l'Industria Meccanica n. 680, settembre 2012

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679 luglio/agosto 2012

Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

680 settembre 2012 Fondata nel 1919

Pubblicazione mensile tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e

Ulisse per ANIMA, riposizionarsi in ottica internazionale Sicurezza gas, adeguamento degli impianti

Roma, 26 giugno 2012 Apparecchiature per il trattamento dell’acqua: attuazione del DM 25 Edilizia, ecco come si può crescere

NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia



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L’INDUSTRIA MECCANICA

SOMMARIO

Settembre 2012 - n. 680

Pensa da solo e metti in discussione l’autorità (Timothy Leary 1920-1996) in copertina ANSALDO ENERGIA - Via N. Lorenzi, 8 - 16152 Genova - Italia - Tel + 39 010 6551 - Fax + 39 010 6556209

Pubblicazione mensile tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it In redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Carlo Fumagalli - fumagalli@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (10 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - abbonamenti@asa-srl.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Reggiani S.p.A., Brezzo di Bedero (VA) È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione.

Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi.

ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397

DONNE E UOMINI AL TIMONE Sistema Confindustria e altre organizzazioni 25 nuovi cavalieri del lavoro ANIMA/Ulisse L’esigenza di un riposizionamento competitivo in un’ottica sempre più internazionale Marcello Antonioni

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ANIMA Sicurezza gas, piano straordinario per l’adeguamento degli impianti 14 “Air everywhere”, aria compressa nella vita quotidiana, industriale e professionale 22 Intervista a Roberto Balma, Presidente di Compo L’impegno dell’Associazione verso rendimento e risparmio energetico 23 Intervista a Giorgio Moro, Presidente di Aqua Italia ECONOMIA Tecnologie e investimenti, “road map” di Anie per il cambiamento e la crescita, 27 Giuseppe Bonacina e Carlo Fumagalli IlMercato dell’inox a caccia di opportunità

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ANIMA/UCOMESA 18 Edilizia: ecco come si può crescere Carlo Fumagalli

APPROFONDIMENTI TECNICI 37 a cura dell’Area Tecnica ANIMA con la collaborazione di Paolo Colaiemma Presidente di Climgas ANIMA/UCC Impatti normativi per costruttori e utilizzatori di caldareria Alessandro Maggioni

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ANIMA/TIFQ Attuazione del nuovo Decreto Ministeriale n. 25

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RECENSIONI

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FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 49 • Mostra Convegno Expocomfort 2014 • Brasile, India e Russia nel mirino di Made in Steel • Le novità di Save 2012 • È on line il nuovo Samoter forum MERCATO • Ansaldo Sistemi Industriali acquisita da Nidec Corporation 31 • Thermadyne cambia nome in Victor Technologies 43 • Albertengo panettoni sceglie Abb 46 • Mission Antarctica 2048 47 • Sviluppo internazionale del Gruppo Ab 47 • Viteria e bulloneria e ora anche molle 48 NEWS

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ANIMA/UCIF 26 L’importanza dell’associazionismo Marcello Zinno ANIMA/COAER 30 Il settore apparecchiature e impianti aeraulici punta sull’efficienza energetica Mara Portoso ANIMA/FORMAZIONE Chi ha paura dell’accordo Stato-Regioni? Gabriele Marchesan e Emmanuele Biroli

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La storia delle ruote L’industria italiana della ruota, cenni storici A cura delle aziende UCIR INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 663 – 1° Quindicina di luglio 2012

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DONNE E UOMINI AL TIMONE

25 NUOVI CAVALIERI DEL LAVORO In concomitanza con il 2 giugno, Festa della Repubblica, sono stati nominati dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, per premiare l’eccellenza dell’imprenditoria italiana. Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno ai cittadini italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. Fra i nuovi Cavalieri del Lavoro Roberto Balma. Sposato e padre di due figlie, Roberto Balma viaggia continuamente in tutto il mondo, sia per lavoro sia per passione. Cinquant’anni, torinese, laureato in Economia e Commercio, Balma rappresenta una storia di successo, un caso emblematico di come il ricambio generazionale costituisca un valore aggiunto per un’impresa storica. È Presidente e Amministratore Delegato di Nu Air SpA a Robassomero (TO), azienda specializzata nella realizzazione di compressori e di sistemi per aria compressa e primo produttore al mondo di compressori a pistoni per uso industriale. Ha sviluppato l’impresa di famiglia con acquisizioni e ampliamento del mercato. Opera oggi con tre stabilimenti in Italia e due in Cina, con oltre 1500 dipendenti. Esporta in 180 paesi l’88% del fatturato, ed è presente con rappresentanze in Francia, Polonia, Portogallo e Usa. Roberto Balma è stato eletto recentemente Presidente di Compo (Associazione Costruttori Compressori, Pompe ed Accessori per il trattamento aria e gas compressi), federata ANIMA.

Cavaliere del Lavoro anche Clara Maddalena, classe 1955, Presidente e Amministratore Delegato della Maddalena Spa di Povoletto. “È un riconoscimento che mi onora e mi gratifica – ha commenta Maddalena, sposata e madre di due figli, come donna impegnata su più fronti, oltre che nella cogestione con mio fratello Franco di un’azienda familiare della storia quasi centenario”. Maddalena Spa è un azienda di famiglia all’avanguardia nella produzione di sistemi di misurazione dei liquidi. Produce 2 milioni di pezzi all’anno, dai contatori per uso domestico ai misuratori industriali più elaborati. Il 50% della produzione è destinato all’export, in particolare in Cina, Giappone ed Estremo Oriente. Occupa 115 dipendenti. La certificazione di qualità Iso 9001 conferma il livello elevato di tutti gli standard del “sistema azienda Maddalena”. Maddalena SpA è socia ACISM (Associazione Costruttori Italiani Strumenti di Misura per gas, carburanti ed acqua), federata ANIMA.

ONORIFICENZE

Il 2 giugno nell’occasione della festa della Repubblica, il Prefetto di Pordenone ha consegnato a Giuseppe Blandino il diploma dell’Onorificenza dell’ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Blandino è il titolare della Labcert, laboratorio metrologico associato Ucisp (Unione Costruttori Italiani Strumenti per Pesare), federata ANIMA. È un diploma istituito nel 1951, primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.

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LUIGI GALDABINI È IL NUOVO PRESIDENTE DI UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Scorso giugno è stato eletto all’Assemblea Generale UCIMU-Sistemi per produrre, Luigi Galdabini come Nuovo Presidente per il biennio 2012-2013. Laureato in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Milano, Galdabini dal 1990, è amministratore delegato della Galdabini Spa. Nominato, nel 2004, membro del Consiglio direttivo di UCIMU, dal 2005 ad oggi, è stato vice presidente dell’Associazione. In ambito confindustriale ricopre anche la carica di presidente del Gruppo aziende meccaniche di Univa. Luigi Galdabini sarà coadiuvato dai vicepresidenti: Massimo Carboniero (OMERA Chiuppano VI), Giulio Maria Giana (GIUSEPPE GIANA, Magnago MI), e Riccardo Rosa (ROSA, Rescaldina MI). I tre vicepresidenti fanno parte del Comitato di Presidenza che comprende anche l’Immediate Past President Giancarlo Losma (LOSMA, Curno BG), e il tesoriere Pier Luigi Streparava (STREPARAVA, Adro BS), Past President della associazione.

ETTORE RIELLO CONFERMATO PRESIDENTE DI VERONAFIERE Ettore Riello è stato confermato Presidente di Veronafiere per il triennio 2012-2015. È stato eletto all’Assemblea dei Soci dell’Ente lo scorso 29 giugno. Riello è al suo secondo mandato, dopo quello 2009-2012. Il nuovo CdA è composto da 5 membri anziché 9. Sono stati nominati nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente, Ettore Riello, in qualità di Presidente, Guidalberto di Canossa, in qualità di Vice Presidente, Damiano Berzacola in qualità di Vice Presidente, Barbara Blasevich e Marino Breganze in qualità di Consiglieri. Per il Collegio dei Revisori sono stati designati come presidente Carlo Alberto Murari e come componenti effettivi Alfonso Sonato e Luciano Giarola.

MARCELLA PANUCCI NUOVO DIRETTORE GENERALE CONFINDUSTRIA Dal 9 luglio Marcella Panucci è il nuovo Direttore Generale di Confindustria. Marcella Panucci nata a Vibo Valentia, laureata in Giurisprudenza presso l'Università Luiss Guido Carli. Nel 1999 ha perfezionato gli studi allo University College of London nell'ambito del programma di ricerca "The Role of Economics in EC Competition Law". Nel 2004 ha conseguito il Dottorato di ricerca in "Disciplina della libertà della concorrenza" presso l'Università di Perugia. La sua carriera professionale in Confindustria inizia nel 1995 e prosegue fino al 2011, intervallata da un'esperienza presso la Commissione europea a Bruxelles. Ha rappresentato Confindustria in molte sedi istituzionali a livello nazionale e internazionale, partecipando a Comitati e Commissioni istituiti, tra gli altri, dai Ministeri della PA e della Semplificazione, dell'Economia e delle Finanze, della Giustizia, da Borsa Italiana, dall'OCSE e da Business Europe. Da novembre 2011 a luglio 2012 è stata Capo della Segreteria tecnica e Consigliere economico del Ministro della Giustizia Paola Severino, dove ha svolto attività istituzionali e legislative, anche presso organismi europei e internazionali (Consiglio UE, New York Stock Exchange, FMI, Banca Mondiale).

ESTHER BERROZPE VICEPRESIDENTE MERCATI EUROPEI WHIRLPOOL EMEA Esther Berrozpe, spagnola di 42 anni, è stata nominata vicepresidente mercati europei di Whirlpool EMEA. Sposata con un figlio, è laureata in Economia & Business Administration all’Università di San Sebastian. Entrata in Whirlpool nel 2000, è stata prima direttore marketing e trade marketing Iberia, poi direttore Brand & Value Brands e direttore Category Food Preparation per l’Europa; nel 2008 il passaggio a Whirlpool Nord America, nella sede di Benton Harbor, prima come general manager cooking, poi vice presidente product business e, fino a oggi, vice presidente brand product business. La sede sarà nel centro Operativo Europeo a Comerio (Varese), dove ha già lavorato dal 2003 al 2008. A Berrozpe riporteranno tutti i capi dei mercati europei (Sud Europa, Francia, UK, Paesi Nordici, Polonia, Germania, Benelux), il gruppo dei clienti chiave europei, le vendite a Ikea, il customer service e la funzione centrale di strategia dei mercati e vendite online.

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DONNE E UOMINI AL TIMONE MARIO DE SANTIS È IL NUOVO RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE DI EREDI GNUTTI METALLI Mario De Santis, è stato nominato Responsabile delle Risorse Umane e dei Servizi Generali di Eredi Gnutti Metalli. Lo scorso maggio, è subentrato a Luigi Santini. Mario De Santis, giunge in Eredi Gnutti Metalli dopo aver ricoperto ruoli nelle Risorse Umane, in importanti società sia italiane che multinazionali attive in vari settori, dai servizi all'industria. Luigi Santini nella lunga e proficua esperienza ha saputo supportare con professionalità e responsabilità l’azienda. Eredi Gnutti Metalli esprime a Luigi Santini i più sentiti ringraziamenti per l'attività svolta.

ROSARIO ROMANO È IL NUOVO PRESIDENTE DI ANIE SICUREZZA Le aziende associate ad ANIE Sicurezza, hanno scelto Rosario Romano come nuovo Presidente per il biennio 2012-2014. Rosario Romano, napoletano, è attualmente titolare della Romano Srl, dal maggio del 1998 ha rivestito, per quattro mandati, la carica di Consigliere Nazionale del Direttivo ANIE-ANCISS. Nel maggio del 2011 ha ricevuto dalla Questura di Napoli l’Attestato di Benemerenza per la Legalità, in virtù del contributo tecnologico da lui fornito nella risoluzione di numerose indagini. Dopo un biennio difficile, il settore industriale di ANIE Sicurezza pare aver superato la crisi, con un fatturato totale nel 2011 pari a 1.919 milioni di euro, in crescita del 4,9% rispetto al 2010. Il programma di Rosario Romano prevede, in particolare: l’ampliamento della base associativa e della rappresentatività per gli operatori della sicurezza, la valorizzazione delle categorie professionali, il dialogo con le multinazionali per progetti di filiera.

MATTEO MARINI ALLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE ENERGIA (CONFINDUSTRIA ANIE) Matteo Marini è il nuovo Presidente dell’Associazione Energia di Confindustria ANIE, l’organismo che unisce oltre 360 aziende elettromeccaniche attive in Italia, che offrono tecnologie per la produzione, trasmissione, distribuzione dell’energia elettrica e per le applicazioni industriali. Matteo Marini veneziano, occupa dal giugno del 2009 la posizione di Direttore Generale, Regional Division Manager Mediterranean e Local Division Manager Power Products Italia in seno ad ABB Spa. L’industria elettromeccanica italiana, che fornisce le tecnologie per le reti infrastrutturali di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, è uno dei comparti storici di eccellenza tecnologica all’interno del manifatturiero nazionale. Influire, rappresentare e dare servizi. Queste le parole-chiave poste alla base del nuovo mandato di Matteo Marini.

MASSIMO PERALDI NUOVO RESPONSABILE COMMERCIALE PER GIACOMINI SPA Giacomini SpA, ha nominato Massimo Peraldi responsabile commerciale per il mercato del nord Italia. Peraldi collabora con Giacomini da 18 anni come consulente tecnico-commerciale, ed ha maturato quindi una significativa esperienza lavorando a contatto con distributori, installatori e progettisti termotecnici. Peraldi ha accettato di mettere le sue competenze al servizio di una nuova sfida, andando a confrontarsi con un mercato che- seppur condizionato dalla difficile congiuntura economica- è ritenuto strategico e presenta un notevole potenziale di crescita. Le aree coordinate da Massimo Peraldi sono Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagne e Marche.

ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI ANIMA ED EVENTO PUBBLICO Si terrà il 9 ottobre a Milano presso l'Hotel Melià l'Assemblea privata dei Soci ANIMA (ore 9.45-10.45) a cui farà seguito un evento pubblico (h.11.00-13.00). Titolo dell'evento sarà: “Mech in Italy: la sfida tecnologica italiana. Il benchmarking che fa bene al Paese” Interverranno: Sandro Bonomi - Presidente ANIMA Giorgio Squinzi - Presidente Confindustria Marco Fortis - Vice Presidente Fondazione Edison Per informazioni ed iscrizioni: eventi@anima.it

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ANIMA/ULISSE “Ulisse per ANIMA” è la guida per monitorare le opportunità sui mercati mondiali

L’esigenza di un riposizionamento competitivo in un’ottica sempre più internazionale Competitivi nel mondo: per le imprese italiane della meccanica varia sta diventando sempre più cruciale la sfida dell'internazionalizzazione. Le difficoltà dell'economia italiana impongono di saper cogliere tutte le opportunità di crescita che, nel prossimo futuro, i mercati esteri potranno offrire. Gli strumenti per comprendere e cogliere queste opportunità esistono già, e sono accessibili anche alle piccole e medie imprese: dossier di analisi mercati, survey, focus group, affiancamento consulenziale.

MARCELLO ANTONIONI, ECONOMISTA STUDIABO

L’

economia italiana sta attraversando una fase di profonda crisi. L'elemento più preoccupante è sicuramente la prevista debolezza della domanda di manufatti sia sui mercati dell’Europa occidentale che, soprattutto, sul mercato italiano. Le più rosee previsioni collocano nel 2014 un possibile significativo recupero della domanda italiana di manufatti e valutano solo in leggera crescita, nel prossimo futuro, la domanda di manufatti sui mercati europei. Particolarmente colpite risultano, in questa fase, le Piccole e medie imprese, che hanno in molti casi nell'Europa il loro (quasi) unico mercato di vendita e limitati strumenti e risorse per attuare strategie efficienti di differenziazione verso i nuovi competitori. Non vi è ombra di dubbio che questa crisi potrà essere completamente superata soltanto quando saranno rimosse le cause che ne sono alla base. Questo potrà avvenire solo nel medio lungo periodo e solo attraverso un cambiamento radicale dei molti istituti che rendono difficile, in diversi paesi della Comunità Europa (e in modo particolare in Italia) la realizzazione di una efficiente economia della conoscenza. Nel frattempo, la sopravvivenza del ricco tessuto di Pmi

manifatturiere italiane è legata alla loro capacità di saper individuare le opportunità di domanda che si presentano al di fuori dei tradizionali mercati, offrendo prodotti “differenziati” rispetto a quelli prodotti dai paesi di recente industrializzazione. La necessità di monitorare costantemente l'evoluzione della domanda e del posizionamento dei concorrenti L'individuazione delle opportunità di domanda e la definizione di strategie vincenti di differenziazione non possono che basarsi sulla maggior conoscenza possibile dei mercati esteri e delle loro dinamiche. In un contesto di forti cambiamenti, sia in termini di intensità che di velocità, l'esperienza, da sola, rischia infatti di non essere più un driver decisionale affidabile. Si ravvisa, quindi, la necessità di monitorare l’evoluzione della domanda nei diversi mercati e il posizionamento dei concorrenti, in termini di quote e di prezzi praticati. In particolare appare importante per le imprese italiane riuscire a monitorare l’evoluzione a livello internazionale della componente di domanda “alto di gamma”, a maggiore valore aggiunto e più riparata dalla concorrenza dei paesi di più recente industrializzazione.

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ANIMA/ULISSE 30

1 000 900

20

800 700

10

600

0

Alta Medio Alta Media Medio Bassa Bassa

500 400

-10 Domanda Mondiale

300

Esportazioni italiane

200

-20

100 0

-30

1993 1997 2001 2005 2009 1991 1995 1999 2003 2007 2011

1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011

Figura 1 - Tassi di variazione medio annui (in dollari) domanda mondiale ed esportazioni italiane di meccanica varia ed affine (Fonte: Banca Dati Ulisse)

Figura 2 - Evoluzione domanda mondiale di meccanica varia ed affine per fascie di prezzo (miliardi di dollari) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

La miniera di informazioni presente nei dati di commercio internazionale Una significativa base di conoscenza sui mercati esteri può essere ricavata dal vasto insieme di dati riguardanti i flussi di commercio internazionale. La Divisione Statistica dell'Onu ha raccolto e messo a disposizione complessivamente un miliardo di osservazioni annuali riguardanti gli scambi commerciali tra paesi Onu di oltre 5000 prodotti. Ogni osservazione contiene sia il dato del flusso in valore (dollari) che quello in quantità (sia in kg che in una unità di misura supplementare per il singolo prodotto). Dall'analisi di questi dati possono essere ricavate informazioni preziose sulle dinamiche in essere nella domanda nei diversi mercati, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, fornendo indicazioni in termini sia di opportunità di domanda sia di possibilità di creare valore attraverso differenziazioni di prodotto.

le imprese italiane un importante sostegno alle vendite, in un contesto di crescente debolezza del mercato italiano. Nel 2011 le esportazioni italiane di meccanica varia e affine hanno così potuto registrare un forte incremento (+18,7% in dollari), dopo le difficoltà del biennio precedente. Va soprattutto sottolineato come la crescita del commercio internazionale di meccanica varia e affine stia vedendo il forte sviluppo di una domanda di prodotti di alta qualità (figura 2): nel 2011 la domanda mondiale di fascia alta di prezzo è cresciuta di circa il 30% (in dollari, tabella 1), quella di fascia medio alta di prezzo del 27,7% (in dollari). Tale risultato appare peraltro confermare un trend in atto da diversi anni: nel corso dell'ultimo decennio la quota sul commercio mondiale delle fasce alta e medio alta di prezzo è passata dal 30 al 40% (prezzi correnti, figura 3). Nel 2011 la domanda di importazioni di meccanica varia e affine di fascia alta è risultata pari, a livello mondiale, a qualcosa come 265 miliardi di dollari. In particolare, si segnala la forte crescita di una domanda di importazioni di fascia alta in Cina (nel 2011 pari a 25,6 miliardi di dollari), Corea del Sud (9,1 miliardi di dollari), India (7,6 miliardi di dollari), Russia (6 miliardi di dollari), Australia (6 miliardi di dollari), Brasile (5,1 miliardi di dollari).

Il commercio mondiale di meccanica varia e affine per fasce di prezzo Il commercio internazionale di prodotti di meccanica varia e affine sta evidenziando elevate opportunità di crescita. Nel 2011 la domanda mondiale del settore è cresciuta a tassi significativi (+20,7% in dollari, figura 1), offrendo al-

Tabella 1: Tassi di variazione medio annui (in dollari) della domanda mondiale di meccanica varia e affine per fasce di prezzo (Fonte: Banca Dati Ulisse) 1991-2000

2001-2005

2006-2010

2011

Alta

9,7

11,0

13,4

30,1

Medio alta

8,1

13,2

9,6

27,7

Media

5,8

13,9

3,0

17,3

Medio bassa

9,2

6,9

9,5

11,2

Bassa

11,2

7,6

13,9

12,9

Totale

7,6

11,8

7,7

20,7

10

L’Industria Meccanica - Settembre 2012


Contestualmenzio degli anni 100% te, a fronte della 2000 le esporta90% tenuta in termini zioni italiane ave80% relativi della favano una quota di scia bassa e medomanda mon70% dio-bassa di diale compresa 60% Alta prezzo(1), la fascia tra il 15 e il 20%: 50% Medio Alta media di prezzo la concorrenza Media 40% tende a ridursi in portata nel nuovo Medio Bassa termini relativi: secolo da paesi a 30% Bassa la sua incidenza più basso costo 20% sulla domanda del lavoro ha 10% complessiva è, spiazzato le im0% infatti, passata prese italiane, fa1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 dal 50% del cendo scendere 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2005 al 39% del la quota italiana 2011. sulla fascia meFigura 3 - Evoluzione delle quote di esportazioni italiane di meccanica varia e affine per fasce di Questo segmen- prezzo (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse) dio bassa di doto di domanda è, manda fino al peraltro, quello su cui le imprese italiane sono maggior6,8% del 2011. In particolare, sulla fascia medio bassa in apmente focalizzate: quasi il 60% dell'export italiano di mecpena sei anni la Cina è passata dal 19,5% (dato 2005) al canica varia e affine va a servire la domanda di fascia me31,8% del 2011, segnalando un suo aumento significativo di dia di prezzo (figura 3). competitività anche su questa fascia di prezzo. Sulla fascia media di prezzo le esportazioni italiane detenIn secondo luogo, il posizionamento delle esportazioni itagono oltre il 10% della domanda mondiale di Meccanica liane appare sub-ottimale alla luce delle opportunità che si Varia ed Affine (prezzi correnti, figura 5). stanno venendo a creare sulla fascia alta di prezzo. Pur rapUn tale posizionamento delle esportazioni italiane, benché presentando ormai quasi il 30% della domanda mondiale, sostanzialmente in tenuta negli ultimi anni, appare sub-otla fascia alta di prezzo rappresenta ancora soltanto il 15% timale per due ordini di motivi: delle esportazioni italiane (prezzi correnti, si veda di nuo• perché la domanda di fascia media sta crescendo meno vo la figura 5). delle altre; Nel 2011 la quota di domanda mondiale di fascia alta sod• perché potrebbe accadere lo stesso “spiazzamento” comdisfatta dall'export italiano è stata di appena il 4% (prezzi petitivo che è avvenuto sulla fascia bassa e soprattutto mecorrenti, figura 5). La fascia alta di domanda mondiale è indio bassa. vece fortemente presidiata da Germania (18,5% nel 2011), Sulla fascia medio bassa di prezzo, ad esempio, fino all’iniStati Uniti (15,5%), Giappone (10,3%) (2). (1) In particolare, nel periodo 2008-2011 la fascia bassa di prezzo ha aumentato la propria incidenza, denotando una crescente polarizzazione della domanda internazionale di meccanica varia e affine tra basso di gamma, da un lato, e alto di gamma, dall'altro (2) Da segnalare che esiste anche una quota in crescita di domanda mondiale di alto di gamma servita da export cinese, che nel 2011 è risultata pari al 2.3% del totale di fascia alta.

Figura 4 - Quote % di commercio mondiale dell'Italia (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

Figura 5 - Quote % di commercio mondiale dell'Italia per fascia di prezzo (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse)

Settembre 2012 - L’Industria Meccanica

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ANIMA/ULISSE Sembra, quindi, emergere sui mercati internazionali una immagine riconosciuta dei prodotti di Germania, Stati Uniti e Giappone quali “top di gamma”, a cui tende a corrispondere, in misura crescente, un premium price; contestualmente, l'Italia appare “attardata” nel suo percorso di riposizionamento. Tali evidenze sembrano segnalare la necessità di allargare il perimetro dell'azione commerciale delle imprese italiane oltre ai tradizionali mercati dei paesi sviluppati, proponendo i propri prodotti in quei mercati che possono essere in grado di valorizzarne la qualità. Il mercato europeo continuerà a rimanere debole anche nel prossimo futuro perché gran parte delle risorse saranno orientate al rientro dei debiti sovrani. Ma fuori dell'Europa

non mancheranno opportunità. I prezzi elevati delle materie prime stanno trasferendo ricchezza verso i paesi produttori. Questa ricchezza coinvolgerà progressivamente sempre più ampi strati di popolazione creando le basi per la formazione di una domanda significativa anche di prodotti di qualità. Parallelamente, la crescita delle attività manifatturiera nei paesi di nuova industrializzazione genererà risorse che porteranno anche questi mercati a esprimere una domanda di prodotti di qualità. Questa analisi conferma, peraltro, come già ora queste “nicchie” di mercato appaiano sempre più significative, dimostrandosi in grado di risultare altamente attrattive per l’offerta delle imprese italiane di meccanica varia e affine.

“Ulisse per ANIMA”: la guida per monitorare le opportunità sui mercati internazionali della meccanica varia e affine

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er guidare le imprese italiane della meccanica varia e affine sui mercati internazionali, è nato “Ulisse per ANIMA”, un ampio set informativo sul commercio internazionale con un dettaglio elevato di prodotto, mercato e fascia di prezzo. Il servizio, sviluppato da StudiaBo, Valore Impresa e Aderit, in collaborazione con la Federazione ANIMA, ha i seguenti elementi distintivi: • un elevato dettaglio merceologico, con un livello per codice doganale prodotto fino ai 6 digit; • un elevato dettaglio di mercato e paese esportatore, con la possibilità di misurare, per un dato prodotto, il livello medio e il posizionamento di prezzo dei diversi paesi concorrenti su un dato mercato; • la possibilità di una elevata periodicità temporale (base mensile) di aggiornamento delle informazioni; • il carattere strutturato e tra loro omogeneo delle informazioni, che rende la lettura cross-market particolarmente consistente. “Ulisse per ANIMA” può essere d'aiuto a una impresa della meccanica varia e affine per: • minimizzare il costo di raccolta informazioni, indirizzando la raccolta informazioni verso mercati a più alto potenziale per prodotto e modello di business aziendale; • verificare il proprio posizionamento competitivo sui mercati esteri già serviti, in termini di performance di vendita e posizionamento di prezzo rispetto alla media dei concorrenti presenti su quel dato mercato.

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Il primo bisogno soddisfatto da Ulisse è quello di supportare una Pmi in una “pre-selezione” dei “paesi mercato” verso i quali orientare i propri investimenti di internazionalizzazione. La prima fase di un processo di internazionalizzazione consiste, infatti, nell'acquisizione delle informazioni di base necessarie per attuare il processo stesso. Queste informazioni (lista di possibili interlocutori locali, normative del paese, strutture logistiche utilizzabili e relativi costi, segmentazione territoriale del mercato, ecc.) hanno un costo elevato e risulta opportuna una loro acquisizione solo dopo aver ristretto ad alcune unità i paesi di interesse. La scelta dei paesi di interesse può essere fatta utilizzando le informazioni Ulisse. Un altro bisogno che Ulisse è in grado di soddisfare è quello di offrire a una Pmi un benchmark per monitorare le proprie performance di vendita su un dato mercato estero sul quale già opera. Questa attività può consentire all'azienda di verificare in che misura la propria strategia di internazionalizzazione su quel mercato stia risultando vincente. In estrema sintesi, Ulisse può consentire, da un lato, un abbattimento dei costi di raccolta delle informazioni a supporto dei processi di internazionalizzazione di una PMI e, dall'altro, una focalizzazione delle risorse a disposizione dell'azienda verso quei mercati che presentano le maggiori potenzialità di successo.


Dossier e Portale “Ulisse per ANIMA” Oggi è disponibile il portale Ulisse per ANIMA (anima-ulisse.studiabo.it), in cui il sistema Ulisse è veicolato alle aziende della Meccanica Varia ed Affine nella forma di schede (“dossier”) a punti. Il Dossier Prodotto riporta una serie di informazioni utili a cogliere le potenzialità in termini di esportazioni italiane per un dato prodotto. Il Dossier Mercato evidenzia le caratteristiche di un determinato mercato mondiale per un dato prodotto. Il Dossier Produttore documenta la competitività di un paese produttore estero nei confronti degli esportatori italiani per un dato prodotto. Tutti gli associati ANIMA dispongono di 400 punti omaggio che possono utilizzare per accedere al servizio. Per informazioni e/o per richiedere le proprie credenziali di accesso riservate: eventi@anima.it, ulisse@studiabo.it Le survey “Ulisse per ANIMA” Le survey Ulisse per ANIMA sono finalizzate alla raccolta dei bisogni - in termini di servizi e di strumenti - delle imprese della Meccanica Varia ed Affine nell’ambito dei propri progetti di internazionalizzazione. Come si svolgono? Tramite l'area riservata del portale Ulisse per ANIMA, una azienda può compilare il questionario di indagine relativo ai propri bisogni in materia di internazionalizzazione La compilazione di un questionario consente ad una azienda utente del portale Ulisse per ANIMA di guadagnare punti extra gratis utilizzabili per la consultazione dei Dossier Ulisse, ma soprattutto può consentire un continuo adattamento dei servizi Ulisse per ANIMA agli effettivi bisogni delle imprese. Per informazioni: eventi@anima.it, ulisse@studiabo.it Focus Group “Ulisse per ANIMA” Sono sessioni libere, nella forma di tavole rotonde, tra imprese ANIMA, di uno stesso settore o filiera, in fase di perlustrazione di nuovi mercati. Tali incontri possono fornire elementi utili per una pre-analisi delle opportunità offerte dai mercati internazionali per prodotti di interesse Ecco come si svolge un Focus Group: 1. Presentazione di alcune ipotesi di lavoro su possibili opportunità di mercato per i prodotti di interesse delle aziende partecipanti 2. Open Discussion per domande e opinioni non su dati sensibili aziendali. Ogni azienda partecipante viene omaggiata di un “Libro Ulisse commentato”, una sintesi dei temi principali dall'incontro, corredati dai dati Ulisse, che l'azienda potrà utilizzare quale primo capitolo di un ipotetico business plan di internazionalizzazione Prossimi appuntamenti già programmati dei Focus Group Ulisse sono l’11 settembre a Bologna e il 12 settembre a Milano. Per informazioni e/o per iscrizioni: eventi@anima.it, ulisse@studiabo.it Consulenza “Ulisse per ANIMA” È un servizio erogato direttamente e in modo dedicato dal Team Ulisse alle aziende ANIMA interessate. Tale servizio è finalizzato a supportare una azienda ANIMA nell'ottimizzare le risorse economiche e umane a disposizione dei propri processi di internazionalizzazione, concentrandole laddove sono ipotizzabili i ritorni più elevati. La Consulenza Ulisse per ANIMA prevede i seguenti moduli di intervento a catalogo. - Modulo A: “Supporto al monitoraggio risultati commerciali mercati esteri”: è un intervento finalizzato a supportare una azienda nel verificare il proprio posizionamento commerciale sui mercati internazionali già serviti e nel definire eventuali azioni correttive. - Modulo B: “Supporto alla selezione di nuovi paesi mercato ad alto potenziale”: è un intervento finalizzato a selezionare alcuni mercati obiettivo non ancora serviti dall'azienda e individuati come ad alto potenziale in relazione ai punti di forza dell'azienda Per informazioni: eventi@anima.it, ulisse@studiabo.it Presto on line anche BlogUlisse Dalla miniera di informazioni rappresentata dal sistema Ulisse nascerà a breve BlogUlisse, l’evoluzione editoriale e analitica per offrire un supporto concreto al riposizionamento delle Pmi in un'ottica sempre più internazionale. BlogUlisse sarà una piattaforma internet di condivisione di conoscenze ed esperienze, al servizio dei processi di internazionalizzazione di una Pmi. I contenuti di BlogUlisse saranno strutturati secondo tre dimensioni: per Merceologia, Mercato e Area Tematica. Una redazione di esperti settoriali e paese, supportata dal sistema Ulisse, metterà a disposizione propri contributi di conoscenza ed esperienza per un dato settore o paese, consentendo ad un utente di poter raccogliere ed eventualmente condividere liberamente con altri utenti elementi utili ad un ragionamento sulle opportunità ed opzioni di internazionalizzazione.

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ANIMA Appuntamento a Roma, Camera dei Deputati, per il Club della Meccanica; un’occasione per promuovere la cultura e la conoscenza del settore

Sicurezza gas, piano straordinario per l’adeguamento degli impianti L’iniziativa tenutasi a Roma il 26 giugno scorso ha portato all’attenzione di parlamentari, associazioni di categoria e operatori del settore idee per il rinnovamento secondo canoni di efficienza energetica, del parco degli impianti gas industriali, per migliorarne qualità e sicurezza.

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NIMA, la Federazione della meccanica, si è confrontata con un ricco parterre politico alla Camera in merito al necessario adeguamento degli impianti a gas esistenti. L’occasione è stata suscitata dalla consultazione pubblica avviata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) per valutare le condizioni tecniche ed economiche della connessione degli impianti di produzione di biometano alle reti di gas naturale. ANIMA e le sue associazioni direttamente interessate Assotermica, Avr, Acism, Ucrs ne hanno discusso alla presenza di operatori dell’intera filiera, da Anigas al Cig a Confartigianato manutentori, e di parlamentari quali On. Vignali, On. Froner, On. Tortoli. Il parco impiantistico nazionale conta circa 21.600.000 unità (dati AEEG 2011). Oggi, in Italia, gli impianti domestici alimentati a gas sono in condizioni drammatiche: circa il 91% non è "a norma" e addirittura il 4,5% è potenzialmente pericoloso. Esistono inoltre circa 7 milioni di caldaie a gas precedenti alla marcatura Ce e tanti milioni di componenti e dispositivi "non adeguati". Tale situazione non è in grado di soddisfare gli obiettivi posti dall’Europa. ANIMA intende sempre più sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di stimolare l’adozione di un “Piano nazionale sulla sicurezza gas” - dichiara Sandro Bonomi, Presidente ANIMA - Tale iniziativa permette di rinnovare, secondo canoni di efficienza energetica, il parco degli impianti installati, migliorare la qualità della misurazione dell’utilizzo della risorsa gas, attraverso strumentazione di ultima generazione in grado di comunicare tempestivamente il livello dei consumi ai cittadini e ai gestori, incrementare ancora di più la qualità del già ottimo sistema di trasporto del gas, assicurando bandi di gara in cui il servizio post vendita della com-

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ponentistica sia valutato più importante del prezzo d’acquisto del componente stesso per favorire la velocità nella risoluzione delle interruzioni di erogazione - conclude il Presidente Bonomi - Interventi come questi vanno organizzati, programmati e seguiti in modo da consentire i migliori benefici per le famiglie, il sistema energetico nazionale, le industrie presenti in Italia e la filiera sul territorio”. L’adozione di un “Piano straordinario per la sicurezza gas” che coniughi adeguamento normativo a vincoli di efficientamento del sistema nel suo complesso comporta come conseguenza diretta la crescita dell’occupazione su tutto il territorio nazionale, miglior efficienza del sistema gas, diminuzione di costi per il Paese, minori disagi per i cittadini. L’iniziativa si inserisce nel contesto di quanto previsto dal Decreto Legislativo 3 marzo 2011, n. 28, che recepisce la 2009/28/Ce sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e si propone di favorire il raggiungimento degli obiettivi definiti a livello nazionale e contribuire alla crescita sostenibile del nostro Paese. In stretta relazione vi è il fatto che l’Europa sta definendo le caratteristiche delle specifiche di qualità dei gas naturali distribuibili in rete, al fine di favorire le condizioni per la creazione di un unico mercato competitivo del gas naturale. La precondizione indispensabile per attuare gli obiettivi europei è pertanto quella di partire dagli impianti utilizzatori. ANIMA e le sue associazioni avanzano come proposta un piano straordinario di accertamenti sugli impianti a gas esistenti, con una delibera i cui dettami siano scaglionati nel tempo e la conseguente messa a norma di quelli più vecchi, metterebbe in sicurezza l’ingente parco installato e porterebbe evidenti benefici per tutta la filiera. Senza contare


che una maggiore atten(25,1% delle abitazioni) zione per l’impianto nonmentre le abitazioni con ché una sua regolare maaltro tipo di impianto o nutenzione possono porsenza impianto fisso raptare ad un miglioramento presentano il 23,0%. del livello di rendimento Queste ultime, oltre a ed un abbattimento dei quelle con impianti che ricosti di gestione immediascaldano solo parti dell’atamente percepibili anche bitazione, contemplano all’utente finale. anche i sistemi di riscalSi è potuto così fare il pundamento attraverso pomto sulla sicurezza e prepe di calore o con il telesentare alcune proposte riscaldamento e i sistemi concrete che siano di saldi riscaldamento parziale vaguardia per l’utente fi- Figura 3: Evoluzione delle quote di domanda mondiale di meccanica varia e quali i caminetti, i termonale ed economicamente affine per fasce di prezzo (prezzi correnti) (Fonte: Banca Dati Ulisse) camini e le stufe. sostenibili per i privati e la Il combustibile o la modacollettività. lità di alimentazione più frequente è il gas (metano, di città Per quel che riguarda gli impianti termici, le abitazioni itao in bombole) nel 48,9% delle abitazioni, i liquidi (Gpl, galiane sono quasi totalmente dotate di sistemi per il riscalsolio, altri olii) rappresentano il 29,4%, i combustibili solidamento degli ambienti, ma le tipologie di impianto variadi (in massima parte legname o sue lavorazioni quali pellet no in misura notevole (fonte Cresme). Gli impianti termici e cippato) sono usati nel 14,5% delle abitazioni e l’energia più diffusi risultano quelli serviti da caldaia autonoma elettrica alimenta il 6,0% degli impianti domestici (pompe (51,9% delle abitazioni) seguiti da quelli centralizzati di calore, stufe ma anche radiatori e pannelli radianti).

I commenti di parlamentari e relatori a “L’Industria Meccanica” On. Laura Froner «Penso che le proposte emerse da questo incontro potranno essere interessanti anche per noi parlamentari: fonte di ispirazione per modifiche sia in chiave semplificatoria sia di miglioramento qualità e servizi al cittadino anche per quanto riguarda la sicurezza della trasmissione del gas. L’adeguamento degli impianti attualmente esistenti non è banale e assolutamente da non trascurare. Le proposte dovranno essere prese in considerazione perché, quando si parla di sicurezza cittadini di un servizio, non dobbiamo lesinare sul controllo e la qualità di impianti e componentistica messi in campo e a disposizione, ma invece lavorare perché venga migliorato il recepimento delle direttive europee su questo tema. La crescita comincia anche dalle piccole cose, come il miglioramento di qualità e sicurezza, e soprattutto la riqualificazione dell’esistente, e non, al contrario, il consumo ulteriore, soprattutto su un territorio come il nostro. Penso che siano risorse immediate e senza dubbio pratiche e concrete».

On. Raffaello Vignali «Le proposte di ANIMA sono molto condivisibili, noi abbiamo il doppio bisogno di creare sicurezza e efficienza energetica, oltre che sostenere una filiera produttiva molto importante per l’Italia. Un primo provvedimento può essere il nuovo decreto sviluppo, e il conseguente sostegno fino al 50% per le ristrutturazioni: è un primo passo molto importante, sicuramente un ottimo incentivo fiscale. Per entrare nel dettaglio delle tematiche toccate oggi, vorrei poter auspicare una nuova generazione di contatori. Sui contatori elettrici abbiamo quanto di più all’avanguardia nel mondo, organizzati via satellite, nel caso del gas continuiamo ad affidarci ai vecchi contatori a membrana, che hanno molto i problemi: non consentono di valutare che gas sia quello che passa, ad esempio, e inoltre sono meccanici e non possiamo pertanto staccarli immediatamente da una sala comando in caso di problemi. Una norma che obblighi una sostituzione con contatori più evoluti sarebbe un fattore importante La ricetta per la crescita è quella già individuata dal Presi-

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ANIMA dente Squinzi: la prima regola è semplificare. Abbiamo un tessuto produttivo sano e forte, dobbiamo metterlo in condizione di muoversi, e per questo ci vuole uno stato efficiente. In due parole? Creare un ambiente favorevole per l’impresa». On. Roberto Tortoli «Aprire il tema della sicurezza sugli impianti a gas è urgente e necessario. Per la Commissione Ambiente, di cui sono vice presidente, la questione non è stata oggettivamente affrontata. Ho sentito all’interno di questo convegno alcune idee che secondo me possono essere portate avanti immediatamente per sensibilizzare la politica su questi temi. Se devo pensare alla crescita non posso che dirmi preoccupato: il lavoro per la crescita è un tema centrale in Italia e Europa, e se l’Europa non capisce che la crisi è profonda e non reagisce nella maniera giusta il nostro paese non ce la farà». Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA In rappresentanza di ANIMA sono molto lieto di aver potuto assistere a un convegno sulla sicurezza gas, a cui a abbiamo partecipato sia come rappresentanti di produttori sia come produttori. Sono emersi spunti importanti riguardo all’idea di sicurezza come prevenzione, l’utilizzo materiali di qualità conformi a normative, e magari prodotti da manifattura italiana, visto che ogni euro investito un Italia è destinato ad aumentare l’occupazione. Altro punto importante è il contrasto alla contraffazione. Ho notato con piacere l’interesse dei Parlamentari e dei rappresentanti in Commissioni parlamentari. La loro nutrita partecipazione è a testimonianza della loro attenzione nel concepire il settore gas in Italia sempre migliore in tecnologie e risparmio energetico, un aspetto molto importante per la nostra Federazione, che, per quanto riguarda il solare termico, ha una tecnologia ad altissimo livello sia in Italia che nel mondo Le imprese per mantenere la loro competitività ed essere competitivi in Italia e all’estero, devono avere un habitat in Italia stabile e continuo riguardo a una serie di condizioni necessarie per costituire la competitività: come i rapporti di lavoro, la flessibilità negli investimenti e nell’ambiente legislativo giudiziario, ma soprattutto semplificazione, la ricetta migliore per superare i momenti di difficoltà. Francesco Castorina Direttore tecnico Cig Comitato Italiano Gas «Le proposte viste e presentate da Assotermica e sostanziate dagli altri interventi che si sono sviluppati durante l’incontro di oggi, ci trovano d’accordo e senza dubbio sono con-

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vinto sul fatto che debbano essere sostenute. È importante che una associazione di costruttori e una come il Cig, che fa normative, vadano d’accordo. Vuol dire una cosa: che la necessità c’è, è precisa ed è conosciuta. La ricetta per la crescita? Sicuramente quella di avviare verifiche e sostituzione degli apparecchi. È chiaro che non deve essere una misura punitiva per i cittadini, deve essere pensata e organizzata con molto criterio».

Alberto Montanini, Vicepresidente Assotermica La cosa più importante è la sicurezza. Ciò vuol dire anche tutela dell’ambiente e risparmio energetico, e tutela dei cittadini in ogni modo. Per fare questo ci vuole un piano organico di controlli delle riforme. Dobbiamo, insomma, accrescere la percezione del rischio da parte dei cittadini utenti, sostenendo ciò anche dal punto di vista degli operatori: intervenire con strumenti legislativi efficaci e comprensibili. Si parla tanto di crescita. Non ci può essere crescita senza regole semplice poca burocrazia e investimenti nello sviluppo. Non abbandoniamo la nostra tradizione di alta qualità, dobbiamo competere sulla alta qualità e dare libero sfogo al nostro genio e ingegno: per noi è fondamentale.

Luca Falco, Presidente Nazionale Confartigianato Manutentori Il convegno di oggi è un momento importante, perché mette assieme più operatori del settore gas e del settore impianti. Più operatori che lavorano insieme e scambiano le proprie idee in un momento di chiarimento, per avere una visione d’insieme e riuscire a mettersi nei panni degli altri. Questo ci ha permesso di capire cosa serve per migliorare gli impianti gas e la sicurezza dei nostri clienti. Perché questo è il nostro compito: garantire servizio, benessere e sicurezza. Cosa serve? Formazione professionale, crescita continua e costante di tutti gli operatori. È uno sforzo che le aziende devono fare e che gli deve essere riconosciuto. È importante perché altrimenti ricette per la crescita non ne esisterebbero. Se un imprenditore si impegna per formare il personale, ma opera in un mondo in cui chiunque può fare lo stesso senza una qualificazione è reale, le aziende che hanno voglia di crescere e investono in sicurezza subiscono una forte penalizzazione. C’è quindi bisogno che il mercato riconosca la qualità e la serietà degli operatori. Poi bisogna andare avanti a cercare idee innovative per fa capire l’importanza della sicurezza.

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ANIMA/UCOMESA Il 27 giugno scorso il convegno organizzato da Ucomesa al Palazzo delle Stelline di Milano

Edilizia: ecco come si può crescere Un incontro per suggerire una strada attraverso la quale si potrà evolvere un mercato da anni in forte crisi per mantenere viva l’industria. Fra i temi principali la lotta agli sprechi e la ricerca del valore per il cliente, innovazione tecnologica, razionalizzazione e valorizzazione della filiera produttiva. A convegno sono stati inoltre presentati i dati elaborati da Cresme relativi al comparto. A CURA DI CARLO FUMAGALLI

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gno con i settori complementari». n Italia il settore delle costruzioni è in crisi da anni, e Fra i relatori Alberto De Vizio, direttore di Atecap (Associadenuncia perdite importanti di occupati e carenza di zione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionaordinativi sia nel settore pubblico sia in quello privato. Soto), che, in rappresentanza di un mercato in cui la produno all’origine di questo disastro i mancati pagamenti da parzione ha subito un costante andamento negativo, calando te degli enti pubblici, una regolamentazione farraginosa e del 12,3% in tre anni, ha tratteggiato l’idea di una ricerca di complessa per gli appalti pubblici e per le licenze edilizie nuove logiche di marketing strutturale che rispondano a esipubbliche e private, il calo degli investimenti in infrastrutgenze in passato non adeguatamente considerate. In partiture, la stretta del credito e la riduzione di mutui». Così Lucolare privilegiando una logica di tipo qualitativo: «In pasca Turri, Presidente di Ucomesa (Unione Costruttori macsato le imprese si sono forse più adoperate a incrementare i chine edili, stradali, minerarie e affini), al convegno “Ediliricavi senza preoccuparsi dei costi da sopportare; la crisi crezia, come crescere e dove crescere”, organizzato a Milano do ci abbia costretti a riflettere su questo rapporto e a dare presso la sede di Ice (Istituto nazionale per il commercio maggiore attenzione anche ai costi di produzione verificanestero) il 27 giugno scorso. Un evento in cui i rappresendo se effettivamente i ricavi sono in grado di coprirli». E contanti del settore del macchinario e degli impianti per l’industria delle costruzioni si sono interrogati su quali siano tinua: «come insegnano tutti i più grandi esperti di econole vie adatte per dirigersi finalmente verso una crescita, fomia del mercato le fasi di crisi vanno vissute anche come calizzando quali siano le sinergie da attuare in favore deloccasione di rivisitazione degli schemi seguiti fino a quel le aziende di settore, e come far sentire la propria voce a momento; il mercato si avvia verso una fase di autoregolalivello istituzionale, in un momento in cui la crisi del commentazione che potrebbe portare all’emarginazione degli parto si sta ripercuotendo sulle operatori improvvisati, che, apvendite di materiali e macchiprofittando di basse barriere di nari – con la conseguente usciingresso, inquinano il settore ta dal mercato delle aziende con comportamenti non in limeno strutturate – portando i nea con quelli di una ripresa inproduttori italiani a puntare tutdustriale». to sull’export. In rappresentanza del mondo «Bisogna tornare a crescere in dell’asfalto, fra i relatori, StefaItalia» continua Luca Turri, «cano Ravaioli, direttore di Siteb, pire quali opportunità si pre(Associazione italiana bitume sentano non più guardando a asfalto strade): «Di innovaziouna segmentazione verticale ne tecnologica – ha spiegato – della rappresentanza, ma verso ne abbiamo tantissima, avviauna logica di filiera, alla vicita da anni, tuttavia non decolnanza con i nostri clienti e alle Tavolo dei relatori: da sinistra Luca Turri, Lorenzo Bellicini, la, perché il settore dell’indupolitiche sinergiche di soste- Francesco Curcio e Giancarlo Lamio stria meccanica collegata all’a-

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sfalto è implicitamente in correlazione a tutto il settore pubblico, di conseguenza l’innovazione tecnologica avrà successo quando si sbloccheranno le intenzioni di coloro che gestiscono la parte pubblica». E conclude: «L’innovazione tecnologica italiana è notevole, di alta qualità, va in direzione della sostenibilità, della riduzione degli sprechi, recupero materiali e risorse; è paradossale che in altri paesi, anche meno sviluppati del nostro, siano già operative». A illustrare poi una strategia per migliorare la competitività delle aziende di settore, Francesco Curcio, di Q&O Consulting. «Quanto è importante puntare sull’efficienza? Almeno quanto conta puntare sulla strategie» ha spiegato, «sono 2 facce della stessa medaglia: è corretto immaginare che prima si pensi di tarare il business su ciò che effetti-

vamente serve al cliente (sempre l’anello centrale della strategia dell’imprenditore). Fatto questo c’è da organizzare la propria risposta per essere il massimo grado efficiente e capace nel produrre esattamente quanto occorre». In definitiva, da un convegno organizzato per prendere coscienza che il mercato sta cambiando, e in cui è sempre più necessario indirizzarsi verso una maggiore efficienza, traspare una competenza distintiva in Italia nel pensare in modo innovativo a come organizzare una nuova offerta di mercato. I presupposti ci sono dunque, le capacità anche: «l’importante, per reagire ora» ha conclude Curcio, «è capire che per fare efficienza non c’è tempo per improvvisare, quello che andiamo a organizzare dev’essere buono al primo colpo». ❒

Scenari delle costruzioni e delle opere pubbliche tra riduzione e riconfigurazione del mercato D

urante il convegno, Lorenzo Bellicini, direttore Centro ricerche economiche sociali di mercato per l'edilizia e il territorio, ha presentato gli ultimi dati elaborati da Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio), definendo uno scenario delle costruzioni e delle opere pubbliche tra riduzione e semplificazione del mercato. Ha così commentato: «Rispetto all’andamento del mercato questi primi mesi del 2012 sono decisamente difficili, ma alcune indicazioni che provengono dal recente decreto sviluppo portano sicuramente a prevedere un miglioramento per quanto riguarda interventi di riqualificazione. Nel comparto delle opere pubbliche, all’interno di un quadro molto duro, è probabile che il sistema delle strade e soprattutto di alcune autostrade in concessione mostri quest’anno l’inizio di una fase di ripresa». E continua: «La stima che abbiamo elaborato (che ancora non tiene conto degli effetti di alcuni dei contenuti del decreto sviluppo,) mostra un settore delle costruzioni di fronte a una seconda fase di caduta. Legata alla crisi più generale dell’economia a questa guerra finanziaria in atto. Una forte incertezza che Inves men in nuove costruzioni blocca di fatto chi sarebbe di cui: in grado di investire in que- Residenziali sto momento. I problemi - Non residenziali private sono essenzialmente di - Non residenziali pubbliche spesa pubblica, di fascia di - Genio civile domanda debole, e di in- Inves men in rinnovo certezza, che condiziona di cui: - Residenziali così la domanda». - Non residenziali private

costruzioni sta vivendo è la peggiore crisi dal secondo dopoguerra. Secondo i dati del Cresme tra 2006 e il 2012 il settore delle costruzioni, escludendo il settore degli impianti delle energie rinnovabili, ha perso, a valori deflazionati, il 27% degli investimenti totali, il 41,7% delle nuove costruzioni e il 10,3% della manutenzione straordinaria del patrimonio esistente. Il settore più colpito è la nuova produzione di abitazione, dove la flessione si misurerà a fine 2012 con un -51% rispetto al picco 2006. Di contro l’unico comparto che mostra valori positivi è la manutenzione straordinaria dell’edilizia residenziale: +0,4% rispetto al 2006. Il 2012 vede un nuovo peggioramento del quadro di base: la seconda fase della crisi finanziaria e la recessione colpiscono un settore già in difficoltà, minando la capacità di reddito e di risparmio della domanda, la voglia di investimento e la disponibilità di credito. I dati dei primi mesi del 2012 mostrano un aggravamento della crisi che si misura da vari punti di vista: - Il mercato immobiliare da’ segnali di una nuova signifi2006

2011

2012

Vr.% 2012/ 2006 -41,7

Vr.% 2012/ 2011 -7,3

61.485

38.683

35.865

29.638

15.982

14.535

-51,0

-9,1

14.594

9.760

8.844

-39,4

-9,4 -10,1

4.046

3.028

2.723

-32,7

13.206

9.913

9.764

-26,1

-1,5

54.122

49.957

48.573

-10,3

-2,8

28.221

28.914

28.335

0,4

-2,0

12.731

11.346

11.028

-13,4

-2,8

4.047 3.042 2.641 -34,7 -13,2 - Non residenziali pubbliche Le costruzioni in un conte9.123 6.655 6.569 -28,0 -1,3 - Genio civile sto economico di nuovo in 115.606 88.640 84.438 -27,0 -4,7 TOTALE INVESTIMENTI recessione: nota Cresme La crisi che il settore delle Investimenti in costruzioni 2006-2012 per comparti di attività (milioni di euro deflazionati ’95) (Fonte: Cresme)

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ANIMA/UCOMESA TOTALE INVESTIMENTI Manutenzione ordinaria VALORE DELLA PRODUZIONE Impian energia nuove fon rinn. TOT. VALORE DELLA PRODUZIONE (1)

2006 1,1% 0,2%

2007 -0,5% 0,4%

2008 -4,7% -2,0%

2009 -9,3% -3,5%

2010 -7,9% 0,3%

2011 -3,2% -0,1%

1,0% -10,3% 0,9%

-0,4% 186,0% 0,3%

-4,2% 131,7% -2,9%

-8,3% 97,0% -5,9%

-6,5% 413,3% 13,4%

-2,6% -6,6% -3,5%

Investimenti in costruzioni e in impianti di energie rinnovabili al lordo degli impianti in nuove FER (Fonte: CRESME/SI)

cativa contrazione. Nel primo trimestre del 2012 il mercapiù grande di quello delle nuove costruzioni residenziali. to immobiliare registra una frenata delle compravendite del La dimensione degli investimenti in impianti di energie rin20%. Dal 2006 al 2011 le compravendite erano già diminovabili fotovoltaici, eolici e per biomasse, stimata dal Crenuite del 32%. Se la flessione dovesse confermarsi anche sme per il periodo 2006-2011 (stima che tiene conto di una nella seconda parete dell’anno, il comparto residenziale si nuova valutazione del Gse sulla produzione di impianti nel attesterà sulle 500.000 abitazioni compravendute contro le 2010), comporta una sostanziale modifica dello scenario 600.000 del 2011 e le 850.000 del 2007; stesso delle costruzioni, che nel 2010, grazie all’eccezio- i dati Crif-Assofin, evidenziano come da novembre 2011 nale boom degli impianti fotovoltaici, sarebbe addirittura a aprile 2012 la flessione delle richieste di mutui per l’accresciuto del 13,4%. Va detto che lo stesso boom, e il moquisto di abitazioni sia scesa dificarsi delle condizione di del 50% rispetto allo stesso peagevolazione rendono lo sceriodo dell’anno precedente; nario prospettico di questo set- e i segnali che arrivano dall’Itore più prudente, ma la censtat sulla produzione di matetralità e il peso delle energie riale per le costruzioni sono rinnovabili e dell’impiantistiparticolarmente negativi e mostica nel settore delle costrustrano nel 2012, ad eccezione zioni è destinato a continuare del calcestruzzo, un significatinel tempo. vo peggioramento in tutti i setL’analisi del quadro di cambiatori nell’ultimo trimestre 2011 mento del mercato mostra nele nel primo 2012. la riqualificazione un secondo Lo scenario di grave riduzione driver del nuovo ciclo di merdei potenziali di mercato, di cato. La domanda invece di scarsa liquidità e di difficoltà Lorenzo Bellicini, Direttore del Cresme guardare al nuovo “mette a di accedere al credito, oltre ai nuovo il vecchio”. Gli investiritardi nei pagamenti, in un clima di costante incertezza che menti privati in rinnovo e riqualificazione hanno risentito mina la fiducia degli investitori, si accompagna ad una della crisi in misura minore rispetto agli investimenti in nuoprofonda e rapida riconfigurazione del mercato. E le due ve costruzioni, hanno registrato una leggera crescita già nel componenti della crisi, riduzione del volume totale del 2011 e, nonostante le difficoltà del 2012, secondo le premercato e riconfigurazione del peso dei diversi compovisioni del Cresme traineranno il settore nel periodo 2012nenti, producono, come in una 2015. formula matematica una sola Nel quadro della riconfigurasoluzione: una forte selezione. zione del mercato vanno poi Una profonda selezione tipolocollocati anche i cambiamenti gica, territoriale, sociale e imdi relazione tra soggetti pubprenditoriale che colpisce il blici e soggetti privati. All’inpaese e il settore delle costruterno del settore delle opere zioni. Il settore delle costrupubbliche, i tradizionali apzioni non sta vivendo solo una palti di sola esecuzione sono contrazione, ma anche una vein continua diminuzione, ra e propria riconfigurazione, mentre i “nuovi mercati” (parun cambiamento strutturale. tenariato pubblico-privato, faPotremmo dire che un nuovo cility management che inteciclo delle costruzioni è già inigrano costruzioni e servizi ) reziato i fattori propulsivi del Palazzo delle Stelline di Milano dove si è svolto il convegno gistrano una fase di forte crenuovo ciclo non sono gli stesscita. si di prima. Nella nuova fase di mercato trovano poi valenza strategica Il dato più evidente, al quale possiamo qui accennare, è per il successo di impresa, la capacità di innovare da un laquello riguardante gli impianti per la produzione di enerto, e dall’altro, la capacità di cogliere le opportunità della gia da fonti rinnovabili (impianti Fer), un mercato che nelcrescita della domanda media all’esterno del mercato nal’ultimo triennio, quello più duro della crisi, ha vissuto un zionale, negli altri paesi dove la crisi non si sente o dove ❒ vero e proprio boom, fino a diventare nel 2010 e nel 2011 si stanno vivendo, addirittura, dinamiche espansive.

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L’Industria Meccanica - Settembre 2012


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ANIMA INTERVISTA A ROBERTO BALMA, PRESIDENTE DI COMPO

“Air everywhere”, aria compressa nella vita quotidiana, industriale e professionale Roberto Balma (Gruppo Nu Air) è stato eletto Presidente dell’Associazione Compo dall’Assemblea dei soci, il 23 aprile scorso, per il biennio 2012-2013 insieme a un consiglio direttivo così composto: Vice Presidente: Pierfrancesco Marra (Fiac SpA) Past President: Marco Fini (Fini SpA) Consigliere: Marco Berchialla (Nu Air Compressors and Tools SpA)

I

dati di mercato del settore compressori d’aria e pompe per vuoto alla fine del 2011 non erano incoraggianti. Come valuta la situazione arrivati a questo punto dell’anno? Il settore dell’aria compressa in Italia sta subendo una contrazione fortissima. Nel 2007 il nostro era il paese che per i compressori industriali aveva una domanda (in numero di pezzi) pari ai livelli del mercato americano e superiore a quello tedesco, con una taglia media dei prodotti più bassa degli altri paesi. Nel 2011 quel numero si è dimezzato. I primi sei mesi del 2012 segnano un calo del 30% rispetto al 2011. Sono numeri duri, eppure logici e razionali: riflettono il processo di deindustrializzazione che è in corso nel nostro paese. L’aria compressa entra in maniera trasversale su tutta l’attività industriale del paese, e conseguentemente patisce la congiunturale contrazione di domanda. Anche il comparto dei compressori professionali soffre, come pure quello degli hobbistici. Per quest’ultimo, tuttavia, nonostante un 2012 nettamente in calo, lo scarto rispetto al periodo pre-crisi non è stato così forte, poiché la curva della domanda del fai-da-te è molto flessibile e tende a innalzarsi man mano che i prezzi calano. Come uscire da questo quadro negativo? È un processo che riguarda la ripresa di tutto il paese. È logico che il nostro Sistema Paese stia entrando in crisi, non è più competitivo: bassi salari e alto costo del lavoro, burocrazia che non rende il paese attraente per gli investitori italiani ed esteri. Credo che il tasto su cui si dovrà puntare sempre di più sarà quello dell’innovazione tecnologica. In questo senso, stanno prendendo il via novità tecnologiche importanti? Sì, saremo decisamente portati all’innovazione. Così come

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L’Industria Meccanica - Settembre 2012

per tanti altri prodotti, anche il prodotto compressore è arrivato sotto la lente della Commissione Europea, per quel che concerne la progettazione eco-compatibile introdotta dalla Direttiva 2009/125/EC. Fin dal 2005, con la prima Direttiva Ecodesign 2005/32/EC, è stata identificata una lista di prodotti (in progressivo aggiornamento) candidati a divenir oggetto di questo tipo di progettazione: pensiamo agli elettrodomestici di uso comune, ai circolatori, ai motori elettrici. Ora tocca a noi. Proprio recentemente è stato lanciato il cosiddetto studio preparatorio che sarà la base per la redazione del Regolamento di progettazione specifico per il prodotto “compressore”. Le prime stime indicano – quale obiettivo – una riduzione del 30% dei consumi di energia elettrica nella produzione di aria compressa. Quello che emergerà da questo studio influenzerà il Regolamento e, conseguentemente, le scelte tecnologiche future, che dovranno privilegiare l’efficienza energetica. È chiaro che molto si dovrà fare sugli impianti di produzione e molto sulle tecnologie di prodotto. Gli effetti della Direttiva Ecodesign partiranno dalla famiglia di prodotti che hanno maggiori consumi di energia elettrica. I compressori hobbistici, per quanto molto presenti in termini numeri sul mercato, a causa del loro basso utilizzo e scarso consumo (rappresentano all’incirca l’1% di energia utilizzata nel campo dell’aria compressa), saranno presi in considerazione per ultimi, tra molti anni, mentre i primi ad essere presi in considerazione saranno i cosiddetti standard compressors (i compressori a pistone e vite lubrificati). Già abbiamo alcuni esempi di compressori che stanno andando nella direzione dell’efficienza energetica: i compressori a velocità variabile e i compressori oil-free a iniezione ad acqua.


I settori più disparati utilizzano più o meno intensivamente l’aria compressa. Eppure non sempre ci si sofferma a pensare da dove questa aria provenga. Quali gli obiettivi di Compo in un’ottica di promozione del settore e dell’utilizzo dell’aria compressa? L’aria compressa entra nella vita quotidiana più di quello che pensiamo. Eppure le sue applicazioni sono innumerevoli sia in ambito industriale e professionale sia nella vita quotidiana. Tutte le industrie, ad esempio, hanno un sistema di aria compressa (macchine utensili, sistemi di pulizia, gas di processo ecc). Pensiamo però anche alla vita di tutti i giorni: con l’auto ci spostiamo su pneumatici, ma anche solamente una partita di pallone sfrutta l’aria compressa. È una forma di energia poco conosciuta dal grande pubblico, eppure si tratta di una risorsa fondamentale: pensiamo alle tante linee di produzione dove è l’aria compressa a trasportare energia evitando il ricorso all’energia elettrica. Vorrei promuovere, per esempio, studi di settore e riuscire a diffondere maggiormente la consapevolezza nell’opinione pubblica che il settore dell’aria compressa rappresenta una parte importante del sistema manifatturiero italiano, e far emergere la sua importanza sia come elemento ma come fattore di sicurezza sia di risparmio di energia.

Quali altri aspetti intende approfondire in questo suo mandato di presidenza? Voglio dare un contributo significativo a Compo, con l’obiettivo di far crescere la rappresentatività dell’Associazione e rafforzarla affinché diventi portavoce della leadership mondiale dell’Italia sui principali tavoli decisionali nazionali e internazionali. Gli operatori italiani hanno tutte le carte in regola per essere maggiormente presenti a livello istituzionale, nazionale ed europeo, quali interlocutori privilegiati nella definizione delle politiche di settore e difensori degli interessi di un comparto importante per l’economia italiana. Sono convinto che il rilancio economico del nostro paese debba partire dalla sua base industriale. Fondamentale sarà inoltre aumentare e consolidare la base associativa dell’Associazione. In Italia abbiamo tante piccole aziende che potrebbero beneficiare di Compo, soprattutto per quanto riguarda le attività tecnico-legislative. Inoltre esistono multinazionali che negli ultimi anni si sono stabilite nel nostro Paese. Compo potrebbe essere anche per queste realtà il punto di riferimento per tutto quello che accade su suolo nazionale. Il mio impegno, come accennato, andrà verso il riconoscimento diffuso della rilevanza dell’aria compressa, sia in ambito industriale e professionale sia nella vita quotidiana attraverso azioni di comunicazione rivolte al settore professionale e industriale, così come al grande pubblico. C. F.

INTERVISTA A GIORGIO MORO, PRESIDENTE DI AQUA ITALIA

L’impegno dell’Associazione verso rendimento e risparmio energetico Giorgio Moro è il nuovo Presidente di Aqua Italia. In occasione dell'elezione è stato approvato anche il nuovo Statuto dell'Associazione Aqua Italia che prevede l'introduzione di un secondo vicepresidente. Tali ruoli verranno ricoperti, per il prossimo biennio, da Aldo Frati di Culligan, in qualità di vicepresidente ai rapporti interni e Lorenzo Tadini, come vicepresidente ai rapporti esterni.

I

dati di preconsuntivo 2011 evidenziavano una stabilità di produzione di impianti e prodotti per acque primarie industriali, e un calo di fatturato del 5% già nello scorso anno nel caso delle acque primarie civili. Come commenta questi dati a questo punto dell’anno? È fondamentale che riprendano i consumi e gli investimenti. La crisi c’è, è drammatica e ne siamo tutti coinvolti: inutile negarlo. Inoltre, da qui a fi-

ne anno, non è facile trovare elementi che possano far sperare in una svolta positiva. Di fatto a bloccare pesantemente la situazione italiana è la paura di investire, e non parlo soltanto di imprenditori, sono soprattutto i consumi ad essere in una condizione stagnante. La speranza, per uscire da questa spirale di crisi, è che a livello europeo si trovino soluzioni tali da infondere a tutti, cittadini e imprenditori, fiducia nel futuro.

Settembre 2012 - L’Industria Meccanica

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ANIMA Impianti, apparecchiature e prodotti per acque primarie industriali

Una precisazione riguardo al mercato: è avvantaggiato chi esporta al di fuori dell’Europa, in questo momento, anche per il settore rappresentato da Aqua Italia, i mercati del Far East, Middle East, ma anche Medio Oriente, hanno un’attrazione fortissima.

Produzione Esportazione 65

64,95

32,55

Consuntivo ‘10

Ci sono novità per quanto riguarda le normative, in particolare nel favorire il risparmio energetico? Aqua Italia è coinvolta nelle fasi di revisione della normativa tecnica che sarà alla base del nuovo Dpr riguardante rendimento e risparmio energetico negli edifici. Si tratta di un decreto che verrà ampliato per garantire un risparmio energetico per l’Italia, per le aziende, ma soprattutto per il privato, che godrebbe di incentivi per ristrutturazioni. Già oggi trattare l’acqua sanitaria e nei circuiti di riscaldamento degli edifici pubblici e privati (nuovi e rinnovati) è un obbligo. Aqua Italia, sta dunque, lavorando per rendere ancora più chiara ed estesa l’applicazione del trattamento dell’acqua in modo da conseguire un maggior risparmio energetico. Recentemente il comparto delle caraffe filtranti è entrato a far parte di Aqua Italia. Come pensa di integrare questo settore nell’Associazione? Sì, l’entrata del comparto è recentissima, ma l’integrazione è già avvenuta pienamente, seguendo un iter particolare: i produttori di caraffe filtranti entrati in ANIMA hanno infatti costituito un gruppo autonomo all’interno di Aqua Italia per poter trattare problemi specifici inerenti il loro prodotto. Hanno nominato un coordinatore interno e un tecnico che sarà il referente con il Ministero della Salute. Fanno parte di questo gruppo sia produttori italiani sia importatori, per un totale di sette aziende associate, che rappresentano oltre il 90% del mercato italiano, cifre non indifferenti insomma. Dopo un ottimo avvio, come si sta sviluppando la diffusione e l’uso delle “case dell’acqua”? come sta rispondendo il pubblico? La recente indagine condotta da Aqua Italia con Cra (Customized Research & Analisis Srl) testimonia il vasto gradimento degli italiani nei confronti delle Case dell’Acqua e Chioschi dell’Acqua. 212,52 Recenti valutazioni condotte con 177,1 Federutility hanno infatti evidenziato come si siano superate le 500 installazioni in tutta Italia e come

Impianti e apparecchiature per le acque primarie civili

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Consuntivo ‘10

L’Industria Meccanica - Settembre 2012

63

(Valori in milioni di euro) 33

33

Preconsuntivo ‘11

Previsioni ‘12

Elaborazione cio Studi ANIMA dicembre 2011

queste ultime contribuiscano a riavvicinare il consumatore italiano nei confronti dell’acqua di acquedotto. La collaborazione con Federutility è sempre stata molto positiva e, al momento, la nostra associazione è fortemente impegnata, con Federutility stessa, alla redazione di un “Manuale di corretta prassi igienica” sui Chioschi dell’Acqua e alla stesura, con il Ministero dell’Ambiente, di un Accordo di Programma che consenta di valorizzare ancora di più il trattamento dell’acqua in ambito pubblico, poiché consente, oltre che un risparmio alla casse di chi lo effettua, anche una riduzione importante nelle emissioni di CO2 e di rifiuti in genere. Quali i punti fondamentali del suo programma di presidenza? Sulla scia del mio predecessore, ho sicuramente intenzione mantenere programmi e iniziative già in essere, avvalendomi della collaborazione di tutti gli associati (a partire dai due vicepresidenti) per cercare nuovi associati e intensificare le attività di dialogo con quelli che sono meno presente nelle assemblee. Importante sarà riporre attenzione alla razionalizzazione delle spese: per questo sarà utile collaborare con la direzione di ANIMA nel prendere tutte le iniziative attinenti. Assumeremo inoltre e porteremo avanti tutte le iniziative volte a tutelare gli interessi dell’Associazione, compresa la difesa dai continui attacchi da parte di potentissimi gruppi di interesse che sono toccati (anche nel portafoglio) dalle nostre politiche commerciali. Politiche che sono trasparenti e, purtroppo, a causa delle nostre ancora limitate risorse, non adeguatamente pubblicizzate. E infine sarà nostra cura collaborare con i Ministeri della Salute e delle Attività Produttive e gli Enti di Normazione nella stesura di normative e regolamenti inerenti il nostro settore economico, in armonia con i regolamenti europei. C. F.

Produzione Esportazione 202 178

Preconsuntivo ‘11

195

178

Previsioni ‘12

(Valori in milioni di euro)

Elaborazione cio Studi ANIMA dicembre 2011


SEDE:

FILIALI: Ancona, Anzola, Bari, Caserta, Padova,Pavia, Reggio E.,Rimini,Roma, Treviso, Varese

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ANIMA/UCIF La ripresa, tema centrale dell’incontro degli associati Ucif del 10 luglio scorso

L’importanza dell’associazionismo Panoramica della sala dove si è tenuto l’incontro degli associati Ucif

Un’occasione per avere una panoramica, da un voce interna a Ucif, circa gli strumenti che le aziende hanno a disposizione – e che spesso non conoscono – per risollevarsi dalla crisi. La parola è stata affidata ad Ambra Redaelli, Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lombardia e socia Ucif (Rollwasch Italiana SpA). Fra gli obiettivi della vita associativa la rappresentanza della categoria sui diversi tavoli di settore per creare delle opportunità anche congiunte e la possibilità fornita agli associati di utilizzare i differenti canali disponibili per portare i temi nelle occasioni più proficue. MARCELLO ZINNO

I

l 10 luglio scorso il consueto incontro con gli associati ha rappresentato un’occasione di grande interesse per l’Associazione Nazionale dei Costruttori di Impianti di Finitura. In linea con i classici incontri definiti da Ucif (i “Mercoledì degli Associati” nei quali ci si confronta sui temi e sulle criticità del settore del trattamento delle superfici) l’Associazione ha voluto questa volta allargare i propri orizzonti e toccare tematiche a più ampio raggio, ma che risultano essere più vicini alle esigenze delle aziende. Nell’attuale scenario di mercato, infatti, le aziende del comparto della finitura, ma più in genere le aziende della meccanica, si trovano sempre di fronte a nuove sfide di business rendendo la risalita economica più complessa e la ripresa un miraggio difficile da identificare temporalmente. Di conseguenza uno dei temi più richiesti dalle aziende entrate in contatto con Ucif è stato quello degli strumenti messi a disposizione anche dal sistema confindustriale per aiutare le aziende a superare l’attuale difficile momento economico. A questo scopo Ucif ha organizzato un evento ad hoc in occasione del quale ha relazionato Ambra Redaelli che, oltre a far parte di Ucif tramite l’azienda Rollwasch Italiana SpA da lei diretta, è anche Presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lombardia. L’evento ha avuto un taglio trasversale riguardo i settori industriali e l’invito a partecipare è stato esteso a tutti gli associati della Federazione ANIMA: 24 presenze in rappresentanza di 16 diverse realtà imprenditoriali hanno partecipato attivamente e, anche con un certo stupore, hanno toccato con mano le diverse opportunità a disposizione soprattutto per le piccole e medie imprese italiane. Ambra Redaelli ha rotto gli indugi rafforzando l’importanza dell’associazionismo soprattutto in questo periodo. Ciò

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L’Industria Meccanica - Settembre 2012

ha vari obiettivi: rappresentare la categoria sui diversi tavoli di settore per creare delle opportunità anche congiunte, dare la possibilità agli associati di utilizzare i differenti canali per portare i temi nelle occasioni più proficue. Sono solo degli esempi di opportunità che ogni azienda aderente ad un’associazione di categoria può e deve cogliere. È stato rafforzato il concetto secondo il quale l’Associazione va “utilizzata” perché sempre più spesso si verifica che i problemi incontrati dalle aziende oggi nella loro quotidianità anticipano questioni legislative e normative di domani. Interessante il dato secondo il quale la meccanica ha superato il “made in Italy” come comparto rappresentativo del tasso di specializzazione dell’industria italiana, ma il Presidente ha voluto soffermarsi sugli strumenti per il credito a disposizione delle aziende, come le convenzioni con Confidi, il Fondo Italiano di Investimento e non ultimo per importanza le opportunità offerte dal private equity territoriale orientato sempre più su una scala temporalmente più lunga in modo da acquisire e diffondere una mentalità più imprenditoriale e costruttiva che incentrata su una redditività virtuosa nel breve. È stato infine sottolineato il tema dell’internazionalizzazione. Sempre più spesso internazionalizzare significa portare un pezzo del nostro Paese all’estero: in questa visione l’obiettivo che le aziende devono percorrere non è soltanto quello di “concludere un buon affare”, ma anche di costruire un’ottima immagine nel medio e lungo termine, perché non è solo con la ricerca di buone fonti di finanziamento che si intraprendono strade di successo ma anche con spirito imprenditoriale e una certa dose di innovatività, due doti che di certo non mancano al nostro Paese, come ❒ la storia ci ha insegnato.


ECONOMIA Discusse nell’Assemblea Annuale del giugno scorso le difficoltà dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana e le prospettive di sviluppo nel prossimo futuro

Tecnologie e investimenti, “road map” di Anie per il cambiamento e la crescita Il fatturato aggregato 2011 delle 1289 aziende associate ad Anie è stato di 71 miliardi euro, con una contrazione del 4,2% rispetto all’anno precedente. È aumentata peraltro la quota delle esportazioni: 28 miliardi di euro, +5,5% rispetto al 2010. Il 2012 si presenta come un altro anno difficile, soprattutto per la contrazione del portafoglio ordini. Nelle indicazioni della Federazione per una politica di crescita industriale, le priorità sono le aperture ai mercati esteri, l’innovazione tecnologica e la semplificazione delle regole. A CURA DI

GIUSEPPE BONACINA E CARLO FUMAGALLI

C

ome permettere alle impre2009 2010 2011 2010/2009 2011/2010 se di cogliere le opportumilioni di euro variazione % nità di crescita che, pur tra le Produzione energia da fonti tradizionali 2.337 2.072 1.815 -11,3 -12,4 enormi difficoltà dell’attuale Fotovoltaico* 3.087 19.200 13.500 522,0 -29,7 congiuntura economica, pos- Trasmissione energia 2.199 2.391 2.557 8,8 6,9 sono originare da una nuova Distribuzione energia 2.140 2.554 2.796 19,3 9,5 domanda e da nuovi mercati? È Trasporti ferroviari ed elettrificati 3.470 3.365 3.230 -3,0 -4,0 stato questo l’interrogativo po- Ascensori e Scale mobili 2.605 2.575 2.562 -1,2 -0,5 sto al centro della riflessione Illuminazione 4.002 4.046 4.208 1,1 4,0 svolta nel corso dell’Assemblea Cavi 1.974 2.809 3.416 42,3 21,6 Annuale di Confindustria-Anie Componenti e Sistemi per impianti 4.348 4.722 4.831 8,6 2,3 (Federazione Nazionale Impre- Apparecchi domestici e professionali 15.457 15.565 15.379 0,7 -1,2 se Elettrotecniche ed Elettroni- Totale Elettrotecnica con Fotovoltaico 41.619 59.299 54.294 42,5 -8,4 che). Tra i relatori, oltre al PreTotale Elettrotecnica senza Fotovoltaico 38.532 40.099 40.794 4,1 1,7 sidente di Confindustria Anie Claudio Andrea Gemme, an- Fatturato aggregato - elettrotecnica (*valore comprensivo degli impianti installati con Decreto “Salva Alcoa”) che l’Economista Alberto Alesina, docente alla Harvard Uni2009 2010 2011 2010/2009 2011/2010 milioni di euro variazione % versity. Ha concluso i lavori il 3.697 4.805 4.878 30,0 1,5 Presidente di Confindustria Componenti elettronici Automazione e Misura 2.741 3.261 3.848 19,0 18,0 Giorgio Squinzi. 1.878 1.829 1.919 -2,6 4,9 L’emergenza crescita viene vis- Sicurezza e Automazione edifici 8.315 9.896 10.645 19,0 7,6 suta dall’industria delle tecno- Totale Elettronica logie, che Anie rappresenta, co- Fatturato aggregato - elettronica me un imperativo assoluto che necessita di una specifica atten2009 2010 2011 2010/2009 2011/2010 zione, affinché le aziende posmilioni di euro variazione % sano esprimere tutto il poten- Totale Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza 3.968 5.446 6.536 37,2 20,0 ziale di creatività e capacità di Fatturato aggregato - sistemi di trasmissione movimento e potenza innovazione di cui sono portapo. In questo quadro, assume carattere strategico il rapportrici. Operazione decisiva per favorire il percorso delle imto con la grande committenza, onde facilitare l’incontro con prese italiane di elettrotecnica ed elettronica diventa quella una domanda in continua evoluzione. Anie ritiene che un di liberarle dai troppi vincoli che ne impediscono lo svilup-

Settembre 2012 - L’Industria Meccanica

27


ECONOMIA 46,2%

Unione Europea (15 Nuovi Stati Membri)

10,6%

Unione Europea (12 Stati Membri)

10,4%

Europa (Extra UE)

7,1%

Africa

8,9%

America

8,2%

Medio Oriente

2,1%

Asia Centrale

5,2%

Asia Orientale

1,3%

Australia e Oceania

Le esportazioni dell’elettrotecnica per aree di destinazione, 19,2 miliardi di euro nel 2011 (*non include il segmento del Fotovoltaico)

programma nazionale per la manutenzione possa determinare un effetto moltiplicatore nel campo degli investimenti infrastrutturali, soprattutto se l’ammodernamento del parco esistente viene ripensato con criteri innovativi. Il 2011 dell’industria elettrotecnica ed elettronica L’industria delle tecnologie che Anie rappresenta (1289 aziende associate) presentava a fine 2011 un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di esportazioni) per circa 450mila addetti. L’incidenza media della spesa in Ricerca & Sviluppo sul fatturato è pari al 4%. Que-

sto dato conferma ancora una volta il ruolo di Anie quale “casa delle tecnologie” dell’industria italiana. A fine 2011, il fatturato aggregato dei settori Anie ha registrato una flessione del 4,2% su base annua. Continuano a tenere le esportazioni (+5,5%), seppure in frenata rispetto all’anno precedente, quando era stata registrata una crescita a due cifre (+12,7%). I volumi di produzione industriale hanno mostrato nel corso dell’anno un trend in flessione (-5,0%), allontanandosi dal picco ciclico del 2007 di oltre il 20%. In questo quadro di netto peggioramento emergono fra i comparti Anie segnali di discontinuità nel cammino di uscita dalla crisi. Tra le tecnologie elettromeccaniche continuano a essere positive la trasmissione energia (+6,9%) e la distribuzione energia (+9,5%). In calo invece la produzione di energia (28,0%), nella quale il fotovoltaico, dopo la crescita straordinaria espressa negli ultimi anni, ha mostrato una frenata. In crescita anche i comparti dell’illuminotecnica (+4,0%), sicurezza e automazione edifici (+4,9%), componenti elettronici (+1,5%) e componenti e sistemi per impianti (+2,3%). Particolarmente brillanti i risultati per Automazione e Misura (+18,0%) e Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza (+20,0%). L’industria dei trasporti ferroviari, tradizionale eccellenza tecnologica nazionale, vive un momento di profonda crisi (-4,0% la flessione del fatturato a

Puntare su strumenti innovativi per rilanciare l’economia italiana Intervista a Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anie Il mercato italiano sta attraversando una fase critica. Come inquadrare la situazione del settore rappresentato da Anie? Il vuoto della domanda interna si conferma una peculiarità tutta italiana che penalizza profondamente l’economia e l’industria. Chiediamoci per quanto tempo ancora le nostre imprese potranno da sole far fronte all’assenza di un piano di investimenti organico e sostenibile, a ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione superiori ai 200 giorni, al difficile accesso al credito, a una pressione fiscale che in Italia sfiora il livello record del 70%, venti punti percentuali in più rispetto alla Germania. In questo contesto più critico, l’obiettivo crescita è divenuto categorico se si vuole mantenere nel nostro Paese una solida base manifatturiera, in particolare nei comparti più innovativi e avanzati dell’alta tecnologia. L’industria delle tecnologie che Anie rappresenta sta reagendo alle insidie di questo difficile scenario economico, tra difficoltà e nuove progettualità, puntando su innovazione e apertura ai mercati esteri. L’energia continua a essere un nervo scoperto del sistema italiano. A quali soluzioni si sente di suggerire? Da tempo il mercato dell’energia attende un piano nazionale unitario, che sia parte integrante della politica industriale e che definisca, fra l’altro, gli interventi prioritari sulle reti, l’indirizzo programmatico nel determinare l’equilibrio delle fonti, i criteri per lo sviluppo della mobilità elettrica. Un contesto regolatorio certo e stabile nel tempo rappresenta un elemento prioritario per garantire la continuità degli investimenti nel settore energetico. Al crescente peso delle fonti rinnovabili nel mix elettrico, il Piano Energetico Nazionale deve, in particolare, dare risposta alla necessità di immagazzinamento dell’energia elettrica (energy storage). L’industria italiana è già pronta a questa sfida. Le batterie e altre tecnologie correlate consentono di immagazzinare l’elettricità verde al fine poi di utilizzarla quando serve, evitando così sprechi e inefficienze. Quanto è importante dare spazio alla ricerca, soprattutto in settori in forte evoluzione come quelli rappresentati da Anie? L’innovazione è centrale per permettere al nostro Paese di mantenere la vocazione manifatturiera e unisce trasversalmente le filiere nazionali, rafforzandole nel lungo periodo. I settori Anie, insieme alla chimica, vantano un primato in termini di investimenti in ricerca e sviluppo all’interno del-

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L’Industria Meccanica - Settembre 2012


51,2%

Unione Europea (15 Nuovi Stati Membri)

8,2%

Unione Europea (12 Stati Membri)

6,7%

Europa (Extra UE)

3,6%

Africa

13,6%

America

4,0%

Medio Oriente

2,2%

Asia Centrale

10,1%

Asia Orientale

0,5%

Australia e Oceania

56,1%

Unione Europea (15 Nuovi Stati Membri)

6,7%

Unione Europea (12 Stati Membri)

5,5%

Europa (Extra UE)

1,2%

Africa

14,5%

America

1,3%

Medio Oriente

2,4%

Asia Centrale

11,3%

Asia Orientale

1,0%

Australia e Oceania

Le esportazioni dell’elettronica per aree di destinazione, 5,1 miliardi di euro nel 2011

Le esportazioni dei sistemi di trasmissione movimento e potenza per aree di destinazione, 3,8 miliardi di euro nel 2011

fine 2011). Negative le tendenze anche per ascensori e scale mobili (-0,5%) e apparecchi domestici e professionali (1,2%). In brusca inversione di tendenza nei primi mesi del 2012 il comparto cavi, per il quale la variazione positiva registrata nel 2011 (+21,6%) è sostanzialmente imputabile agli incrementi nelle quotazioni del rame.

fronto con il medesimo periodo del 2011 l’Elettrotecnica ha registrato una caduta del fatturato del 10%, l’Elettronica del 12%. A preoccupare sono soprattutto le indicazioni negative fornite dal portafoglio ordini. Nel quadrimestre gennaio-aprile 2012, nel confronto con il primo quadrimestre 2011, l’ordinato ha segnato un crollo del 14% per l’Elettrotecnica e dell’11% per l’Elettronica. Le stime di Confindustria-Anie per la chiusura 2012 sono pessimistiche. Si prevede una flessione del fatturato aggregato di 2 punti percentuali al di sotto dei consuntivi 2011. ❒

Le prospettive per il 2012 Il 2012 si prospetta come un anno difficile per le imprese di Confindustria Anie. Secondo i più recenti dati diffusi dall’Istat e relativi al primo quadrimestre dell’anno, nel con-

l’industria manifatturiera italiana. In media il 4% del fatturato delle nostre imprese è investito in attività di ricerca e sviluppo. Le imprese Anie rispondono grazie a un’offerta tecnologica innovativa alle richieste di “intelligenza” provenienti da un mondo molto variegato, che spazia dalle costruzioni ai trasporti, dal mercato elettrico a quello energetico, e perfino alla sanità e all’istruzione. In ambito europeo, la nostra federazione guarda con crescente attenzione all’implementazione del nuovo Programma Quadro Horizon 2020. Riteniamo importante il riconoscimento dato in questo contesto al ruolo delle tecnologie abilitanti (Key Enabling Technology) e l’individuazione di sfide centrali per la crescita della società e dell’economia europee – come una crescente efficienza energetica e una mobilità più sostenibile – al cui raggiungimento le tecnologie elettriche ed elettrotecniche offrono un contributo fondamentale. Oggi la sfida dell’internazionalizzazione delle imprese italiane è sempre di più una necessità. La politica industriale non deve trascurare il sostegno ai processi di apertura ai mercati esteri avviati dalle imprese. Anie ha intensificato negli ultimi due anni l’attività di internazionalizzazione, dando vita a 7 missioni federative a cui hanno aderito oltre 100 aziende. Inoltre valuta con favore la nuova costituzione dell’Ice, che deve riconoscere un adeguato ruolo al made in Italy delle tecnologie. Ricordo che il nostro Paese è secondo in Europa dopo la Germania per dimensione del fatturato nelle tecnologie elettrotecniche. Questo dato evidenzia un patrimonio di competenze e know how importante a cui occorre dare adeguata visibilità nelle azioni di sistema sui mercati esteri. Nella ridefinizione delle attività dell’Ice si ritiene essenziale l’interazione con gli uffici commerciali delle Ambasciate. Una più stretta collaborazione tra Ice e le Ambasciate può dare vita a un modello di internazionalizzazione innovativo – di forte connotazione istituzionale e commerciale – di cui abbiamo già sperimentato l’efficacia nelle missioni organizzate in Siria e in Libano. La sua ricetta personale per la crescita? Non esistono ricette miracolose o vie univoche per costruire un Paese pronto al cambiamento e ricettivo alla crescita. La strada che deve essere tracciata per riportare l’economia italiana in un percorso di sviluppo deve avvalersi di obiettivi e strumenti innovativi, puntare sugli investimenti di lungo periodo, con una rinnovata politica industriale che privilegi il valore e le eccellenze tecnologiche di cui sono espressione le nostre imprese. Questo percorso di cambiamento deve collocare al centro l’industria e l’innovazione, i veri pilastri della crescita. L’innovazione tecnologica trova una delle principali applicazioni negli investimenti in infrastrutture, che hanno un ruolo chiave nella crescita del Paese. Non possiamo ignorare l’effetto moltiplicatore che origina dagli investimenti infrastrutturali, soprattutto se l’ammodernamento del parco esistente viene ripensato con criteri innovativi. Per questo è fondamentale guardare con crescente attenzione alla manutenzione delle strutture esistenti. Occorre investire nella messa a norma e adeguamento delle reti infrastrutturali, delle abitazioni civili, degli edifici pubblici e di interesse pubblico, valorizzando l’importante contributo offerto dalla filiera industriale nazionale.

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ANIMA/CO.AER Il 5 luglio scorso, nella sede di ANIMA, l’Assemblea dei Soci Co.Aer

Il settore apparecchiature e impianti aeraulici punta sull’efficienza energetica Il grande fermento dell’attività legislativa a Bruxelles avrà notevoli ripercussioni sul settore della climatizzazione. Co.Aer spiega ai propri associati cosa aspettarsi e come prepararsi. MARA PORTOSO

«S

spiegato i principi generali delle Direttive Ecoiamo a metà del 2012, i problemi di design 2009/125/EC ed Energy Labelling mercato permangono e la sensazione è 2010/30/Eu e del Decreto attuativo n.15 del che le incertezze aumentino anziché diminui16/02/2011. Ha quindi illustrato la procedura re». È con queste parole che il presidente Bruper la preparazione e l’applicazione dei regono Bellò ha aperto la parte pubblica dell’Aslamenti applicativi delle direttive quadro, acsemblea dei Soci Co.Aer del 5 luglio scorso. cennando anche agli articoli del decreto ita«Le situazioni dei debiti sovrani hanno in parliano relativi all’immissione sul mercato, meste distolto l’attenzione del Governo e delle Istisa in servizio e libera circolazione dei prodottuzioni europee dagli aspetti legati all’effiti (art. 3) e all’autorità competente per la sorcienza energetica e all’utilizzo delle fonti rinveglianza del mercato (art. 4). «Questi regolanovabili. Chi opera nel nostro settore sa che il menti – ha detto Colli – definiscono i requisiti problema energetico avrà un peso sempre minimi che devono essere rigorosamente rimaggiore, anche in rapporto alla situazione spettati per poter immettere i prodotti sul mereconomica e alla capacità di spesa delle per- Bruno Bellò, Presidente di Co.Aer sone, ma quando la nave ha una falla bisogna cato. Probabilmente una parte dell’attuale proinnanzitutto pensare a chiuderla anziché occuparsi della duzione sarà in grado di rispettare questi requisiti, che anmanutenzione ordinaria o degli investimenti necessari per dranno solamente documentati, ma è anche molto probamigliorare il comfort della nave stessa. Co.Aer ha portato bile che una parte della produzione debba essere riprogetavanti moltissime attività quest’anno. Purtroppo questa sitata. Questo comporta una fase sicuramente più lunga e diftuazione, soprattutto italiana, in cui le decisioni si dilatano ficoltosa, che va pertanto programmata per tempo». sempre più nel tempo, porta a un’efficacia di queste azioAl termine dell’intervento di Colli la parola è passata ai cani relativamente bassa nonostante i notevolissimi sforzi. Per pigruppo, Mariano Covolo, Alberto Aloisi e Luca Binaghi, quanto riguarda le pompe di calore sono stati comunque per un aggiornamento più puntuale sulla situazione di enfatti considerevoli passi avanti e la situazione è nettamentrata in vigore dei regolamenti e sui requisiti richiesti per te diversa rispetto a qualche anno fa: oggi, per lo meno, c’è l’immissione sul mercato di pompe di calore idroniche con la consapevolezza del ruolo che questa tecnologia riveste potenza fino a 400 kW, di apparecchi di climatizzazione nei programmi energetici nazionali». aria-aria con potenze inferiori a 12 kW e di fan coil e unità di trattamento aria. Focus sull’attività legislativa in Ue Binaghi ha posto l’accento in particolare sul Regolamento Uno degli obiettivi dell’Assemblea Co.Aer era fare il punto 327/2011 (ex Lotto 11) che definisce le specifiche tecnidella situazione sull’attività legislativa di Bruxelles, un’attiche per la progettazione ecocompatibile da applicarsi ai vità in continuo fermento che sta generando tutta una serie ventilatori intesi come apparecchi a pale rotanti utilizzati di direttive e regolamenti destinati a modificare, anche so“per mantenere un flusso continuo di gas, solitamente aria, stanzialmente, le regole di immissione dei prodotti sul meril cui lavoro per unità di massa non supera 25 kJ/kg” e che cato. impatta indirettamente su molti prodotti per la climatizzaGiampiero Colli, segretario Co.Aer, nel suo intervento ha zione.

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Come stare sul mercato: incentivi e costi di gestione Una volta rispettati i requisiti minimi richiesti dalle direttive e superati i diversi ostacoli, è necessario rimanere sul mercato. E qui subentrano anche aspetti di convenienza economica. Nel corso dell’Assemblea è stata quindi fatta una carrellata sugli strumenti di sostegno a disposizione, per i quali la situazione è in continua evoluzione. Colli ha brevemente illustrato gli incentivi previsti dal Decreto salva Italia del dicembre 2011 e dal Decreto Sviluppo del giugno 2012 e i contenuti della bozza del 6 giugno 2012 del Conto energia termico previsto dall’art. 28 del Dlgs 28/2011. Tra le novità contenute nell’ultima bozza c’è l’estensione dell’incentivo per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche, a gas e geotermiche anche ai soggetti privati. Un altro aspetto molto importante riguarda i costi di gestione. Nel caso delle pompe di calore elettriche, si sa, in Italia è necessario fare i conti con un costo dell’energia elettrica piuttosto elevato, soprattutto nel settore residenziale. Per dare impulso al mercato, da molto tempo Co.Aer chiede l’introduzione di una tariffa specifica per i clienti che installano pompe di calore. Di questo argomento ha parlato Luca Marchisio, responsabile marketing di Enel Energia. Marchisio ha condiviso con i presenti le riflessioni e le analisi fatte da Enel sulla struttura delle tariffe elettriche attuali (D2 e D3), penalizzanti per le pompe di calore, e la proposta formulata, sempre da Enel, per superare questo problema: in sostanza verrebbe prevista una tariffa flat con una quota fissa e una quota po-

tenza sostanzialmente in linea con quelle dell’attuale D3, ma con una quota energia molto più bassa. Secondo l’Enel questa soluzione sarebbe sostanzialmente equivalente dal punto di vista economico a quella con il secondo contatore e tariffa Uda (Usi Diversi da Abitazione), ma non avrebbe le stesse complessità impiantistiche. Le esigenze dei progettisti di impianti I costruttori di apparecchiature per la climatizzazione devono anche interagire con i progettisti di impianti, che, a loro volta, hanno dei requisiti da soddisfare. Su questo tema è intervenuto Filippo Busato di AiCarr, che ha esposto le principali problematiche dei progettisti relativamente a leggi, decreti, norme e direttive e alle loro difficoltà applicative. In particolare Busato si è soffermato su alcuni aspetti critici della Direttiva Res e sulla sua influenza sulle prestazioni di un impianto di climatizzazione, con particolare riferimento alla tecnologia delle pompe di calore. La parola è quindi tornata al presidente Bellò, che ha ringraziato tutti i presenti e concluso dicendo che: «I cambiamenti delle tecnologie sono rapidi; l’inquadramento in rigidi schemi rischia di portarci verso una nuova torre di Babele con l’effetto finale di bloccare l’edilizia, con conseguenti risultati economici disastrosi. La struttura del Co.Aer continua a lavorare per aiutare i costruttori a districarsi in questo labirinto normativo e legislativo che, ho paura, rischia di diventare sempre più intricato. Auguriamoci che ❒ alla fine l’intelligenza prevalga».

MERCATO

Ansaldo Sistemi Industriali acquisita da Nidec Corporation La società italiana sarà leader per i grandi motori e gli azionamenti

È

stata formalizzata nel maggio scorso l’acquisizione di Ansaldo Sistemi Industriali (ASI) da parte della giapponese Nidec Corporation. Claudio Andrea Gemme è stato confermato Amministratore Delegato di ASI, mentre Patrick Murphy, Ceo di Nidec Motors Corporation (Usa), ha assunto anche la presidenza di ASI. Con l’obiettivo di puntare alla leadership mondiale nella tecnologia di “tutto quello che gira e si muove” con l’acquisto di ASI, Nidec compie un passo determinante nella politica di espansione messa in atto negli ultimi anni. Infatti, nella strategia del gruppo, ASI rappresenta un asset strategico, in quanto operatore di consolidata eccellenza, caratterizzato da un team di tecnici e professionisti altamente qualificati, per la progettazione, la produzione e la

commercializzazione di motori di grandi dimensioni, di azionamenti in media e bassa tensione e di sistemi di automazione industriale. L’acquisizione di ASI, inoltre, consentirà a Nidec Corporation di accelerare e ampliare la presenza globale nel settore dei motori industriali in nuovi mercati (Europa, Cina, India, Russia e Medio Oriente) e nuovi settori industriali (siderurgia, generazione di energia, oil & gas ecc.). ASI opererà in stretta collaborazione con Nidec Motors Corporation, la capofila all’interno della società del comparto dei motori, che ha sede a St. Louis (negli Usa) ed è presente nei mercati del Nord e Sud America, dove offre, come prodotto di punta, motori industriali e commerciali di bassa e media potenza per applicazioni nell’oil & gas e nel pompaggio e trattamento acque.

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ANIMA/FORMAZIONE Una chiave di lettura dell’accordo sulla formazione della sicurezza che tanto preoccupa le aziende: tempistiche per l’attuazione della formazione previste dall’accordo

Chi ha paura dell’accordo Stato-Regioni? La necessità primaria per le aziende è comprendere le modalità di attuazione dei corsi di formazione per lavoratori e dirigenti. Quali sono le tempistiche per organizzare la formazione? Ecco alcune indicazioni. A CURA DI

GABRIELE MARCHESAN E EMMANUELE BIROLI

N

el corso del precedente articolo, che riguarda l’applicazione dell’Accordo Stato-Regioni per la formazione dei Lavoratori attuativo dei commi 2 e 3 dell’art. 37 del D. Lgs 81/2008 e le sue implicazioni nel mondo del lavoro, abbiamo analizzato le modalità di analisi della formazione effettuata dai lavoratori. Abbiamo visto come l’accordo richieda che la formazione ai lavoratori avvenga in due momenti distinti: formazione generale (con programmi e durata comuni per i diversi settori di attività) e formazione specifica, in relazione al rischio effettivo in azienda. Inoltre, si è visto che l’attuazione dell’accordo risulta oneroso in termini di tempo per le aziende che non hanno mai effettuato formazione sulla sicurezza, ma abbiamo anche sottolineato come la via sia molto più praticabile per chi ha già pensato di adeguarsi alle richieste dell’art. 37 del D. Lgs. 81/08. In questo articolo vedremo se le tempistiche citate dall’accordo sono cogenti e per quali soggetti riprendendo la nostra analisi dalle tempistiche inserite all’interno dell’accordo Stato-Regioni, che, come visto nel precedente articolo, prevede tempistiche certe in due casi ben precisi: 1) per i neoassunti, per cui è previsto il completamento delle attività formative entro 60 giorni dalla data di assunzione. 2) per dirigenti e preposti che ovviamente non abbiano già frequentato corsi di formazione, come richiamato al paragrafo successivo, per cui, come cita l’accordo, la formazione dovrà essere erogata entro 18 mesi dalla data di pubblicazione dell’accordo. Come ci si può organizzare per la formazione dei neoassunti? Secondo l’accordo, per i neoassunti l’azienda dovrà organizzarsi per erogare il corso completo (corso base e corsi specialistici) entro 60 giorni dalla data di assunzione. Ricordiamo che prima di erogare la formazione l’azienda

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dovrà richiedere la collaborazione all’organismo paritetico e all’ente bilaterale tramite apposito modulo scaricabile sui siti degli organismi paritetici (es. http://www.assolombarda.it/opp-milano per l’ente provinciale di Milano). In tale modulo si specifica il livello di rischio e il numero dei corsi che si intende attivare e si comunica: il periodo di svolgimento; la tipologia di organizzazione del corso (se interna da Rspp interno che esterna tramite formatore esterno); il soggetto responsabile del progetto formativo e dove verranno svolti i corsi. Trascorsi i 15 giorni senza risposta scritta dal parte dell’ente paritetico l’azienda può erogare la formazione in autonomia. Per quanto riguarda i Dirigenti e i preposti, per i quali la formazione si dovrebbe erogare entro i 18 mesi dalla data di pubblicazione del documento in esame, l’accordo si ritiene non vincolante per tempistiche e durata della formazione del preposti e dei dirigenti poiché esso è applicativo del comma 2 del D. lgs. 81, art. 37, ovvero: «la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1», e nel comma 1 ci si riferisce ai lavoratori così come definiti all’art. 2, comma 1, lettera a e non alle figure definite alle successive lettere d ed e del medesimo articolo. Inoltre il comma 7, che si riferisce in maniera specifica alla formazione di preposti e dirigenti, e quindi non ai lavoratori non richiama in alcun modo il comma 2, ma, al comma 7-bis indica semplicemente che «la formazione di cui al comma 7 può essere effettuata presso gli organismi paritetici» senza alcuna prescrizione riguardo l’applicazione dell’accordo stato-regioni.

(La prima parte dell’intervento è stata pubblicata su L’industria Meccanica n. 679, luglio/agosto 2012, di prossima pubblicazione il continuo dell’articolo a cura di Anima Sistemi Formativi)



LA STORIA DELLA RUOTA A CURA DELLE AZIENDE

L’industria italiana della ruota – cenni storici

A

conclusione della serie di articoli apparsi su questa rivista che hanno illustrato l’invenzione e l’evoluzione della ruota riteniamo interessante raccontare come l’industria italiana abbia risposto alla domanda sempre crescente di questi manufatti. Subito dopo la rivoluzione industriale con l’avvento della televisione nella realtà domestica, nacque l’esigenza di spostare gli apparecchi Tv da un locale all’altro su tavoli e mobiletti dotati di rotelle: furono perciò immesse sul mercato milioni di rotelle con una produzione di qualità estetica e funzionalità sempre maggiori. A queste seguirono rotelle per altri apparecchi domestici quali lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi che si diffusero negli anni successivi grazie a un crescente benessere. Nello stesso periodo fecero la loro apparizione i primi grandi supermercati, che generarono una domanda di rotelle specifiche per il settore. Anche il forte sviluppo industriale dell’immediato dopoguerra richiese sempre più spesso ruote e supporti per carrelli da trasporto interno adatti alla movimentazione di merci e prodotti con spostamenti sempre più veloci e con un aumentato livello di sicurezza. Questi fattori diedero origine alla nascita di distretti industriali in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia, regioni ancora oggi sede dei maggiori produttori di ruote e supporti italiani. Nell’anno 1970, grazie ad una felice intuizione, il signor Roberto Lancellotti coadiuvato dall’ing. Turrinelli (consulente di ANIMA) si rese promotore di un’azione volta a coinvolgere tutte le aziende del settore e finalizzata a definire caratteristiche e prestazioni di ruote e supporti. Tutti i costruttori compresero l’importanza di questa iniziativa: ci furono i primi incontri e, il 20 aprile 1973, sette aziende italiane costituirono all’interno di Ucicis (Unione Costruttori Italiani di Carrelli Semoventi) il Gruppo Ruote & Supporti. È il periodo in cui si formalizzarono le prime riunioni, si tessero i primi rapporti personali e si individuarono gli obiettivi comuni. Si valutarono quindi i contenuti della norma ISO 2175 apparsa nel luglio 1971: questa norma (disapprovata in un primo tempo da Usa e Germania per ragioni tecniche) ha costituito il documento base per lo studio delle modifiche necessarie e l’elaborazione degli standard oggi in vigore. Altre normative (ISO 2163 – ISO 2184 – ISO 3101 – ISO 3102) sono state prese come riferimento e oggetto di discussione per lo sviluppo degli argomenti trattati in sede internazionale con i fabbricanti degli altri paesi europei. Con l’evoluzione continua della domanda si presentò sempre più evidente la necessità di verificare le reali prestazioni dei prodotti: nacque così l’idea di realizzare una macchina di prova che potesse collaudare ruote e supporti, aventi portata da 30 a 2000 kg e velocità di traslazione non superiore a 16 km/h. La macchina venne finanziata dal Gruppo Ruote & Supporti di ANIMA e installata presso il Cerisie (Centro per la ricerca e lo sviluppo degli elastomeri) nel 1980, dove è tuttora a disposizione di chiunque desideri effettuare test di verifica delle prestazioni di un determinato tipo di ruota o supporto. Nel 1988 i Costruttori Europei decisero di perfezionale le norme allora esistenti per caratterizzare ruote e supporti destinati ad impieghi specifici (ad esempio ruote per ospedali, per sedie da ufficio, per mobili, per trabattelli, per cassonetti per immondizia ecc.) che non potevano essere definiti con un unico standard. Le aziende italiane parteciparono con entusiasmo alla realizzazione di questo nuovo progetto che, in dieci anni di lavoro, ha visto coinvolti molti tecnici di vari paesi che hanno con-


tribuito, unitamente ai tanti concetti voluti ed elaborati dai tecnici italiani, alla stesura delle normative attualmente esistenti. Per merito del nostro impegno l’Italia è stata deputata a coordinare tutto il lavoro di conversione di vari progetti di norma (Draft) nelle varie norme UNI – EN prima e ISO successivamente (citate in uno degli articoli precedenti). Nel corso dell’ultimo decennio, forte del riconoscimento internazionale, il Gruppo Ruote & Supporti si è scorporato da Ucicis per ricostituirsi come Ucir, sempre all’interno di ANIMA, per affermare maggiormente la propria importanza sul mercato. Accanto alla figura del fondatore, Sig. Roberto Lancellotti vorrei anche ricordare Sergio Nerviani, Vittorio Milani, Giovambattista Tarabini e Paolo Alvisi che si sono avvicendati alla presidenza del Gruppo, senza dimenticare il signor Giulio Albanese, appassionato segretario che per un lungo periodo ha coordinato le nostre riunioni tecniche, avvicinandoci al concetto dei «Sistemi di qualità» e sensibilizzando le nostre aziende sull’importanza della loro adozione. Nel tentativo di sintetizzare quasi quarant’anni di lavoro di gruppo rammento che, in questo lungo cammino, in Europa sono sopravvissuti significativi distretti produttivi in Italia e in Germania, partners del Mercato Globale con prodotti di qualità.

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ECONOMIA Si è tenuto il 12 luglio scorso a Sarnico (Bg) il V Stainless Steel Market Outlook organizzato da Siderweb con il supporto di Made in Steel

Mercato dell’inox a caccia di opportunità L’export italiano prosegue anche nel 2012 il trend di crescita, nonostante consumi colpiti dalla crisi mondiale

M

co Tosini rende evidente ercato dell’inox alcome il livello di utilizla ricerca di positizo degli impianti «rività e ottimismo. Puntamanga a livello mondiano a cercare di porsi nel le al 65% della capacità punto di vista del bicproduttiva, a cui si agchiere mezzo pieno gli giunge il problema deloperatori del mercato la compressione dei italiano degli acciai margini, che mette a riinossidabili, intervenuti schio diverse realtà del nel corso della quinta comparto». edizione dello Stainless Rischio che però come Steel Market Outlook di rimarcato da Fausto CaSiderweb. pelli sembra non contaIl convegno ospitato nelgiare nicchie di mercato la splendida cornice di Villa Surre di Sarnico, ha Tavolo dei relatori: da sinistra Fausto Capelli, Stefano Ferrari, Achille Fornasini e come quelle del farmaceutico e della ristoravisto moderati dal diret- Gianfranco Tosini zione in cui si posiziotore di Siderweb Stefano nano «nicchie come quelle della fitofarmaceutica, pratiFerrari alternarsi gli interventi di Achille Fornasini (Sicamente immuni alla crisi che mantengono negli ultimi trederweb), Gianfranco Tosini (Siderweb), Fausto Capelli quattro anni crescite di fatturato compreso tra il 10% e (Centro Inox), Markus Moll (Smr) Luis C. Carmo (gruppo Ci20%». Positiva secondo Capelli anche la ripresa nei conpa), Egidio Bini (Marcegaglia) e Vincenzo Mazzola (Schsumi pro capite nell’anno in corso, tornati a 25 chilomolz + Bickenbach). L’incontro ha realizzato una fotogragrammi per persona e mantenendosi al primo posto in Eufia puntuale del mercato italiano e internazionale dell’inox, ropa. dove l’Italia si pone al primo posto europeo e al quinto poIl futuro dovrebbe rivelare due scenari invece secondo l’asto globale per volumi di produzione (5% del mercato monnalista Markus Moll, scenari che vedono l’Europa crescere diale) degli acciai inossidabili. Posizione mantenuta anche del 5% oppure ridurre di altrettanti punti percentuali il pronell’odierna fase di mercato, nonostante la recessione che prio livello di consumi nel 2013 a seconda della soluzione ha contagiato l’economia globale, con livelli di calo tutto o meno della crisi dell’euro, dell’andamento delle eleziosommato contenuti. ni americane e del recupero o della stagnazione dei conSe i volumi hanno sostanzialmente mantenuto i livelli visumi in Asia. Inoltre Moll ha rilevato come le aziende a listi nel 2010-2011 lo stesso non si può dire per le quotavello globale stiano rinnovando i propri vertici puntando a zioni, come rimarcato dallo stesso Fornasini, che ha destrategie volte alla salvaguardia dei margini a costo di sascritto come «appiattiti verso il basso» i prezzi, che attracrificare i volumi. versano una fase calante, in cui anche le materie prime riIl mercato italiano secondo gli operatori di Marcegaglia e sentono della riduzione nella richiesta, con ad esempio il Schmolz + Bickenbach pone maggiori opportunità per gli nickel che «in un anno e mezzo ha visto dimezzare il prooperatori del commercio, che in un regime di stock bassi prio valore». possono cogliere migliori opportunità di fare business, anCome già ricordato il mercato italiano è in tenuta ma tutche se i problemi a cui si dovrà porre attenzione sono mantavia resta a livelli inferiori del 12% rispetto al livello re❒ cati pagamenti e marginalità risicate. cord del 2006. Un dato che come rimarcato da Gianfran-

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L’Industria Meccanica - Settembre 2012


APPROFONDIMENTI TECNICI GENERAZIONE DI FREDDO MEDIANTE ASSORBITORI IN AMBITO INDUSTRIALE Incentivi riconosciuti attraverso i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) per recuperi termici Disporre di una centrale frigorifera per la produzione di acqua refrigerata è un’esigenza molto diffusa in un gran numero di settori industriali. La tecnica di generazione del freddo considerata in questa nota è quella ottenuta con il ciclo termodinamico denominato ad assorbimento, operato con una soluzione di acqua e bromuro di litio (LiBr) quale fluido di lavoro. Produzione di acqua refrigerata con assorbitori Nell’impiantistica industriale è possibile generare freddo per mezzo di macchine ad assorbimento alimentate con recuperi termici, ossia con calore ancora disponibile nei fluidi di processo da espellere (per esempio fumi caldi, acqua calda da circuiti di raffreddamento), che tradizionalmente non viene utilizzato. Le macchine ad assorbimento sono disponibili in una amplissima gamma di potenze. Sono caratterizzate da un rendimento, rapporto tra effetto utile (freddo) e spesa energetica sostenuta per il loro funzionamento (caldo), compreso fra 0,7 e 1,3. Producono acqua refrigerata a una temperatura non inferiore a 5 °C. La loro alimentazione può essere effettuata con acqua calda o pressurizzata e con vapore a bassa o ad alta pressione, prodotti con scambiatori alimentati dai predetti fluidi di processo. Titoli di Efficienza Energetica Gli interventi migliorativi dell’efficienza energetica sono oggetto di valutazione ai fini del riconoscimento dei “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), altrimenti denominati “Certificati Bianchi”. Per la valutazione del risparmio di energia primaria conseguibile tramite gli interventi migliorativi, viene utilizzato l’algoritmo di calcolo proposto da ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente). Per il caso in esame il metodo di valutazione considerato è indicato nella scheda tecnica standardizzata ENEA n. E11. Per la quantificazione del risparmio energetico conseguibile, debbono essere fissati i seguenti parametri: • la potenza frigorifera nominale dell’assorbitore espressa in kWfrig; • il numero di ore di servizio della macchina, misurato in h/anno, commisurato con i valori medi riportati nella tabella 1. La realizzazione di interventi di efficienza energetica del tipo sopra considerato può beneficiare dei TEE attraverso un meccanismo di mercato ben definito e ormai consolidato. I TEE sono dei certificati che attestano l’avvenuta riduzione di consumo di energia primaria in seguito alla realizzazione di un intervento per il risparmio energetico; ogni titolo equivale a una tonnellata equivalente di petrolio (tep) risparmiata.

NOTIZIE GURI Ministero della salute - Materiali a contatto con alimenti - Decreto 4 aprile 2012, n. 72. Serie generale GURI n. 129 del 5 giugno 2012. Regolamento concernente aggiornamento del decreto del Ministro della Sanità 21 marzo 1973, recante: «Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d'uso personale» limitatamente alle carte e cartoni. Ministero dello Sviluppo Economico – Internazionalizzazione - Decreto 12 marzo 2012 Serie generale GURI n. 131 del 7 giugno 2012 Attività provvisoria, per il primo semestre 2012, di promozione all'estero delle imprese italiane, di cui all'articolo 22, comma 7, della legge 214/2011. Ministero dello Sviluppo Economico - Direttiva MID – Contatori GAS - Decreto 16 aprile 2012, n. 75 - Serie generale GURI n. 132 dell’8 giugno 2012 Regolamento concernente i criteri per l'esecuzione dei controlli metrologici successivi sui contatori del Gas e i dispositivi di conversione del volume, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, attuativo della direttiva 2004/22/CE (MID). Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ricerca & Sviluppo - Decreto 30 maggio 2012 - Serie generale GURI n. 133 del 9 giugno 2012 Avviso per lo sviluppo e potenziamento di Cluster tecnologici nazionali. Ministero della salute - Materiali a contatto con alimenti - Decreto 16 aprile 2012, n. 77 - Serie generale GURI n. 135 del 12 giugno 2012. Regolamento concernente aggiornamento del decreto del Ministro della Sanità 21 marzo 1973, recante: «Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti, utensili destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d'uso personale» limitatamente alle cassette in polipropilene e polietilene riciclato. Ministero dello Sviluppo Economico – Energia - Comunicato relativo al Decreto 13 dicembre 2011 - Serie generale GURI n. 135 del 12 giugno 2012. Comunicato relativo al decreto 13 dicembre 2011, concernente: «Bando adottato ai sensi dell'articolo 6, comma 2, lettera c) del decreto 23 luglio 2009 per interventi di attivazione di filiere produttive delle biomasse, secondo la Linea di attività 1.1 del POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013» Presidenza della Repubblica - Direttiva TPED 2010/35/UE - Decreto 12 giugno 2012 n. 78 Serie generale GURI n. 138 del 15 giugno 2012 Attuazione della direttiva 2010/35/UE, in materia di attrezzature a pressione trasportabili e che abroga le direttive 76/767/CEE, 84/525/CEE, 84/526/CEE, 84/527/CEE e 1999/36/CE. Entrata in vigore del provvedimento: 16 giugno 2012.

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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Equipaggiamento marittimo - Decreto 18 aprile 2012 - Serie generale GURI n. 142 del 20 giugno 2012. Attuazione della direttiva 2010/68/UE della Commissione del 22 ottobre 2010 che modifica la direttiva 96/98/CE del Consiglio relativa all'equipaggiamento marittimo Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP) Green Public Procurement - GPP - Comunicato 20 giugno 2012 - Serie generale GURI n. 142 del 20 giugno 2012. Rilevazione degli appalti che rispettano i criteri di sostenibilità ambientale (Green Public Procurement-GPP). Presidenza della Repubblica - Misure urgenti per la crescita del Paese - Serie Generale GURI n.147 del 26 giugno 2012 Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha approvato un pacchetto contenente un ventaglio di misure urgenti e strutturali che realizzano una parte ulteriore dell’Agenda per la Crescita sostenibile che – fin dal suo insediamento – il Governo sta attuando attraverso molte proposte normative già approvate dal Parlamento e altre in corso di valutazione (si veda, in allegato, un documento che riassume le principali misure adottate finora sul tema della crescita e sviluppo). Il provvedimento punta ad attivare molteplici leve necessarie per stimolare il rafforzamento della competitività, la ripresa della domanda, lo stimolo al dinamismo imprenditoriale: dall’attrazione di capitali privati all’accelerazione e semplificazione delle procedure per recuperare il ritardo infrastrutturale accumulato, dal rilancio dei settori dell’edilizia e delle costruzioni alle misure per lo sviluppo dei porti, dalla costituzione del Fondo per la Crescita Sostenibile grazie al riordino e alla semplificazione degli strumenti di incentivazione alle imprese, al credito d’imposta per le assunzioni di personale altamente qualificato, dall’introduzione di nuovi strumenti di finanziamento e accesso al credito per le imprese, alle misure volte a facilitare la risoluzione in continuità delle crisi aziendali, dalle misure per il sostegno all’internazionalizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture energetiche, ai provvedimenti per ridurre i tempi della giustizia civile. Altri provvedimenti seguiranno anche in funzione delle risorse che si renderanno via via disponibili e nel rispetto degli obbiettivi di finanza pubblica che l’Italia ha assunto nei confronti dell’Unione Europea e del resto del mondo. Di seguito, in sintesi, i punti principali del pacchetto Sviluppo: • Misure a favore del lavoro • Misure a favore della casa e delle famiglie • Misure per il rilancio dell’edilizia • Sostenere la crescita delle imprese

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Numero turni Ore/anno

1

2

3

Stagionale

2000

4000

7680

2160

Tabella 1 – Ore di servizio per numero di turni di lavoro

Tipologia

I

II

III

Prezzo minimo (€/tep)

93,00

94,50

8,00

Prezzo massimo (€/tep)

115,00

116,39

115,00

Prezzo medio ponderato (€/tep)

103,10

103,15

102,84

TEE scambiati (numero)

891.787

563.614

457.391

Tabella 2 – Valore di mercato dei diversi tipi di TEE al 19 giugno 2012 (fonte: GME www.mercatoelettrico.or/En/Degauklt.aspx)

Durata di servizio Risparmio conseguito Titoli prodotti Incentivi maturati (ore/anno) (tep/kWfrig/anno) (TEE/kWfrig/anno) (€/kWfrig/anno) 2000

0,0748

0,2513

25,13

4000

0,1496

0,5027

50,27

7680

0,2872

0,9651

96,51

2160

0,0808

0,2714

27,14

Tabella 3 – Incentivazione da TEE per diverse durate di servizio

Questi certificati hanno un valore monetario di riferimento (fissato dalla AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) e un valore di scambio che si forma dall’incontro della domanda di TEE, pari alla quota annuale d’obbligo di efficienza energetica a carico dei distributori di energia elettrica e di gas naturale, con l’offerta di TEE, cioè dalla disponibilità dei TEE da parte dei soggetti che hanno realizzato interventi di risparmio energetico e ottenuto i titoli stessi. Solo alcuni soggetti possono richiedere i TEE alla AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) e questo non permette un accesso diretto all’incentivo per tutti coloro che intendono intervenire per razionalizzare i consumi di energia. Possono chiedere i TEE solo le SSE (Società di Servizi Energetici), i distributori di energia elettrica e gas e le imprese che hanno un responsabile dell’energia (energy manager) ai sensi dell’Art.19 della Legge 10/91. I TEE sono riconosciuti annualmente per cinque anni consecutivi dalla data di riconoscimento dall’avvenuto risparmio energetico. Nella tabella 2 sono riportati i valori aggiornati al 19 giugno 2012 dei TEE relativi alle sessioni del 2012. Con la delibera 27 ottobre 2011 dell’AEEG EEN 9/11 e con decorrenza dal 1° novembre 2011 è stato introdotto un coefficiente di durabilità (coefficiente tau), che consente di riconoscere un maggiore numero di TEE ai progetti in grado di generare risparmi energetici per un periodo superiore a quello incentivato. Nei casi qui considerati, il coefficiente di durabilità adottato è di 3,36, il che si traduce in una rivalutazione di 3,36 volte dei TEE risparmiati nei cinque anni previsti per l’incentivazione. La tabella 3 permette una rapida quantificazione delle varie poste in gioco, con una semplice procedura di calcolo illustrata negli esempi appresso riportati. La tabella riporta: • nella prima colonna, le ore annue di utilizzo dell’impianto; • nella seconda colonna, il risparmio energetico conseguito in un anno per

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unità di potenza frigorifera dell’assorbitore utilizzato, calcolato con l’algoritmo dettato dall‘ENEA; • nella terza colonna, i TEE annui prodotti, ottenuti moltiplicando per il coefficiente di durabilità (3,36) i risparmi energetici conseguiti, elencati nella seconda colonna; • nella quarta colonna, gli incentivi annui maturati, considerando un valore monetario dei TEE pari a 100 euro. Esempi di quantificazione degli incentivi conseguibili Come primo esempio si consideri l’adozione di un assorbitore per il quale vengano fissati i seguenti valori: • potenza frigorifera nominale: 176 kW • numero di ore di servizio: 2000/anno • valore monetario TEE: 100 euro Dalla tabella 3, moltiplicando i valori riportati per le ore di servizio considerate (2000) per la potenza frigorifera dell’assorbitore, si ottengono i seguenti risultati: • risparmio conseguito = 0,0748 tep/kWfrig/anno × 176 kWfrig = 13,16 tep/anno • titoli prodotti = 0,2513 TEE/kWfrig/anno × 176 kWfrig = 44,23 TEE/anno • incentivo maturato = 25,13 €/kWfrig/anno × 176 kWfrig = 4422,88 €/anno Come secondo esempio si consideri l’adozione di un assorbitore per il quale vengano fissati i seguenti valori: • potenza frigorifera nominale: 105 kW • numero di ore di servizio: 4000/anno • valore monetario TEE: 95 euro Dalla tabella 3, moltiplicando i valori riportati per le ore di servizio considerate (4000) per la potenza frigorifera dell’assorbitore, si ottengono i seguenti risultati: • risparmio conseguito = 0,1496 tep/kWfrig/anno × 105 kWfrig = 15,71 tep/anno • titoli prodotti = 0,5027 TEE/kWfrig/anno × 105 kWfrig = 52,78 TEE/anno • incentivo maturato = 50,27 €/kWfrig/anno × 105 kWfrig × 0,95 = 5014,43 €/anno Come terzo esempio si consideri l’adozione di un assorbitore per il quale vengano fissati i seguenti valori: • potenza frigorifera nominale: kW 70 kW • numero di ore di servizio: 7680/anno • valore monetario TEE: 110 euro Dalla tabella 3, moltiplicando i valori riportati per le ore di servizio considerate (7680) per la potenza frigorifera dell’assorbitore, si ottengono i seguenti risultati: • risparmio conseguito = 0,2872 tep/kWfrig/anno × 70 kWfrig = 20,1 tep/anno • titoli prodotti = 0,9651 TEE/kWfrig/anno × 70 kWfrig = 67,56 TEE/anno • incentivo maturato = 96,51 €/ kWfrig/anno × 70 kWfrig × 1,1 = 7431,27 €/anno Considerazioni conclusive In ambito industriale è possibile, mediante l’impiego di assorbitori, produrre con cascami di calore acqua refrigerata a temperatura minima di 5 °C. Le apparecchiature disponibili allo scopo sono caratterizzate da potenze frigorifere da poche decine di kW a valori assai elevati. Spesso, per ottenere una potenza frigorifera stabilita, si ricorre alla loro modularità; si opta per macchine a potenza minore, ma in numero maggiore, operanti in serie o in parallelo, gestendo così al meglio l’impianto ai carichi parziali, ottimizzandone i costi di esercizio. I risparmi energetici conseguibili sono facilmente quantificabili mediante l’algoritmo di calcolo proposto da ENEA nella scheda n. E11.

NOTIZIE GURI • Misure per accelerare gli investimenti in infrastrutture • Recupero risorse per lo sviluppo • Misure per lo sviluppo e il rafforzamento del settore energetico • Controllo dei cittadini sulla spesa pubblica • Accelerazione dei tempi della giustizia civile • Ulteriori misure per le imprese • Misure per le imprese del settore agricolo

NOTIZIE GUUE 5 giugno 2012 – Serie GUUE C 159 - Commissione Europea - Direttiva Macchine 2006/42/CE - Comunicazione • Aggiornamento elenco norme armonizzate Direttiva Macchine 2006/42/CE 16 giugno 2012 – Serie GUUE C 172 - Commissione Europea - Direttiva 2009/125/CE Ecodesign - Comunicazione • Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'attuazione del regolamento (UE) n. 206/2012 della Commissione, del 6 marzo 2012, recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile dei condizionatori d'aria e dei ventilatori e del Regolamento delegato (UE) n. 626/2011 della Commissione, del 4 maggio 2011, che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo d'energia dei condizionatori d'aria. 19 giugno 2012 – Serie GUUE L 158/25 Commissione Europea Direttiva 2010/75/UE Emissioni Industriali - Rettifica 19 giugno 2012 Rettifica della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) 19 giugno 2012 – Serie GUUE C 176/1 Commissione Europea - Direttiva Prodotti da Costruzione CPD 89/106/CEE - Comunicazione • Aggiornamento elenco norme armonizzate Direttiva CPD 89/106/CEE 26 giugno 2012 – Serie GUUE L 165/28 - Commissione Europea - Direttiva 2009/125/CE Ecodesign - Regolamento UE n. 547/2012 • Modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle pompe per acqua

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APPROFONDIMENTI TECNICI NORMATIVA ACCESSORI PER SERRAMENTI UNI EN 13126-13:2012 Accessori per serramenti - Accessori per finestre e porte finestre - Requisiti e metodi di prova - Parte 13: Dispositivi di bilanciamento per saliscendi UNI EN 13126-14:2012 Accessori per serramenti - Accessori per finestre e porte finestre - Requisiti e metodi di prova - Parte 14: Chiusure a camma

Gli interventi impiantistici adottati si traducono in una tangibile riduzione dei costi operativi, che peraltro continuano a essere generati durante tutta la vita tecnica dell’impianto, valutata da ENEA in 20 anni. Per contro, una scelta alternativa meno efficiente continuerà a produrre maggiori oneri per l’intero suo periodo di esercizio. L’adozione di assorbitori comporta, in aggiunta, il riconoscimento di TEE per il periodo di vita utile del provvedimento, stabilito in 5 anni. Il numero di TEE accreditati durante tale periodo è pari al numero di tep risparmiati, moltiplicato per il coefficiente di durabilità, riconosciuto da AEEG, pari a 3,36, valore che tiene conto del risparmio conseguito dal termine della vita utile per il riconoscimento dei TEE (5 anni) e il termine della vita tecnica dell’impianto (20 anni). Gli importi allo scopo riconosciuti influenzano ulteriormente e significativamente la convenienza economica dell’intervento effettuato.

UNI EN 1906:2012 Accessori per serramenti - Maniglie e pomoli - Requisiti e metodi di prova Commissioni Tecniche: [PRODOTTI, PROCESSI E SISTEMI PER L'ORGANISMO EDILIZIO] ACUSTICA UNI/TR 11450:2012 Acustica - Valutazione dell’esposizione a rumore nei luoghi di lavoro per lavoratori che utilizzano sorgenti sonore situate in prossimità dell’orecchio Commissioni Tecniche: [ACUSTICA E VIBRAZIONI] APPARECCHI DI COTTURA A GAS PER USO DOMESTICO UNI EN 30-1-2:2012 Apparecchi di cottura a gas per uso domestico - Sicurezza - Parte 1-2: Apparecchi con forni a convezione forzata con o senza grill Commissioni Tecniche: [CIG] APPLICAZIONE ESTESA DEI RISULTATI DI PROVA DI RESISTENZA AL FUOCO UNI EN 15882-4:2012 Applicazione estesa dei risultati di prova di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 4: Sigillature di giunti lineari Commissioni Tecniche: [COMPORTAMENTO ALL'INCENDIO] ATTREZZATURE E ACCESSORI PER GPL UNI EN 13110:2012 Attrezzature e accessori per GPL - Bombole saldate di alluminio, ricaricabili e trasportabili, per gas di petrolio liquefatti (GPL) - Progettazione e costruzione UNI EN 15202:2012 Attrezzature e accessori per GPL - Dimensioni operative essenziali per connessioni di valvole per bombole per GPL e connessioni degli equipaggiamenti associati Commissioni Tecniche: [RECIPIENTI PER IL TRASPORTO DI GAS COMPRESSI, DISCIOLTI O LIQUEFATTI] DISPOSITIVI MULTIFUNZIONALI PER APPARECCHI A GAS UNI EN 126:2012 Dispositivi multifunzionali per apparecchi a gas Commissioni Tecniche: [CIG] FILTRI D'ARIA ANTIPOLVERE PER VENTILAZIONE GENERALE UNI EN 779:2012 Filtri d'aria antipolvere per ventilazione generale - Determinazione della prestazione di filtrazione Commissioni Tecniche: [CTI]

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Paolo Colaiemma - Presidente di Climgas

POMPE PER ACQUA - REGOLAMENTO 547/2012/CE L’atteso regolamento sull’ecodesign delle pompe per acqua è stato pubblicato ufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea con il nome di: REGOLAMENTO (UE) N. 547/2012 DELLA COMMISSIONE del 25 giugno 2012 recante modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle pompe per acqua Il Regolamento definisce: • I modelli di pompe ai quali viene applicato • Gli indici di Rendimento Idraulico minimi che dovranno essere rispettati (cosiddetti MEI, Minimum Efficiency Index ) • La progressività dell’aumento degli indici MEI • Le indicazioni da inserire nella targa e nella documentazione tecnica delle pompe • L’organismo di controllo del mercato Il Regolamento si applica a pompe centrifughe per il pompaggio di acque pulite comprese in queste categorie di prodotti: pompe ad aspirazione assiale con supporto (ESOB), pompe ad aspirazione assiale monoblocco orizzontale (ESCC), pompe ad aspirazione assiale monoblocco in linea (ESCC), pompe verticale multistadio (MS-V) e pompe sommersa multistadio (MSS). Il nuovo regolamento fissa date importanti: - dal 1 gennaio 2013 l’indice di rendimento minimo sarà MEI ≥ 0,1 - dal 1 gennaio 2015 l’indice di rendimento minimo sarà MEI ≥ 0,4 - entro il 2017 inoltre, la Commissione Europea inizierà lo studio della revisione del presente Regolamento nell’ottica di un approccio più ampio: «l’extended product approach » A partire dal 1 gennaio 2013 sulle targhe identificative delle pompe dovranno essere riportate le seguenti indicazioni: – indice di efficienza minimo: MEI ≥ [x,xx]; – anno di fabbricazione; – nome del fabbricante o marchio, numero di iscrizione nel registro delle imprese e sede del fabbricante; – tipo di prodotto e identificativo delle dimensioni; – efficienza idraulica della pompa (%) con girante tornita [xx,x] oppure, in alternativa, l’indicazione [–,-];

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Andrea Pasquini


Convegno Italcogen

L’EFFICIENZA ENERGETICA ATTRAVERSO IL RECUPERO TERMICO Venerdì 9 Novembre 2012

ore 10.00 presso Fiera Key Energy, Rimini - Sala Mimosa 2 - Padiglione B6 Si tratta di un incontro con gli operatori che presenterà una panoramica completa delle opportunità di migliorare l’efficienza energetica partendo dai biocombustibili, attraverso il quadro normativo in rapida evoluzione, fino ad arrivare al recupero del calore da processi industriali. Gli interventi proposti, accanto ai contributi di tipo istituzionale e legislativo, illustreranno le diverse tecnologie e innovazioni che le aziende leader del settore cogenerazione propongono, accanto a concrete soluzioni organizzative, finanziarie e gestionali per la realizzazione degli impianti.

PR OGRAMMA* 9.30 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 10.00 INTRODUZIONE E SALUTI Interventi istituzionali ▪ Ing. Stella - ITALCOGEN ▪ Ing. De Sanctis - ENEA ▪ Ing. Susanna - RSE ▪ Dott. Serra - MINISTERO DELL’AMBIENTE Esperienze dagli operatori ▪ Question time Soluzioni assicurative per le aziende 13.00 FINE LAVORI L’evento è a partecipazione gratuita previa iscrizione. Il Convegno è preceduto da welcome coffee di benvenuto riservato agli iscritti * Il programma é suscettibile di modifica Media Partner

Convegno organizzato da

Per maggiori informazioni Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milano tel. +39 0245418.550 - fax +39 0245418.545 italcogen@anima.it - www.italcogen.it

ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE


ANIMA/UCC Si è svolta il 28 giugno scorso, all’Hotel Melià, l’Assemblea annuale dei soci Ucc

Impatti normativi per costruttori e utilizzatori di caldareria “Impatto della prossima revisione della Direttiva 97/23/CE PED", un evento ideato e realizzato come un confronto tra le parti direttamente coinvolte nell’applicazione della Direttiva: costruttori, utilizzatori, organismi notificati. Il dialogo tra i protagonisti del convegno e la discussione con i partecipanti hanno tracciato una posizione comune: l’adozione nel 2003 della Direttiva PED ha determinato uno scenario di riferimento ormai assolutamente operativo sotto ogni punto di vista che tuttavia necessità di essere migliorato con il contributo di tutti. La numerosa e sentita partecipazione delle aziende del comparto è stato un segnale significativo: fare sistema per sviluppare sinergie tra aziende è oggi più che mai una necessità. ALESSANDRO MAGGIONI

L

o scorso 28 giugno si è svolta a Milano l’assemblea annuale dei costruttori italiani di caldareria rappresentati dall’Associazione Ucc federata ad ANIMA. Ucc raggruppa i costruttori e le società italiane che operano nel vasto settore delle attrezzature a pressione, dalla progettazione alla produzione: grandi serbatoi montati in cantiere, apparecchi a pressione, apparecchi semplici a pressione, caldaie a tubi d'acqua, caldaie a tubi di fumo, tubazioni, condotte forzate, scambiatori di calore, calcolo e progettazione di serbatoi in pressione. L’annuale Assemblea dei Soci rappresenta il momento più alto della vita dell’Associazione; non è solo l’occasione di realizzare il bilancio del lavoro svolto nell’ultimo anno, ma soprattutto è il momento di confronto tra tutti gli associati e l’opportunità per definire le linee guida che devono essere alla base del lavoro dell’Associazione. Lo spirito di Ucc è, infatti, quello di essere una Associazione al servizio delle aziende che ne fanno parte e pertanto i principi ispiratori della sua politica nascono dal confronto costruttivo tra gli associati. L’esperienza degli ultimi anni ha, infatti, dimostrato che il vero motore di Ucc è rappresentato dall’impegno e dalla volontà degli industriali nella vita e nel lavoro quotidiano che un’Associazione con obiettivi prestigiosi richiede. Quest’anno in particolare la numerosa e sentita partecipazione delle aziende del comparto è stato un segnale signi-

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ficativo: fare sistema per sviluppare sinergie tra aziende è oggi più che mai una necessità considerando che l’attuale contesto economico-sociale estremamente difficile non permette all’azienda che opera in maniera autonoma ed isolata di perseguire obiettivi ambiziosi. Come di consueto da alcuni anni, l’Assemblea privata dei Soci Ucc è stata seguita da un evento pubblico, dedicato alla Direttiva europea sulle attrezzature a pressione che rappresenta il testo legislativo di riferimento per il settore. L’evento pubblico di carattere tecnico, dal titolo "Impatto della prossima revisione della Direttiva 97/23/CE PED", è stato ideato e realizzato come un confronto tra le parti direttamente coinvolte nell’applicazione della Direttiva ossia i costruttori, gli utilizzatori e gli organismi notificati. Sono soprattutto intervenute le Istituzioni nazionali ed europee incaricate della supervisione della Direttiva stessa: erano infatti presenti Hans D’Hooge della Commissione Europea - Dg Enterprise & Industry e Vincenzo Correggia del Ministero dello Sviluppo Economico. Gli altri importanti relatori del convegno sono stati Fernando Lidonnici - Direttore Sant’Ambrogio Servizi Industriali Srl, Renato Pintabona - Presidente Forum Organismi Notificati e Rodolfo Longoni - Supply Engineering & Innovation Procurement Enel Spa. L’occasione del confronto è stata suscitata dal dibattito in corso a livello europeo sull’opportunità di avviare nei pros-


simi mesi la revisione delle principali Direttive europee di riferimento per il settore. Per riassumere brevemente quanto emerso dagli interventi, la Direttiva 97/23/CE, in accordo ai programmi della Commissione Europea, sta attualmente affrontando il processo di allineamento ai provvedimenti di carattere orizzontale introdotti dal New Legislative Framework, con particolare riferimento alla decisione 768/2008 il cui obiettivo primario è la razionalizzazione delle diverse procedure per la valutazione della conformità dei prodotti. In particolare la Commissione Europea dovrà valutare l’impatto sulla Direttiva PED del Regolamento 1272/2008/CE CLP che introduce un nuovo sistema per la classificazione e l’etichettatura delle sostanze chimiche e che ha sostituito la direttiva 67/548/CEE - Dangerous Substances Directive. La Commissione Europea inoltre ha recentemente assegnato un contratto di servizio a un fornitore esterno al fine di effettuare una importante indagine presso gli stakeholder sulla "Valutazione della Direttiva sulle attrezzature a pressione - PED". Lo studio mira a valutare l’eventuale revisione della Direttiva PED e fornire uno studio di mercato dei settori che rientrano nel suo ambito. I primi risultati intermedi dello studio sono stati illustrati dalla Commissione Europea nel corso del convegno; i risultati finali saranno ufficialmente presentati nell’autunno del 2012. Sulla base di questi risultati sarà valutata l’opportunità di dare inizio a una vera e propria revisione della Direttiva PED. In parallelo, la Commissione Europea ha avviato i lavori per l’allineamento al New Legislative Framework anche per la Direttiva SPVD sui recipienti semplici a pressione. La proposta adesso in discussione contiene importanti modifiche, non ultima l’introduzione del concetto di “risk” in sostitu-

zione del termine “hazard”, il cui impatto sui costruttori dovrà essere attentamente valutato. La votazione finale sul processo di allineamento della Direttiva SPVD al New Legal Framework è prevista entro l’estate. Il dialogo tra i protagonisti del convegno e la discussione con i partecipanti hanno tracciato una posizione comune: l’adozione nel 2003 della Direttiva PED ha determinato uno scenario di riferimento ormai assolutamente operativo sotto ogni punto di vista che tuttavia necessità di essere migliorato con il contributo di tutti, soprattutto in considerazione del fatto che la Direttiva PED ha investito di grandi responsabilità le figure del costruttore e, alcune volte, dell’utente finale. Come sottolineato dal Presidente di Ucc Emanuela Tosto, tale situazione risulta problematica nel momento in cui a questa maggiore responsabilità non corrisponde sempre ed in maniera proporzionale un innalzamento dei livelli di sicurezza. Le cause, come evidenziato anche dal convegno, sono riconducibili a una difficoltosa comunicazione d’informazioni tra fabbricante ed utilizzatore e al fatto che spesso accade che l’utilizzatore finale, a volte mancante di tutte le competenze tecniche necessarie, non sia il committente che dialoga con il costruttore stesso. In conclusione, il messaggio emerso sia dall’Assemblea sia dal successivo convegno è che i costruttori di attrezzature a pressione accettano di buon grado i compiti e le responsabilità cui sono investiti dalle leggi europee chiedendo di pari passo più controlli, che significano linee guida non più interpretabili, dettate dagli organismi notificati che necessariamente devono assumere un comportamento unanime di fronte ad un medesimo argomento, e un maggiore con❒ trollo del mercato da parte delle autorità preposte.

MERCATO

Thermadyne cambia nome in Victor Technologies Opera nel settore delle apparecchiature di taglio, saldatura e controllo del gas

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hermadyne Holdings Corporation ha di recente cambiato il nome in Victor Technologies Group, Inc. e il nome di Thermadyne Industries Inc., società interamente controllata, in Victor Technologies International Inc. Victor, il marchio più forte e più conosciuto dell’azienda, celebrerà nel 2013 il centesimo anniversario. “Sfruttando il vantaggio strategico offerto dal nome Victor, esaltiamo nel settore la nostra speciale attenzione a soddisfare le esigenze dell’utente finale dei nostri prodotti e

a fornire soluzioni avanzate per taglio, saldatura e controllo del gas con ciascuno dei nostri marchi,” ha dichiarato Martin Quinn. Amministratore Delegato della società. Con sede centrale a St. Louis, negli USA, Victor Technologies fornisce soluzioni di elevata qualità per apparecchiature di taglio, saldatura e controllo del gas con marchi tra i quali Victor, Tweco, Arcair, Thermal Dynamics, Thermal Arc, Stoody, TurboTorch, Firepower e Cigweld.

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ANIMA/TIFQ Nuove disposizioni normative per apparecchiature e sistemi per il trattamento dell’acqua potabile

Attuazione del nuovo Decreto Ministeriale n. 25 Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento della richiesta di apparecchiature e sistemi destinati al trattamento dell’acqua distribuita dalle reti acquedottistiche e ad una conseguente sempre maggiore offerta di vendita e/o installazione di tali prodotti da parte delle aziende o degli installatori, spesso non accompagnate da una puntuale verifica e conoscenza delle reali prestazioni del prodotto stesso.

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copo del nuovo decreto è fissare precisi obblighi che si applichino non solo alle apparecchiature e ai sistemi attualmente presenti sul mercato, ma che possano riguardare anche tutte le future tecnologie adottabili nel settore del trattamento dell’acqua potabile. Il decreto n. 25/2012 si applica infatti alle apparecchiature e ai sistemi finalizzati al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano, sia essa distribuita in ambito domestico che in ambito professionale e coinvolge di conseguenza anche apparecchiature di recente diffusione quali caraffe filtranti, filtri terminali per rubinetti e le cosidette “case dell’acqua”. Le disposizioni del decreto non si applicano, invece, alle apparecchiature per il trattamento dell’acqua potabile destinata esclusivamente ad impianti tecnologici o elettrodomestici, impiegata nelle fasi del ciclo lavorativo delle imprese del settore alimentare o nella produzione di acque minerali. Sperimentazione. L’applicazione del Decreto Ministeriale n. 25 prevede che i materiali che possono venire a contatto con gli alimenti (e quindi anche con l’acqua) debbano essere rintracciabili, ovvero deve essere possibile risalire alla fornitura da cui provengono secondo quanto stabilito dal Regolamento CE n. 1935/2004, DM n. 21/3/1973 e DM n. 174/2004. Viene inoltre richiesto di definire le performance delle macchine e dei sistemi, così da permettere al consumatore di poter confrontare tra loro le diverse apparecchiature presenti sul mercato anche sulla base delle loro caratterisitiche prestazionali. Il nuovo decreto impone che il costruttore debba stabilire le condizioni d’uso, di manutenzione e i tempo di vita ope-

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rativa delle apparecchiature e dei loro componenti, dandone chiara ed esplicita informazione ai clienti ed agli eventuali rivenditori e installatori terzi. Le apparecchiature devono pertanto essere sottoposte a test di sperimentazione che verifichino l’eventuale variazione dei valori delle sostanze presenti nell’acqua durante e al termine del trattamento. Tali variazioni, che non devono comportare il superamento dei limiti previsti dal Decreto n. 31 del 2 febbraio 2001, devono essere riportate obbligatoriamente nelle istruzioni d’uso e manutenzione e, se commercializzato, sull’etichetta e sulla confezione del prodotto. I test permettono inoltre di individuare eventuali ulteriori sostanze cedute durante il trattamento che non siano disciplinate dal Dgl n. 31; alcuni esempi tipici sono rappresentati dall’utilizzo di sali d’argento o da sistemi a scambio ionico per i quali è necessario indicare il valore delle sostanze rilasciate (in questo caso, argento e sodio). La sperimentazione deve inoltre verificare le prestazioni delle apparecchiature e dei sistemi nelle condizioni più critiche di utilizzo; queste sono rappresentate dalla saturazione del sistema (in cui la variazione dei valori delle sostanze presenti nell’acqua, con il superamento di anche un solo limite indicato nel Dgl n. 31, determina il fine vita del sistema) e delle pause di non utilizzo (durante le quali la formazione di colonie batteriche è indice di fine vita del sistema). I risultati di tali verifiche hanno lo scopo di identificare il termine di fine vita dell’apparecchiatura, di determinare la necessità di interventi di manutenzione e di istruire specifici manuali d’uso e manutenzione per ogni tipologia di prodotto. Un caso di particolare rilevanza è rappresentato da co-


struttori di apparecchiature che utilizzano sistemi filtranti e che riportano i parametri caratteristici del filtro sull’intera apparecchiatura. In questo caso, il costruttore della macchina deve invece verificare se il sistema filtrante da lui utilizzato in combinazione con la propria apparecchiatura mantiene o modifica le caratteristiche iniziali, indicando eventualmente i nuovi valori e limiti di utilizzo. La garanzia al consumatore finale sarà assoggettata all’utilizzo della macchina con quel determinato sistema filtrante. Le attrezzature devono essere progettate in conformità con le norme generali che costituiscono la base per la sicurezza igienica delle apparecchiature destinate al contatto con gli alimenti. In particolare, ad esempio, non devono essere esposte a contaminazione dall’esterno, non devono essere in grado di divenire rifugio per infestanti o ricettacolo per rifiuti o scorie, oppure essere sensibili all’azione deteriorante di eventuali agenti aggressivi presenti nell’ambiente in cui vengono installate. A questo riguardo, il nuovo decreto non impone l’utilizzo di dispositivi di prevenzione igienica, ma lascia al costruttore la valutazione e la responsabilità, a seguito delle documentate sperimentazioni, di utilizzare o meno dispositivi di disinfezione purchè rimangano garantiti i parametri di potabilità nelle condizioni più critiche di utilizzo, sino al fine vita del sistema. Relativamente ai dispositivi di segnalazione (visiva e/o acustica), le disposizioni rimangono invariate rispetto al precedente decreto (DM n. 443/90); essi devono essere realizzati e posizionati in maniera tale da consentire un efficace avviso all’utente circa l’esigenza di interventi di manutenzione. Come indicato nell’art. 4 del Decreto n. 25/2012 (presunzione e valutazione di sicurezza), le aziende che immettono sul mercato apparecchiature o sistemi per il trattamento dell’acqua potabile dovranno da una parte rispettare gli obblighi normativi, dall’altra effettuare un’efficace valutazione del rischio affinché possano garantire che il prodotto immesso sul mercato sia sicuro dal punto di vista igienico-sanitario e garantisca il livello di sicurezza che i consumatori si possono ragionevolmente attendere. La nuova normativa prevede sanzioni applicabili da parte degli organi di controllo, salvo che il fatto costituisca reato in quanto una cattiva gestione dell’apparecchiatura possa determinare un danno per la salute umana, citate dall’art. 10 del regolamento. Manuale d’uso e manutenzione. Nel manuale per il corretto uso dell’apparecchiatura, oltre alla dichiarazione di conformità alle norme vigenti dovrà essere presente un documento tecnico dal quale risultino chiaramente la descrizione dell’apparecchiatura, i principi del suo funzionamento, gli allacciamenti, le saracinesche di intercettazione, i rubinetti di presa, i punti di scarico ed ogni altro elemento attinente la funzionalità dell’apparecchiatura stessa. I documenti devono includere la versione completa nella lingua ufficiale in uso nel paese dove l’attrezzatura viene posta in vendita o l’impianto viene installato. In tali documenti si devono trattare con particolare attenzio-

ne anche gli aspetti dotati di una qualche criticità in tema di installazione e di limiti in tema di condizioni d’uso. Tra le modalità e i parametri per la sostituzione di parti o accessori, ad esempio guarnizioni o cartucce, dovrà essere menzionata la necessità che tali parti sostitutive siano a loro volta di tipo compatibile per il loro impiego a contatto con l’acqua ad uso umano. Pubblicità delle attrezzature. Fermo restando l’obbligo del rispetto delle disposizioni previste dal Dlgs n. 206/2005 in materia di pubblicità, nei testi della documentazione tecnico-descrittiva, nei manuali di installazione e manutenzione, sulle confezioni di imballaggio e, più in generale, su tutto il materiale pubblicitario e informativo prodotto per l’apparecchiatura, i riferimenti alle prestazioni dell’apparecchio medesimo dovranno riferirsi esclusivamente a sostanze e/o elementi e/o paramenti biologici testati sperimentalmente. Linee Guida ministeriali. Il nuovo decreto indica, all’Art. 3 comma 9, che entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore verranno pubblicate delle linee guida riguardanti le descrizioni dei trattamenti per le acque destinate al consumo umano conosciuti a livello nazionale. Le linee guida saranno aggiornate in relazione al progresso tecnico-scientifico e comunque ogni tre anni. Attualmente è in libera circolazione la bozza relativa alla prima linea guida dedicata alle caraffe dell’acqua che indica i criteri per una corretta e idonea sperimentazione chimica e microbiologica di queste apparecchiature. A partire dalla data di entrata in vigore del decreto (7 febbraio 2012) tutte le aziende produttrici di apparecchiature e sistemi per il trattamento dell’acqua hanno l’obbligo di adeguarsi ai nuovi dettami di legge; le aziende i cui prodotti sono provvisti dell’autorizzazione ministeriale richiesta dal precedente decreto (DM n. 443/90) dispongono di ulteriori sei mesi di tempo per rendere conformi i propri prodotti alla nuova normativa. La proposta Tifq. L’Istituto Tifq, Istituto per la Qualità Igienica delle Tecnologie Alimentari, presso il proprio laboratorio TifqLab, Laboratorio di Reologia del Dipartimento di Ingegneria Chimica e dei Materiali dell’Università della Calabria, ha messo a punto specifici protocolli sperimentali per la valutazione degli effetti prodotti dalle le diverse tipologie di sistemi e apparecchiature sulla qualità chimica e microbiologica delle acque destinate al consumo umano. Queste vengono sottoposte a specifici test di sperimentazione che permetteranno di verificarne le prestazioni e i limiti di utilizzo al fine di effettuare una corretta valutazione dei rischi e permettere la stesura di idonee istruzioni d’uso e manutenzione. Il risultato ottenuto permetterà all’Istituto Tifq di rilasciare una dichiarazione di conformità di terza parte al Decreto Ministeriale n. 25/2012 e di apporre il proprio Marchio sulle appa❒ recchiature e sulle documentazioni allegate.

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MERCATO

Albertengo Panettoni sceglie Abb Per realizzare la nuova sede produttiva l’obiettivo è mantenere la propria tradizione artigianale, all’interno di uno stabilimento di alto livello, dotato di soluzioni tecnologiche degne delle industrie più moderne ed efficienti.

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ella realizzazione della nuova sede produttiva di Torre San Giorgio, in provincia di Cuneo, la Albertengo Panettoni, azienda che da quattro generazioni opera nel settore della pasticceria, ha voluto cimentarsi in una singolare sfida: mantenere la propria tradizione artigianale, all’interno di uno stabilimento di alto livello, dotato di soluzioni tecnologiche degne delle industrie più moderne ed efficienti. La più alta qualità per questi prodotti si può ottenere solo applicando l’esperienza della produzione tradizionale e in tal senso si è mossa l’Albertengo nella realizzazione del nuovo stabilimento: integrando le caratteristiche della vecchia unità produttiva, con le nuove tecnologie si è ottenuta una struttura completamente controllabile e gestibile in maniera globale. Per avere le migliori garanzie di successo si è deciso di rivolgersi ad Abb come unico fornitore di riconosciuta affidabilità, in grado di proporre un pacchetto completo di prodotti per le diverse esigenze impiantistiche, in particolare, un sistema di building automation a standard internazionale Knx. Un controllo totalmente integrato È un prodotto davvero particolare il panettone di qualità: se da una parte è intrinsecamente molto semplice, d’altra parte è un dolce da forno tra i più difficili da realizzare, per via dei delicati processi di lievitazione, che richiede macchine specifiche personalizzate e una struttura produttiva attentamente monitorata in ogni dettaglio. Il mantenimento della temperatura nei diversi ambienti e della qualità dell’aria è l’aspetto fondamentale per garantire la corretta lievitazione della pasta. È stato quindi realizzato un sistema di control-

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lo totalmente integrato, che consente di accedere da ogni pc a tutte le informazioni essenziali, dalla quantità di CO2 nell’aria al livello dell’acqua del pozzo, dal controllo accessi ai dati di produzione oraria. Le funzioni del sistema di building automation Il concetto di gestione integrata applicato allo stabilimento è stato poi esteso anche agli uffici con l’introduzione del sistema di building automation a standard Knx, progettato da Domotica Labs che ha permesso di semplificare notevolmente l’impianto e ottenere significativi vantaggi in termini di efficienza energetica e di un elevato livello di comfort negli ambienti di lavoro. La funzionalità del sistema si articola su tre aspetti principali: il controllo accessi, la gestione ambientale tramite centralina meteorologica e il controllo dello stato dei quadri elettrici di distribuzione. Tutto ciò ha consentito di ottenere una notevole ottimizzazione dei consumi energetici, che si è concretizzata in un aumento particolarmente limitato dei costi per l’energia elettrica. Il controllo da remoto dei quadri elettrici dell’impianto permette di rilevare e localizzare in tempo reale eventuali problemi che si presentassero nell’intero impianto. Ciò consente di intervenire tempestivamente evitando dannose interruzioni delle attività dello stabilimento. L’applicazione di un sistema del building automation ha comportato dei vantaggi già in sede di realizzazione grazie all’elevata flessibilità di queste soluzioni. C. A. Si ringrazia la Direzione di Albertengo Panettoni e l’arch. Ivo Panero di Domotica Labs per la collaborazione fornita.


Mission Antarctica 2048 Cat Lift Trucks sponsor del progetto che prevede un viaggio di 2300 km con un veicolo a energia solare fino al Polo Sud e ritorno. L’obiettivo di evidenziare le fonti di energia alternative e i sistemi di vita sostenibili

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gm (Compagnia Generale Macchine) presenta il progetto “Mission Antarctica 2048” che riguarda un viaggio di 2300 km con un veicolo a energia solare fino al Polo Sud e ritorno, che sarà effettuato da due esploratori olandesi. Il progetto ha l’obiettivo di evidenziare le fonti di energia alternative e i sistemi di vita sostenibili. La squadra che si occupa di questo progetto è già stata sponsorizzata da Cat Lift Trucks nel 2011 quando si è fatto il primo collaudo del veicolo da utilizzare nelle vicinanze della fabbrica in Finlandia. La squadra del progetto Antarctica ha chiesto e ottenuto nuovamente la sponsorizzazione di Cat Lift Trucks quando ha dovuto effettuare un secondo e definitivo collaudo nella fredda città di Järvenpää, in Finlandia, durante l'ultima settimana del febbraio scorso. Il progetto Mission Antarctica 2048 è ... stato avviato nel 2010 con la richiesta fatta dagli esploratori Wilco van Rooijen e Fokke van Velzen all’Università di Scienze Applicate di Utrecht, nei Paesi Bassi, di progettare e costruire l’auto per questa loro missione. Attualmente, sei studenti della Hogeschool Utrecht e uno studente della Avans aiutati da sei studenti della Roc van Amsterdam, hanno portato il progetto alla fase successiva culminata in questo secondo collaudo. Un gruppo di cinque studenti ha effettivamente realizzato il collaudo in Finlandia focalizzandosi sul-

la resistenza della nuova elettronica e delle ruote. Una delle sfide che hanno affrontato è stata anche trovare l’efficace pressione delle gomme. Il collaudo precedente aveva evidenziato che era necessario effettuare ulteriore lavoro sullo sterzo e sulle sospensioni, così in questa fase sono stati collaudati anche questi componenti adattati. Oltre a collaudare tutti questi componenti, gli studenti hanno percorso delle distanze per analizzare come questo veicolo avrebbe affrontato il freddo e nevoso ambiente finlandese. Durante la settimana, gli studenti hanno ricevuto la visita dei due esploratori che guideranno il veicolo durante l’impresa, Wilco e Fokke, che questa volta hanno potuto provare personalmente il veicolo. Gli ideatori del progetto Antarctica sono rimasti soddisfatti. Cat Lift Trucks ha di nuovo offerto il suo supporto organizzando la spedizione a Järvenpää, dove possiede uno stabilimento di produzione di macchine da magazzino. Procurando anche l’appoggio in loco con servizi di carico e scarico e la fornitura di energia elettrica. Cat Lift Trucks è orgogliosa di aiutare a realizzare questa avventura, soprattutto considerando l’obiettivo del progetto complessivo. Il settore Sviluppo dei prodotti di Cat Lift Trucks è alla continua ricerca di fonti energetiche alternative per i carrelli elevatori in modo da ridurre al minimo le emissioni nocive.

Sviluppo internazionale del Gruppo Ab Opera nei settori della cogenerazione e della valorizzazione delle energie rinnovabili

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n un contesto economico mondiale ancora molto critico il Gruppo Ab ha registrato un ottimo risultato di crescita

nel 2010: il fatturato è stato di 94 milioni, con un incremento del 55% rispetto al 2009. Il Gruppo, fondato nel 1981 da

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MERCATO Angelo Baronchelli, opera nei settori della cogenerazione e della valorizzazione energetica di fonti rinnovabili, con soluzioni modulari e in centrali da 100 a 10.000 kWe. Attraverso 11 società il Gruppo Ab mette a disposizione il know-how necessario per la realizzazione, l’installazione, la gestione e l’assistenza post vendita degli impianti. Ha progettato e realizzato oltre 400 impianti di cogenerazione “chiavi in mano”, per una potenza installata complessiva di circa 800 MW, che si caratterizzano per l’elevata efficienza, la modularità, la compattezza e la facilità di trasporto. Inoltre, l’azienda ha ampliato la propria offerta sviluppando la “linea Bio”, studiata per la valorizzazione energetica del biogas. Per rispondere alla crescita il Gruppo Ab ha realizzato il “Polo Ab”, un complesso industriale destinato ad essere la piat-

taforma strategica dell’azienda. Perno il 2011 del Polo è lo stabilimento produttivo: agli attuali 15.000 metri quadrati entro fine anno se ne aggiungeranno 14.000, che permetteranno di soddisfare al meglio le crescenti necessità produttive. Inoltre, nel 2010 sono stati inaugurati il nuovo “Polo Engineering” (che accoglie circa 100 tecnici) e le nuove sedi di Ab Energy e Ab Service. Il personale del Gruppo è arrivato a 350 unità. Forte è anche lo sviluppo a livello internazionale. Dopo l’ingresso nel mercato spagnolo, con sedi a Madrid e Barcellona, si è puntato anche sull’Est europeo, attivando nel 2009 una filiale a Bucarest, in Romania. In Polonia è stata acquisita nell’aprile 2010 la quota di maggioranza di Kwe Technika Energetyczna, distributore locale e service partner per i motori Ge Jenbacher. Attualmente si stanno stringendo alleanze strategiche in Paesi che disegneranno forti scenari tecnologici.

Viteria e bulloneria e ora anche molle Accanto alla tradizionale attività di distributore di viteria e bulloneria, Berardi Bullonerie è ora presente anche nel settore delle molle in quanto partner dell’azienda americana Lee Spring

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erardi Bullonerie è da quattro generazioni un’azienda leader nella distribuzione di viteria e bulloneria, grazie alla completezza di gamma, alla puntualità e alla tempestività del servizio offerto. L’azienda può contare su una rete capillare di filiali su tutto il territorio nazionale garantendo interventi immediati per urgenze e l’eliminazione di rischi di fermolinea. Inoltre, le filiali sono collegate in tempo reale in via informatica con il magazzino principale di più di 6000 metri quadrati semiautomatizzato , supportato dai software dedicati e basati su sistemi di radiofrequenza con oltre 35mila articoli sempre pronti. Uno staff tecnico professionale fornisce al cliente le più svariate soluzioni di fissaggio e l'esecuzione di particolari speciali a disegno. Berardi Bullonerie ha negli anni acquisito una grossa esperienza nei servizi di logistica integrata, permettendo così ai clienti di risparmiare sul costo complessivo della fornitura per valutare il quale oltre al prezzo dell’articolo bisogna considerare i costi nascosti dell’approvvigionamento. L’obiettivo comune è quello di minimizzare o, in taluni casi, addirittura eliminare tali costi nascosti è l’oggetto dell’inte-

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resse crescente di un numero sempre maggiore di aziende e a oggi sono più di 80 i servizi di kanban attivi su tutto il territorio nazionale. Il kanban è solo uno dei servizi di logistica integrata proposti dalla Berardi. Esso permette all'azienda di ottimizzare le scorte di magazzino ricevendo le forniture direttamente sulla linea di produzione con cadenze prestabilite e quantità calcolate. Berardi sviluppa questo servizio unitamente all'azienda cliente effettuando anche un'analisi di convenienza economica che ne giustifichi l'attivazione. Tra i numerosi vantaggi, i più importanti sono: riduzione dei costi di gestione degli approvvigionamenti; sicurezza del mantenimento delle scorte minime; eliminazione del magazzino presso il cliente. Oggi Berardi Bullonerie è partner della Lee Spring, azienda americana con sede a New York e filiali in Messico Cina e Gran Bretagna. La novità di questa collaborazione è la disponibilità di molle a catalogo realizzate nei materiali più tecnici e con trattamenti a richiesta. I tempi di consegna del materiale a stock sono velocissimi. Inoltre, c’è la possibilità di realizzare molle a disegno del cliente.


FIERE, CORSI E CONVEGNI PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE TRACCIA ANNO 2012

DA EFFETTUARE

EFFETTUATE

data 26-29 GENNAIO 28 FEB.-3 MARZO 13-15 MARZO 27-30 MARZO

(*) A T A B

nome MACEF PRIMAVERA IPACK IMA WETEX MCE EXPOCOMFORT

sede MILANO MILANO, Italia DUBAI, U.A.E. MILANO, Italia

16-21 APRILE T 18-21 APRILE B 9-11 MAGGIO A 13-15 MAGGIO B 22-24 MAGGIO A 23-25 MAGGIO B 24-27 MAGGIO T 27-30 MAGGIO A 29 MAG-2 GIUGNO A 18-22 GIUGNO T 16-21 SETTEMBRE T 25-29 SETTEMBRE A 2-6 OTTOBRE B 17-20 OTTOBRE A

INTERMAT METEF + Foundeq Europe SOLAREXPO + GREENBUILDING OIL & NON-OIL SPS / IPC / DRIVES Italia ACCADUEO EUROCARNE IRAN FOOD + BEV TEC CTT ACHEMA IBA CERSAIE F&O Finitura & Oltre (in Bi.Mu) MADE

PARIGI, Francia VERONA, Italia VERONA, Italia MODENA, Italia PARMA, Italia FERRARA, Italia VERONA, Italia TEHERAN, Iran MOSCA, Russia FRANCOFORTE, Germania DUESSELDORF, Germania BOLOGNA, Italia MILANO, Italia MILANO, Italia

18-21 OTTOBRE 31 OTT. - 3 NOV. 5-8 NOVEMBRE 7-10 NOVEMBRE NOVEMBRE 27-29 NOVEMBRE 27-30 NOVEMBRE

SAIE PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) THE BIG 5 / MEC / PMV ECOMONDO SITP Salon Int.Travaux Publics VALVE WORLD BAUMA CHINA

BOLOGNA, Italia MOSCA, Russia DUBAI, Eau RIMINI, Italia ALGERI, Algeria DUESSELDORF, Germania SHANGHAI, Cina

A A A A A B B

Associazioni di riferimento FIAC ASSOFOODTEC, ANIMA ANIMA / settori energia-ambiente ANIMA/settori HVAC + energia (Acism, AquaItalia, Avr,Assopompe, Assotermica, Climgas, CoAer, Imp. Frigoriferi, Italcogen, Ucc) UCoMESA UCIF COAER ACISM ANIMA - L'Industria Meccanica ACISM, AVR ASSOFOODTEC ASSOFOODTEC UCoMESA ANIMA / settori ind. chimica ASSOFOODTEC AVR UCIF ASSOFERMA, ASSOGRIGLIATI, ASSOSIC, UNAC UCoMESA ASSOPOMPE, AVR, COMPO ANIMA, UCoMESA ITALCOGEN UCoMESA AVR UCoMESA / ANIMA settori 'comfort'

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato - COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

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FIERE, CORSI E CONVEGNI Global Comfort Technology il concept della nuova campagna di comunicazione di MCE

Mostra Convegno Expocomfort 2014 È partita l'organizzazione della 39a edizione di Mostra Convegno Expocomfort, la fiera mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili - organizzata da Reed Exhibitions Italia - che si svolgerà dal 18 al 21 marzo 2014 sempre in Fiera Milano

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i nastri di partenza, dunque, anche la nuova campagna creativa/pubblicitaria che è stata affidata a Gramma “il progetto scelto per la nuova campagna di Mce 2014 è stato concepito – dichiara Valentina Gabutti, presidente di Gramma, interpretando concettualmente l’integrazione e la connessione sempre più profonda tra i quattro settori protagonisti della manifestazione: Caldo, Freddo, Acqua e Energia”. Da qui è nato il concept “Global Comfort Technology”, caratterizzato da quattro colori, a significare il particolare che va a comporre la totalità, la globalità appunto, dell’evento. «Abbiamo subito condiviso il concept proposto da Gramma “Global Comfort Technology” – dichiara Massimiliano Pierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Italia –

perché sintetizza efficacemente il complesso universo della nostra manifestazione, riuscendo a mettere in evidenza quei valori di ricerca e innovazione tecnologica che sono il perno delle strategie imprenditoriali delle aziende di tutti e quattro i nostri macro comparti. Gramma sostiene i progetti di Corporate Social Responsibility, un impegno importante che incontra quello di Reed Exhibitions Italia e Mce di supportare l’iniziativa benefica Just a Drop: una percentuale dei proventi dalla vendita di inviti agli espositori sono devoluti al progetto di costruzione di serbatoi pressurizzati e di una diga Charco nei Distretti di Longido e Monduli in Tanzania.

53° Congresso Fest Si terrà dal 4 al 6 ottobre prossimo a Roma, il 53° congresso della Fest (Fédération Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage), la federazione europea dei distributori idrotermosanitari. Dopo 11 anni, Angaisa torna ad ospitare il congresso della Fest, proponendo un programma congressuale caratterizzato da un’analisi approfondita relativa agli effetti negativi della crisi economica mondiale e, in particolare, alle pesantissime ripercussioni che stanno interessando il comparto dell’edilizia ed il mercato della distribuzione idrotermosanitaria a livello europeo. A tale proposito, Cresme presenterà una ricerca che prenderà in considerazione i segmenti più dinamici del mercato ed i diversi modelli distributivi, con l’obiettivo di proporre una mappa evolutiva del settore nel medio periodo 20122017. In occasione del congresso europeo, l’attuale Presidente Angaisa Mauro Odorisio assumerà formalmente anche la carica di Presidente Fest per il prossimo biennio. L’evento sarà realizzato con il contributo delle aziende “main sponsor” Carlo Nobili Rubinetterie, Ibp Banninger Italia, Roca, Toto, dell’azienda “sponsor” Geberit e con la partecipazione di Mostra Convegno Expocomfort.

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Brasile, India e Russia nel mirino di Made in Steel La prossima edizione si terrà a Milano dal 3-5 aprile 2013

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a collaborazione tra Made in Steel e Fiera Milano intraprende la strada verso l’internazionalizzazione. Luigi Cuzzolin, Consigliere delegato ai rapporti con l’estero della Conference & Exhibition dedicata alla filiera dell’acciaio, ha infatti incontrato, gli agenti di Fiera Milano provenienti da India, Russia e Brasile. I tre paesi sono attualmente i primi produttori mondiali di acciaio e continuano a mostrare forti tassi di sviluppo. La loro propensione al commercio internazionale d’acciaio, anche con il nostro paese, rende questi stati e le loro aziende siderurgiche strategiche per il mercato italiano ed europeo dell’acciaio.

“Gli imprenditori del comparto fieristico incontrati si sono dimostrati molto interessati ad una manifestazione specifica della filiera dell’acciaio come Made in Steel. Sono state decise una serie di azioni dirette con l’obiettivo di far conoscere la conference & exhibition nel loro paese, spiega Luigi Cuzzolin, favorendo la partecipazione dei principali players del settore”. L’interesse con cui i collaboratori esteri di Fiera Milano hanno accolto Made in Steel conferma la buona scelta della location di Milano per la conference & exhibition del prossimo 3-5 aprile 2013.

Le novità di Save 2012 Il 24 e 25 ottobre a Verona la sesta edizione dell’appuntamento verticale dedicato alle soluzioni per l’industria

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a sesta edizione di Save l’evento verticale di riferimento per le Soluzioni e Applicazioni Verticali di Automazione, Strumentazione, Sensori, organizzato da Eiom, Ente Italiano Organizzazione Mostre, è in programma a Verona il 24 e 25 ottobre 2012. La mostra convegno di Verona, unico evento italiano di settore dedicato alle soluzioni verticali per l’industria, è un riferimento per tutti gli operatori specializzati, quali progettisti, responsabili tecnici, ingegneri, impiantisti e responsabili di stabilimento, responsabili di produzione e manutenzione, manager, strumentisti, e molti altri ancora. A Save 2012 saranno presentate le migliori soluzioni e applicazioni specifiche per mercati industriali quali Energia, Ambiente, Food&Beverage, Farmaceutica e Cosmetica, Automotive, Chimica e Petrolchimica, Gomma e Plastica, Carta e Legno, Cemento e altro ancora. Anche la prossima edizione, secondo la tradizione dell’evento, si concentrerà in due giornate ricche di convegni, novità, dibattiti, aggiornamenti, seminari e momenti di formazione, e vedrà il coinvolgimento di prestigiose aziende e illustri esperti del settore, e il supporto scientifico delle principali Associazioni che porteranno a Verona importanti contributi dal taglio tecnico – applicativo. “Il ruolo dei System Integrator nei progetti di automazione” è il titolo del convegno organizzato da Anipla (Associazio-

ne Nazionale Italiana per l’Automazione), in cui si farà il punto sui cosiddetti “system integrators”, aziende, snelle e flessibili, che spesso sono in grado di interpretare al meglio le esigenze più particolari dei clienti finali; la loro esperienza maturata in specifici ambiti applicativi si traduce in un reale valore aggiunto che spesso contribuisce a rendere l’automazione più avanzata ed efficace. Con contributi di alcuni integratori di sistemi, saranno illustrate le varie applicazioni nelle quali il loro contributo, tecnico e/o relazionale, risulta utile per la buona riuscita del progetto di automazione. Sempre Anipla organizzerà la sessione mattutina della giornata dedicata ai “Sistemi di Visione Artificiale nei Processi Industriali” (24 ottobre), un appuntamento mirato con focus sui Sistemi di Visione Artificiale e i Sistemi di Identificazione, sempre più importanti nei processi industriali. Stato dell’arte dell'arte dello sviluppo tecnologico, prospettive tecnologiche e di mercato, esempi di approccio multidisciplinare in applicazioni di "machine vision", in cui saranno presentati Esempi, problematiche e tendenze della visione 3D in ambito industriale, alcune delle tematiche che saranno trattate. Il tema degli “Ambienti virtuali” sarà analizzato da Ais/Isa Italy Section (Associazione Italiana Strumentisti), una metodologia sempre più diffusa e utilizzata nel mondo indu-

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FIERE, CORSI E CONVEGNI striale per migliorare l’ingegneria, velocizzare l’integrazione delle varie fasi di sviluppo favorendo le procedure di manutenzione e le attività di training. Naturalmente anche Gisi (Associazione Imprese Italiane di Strumentazione), che vede in Save il massimo riferimento e appuntamento per l’industria di processo, sarà presente all’evento con un importante convegno, le tematiche, tutte estremamente interessanti, sono ancora al vaglio della commissione. Lab#Id (Università Carlo Cattaneo - Liuc), proporrà un interessante approfondimento sulle “Soluzioni Rfid per l’automazione dei sistemi di produzione e di gestione”, in cui saranno affrontate le tematiche relative alla tracciatura e al monitoraggio dei componenti lungo il canale logistico/produttivo. Assoautomazione (Associazione Nazionale Automazione e Misura) presenterà il convegno intitolato ”Lo sviluppo dei sistemi di automazione per il Motion Control avanzato e la Meccatronica: prestazioni, standard, efficienza energetica”, in cui si intrecceranno tematiche centrali e fondamentali per la gestione industriale, il convegno è un ideale complemento delle giornate di Verona. Non dimentichiamo poi il consueto e prezioso contributo offerto da Plc Forum (la principale Associazione Italiana online per la promozione dell’Automazione), e gli interventi

di altre Associazioni quali Ispe Italy (International Society for Pharmaceutical Engineering), TeSem (l’Osservatorio Tecnologie e Servizi per la Manutenzione della School of Management del Politecnico Milano), Aias (Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), A.I.Man. (Associazione Italiana Manutenzione) e molte altre ancora, che daranno il loro apporto nel corso della manifestazione. Tra gli approfondimenti verticali in programma a Save ricordiamo infine la giornata “Tecnologie per l’Alimentare” (25 ottobre) in cui troveranno spazio le più avanzate soluzioni applicative nell’ambito dell’automazione nell’industria alimentare e le novità del settore Food&Beverage. Molte le aziende che hanno sottoscritto la partecipazione all’edizione 2012, da segnalare un aumento del numero di sponsorizzazioni rispetto alla passata edizione, presupposti che testimoniano l’elevatissimo l’interesse per la manifestazione, un momento di incontro esclusivo per tutti i professionisti che, grazie alla sua formula vincente, ottimizza e favorisce l’incontro tra aziende ed operatori. Save si svolgerà Veronafiere il 24 e 25 ottobre 2012, anche la prossima edizione godrà della sinergia di importanti appuntamenti in programma nelle stesse date a Verona, quali Mcm (Manutenzione Industriale), Acquaria (Tecnologie Acqua e Aria), Home & Building (Automazione dell’edificio) e Vpc (Valvole Pompe Componenti).

È on line il nuovo Samoter forum La community del salone per le macchine movimento terra e da cantiere di Veronafiere

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amoter 2014, a seguito dell'esperienza maturata per l'edizione del 2011, vuole potenziare la comunicazione web e le interazioni con i social media. È per questo che entro la fine di luglio verrà lanciato un nuovo ambizioso progetto di comunicazione: il Samoter Forum, una piattaforma ideata allo scopo di favorire un costante scambio di informazioni ed opinioni, candidato ad essere un luogo di confronto e dibattito per l'intera filiera del mondo dell'edilizia e per i cambiamenti e le novità che direttamente o indirettamente influenzano l'andamento del comparto macchine da cantiere. Il Samoter Forum sarà una piattaforma autorevole per tutte le questioni inerenti il mondo delle costruzioni e dell'edilizia, un'agorà a disposizione della comunità dei professionisti del settore, che si avvarrà di partner di prestigio e dalla indiscussa competenza quali l'Istituto Imamoter C.N.R. la cui missione è la promozione e la divulgazione delle conoscenze necessarie alla progettazione, produzione ed impiego delle Macchine Movimento Terra e le numerose associazioni di categoria che rappresentano i diversi attori della filiera. Samoter Forum è diviso in 7 sezioni:

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Attualità, dedicato ad argomenti di interesse generale sul mondo delle costruzioni e dell'edilizia; Mercato, riservato al mercato delle macchine con attenzione alle novità di prodotto e alle iniziative di mercato; Innovazioni Tecnologiche, il punto di confronto sulla ricerca e l'innovazione di prodotto; Appalti, con segnalazioni opportunità e informazioni dal mondo degli appalti pubblici; Salone Samoter, dedicato a tutto quello che riguarda la manifestazione; Academy, luogo di scambio di notizie sul mondo del lavoro e della formazione, dai corsi alle posizioni aperte segnalate dalle imprese; A queste sezioni si aggiungono tre aree: nella prima sono ospitati gli interventi di autorevoli decision maker, opinionisti ed esperti, nella seconda si possono trovare gli aggiornamenti delle normative di settore, mentre la terza è a disposizione delle imprese per le proprie comunicazioni. Entra nel sito di manifestazione attraverso la homepage raggiungi l'apposita area Samoter Forum. Registrati gratuitamente: potrai da subito far parte della community di Samoter.


MAKI ENERNG -BUSI NE

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07.10 NOV E 2012 MBER RIMI N ITALY I FIERA 6 in th

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NEWS FMS e piccole produzioni: un mito da sfatare

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ono molto numerose - soprattutto in Italia, dove il tessuto industriale si compone principalmente di piccole e medie imprese - le organizzazioni convinte di non poter trarre vantaggi significativi dall’adozione di Sistemi Flessibili di Produzione (FMS), ritenendoli adatti principalmente alla produzione su larga scala. Eppure, è proprio nella produzione di piccoli lotti che un FMS fornisce i maggiori vantaggi. Infatti, i Sistemi Flessibili di Produzione operano in un’ottica di “lean production” e sono in grado di provvedere al meglio alla lavorazione di lotti unitari o di poche decine o centinaia di pezzi appartenenti a svariate famiglie di articoli. La gestione efficiente dei materiali e della logistica, unita alle caratteristiche della sua pianificazione, rende possibile una efficace programmazio-

Transpallet elettrici uomo a terra

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gm (Compagnia Generale Macchine SpA, distributore unico di Cat® Lift Trucks in Italia), presenta la nuova gamma di transpallet elettrici uomo a terra da 16, 18 e 20 quintali, che sarà completata da un modello ErgoLift, con le forche a pantografo con sollevamento a 800 mm per il commissionamento leggero. La nuova gamma transpallet elettrici con pedana include tre modelli: NPP20N2R (nella figura), da 6 km/h,

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ne della produzione, con una maggiore automazione degli impianti e un miglioramento della qualità derivante dalla riduzione dei rischi di errori umani. Per darne una chiara dimostrazione, Fastems ha analizzato i dati statistici relativi all’impatto dell’adozione dei propri prodotti nella realtà delle piccole-medie imprese e li ha sintetizzati in un breve video, disponibile online. Fastems Srl è la filiale italiana di Fastems Group, multinazionale finlandese leader mondiale da oltre 25 anni nella progettazione e produzione di Sistemi Flessibili di Produzione e celle robotizzate, volti a migliorare la produttività delle aziende manifatturiere nel settore della meccanica attraverso l’automazione di fabbrica, la produzione non presidiata e l’ottimiz-

senza barre di protezione laterali, che andrà a sostituire l¹attuale NPP20MR; NPV20N2, da 9 o 12 km/h, che andrà a sostituire l¹attuale NPV20N; NPV25NH2, portata 25 quintali, da 12 km/h, con le protezioni laterali fisse e la guida semitrasversale. Il nuovo NPP20N2R con pedana, senza protezioni laterali, presenta una struttra robusta e resistente, particolarmente adatta ad applicazioni anche intensive nella movimentazione su medie percorrenze. Il nuovo NPV20N2 si presenta con larghezza macchina (b1) 920 mm, con una manovrabilità elevata nella versione senza servosterzo elettrico. Molto migliorata è la pedana operatore, più larga e confortevole, così come le protezioni laterali. Il sollevamento forche è stato portato a 220 mm. Il nuovo NPV25NH2 presenta protezioni laterali fisse a parete, rialzate plasticamente da un lato per con-

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zazione delle risorse. Fastems progetta e fornisce soluzioni di automazione che vanno dalle celle modulari standard ai più complessi sistemi, adatti agli stabilimenti di qualsiasi grandezza, con un’ampia varietà di stazioni e di dispositivi aggiuntivi pensati e costruiti per realizzare una vera e propria fabbrica automatica, capace di lavorare in continuo abbattendo drasticamente i fermi macchina. www.fastems.com

sentire l’appoggio in una posizione di guida semitrasversale. La guida è a volantino, derivato dal commissionatore orizzontale. Prossimamente uscirà anche una nuova gamma di sollevatori elettrici uomo a terra. Include 4 modelli, da 10, 12, 14 e 16 quintali, declinati nelle versioni standard, con alzata iniziale e a razze allargate, con un'ampliata disponibilità di montanti e altezze. Sono state migliorate le prestazioni, in particolare la velocità di discesa dei montanti. Anche queste macchine si presentano con un look moderno e accattivante. I modelli da 12, 14 e 16 quintali saranno disponibili anche con pedana, senza protezioni laterali, per la movimentazione più agevole nelle medie percorrenze. Inoltre, usciranno i nuovi modelli di commissionatori orizzontali. Sulla base dello straordinario commissionatore orizzontale NO20NE, usciranno le versioni con pedana, o forche, o entrambi sollevabili. Queste macchine andranno a sostituire i modelli attuali NO10NSP, NO10NSPF ed NO20NSP. www.cgmcarrelli.it


Macchina saldatrice per tubazioni

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emsa presenta un nuovo modello di macchina saldatrice a rulli per la produzione di tubazioni per aria o gas per il condizionamento e il trasporto pneumatico. La macchina è stata studiata anche per altre necessità produttive, come la costruzione di serbatoi e contenitori per scaldaacqua e bidoni. Infatti, può saldare prodotti in lamiera zincata, lamiera nera e in acciaio inossidabile. Sempre a contatti a filo di rame, la macchina, capace di lavorare su spessori da 0,5 a 1,5 mm grazie all’adozione di componentistica standardizzata, consente interessanti riduzione dei costi. Inoltre, l’attrezzatura motorizzata integrata garanti-

Caldaia a condensazione in versione scomposta

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oval UltraGas, caldaia nel campo della condensazione a gas che copre una gamma di potenza da 15 a 2000 kW, è ora disponibile anche in una nuova versione che fornisce l’esecuzione scomposta completa di tutti gli accessori e componenti oltre alla possibilità di effettuare la saldatura e il montaggio direttamente sul posto. Questa innovativa tipologia di fornitura rappresenta la migliore soluzione per le centrali termiche con accessi difficoltosi, senza perdere in affidabilità e rendimenti e risponde perfettamente alle esigenze più disparate nella riqualificazione edilizia. Altri punti di forza della nuova caldaia a condensazione sono: superficie di scambio secondaria realizzata con il tubo aluFer® sviluppata da Hoval

sce elevata produttività, assenza di scarti e perfetta operatività da parte di un solo operatore per qualunque dimensione prescelta. La macchina nella figura rappresenta il modello per la lavorazione di manufatti fino a 1500 mm di lunghezza, ma sono disponibili anche i modelli da 1000 mm, 1850 mm e 2000 mm, con diametri da 100 a 900 mm. www.cemsa.it

(si tratta di un tubo composito, dove la parte esterna a contatto con l’acqua è in acciaio inossidabile, mentre la parte a contatto con i fumi è costituita da una serie di profili in alluminio); ventilatore del bruciatore a portata e numero di giri variabili, per una modulazione lineare (senza stadi) tra 20 e 100%; ridotte perdite di carico lato acqua, che consentono di evitare l’installazione della pompa di caldaia; termoregolazione a microprocessore (TopTronic® T), appositamente progettata e sviluppata da Hoval per i propri sistemi, attraverso schede integrative “Key-Modul” che espande le funzioni della regolazione; con la scheda di controllo fiamma gestisce e regola la modulazione del bruciatore premiscelato, adeguandolo alle variazioni del fabbisogno termico dell’impianto, gestendo e ottimizzando anche caldaie in cascata, fino a un massimo di 5. www.hoval.it

Turbine a vapore industriali

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e ultime novità del portfolio del Settore Energy di Siemens dedicato alle turbine a vapore industriali sono: l’innovativo design concept “Enhanced Platform” e la nuova turbina a vapore “SST-111”. Il design concept, che sarà implementato su tutte le turbine a vapore industriali con capacità compresa tra 15 ,250 MW, garantirà maggiore efficienza e disponibilità, tempi di avviamento più rapidi e un’ampia gamma di applicazioni e una più semplice manutenzione. Il sistema è basato su moduli individuali standardizzati che vengono messi assieme a seconda dell’applicazione specifica e dei parametri di vapore richiesti. Le geometrie ottimizzate delle pale aumentano l’efficienza, consentendo alle turbine di produrre più energia a parità di alimentazione risorse utilizzate. Le nuove turbine a vapore industriali basate su questo design concept possono operare con pressioni di vapore principale fino a 165 bar in combinazione a temperature fino a 565 °C. La turbina a vapore SST111 ha potenza fino a 12 MW. Grazie al design multicasing, si caratterizza per un elevato grado di flessibilità ope-

rativa, che la rende particolarmente ideale per stabilimenti di produzione energetica piccoli e decentralizzati. Le caratteristiche più importanti della nuova turbina sono: elevata efficienza, capacità di avviamento in tempi rapidi e bassi costi di manutenzione. Combina la robustezza e l’adattabilità della turbina a singolo stadio con la maggiore efficienza di una turbina a vapore multistadio. Il design multicasing consente fino a due estrazioni di vapore controllate che possono essere utilizzate per diversi processi industriali così come per il surriscaldamento del vapore. È possibile inoltre un’ulteriore ammissione di vapore. www.siemens.it

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NEWS Sistema radiante con tubo multistrato

Termoventilatori miniaturizzati

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el settore del riscaldamento, sia per costruzioni nuove, sia per progetti di ristrutturazione e di recupero, vi è una crescente rilevanza de-

gli impianti a pannelli radianti in quanto sistemi a bassa temperatura. In quest’ottica, Viega “Fonterra”, nuovo tubo multistrato di 16 mm e spessore 2 mm. Il tubo è fornito in rotoli da 240 m, è applicabile ai sistemi a pavimento Fonterra Base 15/17 con pannelli a bugne e a Fonterra Tacker con posa a schema libero e fissaggio mediante graffe ad alta tenuta. Con la versione Tacker, il tubo multistrato si rende particolarmente utile per via della sua formabilità, che offre un supporto nell’impostazione del layout. Anche il sistema radiante a parete, Fonterra Side, indicato per vani con poca superficie a pavimento o con soffitti inclinati, può essere attrezzato con il nuovo tubo multistrato. Questo nuovo tubo si aggiunge alle soluzioni di polibutilene, recentemente ottimizzato nella flessibilità, e quelle di PE-Xc o PE-RT. Accanto alla linea sistemi di tubazioni e linea raccorderia, Viega produce sistemi di risciacquo, scarichi e sifoni che si coniugano perfettamente alle moderne esigenze del mondo del design. I prodotti Viega trovano applicazione negli impianti civili, industriali e navali. www.viega.it

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li apparecchi della serie Microrapid della Vortice si caratterizzano per sicurezza d’uso, robustezza, ergonomia d’impiego e pregevoli fattezze estetiche. La serie comprende otto modelli a seconda della lunghezza e della potenza (600, 1000, 1500, 2000 W). Le versioni Timer dispongono di un programmatore giornaliero e settimanale. Le principali caratteristiche tecniche sono: • dimensioni limitate per installazioni a parete in spazi ridotti; • comandi luminosi protetti da uno sportello sollevabile; • termostato ambiente che permette di impostare la temperatura desiderata senza sprechi di energia; • funzione “no frost” che, se impostata, provvede all’accensione automatica quando la temperatura scende sotto 5 °C; • parti in resina a elevata resistenza meccanica anche ad alta temperatura;

• collegamenti elettrici che possono essere eseguiti con apparecchio applicato a parete; • elevata silenziosità che ne permette l’installazione anche in camere da letto; • protezione contro gli spruzzi d’acqua (IPX4) che ne permette l’installazione in ambienti umidi; • classe di isolamento Cl.I. Le dimensioni sono: lunghezza 433, 503, 573, 633 mm; altezza 258 mm; profondità 109 mm. www.vortice.com

Terminali di climatizzazione

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nnova presenta l’innovativo terminale di impianto “Air Leaf” che in un solo apparecchio racchiude la migliore soluzione per il riscaldamento, il raffrescamento e la deumidifica-

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zione. Nella versione a parete Air Leaf consente di raggiungere efficienze energetiche molto elevate per la possibilità di essere accoppiato con generatori di calore a bassa temperatura quali (pompe di calore, caldaie a condensazione, sistemi integrati con collettori solari ecc.). Grazie a un sofisticato regolatore di temperatura, garantisce un eccellente comfort termico in ogni stagione. Riscalda e raffresca con estrema rapidità e mantiene la temperatura desiderata con grande precisione nel massimo silenzio. In riscaldamento, sviluppa un efficace effetto convettivo naturale (simile a quello di un radiatore) che riduce notevolmente la necessità di attivare la ventilazione. Il design armonioso e la profondità di soli 13 cm lo rendono integrabile in ogni tipo di ambiente per ogni esigenza di arredamento. È disponibile in diverse finiture per integrarsi con gusto nello stile della casa. Nella versione a incasso (nella figura) AirLeaf ha profondità di 14,5 cm. L’estrema silenziosità lo rende la miglior scelta per la climatizzazione estiva e invernale di tutti gli ambienti. Riscalda e raffresca con estrema rapidità e mantiene la temperatura desiderata. I principali valori di temperatura di questi terminali sono: acqua in ingresso batteria 7 °C; acqua in uscita batteria 12 °C; aria ambiente 27 °C b.s. e 19 °C b.u. (norma UNI EN 1397); acqua in ingresso batteria 50 °C (portata acqua come in raffreddamento); aria ambiente 20 °C (norma UNI EN 1397); acqua in ingresso batteria 70 °C, acqua in uscita batteria 60 °C; aria ambiente 20 °C. www.innovaenergie.com


Monosplit pavimentosoffitto

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irwell propone infatti due linee (FAD e FAF) di monosplit pavimento-soffitto studiate per il “light commercial”. La serie FAD è dotata di tecnologia inverter ed è commercializzata in quattro taglie (24, 30, 36 e 48), con potenza variabile da 6,6 a 14 kW. Per le versioni 36 e 48 è inoltre disponibile in 3PH da 10 kW. Funziona dunque sia in raffreddamento sia in riscaldamento e prevede il doppio direzionamento automatico del flusso d’aria trattata. Le unità FAD possono essere montate a parete (in basso) oppure a soffitto, e sono operative in modalità di riscaldamento fino a -15 °C di temperatura esterna.

La sigla FAF identifica invece il monosplit on/off a giri fissi, proposto nelle taglie 24, 30, 36, 42, con potenza da 7 a 12 kW (3 PH da 10 kW per i modelli 36 e 42). Questa serie presenta grande flessibilità in termini di installazione, un’ampia gamma di opzioni di montaggio grazie alla strutture di collegamento flessibili (sino a 50 m di lunghezza delle linee frigorifere) e due tipi di corpo macchina per l’unità interna, più o meno grande a seconda della potenza. Entrambe le versioni sono silenziose ed efficienti e, grazie alla funzione “I feel”, assicurano comfort e ottimo controllo della temperatura e della qualità dell’aria nelle diverse stanze. L’autodiagnostica delle macchine, inoltre, ne semplifica la manutenzione e il telecomando remoto, in dotazione di serie, ne agevola l’utilizzo. Possono pure centralizzare la gestione di diverse unità, fino a 16, anche grazie a un timer settimanale. www.airwell.it

Minicentralina per sistemi GPL

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omap presenta la nuova minicentralina a doppio stadio AP per la sicurezza nei sistemi GPL. Grazie a un riduttore di alta pressione, il kit di regolazione consente di ottenere un flusso di erogazione del GPL costante, ottimizzando il funzionamento del regolatore di secondo stadio. Appositamente concepita per essere utilizzata nell’accoppiamento di due bombole GPL, la minicentralina a doppio stadio AP si posiziona tra le due bombole e il tubo di collegamento diretto all’utenza (cucina a gas, stufa ecc.). Il sistema è composto da un doppio

rubinetto con valvola di non ritorno a norma UNI 7131, da un riduttore di alta pressione (mod. APR85) e da un regolatore di secondo stadio (mod. BP1800) con relativo foro di sfiato. Per agevolare l’installazione del sistema in posizione verticale, viene fornita una staffa. È disponibile anche una versione del kit completa di flessibili, guarnizioni e tasselli di fissaggio che consente di effettuare un’installazione completa e senza problemi del sistema. Il kit di regolazione soddisfa i requisiti dell’attuale normativa EN12864 e della direttiva PED. Le principali caratteristiche tecniche sono: pressione di ingresso da 0,3 a 16 bar; pressione di uscita 29 mbar; portata max 4 kg/h di GPL; temperatura massima di funzionamento da -20 a +60 °C. La minicentralina è prodotta negli stabilimenti di Nova Comet, società che insieme a Comap, fa parte del Gruppo Aalberts Industries.

Soluzione compatta per la climatizzazione

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otex HPSU compact 508” di Daikin è una soluzione per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria ad alta efficienza. È costituita dall'unità interna, da quella esterna e dal serbatoio HybridCube, il cuore del sistema, che è stato progettato per sfruttare al massimo le prestazioni delle pompe di calore a basse temperature di mandata. Realizzato in materiale sintetico e dotato di scambiatori in acciaio inox per la produzione istantanea di acqua sanitaria, non è soggetto a corrosione. La manutenzione è ridotta al minimo e i dispendiosi cicli antilegionella eliminati. L'unità interna della pompa di calore è integrata nell'accumulo tecnico HybridCube, che ha una capacità di 500 litri, e occupa una superficie di soli 0,71 m2. Inoltre, non necessita di canna fumaria né di particolari sistemi di areazione. Disponibile nelle taglie da 6 a 16 kW, il sistema ha un cop nominale di 4,6 calcolato sul consumo di energia elettrica. Ciò significa che è in grado di fornire 4,6 kWh di energia termica con un solo kWh di energia elettrica assorbita. L'integrazione di pannelli solari termici a svuotamento Rotex Solaris, installabili anche in un secondo tempo, permettere di ottenere una valore superiore. Con l'ulteriore abbinamento di pannelli fotovoltaici si configura un sistema completamente autosufficiente sotto il profilo energetico. www.rotexitalia.it

www.comapitalia.com

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NEWS Software di progettazione 3D

Valvole per gas refrigeranti

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assault Systèmes, azienda leader a livello mondiale nel software di progettazione 3D e nelle soluzioni di 3D Digital Mockup e Product Lifecycle Management (PLM), ha annunciato la disponibilità della nuova release della soluzione PLM Versione 5 che comprende Catia, Delmia, Enovia e Simulia. La nuova release promuove l’adozione della piattaforma 3DExperience e si caratterizza per un’importante evoluzione in termini di compatibilità V6V5. Le aziende produttrici e i loro fornitori in tutti i settori industriali potranno apportare modifiche e scambiarsi i progetti con la massima flessibilità, intervenendo in ogni momento durante il processo di progettazione senza curarsi del fatto che i dati siano nativi V5 o V6. Dassault Systèmes ha ribattezzato questa versione della V5 come “V56R2012” per sottolineare la compatibilità e la sincronizzazione fra la V5 e la V6, nonché l’arricchimento delle soluzioni V5 con elementi selezionati della tecnologia V6. I clienti della V5 potranno accedere direttamente al portafoglio aperto delle soluzioni V6 e migrare alla V6 secondo le proprie tempistiche, continuando a collaborare senza nessun problema con i reparti, i clienti e i fornitori che utilizzano la V5. I modelli V6 aperti con la V5 mantengono le feature create, ad esempio, con i workbench e il knowledgeware Part Design, Sketcher e Generative Surface Design della V6. www.3ds.com

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l i w e l l (Gruppo Invensys Controls) estende la gamma di componenti elettromeccanici con soluzioni per i gas refrigeranti CO2 (R744) e gas propano (R290/R600) che sempre più si stanno affermando sul mercato del freddo per la durata e il risparmio energetico. La valvola ha capacità fino a 25 kW, con 9 orifici intercambiabili che permettono la configurazione di potenze nominali comprese tra 1 e 24 kW ed

Protezioni personali per saldatori

A

zienda da oltre 100 anni all’avanguardia nella saldatura e taglio metalli, Esab offre anche prodotti specifici per la protezione e la sicurezza degli operatori. “Nuova Aristo Tech è la sigla di maschere a oscuramento automatico che lasciano libere le mani del saldatore e garantendo protezione da fumi e spruzzi. Le lenti hanno qualità elevata, capacità di oscuramento ampia e omogenea, Non vi sono batterie interne. Di recente è stata realizzata la nuova Aristo Tech, maschera multiprocesso, con oscuramento da 5 a 13 DIN, adatta alla saldatura Tig, Mig/Mag, elettrodo e molatura. Pesa solo 450 g e permette la selezione dei parametri con sistema quick set. Disponibile in versione con erogatore portatile aria filtrata, casco pro-

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è accoppiata a una bobina pilotata da un dispositivo di regolazione di tipo elettronico (RTX 600/V o V800). Le due valvole, PXV per CO2 e PXV per propano, si distinguono per la compatibilità specifica per i due differenti gas refrigeranti nella diversa vocazione applicativa, industriale e commerciale, e garantiscono un’efficace chiusura a fine corsa e un funzionamento ottimale dell’impianto, garantendo lo stop del flusso di refrigerante in caso di mancanza di alimentazione elettrica. Eliwell offre un sistema completo in abbinamento con il controllore elettronico RTX 600/V e il driver V800, in grado di controllare e ottimizzare tutte le funzionalità di banchi frigoriferi, vetrine e celle e ottenere risparmio energetico e riduzione dei costi di installazione e manutenzione. www.eliwell.com

tettivo, e maschera interna per molatura. L’abbigliamento antifiamma con tecnologia Phoenix garantisce la migliore protezione con il massimo comfort. Tutti i prodotti Phoenix soddisfano i requisiti ISO EN 11612, ISO EN 11611 liv. 1 e 2, EN 1149 /3/5, EN 61482/1/2 (abbigliamento antifiamma specifico per saldatura). I guanti per saldatura Mig e Tig “Arcuati” sono stati progettati per adeguarsi alla forma anatomica della mano e realizzati unendo oltre dieci lembi di pellame diverso per garantire una libertà nel movimento della mano e alti livelli di protezione. www.esab.it


RECENSIONI Restauro Conservativo e tutela ambientale

Maria Carmela Frate, Flavia Trivella Ed. Dario Flaccovio, 2012 Euro 45,00 Il volume affronta il tema del recupero e della valorizzazione del patrimonio architettonico nelle sue valenze concettuali e pratiche. L’opera, oltre a soddisfare le richieste di aggiornamento dei professionisti che si trovano ad affrontare problemi concettualmente complessi di restauro, riuso e conservazione, si rivolge agli studenti universitari e a tutti quei cittadini che sono attenti alla conservazione dell’esistente. I progetti di restauro raccolti in questo repertorio quasi mai hanno conquistato l’attenzione dei media, eppure sono interventi eccellenti per quanto attiene a metodo procedurale e a rigorosità professionale.Il filo che li unisce è l’amore per il patrimonio esistente inteso non solo come monumento ma come testimonianza della storia dell’uomo. I progettisti applicano la loro creatività a una funzione soprattutto conservativa, curando i dettagli nel tentativo di salvaguardare e non alterare il patrimonio.

Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti

Anna Osello Ed. Dario Flaccovio Editore, 2012 Euro 35,00 Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti è un libro che raccoglie anni di ricerca teorica e applicata sul metodo che sta rivoluzionando la gestione e la comunicazione dei dati nel complesso e frammentato mondo dell’industria delle costruzioni: il Building Information Modelling. La ricerca di un mondo, in cui tutti i dati riferiti al ciclo di vita di una costruzione possono essere inseriti in un modello una sola volta e condivisi in maniera semplice e senza perdita di informazioni tra ingegneri, architetti, facility manager, etc., è certo un argomento attuale e in rapida evoluzione. Trattandosi di un tema di ricerca in continua e rapida evoluzione il libro non contiene delle conclusioni ma lascia aperto l’aggiornamento dei risultati mediante l’utilizzo di QR Code inseriti in punti cruciali dei diversi capitoli. Il libro si rivolge ai docenti, agli studenti delle facoltà di Ingegneria e di Architettura, ai ricercatori, ai professionisti e agli operatori di molti settori dell’edilizia che vogliono innovare il proprio modo di lavorare.

Effetto D Se la leadership è al femminale: storie speciali di donne normali

L. d’Ambrosio Marri, M. Mallen Ed. Franco Angeli Editore, 2011 Euro 25,00 Essere donna e insieme leader significa essere una professionista "normale". Significa essere, cioè, una figura molto più "semplice" o più in ombra di quanto si immagini. E le storie raccontate in questo libro lo dimostrano. Sono storie di donne normali, ma anche un po' "speciali". Non sono manager necessariamente molto famose, ma sono figure che si sono preparate a lavorare studiando, con impegno e passione, senza sacrificare se stesse e la propria autenticità. Un libro utile alle persone curiose per capire meglio cosa spinge alcune donne ad accettare fatiche supplementari per raggiungere obiettivi difficili, alle giovani che ricercano modelli non convenzionali in grado di rafforzare il loro impegno quotidiano; alle donne di qualsiasi età; ai direttori del personale e manager HR che si occupano anche delle politiche orientate alla valorizzazione delle differenze di genere e di diversity management; a chi studia e si interessa al tema della leadership.

Reazione chimica Renato Ugo e l’avventura della Montedison da Giulio Natta a Raul Gardini

Stefano Righi, Ed. Guerini e Associati, 2011 Euro 16,50 Questo libro racconta la storia della Montedison a partire dalla spy-story dell’estate 1986, quando l’allora Presidente della società, Mario Schimberni, invece di acquisire come nelle previsioni la Revlon Pharma si impadronì della Fondiaria Assicurazioni di Firenze. Sullo sfondo c’era l’Italia di Giovanni Agnelli, Enrico Cuccia, Carlo De Benedetti e Raul Gardini. Uno dei protagonisti di quella vicenda e di quel periodo fu Renato Ugo, professore universitario di chimica e membro del Comitato di Direzione della Montedison. Questo libro è un po’ la sua biografia ma anche l’avventura di una grande società, iniziata con la scoperta del polipropilene nel 1954 che valse a Giulio Natta il Premio Nobel e proseguita per molti anni nel segno dell’eccellenza nella chimica industriale. Poi, alterne vicende finanziarie e politiche ne segnarono la perdita di identità e lo smembramento.

Come si interpretano gli indici internazionali Guida per ricercatori, giornalisti e politici

Federica Pintaldi Ed. Franco Angeli Editore, 2011 Euro 19,00 Come mai l'Italia è sempre in fondo nelle graduatorie internazionali su temi economici, sociali e di governance? Come è possibile che il nostro sia allo stesso tempo uno dei primi otto paesi più sviluppati? Il volume analizza nel dettaglio queste classifiche internazionali, gli indici sintetici da cui derivano e le istituzioni che li producono e promuovono. Ricostruire l'intero percorso che sta a monte dei risultati è una condizione imprescindibile per comprendere a fondo il significato delle graduatorie prodotte dai diversi indici. Il volume è rivolto sia ai cultori delle scienze umane interessati ad approfondire la metodologia di costruzione di un indice internazionale, sia agli utilizzatori di questi indici (giornalisti, politici, analisti, etc.), che solitamente hanno a disposizione solo i risultati senza conoscere le modalità della loro costruzione, sia a quanti sono interessati a capire il perché l'Italia ottiene risultati deludenti su molti indici internazionali.

Là dove c’era … ora c’è Alla scoperta della città che cambia volto

AA. VV. LittleItaly srl, 160 pagine, 16,00 euro, 2012 Cos’è diventata Milano? Per scoprirlo, senza pretesa di esaustività, basta leggere i 34 “ritratti urbani” di situazioni, quartieri, singoli edifici contenuti in questo volume riccamente illustrato. Si scoprono così le trasformazioni che il capoluogo lombardo ha conosciuto nella sua storia più recente. Sono istantanee di luoghi, colmi di storie, volti, parole, attraverso le quali si compie un viaggio nel tempo alla (ri)scoperta di una Milano che cambia volto, giorno dopo giorno. Il volume si compone degli articoli di Filippo Azimonti, Luigi Bolognini, Carlo Brambilla, Anna Cirillo, Zita Dazzi, Laura Fugnoli, Lucia Landoni, Simone Mosca, Massimo Pisa, Cinzia Sasso, Franco Vanni, pubblicati sul quotidiano la Repubblica, da luglio a settembre 2011.

Settembre 2012 - L’Industria Meccanica

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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 663 – 1° Quindicina di luglio 2012 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 680 (settembre 2012) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 18 – 26 gennaio 2012 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 675 (marzo 2012) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2012) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 674 (gennaio 2012) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it

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L’Industria Meccanica - Settembre 2012


LISTINO PREZZI

MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 663 (Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI LUGLIO 2012

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