673 dicembre 2011
Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1 , comma 1, DCB Milano
673 dicembre 2011 Fondata nel 1919
Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e
Per una cultura del “made in Italy” manifatturiero Verso una grande MCE
Il settore dell’idrotermosanitaria in mostra a Milano dal 27 al 30 marzo prossimo ECONOMIA Mercati asiatici, nuova frontiera per l’industria italiana delle tecnologie alimentari TECNOLOGIE Esempi dei vantaggi tecnici ed economici dell’impiego di pompe di calore in edilizia
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L’INDUSTRIA MECCANICA
SOMMARIO
Dicembre 2011 - n. 673
Spesso il prezzo dell’esperienza supera il suo valore (Alessandro Morandotti 1909-1979) in copertina Enolgas Bonomi Spa – Via Europa 227 – 25062 Concesio (BS) – www.enolgas.it
Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it In redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Alessia Garbujo - garbujo@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (10 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - abbonamenti@asa-srl.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Reggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA) È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione.
Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi.
ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397
ANIMA Fatto in Italia? No, “made in Italy” 6
ANIMA/UCC Calendario UCC 2012
Innovazione e formazione specialistica nel settore delle costruzioni
ANIMA/ITALCOGEN Regole certe e chiare per la cogenerazione 37 Herge Spelta, Alessandro Fontana
Premio all’eccelenza del “made in Italy” per Cimberio SpA e Co.El.Mo Srl FIERE CORSI E CONVEGNI, INTERNAZIONALIZZAZIONE Verso una grande MCE 2012
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ANIMA/FORMAZIONE Formazione professionale, chiave del vantaggio competitivo 14 Emmanuele Biroli ANIMA/ASSOFOODTEC Il made in Italy dell’industria delle tecnologie alimentari si rafforza sui mercati asiatici 18 ANIMA/ASSOTERMICA Assotermica, in onda su Rai 1 ANIMA\UCIF Ucif, Consiglio in tour Riunione nell’ottobre scorso nella sede della Savim Europe
ANIMA/ANASTA Il mondo della saldatura entra in ANIMA Mariagrazia Micucci
ANIMA/ASSOSEGNALETICA Più sicurezza sulle strade di Roma 39 NORMATIVA Come trasformare i metalli di scarto in “metalli preziosi” 40 ANIMA/CIADI Come affrontare il “problema acustico” degli impianti di produzione Giusy Palladino
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ANIMA/UCISP Sistemi di pesatura, competitività, tutela dell’innovazione, concorrenza leale 43 A cura delle Segreteria Ucisp
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RECENSIONI
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APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA
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Teknomotive, la fiera del “movimento” Marcello Zinno ANIMA/Progetto Dogana Facile Le ragioni della conoscenza Fulvio Liberatore
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FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 50 • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2011-2012 • Fluidtrans Compomac • Si rafforza la struttura organizzativa del Gruppo Centrexpo/Ipack-Ima MERCATO 23 • Risparmio energetico in edilizia NEWS
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ANIMA/COAER Vantaggi energetici ed economici delle tecnologie a pompa di calore in edilizia 32 Maria Elena Proietti
INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 655 – 1° Quindicina di novembre 2011
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ANIMA Il problema dell’indicazione dell’origine dei prodotti tocca da vicino anche il mondo della meccanica, una delle eccellenze del nostro sistema manifatturiero
Fatto in Italia? No, “made in Italy” Una guida per gli imprenditori nel complicato mondo dell’indicazione di origine italiana “Fatto in Italia? No, made in Italy” (Ipsoa, 2011) è il titolo del libro scritto da Daniela Mainini, Presidente del Consiglio Nazionale Anticontraffazione e del Centro Studi Grande Milano. Il volume è stato presentato il 25 ottobre scorso a Milano, in un incontro che ha visto tra i testimonial Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA, Gustavo Ghidini, della Luiss di Roma, Paolo Del Debbio (che ha letto un messaggio del Ministro degli Esteri Frattini), Armando Branchimi, Segretario generale Alta Gamma, Edoardo Francesco Mazzilli, della Direzione Centrale Antifrode, Giovanni De Roma, Comandante della Guardia di Finanza di Bergamo, e Cosimo Piccinno, Comandante dei NAS. Frutto dell’esperienza di oltre 25 anni nella materia della tutela penale della proprietà intellettuale da parte dell’autrice, questo libro intende fornire agli imprenditori chiare indicazioni normative e comportamentali nell’intricato mondo dell'indicazione di origine italiana, nonché una raccolta della giurisprudenza più rilevante in materia. Riportiamo di seguito l’intervento di Sandro Bonomi alla presentazione del libro e una breve intervista all’autrice del volume.
Per una cultura del “made in Italy” manifatturiero Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA
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ono stato molto contento di accettare l’invito del Centro Studi Grande Milano a partecipare a questa serata di presentazione di un libro dal titolo quanto mai azzeccato e di cui mi complimento con l’autrice e Presidente del Centro, Daniela Mainini. L’occasione mi dà modo di sottolineare la necessità di promuovere, proprio in Italia, la miglior conoscenza della realtà della meccanica prodotta nel nostro Paese. All’este-
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L’Industria Meccanica - Dicembre 2011
ro lo sanno che siamo bravi, altrimenti non acquisterebbero mai i nostri prodotti. In Italia invece c’è molto da fare ancora per identificare la meccanica come il meglio del “made in Italy”, al pari delle nostre eccellenze nell’alimentare, nella moda e nel design. C’è così tanto bisogno di meccanica di qualità nel mondo da permettere alle nostre aziende di essere presenti in ben 208 Stati nel mondo e di competere ad armi pari con gli al-
tri Paesi dalla grande tradizione manifatturieti molti mesi da allora, ma i nostri europarlara, Germania per prima. Non per niente siamentari, gli on. Cristiana Muscardini, Gianmo il secondo Paese manifatturiero d’Europa, luca Susta e Niccolò Rinaldi continuano ad subito dopo gli amici tedeschi. avere bisogno del supporto di tutti noi in queIn realtà, le nostre più grandi difficoltà le absta battaglia lunga, difficile, faticosa, ma imbiamo sul territorio nazionale, dove ai nostri portantissima per la manifattura meccanica prodotti sono preferite tecnologie a basso coitaliana. sto, di provenienza assai lontana o quantoNecessario è essere presenti e proattivi non meno dubbia e, di conseguenza, scarsa quasolo nei palazzi della politica nazionale, ma lità che normalmente permettono solo perforsempre di più anche a livello internazionale, mance scadenti. È la sintesi delle difficoltà che a partire dal Parlamento Europeo e dalla il nostro Paese sta vivendo oggi: esporta le coCommissione Europea a Bruxelles. La strada se buone e, pur con tutto il lavoro, l’impegno Sandro Bonomi, Presidente da percorrere affinché il Regolamento “Made di ANIMA e il proprio saper fare, si illude di poter contiIn” vada a buon fine è lunga e difficile, ne sianuare in questo modo, utilizzando tecnologie, prodotti e mo consapevoli. La Polonia, che dal 1° luglio scorso ha asinfrastrutture ormai superati. sunto l’incarico della presidenza semestrale della UE, è faI Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) non vorevole a sostenere il “Made In”: é forse questa l’ultima solo sono ricchi di materie prime, ma in questi ultimi occasione che la storia ci presenta, afferriamola al volo, con vent’anni hanno realizzato grandi infrastrutture. Solo queferma determinazione. Dal gennaio 2012, infatti, assumesto fatto porta questi Paesi ad avere, dove è stato costruito, ranno la presidenza UE una sequenza di Paesi contrari. un sistema elettrico, energetico e idrico adeguato alle attuali necessità e proiettato a soddisfare i fabbisogni dei prosLotta alla contraffazione simi 50 anni. Partendo da queste considerazioni e dal fatto Un mercato che ammette l’ingresso di prodotti che mettoche la definizione “Paesi emergenti” data gli accordi di Marno a rischio i consumatori finali è un mercato fragile. Ocrakech del 1994, quasi 20 anni fa, credo sia giunto il mocorre stimolare la massima attenzione e grande impegno mento di non chiamare più “emergenti” le economie che, nella lotta alla contraffazione. Da anni collaboriamo atticon la loro crescita hanno stimolato le dinamiche econovamente con l’Agenzia delle Dogane per contrastare quelmiche del mondo intero negli ultimi cinque anni. lo che per noi industriali rappresenta il nemico peggiore che possiamo incontrare: un nostro prodotto falsificato non solo ci fa perdere un’opportunità immediata di guadagno Verso il Regolamento europeo “Made In” ma, essendo di solito di scarsa qualità, ci fa pessima pubIl grande assente negli ultimi vent’anni dell’economia itablicità e abbassa la qualità del marchio, oltre a mettere a riliana, in particolare della manifattura meccanica, è il merschio l’incolumità di chi lo utilizza. cato nazionale. Mai come in questo periodo le nostre proAnche assieme al sistema fieristico, l’industria si sta impeduzioni hanno sofferto la competitività di aziende e prognando a diffondere la conoscenza e la certezza delle redotti da paesi molto lontani dal nostro. A questa invasione gole, per garantire la sicurezza dei prodotti e aumentare la di prodotti a basso prezzo non ha fatto da contraltare alcupercezione della qualità dei nostri prodotti rispetto ad altri na politica di valorizzazione delle nostre tecnologie agli ocdi origine sconosciuta o illegale. Regole comuni e rispettachi degli acquirenti italiani, a partire dai responsabili della te da tutti sono la cornice necessaria per assicurare una sapubblica amministrazione, degli enti pubblici, delle azienlutare e positiva concorrenza. È necessario organizzare una de dello Stato. cornice economico-finanziaria adeguata a sostenere in priRicordo che il Parlamento Europeo ha approvato lo scorso mis i dirigenti ospeda21 ottobre a Strasburlieri, scolastici e pubgo (con 525 voti a fablici in generale che si vore, 44 contrari e 49 trovano a operare scelastenuti) la proposta di te importanti, spesso Regolamento sull’etisenza poter avere le chettatura di origine conoscenze tecniche obbligatoria dei pronecessarie per valutadotti importati da paere correttamente spese si terzi (noto come Reche devono essere negolamento “Made cessariamente di lunIn”). go periodo per tutelaÈ stata una buona, re investimenti fatti su grande, prova di quel un bene pubblico, lavoro di squadra che quindi di tutti, allo le istituzioni, le imprescopo di essere utile a se e la politica dotutti. vrebbero riuscire a faUna proposta potrebre sempre. Sono passa- Presentazione del libro il 25 ottobre scorso a Milano
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ANIMA Un “sistema bicefalo” in cui è facile cadere in errore Daniela Mainini è Presidente del Consiglio Nazionale Anticontraffazione e del Centro Studi Grande Milano Dottoressa, cosa l’ha spinta a scrivere questo libro? In Italia sono pendenti centinaia di procedimenti penali per falso “made in Italy” e questo sia per confusione applicativa da parte degli operatori, sia per una malcelata esigenza degli imprenditori italiani di voler nascondere la fase estera della produzione, sia perché la creatività tutta italiana si fa sentire anche prepotentemente in questa materia dove molti richiami all’italianità escono da prodotti che di italiano hanno davvero poco. Che significato ha oggi l’indicazione “made in Italy” apposta su un prodotto in commercio? L’acquisto di un prodotto “made in Italy” può significare due cose distinte: la prima, e più intuitiva, è che il ciclo produttivo (escluse le materia prime) sia avvenuta in Italia; la seconda è che sia avvenuta in Italia l’ultima “lavorazione sostanziale prevalente”. Nel primo caso, quando le fasi di lavorazione di un prodotto avvengono esclusivamente in Italia, non sorgono problemi sulla determinazione dell'origine del prodotto e si può parlare di prodotto al 100% “made in Italy”. Nel secondo caso, invece, quando le fasi di lavorazione di un prodotto avvengono in differenti Paesi (europei o non europei), le cose si complicano e vale la cosiddetta “lavorazione sostanziale prevalente” che, ai sensi dell'art 24 del Codice Doganale Comunitario, è l'ultima trasformazione o lavorazione sostanziale economicamente giustificata ed effettuata in un'impresa attrezzata a tale scopo, che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione. Come si caratterizza di fatto la situazione italiana in questa materia? Di fatto abbiamo un “sistema bicefalo” in cui è facile cadere in errore, semplificando troppo, in buona a malafede. Lo scopo del libro è fornire agli imprenditori italiani una guida al fine di determinare l'esatta origine dei prodotti, anche nel caso di delocalizzazione produttiva non senza proporsi quale strumento per gli operatori del settore e per quei consumatori interessati ad un acquisto consapevole La crescente globalizzazione delle produzioni e degli scambi tende a complicare sempre più la situazione sotto gli aspetti giuridici. Sì. In questo senso l’approvazione del Regolamento europeo “Made In” sarebbe un primo passo molto importante, soprattutto per combattere i fenomeni di contraffazione, che oggi riguardano anche i prodotti del manifatturiero italiano, oltre ai tradizionali settori della moda e del design. G.B. be essere quella di realizzare uno strumento finanziario, concordato con il sistema bancario, che si rivolga esclusivamente ai soggetti di diritto pubblico, come le tante Pubbliche Amministrazioni che hanno la necessità di fare interventi prioritari. In questo modo la struttura pubblica avrebbe accesso al denaro per gli investimenti a tassi agevolati ma garantiti, ad esempio dall’emissione di Bond Comunali: il cittadino avrebbe servizi di qualità e il mercato potrebbe beneficiare dell’immissione di enormi quantità di capitale, a tutto vantaggio di una crescita occupazionale diffusa su tutto il territorio. Efficienza energetica e rinnovabili termiche Tutte le aziende a tutti i livelli in Italia devono fare un salto in avanti per essere più efficienti da un
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punto di vista energetico. Ce lo chiede, anzi lo impone, l’Unione Europea con il trattato 20/20/20. Ce lo chiede, anzi lo impone, il mercato, se vogliamo continuare ad avere una grande manifattura nel nostro Paese. Abbiamo la fortuna di avere sul nostro territorio nazionale molte aziende leader nelle tecnologie e nei sistemi in grado di fornire energia per gli impianti di riscaldamento, condizionamento e produzione di acqua calda, che sono in grado di integrare “efficienza energetica e impiego di “rinnovabili termiche”, con costi di gestione nettamente inferiori agli attuali (-20% e oltre), valorizzando di conseguenza lo stesso patrimonio immobiliare che li ospita. Il risultato referendario, che ha definitivamente affossato la possibilità Tavola rotonda tenuta dopo la presentazione del libro per il nostro Paese di do-
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tarsi, nel mix delle fonti energetiche, dell’energia nucleare, pone in misura stringente e urgente l’attenzione sulle rinnovabili termiche. Questo potenziale è documentato nelle recenti proposte di Confindustria per il “Piano Straordinario di efficienza energetica” e nel “Piano di Azione Nazionale delle rinnovabili” (PAN). A differenza del fotovoltaico, le cui tecnologie sono importate dall’Estremo Oriente almeno per il 90% della totalità, le tecnologie rinnovabili termiche non solo invertono questa proporzione, il 90% di esse è infatti prodotta in Italia, ma costano circa 8 volte meno del fotovoltaico. Conclusioni Ci sono molti modi di promuovere il “made in Italy” e nel mondo lo facciamo molto bene, anche grazie alle strutture
preposte a farlo come nel caso dell’ICE e, ne sono certo, come lo sarà in futuro la nuova Agenzia per il Commercio Estero, che sarà destinata a portare avanti la promozione del prodotto italiano nel mondo e l’indispensabile sostegno alle piccole e medie imprese che vogliono internazionalizzarsi. Abbiamo bisogno di fare molta cultura del “made in Italy” in Italia per tutte le ragioni che ho illustrato e perché solo le industrie con un grande mercato nazionale hanno la forza di esportare ancora meglio e ancora di più. Ogni euro destinato alla meccanica italiana è un euro investito in occupazione, know how e crescita del nostro Paese. Credo che questa possa essere la miglior ricetta per promuovere ancora di più il grande “made in Italy” che abbiamo in Italia, il cui potenziale è, in buona parte, tuttora poco conosciuto o sotto utilizzato. ❒
Fatto in Italia? No, made in Italy Guida rapida a disposizione degli imprenditori nel complicato mondo dell’indicazione di origine italiana Daniela Mainini, Ipsoa, 2011, 202 pagine, 18,00 euro 1. Origine dei prodotti Regole di origine: l'origine doganale, commerciale e imprenditoriale 2. Indicazione d'origine False e fallaci indicazioni di origine La tutela del "made in Italy" Il sistema sanzionatorio italiano 3. Determinazione del "Made In" Origine di un prodotto con ciclo produttivo delocalizzato in più paesi L'origine dei pezzi di ricambio 4. Le indicazioni sul prodotto L'indicazione sul prodotto Esportazioni, prodotti sottoposti a regime sospensivo e in libera pratica 5. Le contestazioni doganali del "made in Italy" Le contestazioni doganali L'IVO: quando l'imprenditore non vuole rischiare L'ITV: l'informazione tariffaria vincolante Uno sguardo all'Europa Uno sguardo alla normativa italiana 6. Esempi pratici Tessile Occhialeria Meccanica Calzaturiero 7. Normativa 8. Giurisprudenza
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FIERE Presentata alla stampa la 38° edizione di MCE (Mostra Convegno Expocomfort) in programma a Milano, nel quartiere fieristico di Rho-Pero, dal 27 al 30 marzo prossimo
Verso una grande MCE 2012 Al centro della manifestazione, leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, il tema dell’energia coniugato nelle varie forme di risparmio, uso razionale e impiego delle fonti rinnovabili. Sarà ancora una volta l’occasione per fare cultura di settore, ma soprattutto per creare un ponte di comunicazione concreto tra domanda e offerta del mercato. Per il Presidente di ANIMA, Sandro Bonomi, anche questa edizione di MCE sarà un’occasione importante per la valorizzazione di diversi comparti rappresentati dalla Federazione “che si confermano ancora una volta, malgrado le difficoltà contingenti dei mercati nazionale e internazionale, settori di punta del made in Italy”.
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le, riesce a produrre risultati grazie soprattutto alla ricerca a valorizzazione energetica, nel senso più ampio di inin innovazione e tecnologia che da sempre contraddistinnovazione e ricerca, è il driver della prossima edizione gue il mondo produttivo della meccanica. di MCE (Mostra Convegno Expocomfort) che si presenta fin L’obiettivo di MCE 2012 è di essere al contempo vetrina d’ora sotto i migliori auspici in termini sia numerici sia di esclusiva per i prodotti di eccellenza presenti sul mercato, superficie: oltre 1600 le aziende espositrici dirette a quatdove negli ultimi anni il settore dell’efficienza energetica, tro mesi dall’apertura, +14% di espositori esteri. in tutte le sue applicazioni, registra notevoli opportunità di La presentazione alla stampa della manifestazione, avvecrescita, e soprattutto punto di incontro privilegiato fra donuta il 29 novembre scorso a Milano, ha sottolineato anmanda e offerta a livello internazionale diventando così, mi cora una volta come questa manifestazione, nata all’inizio auguro, ancora una volta motore di nuove relazioni di budegli anni Sessanta come una delle prime esposizioni spesiness”. cializzate, mantenga una posizione leader a livello monSecondo il Presidente di ANIMA, Sandro Bonomi, “Il comdiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizparto idrotermosanitario si conferma ancora una volta, malzazione e nelle energie rinnovabili. grado le difficoltà contingenti dei mercati nazionale e in“Il tema dell’edizione 2012 di MCE - ha dichiarato Massiternazionale, un settore di punta del made in Italy. miliano Pierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Molti dei nostri settori si sono mossi da temItalia, ente organizzatore della manifestapo presso le istituzioni politiche per far senzione - vuole mettere in evidenza un aptire la loro voce e le loro esigenze. Recenteproccio innovativo al costruire che coinvolmente una rappresentanza di ANIMA e dei ge tutti i comparti della nostra manifestaziosuoi settori coinvolti nel tema dell’efficienza ne: caldo, freddo, acqua e energia. L’increenergetica e delle rinnovabili termiche hanmento del numero delle aziende che ad ogno tenuto un incontro-confronto fra indugi registriamo è una conferma dell’imporstriali e politici presso la Camera dei Deputanza che queste tematiche ricoprono per tati. A fronte di investimenti per 1,1 miliardi tutti i settori della nostra manifestazione dodi euro dalle aziende del comparto negli ulve il denominatore comune è investire in ritimi cinque anni, sono stati richiesti alle isticerca per mettere a punto prodotti e solutuzioni incentivi per il prossimo decennio a zioni in grado di ridurre i consumi energetifavore delle rinnovabili termiche e dell’effici e sviluppare nuovi settori di mercato. Il Massimiliano Pierini, Business mercato di riferimento di MCE, nonostante Unit Director di Reed segue a pag.12 la flessione generale dell’economia mondia- Exhibitions Italia
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L’Industria Meccanica - Dicembre 2011
Cosa pensano gli italiani in tema di efficienza e risparmio energetico Una indagine commissionata da MCE all’ISPO evidenzia la crescente sensibilità dei cittadini al tema dell’energia soprattutto per quanto riguarda gli interventi nella propria abitazione Nel corso dell’incontro stampa Renato Mannheimer ha presentato i più significativi risultati di una recente indagine commissionata da MCE a ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione) che aveva come oggetto “Atteggiamenti e percezioni della popolazione in tema di efficienza e risparmio energetico”. L’indagine, che ha coinvolto un campione di 800 individui statisticamente rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, intendeva accertare la conoscenza degli italiani in tema di efficienza energetica e in particolare su quegli aspetti legati a nuovo modo di concepire l’intera abitazione o i singoli ambienti domestici. Questi i principali, e per alcuni versi sorprendenti, risultati. Il primo risultato emerso è che per il 61% degli intervistati migliorare l’approvvigionamento energetico è una delle priorità per il nostro paese e anche un elemento di preoccupazione per diversi aspetti: primo fra tutti l’aumento del prezzo dell’elettricità (per il quale il 66% si dice fortemente preoccupato), ma anche l’impatto ambientale delle centrali (61%) la dipendenza energetica dell’Italia dalla politica di altri paesi (54%), il rischio che le fonti energetiche si esauriscano (55%) o che avvengano interruzioni nella fornitura di elettricità (50%). Di fronte a questo scenario gli italiani non stanno certo a guardare, bensì si informano e agiscono concretamente, mossi dalla convinzione che ciascuno con il suo comportamento può contribuire a evitare gli sprechi di energia, realizzando un consistente risparmio energetico (lo dice l’87% del campione). In particolare, fra i gesti quotidiani che contribuiscono a un comportamento virtuoso, oltre che la scelta di utilizzare lampadine a risparmio energetico (fatta abitualmente dall’80%), spicca una corretta e regolare pulizia e manutenzione della caldaia (76%), un uso attento dell’acqua calda sanitaria (67%), del riscaldamento (66%) e dell’aria condizionata (61%). Sulla base dei gesti quotidiani compiuti in nome dell’ambiente possiamo definire “virtuosi” il 41% degli italiani e “impegnati” il 40% (a seconda della regolarità con cui perseguono scelte responsabili). Persiste tuttavia un 19% di individui che non ha ancora interiorizzato tali pratiche o non crede nella loro efficacia. Dal punto di vista della segmentazione dei rispondenti, è interessante notare che la maggiore attenzione verso l’acquisto di prodotti di climatizzazione a minor consumo è riscontrabile nei 35-44enni (36%) con alto titolo di studio (41%), che vivono nel Nord-Est (40%); per quanto riguarda invece la sostituzione della caldaia, con una a condensazione o in ogni caso a minor impatto ambientale la fascia di età si alza a 55-64enni (35%) Diplomati (34%), sempre del Nord-Est (32%). Entrando nel merito dei temi specificatamente di interesse di MCE volti a approfondire la percezione dell’importanza di un nuovo concetto dell’abitare quale strumento di razionalizzazione dei consumi, risulta che il 41% del campione è a conoscenza del pacchetto 20/20/20 di obiettivi in campo energetico e il 62% ha ormai interiorizzato perfettamente il concetto di certificazione energetica degli edifici, in virtù del quale dal 1° luglio 2009 tutti gli immobili di nuova costruzione e quelli esistenti sottoposti a ristrutturazioni importanti devono essere dotati dell’attestato che ne determina la classe energetica. Inoltre, due italiani su tre si sono già mossi in questa direzione, hanno cioè realizzato opere di ristrutturazione o interventi per migliorare l’efficienza energetica della propria casa: il 54% ha sostituito i vecchi elettrodomestici con nuovi a minor consumo, il 32% ha installato finestre ad alto isolamento e il 24% ha provveduto ad isolare la facciata o il tetto di casa. Più significativo, quasi un terzo del campione ha espresso l’intenzione di realizzare interventi relativamente all’istallazione di apparecchi efficienti di climatizzazione (caldaie, condizionatori ecc.) e di pannelli solari, termici o fotovoltaici. Pare dunque che il programma di incentivazione fiscale promosso dal governo abbia dato esito positivo, tanto che il 75% degli intervistati spera in una sua proroga per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici.
Dicembre 2011 - L’Industria Meccanica
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FIERE segue da pag. 10
È uno spazio importante che registra ottimi dati di visita: da gennaio 2011 ad oggi, pecienza energetica, che potrebbero tradursi in riodo di non particolare attenzione verso una un vantaggioso investimento per le imprese manifestazione biennale, sono stati oltre e per lo Stato stesso. L’eccellenza che da 50mila i visitatori unici e quasi 71mila le visempre contraddistingue i nostri prodotti site, con incremento del 9% rispetto allo stescontinua ad affermarsi solo grazie all’export, so periodo del 2009, che precedeva l’ultima a cui fa da contraltare un mercato interno edizione del 2010. molto debole ormai da anni. Fiore all’occhiello del sito di MCE sono i serPer dare nuovo slancio alla produzione ocvizi disponibili sia per gli espositori, che poscorrono incentivi alle rinnovabili termiche e sono scaricare facilmente tutti i documenti all’efficienza energetica per ridurre i consunecessari a perfezionare la loro partecipami di energia a livello nazionale, creare po- Sandro Bonomi, Presidente zione alla fiera, sia per i visitatori, che trovasti di lavoro in Italia e avvicinarsi sempre più di ANIMA no sul sito tutti i dettagli per organizzare la agli obiettivi europei del 20/20/20 mettenpropria visita alla manifestazione: dalle modoci al riparo dal rischio di nuove pesanti sanzioni a liveldalità di accesso al quartiere fieristico al viaggio e soggiorlo comunitario. 1 euro destinato alle rinnovabili termiche no, dalla preregistrazione on-line per evitare le code agli e all’efficienza energetica è 1 euro investito in crescita del ingressi, all’iscrizione ai convegni e all’elenco delle azienPaese, riduzione dei costi e maggiore occupazione”. de espositrici, per finire così a pianificare la visita secondo Confortanti i dati di crescita del settore dell’idrotermosanigli obiettivi del proprio business. taria, presentati da Alessandro Durante, Direttore ComuniUno spazio particolare occupa la sezione “News dalle cazione, Marketing & Ufficio Studi di ANIMA. Aziende”, la speciale area nella quale tutti gli espositori Nel confronto con il 2010 si evidenzia un complessivo mipossono inserire direttamente, ogni mese, notizie su proglioramento della produzione (+5,1%), certamente supdotti, iniziative e case history di rilievo. portato da un export in netta ripresa (+8,9%) a compensaSi tratta in pratica di una vetrina virtuale per scoprire in anre serie difficoltà sul mercato interno. teprima le novità che potranno “toccare con mano” duranNonostante la frenata del secondo semestre 2011, le prete la manifestazione. Sono già diverse centinaia le news visioni 2012 per la produzione mantengono il segno posipubblicate sia nella versione italiana che in quella inglese tivo (+1,5%). La nota preoccupante rimane comunque l’ocdel sito. cupazione, ancora in calo (-1,1%), mentre gli investimenti E ancora, da dicembre è consultabile on-line “Percorso Efdenotano comunque una spinta alla ripresa sia nel 2011 ficienza & Innovazione 2012” la banca dati, che nel 2010 (+2.6%) sia nelle previsioni 2012 (+3,1%). ha registrato 50mila visite solo nel periodo antecedente a Continua la collaborazione di MCE con le tre principali AsMCE, che andrà ad includere tutti i prodotti eccellenti in sociazioni di categoria, ANIMA, Angaisa (Associazione namateria di efficienza energetica via via selezionati per l’izionale commercianti articoli idrosanitaria climatizzazioniziativa. ne pavimenti rivestimenti arredobagno) e Assistal (AssociaInfine, da pochi mesi MCE è anche su Facebook e Twitter, zione Nazionale Costruttori di Impianti), per contribuire a con news e informazioni sul mercato e lo scenario del setfare cultura di settore. A questo riguardo saranno presentatore, per tenere aggiornata quotidianamente la community ti, proprio a MCE 2012, i dati dell’Osservatorio del Mercadi fan e follower. to Idrotermosanitario, nato con l’obiettivo di creare un punMa sarà durante i quattro giorni di MCE che i social network to unico di “osservazione” strategica sui trend dei diversi diventeranno veri protagonisti permettendo di seguire quelattori della filiera: mondo lo che succede in fiera, in della produzione, della didiretta con immagini, video stribuzione e dell’installae discussioni. zione. ✽✽✽ ✽✽✽ MCE è una manifestazione Il primo indirizzo di riferifieristica di proprietà di mento per MCE si trova nelReed Exhibitions, leader la rete. Infatti, il sito mondiale nell'organizzawww.mcexpocomfort.it è dizione di fiere, saloni speciaventato il “ritrovo on-line” lizzati e congressi. per tutti gli operatori del setGestisce oltre 440 eventi in tore grazie alle numerose no36 Paesi, raggruppando più tizie e alle informazioni che di 6 milioni di buyers. Concostantemente mette a dita 35 sedi in tutto il mondo sposizione di tutti coloro che a disposizione di 44 settori Conferenza stampa di presentazione di MCE 2012. Da sinistra: sono interessati alla manife- Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA; Solly Cohen, Advisor per industriali e una rete di uffistazione e allo scenario del l’Italia di Reed Exhibitions; Mauro Odorisio, Presidente di Angaisa; ci e promotori che si estensettore. ❒ de a 93 Paesi. Massimiliano Pierini, Business Unit Director Reed Exhibitions
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Un ricco programma di eventi a completamento della parte espositiva “Zero Energy 2020: Verso l’Integrazione” sarà il filo conduttore del ricco calendario di incontri volto ad approfondire le dinamiche normative, tecnologiche e di mercato, che possono aiutare l’operatore professionale a conoscere e sviluppare un nuovo modo di progettare, dove la scelta dei sistemi impiantistici deve interfacciarsi e affiancarsi a quella di soluzioni architettoniche e costruttive per riuscire a minimizzare i fabbisogni energetici. È un approccio innovativo al costruire che coinvolge tutta la filiera presente a MCE: dal mondo della produzione al committente, dall’architetto al progettista, dall’installatore alle imprese. Di seguito si riportano le iniziative già definite nelle linee generali. Il Comitato Scientifico Next Energy, presieduto da un rappresentante del Politecnico di Milano, Dipartimento Best, propone tre convegni istituzionali: • la seconda edizione di FCE – Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, in collaborazione con CTI (Comitato Termotecnico Italiano), sarà l’occasione per un aggiornamento sullo stato normativo e attuativo della certificazione nel nostro Paese; • un convegno sul tema Impianti e sostenibilità ambientale nelle grandi architetture internazionali, che fornirà una panoramica sui più importanti esempi di architettura integrata a livello mondiale con la partecipazione di autorevoli speaker stranieri; • un focus su Fotovoltaico e solare termico: parte di un sistema energetico integrato come prospettiva di un prossimo futuro che valorizzi le fonti rinnovabili. Tornano due iniziative distinte ma sinergiche, che hanno riscosso un ampio successo nell’ultima edizione di MCE nel 2010, intendono far emergere i prodotti e le soluzioni d’eccellenza delle aziende espositrici, in tema di valorizzazione energetica: • Percorso Efficienza & Innovazione 2012 (un numero molto elevato di aziende ha già inoltrato la scheda per partecipare alla selezione); • Verso la Classe A 2012, mostra che permetterà agli operatori di integrare in un progetto virtuoso ideale le diverse tecnologie e innovazioni. La Federazione ANIMA proporrà una speciale Lounge, riservata agli espositori, dedicata alla meccanica e alle tecnologie presenti in fiera. Inoltre, come per le precedenti edizioni, ANIMA ed MCE attiveranno il Comitato Difesa Proprietà Industriale e Intellettuale, uno strumento che permette di intervenire durante gli stessi giorni della manifestazione per rimuovere i prodotti segnalati come possibili “copie sleali” dai periti di un apposito collegio di avvocati. Angaisa (Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitaria climatizzazione pavimenti rivestimenti arredobagno) realizzerà Tecnopolis, uno spazio per presentare sistemi innovativi per gestire e sviluppare le varie attività e funzioni di un’azienda distributrice del settore idrotermosanitario: dalla vendita al banco, in self service o in showroom, alla logistica di magazzino. Tornano anche i Welding Days, corsi formativi pratici e gratuiti riservati che consentono di conseguire la qualifica di saldatore, affiancati a momenti di incontro con gli specialisti del settore e presentazioni delle ultime novità tecnologiche sulla saldatura. Cestec (Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l’Energia e la Competitività della Regione Lombardia) curerà un’area dedicata all’aggiornamento professionale, specificatamente in ambito di progettazione efficiente e di certificazione energetica. Per la prima volta, in collaborazione con Delta ITS, sarà organizzato il Quadrangolare di calcio MCE 2012. Sarà un torneo “ufficiale” di calcio a cinque che, grazie alla realizzazione di un vero campo da calcio, offrirà la possibilità di vedere dal vivo le sfide dei team di distributori, produttori, idraulici e ingegneri per decretare i campioni della filiera idrotermosanitaria.
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ANIMA/FORMAZIONE Aperte le iscrizioni al prestigioso riconoscimento “Dal Dire al Fare - Premio imprese di successo 2011”
Formazione professionale, chiave del vantaggio competitivo Organizzato da Asso.Mec. e patrocinato da FormaMec e Progetto ANIMA Sistemi Formativi, il Premio è destinato alle aziende della meccanica, sia piccole che grandi, che hanno raggiunto risultati concreti, nel corso del 2011, attraverso l’attivazione di Piani Formativi Aziendali, utilizzando in modo virtuoso e integrato i finanziamenti messi a disposizione dai Fondi Paritetici Interprofessionali. La premiazione della prima edizione del Premio “Dal Dire al Fare - Premio imprese di successo 2010” ha avuto luogo nel dicembre 2010. La premiazione dell’edizione 2011 avverrà il 16 febbraio prossimo a Milano nella sede di ANIMA. A CURA DI
EMMANUELE BIROLI
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l 16 febbraio 2012 presso la sede della Federazione ANIMA si terrà la premiazione delle aziende vincitrici del Premio “Dal Dire al Fare. Premio imprese di successo 2011”, evento organizzato da Asso.Mec. Formiamo il presente per il successo durevole dell’industria italiana. Il prestigioso riconoscimento è patrocinato dall’ente di formazione FormaMec e dal Progetto ANIMA Sistemi Formativi. La manifestazione fa seguito alla prima edizione del Premio “Dal Dire al Fare. Premio imprese di successo 2010”, i cui riconoscimenti sono stati assegnati nel dicembre 2010. La manifestazione, rivolta a tutte le imprese della filiera meccanica sul territorio nazionale, vuole favorire la condivisione delle buone prassi e delle esperienze tra imprenditori, professionisti, manager e consulenti del comparto che hanno usufruito della formazione per migliorare concretamente la propria competitività. Il prestigioso riconoscimento è destinato alle numerose imprese della filiera meccanica, dalle micro alle grandi, che hanno raggiunto risultati concreti, nel corso del 2011, attraverso l’attivazione di Piani Formativi Aziendali utilizzando, in modo virtuoso e integrato, i finanziamenti messi a disposizione dai Fondi Paritetici Interprofessionali. Il Premio rappresenta una rara opportunità d’incontro tra imprenditori virtuosi, che avranno l’opportunità di spiegare alle altre imprese e alla stampa la propria esperienza di successo: come sono riusciti a consolidare e recuperare quote di mercato attraverso la riqualificazione dei propri lavoratori. È un modo per dar voce alle aziende, soprattutto le piccole e le piccolissime, attraverso la testimonianza di chi ha deciso di investire sul capitale umano aziendale. “Da Dire al Fare 2011” è una manifestazione inclusiva, aperta a tutte le imprese desiderose non solo di raccontare le proprie esperienze in materia, ma anche a quelle curio-
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se di conoscere e di ascoltare come hanno fatto le imprese premiate a raggiungere risultati concreti attraverso la qualità dei prodotti, l’innovazione, l’integrazione e la riqualificazione dei propri lavoratori. Asso.Mec. Formiamo il presente per il successo durevole dell’industria italiana, FormaMec e Progetto ANIMA Sistemi Formativi, i soggetti promotori dell’evento, collaborano e cooperano da anni con lo scopo di garantire a tutte le imprese del settore meccanico la formazione continua dei propri dipendenti, mettendo a disposizione le risorse dei finanziamenti pubblici a fondo perduto. La prima edizione di questo riconoscimento ha visto la partecipazione di oltre 60 aziende. Le imprese sono state premiate secondo cinque categorie, che saranno riproposte anche nella seconda edizione: • la migliore prassi per il successo durevole; • la migliore sostenibilità integrata dei finanziamenti; • la migliore cultura dell’innovazione; la migliore efficacia del piano formativo; • la migliore cooperazione per lo sviluppo. “La parola a chi ha concretamente fatto” è la frase che più si addice alla descrizione del momento più importante dell’evento, in cui sono state le parole e i dati concreti espressi da ognuno dei rappresentanti delle 60 aziende a dar significato all’incontro prenatalizio. Dall’azienda padronale a quelle di medie e grandi dimensioni, da quelle che hanno utilizzato appieno le linee di finanziamento per migliorare in qualità e sicurezza, a quelle che hanno riscontrato un aumento della produttività, tutte esperienze che asserivano l’importanza e la necessità della formazione finanziata. Per restare sul mercato, affrontare con successo la concorrenza internazionale e rispondere efficacemente alla volatilità della domanda, le aziende hanno bisogno di riuscire a disporre di lavoratori qualificati e collaborativi.
ANIMA/FORMAZIONE I contenuti e i significati dell’esperienza della prima edizione vogliono essere ripresentati e rinnovati nella seconda poiché oggi, in una congiuntura economica a dir poco difficile, si necessità di diffondere e divulgare i comportamenti organizzativi aziendali virtuosi che pongono al centro le competenze e le qualifiche dei lavoratori.
abbia condensato 2500 ore di formazione in due mesi”, riscontrando una partecipazione inaspettata da parte dei dipendenti, che hanno “chiesto di fare più corsi di quelli previsti”.
• Paolo Monetti, della SP Security Partner Srl: “la nostra è un’azienda a gestione familiare con dieci dipendenti e abbiamo deciso di puntare su specializzazione e Consegna del Premio 2010 nella sede di ANIMA condivisione. FormaMec ci Alcune testimonianze di ha aiutato in entrambi i casi: specializzazione con corsi che rappresentanti di aziende che hanno avuto il riconoscici permettono di essere più competitivi sul mercato tecnolomento nell’edizione del Premio del 2010 gico; condivisione per far sentire i dipendenti parte di un pro• Livio Laudani, di General Ricambi SpA, ha sottolineato che getto. Il coinvolgere tutti nel Piano Formativo sicuramente “su 150 dipendenti le attività formative 2010 hanno riguarporta dei risultati”. dato 129 persone sui processi qualità, produttivi, sicurezza • Luigi Ubezio, della Terenzi Srl: “Siamo in 35. I nostri e salute. Grazie al prezioso contributo di FormaMec ci è staclienti che prima ci chiedevano solo il prodotto finito oggi ta data la possibilità di passare da una formazione fatta per chiedono un coinvolgimento fin dall’inizio del progetto; da necessità e obbligo a una formazione mirata”. qui un bisogno drammatico di formazione”. • Elisa Contessi, di Geav SpA, ha raccontato come “grazie • Giovanni Scirea, di Technical Srl: “La formazione è una all’utilizzo dei Fondi per sviluppo qualità e sicurezza posnecessità. Abbiamo investito circa 3000 ore di formazione siamo dire che per il 2010 la nostra situazione infortunistiper 25-30 dipendenti e pensiamo con questo tipo di inveca è pari a zero”. stimento di crescere. Continueremo a fare questi program• Marco Rossi, di ABB SpA: “Abbiamo deciso di investire mi di formazione per il futuro”. nell’attività formativa finanziata, che ha riguardato più di Il riconoscimento è aperto a tutte le imprese della mecca700 persone, per aiutare i nostri dipendenti nelle cosiddetnica con sede operativa sul territorio nazionale. te soft skills. Questo investimento ha portato un maggiore Le imprese che intendono concorrere alla seconda ediziosenso di appartenenza delle persone all’azienda e, sopratne del premio “Dal Dire al Fare. Premio imprese di succestutto, la sensazione che questa faccia qualcosa non solo per so 2011” possono inoltrare domanda di partecipazione alsé, ma a vantaggio della crescita dei lavoratori”. la segreteria” Asso.Mec. Formiamo il presente per il suc• Daniele Cerliani, della Cm Cerliani Srl, ha parlato dell’utilizcesso durevole dell’industria italiana” entro le ore 12.00 del zo dei Fondi per “piani formativi che spaziano dalla sicurezza 20 gennaio 2012, via fax allo 02.45418.440 oppure via ealla programmazione macchine utensili” e di come “l’azienda mail a segreteria@assomec.eu
Aziende premiate nell’edizione dello scorso anno “Dal Dire al Fare. Premio imprese di successo 2010” ABB SpA, Almirall SpA, Ansaldo Caldaie SpA, Anselmi Srl, Arco International Srl, Bialetti Industrie SpA, Brambati SpA, C.I.M.I. Srl, C.T. Crane Team Srl, Carlo Colombo SpA, Carraro Srl, Cattaneo Impianti Srl, CM Cerliani Srl, CPM Special Bearings SpA, Dalmine SpA,
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Decsa Srl, DLM Srl, Euroinox Group Srl, Fon-Stam-Press Srl, Gaiotto Automation SpA, Geav SpA, General Ricambi SpA, Gima Srl, Gimeco Srl, Guida Engineering Srl, Guida Impianti SpA, Icim SpA, Inoxihp Srl, Iron Painting Srl, KSB Italia SpA,
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Nacco Materials Handling SpA, Nuova Protex Srl, Nuova S.M.I. Srl, Officine Curioni SpA, Omcd SpA, Parcol SpA, Parma Antonio & Figli SpA, Pentair Water Italy Srl, Perotti SpA, PMP Srl, Re SpA Controlli Industriali, Rubinetterie Utensilerie Bonomi Srl,
Seco Tools Italia SpA, Siba SpA, Silap Srl, Simai SpA, Sofinter SpA, SP Srl Security Partner, Technical Srl, Terenzi Srl, TLM Srl, Torneria Lavorazioni Meccaniche, Torneria Essezeta Srl, Tranceria Colombo Srl, Uninvest SpA, Verind SpA, Vortice SpA.
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ANIMA/ASSOFOODTEC Siglato nell’ottobre scorso un importante accordo di collaborazione tra Assofoodtec e la Mongolian Meat Association
Il made in Italy dell’industria delle tecnologie alimentari si rafforza sui mercati asiatici Secondo Emilia Arosio, presidente di Assofoodtec “con le nostre tecnologie made in Italy offriremo un valido supporto allo sviluppo del sistema alimentare della Mongolia che nel 2011, con il suo 20% ha registrato uno degli incrementi più significativi dell’economia mongola”.
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made in Italy - ha affermato ono stati siglati il 18 ottoEmilia Arosio, Presidente di bre scorso alla presenza Assofoodtec - offriremo un del Presidente della Repubvalido supporto allo sviluppo blica di Mongolia, Tsakhiadel sistema alimentare della giin Elbegdorj, del ministro Mongolia che nel 2011, con dello Sviluppo Economico, il 20% ha registrato uno dePaolo Romani, e del ministro gli incrementi più significatidell’Agricoltura e Industria vi dell’economia mongola. Leggera di Mongolia, Badamjunai Tunjin, gli accordi Sono certa che questo nostro destinati a promuovere l'inaccordo, pur privilegiando il terscambio commerciale tra i comparto della lavorazione due Paesi. delle carni, tra i settori strateIn questo contesto assume gici dell'economia del Paese, particolare rilievo l'intesa saprà costituire un'ottima raggiunta tra Assofoodtec, Al centro il Presidente della Repubblica di Mongolia, Tsakhiagiin piattaforma anche per altri (Associazione italiana co- Elbegdorj, tra Emilia Arosio, Presidente di Assofoodtec, e il Presidente comparti dell'alimentare e di MMA (Mongolian Meat Association), Lkhagvaa Ganpurev struttori macchine, impianti, del manifatturiero. Un accorattrezzature per la produzione, la lavorazione e la conserdo, questo, che parte con il piede giusto, che si basa su revazione alimentare federata Anima/Confindustria), e la quisiti concreti in quanto in tempi brevi le aziende assoMongolian Meat Association (MMA). ciate ad Assofoodtec avranno una diretta presa di contatto Anche il business-forum Italia-Mongolia che si è tenuto il con la controparte mongola, in occasione della missione giorno successivo a Milano nella sede della Borsa, ha ribaprogrammata nei prossimi mesi. Missione che potrà gettadito ulteriormente l’importanza strategica, per l’economia re le basi per consentire alla Mongolia di raggiungere uno mongola, del comparto alidei suoi obiettivi prioritari: mentare, con particolare acessere presente a Milano, in cento su allevamento, produoccasione di Expo 2015, con zione e lavorazione delle I protagonisti degli accordi tra carni, sui settori lattiero-caItalia e Mongolia: alla destra nella seario e del bakery. In partifoto Emilia Arosio, Presidente di colare, l’accordo tra AsAssofoodtec; a sinistra il Presidente della MMA (Mongolian sofoodtec e MMA sarà la baMeat Association), Lkhagvaa se di una stretta collaboraGanpurev; al centro il Presidente zione tra l’industria italiana della Repubblica di Mongolia, delle tecnologie alimentari e Tsakhiagiin Elbegdorj, mentre i produttori di carne della parla con il ministro italiano dello Mongolia. Sviluppo Economico, Paolo Romani "Con le nostre tecnologie
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ASSOFOODTEC (Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare federata ANIMA/Confindustria) Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l'interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l'industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione. Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l'industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar; affettatrici tritacarne ed altre attrezzature per l'industria della ristorazione ed alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale; macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per gelato. Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa 4,5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente oltre il 60% della produzione,con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l'Italia al primo posto nel mondo. Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi UE (51%), paesi extra UE (16%) Asia (13,7%), Africa (8,3%), America del Nord (4,8%), America del Centro Sud (6,2 %).
prodotti alimentari in grado di rispondere a tutti gli standard qualitativi internazionali. Inoltre, voglio sottolineare la soddisfazione mia e del Presidente di MMA, Lkhagvaa Ganpurev, per essere riusciti a impostare un’intesa in grado di rispondere alle esigenze re-
ciproche di snellezza, concretezza, efficienza e tempestività. Infine, è motivo di orgoglio per tutti noi il fatto che la MMA abbia scelto la nostra Associazione come partner privilegiato a ulteriore riprova dell’eccellenza acquisita dalle tecnologie italiane del food sul mercato mondiale”. ❒
ANIMA/ASSOTERMICA
Assotermica in onda su Rai 1 Il Presidente Paola Ferroli e il Vice Presidente, Alberto Montanini, hanno partecipato alla trasmissione “Occhio alla spesa” del 27 ottobre scorso, illustrando come le nuove tecnologie del riscaldamento domestico consentano di ridurre i consumi energetici e i costi in bolletta.
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l 27 ottobre scorso, Paola Ferroli, Presidente Assotermica, (Associazione apparecchi e componenti per impianti termici), e Alberto Montanini, Vice Presidente di Assotermica, sono intervenuti come ospiti alla trasmissione “Occhio alla Spesa” alle ore 11,00 su Rai 1, in una puntata interamente dedicata al riscaldamento domestico. In concomitanza con il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, il conduttore Alessandro di Pietro ha parlato dei tanti modi di scaldare una casa: dalla caldaia condominiale a quella autonoma, dalla contabilizzazione per rendere un impianto parzialmente autonomo al pellet di legno, che può essere utilizzato come combustibile per stufe e caldaie. Grande attenzione è stata riservata alle novità tecnologiche in materia, consentendo al Presidente Ferroli di illustrare i benefici delle caldaie a condensazione che, grazie a un’elevata efficienza energetica, consentono di risparmiare
combustibile e costi in bolletta. Per questo tipo di caldaie si può inoltre beneficiare di un incentivo del 55%, ovvero dalla dichiarazione dei redditi si può scalare il 55% dei costi di sostituzione della caldaia tradizionale con una a condensazione, dell’ammodernamento dell’impianto e anche dell’installazione di impianti solari termici. Il Vice Presidente Montanini ha quindi posto l’accento sull’importanza di una corretta manutenzione per assicurare, nel corso degli anni, la sicurezza e l'incolumità degli utenti e le migliori prestazioni energetiche. In qualità di esperto tecnico del settore, ha spiegato ai telespettatori alcuni concetti base sui controlli previsti dalla normativa italiana, distinti ai fini della sicurezza e dell’efficienza energetica, che prevedono momenti e operazioni diverse a seconda della potenza e dell’età dell’impianto termico. Federico Musazzi
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ANIMA/UCIF Dopo Fismet Industriale e Gaiotto Automation è stata la Savim Europe a ospitare la riunione itinerante del Consiglio Direttivo dell’Associazione
Ucif, Consiglio in tour
Riunione nell’ottobre scorso nella sede della Savim Europe Consiglio Direttivo Ucif e famiglia Scavini
Fondata nel 1984 dai coniugi Renzo e Lauretta Scavini ad Arbizzano, in provincia di Verona, la Savim è oggi un’azienda conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per il livello tecnologico e l’ampia gamma produttiva di macchine per la finitura. Vanta un fatturato annuo attorno a 5 milioni di euro, in gran parte realizzati all’estero tramite la consociata Savim Europe. Il successo dell’azienda è ottenuto sfruttando al massimo il “gioco di squadra” della famiglia: accanto ai fondatori sono infatti attivi, con differenti compiti e responsabilità, le figlie Marina e Nicoletta e il figlio Francesco. GIOVANNA GOI
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Baldo, l’azienda ha un punto di forza nella famiglia: oltre roseguono le riunioni itineranti del Consiglio Direttivo a Marina, qui lavorano il fratello Francesco, responsabile di UCIF: dopo le tappe precedenti in Fismet Industriale commerciale, la sorella Nicoletta, che si occupa di qualità, e in Gaiotto Automation, nell’ottobre scorso l’azienda ospisicurezza e certificazioni, e i fondatori, genitori Renzo e tante è stata la Savim Europe. Lauretta. Accanto a loro una ventina di impiegati, a cui si Direttamente rappresentata in Consiglio UCIF come Tesoaggiungono i collaboratori esterni. “La forza della nostra riere da Marina Scavini, uno dei Membri della famiglia che azienda sono proprio le persone”, ricopre il ruolo di Presidente commenta Marina, “la loro comdel Consiglio di Amministrapetenza, esperienza e voglia di fazione, Savim Europe è un’are”. zienda che produce impianti A raccontare la nascita e lo svidi verniciatura, con sede ad luppo della società è il capofamiArbizzano, in provincia di glia, che, con semplicità e in maVerona. La gamma di produniera molto diretta, sottolinea cozione comprende: cabine e me la strada del successo sia staforni industriali di verniciatuta percorsa con impegno, deterra, impianti automatici di verminazione, sacrificio e molta pasniciatura lamiere e profilati, sione. impianti completi di verniFu per puro caso che l’allora giociatura a liquido e a polveri, vane Renzo entrò nel mondo delimpianti per vetroresina e la verniciatura. Era la fine degli materiali compositi. anni Sessanta, quando per manteSituata in una bellissima posizione, davanti a filari di vi- Claudio Minelli, Presidente Ucif e Renzo Scavini, titolare Savim nersi agli studi del Politecnico di Milano, dove si era trasferito, inigneti e sullo sfondo il Monte Europe
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Da sinistra a destra: Nicoletta, Francesco, Renzo, Lauretta e Marina Scavini
Forno polimerizzazione resine impianto Savim Europe Srl
ziò a lavorare presso un’azienda del settore trattamento superfici. Stanco di Milano rientrò in Veneto e si mise a lavorare per un’altra azienda fino a quando, nel 1984, insieme alla moglie fondò un’azienda sua: Savim. Erano anni di crescita economica e delle possibilità aperte per chi avesse un’idea precisa, passione per il lavoro e molta determinazione. “All’inizio eravamo mia moglie ed io, un disegnatore e un operaio. Disegnavo vasche di lavaggio e burattatrici, sviluppavo progetti di dimensionamento e a quei tempi si lavorava con la creatività quotidiana tutta italiana”. Grande impegno, determinazione e l’inserimento di personale altamente qualificato hanno portato l’azienda a espandersi, incrementandone il fatturato, e ampliando la gamma degli impianti prodotti, accrescendone soprattutto il livello tecnologico, nonché instaurando sinergie con altre realtà del settore, tra cui l’incontro a Ottomelara con Gaiotto, con cui inizia una collaborazione duratura. Nel 2008, con il progressivo ingresso dei figli in azienda e l’espansione del mercato all’estero, la decisione di creare accanto a Savim, Savim Europe. Il fatturato medio si aggira oggi intorno ai 5 milioni di euro, ma per quest’anno si prevede sarà maggiore, essendo l’azienda tornata ai tempi pre/crisi anche come portafoglio ordini. Implementando e sviluppando il sistema qualità già presente da anni in Savim, la nuova società è sempre più attenta al controllo e alla supervisione dei processi aziendali. “Qui in Savim Europe sono molto organizzati”, prosegue
Renzo guardando i figli: “dalla sicurezza alla qualità, dalle certificazioni alle procedure. Tutte cose che la mia generazione non faceva, ma che permettono di avere, in effetti, tutto sotto controllo. E io, che non sono abituato, a volte mi dimentico e vado in ‘non conformità’… pazienza”. Fra gli ostacoli più grossi del momento Renzo segnala la burocrazia: “È il male più grosso, non ce ne sono altri.” E relativamente all’attuale situazione economica, prosegue dicendo “la crisi quest’anno non si è fatta sentire, solo qualche sofferenza nei pagamenti e qualche scadenza protratta, ma ora, purtroppo, all’estero c’è mancanza di fiducia verso l’Italia”. E a proposito di fiducia, l’aver creato Savim Europe è stato un atto di fiducia verso i figli, ormai autonomi e in grado di seguire le orme lasciate dai genitori, ciascuno con le proprie competenze, la propria personalità e professionalità. Anche se i tre figli sottolineano l’importanza della presenza dei genitori, continuando a considerarli “un punto di riferimento, solide colonne”. Renzo, percorre ancora 80.000 chilometri l’anno, e si alza tutti i giorni alle sei e mezza di mattina per seguire in prima persona, come fa da trent’anni, i lavori in corso e mantenere i contatti e le relazioni con i clienti. “L’azienda ormai con loro potrebbe andare avanti da sola” commenta il fondatore. Anche se poi, con una punta di ironia aggiunge: “però per sostituirmi invece di uno ne devono assume❒ re due”.
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ANIMA/UCIF Successo per la prima edizione di una manifestazione italiana interamente dedicata all’industria dei trasporti
Teknomotive, la fiera del “movimento” ”Innovazione”, “tecnologie”, “materiali”, “opportunità per i trasporti” sono stati i titoli della manifestazione espositiva e congressuale che si è svolta a Brescia nell’ottobre scorso. In qualità di patrocinatore dell’evento, Ucif (Unione Costruttori Impianti di Finitura) ha partecipato con uno stand che ha riscosso molto interesse tra i numerosi visitatori. In particolare, ha organizzato, in collaborazione con Poliefun il Convegno dal titolo “Flessibilità e risparmio energetico nel campo della finitura: una sfida per il futuro”. MARCELLO ZINNO, SEGRETARIO UCIF
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Meccanica Oggi e Pitture e Vernici – European Coatings. i è chiusa il 22 ottobre dopo tre giorni intensi di attività Tramite lo stand UCIF sono state offerte informazioni ine“Teknomotive” manifestazione espositiva e congressuarenti all’Associazione, ai suoi Associati e alla Federazione le organizzata da Alfin-Edimet in partnership con Brixia ExANIMA, nonché copie della rivista L’Industria Meccanica po-Fiera di Brescia. È stata la prima edizione di una fiera (organo della Federazione ANIMA), copie delle riviste asdedicata ai settori automotive, trasporto commerciale e insociate, comprese IPCM International Paint&Coating Madustriale, ferroviario, navale, aeronautico e veicoli speciagazine e Metalcleaning & Finishing. Tra i patrocinatori delli. I tre giorni di fiera hanno rappresentato per tutti gli opela Fiera Teknomotive compariva anche una lunga lista di ratori del comparto un’occasione finalizzata ad approfonuniversità, prime fra tutti il Politecnico di Milano, l’Univerdire in maniera trasversale tutti gli aspetti che legano come un collante il concetto stesso di movimento: “innovaziosità di Genova e l’Università degli Studi di Brescia, mentre ne”, “tecnologie”, “materiali”, “opportunità”, sono i titoli tra gli sponsor erano in prima linea importanti realtà delche hanno raccolto 98 realtà aziendali presenti nei 4500 l’industria dei trasporti come la società Streparava, l’Eural metri quadrati di superficie espositiva, accogliendo circa e la Newoxidal, oltre all’UBI Banco di Brescia nella veste 3500 visitatori. Presenti aziende di codi main sponsor. municazione, di servizi di stampa e di geLo stand UCIF ha fatto registrare un notestione eventi, riviste specializzate, provole interesse da parte dei visitatori produttori di materiali e apparati per veicoli venienti da tutte le parti d’Europa (pree naturalmente aziende del trattamento senti anche 35 delegati esteri da Canada, delle superfici. Corea, India, Russia e Turchia), raccoUCIF, (Unione Costruttori Impianti di Figliendo diversi contatti di aziende del setnitura), in qualità di patrocinatore della tore che riconoscevano la Federazione Fiera, ha presentato la propria offerta ricANIMA come realtà ben nota nel più amca di servizi tramite uno stand di 32 mepio settore industriale italiano. Costante è tri quadrati. Insieme ad UCIF erano prestata l’affluenza di esperti del settore e cusenti con un proprio stand altre aziende riosi che portavano le loro richieste associate ed in particolare: Kremlin Rexd’informazioni allo stand UCIF, mostranson, Rösler Italiana, Rollwasch Italiana, Paolo Gronchi (docente del Dipartimento do un forte interesse per le tematiche renonché le riviste tecniche associate Gal- di Chimica, Materiali ed Ingegneria lativa al trattamento delle superfici. vanotecnica e Nuove Finiture, Rivista Di Chimica). Di notevole valore in Teknomotive sono
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stati gli eventi collaterali all’esposizione incentrati prevalentemente su cultura e formazione: 20 tra tavole rotonde, convegni e sessioni tecniche, con 88 relazioni presentate e quasi un migliaio di presenze di pubblico, occasioni queste che hanno creato dei momenti di incontro e confronto tra le diverse realtà coinvolte nella filiera dei trasporti. UCIF, in stretta collaborazione con Poliefun, ha or- Lo stand di Ucif a Teknomotive ganizzato il Convegno dal titolo “Flessibilità e risparmio energetico nel campo della finitura: una sfida per il futuro”, ottima testimonianza concreta di sinergia tra il mondo universitario e quello industriale. Di spicco è stato proprio il contributo di Poliefun, Associazione nata dal Politecnico di Milano e focalizzata sulla ricerca, sull’innovazione oltre che sulla formazione di
giovani laureati nel settore della finitura. In particolare è da segnalare la presenza come moderatore nonché l’interessante intervento del Professore Paolo Gronchi (docente del Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica), che ha valorizzato il tema della R&D nel campo del trattamento delle superfici metalliche. Altre società hanno portato la propria testimonianza sul tema energetico, come la Flame Spray, la Chemetall oltre alla Geico e all’Iveco, entrambi con relazioni molto interessanti sull’efficienza energeticoproduttiva nei futuri scenari industriali. Una riuscita manifestazione che, secondo le parole di Marco Citterio, Amministratore Delegato di Brixia Expo-Fiera di Brescia, apre la strada a una continuità dell’evento nei futuri anni.
MERCATO
Risparmio energetico in edilizia Nel novembre scorso sono stati resi pubblici i risultati dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano sul risparmio energetico nell'ambito dell'edilizia. Questo il commento di Marzio Quadri, product specialist per il riscaldamento di Daikin Italy, azienda leader nel settore della climatizzazione con soluzioni a basso impatto ambientale per il riscaldamento e il raffrescamento.
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l target di riduzione del fabbisogno energetico nazionale per l'anno 2020, fissato nel piano d'azione per l'efficienza energetica, può essere non solo raggiunto ma anche superato puntando con decisione sulla riqualificazione energetica degli edifici. Tra gli interventi di ristrutturazione che è possibile effettuare per la riqualificazione energetica degli edifici, i sistemi di riscaldamento in pompa di calore aria/acqua rappresentano la soluzione più pratica e immediata , oltre che meno invasiva. Grazie alle elevate prestazioni medie stagionali che caratterizzano la tecnologia in pompa di calore, il consumo di energia primaria è significativamente ridotto e le emissioni di CO2 drasticamente abbattute. Con le nuove soluzioni ad alta temperatura, che producono acqua calda fino a 80 °C, non è più neanche necessario riprogettare il sistema di riscaldamento per sfruttare appieno i vantaggi della tecnologia in pompa di calore. Nel clima tipico di Milano per esempio, anche con un sistema di distribuzione a radiatori, è possibile raggiungere
coefficienti di performance stagionali medi pari a 3.5. Questo vuol dire che solo il 29% dell'energia proviene dalla rete elettrica mentre il restante 71% è attinto dall'ambiente esterno, tramite estrazione del calore dall'aria, e quindi da fonte rinnovabile. Le emissioni di CO2 risultano così ridotte del 40% rispetto a una caldaia a metano tradizionale e fino al 63% rispetto a una a gasolio. In termini di consumo energetico, il risparmio è del 47% rispetto ai sistemi a metano e del 56% rispetto a quelli a gasolio. Valori di riduzione percentuali che, se applicati al potenziale del settore di 44 Mtep, porterebbero a un risparmio ben superiore al target nazionale di16 Mtep. Occorre considerare infine che l'integrazione di pannelli fotovoltaici con questi sistemi, ma anche il solo incremento della quota di rinnovabile nella produzione dell'energia elettrica distribuita, consentirebbero un ulteriore avvicinamento al fatidico target di zero emissioni di CO2, con 100% di utilizzo dell'energia rinnovabile e 0% di consumo energetico.
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ANIMA
Innovazione e formazione specialistica nel settore delle costruzioni Un Protocollo d’intesa firmato nell’aprile scorso da Formedil e ANIMA intende stabilire un rapporto di collaborazione per allargare e migliorare l’offerta di formazione per gli addetti al settore delle costruzioni, con riguardo particolare alla tutela e al miglioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori nell’esercizio e nella manutenzione ordinaria dei mezzi d’opera
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er rispondere alla domanda reale delle aziende del settore costruzioni in materia di qualificazione e aggiornamento professionale delle risorse umane addette alla produzione, nell’aprile scorso tra Formedil (Ente Nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) e la Federazione ANIMA è stato firmato un Protocollo d’intesa che mira al sostegno all’innovazione e alla formazione specialistica nel settore delle costruzioni. Le considerazioni che hanno portato alla firma del documento da parte di Massimo Calzoni, in qualità di Presidente di Formedil, e di Sandro Bonomi, in qualità di Presidente di ANIMA, sono essenzialmente tre: • la prima è che l’attività di conduzione negli impianti, nei macchinari e nel cantiere è un’attività che, essendo potenzialmente in grado di creare grandi rischi, se non eseguita con le dovute procedure operative, richiede competenze tecnico operative adeguate e diffuse; • la seconda è che in Italia non è richiesta oggi una specifica abilitazione all’utilizzo, all’esercizio, alla manutenzione e alla gestione degli impianti e delle attrezzature per le costruzioni e dei mezzi adibiti al cantiere; è però prevista l’emanazione di un decreto attuativo del D.Lgs 81/08 e s.m.i. (comma 5, art. 73) che introdurrà l’obbligatorietà del titolo abilitante per alcune tipologie di macchine; • la terza è che, in generale, l’utilizzo nelle attività di costruzione di macchinari e attrezzature di particolare complessità richiede un salto di qualità nella preparazione del personale a tutti i livelli, dalle funzioni esecutive di cantiere sino ai ruoli gestionali e manageriali d’impresa. La finalità del documento firmato da Formedil e da ANIMA è quindi quello di stabilire un rapporto di collaborazione
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inteso ad allargare e migliorare l’offerta di formazione finalizzata prioritariamente, ma non esclusivamente, alla formazione degli addetti al settore delle costruzioni, con riguardo particolare alla tutela e al miglioramento dei livelli di sicurezza dei lavoratori nell’esercizio e nella manutenzione ordinaria dei mezzi d’opera. Va sottolineato il fatto che in più occasioni in passato Formedil e alcune Associazioni della Federazione ANIMA avevano positivamente sperimentato forme di collaborazione su diversi e specifici ambiti, dimostrando che il patrimonio di esperienze, le competenze tecniche e le specifiche e distinte vocazioni delle due organizzazioni potevano proficuamente interagire al fine di produrre sinergie e risultati concreti. L’ambito della collaborazione è definito dalle attività formative che attengono in generale e in senso lato alle attrezzature, agli impianti e ai mezzi d’opera impiegati nel settore delle costruzioni edili e stradali. All’interno di tale ambito le parti concordano di individuare tre assi di attività: • la formazione e l’aggiornamento dei formatori del sistema Formedil; • la diffusione e la promozione dell’innovazione tecnologica tra gli operatori del settore delle costruzioni edili e stradali; • la formazione e l’aggiornamento delle fasce professionali impiegate in funzioni tecniche (operative e/o gestionali). Per l’attuazione delle diverse iniziative in programma è preposto un Comitato Permanente di programmazione e pilotaggio costituito da tre rappresentanti di Formedil e da tre rappresentanti di ANIMA, che si avvarranno, ove necessa❒ rio, di esperti nominati di comune accordo.
Aziende Associate ABB SpA Discrete Automation and Motion Robotics EUROTHERM Srl FISMET INDUSTRIALE Srl GAIOTTO AUTOMATION SpA GEICO SpA HUBO AUTOMATION Srl I.M.E.L. SpA IMF ENGINEERING Srl ITW GEMA Srl KREMLIN REXSON SpA NICEM SpA OLPIDÜRR SpA O.M.SA. Srl O.M.S.G. OFF. MECC. SAN GIORGIO SpA PANGBORN EUROPE Srl RAVARINI CASTOLDI & C. Srl Div. Elettrospray R.E.A. Snc di Sassi Stefano e Sassi Marco ROLLWASCH ITALIANA SpA RÖSLER ITALIANA Srl SAVIM Srl SAVIM EUROPE Srl TECNOFIRMA SpA
L'unione fa la forza.
VERIND SpA VESPA SABBIATRICI Srl
Stampa Tecnica Associata Federata
ASFIMET Srl GALVANOTECNICA E NUOVE FINITURE CREI Srl Centro Ricerche Editoriali Internazionali PITTURE E VERNICI EUROPEAN COATING
Dal 1973 Ucif è il punto di riferimento per le aziende del settore dei trattamenti di superficie.
EOS MKTG & Communication Srl IPCM - INTERNATIONAL PAINT & COATING MAGAZINE FIERA MILANO EDITORE SpA RMO RIVISTA DI MECCANICA OGGI HB PIERRE Sas METALCLEANING & FINISHING
Ucif - Unione Costruttori Impianti di Finitura via A. Scarsellini 13 - 20161 Milano | tel. +39 0245418.519 - fax +39 0245418.545 info@ucif.net - www.ucif.net
ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Nel 2012 la sicurezza dei trasporti e delle operazioni doganali verrà assicurata da una crescente integrazione delle basi dati e dall'attuazione piena dell'emendamento sicurezza al Codice Doganale Comunitario
Le ragioni della conoscenza Da “Dogana 2000” alle corsie transoceaniche di controllo, il mondo delle dogane va verso l’accumulo di una massa di informazioni globale, capillare, diffusa, ormai tanto vasta da essere insondabile. Ma da tale immensa miniera può essere estratta quella che definiamo conoscenza? È così importante conoscere? E, soprattutto, vale la pena mutare il nostro approccio alla conoscenza in funzione di interessi più intensi e diffusi? FULVIO LIBERATORE, SENIOR TRAINER EASYFRONTIER
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l commercio internazionale è, da tempo immemore, osservato, studiato e giudicato dall'Organizzazione Mondiale delle Dogane (1) e le dogane del mondo da moltissimo tempo (Convenzione di Kyoto sulle semplificazioni doganali) (2) analizzano in maniera capillare gli scambi internazionali di beni e, da qualche tempo, di tecnologie (ovvero di conoscenze applicate), domandandosi insistentemente quanto sia possibile armonizzare e semplificare il proprio immane lavoro di elaborazione delle informazioni acquisite. La dogana (parleremo qui di “dogana” intendendo l’insieme delle autorità, delle norme e delle abitudini che poi divengono, in ciascun Paese, la Dogana, ai diversi livelli amministrativi e operativi) è da sempre un motore inferenziale, una sorta di sistema esperto: essa crea conoscenza, fondata sulle estesissime e profondissime basi di dati da essa gestite, sia in maniera autonoma (Paese per Paese) sia in maniera condivisa (attraverso interfacce e sistemi di aggregazione delle informazioni): su tale conoscenza si appoggia, poi, l'assunzione di delicate decisioni in materia di dazi, divieti, licenze, voci doganali, regimi doganali e quant’altro ad essa sia affidato. ✽✽✽ Le imprese che lavorano con l'estero sono abituate a considerare impliciti nei propri traffici i numerosi adempimenti richiesti dalla dogana: ma, a guardarli dappresso, tali adempimenti altro non sono che fornitura di dati distillati (come accade nel caso del DAU, Documento Amministrativo Unico, il documento nel quale si riassume l'intero microuniverso di una dichiarazione doganale) e messa a disposizione di informazioni, sia sui prodotti, sia, e questo è un fronte da sempre aperto ma solo oggi coltivato con qualche competenza, sui processi che governano la fabbricazione dei beni, dall'ideazione alla commercializzazione, fino alla scelta della clientela. Basti pensare a quanto viene richiesto per l'emissione di un EUR.1 (ossia di un certi-
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ficato di circolazione basato sull'origine preferenziale dei prodotti) o alla necessità di guardarsi accuratamente da clienti che potrebbero essere inseriti in "black list", soggetti potenzialmente pericolosi ai quali non è dato intrattenere rapporti commerciali. Ed oggi - o, meglio, domani, dal 1° gennaio 2012 - si dovranno fornire ancora altri dati, detti di "sicurezza", volti a evitare (o limitare) abusi nei traffici, collaborazioni con potenze straniere oscure ed esposizione a rischi talora imprevedibili. Senza conoscenza la dogana non funziona e, peggio, non serve ad alcunché: ma tutti sappiamo bene che tra dati (sia pure aggregati) e conoscenza c'è un salto, talora assai difficile da compiere, che trasforma le informazioni in qualcosa di economicamente significativo: la conoscenza è quanto si cela dentro i brevetti, i processi di fabbricazione, le soluzioni ultrasettoriali e specialistiche, le "modificazioni" che le nostre imprese sanno apportare ai prodotti apparentemente più consolidati. E, analogamente, la conoscenza doganale ci fa capire cosa vuole il mondo, cosa si scambia, negli immensi aggregati di trasporto che fan muovere le merci tra i Paesi più lontani. Ma una dogana così ricca di informazioni, informazioni che si traducono peraltro in conoscenze assai limitate e vocate al controllo, può essere un interlocutore di valore anche per un'impresa italiana del comparto meccanico? Può un imprenditore evitare, da un lato, che le informazioni "debordino" - raggiungendo magari anche orecchie e occhi non così attenti alla delibazione dei dati ma piuttosto interessati a impiegarli a fini, per esempio., di concorrenza sleale - e, dall'altro, assicurarsi che tali informazioni siano dotate di un bassissimo grado di entropia, che pervengano integre ma non abbondanti alle autorità detentrici del potere di aggregazione, con la funzione di rafforzatore di consistenza e non si mutino in generatrici di dubbi, sospetti e incertezze? La dogana europea, in un processo di ripensamento dei propri strumenti, già iniziato con Dogana 2000 eppoi ravviva-
Le principali tappe della dogana senza carta (no paper customs) Step
Effetti
Data di introduzione
ECS-AES
Smaterializzazione delle operazioni doganali di esportazione
2007-2009
AIS
Smaterializzazione delle operazioni doganali di importazione
2011
ICS
Controllo sicurezza all’importazione
2011 (luglio)
ECS Fase II
Controllo sicurezza all’esportazione
2012
EORI
Identificazione unica europei di coloro che intervengono in un’operazione doganale
2008-2010
NCTS
Smaterializzazione delle operazioni di transito (spedizione da una dogana all’altra ed anche verso e da Svizzera, Norvegia, Liechtenstsin e Islanda)
2004-2011
Sportello Unico (Single Controlli automatici di competenza di diverse amministrazioni con- 2012-2013 Electronic Access Point) centrati in unico step
tosi dopo il 2001 - con la creazione del Modello COMPACT AEO (3) ha rivalorizzato la conoscenza locale, ossia quel processo per il quale, attraverso un approccio diretto, sia pure razionalizzato e in qualche modo "normalizzato", si giunge a creare veri e propri modelli comportamentali, basati sulla specificità e non sulla generalizzazione, sulla fiducia razionale - e quindi su una conoscenza organizzata e non astratta -, concretamente riferibile a ogni singolarità imprenditoriale, di cui riconoscere i modi, le necessità, le regole interne ed esterne, sicché esse si presentino come condivisibili anche in sede di controllo operativo: conoscere, per costruire modelli ri-conoscibili che individuano, come una sorta di impronta organizzativa, l'impresa in sé, anche se essi non corrispondono (se non nei fini e nei valori di base condivisi universalmente) a quel modello astratto di riferimento che, unico, può esser posto nella normativa. In tal modo si passa dalla generalità confusa dei container, dei colli e delle palette dal contenuto anonimo, sottoposti
a controlli per necessità molto aggressivi seppur, curiosamente, indifferenti, superficiali e grosso modo casuali, alla specificità, all'unicità del flusso operativo caratteristico di una determinata impresa, che, attraverso un'opera di condivisione con le autorità di controllo, sarà stato reso riconoscibile e pertanto assai più semplice da trattare: non controlli diffidenti che cercano le loro basi in sterminati sistemi statistici ma elementare ricerca di corrispondenze, che diano un volto e un nome a quegli (apparentemente) anonimi contenitori. ✽✽✽ Ma quali soluzioni sono state individuate, dalle infinite riunioni e dagli articolati gruppi di lavoro che si sono posti il problema non tanto delle ragioni della conoscenza ma piuttosto quello delle regioni della conoscenza come come fondamenta per nuovi strumenti di controllo che possano evitare, o ridurre, l'effetto di uniformazione del conoscibile?
Tecnologia e conoscenza nell’Agenzia delle Dogane L’Agenzia delle Dogane, nel sito ecustoms.it (1) spiega i cardini dei nuovi meccanismi della conoscenza tecnologica: "Entro il 2010, anno in cui dovrebbe completarsi l'integrazione elettronica dei sistemi doganali di tutti gli Stati membri, non dovrebbero più effettuarsi operazioni doganali su carta." Conoscenza ed economia della conoscenza sono parole che evocano, largamente, lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e la dogana, in particolare l'Agenzia delle Dogane italiana, ha prestato massima attenzione allo sviluppo di strumenti che consentono la smaterializzazione delle operazioni, la creazione di documenti virtuali e il trattamento tutto elettronico (che poi vuol dire in forme e modi caratterizzati da un altissimo grado di ricercabilità e incrocio delle informazioni) delle dichiarazioni doganali. Magari non altrettanto si è ancora fatto per la conoscenza locale, affidata per sua natura all'apprezzamento dei singoli, in contesti tutti irriducibili a modelli numerici elementari: oggi, la conoscenza si declina in quel che non si fa da internet, in quel che non si trova facilmente, che si cela gelosamente, quasi un Medioevo di ritorno: non più condivisione del sapere ma, anzi, tutela fino ai limiti dell'inverosimile di ogni idea che trovi un'applicazione redditizia. Il sapere di un'impresa, il suo patrimonio di conoscenza, diventano anche l'elemento di distinzione dell'impresa nei rapporti con chi, per compito istituzionale, punta alla normalizzazione, a un'equità che colga le differenze e che trovi per esse una lettura rispettosa degli assetti e delle regole che ciascuno si dà, ma che sia anche rigorosa quando dalla lettura emerga un modello di riconoscibilità. (1) http://assistenza.agenziadogane.it/SRVS/CGIBIN/WEBCGI.EXE?New,KB=Tel_Ecustoms,Company={E825E3F2-1290-4D3A-881B-3BB45EEF7734}
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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Dual use, embarghi e relative soluzioni Se ne è discusso in un seminario nella sede di ANIMA nell’ottobre scorso La grande partecipazione al seminario tenutosi a Milano presso la sede della Federazione ANIMA il 26 ottobre scorso è il segnale che il tema proposto, il dual use, gli embaghi e le relative soluzioni e semplificazioni, rappresentano un argomento di interesse trasversale per l’industria meccanica e non solo. Dopo i saluti istituzionali da parte del Direttore Generale di ANIMA Andrea Orlando, ha aperto i lavori il Fabio Paone, Commercialista e Revisore Contabile di Easyfrontier con l’intervento sugli scambi con i Paesi a regime fiscale privilegiato. L’intervento è stato supportato anche da casi rappresentativi per agevolarne la comprensione e spiegarne gli effetti pratici. La parola è poi passata a Fulvio Liberatore, consulente e Senior Trainer di Easyfrontier che ha passato in rassegna la normativa in vigore, e l’applicazione, ed esaminato i provvedimenti recanti misure restrittive verso l’Iran, orientato sulle soluzioni da adottare all’interno delle procedure aziendali per mettere “in sicurezza” gli esportatori e chiarito la loro responsabilità in materia. Al termine degli interventi, i presenti hanno animato il question time con interessanti contributi, sì da rendere l’incontro ancora più proficuo.
Ovvero, come valorizzare le singolarità e le unicità senza dover fare arretrare il livello di sicurezza fiscale e fisica, che è compito della dogana assicurare? Le risposte si sono collocate in un approccio decisamente innovativo e in una conseguente pesante modifica della roadmap tracciata dai Programmi d'azione comunitari “Dogana 2000-2007” (4) che prefiguravano, originariamente, un'armonizzazione basata sulla diffusa normalizzazione e sulla condivisione di standard informativi e comportamentali imposti a tutti gli operatori (con evidenti anche se insidiosi risparmi in termini di servizi e pratiche commerciali): si è preferito creare, invece, a partire dal 2005, un modello conoscitivo (ancora e sempre questa è la parola chiave) che consente di tracciare, per ogni operatore economico (sì, per ciascun impresa o singolo professionista che si trovi a intervenire in attività disciplinate dalla normativa doganale, non per categorie o per territori di competenza) un vero e proprio profilo, dettagliato e riassunto in una sintetica certificazione - e qui sta la differenza con altre certificazioni di natura strutturalmente simile, come quelle che si riferiscono alle norme ISO – la quale obbliga l'autorità di controllo a rispettare i modelli d'azione, i prodotti, le particolarità della singola impresa, purché queste risultino riconoscibili costantemente nel tempo. E la sintesi di tale potente certificazione ha assunto il nome di AEO (Authorised Economic Operator), tema sul quale siamo tornati numerose volte in questo spazio di L’Industria Meccanica dedicato al “Progetto Dogana Facile”. Corrispondentemente, mentre la dogana cerca di rendere sempre più granulari i
filtri conoscitivi posti alla generalità delle operazioni anonime, gli operatori certificati acquisiscono e sviluppano metodi e conoscenze sempre più raffinati e consoni a un trattamento integrato e riservato delle proprie informazioni, aggregandole, analizzandole o ripartendole secondo gli obiettivi economici che si pongono al di là del fenomeno del controllo e delle autorizzazioni. ✽✽✽ Il progressivo e inarrestabile processo di acquisizione di dettagli da parte delle autorità di controllo - che si è esteso, assumendo dimensioni talora preoccupanti, alle limitazioni in materia di esportazione (dual use ed embarghi o quasi embarghi) - trova quindi compensazione nella condivisione delle conoscenze e dei modelli aziendali con le autorità di controllo a livello locale, talora correggendo alcune abitudini, più spesso accrescendo l'integrazione sistemica con la dogana e con le sue procedure di tutela e sicurezza. Nel 2012 dovrebbe poi trovare piena attuazione tale assetto generale bipartito: da un lato l'integrazione delle basi di dati per una selezione accurata delle spedizioni da controllare, dall'altro l'attivazione piena del modello della riconoscibilità degli operatori affidabili. Il nostro compito sarà quello di tenere tutti i nostri lettori aggiornati su quanto accade o accadrà nel complesso mondo della dogana italiana ed europea (o, talora, mondiale) affinché tutte le aziende del nostro comparto possano avvalersi degli strumenti che norme e programmi transnazionali mettono a di❒ sposizione.
(1) http://www.wcoomd.org/home.htm (2) www.wcoomd.org/files/1.../rkc_benefits.pdf (3) http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/Internet/ed/Agenzia/Operatore+Economico+Autorizzato+AEO/faq+Operatore+Economico+Autorizzato (4) http://europa.eu/legislation_summaries/customs/l11039_it.htm
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ANIMA/ANASTA Diventerà effettiva dal 1° gennaio prossimo l’adesione di Anasta alla Federazione che rappresenta in Italia il mondo della “meccanica varia”
Panoramica parziale del Salone espositivo
Il mondo della saldatura entra in ANIMA
Secondo i Presidenti di ANIMA, Sandro Bonomi, e di Anasta, Giuseppe Maccarini, vi sono le condizioni per svolgere un proficuo lavoro comune per il bene delle aziende associate, dei settori rappresentati e della manifattura meccanica in genere. La prima iniziativa comune è stato “Saldat Forum”, manifestazione congressuale ed espositiva che si è tenuta a Milano il 14 ottobre scorso. MARIAGRAZIA MICUCCI, COMUNICAZIONE INTERNA E UFFICIO STAMPA ANIMA
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l 1° gennaio 2012 diventerà l’effettiva l’adesione di Anasta (Associazione Nazionale Saldatura, Taglio e Tecniche Affini) ad ANIMA. Questo passo nasce dalla collaborazione pluriennale che ha visto moltiplicarsi e intensificarsi le occasioni di incontro e confronto tra Anasta, ANIMA e le singole Associazioni federate. Palcoscenico della prima Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA “uscita comune” è stato “Saldat Forum”, evento congressuale ed espositivo tenuto il 14 ottobre scorso a Milano. La manifestazione ha coincvolto trasversalmente moltissimi settori della meccanica rappresentati da ANIMA in quanto Anasta rappresenta le aziende che svolgono attività di fabbricazione e commercializzazione di apparecchi, macchine, impianti e prodotti consumabili per tutti i procedimenti di saldatura e taglio dei metalli. Si tratta di lavorazioni e processi integrati nella filiera meccanica, che sempre di più ha bisogno di muoversi all’unisono con i produttori per la massima competitività del sistema manifatturiero italiano. A commento dell’ingresso di Anasta in ANIMA Giuseppe Maccarini, Presidente di Anasta, ha osservato: “Anasta e ANIMA sono da sempre molto vicine e hanno già collaborato in più occasioni. Dopo un periodo di riflessione, in
conseguenza dello sviluppo del mercato e delle legislazioni, il direttivo di Anasta si è pronunciato per un’adesione diretta alla più vasta realtà che ANIMA rappresenta. Questo, pur sempre in un’ottica di continuità e di autonomia dell’Associazione nella propria attività nazionale ed europea, ma con uno spirito rinnovato Giuseppe Maccarini, Presidente di Anasta di cooperazione in ambito federativo che possa tradursi in un reciproco vantaggio per Anasta e per ANIMA”. Sullo stesso tono il commento di Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA: “Esprimo il mio apprezzamento per l’imminente adesione di Anasta ad ANIMA, cosa che contribuirà a potenziare ulteriormente i rapporti di collaborazione in atto da tempo. La presenza di questo settore permetterà di svolgere un proficuo lavoro assieme per il bene delle aziende associate, dei settori in cui operiamo e della manifattura meccanica che rappresentiamo”. ✽✽✽ Anasta, costituitasi nel 1973 con 11 aziende, può contare attualmente su una base associativa di 50 imprese, che rap-
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ANIMA/ANASTA presentano oltre l’80% del mercato nazionale. La produzione delle aziende operanti in Italia costituisce il 30% del mercato europeo del settore, mentre la quota delle esportazioni, diffuse in tutto il mondo, si attesta sul 60% del fatturato totale. Nel corso dei quasi 40 anni di attività, l’Associazione ha dato il suo contributo per far crescere la tecnologia della saldatura e del taglio, notevolmente evoluta nel tempo con l'adozione dell'elettronica nella fabbricazione e controllo delle operazioni e con l'affinamento delle formule dei prodotti consumabili, rendendo la professione del "saldatore" sicura e tecnologica. Anasta si compone di 5 gruppi merceologici che consen-
tono grande operatività e incisività di risposta alle reali esigenze degli utenti: • Gruppo 1 - Saldatura, taglio e riscaldo manuale ossigas • Gruppo 2 - Saldatura e taglio ad arco e resistenza manuale e semiautomatica • Gruppo 3 - Prodotti consumabili • Gruppo 4 - Automazione di saldatura • Gruppo 5 - Automazione di taglio Uno dei principali obiettivi di Anasta riguarda l’approfondimento e la diffusione di nuove tecnologie riguardanti la saldatura e il taglio per aprire alle aziende rappresentate nuovi settori applicativi e nuove opportunità di business.
Saldat Forum 2011 “S
aldat Forum”, che si è tenuto a Milano il 14 ottobre scorso, è l’unico evento nazionale qualificato per gli operatori del settore e per tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati al mercato di saldatura, taglio e tecniche affini. Anche in questa seconda edizione è stata prevalente la presenza di aziende fornitrici di prodotti per saldatura e taglio,
sia associate ad Anasta (che organizza l’evento) sia non associate. Infatti, questa manifestazione sta diventando un momento di incontro tra addetti e operatori che offre opportunità di confronto e condivisione, in un contesto di mercato difficile, anche se non necessariamente in calo. Rispetto all’edizione del 2010, è cresciuto dal 60 al 70% il
Stand di Anasta a “Saldat Forum 2011”
Stand di ANIMA a “Saldat Forum 2011”
Stand di l’Industria Meccanica a “Saldat Forum 2011”
Stand di Consorzio Pascal a “Saldat Forum 2011”
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numero dei preregistrati che ha poi effettivamente partecipato. In calo invece il numero complessivo dei visitatori, in particolare nel settore della distribuzione, compensato dall’aumento delle presenze dell’industria utilizzatrice. Positivi, con poche eccezioni, i giudizi espressi dai visitatori nella scheda di valutazione della manifestazione. Nell’area dei meeting point delle associazioni, particolare interesse è stato riscosso dalle attività di formazione dell’Istituto Italiano di Saldatura. Tutti i temi del programma convegnistico sono stati affrontati con presentazioni di ottima qualità da parte sia delle aziende produttrici sia delle associazioni. È stata articolata in due sessioni plenarie, con le aziende al mattino e la tavola rotonda delle associazioni al pomeriggio. Focus dell’incontro è stato “Cultura tecnica, ricerca e innovazione per far crescere la filiera delle costruzioni in acciaio in Italia”. Per ACAI (Associazione costruttori in acciao) sono intervenuti Giancarlo Coracina, consigliere anziano di ACAI ed Emanuele Maiorana (Omba SpA). Giancarlo Coracina presenta brevemente Acai, l’associazione costruttori in acciaio sorta nel 1946 dopo la profonda depressione degli anni ’90, sta oggi vivendo una fase di espansione e di ripresa anche presso le istituzioni. ACAI è attivamente coinvolta nelle attività di normazione di WG nazionali e internazionali. Fra le normative di interesse per il settore, c’è la EN 1090 di recente armonizzazione: tutti i prodotti di carpenteria strutturali dal 2013 dovranno essere marcati CE. Coracina osserva che purtroppo però l’Italia rimane all’ultimo posto nelle costruzioni civili e industriali in acciaio. Occorrono nuove politiche industriali per rilanciare il settore in diversi ambiti: social housing, riqualificazione urbana, adeguamento antisismico. Emanuele Maiorana di Omba SpA, azienda leader del taglio e saldatura, si sofferma sulla EN ISO 3834 (Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici) che prevede la pianificazione della saldatura intesa come parte del processo di produzione.
I saldatori stessi devono essere qualificati secondo la EN 287-1 mentre gli operatori delle macchine secondo la EN 1418. Anche le prove di qualifica dei saldatori e degli operatori devono essere eseguite da un ente terzo. La certificazione riguarda anche il personale di coordinamento saldatura. Infine la EN 6520 evidenzia i possibili difetti dei prodotti (es. cricche longitudinali o trasversali), criteri che contribuiscono alla creazione di un prodotto di qualità da sottoporre a successiva certificazione. Paolo Galloso (Ufficio Studi ANIMA) - L’indagine semestrale quantitativa condotta dall’Ufficio Studi di ANIMA per il comparto della meccanica: hanno evidenziato una produzione sostanzialmente stabile nel 2010, export in aumento (+4,5%), in calo investimenti (-1,3%) e occupazione (-1,8%). Le previsioni 2011 prospettano un aumento della produzione (+2,6%) delle esportazioni (+4%) e stabilità negli investimenti e nell’occupazione. Questi dati sono naturalmente condizionati da molteplici fattori di rischio anche sui mercati internazionali. Inoltre, l’indagine congiunturale per il secondo trimestre 2011 indica stabilità sia nel fatturato sia negli investimenti, ma livelli occupazionali ancora preoccupanti e livello di ordini in calo. Marco Proserpio (VRV Group), in questo contesto porta il contributo di UCC, l’associazione della caldareria federata ANIMA. I dati di consuntivo 2010 del comparto hanno evidenziato un fatturato di quasi 3.400 miliardi di euro in lieve contrazione rispetto al 2009, mentre le prospettive per il 2011 sono più favorevoli (+4,4%). Questa situazione positiva è in gran parte da ascrivere a un export forte: molte aziende del comparto esportano oltre l’80% della produzione. Proserpio sottolinea lo stretto legame della saldatura con la caldareria costituendo l’anello di congiunzione fra progettazione e prodotto. Proserpio evidenzia come soprattutto nell’industria chimica, petrolchimica e dell’energia, settori industriali dove il personale è sottoposto a grandi rischi come le altissime temperature, le radiazioni, i fumi, è essenziale che i prodotti e i processi di saldatura sia❒ no affidabili e di qualità.
Presentazione della Tavola Rotonda da parte di Luca Manzini Segretario Generale Anasta
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ANIMA/COAER Concluso a L’Aquila nell’ottobre scorso con il “workshop edifici” il Road Show di Confindustria dedicato all’efficienza energetica nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti
Vantaggi energetici ed economici delle tecnologie a pompa di calore in edilizia 5 casi applicativi per edifici di diversa tipologia, età e posizioni geografica Obiettivo principale del workshop era quello di illustrare le tecnologie disponibili per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. In tale contesto, l’Associazione Co.Aer (Associazione Costruttori di Apparecchiature ed Impianti Aeraulici), aderente ad ANIMA, ha presentato i vantaggi dell’impiego di pompe di calore per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di una tecnologia molto conveniente sotto l’aspetto sia tecnico sia economico ma non ancora sufficientemente conosciuta e diffusa. MARIA ELENA PROIETTI, AREA TECNICA CO.AER (ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI DI APPARECCHIATURE AERAULICI)
ED IMPIANTI
L
o scorso 27 ottobre, presso l’Auditorium della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila, si è tenuto il convegno “Efficienza energetica: tutela dell’ambiente, opportunità di crescita”, organizzato da Confindustria in collaborazione con Confindustria Abruzzo. L’incontro dell’Aquila è stato il nono e ultimo appuntamento del Road Show che Confindustria, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, della Regione Abruzzo e dell’Anci Abruzzo, ha promosso su tutto il territorio nazionale per presentare le proposte di Confindustria per l’efficienza energetica. I seminari del Road Show Efficienza Energetica, partiti a novembre 2010, hanno toccato nel corso dell’anno, oltre all’Abruzzo, le regioni del Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Sicilia, Basilicata, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto. La prima parte del seminario organizzato all’Aquila si è articolata con gli interventi dei principali rappresentanti istituzionali della Regione Abruzzo che hanno avviato la discussione generale in relazione allo studio condotto da Confindustria e al Piano straordinario sull’efficienza energetica. Alla parte più istituzionale della mattinata sono poi seguiti tre workshop di approfondimento tecnico, dedicati
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agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica nell’industria, all’ottimizzazione degli usi energetici negli edifici pubblici, commerciali e residenziali e alle possibili azioni di efficientamento nel settore dei trasporti e nelle infrastrutture. Nell’ambito del workshop edifici l’obiettivo principale era quello di illustrare il panorama delle tecnologie disponibili per incrementare l’efficienza energetica complessiva negli edifici pubblici, commerciali e residenziali, evidenziando i reali risparmi con l’applicazione delle soluzioni più adatte per efficacia, dimensioni, impatto architettonico, costi. L’analisi delle best practice è stata quindi affiancata dall’illustrazione di casi concreti, in una logica costi-benefici, con specifico riferimento ai risparmi ottenuti dal punto di vista energetico ed economico. In tale occasione, anche l’associazione Co.Aer (Associazione Costruttori di Apparecchiature ed Impianti Aeraulici) che, insieme ad altre importanti Associazioni della Federazione ANIMA (Assotermica e Italcogen); ha lavorato attivamente alla definizione del documento programmatico di Confindustria sull’efficienza energetica. In particolare, ha portato il proprio contributo partecipando al workshop edifici con una relazione specifica sulle tecnologie a pompa
di calore presentato da Maria Elena Proietti dell’area tecnica Co.Aer. Vantaggi delle pompe di calore Innanzitutto è stato ricordato come la questione ambientale, legata alla necessità di ridurre i consumi di energia primaria da fonte fossile e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, stia assumendo in questi anni un ruolo determinante e prioritario a livello mondiale. Tale esigenza coinvolge trasversalmente tutti i settori d’attività, compreso il settore degli edifici. Si stima infatti che gli edifici (così come i trasporti) siano responsabili di circa il 30% dei consumi di energia negli usi finali e che all’interno degli edifici l'80% dei consumi complessivi sia da imputare all’utilizzo degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria. Le stesse analisi di Confindustria confermano che il settore dell’edilizia ha un enorme potenziale di miglioramento dell’efficienza per cui è necessario intervenire con delle azioni concrete. Occorre pertanto rispondere a tali esigenze consumando meno energia e promuovendo un impiego massiccio di energia rinnovabile, senza tuttavia rinunciare al confort ambientale. È proprio in tale contesto che si inseriscono i sistemi a pompa di calore a ciclo annuale che, come dimostrano diversi studi e applicazioni specifiche, utilizzano dal 75% al 100% di energia rinnovabile. Ricordiamo che la pompa di calore è una macchina a ciclo frigorifero che consente di trasferire energia da un sistema a bassa temperatura (aria, acqua, terreno) a un altro sistema a temperatura più elevata, così come una pompa solleva un fluido da una quota inferiore a una superiore. Le pompe di calore sono pertanto tecnologie molto efficienti e rinnovabili. Questi sistemi producono infatti energia per riscaldamento, condizionamento e ACS (acqua calda sanitaria), utilizzando il calore gratuito immagazzinato nell'aria, nell'acqua e nel suolo. Trasformano quindi in energia utile il calore, altrimenti inutilizzato, presente nell’ambiente.
Per funzionare una pompa di calore utilizza energia elettrica o gas, ma l’energia che trasferisce all’interno dell’ambiente sotto forma di calore è maggiore di quella che consuma, garantendo così un notevole risparmio. È per questa ragione che le pompe di calore consentono risparmi di energia primaria da fonte fossile nell'ordine del 50% rispetto a un sistema a combustibile fossile, riducendo di conseguenza le emissioni di CO2 in atmosfera. La pompa di calore costituisce quindi una valida alternativa ai sistemi tradizionali a fonti fossili ed è in grado di contribuire in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi comunitari. È stato poi sottolineato come questi sistemi si integrino facilmente con altre tecnologie rinnovabili. È possibile quindi realizzare impianti alimentati totalmente da energia rinnovabile. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che in Italia esistono le condizioni climatiche ideali per l’utilizzo di questi sistemi, in particolare delle pompe di calore aerotermiche. Le temperature medie italiane consentono infatti efficienze molto elevate. Si osserva per esempio che in una città del Nord Italia come Milano la temperatura media invernale è di 7,6 °C ideale per il funzionamento delle pompe di calore. Va comunque ricordato che oggi gli apparecchi moderni sono in grado di funzionare anche a temperature molto basse (-15;-20 °C) garantendo buone prestazioni. Le pompe di calore aerotermiche hanno infine costi di installazione inferiori ai sistemi geotermici poiché non prevedono lavori di perforazione. I vantaggi delle pompe di calore sono quindi evidenti e così riassumibili: incremento dell’efficienza energetica, utilizzo di fonti di energia rinnovabile, riduzione delle emissioni inquinanti. Le pompe di calore sono inoltre soluzioni con un breve tempo di ritorno dell’investimento e un guadagno importante sia per l’ambiente che per l’utilizzatore finale. Sono inoltre soluzioni affidabili e in linea con la direttiva RES (requisiti essenziali di sicurezza) nonché soluzioni in grado di accrescere in modo significativo il valore l’immobile sul mercato.
Analisi di alcuni esempi applicativi Chiaramente le applicazioni con pompa di calore sono molto differenziate, sia per la fonte ambientale utilizzata (aria, acqua o suolo) che per la destinazione d’uso dell’edificio considerato (residenziale o terziario).
Villetta unifamiliare di nuova costruzione nel Nord Italia
Il primo caso applicativo riguarda un edificio in ambito residenziale. Si tratta di una villetta unifamiliare di nuova costruzione con una superficie di circa 260 m2 e situata nel Nord Italia. La potenza termica richiesta è di 8,5 kW, mentre
quella frigorifera è di 6,2 kW. In questo caso si è scelto di installare un unico impianto a
pompa di calore elettrica aria/acqua per il raffrescamento, il riscaldamento e la produzione di ACS. Il sistema di distribuzione per la climatizzazione è stato realizzato con pannelli radianti a soffitto, mentre il rinnovo e la purificazione dell’aria avvengono con recupero di calore. È stato poi integrato un impianto solare termico. Riguardo ai costi di investimento si osserva che, rispetto ai costi di un impianto tradizionale costituito da una caldaia abbinata a uno split, il costo della pompa di calore come apparecchio è maggiore anche se i costi di accessori e di installazione si riducono poiché si tratta di un unico impianto. In ogni caso rimane un maggior costo di investimento, pari a circa 2600 euro. Tuttavia, se si analizzano i costi di esercizio dell’impianto installato, si riscontra un risparmio di circa 1200 euro/an-
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ANIMA/COAER no rispetto al sistema tradizionale. I maggiori risparmi si hanno nella fase invernale di riscaldamento. Ciò significa che, nonostante un maggiore investimento iniziale di 2600 euro rispetto all’impianto tradizionale, i risparmi annui di 1166 euro consentono di avere un ritorno dell’investimento in soli 3 anni e di risparmiare, per tutti gli altri anni di vita dell’impianto, un importo di 1166 euro/anno. Il secondo caso illustrato riguarda la ristrutturazione di un edificio residenziale degli anni 70. Si tratta di un’abitazione singola con una superficie di circa 230 m2, situata sempre nel Nord Italia. Ristrutturazione di un edificio residenziale degli anni 70 nel Nord Italia In questo caso c’è stato un primo grosso investimento riguardante l’involucro. La ristrutturazione ha infatti previsto la realizzazione del cappotto esterno, l’isolamento del tetto e la sostituzione dei serramenti. A livello impiantistico la vecchia caldaia è stata completamente sostituita con una pompa di calore a ciclo annuale poiché l’utenza richiedeva anche un sistema di condizionamento estivo. La soluzione adottata anche in questo caso è stata l’installazione di una pompa di calore aria/acqua elettrica con caratteristiche di alta efficienza e in grado di produrre ACS ad alta temperatura (65 °C). Per questo intervento di ristrutturazione è stato possibile richiedere la detrazione del 55%. Si tratta di un sistema idronico per riscaldamento condizionamento e ACS con massimo risparmio energetico; per la stagione estiva è stato previsto di recuperare il calore di condensazione per alimentare il circuito di produzione dell’ACS. La realizzazione dell’impianto a pompa di calore ha previsto una spesa complessiva di circa 6000 euro, con un maggior costo iniziale di investimento di circa 3500 euro rispetto a una soluzione tradizionale Per quanto riguarda i costi di esercizio, in questo caso sono stati messi a confronto i costi dell’impianto installato con quelli di un sistema tradizionale a gas considerando solo la stagione del riscaldamento. Ciò che si riscontra è che i costi di esercizio della pompa di calore elettrica risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli di un sistema di riscaldamento a gas, con un risparmio stimato di circa il 30% all’anno, che consente all’utente finale di recuperare il maggior costo d’investimento in circa 5 anni. In questa analisi semplificata non si tiene poi conto né del servizio di raffrescamento garantito dallo stesso impianto a pompa di calore (realizzato mediante 2 unità di trattamento ad aria) e originariamente non presente, né dei minor costi di manutenzione previsti della pompa di calore. Va infine precisato che l’intervento di ristrutturazione che ha interessato l’involucro ha consentito di ridurre significativamente i fabbisogni energetici dell’edificio.
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Il terzo esempio applicativo è rappresentato da un caso piuttosto complesso, ma molto interessante, che riguarda la ristrutturazione dell’ Ex Darsena di Savona. Si tratta di un insieRistrutturazione delll’ex Darsena di Savona me di edifici con destinazione mista: residenziale, commerciale e ricettiva, che si affaccia direttamente sul mare. L’intero complesso è composto da una torre di 19 piani con oltre 100 appartamenti, da una corte pedonale con 30 negozi e 20 uffici e un hotel di circa 100 camere. L’intervento ha interessato un volume complessivo di quasi 70.000 m3 con potenzialità di progetto termica pari 1,9 MW e frigorifera di 1,5 MW. L’impianto a pompe di calore realizzato è del tipo oceanotermico, una soluzione innovativa che prevede l’utilizzo dell’energia termica presente nell’acqua di mare. L’acqua di mare è una risorsa rinnovabile e stabile nel tempo con temperature che variano tra 14 e i 24 °C. In sintesi, l’acqua di mare viene prelevata da un condotto in calcestruzzo con griglia di aspirazione e serranda di intercettazione che alimenta una vasca di decantazione di circa 60 m3. Tramite un sistema di elettropompe l’acqua viene inviata a dispositivi di filtrazione e quindi a tre scambiatori di uguale potenza. L’acqua di mare inviata agli scambiatori raffredda o riscalda il fluido primario che viene inviato alle singole pompe di calore tramite un sistema di tubazioni ad anello che collega tutte le unità. L’analisi economica ed energetica relativa alla parte impianto del progetto stima un consumo annuo di 673.480 kWh elettrici. Il consumo annuo previsto di un impianto tradizionale con caldaia, refrigeratore e distribuzione a 4 tubi è di 262.470 Sm3 di gas metano e di 643.130 kWh elettrici. Emerge in particolare che con il sistema oceanotermico è stato possibile ottenere un risparmio annuale di quasi 150.000 euro con un pay-back d’impianto di 3,2 anni (il maggior costo investimento sostenuto rispetto al sistema tradizionale è di circa 500.000 euro). In termini di energia primaria il risparmio è stato stimato in circa 211 tep/anno, ovvero -63% rispetto a un sistema tradizionale. Infine, per quanto riguarda le emissioni in atmosfera CO2 sono stati risparmiati 491 t di CO2, cioè -64% rispetto al sistema tradizionale.
Ristrutturazione dell’ex Ipai di Vercelli
Un altro esempio presentato riguarda la realizzazione di un sistema integrato geotermico, fotovoltaico e solare termico. Si tratta di un intervento di ristrutturazione e riqualificazione dell’Ex Ipai (Istituto
provinciale per l’assistenza all’infanzia) di Vercelli. La superficie interessata è di circa 9.000 m2 con destinazione d’uso residenziale. L’impianto è stato ideato per il solo riscaldamento invernale, ma durante il periodo estivo è possibile un’operazione di free cooling facendo circolare direttamente l’acqua fresca dell’accumulo principale nel sistema di distribuzione interna a pannelli radianti. Le sorgenti di energia rinnovabile disponibili sono: • energia termica di origine geotermica con disponibilità stagionale (15 ottobre – 15 aprile) di 52.7400 kWt e potenza prelevabile di 130 kWt; • energia termica di origine solare con disponibilità annuale 1290 kWt/m2 di superficie piana orizzontale prelevabile con potenza di 60 kWt; • energia elettrica di origine solare con disponibilità annuale di 1030 kWhel/kWp prelevabile mediante il sottosistema solare fotovoltaico con potenza di picco di 9 kWp. L’energia termica prodotta dal sottosistema geotermico viene convogliata con continuità, durante tutto l’arco delle 24 ore, in una vasca di accumulo che costituisce il sottosistema accumulo termico. L’energia è riversata nella vasca attraverso uno scambiatore a immersione. Nella stessa vasca di accumulo confluisce, in modo discontinuo, l’energia termica proveniente dal sottosistema solare termico attraverso uno scambiatore a immersione. L’accumulo è dotato anche di resistenze elettriche ausiliarie che possono fare fronte a eventuali situazioni di criticità. L’energia termica accumulata nel serbatoio di accumulo durante le 24 ore di funzionamento continuo viene prelevata e convogliata all’evaporatore del sottosistema pompa di calore ad acqua. La pompa di calore alimenta per 14 ore/giorno le utenze termiche dell’insediamento edilizio con un circuito di distribuzione alimentato dallo scambiatore condensatore. L’energia estratta dal desurriscaldatore è reindirizzata all’accumulo termico se in eccesso ed al bollitore quando la temperatura lo richiede. Il sottosistema bollitore per acqua sanitaria è costituito da un serbatoio di accumulo provvisto di uno scambiatore immerso collegato al circuito desurriscaldatore della pompa di calore principale e un ulteriore scambiatore immerso collegato al sottosistema solare termico. Attraverso valvole a tre vie lo scambiatore riceve calore anche da una pompa di calore ausiliaria aria/acqua che interviene quando la pompa di calore principale è spenta (periodo estivo) e quando il contributo solare termico è insufficiente. L’eccesso di energia solare termica raccolta durante i periodi di fermo della pompa di calore (15 aprile - 15 ottobre) viene utilizzato in parte per la generazione di acqua calda sanitaria e, in parte, immesso nell’accumulo termico principale per potere contribuire a ricaricare termicamente il pozzo geotermico e riportarlo alla temperatura nominale di inizio del ciclo invernale. Durante il periodo estivo è possibile un’operazione di free cooling facendo circolare direttamente l’acqua fresca dell’accumulo principale nel sistema di distribuzione interna realizzato da pannelli radianti. Questa operazione, completamente gratuita, permette anche la ricarica termica estiva del pozzo geotermico. L’impianto di generazione elettrica fotovoltaica ha il compito di contribuire all’alimentazione elettrica dei servizi as-
sociati alla gestione della centrale termica. La soluzione adottata è quella che prevede lo scambio sul posto con la rete. Per quanto riguarda i contributi dell’energia solare, il solare termico fornisce circa 90.000 kWh/anno mentre il fotovoltaico produce circa 10.000 kWh/anno In merito ai risparmi economici previsti si dimostra che, rispetto a un sistema convenzionale equivalente alimentato a combustibile fossile, il costo di investimento è decisamente superiore con un delta di quasi 400.000 euro. Tuttavia, i costi di esercizio annuali del sistema integrato sono decisamente inferiori e questo comporta un risparmio complessivo di 79.000 euro/anno. Il tempo di ritorno semplice del maggiore investimento è di circa 5 anni. L’ultimo esempio applicativo interessa l’ambito terziario e riguarda un nuovo complesso adibito a uffici. Si tratta di un palazzo di 12.600 m2 e di 5 piani situato a Milano. In questo caso la soluzione adottata per il Palazzo per uffici a Milano di nuova costruzione raffrescamento, il raffrescamento e la produzione di ACS è quella di un unico sistema con pompa di calore aria/aria (detto anche VRV) ovvero un sistema ad espansione diretta, a volume di refrigerante variabile con recupero di calore. La capacità di raffrescamento e riscaldamento installata è di circa 1,6 MW. Anche in questo caso è stato realizzato un sistema integrato per la climatizzazione, la diffusione dell’aria, la ventilazione e l’illuminazione degli ambienti con l’installazione di una sistema fotovoltaico di 30 kW sulla copertura dell’edificio e di un sistema di recupero delle acque piovane. Nello specifico, l’impianto di climatizzazione è dotato di unità interne canalizzabili con la possibilità di riscaldare o raffreddare in modo indipendente gli ambienti e garantendo un’elevata qualità dell’aria. Per quanto riguarda l’impianto di ventilazione, il sistema installato permette un notevole risparmio energetico con un’efficienza di recupero pari all’88% e ridotti costi di manutenzione. La valutazione economica ed energetica ha evidenziato che il consumo totale per la climatizzazione, considerando anche il contributo del fotovoltaico, è di circa 730.000 kWh elettrici/anno con costi di esercizio pari a 43.000 euro/anno (escluso l’incentivo riconosciuto al fotovoltaico). In questo caso non è stato possibile reperire i dati sul costo di investimento iniziale, ma dal punto di vista energetico si è dimostrato che rispetto a un sistema tradizionale, l’installazione della pompa di calore ad aria a ciclo annuale ha consentito il raggiungimento di una classe di efficienza energetica superiore “classe A”, con risparmi stimati nell’ordine del 50% rispetto ai limiti di legge previsti in quel❒ l’area climatica.
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Formazione 2012
CALDARERIA 2012 Programma dei corsi di formazione “Anche per il 2012 l’Associazione Costruttori di Caldareria rinnova il suo impegno nella Formazione, rendendo disponibile alle aziende un servizio importante per accrescere le proprie competenze nel settore dei pressure equipment, approfondendo gli aspetti più critici, dalla progettazione di attrezzature a pressione alla costruzione, dall’applicazione dei principali codici di calcolo alla qualifica di saldatori.”
Aprile 2012 Padova PROGETTAZIONE DI APPARECCHI A PRESSIONE E SCAMBIATORI DI CALORE (4 giornate) Il percorso formativo offre una introduzione alle norme generali di progettazione meccanica e altri momenti di approfondimento degli aspetti più critici della progettazione di singole attrezzature, confrontando l’applicazione dei codici di calcolo ASME, raccolte ISPESL e EN 13445. In collaborazione con Sant’Ambrogio Servizi Industriali.
Maggio 2012 Milano c/o Federazione ANIMA QUALIFICAZIONE DI SALDATORI E PROCEDIMENTI: CODICE ASME BPV SEZIONE IX (1 giornata) Attraverso l’analisi approfondita dei requisiti saranno illustrate e valutate le fasi di stesura e qualificazione delle procedure e delle specifiche di saldatura, in conformità alla sezione IX del codice ASME. In collaborazione con Consorzio Pascal Srl a Socio Unico. FITNESS FOR SERVICE (2 giornate) Nel campo delle verifiche di integrità strutturale degli apparecchi a pressione si stanno largamente diffondendo procedure innovative di controllo: tra queste la metodologia fitness for service, metodologia basata sulla valutazione del grado di sicurezza commisurato al tempo di ulteriore esercibilità con la permanenza degli eventuali difetti riscontrati. In collaborazione con IIS
Giugno 2012 Milano c/o Federazione ANIMA APPLICAZIONE CODICE ASME (3 giornate) Il corso offre ai partecipanti una panoramica sull’utilizzo del Codice e quali sono i suoi contenuti, approfondendo le parti di Progettazione, Costruzione, Saldatura e Controlli, ASME VIII Div. 1 - Div. 2, ASME IX - Welding. In collaborazione con Bureau Veritas Italia
Luglio 2012 Milano c/o Federazione ANIMA RISK BASED INSPECTION (2 giornate) L’obiettivo del corso è quello di spiegare la metodologia Risk Based Inspection ai fini del controllo di integrità strutturale delle attrezzature a pressione. Essa consiste nel programmare i controlli di integrità in base ai rischi connessi ai singoli componenti dell’impianto. In collaborazione con IIS
Settembre 2012 Milano c/o Federazione ANIMA QUALIFICAZIONE DI PROCEDIMENTI E SALDATORI: NORME UNI EN ISO 15614-1, UNI EN ISO 287 (1 giornate) Il corso propone una giornata formativa sulla qualificazione di saldatori e procedimenti di saldatura con lo scopo di fornire le informazioni necessarie sul come raggiungere la conformità alle richieste delle norme UNI EN ISO 15614-1 e UNI EN ISO 287. In collaborazione con Consorzio Pascal Srl a Socio Unico.
Ottobre 2012 Milano c/o Federazione ANIMA PROGETTAZIONE DI APPARECCHI A PRESSIONE E SCAMBIATORI DI CALORE (4 giornate) Il percorso formativo offre una introduzione alle norme generali di progettazione meccanica e altri momenti di approfondimento degli aspetti più critici della progettazione di singole attrezzature, confrontando l’applicazione dei codici di calcolo ASME, raccolte ISPESL e EN 13445. In collaborazione con Sant’Ambrogio Servizi Industriali.
Novembre 2012 Milano c/o Federazione ANIMA CREEP NELLA PROGETTAZIONE (2 giornate) L’obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza sulle problematiche dei materiali che operano a temperature elevate e sui sulle principali tecniche di progettazione. Si intendono fornire gli elementi fondamentali per la progettazione a caldo nelle condizioni Tipiche come ad esempio il regime di scorrimento viscoso o di creep. In collaborazione con IIS
Dicembre 2012 Milano c/o Federazione ANIMA STRESS ANALISYS (1 giornate) Il corso offre una panoramica sulla stress analysis. L’analisi delle sollecitazioni ampiamente utilizzata in molti campi dell’ingegneria, trova la sua massima applicazione nel settore meccanico, quando si vuole valutare la sicurezza progettuale delle apparecchiature e dei sistemi a pressione. In collaborazione con IIS.
Per informazioni: Segreteria UCC - Tel. 02.45418551 - caldareria@anima.it - www.caldareria.it
ANIMA/ITALCOGEN Come la normativa può favorire la diffusione di una tecnologia energetica molto efficiente
Regole certe e chiare per la cogenerazione I recenti decreti del 13 luglio e del 5 settembre 2011 hanno colmato, almeno parzialmente, alcune lacune normative nel settore della cogenerazione. Il primo fa luce sulle regole per la prevenzione incendi nel caso di impianti di cogenerazione, alla stregua dei gruppi elettrogeni, ed estendendo il campo di applicazione da 0 a 10 MW. Il secondo importante decreto, atteso da tempo, definisce il regime di incentivazione per la CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento). Gli operatori della cogenerazione auspicano un quadro normativo chiaro e stabile, che dia certezze e possibilità di sviluppo a un mercato volto a promuovere l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili.
Incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento Discussi in un convegno organizzato da Italcogen in occasione di “Key Energy” a Rimini nel novembre scorso i principali aspetti tecnici e normativi del Decreto del 5 settembre scorso
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ffluenza ben oltre le attese e grande interesse dal pubblico del convegno “Nuovo decreto cogenerazione - Scenari e opportunità di business” organizzato da Italcogen a Key Energy il 10 novembre, manifestazione espositiva e congressuale tenuta a Rimini dal 9 al 12 novembre scorso. Durante il convegno si è fatta chiarezza sul nuovo Decreto 5 settembre 2011 che definisce il regime d’incentivazione Panoramica della sala nel corso del Convegno a Rimini nel novembre scorso
per la CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento). Nella sala gremita fino al termine dell’evento, si sono alternati gli interventi istituzionali di Italcogen, Coldiretti, ENEA e RSE, per poi seguire utili approfondimenti su tecnologie e servizi per la cogenerazione grazie ai partner AB Energy, Amga Calore e Impianti, Studio Legale Mondini Rusconi, Tecnocasa, Turboden e Wärtsilä. Gli impianti di cogenera-
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ANIMA/ITALCOGEN zione in Italia, riconosciuti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), contano su una potenza installata totale di 9.900 MW elettrici, circa il 10% del parco totale di generazione italiano e per il 13% del solo parco termoelettrico nel 2008. Il Decreto del 5 settembre, attuativo del D.Lgs. 20/2007, arriva ben 7 anni dopo la pubblicazione della Direttiva Europea 2004/8/CE sulla promozione della cogenerazione e sostituisce la Deliberazione 42/02 dell’AEEG (autorità energia elettrica e gas). Si spiega quindi l’attesa degli operatori per tale provvedimento, che tra l’altro presenta non poche lacune che lasciano spazio all’interpretazione. Inoltre, lunghi anni di attesa per avere l’allineamento alle norme europee sono stati parzialmente vanificati solo un giorno dopo l’uscita del decreto, con una nota dell’Agenzia delle Dogane (75649 del 6 settembre 2011), che stravolge la fiscalità del settore, aumenta notevolmente il carico fiscale gravante sugli impianti di cogenerazione, e di fatto scoraggia gli interventi volti al recupero del calore, in contrasto con quanto chiesto dalla Direttiva 2004/8/CE. A ciò si aggiunge anche il ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi del D.Lgs. 28/2011 sulla promozione dell’u-
so delle fonti rinnovabili di energia e del decreto di semplificazione delle procedure burocratiche per la micro e piccola cogenerazione. Oltre a tempi di attesa così lunghi, incompatibili con lo sviluppo di un mercato, gli operatori si trovano quindi anche a dover fronteggiare quella che si potrebbe definire come “schizofrenia normativa”, che li costringe a “navigare a vista” e confrontarsi con provvedimenti inattesi, che mettono in difficoltà tutto il settore. Da qui la richiesta degli operatori della cogenerazione e delle principali associazioni di categoria di un quadro normativo coerente, chiaro e stabile, che dia certezze e possibilità di sviluppo a un mercato volto a promuovere l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili. Fa comunque ben sperare l’apertura manifestata da Agenzia delle Dogane in un recente incontro con le associazioni di categoria, volto ad aprire un dialogo con ministeri e autorità per individuare nuove soluzioni. È un periodo caldo per l’attività di rappresentanza del settore di Italcogen, che prosegue attraverso il costante presidio tecnico-normativo oltre che dei tavoli di lavoro politico-istituzionali. Herge Spelta, Alessandro Fontana
Riconosciuto il valore energetico della cogenerazione Secondo Silvio Rudi Stella, Presidente di Italcogen, “si spera che il Decreto del 22 ottobre scorso possa stimolare progettisti e installatori a considerare ancor più questa tecnologia energetica nei loro progetti e nelle loro realizzazioni”
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solo i nuovi gruppi, non è richiesto alcun adea Gazzetta Ufficiale del 13 luglio 2011, n. guamento per i sistemi esistenti. 169, riporta il Decreto del Ministero delCon questo provvedimento viene colmata parl'Interno “Approvazione della regola tecnica di zialmente una lacuna legislativa che lasciava prevenzione incendi per la installazione di troppo spazio alle interpretazioni per l’instalmotori a combustione interna accoppiati a lazione dei gruppi di cogenerazione e che rapmacchina generatrice elettrica o ad altra macpresentava una barriera alla diffusione della cochina operatrice e di unità di cogenerazione a generazione nel nostro paese. servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi”. ✽✽✽ Il decreto, che abroga il precedente del 22 ottobre 2007, è frutto di un gruppo di lavoro del “Mi auguro che la revisione del decreto - ha diCTI (Comitato Termotecnico Italiano) al quale Italcogen ha dato un contributo di valore e fon- Silvio Rudi Stella, Presidente chiarato Silvio Rudy Stella, Presidente di Italcogen - possa stimolare progettisti e installatodamentale. L’Associazione si è sempre impe- di Italcogen ri a considerare ancor più l’opzione cogenerazione nei lognata affinché la cogenerazione riceva risposte chiare da ro progetti e realizzazioni, visto quanta preferenza ancora parte del legislatore e dalle autorità competenti in modo da si accorda a soluzioni di tipo tradizionale (quale la produpoter finalmente sfruttare tutto il potenziale della cogenezione separata di energia elettrica e calore). Sono consarazione, come del resto richiesto dalla direttiva 2004/8/CE. pevole che la normativa vigente così confusa non favorisca Il nuovo testo include ora esplicitamente nell’ambito di apla cogenerazione: una maggior limpidezza in materia conplicazione i sistemi di cogenerazione, oltre ai gruppi elettribuirebbe senza dubbio, sarebbe una spinta propulsiva trogeni, ed estende il campo di potenze interessate da 25 a per il mercato. In un momento di crisi come quella attuale 2500 kW elettrici del DM 22 ottobre 2007 a un campo di i benefici derivanti da uno sviluppo del settore della cogepotenze comprese tra 0 e 10.000 kW. Il decreto interessa
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nerazione sono a favore di tutti: da una parte produttori e distributori, progettisti e installatori, che vedranno crescere un mercato all’avanguardia, dall’altra gli utenti finali, che beneficeranno di una riduzione dei consumi e dei costi energetici e, non ultimi, il bilancio nazionale, che vedrebbe alleggerito il peso delle importazioni di energia, e l’ambiente, che trarrebbe vantaggio dall’uso di tecnologie più pulite e meno energivore di quelle tradizionali”. ✽✽✽ Italcogen (Associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione), federata ad ANIMA, riunisce i costruttori e i distributori di impianti di cogenerazione e celle a combustibile a livello nazionale. I compiti principali dell'associazione sono quelli di fornire alle aziende associate un supporto tempestivo e costante sia in campo tecnico, sia in campo normativo e legislativo e sia in campo
promozionale ed economico. Tali attività sono rese possibili anche attraverso i solidi rapporti esistenti con le istituzioni a livello nazionale ed internazionale. Italcogen è membro di Cogen Europe, l'associazione europea di categoria con sede a Bruxelles. I dati di consuntivo 2010 per il settore “Impianti di cogenerazione” segnalano un livello di produzione stabile rispetto all’anno precedente. Le previsioni per il 2011 sono di leggera crescita (+2,1%). Per le esportazioni è prevista nel 2011 una leggera crescita (+5,9%). Il numero di addetti è leggermente diminuito (-1,9%) nel 2010 rispetto al 2009 ma dovrebbe essere rimasto invariato nel 2011. Gli investimenti nel settore sono aumentati nel 2010 rispetto all’anno precedente (+3,7%) e un ulteriore aumento (+2,4%) è previsto nel corso del 2011. Alessandro Fontana
ANIMA/ASSOSEGNALETICA
Più sicurezza sulle strade di Roma Le proposte di Assosegnaletica per ridurre l’elevatissimo livello di incidentalità della capitale, che colpisce soprattutto ciclisti e motociclisti
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a maglia nera assegnata a Roma dall’ultima indagine Aci-Istat sugli incidenti stradali 2010, ha spinto il Consigliere comunale Dario Nanni a elaborare un piano strategico per la sicurezza stradale della Capitale. Il progetto, che ha ricevuto il plauso del Sindaco Gianni Alemanno, è stato presentato il 16 novembre scorso in Campidoglio. All’incontro è stato invitato il Consigliere di Assosegnaletica, Paolo Mazzoni, che è intervenuto presentando alcune proposte. Roma è la città italiana con il più alto numero di incidenti e, soprattutto, con il più alto numero di vittime: una ogni due giorni. La strage colpisce soprattutto pedoni e ciclisti e motociclisti. “Sulla base di due indagini a campione, il 60% della segnaletica stradale capitolina – ha sottolineato Paolo Mazzoni – risulterebbe non conforme al Codice della strada. L’Associazione ritiene quindi indispensabile avviare alcune iniziative, tra cui: • realizzare un catasto elettronico dei segnali su ogni circoscrizione; • elaborare un elenco di priorità, procedendo poi alla so-
stituzione dei cartelli più pericolosi (stop, segnali di precedenza, limiti di velocità, passaggi pedonali ecc.); • applicare quanto previsto dal nuovo Codice della strada in merito alla devoluzione della quota fissata delle multe per il miglioramento e la manutenzione della segnaletica stradale, anticipando di fatto quanto sarà contenuto nei decreti attuativi; • adeguare la segnaletica stradale dei passaggi pedonali davanti a scuole, ospedali e su strade ad alto scorrimento come avviene nelle maggiori città europee in cui viene data particolare attenzione a tale segnaletica”. ✽✽✽ Assosegnaletica è l’Associazione di categoria che all’interno di ANIMA riunisce produttori e operatori che si occupano dell’installazione e della manutenzione di segnaletica verticale e orizzontale. Di fatto rappresenta il punto di riferimento del settore segnaletica stradale, nato dalla necessità delle imprese di avere un referente istituzionale specifico e organizzato (www.assosegnaletica.it).
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NORMATIVA Entra in vigore il regolamento europeo 333/2011 sui rifiuti della produzione industriale
Come trasformare i metalli di scarto in “metalli preziosi” Per ICIM, ente di certificazione, boom di richieste di conformità secondo la normativa e un accordo con Assofermet
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ntrano in vigore le nuove regole della Comunità Europea sulla gestione dei “rottami metallici” allo scopo di favorire le attività di recupero e riciclo, una svolta importante per le aziende che utilizzano questi materiali nei processi di produzione industriale e che si stanno dando da fare per cogliere i vantaggi della nuova normativa. È così che a ICIM, in qualità di ente di certificazione accreditato e organismo autorizzato per la convalida della dichiarazione ambientale EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), solo nell’ultimo mese sono arrivate circa cinquanta richieste di dichiarazione di conformità secondo le nuove disposizioni. Il Regolamento 333/2011, esecutivo dal 9 ottobre scorso, detta i criteri in base ai quali i rottami metallici costituiti da ferro, acciaio e alluminio cessano di essere considerati rifiuti - quindi non più utilizzabili - e possono essere venduti come rottami ad altre aziende, diventando a loro volta materie prime per successivi trattamenti di recupero e trasformazione. Questo processo richiede l’applicazione di tecniche e procedure documentate che rispondano a precisi requisiti, codificati attraverso un Sistema di Gestione della Qualità, che garantisca anche il monitoraggio continuo delle attività da parte di personale qualificato. Ogni sistema di gestione ha l’obbligo di dotarsi di una dichiarazione di conformità rilasciata da un organismo di valutazione indipendente e soggetta a verifiche triennali. La stessa dichiarazione dovrà essere richiesta in ogni rapporto di fornitura, interessando quindi tutti gli attori della filiera coinvolti nella gestione di questo particolare tipo di scarto. Da sempre promotore della sostenibilità come parte integrante della propria missione, ICIM ha elaborato una checklist in linea con i principi dettati dal 333 e si pone al fianco delle aziende nella messa a punto e nella validazione dei sistemi di gestione alla luce dei nuovi obblighi di legge. ✽✽✽ Il nuovo regolamento europeo rappresenta un’armonizza-
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zione delle diverse leggi nazionali presenti negli Stati membri sulla gestione dei rifiuti metallici industriali - ambito nel quale l’Italia risulta tra i paesi più virtuosi - e ribadisce l’importanza, spesso sottovalutata, di una corretta gestione dei materiali di scarto per renderli recuperabili, con grandi vantaggi sia per l’ambiente sia per il conto economico. Se, da un lato, l’esistenza di regole comuni a livello europeo è destinata a facilitare i commerci internazionali, dall’altro rappresenta anche un’importante garanzia di sicurezza per le aziende che acquistano questi materiali, in particolare se provenienti da paesi in cui la tracciabilità dei processi è spesso complicata. Secondo le nuove disposizioni, infatti, anche i rottami provenienti da paesi extra UE dovranno dimostrare di aver seguito correttamente tutte le procedure per il trattamento dei rottami metallici, ai fini della loro commercializzazione. Notevole, infine, il vantaggio economico per le aziende che gestiscono i rifiuti, che deriva dal fatto di mettere in commercio rottami in precedenza buttati come scarti, sfruttandone tutto il potenziale residuo per la realizzazione di extra-profitti anche importanti, finora trascurati per assenza di regole e di sufficiente know-how. ✽✽✽ Dice Gaetano Trizio, Amministratore Delegato di ICIM: “Oltre a far bene all’ambiente, il commercio dei rottami metallici può rivelarsi per le aziende un’opportunità molto interessante, della quale fino a poco tempo fa non si aveva sufficiente consapevolezza. Inoltre, le nuove regole aprono le porte a possibili sviluppi di scenario anche a livello extraeuropeo, inducendo anche quei paesi che non hanno politiche chiare in tal senso, a intraprendere un percorso virtuoso per poter esportare all’interno del mercato europeo. Quella del riciclo è una strada che unisce sostenibilità e innovazione, che sono anche i due valori portanti della filosofia di ICIM. Adesso attendiamo i prossimi regolamenti sulla gestione delle altre tipologie di scarti industriali, dal rame alla carta, alle materie plastiche.”
✽✽✽ Per ICIM si tratta della prosecuzione di un percorso sfociato nel recente accordo con Assofermet – (Associazione Nazionale dei commercianti in ferro e acciaio, metalli, rottami ferrosi e affini) per la valutazione dei sistemi di gestione degli scarti prodotti dalle aziende associate. Da tempo ICIM si distingue nel sostegno alle attività di riciclo anche con la certificazione di biocombustibili – risale all’anno scorso la prima certificazione in Italia, da parte di ICIM, di un biodiesel sostenibile ottenuto da oli di frittura – e delle bio-
masse, scarti biologici dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria riutilizzati per la produzione di energia elettrica “pulita”. Il tema del riciclo si fa sempre più all’ordine del giorno, non solo a livello industriale. Numerose le iniziative di sensibilizzazione sull’importanza della lotta agli sprechi e di una corretta differenziazione dei rifiuti urbani – un’iniziativa del Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) incorona ottobre come “il mese del riciclo e della raccolta differenziata” nella convinzione che la sostenibilità passi anche attraverso i piccoli gesti quotidiani. ❒
ANIMA Riconoscimenti importanti per due aziende socie di ANIMA al “Confindustria Awards for Excellence”
Premio all’eccellenza del “made in Italy” per Cimberio SpA e Co.El.Mo. Srl
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l 24 ottobre scorso in occasione del convegno internazionale sull'industria manifatturiera "Make it in Italy", tenutosi presso l'Unione Industriale di Torino, è stato assegnato il premio "Confindustria Awards for Excellence" intitolato ad Andrea Pininfarina. L'onorificenza, giunta alla terza edizione, è nata per premiare le aziende eccellenti in tre categorie: “Made in Italy nel mondo”, “Innovazione”, “Valorizzazione del territorio”. Due le aziende socie di ANIMA che hanno ricevuto riconoscimenti importanti in questa manifestazione. Cav. Uff. Giacomo Cimberio Spa, azienda leader nella produzione di valvole e componentistica per i settori termoidraulico, climatizzazione, reti di distribuzione gas e acquedottistica, ha concorso nella categoria “Valorizzazione del territorio”, classificandosi al terzo posto su 140 concorrenti.
Questa la motivazione:
Consegna del premio da parte di Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria a Roberto Cimberio, Amministratore Delegato della Cav. Uff. Giacomo Cimberio Spa
Consegna del premio da parte di Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria a Gianfranco Carbonato, Co.El.Mo. Srl
Attraverso i suoi molteplici campi di investimento, dimostra sensibilità alle tematiche ambientali, culturali e sociali. Allo stesso tempo, non trascura il benessere dei dipendenti, investendo sull’ambiente di lavoro e l’ergonomia, sul sistema remunerativo, e sul coinvolgimento dei lavoratori in alcuni processi gestionali. Co.El.Mo. Srl, azienda all’avanguardia sin dal 1983 nella produzione di gruppi elettrogeni, ha concorso nella categoria “Innovazione”, classificandosi al secondo posto. Questa la motivazione: Per l’attenzione dedicata alla politica della tutela dell’ambiente, che ha favorito lo sviluppo di ricerche ed innovazioni per la produzione di prodotti competitivi nel massimi rispetto dell’ecocompatibilità.
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ANIMA/CIADI Un corso CIADI nel novembre scorso sul tema del rumore negli ambienti di lavoro
Panoramica della sala in occasione del convegno
Come affrontare il “problema acustico” degli impianti di produzione
L’incontro è servito a esporre i principali aspetti normativi e tecnici di un problema sempre più sentito da imprenditori e lavoratori, nonché alcune interessanti soluzioni di bonifica acustica. Larga la partecipazione di aziende della meccanica e dell’impiantistica. Numerose le iniziative dell’Associazione per il 2012. GIUSY PALLADINO, SEGRETERIA CIADI
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l 24 novembre scorso presso la Federazione ANIMA si è tenuto un corso formativo organizzato da CIADI (Unione Costruttori Impianti ed Apparecchiature di Insonorizzazione) relativamente al tema del rumore esterno e interno dal titolo “Emissioni sonore da impianti di produzione: problemi e soluzioni”. Il corso ha riscosso un notevole successo, registrando la partecipazione di molte aziende che operano nel settore della meccanica e dell’impiantistica: Tra i discenti ingegneri di processo, di produzione e responsabili dei servisi di prevenzione e protezione. Questi i titoli degli interventi dei docenti che hanno trattato il “problema acustico” bilanciando concetti teorici, normativi e casi studio: • Franco Abbiati: “Acustica: elementi di base”; • Paolo Cattorini: “La metodologia di misurazione delle emissioni sonore prodotte da impianti e macchinari”; • Stefano Lerda: “Il rumore in ambienti di lavoro: quadro legislativo di riferimento”; • Franco Abbiati: “Programmi aziendali di riduzione dell’esposizione al rumore – UNI/TR 11347”; • Nicola Pessano: “Rumore ambientale: Legge Quadro e decretazione attuativa”; • Associati CIADI: “Esempi di interventi tecnici di bonifica acustica nell’industria” • Associati CIADI: “Esempi di interventi tecnici di bonifica acustica in ambiente esterno”; • Nicola Pessano: “La normale tollerabilità – art. 844 cc – e l’ammissibilità ambientale – Legge 447/95: differenti criteri di indagine ed esempi pratici”;
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• Franco Lerda: “Sentenza della Corte Europea del 19 maggio 2011 e considerazioni finali sul quadro legislativo e normativo sul rumore in ambiente di lavoro”. Le tematiche affrontate sono state numerose dal momento che il “problema acustico” è presente a 360 gradi in tutti i settori merceologici del settore produttivo. Ancora una volta CIADI ha messo al servizio dell’industria le capacità tecniche, costruttive dei propri associati (Boldrocchi, CoprelWillich, CTM Ambiente, Ecosilent, IAC Stopson Italiana, Isotec, SGF, Remazel-Engineering-Metrio Division) necessarie alla risoluzione dei problemi di insonorizzazione di macchinari e impianti. Nel corso si è dato anche ampio risalto al rumore ambientale e alla normale tollerabilità con un attento esame critico alle numerose normative vigenti nel nostro Paese. Grazie alla collaborativa partecipazione dei discenti sono stati rilevati gli argomenti di maggiore interesse che potranno essere sviluppati nel corso del 2012 attraverso nuove giornate formative CIADI. Si preannuncia inoltre che sempre il prossimo anno l’Associazione provvederà alla revisione globale di tutti i documenti prodotti in questi anni da CIADI, in particolare le procedure per il collaudo acustico delle principali categorie di prodotti di insonorizzazione (trattamenti fonoassorbenti ambientali, silenziatori, barriere e schermi fono isolanti, cabinati, cabinati per operatori) fondamentali per una corretta verifica dei prodotti forniti. Inoltre, in occasione della manifestazione espositiva MCE 2012 (Mostra Convegno Expocomfort, in programma a Milano (quartiere fieristico di RhoPero) dal 27 al 30 marzo prossimo, si prevede un workshop ❒ sul tema “Insonorizzazione negli impianti aeraulici”.
ANIMA/UCISP
Sistemi di pesatura, competitività, tutela dell’innovazione, concorrenza leale Se ne è discusso nel novembre scorso a Bruxelles in una Conferenza della Commissione Europea sulla Sorveglianza Mercato A CURA DELLA SEGRETERIA UCISP
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li strumenti di pesatura ogni giorno fanno i conti con uno svantaggio economico considerevole, la “concorrenza sleale” agevolata da un’insufficiente sorveglianza del mercato nell’Unione Europea. CECIP (European weighing industry), associazione di cui fa parte Ucisp, unione costruttori italiani strumenti per pesare, federata a ANIMA/Confindustria, ha partecipato attivamente alla Conferenza sulla Sorveglianza del Mercato riguardante il settore macchinari tenutasi a Bruxelles il 24 novembre 2011. Ne ha parlato Urs Widmer, Responsabile della Divisione Industriale di Mettler Toledo.in rappresentanza dell’industria europea della pesatura. Tra i partecipanti alla conferenza, rappresentanti dei governi nazionali, della Commissione, del Parlamento Europeo e dell’industria. Il programma prevedeva molti moduli in cui sono trattati temi quali la competitività dell’industria, la protezione, tutela e difesa dell’innovazione e alcune buone pratiche adottate in altri continenti e/o avviate dall’industria. “Alle autorità chiediamo controlli rafforzati ai confini e sul mercato per assicurare il rispetto delle regole e la sicurezza dei prodotti. La concorrenza leale può essere possibile solo se la sorveglianza mercato viene implementata diligentemente e i prodotti illegali sono tenuti fuori dall’Unione Europea”, dichiara Vincent Van der Wel President di CECIP, associazione di cui fa parte Ucisp/ANIMA. Il Business & Trade Group (BTG) di CECIP ha condotto nel 2009 alcuni test secondo la OIML R 76 sull’attrezzatura di pesatura acquistata da produttori Extra-Europei. I test sono stati condotti da alcuni laboratori di pesatura certificati su 37 bilance. Il risultato è stato sconvolgente: 36 non hanno superato i test e non hanno rispettato i requisiti della OIML R76. Il CECIP è consapevole che un tale numero di bilance non rappresenti un campione statisticamente significativo, ma il risultato fornisce una prova forte che la sorveglianza mercato nella UE non porta ai risultati attesi. In aggiunta, un manifesto di 10 raccomandazioni per rilanciare la sorveglianza del mercato è stato siglato da rappresentanti di 7 federazioni per conto dei loro membri, tra cui CECIP. Inoltre, alcuni settori dell’industria meccanica hanno deciso di sottoscrivere alcune azioni a supporto delle iniziative della Commissione. È stata così creata una task force comune e una piattaforma sulla sorveglianza mercato. La piattaforma web (http://machinery-surveillance.eu) è
un’iniziativa congiunta dell’industria meccanica europea per dimostrare il chiaro impegno a migliorare la sorveglianza del mercato dei beni strumentali nella UE. E’ stata concepita per essere una banca dati di documenti tecnici di alcuni comparti della meccanica Europea, incluse le bilance. Queste informazioni sono rivolte specificatamente alle autorità di sorveglianza del mercato, ma anche ai clienti affinché non acquistino prodotti illegali. Anche la guida CECIP sugli strumenti di misura non automatici è caricata sulla piattaforma web. A breve sarà pubblicata anche la traduzione in lingua italiana curata da Ucisp. Inoltre, il sito è arricchito di testimonianze (video) degli industriali. “La sorveglianza del mercato dovrebbe contribuire a mantenere l’Europa quale location manifatturiera strategica e questa conferenza è un passo verso la giusta direzione” ha affermato Valentina Mauri, Segretario Generale di CECIP, “Anche se gli Stati Membri continuano ad essere responsabili della sorveglianza mercato, è chiaro che anche da Bruxelles dovrebbe arrivare un certo coordinamento. Le autorità Europee stanno dimostrando di preoccuparsi seriamente della questione e noi vogliamo contribuire a questo sforzo insieme ai nostri colleghi di altri comparti. Speriamo che la stessa cooperazione che abbiamo raggiunto tra i diversi settori dell’industria sul tema sarà possibile con le autorità nazionali. Il solo modo di tenere fuori dal mercato i prodotti illegali è lavorare tutti insieme”. ✽✽✽ CECIP è l’Associazione Europea per le realtà commerciali nazionali che rappresentano i produttori europei degli strumenti di pesatura. Fondata nel 1958, conta oggi 15 associazioni: Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia (UCISP/ANIMA/Confindustria), Olanda, Polonia, Romania, Russia, Repubblica Slovacca, Spagna, Svizzera e Regno Unito. I produttori europei degli strumenti di pesatura, inclusi gli associati di CECIP, rappresentano circa il 50% del volume commerciale mondiale. Ci sono circa 700 aziende attive nella produzione di strumenti di pesatura (molti dei quali sono parzialmente o persino sopra al 50% attive anche in altri campi correlati). L’industria della pesatura in totale impiega circa 50.000 ❒ persone e ha un fatturato di circa 3 miliardi di euro.
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RECENSIONI GUIDO UCELLI DI NEMI INDUSTRIALE, UMANISTA, INNOVATORE
IL PERFETTO RECEPTIONIST CONSIGLI PER MIGLIORARE LA TUA ACCOGLIENZA
LAVORO E LAVORI STRUMENTI PER COMPRENDERE IL CAMBIAMENTO
AA. VV., Hoepli Ed., 280 pagine, 28,00 euro
Aureliano Bonini Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 14,00
A cura di Giorgio Gosetti Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 25,00
A quasi cinquant’anni dalla scomparsa di Guido Ucelli di Nemi (1885 – 1964), l’Associazione che porta il suo nome ha promosso una vasta ricerca, coordinata dalla nipote Giovanna Majno e dal Centro per la cultura d’impresa, per illustrare la multiforme attività di un protagonista del nostro Novecento. Guido Ucelli è stato una personalità di primo piano a Milano, dal primo dopoguerra fino agli anni Sessanta. Imprenditore determinato e al tempo stesso sensibile ai problemi sociali, guidò il gruppo di industrie meccaniche Riva Calzoni ad affermarsi in Italia a nel mondo. Uomo di cultura poliedrica, vissuta nel segno di Leonardo da Vinci, dedicò al genio del Rinascimento il Museo della Scienza e della Tecnica, sogno coltivato e perseguito dagli anni del Politecnico fino all’inaugurazione nel 1953, nella sua città che rinasceva dalla guerra.
Il receptionist in 4 minuti può perdere un cliente, un turista, persino un ospite fedelissimo e fare danni per milioni di euro. La fase di accoglienza è quindi determinante per proteggere ogni azienda dall'inquietudine e dalle perdite di valore. Come dare il benvenuto? Come rispondere al telefono? Come proporsi e non risultare antipatici? Come dimostrare al cliente il proprio interesse e anticipare le sue aspettative? Come comportarsi nelle situazioni critiche? In un manuale che illustra l'essenziale e il superfluo per diventare un perfetto receptionist, e come presentarsi a tutti coloro che lavorano a contatto con il pubblico. Con un occhio alle più innovative teorie dell'accoglienza e un altro alla letteratura internazionale del settore, tra consigli pratici e tecniche che vi aiuteranno ad ottenere eccezionali risultati e maggiori soddisfazioni da voi stessi e dal vostro lavoro.
Come convivono genitori e figli con la flessibilità e la precarietà? Quali sono per i giovani gli aspetti più importanti nel lavoro? Quanto e come influisce oggi sulla vita delle donne l'organizzazione del lavoro? Perché la popolazione immigrata, ormai da tempo inserita nei processi lavorativi, non diviene una componente legittima della nostra società? Se molto del lavoro è cambiato, qualcosa è rimasto: la sua centralità nella vita delle persone. La fatica e la realizzazione, la necessità e la scelta, sono prospettive che spesso hanno caratterizzato il rapporto con il lavoro. Il volume vuole mettere a disposizione di quanti sono interessati ai temi del lavoro una serie di approfondimenti delle più significative dimensioni che lo caratterizzano e proporre svariate chiavi di lettura utili alla comprensione dello scenario che si va componendo.
Aureliano Bonini, consulente strategico per regioni, province, comuni e camere di commercio.
Giorgio Gosetti insegna Sociologia del lavoro e Organizzazione dei servizi presso l'Università di Verona.
C’ERA UNA VOLTA…. UN CANTASTORIE IN AZIENDA
PONTI TERMICI ANALISI E IPOTESI RISOLUTIVE
CRISI, RELAZIONI INDUSTRIALI E FUTURO
Roberto Chinello, Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 14,00
Nel 2008 lo scoppio della bolla speculativa dei mutui subprime avvia una reazione a catena che si abbatte sul sistema economico internazionale. L'Italia sperimenta nel 2008-2009 la peggiore crisi economica del dopoguerra. Migliaia di aziende entrano in crisi. Uno di questi dossier riguarda tre aziende del gruppo Saint-Gobain che si occupano di vetro piano (Glass, Sekurit ed Euroveder). Questo libro racconta come queste tre aziende abbiano affrontato questa crisi, rischiato la chiusura e come ne siano uscite "vive". Ristrutturate, ma vive. E soprattutto racconta, attraverso interviste ai protagonisti aziendali, sindacali ed istituzionali, e basandosi su una attenta ricostruzione dei fatti, come sia stato possibile evitare il disastro e rilanciare l'impegno industriale di queste aziende. Una storia controcorrente, una storia "impossibile" in un paese in avanzata de-industrializzazione.
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Piera Giacconi Ed. Franco Angeli, 2011 Euro 20,00
Questo testo si propone di chiarire innanzitutto chi sia il cantastorie tradizionale, mostra come agisce in azienda e come la fiaba può essere di vitale utilità. Diverse sono le situazioni d'impresa rappresentative qui raccontate, in cui le fiabe sono state applicate con successo per una trasformazione definitiva. Dunque, come usarlo? Per consultazioni d'emergenza; per abbandonare il sentiero abituale; per risvegliare i tuoi sensi; per la comunicazione, il team building, il decision making, nei gruppi di RD in intelligenza collettiva e scrittura creativa. Questo testo originale, dallo stile dinamico e ricco di spunti, e arricchito dalla bibliografia specialistica più approfondita attualmente reperibile sul tema, ci insegna che anche sul lavoro i problemi si risolvono con la gioia di vivere e la passione per la professione.
L’Industria Meccanica - Dicembre 2011
Maria Elisabetta Ripamonti, Francesco Claudio Dolce Ed. Dario Flaccovio Editore, 2011 Euro 55,00 Perché un libro sui ponti termici se basta inserire qualche dato nel calcolatore per avere tutti i conti già pronti? Perché non è più possibile eseguire operazioni meccaniche senza la necessaria consapevolezza. Il ponte termico è un elemento importante nel comportamento energetico dell’edificio: bisogna saperlo individuare, calcolare e correggere. Tanto più oggi che l’attenzione alla riduzione dei consumi e delle emissioni in atmosfera è particolarmente sentita. Nell’ampia bibliografia sull’efficienza energetica mancava un testo così dettagliato e completo nelle analisi, nel rigore scientifico, nella ricchezza dei dati. Un saggio destinato a chi opera nel settore delle costruzioni edili e degli impianti termici.
APPROFONDIMENTI TECNICI LEGHE DI RAME PER APPLICAZIONI A CONTATTO CON ACQUA POTABILE
NORMATIVA
Le novità in ambito europeo e la posizione di AVR La tematica dei materiali a contatto con acqua destinata al consumo umano è regolata a livello europeo da due direttive comunitarie: • Direttiva 98/83/CE DWD (Drinking Water Directive); • Direttiva 89/106/CE CPD (Construction Products Directive). La correlazione tra le due Direttive comunitarie è dovuta al fatto che l’art. 10 della Direttiva DWD richiama esplicitamente la Direttiva CPD. Nello specifico, la DWD definisce le caratteristiche qualitative che deve possedere l’acqua destinata al consumo umano all’uscita dal rubinetto finale. L’obiettivo è garantire la sicurezza sanitaria dell’acqua. Come citato dall’art. 10 della Direttiva, gli Stati hanno l’obbligo di adottare le disposizioni necessarie affinché nessuna sostanza o materiale per i nuovi impianti utilizzati per la preparazione o la distribuzione delle acque sia presente in concentrazioni superiori al necessario. Il decreto italiano che ottempera a questo obbligo è il DM 174/2004. Invece, la Direttiva CPD riguarda i prodotti incorporati in maniera permanente negli edifici e, in particolare, è di rilevanza il requisito essenziale di sicurezza relativo a “Igiene, salute e ambiente”. Il legame tra questi due testi viene dal fatto che tutte le specifiche tecniche della Direttiva CPD relative ai prodotti della rubinetteria sanitaria devono essere conformi alle prescrizioni della Direttiva DWD. Allo scopo di armonizzare le diverse legislazioni nazionali, alla fine degli anni 90 la Commissione Europea ha lanciato il progetto EAS (European Acceptance Scheme), il cui obiettivo era la definizione di uno schema di valutazione armonizzato dei materiali e prodotti in contatto con acqua destinata al consumo umano. Le caratteristiche dello schema EAS erano: • base legale: Direttive DWD e CPD; • controllo di tutti i prodotti dalla fonte al rubinetto (reti di distribuzione e adduzione acqua); • controllo della performance di materiali e sostanze; • definizione di procedure armonizzate per test di prodotto e auditing delle aziende. Dopo la presentazione della prima proposta di schema EAS nel 2004, il progetto è stato abbandonato dalla Commissione Europea nel 2008, essenzialmente per la mancanza di risorse adeguate per l’effettiva individuazione di un unico schema operativo a livello europeo. A seguito del fallimento del progetto EAS, quattro importanti paesi comunitari (Germania, Francia, Olanda, Gran Bretagna) hanno lanciato la cosiddetta “4 Member States Initiative”. Si tratta di una iniziativa volontaria il cui scopo è far
Attrezzature per piscine UNI EN 13451-1:2011 Attrezzature per piscine - Parte 1: Requisiti generali di sicurezza e metodi di prova Commissioni Tecniche : [IMPIANTI ED ATTREZZI SPORTIVI E RICREATIVI] Aree Tematiche : [SALUTE E BENESSERE] Condizionatori, refrigeratori di liquido e pompe di calore - UNI EN 14511-1:2011 Condizionatori, refrigeratori di liquido e pompe di calore con compressore elettrico per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Parte 1: Termini e definizioni - UNI EN 14511-2:2011 Condizionatori, refrigeratori di liquido e pompe di calore con compressore elettrico per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Parte 2: Condizioni di prova - UNI EN 14511-3:2011 Condizionatori, refrigeratori di liquido e pompe di calore con compressore elettrico per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Parte 3: Metodi di prova - UNI EN 14511-4:2011 Condizionatori, refrigeratori di liquido e pompe di calore con compressore elettrico per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Parte 4: Requisiti Commissioni Tecniche : [CTI] Aree Tematiche : [IMPIANTI ED ENERGIA] Determinazione della pressione massima di esplosione e della velocità massima di aumento della pressione di gas e vapori - UNI EN 15967:2011 Determinazione della pressione massima di esplosione e della velocità massima di aumento della pressione di gas e vapori Commissioni Tecniche : [SICUREZZA] Aree Tematiche : [SICUREZZA, AMBIENTE E SOCIETA' CIVILE] Dispositivi di sfogo dell'esplosione senza fiamma - UNI EN 16009:2011 Dispositivi di sfogo dell'esplosione senza fiamma Commissioni Tecniche : [SICUREZZA] Aree Tematiche : [SICUREZZA, AMBIENTE E SOCIETA' CIVILE] Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da reti di distribuzione - UNI 7128:2011 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da reti di distribuzione - Termini e definizioni Commissioni Tecniche : [CIG] Aree Tematiche : [IMPIANTI ED ENERGIA]
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APPROFONDIMENTI TECNICI NORMATIVA Industrie del petrolio e del gas naturale - UNI EN ISO 20312:2011 Industrie del petrolio e del gas naturale - Progettazione e limiti operativi di batterie di perforazione con componenti in lega di alluminio - UNI EN ISO 13628-15:2011 Industrie del petrolio e del gas naturale - Progettazione e gestione operativa di sistemi di produzione sottomarini - Parte 15: Strutture sottomarine e collettori Commissioni Tecniche : [UNSIDER] Aree Tematiche : [IMPIANTI ED ENERGIA] [MATERIALI DI BASE E TECNOLOGIE APPLICATE] - UNI EN 14161:2011 Industrie del petrolio e del gas naturale - Sistemi di tubazioni per il trasporto - UNI CEN ISO/TS 27469:2011 Industrie del petrolio, della petrolchimica e del gas naturale - Metodo di prova per serrande tagliafuoco Commissioni Tecniche : [UNSIDER] Aree Tematiche : [IMPIANTI ED ENERGIA] Materiali metallici - UNI EN ISO 26203-2:2011 Materiali metallici - Prova di trazione ad elevata velocità di deformazione - Parte 2: Sistemi di prova servo- idraulici ed altri sistemi di prova Commissioni Tecniche : [UNSIDER] [METALLI NON FERROSI] Aree Tematiche : [MATERIALI DI BASE E TECNOLOGIE APPLICATE] Pitture e vernici - UNI EN ISO 4628-6:2011 Pitture e vernici - Valutazione del degrado dei rivestimenti - Indicazione della quantità e della dimensione dei difetti, e dell'intensità di variazioni di aspetto uniformi - Parte 6: Valutazione del grado di sfarinamento con il metodo del nastro adesivo Commissioni Tecniche : [UNICHIM] Aree Tematiche : [MATERIALI DI BASE E TECNOLOGIE APPLICATE] Prodotti petroliferi liquidi - UNI CEN/TR 16227:2011 Prodotti petroliferi liquidi - Biolubrificanti Raccomandazioni per la terminologia e la caratterizzazione dei biolubrificanti e dei lubrificanti a base biologica Commissioni Tecniche : [UNICHIM] Aree Tematiche : [MATERIALI DI BASE E TECNOLOGIE APPLICATE] Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per imper-
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convergere in un unico schema le legislazioni dei quattro paesi partecipanti per quanto riguarda i materiali a contatto con acqua potabile (“dalla fonte al rubinetto finale”). Dopo una fase preliminare, la “4 Member States Initiative” è stata ufficializzata nel gennaio scorso con la firma di una Dichiarazione di Intenti, ossia di un accordo non vincolante che attesta però il mutuo impegno dei quattro Stati firmatari. In particolare, l’accordo prevede l’allineamento delle diverse legislazioni nazionali che tenga in considerazione i National Approval Schemes attualmente in vigore in questi quattro paesi. Concluso il lavoro di comparazione degli schemi nazionali, ogni Stato procederà con l’integrazione del nuovo schema comune all’interno della propria legislazione. Nell’ambito della suddivisione dei compiti che i quattro paesi si sono dati, il ruolo guida è stato preso dalla Germania, che si sta occupando dei materiali metallici e, in particolare, delle leghe di rame idonee all’utilizzo per applicazioni a contatto con acqua potabile Su spinta dell’Agenzia Federale Tedesca per l’ambiente UBA (UmweltBundesAmt) è attualmente in corso di preparazione una “Lista positiva” di tali leghe, che a regime elencherà tutti quei materiali che potranno essere utilizzati per applicazioni per acqua potabile e che siano stati positivamente sottoposti a test. Occorre però sottolineare che, dal punto di vista legale, l’obbligo di utilizzo in Germania dei soli materiali che siano inseriti nella lista positiva partirà dal 1° dicembre 2013. Sulla base degli obiettivi della collaborazione tra i 4 Stati membri, è però presumibile che tale obbligo sarà in futuro esteso a tutta l’Unione Europea. In merito alla metodologia alla base della preparazione della “Lista positiva” delle leghe di rame, si ricorda che l’approccio dei quattro Stati Membri per i materiali metallici differenzia tra materiali e prodotti, sulla base dei diversi fattori che influenzano il rilascio di metalli in acqua: • definizione della Composition List dei materiali (valutazione dei materiali rispetto alla EN 15664 con diverse tipologie di acqua); • approvazione dei prodotti solo se costruiti con materiali verificati e inseriti nella Composition List; l’approvazione è subordinata a test sui prodotti sulla base delle norme EN in via di definizione (prEN 16056 Passivity of stainless steel, prEN 16057 Lead on surface of copper alloys, prEN 16058 Rig test for Ni-release). Data l’importanza dei lavori in corso, AVR (Associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria) sta monitorando la situazione allo scopo di tutelare gli interessi dell’industria italiana di questo importante settore. In particolare, sono in corso contatti tra AVR e le più importanti associazioni europee della rubinetteria per fare il punto sulla preparazione della “Lista positiva delle leghe di rame”. Obiettivo di questi contatti è lavorare congiuntamente affinché le leghe di rame di comune interesse dell’industria europea della rubinetteria siano tempestivamente approvata e non si crei una situazione di svantaggio competitivo per l’industria nazionale. Alessandro Maggioni
AGGIORNAMENTO SULLA PROPOSTA DI REGOLAMENTO EUROPEO SULLA MARCATURA DI ORIGINE OBBLIGATORIA La storia travagliata della proposta di Regolamento Europeo per l’obbligo della dichiarazione del paese di origine delle merci importate da paesi terzi inizia nel 2005, quando l’allora Commissario europeo al Commercio, Mandel-
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son, presentò per la prima volta una proposta di testo. Tale proposta di Regolamento si applicava alle merci presenti nell’Allegato I della stessa e importate da paesi terzi, ad eccezione delle merci originarie del territorio della Comunità Europea, della Turchia e delle Parti contraenti dell’accordo SEE (Spazio Economico Europeo). Ricordiamo che l’obiettivo della proposta è fare in modo che, per i prodotti che ricadono nel campo di applicazione del Regolamento, l’importazione o l’immissione di merci sul mercato comunitario sia subordinata all’apposizione del marchio di origine. L’origine delle merci è indicata dalla dicitura “Fabbricato in” accompagnata dal nome del paese di origine (ad esempio, Fabbricato in Corea, in Cina, in India ecc.). Il marchio può essere redatto e apposto in una qualsiasi delle lingue ufficiali della Comunità Europea, in modo tale da risultare facilmente comprensibile per i clienti finali dello Stato membro in cui le merci devono essere commercializzate. La proposta del Commissario Mandelson fu votata a grande maggioranza dal Parlamento Europeo con una Risoluzione a favore dell’introduzione del Regolamento. Il Consiglio Europeo dei Ministri, però, non ha mai votato a favore della proposta, la quale è stata accantonata per diverso tempo, a causa dell’opposizione di un consistente numero di Stati, prevalentemente del Nord Europa, considerandola una misura protezionista. Il Regolamento “Made In” è ritornato di attualità quando la parlamentare italiana Cristiana Muscardini ha ricominciato a lavorare su questo tema e, soprattutto grazie all’impegno bipartisan dei parlamentari italiani, nel corso del mese di settembre 2010 il Parlamento Europeo ha nuovamente votato a grande maggioranza per l’approvazione del Regolamento. Senza entrare nei dettagli del testo approvato dal Parlamento, ricordiamo solo che, per identificare l’origine delle merci, la proposta di Regolamento fa riferimento al Codice Doganale Comunitario che prevede due modi per la determinazione dell’origine di un prodotto: • le merci internamente ottenute in un unico paese o territorio sono considerate originarie di tale paese o territorio; • le merci alla cui produzione hanno contribuito due o più paesi o territori sono considerate originarie del paese o territorio in cui hanno subito l’ultima trasformazione sostanziale. L’iter per l’approvazione finale del Regolamento prevede ora nuovamente il pronunciamento dei rappresentanti degli Stati membri all’interno del Consiglio Europeo. È doveroso ricordare però che esiste la possibilità come avvenuto in passato, che la proposta non riesca a passare l’iter legislativo necessario per arrivare alla sua pubblicazione ed entrata in vigore. Questo è dovuto essenzialmente a interessi diversi da parte degli Stati membri: l’Italia, ad esempio, ha sempre sostenuto l’importanza di avere una marcatura di origine obbligatoria per le merci importate da paesi extraeuropei, sia per ragioni di salute e sicurezza del consumatore, sia per ragioni di completa trasparenza e chiarezza di informazione sul mercato comunitario (si ricorda che l’obbligo di dichiarare e marcare l’origine delle merci è da tempo in vigore negli Stati Uniti e in altri paesi al di fuori della Comunità Europea). Allo stesso tempo, però, ci sono paesi, soprattutto quelli dell’area nord, che hanno assunto invece una posizione diversa e si sono sempre opposti all’obbligo della marcatura di origine. Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Europeo sul Regolamento “Made In”, svoltasi a inizio novembre, si è nuovamente evidenziata una situazione di spaccatura tra gli Stati: in particolare, Germania e Gran Bretagna sono i capofila dei paesi contrari, l’Italia è capofila dei paesi favorevoli al testo approvato dal Parlamento, mentre la Francia è su una posizione possibilista. È pertanto in discussione un’ipotesi di compromesso politico che preveda la revisione del testo attuale con proposte che tengano in considerazione le esi-
NORMATIVA meabilizzazione - UNI EN 15819:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Riduzione dello spessore dello strato ad essiccazione completa - UNI EN 15812:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Determinazione della capacità di resistenza alla fessurazione - UNI EN 15813:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Determinazione della flessibilità a basse temperature - UNI EN 15815:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Resistenza alla compressione - UNI EN 15816:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Resistenza alla pioggia - UNI EN 15817:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Impermeabilità - UNI EN 15818:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Determinazione della stabilità dimensionale ad alte temperature - UNI EN 15820:2011 Rivestimenti di elevato spessore a base di bitume modificato con polimeri per impermeabilizzazione - Determinazione della tenuta all'acqua Commissioni Tecniche : [UNICHIM] Aree Tematiche : [MATERIALI DI BASE E TECNOLOGIE APPLICATE] Sostenibilità delle costruzioni - UNI EN 15942:2011 Sostenibilità delle costruzioni - Dichiarazioni ambientali di prodotto - Modelli di comunicazione azienda verso azienda (B2B) Commissioni Tecniche : [PRODOTTI, PROCESSI E SISTEMI PER L'ORGANISMO EDILIZIO] Aree Tematiche : [EDILIZIA] [MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE]
Ventilazione degli edifici - Condotti - Pulizia dei sistemi di ventilazione - UNI EN 15780:2011 Ventilazione degli edifici - Condotti - Pulizia dei sistemi di ventilazione ] Commissioni Tecniche : [CTI] Aree Tematiche : [IMPIANTI ED ENERGIA]
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APPROFONDIMENTI TECNICI genze dei diversi schieramenti. In particolare, è possibile che si giunga a un accordo che preveda l’approvazione di un Regolamento finale che abbia carattere facoltativo e non obbligatorio, la riduzione a uno o due anni la durata della validità del Regolamento per poi valutarne gli effetti o, infine, la riduzione dei codici rappresentativi dei prodotti che attualmente ricadono nel campo di applicazione del Regolamento Data l’importanza di questo testo legislativo per la tutela dell’industria nazionale, la Federazione ANIMA si è sempre contraddistinta per la ferma volontà all’introduzione di un Regolamento sulla marcatura di origine. Anche in questo delicato frangente di ricerca di un accordo politico, ANIMA ha rimarcato alle istituzionali nazionali la necessità di tenere un alto profilo e la fermezza della posizione italiana in sede UE. È importante, infatti, che, pur nell’ambito di un confronto franco e approfondito tra gli Stati, emerga la volontà di proporre una difesa reale ed efficace al “Made in Europe” a tutela dell’industria europea e italiana. Alessandro Maggioni
AGGIORNAMENTO DELLA REVISIONE DELLA DIRETTIVA GAD L’ultima versione della Direttiva GAD (Gas Appliances Directive) 2009/142/CE è stata pubblicata a fine 2009 dalla Commissione Europea in quanto si è ritenuto opportuno raccogliere in un unico testo, per motivi di chiarezza e razionalizzazione, tutte le modifiche anche di carattere editoriale apportate negli anni al testo originario. La Direttiva è infatti l’accorpamento delle versioni precedenti 90/396/CE (recepita in data 30 giugno 1991 e applicata dal 1° gennaio 1992) e successiva modifica 93/68/CE (recepita in data 30 giugno 1994 e applicata in data 1° gennaio 1995). La GAD si trova al momento alle prime fasi del processo di completa revisione. Un apposito gruppo di lavoro all'interno dello Standing Committee della Commissione Europea (Working Group GAD Revision) è stato creato a marzo 2009 allo scopo di formulare una proposta per il nuovo testo della direttiva e, allo scopo di seguire direttamente i lavori di revisione della GAD, è stata creata su richiesta della Federazione ANIMA, all'interno di Orgalime, un'apposita task force. Il gruppo di lavoro costituito dalla Commissione Europea per la preparazione della prima proposta per il nuovo testo della direttiva GAD ha completato la prima fase di discussione nel corso dell’estate scorso. Sulla base del lavoro svolto, i prossimi passi per la revisione della Direttiva saranno i seguenti: • in primo luogo la Commissione lancerà una consultazione pubblica per la raccolta dei commenti di tutti gli stakeholder coinvolti dalla Direttiva GAD; il questionario per la “public consultation” è in fase di completamento e sarà reso pubblico entro la fine del 2011; • successivamente sarà convocata una riunione del working group GAD Revision, con il compito di discutere tutti i commenti che saranno avanzati nel corso della consultazione; • il lavoro del working group GAD Revision permetterà alla Commissione di redigere la proposta ufficiale per la revisione della Direttiva che sarà sottoposta all’approvazione congiunta di Parlamento e del Consiglio Europeo. È pertanto possibile prevedere che i lavori continueranno per tutto il prossimo anno e che il processo di revisione della Direttiva GAD potrebbe concludersi nei primi mesi del 2013. Alessandro Maggioni
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FIERE, CORSI E CONVEGNI
Fluidtrans Compomac Milano, 8-11 maggio 2012
L’
edizione 2012 di “Fluidtrans Compomac” (Biennale Internazionale delle Trasmissioni di Potenza Fluida e Meccatronica) si presenta ricca di iniziative messe per soddisfare le esigenze di un pubblico di tecnici e progettisti italiani ed esteri che operano in diversi settori dell’industria manifatturiera e di processo. In programma a Fiera Milano, quartiere di Rho-Pero, dall’8 all’11 maggio 2012, sarà un momento di confronto diretto con le aziende: un gruppo di lavoro che ha collaborato con Fiera Milano e Assofluid per recepire le istanze del mercato, individuando anche ambiti di applicazione e tecnologie su cui sviluppare iniziative in fiera. Due le novità principali. La prima prevede un allargamento del panorama espositivo e convegnistico della manifestazione, con l’obiettivo di proporre ai visitatori un’offerta tecnologica completa per ogni applicazione che includa, in un’ottica di sistema, anche tutti quei componenti utilizzati su macchine mobili e fisse basati su tecnologie complementari a quelle della potenza fluida.
La seconda novità riguarda la realizzazione di aree tematiche e applicative che permetteranno di mettere in risalto il fondamentale apporto della componentistica fluidodinamica alla realizzazione di soluzioni innovative in diversi ambiti. In queste aree, che si configurano come dei veri e propri aggregatori di competenze, saranno presenti importanti costruttori di macchine e sistemi che metteranno in mostra uno “spaccato” dei loro prodotti. La manifestazione sarà quindi un’occasione per trovare in un unico contesto prodotti, idee, soluzioni e occasioni di formazione. Due delle nuove aree applicative saranno focalizzate sull’utilizzo innovativo dell’oleodinamica nei settori mobile e delle energie alternative, in particolare l’eolico. Fluidtrans Compomac è promossa da Assofluid (Associazione Italiana costruttori ed Operatori del Settore Oleoidraulico e Pneumatico) e Fiera Milano e organizzatea da Fiera Milano (www.fluidtranscompomac.it)
Si rafforza la struttura organizzativa del Gruppo Centrexpo/Ipack-Ima E
ntra nella squadra di Centrexpo / IpackIma Domenico Lunghi, ingegnere, 51 anni, una consolidata esperienza maturata sia sul versante associativo, sia sul fronte fieristico. Affiancherà l’Amministratore Delegato in previsione di assumere l’incarico operativo di Direttore Generale del Gruppo. “Con l’ingegner Lunghi, la nostra organizzazione si arricchisce di indiscusse competenze professionali che ci permettono di affrontare gli impegni e i programmi di sviluppo, sempre più ambiziosi, che il Gruppo avrà di fronte da qui ai prossimi anni – ha commen-
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tato Guido Corbella, Amministratore Delegato di Centrexpo SpA e di Ipack-Ima SpA -. È nostro obiettivo, infatti, consolidarci nelle posizioni attualmente conquistate fra gli organizzatori fieristici leader e sviluppare ulteriormente la nostra attività”. Il calendario da qui al 2013 degli impegni del Gruppo si annuncia particolarmente impegnativo: il prossimo anno si comincia con UPAK Italia a Mosca, cui faranno seguito IPACK-IMA, Eurocarne e Fruitech Innovation; nel 2013 ancora UPAK Italia, quindi Grafitalia, Converflex e Pharmintech.
EFFETTUATE
PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE ANNO 2011 data (*) 27-30 GENNAIO A 8-11 FEBBRAIO B 23-26 FEBBRAIO B 2-6 MARZO T 22-26 MARZO T 23-25 MARZO B 23-25 MARZO B 30 MAR.-2 APRILE B 30-31 MARZO 5-9 APRILE T 11-15 APRILE A 2-6 MAGGIO T 4-6 MAGGIO A 31 MAG-4 GIUGNO A 5-8 GIUGNO A 28 GIU.-3 LUGLIO T 5-7 OTTOBRE B 5-8 OTTOBRE A
nome MACEF PRIMAVERA bC India-Bauma Conexpo Show CHEMTECH SAMOTER CONEXPO CON/AGG OMC MADE IN STEEL TERMOIDRAULICA CLIMA POWER & ELECTRICITY World Africa SMOPYC DJAZAGRO CeMAT SOLAREXPO & GREENBUILDING CTT IRAN FOOD + BEV TEC THERMPROCESS-GIFA CHEM MED MADE
sede MILANO MUMBAI, India MUMBAI, India VERONA, Italia LAS VEGAS, USA RAVENNA, Italia BRESCIA, Italia PADOVA, Italia JOHANNESBURG,S.Africa ZARAGOZA, Spagna ALGERI, Algeria HANNOVER, Germania VERONA, Italia MOSCA, Russia TEHERAN, Iran DUESSELDORF,Germania MILANO, Italia MILANO, Italia
5-8 OTTOBRE 18-21 OTTOBRE 20-22 OTTOBRE 21-25 OTTOBRE 2-5 NOVEMBRE 21-23 NOVEMBRE
SAIE A+A TEKNOMOTIVE HOST ECOMONDO MATCHING
BOLOGNA, Italia DUSSELDORF, Germania BRESCIA, Italia MILANO, Italia RIMINI, Italia MILANO, Italia
A B B A A
Associazioni di riferimento FIAC UCoMESA ANIMA / settori ind. chimica UCoMESA, AISEM UCoMESA ANIMA / settori energia CICOF ASSOTERMICA, COAER ANIMA / settori energia UCoMESA ASSOFOODTEC AISEM COAER UCoMESA ASSOFOODTEC CICOF ANIMA / settori ind. chimica ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI, ASSOSIC, UNAC UCoMESA ASSOSIC UCIF ASSOFOODTEC ITALCOGEN UMAN
DA EFFETTUARE
TRACCIA 1° SEMESTRE ANNO 2012 data 26-29 GENNAIO 23-25 FEBBRAIO 28 FEB.-3 MARZO 13-15 MARZO 27-30 MARZO
(*) A A T A B
nome MACEF PRIMAVERA ACREX India IPACK IMA WETEX MCE EXPOCOMFORT
sede MILANO BANGALORE, India MILANO, Italia DUBAI, U.A.E. MILANO, Italia
2-4 APRILE
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ISH China
PECHINO, Cina
Associazioni di riferimento FIAC AVR ASSOFOODTEC, ANIMA ANIMA / settori energia-ambiente ANIMA/settori HVAC + energia (Acism, AquaItalia, Avr, Assopompe Assotermica, Climgas, CoAer, Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc) ANIMA / settori “comfort”
(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale
LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere
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NEWS Pompa di calore aerotermica
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haffoteaux ha realizzato “Aquanex”, nuova pompa di calore aerotermica a pavimento per la produzione di acqua calda sanitaria tramite fonte rinnovabile; è disponibile nelle versioni da 200 e 250 litri e integrabile con sistema solare termico nella versione 250 Sol. Può arrivare a potenze di 4,275 W in modalità Boost, offrendo un riscaldamento rapidissimo. In pratica, è l’unica macchina del suo genere in grado di raggiungere la temperatura di 62 °C con pompa di calore e di 75 °C con resistenza per la massima disponibilità di acqua calda, e tra le più silenziose del suo genere (54 dB). Oltre al massimo comfort, Aquanext assicura grande risparmio energetico, con un cop nominale di 3,7, che garantisce un elevato sfruttamento della risorsa rinnovabile, con possibilità di risparmio anche in condizioni climatiche estreme, funzionando in pompa di calore a temperature dell’aria esterna di -5 °C. La possibilità inoltre di integrazione al solare termico nella versione 250 litri garantisce consistenti risparmi. Anche in fatto di sicurezza Aquanext è un prodotti interessante, in quanto è l’unico sul mercato con un doppio anodo anticorrosione sia elettrico sia in magnesio e con il condensatore avvolto all’esterno del serbatoio non a contatto diretto con l’acqua sanitaria per la massima igienicità. Aquanext si caratterizza anche per facilità di installazione e manutenzione, con uno sdoppiatore multi-diametro integrato per l’uscita dell’aria che facilita la realizzazione della canalizzazione e una resistenza sostituibile e ispezionabile senza dover svuotare il
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prodotto. La pompa è proposta in cinque modalità di funzionamento selezionabili dall’interfaccia. La modalità Green, grazie alla quale la macchina lavora esclusivamente in pompa di calore, con temperatura dell’aria in ingresso tra -5 e 37 °C. Con la funzione Boost la macchina lavora contemporaneamente in pompa di calore e resistenza elettrica da 1,5 kW per la massima velocità di riscaldamento (massimo 75 °C), disattivandosi al raggiungimento della temperatura impostata. Nella modalità Auto Aquanext apprende i tempi di riscaldamento e ottimizza il funzionamento di pompa di calore e resistenza in modo da ottenere il miglior compromesso di performance e comfort. Per le situazioni di assenza dal luogo di funzionamento dello scaldacqua, grazie alla funzione Voyage si possono impostare i giorni di assenza durante i quali lo scaldacqua rimarrà spento, attivandosi solo per rendere disponibile acqua calda nel giorno di ritorno, mentre la protezione dalla corrosione e dal gelo continua a essere assicurata. La modalità di funzionamento Antilegionella infine, porta mensilmente la temperatura dell’acqua a un valore di 65 °C, per un intervallo di tempo idoneo a evitare la proliferazione batterica nel serbatoio e nelle tubazioni.
la quanta acqua mediamente viene giornalmente consumata, tenendo conto delle variazioni di consumo nei diversi giorni della settimana; inoltre, memorizza quando si lava la biancheria, quante volte si usa la lavastoviglie, la frequenza di bagni e docce i cui consumi d’acqua incidono sul consumo totale. I microprocessori memorizzato il tutto e l’addolcitore sa se la disponibilità di acqua addolcita è sufficiente per il giorno dopo e quindi rigenera la sera la quantità di acqua necessaria per il giorno successivo. Il programma tiene sotto controllo anche il consumo di sale. www.cillichemie.com
Moduli di contabilizzazione di calore
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ontrolli presenta i nuovi moduli di contabilizzazione “ConBOX” particolarmente adatti per la gestione del riscaldamento e condizionamento in grandi condomini, in quanto destinati alla misurazione e alla ripartizione dei costi relativi ai consumi di ciascuna unità abitativa.
www.chaffoteaux.it
Addolcitori automatici
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illichemie ha introdotto sul mercato la nuova gamma di addolcitori “Cillit-Parat Cyber” che, grazie a un programma gestito da microprocessori, memorizza la durezza totale dell’acqua e quindi imposta adeguati cicli di lavoro. Infatti, l’addolcitore, impostata la durezza totale dell’acqua, sa quanta acqua erogare tra due rigenerazioni e statisticamente calco-
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I moduli sono distinti in due modelli principali a seconda del diametro (3/4” per CB01 e 1” per CB02), che possono essere personalizzati per venire incontro alle più svariate esigenze impiantistiche, garantendo la massima integrazione con la logica dell’impianto termico. Dotati di interfaccia M-Bus sono in grado di inviare i dati a un concentratore dislocato in posizione accessibile all’addetto alle letture oppure trasmettere i dati in remoto. www.controlli.eu
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NEWS Valvole di bilanciamento
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l bilanciamento di un impianto di riscaldamento o di raffrescamento con diverse utenze è determinante per il suo corretto funzionamento. Allo scopo Comap offre una vasta gamma di valvole sia filettate in bronzo sia flangiate in ghisa. Le prime a flusso avviato, “serie 750” e “serie 751”, sono utilizzate quando è necessario un preciso bilanciamento delle reti grazie a 40 posizioni possibili regolazioni. I valori di portata e di perdita di carico possono essere facilmente misurati e memorizzati con il manometro differenziale digitale, che in memoria contiene l’insieme delle curve relative alle valvole Comap e di altri produttori. La connessione tra valvola e manometro è facilitata grazie alla presenza di serie degli attacchi piezometrici a connessione rapida; inoltre, la corretta regolazione può essere messa in sicurezza attraverso la piombatura del volantino. L’ampia gamma di misure disponibili, da 3/8” a 2”, rende queste valvole ideali per bilanciare reti idrauliche dove le temperature in gioco sono comprese tra -25 e +110 °C e la pressione massima è 16 bar. Invece, le valvole flangiate in ghisa (“serie 751B” e “serie 750B”) sono particolarmente indicate per il corretto bilanciamento di grandi impianti idrici, di riscaldamento, sanitari e di climatizzazione. Anch’esse hanno attacchi piezometrici rapidi e piombatura del volantino. Sono disponibili nelle misure da DN 32 a DN 300 mm e l’applicazione è consentita con pressione massima di 16 bar e temperatura da -10 a +110 °C. www.comapitalia.com
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le uscite di controllo e degli allarmi. In questo modo è possibile avere sotto controllo tutte le informazioni necessarie, senza bisogno di accedere al menù di programmazione. www.eliwell.it
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osma è un’azienda specializzata in prodotti e soluzioni personalizzate per l’ecosostenibilità e l’efficienza energetica dei processi manifatturieri. In particolare, nella linea Aria Losma presenta novità per i sistemi di aspirazione per nebbie oleose, micronebbie e fumi: le serie “Darwin” e “Galileo” saranno infatti equipaggiate con motorizzazioni a basso consumo elettrico in classe di efficienza IE2, mentre le serie “Icarus” e “Galileo” saranno ampliate con l’aggiunta di una versione compatta, a ridotto consumo ener-
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getico, per uso su macchine di piccole dimensioni e applicazioni speciali nei settori della microelettronica, alimentare e della cosmesi. Icarus XS (nella foto) comprende una prefiltrazione con un deflettore e un prefiltro metallico, entrambi lavabili, il filtro 100% naturale Green, brevettato da Losma e un filtro finale personalizzabile. Anche questo prodotto offre una riduzione del consumo elettrico tramite una motorizzazione monofase, con una potenza installata contenuta. Galileo 250 è un aspiratore per nebbie oleose molto compatto con ottime performance a livello di efficienza di filtrazione e manutenzione rapida. Si monta agevolmente a bordo macchina su impianti di piccole dimensioni. Anche sul versante della filtrazione lubrorefrigeranti Losma propone soluzioni in linea con le nuove esigenze di sostenibilità sempre più presenti nel settore della macchina utensile. La serie di depuratori ad alto battente di liquido Master, si completa con l’inserimento di una nuova versione, “Eco”, a tappeto autopulente, che elimina di fatto il consumo di materiale a perdere. Al prodotto “Superfilter” viene aggiunto un nuovo modello ad altissima efficienza per una superfiltrazione per volumi di liquidi medio alti. Nella serie “Spring” viene inserito il prodotto “Spring Compact”: un sistema filtrante autopulente a tamburo che non utilizza media filtranti a perdere, nato per risolvere il problema dei depositi in vasca. I prodotti Losma si caratterizzano per efficienza energetica tramite motori in classe di efficienza di IE2 e la riduzione nei costi di smaltimento (riciclaggio lubrorefrigeranti, filtri autopulenti, filtri lavabili e riutilizzabili), contribuendo ad abbassare i costi di esercizio. www.losma.it
Gruppo di sicurezza
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afe” è il nome del nuovo gruppo di sicurezza realizzato da Officine Rigamonti che garantisce la massima efficienza agli impianti di riscaldamento. Costruito in ottone anticorrosione, l’apparecchio è allo stesso tempo: valvola di sicurezza, per sfogare le pressioni eccessive dell'acqua in circolo; valvola di sfiato aria, per liberare l'impianto da sacche d'aria che possono causare rumori e corrosioni; manometro, per controllare la pressione del liquido; sistema rompivuoto, per favorire la manutenzione svuotando rapidamente l'impianto. Interessanti sono l'integrazione di manometro e valvola di sfiato al rubinetto di intercettazione, per consentire eventuali sostituzioni senza bloccare l'intero impianto, e la possibilità di ruotare il manometro di 360° per facilitarne l'installazione. www.officinerigamonti.it
molto più ampia la possibilità di scelta in fase sia di sviluppo della ingegnerizzazione sia di costruzione. La possibilità di applicare una finestra di differenti dimensioni sul coperchio della custodia consente una lettura dall’esterno della strumentazione installata nella custodia. La seconda serie, a coperchio avvitato, realizzata anch’essa in lega di alluminio “copper free” e in acciaio inox dispone di 45 differenti modelli dimensionali. Esecuzioni personalizzate con prolunghe e oblò sono sempre più richieste da clienti che prevedono un numero maggiore di strumenti in campo. La bassa temperatura di esercizio (fino a -50 °C) fa di questa serie un elemento preferenziale per impianti ubicati in aree molto fredde. www.pepperl-fuchs.it
Compressori a bassa pressione
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el 2010 Robuschi aveva presentato la gamma dei compressori “Robox Screw”, progettati per coniugare le caratteristiche intrinseche del
compressore a vite alle esigenze di affidabilità e semplicità del mondo della bassa pressione. A distanza di un anno l’azienda ha completato la gamma con modelli in grado di raggiungere 2,5 bar (g) di pressione e da 840 a 10.500 m3/h di portata. La versione Low Pressure, che si differenzia per un layout semplificato e pressione massima di 1 bar (g), è destinata a diventare la soluzione ottimale per gli impianti di depurazione. I compressori Robox Screw sono la risposta di Robuschi alle richieste di clienti sempre più alla ricerca di prodotti con bassi consumi energetici e impatto ambientale ridotto. www.robuschi.it
Custodie antideflagranti
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ue sono le principali famiglie di custodie che rappresentano il portfolio Pepperl+Fuchs nel settore delle esecuzioni antideflagranti Ex d: la “serie EJB” e la “ s e r i e GUB”. La prima serie comprende custodie con coperchio flangiato, in lega di alluminio “copper free” oppure in acciaio inox (tutte certificate Atex) con oltre 40 differenti dimensioni di custodie per entrambi i materiali è in grado di soddisfare la quasi totalità delle richieste per gli impianti. Un altro vantaggio è quello di poter montare all’interno della custodia e al suo esterno diverse tipologie di componenti rendendo
Commessa per Siad Macchine Impianti in Algeria
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iad Macchine Impianti ha acquisito un importante ordine per la fornitura di compressori destinati alla “stabilizzazione off-gas” per un grande progetto nel bacino Berkine in Algeria. Il cliente è un’autorevole società italiana che opera a livello internazionale nel settore dell’oil & gas. La fornitura comprende due compressori API618, con potenza installata di oltre 1,7 MW ciascuno. Lo sviluppo del progetto si è basato sulla massima attenzione alle esigenze di ergonomia e di semplificazione delle operazioni di manutenzione, nonché alle normati-
ve internazionali in materia. Siad Macchine Impianti seguirà, oltre alla realizzazione del progetto, ogni fase dell’installazione, che include spedizione, assistenza durante l'installazione, test, avviamento e training del personale tecnico. Con questo importante ordine Siad Macchine Impianti consolida la propria presenza nel mercato algerino. www.siadmi.com
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NEWS Sensore di visione
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ritecnica presenta “Visor” (acronimo di Vision Sensor), nuova famiglia di sensori di visione di Sensopart. Si tratta di un potente object detector, un versatile code reader e un innovativo solar sensor.
Il processore di ultima generazione e le ottiche custom realizzano un connubio perfetto tra velocità e precisione: rilevamento del contorno in soli 30 ms, scalabilità dell’immagine, alta profondità di campo, filtri antidisturbo, algoritmi combinabili, inseguimento oggetti, 10 linee di I/O programmabili, Ethernet ed RS422. L’apparecchio offre funzionalità innovative, come la decodifica multipla 1D e 2D (fino a 5 differenti codici per immagine acquisita) e algoritmi per il controllo oggetti, che consentono di verificare l’integrità del prodotto oppure di validare date di scadenza e numeri di lotto. Questo nuovo sensore è particolarmente indicato per il controllo di qualità delle celle in silicio fotovoltaiche.
venire la propagazione delle fiamme e del fumo attraverso i condotti per la ventilazione e il condizionamento. Le nuove serrande tagliafuoco della Trox “FKA-EU” ed “FKRS-EU” rispettano la normativa europea UNI EN 1366-2, recepita dalla legge italiana con i decreti del 16 febbraio 2007 e del 9 marzo 2007. Le serrando possono essere installate su pareti e soffitti solidi (cemento) e su pareti divisorie leggere (cartongesso) in posizione remota rispetto alle pareti stesse. Sono progettate affinché la chiusura avvenga automaticamente, sia tramite rottura del fusibile tarato a 72 °C, sia tramite azionamento del meccanismo termoelettrico. Inoltre, sono integrabili con il sistema di controllo dell'edificio attraverso lo standard di comunicazione per serrande tagliafuoco “Troxnetcom”. www.trox.it
Collettore solare termico
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agner & Co Solar Italia ha progettato e realizzato il nuovo
www.tritecnica
Serrande tagliafuoco
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e serrande tagliafuoco sono componenti d’impianto utilizzati per compartimentare gli ambienti e pre-
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collettore solare termico “Euro L42 HTF” che coniuga prestazioni elevate a costi contenuti. Sviluppato pensando alle caratteristiche climatiche dei Paesi dell'area mediterranea, per una efficiente produzione di acqua calda sanitaria e ridotti tempi di ritorno dell'investimento, il collettore garantisce efficienza massima del 78% in soli 8 cm di spessore. Pertanto, è ideale per essere installato su edifici di pregio e su tetti inclinati. Il telaio in alluminio navale resiste al-
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l'atmosfera marina e la guarnizione del vetro in gomma EPDM con angoli vulcanizzati garantisce affidabilità nel tempo resistendo a grandine, neve e infiltrazioni di acqua piovana. La conformazione idraulica con tubi collettori a serpentino permette di collegare fino a 5 elementi in batteria. Altra caratteristica è l’assorbitore in alluminio saldato al laser su un registro in rame, cosa che aumenta l’efficienza termica. www.wagner.solar.com
Suite di progettazione
“A
utodesk Plant Design Suite” di Autodesk è destinato alla progettazione di impianti e alla generazione della documentazione di processo: modellazione, disegno, revisione e coordinamento. Questo permette di progettare in modo rapido ed efficiente sfruttando la potenza e la facilità d’uso di AutoCAD. La nuova suite è disponibile in tre versioni: Standard, Premium e Ultimate. La prima supporta il disegno in 2D, la progettazione P&ID, il piping e i diagrammi di strumentazione; è utilizzata per creare, modificare e gestire il P&ID. La seconda aggiunge alle altre versioni: Plant3D 2012, NavisWorks Simulate 2012 e Autodesk Revit Structure 2012 per la modellazione 3D, la progettazione strutturale, la generazione dei layout e la visualizzazione. Infine, la terza aggiunge alle precedenti versioni Autodesk Inventor 2012 e NavisWorks Manage 2012 per la progettazione di parti meccaniche, skid e il calcolo delle interferenze. www.autodesk.it
NEWS Automazione per cancelli a battente
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ame, azienda leader nel settore dell’automazione, della sicurez-
za attiva e del controllo degli accessi automatici presenta “Fast40”, automazione con motore di tipo irreversibile, ideale per movimentare cancelli a battente con ante fino a 2,3 m e 200 kg di peso. Evoluzione dell’automazione Fast, il nuovo dispositivo è provvisto di una nuova elettronica, integrata al motore, che esercita infatti un controllo totale sull’automazione e consente l’autodiagnosi dei dispositivi di sicurezza; inoltre, è dotata di display di programmazione integrato
Tubi per riscaldamento e acqua calda sanitaria
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tubi Raxofix della Viega sono composti da un tubo interno di PE-Xc, uno strato di alluminio e un rivestimento esterno di PE-Xc. La resistenza interna conferisce ottime proprietà di piegatura che, nelle dimensioni minori, è possibile anche a mano. Sono estremamente resistenti alla pressofusione e alle elevate temperature richieste dalle normative. Trovano quindi applicazioni sia negli impianti di riscaldamento che in quelli di produzione di acqua calda sanitaria. Il sistema Raxofix dispone di una gamma completa di raccordi di bronzo abbinati a supporti di PPSU. L’elevata qualità di questi raccordi, realizzati con un particolare processo produttivo di fusione a
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con la capacità di memorizzare fino a 250 codici diversi. La doppia porta USB permette, invece, di effettuare il download e l’upload dei dati e di semplificare le procedure di setting dell’impianto. La connettività è uno dei punti di forza dell’automazione: grazie alla predisposizione per il collegamento a una linea Bus dedicata all’home automation, Fast 40 è in grado di connettersi direttamente con il sistema domotico di Came. In questo modo è possibile gestire l’automazione in maniera semplice e intuitiva direttamente dal touch-screen di casa o dall’esterno, tramite Iphone o Ipad, con la libertà di personalizzarne tutte le funzioni operative e avere sempre la completa informazione dello stato dell’impianto. L’automazione Came è alimentabile attraverso il sistema di pannelli solari Zeroe ed è dotata della funzione di risparmio Sleep Mode che permette di ridurre i consumi di energia del 80% quando il motore non è in servizio. www.came.it
colata, permette di ottenere geometrie particolarmente favorevoli al passaggio del flusso, rendendoli idonei al trasporto di acqua sanitaria. Semplicemente attraverso il taglio del tubo, l’inserimento sicuro in battuta grazie alle finestrelle di controllo della profondità e la pressatura radiale, si realizzano giunzioni rapide, sicure e durevoli. Infine, Raxofix, come tutti i sistemi Viega, permette di individuare con facilità un raccordo inavvertitamente non pressato, attraverso il dispositivo di sicurezza SC-Contur.
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www.viega.it
Tester per ricerca guasti
“V
ibration Tester Fluke 810” della Fluke è un innovativo strumento per la ricerca di guasti che, mediante un’esclusiva tecnologia diagnostica, permette di identificare e classificare rapidamente i problemi meccanici delle apparecchiature. L’interfaccia intuitiva è facile da configurare e da utilizzare: richiede solo l’inserimento di informazioni base dell’impianto note all’operatore, come il numero di giri e la potenza; inol-
tre, la funzione Info Integrata offre suggerimenti mirati per configurare ed eseguire misure in un formato semplice da utilizzare. È possibile utilizzare lo strumento per risolvere problemi o per controllare lo stato di funzionamento dell’impianto (come l’allineamento, il disallineamento, il disequilibrio e l’usura dei cuscinetti). Fornisce risposte immediate confrontando le misurazioni effettuate con migliaia di dati memorizzati. www.fluke.it
Caldaie murali a condensazione
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aster 3 ” , “Thesi 3” e “Micra 3”, nella versione tradizionale o a condensazione, sono le nuove caldaie murali progettate dalla Hermann per rispondere a tutte le esigenze di comfort e di acqua calda sanitaria, per impianti sia nuovi sia esistenti. Master 3 è dotata dell’esclusivo Aquaspeed Plus, brevetto
Hermann che permette di scaldare 200 litri di acqua in meno di 5 minuti. Thesi 3 si distingue per Aquaspeed, sistema che garantisce acqua calda immediatamente. Micra 3 è la murale istantanea, disponibile anche in versione System Boiler, con unità bollitore da 100 o 150 litri oppure bollitore solare da 300 o 500 litri. Hermann propone da sempre prodotti di comprovata tecnologia senza però trascurare esigenze di manutenzione e installazione, avendo previsto un pannello frontale per accedere alla componentistica, un nuovo gruppo idraulico e una diversa posizione degli attacchi idraulici DIN, utile anche in caso di sostituzione. Le caldaie rientrano nelle migliori classi sia per consumi energetici sia per le basse emissioni inquinanti. www.hermann.it
Software per la gestione dei carrelli
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M STILL presenta in Italia il nuovo FleetDataServices, pacchetto applicativo studiato appositamente per garantire un monitoraggio costante della flotta dei carrelli elevatori, ottimizzando gli interventi manutentivi e riducendo i costi. Con questo pacchetto è possibile raccogliere, analizzare e archiviare online i dati relativi ai carrelli, al loro utilizzo e funzionamento e al conducente. Fanno parte di FleetDataServices i prodotti software FleetManager 4.x, STILLReport e STILLProActive. FleetManager 4.x offre ai clienti la possibilità di controllare e pianificare al meglio l’utilizzo del carrello e gli interventi manutentivi, ottimizzando e razionalizzando la gestione dei mezzi da parte dei differenti conducenti.
Per quanto riguarda il controllo dell’utilizzo del veicolo per il trasporto interno, il cliente ha la possibilità di abilitare una specifica persona autorizzata all’utilizzo di un determinato tipo di carrello per svolgere un incarico predefinito. Il software verifica l’autorizzazione all’accesso tramite un chip, un tesserino elettronico oppure un pin corrispondente al relativo veicolo sul quale viene di volta in volta inserito un profilo conducente. Inoltre, i guasti sono documentabili tramite il crash recorder opzionale. Organizzazione, analisi e ottimizzazione della flotta dei carrelli: ecco ciò che STILLReport è in grado di offrire. Tramite questo software supportato via web, OM STILL consente ai clienti di avere una visione d’insieme semplice e veloce dell’intera flotta di carrelli. STILLReport è suddiviso in tre livelli: organizzazione, analisi e ottimizzazione. Con STILLProActive OM STILL garantisce ai clienti una maggiore disponibilità dei carrelli. In caso di guasti, i codici d’errore generati vengono trasmessi dal carrello direttamente a OM STILL. In questo modo si genera un canale di comunicazione diretto con il servizio di assistenza clienti OM STILL, che riceve l’informazione in tempo reale e mette i dati a disposizione del tecnico, che è così in grado di individuare la fonte di errore prima di recarsi presso il cliente ed, eventualmente, portare già con sé il pezzo di ricambio necessario. Il risultato è ovviamente la minimizzazione del tempo di ricerca dell’errore sul posto e l’ottimizzazione degli interventi di assistenza. Il cliente può inoltre seguire all’interno dell’applicazione internet tutte le fasi di lavorazione, a partire dall’arrivo della comunicazione fino alla partenza del tecnico, ottenendo così la massima trasparenza. www.om-pimespo.es
Tubo interamente riciclabile
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arigi Industry testimonia il suo impegno ambientale con la realizzazione di un flessibile a uso sanitario e alimentare che, oltre a preservare la potabilità dell’acqua, risulta interamente riciclabile.
Con il prezioso aiuto di alcuni fornitori, il reparto Ricerca e Sviluppo di Parigi Industry è andato alla ricerca di nuovi materiali che non rilasciano sostanze nocive a contatto con l’acqua potabile e che allo stesso tempo garantiscono un miglioramento delle caratteristiche di resistenza meccanica del prodotto finito, senza ovviamente perdere di visita la facilità di installazione. Denominato Termopar®, il tubo è realizzato in poliuretano, la materia prima comunemente impiegata nella produzione di tubi per il settore alimentare e medicale che garantisce resistenza all’idrolisi, ottima tenuta anche alle temperature più alte, potabilità totale e garanzia di un utilizzo sicuro nel tempo. Il Termopar®, a differenza di altri prodotti realizzati con materiali riconducibili a prodotti termoplastici, ha una flessibilità identica ai tubi di gomma, resiste, con acqua a 90°C, a pressioni superiori anche ai tradizionali tubi in gomma. Termopar® è stato il precursore dei tubi per uso sanitario conformi alle disposizioni del DM 174, il Regolamento Ministeriale concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano, ancor prima che lo stesso entrasse in vigore nel luglio 2007. Grazie alle sue caratteristiche di assoluto rispetto dell’acqua e dell’ambiente, il Coperto da una garanzia di 10 anni,il tubo è disponibile nei diametri dal DN 6 al DN 13 ed è corredato di bussole in acciaio inox anticorrosione e di raccordi in ottone o materiale plastico. www.parigispa.com
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conoscere per crescere attualità tecnica
economica
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novità produttive
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PER INFORMAZIONI: A.S.A. Azienda Servizi Anima S.r.l. - tel 02.45418.200 - fax 02.45418.240 - www.anima.it (sezione pubblicazioni)
INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 655 – 1° Quindicina di novembre 2011 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 673 (dicembre 2011) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 17 – 24 gennaio 2011 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 664 (gennaio-febbraio 2011) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2011) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 665 (marzo 2011) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it
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LISTINO PREZZI
MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 655 (Piazza di Milano)
1a QUINDICINA DI NOVEMBRE 2011
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