefici sulle bollette grazie a un parco edilizio efficiente

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Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Alessia Garbujo - garbujo@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (10 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - abbonamenti@asa-srl.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Reggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA) È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione.

Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi.

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397

NORMATIVA 22 Misure per promuovere la cogenerazione ad alto rendimento Alessandro Fontana ANIMA/FORMAZIONE 26 MasterClass, “9 passi per lo sviluppo della tua impresa” Emmanuele Biroli ANIMA/Progetto Dogana Facile Certificazione di “Operatore Economico Autorizzato”. Due casi di successo nel settore della meccanica Carmela Massaro

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LEGALE 32 Più libera la circolazione dei prodotti nell’UE Roberto Cattaneo

ANIMA/UCISP 34 Aggiornamento sul DM 18 gennaio 2011 riguardante i controlli metrologici Giusy Palladino ANIMA/CIADI 36 Rumore esterno e interno Emissioni sonore da impianti di produzione: problemi e soluzioni APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA

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RECENSIONI

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MERCATO 43 • Nuovo polo logistico di Came Group • Alla Misa, del Gruppo Epta, va il “Benestare Tecnico Europeo” • Tra Metelli e Graf un matrimonio riuscito • Pulire il mono in sicurezza FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 47 • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2011-2012 • MCE (Mostra Convegno Expocomfort), al via “Percorso Efficienza & Innovazione 2012” • Verso Ipack-Ima 2012 • Recupero energetico degli edifici alla base della “green economy” Verso gli edifici “Energia Quasi Zero” NEWS INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 654 – 1° Quindicina di ottobre 2011

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DONNE E UOMINI AL TIMONE VALENTINA D’ACUNTI È STATA NOMINATA CONVENOR DI SFG Valentina D’Acunti della Immergas, è stata nominata Convenor del SFG_U/WG1. SFG_U è l’acronimo di “Sector Forum Gas Utilisation”; esso agisce nell’ambito del CEN che gli ha attribuito specifiche funzioni ed è un Comitato ombrello che riunisce i CEN TC di competenza e altri Comitati. Federazioni e Associazioni sono invitate ma con compiti consultivi. I lavori e le attribuzioni del SFG_U sono regolate da specifiche procedure anche in termini di partecipazione e rappresentanza. I WG del SFG sono 9 e ad essi è stata affidata la trattazione di argomenti specifici.

CARLO GROSSI RICONFERMATO PRESIDENTE EUROVENT Carlo Grossi, amministratore delegato di Climaveneta-Gruppo De’ Longhi, è stato riconfermato Presidente di Eurovent per il periodo 2011-2013. Dopo aver riorganizzato l’associazione dal punto di vista procedurale-organizzativo e averne riaffermato la presenza a livello internazionale, Grossi ha fissato i target dei prossimi due anni, tra i quali c’è l’incremento del numero dei Paesi aderenti. Un altro aspetto importante che da molti anni caratterizza l’attività dell’associazione e che ha avuto un effetto importante sul mercato riguarda la certificazione delle prestazioni, che viene assicurata da Eurovent Certification Company, una struttura dedicata e indipendente con sede a Parigi. Uno dei focus del nuovo mandato riguarderà la ventilazione negli edifici che, oltre ad essere vitale per la qualità dell’aria e per il comfort delle persone, consente di conseguire enormi risparmi energetici. Un altro focus saranno le rinnovabili termiche, perché Eurovent intende continuare a evolversi da associazione di ventilazione, condizionamento e refrigerazione ad associazione che si occupa di climatizzazione annuale, quindi sempre di più anche di riscaldamento, con una particolare attenzione alle Pompe di calore.

ROBERTO LANZA È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO BÖHLER UDDEHOLM ITALIA S.P.A. Böhler Uddeholm Italia S.p.a., filiale italiana dell’omonimo Gruppo austriaco specializzato negli acciai per utensili e rapidi ed attivo anche nel settore delle leghe e dei materiali speciali destinati ai settori dell’energia, dell’aerospaziale, della ricerca petrolifera, dell’impiantistica chimica oltre che ai settori medicale e marino, dal settembre scorso ha un nuovo Amministratore Delegato, Roberto Lanza, il quale ha ricoperto, nella stessa organizzazione, ruoli di crescente responsabilità sin dal 1989: dapprima in qualità di responsabile della filiale di vendita di Milano e successivamente, dal 1995, quale Direttore della Divisione Böhler di Böhler Uddeholm Italia S.p.a. Roberto Lanza, laureato in Scienze Politiche, indirizzo economico, presso l’Università degli Studi di Milano ed ha sviluppato l’intera carriera lavorativa presso importanti società internazionali.

MASSIMILIANO LUCARELLI, AD DI TECNOCASA CLIMATIZZAZIONE L'azienda ha annunciato la nomina di Massimo Lucarelli a Nuovo Amministratore Delegato per Tecnocasa. Lucarelli approda a Tecnocasa Climatizzazione forte dell’esperienza maturata presso la Roland, multinazionale giapponese produttrice di strumenti musicali elettronici. Dal 1997 al 1999 Lucarelli lavora presso la sede in Giappone, dal 2000 al 2001 in America e subito dopo rientra in Italia presso la sede Roland Europe a San Benedetto del Tronto (Marche). Recentemente Vicepresidente di due associazioni all’interno del gruppo ANIMA di Confindustria, nel settore termoidraulico, Italcogen (Associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione), e Climgas (Associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione) con il nuovo mandato Lucarelli si accinge a guidare l'azienda marchigiana che opera nel settore della climatizzazione e del risparmio energetico.

GIANCARLO LOSMA ELETTO PRESIDENTE FEDERMACCHINE L’Assemblea di Federmacchine del luglio scorso, ha eletto Giancarlo Losma Presidente della Federazione dei Costruttori Italiani di Beni Strumentali, per il biennio 2011-2012 e Alfredo Mariotti, Segretario Generale. Giancarlo Losma è anche presidente Ucimu-Sistemi per Produrre (associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione).

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DONNE E UOMINI AL TIMONE ANTONINO TURICCHI NUOVO PRESIDENTE ALSTOM ITALIA Antonino Turicchi è il nuovo Presidente di Alstom Spa, la holding italiana della multinazionale Alstom che opera nei mercati della produzione e trasmissione di energia e del trasporto ferroviario. Turicchi approda in Alstom dopo essere stato, dal 2009 ad oggi, Direttore Esecutivo del Comune di Roma. Con una solida formazione ed esperienza in ambito economico-finanziario, Turicchi ha svolto per quasi un decennio numerosi incarichi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dal 2002 al 2009 è stato Direttore Generale della Cassa Depositi e Prestiti.

ANTONELLO BUSETTO NUOVO DIRETTORE DI ASSINFORM Assinform, (associazione delle principali aziende di information technology) operanti sul mercato italiano, ha un nuovo Direttore. È Antonello Busetto, che rileva il testimone da Federico Barilli, Direttore della neocostituita Confindustria Digitale. Antonello Busetto, ingegnere porta in Assinform una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali. Ha fatto parte della Segreteria tecnica del Ministro dell’Industria (oggi Ministero dello Sviluppo Economico) in più legislature. Dal 2002 ad oggi è stato Direttore dei Rapporti Istituzionali, Responsabile dell’ufficio Affari Legislativi e dell’ufficio di Bruxelles della Federazione Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

PAOLO MERLONI PRESIDENTE ARISTON THERMO GROUP Ariston Thermo ha deliberato la nomina di Paolo Merloni a Presidente ed è stato confermato Amministratore Delegato. Ariston Thermo nel 2010 ha registrato un aumento dei ricavi del 9% tornando ai valori pre-crisi del 2008. La società continua con i propri obiettivi di efficienza e risparmio energetico e mira ad una crescita costante nei mercati globali.

VINCENT DEFLANDRE NUOVO PRESIDENTE - DIRETTORE GENERALE DEL GRUPPO COMAP Il Gruppo Comap annuncia ufficialmente la nomina di Vincent Deflandre, come nuovo Presidente - Direttore Generale del Gruppo. Vincent Deflandre proviene dal Gruppo Geberit, dove ha ricoperto la carica di Direttore Generale Europa dei mercati in espansione e dove in precedenza è stato Direttore Generale Geberit Francia. Laureato in Business Administration ha iniziato la sua carriera nel settore dei beni di largo consumo. Dal 1995 ha lavorato per la General Electric come Manager per lo Sviluppo degli Affari in Europa fino alla nomina come Direttore della Divisione Commerciale per la Francia ed il Benelux.

GIANCARLO BATTINI È IL NUOVO MANAGING DIRECTOR DELLA MARKET UNIT ITALIANA DI EMERSON NETWORK POWER SYSTEMS Emerson Network Power, divisione di Emerson (NYSE:EMR), ha nominato Giancarlo Battini Managing Director Emerson Network Power Systems - Market Unit Italy. Dopo aver maturato una solida esperienza e conoscenza del settore Power, Giancarlo Battini gestirà ora il business Sales & Service di Emerson Network Power Systems in Italia, rispondendo direttamente a J.F. Morier, VP Sales Emerson Network Power Systems EMEA. Tra i precedenti incarichi, ha lavorato in Merlin Gerin/APC MGE, Riello ed in Chloride. Dal 2010 Giancarlo Battini è inoltre Presidente del Gruppo UPS di Asso Automazione.

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Roadshow ANIMA

Milano, via A. Scarsellini 13

Soluzioni & Strumenti martedì, 15 novembre 2011

Rischio ambientale e nuove responsabilita dell'impresa. ore 09.00

Registrazione partecipanti

ore 09.30

Benvenuto e introduzione

Interventi: ore 09.45

Evoluzione normativa: Funzionario del Ministero per illustrare il D.lgs 121 del 7 luglio 2011. Introduzione ai nuovi articoli nel codice procedura penale con particolare attenzione sulla parte reati ambientali.

ore 10.30

Implementazione del modello organizzativo ai sensi del D.lgs 231/2001 Romina Colciago, Responsabile divisione Aon Risk Consulting

ore 11.15

Casi reali: gli strumenti a tutela dell’imprenditore Deborah Sola, Line Manager - Rischio Ambientale, ACE

ore 12.00

Question time

ore 12.30

Chiusura dei lavori

Modalità di partecipazione Quota 150,00 euro + 21% iva - Gratuito per gli Associati ANIMA e i Clienti AON Iscrizione La conferma di partecipazione all’evento sarà convalidata inviando scheda e copia dell’avvenuto pagamento a: eventi@anima.it - fax +39 02 45418.545. Pagamento Il versamento della quota di iscrizione dovrà essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario a favore di: ASA Srl - Azienda Servizi ANIMA P.IVA/C.F. 04795510157 Intesa San Paolo S.p.A. Agenzia 2110 Milano IBAN IT 53 J 03069 09468 101900134406 Causale: nome e data del corso + nome e cognome partecipante Disdetta L’eventuale disdetta deve pervenire per iscritto entro i 3 giorni lavorativi antecedenti l'inizio del corso. In tal caso la quota sarà rimborsata. Dopo tale data nessun rimborso è previsto ma è sempre ammessa la sostituzione del partecipante con un altro della stessa azienda.

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ANIMA

Il “caso Fiat”, il pensiero di ANIMA e Confindustria Occorre essere forti e uniti per affrontare concretamente la grave crisi internazionale e aiutare il Paese a uscirne a testa alta Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, con Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, a una recente Assemblea Generale dei Soci della Federazione

A commento della decisione della Fiat di uscire da Confindustria dal 1° gennaio 2012, il 6 ottobre scorso il Presidente di ANIMA, Sandro Bonomi, ha inviato ai principali giornali italiani una “lettera aperta” per ribadire le ragioni della fiducia del comparto della meccanica nel sistema confindustriale. La lettera è stata ripresa da “Il Sole 24 Ore”, “Il giornale di

Vicenza”, “Giornale di Bergamo”, “Giornale di Brescia”, “Brescia Oggi”. Sulla stessa decisione di Fiat si è espressa Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, in una lettera inviata alle aziende associate il 7 ottobre scorso. Riportiamo di seguito, in forma integrale, entrambe le lettere.

La nostra casa è solo Confindustria

C

aro Direttore, ti sottopongo questa lettera, che ti chiedo di pubblicare sempre che tu lo ritenga opportuno, perché in questi giorni ho letto e sentito affermazioni e critiche non costruttive. Provo l’esigenza di condividere questo mio sentire con te e i tuoi lettori con l’auspicio che possa essere un contributo positivo per ritornare ad avere chiari i valori imprenditoriali e sociali che fanno di questo Paese un grande Paese. A valle della dura decisione della Fiat di uscire da Confindustria - rispetto la determinazione della Fiat che ha deciso di darsi connotazioni di multinazionale dell’automobile - ho letto sulla stampa considerazioni intemperanti e intempestive, da parte del mondo politico ed ex-confindustriale, che non aiutano certo a fare chiarezza, né a mantenere il giusto profilo tra centri di comunicazione e di responsabilità di primo livello nel Paese, che non mi posso trattenere dal commentare e replicare. Le reazioni di uomini politici alle scelte radicali di Mar-

chionne, legittime per il mercato mondiale e globalizzato dell'automotive, anche se industrialmente e socialmente opinabili, stanno prendendo una china preoccupante. Per inciso, quanta Fiat resterà in Italia in futuro dipende solamente da noi, dall’Italia e da chi la governa. Nelle dichiarazioni di Sacconi e di Brunetta, ma soprattutto in quelle di Guidalberto Guidi, vedo toni fuorvianti che possono causare confusione all’interno delle imprese di Confindustria e non. Faccio riferimento a Guidalberto Guidi, ex-vice presidente di Confindustria, che - non suoni come un auspicio - dichiara che all’uscita di Marchionne ne seguiranno altre: “Tutto il mondo della componentistica dell’auto, anzi tutta la metalmeccanica”. Poiché mi sento chiamato in causa, per quanto mi riguarda, posso dire che la meccanica italiana è un elemento di grande competitività per il nostro Paese e resta ben presente in Confindustria e nel tessuto industriale nazionale. Continuerà cioè a investire, innovare e restare in Italia, con i

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ANIMA propri imprenditori e lavoratori. Continua Guidi, affermando che l’uscita della Fiat da Confindustria “al di là del peso economico, é una lacerazione che lascerà al nuovo presidente di Confindustria dei problemi molto gravi da risolvere”. In questo contesto molto deve cambiare, tutte le proposte concrete e costruttive sono ben accette, non c'e più spazio per le mere parole e i personalismi. L'economia reale sta attraversando un labirinto cruciale e questo è il momento, per gli imprenditori e le imprese, di essere coesi, di restare uniti, così come è unita Confindustria al suo interno, solidale e compatta con la Presidente Marcegaglia. Glielo hanno incondizionatamente confermato 10 giorni fa Giunta e Consiglio di Confindustria, se mai ce ne fosse stato bisogno. Il mondo dell'industria e degli imprenditori in generale, piccoli e grandi, soprattutto in questo momento, ha bisogno di esempi positivi e testimonianze che uniscano e che infondano consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, oltre che speranza nel domani. Pur tra le difficoltà contingenti, di mercati e finanza, gli imprenditori nazionali, senza proclami, si sono da tempo rimboccati le maniche e stanno fronteggiando al meglio la crisi, reagendo con un elevato tasso di sopravvivenza e di in-

novazione di imprese, pur senza pesare sul Paese, in termini di costi sociali ed occupazionali. E ciò è riconosciuto da economisti e politici. Vorrei infine fare i complimenti a Ferruccio De Bortoli, Direttore del Corriere della Sera, per il suo editoriale del 5 ottobre “Il sipario strappato”: una parola chiara che condivido in toto, detta con voce alta, ferma e fuori dal coro, musica per le orecchie. Soprattutto lontano dalla mediocrità di stantie e ritrite verbosità, nel politichese di questi giorni, che oramai risulta incomprensibile e offensivo all’intelligenza dei cittadini e degli elettori italiani. Anche la stampa può fare la sua parte facendo giornalismo con la “G” maiuscola. La meccanica italiana ha bisogno di una moltitudine di uomini semplici, che continuano a svolgere con umiltà il proprio lavoro quotidiano, ma anche di lavoratori privati e pubblici, e di politici che operino per il bene comune, con etica e moralità, oltre che con lungimiranza per il bene del Paese e dare speranza e umanità alle nuove generazioni. Di questi valori Confindustria è un esempio da ormai un secolo e, per gli imprenditori italiani, è tuttora motivo d’orgoglio farne parte. Sandro Bonomi

Gli interessi delle imprese garantiti dalla dimensione associativa

C

aro Presidente, alla luce dell'annuncio che Fiat intende lasciare Confindustria dal 1° gennaio 2012, ritengo opportuno condividere con Te alcune riflessioni. Innanzitutto va rispettata sempre la scelta di ogni singola impresa di aderire o meno al nostro sistema di rappresentanza. Confindustria è e deve assolutamente rimanere una associazione volontaria di liberi imprenditori. Non posso però non esprimere il mio disappunto per le motivazioni che sono state addotte e che possono condurre alla conclusione che Confindustria non abbia lavorato in questi anni per modernizzare le relazioni industriali o, peggio ancora, che, malgrado ciò che è stato fatto, vi sia una qualche oggettiva convenienza a stare fuori dal nostro sistema. Questo non è vero. È quindi innanzitutto importante chiarire che non vi è contrasto fra le due fondamentali innovazioni che sono state introdotte negli ultimi mesi: l'Accordo Interconfederale del 28 giugno, ratificato il 21 settembre, e l'art. 8 della manovra di agosto. Stare dentro il sistema associativo non significa in alcun modo rinunciare ad utilizzare gli strumenti legislativi che l'art. 8 mette a disposizione delle imprese. Naturalmente per poter utilizzare questi strumenti, così come per applicare le innovazioni previste dall'Accordo Interconfederale, occorre trovare il consenso sindacale. Que-

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sta conclusione è corroborata non solo dai principali giuristi del lavoro, ma ora anche dalle affermazioni del Ministro del Lavoro Sacconi che, cito testualmente dal comunicato stampa allegato, ha dichiarato: "la firma dell'accordo del 21 settembre non ha né depotenziato né sterilizzato l'art. 8 sulla contrattazione collettiva". La dichiarazione del Ministro Sacconi sgombra il campo da possibili equivoci riguardo all'interpretazione del quadro che si è formato a seguito dell'accordo interconfederale e della successiva ratifica. Vorrei anche sottolineare che il 28 giugno abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali un sistema di relazioni industriali moderno, regolato ma non certo ingessato. Un sistema che riconosce un ruolo al sistema di contrattazione nazionale ma che soprattutto, per la prima volta, dà certezza ed esigibilità al contratto aziendale e permette a quest'ultimo di fare intese modificative molto ampie per cogliere opportunità di crescita e sviluppo o per gestire al meglio le ristrutturazioni. A ciò si aggiungono le opportunità che offre l'art. 8 di derogare in azienda, attraverso accordi sindacali, anche a disposizioni di legge che disciplinano varie materie, tra le quali le conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro. Oggi un imprenditore iscritto a Confindustria può quindi beneficiare di tutte le flessibilità dell'accordo del 28 giugno


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e dell'art. 8. Stando dentro il sistema associativo si hanno due vantaggi evidenti. Il primo è il fatto di poter far conto su un sistema di regole condiviso per stabilire quando un accordo aziendale è valido nei confronti di tutti i lavoratori e, per quello che riguarda le clausole di tregua sindacale, nei confronti di tutte le organizzazioni firmatarie dell'accordo. Il secondo è quello di avere al proprio fianco l'assistenza dell'Associazione industriale nella definizione degli accordi sindacali e nella gestione di potenziali conflitti. Infine, è bene ricordare che Confindustria non è solo un'associazione sindacale. Le nostre associazioni a tutti i livelli tutelano le imprese su molti altri terreni, a Bruxelles, come a Roma, nelle categorie e sul territorio, su temi come il costo dell'energia, l'ambiente, la normativa fiscale, il diritto di impresa ecc. La nostra storia, anche recentissima, testimonia che l'affermazione degli interessi delle imprese piccole, medie e grandi è garantita più efficacemente dalla dimensione associativa. Confindustria è la voce libera ed autonoma degli imprenditori. In quanto tale, è uno strumento essenziale per dar forza alle imprese e alla stessa democrazia italiana. Oggi dobbiamo essere più che mai forti ed uniti per affrontare una grave crisi internazionale e per aiutare il nostro Paese ad uscirne a testa alta. Insieme, dunque, potremo cogliere appieno tutte le opportunità che anche in questi anni difficili siamo stati capaci di costruire.

Romani elogia la meccanica Durante la puntata del programma televisivo “Porta a Porta” della RAI del 27 settembre scorso, intitolata "Chi paga la crisi?", il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Ro- Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo mani, parlando Economico di misure per la crescita, ha elogiato l'industria meccanica come esempio di eccellenza del “made in Italy” e ha posto l'accento sulla necessità di puntare, tra l’altro, sull'efficienza energetica, sulla semplificazione del settore energetico nazionale e sull'efficientamento delle reti. Commentando questo intervento Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, ha affermato: “Finalmente il lavoro di semina iniziato ormai tre anni fa sta iniziando a dare i suoi frutti. È passato il messaggio che la meccanica italiana è il vero ‘made in Italy’ degli ultimi vent'anni, uno dei pilastri fondamentali su cui puntare per favorire la crescita italiana. Non vogliamo aiuti di Stato, ma supporto allo sviluppo, perché i settori che rappresentiamo sono competitivi e all'avanguardia a livello mondiale e sarebbe interessante per chiunque investire su un comparto dalla sicura rendita".

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Roadshow ANIMA

Milano, via A. Scarsellini 13

Crisi dei Mercati Finanziari Come proteggersi dalle oscillazioni delle Materie Prime e Valute mercoledì, 16 novembre 2011

Il settore delle Materie Prime sta subendo forti oscillazioni, frequenti e violente che sconcertano le aziende che trattano le commodities e le valute. Cosa ci attende nei prossimi anni? ore 09.00

Registrazione partecipanti

ore 09.30

Benvenuto e introduzione

Interventi: ore 09.45

Scenario Macro Economico e dinamiche dei prezzi dei metalli non ferrosi, acciaio e valute

ore 10.45

Come fissare il prezzo delle materie prime - Strumenti di copertura finanziaria, hedging

ore 12.00

Question time

ore 12.30

Chiusura dei lavori

Modalità di partecipazione Quota 150,00 euro + 21% iva - Gratuito per gli Associati ANIMA e i Clienti Wings Partner Iscrizione La conferma di partecipazione all’evento sarà convalidata inviando scheda e copia dell’avvenuto pagamento a: eventi@anima.it - fax +39 02 45418.545. Pagamento Il versamento della quota di iscrizione dovrà essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario a favore di: ASA Srl - Azienda Servizi ANIMA P.IVA/C.F. 04795510157 Intesa San Paolo S.p.A. Agenzia 2110 Milano IBAN IT 53 J 03069 09468 101900134406 Causale: nome e data del corso + nome e cognome partecipante Disdetta L’eventuale disdetta deve pervenire per iscritto entro i 3 giorni lavorativi antecedenti l'inizio del corso. In tal caso la quota sarà rimborsata. Dopo tale data nessun rimborso è previsto ma è sempre ammessa la sostituzione del partecipante con un altro della stessa azienda.

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ECONOMIA Pubblicati i risultati della ricerca, promossa da Federcostruzioni e avviata dal Cresme, sul tema “La qualità edilizia in Italia. Definizioni, percezione, criticità e vantaggi”

Qualità e sicurezza principali criteri nella scelta del “prodotto casa” Le risposte relative a 800 famiglie evidenziano che il prezzo basso non è il criterio principale nella scelta dell’abitazione. Più importanti sono considerati i criteri di qualità, sicurezza e durabilità. Questo potrebbe favorire la riqualificazione del patrimonio esistente, soprattutto in termini di consumi energetici e dei costi di manutenzione, accelerando il processo di adeguamento richiesto anche dalla normativa europea.

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na casa sicura, strumenti informativi e certificazioni in grado di dare garanzie sulla durabilità e la qualità del “prodotto casa”. Sono queste le esigenze prioritarie delle famiglie italiane nel porsi oggi sul mercato immobiliare. È quanto emerge dai primi risultati della ricerca su “La Qualità Edilizia in Italia. Definizioni, Percezione, Criticità e Vantaggi, promossa da Federcostruzioni e avviata dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l' Edilizia).

gli elementi a cui le famiglie prestano la maggiore attenzione sono i “bassi consumi energetici” (20,8% di risposte). E se a questi si aggiunge il 6,6% di risposte che pone il problema dei “bassi costi gestionali”, ci si trova di fronte al fatto che la qualità della casa è legata ai costi gestionali per il 27,4% della domanda. In secondo piano risultano aspetti importanti connessi alla vivibilità e alla posizione dell’abitazione come la “luminosità”, e quindi l’esposizione, o la ricchezza di servizi. Mentre assume rispetto a precedenti indagini simili la considerazione rispetto alla solidità. In sintesi, la crisi ridefinisce i criteri della qualità: l’estetica perde peso a vantaggio dell’utilità, dei costi gestionali, della solidità.

Qualità vuol dire sicurezza Le prime risposte, relative a 800 famiglie evidenziano innanzitutto l’esistenza di una domanda potenziale rilevante in termini di qualità. Una qualità che si coniuga con la riLa qualità batte la convenienza del prezzo chiesta di garantire innanzitutto la sicurezza. Le preoccuLa crisi introduce un comportamento nuovo da parte della pazioni maggiori delle famiglie italiane si rivolgono verso i domanda: il passaggio dal ciclo della quantità a quello delrischi derivanti da eventi esterni che attengono alla struttula qualità. La qualità fa ra, al modo in cui la caScelga tra le seguen due parole che definiscono per lei la qualità di un bene aggio sul prezzo e, risa è stata costruita, ai sio di un prodo o spetto al costo d’acquistemi di sicurezza e di (% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) sto, prevale una valutasalvaguardia. La qualità Sicurezza 24,3 zione del tempo di vita è qualcosa che non deGaranzia 17,5 del bene e dei relativi ve dare sorprese, qualCer ficazione 12,1 Credibilità 12,1 costi di gestione. È in cosa di certo. La qualità, Conformità a requisi 11,8 questo ambito che trovaper le famiglie italiane, Durabilità 10,7 no la massima attenzionon ha a che fare con la Certezza 5,7 ne efficienza e risparmio bellezza o con l’eccelEccellenza 4,0 energetico e minore spelenza ma con qualcosa Bellezza 2,0 se di manutenzione. Le di solido e sicuro. Totale 100,0 famiglie sono consapeRispetto alla casa oggi

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Il sistema delle costruzioni in Italia In occasione di Made Expo (Milano Edilizia Design Architettura), che si è svolto a Milano da 5 all’8 ottobre scorso, è stato presentato il “Rapporto 2011” di Federcostruzioni. Questa seconda edizione del Rapporto, risultato di una meticolosa raccolta di dati resi comparabili fornisce una fotografia precisa della situazione edilizia nazionale, Nell’Introduzione Paolo Buzzetti, Presidente di Ance e Coordinatore degli Stati Generali delle Costruzioni, sottolinea che “il Rapporto evidenzia con chiarezza che la crisi continuerà a caratterizzare le costruzioni anche nel 2011 e che se segnali positivi si riscontrano per quei segmenti produttivi più proiettati verso i mercati esteri, dall’altra parte si evidenzia un sistema industriale e di imprese forte e vivace. Una risorsa vera e attiva del nostro Paese”.

voli che, stante questa di un prodotto è sinoniScelga tre definizioni per lei più importan per descrivere una casa situazione, l’attenzione mo di qualità, risponde di qualità al prezzo è un fattore sì. La certificazione di (% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) importante, ma di fronun Ente Terzo è consiA bassi consumi energe ci 20,8 te alla necessità di riderata dal 35,4% degli Luminosa 16,8 In una zona ricca di servizi 12,5 durre la spesa, e quindi intervistati un aiuto imSolida 11,6 comprare di meno ma portante alla scelta di Con giardino 8,7 difendere la qualità del una casa, e per il 28,6% Silenziosa 7,5 prodotto, oppure scetutte le case dovrebbero A bassi consumi ges onali 6,6 gliere prodotti a prezzi avere una certificazioGrande 4,2 più economici, l’80% ne, così che il 64% delBella 4,2 degli intervistati sceglie le famiglie considera la Nuova 2,9 la qualità. certificazione un eleIn una zona pres giosa 1,5 Egualmente, di fronte mento importante nella In alto 1,3 alla richiesta tra investiscelta di una casa. An ca 0,8 re su una casa più ecoQuesti primi riusltati Altro 0,6 nomica o invece dimievidenziano una creTotale 100,0 nuire le pretese, punscente sensibilità della tando sulla qualità, la stragrande maggioranza (69%) didomanda rispetto alla possibilità che qualcuno garantisca chiara la propria preferenza per questa seconda soluzione. la qualità del prodotto e si augurano che questa pratica si rafforzi (62,7%). Resta scettico un 21% degli intervistati, L’importanza della certificazione mentre per un altro 15% è soltanto un costo. Lo scetticismo Per l’80% degli intervistati, interrogati se la certificazione e le preoccupazioni che un’attestazione resti un fatto for-

Il messaggio del Presidente della Repubblica Questo è il testo integrale del telegramma che Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, ha inviato il 4 ottobre scorso a Paolo Buzzetti, Presidente di Ance e Coordinatore degli Stati Generali delle Costruzioni Esprimo il mio apprezzamento per il confronto promosso dagli Stati Generali delle Costruzioni su temi di grande rilievo ed attualità. Il necessario rilancio del processo di crescita della nostra economia non può fare a meno del contributo del comparto delle costruzioni, sia per la sua capacità di attivare altri settori produttivi e di assorbire lavoro, sia per l’apporto alla dotazione di infrastrutture essenziali in funzione dello sviluppo economico e sociale. Le organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori della filiera produttiva dell’edilizia hanno mostrato piena consapevolezza dell’importanza di questo ruolo promuovendo, già nel 2009, gli Stati Generali delle Costruzioni, sede nella quale tutti gli attori coinvolti sono chiamati a confrontarsi per la ricerca di soluzioni condivise ai problemi comuni. È importante reagire alle grandi difficoltà che le imprese ed i lavoratori devono affrontare, formulando proposte e richieste che meritano grande attenzione da parte dell’opinione pubblica, delle forze politiche e, soprattutto, delle istituzioni, alle quali spetta fornire risposte ed interventi adeguati per il rilancio del settore. In questo spirito auguro agli organizzatori ed a tutti i partecipanti un proficuo svolgimento dei lavori. Giorgio Napolitano

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ECONOMIA male a cui si collegano di acquisto. Una doLei a quale modo di pensare è più vicino oggi? dei costi amministrativi manda che presta gran(% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) privi di una reale sode attenzione alla sicuCompro di meno ma difendo la qualità stanza, pongono una rezza, così come alla del prodo o 79,9 questione fondamentaconoscenza dell’imPunto a salvaguardare la quan tà e scelgo prodo a prezzi più economici 20,1 le per il sistema imprenpresa. Elementi che Totale 100,0 ditoriale: quello della contribuiscono a evireale qualificazione deldenziare che per l’inle imprese a cui si colledustria edilizia vi è la Rispe o ad un possibile acquisto di una casa lei che ragionamento farebbe? ga l’altra relativa ai congrande opportunità di (% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) trolli. Temi sui quali Feoffrire prodotti di quaMeglio una casa più piccola ma di maggior dercostruzioni ha avvialità. Vi sono cioè le conqualità 68,7 to un progetto specifico dizioni di mercato per Meglio una casa più grande ma più volto a definire con fare selezione, per vaeconomica 31,3 Totale 100,0 chiarezza percorsi, molorizzare l’investimendalità e sistemi che conto che la filiera ha fatto sentano all’utente finale in questi anni. La cer ficazione di un prodo o per lei è sinonimo di qualità? di disporre di strumenti Il nodo sta nell’incenti(% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) efficaci di verifica sul vazione di questa magSi 79,7 processo di costruzione giore attenzione a fattoNo 20,3 e sui materiali e le soluri strutturali e qualifiTotale 100,0 zioni costruttive adottacanti del “bene casa”, te. Una conferma delalla sua “solidità” e, in l’importanza del proparticolare, al conteniCosa pensa di un Ente terzo che cer fichi la casa con un marchio di qualità? blema si ricava dall’inmento dei consumi (% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) dagine là dove, interroenergetici, ma anche Sarebbe un aiuto importante alla scelta 35,4 gate su cosa è più imalla qualità ambientale. Dovrebbero averla tu e le case 28,6 portante nella garanzia Fattori questi che, insieNon mi fido della cer ficazione 20,9 di qualità di un prodotme a altri, chiamano in Sarebbe solo un costo 15,1 to, il 34,7% delle famicausa la qualificazione Totale 100,0 glie mette al primo podelle imprese che, nelsto “l’esperienza persol’arco di tutta la filiera nale”. produttiva delle costruSecondo lei, cosa è più importante nella garanzia di qualità Una percentuale che zioni, contribuiscono di un prodo o? sommata alla risposta alla realizzazione del (% con risposta mul pla) (Fonte: Indagine CRESME per Federcostruzioni) La sua esperienza personale 34,7 relativa al “passaparo“bene casa”. La storia e la notorietà dell'azienda 31,6 la”, indicata dal 11,9% Ne conseguono due La cer ficazione di un Ente terzo 17,1 degli intervistati, arriva considerazioni. La priIl passaparola 11,9 al 46,6%. Il che signifima attiene alla capacità La pubblicità 4,7 ca che poco meno deldella filiera imprendiTotale 100,0 la metà fa come San toriale di saper costruiTommaso: si fida solo di re un’offerta adeguata sé. Allora, la qualificazione sembra dipendere oltre che dalalle aspettative soprattutto sul piano delle garanzie del prol’esperienza diretta dell’acquirente dalla conoscenza che si cesso di costruzione, oltre che sul piano della qualità dei ha della storia e della notorietà dell’azienda: la indica il materiali e delle soluzioni progettuali. La seconda riguarda 31,6%. Così che se, da un lato si ritiene la certificazione un l’incentivazione della domanda. Ciò potrebbe avvenire in elemento importante per scegliere, solo il 17,1% degli informa premiale per chi acquista o ristruttura la propria abitervistati lo prende in considerazione come il modo mitazione, adeguandola a determinati standard qualitativi, atgliore per garantire la qualità del prodotto. traverso, ad esempio, una rivalutazione degli indici catastali più contenuta a differenza di chi non provvede all’aUna grande opportunità per il sistema delle costruzioni deguamento o acquista un’abitazione di classi inferiori alCerto, si tratta di primi elaborati e sicuramente sulle rispola B. ste incidono fattori di carattere personale, dalla dimensioIn questo modo si potrebbe favorire la riqualificazione del ne della famiglia, all’essere o meno proprietari e propriepatrimonio esistente, soprattutto in termini di riduzione dei tari soddisfatti o invece in cerca di soluzioni nuove. Così consumi energetici e dei costi di manutenzione, accelecome è diverso vivere in una grande città o in una piccorando il processo di adeguamento richiesto anche dalla norla località. mativa europea. Si tratta, ovviamente, soltanto di un esemComunque, al di là delle differenze, questi primi risultati pio, che serve a comprendere l’importanza di attivare struconsentono di rilevare l’esistenza di una domanda che ha menti e meccanismi di incentivazione oggi indispensabili nella richiesta di maggiore chiarezza e garanzie, rispetto al per trasformare una domanda potenziale in un concreto “prodotto casa”, due fattori decisivi nell’orientare le scelte ❒ processo virtuoso.

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TECNOLOGIA Una interessante applicazione dei nuovi motori “dual fuel” della Wärtsilä alla centrale a ciclo combinato della Fantoni, noto produttore italiano di mobili di qualità

Motori per la cogenerazione

La centrale a ciclo combinato della Fantoni, a Osoppo in provincia di Udine,è stata dotata nell’agosto 2009 di un motore Wärtsilä 50DF, che sviluppa una potenza massima meccanica di 16,3 MW

La nuova gamma di motori Wärtsilä 50DF si caratterizza per i bassi consumi energetici, la possibilità di impiego di combustibili di diversa natura e le ridotte emissioni inquinanti. Particolarmente interessante risulta il loro impiego negli impianti di cogenerazione, che di per sé offrono possibilità di razionalizzare la produzione e l’utilizzo di energia elettrica e termica. Questo articolo descrive i principali aspetti tecnici e operativi dell’applicazione di questo nuovo motore alla centrale della Fantoni a Osoppo, evidenziando le caratteristiche di risparmio energetico, riduzione delle emissioni inquinanti e flessibilità di impiego del combustibile, nonché i possibili ulteriori sviluppi.

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antoni è un'azienda italiana che produce mobili per case e uffici e pannelli di fibre di medie dimensioni (MDF, Medium Density Fibreboard). Ma, oltre che leader nella produzione di mobili, l’azienda ha dimostrando di essere un pioniere nel settore energetico in Italia. È diventata, infatti, la prima azienda in Italia a installare un motore Wärtsilä 50DF, le cui capacità si stanno dimostrando ideali per la fornitura del calore e dell’energia elettrica necessaria nel processo di produzione dei mobili. Fantoni ha sede a Osoppo, piccola città nel nord-est Italia. Fino a circa un anno e mezzo fa, la società possedeva quattro motori che generavano circa 16 MW. Con la necessità di chiudere gli impianti di energia più datati, Fantoni ha gettato le basi per una nuova centrale elettrica. Grazie alla vicinanza dello stabilimento alla Wärtsilä di Trieste (meno di 100 km), l’impianto di Osoppo offriva l’opportunità di sviluppare tutte le potenzialità di questo motore. Flessibilità ed efficienza Per lungo tempo in Fantoni la norma è stata: produzione “in casa” di energia elettrica di calore per l'essiccazione del legno utilizzato nella produzione dei mobili. Così, dal 1996 l'azienda ha utilizzato diversi motori Wärtsilä su impianti di cogenerazione a Osoppo e in altri siti produttivi nel sud d'Italia. Per l'espansione della capacità di cogenerazione a Osoppo la decisione è stata quella di installare nell’agosto del 2009 un Wärtsilä 18V 50DF in grado di fornire un po’

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più di 16 MW. Il nuovo motore consente all'azienda di massimizzare la produzione di energia elettrica e di calore utilizzando il numero minimo di motori. Wärtsilä ha fornito il motore, le parti ausiliarie e le apparecchiature di controllo per le emissioni di CO e NOx. Il Wärtsilä 18V 50DF, cuore del nuovo impianto, è un motore dual-fuel progettato per fornire alto rendimento con la flessibilità del combustibile, bassi tassi di emissioni, alta efficienza ed elevata affidabilità. Il modello a 18 cilindri a configurazione a V in versione Fantoni genera 905 kW per cilindro, per una potenza massima totale meccanica di 16,3 MW. Il motore è stato progettato per produrre lo stesso output indipendentemente dal fatto che funzioni a gas naturale, a olio combustibile leggero (LFO, Light Fuel Oil) o a olio combustibile pesante (HFO. Heavy Fuel Oil). Il funzionamento del motore è controllato da un avanzato sistema di automazione; il che permette un funzionamento ottimizzato con ogni opzione di carburante su una vasta gamma di ambienti e condizioni. Sia l'ingresso del gas sia l'iniezione del carburante pilota sono controllati elettronicamente, consentendo quindi di avere il corretto rapporto tra aria e combustibile impostato per ogni cilindro: questo assicura una combustione stabile e sicura utilizzando la minima quantità di carburante pilota. Tutti i parametri di combustione sono controllati automaticamente durante il funzionamento del motore.


Interessanti margini di sviluppo Marco Golinelli è Vice Presidente di Wärtsilä Power Plant, Italia Ingegnere, perché l’applicazione del vostro nuovo motore Wärtsilä 50DF all’impianto di cogenerazione della Fantoni risulta particolarmente interessante? Si tratta di un motore molto competitivo riguardo ai consumi energetici, alla possibilità di impiego di combustibili di diversa natura e alle ridotte emissioni inquinanti. Sono caratteristiche che vengono esaltate nell’applicazione su impianti a ciclo combinato, di per sé molto convenienti sotto l’aspetto energetico. Con i prezzi crescenti dell’energia elettrica, questa configurazione di impianto appare quindi particolarmente appetibile in diversi casi industriali. Cosa prevede l’assistenza post-vendita per questo impianto? Oltre all’ordinaria attività di manutenzione è previsto un monitoraggio continuo dei dati di marcia dell’impianto in condizioni reali per verificare sia i consumi energetici sia i valori delle emissioni inquinanti, in particolare ossido di carbonio e ossidi di azoto. Questo ci consentirà anche di trarre utili indicazioni per i prossimi sviluppi di questa famiglia di motori. Ritiene che l’applicazione sperimentata alla Fantoni abbia margini di miglioramento tecnico? Certamente sì. I dati raccolti sull’impianto e le analisi economiche basate sui prezzi di mercato dell’energia ci aiuteranno a fare le opportune valutazioni del ciclo di vita dei diversi componenti e quindi dei costi dell’impiego dei nostri motori a una tipologia di impianti già molto promettente, come appunto gli impianti di cogenerazione. Lo scopo è quello di massimizzare l’efficienza dell’impianto in termini di consumi energetici e di emissioni inquinanti in ogni condizione di marcia e con diversi tipi di combustibili. G. B.

Il controllo delle emissioni Il nuovo motore Wärtsilä opera sul principio di “magra”: la miscela di aria e gas nel cilindro contiene più aria di quanta è necessaria per la combustione completa del combustibile, per cui si ha una riduzione dei picchi di temperatura e di conseguenza delle emissioni di NOx; il che significa aumento dell’efficienza e maggiore produzione raggiunta. Presso l'impianto di cogenerazione della Fantoni, le emissioni sono ulteriormente controllate da un sistema di abbattimento, che comporta l'iniezione di urea nei gas di scarico e un catalizzatore per ridurre i livelli di NOx e CO. Il calore recuperato sia dall'acqua del circuito di raffredda-

mento del motore sia dai gas di scarico alimenta direttamente gli essiccatori della fabbrica. Siccome l'aria necessaria per l'essiccazione nella produzione in MDF deve essere a circa 180 ºC, l'aria riscaldata dallo scarico del motore viene miscelata con l’aria dell’ambiente per raggiungere la temperatura corretta. Una parte del calore estratto dai gas di scarico del motore viene recuperato dal riscaldamento dell’olio termico, che viene poi utilizzato per produrre vapore. Tutta l’energia elettrica generata dal motore viene consumata all'interno della fabbrica di Osoppo. Con un valore garantito del 45% di efficienza elettrica e con l'utilizzo del calore residuo, l'efficienza complessiva della

Una soluzione tecnica per ogni esigenza Wärtsilä è il principale provider di soluzioni di generazione distribuita efficiente e flessibile, basate su motori a combustione interna in grado di operare con diversi combustibili, sia liquidi che gassosi. Il portfolio è composto da centrali elettriche da 1 a 500 MW, sistemi di pompaggio e compressione per l'industria petrolifera e una vasta gamma di servizi, che vanno dallo sviluppo di progetti e dal supporto finanziario alle attività di conduzione e manutenzione degli impianti su base globale. Flessibilità operativa, alta efficienza, basse emissioni e comprovata affidabilità a lungo termine rendono gli impianti di Wärtsilä la soluzione più idonea per i servizi di stabilità della rete, di peaking e di generazione di base, nonché per una vasta gamma di applicazioni industriali di autoproduzione . Qualunque sia l’esigenza, alimentare un singolo impianto industriale o fornire energia elettrica alla rete nazionale, Wärtsilä ha la soluzione opportuna. Inoltre, le soluzioni offerte facilitano la transizione verso una infrastruttura energetica moderna e sostenibile in un mondo dove l'industria dell'energia vive una fase di rapida evoluzione. L’impetuosa crescita delle fonti di energia alternative (eolico, solare, biomasse ecc.) porta una maggiore varietà nel mix energetico. Tuttavia, queste nuove risorse obbligano a una maggior attenzione alla necessità di ulteriore capacità di generazione di riserva, necessaria per gestirle in modo efficiente. Infine, le soluzioni tecnologiche di Wärtsilä sono supportate da servizi di conduzione e manutenzione in grado di ottimizzare il valore dell’investimento nell’intero ciclo di vita.

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TECNOLOGIA

Collocazione del motore Wärtsilä 50DF nella centrale a ciclo combinato della Fantoni

centrale elettrica è del 85% o più. La riduzione della domanda di energia in fabbrica come risultato delle difficili condizioni economiche degli ultimi due anni ha significato una diminuzione del numero di ore

di funzionamento del motore da quelle originariamente previste. Anche così però le sue prestazioni, nel rispetto dei limiti delle emissioni di NOx locali di 200 mg/Nm³ (al 5% ❒ O2) e di CO di 170 mg/Nm³, sono state confermate.

ANIMA/ASSOTERMICA

Benefici sulle bollette grazie a un parco edilizio efficiente Una misura nel nuovo Piano Casa che tutte le Regioni dovrebbero mettere in agenda

L’

assessore all’Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia, Marcello Raimondi, ha recentemente annunciato che il nuovo “Piano casa”, che la Lombardia approverà entro dicembre, conterrà misure di incentivazione per l’edilizia sostenibile ed energeticamente efficiente. Chi costruirà o amplierà il proprio appartamento adottando moderne Paola Ferroli, tecnologie per il risparmio energe- Presidente tico (quali le valvole sui caloriferi, di Assotermica la termoregolazione, le caldaie a condensazione, il solare termico e altro) potrà ottenere premialità aggiuntive, come ad esempio sugli oneri e/o sulle volumetrie edificabili. “Confidiamo che questa ottima iniziativa possa favorire un parco edilizio efficiente sotto il profilo energetico” - dichiara Paola Ferroli, Presidente di Assotermica/ANIMA “Ad oggi, all’interno di un edificio l’80% circa dell’energia viene utilizzata per il riscaldamento e la produzione di acqua calda. Tecnologie quali le caldaie a condensazione o i pannelli solari termici ridurranno drasticamente tale percentuale nell’interesse del nostro Paese e con evidenti be-

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nefici sulle bollette dei cittadini”. “Proprio nelle ore in cui si riaccendono gli impianti di riscaldamento, riemerge con forza il dibattito sull’inquinamento e sul risparmio energetico - dichiara Stefano Casandrini, capogruppo energie rinnovabili di Assotermica/ANIMA - Le nostre aziende offrono da tempo soluzioni all’avanguardia agli altri Paesi europei, Stefano Casandrini, che da molti anni hanno sviluppaCapogruppo di Energie to filosofie e attuato misure e struRinnovabili di Assotermica menti nell’ottica del risparmio energetico e del contenimento delle emissioni. Confidiamo ora che questa iniziativa a costo zero venga presa da tutte le Regioni insieme ad altre misure, quali ad esempio la revisione sulla normativa per rendere possibile lo scarico a parete dei prodotti della combustione per i generatori di calore a bassissime emissioni, semplificando le sostituzioni dei vecchi impianti e rendendoli più percorribili anche sul piano economico. In questo modo si potrebbe consentire anche alle abitazioni sul nostro territorio nazionale di dotarsi dei più moderni impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria”.


Convegno Italcogen

NUOVO DECRETO COGENERAZIONE

SCENARI E OPPORTUNITÀ DI BUSINESS: LA PAROLA ALLE AZIENDE.

Giovedì 10 Novembre 2011 ore 14.00 presso Fiera Key Energy, Rimini - Sala Mimosa 2 - Padiglione B6

Programma 13.30 LUNCH BUFFET DI BENVENUTO, RISERVATO AGLI ISCRITTI 14.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 14.30 INTRODUZIONE E SALUTI Interventi programmati ▪ Ing. Silvio Rudi Stella - ITALCOGEN - La cogenerazione: D.M. regime di sostegno CAR, D.Lgs 28/2011 Decreti Ministeriali di attuazione ▪ Ing. Nicola Contrisciani - ENEA - Casi studio di cogenerazione distribuita in ambito urbano ▪ Ing. Luigi Mazzocchi - RSE - Commenti sui nuovi decreti che definiscono il nuovo regime di sostegno alla cogenerazione C

▪ Ing. Luca D’Apote - COLDIRETTI - Le agroenergie e le opportunità connesse

M

▪ Testimonial Azienda Coldiretti: Mauro Mengoli - Azienda Mengoli

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CM

Esperienze dagli operatori

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▪ Ing. Gianluca Airoldi, AB ENERGY - La sfida dell’efficienza totale in un impianto di cogenerazione

CY

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K

▪ Ing. Silvio Rudi Stella - AMGA - L’Efficienza Energetica in complessi del terziario avanzato: esempi tra rischi ed opportunità ▪ Ing. Jacopo Criscuolo - TECNOCASA - Analisi di soluzioni impiantistiche per l’integrazione di cogeneratori di piccola taglia in centrali termiche ▪ Ing. Marco Baresi - TURBODEN - Cogenerazione e recuperi termici con sistemi ORC: il progetto H-REII ▪ Ing. Marco Golinelli - WARTSILA - Trigenerazione in industria: efficienza energetica 365 giorni l’anno Approfondimento legale ▪ Avv. Luca Tiberi - STUDIO LEGALE MONDINI RUSCONI - La normativa sulla cogenerazione

[QUESTION TIME] 17.30 FINE LAVORI

Media Partner

Con il contributo di

Convegno organizzato da

Partner ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE

Per maggiori informazioni Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milano tel. +39 0245418.550 - fax +39 0245418.545 italcogen@anima.it - www.italcogen.it


NORMATIVA Due Decreti del settembre scorso completano l’allineamento del nostro Paese alla Direttiva 2004 E/EC per lo sviluppo di una efficiente tecnologia energetica ancora poco conosciuta e utilizzata

Misure per promuovere la cogenerazione ad alto rendimento Questo articolo descrive le principali indicazioni dei due Decreti interministeriali (rispettivamente del 4 agosto 2011 e del 5 settembre 2011) pubblicati sulla “Gazzetta Ufficiale” del 29 settembre scorso. In particolare, il primo fissa i nuovi criteri per la definizione di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) per gli impianti entrati in esercizio dal 1° gennaio scorso, mentre il secondo definisce il regime di sostegno per gli impianti CAR e stabilisce le regole per l’accesso agli incentivi.

ALESSANDRO FONTANA, SEGRETARIO ITALCOGEN

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n data 19 settembre 2011 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 il Decreto interministeriale 4 agosto 2011 “Integrazioni al decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20, di attuazione della direttiva 2004/8/CE sulla promozione della cogenerazione basata su una domanda di calore utile sul mercato interno dell'energia, e modificativa della Direttiva 92/42/CE” e il Decreto 5 settembre 2011 “Definizione del nuovo regime di sostegno per la cogenerazione ad alto rendimento”. I due decreti completano finalmente l’allineamento del Paese alla Direttiva 2004/8/EC sullo sviluppo della cogenerazione. Il primo va a colmare il vuoto lasciato il 31/12/2010 dalla Deliberazione 42/02 dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) e fissa i nuovi criteri per la definizione di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) per gli impianti entrati in esercizio dal 1° gennaio 2011. Il secondo decreto definisce invece il regime di sostegno per gli impianti CAR e stabilisce le regole per l’accesso agli incentivi, come previsto dall’art. 30, comma 11, della Legge 99/09. Il DM 4 agosto 2011 consta sostanzialmente di soli allegati tecnici, che sostituiscono (All. I, II e III) e integrano (All. dal IV al VII) quelli del DLgs 20/2007, attuativo della Direttiva 2004/8/EC.

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L’Industria Meccanica - Novembre 2011

Gli stessi allegati del DM 4 agosto 2011 sono poi riportati integralmente nel DM 5 settembre 2011: • l’Allegato I elenca le tecnologie di cogenerazione contemplate dai decreti; • l’Allegato II è dedicato al calcolo della produzione di energia da cogenerazione che si esegue individuando i limiti dell’impianto, separando così eventuali componenti in assetto non cogenerativo, e calcolando poi il rendimento globale e la produzione di energia elettrica. Va ricordato che l’energia elettrica da prendere in considerazione è quella “lorda”, ai morsetti dei generatori, e non quella “netta”. Calcolato il rendimento globale, affinché un impianto in assetto cogenerativo sia considerato “CAR” è necessario che si raggiunga un certo valore percentuale del Risparmio di Energia Primaria (PES, Primary Energy Savings). Ricordiamo che il PES è il criterio adottato dalla Direttiva 2004/8/EC, la cui definizione è riportata nell’Allegato III del decreto. Per la qualifica CAR è necessario che il PES sia maggiore di zero per impianti con potenze elettriche inferiori a 1 MWe e maggiore del 10% per impianti con potenze superiori ad 1 MWe. Per gli impianti che non raggiungono la qualifica “CAR”, è


comunque RISP per un 1 MW ≤ Pe 1 MW < Pe ≤ 10 MW 10 MW < Pe ≤ 80 MW 80 MW < Pe ≤ 100 MW 100 MW < Pe possibile accoefficiente K = 1,4 K = 1,3 K = 1,2 K = 1,1 K = 1,0 cedere agli K, variabile in i n c e n t i v i Tabella 1 – Valori di K in funzione degli scaglioni della potenza elettrica per il calcolo del RISP funzione deladottando il la taglia delmetodo della “macchina virtuale”. l’impianto: Il metodo consiste nel considerare separatamente l’energia prodotta tradizionalmente da quella generata in assetto cogenerativo. In particolare, K varia in funzione di cinque scaglioni di poGli incentivi sono riconosciuti solo alla frazione di energia tenza elettrica Pe come indicato nella tabella 1. prodotta nei periodi di funzionamento in assetto cogeneraCon ciò il legislatore ha evidentemente voluto promuovetivo, calcolando il rapporto “energia elettrica/calore” effetre lo sviluppo della media e piccola cogenerazione. tivo dell’impianto. Il prodotto tra calore generato in assetto cogenerativo, molIl DM 5 agosto 2011 specifica che gli impianti di cogenetiplicato per il predetto rapporto, dà la quantità di energia razione sono considerati CAR: elettrica da considerarsi come cogenerata nell’anno solare in corso, salvo che la produzione effettiva di energia elet• in base al DM 4 agosto 2011 per gli impianti entrati in trica non sia inferiore a tale prodotto. funzione dal 1° gennaio 2011; Per gli impianti di microcogenerazione (Pe < 50 kWe) è pos• in base alla DM 42/02 per gli impianti entrati in esercisibile adottare il rapporto energia/calore di targa della maczio tra il 7 marzo 2007 e il 31 dicembre 2010 e non claschina, senza ricorrere a misurazioni. sificabili come CAR dal DM 4 agosto 2011; Gli allegati successivi riportano dati e tabelle necessarie per i calcoli sopra descritti: • in base alle leggi vigenti al momento dell’entrata in esercizio per gli impianti entrati in funzione dal 1° aprile • Allegato IV: valori di rendimento di riferimento per la 1999 fino al 7 marzo 2007. produzione separata di energia elettrica; • Allegato V: valori di rendimento di riferimento per la produzione separata di calore; • Allegato VI: fattori di correzione dei rendimenti di produzione dell’energia elettrica legati alla zona climatiche di installazione dell’impianto (sono previste due zone climatiche); • Allegato VII: riporta i fattori di correzione legati alle perdite evitate sulla rete dalla produzione e al consumo e autoconsumo dell’energia elettrica prodotta nel sito, in modo analogo a quanto già previsto dalla Deliberazione 42/02. Con il Decreto 5 settembre 2011, il sistema di incentivazione alla “CAR” previsto è quello dei Titoli di Efficienza Energetica – Certificati Bianchi (del II tipo, risparmio di gas naturale), omogeneo per tutti gli impianti. Il quantitativo spettante di Certificati Bianchi è calcolato in termini di energia, in base a un indice di risparmio di energia primaria RISP, calcolato di anno in anno:

La formula tiene conto delle energie termica ed elettrica prodotte e del combustibile consumato, pesati con dei rendimenti di riferimento per le produzioni separate di energia, variabili negli anni. I Certificati Bianchi sono quindi calcolati moltiplicando il

La durata del meccanismo di incentivazione è prevista in 10 anni per gli impianti entrati in funzione dopo il 7 marzo 2007 e 15 anni per gli impianti abbinati a reti di teleriscaldamento. Per impianto si intendono sia le nuove realizzazioni, sia i rifacimenti di unità esistenti entrate in servizio dopo il 7 marzo 2007. Va segnalata anche la possibilità di far slittare fino a tre anni l’inizio del periodo di erogazione degli incentivi. Agli impianti entrati in esercizio dal 1° aprile 1999 al 7 marzo 2007 sono riconosciuti Certificati Bianchi per cinque anni e in ragione del 30% di quelli previsti, come indicato nell’art. 29, comma 4, del DLgs 28/20011. Gli incentivi non sono cumulabili salvo che con fondi di garanzia e rotazione, detassazioni dal reddito d’impresa per investimenti in macchinari e altri incentivi pubblici in conto capitale. La qualifica dell’impianto come CAR nonché la misura dei Certificati Bianchi spettanti è in carico al GSE (Gestore Servizi Energetici); i Certificati Bianchi sono assegnati per ogni anno solare e possono essere usati: • da parte dei soggetti obbligati per assolvere alla propria quota; • essere scambiati tra operatori del settore e oggetti obbligati. In alternativa, è anche possibile per l’operatore, chiedere il ritiro degli stessi direttamente al GSE, che coprirà i costi dell’annullamento dei Certificati Bianchi con prelievi dalla Cassa Conguaglio del settore elettrico. ❒

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ECONOMIA Un recente rapporto di Siderweb cerca di definire le dinamiche produttive e di utilizzo di un materiale di primaria importanza per tutta la nostra industria manifatturiera

Questa immagine è stata fornita per gentile concessione da Giovanni Alfieri (www.giovannialfieri.com)

Acciaio, un mercato vasto ma ancora poco conosciuto

La ricerca, intitolata “Clienti d’acciaio”, esamina la situazione secondo tre direttrici: le dimensioni e le caratteristiche delle imprese e del settore, il rapporto tra produttori e utilizzatori, l’andamento dei prezzi. Di seguito è riportata una sintesi del rapporto, al quale ha collaborato anche ANIMA.

L’

acciaio è utilizzato come input intermedio da quasi l’intero spettro delle attività manifatturiere, oltre che dall’industria delle costruzioni, ma non esistono dati precisi sul suo effettivo utilizzo per settore e informazioni esaustive circa i cambiamenti nel peso e nel ruolo dell’acciaio come input intermedio nei processi produttivi di altri settori. La ricerca “Clienti d’Acciaio”, redatta da Siderweb, cerca di colmare tale lacuna attraverso la raccolta di informazioni e dati lungo tre direttrici: • la prima è interna alle imprese del settore siderurgico e riguarda informazioni sulla tipologia di clientela e sull’approccio al mercato da parte delle imprese del settore; • la seconda riguarda l’osservazione del peso dell’acciaio nei settori utilizzatori e si fonda sui dati delle tabelle inputoutput; • la terza è connessa alla valutazione dei legami che intercorrono tra il prezzo dell’acciaio e i prezzi alla produzione dei settori a valle, per cogliere l’impatto effettivo dei movimenti e delle caratteristiche del settore dell’acciaio sui comportamenti produttivi degli utilizzatori. Le imprese e il mercato Per quanto riguarda la prima direttrice, è emerso che la maggior parte delle nostre imprese siderurgiche produce su commessa. Il loro posizionamento competitivo, dal punto di vista della qualità del prodotto, è buono, ma esistono vincoli alla crescita aziendale dovuti principalmente alla debolezza della domanda e quindi a un eccesso di capacità produttiva. Le leve per acquisire vantaggi competitivi mostrano un forte accento sul contenimento dei costi di produzione e, in modo meno marcato, sulla qualità del prodotto e sull’e-

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spansione della rete distributiva. I prezzi vengono fissati sulla base dell’andamento della domanda e dell’offerta (mercato) e, in misura minore, come mark up sui costi di produzione. Nel mercato domestico il prezzo è differenziato per tipo di canale distributivo o per importanza dell’acquirente in termini di quantitativi acquistati. Produttori e utilizzatori Per quanto concerne la seconda direttrice della ricerca, cioè i legami tra il settore siderurgico e i settori a valle utilizzatori di acciaio, emerge come la dipendenza di questi ultimi dalla produzione nazionale sia mediamente molto elevata, con punte di oltre il 90% per il settore delle costruzioni e del 73% per quello delle macchine e apparecchi meccanici. La dipendenza è invece molto più bassa per i settori delle macchine per uffici e dei mobili. Il settore delle macchine e apparecchi meccanici è in assoluto quello che utilizza più acciaio (40% dell’output delle imprese metallurgiche e della prima trasformazione dei metalli); seguono i settori delle costruzioni (30,3%), dei mezzi di trasporto (17,1%), delle macchine e apparecchi elettrici (12,1%) e dei mobili (7,3%). Se si esclude il settore dei mezzi di trasporto e parzialmente quello della meccanica strumentale, la domanda di acciaio è molto frammentata, con una varietà di modelli di consumo e di comportamenti d’acquisto degli utilizzatori che rendono difficile la standardizzazione dei prodotti e dei servizi offerti. Le piccole e medie imprese rappresentano l’80% della domanda di acciaio in Italia, mentre la media europea è intorno al 40-50%. Ciò spiega l’elevato numero di intermediari fra i produtto-


ri di acciaio (i primi 5 rappresentano il 50% della produzione totale) e gli utilizzatori finali (i grandi rappresentano soltanto il 20% della domanda totale). L’alto livello di intermediazione del prodotto siderurgico è esasperato anche dalla conformazione territoriale del nostro paese, che richiede un numero elevato di distributori e centri servizi per soddisfare una clientela frazionata e disseminata su un territorio lungo e stretto, diviso in due da barriere montuose. Infatti, la rete distributiva dell’acciaio in Italia è costituita da circa 1250 fra distributori e centri servizi, contro i 760 della Germania, i 480 della Spagna e i 145 della Francia. La dimensione media degli intermediari italiani è quindi molto più bassa di quella degli altri paesi: i primi 5 distributori e centri servizi italiani hanno una quota di mercato complessiva pari al 10%, rispetto al 33% della media europea.

Copertina del Rapporto “Clienti d’acciaio”, redatto da Andrea Basili, Rino Ferrata e Gianfranco Tosini, edito da Siderweb – Il portale della siderurgia, con la sponsorizzazione di “Made in Steel” e la collaborazione di UniCredit e ANIMA

La dinamica dei prezzi L’adeguamento dei prezzi dei settori utilizzatori alle variazioni del prezzo dell’acciaio, nel lungo periodo risulta maggiore per i settori più vicini al settore siderurgico, come le fonderie e la produzione di tubi. Seguono i settori delle costruzioni e della produzione di oggetti metallici. I tempi di aggiustamento dei prezzi da parte dei settori utilizzatori sono piuttosto lunghi, per cui la relazione di equilibrio una volta modificata tende a essere ristabilita molto lentamente. I valori più alti sono ancora quelli dei settori più vicini alla siderurgia, quali la produzione di tubi, le fonderie e la produzione di oggetti metallici. Gli impatti sui prezzi a breve sono comunque significativi per i tubifici e le fonderie, ma marginali per il settore delle costruzioni e della produzione di og❒ getti metallici.


ANIMA/FORMAZIONE Una proposta di formazione professionale che supera i tradizionali schemi di insegnamento standard

MasterClass, “9 passi per lo sviluppo della tua impresa” ANIMA Sistemi Formativi e Festo Academy hanno messo a punto un percorso di sviluppo imprenditoriale orientato soprattutto verso le piccole e medie imprese dell’industria meccanica. Nell’arco di alcuni mesi (da novembre 2011 a marzo 2012) sono previsti 9 incontri riguardanti argomenti economici e manageriali di primaria importanza per il successo delle aziende. A CURA DI

EMMANUELE BIROLI

A

Dello stesso avviso è Barbara PiNIMA Sistemi Formativi e goli, coordinatrice di ANIMA SiFesto Academy, la prima instemi Formativi, secondo la quadustrial management School in le “in qualità di ente confinduItalia, propongono alle piccole e striale, che tutela gli interessi del medie imprese un percorso forcomparto meccanico su tutto il mativo orientato allo sviluppo territorio nazionale, siamo orgodelle competenze professionali gliosi di aver dato vita alla collaper tutte quelle figure aziendali borazione con Festo Academy in che, dai titolari ai responsabili quanto offriamo l’opportunità del personale, gestiscono quotireale alle piccole e medie impredianamente complessità proprie se di poter usufruire del personadel contesto economico attuale. Barbara Pigoli, Coordinatrice di ANIMA Sistemi Formativi le docente altamente qualificato Lo scopo del MasterClass è aiudi Festo”. Tutti i relatori coinvolti al MasterClass hanno una tare la crescita progressiva del capitale industriale delle piccole e medie imprese, puntando sulla progettazione traconsolidata esperienza in contesti aziendali nazionali e sversale e integrata, ormai d’obbligo, che riguarda le dimultinazionali, tale da poter trasmettere ai partecipanti le verse e correlate fasi di: competenze adeguate per affrontare le sfide del mondo in• valutazione degli impatti finanziari ed economici nelle dustriale. “Puntare sulla formazione delle piccole e medie scelte industriali; imprese è essenziale per il rilancio dell’industria manifat• produzione e innovazione; turiera del nostro Paese” conclude Barbara Pigoli. • organizzazione delle risorse umane; • commercializzazione dei prodotti. L’importanza della formazione continua Secondo Giuseppina Civardi, responsabile di Festo AcaLa formazione sui temi trattati dal MasterClass è sempre più demy “L’obiettivo del percorso del MasterClass è quello di indispensabile per garantire la competitività necessaria nelfornire gli strumenti per comprendere i cambiamenti in atle ampie e articolate dinamiche del mercato globale. A queto nella realtà industriale a chi presidia i processi aziendasto proposito si può considerare il dato che emerge dal rapli. La collaborazione con ANIMA Sistemi Formativi ha geporto del Sistema Informativo Excelsior del 2009, realizzanerato un programma concreto, che ha tenuto in principato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro. La relaziole considerazione la trasversalità di competenze che le fine Excelsior riporta che la percentuale delle imprese che gure di responsabilità in azienda non possono permettersi svolgono formazione ai propri dipendenti è fortemente cordi non avere. I differenti processi appartenenti al ciclo di virelata alla dimensione d’impresa: più è grande l’azienda, ta aziendale hanno bisogno di essere correlati e di risponmaggiore diventa la probabilità che metta in atto iniziative dere a un disegno organico preciso per garantire competiformative per i propri dipendenti. La probabilità di fare fortività all’impresa. Il MasterClass è il mezzo giusto per immazione di una grande impresa con più di 500 dipendenplementare le capacità manageriali per il raggiungimento ti è dell’85,2%, contro il 28,8% di un’impresa con meno di di tale traguardo”. 10 dipendenti. Questi dati fanno riflettere sulle deficienze

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strutturali della formazione continua che ni aziendali: pesano soprattutto sulle piccole e medie • economics, i numeri dell’azienda (11 imprese a conduzione famigliare e sui lonovembre); ro dipendenti. Il tema della formazione • la vendita, prima riga del conto econocontinua è una tra le questioni dolenti del mico (25 novembre); nostro Paese. Le rilevazioni dati dell’Istat • il post vendita (2 dicembre); del 2009 informano che gli occupati, in età • gli acquisti e gli approvvigionamenti (16 compresa tra 25 e 64 anni, partecipanti ad dicembre); attività formative sono il 5,9%. Dato che • l’innovazione (13 gennaio 2012); comparato con la media dell’Unione Eu• la produzione (27 gennaio 2012); ropea a 27, del 9,1%, ricavata dall’indagi• lo sviluppo della leadership (10 febbraio ne Eurostat (Lifelong Learning 2009) sulla 2012); stessa fascia d’età di lavoratori, dà un’idea • la gestione dei collaboratori (24 febbraio dello stato attuale della formazione in Ita2012); lia. ANIMA Sistemi Formativi individua nel • l’organizzazione di fabbrica (9 marzo MasterClass lo strumento per sopperire al2012). le mancanze strutturali di formazione per le Giuseppina Civardi, Responsabile È prevista la possibilità d’iscrizione a una Festo Academy piccole e medie imprese. Tale iniziativa, insola giornata del Master. fatti, è rivolta ai decision maker delle aziende che storicaPer informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla Segreteria ANImente hanno rappresentato e rappresentano tutt’oggi il perMA Sistemi Formativi: tel. 02 45418304, ANIMASisteno del progresso e del tessuto economico del Paese. miFormativi@asa-srl.it Il programma Il MasterClass prevede un percorso di 9 giornate durante le quali saranno trattati argomenti pertinenti a tutte le funzio-

È possibile consultare l’offerta formativa di ANIMA Sistemi Formativi al sito della Federazione ANIMA www.anima.it, al link Progetto Anima Sistemi Formativi. ❒

MERCATO

Pulire il Mondo in Sicurezza Honeywell ha aderito con Sperian Protection come sponsor tecnico alla campagna di Legambiente ”Pulire il mondo” fornendo 100 mila paia di guanti di protezione

H

oneywell – Sperian Protection, forte della propria esperienza nella produzione di dispositivi per la protezione individuale sul lavoro, ha aderito all’iniziativa di Legambiente “Puliamo il mondo”, per sottolineare quanto sia importante porre la massima attenzione alla propria sicurezza personale anche in tutte quelle occasioni potenzialmente a rischio che si possono presentare nella vita di tutti i giorni. In qualità di sponsor tecnico di questo importante evento di volontariato ambientale, Honeywell voleva quindi di adottare semplici accorgimenti necessari per poter contribuire in assoluta sicurezza alla salvaguardia del nostro pianeta. Prima di tutto è necessario indossare un abbigliamento comodo e utilizzare alcuni accessori utili per proteggere tutte quelle le parti del corpo più coinvolte nelle attività di raccolta rifiuti e pulizia dell’ambiente, piccoli ma indispensa-

bili strumenti che renderanno più sicure e anche più agevoli le operazioni che si andranno a compiere come, ad esempio, un paio di guanti per proteggere le mani. Con la fornitura di 100.000 paia di guanti Perfect® Poly Aqua, Honeywell ha pensato non solo di sostenere concretamente l’iniziativa promossa da Legambiente, ma anche di lanciare un messaggio a favore della “cultura della sicurezza” che, si augura, entri presto a far parte di uno stile di vita comune. Anche piedi e occhi potrebbero essere involontariamente soggetti a rischi accidentali e consiglia, quindi, l’utilizzo di calzature adeguate ed occhiali protettivi. Per i piedi c’è solo l’imbarazzo della scelta tra i più di trenta modelli di calzature di sicurezza Timberland PRO®. Per gli occhi sono consigliati gli occhiali Solar-Pro e Solar Pro fotocromatici per proteggere gli occhi senza rinunciare allo stile.

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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE La certificazione è un’opportunità che rappresenta sempre più un elemento competitivo per chi ha scambi internazionali

Certificazione di “Operatore Economico Autorizzato” Due casi di successo nel settore della meccanica I riconoscimenti sono stati assegnati nel settembre scorso alla Enolgas Bonomi e alla Fratelli Pettinaroli, due “storiche” aziende di ANIMA. Le motivazioni si basano su alcuni requisiti di qualità, tra cui un’adeguata tracciabilità dei flussi in entrata e in uscita attraverso il sistema contabile, la solvibilità finanziaria, la rispondenza ad adeguate norme di sicurezza. CARMELA MASSARO, RESPONSABILE PROGETTO DOGANA FACILE

S

u tutto il territorio nazionale si raccolgono da qualche tempo i risultati di un processo di sensibilizzazione, promozione e assistenza in relazione alle semplificazioni doganali che il Progetto Dogana Facile di ANIMA con il supporto tecnico di Easyfrontier porta avanti dal 2007. Questo processo, lento ma profondo, che mira con ambizione a un cambiamento di cultura e di abitudini, sta guidando le aziende verso quella consapevolezza imprescindibile per poter superare il retaggio che la dogana rappresenti solo un limite da valicare e cominciare a persuadersi che possa essere un’opportunità. Per far questo è necessario innanzitutto conoscere e poi acquisire gli strumenti ignoti ai più o trascurati perché non ritenuti prioritari - per usufruirne traendone vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Ad oggi un centinaio di aziende hanno aderito al Progetto a vario titolo grazie agli interventi formativi e informativi mirati rispetto a specifiche esigenze rilevate in azienda. Ciascuna si è servita di semplificazioni doganali come la procedura di domiciliazione o lo status di esportatore autorizzato, e alcune hanno seguito tutto il percorso fino a giungere alla certificazione di Operatore Economico Autorizzato (AEO).

cessità. È doveroso dunque fare il possibile per portare in ogni azienda tutte le opportunità che agevolino gli scambi internazionali. La certificazione AEO nasce con l’obiettivo di creare un partenariato tra autorità di controllo e operatori economici, in maniera tale da rendere sicuro ed efficiente il sistema degli scambi internazionali di merci. In tal modo l’Agenzia delle Dogane indirizza le proprie energie nel combattere i fenomeni criminali (contrabbando, contraffazione ecc.), mentre le aziende sane e meritevoli di fiducia evitano inutili ed estenuanti controlli conseguendo un pass che riconosce loro trattamenti prioritari. I programmi di certificazione doganale e di sicurezza e quelli analoghi all’AEO, in ottemperanza a quanto stabilito dall’Organizzazione mondiale delle Dogane, sono adottati da tutti i maggiori Paesi del mondo: Cina, Usa, Nuova Zelanda, Australia, Corea del Sud, Brasile, Argentina, Colombia, India, Dubai. Ad oggi il mutuo riconoscimento vale per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, il Giappone e il Canada, e sono in via di riconoscimento tra le Autorità doganali dell’Unione Europea e le Dogane Americane, Svizzere (e degli altri Paesi dell’Efta, European Free Trade Association), quelle cinesi e di alcuni paesi terzi.

La certificazione AEO La semplificazione delle procedure rappresenta oggi, considerata la propensione agli scambi con l’estero dell’industria meccanica (e non), non più una possibilità ma una ne-

Due case history di successo Nello scorso settembre le aziende Enolgas Bononi Spa di Concesio (in provincia di Brescia) e la Fratelli Pettinaroli Spa di San Maurizio D’Opaglio (in provincia di Novara),

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Sandro Bonomi Presidente di Enolgas, riceve il certificato di AEOF da Sebastiano Capurso, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Brescia.

Da sinistra Marco Polizzi Easyfrontier, Delegato ANIMA Rapporti con Agenzia delle Dogane,Carmela Massaro Responsabile Progetto Dogana Facile, Franco Pesce Amm.re delegato Enolgas Bonomi Spa, Sandro Bonomi presidente Enolgas e della Federazione ANIMA, insieme al team AEO dell’Ufficio delle Dogane di Brescia in occasione della cerimonia di consegna del certificato AEOF.

Laura Fortis, Presidente di Fratelli Pettinaroli, riceve il certificato di AEOF da Pietro Alidori, Direttore Interregionale di Piemonte e Valle D’Aosta.

Cerimonia di consegna del certificato alla Sig.ra Laura Fortis, alla presenza di personalità politiche del territorio.

Benefici diretti e indiretti derivanti dall’ottenimento della certificazione AEO Benefici diretti • possibilità di sdoganare in azienda evitando il passaggio delle merci in dogana • accesso alle semplificazioni doganali (tra cui le procedure di domiciliazione); • facilitazioni per i controlli di sicurezza; • possibilità di essere preavvertiti in caso di selezione per il controllo; • riduzione della quantità di dati da fornire per la dichiarazione sommaria; • minori controlli fisici, documentali e di sicurezza; • priorità nei controlli, rispetto ad altri soggetti selezionati che non siano AEO; • possibilità di scelta del luogo di svolgimento del controllo, da concordare con la dogana; • mutuo riconoscimento dei programmi AEO nel mondo; • esonero dal prestare garanzia in caso di introduzione di merci in un deposito IVA. Benefici indiretti • migliori relazioni con le autorità doganali (client coordinator); • maggiore velocità nelle spedizioni; • aumento della sicurezza e migliore comunicazione tra le parti della catena logistica; • diminuzione dei problemi legati alla sicurezza; • potenziamento della propria immagine aziendale nel mondo.

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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE sono state insignite del massimo riconoscimento di affidabilità doganale e di sicurezza, (AEOF), rispettivamente dagli Uffici delle Dogane competenti per territorio. Il riconoscimento è stato ottenuto a seguito di un audit concordato con il team AEO dell’Agenzia delle Dogane incaricato a riscontrare i requisiti su cui la certificazione si basa. Tra questi ricordiamo: un’adeguata tracciabilità dei flussi in entrata e in uscita attraverso il sistema contabile, la solvibilità finanziaria, la rispondenza ad adeguate norme di sicurezza. Esame superato a pieni voti da entrambe le aziende, che da questo momento in poi potranno vantarsi del titolo godendo dei relativi benefici (riportati nel riquadro) nei confronti della dogana (la certificazione è riconosciuta da tutti gli Stati membri) e dei loro partner commerciali (si ricorda che la certificazione comincia a essere inserita da alcune aziende committenti nei Paesi terzi tra i requisiti desiderati nei

questionari di valutazione destinati alle aziende esportatrici italiane o comunitarie). In occasione della cerimonia di consegna della certificazione, i Direttori degli uffici doganali hanno colto l’occasione per esprimere consenso nei confronti del Progetto Dogana Facile, tramite il quale queste due aziende sono giunte alla certificazione per prime ciascuna nella propria Provincia di appartenenza, confidando che questi esempi positivi possano rappresentare un modello a cui aspirare. Il Progetto si impegna quindi quotidianamente a rendere conoscenza e a favorire le buone pratiche doganali, facendo seguire la diretta assistenza di esperti presso l’azienda per garantirne la corretta gestione e integrazione con le procedure aziendali e a promuovere il rapporto diretto tra dogana e impresa in un’ottica evoluta rispetto a quella del passato, basandosi su un rapporto di fiducia reciproca e di collaborazione. ❒

MERCATO

Tra Metelli e Graf un matrimonio riuscito Grazie all’acquisizione dell’azienda bresciana, in 10 anni ha raddoppiato il fatturato relativo alle pompe ad acqua

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10 anni dall’acquisizione della Graf SpA, azienda produttrice di pompe acqua e dischi freno per l’industria automobilistica, la società bresciana Metelli SpA, specializzata nella produzione di parti auto, ha raddoppiato il fatturato nell’ambito delle pompe ad acqua. Questa acquisizione, frutto di un’attenta strategia e dello studio delle esigenze del mercato, ha rappresentato un punto di svolta per la Metelli. Risale a luglio 2001 l’acquisto del 100% della società Graf (di Rovato, in provincia di Brescia) e fusa con la Metelli per incorporazione il 31 dicembre 2002, diventandone il terzo stabilimento produttivo. Nel luglio 2005 lo “stabilimento 3” di Rovato (ex Graf) è stato fisicamente trasferito all’interno del nuovo e ampliato “stabilimento 2” di Cologne Brescia, quartier generale della Metelli. Il valore dell’operazione è dimostrato dal fatto che il volume d’affari dei prodotti “ex Graf” è praticamente raddoppiato,

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costituendo una parte significativa del bilancio Metelli che globalmente impiega più di 450 persone con un fatturato 2010 di 107 milioni di euro. L’integrazione delle pompe acqua e dischi freno Graf nella gamma dei prodotti storici Metelli si è rivelata una scelta vincente grazie alla totale complementarietà tra le due categorie di articoli. Questa fusione ha permesso l’innovazione costante dei prodotti Graf e Metelli, dal punto di vista sia tecnologico e qualitativo sia di posizionamento sul mercato, trasformando le pompe acqua in uno dei core business dell’azienda. È una storia di successo giunta al decimo anno che conferma la forte spinta evolutiva e la flessibilità agli sviluppi del mercato della Metelli, che ancora continua con investimenti costanti nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie relative a tutte le linee di prodotto: dai componenti delle parti motore alle parti freno, ai giunti omocinetici e alle pompe acqua.


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LEGALE Come la normativa europea punta ad aumentare l’efficacia e la credibilità della conformità dei prodotti a marcatura CE

Più libera la circolazione dei prodotti nell’UE Il Regolamento UE n. 305/2011 e il New Legislation Frame (NLF) cercano di istituire un mercato unico senza ostacoli tecnici per la circolazione delle merci e a tutela degli utilizzatori. Nel provvedimento è stata inoltre introdotta una nuova categoria di atti giuridici quale diretta conseguenza del Trattato di Lisbona del 2009, che rafforza la competenza del Parlamento riguardo al controllo delle competenze di esecuzione della Commissione. ROBERTO CATTANEO, SERVIZIO LEGALE ANIMA

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uando un nuovo provvedimento con forza di legge riguarda la commercializzazione dei prodotti, l’errore interpretativo più diffuso è quello di leggerlo non dal punto di vista degli atti che l’anno preceduto, ma da quello delle normative tecniche che ne costituiscono la conseguenza e l’attuazione. Anche queste ultime, a dire il vero, non tengono nella dovuta considerazione gli obiettivi di maggiore respiro che l’Unione Europea si propone delineando finalità di ampio respiro. La lettura di molti dispositivi, quali il Regolamento 305/22011 (CPR, Construction Products Regulation) può rivelare significati nascosti, se inquadrata nello sforzo di modernizzazione del “nuovo approccio” che la UE ha definito come “New Legislative Framework for Marketing of Products” (NLF). Il processo di adeguamento delle direttive di prodotto al NLF è già iniziato e coinvolgerà ognuna di esse al momento della loro revisione. Ciò conferma che, seppur il NLF sia costituito da provvedimenti comunitari che trovano diretta applicazione e non necessitano di recepimento nei singoli Stati per essere applicati, devono essere gradualmente implementati con azioni della UE e degli Stati membri prima che il processo di innovazione legislativo sia concluso. La UE con questi provvedimenti persegue, rinnovandolo e rafforzandolo, lo scopo di istituire un mercato unico in cui non ci siano ostacoli tecnici per la libera circolazione di prodotti a tutela degli utilizzatori. La UE concentra il proprio sforzo su alcuni temi fondamentali per l’efficacia e la credibilità della conformità dei prodotti alla marcatura CE: • accreditamento degli enti di certificazione; • vigilanza di mercato; • controllo sui prodotti provenienti da pesi terzi; • una terminologia legale uniforme per le norme sui prodotti. Il Regolamento 305/2011 è uno dei primi ad essere conforme ai nuovi contenuti, a criteri di redazione e all’assetto dei poteri nella UE. Anche in ragione della portata del proprio

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campo di applicazione, potrà costituire un buon terreno di sperimentazione dell’efficacia del nuovissimo approccio. L’armonizzazione del linguaggio giuridico Il tema portante dell’NLF è la consapevolezza che la credibilità della marcatura CE dei prodotti e la loro conformità ai requisiti essenziali di sicurezza è una diretta conseguenza dell’efficacia dei controlli che la UE, con l’indispensabile collaborazione degli Stati membri, deve mettere in atto. Non è un mistero che la marcatura CE corra il rischio di diventare un lasciapassare valido anche per prodotti di bassa qualità, se non sono individuabili i fabbricanti che possono concretamente assumersi la responsabilità dell’immissione sul mercato dei prodotti e se non si procede a sistematici controlli. Il mercato è unico, ma è inevitabile che la UE debba affidarsi alle strutture di controllo nazionali per l’effettuazione dei controlli; l’NLF sollecita l’intensificazione della collaborazione tra le differenti autorità nazionali, che sono quindi impegnate nei confronti della UE per l’attuazione di un coordinato ed efficace controllo di mercato. L’NLF promuove l’armonizzazione del linguaggio giuridico adoperato dalla UE. Una delle conseguenze più evidenti è che per definire atti o soggetti che sono comuni nei provvedimenti relativi ai prodotti sono state introdotte, finalmente, definizioni omogenee. Queste definizioni, rispettando criteri anglosassoni di produzione del diritto, tendono a catalizzare suggerimenti che derivano dalle discussioni sul significato di “fabbricante”, “distributore”, “importatore” e altro. Quindi, le definizioni che oggi leggiamo nell’articolo 2 del Regolamento 305/2011 saranno quelle di tutte le altre direttive di prodotto. Formalmente leggeremo sempre il medesimo testo delle definizioni oggi classificate nel Regolamento 765/2008, articolo 2, e sostanzialmente verranno determinate per gli stessi soggetti e le stesse responsabilità, senza differenze sostanziali tra i diversi provvedimenti re-


Terminologia legale uniforme In passato la normativa sulla libera circolazione delle merci utilizzava un insieme di termini, in parte senza definizione, e si sono conseguentemente rese necessarie linee guida per la loro spiegazione e interpretazione. Nei casi in cui sono state introdotte, le definizioni giuridiche differiscono nella formulazione e talvolta nel significato, il che comporta difficoltà di interpretazione e di corretta applicazione. La presente decisione introduce pertanto definizioni chiare di taluni concetti fondamentali. (Dec. 768/2008, considerando 16)

Organismi di accreditamento • Organismo unico di accreditamento (NON accreditamento obbligatorio) • La procedura di accreditamento degli enti di certificazione è differente rispetto alla notificazione degli enti da parte degli Stati alla Commissione (enti competenti per direttive di prodotto) • Gli enti di certificazione possono agire per l’applicazione di norme volontarie o di norme cogenti (certificazioni richieste da direttive di prodotto – enti notificati) • Non concorrenza tra gli organismi di accreditamento, non conflitti di interessi nell’ambito delle attività dell’organismo di accreditamento • Accreditamento transfrontaliero • Caratteristiche degli organismi (articolo 8 reg. 765/2008) • Infrastruttura europea di accreditamento (articolo 14 reg. 765/2008).

Vigilanza del mercato • La vigilanza del mercato garantisce che i prodotti coperti dalla normativa comunitaria di armonizzazione suscettibili di compromettere la salute o la sicurezza degli utenti, quando sono utilizzati conformemente alla loro destinazione o in condizioni ragionevolmente prevedibili e sono installati e mantenuti correttamente o che, per altro verso, non sono conformi alle disposizioni applicabili della normativa comunitaria di armonizzazione, siano ritirati o la loro messa a disposizione sul mercato sia vietata o ristretta e che il pubblico, la Commissione e gli altri Stati membri ne siano conseguentemente informati. • Complementarietà delle nuove norme con quelle già previste nella normativa comunitaria di armonizzazione; • Organizzazione degli Stati per la vigilanza di mercato (articolo 18. Reg. 765/2008) ; • Prodotti che comportano un rischio grave – intervento rapido • Possibile collegamento con l’attuale sistema RAPEX (Rapid Alert System for now-food dangerous products) http://ec.europa.eu/consumers/safety/rapex/index_en.htm • Le prescrizioni Comunitarie riguardano le Amministrazioni competenti per il controllo di mercato su ciascun prodotto disciplinato da direttiva comunitaria.

lativi ai prodotti. Non è affatto escluso che anche altre direttive, con la loro futura revisione, siano adottate con la forma di regolamento. Più poteri al Parlamento Ma le novità che accompagnano l’emanazione del regolamento CPR non finiscono qui. Nel provvedimento viene introdotta una nuova categoria di atti giuridici, diretta conseguenza del Trattato di Lisbona del 2009. Con gli “atti delegati” il legislatore delega alla Commissione il potere di adottare gli atti che modificano gli elementi non essenziali di un atto legislativo. Ad esempio, gli atti delegati possono precisare determinate caratteristiche tecniche o consistere in un’ulteriore modifica di certi elementi di un atto legislativo. Il legislatore potrà quindi concentrarsi sull’orientamento politico e gli obiettivi senza inoltrarsi in discussioni eccessivamente tecniche. Soltanto la Commissione può essere autorizzata ad adottare gli atti delegati, ma alle condizioni determinate dal legislatore. Il Trattato di Lisbona rafforza le competenze di esecuzione

della Commissione. Fino alla data di entrata in vigore del Trattato di Lisbona, la competenza di esecuzione apparteneva al Consiglio, che delegava poi alla Commissione l’adozione degli atti di esecuzione. D'ora in avanti, l’articolo 291 del Trattato sul funzionamento dell'UE riconosce la competenza di principio della Commissione. Pertanto le misure europee che richiedono un'attuazione uniforme negli Stati membri autorizzano direttamente la Commissione ad adottare gli atti di esecuzione. Parallelamente, il Trattato di Lisbona rafforza anche i poteri del Parlamento per quanto riguarda il controllo delle competenze di esecuzione della Commissione. Le modalità di tale controllo erano finora stabilite dal Consiglio. D'ora in avanti, esse sono adottate tramite la procedura legislativa ordinaria, secondo la quale il Parlamento gode di condizioni pari a quelle del Consiglio. Il Regolamento 305/2011 è quindi redatto considerando l’intero nuovo quadro dell’ordinamento UE e in questo ambito deve essere letto. Anche le norme che ne deriveranno, se non rispetteranno gli intendimenti della UE, non saranno in grado di offrire agli operatori strumenti di lavoro efficaci. ❒

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ANIMA/UCISP Continua l’impegno di UCISP per la formazione professionale

Franco Boni, Segreteria Tecnica di UCISP/ANIMA

Aggiornamento sul DM 18 gennaio 2011 riguardante i controlli metrologici

L’incontro, che si è svolto presso la sede di ANIMA il 16 giugno scorso, ha approfondito gli aspetti relativi alle selezionatrici ponderali, incluse le etichettatrici peso e peso-prezzo, a funzionamento automatico GIUSY PALLADINO, SEGRETERIA UCISP

G

zionamento automatico” rande partecipazione di ope• Massimo Zanetti: “Verifica peratori del settore, responsabili riodica di strumenti automatici e addetti a laboratori di metrologia per pesare - Selezionatrici pondelegale, hanno partecipato al corso rali secondo la OIML R-51 – 1° organizzato da UCISP (Unione Coedizione 2006. struttori Italiani Strumenti per PeLe pubblicazioni UCISP a supsare) il 10 ottobre scorso presso la porto del corso erano: Federazione ANIMA. • Verifica periodica Il corso ha consentito un ap• Codice deontologico profondimento dei temi trattati in • Pieghevole istituzionale UCISP occasione della Tavola Rotonda (personalizzabile con logo azienUCISP che si è tenuta il 16 giugno da solo per Associati UCISP) scorso (si veda l’articolo pubbli- Maurizio Ceriani (Bizerba), Presidente di UCISP/ANIMA • Libretto metrologico (personacato su L’Industria Meccanica, n. lizzabile con logo azienda solo per Associati UCISP) 670, settembre 2011, pag. 47 . Si è trattato di una giornata formativa di aggiornamento sul D.M. n. 31 del 18 gennaio ✽✽✽ 2011, con specifico riferimento L’attività di formazione promossa alle selezionatrici ponderali, inda UCISP continuerà nel 2012. cluse le etichettatrici peso e pesoForti della fattiva partecipazione prezzo, a funzionamento automadi tutti i discenti, l’Associazione tico, al termine della quale è stasta già progettando un nuovo corto rilasciato un attestato di parteso, sempre con il prezioso contricipazione. buto dei suoi associati, che metRicordiamo brevemente gli intertono al servizio di tutti gli operaventi dei docenti: tori la propria esperienza di co• Maurizio Ceriani: “Nozioni di struttori, condividendo i principi base di metrologia generale” e le regole del codice deontologi• Francesco Boni: “Presentazione co UCISP dell’attività di laboratodel DM n. 31 del 18 gennaio 2011 rio per l’esecuzione della verifie del Regolamento Unioncamere” Massimo Mai (Antonio Mai) e Massimo Zanetti (Bilanciai • Massimo Mai: “Nozioni di base Società Cooperativa Campogalliano); entrambi Consiglieri cazione periodica degli strumen❒ ti per pesare. degli strumenti per pesare a fun- di UCISP/ANIMA

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Formazione 2011

RUMORE ESTERNO e INTERNO Emissioni sonore da impianti di produzione: problemi e soluzioni. ( valido per il rilascio del punteggio CICPND)

Milano, 24 novembre 2011 - Federazione ANIMA [ 9.00 - 16.00] CIADI nasce nel 1979 in ambito e per volontà di ANIMA e raggruppa aziende che svolgono attività di progettazione (comprese analisi acustica, consulenza e valutazione di impatto acustico ambientale), costruzione e posa in opera chiavi in mano - e collaudo, sia nel settore industriale che in quello civile di impianti, apparecchiature, prodotti per la bonifica dall'inquinamento da rumore, con garanzia e assistenza postvendita.

Programma ■

Acustica: elementi di base.

La metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da impianti e macchinari.

Il rumore in ambienti di lavoro: quadro legislativo di riferimento.

Programmi Aziendali di Riduzione dell'Esposizione al rumore - UNI/TR 11347.

Il rumore in ambiente esterno: quadro legislativo di riferimento.

Esempi di interventi tecnici di bonifica acustica nell’industria.

Rumore ambientale: Legge Quadro e decretazione attuativa.

La normale tollerabilità (art. 844 cc) e l'ammissibilità ambientale (Legge 447/95) : differenti criteri di indagine ed esempi pratici.

Confronto con i relatori

Destinatari Amministratore legale, datori di lavoro, direttore divisione consumer, direttore generale, direttore r&d, direttore tecnico, product line manager, product specialist and hydraulic engineer, responsabile ingegneria, responsabile progettazione sistemi industriali, dirigenti, responsabile ricerca sviluppo, RSPP e tutte le figure coinvolte nella gestione della prevenzione.

Utilità per i partecipanti ■ ■

■ ■ ■

Conoscere le principali leggi della fisica acustica per orientarsi sugli interventi di bonifica acustica. Acquisire dimestichezza con la metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da impianti e macchinari. Richiamare gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente. Esemplificare possibili interventi di bonifica acustica nell’industria, misure di prevenzione e protezione adottabili. Rilascio attestato di partecipazione

Per informazioni: Segreteria organizzativa ANIMA/CIADI ciadi@anima.it - www.ciadi.it

Associati Ciadi


APPROFONDIMENTI TECNICI ECODESIGN DELLE POMPE PER ACQUA La Direttiva 2009/125/CE, meglio nota come Eco-design Directive for Energyrelated Products (ErP), disciplina l'immissione sul mercato e la messa in servizio dei prodotti che consumano energia e prevede l'adozione di specifici criteri di progettazione, allo scopo di ridurne l'impatto ambientale e migliorarne l'efficienza energetica. Si tratta di una “direttiva quadro” e, come tale, detta delle linee generali. Il suo contenuto viene man mano integrato con una disciplina di dettaglio a completamento di quanto previsto in via generale. Dalla data di entrata in vigore della Direttiva sono stati, e saranno, via via emanati i Regolamenti attuativi, che definiscono specifiche norme per ogni categoria di prodotto. All’interno dell’Ener LOT 11 sono già stati pubblicati i regolamenti sull’Ecodesign dei motori elettrici (2009/640/CE), dei circolatori (2009/641/CE) e dei ventilatori (2011/327/CE). Sono ora in fase di finalizzazione i lavori per il Regolamento che detterà i requisiti di Ecodesign per le pompe per acqua. Nel luglio scorso la Commissione Europea ha emesso l’ultimo draft, risultato della fase di Interservice Circulation, ovvero la fase in cui la DG responsabile della stesura del regolamento (in questo caso la DG Energy) condivide con tutte le altre DG il testo proposto, raccogliendo i commenti. Il testo è poi stato sottoposto per inchiesta agli stati membri del WTO (World Trade Organization) per assicurare che la sua introduzione non crei barriere commerciali nei confronti di prodotti provenienti da stati extra-europei. Il testo definitivo, comprensivo delle eventuali modifiche suggerite dal WTO, sarà poi votato nel Regulatory Committee entro la fine del 2011, ovvero nel momento in cui tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea sono chiamati a esprimere il proprio parere sul testo proposto. Campo di applicazione e requisiti Il regolamento sarà applicabile a pompe rotodinamiche progettate per il pompaggio di acque pulite, anche se integrate in altri prodotti, e rientranti in una delle categorie seguenti: • orizzontali normalizzate con basamento (ESOB, End Suction Own Bearing); • monoblocco (ESCC, End Suction Close Coupled); • verticali multistadio (MS-V, Multi-Stage Vertical); • sommerse multistadio (MSS, Multi Stage Submersible); • monoblocco in linea (ESCCi, 'End Suction Close Coupled Inline). Esplicitamente escluse dal campo di applicazione sono: • le macchine progettate esclusivamente per il pompaggio di acqua a temperatura inferiore a -10 °C o superiore a 120 °C; • le pompe destinate alle applicazioni antincendio; • le pompe volumetriche; • le pompe autoadescanti. Inoltre, secondo l’ultimo testo disponibile, le pompe oggetto del Regolamento dovranno, per essere commercializzate nel territorio dell’Unione Europea, rispettare i requisiti di efficienza e di informazione. Efficienza Dal 1° gennaio 2013 le pompe per acqua dovranno avere un indice minimo di efficienza (MEI) pari almeno a 0,1 mentre dal 1° luglio 2014 tale indice dovrà essere almeno 0,4.

NOTIZIE GURI MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA – COMUNICATO 2 Settembre2011 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 204 del 2/09/2011. Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007- 2013. Procedura concernente l'invito pubblico alla presentazione di progetti di ricerca industriale indetta con decreto direttoriale 18 gennaio 2010, n. 01/Ric. Approvazione graduatoria. CONFERENZA UNIFICATA – Accordo 27 luglio 2011 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 206 del 5/09/2011 Accordo fra Governo, Regioni e Autonomie locali in merito alla gestione delle informazioni sulla tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lett. c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. (Repertorio atti n. 78/CU) MINISTERO DELL’INTERNO – Errata Corrige Decreto 5 agosto 2011 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 206 del 5/09/2011 Comunicato relativo al decreto del Ministro dell'interno 5 agosto 2011, recante: «Procedure e requisiti per l'autorizzazione e l'iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell'interno di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139». (Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 198 del 26 agosto 2011). REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA – DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 27 luglio 2011, n. 175 - Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia del 10 agosto 2011 Regolamento per la concessione di finanziamenti in conto capitale di cui all'articolo 10, commi da 44 a 50 della legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17 (Legge finanziaria 2009), per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a norma di impianti tecnologici o al conseguimento del risparmio energetico relativi alla prima casa. TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011 n. 138 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 216 del 16/09/2011 Testo del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 188 del 13 agosto 2011), coordinato con la legge di conversione 14 settembre 2011, n. 148, recante: “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”. MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - DECRETO 4 agosto 2011 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 218 del 19/09/2011 Integrazioni al decreto legislativo 8 febbraio 2007, n. 20, di attuazione della direttiva 2004/8/CE sulla promozione della cogenerazione basata su una domanda di calore utile sul mercato interno dell'energia, e modificativa della direttiva 92/42/CE.

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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - DECRETO 5 settembre 2011 - Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 218 del 19/09/2011 Definizione del nuovo regime di sostegno per la cogenerazione ad alto rendimento. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 agosto 2011 n. 151 – Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 221 del 22/09/2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 Ministero Ambiente - DECRETO 20 giugno 2011 – Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 221 del 22/09/2011 Modalità e importi delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato dai commercianti e intermediari dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi. LEGGE 24 agosto 2011, n. 152 – Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 222 del 23/09/2011 Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica argentina , con Allegato, fatto a Roma il 21 marzo 2007. In vigore dal 24 settembre 2011. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 luglio 2011 n. 157 – Pubblicato sulla GURI Serie Generale n. 224 del 26/09/2011 Regolamento di esecuzione del Regolamento (CE) n. 166/2006 relativo all'istituzione di un Registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti e che modifica le direttive 91/689/CEE e 96/61/CE Entrata in vigore del provvedimento: 11/10/2011. REGIONE UMBRIA - REGOLAMENTO REGIONALE 29 luglio 2011 n. 7 – GU n. 38 del 24/09/2011 Disciplina regionale per l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

NOTIZIE GUUE 9 settembre 2011 • 2011/C 266/01 – Direttiva PED 97/23/CE Pubblicazione nuovo elenco norme armonizzate Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva

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Il MEI è un indice adimensionale che permette di determinare l’efficienza idraulica della pompa e di confrontare tra loro sulla stessa base pompe di tipologie e dimensioni diverse. Il metodo di calcolo di tale indice viene definito nell’Allegato III del Regolamento. Informazione Il Regolamento indica una serie di informazioni che il produttore, a partire dal 1° gennaio 2013, deve portare a conoscenza del cliente attraverso la documentazione tecnica del prodotto e il sito web dell’azienda. In particolare, sulla targhetta identificativa (o nelle sue vicinanze) di ogni pompa, dovranno comparire le seguenti informazioni: • il valore calcolato dell’indice MEI; • un testo che indichi che le migliori tecnologie attualmente disponibili sul mercato hanno un indice MEI pari a 0,7; • anno di costruzione; • nome o marchio del costruttore, comprensivo di numero di registro e indirizzo dell’azienda; • numero di serie del prodotto; • efficienza idraulica della pompa con girante ridotta. Il produttore può autocertificare le informazioni dichiarate in quanto, come procedura di valutazione della conformità, è ammesso il controllo interno della fabbricazione. È importante chiarire che una pompa acquistata e messa a magazzino da un utilizzatore o da un distributore prima del 1° gennaio 2013 può essere rivenduta o utilizzata per la prima volta dopo tale data anche se non soddisfa gli obblighi imposti dal Regolamento comunitario. Il motivo di tale affermazione è dovuta al fatto che i Regolamenti si applicano al momento della prima immissione sul mercato del prodotto. Con l’introduzione di questo regolamento la Commissione Europea stima un risparmio energetico pari a 5 TWh annui. Andrea Pasquini

SISTEMA SISTRI: SIAMO IN DIRITTURA D’ARRIVO? Le vicissitudini cui il sistema SITRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) è andato incontro fin dalla sua prima apparizione, avvenuta oramai più di 5 anni fa, hanno man mano spiazzato (e non poco) tutti gli operatori e i soggetti coinvolti. Quindi, vale la pena, anche alla luce dei recenti “ribaltoni” che hanno portato prima all’abrogazione e successivamente alla reintroduzione (con relativo periodo di verifica e slittamento della data di ingresso nella vera e propria fase operativa), ripercorrerne la storia e cercare di meglio comprenderne l’impatto (possibile) sulla quotidianità di migliaia di operatori. Perché un sistema elettronico? Innanzitutto, una precisazione sull’obiettivo del SISTRI. Nelle intenzioni del legislatore, il sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti speciali (nonché dei rifiuti urbani in Campania) dovrebbe consentire di seguire nel corso di tut-

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ta la filiera produttiva ogni rifiuto speciale (divenendo quindi un potente strumento per le autorità di controllo per la tutela dell’ambiente) e dovrebbe portare con sé una semplificazione delle procedure e degli adempimenti burocratici, nonché la riduzione dei costi per gli operatori del settore. Quindi, dovrebbe monitorare l’intero trasporto intermodale e garantire ampia visibilità al flusso in entrata e in uscita degli autoveicoli nelle discariche. Da un sistema cartaceo imperniato su tre documenti costituiti (Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico; Modello unico di dichiarazione ambientale, MUD) si passerà con il SISTRI: • a un dispositivo USB, che consentirà l’accesso da una propria postazione alla piattaforma dedicata e l’identificazione degli addetti (fino a un massimo di 3) alle procedure di smaltimento rifiuti speciali; • a una black box installata su ogni autoveicolo, che monitorerà il percorso del carico dal produttore al centro di smaltimento e ad apparecchiature di sorveglianza per monitorare l’ingresso e l’uscita di automezzi dagli impianti di discarica, di incenerimento e di co-incenerimento destinati esclusivamente al recupero energetico dei rifiuti. Breve storia del SISTRI La realizzazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti, ai fini della prevenzione e repressione dei gravi fenomeni di criminalità organizzata nell’ambito dello smaltimento illecito dei rifiuti, è stata introdotta per la prima volta con la Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007). Con il D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4, è stato poi stabilito l’obbligo, senza ulteriori oneri per la finanza pubblica, dell’installazione e dell’utilizzo di apparecchiature elettroniche per le categorie dei soggetti già obbligati alla predisposizione della documentazione cartacea in materia di rifiuti speciali. Quindi, di fatto erano state gettate le basi per il totale espletamento di tutte le pratiche concernenti il trattamento e la gestione dei rifiuti speciali in formato elettronico. Tuttavia, in questa prima fase non erano state disciplinate alcune questioni: tempi e modalità di implementazione del sistema, le modalità di attivazione, la data di operatività del sistema, le informazioni da fornire, le modalità di fornitura e di aggiornamento dei dati, la modalità di elaborazione dei dati e l’entità dei contributi da porre a carico dei soggetti obbligati ecc. Perciò, è stato previsto, con il Decreto Legge 1° luglio 2009, n. 78, un intervento diretto, attraverso l’emanazione di uno o più decreti e regolamenti da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Con il Decreto 17 dicembre 2009 “Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del Decreto-Legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 102 del 2009” ( pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2010) il SISTRI è quindi divenuto a pieno titolo parte integrante della quotidianità aziendale. Il rinvio dell’operatività Nel corso del 2010, quando inizialmente era stata prevista la vera e propria “fase operativa” del sistema, si sono susseguiti diversi decreti legislativi che hanno man mano spostato la vera e propria operatività del sistema, fino ad arrivare alla nuova data del 1° giugno 2011. Lo scorso maggio Confindustria ha promosso il Click Day, giornata che ha coinvolto oltre 120mila aziende in un vero e proprio test del sistema, volto a verificarne la tenuta della struttura informatica.

NOTIZIE GUUE 97/23/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 29 maggio 1997, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di attrezzature a pressione - Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva. 15 settembre 2011 • L 239 DIRETTIVA 2011/75/UE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Modifica della direttiva 96/98/CE del Consiglio sull’equipaggiamento marittimo MED 21 settembre 2011 • L244 DECISIONE 2011/540/UE Decisione della Commissione, del 18 agosto 2011, che modifica la decisione 2007/589/CE per quanto riguarda l’inclusione di linee guida in materia di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra derivate da nuove attività e nuovi gas. 21 settembre 2011 • C277 DIRETTIVA R&TTE 1999/5/CE - PUBBLICAZIONE NUOVO ELENCO NORME ARMONIZZATE Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva. Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità 30 settembre 2011 • C288 Direttiva EMC 2004/108/CE – Pubblicazione nuovo elenco norme armonizzate Comunicazione della Commissione nel quadro dell'attuazione della direttiva 2004/108/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica e che abroga la direttiva 89/336/CEE (1)(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva). 23 settembre 2011 • L246 Pubblicazione Direttiva 2011/72/UE Direttiva 2011/72/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 settembre 2011, che modifica la direttiva 2000/25/CE per quanto riguardale disposizioni per i trattori immessi sul mercato in regime di flessibilità 23 settembre 2011 • L246 Rettifica Regolamento 2011/286 CLP Rettifica del regolamento (UE) n. 286/2011 della Commissione, del 10 marzo 2011, recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regola-

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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GUUE mento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele 28 settembre 2011 • L252 Decisione relativa a Direttiva 2003-87-CE Decisione della Commissione, del 26 settembre 2011, relativa ai parametri di riferimento per l’assegnazione delle quote di emissione dei gas a effetto serra a titolo gratuito agli operatori aerei ai sensi dell’articolo 3 sexies della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

NORMATIVA APPARECCHI NON ELETTRICI PER ATMOSFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE • UNI EN 13463-5:2011 Apparecchi non elettrici per atmosfere potenzialmente esplosive - Parte 5: Protezione per sicurezza costruttiva "c" Organo Tecnico: SICUREZZA APPARECCHIATURE PER ESTINZIONE INCENDI • UNI 11423:2011 Apparecchiature per estinzione incendi - Lance erogatrici di DN 70 a corredo di idranti per pressioni di esercizio fino a 1,2 MPa Organo Tecnico: PROTEZIONE ATTIVA CONTRO GLI INCENDI ATMOSFERE ESPLOSIVE • UNI EN 1127-1:2011 Atmosfere esplosive Prevenzione dell'esplosione e protezione contro l'esplosione - Parte 1: Concetti fondamentali e metodologia Organo Tecnico : SICUREZZA BOMBOLE TRASPORTABILI PER GAS • UNI EN 1089-3:2011 Bombole trasportabili per gas - Identificazione della bombola (escluso GPL) - Parte 3: Codificazione del colore Organo Tecnico:RECIPIENTI PER IL TRASPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI O LIQUEFATTI BRUCIATORI AUTOMATICI PER COMBUSTIBILI LIQUIDI AD ARIA SOFFIATA • UNI EN 267:2011 Bruciatori automatici per combustibili liquidi ad aria soffiata Organo Tecnico: CTI CALDAIE A TUBI D'ACQUA E INSTALLAZIONI AUSILIARIE • UNI EN 12952-2:2011 Caldaie a tubi d'acqua e installazioni ausiliarie - Parte 2: Materiali delle parti in pressione delle caldaie e degli accessori

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I risultati del test hanno evidenziato luci e ombre del sistema, cosa che, a seguito di un’intesa tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e le principali organizzazioni imprenditoriali (Confindustria e Rete Imprese), ha portato lo scaglionamento dell’entrata in vigore del SISTRI in funzione della tipologia dell'impresa interessata. La manovra dell’agosto 2011 Lo scorso 13 agosto sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 è stato pubblicato il Decreto-Legge n. 138 “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”. Il provvedimento, arrivato alla pubblicazione nel pieno di una congiuntura particolarmente critica per il nostro Paese per porre alcuni primi correttivi allo stato di salute delle finanze, ha portato con sé, come di norma succede in questi casi, una serie di discussioni e prese di posizione. Tra le misure della manovra si legge all’articolo 6, comma 2 (lettere c e d) e comma 3: • comma 2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono abrogati: c) il comma 2, lettera a), dell’articolo 188-bis, e l’articolo 188-ter, del D.Lgs, 3 aprile 2006, n. 152. e successive modificazioni; d) l’articolo 260-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni; e) il comma 1, lettera b), dell’articolo 16 del D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205; • comma 3. Resta ferma l’applicabilità delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti; in particolare, ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, lettera b), del D.Lgs. n. 152 del 2006; i relativi adempimenti possono essere effettuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico e scarico nonché del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del D.Lgs. n. 152 del 2006 e successive modificazioni. In altri termini veniva abrogato il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti SISTRI, cancellando totalmente il sistema informatizzato di tracciabilità, ovvero azzerando la progressiva evoluzione dall’attuale sistema cartaceo e limitando il potenziamento del sistema di controllo a cui il legislatore aveva pensato. Dal punto di vista delle imprese, questa abrogazione significava aver investito tempo e risorse inutilmente. Il nuovo corso del SISTRI L’abrogazione ha portato a una vera e propria levata di scudi da parte dei sostenitori del sistema e, a seguito di tutta una serie di discussioni all’interno dell’Esecutivo, il sistema è stato reintrodotto, con alcuni importanti correttivi, nella Legge 14 settembre 2011, n. 148 “Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari” (Gazzetta Ufficiale 16 settembre 2011). Con questo provvedimento, è stata messa mano alla Legge 138/2011, ridefinendo i testi specifici dell’articolo 6. • comma 2. Al fine di garantire un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata in operatività del Sistema di controllo della traccia-

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bilità dei rifiuti (SISTRI), nonché l'efficacia del funzionamento delle tecnologie connesse al SISTRI, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, attraverso il concessionario SISTRI, assicura, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e sino al 15 dicembre 2011, la verifica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell'eventuale implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, test di funzionamento con l'obiettivo della più ampia partecipazione degli utenti. Conseguentemente, fermo quanto previsto dall'articolo 6, comma 2, lettera f-octies), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 luglio 2011, n. 106, per i soggetti di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 30 maggio 2011, per gli altri soggetti di cui all'articolo 1 del predetto decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 26 maggio 2011, il termine di entrata in operatività del SISTRI è il 9 febbraio 2012. Dall'attuazione della presente disposizione non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. • comma 3. Con decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro per la semplificazione normativa, sentite le categorie interessate, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità e dell'assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del SISTRI, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi. • comma 3-bis. Gli operatori che producono esclusivamente rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi di gestione regolati per legge possono delegare la realizzazione dei propri adempimenti relativi al SISTRI ai consorzi di recupero, secondo le modalità già previste per le associazioni di categoria. Sintetizzando: • fino al 15 dicembre 2011 si procederà con la verifica delle componenti software e hardware; • entro il 16 dicembre 2011 verranno individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, verranno applicate, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi; • il 9 febbraio 2012 il SISTRI entrerà in operatività; • i consorzi di recupero potranno essere delegati all’adempimento degli obblighi amministrativi dei produttori di rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi di gestione. Importante sarà quindi monitorare ed essere parte attiva nella fase di verifica, in modo da poter contribuire al miglioramento del sistema in vista della nuova deadline. Federico Cacciatori

NORMATIVA • UNI EN 12952-4:2011 Caldaie a tubi d'acqua e installazioni ausiliarie - Parte 4: Calcolo della durata di vita prevedibile di caldaie in esercizio • UNI EN 12952-6:2011 Caldaie a tubi d'acqua e installazioni ausiliarie - Parte 6: Controllo di produzione, documentazione e marcatura delle parti in pressione della caldaia Organo Tecnico: cti GENERATORI DI ARIA CALDA A GAS PER USO DOMESTICO E NON DOMESTICO • UNI EN 1196:2011 Generatori di aria calda a gas per uso domestico e non domestico - Requisiti supplementari per generatori di aria calda a condensazione Organo Tecnico: CIG IMPIANTO DI VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO A CONTAMINAZIONE CONTROLLATA (VCCC) PER IL BLOCCO OPERATORIO • UNI 11425:2011 Impianto di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC) per il blocco operatorio - Progettazione, installazione, messa in marcia, qualifica, gestione e manutenzione Organo Tecnico: CTI INDUSTRIE DEL PETROLIO E DEL GAS NATURALE UNI EN 14870-1:2011 Industrie del petrolio e del gas naturale - Curve ad induzione, raccordi e flange per sistemi di condotte di trasporto - Parte 1: Curve ad induzione Organo Tecnico: UNSIDER MACCHINE MOVIMENTO TERRA • UNI EN ISO 2867:2011 Macchine movimento terra - Mezzi d'accesso Organo Tecnico: SICUREZZA MONITORAGGIO E DIAGNOSTICA DELLO STATO DELLE MACCHINE • UNI ISO 17359:2011 Monitoraggio e diagnostica dello stato delle macchine - Linee guida generali • UNI ISO 29821-1:2011 Monitoraggio e diagnostica dello stato delle macchine - Ultrasuoni - Parte 1: Linea guida generali Organo Tecnico: ACUSTICA E VIBRAZIONI, MANUTENZIONE PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVABILI • UNI ISO 16653-1:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili - Progetto, calcoli, requisiti di sicurezza e metodi di prova per esecuzioni speciali - Parte 1: Piattaforme mobili di lavoro elevabili (PLE) con sistemi di parapetto retraibile • UNI ISO 16653-2:2011 Piattaforme di lavoro mobili elevabili - Progetto, calcoli, requisiti di sicurezza e metodi di prova per esecuzioni speciali - Parte 2: Piattaforme mobili di lavoro elevabili (PLE) con componenti non conduttivi (isolanti) Organo Tecnico APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO E RELATIVI ACCESSORI

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RECENSIONI IN CERCA DI EROI UNA STORIA DELL’INGEGNERIA ITALIANA

MANUALE DEL DISEGNATORE

R. Rossi, Ulrico Hoepli Ed., 2011 euro 39,00

Barbara Rivoli, Francesco Brioschi Ed., 2011 euro 40,00

Un altro libro di storia economica di arti e mestieri? No, questo non è l’ennesima storia zeppa di nomi, di date e di numeri che attirano l’attenzione del pubblico ristretto e limitato degli specialisti e degli addetti ai lavori. Non lo è, a cominciare proprio dal titolo, che prende l’ispirazione da un Report dell’Economist: “Ingegneria in cerca di eroi”, che denunciava il cono d’ombra e di silenzio che ai nostri giorni avvolge la figura dell’ingegnere. La clamorosa popolarità di cui aveva goduto l’ingegnere a cavallo della fine ‘800, nel pieno della Belle Epoque, rende questo silenzio attuale ancora più fragoroso. L’obiettivo del libro è quello di rompere questo silenzio, di dare voce ai protagonisti di ieri e di oggi della storia dell’ingegneria italiana che merita di essere conosciuta da un pubblico più vasto, perché l’ingegneria italiana è uno dei pochi settori su cui vale la pena di puntare per rispondere alle sfide di questi tempi difficili.

M. Ciardi, Ed. FrancoAngeli, 2010, euro 24,00 È questa la quinta edizione di un classico della Hoepli: “Il manuale del disegnatore (Le basi del disegno tecnico industriale e civile secondo la normativa europea e internazionale)” di R. Rossi. Fornisce le nozioni e le informazioni pratiche che consentono di approfondire le conoscenze basilari del disegno tecnico industriale e civile in tutte le sue espressioni. Un testo fondamentale sia per chi inizia lo studio del disegno tecnico, sia per coloro che già lo conoscono e utilizzano elaboratori ma hanno talvolta necessità di trovare informazioni rapide e concise sulle regole di base. Il volume, che comprende oltre 1700 figure e 300 tabelle, è basato sulle più recenti norme a livello comunitario e internazionale. L’indice del volume è: Nozioni generali; Applicazioni geometriche nel disegno; Proiezioni; Sezioni di solidi, intersezioni, compenetrazioni, sviluppi; Regole per il disegno; Sistema ISO di tolleranze (UNI EN ISO 286); Tolleranze geometriche di forma.

SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA La norma EN 16001: efficienza e risparmio energetico per competere

DAI SALVATAGGI ALLA COMPETIZIONE GLOBALE Roberto Galisi Ed. Franco Angeli, 2011, euro 21,00

S. Farné, Ed. Franco Angeli, 2011, euro 33,00 La norma EN 16001 è una guida che sviluppa la consapevolezza sul tema dell’energia e serve quindi a stabilire obiettivi di effettivo risparmio energetico. Al riguardo, il testo illustra il sistema di gestione dell’energia che, mediante efficaci metodi e strumenti, consente un approccio sistematico all’uso razionale dell’energia e al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche, nel rispetto delle disposizioni di legge. Il libro è rivolto a imprenditori, energy manager, esperti di gestione dell’energia, responsabili di sistemi di gestione (energia, ambiente, qualità, sicurezza), consulenti, auditor e docenti. Nel complesso, si tratta di un manuale completo sulla gestione dell’energia e un valido quadro di riferimento da utilizzare anche in corsi di formazione di livello universitario e post-universitario.

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REAZIONI TRICOLORI ASPETTI DELLA CHIMICA ITALIANA NELL’ETÀ DEL RISORGIMENTO

La Fincantieri è un punto di eccellenza della nostra storia di ieri e di oggi. Con i suoi piani quadriennali ha sempre cercato di salvaguardare gli operai e il futuro delle aziende. Ma la crisi internazionale della cantieristica e la soluzione italiana per sopravviverle hanno avuto impatti senza precedenti nella storia della cantieristica italiana... "Il saggio di Roberto Galisi” affronta una vicenda di sicura rilevanza per la storia economica italiana. La cantieristica è per l'Italia una 'industria naturale'; convergono, in questo, sia la storia sia la geografia del Paese. Galisi presenta in questo volume una ricerca di grande rilievo per intendere l'intera storia della economia italiana. Fincantieri rappresenta infatti una lunga presenza nella storia del nostro paese.

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Scienza e politica rappresentano due aspetti complementari di un più ampio progetto di rinnovamento della cultura italiana, che iniziò concretamente a definirsi durante le celebri Riunioni degli Scienziati Italiani. È significativo, in questa prospettiva, che il 1860 abbia visto contemporaneamente realizzarsi l’Unità d’Italia e il massimo trionfo della nascente scuola chimica nazionale al Congresso di Kraksruhe, in Germania, con il riconoscimento a livello mondiale dell’ipotesi molecolare del torinese Amedeo Avogadro, grazie all’opera del palermitano Stanislao Cannizzaro, il quale fu, al tempo stesso, scienziato e patriota. Questo libro ci restituisce il lato migliore di una disciplina fondamentale per la crescita culturale del paese, amato anche dagli uomini di lettere, fra cui Giacomo Leopardi. Marco Ciardi è professore associato di Storia della Scienza e della Tecnica all’Università di Bologna.

LA SFIDA DELLE GIOVANI DONNE Francesca Zajczyk, Barbara Borlini, Francesca Crosta Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 17,00 Sempre più donne con un alto livello di istruzione riescono a occupare posizioni dirigenziali nel mercato del lavoro. Eppure, nonostante abbiano credenziali formative ormai comparabili a quelle maschili, la parità di genere nei percorsi occupazionali e di carriera è un traguardo ancora molto lontano. Ma quali sono i numeri della discriminazione di genere? Quante sono le donne che realmente hanno raggiunto posizioni apicali? Quali sono i settori e gli ambiti professionali ancora fortemente maschilizzati? Quali, invece, quelli in cui le donne iniziano a essere maggiormente presenti? Partendo dai numeri, l'obiettivo del volume è delineare il cambiamento, carico di contraddizioni, che caratterizza la realtà italiana. Le autrici mettono a disposizione di quanti si occupano - o sono semplicemente interessati e sensibili a questa tematica - uno strumento che aiuti a rendere accessibili i dati, le fonti e i possibili percorsi di approfondimento.


MERCATO

Nuovo polo logistico di Came Group Il nuovo magazzino robotizzato, tra i più all’avanguardia in Italia, è un importante tassello nella strategia di sviluppo dell’azienda, che proprio quest’anno festeggia 40 anni di attività

I

tre 24.000 pallet, basato su un sil cav. Paolo Menuzzo, Presistema automatico di movimentadente di Came Group, multinazione delle merci, considerato zionale all’avanguardia nel settouno dei più tecnologicamente re delle automazioni per la sicuavanzati presenti oggi in Italia. È rezza e il controllo degli amdotato di un sistema di movibienti, il 1° ottobre scorso, in ocmentazione delle merci compocasione del quarantesimo anno sto da 7 traslo-elevatori disposti di attività del Gruppo, ha inausu 7 corsie (4 delle quali hanno gurato il nuovo Polo Logistico di scaffalatura a doppia profondità), Dosson di Casier (in provincia di che servono 24.000 posti. L'imTreviso). Presenti al taglio del napianto si completa con 6 baie di stro il Presidente della Provincia picking, in grado di semplificare di Treviso, Leonardo Muraro, il il lavoro degli operatori preposti Sindaco del Comune di Casier, allo stoccaggio e alla gestione Daniela Marzullo, e il Presidendegli ordini. La gestione del nuote di Unindustria Treviso, Alesvo polo logistico è basata su un sandro Vardanega. Came Group sistema automatico di movimenè presente in 118 Paesi nel montazione delle merci, gestito con do con 650 dipendenti, 480 fisoluzioni SAP WM e tecnologia liali e distributori esclusivi. Nel RFID (Radio Frequency IDentifi2010 ha realizzato un fatturato di cation) per l’automazione dei 152,5 milioni di euro. processi operativi. La società, fondata agli inizi deL’integrazione con il sistema gegli anni ’70 dall’attuale Presidenstionale aziendale e l’utilizzo te, è diventata una multinazionale che ha saputo diversificare il Al centro della foto Paolo Menuzzo, Presidente Came Group della tecnologia RFID garantiscono la tracciabilità della merproprio business, entrando nei ce in ogni fase della movimentazione, consentono di momercati della domotica, della sicurezza antintrusione e delnitorare il processo produttivo e di spedizione. Con l’autole soluzioni per la gestione dei parcheggi pubblici. Il Grupmazione del magazzino, Came Group potrà anche aupo, grazie alla forte spinta verso l’internazionalizzazione mentare la flessibilità nel prelievo dei colli e assorbire i picche lo ha caratterizzato fin dal 2000, è riuscito a fare da vochi di lavoro. Tutta la produzione di Came Group si conlano a un indotto locale importante concentrato su un tercentrerà nel nuovo magazzino robotizzato che permetterà ritorio di un centinaio di chilometri dall’azienda. In linea di ampliare l’attuale capacità di stoccaggio, limitare gli spocon l’andamento dell’export veneto, Came Group ha registamenti intermedi dei colli e ridurre la possibilità di errostrato un incremento del business estero del 15% nei primi re, garantendo la correttezza delle spedizioni. nove mesi dell’anno e, in netta controtendenza con l’inteCome atto di rispetto dell’ambiente, Came Group ha scelro mercato, ha assunto 30 persone negli ultimi 12 mesi. to di dotare il polo logistico di un impianto fotovoltaico coSecondo il Presidente Paolo Menuzzo “Il magazzino robostituito da 180 pannelli al silicio orientabili, in grado di protizzato, sintesi di efficienza, puntualità e tempestività nella durre 60 kW di energia elettrica. gestione delle consegne, fortemente voluto per migliorare Came Logistic Store è stato voluto per migliorare ulteriorulteriormente la qualità del servizio, non rappresenta un mente la qualità del servizio riducendo al minimo la pospunto di arrivo, ma una grande occasione per progettare il sibilità di errore e garantendo la correttezza delle spedifuturo. Un futuro fatto di localizzazione e internazionalizzioni in tutto il mondo. Basti pensare che nel 2010, il livello zazione, che unisce sapientemente un indotto locale imdi servizio, un indicatore che misura la qualità delle conportante, prodotto da un migliaio di persone che nell’hinsegne e l’efficienza del servizio, calcolato valutando paraterland trevigiano lavorano per Came”. metri come il rispetto delle tempistiche, la puntualità e fles✽✽✽ sibilità nell’evasione degli ordini e la conformità del proCame Logistic Store è un magazzino robotizzato, con una dotto, è stato del 99,86%. L’obiettivo, con l’apertura di Casuperficie di 13.000 m2 e una capacità di stoccaggio di olme Logistic Store è di portarlo al 100%.

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MERCATO Premiato un gruppo leader europeo e partner globale nel settore della refrigerazione commerciale per la distribuzione organizzata con i suoi marchi Costan (1946), Bonnet Névé (1930), BKT (1910), George Barker (1928), Eurocryor (1991) e Misa (1969).

Alla Misa, del Gruppo Epta, va il “Benestare Tecnico Europeo” Il riconoscimento riguarda le celle commerciali in kit, per installazioni interne o comunque protette da esposizione esterna, composte da pannelli di vari materiali e un nucleo termoisolante omogeneo

M

isa, leader nella produzione di celle frigorifere commerciali e industriali è un marchio del Gruppo Epta, si distingue per la costante ricerca di innovativi processi produttivi e soluzioni tecnologicamente avanzate e qualitativamente affidabili, che le hanno consentito di ottenere la marcatura CE il 27 Giugno 2011 per le celle commerciali. Nonostante le complessità delle normative Europee, Misa ha storicamente dato una grande importanza alle certificazioni, a garanzia di un’elevata affidabilità delle sue soluzioni. Le celle Misa sono infatti di state certificate secondo la normativa “ETAG 021-1:2005: Sistemi di magazzini frigoriferi - Parte 1: Sistemi di celle frigo.” Si tratta di linee guida relative alle celle commerciali in kit, per installazioni interne o comunque protette da esposizione esterna, composte da pannelli di vari materiali ed un nucleo termoisolante omogeneo in pietra o lana di vetro, polistirene espanso o estruso, poliuretano, poliisocianurato, schiuma di resina fenolica modificata o vetro cellulare. L’ITC (Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni) con il Rapporto di Valutazione n° ETA 11/0201, ha rilasciato a MISA Srl il “Benestare Tecnico Europeo” ( ETA ) per la marcatura CE delle celle commerciali. ITC è membro dell' EOTA (European Organisation for Technical Approval) e, come tale, è uno degli organismi autorizzati in Europa per il rilascio di ETA relativamente ai prodotti da costruzione. Il marchio CE garantisce la conformità del prodotto, che ri-

spetta pienamente i seguenti requisiti: - un controllo sui componenti e materia prima impiegata; - un processo produttivo: regolamentato e controllato in conformità alle normative; - La realizzazione di celle che non emettono sostanze nocive per la salute, facili da pulire e che non favoriscono l’accumulo di condensa e polvere; - totale sicurezza nell'uso: la cella è concepita e costruita al fine di evitare rischi di cadute, scivolamenti, tagli o abrasioni, mentre le porte sono dotate di dispositivi anti-intrappolamento; - risparmio energetico e ritenzione di calore, grazie alla qualità del materiale isolante, che permette di ridurre al minimo la dispersione termica; - elevata resistenza agli agenti fisici e chimici esterni per una funzionalità che dura nel tempo. Un processo ed un prodotto, aggiornato e costantemente monitorato, sono un importante elemento di garanzia per i Clienti e per la qualità, la salubrità e la sostenibilità ambientale della catena del freddo. La procedura per l’ottenimento della marcatura CE ha, infatti, comportato la necessità di eseguire numerosi test di laboratorio presso enti riconosciuti, prima di ottenere l'approvazione. Come da protocollo, sarà realizzato un programma di ispezioni, con periodicità annuale, per migliorare le caratteristiche del prodotto Misa e mantenere un livello di eccellenza attestato dalla marcatura CE.

Attività del Gruppo Epta EPTA è un gruppo leader europeo e partner globale nel settore della refrigerazione commerciale per la distribuzione organizzata con i suoi marchi Costan (1946), Bonnet Névé (1930), BKT (1910), George Barker (1928) ed Eurocryor (1991) e Misa (1969). È specializzato nella produzione e commercializzazione di banchi frigoriferi tradizionali, verticali e semi-verticali positivi, verticali e orizzontali negativi, banchi a gruppo incorporato (Plug-in), centrali di media e grande potenza e celle frigorifere. Con sede a Milano, opera con 2500 dipendenti, con una capillare presenza commerciale in tutto il mondo e vanta un fatturato di oltre 400 milioni di euro. La vittoria del Cooling Industry Awards per la miglior installazione ambientale End-User 2006 e 2007, e nel 2009 per la migliore installazione nel settore Retail, testimoniano la sua posizione di leader e nella progettazione installazione di tecnologie innovative volte a garantire un concreto risparmio energetico e un reale abbattimento di emissioni nocive per l’atmosfera.

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L’Industria Meccanica - Novembre 2011


Roadshow ANIMA

Milano, via A. Scarsellini 13

Master London Metal Exchange martedì, 22 novembre 2011

Conoscere la Borsa London Metal Exchange per bloccare il prezzo delle Materie Prime e Valute. ore 09.00

Registrazione partecipanti

ore 09.30

Benvenuto e introduzione

Interventi: ore 09.45

Introduzione al London Metal Exchange - Operatori, utilizzatori, magazzini Principi operativi sull’LME: struttura di borsa, orari, contratti, scadenze

ore 11.30

Le relazioni tra fisico e posizioni di borsa Struttura dei prezzi nel tempo: contango e backwardation. Introduzione al concetto di hedging

ore 14.30

Esempi operativi di hedging: il profilo del consumatore, il profilo del produttore Esempi operativi di hedging: la gestione della backwardation, fissazione della backwardation

ore 16.00

Overview dell’attuale situazione di mercato; conviene coprirsi?

ore 17.00

Applicazioni operative; apertura di un conto con un broker: gestione dell’operatività

Modalità di partecipazione Quota 150,00 euro + 21% iva - Gratuito per gli Associati ANIMA e i Clienti Wings Partner Iscrizione La conferma di partecipazione all’evento sarà convalidata inviando scheda e copia dell’avvenuto pagamento a: eventi@anima.it - fax +39 02 45418.545. Pagamento Il versamento della quota di iscrizione dovrà essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario a favore di: ASA Srl - Azienda Servizi ANIMA P.IVA/C.F. 04795510157 Intesa San Paolo S.p.A. Agenzia 2110 Milano IBAN IT 53 J 03069 09468 101900134406 Causale: nome e data del corso + nome e cognome partecipante Disdetta L’eventuale disdetta deve pervenire per iscritto entro i 3 giorni lavorativi antecedenti l'inizio del corso. In tal caso la quota sarà rimborsata. Dopo tale data nessun rimborso è previsto ma è sempre ammessa la sostituzione del partecipante con un altro della stessa azienda.

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FIERE, CORSI E CONVEGNI

EFFETTUATE

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE ANNO 2011 data (*) 27-30 GENNAIO A 8-11 FEBBRAIO B 23-26 FEBBRAIO B 2-6 MARZO T 22-26 MARZO T 23-25 MARZO B 23-25 MARZO B 30 MAR.-2 APRILE B 30-31 MARZO 5-9 APRILE T 11-15 APRILE A 2-6 MAGGIO T 4-6 MAGGIO A 31 MAG-4 GIUGNO A 5-8 GIUGNO A 28 GIU.-3 LUGLIO T 5-7 OTTOBRE B 5-8 OTTOBRE A

nome MACEF PRIMAVERA bC India-Bauma Conexpo Show CHEMTECH SAMOTER CONEXPO CON/AGG OMC MADE IN STEEL TERMOIDRAULICA CLIMA POWER & ELECTRICITY World Africa SMOPYC DJAZAGRO CeMAT SOLAREXPO & GREENBUILDING CTT IRAN FOOD + BEV TEC THERMPROCESS-GIFA CHEM MED MADE

sede MILANO MUMBAI, India MUMBAI, India VERONA, Italia LAS VEGAS, USA RAVENNA, Italia BRESCIA, Italia PADOVA, Italia JOHANNESBURG,S.Africa ZARAGOZA, Spagna ALGERI, Algeria HANNOVER, Germania VERONA, Italia MOSCA, Russia TEHERAN, Iran DUESSELDORF,Germania MILANO, Italia MILANO, Italia

5-8 OTTOBRE 18-21 OTTOBRE 20-22 OTTOBRE 21-25 OTTOBRE 2-5 NOVEMBRE 21-23 NOVEMBRE

SAIE A+A TEKNOMOTIVE HOST ECOMONDO MATCHING

BOLOGNA, Italia DUSSELDORF, Germania BRESCIA, Italia MILANO, Italia RIMINI, Italia MILANO, Italia

A B B A A

Associazioni di riferimento FIAC UCoMESA ANIMA / settori ind. chimica UCoMESA, AISEM UCoMESA ANIMA / settori energia CICOF ASSOTERMICA, COAER ANIMA / settori energia UCoMESA ASSOFOODTEC AISEM COAER UCoMESA ASSOFOODTEC CICOF ANIMA / settori ind. chimica ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI, ASSOSIC, UNAC UCoMESA ASSOSIC UCIF ASSOFOODTEC ITALCOGEN UMAN

DA EFFETTUARE

TRACCIA 1° SEMESTRE ANNO 2012 data 26-29 GENNAIO 23-25 FEBBRAIO 28 FEB.-3 MARZO 3-7 MARZO 13-15 MARZO 27-30 MARZO

(*) A A T B A B

nome MACEF PRIMAVERA ACREX India IPACK IMA EUROPAIN WETEX MCE EXPOCOMFORT

sede MILANO BANGALORE, India MILANO, Italia PARIGI, Francia DUBAI, U.A.E. MILANO, Italia

Associazioni di riferimento FIAC AVR ASSOFOODTEC, ANIMA ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia-ambiente ANIMA/settori HVAC + energia (Acism, AquaItalia, Avr, Assopompe Assotermica, Climgas, CoAer, Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc)

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

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FIERE, CORSI E CONVEGNI

MCE (Mostra Convegno Expocomfort) al via “Percorso Efficienza & Innovazione 2012” On-line su www.mcexpocomfort.it è partita la seconda edizione dell’iniziativa volta a mettere in evidenza i prodotti e le soluzioni più innovative per realizzare sistemi e impianti ad alta valorizzazione energetica

Panoramica di un padiglione dell’ultima edizione (2010) di MCE

M

volta, un’occasione unica per accompaCE (Mostra Convegno Expognare gli operatori professionali nella ricomfort), la manifestazione leader cerca di quanto più innovativo propone il nell’impiantistica civile e industriale, nelmercato per la realizzazione di progetti ad alta efficienza la climatizzazione e nelle energie rinnovabili, che si svolenergetica. gerà dal 27 al 30 marzo 2012 in Fiera Milano, ha aperto le iscrizioni alla seconda edizione di “Percorso Efficienza & ✽✽✽ Innovazione 2012”, l’iniziativa volta a mettere in evidenza “La spinta verso prodotti e sistemi che garantiscono un riprodotti e sistemi che rappresentano, in termini di innovasparmio energetico e un contenimento di emissioni inquizione ed efficienza, la “punta di diamante” della ricerca in nanti è al centro di tutto il mondo produttivo di MCE – dimateria valorizzazione energetica. chiara Massimiliano Pierini, Exhibition Director di MCE - le “Percorso Efficienza & Innovazione 2012” è riservato alle tecnologie legate al riscaldamento e raffrescaaziende espositrici di MCE che, entro il 30 nomento sono al centro di un nuovo approccio del vembre 2011 - potranno candidare i loro procostruire capace di coniugare efficacia, efficiendotti, direttamente su www.mcexpocomfort.it, za e sostenibilità”. tramite la compilazione di un apposito form. E’ in quest’ottica che si inseriscono le due iniI prodotti saranno esaminati dal Comitato ziative volte a offrire un quadro completo su siScientifico Next Energy, presieduto da un rapstemi e soluzioni per assicurare una maggiore inpresentante del Politecnico di Milano, che scetegrazione fra edificio e impianto e raggiungere glierà, sulla base di criteri che valorizzeranno quindi gli ambiziosi obiettivi del 2020”. gli aspetti tecnologici più innovativi e con l’obiettivo di garantire una copertura di tutte le caFilo conduttore di MCE 2012 è, infatti, “Zero tegorie merceologiche presenti alla manifestaEnergy 2020 Verso ’Integrazione” un concetto zione. trasversale a tutta la manifestazione declinato in “Percorso Efficienza & Innovazione 2012” Massimiliano Pierini, convegni, eventi e iniziative che si andrà a cosarà una vera e propria banca dati on-line che Exhibition Director di MCE niugare perfettamente con i settori espositivi deldiventerà reale durante i quattro giorni di la manifestazione: caldo, freddo, acqua ed energia. MCE, quando sarà possibile “toccare con mano” i proFra le novità di MCE 2012 si inserisce il progetto specifico dotti selezionati. Infine, i migliori prodotti o sistemi, tra dedicato al settore fotovoltaico – da sempre presente in maquelli ammessi saranno successivamente selezionati ed nifestazione - per offrire al vasto pubblico di progettisti, deesposti all'interno dell'iniziativa "Verso la Classe A cisori e investitori, che ogni due anni hanno in MCE l’ap2012", che verrà allestita nel Padiglione 6 di MCE. puntamento di riferimento, la vetrina completa delle tec“Percorso Efficienza & Innovazione 2012” parte forte del nologie del futuro. successo riscosso nella precedente edizione: solo durante Punto di riferimento per MCE 2012 è www.mcexpoil periodo precedente la manifestazione sono state 49.900 comfort.it, dove è possibile scoprire in “diretta” i prodotle visualizzazioni delle pagine del sito dedicate ai 107 proti selezionati per “Percorso Efficienza & Innovazione dotti ammessi di 75 aziende espositrici; 30 i prodotti ulte2012”, scaricare il programma aggiornato dei convegni, riormente selezionati per “Verso la Classe A”, la mostra nelconoscere le novità delle aziende espositrici, grazie alla la mostra che durante i quattro giorni di MCE, propone la sezione “news delle aziende”, e preparare così nei dettarosa delle eccellenze in tema di valorizzazione energetica. gli la visita alla manifestazione. “Percorso Efficienza & Innovazione 2012” sarà, ancora una

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Verso Ipack-Ima 2012 A settembre erano già 800 gli espositori iscritti. Anche la 22° edizione, in programma a Milano dal 28 febbraio al 3 marzo prossimo, sarà l’appuntamento più importante dell’anno per il mercato europeo, mediterraneo e mediorientale nei settori delle macchine, tecnologie e materiali per il processing, packaging, material handling

S

portunità di sviluppo del packaging industriale e i allargano i confini della presenza e della del processo alimentare riscontrato presso il comunicazione internazionale di Ipack-Ima. mondo arabo, nelle recenti presentazioni di Da fine luglio è online il sito in arabo della maIpack-Ima che hanno avuto luogo nell’ambito nifestazione (www.ipack-ima.com), che porta a dei due appuntamenti fieristici nel Golfo Persiotto le versioni in diverse lingue. co a Dubai (GulFood 27 febbraio–2 marzo 2011; È stato poi siglato un accordo in esclusiva con Gulf Print & Pack 14–17 marzo 2011). la prestigiosa associazione giornalistica Ippo, Abbiamo tratto spunti e indicazioni di rilevante che rafforza in modo significativo la caratura insignificato, da cui ha subito preso origine il ternazionale della fiera. rafforzamento della comunicazione e dei serviL'intesa con l'associazione internazionale che zi rivolti all'area geografica ed economica araraduna le più autorevoli firme e testate speciaba". lizzate mondiali del packaging, riconosce a L’attenzione al grande mercato cinese ha portaIpack-Ima il ruolo di mostra internazionale di ri- Guido Corbella, to Ipack-Ima in luglio alla fiera Propak China di ferimento in Italia per le prossime edizioni 2012 Amministratore Delegato Shanghai, per una presentazione alla stampa e e 2015 (quest’ultima sarà concomitante con Ipack-Ima per incontri con gli operatori economici. l'Expo di Milano). Ipack-Ima è un brand affermato e conosciuto in Cina e le Queste novità alimentano ulteriore interesse per la 22° edimaggiori associazioni del settore cinesi hanno già conferzione della mostra, in programma dal 28 febbraio al 3 marmato la presenza in fiera di espositori e visitatori. zo 2012 a Fiera Milano (che conta già oggi sulla presenza Il programma di promozione si è poi concentra su Europa, di oltre 800 aziende espositrici) sarà l’appuntamento più Asia e Americhe: Eurasia-Istanbul (15-18 settembre), in Arimportante dell’anno per il mercato europeo, mediterraneo gentina, con stand e conferenza stampa a Envase (il 21 sete mediorientale nei settori delle macchine, tecnologie e tembre); lo stand a Pack-Expo (26-28 settembre) a Las Vemateriali per il processing, packaging, material handling e, gas-USA e lo stand a Labelexpo Europe (28 settembre – 1 novità della prossima edizione, package printing. ottobre) a Bruxelles. A settembre erano già 800 gli espositori, per il 25% proveConclude il carnet di appuntamenti autunnali la presenza nienti dall'estero. Sono già iscritti i leader che rappresentasulla grande ribalta dell'India, con due conferenze stampa no l'intera filiera a livello internazionale. ad ottobre a New Delhi e a Mumbai. Le macchine per il packaging guidano, con il 29%, il panorama merceologico; seguono con il 23% le macchine di ✽✽✽ processo. Significativa la presenza dei materiali consumer/industrial È di grande rilievo l'annuncio della presenza alla prossima che raggiungono nella globalità il 24%. edizione di Ipack-Ima del Direttore Generale di Unido KanLa tendenza per la prossima edizione, è di superfici espodeh K. Yumkella, che ha accettato l'invito degli organizzasitive importanti, con installazioni di macchine e linee di tori a tenere il discorso di apertura del Convegno Internaproduzione complete. zionale "Packaging Technologies to Enhance Food Safety and Food Security in African Countries”, realizzato con il ✽✽✽ coinvolgimento di esperti di UNIDO, WFP, FAO e IFAD coordinati dal prof. Claudio Peri. L'attesa per la prossima Ipack-Ima cresce a livello internaUNIDO (United Nations Industrial Development Organizionale grazie anche al nutrito programma promozionale, zation) è l'Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per lo che prevede continui contatti con gli stakeholder e presensviluppo industriale sostenibile nei Paesi in via di sviluppo tazioni in ogni parte del mondo. e nelle economie in transizione. “Il nostro compito è di stare sempre in prima linea, con i Ha inoltre il compito di promuovere la protezione amnostri operatori e per i nostri operatori – spiega Guido Corbientale attraverso il supporto di tecnologie pulite ed ecobella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa. sostenibili. Ne è un esempio il crescente e concreto interesse per le op-

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Recupero energetico degli edifici alla base della “green economy” Assotermica, che rappresenta i costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici all’interno della Federazione ANIMA, ha partecipato alla tavola rotonda sul tema “Come accelerare lo sviluppo del mercato della riqualificazione energetica degli edifici esistenti e dei servizi energetici”, nell’ambito del Convegno ENEA tenuto a Roma al Campidoglio il 29 settembre scorso. Nel corso dell’evento sono state illustrate le prime proposte elaborate dai Tavoli di Lavoro 4E (Efficienza Energetica Edifici Esistenti) relative agli “Strumenti di incentivazione per l’efficienza energetica degli edifici esistenti”.

È

stato valutato che gli edifici costruiti prima della Legge 373/1976 sono suscettibili di una riduzione dei consumi media del 50%. Se consideriamo questi edifici sono circa il 70% del parco immobiliare nazionale, possiamo avere un’idea della dimensione del “giacimento” da sfruttare. Come? Ricavandone il massimo rendimento energetico con interventi di recupero. Sulla base di questa considerazione ENEA ha organizzato un importante momento di confronto tra le istituzioni e i soggetti portatori di interessi in merito alle misure d’incentivazione necessarie per la riqualificazione del parco edilizio esistente. L’evento, che si è tenuto giovedì 29 settembre a Roma presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, ha registrato un largo successo di pubblico ad assistere alla presentazione del lavoro svolto da ENEA nell’ambito dei Tavoli di Lavoro 4E (Efficienza Energetica Edifici Esistenti), con il supporto di numerose associazioni di categoria legate al comparto dell’edilizia. Giovanni Lelli, Commissario ENEA, ha aperto i lavori illustrando l’impegno dell’Agenzia nazionale per l'efficienza energetica nel definire strumenti e procedure per assicurare una "filiera di qualita'" del recupero energetico degli edifici, che costituisce un’opportunità di crescita economica non solo per il settore delle costruzioni ma per tutta l'industria italiana di componenti e materiali ad alta prestazione. Nicola Masi ha confermato l’intenzione del Ministero dello Sviluppo Economico di proseguire nel solco delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e ha confermato che lo stesso Ministero sta anche lavorando ad un co-

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siddetto “conto energia termico”, come previsto dal Decreto n. 28/2011 sulla promozione delle fonti rinnovabili. Nell’ambito della tavola rotonda, coordinata da Cristiano Dell’Oste di Il Sole 24 Ore, è quindi intervenuto Federico Musazzi, segretario di Assotermica, che ha ribadito come la stagnazione nel settore dell’edilizia stia determinando una riduzione dei potenziali di mercato con cui confrontarci, soprattutto per quel che riguarda le nuove costruzioni. La riqualificazione del parco esistente è quindi fondamentale soprattutto se si considera che il parco caldaie è composto da circa 19 milioni di apparecchi, in massima parte con rendimenti molto bassi, pertanto caratterizzati da consumi particolarmente elevati e da emissioni inquinanti ingenti. Una stabilizzazione dell’incentivo, che sia semplice e fruibile da una più ampia base di soggetti, è condizione necessaria per poter riqualificare gli impianti termici e migliorare le prestazioni complessive degli edifici. La filiera industriale ha quindi formulato delle proposte operative, in accordo con quanto previsto dal Decreto n. 28/2011, con attenzione ad assicurare un’equa remunerazione dei costi di investimento ed esercizio e commisurare l’incentivo alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Ovviamente, alla base deve esserci l’eliminazione di tutte quelle barriere non economiche che oggi costituiscono un freno all’innovazione e che derivano molto spesso da un eccesso di burocrazia ingiustificata. Federico Musazzi


Verso gli edifici “Energia Quasi Zero” Se ne è parlato in un convegno organizzato dall’Aicarr a Bologna nell’ottobre scorso. Ribadita l’importanza delle rinnovabili termiche per il raggiungimento di questo ambizioso traguardo energetico

L

a recente Direttiva Europea 2010/31/UE ha per la prima volta introdotto, nell’ambito della prestazione energetica nell’edilizia, il termine “edifici a energia quasi zero” per riferirsi agli edifici ad altissime prestazioni energetiche in cui il fabbisogno energetico complessivo, molto basso, dovrebbe essere coperto in misura significativa da energia prodotta da fonti rinnovabili. In adempimento alla normativa europea, i nuovi edifici entro il 2020 dovranno rispettare questo requisito, ma il raggiungimento di questo ambizioso traguardo, ormai irrinunciabile nell’ottica di diminuire l’inquinamento generale e di evoluzione verso un’edilizia sempre più rispettosa dell’ambiente, richiede tuttavia una pregressa e approfondita analisi delle soluzioni tecnologiche disponibili. Esse dovranno essere valutate non solo in un’ottica di riduzione dei fabbisogni di energia primaria necessaria per i diversi usi dell’edificio (dalla climatizzazione invernale ed estiva alla produzione di acqua calda sanitaria, dalla illuminazione alla ventilazione), ma in una visione più ampia legata alla sostenibilità ambientale e all’uso consapevole delle risorse e dei materiali. La scelta delle soluzioni architettoniche e costruttive da adottare per minimizzare i fabbisogni energetici deve dunque necessariamente interfacciarsi e affiancarsi con quella dei sistemi impiantistici; diventa così indispensabile valutare le possibilità di

utilizzo di sistemi di produzione di energia alternativi a quelli tradizionali. Per questo motivo Aicarr, (Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione), ha organizzato a Bologna nell’ottobre scorso, in occasione del Salone Internazionale dell’Edilizia, il convegno “Verso gli edifici a energia quasi zero: le tecnologie disponibili”. Dopo essersi soffermati sulle diverse tipologie e sulle differenze tra i vari modelli esistenti di Zero Energy Buildings, sono state affrontate le problematiche legate all’ottimizzazione energetica. Ruolo primario, nel futuro, avranno sicuramente le rinnovabili termiche, quali il solare termico e le pompe di calore, ma anche la possibilità di creare sistemi energetici integrati. Si rivelerà inoltre strategico sfruttare al meglio le risorse primarie, a cominciare da un’ottimizzazione dell’illuminazione naturale, sia negli edifici privati che in quelli pubblici. Accanto a questi studi e proiezioni per il futuro, Aicarr ha deciso di invitare alcuni relatori ad analizzare casi rappresentativi di edifici esistenti o problematiche particolari da superare. In questa direzione si è parlato degli edifici con involucro trasparente, delle implicazioni progettuali degli Zero Energy Buildings e delle potenzialità del processo di retrofit ecoenergetico.

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NEWS Pompe di calore

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riston Thermo completa la gamma di pompe di calore Nuos con i modelli murali e a basamento. Nuos Evo 80100-120, Nuos Split 80-100120, Nuos Split 150-200, Nuos Split 300 e Nuos 200-250-250 Sol (nella figura) sono pompe di calore monoblocco e con unità esterna ideali per molteplici esigenze degli utenti: per un consumatore sensibile al risparmio energetico che vuole sostituire uno scaldabagno elettrico, per chi desidera installare un impianto che sfrutta l’energia rinnovabile ma non può montare un impianto solare termico. Le pompe di calore sono ideali anche per gli utenti che hanno già installato o vogliono installare sistemi fotovoltaici. Le Nuove pompe di calore Nuos murali (Nuos Evo 80-100-120, Nuos Split 80-100-120, Nuos Split 150200) garantiscono grandi performance e vantaggi innovativi con il modello a monoblocco Nuos Evo 80-100120 e i modelli con unità esterna Nuos Split 80-100-120 e Nuos Split 150200. I nuovi prodotti Ariston permettono di utilizzare l’aria esterna per tutto l’arco dell’anno, anche in condizioni climatiche estreme, garantiscono la massima resistenza grazie alla protezione anticorrosione con Protech e magnesio e, con la gamma Nuos Evo, offrono un’installazione plug & play, perfetta per la sostituzione dello scaldabagno elettrico. Le pompe di calore con unità esterna, richiedono un minore ingombro all’interno rispetto a quelle monoblocco e presentano una struttura evoluta senza canali d’aria e di scarico condensa. Le nuove pompe di calore Nuos a pavimento (Nuos Split 300 e Nuos 200250-250 Sol nella figura) sono disponibili nelle due versioni monoblocco e con unità esterna e assicurano massimo rendimento e grandi vantaggi. Il nuovo modello con unità esterna Nuos Split 300 è dotato di protezione

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anticorrosione Protech e magnesio, garantisce una silenziosità assoluta e un minore ingombro all’interno, oltre ad una migliore fruibilità grazie alla possibilità di Controllo Remoto. Il modello Nuos 200-250-250 Sol offre una ricca serie di funzioni, come la “Funzione Green”, che permette alla macchina di funzionare esclusivamente come pompa di calore, la “Funzione Boost”, nella quale il modello lavora contemporaneamente con pompa di calore e resistenza elettrica per la massima velocità di riscaldamento, la “Funzione Auto” per l’ottimizzazione del rendimento, la “Funzione Antilegionella” per la massima igiene e la “Funzione Voyage” per un’ideale programmazione di funzionamento anche quando si è lontani da casa. www.ariston.it

Cabina elettrica

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elta Technology presenta una cabina elettrica prefabbricata in cemento armato totalmente fuori terra, prodotta e certificata secondo la specifica Enel DG 2061, con struttura realizzata in monoblocco tra box e tetto. La cabina, che risponde a tutti i requisiti di legge, si compone di due elementi prefabbricati in cemento armato (box e vasca) ed è destinata a cabina di trasformazione adibita al contenimento dei quadri di media tensione unificati Enel nelle tipologie: del trasformatore media tensione / bassa tensione e del quadro di bassa tensione a due o più uscite. Il box è corredato di impianto elettrico d'illuminazione sottotraccia con quadretto per servizi ausiliari tipo DY 3016, circuito interno di messa a terra, una porta a due ante e due finestre omologate Enel, un torrino eolico di aspirazione in acciaio inox e un'apertura di accesso al cavedio con relativa plotta in vetroresina. Nella fornitura è compresa la vasca di appoggio prefabbricata in cemento armato, dotata di diaframmi fratturabili e accoppiabile al box mediante opportuni incastri, che viene sigillata in opera per una perfetta tenuta alle infiltrazioni di acqua. A corredo vi è il sistema in kit preassemblato per la tenuta stagna

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dei cavi. Il box è fornibile con diversi accessoriamenti interni, al fine di rispondere alle più svariate richieste tecniche e commerciali. www.deltatechnology.it

Manifold di misura per sistemi di refrigerazione

I

l nuovo manifold digitale “testo 570”, della Testo AG, permette di effettuare misure rapide ed efficienti nei sistemi di refrigerazione. Lo strumento, estremamente semplice da utilizzare, misura e analizza pressione, temperatura, vuoto e corrente; 40 refrigeranti sono già memorizzati nello strumento. Grazie alla possibilità di connettere due sonde esterne, surriscaldamento e sottoraffreddamento possono essere calcolati simultaneamente. La memorizzazione interna dei dati sostituisce le fasi di lavoro manuale e consente di documentare facilmente le misure. Ad esempio, il tecnico può effettuare registrazioni in continuo, identificare rapidamente gli errori, stilare report in qualsiasi momento e assicurare la corretta manutenzione del sistema. Il nuovo strumento consente anche di effettuare la prova di tenuta dell’impianto compensata in temperatura, con risoluzione di 0,01 bar. www.testo.it


Böhler Uddeholm.

www.unique.it

Passato, presente e futuro dell’acciaio.

Böhler Uddeholm è da 120 anni leader in Italia nella distribuzione di acciai speciali. Gli acciai provengono direttamente dagli stabilimenti del Gruppo, permettendo di evadere efficacemente qualsiasi tipo di richiesta. La grande disponibilità di prodotti a magazzino, il personale altamente qualificato, la presenza dell’azienda sull’intero territorio nazionale tramite una rete di vendita diretta affiancata da un network di distributori, permette alla clientela di ricevere un servizio completo, veloce ed efficiente con la garanzia della massima qualità. Böhler Uddeholm, da una grande tradizione, il futuro dell’acciaio. www.bohler-uddeholm.it

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NEWS Filtri per acqua potabile

Centrifugal chiller

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oneywell Environmental Control (EVC Italia) presenta “Primus”, ultima novità della famiglia di filtri per acqua potabile. Si caratterizza per il design innovativo e importanti miglioramenti rispetto alla precedente versione. Permette di mantenere l’acqua potabile pulita e priva di contaminanti. Il nuovo filtro garantisce un ottimo filtraggio perché le particelle di sporco e le impurità presenti nell'acqua vengono eliminate in maniera affidabile per mezzo di una magliatura rigida, in acciaio inossidabile, mentre un secondo vaglio del filtro protegge i tubi durante il lavaggio in controcorrente del filtro stesso. La procedura di lavaggio in controcorrente mette in moto un ugello rotante (girante) e genera un getto d'acqua mirato per la pulizia. Tutte le particelle di sporco vengono rimosse completamente. Il sistema funziona garantendo la massima affidabilità anche per periodi di lavaggio brevi e con pressioni d'ingresso basse. Grazie alle quattro viti preposizionale l’installazione, sia in verticale che in orizzontale, risulta estremamente semplice e veloce. Il manometro integrato è inclinato per un maggior facilità di lettura, mentre la tazza trasparente, in plastica resistente agli urti e ai raggi UV, permette di controllare facilmente l'intasamento del filtro. L'ampia superficie del filtro garantisce una portata elevata. La circolazione continua e completa dell'acqua in tutte le parti dell'involucro previene in maniera efficace la contaminazione microbica. Grazie al raccordo a baionetta, l'attuatore per il lavaggio in controcorrente può essere aggiornato in qualsiasi momento. Inoltre, il sistema brevettato idraulico di lavaggio in controcorrente garantisce un filtraggio affidabile e pulito. È disponibile anche la versione con riduttore integrato, equipaggiato con meccanismo di bloccaggio antimanomissione, oltre che con il nuovo attuatore per la pulizia automatica. www.honeywll.it/home

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BT Group, azienda specializzata nella realizzazione di impianti di climatizzazione civile e industriale e di sistemi per il recupero energetico, aggiunge al suo portafoglio prodotti le macchine frigorifere a compressore centrifugo della sudcoreana Century Corporation, distribuita dal Gruppo IBT con un mandato di esclusiva per l’intera Europa. Questi frigoriferi coprono un range di potenza frigorifera da 700 a 9500 kW e vantano elevatissimi valori di efficienza, con un cop di 6,4. Utilizzano come fluido di lavoro l’R-134a, atossico e non aggressivo per l’ozono. La gamma prodotti di IBT Group comprende, oltre ai nuovi frigoriferi della Century Corporation: frigoriferi ad assorbimento monostadio ad acqua calda (potenze frigorifere da 50 a 4200 kW), bistadio a metano (potenze frigorifere da 140 a 5275 kW), bistadio a vapore (potenze frigorifere da 280 a 5275 kW). Con 112 unità istallate e oltre 90 MW frigoriferi, IBT Group vanta importan-

Quadri elettrici di bassa tensione

I

l quadro elettrico di bassa tensione “Motor Control Center P675/12M” della Icet Industrie è caratterizzato anzitutto dall’alimentazione del cassetto tramite sezionatore rotativo a doppia interruzione invece del tradizionale innesto a tulipano, che sarebbe la probabile causa di guasti per surriscaldamento. Altre caratteristiche sono la perfetta intercambialità dei cassetti e la possibilità di modifica della modularità operando completamente dal fronte e in tutta sicurezza anche con il quadro sotto tensione. L’assenza di leverismi per l'estrazione e la manovra del cassetto consente l’ottimizzazione dello spazio in virtù dello sviluppo del cassetto per l’intera profondità di 600 mm. Il quadro ha una particolare attitudine allo smaltimento del calore sia per il basso irraggiamento delle sbarre verticali sia per il loro posizionamento laterale rispetto ai cassetti. Il calore del-

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ti referenze internazionali come le applicazioni presso l’impianto di trigenerazione dell’Ospedale San Raffaele di Milano, il centro commerciale Stern Center di Potsdam, in Germania, lo stabilimento Pepsi di Nicolayev, in Ucraina, e l’applicazione Solar Cooling a Phitsanulok City, in Thailandia, in cooperazione con una società di engineering tedesca. IBT Group ha una prospettiva di crescita del 30% per il 2011, puntando sui mercati in maggiore espansione che interessano l’efficienza energetica, ovvero la trigenerazione e i recuperi termici con gruppi frigoriferi ad assorbimento e centrifughi. www.ibtgroup.it

le barre non influenza la zona cassetti e si disperde naturalmente tramite il cunicolo dei cavi. Il quadro è conforme alla normativa CEI EN 60439-1, Tab. 6. Le sue caratteristiche costruttive hanno consentito, nel rispetto della normativa, di certificarlo fino a 100 kA di cortocircuito presunto. www.icetindustrie.it


Misuratore di portata di aria compressa

N

elle industrie che utilizzano aria compressa cresce sempre la necessità di misurare la portata per ottimizzare i consumi e ridurre i costi. Il circuito di aria compressa negli stabilimenti è generalmente costituito da una rete a circolo chiuso e i vari reparti produttivi sono interconnessi tra di loro. La direzione e la portata del flusso di aria compressa sono determinate dal consumo di ciascun reparto e imprevedibili e difficili da misurare con i sistemi tradizionali. Tali sistemi sono costituiti da un PLC, che gestisce un misuratore di portata e il segnale di un flussostato elettromeccanico. Installando “VPFlowScope” della VPInstruments (distribuita in esclusiva in Italia dalla Innovative Instruments) si possono determinare direzione e quantità del flusso di aria, riducendo così i costi di installazione e cablaggio delle apparecchiature. Il corretto posizionamento di VPFlowScope permette di determinare la richiesta di aria in rete, la richiesta di ogni reparto, la direzione del flusso e il riflusso nella rete, migliorando perciò i consumi e i costi relativi. Il dispositivo misura contemporaneamente la portata massica, la pressione e la temperatura; è dotato di un data logger integrato e di un display con tastiera, che rende ridondante l’uso di un notebook. La struttura del sensore è stata ridisegnata e migliorata, riducendo i tempi di risposta della temperatura, che consente una misura più precisa, specialmente nei piccoli diametri. VPFlowScope è interfacciabile con un PC, rendendo la sua configurazione e la lettura molto facile. Nel programma è stata aggiunta una nuova funzione che consente di preprogrammare la sessione di registrazione e la memorizzazione dei dati. Il data logger è posizionato nel modulo display, che può essere utilizza-

to su sensori diversi da quello su cui è stato montato in origine, rendendo l’apparecchiatura perfettamente modulare e intercambiabile. www.innovativeinstruments.com

Carrelli elevatori elettrici con portata da 2 a 5 t

L

inde Material Handling presenta l’innovativa “serie 387” di carrelli con portata da 2 a 5 t. Con 19 differenti versioni standard (corto, lungo, alto, basso) si può disporre del carrello adatto per ogni specifica applicazione. Numerose innovazioni tecniche contribuiscono a elevato risparmio energetico, grande produttività, massima sicurezza operativa e massimo comfort. Tutte le otto differenti portate da 2 a 5 t sono disponibili con una versione alta a baricentro 600 mm per una visibilità migliorata sul carico e una versione bassa a baricentro 500 mm per altezze di passaggio ridotte, per l’utilizzo in container oppure per operazioni di commissionamento dove l’operatore deve frequentemente salire e scendere dal carrello. Si può anche scegliere tra il telaio lungo o compatto sia per la versione alta sia per quella bassa. I modelli lunghi dispongono di una batteria più grande e, quindi, di riserve energetiche supplementari, ma danno la possibilità di utilizzare batterie già disponibili (pool). I modelli compatti sono raccomanda-

ti per zone di lavoro strette e limitate o per applicazioni meno impegnative. La chiave per le elevate prestazioni in questa classe di carrelli è la trasmissione anteriore a due motori che alimentano il carrello con 9 e 11,9 kW, con il risultato che il carrello può cambiare direzione velocemente e accelerare alla velocità massima (20 km/h) in breve tempo. Un ulteriore importante contributo alle prestazioni è fornito dallo sterzo attivo in abbinamento all’assale sterzante combinato montato in alto, che garantisce la manovrabilità di un 4 ruote e lo stesso raggio di volta di un 3 ruote. Infatti, un sensore dell’angolo di sterzata, quando le ruote posteriori vengono sterzate oltre un determinato angolo, impartisce il comando al motore della ruota interna per ruotare in senso opposto alla direzione di marcia. Ne risulta un’elevata manovrabilità, grande stabilità al ribaltamento in curva, ridotta usura delle gomme, minori danneggiamenti negli spazi ristretti e ridotto consumo energetico. Infine, un’altra dozzina di innovazioni tecnologiche hanno lo scopo di ridurre il consumo energetico, di incrementare la produttività e la sicurezza dell’operatore. www.linde-mh.it

Flessibili per gas

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ollegare con la massima sicurezza le centraline e gli impianti a gas liquido posizionati all’esterno delle abitazioni e degli edifici industriali: questo lo scopo raggiunto dal laboratorio tecnico di Parigi Industry nella progettazione e nella messa a punto della famiglia di flessibili GS. Con la possibilità di scegliere tra due versioni (una tradizionale e una estremamente resistente) la famiglia GS soddisfa i rigorosi requisiti di sicurezza previsti nel settore gas. La cilena Sical BS 3212 e la russa Gost sono le certificazioni già ottenute da questo prodotto. Proprio per garantire la massima resistenza, la versione GS Standard è prodotta con gomma nitrilica ed è rivestita con una treccia esterna in acciaio zincato (GS-Z) o in acciaio inossidabile (GS -I).

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NEWS La versione GS Strong è interamente in acciaio inossidabile proprio per raggiungere la massima flessibilità: utilizzabile per una pressione di esercizio fino a 25 bar e temperatura fino a 200 °C, è in grado di garantire prestazioni di altissimo livello. Questa versione è fortemente consigliata per l’installazione in ambienti dove la temperatura esterna risulta particolarmente elevata. L’attenta ricerca delle materie prime di altissima qualità e la progettazione di un prodotto tecnico all’avanguardia sono caratteristiche insite nella tradizione culturale di Parigi Industry, che ha compiuto i suoi primi 60 anni l’anno scorso. Nel corso di questi anni il Gruppo ha saputo crescere e consolidare la sua attività grazie a una storia costellata di continue conquiste tec-

nologiche maturate al fianco dei suoi clienti, di cui ha sempre cercato di interpretare le esigenze emergenti fornendo soluzioni applicative concrete ed evolute. In questo dinamico scenario, Parigi Industry si conferma oggi come l’azienda leader a livello internazionale nel settore dei tubi flessibili tracciati.

lizzano in tempo reale la presenza di sostanze combustibili (con concentrazioni espresse in % Lie) e tossiche (in ppm) e rilevano la deficienza o l’eccesso di ossigeno. Le caratteristiche di modularità, completa espandibilità e possibilità di interfacciare rivelatori con uscita proporzionale 4-20 mA, unità alla disponibilità di uscite a relè per comandi locali, consentono a questi strumenti molte diverse applicazioni. Le unità sono alimentate a 24 V c.c. oppure a 220 V c.a. e 50 Hz. Le schede, oltre a gestire il segnale proveniente da rivelatori, provvedono ad alimentare gli stessi con un alimentatore controllato in tensione, Le unità sono dotate di un display Oled Pictiva 96 × 96 ad alta luminosità che visualizza in modo continuo le misure provenienti da rivelatori collegati e, in caso di allarme, viene indicato anche il livello di soglia raggiunto. Ogni soglia o funzione è inoltre visualizzata tramite una doppia fila di led. Un’uscita interattiva RS485 è stata prevista per consentire alle unità modulari di comunicare con un PC sia per la programmazione che per la supervisione del sistema. www.sensitron.it

www.parigispa.com

DC converter Unità di monitoraggio ambientale

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e unità di controllo modulari a microprocessore “PCM602EV” della Sensitron sono in grado di gestire due rivelatori analogici 4-20 mA che ana-

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a Divisione Industry Automation di Siemens ha ampliato la famiglia degli alimentatori con un convertitore DC a elevata efficienza che trasforma in 24 V tensioni di ingresso da 200 a 900 V. Denominato “Sitop PSU400M” è adatto per la connessione a reti sia

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drive in continua sia con batteria. La tensione di uscita può essere regolata utilizzando il potenziometro che permette variazioni da 24 V a 28,8 V. A 24 V il convertitore fornisce 20 A di corrente continua e può, se richiesto, erogare il 50% di Extra Power per una durata di 5 secondi. Questa corrente di 30 A consente ricariche con elevate correnti di spunto, tipiche dei carichi capacitivi. Progettato per il montaggio su guida omega standard, il convertitore può essere utilizzato a temperature ambiente tra -25 e +70 °C. Il contenitore metallico resiste a livelli elevati di vibrazione e urti, così

da poter essere montato in prossimità della macchina o sulla macchina stessa. Fondamentale è l’alto livello di compatibilità elettromagnetica (EMC), indispensabile nelle reti in continua dei motori. In particolare, offre rilevanti vantaggi quando utilizzato in applicazioni ad accumulo di energia basate sulla tecnologia a condensatore. www.siemens.com

Sensore a interfaccia USB

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pesso è richiesta un’acquisizione veloce e semplice dei segnali di misura relativi a un sensore, per poi trasferirli direttamente a un PC per ulteriori valutazioni, senza l’ausilio di amplificatori o convertitori interposti. Burster soddisfa questa richiesta tramite la nuova interfaccia USB per sensore “modello 9205” realizzando la funzione “plug & measure”. La catena di misura è configurabile individualmente ed è applicabile


Interruttori per applicazioni a frequenza variabile

A ovunque vi sia un PC con interfaccia USB. Grazie alla sua costruzione piccola e compatta, l’interfaccia può essere usata quasi in tutte le applicazioni. Il suo comodo contenitore permette un montaggio veloce tramite viti e la classe di protezione IP67 ne consente un utilizzo anche in condizioni ambientali critiche. L’alimentazione del sensore è derivata dall’interfaccia USB. Una comoda configurazione e un software di valutazione dedicato forniscono in poco tempo all’utilizzatore un sistema di misura mobile, che può visualizzare e archiviare dati di misura senza alcun problema. L’interfaccia acquisisce segnali da ponti estensimetrici (celle di carico), potenziometri e sensori amplificati DC/DC. Il suo convertitore A/D integrato a 16 bit garantisce un processo di dati di alta qualità. Con un tempo di campionamento di 200 valori d al secondo (2500 con l’utilizzo del software con il più potente “modello 9205-P100”), il sensore copre anche applicazioni che richiedono rapidi tempi di risposta. Per ulteriori elaborazioni, i dati di misura acquisiti possono essere esportati senza alcun problema direttamente a un file di Excel. La semplicità del software a intuito consente l’utilizzo anche a operatori inesperti. Per queste ragioni il sensore si adatta perfettamente in settori industriali e in laboratori di ricerca. Con la connessione in rete da 4 a 16 sensori è possibile eseguire test su banchi prova complessi, per misure di confronto di differenti parametri. Per il suo utilizzo come catena di misura di riferimento mobile, può essere emesso un certificato di calibrazione WKS (ISO9000) o DKD (SIT) con il sensore. www.burster.it

BB presenta una innovativa soluzione per la protezione degli impianti a frequenza variabile costituita dagli interruttori scatolati “Tmax VF” e aperti “Emax VF”. Gli interruttori operano in un range di frequenza tra 1 e 200 Hz, garantendo la protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti del generatore, degli inverter e delle loro connessioni al generatore l’isolamento del-

la fonte di energia elettrica nella manutenzione. La compatibilità con tutti i tipi di generatori, anche con funzionamenti in sovravvelocità, è assicurata grazie alla tensione nominale d’impiego sino a 1000 V c.a. e corrente nominale da 800 a 5000 A. I nuovi interruttori sono disponibili nella versione a 3 poli, fissa o estraibile, e si suddividono in bassa frequenza (da 1 a 60 Hz) e alta frequenza (da 20 a 200 Hz). Le caratteristiche dimensionali, assieme alla doppia certificazione IEC/UL a secondo dei modelli, concorrono a ridurre il numero di componenti nei quadri elettrici, i tempi di progettazione, di installazione e di manutenzione. www.abb.it

e 12 kW. L’intera gamma, certificata Eurovent, è dotata di compressori Twin Rotary DC Inverter che garantiscono un’elevata efficienza, un alto livello di comfort e consumi di energia ridotti e operano in modulazione sia di ampiezza sia di frequenza, permettendo alla pompa di calore di raggiungere alti livelli di efficienza, non solo in condizioni nominali ma anche ai carichi parziali. La tecnologia DC inverter ibrida modula la velocità del compressore a seconda del carico, minimizzando le fluttuazioni della temperatura e garantendone la stabilità. Particolare attenzione è stata dedicata all’eliminazione o riduzione del rumore in tutte le parti mobili; questo ha portato a progettare una nuova forma delle pale del ventilatore, un doppio isolamento del compressore e un nuovo sistema di ammortizzazione delle vibrazioni. Un innovativo algoritmo, regolatore GMC, è stato specificatamente messo a punto per la tecnologia inverter. Le caratteristiche includono: curve climatiche predefinite e personalizzabili, controllo della produzione di acqua calda sanitaria, funzionamento notturno a potenzialità ridotta, segnalazione per lo sbrinamento ed eventuali allarmi, sistema di gestione per una eventuale fonte di calore esterna, funzione di protezione contro il blocco meccanico della pompa, protezione antigelo e sistema di gestione del funzionamento del compressore. Il campo operativo delle temperature è molto esteso (da -20 a +30 °C in riscaldamento e da 0 a +46 °C in raffrescamento). Per quanto riguarda la produzione di acqua calda per uso sanitario, il range di temperature dell’acqua in uscita varia da 30 a 60 °C, raggiungibili con una temperatura esterna tra -10 e +30 °C. www.carrier.it

Pompe di calore

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a gamma dei minichiller inverter della Carrier “AquaSnap Reversible Plus 30AWH”, progettata dal “Villasanta Design Center”, è stata ampliata con le due nuove taglie, da 4 e 15 kW, che si affiancano alle tre da 6, 8

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NEWS Caldaie murali a gas a condensazione

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uo-tec H” è la nuova gamma di caldaie murali a gas a condensazione della Baxi che integra la tecnologia della condensazione, la massima semplicità di utilizzo, elevate prestazioni e un moderno design. È un prodotto ideale per la sostituzione negli impianti esistenti, poiché funziona in modo ottimale anche in impianti a radiatori tradizionali. Oltre ai già noti vantaggi della tecnologia a condensazione come l’elevato rendimento, il risparmio energetico e le ridotte emissioni inquinanti, le nuove caldaie si caratterizzano per la completezza della gamma: oltre 10 modelli tra versioni solo riscaldamento, con produzione istantanea di acqua calda sanitaria, con microaccumulo o con accumulo da 45 litri integrato, con potenze da 12 a 33 kW. Hanno un ampio campo di modulazione (1:7) che si traduce in notevoli benefici in termini di risparmio energetico (8-10%) e minori emissioni di CO2, grazie alla riduzione dei continui cicli di accensione e spegnimento. La potenza termica prodotta si adegua alla potenza dissipata. evitando un eccessivo surriscaldamento o raffrescamento dei locali. Ogni caldaia è dotata di un pannello di controllo digitale con display LCD retroilluminato, semplice da usare grazie a tasti dedicati e indipendenti che consente di visualizzare tutte le informazioni e impostare i parametri di funzionamento in modo chiaro e immediato. L’installazione di una caldaia Duo-tec HT consente di beneficiare di notevoli vantaggi anche in fase di prima accensione grazie al Sistema Gas Adaptive Control (GAC), un modulo innovativo che, sfruttando una nuova elettronica di controllo e una moderna valvola a gas elettronica, garantisce il controllo automatico della combu-

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stione, mantenendo costanti i valori di massima efficienza. Con questo sistema, la caldaia si autoadatta alla qualità del gas e alla lunghezza dei tubi di scarico dei fumi, mantenendo costante il rendimento. Inoltre, è possibile avviare la funzione di deaerazione automatica che consente di eliminare la presenza di aria nel circuito di riscaldamento ed evitare quindi eventuali blocchi della caldaia, surriscaldamento dell’impianto ecc. La pompa modulante delle caldaie Duo-tec è estremamente flessibile: può operare alla massima come alla minima velocità, o addirittura in modalità “automatico” (impostazione di default). In quest’ultimo caso, la velocità (min/max) verrà selezionata affinché il

ΔT di mandata e ritorno in riscaldamento rimanga costante a 20 °C. Le caldaie Duo-tec sono disponibili in quattro modelli: • Luna Duo-tec HT nella versione solo riscaldamento o riscaldamento e acqua calda sanitaria; • Duo-tec Compact HT nella versione riscaldamento e acqua calda sanitaria dalle dimensioni ultracompatte (700 x 400 x 299 mm); • Duo-tec MAX HT nella versione riscaldamento e acqua calda sanitaria con microaccumulo integrato nel vaso di espansione (brevetto Baxi); • Nuvola Duo-tec HT nella versione riscaldamento e acqua calda sanitaria con accumulo da 45 litri integrato.

Macchine saldatrici a resistenza elettrica

La soluzione con trasformatori per le singole teste prevede trasformatori da 45 a 250 kVA, quindi con possibilità di lavoro in cascata elettrica o simultanea per le grandi produzioni. Nelle soluzioni di grande produttività, ma richieste da aziende a limitata disponibilità energetica, può essere proposta la soluzione a inverter a media frequenza, con contenuti impegni elettrici anche se con maggiori investimenti. Infine, i sistemi di controllo hanno software anch’essi in grande gamma da coprire esigenze di semplice gestione e comando diretto, fino alle più integrate reti produttive.

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emsa SpA ha immesso sul mercato una nuova famiglia di macchine saldatrici a resistenza elettrica multiteste “GRG – MPS” destinata alla saldatura di pannelli di filo di acciaio al carbonio o inox, pannelli sia tradizionali sia speciali (costituiti anche da fili di diametro diverso e fili su piattine di rinforzo). La macchina accetta attrezzatura a movimento shuttle sia su un asse parallelo alla linea delle multiteste sia con asse verticale al fronte macchina, cioè con linea passante per i sistemi integrati. Inoltre, è disponibile con shuttle a ricircolazione di pallet con stazioni di carico e scarico automatico e per l’alimentazione automatica dei fii. Le teste possono essere 4, 6, 8, 10, 12, 16 con possibilità di alimentazione elettrica a singoli trasformatori, uno per ogni testa saldante, o da due trasformatori funzionanti in parallelo quando è accettabile la cascata meccanica per le medie produzioni.

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www.baxi.it

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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 654 – 1° Quindicina di ottobre 2011 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 672 (novembre 2011) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 17 – 24 gennaio 2011 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 664 (gennaio-febbraio 2011) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2011) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 665 (marzo 2011) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it

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LISTINO PREZZI

MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 654 (Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI OTTOBRE 2011

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