686 luglio agosto 2013
Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
686 luglio-agosto 2013 Fondata nel 1919
Pubblicazione bimestrale tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e
Internazionalizzazione, Meccanica italiana verso Australia e Russia Sen, ora collaborazione Enti-industria
Proteggersi dalla contraffazione, dai casalinghi ai grigliati Sicurezza antincendio, prima tappa a Napoli, 23 ottobre 2013
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L’INDUSTRIA MECCANICA
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Luglio/Agosto 2013 - n. 686
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Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it Redattore Carlo Fumagalli – fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (6 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - alchieri@anima.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio www.bonazzi.it
È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. . ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397
DONNE E UOMINI AL TIMONE Sistema Confindustria e altre organizzazioni SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE “Mille Russie” sempre più vicine Katia Morichetti
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ANIMA/ASSOGRIGLIATI Grigliati a “dieta forzata” Intervista a Salvatore Evangelisti Presidente Assogrigliati
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ANIMA/AQUAITALIA Nasce il portale dell’acqua di casa 21
Valige pronte per gli antipodi
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Doing business in Australia, profili fiscali Walter Pugliese
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ANIMA/ASSOPOMPE Le pompe europee guardano 26 la crisi dall’alto Intervista a Carlo Banfi, Presidente Assopompe e Europump
Australia, politica commerciale in divenire Alessandra Castaldo
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ANIMA/UCIF Ucif torna alle origini Marcello Zinno
ANIMA Più occupazione per crescere in Europa
APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA 7
Forni industriali, impegno sui tavoli europei Intervista a Vincenzo Ferri, Presidente Cicof
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Punto cardine: sicurezza Intervista a Stefano Bonan, Presidente Unac
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Gas, il traguardo è solo l’inizio
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ANIMA/Energia Termica Sen, collaborazione fra Enti e industria 22 Maria Grazia Micucci e Carlo Fumagalli ECONOMIA Barometro dei pagamenti: tempo instabile
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L’export italiano corre sulle lunghe distanze
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Il distacco dei lavoratori Ernesto Vitiello
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ANIMA/UMAN Antincendio, prima tappa
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ANIMA/FIAC Proteggere la salute made in Italy 18 Intervista ad Andrea Barazzoni, Presidente Fiac Carlo Fumagalli
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FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 48 • Automazione, leva per un nuovo Rinascimento italiano • Tuttofood, l’Agroalimentare di qualità parla italiano • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2013 MERCATO 40 • Ballarini vince il 1° Premio per la miglior monografia istituzionale d’impresa • Moog, automazione per ogni mercato • IBT Group sbarca in Polonia • Nuovo progetto di Sirti in Norvegia nel settore energia • Igus, doppio Product Design Award • L’export traina la crescita di Came Group • Eredi Gnutti Metalli investe in tecnologia • Flotta di carrelli Linde per il Porto di Livorno RECENSIONI
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NEWS
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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 673 – 1° Quindicina di Giugno 2013
DONNE E UOMINI AL TIMONE GUGLIELMO SANTELLA NUOVO RESPONSABILE COMUNICAZIONE DI EULER HERMES PER I PAESI MEDITERRANEI, AFRICA E MEDIO ORIENTE Guglielmo Santella ha assunto la posizione di Responsabile Comunicazione in Euler Hermes, sia per la filiale italiana sia per i Paesi Mediterranei, dell’Africa e del Medio Oriente (MMEA). L’incarico prevede l’importante responsabilità di gestire le Media Relations e la Corporate Communication riportando direttamente a Michele Pignotti, Capo della Regione Euler Hermes Paesi Mediterranei, Africa e Medio Oriente. Dopo la laurea in Economia e Commercio, Santella ha iniziato la sua carriera professionale nel 2006 proprio all’interno di Euler Hermes Italia, ricoprendo diversi ruoli sempre presso l’Ufficio Comunicazione e occupandosi anche di pianificazione di campagne pubblicitarie, organizzazione eventi, brand management, Pubbliche Relazioni con le Istituzioni e le Associazioni settoriali, sponsorizzazioni, media relations, comunicazione interna e rielaborazione di studi economici.
LAURA DALLA VECCHIA RICONFERMATA ALLA GUIDA DI CONFINDUSTRIA SCHIO LauraDalla Vecchia è stata riconfermata alla guida di Confindustria Schio per il prossimo biennio. Il 27 giugno scorso gli associati della Confindustria Schio riuniti nell'assemblea annuale hanno eletto per la seconda volta alla massima carica Laura Dalla Vecchia. Laureata in architettura a Venezia, dal 2007 è presidente della Polidoro Spa, industria metalmeccanica, da oltre 50 anni associata a Confindustria, che conta circa 250 addetti e un fatturato annuo attorno ai 35 milioni di euro. La presidente Laura Dalla Vecchia, sposata e con due figli, è pure vicepresidente del gruppo Elettronica e Meccanica di Confindustria Vicenza e compone il direttivo di Assotermica (associazione dei produttori di apparecchi e componenti impianti termici). L'imprenditrice dal 2011 è presidente del raggruppamento scledense e in precedenza è stata la vice del predecessore Luigi Schiavo.
GIORGIO DE ROVERE NUOVO COORDINATORE DEL CENTRO STUDI GRUPPI ITS Giorgio De Rovere è il nuovo Coordinatore del Centro Studi Gruppi ITS, il “tavolo comune” – promosso da ANGAISA, l’Associazione nazionale di categoria dei distributori idrotermosanitari – di cui fanno parte i principali Gruppi italiani che operano nel settore ITS: Consorzio Distribuire Insieme, Delfino, Delta, D-A Distribuzione Attiva, Gruppo AM, Gruppo Triveneto.com, Hydra, Idroteam, Idrotirrena, Idrotrade e Intesa (tutti Soci Sostenitori ANGAISA). De Rovere, 66 anni, è attualmente il coordinatore del Gruppo D-A Distribuzione Attiva. A partire dal 1974 e fino all'inizio degli anni ‘90, è stato Direttore Vendite e/o Commerciale per due multinazionali dell'area dei sistemi informativi. Nel 1991 ha avviato una propria impresa dedicata alla creazione e gestione di banche dati, di editoria elettronica e multimedialità. Per ANGAISA ha gestito il progetto EURECA fino al 2008.
MARCO CALCAGNI, NUOVO PRESIDENTE ACIMGA PER IL BIENNIO 2013-2014 Il nuovo Presidente di ACIMGA (Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria di Trasformazione e Affini) per il biennio 2013-2014 è Marco Calcagni (Omet). Calcagni, eletto nel corso dell’Assemblea Generale dei Soci, svoltasi oggi a Milano lo scorso giugno, sarà affiancato dal Vice Presidente Aldo Peretti (Uteco Converting) e dalle seguenti cariche associative: Consiglio Direttivo: Ugo Barzanò, past president (IMS Deltamatic); Silvana Canette past president (Flexotecnica); Felice Rossini past president (Rossini); Daniele Barbui (ACE di Barbui Davide&Figli); Alberto Brivio (BP Agnati); Giovanni Cama (Cason); Alfredo Cerciello (Nordmeccanica); Costanza Cerutti (Cerutti Packaging Equipment); Fabrizio Della Casa (Sitma Machinery); Giorgio Petratto (Petratto). Collegio dei Probiviri: Giulio Falcinelli, Carlo Grignolio, Gianfelice Scovenna. Revisori dei Conti: Fiorino Bellisario (Bizzozero Mica), Pierangelo Colombi, Sante Conselvan (Gama). Confermato Guido Corbella, segretario generale. In occasione dell’assemblea sono stati resi noti i dati dell’andamento del settore che si conferma un comparto autentico campione di export + 4% nel periodo gennaio-marzo 2013. Internazionalizzazione e packaging sono le parole chiave del successo di questo comparto di eccellenza del Made In Italy che archivia un 2012 da primato: oltre 2 miliardi di euro di fatturato, in aumento del 9,1% rispetto al 2011, esportazioni cresciute dell'11%, pari all’82,7% del fatturato totale. Un risultato che recupera i livelli pre-crisi del 2008. Marco Calcagni nasce a Lecco il 2 settembre 1966, dopo il diploma presso l’Istituto Tecnico Badoni di Lecco entra in Omet nel 1987. Nel 2000 diventa vicepresidente di Omet Cina e dal 2012 di Omet Americas. Già Vicepresidente di ACIMGA dal 2011 è inoltre consigliere di A.T.I.F. Milano (Associazione tecnica Italiana per lo sviluppo della Flessografia) e membro del consiglio della rete IT’S TISSUE.
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L’Industria Meccanica - Luglio/Agosto 2013
ANIMA/ORGALIME La Manifattura Europea tiene, la Meccanica italiana ha bisogno di aperture di credito dalle banche e percorsi agevolati per creare nuova occupazione giovanile
Più occupazione per crescere in Europa Sbloccare le opportunità industriali, una strategia dell'Unione europea per la competitività. Con questo file rouge si è svolta l’undicesima edizione della European Business Summit. l dirigenti delle imprese riuniti a Bruxelles hanno dibattuto temi quali energia e crescita, digitalizzazione dell'economia e finanziamento della crescita a lungo termine.
assunzioni di giovani tra i 15 e i 24 anni e, in a manifattura è il cuore pulsante dell’ecogenerale, alleggerire il peso del sistema fiscanomia europea. «In Europa così come in le a partire dal pagamento dell’Iva solo dopo Italia la manifattura continua a rappresentare aver incassato dai nostri clienti. Ciò faciliteil pilastro dell’economia anche in questo grarebbe un immediato aumento dell’occupave momento di crisi – afferma Sandro Bonozione, ed il mantenimento in Italia delle rimi, Presidente Orgalime Federazione Europea sorse migliori». della manifattura meccanica ed elettrica e Presidente ANIMA – Ci conforta il continuo Dati del comparto meccanico in Europa supporto del Presidente Barroso e l’obiettivo L’espansione degli investimenti fissi ha avuto di portare la manifattura europea a rappreun picco nella seconda metà del 2011 mensentare dal 16% attuale al 20% del Pil entro tre nel 2012 in media si è registrata una conil 2020, mi auguro che questo obiettivo sia trazione. Per questo motivo la domanda alcondiviso, non solo, ma anche supportato dal Sandro Bonomi, Presidente l’interno dell’Ue ha dato scarso impulso alla sistema bancario che tuttora latita, perlomeno di ANIMA e Orgalime crescita dell’industria meccanica. Il volume nei confronti delle aziende che oggi hanno complessivo della produzione del comparto della meccacome unica opzione quella di essere cedute a investitori del nica è rimasto quindi inalterato nel 2012 dopo il forte inMiddle e Far East». cremento (+11,5%) – ben al di sopra della media - registrato Le Pmi che costituiscono la spina dorsale della produzione l’anno precedente. manifatturiera di molti Paesi hanno tuttavia bisogno di aperLa domanda si è sviluppata meglio su altri mercati, anche ture all’accesso al credito necessario per gli investimenti e se la crescita delle esportazioni ha perso slancio al conper creare nuova occupazione giovanile. fronto con il 2011. Le esportazioni verso gli Usa sono auInfatti, anche in una situazione stagnante di produzione e mentate, ma la contrazione delle esportazioni di macchine mercato, come quella che stiamo vivendo, possiamo notadell’UE verso la Cina ha dato adito ad alcuni problemi. re come in Europa il livello di occupazione nella manifatComplessivamente, l’industria europea della meccanica ha tura stia sostanzialmente tenendo. Purtroppo non è così in raggiunto un valore di produzione annuale di circa 630 mitutti i paesi dell’Unione. In Italia i dati Istat di oggi ci dicoliardi di euro nel 2012. no che i disoccupati ad aprile sono aumentati dello 0,7% Invece alcune produzioni come la movimentazione delle e il tasso di disoccupazione nella fascia d’età tra i 15 e i 24 merci, gli utensili a motore, le attrezzature per la lavoraanni è arrivato al 40,5%. zione dei metalli e le macchine utensili hanno avuto un «Una situazione disarmante e non più sostenibile dalle fabuon andamento nonostante il calo del clima di fiducia nel miglie e dalle imprese – sostiene Bonomi – Occorre agire mercato. La produzione ridotta di alcuni macchinari è ansubito sulla riduzione del carico fiscale per l’assunzione di zi servita al recupero di altri settori manifatturieri, del setunder 35, agevolare percorsi di trasferimento di competen❒ tore minerario e delle costruzioni. ze tra personale avviato alla pensione ma ancora attivo e
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Luglio/Agosto 2013 - L’Industria Meccanica
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE Continuano i lavori della task force italo-russa costituita dal Ministero dello Sviluppo Economico per sviluppare la cooperazione industriale tra i due paesi e la diffusione dei modelli dei Distretti Industriali
“Mille Russie” sempre più vicine Il 48% degli scambi con l’estero della Federazione Russa avviene con l’Unione europea: la nona potenza mondiale è da tempo una frontiera strategica per le imprese italiane. Dopo il recente ingresso nel Wto la Russia ha progressivamente stabilizzato il proprio quadro normativo, con conseguente crescita di fiducia reciproca tra gli investitori e ridotto le barriere amministrative; rimane tuttavia l’ostacolo di una politica ancora rivolta al protezionismo.
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a Federazione Russa ha compiuto un lungo cammino che ha portato la sua economia dalla crisi finanziaria, culminata nella seconda metà degli anni ’90, ad una crescita sempre più consistente, che ha finito per collocarla tra le principali economie emergenti. La Russia è la nona potenza economica mondiale, con un Pil di circa 1.500.000 milioni di dollari; il Paese, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, ha iniziato la sua transizione verso un’economia di mercato. Il tessuto economico e produttivo russo non è tuttavia in grado di soddisfare la domanda interna, in continua crescita; il presidente Dmitri Medvedev, in un discorso dinanzi alla XII edizione del Foro economico internazionale, tenutasi all’inizio di giugno 2012 a San Pietroburgo, ha presentato un progetto d’ammodernamento che vuole attirare investimenti multimilionari per l’ammodernamento e la costruzione di aeroporti, strade ed industrie, sottolineando che il Paese deve superare la dipendenza dall’esportazione delle materie prime e dell’energia. In questo quadro, quelli con l’Unione europea rappresentano la più larga fetta degli scambi con l’estero, raggiungendo il 48% dell’interscambio totale. Nel 2012 si sono effettuate operazioni di export per 123 miliardi di Euro e di import per 213 miliardi: cifre record rispetto al 2009, anno
in cui le esportazioni non superavano i 65 miliardi e le importazioni i 118 miliardi. I maggiori esportatori, tra i Paesi aderenti all’Ue, sono Germania, Italia e Francia. In particolare, l’export italiano verso la Russia è in continuo aumento: nei primi tre mesi di quest’anno ha registrato una crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, occupando così la sesta posizione nella graduatoria dei principali fornitori della Russia e superando la Francia, che a fine 2012 aveva registrato 10 miliardi di export contro i 9 miliardi dell’Italia. Con un Pil in costante crescita(1) e l’ulteriore dato positivo dell’aumento dell’occupazione(2) il Paese si pone come una frontiera interessante per le imprese italiane. L’ingresso nella Wto In questo quadro, di vitale importanza è stato l’ingresso, il 22 agosto 2012, della Russia nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), in base ad intese raggiunte, nell’arco di un ventennio, dapprima con gli Stati Uniti e successivamente con l’Unione europea(3). Cosa ha comportato l’ingresso della Federazione Russa nella Wto? Una progressiva stabilità del quadro normativo, con conseguente crescita di fiducia reciproca tra gli investitori e una riduzione delle barriere amministrative, anche se i
(1) Nel primo trimestre del 2012 il prodotto interno lordo russo è cresciuto del 4,9% su base annuale, confermando l’apparente minore esposizione della Russia alla crisi dell’Eurozona. (2) Marzo 2012 ha registrato la creazione di 120.000 nuovi posti di lavoro con il tasso di disoccupazione sceso all’8,2%. (3) Del Wto fanno peraltro già parte altri Paesi del Csi (Comunità degli Stati Indipendenti), quali la Georgia, la Moldavia, l’Armenia, l’Ucraina e il Kirghizistan.
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L’Industria Meccanica - Luglio/Agosto 2013
Meccanica in Russia: ANIMA ricevuta alla Duma Si è conclusa il 18 giugno scorso la missione per la crescita in Russia organizzata dalla Commissione Europea e guidata dal Vice Presidente della Commissione Europea con delega all’industria Antonio Tajani, a cui hanno partecipato 17 tra rappresentanti di banche, associazioni italiane e imprenditori della meccanica, del turismo, tessile, chimica, automotive, finanza, arredamento, food, costruzioni. Con Antonio Tajani presente a Mosca anche il Presidente di Orgalime e di ANIMA Sandro Bonomi, ricevuto alla Duma dal Primo Vice Presidente della “Russian Engineering Union” Vladimir Gutenev, per approfondire i termini di accordo esistenti fra le due parti: un passo significativo per rafforzare le relazioni commerciali con la Russia, vista l’importanza delle esportazioni italiane dal settore meccanico. Complessivamente hanno partecipato alla missione 120 imprese e associazioni, provenienti da 23 paesi membri, in grado di rappresentare complessivamente 2,5 milioni di lavoratori e 718 miliardi di euro di fatturato.
Spazio per i macrosettori ANIMA in Russia. Leggi il focus della missione nella Federazione Russa su www.industriameccanica.it
cambiamenti più evidenti riguardano la politica tariffaria: un recente studio della Commissione europea ha rilevato come la Russia sia il secondo Paese del G20 ad aver adottato il maggior numero di misure protezionistiche nell’ultimo triennio; nella maggior parte dei casi, misure restrittive all’import. Conseguentemente, con l’entrata della Russia nella Wto, è stata programmata una fase di normalizzazione di dazi e tariffe applicate all’import che dovrebbe essere completata, al massimo, nei prossimi dieci anni e che comporterà una riduzione daziaria, per i prodotti industriali pari al 3% e per quelli agricoli del 4,4%. Circa il 30 % degli attuali dazi subiranno un abbassamento non oltre i 5 punti percentuali, mentre per talune merci è prevista una riduzione dal 7% ad oltre il 10%. Ne conseguirà un risparmio sui dazi pari a 2,5 milioni di Euro ed un prevedibile aumento delle esportazioni dall’Ue verso la Russia per circa 3,9 miliardi. Nonostante gli impegni presi in occasione dell’ingresso nella Wto, la politica protezionistica russa è dura a morire: ad esempio, in base agli accordi, entro il 2018 i dazi sulle auto importate sarebbero diminuiti dal 30 al 15%, mentre quelli sui camion sarebbero passati dal 10 al 15%, aprendo il mercato automobilistico nazionale alla competizione dei produttori dei Paesi europei. A settembre del 2012, il Parlamento russo ha però approvato una legge che introduce una tassa sulla rottamazione di tutti i veicoli importati, iniziativa che ha fatto gridare allo scandalo l’Ue, secondo la quale l’iniziativa altro non era che un gesto di velato protezionismo. È da ritenere che l’ingresso della Federazione Russa nella Wto coinvolgerà anche la Bielorussia e il Kazakhstan, già facenti parte, dal 1° gennaio 2012, con la Russia stessa, di uno spazio economico comune (Ces), mentre i controlli alle frontiere dei tre Paesi sono stati già aboliti dal 1 luglio 2011. Lo spazio economico comune rappresenta, dopo l’unione doganale, un ulteriore passo verso l’unione economica (che
dovrebbe entrare in vigore nel 2015) e prevede l’armonizzazione graduale degli standard e delle norme che regolano gli aspetti strategici del business: concorrenza, protezione della proprietà intellettuale, sfruttamento e distribuzione delle risorse energetiche. L’unione doganale ha portato, inoltre, all’adozione di regole comuni in materia di determinazione del Paese di origine delle merci e ad un sistema condiviso che regola i controlli e i procedimenti doganali, nonché all’adozione, nel 2010, di una tariffa doganale comune, la Common External Tariff (Cet), che ha fissato i dazi all’importazione, condizione indispensabile per la definizione di una politica commerciale unica. Già prima del 2010 esisteva una corrispondenza tariffaria quasi totale tra la Russia e la Bielorussia, mentre un più significativo lavoro di omologazione è stato condotto da parte del Kazakhstan. Il 1° gennaio 2012, i tre Stati membri dell’unione doganale hanno aderito alla Convenzione internazionale sul Sistema armonizzato (Sa) di designazione e di codificazione delle merci. L’origine delle merci, complessità delle procedure Di primissimo piano è inoltre il tema dell’origine delle merci: l’Ue, dopo l’entrata della Russia nella Wto, applica a talune merci originarie della Federazione Russa il sistema delle preferenze tariffarie generalizzate (Spg) che, in presenza di un certificato di circolazione (Form-A), comporta una riduzione o un azzeramento del dazio. La Federazione Russa applica le regole della nazione più favorita (Mfn o Most Favoured Nation), procedura secondo cui i Paesi contraenti si impegnano ad accordare ai beni provenienti da un Paese estero condizioni doganali e daziarie non meno favorevoli di quelle già stabilite negli accordi commerciali con un altro Paese terzo. La conferma del Paese di origine delle merci all’atto dello sdoganamento è dunque importantissima per il calcolo della misura dei dazi. Il certificato di origine, rilasciato dalla Camera di Commercio territorialmente competente, è rico-
Luglio/Agosto 2013 - L’Industria Meccanica
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE nosciuto ed accettato dalla dogana russa come documento determinante per l’individuazione dell’origine, ma non è un documento vincolante ai fini dello sdoganamento: in sua assenza, il funzionario doganale determinerà, ove possibile, l’origine della merce richiedendo la documentazione comprovante l’origine dichiarata. L’importazione delle merci in Russia non è semplice a causa della complessità delle procedure e della puntigliosità con la quale vengono applicate, e l’ingresso della Russia nella Wto non ha comportato modifiche per quanto riguarda la documentazione doganale richiesta. All’import, si ricorda che sono previste tre tipologie di tributi: il dazio, l’imposta sul valore aggiunto e le accise su specifici prodotti(4). Le merci provenienti da Paesi Csi (Comunità degli Stati Indipendenti) in base all’accordo di libero scambio, sono esenti da dazi, le merci provenienti dalla “nazione più favorita” (compresi, dunque, i Paesi della Ue) sono assoggettate a dazi della tariffa base; per le merci provenienti da altri Paesi senza specifici accordi, l’aliquota del dazio viene invece raddoppiata. L’arrivo della merce alla frontiera russa è certificato da un documento detto “dichiarazione preliminare”, obbligatoria per le merci viaggianti su gomma e facoltativo (ma vivamente consigliato) per gli altri tipi di trasporto. Tale documento deve essere fatto pervenire alla dogana, anche per via telematica, almeno due ore prima dell’arrivo delle merci stesse(5). Documento principale per lo sdoganamento delle merci è la dichiarazione doganale d’importazione, redatta in tre copie, che indica il regime doganale a cui le merci saranno sottoposte. Gli elementi del valore in dogana dovranno essere determinati separatamente dall’importatore con una dichiarazione che definirà compiutamente gli elementi della transazione commerciale non rinvenibili dalla dichiarazione doganale d’importazione e che trova strette analogie con la dichiarazione Dv1. di cui all’allegato 28 del Regolamento (Cee) n. 2454/93. Sono previste particolari licenze, ad esempio, per l’importazione di preziosi, di apparecchiature militari e di medicinali, nonché certificati di conformità per detersivi, profumi, elettrodomestici e certificati sanitari o fitosanitari nel caso di importazione di prodotti alimentari. In tale ambito è di rilevante importanza il certificato Gost (acronimo di gosudarstvo standard – “standard di stato”) introdotto nel 1992 dalla legge sulla tutela dei diritti del consumatore (Legge n. 2300-1 del 7 febbraio 1992) che ha stabilito il diritto del consumatore alla sicurezza e alla adeguata qualità dei prodotti acquistabili sul mercato, nonché il diritto all’informazione sulle caratteristiche e modalità d’utilizzo del bene acquistato. L’importazione nel territorio della Federazione Russa di prodotti da Paesi terzi deve sottostare agli standard emessi dallo Stato russo, che stabilisce, per ogni tipologia di pro-
dotto, i protocolli tecnici e/o igienico-sanitari da eseguire per verificarne la congruità allo standard nazionale; i prodotti importabili possono dunque essere sottoposti a certificazione obbligatoria, non soggetti a certificazione e soggetti a dichiarazione di conformità. La lista dei prodotti delle categorie sopracitate è in continuo aggiornamento, cosi come sono sempre e in continuo aggiornamento le norme tecniche Gost nell’ottica di una armonizzazione con le norme Iso. Possono, inoltre, essere richiesti altri documenti non raffrontabili con quelli previsti dalla legislazione comunitaria: per ogni transazione di valore superiore a 50.000 euro, ad esempio, va redatto il Passport of deal, che fornisce informazioni circa la transazione commerciale, per il tramite della Banca Centrale della Federazione Russa. Non vi sono differenze riguardo ai documenti di trasporto necessari per l’ingresso nella Federazione Russa, che aderisce ai principali standard logistici internazionali: Air Waybill per il trasporto aereo, Bill of Lading per il trasporto marittimo, Waybill e Rail Waybill per il trasporto su strada. Per quanto riguarda il regime di temporanea esportazione, applicabile per l’esportazione di equipaggiamento professionale, merci per esposizione e fiere e imballaggi, la Federazione Russa ha aderito alla convenzione Ata (Temporary Admission): il Carnet Ata viene rilasciato nei vari Paesi con modalità diverse; in Italia occorre rivolgersi alla Camera di Commercio e presentare una fidejussione. La normale validità del Carnet Ata è di sei mesi, prorogabile eventualmente per altri sei.
La dichiarazione doganale d’importazione è il documento principale per lo sdoganamento merci
Opportunità in Russia Per finire, una considerazione: molto spesso si sente parlare delle “mille Russie”; il Paese è infatti enorme (il territorio russo comprende 83 regioni diverse, che si sviluppano lungo 12 fusi orari) e molto popolato, e da piatta che era in passato, la società russa si sta comunque velocemente stratificando, mostrando enormi possibilità di mercato, e dunque per incrementare l’export italiano occorre comprendere le mille Russie. A tale scopo il Ministero dello Sviluppo Economico ha costituito una task force italo-russa, foro economico-istituzionale cui sono chiamate a partecipare le principali realtà istituzionali italiane e russe preposte allo sviluppo e all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, quali le regioni, le associazioni di categoria, le federazioni, le confederazioni, i consorzi, le università, i poli tecnologici, il sistema camerale, quello fieristico, nonché il mondo imprenditoriale italiano. Giunta alla XXII sessione dei lavori nel maggio 2013, la task force si pone come obiettivo quello di sviluppare e sostenere il processo di collaborazione e cooperazione industriale tra i due paesi e la diffusione dei modelli dei distret❒ ti industriali italiani in Russia.
(4) Altro esempio di politica protezionista: la Dogana russa ha varato una delibera secondo cui una bottiglia di vino italiano non può costare meno di 3,70 Euro e questo prezzo minimo sarà usato come punto di riferimento per il calcolo delle accise. (5) Il documento ha forti analogie con la Entry Summary Declaration (ENS) prevista dall’Allegato 30 bis al Regolamento (CEE) n. 2454/93.
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE L’11 giugno scorso a Varese il doppio appuntamento tecnico e di networking organizzato da Ucc
Valigie pronte per gli antipodi Fase di networking ai Giardini Estensi di Varese (Foto © Yuri Vazzola)
In Australia il comparto Oil&Gas apre scenari senza precedenti, nei prossimi 10 anni sarà il mercato più dinamico a livello internazionale: opportunità da non perdere per la caldareria italiana.
L’
Australia è un paese in forte crescita economica che offre moltissime opportunità soprattutto nei settori dell’energia, Oil&Gas in particolare, ma anche in altri importanti settori come infrastruttura e costruzioni. Per conoscere le regole di accesso alle procedure di mercato e superare gli ostacoli normativi, Ucc (Associazione costruttori di caldareria) ha organizzato l’11 giugno scorso un doppio evento tecnico e di networking a Varese, riunendo imprenditori del comparto e di tutto l’indotto interessato, e istituzioni. «È il primo passo che ci vedrà intraprendere un percorso articolato» ha spiegato Luca Pel- Luca Pellizzer, lizzer, Presidente di Ucc. «Dopo aver acqui- Presidente Ucc sito gli strumenti tecnici e normativi per accedere al mondo australiano, infatti, porteremo il prossimo autunno gli imprenditori australiani nel nostro Paese, e parteciperemo con ANIMA all’importantissima Australian Oil e Gas Exibition nel febbraio 2014 per far conoscere meglio il nostro made in Italy». Relatore principale del convegno tecnico Felix Herzing (Isaiah Technical-Consulting-Inspection-Training), che ha argomentato le aperture del mercato australiano. Ospiti inoltre rappresentanti dell’Asme, con l’annuncio in diretta di un riconoscimento ufficiale permanente nei confronti dell’industria italiana (in particolare caldareria), che si tradurrà in uno scambio di informazioni utili per stilare le normative internazionali. Il fatto di avere nei comitati Asme membri provenienti da Paesi al di fuori degli Stati Uniti dà un significativo contributo alla natura internazionale delle norme Asme. Da qui la proposta di creare in Italia un Iwg (International working group) per dare voce e visibilità ai certificati Asme in Italia, accolta da Mark Sheehan, Managing Director Asme, che si è detto favorevole a dare forma all’iniziativa attraverso Ucc, costituendo in accordo ai regolamenti e procedure Asme, in fase iniziale, un Iwg-Italia per le sezioni VIII e XI del Codice, con l’idea di estendere le attività anche alle sezioni II, III e V.
L’occasione di questo evento permetterà di sviluppare ulteriormente le sinergie di collaborazione tra Australian Pressure Manufacturer, rappresentati al momento da solo 13 certificazioni Asme (0,1%), Ucc ed il costituente Iwg-Italia. Analizzando nel dettaglio le opportunità per l’industria dell’Oil&Gas è intervenuto al convegno William Peasland, Investment manager del Consolato Generale d’Australia di Milano. «Pur avendo importanti riserve di petrolio, l’Australia nel 2004 è diventato netto importatore di petrolio a causa della forte riduzione della capacità di raffinazione dovuta anche alla vicinanza di alcuni dei più grandi impianti di raffinazione al mondo costruititi nel Sud Est Asiatico». Ha spiegato. «Più Precisamente nel 2011 l’Australia ha esportato poco più di 12 miliardi di dollari di petrolio, importandone circa 21». Ma è del tutto diversa la situazione del gas. «L’Australia ha notevoli riserve di gas convenzionale ed è al momento il quarto esportatore di Liquified Natural Gas (Lng) al mondo infatti secondo l’Oil&Gas Journal l’Australia ha la dodicesima più grande riserva di gas naturale del pianeta. La forte domanda a livello mondiale per questa risorsa ed i progetti già in fase di costruzione o in avanzato stato di progettazione spingeranno la prodizione annuale di Lng da 20 milioni di tonnellate l’anno ad oltre 63 milioni di tonnellate l’anno entro il 2016/17, facendo diventare l’Australia il primo esportatore al mondo di Lng». Obiettivo finale di questa strategia di internazionalizzazione verso il continente agli antipodi sarà, per i costruttori italiani di caldareria, anticipare le richieste specifiche del mercato australiano e gettare le basi per un filo diretto nella progettazione, montaggio e manutenzione di reattori, serbatoi in pressione, scambiatori di calore, tubazioni e carpenteria, svicolando dal tipico lavoro indotto dai grandi contractor statunitensi. «Non possiamo permetterci di arrivare tardi a questo appuntamento» conclude Pellizzer, «Le ri❒ sorse ci sono, e noi ci crediamo».
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE DOING BUSINESS IN AUSTRALIA – PROFILI FISCALI Walter Pugliese - Progetto Estero Sicuro
Scarica il report completo su Industria Meccanica Online www.industriameccanica.it/content/australia-valige-pronte
Rivolgere i propri prodotti verso i mercati esteri implica sempre dubbi o problematiche fiscali in capo alle società che intendono compiere tale passo, in riferimento alla propria tassazione oppure a quella dei propri dipendenti/collaboratori che potrebbero essere inviati in tale paese a seguire l’attività aziendale. Ripercorriamo quindi le più comuni problematiche fiscali che possono scaturire da tale scelta, riferita al mercato australiano. SOCIETÀ Assenza di una sede fissa Qualora l’attività svolta in Australia non comporti l’istituzione di una sede fissa di affari – torneremo su questo concetto per evidenziare quando si configura una sede fissa di affari – la società Italiana operante in Australia sarà soggetta ad imposte sul reddito esclusivamente in Italia e nulla sarà dovuto in Australia. L’attività in loco, tuttavia, potrebbe essere soggetta alla "Good and service tax" (la nostra IVA), di cui si dirà in seguito, da applicare alle cessioni di beni ed alle prestazioni di servizi effettuate in Australia. Istituzione di una stabile organizzazione Per stabile organizzazione si intende una sede fissa di affari ovviamente situata in un paese diverso da quello di residenza, in cui l’impresa esercita in tutto o in parte la propria attività. Non si ha una stabile organizzazione nel caso in cui la società Italiana abbia solo un deposito o un luogo di esposizione dei propri prodotti, oppure se la sede è utilizzata unicamente al fine di acquistare merci in loco oppure effettuare servizi ausiliari alla cessione (pubblicitari o di ricerca). La presenza di propri dipendenti o collaboratori in Australia non configura di per sé l’esistenza di una stabile organizzazione in loco, purché tuttavia tali figure non abbiano capacità gestorie (ad esempio dirigenti) e non abbiano i poteri per concludere contratti a nome dell’impresa (esclusi quelli per l’acquisto di merci). Viene per contro riconosciuta una stabile organizzazione in Australia se la società italiana: • svolge per più di dodici mesi in Australia attività di controllo su un cantiere di costruzione, d’installazione o di montaggio di impianti; • utilizza in Australia per più di dodici mesi una notevole attrezzatura per la ricerca o lo sfruttamento di risorse naturali, o per attività connesse con tale ricerca o sfruttamento.
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Identificare l’eventuale esistenza di una stabile organizzazione in Australia è fondamentale in quanto, qualora identificata, occorrerà assoggettare a tassazione in Australia gli utili conseguiti dall’attività ivi compiuta, secondo le modalità e le aliquote previste in tale paese. Ai fini di una corretta determinazione del reddito prodotto in Australia, e quindi da assoggettare ad imposta in tale paese, si dovrà fare riferimento ai principi del valore normale (arm’s length principle) determinato secondo le regole previste dalla disciplina sul Transfer Pricing. La società italiana, in ogni caso, dovrà includere nel bilancio, e nella dichiarazione dei redditi, anche tutti i ricavi e i costi conseguiti in Australia, assoggettandoli a tassazione secondo le regole italiane, ma scomputando dalle imposte italiane quanto già versato in Australia. Società controllata in Australia In alternativa alla istituzione di una stabile organizzazione in Australia, si potrà altresì costituire una società controllata in tale paese. Il livello di tassazione, come si dirà in seguito, è assolutamente il medesimo salvo che i redditi prodotti in Australia saranno soggetti a tassazione solo in Australia fino a quando non verranno distribuiti dividendi in Italia e sui dividendi verrà applicata una ritenuta fiscale del 15%. Considerato tuttavia che: • sul reddito prodotto e tassato in Australia dalla stabile organizzazione spetterà in Italia un credito di imposta che neutralizzerà le imposte italiane calcolate su tale reddito; • il trasferimento del reddito netto prodotto in Australia dalla stabile organizzazione non è soggetto a ritenute di imposta in Australia; • la chiusura della stabile organizzazione è un processo molto più flessibile della liquidazione di una società in loco; dal punto di vista della convenienza fiscale appare preferibile l’istituzione di una stabile organizzazione rispetto alla costituzione di una società autonoma, soluzione quest’ultima preferibile solo per esigenze societarie (es. rapporti con partners esteri) o contrattuali. Imposizione in Australia La società – o stabile organizzazione – residente in Australia paga un’imposizione diretta pari al 30% del reddito imponibile. Le perdite fiscali sono, in genere, illimitatamente riportabili con un vincolo, similare a quello previsto in Italia, di continuità nel controllo della società o nel tipo di attività esercitata.
In relazione all’imposizione indiretta, le cessioni di beni mobili e immobili, le prestazioni di servizi e le cessioni nelle più diverse forme di beni materiali e immateriali sono soggetti alla "Good and service tax" (la nostra Iva). L'aliquota standard è del 10 per cento e con un meccanismo simile all’Iva, l’imposta pagata sugli acquisti può essere scomputata dall’imposta addebitata ai clienti sulle vendite. PERSONA FISICA Lavoratore dipendente Qualora un dipendente della società italiana debba “trasferirsi” in Australia per seguire il business dell’azienda italiana, è importante comprendere se tale evento comporti una modifica nel suo regime di tassazione. A questo proposito ci viene in aiuto la convenzione fra Italia e Australia contro le doppie imposizioni, per stabilire in primis quando una persona fisica sia residente in Italia o in Australia e, successivamente, in quale Stato debbano essere assoggettati i redditi prodotti in Australia. Per quanto riguarda il concetto di residenza, si afferma che una persona fisica è residente in Italia o in Australia se rispetta i requisiti stabiliti per il concetto di residenza ai fini dell’imposta italiana o australiana. Qualora tuttavia i requisiti stabiliti dai due paesi siano entrambi soddisfatti, la persona sarà residente nel paese ove: • ha un’abitazione permanente; • soggiorna abitualmente; • detiene le proprie relazioni personali ed economiche più strette. La rilevanza delle suddette condizioni è da intendersi in ordine decrescente e l’avverarsi della precedente rende superflua l’analisi delle successive. Una volta determinato il concetto di residenza, le remunerazioni ricevute da un lavoratore dipendente italiano, residente in Italia ma che eserciti la propria attività in Australia, sono normalmente assoggettate ad imposta in Italia (paese di residenza) e in Australia (paese in cui l’atti-
vità viene svolta). Tuttavia tali remunerazioni sono imponibili solo in Italia, nel caso in cui: • il dipendente soggiorni meno di 183 giorni in Australia nell’anno fiscale; • il datore di lavoro non sia residente in Australia; • il datore di lavoro non abbia una stabile organizzazione in Australia o perlomeno tali remunerazioni non siano riconducibili (e quindi deducibili) in capo all’eventuale stabile organizzazione. Tali condizioni devono avverarsi congiuntamente. Qualora invece il reddito del dipendente fiscalmente residente in Italia sia tassato anche in Australia, egli ha diritto a dedurre le imposte pagate all’estero se pagate a titolo definitivo e nel limite delle imposte pagate in Italia, proporzionalmente attribuibile al reddito estero. Laddove invece il dipendente italiano, secondo i criteri sopra stabiliti, sia da considerarsi fiscalmente residente in Australia, le imposte sul reddito verranno pagate esclusivamente in Australia senza che nulla sia dovuto in Italia sui redditi prodotti all’estero. Retribuzione convezionale Nel caso in cui il dipendente residente in Italia presti la propria attività all’estero - in via continuativa e come oggetto esclusivo del proprio rapporto di lavoro - e per tale attività soggiorni all’estero per più di 183 gg nell’arco di 12 mesi, i redditi conseguiti all’estero (e sui quali pagherà le imposte in Italia) vengono determinati in maniera convenzionale – ai fini fiscali e contributivi -, in base a valori determinati annualmente con decreti ministeriali. Imposizione in Australia Il dipendente che non sia residente in Australia, ma il cui reddito sia assoggettato ad imposizione anche in tale Stato, sarà soggetto ad aliquote diverse rispetto al dipendente italiano che si trovi ad essere qualificato come “fiscalmente residente” in Australia – ipotesi residuale – come indicato nelle tabelle seguenti.
Reddito imponibile
Aliquote DIPENDENTE NON RESIDENTE
0 - $80,000
32.5c per ogni $1
$80,001 - $180,000
$26,000 più 37c per ogni $1 superiore a $80,000
$180,001 in su
$63,000 più 45c per ogni $1 superiore a $180,000
Reddito imponibile
Aliquote DIPENDENTE “FISICAMENTE RESIDENTE”
0 - $18,200
Nulla
$18,201 - $37,000
9c per ogni $1 superiore a $18,200
$37,001 - $80,000
$3,572 più 32.5c per ogni $1 superiore a $37,000
$80,001 - $180,000
$17,547 più 37c per ogni $1 superiore a $80,000
$180,001 in su
$54,547 plus 45c per ogni $1 superiore a $180,000
Aliquote in vigore dal 1 luglio 2012
$ =dollaro australiano = 0,75 euro
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE
Australia, politica commerciale in divenire L’Australia ha già concluso accordi di libero scambio con diversi Paesi al fine di supportare la liberalizzazione del commercio mondiale e l’abbattimento delle barriere protezionistiche: non esiste ancora, tuttavia, un simile accordo con l’Ue. Skyline di Perth, capitale della Western Australia.
ALESSANDRA CASTALDO, EASYFRONTIER
L’
Australia è Paese membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc – Wto, World Trade Organization) dal 1° gennaio 1995 e dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane (Omd – Wco, World Customs Organization) dal 1961. La politica commerciale del Paese, al fine di espandere i rapporti con i Paesi esteri e consentire agli operatori che esportano di accedere a nuovi mercati e ampliare il commercio in quelli esistenti, è incentrata sulla liberalizzazione degli scambi internazionali e sull’abbattimento delle barriere protezionistiche. In tale ottica, l’Australia ha concluso accordi di libero scambio (Fta, Free Trade Agreement), che rivestono un ruolo di primaria importanza nel supportare la liberalizzazione del commercio mondiale, con diversi Paesi, tra cui Nuova Zelanda, Paesi Asean, Cile, Singapore, Stati Uniti d’America, Thailandia, Malesia(1). Le merci che costituiscono “prodotti originari” dei suddetti Paesi, ai sensi dei rispettivi accordi, possono beneficiare di un trattamento daziario preferenziale. Quel che non esiste, tuttavia, è un accordo di libero scambio con l’Unione europea; e così, gli operatori comunitari possono, allo stato, sfruttare solo le opportunità
concesse dalla combinazione delle “preferenzialità”, scegliendo di produrre in determinati Paesi che sono sia partner dell’Ue sia dell’Australia: se il processo di produzione è tale da far acquisire l’origine nel Paese partner comune, la merce potrà poi godere dell’agevolazione daziaria preferenziale in Australia ai sensi del relativo Fta. I rapporti tra Ue e Australia si sviluppano, invece, nell’ambito dell’UeAustralia Partnership Framework siglato nel 2008(2), un quadro di partenariato orientato alla cooperazione fra i due Paesi, non soltanto nel campo del commercio posto alla base delle relazioni bilaterali, ma anche nell’ambito di sfide globali quali l’ambiente e il cambiamento climatico, l’energia, la sicurezza, la lotta al terrorismo e la cooperazione in seno alla Wto. Oltre a tener conto dell’inesistenza di agevolazioni daziarie quando le merci vengono esportate in Australia, gli esportatori europei devono prestare attenzione anche ad aspetti non tariffari ai fini di una loro regolare immissione sul mercato australiano. E dunque, con riferimento a quelli tariffari, le merci dichiarate in importazione in Australia, ove non godano di particolari agevolazioni daziarie per effetto degli Fta sopra
Gli accordi di Free Trade Agreement supportano la liberalizzazione del commercio mondiale
(1) Rispettivamente, si tratta degli accordi: Anzcerta – Australia e Nuova Zelanda Closer Economic Relations Fta (1983), Aanzfta – Paesi Asean, Australia e Nuova Zelanda Fta (2009), Aci Fta – Australia e Cile Fta (2009), Safta – Singapore e Australia Fta (2003), Ausfta – Australia e Usa Fta (2004), Tafta – Thailandia e Australia Fta (2005), Mafta – Malesia e Australia Fta (2012). Per maggiori informazioni sugli Fta conclusi dall’Australia e su quelli in corso di negoziazione si veda: www.dfat.gov.au. (2) L’Ue - Australia Partnership Framework è consultabile online tramite il sito eeas.europa.eu. (3) Il sistema tariffario australiano, come quello comunitario, è basato sul Sistema Armonizzato (Sa) di designazione e di codificazione delle merci: entrambi hanno in comune le prime sei cifre della classificazione tariffaria. (4) Maggiori informazioni su concessione di licenze di importazione e autorità competenti per la concessione sono consultabili online all’indirizzo: www.customs.gov.au.
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citati, sono soggette a dazi(3) e all’applicazione di una “Import Processing Charge” (Ipc) per ogni dichiarazione di importazione o deposito, nella misura di 40,20 Aud per le merci importate via aerea o posta e di 50 Aud per quelle via mare. Con riferimento poi alle restrizioni non tariffarie (Ntb, Non Tariff Barriers), funzionali alla tutela della salute pubblica, dell’ambiente e della sicurezza dei consumatori, si consideri innanzitutto che il governo australiano controlla l’ingresso di talune merci con divieti assoluti di importazione (relativi, per esempio, ad alcune sostanze dannose, a dispositivi utilizzati per il suicidio, a taluni materiali vegetali e vitali, ecc.) e con limitazioni all’importazione (in tal caso i prodotti, ad esempio beni militari e culturali, necessitano di particolari licenze)(4). Inoltre, sono previsti particolari requisiti di conformità per specifici beni, nei più diversi settori, dall’elettronica all’impiego efficiente dell’acqua negli apparecchi domestici. È opportuno segnalare che, nell’ambito del quadro di partenariato Ue-Australia, il reciproco riconoscimento delle procedure di validazione della conformità consente una semplificazione dell’iter di certificazione necessario per taluni prodotti, nell’ottica della riduzione delle barriere tecniche per facilitare gli scambi commerciali tra i due Paesi. Per determinate categorie di prodotti(5), il processo di prova, ispezione e certificazione può essere effettuato direttamente nel Paese esportatore e la conformità agli standard sarà dimostrata mediante certificato o dichiarazione rilasciata da un ente competente, senza ulteriori validazioni all’arrivo dei beni nel Paese importatore, consentendo in tal modo anche una riduzione dei costi sopportati dalle imprese. Anche per l’etichettatura dei prodotti si applicano speciali requisiti a determinate categorie di prodotti, oltre ad un generale divieto di indicare informazioni mendaci riguardo la qualità e la composizione del prodotto, il fatto che questo sia nuovo, nonché la fornitura di servizi di assistenza legati al prodotto(6). Infine, sono previsti requisiti specifici anche per i materiali di imballaggio, che devono essere puliti e privi di materiali nocivi o a rischio di quarantena che potrebbero avere gravi ripercussioni sulla salute animale, umana e sull’ambiente; è vietato l’ingresso in Australia a particolari mate-
riali, quali cartone usato, paglia, fieno, corteccia(7) e qualora i suddetti materiali da imballaggio vietati arrivino nel Paese, la partita di merce sarà trattenuta e, se possibile, il materiale rimosso o trattato, altrimenti verrà riesportata o distrutta a spese dell’importatore. Ulteriori restrizioni non tariffarie riguardano l’importazione di veicoli (nuovi e usati), che necessitano di una Vehicle Import Approval, nonché il settore alimentare, per il quale vi è la necessità di certificati sanitari e fitosanitari. Per quanto riguarda l’esportazione dall’Ue di beni a duplice uso, vale per l’Australia la semplificazione prevista dalla normativa comunitaria grazie all’Autorizzazione Generale di esportazione dell’Unione N.EU001(8): rientra, infatti, fra i Paesi di destinazione per i quali richiedere tale tipo di autorizzazione per l’esportazione di beni dual use. Pertanto, per l’Australia, per i prodotti individuati come autorizzabili, occorrerà compilare il modulo di Notifica delle Autorizzazioni Generali dell’Unione(9). Non di ultimo interesse è la posizione dell’Australia rispetto alle disposizioni volte a facilitare e velocizzare i traffici internazionali. L’Australian Customs and Borders Protection Service(10) ha adottato nel 2005 il Framework of Standards to Secure and Facilitate global trade (cosiddetto “Safe Framework”), nell’ambito del quale è previsto un sistema efficace di controllo dei rischi per prevenire minacce alla sicurezza e agevolazioni alle aziende che rispettano determinati standard di sicurezza nella filiera e che operano secondo le best practices. L’Australia non ha, tuttavia, dato applicazione a tale secondo aspetto, rientrando in tal modo in quel gruppo (in diminuzione) di Paesi che ancora non ha previsto un Programma Aeo – Authorised Economic Operator, Operatore Economico Autorizzato. D’altra parte, l’Australia ha già intrapreso un percorso di riforme che ha consentito l’abbattimento dei tempi di carico/scarico delle merci e, pertanto, il beneficio relativo alla velocizzazione delle pratiche all’atto delle operazioni di importazione/esportazione non esercita sufficiente attrattiva per le imprese australiane. Ad ogni modo, l’Australian Customs and Borders Protection Service effettuerà nuove indagini in tempi brevi per valutare eventuali cambiamenti negli atteggiamenti del settore e nella necessità di imple❒ mentare un sistema Aeo in futuro(11).
L’Ue-Australia Partnership Framework regola dal 2008 i rapporti fra i due continenti
(5) Il reciproco riconoscimento è in vigore per determinate categorie di prodotti: prodotti automobilistici, compatibilità elettromagnetica (Emc), apparecchiature a bassa tensione, macchinari, dispositivi medici, attrezzature a pressione e apparecchiature terminali di telecomunicazione. (6) Tra i prodotti cui si applicano speciali requisiti di etichettatura vi sono bevande alcoliche, sigarette, medicinali, cosmetici, giocattoli, prodotti tessili. La disciplina relativa alle informazioni minime da fornire in relazione alla categoria di prodotto è demandata a fonti normative secondarie, quali regolamenti e note del Minister for Competition Policy and Customer Affairs. (7) Rispetto agli imballaggi in legno, l’Australian Quarantine and Inspection Service ha adottato l’International Standard for Phytosanitary Measures (Ispm) No. 15 nel 2004 e, a partire dal 1° luglio 2010, la versione rivista dell’Ispm No. 15, che consente una tolleranza per i piccoli pezzi di corteccia. (8) Prevista dall’art. 9, par. 1, del Reg. (Ce) n. 428/2009 che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell’intermediazione e del transito di prodotti a duplice uso. (9) Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione un Modulo di Notifica in formato pdf compilabile: www.sviluppoeconomico.gov.it. (10) www.customs.gov.au. (11) La posizione dell’Australia in merito all’Aeo e i risultati delle indagini già condotte sono consultabili online all’indirizzo: www.customs.gov.au.
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ECONOMIA Atradius presenta il nuovo report sui comportamenti di pagamento nelle transazioni tra aziende in Italia e a livello internazionale
Barometro dei pagamenti: tempo instabile 3.000 imprese in 14 Paesi dell'Europa occidentale coinvolte nello studio. L’indagine su ritardi e insoluti evidenzia un generale peggioramento europeo sul mercato interno e nell’export. In Europa sale al 5% il valore totale dei crediti inesigibili. Spetta all’Italia il primato fra tutti i Paesi studiati: fermo il 7,6% dei crediti. Molteplici le cause, ma le aziende italiane intervistate continuano a considerare l’insufficiente disponibilità di fondi la causa principale alla base dei ritardi di pagamento.
L’
aumento dei tassi d’insolvenza sta rendendo più difficile mantenere adeguati livelli di liquidità, un fattore che, insieme al calo della domanda di beni e servizi, è considerato il principale rischio per quest’anno per la redditività delle imprese. Questo il quadro emerso dalla presentazione della dodicesima edizione del Barometro sui comportamenti di pagamento tra aziende elaborato da Atradius: l’indagine che semestralmente esamina i comportamenti di pagamento nelle transazioni tra aziende in Italia e a livello internazionale. Lo studio ha visto coinvolte circa 3.000 imprese in 14 Paesi dell'Europa occidentale (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi e Turchia). Per quanto riguarda l’Italia in particolare, i risultati dell’indagine evidenziano che le aziende intervistate hanno concesso credito più spesso ai clienti sul mercato domestico invece che all’export. In media, il campione d’intervistati ha effettuato a credito il 47,1% delle vendite ad aziende sul mercato domestico, contro il 36,7% delle vendite ad aziende sul mercato
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L’Industria Meccanica - Luglio/Agosto 2013
estero. In Europa occidentale, un simile approccio all’utilizzo del credito commerciale tra mercato domestico ed estero si rileva nelle aziende intervistate in Grecia (60,2% vendite a credito sul mercato domestico e 42,3% all’estero), mentre un comportamento opposto emerge dalle interviste in Belgio (29,9% vendite a credito sul mercato domestico e 37,4% all’estero). La Spagna risulta, comunque, il Paese con la più alta percentuale di vendite a credito tra aziende sul mercato domestico (69,1%) e all’estero (63,3%). Le motivazioni per la concessione di credito da parte delle aziende italiane intervistate sono di carattere prevalentemente commerciale. La più alta percentuale d’intervistati nel nostro Paese (32,2% contro il 42,1% in Europa Occidentale) ha dichiarato di aver concesso credito alle aziende clienti sul mercato domestico soprattutto per favorire l’instaurarsi di rapporti commerciali di lungo periodo. A livello d’indagine generale, la Turchia registra la più alta percentuale d’intervistati (50,2%) con le stesse motivazioni. Nei rapporti commerciali con l’estero, il 30,2% d’intervistati italiani (contro il 37,3% in Europa
Gli strumenti per proteggere il proprio business Il punto di vista di Massimo Mancini, Country Manager di Atradius per l’Italia. Il perdurare delle difficoltà della congiuntura economica all’interno dell'Eurozona continuano a porre delle sfide importanti anche alle imprese italiane. In tali scenari risulta essenziale avere un approccio strategico alla gestione dei crediti commerciali, soprattutto perché vi è ancora un margine significativo di miglioramento per quanto riguarda la tutela del credito e i processi di gestione che contribuiscono a ridurre i livelli di insoluti permettendo un miglior controllo del cash flow. Per le imprese attive sullo scenario internazionale è fondamentale avere una buona comprensione dei comportamenti di pagamento dei potenziali clienti in quei Paesi con cui sono in atto, o prevedono di avere, relazioni commerciali per evitare di incorrere in seri problemi di liquidità. In questo senso l'assicurazione dei crediti può rivelarsi un utile strumento per proteggere il business a far crescere l'impresa in sicurezza nonostante le criticità legate all'attuale congiuntura economica.
Occidentale) ha concesso credito per promuovere le vendite. Una percentuale più alta si registra solo in Grecia (33,3%). Interessante notare come in Italia, rispetto allo scorso anno, circa il 40,5% in più d’intervistati ha concesso credito per promuovere le vendite all’estero, stante il perdurare della debolezza della domanda interna. Se si considerano le scadenze medie di pagamento concesse dai fornitori alle aziende clienti, si nota come l’attuale congiuntura imponga, in determinate economie europee, la necessità commerciale di concedere ai clienti scadenze di ampio respiro. Sul mercato domestico, le scadenze medie di pagamento concesse dagli intervistati italiani si confermano le più lunghe in Europa occidentale (circa 58 giorni contro i 34 giorni medi a livello d’indagine generale). Spagna e Grecia precedono di poco con una media di circa 57 giorni. Si attestano, invece, su una media di circa 49 giorni le scadenze di pagamento concesse dagli intervistati italiani ai clienti esteri. In questo caso, l’Italia è seconda solo alla Spagna (ove si registrano 51 giorni medi). Ritardi e insoluti Uno sguardo alla situazione dei ritardi di pagamento evidenzia che, in media, il 36,8% del valore totale delle fatture emesse dagli intervistati italiani sul mercato domestico non è stato pagato alla scadenza. Si tratta della percentuale più alta rilevata nel contesto geografico oggetto d’indagine. Precede di stretta misura solo la Grecia (35,1%). Va relativamente meglio, invece, per l’Italia sul fronte delle fatture insolute emesse dagli intervistati su clienti esteri: il 31,1% del valore totale di queste risulta non pagato alla scadenza (media per l’Europa occidentale: 28,8%). In tale contesto, la percentuale più alta rilevata nell’indagine generale appartiene alla Svizzera (38,7%). In particolare, sul dato italiano degli insoluti pesa il circa 12% del valore totale dei crediti domestici ancora non pagati dopo oltre novanta giorni dalla data di scadenza della fattura. Si tratta di quasi il doppio della media per l’Europa Occidentale (6,9%). Peggio solo la Grecia (16.1%). Più contenuta, per l’Italia, la situazione relativa a questa tipo-
logia di crediti derivante dai rapporti commerciali degli intervistati con l’estero (9,4% contro una media per l’Europa occidentale del 6.5%). In tale ambito, la percentuale più alta appartiene all’Irlanda (11,9%). Crediti inesigibili Anche sul fronte dei crediti inesigibili, rispetto agli altri Paesi oggetto dell’indagine, gli intervistati italiani registrano sul mercato domestico la più alta percentuale di crediti stornati dopo svariati tentativi di recupero (una media del 7,6% del valore totale dei crediti domestici contro il 5,4% dell’anno scorso). La media per l’Europa Occidentale è di circa il 5% (in aumento rispetto a circa il 3% dell’anno scorso). Va meglio per quanto riguarda i crediti inesigibili degli intervistati italiani su clienti esteri, pari al 6% del valore totale dei crediti all’export contro una media del 4,7% per l’Europa occidentale. In Europa occidentale, la percentuale più alta per questa tipologia di crediti appartiene alla Svizzera (7%). In linea generale, la carenza di liquidità continua a essere la principale causa dei ritardi di pagamento da parte delle aziende. Se si considera in particolare il mercato domestico dei Paesi oggetto dell’indagine, la più alta percentuale d’intervistati che fa riferimento a tale fattore si registra in Grecia (91,9%), seguita dalla Spagna (82,2%). Al terzo posto, l’Italia con il 73% d’intervistati (+0,5% rispetto all’anno scorso). Non sorprende, dunque, che in un tale contesto, l’Italia registri il ciclo di conversione del credito commerciale più lungo rispetto alla media dei Paesi oggetto dell’indagine (un media di circa 90 giorni contro la media europea di circa 57 giorni). All’interno di un tale scenario, le principali sfide che le aziende italiane ritengono di dover affrontare quest’anno per tutelare la redditività del business sono il calo della domanda di beni e servizi e le difficoltà di recupero degli insoluti (circa il 28% degli intervistati, dato questo sostanzialmente in linea con la media per l’Europa occidentale). Circa il 21% degli intervistati ritiene che le sfide principali saranno costituite dal mantenimento di adeguati flussi di cassa e dalle difficoltà di accesso al credito ❒ bancario.
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ANIMA/FIAC Intervista ad Andrea Barazzoni, Presidente Fiac
Proteggere la salute made in Italy Si verificano ogni giorno sempre più casi di distributori che non pongono la dovuta attenzione alla merce, mettendo così in commercio prodotti esteri o non conformi e quindi potenzialmente dannosi alla sicurezza del cittadino. A sei mesi dal maxi sequestro di utensili radioattivi al porto di Taranto il punto della situazione dell’associazione fabbricanti articoli casalinghi su anticontraffazione e difesa del made in Italy. CARLO FUMAGALLI
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La cronaca dimostra che la difesa del made a cronaca degli ultimi mesi. 21 dicembre in Italy impatta sulla salute di cittadini e 2012, gli agenti dell'Ufficio di sanità marittima ed europea del ministero della Salute aziende. (Usmaf) sequestrano dei campioni di prodotSono due argomenti strettamente legati e di ti di provenienza indiana appena sbarcati al forte attualità. La difesa del made in Italy porporto di Taranto. I risultati delle analisi fanno ta alla salvaguardia dei posti di lavoro, e quescattare l’allarme: le stoviglie in acciaio sono sta è un’evidenza, soprattutto in un periodo fonte di radioattività (seppure lieve) a causa di forte recessione come quello attuale, ma di contaminazione da cobalto 60. L’Asl pone garantisce anche difesa del consumatore: il immediatamente sotto sequestro sanitario la caso a cui abbiamo assistito è oltremodo gramerce giacente presso la sede del distributove. re in Italia, mentre si apre il più delicato problema di rintracciare e ritirare i prodotti che Un consiglio al consumatore per riconoscenei due mesi successivi erano stata già mesre la bassa qualità sugli scaffali dei punti vensa in commercio. dita? Andrea Barazzoni, Questo il caso più eclatante, ma non l’unico, Presidente Fiac Diffidare del prezzo troppo basso è il primo e non l’ultimo: nel marzo scorso una succesindizio che deve insospettire: produrre ha dei siva partita di mestoli provenienti dall’India viene bloccata costi, e produrre oggetti ad alta sicurezza ancora di più. all’importazione dall’Usmaf di Taranto, campionata, anaUn’altra garanzia di qualità è poi senz’altro rappresentata lizzata dall’Izs delle Puglia e Basilicata (Istituto Zooprofidal marchio. lattico Sperimentale) e respinta per il riscontro di tracce di radioattività da cobalto. Quanto influisce la contraffazione nel suo settore? Il maxi sequestro di pentole e stoviglie da cucina proveStimiamo una percentuale di prodotti contraffatti, e quindi nienti dall’India risultate radioattive ai controlli ha posto il anche potenzialmente pericolosi, che oscilla fra il 20 e il problema della salute del consumatore in relazione alla tu25 %. tela del made in Italy, tanto più che, come ricorda il Ministero della Salute, «la legislazione alimentare pone mateUn modo per combatterla? riali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti, per gli È necessaria più serietà da parte di tutti, in primo luogo da aspetti di sicurezza alimentare, sullo stesso piano degli aliparte delle istituzioni, nel vigilare con la massima attenmenti». zione per evitare che si ripetano casi analoghi (magari non A sei mesi dall’inizio del caso torniamo a parlarne con il a lieto fine). Sarebbe forse utile una maggiore velocità di Presidente Fiac Andrea Barazzoni, per dare voce a un setazione per evitare che i prodotti arrivino sui punti vendita. tore fortemente attivo nella lotta alla contraffazione. Parallelamente è inoltre il momento giusto per promuove-
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re e sviluppare una campagna informativa sui pericoli che la contraffazione può portare a cittadini e aziende. Il controllo sembra quindi il nostro attuale punto debole. Senz’altro. Oggi i controlli dei prodotti importati sono per lo più a campione, non esiste una normativa che preveda controlli sistematici da parte delle autorità portuali. Al contrario è ispezionata regolarmente la filiera produttiva. Si può dire auspicabile una regolamentazione europea in merito? Sarebbe necessario, ma in realtà non tutte le nazioni europee sono grandi produttori nel settore casalinghi, e non hanno pertanto un interesse specifico sull’argomento. L’Italia, quindi, che vanta in questo campo tradizione e primati, si trova sola in mezzo a tanti importatori che, comprensibilmente, guardano soprattutto agli interessi della commercializzazione. Nell’ambito dell’Europa la Germania ha avuto una certa tradizione negli oggetti casalinghi (poco meno la Francia), ma tutti i paesi del nord, per fare un esempio, sono importatori. Dai media come è stato trattato il caso delle pentole indiane? Non è emerso sufficientemente, a mio parere, il messaggio. La notizia è stata trascurata, e questo è assai grave: nonostante mancasse il clamore, simili fatti dovrebbero essere portati con enfasi alla conoscenza dei cittadini. Uno sguardo al mercato. Nel settore casalinghi il mercato interno sembra godere di buona salute. Produciamo oggetti utili. Il 2012, pertanto, ha subito la crisi in misura generalmente minore rispetto ad altri settori merceologici. Quest’anno la situazione è tuttavia in peggioramento. Auguriamoci che il nuovo governo riesca a portarci fuori dalla stagnazione, altrimenti alche il bene utile sarà sempre più messo da parte dai consumatori. Senz’altro l’export rappresenta una importante valvola di sfogo, non ostante tutto il mercato europeo sia in crisi. I paesi ancora trainanti per l’export sono tutti quelli dell’estremo
oriente, che trovano i nostri prodotti qualitativamente superiori, ma è anche da registrare una buona ripresa del mercato americano. Come è cambiato il consumatore? Il potere d’acquisto famiglie è senza dubbio diminuito. È radicalmente mutata la tipologia di vendita. Se fino a una decina di anni fa questa era incentrata essenzialmente sulla lista nozze, si è tornati oggi a una vendita più improntata sul quotidiano, non diversamente da quanto accadeva fino a trent’anni fa. Oltre a veicoli “operativi” nella diffusione del made in italy (come le fiere di settore), sono spesso sottovalutati i veicoli di “sistema”: quanto l’immagine di un prodotto italiano ben fatto passa, nel suo settore, attraverso cinema, turismo, immigrazione? Le aziende fanno riferimento alle fiere come strumento più importante per trovare proposte e contatti all’estero. Ma in un mercato sempre più competitivo le nostre imprese (spesso piccole) si scontrano con una carenza del sistema italia. Ci sono Stati europei che all’estero sono “nazione” molto più di noi, e che quindi si consolidano attraverso le aziende e i rapporti politici. Un esempio? Per andare in Cina dobbiamo farlo con un aereo tedesco di una compagnia tedesca e una volta arrivati troviamo auto e linee ferroviarie tedesche… così quando si parla di pentolame e, addirittura, di cibo (nonostante sembri paradossale) emergono i prodotti tedeschi. Un esempio che evidenzia un modo di agire improntato su un sistema paese che non esporta solo le proprie tradizioni ma tutte le sue potenzialità. Quanto può aiutare l’associazione a cambiare questo scenario? Il valore dell’associazionismo è altissimo. Troppo spesso ci si scontra, purtroppo, con una burocrazia e un sistema legislativo molto rigido che non facilita il cambiamento dell’attuale situazione. Sicuramente se vogliamo cercare di esportare con successo il made in Italy all’estero la formu❒ la è una sola: fare squadra.
«Dopo 10 anni nessuna giustizia» Proteggersi dalla contraffazione - L’esperienza delle aziende «Spesso la miglior tutela viene dall’adozione di particolari soluzioni tecniche che siano difficilmente riproducibili dai produttori non qualificati». Guarda su Industriameccanica.it l’intervista video a Roberto Baratelli, Direttore Generale Zepter International, associato Fiac. Troppe volte i tempi della giustizia non aiutano le aziende virtuose: «Il rischio peggiore - spiega Baratelli - è arrivare al punto di non avere più nemmeno la voglia di cimentarsi in una difesa del proprio prodotto».
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ANIMA/ASSOGRIGLIATI Intervista a Salvatore Evangelisti, Presidente Assogrigliati
Grigliati a “dieta forzata” Oltre il 10% in meno del peso dichiarato. Questa la misura di sempre più diffuse pratiche illecite che vengono impiegate da alcuni produttori, con evidenti rischi per la sicurezza, per risparmiare sull’impiego di materia prima. Una soluzione anti-crisi da segnalare e scoraggiare, dovuta soprattutto alla mancanza di un marchio sui prodotti. L’associazione nazionale di produttori di grigliato metallico fornisce strumenti e servizi per la verifica tecnica dei prodotti sotto osservazione, per scoprire e isolare i produttori che “giocano” con la bilancia.
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norme tecniche nel 2001 si è cercato, per esempio, di garantire le prestazioni del prodotto per evitare una confusione tecnica e progettuale che in verità ha accompagnato il settore fin dalla nascita. Un passo importante potrà dirsi compiuto a luglio 2014, quando la marcatura Ce diventerà obbligatoria per i produttori di strutture metalliche di acciaio e di alluminio. Entro tale data tutti i centri di trasformazione dell’acciaio dovranno pertanto adeguarsi ai nuovi requisiti europei adottando un codice normativo armonizzato: una regolamentazione che metterà al bando i protocolli di produzione legati a un disciplinare persoPresidente Assogrigliati nalistico ispirato alla semplice inventiva commerciale che, rasentando la truffa, liQual è l’entità di queste pratiche? mitano le garanzie sul prodotto. La siderurgia al contempo Si calcola, nel caso dei grigliati di maggiore commercializfornisce delle alternative con acciai “alto resistenziali” che zazione, una riduzioni di dimensione e di spessore dei permettono di ottenere migliori prestazioni sul prodotto componenti del 5% rispetto alle tolleranze ammesse per con un contenimento dei pesi dello stesso. norma, il che equivale a una media stimata tra il 10% e il 13% in meno del peso nominale dichiarato. Quali elementi hanno permesso lo sviluppo incontrollato È un cambiamento imposto dalla crisi ma che, per così didi queste pratiche scorrette? re, segue le leggi dell’evoluzione darwiniana. Il grigliato si È senza dubbio da segnalare la mancanza di un marchio sta evolvendo in una nuova specie adattandosi alle mutate sui prodotti in grigliato metallico. Ciò non permette traspacondizioni dell’ambiente circostante, ed è purtroppo facirenza commerciale impedendo di risalire al produttore a le immaginare che tale evento si verifichi anche in altri setdistanza di anni dalla posa in opera di un manufatto. È antori merceologici. Un prodotto come il grigliato, sottoposto che a causa di tale carenza tecnica che oggi sono possibia dieta forzata a causa della crisi, rischia l’anoressia. li simili pratiche. Come associazione di categoria perseguiamo il raggiungimento, per i nostri iscritti, di una pratiCome hanno risposto i produttori a questa pericolosa evoca tecnica volta all’identificazione del nostro prodotto in liluzione? nea con le nuove e imminenti normative europee e sopratIl settore ha cercato, grazie ad Assogrigliati, di regolamentutto ispirata alla deontologia professionale. tare le attività di produzione. Già con la pubblicazione di nche nel settore grigliati metallici sono presenti fenomeni di contraffazione o non conformità normativa di alcuni prodotti. È sempre più frequente la denuncia da parte di alcuni operatori di vere e proprie attività illecite (o ai confini della legalità) che determinano la presenza sul mercato di prodotti non conformi alle norme tecniche. Mi riferisco in questo caso a pratiche che agiscono sul ridimensionamento dei componenti che costituiscono i grigliati metallici; riduzioni difficili da percepire a occhio nudo, ma sostanziali nella valutazione econoSalvatore Evangelisti, mica e prestazionale del prodotto stesso.
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Un consiglio agli utilizzatori per evitare i prodotti di serie B? Per gli utilizzatori possiamo raccomandare di verificare le dimensioni dei prodotti acquistati due modi. In primo luogo avvalendosi della nostra Guida all’utilizzo dei grigliati visibile e scaricabile dal nostro sito www.assogrigliati.com. Inoltre è possibile richiedere al produttore la vendita a peso del materiale. Assogrigliati fornisce al contempo un servizio on line per rispondere ai dubbi e alle problematiche che possano emergere nella verifica tecnica dei prodotti sotto osservazione,
permettendoci di scoprire quali produttori di grigliato metallico “giocano” con la bilancia. In attesa che in un prossimo futuro si possa fruire della marcatura del produttore sui semilavorati, queste due istruzioni mi sembrano le prime contromosse per palesare il peso netto del materiale rispetto a quello dichiarato, ed evitare così quel raggiro quotidiano che ostacola il serio operato di chi vuole fare il proprio lavoro nel rispetto delle norme. C. F.
ANIMA/AQUA ITALIA
Nasce il portale dell’acqua di casa Il 75% degli italiani beve acqua del rubinetto. Fra loro oltre un terzo possiede almeno un apparecchio per il trattamento dell’acqua. Anche da questi dati deriva l’importanza di aprire un punto di riferimento, integrato con i social network, per essere sempre informati sul tema.
“A
cqua di casa”: tutte le informazioni, gli studi, le news raccolte negli anni da Aqua Italia ora raccolte in un portale dedicato al mondo dell’acqua. Aquadicasa.it, questo il nome del nuovo strumento creato dall'Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, si presenta come portale user-friendly che possa affermarsi come il punto di riferimento autorevole per tutti coloro che desiderino saperne di più sul tema. Il sito, rappresentato graficamente come un moderno condominio diviso per aree tematiche, mostra un’inclinazione fortemente social: ogni contenuto del sito, infatti, può essere condiviso sia su Facebook che su Twitter e gli utenti hanno a disposizione un'apposita sezione nominata “Chiedi all'esperto” dove inviare la propria domanda in forma privata. È sufficiente compilare in pochi minuti il form e lo staff Aqua Italia risponderà nel più breve tempo possibile alla mail indicata. Ecco i temi trattati in acquadicasa.it: “l'acqua in Italia” dove trovare i dati della “Ricerca sulla propensione al consumo di acqua potabile del rubinetto trattata e non” realiz-
zata da Cra Nielsen per Aqua Italia, “l'attuale situazione” della qualità dell'acqua nel nostro Paese completa di tabella dei parametri microbiologici, chimici e indicatori relativi, e il quadro relativo alle “deroghe” con il dettaglio dei comuni interessati e dei parametri oltre i limiti. Nel portale inoltre compaiono i principali trattamenti dell'acqua suddivisi per categoria e descritti in modo chiaro e semplice individuando cosa sono, quando utilizzarli e quali sono i vantaggi che si possono trarre dall'impiego nella propria abitazione. Nella categoria “Consigli utili” e “FAQ” sono state raccolte le informazioni e le domande che più di frequente sono state poste agli esperti del settore e, come accennato in precedenza, il quadro viene completato da un apposito form dove inoltrare la propria domanda. Le sezioni appena citate verranno periodicamente aggiornate con nuove informazioni tratte dalle domande più frequenti e interessanti inviate dagli utenti e dalle news di attualità. Acquadicasa.it, inoltre, ha una tab dedicata sulla pagina Facebook di Aqua Italia dove vengono riassunte tutte le curiosità che si possono trovare sul portale. ❒
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ANIMA/ENERGIA TERMICA Il 24 giugno scorso l’evento organizzato da ANIMA per discutere di Conto Energia Termico, certificati bianchi e problematiche energetiche, e per far sì che la Strategia Energetica Nazionale non rimanga solo un'analisi “virtuale”
Il convegno “Strumenti per l’efficienza energetica e sviluppo delle rinnovabili” (Foto © Yuri Vazzola)
Sen, collaborazione fra Enti e industria Per raggiungere l'efficienza energetica e per sviluppare l'utilizzo delle rinnovabili è fondamentale dare una reale attuazione alle linee guida contenute nella Sen valutando, tra le altre misure, nuovi standard normativi, ricercando meccanismi di incentivazione che siano all'altezza degli ambiziosi obiettivi europei del 20-20-20, e prevedendo semplificazioni amministrative e burocratiche.
MARIA GRAZIA MICUCCI E CARLO FUMAGALLI
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mpia partecipazione di pubblico e vivo interesse per il convegno dedicato alla Sen – Strategia Energetica Nazionale – il 24 giugno scorso presso la sede di ANIMA. Relatori illustri hanno affrontato il tema dell’efficienza energetica sotto diverse angolazioni. Sandro Bonomi, presidente di ANIMA, nel suo discorso introduttivo ha definito la Federazione “la casa delle tecnologie per l’efficienza energetica e le rinnovabili termiche”. In particolare ha fatto riferimento alle associazioni più direttamente coinvolte in queste tematiche, Assotermica, Climgas, CoAer e Italcogen, che con ANIMA seguono con particolare attenzione gli sviluppi della Sen avviata dalle istituzioni. Lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle rinnovabili, in particolare quelle termiche, sono diretta competenza di tante imprese afferenti a questi settori di ANIMA. È anche questo un esempio dell’eccellenza del Made in Italy di tante imprese associate della filiera termotecnica. Si tratta di prodotti altamente tecnologici molto apprezzati all’estero, come dimostrano i dati di export, ma che in un contesto di mercato interno stagnante faticano ad imporsi. La Sen dà gli orientamenti giusti ma occorre al più presto adottare specifici provvedimenti a supporto per sviluppare appieno il mercato dell’efficienza energetica: stabilizzazione degli incentivi per la riqualificazione del parco edilizio esistente e defiscalizzazione in 5 anni (non in 10 come attualmente), nuovi standard normativi, semplificazioni amministrative e procedurali. Le tecnologie per l’efficienza energetica e le rinnovabili termiche rappresentano una grande opportunità per l’Italia perché ogni euro destinato agli incentivi equivale a 5: minor dipendenza energetica dall’estero, abbattimento della
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CO2 nell’ambiente, riduzione dei consumi per i cittadini, maggiore competitività delle aziende del settore, creazione di posti di lavoro sul territorio nazionale. Bonomi si dice propenso a avviare rapporti di collaborazione con enti e istituzioni che abbiano come obiettivo comune lo sviluppo di queste strategie e la semplificazione delle procedure necessarie ad applicarle. Accoglie quindi molto favorevolmente gli inviti alla cooperazione rivoltigli dalle istituzioni. Fra i relatori Pierfrancesco Maran, Assessore del Comune di Milano alla mobilità, ambiente, metropolitane, acqua pubblica ed energia. «Il tema dell’efficienza energetica può essere una leva di sviluppo economico per il nostro territorio nel breve periodo, sia nell’intervento sugli edifici nuovi sia per rendere efficienti gli edifici che hanno più di 50 anni. I prossimi 24 mesi sono fondamentali per cogliere appieno questa opportunità». Ha spiegato. E rivolgendosi al mondo associativo: «Con piacere invito ANIMA a far parte di “Patti chiari per l’efficienza energetica», il tavolo di discussione fra associazioni di categoria e banche promosso dal Comune per mettere in atto le migliori soluzioni di efficientamento applicabili a Milano. Stiamo inoltre accompagnando i cittadini alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti da parte dei privati attraverso l’apertura di “sportelli energia” dedicati e la formazione degli amministratori condominiali». Nell’ambito delle discussioni intorno alla Sen, dal Gestore Servizi Energetici lo spunto di Costantino Lato, Direttore Studi, Statistiche e Servizi Specialistici Gse: «La sostenibilità economica è centrale, ma bisogna iniziare a vedere in
maniera integrata lo sviluppo dell’efficienza energetica con de sviluppo di generazione distribuita che non può più esl’utilizzo delle rinnovabili. Questi due mondi devono consere ritenuta trascurabile nel panorama energetico. Ciò imvergere integrandosi, la buona volontà non basta più». plica una altrettanto rapida rivoluzione nella gestione delLa presentazione ha riguardato, principalmente, l’illustrale risorse elettriche: è necessario che i produttori prestino zione delle attività affidate al Gse riguardanti il monitoragservizi di rete e prevedano le proprie immissioni, e, al congio dello sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficientempo, è altrettanto necessario innovare le logiche di geza energetica. stione delle reti elettriche. E continua: “L’obiettivo fondaSpecificamente sono stati presentati sinteticamente le mentale è aumentare la penetrazione delle fonti rinnovabiprincipali attività sviluppate dal Gse riguardanti l’erogali non programmabili e della generazione distribuita nel sizione degli incentivi per le rinnovabili elettriche, l’effistema elettrico, garantendone al tempo stesso la sicurezza cienza energetica e per il nuovo conto termico e il monie promuovendo il contenimento dei costi di dispacciatoraggio delle energie rinnovabili con particolare attenmento». zione al confronto tra gli obiettivi del Pan e i nuovi indirizzi della Sen. Fra i relatori e ospiti al convegno il Capo della segreteria Per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di sviluppo Tecnica del Dipartimento Energia del Ministero dello Svidelle energie rinnovabili e di efficienza energetica, la preluppo Economico Luciano Barra. «Prima della finanziaria sentazione ha messo in risalto, nelle sue conclusioni, la ne2007 per l’efficienza energetica non esistevano incentivi cessità di perseguimento prioritario dei seguenti punti crustrutturali se non i certificati bianchi in piccola misura. ciali: la sostenibilità economiSono stati fatti passi avanti. Ci ca degli interventi previsti per si è fatti carico di promuovere lo sviluppo dell’efficienza meccanismi di sostegno a effienergetica e delle fonti rinnocienza energetica e rinnovabili vabili; lo sviluppo integrato termiche. dell’efficienza energetica e Prima con detrazioni fiscali, delle fonti rinnovabili; la propoi col decreto legislativo 28 mozione dello sviluppo delle abbiamo cercato di ragionare rinnovabili e dell’efficienza in modo integrato per dare spaenergetica con maggiori ricazio a questo importante settore dute industriali e occupazionadell’industria. Parlare di effili, sulla filiera economica nacienza energetica significa parzionale e/o con forti potenzialare di aziende che fanno proli per l’internazionalizzazione dotti per l’efficienza e di aziendell’industria; la modernizzade che posso noi migliorare la zione della governance del sipropria capacità». stema energetico del Paese vol- Relazione del Presidente di ANIMA Sandro Bonomi «Il conto termico doveva esseta a semplificare, razionalizzare idoneo a far fronte anche a re ed attivare le necessarie sinergie istituzionali tra i diffeeventuali difficoltà di tenere in piedi la detrazione. La prosrenti livelli di governo coinvolti nello sviluppo delle rinnosima occasione per provare a riproporre una stabilizzavabili e dell’efficienza energetica. zione della detrazione sarà la discussione della legge di stabilità. L’innovazione è il tema dell’intervento di Carlo Tricoli, ReIl Ministero dello Sviluppo Economico è assolutamente sponsabile dell’Unità Centrale Studi e Strategie Enea (Agend’accordo nella definizione di standard minimi per prozia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo svimuovere l’efficienza energetica. Su Direttiva Ecodesign e luppo economico sostenibile). «Proponiamo fortissima attenlabelling abbiamo lavorato non solo con un occhio alle prezione al rilancio dell’innovazione in Italia». Ha spiegato Tristazioni energetiche, ma all’impatto di queste misure sul sicoli, «È fondamentale lavorare insieme per una buona riuscistema produttivo italiano. ta di questo rilancio. È necessario, infatti, una efficace politiIl nostro impegno è di lavorare ancora sui requisiti con apca industriale. Ma in Italia mancano oggi strumenti che conproccio analogo. Ascoltare anche associazione di categosentano di passare dalla ricerca al mercato, attraverso una faria per la direttiva Ecodesign attivando un tavolo congiunse di trasferimento di sviluppo tecnologico in cui le aziende to di lavoro. sono centrali». Sulle semplificazioni: molto si può fare anche senza riveE conclude aprendo prospettive per i mondo industriale: «Per dere il titolo quinto della Costituzione. In ogni caso, in paquest’ultimo aspetto è necessario uno strumento di goverrallelo alla revisione del titolo V, alcune cose possono esnance che sia rivolto a rendere strutturale la collaborazione sere fatte subito. Ad esempio dando mandato al Gse di del sistema ricerca energetica con il sistema delle imprese». realizzare un monitoraggio delle procedure di concessione attive nelle varie regioni esteso al settore termico, e proDue cambiamenti molto rapidi nel panorama energetico porre da subito una norma che dia certezza per lo meno sono descritti da Andrea Galliani, della Direzione Mercati per quei piccoli interventi che la legge dice si possano faAeeg (Autorità per l'energia elettrica e gas). «Stiamo assire con una semplice comunicazione, se possibile attrastendo a una vera rivoluzione derivante dalla rapida diffuverso uno standard nazionale di comunicazione valido in ❒ sione di fonti rinnovabili non programmabili e in un grantutta Italia».
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ANIMA/UMAN Appuntamento al 23 ottobre prossimo presso la Stazione Marittima di Napoli
Antincendio, prima tappa Da Napoli a Milano. Sicurtech Village è la manifestazione organizzata da Uman dedicata ai temi inerenti la cultura della sicurezza antincendio per far conoscere le più recenti innovazioni con il contributo di tecnici, professionisti, addetti antincendio, addetti ai servizi di sicurezza e di prevenzione, consulenti, esponenti degli ordini professionali, aziende, imprenditori, università. Sarà il primo passo di un ciclo di eventi dedicati alla sicurezza antincendio che si snoderà in tutta Italia.
L’edificio monumentale della Stazione Marittima
«S
rante, dalla struttura molto flessibile e faiamo un popolo predisposto a cucilmente duplicabile, che toccherà i prinrare, piuttosto che abituato a prevenire. Per diffondere e rendere pienacipali distretti italiani, per arrivare nel 2015 mente efficace la cultura della sicurezza – in concomitanza con Expo – nella città di antincendio è necessario cambiare alla Milano: «Un modo per andare incontro radice questo approccio culturale che riagli utilizzatori e alle aziende su tutto il guarda il concetto di sicurezza a 360 suolo nazionale, senza dimenticarci di far gradi». parte del sistema Europa – continua MalParole di Gianmario Malnati, Presidente nati – proprio per questo avrà importanza di Uman, Associazione Nazionale Azienstrategica la conclusione del ciclo di inde Sicurezza e Antincendio. E proprio per contri nella città dell’Esposizione Univerpromuovere la conoscenza delle più resale». centi innovazioni nel campo dell’antinI temi caldi della giornata, che si articolerà cendio, appuntamento a Sicurtech Villa- Gianmario Malnati, Presidente Uman in forum tecnici, impostati per favorire il dige, a Napoli il 23 ottobre prossimo: una manifestazione battito e scambio di idee tra il tavolo dei relatori e la platea dedicata ai temi inerenti la cultura della sicurezza antindei professionisti convenuti, riguarderanno il ruolo dei procendio, soluzioni e aspetti tecnico-normativi. fessionisti del mondo antincendio (progettista collaudato«L’evento – spiega Malnati – coinvolgerà la filiera della sire/certificatore), la manutenzione degli impianti antincencurezza antincendio: dalle aziende produttrici di attrezzadio quale supporto alle attività del professionista per il riture e impianti ai professionisti del settore e progettisti (fra lascio dell’asseverazione in fase di rinnovo periodico, e il cui architetti e geometri, esponenti degli ordini professioquadro normativo italiano ed Europeo. nali, aziende, imprenditori), ai responsabili del servizio di «Tematiche che rispondono alla necessità di aiutare i proprevenzione e protezione, fino alle figure quotidianamenfessionisti a capire le norme che regolano la materia delte impegnate nel service». l’antincendio e creare una cultura omogenea fra gli operaQuella di Napoli sarà la prima tappa di un percorso che tori veicolata dagli stessi soggetti che hanno stilato le nortoccherà tutta la penisola: un vero e proprio evento itine❒ me vigenti».
Iscriviti e leggi tutte le informazioni su Industriameccanica.it La partecipazione a Sicurtech Village è gratuita. È possibile iscriversi, fino ad esaurimento posti, tramite il webform dedicato su Industria Meccanica Online. La rivista darà supporto mediatico all’evento, per informazioni su sponsorizzazioni e visibilità è possibile scrivere a salvi@anima.it, o telefonare al 348 3981294.
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ANIMA/ASSOPOMPE Intervista a Carlo Banfi, eletto fra il maggio e il giugno scorso Presidente Assopompe e Presidente Europump
Le pompe europee guardano la crisi dall’alto Le pompe italiane guidano l’Europa. Il filo diretto Assopompe-Europump porta la voce dei costruttori italiani in posizione privilegiata sui tavoli di lavoro dove si stanno definendo i criteri di efficienza energetica, quali ad esempio il system approach, capace di migliorare la potenzialità energetica di una pompa fino all’80% analizzando l’intero sistema di pompaggio. Settore in buona salute e votato all’export quello delle pompe (oltre il 70% della produzione), e che non nasconde le proprie potenzialità. Fra gli obiettivi della nuova presidenza l’allargamento della base associativa.
CARLO FUMAGALLI
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tamente sensibile e, tramite Europump, ha a sua recente nomina a Presidente sia di lanciato il progetto Ecopump attraverso cui Assopompe che di Europump rappresenta un’importante occasione per l’Italia. accetta la sfida e si propone come partner È senza dubbio un vantaggio, avremo la qualificato e propositivo nella definizione possibilità di portare la nostra voce al lidi ogni possibile contromisura sostenibile vello più alto possibile, e poter introdurre per raggiungere lo scopo. A tal riguardo, così gli argomenti più importanti per la nocome Europump, oltre al miglioramento stra industria. La scelta è inoltre indice di dell’efficienza limitata al solo prodotto una influenza capillare e innovativa dei no(product approach) abbiamo introdotto il stri prodotti in tutto il mondo che possono concetto di extended product approach, essere presi come modello e come sprone. che guarda all’efficienza dell’intero sisteL’Italianità che ci caratterizza e definisce il ma di pompaggio, che comprende pompa, nostro operato permette anche che divermotore e eventuale inverter (azionamento). sità culturali collaborino per il bene delTale approccio è stato proposto e applicaCarlo Banfi, Presidente Assopompe l’industria manifatturiera e per la ripresa e Presidente Europump to per la prima volta ai circolatori di acqua dell’occupazione. calda per caldaie ad uso domestico con il Si consideri inoltre che Assopompe avrà una doppia voce Regolamento 640/2009 e il concetto è stato accettato dalin ambito Europump dato che Vanni Vignoli della Caprari è la Comunità Europea. In futuro dunque tutte le nuove norstato nominato Chairman della Commissione Sme mative prevederanno l’extended product approach. Network, che si occupa dei piccoli e medi costruttori di pompe. Ma il mondo delle pompe ritiene che l’incremento maggiore di risparmio di energia si possa ottenere andando ad Si può dire che uno dei punti caldi in Europa e in Italia sia agire sul sistema. l’efficienza energetica? Esatto, sia Europump sia Hydraulic Institute (Usa) stanno La Comunità Europea, nella sua politica di riduzione dei portando avanti il concetto di system approach, che tuttaconsumi di energia, ha imposto il miglioramento dell’effivia deve essere ancora accettato dalla Comunità Europea. cienza dei prodotti più energivori e ha identificato nelle È un approccio fondamentale, perché estende l’analisi a tutpompe uno di quelli dal più elevato potenziale di miglioto il sistema di pompaggio, incluse le tubazioni, le valvole, ramento. L’industria delle pompe si è dimostrata immediai filtri e gli eventuali scambiatori di calore e quant’altro. Con
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il system approach ge circa l’11% del1.845 1.825 1.749 si analizza il funziol’export per un vanamento della lore di circa 180 mi1.298 1.315 1.243 pompa nel sistema lioni. █ Produzione con lo scopo di deÈ un dato di fatto █ Esportazione terminare l’assetto che l’industria ita(Valori in milioni di euro) migliore della pomliana è molto compa dal punto di vipetitiva: prodotti sta energetico. Se si apprezzati, di alta Consuntivo 2011 Preconsuntivo 2012 Previsioni 2013 interviene sui sistequalità, affidabili, mi esistenti è incre- Elaborazione Ufficio Studi ANIMA - dicembre 2012 che trovano spazio dibile verificare quanto siano elevate le potenzialità di miin Europa e, in particolare nel caso di pompe ingegnerizglioramento. zate, in mercati quali Cina e India. Quanto elevate? Da analisi svolte su determinati sistemi si può calcolare un recupero che arriva fino all’80%. È facile per esempio verificare come una pompa sovradimensionata per il servizio richiesto debba essere regolata attaverso una valvola in cui viene dispersa un’enorme quantità di energia. Semplicemente dotando la pompa di un sistema di variazione della velocità si potrebbe regolare il suo funzionamento in modo tale da evitare di utilizzare la valvola, ottenendo per questo un immediato e consistente risparmio. Oppure potrebbe bastare una pompa più piccola che lavorasse sul punto di miglior rendimento. È in questi termini che si deve intervenire. Come rendimento in sé, infatti, molte delle pompe in commercio hanno già livelli superiori agli standard richiesti. Quali saranno i tempi perché il system approach divenga una realtà applicata? Prevediamo tempistiche brevi. Negli Usa la normativa esiste già da alcuni anni, mentre il Parlamento europeo l’ha approvata nel 2012. Verrà quindi emessa a breve una richiesta a tutti gli utilizzatori di energia di compiere, attraverso criteri comuni di verifica, un’analisi dl proprio sistema e porre le modifiche necessarie per ridurne il consumo. Sarà importante poi definire una figura di auditor per tali analisi. L’associazione inglese di pompe (Bpma) da circa tre anni sta tenendo dei corsi per accreditare questa figura professionale: l’obiettivo è arrivare a uno scenario analogo in Europa. Che scenari di mercato si sente di tracciare nel settore rappresentato da Assopompe? L’industria delle pompe si trova ad affrontare la crisi finanziaria in una posizione di privilegio rispetto ad altri settori. Si tratta di un’industria che non sta subendo grandi contraccolpi anche grazie allo sfogo dell’export: più del 70% della produzione dell’industria di pompe italiana è esportato. Il clima è sereno, dunque, in attesa che si risolvano le questioni nazionali, importanti soprattutto per quella parte delle nostre Pmi ancora molto legata al mercato interno. Dove si rivolge principalmente l’export italiano? Circa il 50% del prodotto esportato rimane in Europa, anche se in generale si tratta di un export rivolto a un mercato internazionale. Il paese più rilevante è per noi la Germania, dove si rivol-
Quanto è toccato il settore dalla contraffazione? Il problema esiste. Tuttavia è un rischio che si corre consapevolmente se si vogliono sfruttare i vantaggi dei bassi costi di produzione di India o Cina. In ogni caso ritengo che questo problema sia limitato a prodotti obsoleti. Quanto ne risente il settore? La percentuale è bassa e viene del tutto ammortizzata. Ci sono stati dei casi particolari di prodotti palesemente copiati? Non sono rari i casi in cui alcuni associati abbiano trovato in alcuni stand stranieri di una fiera italiana del settore pompe identiche alle loro, se non fosse stato per alcuni particolari. Personalmente ricordo di aver visto in passato in un catalogo cinese una pompa, allora in produzione, da noi sviluppata all’estero, in quel caso anche con una sigla molto simile all’originale. Ma chiaramente non è sufficiente avere il prodotto per venderlo: è fondamentale il nome, la società, l’esperienza, il know how, e soprattutto le referenze. Spesso i problemi di chi si accorge di questi falsi stanno nella difficoltà delle procedure di segnalazione e sequestro. Tanto che si arriva talvolta a rinunciare in partenza. Vero. Sul momento si crea il caso senza che abbia sviluppi concreti. Tuttavia ritengo molto difficile che si possa organizzare in futuro un sistema di controllo generale, magari europeo, in cui si indichi uno specifico ente responsabile dei controlli. Confido più in un adeguamento generale alle normative europee. Quali novità introdurrà in Assopompe in questo mandato di presidenza? Ritengo sia importante cercare di coinvolgere nell’associazione i piccoli costruttori, perché è proprio a chi di norma ha maggiore difficoltà ad accedere alle informazioni necessarie per adeguarsi alle richieste della legislazione europea che si rivolge gran parte del nostro lavoro. Mi propongo di trasmettere questo concetto: è importante il network, perché solo attraverso un dialogo diretto si possono risolvere i problemi. Sarebbe inoltre interessante estendere la partecipazione anche a soci aggregati, potremmo trarre reciprocamente preziosi elementi. È un mondo straordinario quello delle pompe: impossibile oggi conoscere ogni azienda produttrice, ne scopriamo ❒ ogni volta, con piacevole sorpresa, delle nuove.
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ECONOMIA Presentato il 25 giugno scorso a Milano il rapporto Ice-Prometeia sull’evoluzione del commercio con l’estero per aree e settori
L’export italiano corre sulle lunghe distanze Di fronte a una pur incoraggiante ripresa delle importazioni delle economie mature più lontane e a una sostanziale tenuta sui livelli di crescita sostenuti del mondo emergente, gli scambi riconducibili all’Europa occidentale hanno mostrato nell’anno passato un vistoso arretramento. È necessario per le imprese puntare ad un deciso rilancio verso le fonti di domanda internazionale maggiormente promettenti.
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mercati ci sono infine paesi, in sempre più stringente per le particolare dell’Asia e dell’Euroimprese italiane la necessità pa emergente, che si stanno afdi rafforzare i legami verso nuofacciando per la prima volta su vi mercati. Si è svolta a Milano, soglie di reddito significative ragpresso la sede dell’Ice la presengiungendo un potere d’acquisto tazione della pubblicazione paragonabile a quello dei ceti “Evoluzione del Commercio con medi dei paesi occidentali dil’estero per Aree e Settori” – frutschiudendo importanti opportuto della collaborazione tra Agennità per i beni di consumo. zia Ice e Prometeia, storico grupAd aprire i lavori il 25 giugno po italiano per la realizzazione di scorso è stato il Direttore dell’Amodelli e previsioni economiche genzia Ice di Milano, Marinella e finanziarie. Loddo, cui hanno fatto seguito le Dal Rapporto emerge che di fronpresentazioni del Rapporto da te a una ripresa delle importazioparte di Alessandra Lanza, la Reni delle economie mature più sponsabile strategie industriali e lontane e a una sostanziale tenu- Grafico 1 - PIL e commercio mondiale territoriali di Prometeia, affiancata del mondo emergente, gli (variazioni annue a prezzi costanti) ta da Gianpaolo Bruno, Direttore scambi riconducibili all’Europa Pianificazione strategica, studi e rete estera dell’Agenzia occidentale hanno mostrato nell’anno passato un nuovo arIce. Infine Filippo Maria Carraro, Amministratore delegato retramento. Visto il loro peso sul commercio internazionaCarraro Steel & Technology Srl, e le, una delle precondizioni perSandro Salmoiraghi, Immediate ché gli scambi possano tornare Past President Acimit, hanno porsu ritmi di sviluppo più sostenuti tato le rispettive testimonianze passa per la normalizzazione aziendali. della domanda europea. Per Il Rapporto di cui è stata presenquanto avviato, questo percorso tata l’undicesima edizione è nato è ancora ampiamente incomplenel 2002 con l’obiettivo di monito e solo a partire dal 2014 l’intorare i flussi di commercio esteversione di tendenza potrà farsi ro per elaborare proiezioni sul lopiù evidente. ro andamento futuro, basandosi Sarà fondamentale per gli esporsu un modello econometrico. A tatori italiani rafforzare i legami tal fine è stata costruita una banverso nuovi mercati, vicini e lonca dati che, analizzando i flussi di tani. Fra questi ci sono paesi di 64 paesi registrati in 122 settori più recente industrializzazione e merceologici, consente di misurealtà la cui transizione passa sorare le dinamiche che caratterizprattutto per grandi ammoderna- Grafico 2 - Importazioni di manufatti per area geo ❒ zano gli scambi mondiali. menti infrastrutturali. Fra i nuovi economica (variazioni annue a prezzi costanti)
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photo flavio gallozzi
Acqua, di generazione in generazione. 2013: Anno Internazionale della Cooperazione Idrica. Acqua: un bene inestimabile, preziosa per tutti, ancora irraggiungibile per molti. Flessibili Parigi: qualità italiana al 100%, materiali atossici per garantirla. Risparmio d’acqua: da alcuni anni produciamo tubi flessibili con soluzioni all’avanguardia per garantire un risparmio costante dell’acqua. Questo è il nostro contributo concreto per augurare lunga vita all’acqua, di generazione in generazione.
www.unwater.org/watercooperation2013
www.parigispa.com
ANIMA INTERVISTA A VINCENZO FERRI, PRESIDENTE CICOF
Forni industriali, impegno sui tavoli europei È stato eletto, nell’ambito dell’Assemblea dei Soci Cicof (Comitato italiano costruttori di forni industriali) il nuovo presidente dell’Associazione per il biennio 2013-2014. È Vincenzo Ferri, della Cimprogetti SpA (Dalmine, Bergamo). Nella sua attività, il nuovo Presidente sarà affiancato da due Vice Presidenti: Michele Bendotti (Forni Industriali Bendotti SpA) ed Enrico Marranini (Icmi Srl).
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onostante la crisi il settore sembra tenere. Come commenta questo dato? Il settore riesce a tenere grazie al fatto che la nostra percentuale di esportazione è molto elevata e verso i paesi di nuova industrializzazione. Infatti il mercato prevalente del nostro settore, quello dei forni di riscaldo per laminatoi (rolling mill) è impegnato principalmente in ambito extra Ue (soprattutto Centro e Sud America, india, Far East) in quanto tali aree sono in crescita, contrariamente al mercato europeo. Anche gli altri settori dei forni industriali (forni per trattamenti termici e per la cottura dei minerali), sono impegnati allo stesso modo a sviluppare i mercati esteri.
Per l’applicazione di tali norme è necessaria la conoscenza di queste normative, per questo che programmeremo in futuro corsi con specialisti per la preparazione dei tecnici. Fra i temi più caldi in questo momento cito la direttiva EN746 2 relativa agli impianti termici di processo (IThE, Industrial Thermoprocessing Equipment), “componente fondamentale” del forno. Il controllo della combustione, infatti, impone un adeguamento degli impianti alla normativa pubblicata nel 2010, oltre a una serie di controlli di sicurezza, compresa la certificazione dei componenti. Egualmente importante, poi, la regolamentazione relativa al livello di emissioni inquinanti (in particolare di ossido di azoto) e quella dei materiali utilizzati per l’isolamento dei forni.
Per grandezza, Cicof, come si colloca nell’associazione europea nel settore forni industriali? Tra aziende aderenti al Cecof possiamo senz’altro dire che il Cicof è quella più significativa nei forni di riscaldo (Danieli, Sms, Tenova e Bendotti), mentre in termini numerici (come numero di associati) la svedese Shte risulta più ampia. Il nostro impegno in Europa si concretizza nella partecipazione delle assemblee del Cecof (European Committee of Industrial Furnace and Heating Equipment Associations), dove il gruppo degli italiani è secondo solo a quello tedesco. Sarà fondamentale essere presenti nei gruppi di lavoro europei in cui si preparano le direttive da applicare al mercato europeo, alle quali bisognerà far fronte come costruttori. Un esempio recente è la proposta di una complicata classificazione energetica dei forni, classificazione che, a differenza di quanto avviene per macchine molto standardizzate, necessiterebbe di particolari clausole nel caso dei nostri forni, che vengono in parte progettati e costruiti sulla base delle richieste specifiche del cliente. Quanto è importante la formazione nel settore di competenza Cicof? Direi fondamentale nell’indirizzare la nostra produzione nella direzione indicata dalle direttive europee.
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Quali saranno i punti del suo biennio di presidenza? Il mio lavoro intende dare continuità alla presidenza del mio predecessore Michele Bendotti, visti anche gli ottimi risultati da lui ottenuti. E proprio in questo solco già tracciato sarà fondamentale per Cicof mantenere i contatti a livello europeo e incrementare la nostra presenza ai working groups in cui si stilano le direttive generali. Come detto, nel settore forni industriali, siamo la seconda associazione, per grandezza, in Europa: la nostra partecipazione ai tavoli di lavoro sarà una leva su cui puntare sempre di più. Per allargare la base associativa, inoltre, proporremo corsi di formazione ad associati e non, anche per far capire quanto sia utile il ruolo dell’associazione nella nuova situazione che si sta formando nel panorama internazionale. C. F.
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█ Produzione █ Esportazione (Valori in milioni di euro)
Forni industriali (Elaborazione Ufficio Studi ANIMA dicembre 2012)
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Consuntivo 2011
Preconsuntivo 2012
Previsioni 2013
INTERVISTA A STEFANO BONAN, PRESIDENTE UNAC
Punto cardine: sicurezza In occasione dell’Assemblea associativa, Stefano Bonan è stato eletto all’unanimità nuovo Presidente di Unac (Associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere). Il Presidente Bonan (Came Canelli Automatici Spa) sarà affiancato da un Consiglio Direttivo composto da Sergio Tomasella (Nice Spa), Maurizio Allara (Sesamo Srl).
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partecipazione alla stesura di norme sulla sicurezza, lavorando in comitati tecnici sulla base di proposte che vengono dall’Unione Europea. Un’ulteriore iniziativa degna di nota è poi la promozione di corsi dedicati direttamente agli installatori incentrati sulle norme di sicurezza, così si sviluppa non soltanto la conoscenza mirata di una normativa, ma si promuove quella che potremmo definire una cultura professionale omogenea degli stessi installatori. Si tratta infatti di una vasta categoria in cui non tutti lavorano conformemente a tutte le normative vigenti. È pertanto necessaria una strutturazione più definita per avere tecnici qualificati senza danneggiare il mercato. La sicurezza dei nostri prodotti, in sintesi, è spesso legata a una corretta e conforme installazione, per questo ci rivolgiamo agli installatori offrendo loro tutte le competenze necessarie per rendere sicura la vita dei cittadini.
el settore di competenza Unac i dati di preconsuntivo 2012 e previsioni 2013 segnano una crescita del valore di produzione, con un export aumentato del 2,5% destinato a salire di un ulteriore 1,9%. Dati confortanti? È senza dubbio una buona risposta del mercato. Il settore degli automatismi e delle motorizzazioni per serramenti in genere, pur rappresentando una rilevanza piuttosto piccola sul totale dell’industria meccanica varia, e pur sentendo gli effetti della crisi, è riuscito a produrre dei risultati interessanti. Un grande aiuto deriva naturalmente dall’export: i Paesi che indicativamente rispondono meglio sul mercato sono Europa dell’Est, paesi Arabi e Sud America. Mercati sui quali è però necessario un impegno costante volto a stimolare l’interesse al settore e senza dubbio ci sarà da lavorare anche nel corso di questo 2013. Quali sono le principali innovazioni tecnologiche nel settore? Lavoriamo quotidianamente per innovare. Questo è un messaggio importante visto che i principali operatori del settore continuano a investire nell’innovazione e nella sicurezza. Bisogna tuttavia ricordare che i miglioramenti tecnologici si scontrano poi con il problema del costo sul mercato. Non si tratta di un mercato, per così dire, di lusso, ma di utility, e alcune innovazioni non hanno pertanto buon impatto: si può dire che la miglior cosa sia innovare senza incidere sul prezzo per il consumatore finale. Fra le innovazioni più diffuse si registra l’utilizzo di microprocessori avanzati per poter controllare la sicurezza di impianti, o per permettere l’interfacciamento migliore dei software di automazione cancelli al mondo domotico e del controllo-accessi. La sicurezza è storicamente un tema su cui l’associazione ha lavorato e continua a lavorare. Vero. Le attività legate alla sicurezza sono fra i punti nodali promossi da Unac. In particolare l’associazione è molto attiva nella Infissi motorizzati e automatismi per serramenti (Elaborazione Ufficio Studi ANIMA dicembre 2012)
Quali punti intende sviluppare nel suo biennio di presidenza? Sarà fondamentale tenere unita l’intera base associativa. Allo stesso modo sarà per noi primario permettere agli associati una partecipazione attiva in tutti i punti chiave sostenuti da Unac, primo fra tutti la conoscenza normativa per tutti gli operatori del settore. Non dimentichiamoci il grandissimo sforzo che l’associazione infonde in ambito normativo, da ricordare la pubblicazione della norma EN 16005 sulla sicurezza in uso delle porte pedonali motorizzate. Un grande risultato per Unac e uno spunto per continuare a lavorare bene. C. F.
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Consuntivo 2011
Preconsuntivo 2012
Previsioni 2013
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ANIMA Si è svolto il 18 e 19 giugno presso il Palazzo delle Stelline a Milano il Forum Uni Cig, successo in termini di partecipazione e di interesse
Gas, il traguardo è solo l’inizio Fra i temi principali dibattuti al Forum il programma italiano di telemisura e telegestione gas: focus sullo stato dell’arte, sui lavori in corso e sulle prospettive, analizzando temi tecnici, economici, regolatori normativi e legislativi
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tori, fabbrianti di apparecchiature, consumatori (presenti a normazione a servizio dell’innovazione. Questo il cuoinfatti i rappresentanti di Anigas, Assogas, Federutility) e la re del Forum Uni Cig, il 18 e 19 luglio scorso a Milano. stessa Autorità per l’Energia Elettrica e Gas. Fra i temi fondamentali dibattuti il programma italiano di «È questo il punto in cui si trova il progetto» conclude Botelemisura e telegestione gas: il forum è stata l’iccasione di nazzi: «La situazione in cui occorre concretamente cofare un punto sullo stato dell’arte, sui lavori in corso e sulstruire, senza più riserve e affrontando operativamente le le prospettive. Dal punto di vista della normazione tecnica difficoltà di implementazione della rete di trasmissione dei in elaborazione sono state accolte con molto favore le didati: è la prima volta che viene imposto in Italia un rinnochiarazioni del moderatore e del coordinatore della Task vo dei misuratori, si passa ad un regime di controllo della Force “Intercambiabilità” del Cig, che in pratica hanno anmisura moderno; dal letturista, che comunica un solo danunciato l’imminente completamento dei lavori. to, alla trasmissione dei dati che può essere implementata «Come fabbricanti siamo del tutto consapevoli che l’affidain modo funzionale alle esigenze della società di distribubilità dello strumento di misura e la manutenzione dello zione del gas». stesso sono necessari per porre le basi di una organizzazioSarà dunque l’intera struttura del sistema nel suo complesne decisamente nuova di leggere la misura, elaborare i dati so il punto di interesse dell’intera tematica dello smart meper aumentare l’efficienza del servizio, comunicarla infine tering gas. all’utilizzatore dello strumento». Ha spiegato nella sua reIl forum è stata l’occasione per parlare di sicurezza e folazione il Presidente di Acism Giuseppe Bonazzi, che ha calizzare l’attenzione sull’importanza della qualificazioinoltre fatto il punto sull’implementazione e sostituzione dei ne degli operatori post-contatore, a partire dalle normativecchi contatori con smart metering: “Per quanto riguarda ve esistenti. Ne ha parlato Il Vice Presidente di Assoterle installazioni di misuratori industriali maggiori di G65 e mica Alberto Montanini: «La nuova norma sulla qualifiG40, il piano dell’autorità, che ha previsto l’installazione dei cazione degli operatori a valle del punto di consegna sarà convertitori di misura del gas su tutti i misuratori, sta per esmolto importante per il nostro settore - ha spiegato – si sere concluso e la trasmissione dei dati di questi misuratori tratta di una norma volontaria che permetterà di elevare è già una realtà, con gli evidenti vantaggi derivanti dall’elail livello degli operatori: installatori, manutentori e reborazione dei dati di misura. Il vero problema che resta da sponsabili tecnici. Saranno affrontare è l’installazione previsti corsi di formazione e dei misuratori domestici, che livelli di qualificazione gracomporta l’organizzazione duali in funzione della popresso il distributore di un sitenza del impianto». E ristema di raccolta dati, e sul guardo alle tempistiche: campo l’installazione dei mi«Speriamo che già dal prossuratori in grado di trasmettesimo anno questo possa esre i dati». sere recepito, saranno nePer un successo nella processarie delle linee guida migrammazione dell’impegno nisteriali che possano definiindustriale per una sfida di re, oltre allo stato dell’arte, questo genere è fondamentagli organi di qualificazione e le la cooperazione fra tutte le le modalità con cui questa parti coinvolte: il convegno possa essere ottenuta». ❒ ha dato la parola ai distribu- Palazzo delle Stelline a Milano, sede del Forum Uni Cig 2013
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celebra 40 anni di impegno, di passione, di traguardi raggiunti con successo portando all’eccellenza il Made in Italy. La finitura accompagna ogni processo produttivo sin dal suo inizio. Lo sapevi? Se fai prodotti di qualità sicuramente sì!
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2013 Federata ANIMA / Confindustria
ECONOMIA
Il distacco dei lavoratori Nell’odierna situazione di mercato è naturale per le imprese ricercare strumenti e soluzioni che possano permettere di operare quotidianamente ed essere competitivi a livello internazionale. Fra le possibili misure che agiscono sulla flessibilità dei rapporti lavorativi trova spazio il “distacco”, spesso a livello internazionale: azione caratterizzata da caratteristiche precise quali la temporaneità e l’interesse dell’impresa distaccante. ERNESTO VITIELLO, PROGETTO ESTERO SICURO
L’
attuale periodo storico è caratterizzato dalla continua spinta alla globalizzazione e dalla lotta alla crisi mondiale che affligge il mercato. Di conseguenza, le imprese ricercano costantemente nuovi strumenti che possano permettere loro di operare e essere competitivi a livello internazionale. Di certo la “flessibilità” dei rapporti di lavoro rende un’azienda più competitiva sia a livello nazionale che internazionale. Le varie ipotesi di flessibilità comprendono anche il “distacco” che si configura quando un datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di un altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività lavorativa. Le caratteristiche Il primo requisito, sicuramente il più importante e quello effettivamente discriminante, è l’interesse dell’impresa distaccante. Poiché la norma giuridica non specifica cosa si debba intendere per “interesse” in tale ambito, risulta necessario rifarsi all’orientamento giurisprudenziale consolidato secondo il quale l’interesse deve essere “tecnico-organizzativo-aziendale” e deve essere riferito all’esecuzione della prestazione presso il terzo, ma non al corrispettivo. In altri termini, non è lecito “vendere” la prestazione lavorativa di un proprio dipendente. Tale orientamento è confermato dal Ministero del Lavoro con una circolare, secondo la quale il distacco può essere legittimato da qualsiasi interesse produttivo del distaccante “che non coincida con quello della mera somministrazione di lavoro altrui”. La stessa circolare sottolinea inoltre come dalla norma siano legittimate “le prassi di distacco all’interno dei gruppi di impresa, le quali corrispondono a una reale esigenza di imprenditorialità, volta a razionalizzare, equilibrandone, le forme di sviluppo per tutte le aziende che fanno parte del gruppo”. Si sottolinea tuttavia che l’interesse non è presunto neppure in tale ipotesi e comunque deve protrarsi per tutta la durata del distacco.
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Si segnala che, in caso di mancanza di interesse, il lavoratore potrebbe chiedere la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze del soggetto distaccatario che ha utilizzato le sue prestazioni. Il secondo requisito è costituito dalla temporaneità del distacco. Per “temporaneo” si intende semplicemente “non definitivo”, in quanto è necessario solamente che il distacco coincida con l’interesse del datore di lavoro. Ad esempio, è stato ritenuto legittimo un distacco di undici anni. Secondo la normativa vigente il consenso del lavoratore è necessario solo nel caso di mutamento di mansioni, che può essere manifestato anche contestualmente all’assunzione. Quando è necessario il consenso, il lavoratore può disattendere la richiesta. Nonostante quanto sopra, occorre precisare che nell’ipotesi di mobilità, previo accordo sindacale, il distacco può avvenire al di fuori delle condizioni sopra esaminate, e quindi anche in assenza di interesse dal datore di lavoro. Qualora invece il distacco non dovesse rispettare i requisiti sopra indicati, lo stesso sarebbe illegittimo e dunque integrerebbe un’ipotesi di reato, sanzionato con la pena dell’ammenda di 50 euro per ogni lavoratore e per ogni giornata di occupazione. La disciplina Durante il distacco, il potere disciplinare nei confronti del lavoratore resta di competenza del distaccante (ovvero il datore di lavoro originario) mentre il potere direttivo viene trasferito al datore di lavoro presso cui il dipendente è distaccato. Ciò significa che è il distaccatario che dà gli ordini mentre un’eventuale sanzione disciplinare deve comunque essere presa dal distaccante. Il distaccante rimane responsabile del trattamento economico-normativo a favore del lavoratore così come resta a suo carico la responsabilità contributiva Inps. Si noti infatti che il pagamento diretto da parte del distaccatario è incompatibile con la liceità del distacco (al di fuori dell’ipotesi di mobilità).
Progetto “Estero sicuro” - Assistenza strategica, finanziaria, legale e fiscale per chi opera con l’estero. La Federazione ANIMA, in coerenza con il costante impegno nella spinta all'internazionalizzazione, presenta un progetto molto attuale e in cui crede profondamente: il Progetto “Estero Sicuro”, con l’obiettivo di fornire, in collaborazione con due Partner estremamente competenti nell’ambito dell’internazionalizzazione: Studio Legale Mondini Rusconi e ProActiva Consulting, assistenza specializzata su tutti gli aspetti di business strategico, legali, finanziari e fiscali alle nostre imprese che operano con l’estero, in particolare per velocizzare, evitando spiacevoli inconvenienti, l’ “entrata” in nuovi paesi. Paesi Australia, Brasile, Cina, India, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Turchia, Paesi del Sud-Est asiatico (Thailandia, Vietnam, Filippine, Indonesia), Paesi dell’Europa dell’Est (Polonia, Serbia, Croazia, Montenegro, Bosnia) e tutti i Paesi di nuovo interesse, grazie ai network internazionali di cui i nostri Partner fanno parte. Servizi In modo specifico questo progetto si propone di offrire i seguenti servizi: 1. Valutazione dell’opportunità e della modalità di sviluppo del business in un nuovo Paese estero; 2. Reperimento di risorse finanziarie per la realizzazione di investimenti all’estero; 3. Assistenza legale e fiscale nelle seguenti aree: - contrattualistica commerciale internazionale (per esempio: distribuzione, agenzia, fornitura), garanzie bancarie internazionali e operazioni di credito documentario (lettere di credito); - tutela della proprietà intellettuale a livello nazionale e internazionale; - diritto societario: costituzione di società nel Paese in cui si investe, operazioni societarie internazionali, joint venture; - diritto del lavoro: distacco di lavoratori italiani, diritto del lavoro del Paese in cui si investe; - immobiliare: locazioni e compravendite nel Paese in cui si investe; - fiscale: fiscalità del Paese in cui si investe e internazionale. Gratuito per i soci ANIMA l’incontro preliminare con l’imprenditore/management aziendale per comprendere le esigenze del Cliente e individuare le possibili opportunità e attività. Contatti: Il Progetto Estero Sicuro ha una persona dedicata presso la sede ANIMA, la dottoressa Lorella Gerosa, per dare maggiori informazioni sui servizi offerti e fissare un primo appuntamento gratuito per i soci con gli specialisti coinvolti nel progetto. gerosa@anima.it - 346 9692511 - 02 45418575
Permane altresì in capo al distaccante la responsabilità di cui all’art. 2049 codice civile, che consiste nella responsabilità dei padroni e dei committenti per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti. La lunga distanza Quando il distacco comporta un trasferimento ad una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito, il distacco può avvenire solo per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive, che nella maggior parte dei casi coincidono con l’interesse del distaccante sopra esaminato. Comunque, in presenza del consenso del lavoratore, non si pone nessun problema di sorta. Se così non fosse, sarebbe necessario invece dimostrare la necessità aziendale, che sarà sicuramente presente nell’ipotesi in cui sia stato venduto un macchinario e occorra montarlo, fare formazione o dirigere un cantiere. Qualora si tratti di distacco a livello internazionale non vi sono grandi diversità rispetto a quanto sin d’ora descritto. Risulta tuttavia necessario fare le opportune riflessioni in merito agli spostamenti superiori ai 50 km e tenere presen-
te che deve sempre essere rispettata la normativa anti infortuni presente nel Paese ospitante, qualora dovesse essere più rigida di quella italiana. Invece, nel caso in cui la normativa straniera sia più lasca, in caso di violazione della normativa anti infortunistica italiana, permane la responsabilità del datore di lavoro distaccante ex art. 2087 cod. civ., la quale stabilisce che l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Inoltre, si noti che nei Paesi dell’Unione Europea la normativa applicabile risulta ormai uniforme. Aspetti tributari Si noti che la prestazione di servizi non è soggetta all’applicazione dell’Iva, sempre che resti neutra, nel senso che la controprestazione del distaccante consista nel mero rimborso di una somma esattamente pari alle retribuzioni e agli altri oneri previdenziali e contrattuali gravanti sul distaccante. Ove il rimborso del distaccatario sia superiore a tali oneri, si rientra in una normale ipotesi di prestazione di ❒ servizi che ovviamente è soggetta ad Iva.
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ANIMA/UCIF Ad aprile il Consiglio Direttivo dell’associazione impianti di finitura itinerante è stato ospite in Verind SpA
Ucif torna alle origini L’ormai consueta riunione itinerante del Consiglio Direttivo Ucif ha fatto il punto sulle attività dei gruppi di lavoro anche in attesa dell’evento che celebrerà il quarantesimo anniversario della sua fondazione. Per l’occasione i lavori sono stati ospitati da una delle aziende fondatrici, presenti fin dall’anno della sua nascita, quel 20 giugno 1973. Il Consiglio Direttivo Ucif in visita alla sede di Verind SpA a Rodano
MARCELLO ZINNO
O
rmai da qualche anno è divenuta una prassi consolidata: organizzare i Consigli Direttivi itineranti presso le aziende associate in modo da essere ancora più vicini agli imprenditori e far toccare con mano a tutti le numerosissime attività in cui l’associazione è coinvolta. Ad aprile scorso il Consiglio Direttivo di Ucif è stato ospitato da Verind SpA a Rodano, in provincia di Milano, presso la sede dell’azienda con i suoi oltre 9000 metri quadrati di area globale. È stata un’occasione molto importate per Ucif essere in visita presso una delle aziende fondatrici, presenti fin dall’anno della sua nascita, quel 20 giugno 1973, data in occasione della quale fu siglato l’atto costitutivo dell’Associazione. La data, sancita nei documenti e nella storia dell’associazione, si ripete quest’anno in occasione della festa dei 40 anni di Ucif, una pietra inamovibile per il settore nel suo complesso. Non è mancato il momento della visita presso gli stabilimenti dell’azienda, un’azienda che è specializzata da oltre 50 anni nel settore degli impianti di verniciatura ma che ha sviluppato notevoli competenze anche nella manipolazione dei fluidi, nell’ultrafiltrazione e nel trattamento delle acque. Parte del gruppo Dürr, Verind con i suoi 60 dipendenti opera in tre settori di attività: auto, industria generale e nautica, sistemi a membrana e trattamento acque. In oltre mezzo secolo di attività l’evoluzione delle tecnologie e dell’automazione ha profondamente cambiato i processi produttivi ma non la filosofia aziendale. Verind oggi è una società internazionale affermata in settori specializzati come la verniciatura industriale, la protezione delle superfici e l’ultrafiltrazione. Il forte potenziale di ricerca e sviluppo, nonché l’esperienza derivante dalla continua collaborazione con società leader mondiali in ogni singola specializzazione, la identificano come autorevole partner e fornitore di tutte quelle aziende dei più diversi settori e dimensioni, sempre più orientate e sensibili alle nuove eco tecnologie.
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In occasione del Consiglio Direttivo Ucif in rappresentanza di Verind hanno partecipato Claudio Minelli, Chief Executive Officer (Ceo), Matteo Minelli, Chief Operating Officer (Coo) e Maria Berera Minelli, fondatrice dell’azienda. Durante l’incontro sono state condivise le attività in carico ai singoli gruppi di lavoro Ucif: in particolare un immenso lavoro è stato svolto in questo periodo dal GdL Marketing e dalla Segreteria per l’organizzazione della festa e per la preparazione del libro dedicato ai 40 anni di Ucif, una preziosa raccolta delle testimonianze di tutti i principali attori del settore della finitura accompagnate da un percorso storico lungo i Presidenti Ucif e lungo le principali tappe dell’associazione. Il libro, dal titolo “Dietro la Superfice” sarà ufficializzato proprio in occasione dei festeggiamenti per il quarantesimo e ad oggi non sono stati ancora svelati i dettagli in merito ai contenuti. In parallelo il Gruppo di Lavoro Tecnico insieme alla Segreteria Ucif sta lavorando alla creazione di due percorsi di formazione per il 2013, uno in collaborazione con Icim e con un taglio puramente tecnico, l’altro con il contributo dello Studio legale Mondini Rusconi sul tema dell’internazionalizzazione. La strutturazione di due percorsi differenti è fondamentale per poter offrire non solo le competenze specifiche per il personale tecnico che opera quotidianamente sugli impianti del settore (e il contributo degli esperti di Icim in questo senso è fondamentale) ma per poter supportare le aziende, in primo luogo tramite la formazione e in seguito tramite un affiancamento di specialisti, in percorsi di sviluppo all’estero sempre più diffusi nel trend del mercato odierno. Così il Consiglio Direttivo Ucif ha rappresentato un viaggio nel tempo, dal 1973 quando diversi imprenditori sentivano la necessità di essere rappresentati tramite un’associazione di categoria fino ad oggi quando molti di quegli imprenditori sono ancora attivi partecipanti alle attività dell’associazione. Verind e la famiglia Minelli sono tra questi. ❒
APPROFONDIMENTI TECNICI VERIFICHE PERIODICHE: UNA NUOVA CIRCOLARE DI CHIARIMENTO Una circolare del Ministero del Lavoro sulle verifiche periodiche affronta i contenuti minimi dell’indagine supplementare e offre indicazioni su carrelli semoventi a braccio telescopico, piattaforme di lavoro e scale per traslochi. A distanza di un anno preciso dall’entrata in vigore (23 maggio 2012) del Decreto ministeriale dell’11 aprile 2011, concernente la disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche (Allegato VII, D.Lgs. 81/2008), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Direzione Generale delle Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro) ha emanato una nuova circolare di chiarimento. Una circolare che entra nello specifico dei controlli per favorire la sicurezza delle attrezzature tenendo conto delle numerose altre circolari di chiarimento già emanate dallo stesso Ministero: 21/2011, 11/2012, 23/2012 e 9/2013. Di fronte ai nuovi quesiti pervenuti sull’applicazione del DM dell’11 aprile 2011 il Ministero ha dunque emanato la Circolare n. 18 del 23 maggio 2013 cha ha per oggetto “D.M. 11 aprile 2011 concernente la ‘Disciplina delle modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’All. VII del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’art.71, comma 13, del medesimo decreto legislativo’ - Chiarimenti”. I nuovi chiarimenti forniti riguardano i contenuti minimi dell’ indagine supplementare, le verifiche periodiche su attrezzature in uso presso particolari attività, la pubblicazione dell’elenco dei verificatori, nonché alcune indicazioni relative a attrezzature come i carrelli semoventi a braccio telescopico, le piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne e le scale per traslochi. Modello di documenti, kit e linee guida sulla sicurezza Soffermiamoci ad esempio sui contenuti minimi dell'indagine supplementare (D.M. 11.04.2011, allegato II, punto 2, lett. c)). La circolare ricorda che l'indagine supplementare consiste nell'attività finalizzata ad individuare eventuali vizi, difetti o anomalie, che si sono prodotte nell'utilizzo delle attrezzature di lavoro, messe in esercizio da oltre 20 anni, nonché a stabilire la vita residua in cui la macchina potrà ancora operare in condizioni di sicurezza con le eventuali relative nuove portate nominali. In particolare “vengono sottoposte a verifica supplementare tutti gli apparecchi di sollevamento di tipo mobile o trasferibile oltre ai ponti mobili sviluppabili su carro ad azionamento motorizzato che siano stati messi in servizio in data antecedente a 20 anni. Tali ispezioni sono disposte dagli utilizzatori o dai proprietari delle gru o dei ponti mobili sviluppabili”. Le modalità di ispezione dovranno inoltre includere “l'esame visivo, le prove non distruttive, le prove funzionali e le prove di funzionamento. Dovrà inoltre essere effettuata una accurata indagine tendente a stabilire la tipologia di utilizzo e il regime di carico al quale la macchina è stata mediamente sottoposta. Per il completamento della ricostruzione della vita pregressa della macchina, dovranno essere esaminati i registri di manutenzione, i registri di funzionamento e i verbali delle precedenti ispezioni”. La circolare entra nello specifico delle modalità di ispezione: • “esame visivo: l'esame visivo dovrà essere effettuato su ogni parte dell'apparecchio di sollevamento al fine di individuare ogni anomalia o scostamento dalle normali condizioni (l'esame visivo può essere coadiuvato da misurazioni, può rendersi necessario lo smontaggio della macchina o di parti di essa);
NOTIZIE GURI DATA: 3 maggio 2013 - GURI n. 102 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Sviluppo Economico AMBITO: distributori di carburanti e apparecchiature ausiliare TITOLO: DIRETTIVA 14 marzo 2013 DESCRIZIONE: Indirizzo e coordinamento tecnico in materia di operazioni di verificazione di distributori di carburante associati ad apparecchiature ausiliarie, di semplificazione e di armonizzazione tecnica alla normativa comunitari. DATA: 13 maggio 2013 - GURI n. 110 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dell’Ambiente AMBITO: Direttiva 2000/14/CE emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto. TITOLO: DECRETO 26 aprile 2013 DESCRIZIONE: Definizione delle procedure e dei requisiti per l'autorizzazione degli Organismi demandati ad espletare le procedure di valutazione di conformità ex art. 12, comma 3, lettera a), del decreto legislativo n. 262 del 2002 di attuazione della direttiva 2000/14/CE, concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto DATA: 14 maggio 2013 - GURI n. 111 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dell’Ambiente AMBITO: Regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati a effetto serra TITOLO: Comunicato 14 maggio 2013 DESCRIZIONE: Sono pubblicati sul sito web del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (http://www.minambiente.it) i dati ed il formato relativi alla dichiarazione contenente informazioni riguardanti le quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati di cui all'articolo 16, comma 1, del D.P.R. n. 43/2012. DATA: 16 maggio 2013 - GURI n. 113 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero Infrastrutture e Trasporti TITOLO: Decreto 5 marzo 2013 AMBITO: Direttiva 2012/24/UE in materia di prese di forza dei trattori e relativa protezione DESCRIZIONE: Recepimento della Direttiva 2012/24/UE DATA: 29 maggio 2013 - GURI n. 124 ENTE DI RIFERIMENTO: Presidenza della Repubblica TITOLO: Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 AMBITO: Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.
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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI DESCRIZIONE: Il Regolamento di disciplina dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), determina la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le piccole e medie imprese e gli impianti non soggetti all'AIA. La domanda di AUA sostituirà fino a sette procedure (per rilascio, formazione, rinnovo o aggiornamento): • autorizzazione agli scarichi (capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); • comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste (all'articolo 112 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); • autorizzazione alle emissioni in atmosfera (stabilimenti di cui all'articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); • autorizzazione generale (articolo 272 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); • comunicazione o nulla osta (articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447); • autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura (articolo 9 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99); • comunicazioni in materia di rifiuti (articoli 215 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152). Per richiedere l’AUA basterà un'unica domanda da presentare per via telematica allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP).
NOTIZIE GUUE DATA: 4 Maggio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: prestazioni ambientali TITOLO: 2013/179/UE DESCRIZIONE: RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 9 aprile 2013 relativa a relativa all'uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni DATA: 4 Maggio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: attrezzature a pressione TITOLO: 2013/C 128/01 DESCRIZIONE: Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 97/23/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 maggio 1997 per il rav-
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• prove non distruttive: a seconda dei risultati dell'esame visivo, si possono rendere necessari dei controlli non distruttivi mediante liquidi penetranti, magnetoscopia, o altri metodi, per accertare l'eventuale presenza di discontinuità nei componenti strutturali; • analisi dei componenti strutturali e funzionali: dovranno essere controllati i componenti della macchine con caratteristiche strutturali quali: ralla di rotazione, riduttori, circuiti idraulici di azionamento, ecc; • prove funzionali: dovranno essere controllate le funzioni dei comandi, degli interruttori, degli indicatori e dei limitatori allo scopo di assicurarsi del loro corretto funzionamento per una sicura operatività; • prove di funzionamento: dovrà essere eseguita una prova a vuoto per tutti i movimenti dell'apparecchio di sollevamento senza l'utilizzo di carichi al fine di individuare eventuali anomalie. La prova di carico dovrà essere effettuata attuando i movimenti base con l'utilizzo del carico nominale”. E riguardo all’esito dell'ispezione dovranno essere “oggetto di registrazione i difetti e le anomalie rilevate, gli interventi da eseguire e le eventuali limitazioni prima del successivo riutilizzo; dall'analisi della vita pregressa e dal calcolo dei cicli effettuati, verrà stabilito il numero di cicli residui tradotto in periodo di lavoro sicuro della macchina nelle normali condizioni di utilizzo”. Dopo aver ricordato che il regime delle verifiche periodiche di cui all'articolo 71, comma 11, del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. non trova applicazione per le attrezzature utilizzate nelle attività di cui al D.Lgs. n. 624/1996 (“Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee”), la circolare si sofferma sui carrelli semoventi a braccio telescopico. Per i carrelli semoventi a braccio telescopico “già rientranti nel previgente regime di verifica, perché attrezzati con accessori o attrezzature intercambiabili che gli conferivano la funzione di sollevamento cose (immatricolati come autogru) o di sollevamento persone (immatricolati come ponti mobili sviluppabili su carro), il datore di lavoro, al fine di accedere alle specifiche tariffe previste per i carrelli semoventi a braccio telescopico dotati di più accessori/attrezzature intercambiabili, dovrà comunicare all'INAIL la messa in servizio del carrello a braccio telescopico, riportando nel relativo modello l'indicazione del o dei numeri di matricola precedentemente assegnati all'attrezzatura. Le matricole già assegnate verranno riassorbite dalla matricola associata al carrello semovente, che diverrà l'unica identificativa dell'attrezzatura con tutte le funzioni aggiuntive. Nel caso in cui dette attrezzature siano già state sottoposte a verifiche (da parte di INAIL o ASL/ARPA), rientrano nel regime delle verifiche periodiche successive, per cui non sarà necessario che il datore di lavoro richieda la prima verifica periodica ad INAIL”. E riguardo alle piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne (PLAC) si segnala che a seguito della comunicazione di messa in servizio, verrà assegnata alla PLAC - intesa come l'attrezzatura costituita dalla piattaforma di lavoro (piattaforma principale ed eventuali prolungamenti o estensioni della stessa), da una o più colonne e da un sistema di comando - "una sola matricola a prescindere dal numero di configurazioni previste nel manuale d'uso. Le verifiche periodiche saranno effettuate nella configurazione posta in essere al momento della verifica”. Inoltre con riferimento all'assoggettabilità degli elevatori allestiti e trainati (porta materiali), detti anche "scale per traslochi", si “ribadisce preliminarmente quanto già precisato al punto 7 della circolare n. 23/2012, ovvero che ‘le tipologie di attrezzature di lavoro elencate nell'Allegato VII del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. sono le stesse già soggette a precedenti norme in materia di verifiche periodiche (tra cui D.P.R. 547/55, D.M. 329/04, ecc.), salvo il caso in cui il legislatore ha voluto intenzionalmente estendere l'obbligo delle stesse attraver-
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so il D. Lgs. n. 106/2009 ad altre attrezzature (ovvero ai carrelli semoventi a braccio telescopico, ascensori e montacarichi da cantiere, piattaforme autosollevanti su colonne)’”. Ciò premesso, ai fini dell'applicazione delle disposizioni dell'articolo 71 del D.Lgs. 81/2008 e del DM 11.04.2011, per "scale aeree ad inclinazione variabile" si intendono "scale munite di argano per lo sviluppo della volata e di argano per il sollevamento della volata, il cui appoggio di base abbia un blocco atto a fissare l'inclinazione della volata nella posizione di lavoro", destinate a consentire l'accesso in quota di uno o più operatori e le eventuali attrezzature allo scopo di effettuarvi una attività lavorativa. In definitiva, in virtù della normativa riportata nel dettaglio nella circolare, “le scale per traslochi, destinate al trasporto in quota di soli materiali (e non di persone), non sono soggette alle verifiche periodiche di cui all'articolo 71, comma 11, del D.Lgs. n. 81/2008”. Infine riguardo ai verificatori, ai responsabili tecnici e relativi sostituti, la circolare – rimandando a quanto già detto nella circolare n. 21/2011 - ai fini della massima trasparenza e divulgazione possibile delle informazioni “ravvisa l'opportunità che i Soggetti Abilitati pubblichino sul proprio sito internet il relativo organigramma generale (matrice delle competenze) e lo mantengano aggiornato in occasione di ogni variazione autorizzata da questa Amministrazione. Si ritiene altresì che il tecnico verificatore del Soggetto Abilitato, all'atto dell'accesso presso il datore di lavoro ai fini dell'effettuazione della verifica periodica, esibisca copia della lettera di incarico (da parte del Soggetto Titolare della funzione, nel caso di cui all'articolo 2, comma 2, del D.M. 11.04.11, o del datore di lavoro nel caso di cui all'articolo 2, comma 8, dello stesso decreto) ed evidenza documentale della sua appartenenza all'elenco dei verificatori del Soggetto Abilitato”. Tiziano Menduto Da www.puntosicuro.it
ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO UE “PRODOTTI DA COSTRUZIONE” Il 1° Lo scorso 1° luglio 2013, a due anni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, entra pienamente in vigore il Regolamento UE 305/2011’CPR – Prodotti da Costruzione’, che abroga la Direttiva 89/106/CEE ‘CPD’. Il Regolamento è stato studiato con l’obiettivo di assicurare che le informazioni riguardanti le prestazioni dei prodotti da costruzione siano affidabili, questo tramite l’utilizzo di un linguaggio tecnico comune che deve essere usato: • dai produttori quando immettono i prodotti sul mercato; • dalle autorità pubbliche quando stabiliscono requisiti tecnici delle opere che influenzino, direttamente o indirettamente, i prodotti in esse impiegati. Questo linguaggio tecnico comune è definito dalle specifiche tecniche armonizzate, ovvero: • le norme armonizzate (hENs) • l’European Assessment Document (EAD) elaborate nel quadro del Regolamento Le informazioni riguardanti le prestazioni dei prodotti da costruzione sono riportate nella Dichiarazione di Prestazione, che il Fabbricante è tenuto a compilare per ogni prodotto da costruzione, che intende marcare CE secondo il Regolamento CPR, per l’immissione sul mercato interno. Per maggiori approfondimenti ec.europa.eu e www.anima.it
NOTIZIE GUUE vicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di attrezzature a pressione (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione) DATA: 4 Maggio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: relativa ai recipienti semplici a pressione TITOLO: 2013/C 128/02 DESCRIZIONE: Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 2009/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, relativa ai recipienti semplici a pressione (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione) DATA: 4 Maggio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: atmosfera potenzialmente esplosiva TITOLO: 2013/C 128/03 DESCRIZIONE: Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della normativa dell'Unione sull'armonizzazione) DATA: 15 Maggio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: trasporto interno di merci pericolose TITOLO: C(2013) 2505 DESCRIZIONE: DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 6 maggio 2013 che autorizza gli Stati membri ad adottare determinate deroghe, a norma della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose [notificata con il numero C(2013) 2505] DATA: 28 Maggio 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: piani d’azione nazionali per l’efficienza energetica TITOLO: C(2013) 2882 DESCRIZIONE: DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 22 maggio 2013 che stabilisce un modello per i piani d’azione nazionali per l’efficienza energetica ai sensi della direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2013) 2882]
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MERCATO
Ballarini vince il 1° Premio per la miglior monografia istituzionale d’impresa L’azienda, leader nel settore degli strumenti di cottura antiaderenti, è risultata prima con un’opera che esprime i valori del brand attraverso la storia del marchio, la storia dei prodotti, il valore dell’uomo.
“L’
Italia riparte dalla cultura d’impresa”: è stato questo il fil rouge della tavola rotonda tenutasi nel maggio scorso al Centro Congressi di Riva del Garda in occasione della premiazione per la miglior monografia istituzionale d’impresa. Un incontro durante il quale noti imprenditori e professori impegnati in diversi ambiti si sono confrontati su un tema fondamentale: l’uomo è e deve essere al centro dell’organizzazione aziendale che, attraverso il suo vissuto, il suo lavoro, le sue scelte, assume una specifica personalità e una brand reputation veicolata attraverso le pagine di una “monografia”, vera e propria opera d’arte di un’impresa. Ballarini è il marchio leader nella fascia alta degli strumenti di cottura antiaderenti. Le caratteristiche distintive del brand sono il forte legame con la tradizione culinaria italiana e internazionale, e l’innovazione tecnologica e creativa del prodotto. Secondo il prof. Mario Magagnino, project leader dell’Osservatorio Monografie d’Impresa e docente di Comunicazione d’Impresa dell’Università di Verona, “In Italia la comunicazione istituzionale d’impresa comincia a sposarsi con gli aspetti strategici della comunicazione aziendale. Il ruolo della nostra Università è quello di specializzare i nostri giovani anche su questo tipo di pubblicazioni, diventate, che lo vogliamo o no, lo strumento principale e più conosciuto dello storytelling management, cioè del Il prof. Mario Magagnino (al centro) racconto che un’aconsegna il premio ad Angelo Ballarini (a zienda fa della destra) e il premio speciale a Leo Menozzi, Art Director dell’agenzia Mare Nostrum propria storia per
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Un momento della tavola rotonda dal titolo “Il valore dell’uomo nel racconto aziendale”
La monografia Ballarini, composta da tre sintetiche pubblicazioni, esprime i valori del brand attraverso la storia del marchio, la storia dei prodotti, il valore dell’uomo
comunicare i propri valori e concorrere così a rafforzare, o addirittura formare, la reputazione aziendale che oggi il mercato richiede”. Oltre 300 sono state le candidature, 54 le opere finaliste. Al primo posto si è classificata Ballarini, al secondo Vinavil (Gruppo Mapei) e al terzo Electrolux. Ballarini si è aggiudicata inoltre la menzione speciale per il miglior approccio creativo, sia figurativo che letterario dell’opera.
Intervista a Giovanni Mazzullo, Business Regional Manager Moog
Moog, automazione per ogni mercato Lo storico fornitore di soluzioni ad alte prestazioni per il motion control ha presentato le sue innovative tecnologie, nell’ambito dell’automazione industriale, alla manifestazione Sps Ipc Drives Italia, a Parma dal 21 al 23 maggio. Diverse le novità tra cui una sezione dedicata alle dimostrazioni interattive, dove spiccano: il Moog Simodont Dental Trainer, la Speed Controlled Pump Bike Demo e, infine, un sistema di fustellatura azionato da un attuatore Short Stroke.
I
Quali sono i vostri mercati di riferimento? prodotti presentati da Moog spaziano Siamo un’azienda con una presenza in molti campi. Si tratta di una vocaglobalizzata, attiva in tre continenti e zione storica? specializzata in simulazioni e soluzioni Quella della multisettorialità è una tenper il motion control. Inoltre, realizziadenza per noi ormai ventennale. Moog mo soluzioni su misura in base all’area nasce come inventore e produttore di a cui sono destinate. servo-valvole oleodinamiche, che hanSe consideriamo, ad esempio, il settore no trovato la prima applicazione nelindustriale, rileviamo notevoli diverl’aero-space. Ci siamo pertanto storicagenze tra il mercato nordamericano e mente posizionati nel campo dell’autoquello europeo. Negli Usa si prediligomazione servo-assistita. Da qui, ci siano la robustezza e le grandi dimensiomo spinti oltre, seguendo i trend di un ni, mentre in Europa vincono le solumercato che si spostava progressiva- Giovanni Mazzullo, Business Regional zioni più sofisticate. mente dal settore idraulico a quello elet- Manager Moog tromeccanico, entrando così nel campo dell’automazione Il costo dell’energia continua ad essere un nervo scoperto industriale. La capacità di lavorare con ogni tecnologia, del sistema italiano, ne risentite? elettrica, idraulica o ibrida, ci permette di mantenere una Più che risentirne, cerchiamo di trarne vantaggio: la scelta posizione il più possibile neutrale sul mercato. di avvalersi di tecnologie elettromeccaniche, maggiormente efficienti rispetto alle elettroidrauliche, consente ai coQuali sono le principali novità tecnologiche nel motion struttori di proporre macchine dalle migliori prestazioni, socontrol? prattutto in termini di riduzione dei consumi energetici. Il Sicuramente l’introduzione della tecnologia aptica. Si tratnostro obiettivo è infatti consentire agli Oem di trasferire ta di un’innovazione che consente di creare all’utente la questo vantaggio ai loro Clienti, proponendo soluzioni, talsensazione realistica del tatto, in un ambiente virtuale, afvolta più costose, ma in grado di garantire un periodo di finché possa sperimentare gli stessi stimoli che si verificapayback molto più breve no nella realtà. Ad esempio, grazie all’effettivo risparmio stiamo presentando a Sps, il energetico conseguito. Moog Simodont Dental Trainer, simulatore che si rivolge Come reputa questa edizioagli studenti universitari di ne di Sps Ipc Drives Italia? odontoiatria. È un evento di rilevanza straOggi i futuri dentisti usano tegica per fornitori e produtmodelli consumable: il tori di sistemi per l’automa“Dental Trainer” permette di zione industriale. Probabilsbagliare e imparare, grazie mente deve ancora raggiuna feedback sensoriali realigere l’apice, ma l’affluenza è stici e customizzazione già molto buona e migliorerà completa della simulazione. nei prossimi anni. Il prossimo passo sarà estendere il training ai professioC.F. nisti. Stand di Moog a Sps 2013
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MERCATO
IBT Group sbarca in Polonia L’azienda, leader nelle turbine per la cogenerazione, distribuirà le turbine nel mercato polacco. Di recente, nella città di Klepsk ha avviato la prima applicazione a biogas da digestione anaerobica proveniente da rifiuti zootecnici con una turbina C1000 “oil free” Capstone (di cui è partner esclusivo per l’Italia). “Grazie a 13 anni di expertise in questo settore, puntiamo a diventare anche in Polonia market leader nella nicchia tecnologica della micro-cogenerazione a turbina” ha commentato Ilario Vigani, Presidente di IBT Group
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BT Group, azienda di Treviso specializzata in soluzioni per il risparmio energetico e partner esclusivo per l’Italia di Capstone (leader e unico produttore al mondo di turbine a gas con tecnologia “oil free” e zero emissioni) ha annunciato il suo accordo con l’azienda americana per la distribuzione delle sue turbine nel mercato polacco. Tutte le soluzioni Capstone (con potenze da 30 kW a 5 MW per impianti di cogenerazione ad alto risparmio energetico) saranno infatti distribuiti per la prima volta in Polonia da IBT Group attraverso una rete di vendita diretta e selezionati sub-distributori. "Nei paesi dell’Est Europa si presenta una forte crescita della domanda di impianti di cogenerazione. In particolare, in Polonia il Governo ha adottato una politica energetica per il raggiungimento della produzione di 47.900 GWh di elettricità da impianti di cogenerazione entro il 2030. Grazie a 13 anni di expertise in questo settore, puntiamo a diventare anche in Polonia market leader nella nicchia tecnologica della micro-cogenerazione a turbina” ha commentato Ilario Vigani, Presidente di IBT Group.
ta etica di tutela dell’ambiente. Nello specifico, IBT Group commercializzerà anche in Polonia le sue applicazioni ideate per assicurare la massima efficienza dell’impianto di cogenerazione per alcuni specifici settori, tra cui il comparto hospitality (hotel, wellness e piscine, ospedali e case di cura) che hanno bisogno di carichi di potenza diversi nell’arco della giornata o delle stagioni; industrie che hanno bisogno di vettori termici quali vapore per il loro processo produttivo (food & beverage, tessile, farmaceutico, cartario ecc.); siti agricoli e di trattamento delle acque reflue alimentati da biogas contenente basse percentuali di metano. IBT, che in Italia conta oltre 150 installazioni, ha già una importante referenza in Polonia: il primo impianto in Europa con una microturbina Capstone da 1000 kW alimentata a biogas da digestione anaerobica proveniente da biomassa agricola e rifiuti zootecnici installato presso una fattoria nella città di Klepsk.
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La tecnologia Capstone - grazie agli oltre 100 brevetti, tra cui quello più famoso che riguarda speciali cuscinetti ad aria che permettono alla turbina di “girare” senza olio - consente di realizzare impianti di cogenerazione (per la produzione combinata di energia elettrica e termica) che garantiscono una riduzione considerevole dell’utilizzo di energia primaria, pari a circa il 30%, con bassi costi di manutenzione e zero emissioni. La tecnologia Capstone si basa su turbine che possono essere alimentate sia a gas (metano, propano e gasolio) che con combustibili rinnovabili (come biogas da discarica o digestione anaerobica).
Dopo l’apertura nel 2007 di una sede in Austria, IBR Group continua la sua espansione in Europa con un business plan triennale che prevede l’installazione di un totale di 10 MW nell’Est Europa entro il 2015, potenza che costituirebbe circa il 20% del giro di affari del Gruppo, che punta a chiudere il 2013 con un fatturato di 12 milioni di euro. Si prospetta dunque un futuro più verde anche per la Polonia, che potrà beneficiare dalle innovative soluzioni per il risparmio energetico sviluppate da IBT Group e Capstone, che si caratterizzano sin dalla loro fondazione per una scel-
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Nuovo progetto di Sirti in Norvegia nel settore energia Dopo la commessa affidata a gennaio, in maggio la svedese Svenska Kraftnat affida ancora all’azienda italiana la realizzazione di un elettrodotto nel sud del Paese. È un successo nella strategia di diversificazione e di consolidamento della presenza internazionale della società
S
irti SpA, società italiana leader nella tecnologia per la progettazione, installazione di infrastrutture di rete e system integration, si è aggiudicata nel maggio scorso una commessa nel comparto energia, del valore economico di 21,5 milioni di euro. Sirti ha vinto la gara indetta da Svenska Kraftnat, società statale svedese del mercato utility, per la costruzione di un elettrodotto di 41 km a 400 kV in corrente alternata nel sud della Svezia. Con questa commessa Svenska Kraftnat ha confermato la fiducia in Sirti, a cui aveva attribuito lo scorso gennaio l’incarico di progettare e realizzare un elettrodotto nella regione meridionale; entrambi gli interventi rientrano nel progetto “South West Link”, programma di national grid cruciale e strategico che prevede la realizzazione di un’imponente infrastruttura di collegamento tra il sud e il resto del Paese.
Oltre al valore intrinseco dell’accordo, la nuova commessa ottenuta nel comparto energia rappresenta per Sirti una tappa basilare nella strategia di diversificazione e di sviluppo dei mercati presidiati e nel piano di consolidamento della propria presenza a livello internazionale. La società, che opera con successo a livello internazionale in particolare nell’area del Medio Oriente e Nord Africa, vede consolidarsi in questo modo il proprio ruolo anche in Scandinavia dove opera da due anni. Sirti è entrata, infatti, nel mercato dell’energia del Nord Europa con la realizzazione di un elettrodotto in Finlandia nel 2011. Nel gennaio 2013 si è aggiudicata la gara di Svenska Kraftnat per la costruzione di una linea aerea di trasporto energia di 64 km, a 300 kV in corrente continua tra le località di Nassjo e Varnamo.
MERCATO
Igus, doppio Product Design Award Una giuria composta da esperti di tutto il mondo premia e-spool e triflex R TRLF Igus, storica azienda attiva nel campo delle catene portacavi e dei cuscinetti a strisciamento in tecnopolimero.
U
Aggiudicandosi i due iF prona giuria composta da 50 tra i più importanti duct design awards, igus sotesperti di design al mondo tolinea ancora una volta la sua ha deciso quest'anno di competenza nel campo del premiare due prodotti igus design industriale. "Anche per il settore delle catene quest'anno, la giuria ha deciportacavi. La e-spool igus è so di premiare prodotti igus un sistema alternativo al per il loro particolare design", classico tamburo avvoglisostiene con soddisfazione cavi. Si tratta di una bobil'amministratore na sulla quale viene arro- Con la e-spool si possono arrotolare la catena e i cavi contenuti in delegato/CEO igus Frank Blatolata e srotolata una cate- essa. Usando la speciale bobina si potrà quindi risparmiare spazio. se. "Dal 1987 sono complessina portacavi standard. Una molla di recupero integrata gavamente 26 le novità ad essersi aggiudicate questo premio. rantisce sempre che la catena abbia la lunghezza e la tenIl nostro obbiettivo continua ad essere quello di lanciare sul sione giuste. Non essendo necessario un collettore rotante, mercato prodotti che siano in grado di abbinare vantaggi è possibile inserire nella catena cavi e tubi di varia natura tecnici e funzionali ad un design di valore”. con un diametro massimo di 16 mm. In questo modo si posAlcuni cenni sugli iF design awards sono realizzare in spazi ristretti applicazioni telescopiche, Gli iF design awards, potendo contare su oltre 20.000 canad esempio in illuminotecnica e in sistemi di impalcature. didature provenienti da più di 50 Paesi, sono annoverati La triflex R TRLF è una catena portacavi leggera ed econooggi tra i più grandi e importanti concorsi di design a limica per movimenti su tre assi. Grazie alla struttura circovello internazionale. Sono tre i premi assegnati dall'assolare, i prodotti triflex R risultano ideali per l’utilizzo nella rociazione iF Industrie Forum Design e.V: iF product design botica potendo essere movimentati con grande flessibilità. award, iF communications design award e iF packaging Le singole maglie della catena della serie TRLF con sistema design award. In più, da sei anni, è stato introdotto anche di ripartizione interna a tre vani, quando si tratta di inseril'iF concept design award come concorso dedicato agli re o sostituire cavi o tubi, possono essere aperte con facistudenti, che si propone di premiare particolari progetti di lità grazie ad un sistema di chiusura a scatto. design.
L’export traina la crescita di Came Group Il 2012 si chiude con un fatturato prossimo ai 205 milioni di euro e con un +26% nelle Americhe e un +25% in Asia. Il 2013 si è aperto con una prestigiosa commessa in Polonia: BPT si aggiudica l’appalto per il sistema di video-citofonia dei 237 appartamenti della Sky Tower di Wroclaw City.
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ame Group, interlocutore globale nel settore delle automazioni, della sicurezza e del controllo degli ambienti residenziali, collettivi e dei grandi spazi pubblici, con 1080 collaboratori e 480 tra filiali e distributori esclusivi in 118 Paesi nel mondo, ha chiuso l'esercizio 2012 con un fatturato prossimo ai 205 milioni di euro (in crescita
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dell’27,5% rispetto al 2011) e un EBITDA pari all’13,5% del consolidato (+85% rispetto al 2011) e un utile netto di 6,3 milioni di euro (+17% rispetto al 2011). La crescita del gruppo trevigiano è stata trainata dall’export, in quanto realizza il 70% del proprio business sui mercati internazionali. In particolare, nel corso del 2012 Came
Group ha registrato un’impennata oggi in Polonia. L’impianto di videodelle vendite sul mercato asiatico citofonia BPT, basato sul sistema di(+25%) e su quello americano gitale XIP, garantirà la copertura di (+26,2%), con uno sviluppo signifigrandi distanze e la fruizione dei sercativo in India (+65%) e in Messico vizi di portineria. (+75%). Grandi novità anche sul fronte italiaNell’ultimo trimestre dell’anno, è no hanno caratterizzato il primo tristata completata anche l’acquisiziomestre 2013: il gruppo trevigiano ha ne del 100% di Came Polonia che costituito Came Centro, una nuova ficonsolida e rafforza il piano di sviliale voluta per essere ancora più viluppo del gruppo attraverso una cini alla filiera distributiva. La nuova spinta verso l'export, l'integrazione Il cav. Paolo Meneguzzo, Presidente di Came Group realtà va ad affiancarsi a Came Sud e di know-how tecnologico proveniente dai mercati diffeCame Nord Est che operano da anni nel nord e nel sud Itarenti. La filiale polacca ha mostrato forti segnali di crescita lia e al nuovo Polo Logistico di Dosson di Casier (in provinnel corso dell’ultimo anno (+14% rispetto al 2011), chiucia di Treviso), un magazzino robotizzato che ha consentidendo il 2012 con un fatturato di 4,5 milioni di euro. to di migliorare ulteriormente la qualità del servizio. Il 2013 si è aperto con una nuova importante commessa per “La nostra strategia di crescita – ha dichiarato il cav. Paolo BPT, società di Came Group leader nel settore della termoMenuzzo, Presidente di Came Group – punterà anche nel regolazione, della videocitofonia e della domotica, della si2013 sull’internazionalizzazione, ma abbiamo anche decicurezza e dell’illuminazione a led. L’azienda si è aggiudiso di potenziare la nostra struttura in Italia per migliorare la cata l’appalto per la realizzazione del sistema di videociqualità e la rapidità del servizio. Con questa scelta intentofonia dei 237 appartamenti, dei 3 esercizi commerciali e diamo supportare ulteriormente la filiera distributiva perché dei 5 parcheggi della famosa Sky Tower di Wroclaw City, il il nostro gruppo, da sempre, ha fatto della soddisfazione del ❒ più alto grattacielo destinato anche a uso abitativo presente cliente uno dei principali obiettivi da perseguire”.
Eredi Gnutti Metalli investe in tecnologia Qualità ed efficienza sono gli obiettivi dell'innovativo laminatoio a caldo avviato di recente nello stabilimento bresciano con un investimento di 8 milioni di euro
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redi Gnutti Metalli punta sulla qualità di prodotto installando un nuovo laminatoio sbozzatore a caldo per la produzione di laminati in rame e leghe di rame, tra cui ottone, bronzo e leghe speciali. L'impianto, che lamina progressivamente le pesanti bramme di metallo prodotte dalla fonderia fino a produrre bandelle lunghe fino a 120 m avvolti in rotoli, ha sostituito il precedente che, dopo numerosi e continui interventi di ammodernamento, necessitava di una integrale sostituzione. L'ammontare complessivo dell'investimento è stato di 8 milioni di euro. “La decisione di dotare lo stabilimento di questo nuovo im-
pianto – ha spiegato il direttore generale Claudio Pinassi – non è dovuta alla necessità di aumentare i volumi, bensì la qualità del prodotto. Il mercato dei laminati in leghe di rame, infatti, presenta già un eccesso di capacità produttiva rispetto alla domanda. Tuttavia, le applicazioni cui sono destinati i nostri prodotti richiedono livelli qualitativi sempre più elevati”. La fase di smantellamento del vecchio impianto e l’installazione del nuovo è durata solo 98 giorni. L'attuale sbozzatore consente di ridurre notevolmente i tempi di lavorazione. Per un ciclo completo (ovvero il passaggio dalla bramma alla bandella) ef-
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MERCATO fettua, per un semilavorato in rame, 9 passaggi contro i 23 della tecnologia precedente. La maggior velocità implica anche la possibilità di lavorare un metallo sempre molto caldo, ovvero più facilmente plasmabile. Ciò si traduce anche in un risparmio energetico dal momento che, nonostante la potenza installata sia sensibilmente superiore a quella dell'impianto precedente, la riduzione dei tempi di lavorazione porta a un consumo energetico più che proporzionale. In termini numerici questo si traduce in una riduzione del consumo di energia elettrica pari a circa il 20% per la laminazione del rame fino ad oltre il 50% per le leghe di ottone. Infine, l'investimento favorisce le sinergie industriali e commerciali interne al Gruppo Eredi Gnutti Metalli (la capogruppo bresciana controlla la Ilnor di Venezia, la Ilnor Gmbh di Stoccarda e la Dalmet di Milano) perché la tecnologia di cui è dotato garantisce la laminazione di molte più leghe e in formati più ampi. Altre caratteristiche tecniche del nuovo impianto sono: materiali laminati rame e sue leghe; forza di laminazione max 1500 t; potenza installata 3000 kW; velocità max 130 m/min; spessore max placca entrata 270 mm; larghezza
max placca entrata 1080 mm; spessore uscita minimo della bandella 14 mm; peso max placca 20 t. ✽✽✽ S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA, fondata a Lumezzane, nei pressi di Brescia, nel lontano 1860 da Giacomo Gnutti come officina per la produzione di armi bianche, è andata incontro nel corso dei decenni a numerose diversificazioni produttive, sino a diventare, dal secondo dopoguerra in poi, una azienda metallurgica affermata a livello europeo nel settore delle barre di ottone e dei nastri di rame e di ottone. I semilavorati prodotti si rivolgono a mercati diversificati, come l’industria della rubinetteria e del valvolame acqua e gas, l’automotive, le trancerie per contatteria elettrica, la produzione di caldaie e scambiatori di calore. Il tutto all'insegna del rispetto dell'ambiente: il ciclo produttivo che caratterizza l'attività aziendale prevede infatti l’utilizzo di materiali riciclati in quantità che possono superare il 90% del metallo impiegato, rendendo così il prodotto a bassissimo impatto ambientale.
Flotta di carrelli Linde per il Porto di Livorno La nuova dotazione, che comprende 5 carrelli modello H80-100, ha già consentito di ridurre sensibilmente i consumi e aumentare la produttività
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a Compagnia Impresa Lavoratori Portuali, primaria azienda terminalista del Porto di Livorno, svolge attività di imbarco e sbarco merce e operazioni connesse alla gestione di tutto il ciclo operativo portuale. Di recente ha avviato un programma di investimento sui mezzi operativi con un primo intervento da 2,5 milioni di euro dedicato alla movimentazione e stoccaggio dei prodot-ti forestali. La nuova dotazione in uso consiste in 15 carrelli Linde modello H80-1100, che hanno già im-pressionato favorevolmente gli operatori per bassi consumi, le alte prestazioni del motore Diesel, il grande confort di guida grazie anche alla spaziosa cabina; altre interessanti novità delle flotta sono il miglioramento idraulico di sollevamento e il nuovo montante standard e triplex. I nuovi mezzi saranno utilizzati per la movimentazione dei prodotti forestali (cellulosa in pacchi, rotoli, fluff) allo scopo di ottenere un evidente miglioramento nella produzio-
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ne grazie alla massima produttività ed efficienza dei veicoli e ai tempi di movimentazione ridotti. ✽✽✽ Linde Material Handling GmbH, parte del gruppo Kion, si posiziona tra i maggiori produttori mondiali di carrelli elevatori frontali e da magazzino ed è leader di mercato in Europa. Grazie a decenni di ricerca, sviluppo e produzione di trasmissioni elettriche, l’azienda offre oggi il proprio know-how ai clienti per una grande varietà di applicazioni. In qualità di azienda internazionale, Linde Material Handling gestisce nove siti di produzione ed assemblaggio in tutte le più impor-tanti aree del mondo e dispone di una rete globale di vendita e assistenza con filiali in oltre 100 paesi. Nel 2012, Linde Material Handling ha impiegato circa 13.100 dipendenti nel mondo e ha raggiunto un fatturato totale di 3,13 miliardi di euro.
www.aimnet.it/tt2013.htm
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0 convegno
nazionale trattamenti termici
Piacenza, 17-18 ottobre 2013
Associazione Italiana di Metallurgia
Segnati in agenda sede e data: Piacenza, 17-18 ottobre 2013 La fiera di Piacenza accoglierà la prossima edizione del Convegno Nazionale Trattamenti Termici e la tradizionale mostra si unirà a TT Expo, giunto nel 2013 alla sua terza edizione. • Il CONVEGNO: sessioni tecnico-scientifiche con presentazioni di alta qualità sia orali che poster che copriranno in modo esaustivo ed approfondito tutte le tematiche più significative e di interesse per il settore; • La MOSTRA: massima visibilità per le aziende espositrici, che avranno modo di presentare in modo efficace e mirato prodotti, strumenti, tecnologie e servizi a tutti gli operatori del settore. La partecipazione alla mostra sarà promossa ampiamente anche tra i tecnici non iscritti al convegno, consentendone loro l’ingresso su invito
SEdE L’evento si terrà presso Piacenza Expo presso il quartiere fieristico di Piacenza (Fraz. Le Mose) CONVEGNO Temi principali • Cementazione e carbonitrurazione • Nitrurazione e nitrocarburazione • Trattamenti termici massivi • Trattamenti superficiali e rivestimenti • Trattamenti termici e comportamento meccanico • Trattamenti termici e Failure Analysis • Simulazioni numeriche e modellazione • Efficienza energetica ed impatto ambientale Segreteria organizzativa
NON pERdERE lA più iMpORTANTE OCCASiONE di CONfRONTO E di AGGiORNAMENTO TECNiCO-SCiENTifiCO NEl SETTORE dEi TRATTAMENTi TERMiCi E dEi TRATTAMENTi SupERfiCiAli: pARTECipA Al 24° CONVEGNO NAziONAlE TRATTAMENTi TERMiCi!
Associazione Italiana di Metallurgia P.le R. Morandi, 2 · 20121 Milano tel. 0276021132 · fax. 0276020551 e-mail: info.aim@aimnet. it
MOSTRA Ed ESpOSiziONE Per informazioni e adesioni, si invita a contattare: Piacenza Expo tel. 0523602711 commerciale@piacenzaexpo.it I moduli di adesione sono disponibili sul sito www.ttexpo.it
FIERE, CORSI E CONVEGNI Si è svolta dal 21 al 23 maggio scorso presso il quartiere fieristico di Parma la fiera Sps Ipc Drives Italia
Automazione, leva per un nuovo Rinascimento italiano Il fil rouge della fiera dell’automazione ha corso attraverso i settori del food & beverage: i temi di Expo 2015 rappresentano un grande momento di riflessione sui futuri modelli di sviluppo, e confermano l’automazione come tecnologia indispensabile per le attività legate all’alimentare e, in generale, per un recupero di competitività del Made in Italy.
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tracciabilità, servizio e qualità”. Moarola d’ordine “re-industrializzaderatore della Tavola Rotonda il Dizione”, a partire da una politica rettore del consorzio Aaster Aldo Boindustriale europea. Si è svolta a Parnomi che per l’occasione ha realizma la fiera dell’automazione induzato un documento di sintesi legato striale. Sps Ipc Drives Italia, 518 al settore dell’automazione induespositori e circa 39.800 metri quastriale con un focus particolare sul drati espositivi, ha dimostrato con settore Food&Beverage. Per l’ediziol’aumento dello spazio e dei partecine 2013 infatti SPS Italia ha affidato panti la vitalità di un settore che, malal Consorzio Aaster, centro di ricergrado un 2012 difficile, si presenta ca socio-economica diretto da Aldo come comparto chiave per il futuro Bonomi, un’analisi sulle prospettive economico-produttivo dell’Italia, e future della filiera dell’automazione. che continua a investire in innovaTale ricerca, realizzata intervistando zione tecnologica. “in profondità” alcune imprese proUn mondo fatto di imprese che sanduttrici ed utilizzatrici di automano innovare e andare all’estero e che Aldo Bonomi, Fondatore e Direttore zione industriale, ha permesso di cosmentiscono l’adagio che le vorreb- Consorzio Aaster struire una base empirica su cui è bero lontane dal mondo della ricerstato redatto il rapporto di ricerca. Tema centrale dell’anaca universitaria. Sono in prima fila nella ricerca e nello svilisi è il ruolo dell’automazione industriale nel processo di luppo della green economy. «Sono imprese, soprattutto, il rilancio della manifattura italiana o “ReMade in Italy”, incui spazio di rappresentazione è ormai quello europeo» si teso come processo di modernizzazione industriale del è detto all’apertura, «che disegnano un sistema di relaziotessuto produttivo del sistema Paese, partendo dagli asset ni in un’Europa manifatturiera in metamorfosi dentro la cridel Made in Italy e del capitalismo territoriale italiano e arsi, aprendo a un ridisegno complessivo del modello indurivando alle frontiere della green economy e dell’internastriale europeo». zionalizzazione. «Per attraversare questa cisi riuscendo a uscirne ancora coFil rouge, Food & Beverage me secondo paese manifatturiero d’Europa conterà molto Fra le tavole rotonde organizzate protagonisti i temi delanche il tessuto d’imprese dell’automazione industriale» ha l’Expo 2015: “Nutrire il pianeta”, infatti non sarà soltanto spiegato Aldo Bonomi all’incontro e confronto fra espoun modo per affrontare i grandi temi sociali ed economici nenti della produzione, della distribuzione alimentare e forrelativi al rapporto fra natura e produzione, ma anche un nitori di automazione industriale. «L’automazione indusignificativo momento di riflessione sul grande sul modelstriale si rivela infatti un comparto trainante del made in lo di sviluppo che verrà, che dovrà passare inevitabilmenItaly». te da una capacità di incorporare processi innovativi adeIn un dibattito con gli imprenditori che ha fatto il punto sul guati al cambiamento. settore senza nascondersi dietro «l’euforia che solitamente Questo il cuore della tavola rotonda tenutasi il 23 mattina: accompagna le manifestazioni fieristiche» ma facendo dia“Processi produttivi nell’industria alimentare: l’automalogare costruttori e utilizzatori. zione per accrescere efficienza, produttività, sicurezza,
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L’automazione punta su Sps Italia +24% crescono i visitatori (18.058); +16% crescono gli espositori (518); +14% cresce lo spazio espositivo (40.000mq). La manifestazione organizzata da Messe Frankfurt Italia si conclude registrando risultati ben oltre le aspettative, riconfermandosi il punto di riferimento per il settore dell’automazione elettrica. «I temi di SPS IPC Drives Italia – dichiara Donald Wich, Amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia – vertono su argomenti chiave quali il recupero di competitività del Made in Italy per il quale le tecnologie dell’automazione e i processi di innovazione ad esse correlate vantano un ruolo primario. Quindi questa manifestazione è sinergica con la strategia di Messe Frankfurt che si posiziona come partner d’eccellenza per l’internazionalizzazione del Made in Italy».
Straordinaria anche l’affluenza di pubblico alle tavole rotonde nelle tre giornate di Sps Ipc Drives Italia che conferma il successo della formula fiera & congresso. «Il fil rouge di quest’edizione dedicato al Food&Beverage ha contribuito in maniera significativa all’ottima riuscita di questa terza edizione – afferma Francesca Selva, Vice President Marketing and Events Messe Frankfurt Italia – Quest’esperienza verrà rinnovata anche per il prossimo anno con la scelta di un nuovo focus».
In tal senso anche Giuliano Busetto, presidente di Anie Automazione conferma il successo: «Le aziende di Anie Automazione hanno contribuito in maniera significativa alla nascita e crescita di Sps Ipc Drives Italia. È pertanto con grande soddisfazione che accogliamo il successo di quest’anno testimoniato dalla crescita del numero di espositori, visitatori e dalla qualità complessiva delle soluzioni presentate. Sps Ipc Drives Italia e Anie Automazione sono il punto di riferimento per il nostro settore che pur uscendo da un anno difficile resta vitale e trainante per l’economia nazionale». La prossima edizione di Sps si svolgerà a Parma dal 20 al 22 Maggio 2014.
to al 2011. Pur in ridi«Emergono due grandi mensionamento per le problemi come Sistema difficoltà di scenario, la Paese» ha concluso, domanda estera ha conti«una disoccupazione nuato a fornire un contrigiovanile altamente scobuto positivo alla crescita larizzata che fatica a trodel comparto. vare sbocchi, e la grande Nel 2012 le esportazioesperienza e al contemni di tecnologie per l’aupo difficoltà di un manitomazione hanno segnafatturiero che sta camto un incremento annuo biando. Ecco quale sarà il del 2,8 per cento ruolo del settore: mettere (+13,6% l’analoga variale proprie competenze Tavola rotonda organizzata nell’ambito di Sps 2013 zione nel 2011). altamente tecnologiche e Mantenendosi elevata la quota di esportazioni indirette sofisticate in un sistema manifatturiero che ha bisogno di (tra esportazioni dirette e indirette si arriva a coprire olcambiare. Sono convinto che le imprese dell’automazione tre il 60% del fatturato totale), il comparto ha risentito possano svolgere questo intervento di “re-made”, per farlo delle criticità riscontrate nei mercati esteri dai principali crescere ». settori clienti a valle. A fronte della significativa caduta della domanda europea, Dati Anie/Automazione si è evidenziato un ritmo di crescita sostenuto delle esporNel 2012, in Italia il fatturato delle imprese fornitrici di tazioni principalmente rivolte verso il Medio Oriente e l’Acomponenti e sistemi per l’automazione industriale è stato sia orientale. pari a circa 3,6 miliardi di euro con un calo del 7% rispet-
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FIERE, CORSI E CONVEGNI Si è svolta dal 19 al 22 maggio scorso, presso il quartiere fieristico di Rho Pero, la World Food Exibition di Milano
Tuttofood, l’Agroalimentare di qualità parla italiano Con 50.210 visitatori certificati, in crescita del 25%, e un clima di soddisfazione tra gli operatori la mostra si conferma il punto di riferimento per il business agroalimentare.
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uccesso per la quarta edizione di Tutto Food, Milano World Food Exhibition, organizzata da Fiera Milano: i quattro giorni di manifestazione hanno registrato un’affluenza record di visitatori, che si attesta a 50.210 operatori professionali certificati, con un incremento degli esteri del 40% (provenienti da 122 Paesi) e del 20% di quelli italiani E i primi feed-back dai 2.000 espositori, che hanno occupato 6 padiglioni e 120 mila metri quadri a Fieramilano, sono più che positivi e segnalano una diffusa soddisfazione sia per la qualità della manifestazione nel complesso, sia, in particolare, per l’alto profilo dei buyer presenti in manifestazione, con una forte rappresentanza dall’estero. “L’avevamo detto, l’abbiamo fatto: siamo la prima piattaforma italiana per il settore dell’agroalimentare per numero di top buyer internazionali, e la nostra potenzialità, in crescita continua fin dalla nascita, si è pienamente espressa in questa edizione dai numeri record, con aumento a due cifre di tutti i valori a partire dal +15% per la superficie, +11% per gli espositori e +25% per i visitatori. – afferma Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano - La grande soddisfazione di tutti i nostri partner, degli espositori e dei visitatori conferma la validità della visione strategica con cui abbiamo costruito Tutto Food. La partnership con Expo 2015 ha rappresentato e rappresenterà un asset vincente, avviata già nelle passate edizioni e diventata parte integrante della manifestazione. Un’alleanza che culminerà con l’appuntamento del 2015 in cui Tutto Food avrà la sua quinta edizione in contemporanea con l’avvio dell’Esposizione Universale”. Strategico si è rivelato anche lo strumento con cui Fiera Milano ha selezionato top buyer su base mondiale per metterli in rete con gli espositori che ne hanno fatto richiesta: l’Expo Matching Program – Emp ha consentito infatti la chiusura di oltre 6500 appuntamenti
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con 1.143 top buyer provenienti da 80 Paesi (primi tra i quali: Usa, Canada, Germania, Russia, Giappone). Il successo di Tutto Food 2013 è stato reso possibile anche grazie alle tante sinergie di eccellenza instaurate con le associazioni che hanno creduto in questo progetto vincente: Aidepi, Assica, Unaprol, Unionalimentari e Unas, che, con il loro know-how nella valorizzazione delle eccellenze, hanno portato il Sistema Italia nei padiglioni avvalendosi della manifestazione che ha garantito loro una rinnovata visibilità. Con oltre 150 tra eventi, convegni e iniziative di formazione, Tutto Food è una piattaforma di networking e scambio di conoscenze, un interlocutore di riferimento per tutti gli operatori desiderosi di crescere professionalmente e di informarsi con puntualità su tendenze di mercato e nuovi prodotti. Considerevoli i riscontri per le azioni digital messe in campo per questa edizione: il sito ha registrato negli ultimi 30 giorni oltre 100mila utenti unici, con una permanenza media di 3 minuti e 40 secondi mentre i social network hanno riscontrato un’intensa attività di condivisione con espositori ed operatori. La prossima edizione di Tutto Food è in programma dal 3 al 6 maggio 2015 a Fieramilano, su una superficie di 150mila metri quadrati nei padiglioni attigui a quelli di Expo Milano 2015, che inaugurerà il primo maggio dello stesso anno. In attesa del prossimo appuntamento, Fiera Milano unisce la professionalità e la conoscenza dei mercati di Tutto Food a quelle di Host, Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale, dando vita a Food Hospitality World, la manifestazione internazionale veicolo ideale per portare il Made in Italy nei nuovi grandi mercati extraeuropei come India, Cina, Brasile, Turchia e Sudafrica. I prossimi appuntamenti sono a Bangalore, in India, dal 12 al 14 giugno 2013 e in Cina e Turchia il prossimo settembre.
DA EFFETTUARE
EFFETTUATE
PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE TRACCIA ANNO 2013 data 15-18 GENNAIO 24-27 GENNAIO 12-15 MARZO 12-16 MARZO 20-22 MARZO 3-5 APRILE 8-12 APRILE 9-12 APRILE 15-17 APRILE 15-21 APRILE 19-21 APRILE 4-9 MAGGIO 19-23 MAGGIO 21-23 MAGGIO 25-26 GIUGNO 18-21 SETTEMBRE 23-27 SETTEMBRE 24-26 SETTEMBRE 26-28 SETTEMBRE 2-5 OTTOBRE 3-5 OTTOBRE 9-10 OTTOBRE 16-19 OTTOBRE 16-19 OTTOBRE 17-20 OTTOBRE 29 OTT-1 NOV. 17-18 OTTOBRE 18-22 OTTOBRE 6-9 NOVEMBRE 6-9 NOVEMBRE NOVEMBRE 9-12 DICEMBRE
(*) B A A B B B B A A T A T A A B A B B B
B B B A A B A A A A
nome CHEMTECH +Pharma World Expo MACEF PRIMAVERA MIPIM ISH OMC MADE IN STEEL COMVAC/ Hannovermesse DJAZAGRO WETEX BAUMA KBIS Kitchen & Bath Industry Show IFFA LIBYA BUILD SPS / IPC / DRIVES Italia VALVE WORLD EXPO AMERICAS BAUMA AFRICA CERSAIE CHEM MED (RIC MACH) GIS Giornate Italiane del Sollevamento MADE
sede MUMBAI, India MILANO, Italia CANNES, Francia FRANCOFORTE, Germania RAVENNA, Italia MILANO, Italia HANNOVER, Germania ALGERI, Algeria DUBAI, U.A.E. MONACO, Germania NEW ORLEANS, USA FRANCOFORTE, Germania TRIPOLI, Libia PARMA, Italia HOUSTON. Tex., USA JOHANNESBURG, S. Africa BOLOGNA, Italia MILANO, Italia PIACENZA, Italia MILANO, Italia
AIRET Italian air industry renaissance RIMINI, Italia OIL&NONOIL-S&TC ROMA, Italia AMBIENTE LAVORO (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia SAIE BOLOGNA, Italia EXPO TUNNEL (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia TT Expo Mostra Convegno Trattamenti Termici e Tecnologie collegate PIACENZA, Italia HOST MILANO, Italia ECOMONDO RIMINI, Italia KEY ENERGY RIMINI, Italia S.I.T.P. Salon Int. Travaux Publics ALGERI, Algeria MS Africa middle east Marmomacc Samoter show IL CAIRO, Egitto
Associazioni di riferimento ANIMA / settori chimica FIAC ANIMA/Federcostruzioni ANIMA / settori 'comfort' ANIMA / settori energia AISEM, CICOF ANIMA, COMPO ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia- ambiente UCoMESA ANIMA, AVR ASSOFOODTEC ANIMA settori edilizia ANIMA - L'Industria Meccanica AVR UCoMESA AVR ANIMA / settori chimica AISEM, UCoMESA ASSOFERMA, UNAC, ASSOSIC, CIADI, ASSOGRIGLIATI, UCoMESA ANIMA ACISM ASSOSIC AISEM, UCoMESA UCoMESA ASSOPOMPE, AVR, COMPO CICOF ASSOFOODTEC ANIMA ITALCOGEN UCoMESA UCoMESA
(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale
LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ANASTA associazione nazionale aziende saldatura, taglio e tecniche affini; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAGassociazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato -COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CIADI unione costruttori impianti e apparecchiature di insonorizzazione; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; COMPO associazione costruttori compressori, pompe e accessori trattamento aria; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCISP unione costruttori italiani strumenti per pesare; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UMAN associazione nazionale aziende sicurezza e antincendio; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere
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NEWS Soluzione di gestione remota centralizzata
C
on” eFive”, eWon punta al mercato della gestione remota centralizzata via Scada per elaborare un elevato numero di misurazioni in tempo reale e controllare gli impianti a distanza. Infatti, lo strumento consente di realizzare connessioni sicure per-
manenti (VPN) tra Scada e siti remoti. Nella maggior parte dei casi, le soluzioni di gestione remota di siti distanti sono complesse e richiedono corposi investimenti finanziari e in infrastrutture ICT. Le soluzioni più comuni si basano su pacchetti software Scada centralizzati collegati a dispositivi RTU mediante driver speciali, in grado di gestire la comunicazione e di realizzare l'interfaccia con il software Scada. Il problema in questi casi è la dipendenza dal tipo di Scada ed RTU utilizzato. eFive assieme ai router eWON elimina questo problema in quanto le soluzioni integrano protocolli di comunicazione basati su standard aperti, quali Modbus TCP. La connessione è facile da configurare, indipendentemente dalla marca di Scada o controller. Ciò costituisce un vantaggio per il cliente, che non dovrà preoccuparsi di trovare un provider compatibile con il driver dello Scada utilizzato e in alcuni casi potrà fare a meno del server OPC. www.efa.it
Macchina saldatrice
cesso di saldatura vengono utilizzati dadi speciali con protuberanze (“bugnette”) aventi lo scopo di concentrare la corrente e quindi di limitare la potenza in gioco. In alternativa alle bugnette, se richiesta una tenuta idraulica, possono essere utilizzati dadi speciali con collarino. Il processo complessivo prevede una saldatura con 4 teste speciali; ogni testa è dedicata a un singolo dado in modo da garantire un prodotto di qualità e un’alta velocità di produzione. La parte di potenza è realizzata con tecnologia a media frequenza per avere un maggiore controllo sulla saldatura e allo stesso tempo un consistente risparmio energetico. Per ottenere un ciclo produttivo elevato si è scelto di integrare nella macchina saldatrice un sistema di movimentazione del pezzo a tavola rotante, nel caso specifico a 3 stazioni: la prima stazione è dedicata al carico di tutti i componenti; la seconda alla saldatura con le 4 teste; la terza allo scarico automatico. Naturalmente il tempo di carico dei pezzi e scarico automatico sarà mascherato dall’effettivo tempo di saldatura. La flessibilità della nuova macchina permette l’integrazione e l’interfacciamento nella stazione di carico con i più moderni sistemi automatici per ottenere un carico completamente automatico, ma allo stesso tempo permette all’operatore di caricare direttamente i pezzi nella stazione.
È
stata recentemente realizzata dalla società Cemsa una macchina saldatrice a proiezione speciale della famiglia “MT CE 4T TVR”. Il problema, affrontato e risolto nel dettaglio, riguarda la saldatura a proiezione in automatico di 4 dadi in 4 posizioni differenti su una piastra avente differenti geometrie. Si tratta normalmente di spessori importanti, 2-3 mm per la piastra e con dadi da M8 a M12. Per facilitare il pro-
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www.cemsa.it
Gruppo di collegamento
I
l collegamento idraulico di un addolcitore alle tubazioni dell’acqua potabile richiede un certo numero di componenti e accessori, nonché ore di lavoro per realizzarlo. Per semplificare il lavoro all’installatore e per ri-
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spettare a n c h e quanto prescritto dal DPR n. 174 e dalle normative relative all’installazione di un addolcitore, Cillichemie ha realizzato un gruppo di collegamento appositamente progettato per semplificare al massimo il lavoro all’installatore. Il modulo, denominato “CB-Multiblock X”, comprende la valvola di intercettazione e deviazione del flusso, la valvola bypass, la valvola di prelievo acqua (come prescritto dalle normative), la sede per l’inserimento di un iniettore di una pompa dosatrice, nonché i coduli e i bocchettoni necessari. Anche la purezza del materiale rispetta il DPR n. 174. www.cillichemie.com
Elmetto multifunzionale
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on l’elmetto” HPS 7000” Dräger ha realizzato una protezione ottimale per tutte le tipologie di intervento. Pur essendo particolarmente leggero (la versione base pesa 1,4 kg), è uno dei caschi più sicuri nella sua categoria anche grazie alla confortevole dotazione interna, realizzata in materiali flessibili, anallergici e ad alta compatibilità cutanea. La calotta esterna, in materiale composito, unita all’imbottitura interna, protegge efficacemente da stress termici e meccanici, mentre il materiale plastico rinforzato con fibre di vetro e aramide resiste alle temperature più elevate, bloccando l’effetto delle fiamme e del calore radiante. Le visiere in polietersolfone, resistenti alle alte temperature, sono state pensate per una protezione sicura del viso (e in particolare degli occhi) dal calore, da particelle e da liquidi. www.draeger.com
NEWS Commessa ad ABB per l’Algeria
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BB prosegue il percorso iniziato tre anni fa con ESI (Engineering Services International, studio di ingegneria affiliato a Pratt & Whitney) per la promozione e l’istallazione di MFM (Multi Functional Modules) equipaggiati con interruttori PASS (Plug and Switch System). Al riguardo quattro MFM saranno installati in una centrale turbogas in Algeria (le turbine a gas di derivazione aerea di Pratt & Whitney poste su un carro insieme ai filtri e ai tank per il combustibile) per elevare la tensione del punto di uscita in media tensione
l’impianto e del compressore. Il successo della nuova gamma consiste nella maggiore versatilità d’uso pur con un minor numero di modelli. Tre le versioni, ciascuna in grado di controllare singolo e doppio circuito, compressori e ventole condensatore e inverter, che si differenziano unicamente nel numero di risorse I/O disponibili. Alla nuova serie EWCM EO si affianca il nuovo controllore V910 per la regolazione dell’iniezione di liquido nei sistemi in cascata. www.eliwell.it
fino al valore necessario per essere distribuita o trasferita nella rete. Si tratta delle prime stazioni MFM a 220 kV e 60 MVA completamente contenute e installate in un unico carro. Gli interruttori PASS da 220 kV sono prodotti da ABB nello stabilimento di Lodi in maniera integrata con i relativi trasformatori prodotti dall'unità operativa di Monselice (in provincia di Padova). Elementi fondamentali per l’aggiudicazione di questo importante contratto sono stati: le precedenti esperienze con ESI per le quali ABB aveva consegnato 22 unità simili, la compattezza della soluzione proposta, il tempo di consegna inferiore a sei mesi. www.it.abb.com
Controllori per sistemi di refrigerazione
L
a serie di controllori “EWCM” è da sempre una delle linee prodotto di punta e di maggior successo di Eliwell nel mercato dei sistemi per la refrigerazione commerciale, soprattutto per l’affidabilità e la semplicità di utilizzo. La nuova serie di controllori “EWCM EO” aumenta le possibilità di scelta dei refrigeranti e della tipologia del-
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Apparecchio di taglio al plasma
E
sab presenta il nuovo apparecchio di taglio al plasma “PowerCut 400” di dimensioni compatte (466 × 160 × 340 mm) e peso ridotto (14,5 kg torcia inclusa). Può essere alimentato anche mediante saldatrici a motore quando le operazioni di lavoro vengono svolte in assenza di collegamento alla rete. Lo spessore massimo del materiale da tagliare quando l’apparecchio viene alimentato a 230 V è 10 mm per taglio di qualità superiore o 13 mm quando la finitura è meno fondamentale. In caso di alimentazione a 110 V, lo spessore massimo corrisponde rispettivamente a 7 e 10 mm. Una caratteristica rilevante del nuovo apparecchio è il Dynamic Arc Control che controlla l’arco quando si effettua il taglio di grate o reti, assicurando un funzionamento continuo senza interruzioni di corrente. Inoltre, è possibi-
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le trascinare il taglio lungo bordi dritti o intorno a dime sagomate. Un’altra caratteristica pensata per agevolare il lavoro dell’operatore è il Voltage Booster che aiuta a ottenere ottimi tagli su piastre più spesse. Il controllo automatico della pressione dell’aria e lo scarico dell’umidità sono ulteriori elementi che ottimizzano la funzionalità dell’apparecchio. www.esab.se
Sistemi flessibili di produzione
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a possibilità di gestire una produzione non presidiata e l’elevata capienza di pallet macchina sono alla base dell’incremento di produttività ottenibile tramite gli FPC (Flexible Pallet Container) di Fastems. È ora possibile estendere l'unità FPC fino a un sistema a tre container, contro i due del passato. Questo consente l'integrazione di una terza macchina utensile e una maggiore capienza di pallet, cosa che garantisce una maggiore flessibilità di produzione e consente di integrare un maggiore numero di strumenti in un unico sistema. Inoltre, il nuovo sistema di controllo e supervisione MMS 5 integra nuove funzionalità, come il modulo MMS8100 Random Pallet Positioning, che aumenta la capienza degli FPC di due posti pallet ulteriori senza alcuna modifica fisica al sistema, semplicemente permettendo di gestire i sistemi di caricamento delle macchine utensili come posizioni di immagazzinamento. Fastems Srl è la filiale italiana di Fastems Group, multinazionale finlandese leader a livello mondiale da oltre 25 anni nella progettazione e produzione di Sistemi Flessibili di Produzione (FMS) e Celle Robotizzate (RPC). www.fastems.com
Nuova unità di foratura a corona con base magnetica
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e unità di foratura a corona con base magnetica della Fein “KBM 50” e “KBM 65” possono essere utilizzate per ogni tipo di lavorazione su metallo: foratura con punte a corona e a elica, svasatura, maschiatura e alesatura. I diametri di foratura vanno da 50 a 65 mm. La rotazione a destra/sinistra e una regolazione elettronica del numero di giri consentono di adattarle a ogni applicazione. Grazie alla doppia guida a coda di rondine del motore le macchine dispongono di un ampio intervallo di regolazione della corsa, cosa che consente l'utilizzo anche con utensili di grandi dimensioni. Interessante è anche la possibilità di regolare l'intervallo della corsa senza chiavi di servizio, utilizzando due leve di bloccaggio a lato del motore. Anche le punte a corona possono essere sostituite rapidamente senza chiavi di servizio. Tutte le macchine sono dotate di comandi intuitivi, collocati sulla parte superiore del motore e distanziati tra loro, facili da raggiungere e perfettamente visibili dall'utilizzatore. Le nuove unità sono costruite con una tecnica d'alta qualità che ne assicura la lunga durata anche in caso di applicazioni particolarmente gravose.
ha pensato alla combinazione di un sistema filtrante autonomo “Airmax”, rivolto alla tutela e alla salvaguardia del saldatore e un sistema ad estrazione del fumo ambientale posizionato in officina. Il saldatore respira liberamente, senza affanni, con la massima libertà di movimento. Il sistema comprende: batteria Li-lo a lunga durata; ricarica veloce senza reset memoria; allarme acustico in caso di basso flusso; cintura e tubo rivestito in Proban. Altre caratteristiche sono: peso 936 g; scocca in ABS; inserimento tubo a baionetta; bassa rumorosità; certificazioni CE 0158, EN 12941:2009, TH2 P R SL. www.lansec.it
Pompa freno elicoidale
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er completare la gamma dedicata al sistema frenante, Metelli ha in-
www.fein.it
spetto a una pompa freno in tandem tradizionale, sono diversi, tra cui: compattezza (la pompa elicoidale è costituita da un minor numero di componenti, pari a poco più della metà delle pompe tradizionali); leggerezza (riduzione del peso fino al 20%); solidità (la presenza di guarnizioni più piccole riduce al minimo la deformazione elastica); resistenza (la scelta di impiegare guarnizioni ad anello all’interno del corpo, garantisce una maggiore resistenza allo sporco e all’usura, favorendone una maggior durata). www.metellispa.it
Modulo di controllo
P
er automatizzare i processi di produzione con un controllo a distanza Mitsubishi Electric presenta la nuova soluzione “ME-RTU-FX”, che combina l’affidabilità della tecnologia PLC con le più avanzate tecniche di comunicazione. La nuova smartRTU (Remote Terminal Unit) è estremamente facile e veloce da installare e permette una semplice connessione alla centrale di monitoraggio e controllo grazie al modem GPRS/EDGE integrato, alla porta Ethernet o tramite sistemi radio o modem esterni. Il modulo si occupa dell’intero processo di gestione del protocollo di comunicazione verso il sistema Scada, semplificando notevolmente il software di gestione della stazione di controllo remota, realizzabile nel PLC con i normali linguaggi di programmazione IEC-61131. La sicurezza della trasmissione dei dati è garantita dalla tecnologia SSL, che protegge da possibili attacchi informatici. www.mitsubishielectric.it
Sistemi filtranti autonomi
L’
esposizione continua ai fumi di saldatura aumenta il rischio di contrarre alcune tipologie di malattie da inalazione alle vie respiratorie e all’apparato urogenitale, al sistema nervoso centrale, nonché alla cute. Per eliminare questo pericolo Lansec
trodotto una pompa freno elicoidale di ultima generazione, detta a stantuffo tuffante, caratterizzata dalla presenza di guarnizioni fissate al corpo pompa, anziché al pistone in movimento. Il corpo pompa presenta delle scanalature elicoidali che favoriscono il movimento del liquido frenante e dell’aria al momento dello spurgo. I vantaggi che derivano dall’uso della pompa freno a stantuffo tuffante ri-
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NEWS Microcatene portacavi
Vite di fissaggio
Armadi di lavoro
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e microcatene sono catene portacavi molto piccole, in uno o due pezzi. Dato il loro peso ridotto risultano indicate per applicazioni altamente dinamiche come porte automatiche, macchine di misura, sistemi di handling, robot pick & place o posizionatori. Con le serie E2.10 e E2.15, l'azienda tedesca Igus ha sviluppato una nuova generazione di microcatene che, rispetto alle versioni precedenti, sono più stabili e più robuste. La maggiore stabilità si deve, tra l'altro, a una struttura ottimizzata, nella quale un doppio dente di fermo contribuisce al-
R S
l'aumento del 100% della capacità di carico supplementare fatto registrare dalla serie E2.15. La lunghezza autoportante di massimo 1,25 m (25 % in più rispetto alla versione precedente) permette inoltre nuove soluzioni applicative anche in spazi ristrettissimi. Una novità per il sistema modulare è rappresentata dai micro-traversini, i cui elementi a incastro garantiscono un fissaggio sicuro anche in caso di applicazioni su di un lato. I contorni arrotondati dei traversini garantiscono poi un interno della catena particolarmente liscio che risparmia il più possibile i cavi. Un "freno" incorporato smorza inoltre i rumori di battuta garantendo uno scorrimento silenzioso. Un altro aspetto importante del nuovo sistema E2 micro è la facilità e rapidità di montaggio. Nei perni delle parti laterali è stata praticata una scanalatura di inserimento che facilita l'assemblaggio. Per velocizzare ulteriormente il montaggio, a ogni catena E2 viene accluso un attrezzo apri-catena in materiale plastico dotato di alette che consentono di aprire in pochi secondi tutti i traversini.
icurezza, affidabilità, prestazioni e solidità sono aspetti importanti per un serramento: ogni elemento concorre e lavora con gli altri per il raggiungimento di determinate performance, anche quello che può sembrare un elemento secondario: la vite. “Fixia” è il nome di una vite speciale brevettata della Savio. Il sistema Fixia assicura una portata di 230 kg secondo la norma EN 1191:2002 e di 160 kg secondo la norma EN 1935:2002. Il test secondo la EN 1191:2002, ovvero nelle reali condizioni di utilizzo, è stato condotto presso l’IFT di Rosenheim superando i 200.000 cicli con un’anta da 230 kg dotata di due cerniere Mechanica a due ali, fissate con un sistema Fixia di 8 viti da 23,3 g. Secondo la norma EN 1935:2002 la portata delle Mechanica a due ali è di 160 kg, indipendentemente dal tipo di fissaggio. In questo caso i test sono stati certificati dall’ente europeo Afnor presso il laboratorio Cetim, in Francia. La particolare sagoma a punta rastremata di Fixia permette un fissaggio molto solido al profilo, perché aumenta lo spessore di presa della filettatura. Durante l’inserimento, infatti, la vite allarga gradualmente il foro e raddoppia lo spessore del profilo in corrispondenza della filettatura. Questa rifollatura consente delle coppie di serraggio molto elevate aumentando la solidità del fissaggio. Le principali caratteristiche del sistema Fixia sono: fissaggio per profili a taglio termico con vite autoformante in acciaio zincato; possibilità di abbinamento alle attuali versioni standard di cerniera Mechanica; eliminazione dell’uso di contropiastre e distanziali per profili TT; zero giochi tra vite e foro all’interno della cerniera; fissaggio innovativo che raddoppia lo spessore originale del profilo; elevata coppia di serraggio, senza speciali attrezzature.
www.igus.it
www.savio.it
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ittal presenta gli armadi “TS8”, caratterizzati da efficienza e facilità di montaggio. I nuovi profili verticali sono dotati di punti di punzonatura ogni 100 mm, cosa che consente il facile e rapido posizionamento dei componenti interni. La piastra di montaggio può essere installata da una sola persona, in quanto una clip la tiene ferma dopo il posizionamento, liberando entrambe le mani dell’installatore per il fissaggio a vite finale. Il supporto della piastra di montaggio è riposizionabile senza attrezzi, consentendo di cambiare o adattare velocemente la posizione della piastra. Dal frontale dell’armadio i perni di messa a terra filettati sono inseriti nella piastra di montaggio attraverso le aperture per i fori di fissaggio, per poi essere semplicemente avvitati con i rispettivi dadi.
Il nuovo reticolo di fissaggio, presente ora anche nel telaio di rinforzo della porta, consente il montaggio rapido degli accessori usati all’interno dell’armadio, anche dietro alla porta. Il nuovo sistema di foratura consente di utilizzare la porta come superficie utile di montaggio, ricavandone uno spazio per allestimenti interni. Un’ulteriore innovazione è la compensazione automatica del potenziale attraverso un mollettone dentellato: a causa della pressione di montaggio, gli elementi di contatto incidono la vernice superficiale e creano automaticamente una connessione elettricamente conduttiva. www.rittal.it
Relè industriali
vola e la squadretta di montaggio. SMC è azienda leader a livello mondiale nel settore della componentistica pneumatica per l’automazione industriale.
L
a nuova gamma di relè industriali “Rifline” di Phoenix Contact include relè d’interfaccia in 6,2 mm fino a relè per la sostituzione di piccoli contattori. Il più potente può commutare tensioni fino a 400 V. I nuovi relè sfruttano la tecnologia proprietaria push-in, che consente un cablaggio rapido tramite inserimento diretto del conduttore.
Grazie all'utilizzo del materiale di ponticellamento della gamma dei morsetti componibili si ottiene una semplice distribuzione del potenziale. Alcuni dei relè della gamma possono essere integrati e trasformati in relè temporizzati tramite il modulo di temporizzazione multifunzionale a innesto. Per tensioni di ingresso standard, i relè vengono offerti come modulo completo, mentre soluzioni specifiche possono essere realizzate con il sistema modulare. Presente in Italia dal 1997, Phoenix Contact SpA è la filiale italiana di Phoenix Contact, multinazionale tedesca leader nel settore della tecnica di connessione elettrica ed elettronica, nelle soluzioni per la conversione e il trattamento dei segnali e nella comunicazione industriale. www.phoenixcontact.it
Inverter per applicazioni basic
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on il nuovo inverter “Sinamics V20”, la Divisione Drive Technologies di Siemens presenta un nuovo azionamento monoasse per applicazioni basic. È disponibile in quattro dimensioni, che coprono una gamma di potenza da 0,12 a 15 kW. Gli inverter compatti si possono connettere direttamente in linea, montare come un’installazione push-through
www.smc.eu
oppure come un tradizionale montaggio a parete. Poiché non sono più richiesti moduli e opzioni aggiuntive per l’esecuzione, i tempi di installazione sono ridotti al minimo. L’Integrated Basic Operator Panel (BOP) consente la messa in servizio e un’esecuzione senza problemi in loco. Oltre alle interfacce seriali universali per una facile connessione ai controllori Simatic, il terminale incorpora anche un’interfaccia Modbus RTU per la comunicazione con controllori terzi. Le macro di configurazione e le macro applicative semplificano l’utilizzo in applicazioni specifiche. Per le unità con potenza superiore a 7,5 kW, la resistenza di frenatura può essere connessa direttamente al chopper integrato.
Impianto di trigenerazione
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lastopiave, azienda attiva nel settore del packaging in plastica, ha scelto il nuovo impianto di trigenerazione a gas naturale “1200 MWM” della Spark Energy (DSF Group) per il proprio sito produttivo in Veneto. Il servizio di analisi e preinstallazione di Spark ha consentito di individuare la soluzione più conveniente ed efficiente nel rispetto delle esigenze dell’azienda.
www.siemens.it
Valvole efficienti e sicure
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MC presenta una versione aggiornata delle valvole “serie VHS” che offrono un maggior risparmio energetico e più sicurezza. La serie è disponibile con due diversi materiali per la manopola e il coperchio: resina PBT e alluminio. La resina PBT è autoestinguente e leggera. Il modello a doppia azione, in grado di prevenire azionamenti involontari, è disponibile in due taglie. Un'altra nuova caratteristica è il silenziatore incorporato in grado di far risparmiare spazio nell'area sottostante la val-
L’impianto ha potenza elettrica di 1200 kWe e potenza termica di 1257 kWt. Prevede, inoltre, un assorbitore da 800 kWf per la produzione di acqua fredda, utile per il raffreddamento degli stampi. Altre caratteristiche tecniche sono: consumo combustibile: 283,00 Nm3/h; rendimento elettrico: 42,60%; acqua calda: 1257 kW a 90 °C; acqua fredda: 800 kW a 12 °C. Plastopiave ha scelto Spark Energy anche per le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, erogate attraverso un pacchetto full service di 15 anni. Spark Energy progetta, realizza e conduce centrali di generazione di energia distribuita basate sulla tecnologia di motori endotermici a ciclo otto e diesel. L’azienda offre una gamma completa di macchine di ultima generazione, alimentate da fonti di tipo fossile o rinnovabile, in grado di produrre, nei vari assetti generativi, cogenerativi e trigenerativi, energia elettrica, termica e frigorifera. www.dsfgroup.eu
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NEWS Carrelli elevatori elettrici
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oyota Material Handling lancia la nuova gamma di carrelli elevatori elettrici “Toyota Traigo 80-vol”, con capacità da 2,0 a 3,5 tonnellate e con un’ampia scelta di telai, montanti e optional per incontrare le necessità di ciascun utente. Robusti, compatti e versatili, questi nuovi carrelli elevatori soddisfano le esigenze sia degli utenti occasionali sia quelle degli utenti di flotte di carrelli e sono proposti con varie opzioni di cabine operatore. I nuovi carrelli Toyota utilizzano soluzioni e tecnologie di prim’ordine per proteggere il carrellista e le merci, tra cui l’esclusivo Sistema di Stabilità Attiva Toyota (SAS). Si tratta di una tecnologia esclusiva progettata per aumentare attivamente la stabilità e la sicurezza del carrello elevatore, requisito per aumentare la sicurezza e ridurre gli incidenti. Il Toyota Traigo garantisce una visibilità a 360 gradi e offre un’ampia gamma di montanti e altezze di sollevamento. Il nuovo Traigo 80 ha un montante dal design compatto, una nuova disposizione dei componenti idraulici e presenta un miglioramento nei sistemi di potenza, rispetto al modello precedente garantisce fino al 20% in più di risparmio energetico. I nuovi carrelli inoltre offrono un’ampia gamma di batterie con capacità fino a 775 Ah e diverse soluzioni per la ricarica veloce. www.it.toyota-industries.eu
odori, insetti e così via. Queste barriere d'aria sono spesso utilizzate anche dove le porte usuali sarebbero veri e propri ostacoli: nei locali pubblici dove c’è afflusso continuo di persone, all’ingresso di grandi magazzini o supermercati e così via. Le barriere Vortice sono disponibili in quattro modelli con differenti lunghezze (900, 1200, 1500, 2000 mm) con pannello frontale in alluminio spazzolato (color silver) con griglia integrata di aspirazione aria, mentre il pannello posteriore è in lamiera verniciato in nero e i fianchetti sono in resina termoplastica nera. Hanno due velocità di funzionamento e sono azio-
www.wika.com
Circolatore a elevata efficienza
X nabili anche con telecomando. L’altezza di installazione minima è 2,3 m, mentre la massima consigliata è 4 m. www.vortice.com
Termometro digitale palmare
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l nuovo termometro digitale “CTH6300” della Wika si caratterizza per flessibilità d’uso e l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Lo strumento, che può essere combinato con termoresistenze Pt100 e con termocoppie, ha un campo di misura da -200 a 1500 °C. È in grado di compiere misure con una precisione fino a 0,1 K su tutta la catena di misura in modo semplice e
Barriere d’aria
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e barriere d’aria “Air Door” di Vortice sono come porte invisibili, generate da un flusso d’aria costante dall’alto verso il basso, che separano zone con differenti temperature. Sono anche in grado di limitare l’ingresso di elementi inquinanti: polvere, , fumo,
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veloce. Il nuovo termometro, molto facile da usare, è dotato di un ampio display e della funzione di memoria valori min/max ed è disponibile anche nella versione a due canali. Inoltre, è adatto sia per semplici misure di temperatura sia per applicazioni di taratura. La fornitura standard include il certificato di taratura di fabbrica, mentre a richiesta è possibile fornire un certificato DKD/DAkkS o Accredia. Lo strumento può essere fornito in un kit comprensivo di valigetta di trasporto e accessori.
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ylem presenta il circolatore ad alta efficienza “Lowara Ecocirc”, progettato specificamente per impianti di riscaldamento a uso residenziale. È caratterizzato da un motore sferico commutato elettronicamente con un solo componente in movimento (l’unità girante/rotore); pertanto, la pompa è in grado di funzionare al massimo delle sue capacità dopo qualsiasi periodo di inattività. Il nuovo circolatore è dotato dell’innovativa tecnologia Xylem antibloccaggio, che separa completamente il fluido pompato dalle parti magnetiche fisse, prevenendo danneggiamenti e blocchi. Ha prevalenze di 4-6 m, è conforme alle specifiche standard ed è direttamente intercambiabile con prodotti di altri aziende. È in grado di funzionare fino a 10 bar e permette di far circolare fluidi a una temperatura da -10 a +110 °C. L’elettronica e gli elementi della pompa sono protetti dal sistema integrato anti-surriscaldamento, che riduce automaticamente la velocità della pompa o addirittura ne interrompe il funzionamento, per poi riavviarla a intervalli di pochi minuti, impedendo il surriscaldamento. www.xyleminc.com
RECENSIONI ENGAGEMENT: LA PASSIONE NEL LAVORO
Wilmar Schaufeli, Pieternel Dijkstra, Laura Borgogni Ed. FrancoAngeli 2012 Euro 17,00 Se il lavoro viene vissuto con passione, lo si fa con gioia ed energia. E chi lavora con entusiasmo si sente bene con se stesso, migliora le sue capacità relazionali e aumenta la sua capacità produttiva, a beneficio anche dell'organizzazione. Oggi la maggior parte delle persone lavora solo per ottenere lo stipendio. E l'attenzione dell'azienda è rivolta per lo più alla malattia, allo stress. È fondamentale concentrarsi sugli aspetti positivi, si ottiene molto di più. La ricerca dimostra che i manager che sanno esaltare i punti di forza dei propri dipendenti ottengono risultati superiori di quelli che non lo fanno. In modo analogo, i gruppi di lavoro sono molto più efficaci se sanno sfruttare le qualità dei propri componenti. Uno strumento fondamentale per ritrovare energia ed entusiasmo nel lavoro. Spiega che cosa sia l’engagement, ma soprattutto indica la strada da percorrere per migliorare il livello di engagement proprio e altrui.
PROGETTAZIONE DI GIUNZIONI E STRUTTURE TUBOLARI IN ACCIAIO
Oreste S. Bursi, Raffaele Pucinotti, Gabriele Zanon Ed. Dario Flaccovio Editore 2012 Euro 35,00 Le recenti innovazioni normative hanno indotto evidenti cambiamenti nella progettazione delle strutture in acciaio e composte acciaio-calcestruzzo. Questi sono principalmente attribuibili a un approccio basato sulle prestazioni soprattutto nei confronti di azioni eccezionali quali il sisma, il fuoco e la fatica ad alto numero di cicli. Di conseguenza le applicazioni strutturali diventano sempre più spinte e richiedono forme e dettagli strutturali complessi. Nel contempo una grande percentuale di strutture importanti presentano parti realizzate con sezioni cave che impongono al progettista la necessità di approfondire i dettagli costruttivi e le fasi realizzative. Il volume fornisce le conoscenze e gli strumenti operativi per la progettazione e si rivolge ai professionisti, agli studenti e dottorandi delle Facoltà di Ingegneria.
COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO
II edizione Robert Kreitner, Angelo Kinicki Ed. Apogeo 2013 Euro 34,00
Il libro che proponiamo in una nuova edizione completamente rinnovata, offre una panoramica esaustiva e organica degli studi sul comportamento organizzativo. Il libro illustra sia i principali schemi teorici di riferimento, sia i più importanti risultati della ricerca empirica, con particolare attenzione per la dimensione applicativa e le implicazioni manageriali. Il testo presenta un'ampia e approfondita trattazione di numerosi temi di frontiera nella ricerca attuale: gli effetti di Internet e dei social media sui comportamenti nei luoghi di lavoro; l’abbattimento dei confini tra l’ambito formale e informale della vita organizzativa; l’ingresso del concetto di sostenibilità nella gestione delle persone; lo sviluppo del tema dell'engagement; le questioni legate alla diversità relativa all'età; la gestione dello stress. L'edizione italiana è curata da Cristina Bombelli, Wise Growth, e Barbara Quacquarelli, Università degli Studi di MilanoBicocca.
IL VALORE DEL PREZZO
COMPRENDERE LA PUBBLICITÀ
L’AZIENDA CHE COMUNICA
Walter L. Baker, Michael V. Marn, Craig C. Zawada Ed. FrancoAngeli 2013 Euro 42,00
Antonio Caro Ed. FrancoAngeli 2013 Euro 26,00
Marcello Zeppa Ed. FrancoAngeli 2013 Euro 14,00
Sebbene costituisca una delle funzioni manageriali più critiche, il pricing resta una delle aree meno conosciute e gestite in molte aziende. Basato sull'esperienza maturata da McKinsey & Company assistendo centinaia di aziende in tutto il mondo, Il valore del prezzo è il libro più completo e pragmatico oggi disponibile per comprendere come rendere il pricing una fonte di vantaggio competitivo. Un vero e proprio manuale, in cui gli autori descrivono gli approcci e le metodologie più innovative, ne dimostrano la validità con casi di studio reali e tracciano un percorso concreto per raggiungere quell'eccellenza nel pricing che può contribuire in modo determinante alla redditività e alla performance aziendali. Dopo aver esaminato in dettaglio gli elementi fondanti del pricing, il libro affronta una serie di situazioni in cui la gestione del prezzo risulta particolarmente complessa ed espone metodi innovativi che consentono di massimizzarne l'efficacia.
Questo non è un altro libro sulla pubblicità, ma un libro importante sulla pubblicità, frutto del lavoro dei lunghi anni durante i quali Antonio Caro si è dedicato con pervicacia alla comprensione di un fenomeno del quale lui stesso è stato protagonista come professionista e come docente. Il lettore avrà modo di verificare, la proposta dell'Autore è audace, intellettualmente robusta, autorevolmente critica, non priva di accenti ironici, e inoltre si discosta dalle consuete prospettive di studio del fenomeno pubblicitario. In effetti, Caro lancia così tante idee innovative che possiamo considerare senza dubbio questa opera una nuova teoria della pubblicità, o persino una dottrina. Comprendere la pubblicità è un libro di cui non può fare a meno chiunque voglia immergersi nella realtà pubblicitaria in modo serio e approfondito.
La sfida più grande per le aziende nella attuale situazione economica non è tanto avere dei buoni prodotti da vendere, ma avere dei clienti...E per non perderli deve saper comunicare che sta offrendo valore. Certo, saper fare comunicazione di impresa è arduo: non solo perché si tratta di una "scienza delle connessioni logiche" che combina marketing, economia, sociologia e comunicazione per costruire collegamenti ed effettuare scelte strategiche precise, ma anche per il mutevole e complesso ambiente in cui opera. L'azienda che comunica ha colto la necessità di sganciarsi dalle logiche di prodotto, ha capito l'importanza di costruire un brand forte e di focalizzarsi sul proprio posizionamento. In questo libro si parla di creazione di valore, social media, approccio olistico al marketing e soprattutto di idee, idee che hanno cambiato le nostre vite.
Luglio/Agosto 2013 - L’Industria Meccanica
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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 673 – 1° Quindicina di giugno 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 686 (luglio-agosto 2013) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 685 (maggio-giugno 2013) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2013) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it
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L’Industria Meccanica - Luglio/Agosto 2013
LISTINO PREZZI
MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 673 (Piazza di Milano)
1a QUINDICINA DI GIUGNO 2013
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