l’INDUSTRIAMECCANICA impresa. economia. politica. norme. export.
FONDATA NEL 1919
692 LUGLIO AGOSTO 2014
MAGAZINE UFFICIALE ANIMA | CONFINDUSTRIA
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Gli imprenditori si dettano le regole per la sicurezza
L’Edilizia vede la luce, ma il tunnel è ancora lungo Building: the sites re-open
NON A NORMA sicurezza mancante e gancio usurato
Green economy, focus Certificati bianchi Con la crisi, investire Commento di Jean Paul Fitoussi Combatting recession? Invest! All’interno: Tabella Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia n. 684
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L’Industria Meccanica - Pubblicazione bimestrale di ANIMA/Confindustria Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it
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hi conosce meglio i segreti di una macchina se non il suo costruttore? Chi si è “sporcato” le mani di olio, insomma, e ha passato notti insonni per migliorarla. Da qui, dall’esperienza delle aziende di Aisem e Ucomesa, è nato un importante documento che ora, grazie al contributo di Inail, è diventato un nuovissimo strumento per la manutenzione e la sicurezza degli apparecchi di sollevamento: è il tema del nostro Focus Manutenzione, a cui dedichiamo la copertina della rivista. Un numero che, inoltre, abbiamo il piacere di aprire con un commento dell’economista di fama mondiale Jean Paul Fitoussi. Il focus Green Economy, è invece dedicato nello specifico ai risultati dei Certificati bianchi, un meccanismo che compie oggi dieci anni. Mentre un’altra sezione di questo numero è rivolta all’edilizia: l’edizione 2014 di Samoter, infatti, ha fornito i dati elaborati per Federcostruzioni dal Cresme, (per la prima volta positivi dopo anni), dichiarando aperto il “settimo ciclo edilizio”. Abbiamo chiesto ad alcuni imprenditori quali speranze ci sono per uscire dal tunnel.
Spazio poi all’internazionalizzazione: oltre a un’intervista a Giovanni Mosca dell’Agenzia delle Dogane sui benefici della certificazione Aeo, ci spostiamo sul confine con la Federazione Russa, sempre più vicina grazie alla strategia di industrializzazione che il parlamentare russo Vladimir Gutenev ha illustrato agli imprenditori di Anima. Settori protagonisti di questo numero sono inoltre saldatura e taglio, grazie ai dati elaborati da Anasta. La climatizzazione, che traccia il bilancio dell’ultimo anno di Coaer e guarda al futuro con il nuovo nome di Assoclima, l’antincendio, che grazie a Uman prepara la tappa padovana di Sicurtech Village. Protagonista della rubrica Expo è poi la partnership firmata da Confindustria e Padiglione Italia, e alla quale partecipa anche Anima, con opportunità per gli imprenditori associati di non mancare a questo evento mondiale ormai alle porte. Notizie di mercato, news dalle aziende, e le recensioni dei libri consigliati per voi concludono questo numero de L’Industria Meccanica. La Redazione - @IndMeccanica
Comitato editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi Comitato tecnico-scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Redattore Carlo Fumagalli - fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it - Tel. 02 45418.211 Hanno collaborato a questo numero: Laura Aldorisio, Sara Anastasi, Federico Cacciatori, Alessandra Castaldo, Luigi Monica, Federico Musazzi, Mara Portoso, Dario Di Santo Contributo speciale di: Jean Paul Fitoussi Impaginazione Alessia Garbujo e Fabio Lunardon Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine Via Scarsellini 13 - 20161 Milano | Tel. 02 45418.500 - Fax 02 45418.545 www.anima.it - anima@anima.it Online: www.industriameccanica.it Twitter: @IndMeccanica Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - Tel. 02 45418.200 Abbonamento annuo (6 numeri) Italia 80 euro - Estero 110 euro Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera C del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89, A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Progetto editoriale e grafico ANIMA - L’Industria Meccanica Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio - www.bonazzi.it
È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. .
Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana ROC N. 4397
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SOMMARIO | NUMERO 692 “Puoi contare quanti semi ci sono in una mela, non quante mele ci sono in un seme” Ken Kesey 1935 – 2001)
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EDITORIALE | Puntate sul futuro dei giovani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 RUBRICA | Donne e uomini al timone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 ECONOMIA
Contro la crisi? Investire - Combatting recession? Invest . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Intervista a Jean Paul Fitoussi
FOCUS | Macchine edili Edilizia, riaprono i cantieri - Building: the sites re-open . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 I commenti delle imprese: la fine del tunnel è davvero alle porte?. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 di Giuseppe Bonacina e Carlo Fumagalli
FOCUS | Green Economy
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Certificati bianchi, una risposta incisiva all’alto costo dell’energia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 di Dario Di Santo, Fire La spinta europea verso nuovi consumi energetici sostenibili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
FOCUS | Manutenzione Punto di svolta, controlli macchine nero su bianco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 di Sara Anastasi e Luigi Monica Dall’esperienza dei costruttori e dei tecnici un documento fondamentale per la sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . 35 Intervista a Pietro Almici, Presidente Aisem
CASE HISTORY Acqua alle Tremiti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo AEO, strumento per la dogana moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 di Alessandra Castaldo
INTERNAZIONALIZZAZIONE | Russia Una rinascita russa? La meccanica è pronta Italy will help the refurbishment of the russian mechanical system. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
FLASH | Internazionalizzazione
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SOMMARIO | NUMERO 692
RUBRICA | Expo 2015 Padiglione Italia, firmato l’accordo con Confindustria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Assoclima
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Un anno a luci e ombre per la climatizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 di Mara Portoso
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Uman Antincendio, successo al Sicurtech di Roma. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Anasta Saldatura e taglio, produzione giù, ma tiene l’occupazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
ECONOMIA | Servizi all’imprenditore Credito e impresa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
NEWS | Termotecnica Accademia e industria unite per energia e ambiente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
ANIMA | Presidenti Costruttori di valvole e rubinetteria, uniti sullo scacchiere europeo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 Intervista a Ugo Pettinaroli, Presidente Avr L’impegno per la sicurezza delle macchine a un passo da Expoi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Intervista a Nicola Marzaro, Presidente Assofoodtec
MERCATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Primo canale web video per la cogenerazione Importanti investimenti per Wartsila Progetto Came Campus Una festa per i 50 anni di Immergas
NEWS. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 RECENSIONI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 TABELLE ARANCIO Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - n. 684 (giugno 2014) . . . . . . . . . . . . . . . . 93
In copertina: elaborazione grafica su ©Depositphotos 9 | LUGLIO AGOSTO 2014
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EDITORIALE
Puntate sul futuro dei giovani
Jean Paul Fitoussi
Professore, da tempo non troviamo una risposta a questa domanda: come uscire da una crisi che sta trasformando così pericolosamente il panorama della società italiana e della sua industria? In realtà la ricetta per la crescita si conosce da molto tempo, così semplice in apparenza quanto coraggiosa, è l’investimento. Investire è la cosa più importante che deve concepirsi in tempo di crisi, perché rappresenta la costruzione stessa del futuro, e dunque risponde ai problemi che abbiamo. È vero infatti che il nostro problema principale può essere sintetizzato in un problema di futuro: pensiamo ai giovani ad esempio, hanno bisogno di una ricchezza più grande per l’avvenire, e per questo è necessario investire in tutte le aree produttive. Quali sono le aree su cui è necessario puntare per riaprire la partita del futuro? Sono tante, soprattutto con i bassi tassi di interesse di oggi. Prima di tutto indicherei l’università, la ricerca e l’educazione, che sono senza dubbio mattoni fondamentali. Ma a ruota troviamo le infrastrutture, le tecnologie legate all’energie e all’ambiente, così come anche il rinnovo urbano, utile per il risparmio energetico.
For a long time we have been unable to answer this question: how to get out of the recession that is having such a dangerous effect on the panorama of Italian society and industry? In reality the recipe for growth has been known for a long time and it is as courageous as it is simple (or so it appears) – investment. Investing is the most important thing to consider in times of crisis, because it means building for the future, so it responds to the problems we have. Indeed, in truth, our principal problem might be summed up as a problem of future - consider the young, for example, they need greater wealth for the future and so we need to invest in all productive areas. Which areas should we focus on in taking action again for the future? There are many, especially with today’s low interest rates. First and foremost I would put university, research and education, which are unquestionably the basic foundations. Then, we have infrastructure, technologies for energy and the environment, as well as urban renewal, linked to energy saving.
Il commento di Jean Paul Fitoussi continua a pagina 14 The interview continues on page 14
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RUBRICA | Donne e Uomini al timone
Due imprenditori Anima davanti a Napolitano Il Presidente della Repubblica ha nominato il 23 maggio scorso i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro. Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica ai cittadini italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. Fra i 25 nuovi cavalieri nominati lo scorso 23 maggio, anche due imprenditori associati a Ucif e Uct.
Ali Reza Arabnia - Geico SpA
Nato a Teheran, nel 1977 lascia l’Iran, si laurea a Roma e diventa cittadino italiano. È Presidente e CEO della Geico SpA da lui fondata, specializzata nella produzione e nella fornitura alle case automobilistiche di impianti completi ad alta tecnologia e fortemente automatizzati per la verniciatura delle scocche, associata a Ucif, Unione costruttori impianti di finitura. Venerdì 23 maggio scorso, Ali Reza Arabnia è stato nominato Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Questo per me è un onore immenso – dichiara Ali Reza Arabnia. Dal profondo del cuore lo dedico alla mia famiglia e a tutte quelle persone che hanno lavorato con me in questi 30 anni. Non dimenticherò mai che senza di loro non sarei dove sono».
Giuseppe Bono - Fincantieri SpA
Dopo una carriera manageriale in aziende pubbliche è nel 1997 Direttore Generale di Finmeccanica e nel 2000 Amministratore Delegato. Dal 2002 è Amministratore Delegato di Fincantieri, che sotto la sua guida ha sviluppato la costruzione di navi da crociera di lusso. Ha realizzato una strategia di diversificazione produttiva con l’acquisizione nel 2009 del Gruppo Marinette, azienda americana specializzata nella costruzione di navi sia mercantili che militari per la US Navy e per la Guardia costiera e nel 2013 con l’acquisizione di Vard, cantiere norvegese leader mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione di petrolio. Oggi Fincantieri è al 4 posto tra i costruttori mondiali e occupa 19.800 dipendenti di cui 7.900 in Italia, nella Federazione Anima è associato a Uct, Unione costruttori turbine.
Walter Camarda confermato Presidente Ecolight Walter Camarda è stato rieletto alla guida di Ecolight anche per il prossimo triennio. Dall’assemblea del soci del consorzio, che si è svolta nei giorni scorsi a Milano, è arrivata una riconferma del Consiglio di amministrazione uscente, indicando una linea di continuità per le scelte e le strategie di Ecolight. «Sono onorato della rinnovata fiducia che mi è stata data», commenta il presidente di Ecolight, Camarda. «Conosciamo le sfide che ci attendono e continueremo a lavorare per la crescita del consorzio nella gestione dei rifiuti elettronici, delle pile esauste e dei pannelli solari a fine vita». Walter Camarda 60 anni, amministratore delegato e contitolare della Castaldi Lighting che ha sede a Cassano Magnago (Va), Camarda si avvia al suo terzo mandato da presidente del consorzio.
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RUBRICA | Donne e Uomini al timone
Giorgio Bombarda è il nuovo General Manager per Automata Lo scorso 16 maggio 2014, Giorgio Bombarda si è unito al Gruppo Cannon per guidare il progetto Automata. 51 anni, con una laurea in Ingegneria Elettronica all’Università di Bologna, dopo alcune esperienze italiane nel settore dell’automazione industriale, è stato a capo di un’importante filiale tedesca di un’azienda italiana, aumentandone attività produttiva locale e quote di mercato. Marco Volpato, Presidente del Gruppo Cannon, ha dichiarato: «Il suo inserimento è stato pensato per incrementare la presenza sul mercato di Automata, ben praticando quanto già è stato fatto sia in Italia che in Germania ma seguendo anche altre strade di sviluppo, che utilizzino la nuova frontiera degli sviluppi elettronici nel settore dell’automazione».
Stefano Busolin confermato Presidente Ascotrade L’Assemblea dei soci di Ascotrade, società di vendita di gas ed energia elettrica di Ascopiave (89%) ha confermato Presidente Stefano Busolin per il secondo mandato. Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Ascotrade, in carica per il triennio 2014-2016, è composto da Roberto Loschi (dal 2004 al 2013 Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Treviso Mercati Spa), da Giuseppe Vignato (dal 2013 Amministratore Unico di Bim Gsp Belluno), da Bruno Zanette (dal 2007 Consigliere Comunale di maggioranza a Conegliano) e da Valeriano Beraldo (già consigliere Ascotrade nel precedente triennio). Il presidente ha affermato: «Sarà nostro impegno dare continuità al lavoro già avviato e capire le esigenze derivanti da un mercato particolarmente dinamico».
Franco Villani è il nuovo Amministratore Delegato di Bticino BTicino ha un nuovo Amministratore Delegato: è Franco Villani, attuale Vice Direttore Generale. Villani, classe 1962 è laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria Elettrotecnica. Dopo una breve esperienza in Enel, entra nel 1990 in BTicino come Assistant Product Manager e continua il suo percorso fino alla posizione di Marketing Manager per i prodotti industriali. Associa successivamente un’esperienza significativa in ambito vendite, nel ruolo di Responsabile della Regione Lombardia, ed infine, nel 1997, arriva a ricoprire la posizione di Direttore Commerciale. In questo ruolo ha gestito il processo di integrazione delle varie marche del gruppo Legrand in Italia e delle varie acquisizioni realizzate: Legrand, Zucchini, Cablofil, Metasystem Energy e Vantage.
Lucia Lamonarca nuova Chief Operating Officer in Ipack-Ima SpA Dal 1° maggio Lucia Lamonarca, già responsabile Ricerca & Sviluppo in Ipack-Ima Spa, assume la responsabilità di Chief Operating Officer alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato Guido Corbella. «Mi fa particolarmente piacere – dichiara Guido Corbella – che la società di consulenza cui abbiamo affidato il compito di valutare il profilo, e la ricerca per questa importantissima funzione all’interno del nostro gruppo, sia caduta su una professionalità già presente in organico». «Assumo questo nuovo incarico consapevole dell’impegno che mi aspetta per la realizzazione dei programmi in cantiere e lo sviluppo di strategie future – dichiara Lucia Lamonarca – Mai come ora è importante lavorare al presente pianificando già il domani».
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ECONOMIA
Contro la crisi?
Investire Intervista a Jean Paul Fitoussi Segue dall’editoriale a pagina 11 / Continued from page 11
Oggi distruggiamo capitale invece di costruirlo per le generazioni future. Cosa manca all’Europa? Un atteggiamento pragmatico verso la politica economica Insomma, la soluzione c’è, ma non sempre è a portata di mano. È sicuro che vi siano, attraverso la leva dell’investimento nei settori citati, le possibilità di uscire dal “buco nero” in cui ci troviamo, ma il vero problema è che gli imprenditori – come è noto – non hanno più mercato, e allora la possibilità, o la volontà, di investire diventa sempre più incerta. Lo stesso vale per gli Stati, che sostengono sempre con maggior frequenza di non avere più soldi. Il risultato? Quello che facciamo oggi è il contrario di ciò che dovremmo fare: distruggiamo del capitale, invece di costruirlo per le generazioni future. Eppure il mondo ha sempre girato grazie l’investimento: quando si investe si dà anche lavoro alla gente per costruire e assumere, si ritorna a spendere e dunque si crea movimento e mercato per le imprese.
Fitoussi: “Combatting recession? Invest!” So a solution exists, but is not always within our reach. There is no doubt that we can get out of the “black hole” we find ourselves in, by leveraging investment in the areas mentioned above. But the real problem is that businesses – as we know – no longer have a market and so the possibility, or the will, to invest becomes ever more uncertain. The same goes for governments, who increasingly claim to have no money left. The result? Today we are doing the opposite of what we should be doing. We are destroying capital, instead of building it up for future generations. Yet investment has always made the world go around - when you invest, you also give people work for building and hiring, you start to spend again and therefore you create movement and market for businesses.
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Quanto hanno influito le politiche di austerity su questo difficile presente? L’austerity non è una politica, è una parola di sanzione morale. O anche se lo fosse non potremmo certo definirla una buona politica, soprattutto quando la gente vive già in un regime di austerità. Uscire da questa tendenza è un passo importantissimo per fare di nuovo coesione sociale e ritrovare la via per il futuro; altrimenti i cittadini non si fideranno più dello Stato, quando in tempi di crisi impone una soluzione per andare ancora più male. Quali scelte dovrà fare l’Europa nei prossimi anni per ridare mercato alle imprese, in particolare, del manifatturiero? Il problema dell’Europa non è di natura economica, è un problema politico: l’Europa, in sintesi, ha deciso di essere
How much have austerity policies influenced our present difficulties? Austerity is not a policy – it is an expression of moral sanction. Even if it were, we could certainly not call it a good policy, especially when people are already living in austerity conditions. Bucking this trend is an extremely important step in recreating social cohesion and finding the way forward again; otherwise citizens will no longer trust the State, if during times of crisis its imposes a solution that makes things worse. What choices must Europe make in coming years to give businesses – particularly manufacturing – a market again? Europe’s problem is not economic, but political. Europe, in short, has decided to be “virtuous”, but the sole characteristic of this virtuousness is precisely austerity. This is Europe’s decision, despite the fact that other places have implemented quite the opposite strategy, with better results. We might say, then, that Europe is
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ECONOMIA
ECONOMIA “virtuosa”, ma la sola caratteristica di questa virtuosità è proprio l’austerità. Ha deciso così, nonostante altre aree abbiano attuato, con risultati migliori, la strategia esattamente opposta. Possiamo dire, dunque, che l’Europa è dottrinale, non ha infatti un atteggiamento pragmatico verso la politica economica. Anima rappresenta ormai più di 1000 imprese, che nel corso di quest’ultimo secolo di storia sono passati attraverso momenti terribili come questo. Quale messaggio rivolgere agli imprenditori di oggi? È certo che fare impresa oggi porti con sé molte difficoltà: problemi legati all’accesso al credito ad esempio, o alla stagnazione del mercato interno, sono tutti elementi che rallentano la capacità di investire, e rendono sempre più incerto il futuro. C’è sicuramente bisogno di uno Stato che mostri con chiarezza il futuro, e che possa dire: “abbiate fiducia”. Ognuno poi farà la sua parte, occupandosi, gli uni, dell’investimento pubblico, e gli altri dell’investimento privato. I numeri per farlo del resto, nell’industria italiana, ci sono. □ c.f.
doctrinaire, in fact it does not have a pragmatic attitude towards economic policy. ANIMA represents over 1000 businesses that, in a century of history, have gone through terrible times like the current ones. What message would you convey to today’s businessmen? There is no doubt that running a business today is very difficult. Problems in connection with access to credit, for example, or stagnation of the domestic market are all elements that put a brake on investment capacity and make the future increasingly uncertain. It is essential to have a State with a clear view of the future, able to say, “have confidence”. Then everyone must play their part, some arranging public investment and others, private investment. And Italian industry has everything it takes to do this. □
Jean Paul Fitoussi, economista docente alla Luiss di Roma e all’Institut d’études politiques di Parigi, è stato ospite di Anima in occasione della celebrazine del centenario della Federazione lo scorso 18 marzo a Milano. La cena di gala che ha accompagnato l’evento ha riunito i protagonisti della meccanica italiana. Nella foto il momento del tradizionale taglio della torta: da sinistra Luigi Cazzaniga (Presidente di Anima dal 1984 al 1994), Vittorio Leoni (2008), l’attuale Presidente Sandro Bonomi, Enrico Massimo Carle (Presidente dal 1994 al 2000) e Giovannibattista Rizzio, figlio di Savino Rizzio Presidente dal 2000 al 2006.
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FOCUS | Macchine edili
Edilizia, riaprono di Giuseppe Bonacina e Carlo Fumagalli
Uno studio del Cresme per Federcostruzioni, presentato al Samoter di Verona nel maggio scorso, evidenzia i primi segnali positivi del comparto e dati di vendita in crescita per la filiera delle macchine. Registrato nei primi tre mesi dell’anno un +11,4% di appalti pubblici. Il mercato si riprende ma cambia fisionomia: in Italia, nel 2013, ristrutturazioni per 113 miliardi di euro, contro 50 miliardi delle nuove costruzioni di cui 19,7 riguardano l’edilizia residenziale. l’industria meccanica 692 | 18
FOCUS | Macchine edili
Building, the sites re-open A study by Cresme for Federcostruzioni, presented in May at Samoter in Verona, highlights the first positive signs from the sector and sales figures increasing for the machinery chain. The first three months of the year show +11.4% for public tenders. The market is recovering, but changing: In Italy in 2013, renovations for 113 billion Euro, against 50 billion for new buildings, 19.7 of which were homes.
i cantieri S
iamo all’inizio di un nuovo ciclo edilizio, dopo gli anni bui di una crisi senza precedenti, soprattutto in Italia? Secondo Federcostruzioni sì. Nel settore nazionale delle costruzioni, il comparto laterizi ha registrato un aumento delle vendite del 13% nel secondo semestre del 2013 e gli appalti pubblici registrano un +11,4% nei primi tre mesi di quest’anno. In conseguenza, le vendite delle macchine da cantiere sono in crescita, con una costante ripresa delle importazioni dall’agosto dello scorso anno.
È questo lo scenario presentato da Federcostruzioni nel corso della 29ª edizione di Samoter (Salone internazionale triennale sulle macchina movimento terra, da cantiere e per l’edilizia), tenuto nel maggio scorso a Verona, insieme ad Asphaltica (Salone delle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni, sicurezza e infrastrutture). L’occasione è stata il convegno “Il mercato delle opere pubbliche e le macchine da cantiere verso il settimo ciclo edilizio”, organizzato da Federcostruzioni. I segnali, soprat19 | LUGLIO AGOSTO 2014
Are we at the start of a new building cycle, after the dark days of an unprecedented recession, above all in Italy? According to Federcostruzioni, yes. In the national construction sector, building showed an increase in sales of 13% in the second half of 2013 and public tenders were up +11.4% in the first quarter of this year. Consequently, sales of building machines are growing, with imports steadily increasing from August last year. This was the picture presented at Federcostruzioni during the 29th edition of “Samoter” (International Triennial Earth-Moving and Machinery Exhibition), held in Verona last May, together with “Asphaltica”(International Asphalt Industry Exhibition for Equipment, Technologies and Road Safety). The occasion was a conference on “The public works and construction equipment market towards the seventh building cycle”, organised by Federcostruzioni. The signs – especially in these first months of 2014 – are univocal. Lorenzo Bellicini of Cresme analysed the sector, which is closely linked to the machinery market. Indeed the building crisis was directly or indirectly responsible for about 50% of the 1.18 million jobs lost during 2008-2013. But finally, general indicators are positive: manufacturing orders are growing, imports of semi-finished goods are increasing constantly, overseas investors – not only funds – are looking at Italy with interest, and even car registrations are going up. «But beware! – Bellicini emphasised – the market we see before us is very different from that of the past. In 2013, 113 billion Euro were spent on renovations, against just 50 billion destined for new builds, of which barely 19.7 billion were for homes». So it is clear that innovation in technology,
FOCUS | Macchine edili extremely important when speaking of renovation and restoration, is one of the most important drivers of growth for business in this sector. This issue was also touched upon by Elisa Cesaretti, president of Ascomac: «We are producing machinery, increasingly safe, ecological and eco-compatible, which is inevitably more expensive, but there is no legislation to encourage companies to buy it. Tender specifications do not mention this. Machinery should be included in the building’s sustainability assessment and an incentive system should be introduced, perhaps with tax exemption». Luca Turri, president of Uco.Mesa (member of ANIMA) underlined two aspects he felt were essential: «There is a serious lack in the banking system, which does not support businesses with their projects and denies them the necessary financial support. A situation that must change. Also, with a market that is 66% renovation of buildings, it is fundamental that the government should not ‘frighten’ families who are beginning to spend money, with barely disguised taxation of assets. Our businesses cannot depend entirely on the export market. The domestic market is fundamental and the government must be capable of formulating plans and strategies». Carlo Belvedere, secretary general of Ascomac, reviewed issues that had been brought to the attention of the executive: «We emphasised some issues that are fundamental: in first place, of course, delays in payment by public administration and the Stability and Growth Pact, but also the need to address hydro-geological risk, re-urbanisation of towns and renovation of school buildings. All matters that, along with attention to infrastructure, are central not only for our sector but for the whole country». Ruggero Riva, president of Cantiermacchine, also focussed attention on the financial system: «The banks are not giving credit and our clients struggle to buy new machines that they really need». General secretary of Federcostruzione, Alberto De Vizio, ended the session with a reminder of the role and weight of the Association: «We represent through 100 associations over three million people and 400 billion in turnover. So we believe we are the authoritative voice of an important portion of our nation’s production sector». □
tutto in questi primi mesi del 2014, sono univoci. Lorenzo Bellicini, Direttore del Cresme, ha analizzato il settore, strettamente legato al mercato delle macchine. Del resto la crisi delle costruzioni è responsabile direttamente o indirettamente di circa il 50% degli 1,18 milioni di occupati persi nel quinquennio 2008-2013. Finalmente gli indicatori generali sono positivi: gli ordini delle industrie sono in crescita, aumenta costantemente l’import dei semilavorati, gli investitori esteri, fondi e non solo, guardano con interesse al nostro Paese e perfino le immatricolazioni delle auto puntano verso l’alto. «Ma attenzione – ha sottolineato Bellicini – il mercato che ci troviamo davanti è molto diverso rispetto al passato: nel 2013, 113 miliardi di euro sono stati destinati a ristrutturazioni, contro solo i soli 50 miliardi destinati a nuove costruzioni, dei quali appena 19,7 hanno riguardato l’edilizia residenziale». È quindi evidente come l’innovazione tecnologica, importantissima quando parliamo di ristrutturazione e restauro, sia uno dei driver di sviluppo più importanti per le aziende del settore. È un tema toccato anche da Elisa Cesaretti, presidente di Ascomac: «Produciamo macchinari sempre più sicuri, ecologici e ecocompatibili che sono anche inevitabilmente più costosi, ma poi non ci sono norme che incentivano le aziende a comprarli. Nei capitolati delle gare d’appalto non se ne parla. Anche i macchinari devono essere inseriti nel calcolo di sostenibilità di una costruzione e deve essere introdotto un sistema premiante magari con una defiscalizzazione». Luca Turri, presidente di Ucomesa (associata ad Anima), ha sottolineato due aspetti che ritiene fondal’industria meccanica 692 | 20
mentali: «C’è una carenza grave del sistema bancario, che non sostiene le imprese nei progetti e fa mancare loro il necessario supporto finanziario. Una situazione che deve cambiare. Inoltre, a fronte di un mercato che per il 66% è riqualificazione edilizia, è fondamentale che il Governo non “spaventi” le famiglie che ricominciano a spendere con patrimoniali più o meno mascherate. Le nostre imprese non possono vivere di solo mercato estero, quello domestico è fondamentale e il Governo deve avere un’adeguata capacità di pianificazione e indirizzo». Il segretario generale di Ascomac, Carlo Belvedere, ha ricordato a riguardo i punti che sono stati sottoposti all’attenzione dell’esecutivo: «Abbiamo sottolineato alcuni temi che sono fondamentali: al primo posto naturalmente il ritardo di pagamento della Pubblica Amministrazione e il Patto di Stabilità, ma anche la necessità di intervenire sul dissesto idrogeologico, la riurbanizzazione delle città e la riqualificazione del patrimonio scolastico. Tutti temi che, assieme all’attenzione per le infrastrutture, sono centrali non solo per il nostro comparto ma per tutto il Paese». Anche Ruggero Riva, presidente di Cantiermacchine, ha focalizzato l’attenzione sul sistema finanziario: «Le banche non danno credito e i nostri clienti fanno davvero fatica a comprare macchine nuove di cui avrebbero davvero bisogno». Il segretario generale di Federcostruzioni, Alberto De Vizio, ha chiuso l’incontro ricordando ruolo e peso dell’Associazione: «Rappresentiamo attraverso 100 Associazioni oltre tre milioni di addetti e 400 miliardi di giro d’affari. Riteniamo perciò di essere la voce autorevole di un importante porzione del tessuto produttivo nazionale». □
FOCUS | Macchine edili
Roberto Locatelli Direttore commerciale Italia di Controls
I commenti delle imprese: la fine del tunnel è davvero alle porte?
«È vero, negli ultimi mesi si è registrato un lieve sussulto nel mercato domestico, ma nel frattempo aziende che costruiscono macchinari continuano a essere in difficoltà». Insomma, per Roberto Locatelli, Direttore commerciale Italia di Controls, i risultati dello studio presentato nel corso dell’ultima edizione di Samoter/Asphaltica sono da prendere con molta cautela, in un mercato interno ancora piatto. Del resto l’azienda di Cernusco sul Naviglio, specializzata nella produzione e distribuzione di apparecchiature di prova per l’ingegneria civile, utilizza oggi gran parte delle proprie energie all’estero, esportando circa il 92% della sua produzione. «Per quanto riguarda l’Italia il comparto che si sta muovendo meglio fra tutti è senz’altro quello dell’asfalto, legato quindi ai lavori stradali». Una tendenza che emerge anche osservando la fiera svoltasi lo scorso maggio a Verona: «A fronte di Asphaltica, che senza grandi entusiasmi ma nemmeno dati negativi si è dimostrata in linea con l’edizione 2012, abbiamo assistito a un Samoter, dedicato ai settori escavazione e calcestruzzo, davvero sotto tono». “It’s true, in recent months there was a bit of movement in the domestic market, but in the meantime companies who build machines continue to face difficulties.” In short, for Roberto Locatelli, Commercial Manager for Italy of Controls, the results of the study presented during the last edition of Samoter/Asphaltica, are to be taken with a good deal of caution, in a market that is still flat. As a matter of fact, the company of Cernusco sul Naviglio, specialised in the production and distribution of test equipment for civil engineering, now uses much of its energies abroad, exporting about 92% of its production. “As far as Italy goes, the sector that is moving better among all the others, is certainly that of asphalt, thus related to road works.” A trend that emerges even looking at the fair held last May in Verona: “Taking into account Asphaltica - that without great enthusiasm but also without negative data, has remained in line with the 2012 edition, we have witnessed a Samoter, dedicated to the sectors of excavation and concrete, that was really under tone.”
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Sabrina Belloli Managing Director Bernardi Impianti Srl «Filiale delle macchine in crescita? A livello di macchine complete, in realtà, ho visto un calo. Soprattutto perché sul mercato è presente un alto numero di usati, anche molto recenti, che spesso derivano da fallimenti». È la sintesi di Sabrina Belloli, Managing Director di Bernardi Impianti Srl, azienda di nuova costituzione ma con oltre 50 anni di esperienza nella costruzione di impianti per la produzione di conglomerati bituminosi. Con una nota positiva: «Vedo che in questi ultimi mesi alcuni clienti a rischio chiusura stanno facendo molta manutenzione: significa che le prospettive di aumentare la quantità di lavoro sono concrete». Bernardi Impianti ha partecipato ad Asphaltica presentandosi al mercato nel nuovo assetto societario, che ha visto l’azienda puntare esclusivamente sullo spin off dedicato all’asfalto. «Prevediamo una certa stabilità per il prossimo anno, anche se difficilmente si apriranno nuovi cantieri o si presenteranno nuovi clienti, i quali, sempre più spesso, richiedono aggiornamenti alle macchine o migliorie legate a consumi e ambiente». Un mercato stanco insomma, e un estero non sempre alla portata: «Finche le banche continueranno a guardare dall’alto in basso sarà difficile rivolgersi ai mercati esteri: servono crediti e supporto bancario per partecipare alle gare, un supporto che oggi manca totalmente». “Is the branch of machines in growth? With reference to complete machines, I have seen a decline. Especially because it is possible to find a high number of used machines on the market, even very recent, which often derive from bankruptcies.” This is the summary of Sabrina Belloli, Managing Director of Bernardi systems Srl, a company with over 50 years of business and experience in the construction of plants for the production of bituminous mixtures. On a positive note: “I see that in these last few months some customers who risk closure are doing a lot of maintenance: this means that the prospects for increasing the quantity of work are real”. Berardi Impianti has participated at Asphaltica, presenting the new corporate structure to the market, which has seen the company focusing exclusively on the spin off dedicated to asphalt. “We expect a certain level of stability for next year, even if it will be hard to open up new building sites and unlikely new customers will present themselves. More often, they ask to update their machines or improvements related to consumption and the environment.” In other words, a tired market, and a foreign market that is not always within our grasp: “As long as banks continue to look down from on high, it will be difficult to propose ourselves to foreign markets: it is necessary to have credit and banking support in order to participate in tenders, support that today is totally absent.”
Asfalto, lavorazione inerti, pompe per calcestruzzo, apparecchiature di prova per ingegneria civile:
i volti di un settore che lotta dall’inizio della crisi
l’industria meccanica 692 | 22
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Teseo Di Nardo Sales manager OMtrack
Alessandro Viello Marketing Manager Sermac SpA
«Uscire dal tunnel? Per farlo ci vorranno almeno due nuove generazioni di italiani». È un cambio di mentalità l’ingrediente per tornare a un’economia capace di crescere secondo Teseo Di Nardo, Direttore vendite di Omtrack, azienda produttrice di macchine per lavorazione di inerti, riciclaggio e demolizione. «Una lieve crescita nei confronti dell’anno scorso non colma minimamente il vuoto degli ultimi 10 anni, soprattutto perché spesso il cliente finale non acquista più prodotti nuovi ma tende a manutenere i proprio parco macchine e “vivere alla giornata”». Il settore è stato fra i primi ad essere stati colpiti dalla crisi, «ma nonostante il mercato interno sia depresso abbiamo voluto essere presenti al Samoter, per dare un messaggio positivo di presenza verso clienti e rete vendita». Tutto il resto è export, che assorbe quasi la totalità della produzione, «Anche perché qui il Sistema Paese non aiuta: molti lavori vengono bloccati da scandali – sempre più all’ordine del giorno – su gare d’appalto, e a questo si aggiungono lungaggini burocratiche a cui nessuno mette mano». Uno solo è il dato che ci salverà: «La capacità del risoluzione di problemi del singolo imprenditore, sulla quale ho piena fiducia».
Lo studio del Cresme per Federcostruzioni presentato al Samoter 2014 ha oggettivamente evidenziato dati di vendita finalmente incoraggianti per il settore delle macchine da cantiere; occorrerà comunque attendere che questo trend positivo sia confermato per un arco di tempo che superi almeno i 24 mesi. La situazione del mercato domestico - nel settore delle pompe per calcestruzzo - ha avuto di riflesso un avvio piuttosto contratto soprattutto a causa dell’incertezza di lavoro continuativo e stabile nel tempo. La richiesta di attrezzature usate è in linea con i risultati positivi raggiunti gli anni passati per cui, almeno in Italia, non si registra che questa pratica sia effettivamente in aumento. L’ultima edizione di Samoter per Sermac è stata sostanzialmente positiva perché nonostante l’afflusso di visitatori totali non sia stato a livello delle precedenti edizioni, abbiamo notato la presenza di un pubblico minore ma specializzato. La nostra partecipazione al Samoter ci ha permesso inoltre di poter presentare due attrezzature molto interessanti anche per il mercato italiano come la City Pump 4ZR20 e la nuova 6RZ56 autocarrata su camion 4 assi Iveco. La lungimiranza e il coraggio imprenditoriale italiano può fare la differenza in un mercato in leggera ripresa, come i clienti Sermac continuano a dimostrare.
“Getting out of the tunnel? To do this it will take at least two new generations of Italians.” A change of mindset is the ingredient to return to an economy capable of growth according Teseo Di Nardo, Sales Manager of Omtrack, manufacturer of machines for working of inert materials, recycling and demolition. “A slight growth in the last year does not minimally fill the vacuum of the last 10 years, especially because it is often the final customer that does not buy more new products but tends to do maintenance of their fleet and ‘live for the day’.” The sector was among the first to have been affected by the crisis, “but in spite of a depressed internal market, we wanted to be present at Samoter, to give a positive message to customers and to the sales network.” All the rest is export, which absorbs almost the entire production, “because here the Country System does not help: many jobs are blocked by scandals - increasingly frequent - on invitations to tender, and added to this is bureaucratic red tape to which nobody does anything to change”. There is only one thing that will save us: “The ability of the individual entrepreneur to solve problems, in which I have full confidence.”
The study of Cresme for Federcostruzioni presented at Samoter 2014 has objectively highlighted sales data that is finally encouraging for the field of construction equipment; we must still wait until this positive trend has been confirmed for a period of time that exceeds at least 24 months. The situation in the domestic market in the field of concrete pumps - has had, as a reflex, a start that was quite contracted, especially due to the lack of continuous and stable work. The request for used equipment is in line with the positive results achieved in the past few years that, at least in Italy, does not show that this practice is actually increasing. The latest edition of Samoter for Sermac was essentially positive because despite the fact that the influx of total visitors was not at the level of the previous editions, we noticed the presence of a public that was smaller in number, but more specialised. Our participation in Samoter has allowed us to present two very interesting pieces of equipment even for the Italian market, such as the City Pump 4ZR20 and the new lorry 6RZ56 on 4 axels by Iveco. The foresight and Italian entrepreneurial courage can make a difference in a market in slight upturn, as Sermac customers continue to demonstrate.
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Certificati
bianchi di Dario Di Santo, Fire l’industria meccanica 692 | 24
FOCUS | Green Economy
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l meccanismo dei certificati (detti anche Tee) compie dieci anni – considerando come data di nascita i decreti del luglio 2004 – e può essere utile fare una sintesi dei risultati e delle aspettative. Anzitutto conviene ricordare di cosa si tratta, vista la sua natura di incentivo non convenzionale. Lo schema dei Tee è in primo luogo uno schema di obbligo, in linea con quanto richiesto dalla direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. In altre parole esso consente,
ammessi a presentare progetti, che sono le società con energy manager nominato, le società di servizi energetici e le società con sistema di gestione dell’energia ISO 50001. Questi soggetti volontari – che poi sono il vero motore dello schema, vista che nel 2013 hanno presentato il 96% dei progetti – ottengono un controvalore dalla vendita dei certificati, che rappresenta un incentivo all’investimento in efficienza energetica. Incentivo che in genere varia fra il 10 e il 40% del costo di
Una risposta incisiva all’alto costo dell’energia con ricadute positive sulla filiera di mercato se tutto funziona per il verso giusto, di assicurare il raggiungimento di target nazionali di efficientamento energetico (in particolare i certificati bianchi dovrebbero coprire circa la metà dell’obbligo al 2020). Questi obblighi, che sono in capo ai distributori di energia elettrica e gas, vengono attestati tramite la presentazione di un numero corrispondente di Tee: ogni certificato corrisponde infatti a una tonnellata equivalente di petrolio risparmiata (circa 5.300 kWh elettrici e 1.200 metri cubi di gas naturale). Ad oggi sono stati emessi oltre 28 milioni di certificati, di cui un quarto circa nell’ultimo anno (i target crescono nel tempo e arriveranno a circa 10 milioni di Tee/anno nel 2016). I distributori, oltre ad ottenere direttamente i TEE presentando proposte collegate a interventi eseguiti presso gli utenti finali, possono acquistare certificati sul mercato dai soggetti
investimento, ma può essere superiore. In altre parole, un’azienda che individui un intervento di efficientamento energetico (se riconosciuto soggetto volontario NdR), dagli impianti termici all’illuminazione, dall’aria compressa al processo produttivo, etc., può presentare direttamente un progetto oppure avvalersi della collaborazione di una società di servizi energetici o di un distributore per ottenere un contributo economico in grado di migliorare in modo consistente la redditività del progetto considerato. Non a caso una parte dell’industria, supportata soprattutto dalle Esco, ha iniziato a capire negli ultimi anni il potenziale di questo schema per supportare non solo la realizzazione di interventi su motori, caldaie, compressori e simili, ma anche per miglioramenti del processo produttivo, con le relative ricadute in termini di competitività. 25 | LUGLIO AGOSTO 2014
Per fare un esempio, si consideri un progetto con pay-back time di 4 anni in assenza di incentivi, dunque in genere non considerato interessante nel settore industriale. L’investimento richiesto per risparmiare un tep/anno è di circa 2400 euro. Il contributo dei Tee attualizzato al 5% sui cinque anni può arrivare a 1455 euro, pari al 61% del costo di investimento e con pay-back ridotto a circa 2 anni. Progetti diversi possono avere quote di copertura dell’investimento inferiori, ma sempre interessanti. Dunque lo schema può essere un valido aiuto per contrastare gli alti costi dell’energia in modo definitivo nelle aziende consumatrici. Ma i benefici si riflettono anche su quelle che producono tecnologie o offrono servizi legati all’efficienza energetica, che possono disporre di un utile supporto nella crescita del loro business, anche in ottica di internazionalizzazione. Il meccanismo è infine molto flessibile, potendo accettare progetti di piccola taglia, con risparmi nell’ordine dei 10 tep/anno, ma anche interventi con risparmi nell’ordine delle centinaia di migliaia di tep annui, per un controvalore economico in termini di Tee superiore ai 10 milioni di euro annui per cinque anni. Nel corso degli anni lo schema è passato dall’incentivare prevalentemente progetti afferenti al settore civile (lampadine nel residenziale, caldaie e pompe di calore, infissi, solare termico, ecc.) ad avere nel 2013 il 73% dei risparmi generati collegati al settore industriale. In conclusione, strumenti come i certificati bianchi, specie se accompagnati da validi energy manager e da sistemi di gestione dell’energia, rappresentano una risposta al costo dell’energia molto più incisiva degli sconti in bolletta, sia perché sono beneficio strutturale, sia per le ricadute sulla filiera di mercato. □
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La spinta
europea verso nuovi consumi
energetici sostenibili Assemblea EHI 2014 Coinvolti quasi tutti i principali costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici europei, Roma 15 e 16 maggio - Nel corso dell’Assemblea EHI – European Heating Industry – è intervenuto il vice Ministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, per parlare delle priorità che detterà l’Italia in occasione del semestre di Presidenza del Consiglio d’Europa (luglio-dicembre 2014). Calenda ha posto in particolare l’accento sulla necessità di raggiungere rapidamente un accordo politico sul Trattato di libero scambio (il cosiddetto TTIP) con gli Stati Uniti - che includa anche il settore dell’energia; ciò diventa fondamentale, dopo l’accordo bilaterale sul gas stipulato recentemente tra Cina e Russia, per cercare di superare i rituali di un normale negoziato commerciale e facilitare gli scambi tra i due continenti.
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l comparto produttivo italiano della climatizzazione e dell’acqua calda sanitaria è secondo in Europa solo alla Germania e l’Italia è il secondo mercato di sbocco come volumi di vendita. È un settore di assoluto rilievo anche per l’economia nazionale dato che oltre i due terzi dei consumi di una famiglia sono legati al riscaldamento e alla produzione di acqua calda, la voce più significativa della bolletta energetica. Assotermica (Produttori apparecchi e componenti per impianti termici), continua a lavorare sull’evoluzione della legislazione europea in materia di Ecodesign e di Etichettatura Energetica degli apparecchi, con l’obiettivo di guidare il settore attraverso l’attuale momento di transizione. «La nostra associazione – dichiara Alberto Montanini, Presidente Assotermica – ha portato i propri commenti sui tavoli di Bruxelles per contribuire allo sviluppo di provvedimenti che fossero sostenibili dall’industria e in linea con le politiche ambientali del pacchetto 20-20-20 a fianco dell’associazione europea Ehi (European Heating Industry). È un percorso iniziato oltre 8 anni fa, durante i quali il nostro intervento è valso a far rivedere il proprio approccio alla Commissione Europea che ha deciso per una sostanziale revisione dei testi originari che sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale Europea nello scorso settembre». Si tratta di quattro Regolamenti, relativi alla progettazione ecocompatibile e all’etichettatura energetica, rispettivamente degli apparecchi per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. Viene introdotto un sistema armonizzato per l’etichettatura dei generatori in base alla loro efficienza in modo da
l’industria meccanica 692 | 26
fornire ai consumatori delle informazioni omogenee tali da consentirne il confronto e sono definiti i requisiti prestazionali minimi per la commercializzazione e/o la messa in funzione dei generatori. Le misure in oggetto non solo avranno un impatto su tutti gli attori della filiera, ciascuno chiamato a obblighi e responsabilità in base al proprio ruolo, ma saranno significative per l’enorme quantità di energia che si dovrebbe risparmiare in Europa grazie a una più massiccia diffusione di tecnologie ad alta efficienza, quali le caldaie a condensazione, le pompe di calore, il solare termico e i sistemi ibridi integrati. «Le tecnologie sono pronte e il dato dell’export superiore al 50% evidenzia come i nostri prodotti vengano apprezzati all’estero, trovando spesso condizioni più favorevoli rispetto a quelle del nostro Paese in termini di semplificazione legislativa e minor burocrazia – continua il Presidente Assotermica Montanini – Pensiamo ad esempio al caso Italia, Paese nel quale abbiamo circa 19 milioni di caldaie, molte delle quali obsolete e poco efficienti sotto il profilo energetico e ove i Regolamenti citati potrebbero costituire una straordinaria occasione per riqualificare il parco macchine. I Regolamenti dovranno essere adottati nello stesso modo e con gli stessi tempi da tutti gli Stati Membri. Il nostro ruolo associativo è anche quello di fornire agli operatori una corretta informazione oltre ad un indirizzo strategico. Certo la sfida più difficile comincia proprio adesso ed è per questo che le prime misure effettive entreranno in vigore a partire da settembre 2015 per dar modo a tutti gli operatori di essere pronti nel momento in cui gli obblighi non saranno più dilazionabili”. □
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IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Assoclima
Un anno a luci e ombre per la climatizzazione N
ell’ambito della 39^ edizione di Mostra Convegno Expocomfort, l’Associazione Coaer (dal 25 giugno 2014 con il nome di Assoclima) ha presentato i risultati dell’indagine statistica 2013 sul mercato dei componenti per impianti di climatizzazione. L’intera rilevazione, cui hanno partecipato 42 aziende, ha preso in considerazione le seguenti tipologie di prodotti: climatizzatori d’ambiente, climatizzatori sistemi split e multisplit, sistemi Vrf, condizionatori packaged e roof top, condizionatori autonomi con regolazione di precisione, gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad aria e ad acqua, unità di trattamento aria, unità terminali e aerotermi. In particolare, durante l’incontro sono stati analizzati e commentati i risultati relativi ai sistemi ad espansione diretta (split, multisplit, Vrf e roof top), ai refrigeratori di liquido e ai terminali. Sistemi split, multisplit e Vrf Rispetto all’anno 2012 si è rilevato globalmente un calo del 10,4% della produzione nazionale e un leggero incremento (+0,8%) del mercato
Italia. Entrando nello specifico delle diverse tipologie di prodotti è risultato negativo a quantità (-6%) e positivo a valore (+10%) il mercato dei monosplit con potenza inferiore a 7 kW. «Il calo a quantità – hanno commentato Alessandro Viganò di Daikin e Giampaolo Dalessio di Olimpia Splendid – è dovuto, oltre che al perdurare del quadro economico nazionale negativo, anche a una stagione estiva 2013 non particolarmente calda e al mancato acquisto di quella fascia di consumatori che accedeva a prodotti on/off di bassissimo prezzo». Con l’entrata in vigore nel gennaio 2013 del Regolamento UE 206/2012 sono stati, infatti, messi al bando i climatizzatori on/off e il mercato si è spostato quasi totalmente sui modelli con inverter, caratterizzati da un prezzo medio superiore. Confermato anche per il 2013 il dato negativo di mercato, sia a quantità sia a valore, per i climatizzatori monosplit con potenza superiore a 7 kW, un dato che ben riflette l’andamento economico del settore piccolo commerciale (negozi, bar e piccoli uffici) in Italia. Un segnale incoragl’industria meccanica 692 | 28
giante è arrivato invece dai sistemi multisplit, che hanno mostrato una performance positiva sia a quantità (+9%) sia a valore (+13%). Ormai da anni quasi esclusivamente con inverter, i climatizzatori multisplit non hanno praticamente subito gli effetti relativi all’introduzione della Direttiva ErP. Ha fatto registrare invece un segno meno il settore dei Vrf: la rilevazione indica -10% a valore e -9% a quantità per i mini Vrf con potenza inferiore a 16 kW, una tipologia che trova applicazione soprattutto nel settore piccolo commerciale. Anche i modelli con potenza al di sopra di 16 kW, che fino a due anni fa rappresentavano un segmento in forte crescita con incrementi percentuali
di Mara Portoso
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Assoclima anche a due cifre, stanno soffrendo la situazione economica stagnante del settore delle costruzioni ad uso commerciale: l’indagine riporta, infatti, -3% a quantità e 3% a valore.
A MCE presentati i dati del settore climatizzazione
Apparecchiature per impianti centralizzati Sostanzialmente invariata rispetto al 2012 è risultata la produzione nazionale di condizionatori roof top: al rallentamento della contrazione del mercato italiano (-11%) si è associato un deciso aumento, pari al +64% a valore, delle esportazioni, ed è cresciuta in Italia la potenza media per unità, indicatore di un minore frazionamento dell’impianto per contenere l’investimento iniziale. Segna il passo anche nel 2013 il segmento dei gruppi refrigeratori di liquido, che ha chiuso l’anno con -2% a valore per le macchine condensate ad aria e -15% per quelle condensate ad acqua. «Qualche differenza di andamento in senso positivo – hanno evidenziato Paolo Bussolotto di Climaveneta e Claudio Carano di Clivet – si nota nei piccoli gruppi refrigeratori (fino a 17 kW), soprattutto con condensazione ad aria, destinati principalmente al settore residenziale, dove le pompe di calore stanno trovando sempre più un’applicazione energeticamente efficiente». Da evidenziare che gli investimenti nelle energie da fonti rinnovabili hanno subìto una pesante battuta d’arresto ad opera della cessazione degli incentivi nel settore fotovoltaico, mentre per quanto riguarda le pompe di calore si nota una leggera ma costante crescita, che dovrebbe – si spera – aumentare con l’introduzione della nuova tariffa elettrica sperimentale D1 che entrerà in vigore dal 1° luglio 2014 e di cui potranno beneficiare i clienti domestici che utilizzano nell’abitazione di residenza pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento. 29 | LUGLIO AGOSTO 2014
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Assoclima
Coaer cambia pelle Nuovo nome e logo dopo 50 anni di storia
Unità terminali Infine, per quanto riguarda le unità terminali, i dati a panel costante hanno mostrato, a livello produttivo, una flessione del 6% a quantità e del 5% a valore, mentre i numeri globali indicano una performance in sensibile decremento, con 60.000 unità in meno rispetto al 2012. «Il mercato Italiano, da sempre il più importante a livello mondiale, – hanno spiegato Luigi Zucchi di Aermec e Andrea Ferrante di Galletti – da alcuni anni registra un calo costante, essendo passato dalle 600.000 unità del 2006 alle 238.000 del 2013.
Già nel 1998 gli ingegneri Pellegrini e Pastorino, storici volti dell’associazione, avevano fatto depositare il logo Assoclima. «Forse i tempi allora non erano maturi per un cambio di denominazione» ha detto il Presidente Alessandro Riello, «Abbiamo deciso di fare questo passo anche per celebrare una data importante: i primi 50 anni della nostra Associazione». L’Assemblea dei Soci ha così approvato il passagio da Coaer, Associazione Costruttori e Apparecchiature Impianti Aeraulici, ad Assoclima - Costruttori sistemi di climatizzazione, un nome che meglio rappresenta l’evoluzione tecnologica del settore un cui opera l’Associazione, e identifica con maggior chiarezza l’attività delle aziende associate: la climatizzazione a ciclo annuale. Con il nome e il pay off è stato cambiato anche il logo: i nuovo simbolo rappresenta una mano, a significare sia l’aperta disponibilità sia l’aspetto pratico e l’impegno di Assoclima. I colori azzurro, blu e verde rappresentano l’aria, l’acqua e il suolo, gli elementi principali con cui le apparecchiature per la climatizzazione scambiano energia termica.
Anche l’export, che con la crescita progressiva dell’ultimo quinquennio aveva compensato le difficoltà del mercato domestico, nel 2013 ha iniziato a rallentare, presentando una situazione di sostanziale stabilità o di leggera flessione per alcune tipologie di terminali». Analizzando le diverse varianti costruttive, i ventilconvettori a vista con mantello hanno fatto registrare il calo più vistoso, mentre ha tenuto la versione a cassette ed è cresciuta quella high wall. Da sottolineare che, nonostante la crisi tenda a comprimere i prezzi di vendita, il
valore medio unitario ha tenuto, segno evidente di una crescita delle versioni tecnologicamente più evolute in termini di regolazione, dotazione e contenimento dei consumi elettrici. Le versioni dotate di motore brushless a velocità variabile rappresentano, infatti, il 6,7% della produzione, contro il 4,5% del 2012, con una quota nel mercato italiano pari al 7,7% e in esportazione del 5,7%. Dopo cinque anni di costante decrescita, le previsioni per il 2014 indicano un cauto ottimismo sia per il Pil che per i dati di export. L’augurio è che le previsioni si avverino. □
€ 1.000.000 € 100.000 € 10.000 € 1.000
Produzione nazionale
€ 100
Fatturato Italia
€ 10
Export
€1
Import
A
B
C
D
E
F
G
H
I
A= espansione diretta trasferibili; B= espansione diretta sistemi split e multisplit; C= sistemi vrf; D= condizionatori packaged e roof top; E= condizionatori autonomi con regolazione di precisione; F= chiller condensati ad aria; G= chiller condensati ad acqua; H= unità terminali; I= pompe di calore non reversibili. l’industria meccanica 692 | 30
1ma edizione
24 settembre 2014 - BERGAMO, Kilometro Rosso LE AZIENDE PARTECIPANTI ABB B&R AUTOMAZIONE INDUSTRIALE BECKHOFF AUTOMATION BONFIGLIOLI MECHATRONIC RESEARCH EMERSON INDUSTRIAL AUTOMATION
24 settembre 2014
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FOCUS | Manutenzione
FUNE USURATA? da controllare
Piani per i controlli di apparecchi di sollevamento materiali e relativi accessori di sollevamento
NON A NORMA sicurezza mancante e gancio usurato
di Sara Anastasi e Luigi Monica, Inail
PUNTO DI SVOLTA Controlli macchine nero su bianco l’industria meccanica 692 | 32
FOCUS | Manutenzione
A
llo scopo di fornire strumenti utili per definire delle linee di indirizzo per i datori di lavoro per l’effettuazione di quanto previsto dall’art. 71 comma 8) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. sugli apparecchi di sollevamento materiali che sappiano conciliare le esigenze di tutti gli attori, che a vario titolo si occupano della sicurezza di tali attrezzature, l’Inail ha realizzato, con rappresentanti di Aisem, Ance, Anfia, Anima, Confindustria, Ucomesa, Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Ucomesa, dei documenti tecnici per definire gli interventi di controllo da condurre su dette attrezzature già in uso e sui relativi accessori di sollevamento. Il comma 8 dell’art. 71 prevede, infatti, che il datore di lavoro, oltre ad installare, utilizzare e manutenere l’attrezzatura di lavoro in conformità alle istruzioni d’uso, provveda, secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti ovvero, in assenza di queste, dalle pertinenti norme tecniche o buone prassi o linee guida, ad effettuare specifici controlli (dopo l’installazione e prima della messa in esercizio, periodici e straordinari), al fine di assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza ai fini della sicurezza dell’attrezzatura. In quest’ottica i tre documenti, uno per ciascuna tipologia di apparecchio di sollevamento (fissa, mobile, trasferibile) sono stati strutturati partendo da alcune chiare ipotesi. L’individuazione della specifica tipologia di attrezzatura, quella degli apparecchi di sollevamento materiali, definiti come apparecchi a funzionamento discontinuo, destinati a sollevare e movimentare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa. La definizione di accessorio di sollevamento prevista dalla Direttiva 2006/42/CE.
L’indisponibilità della documentazione del fabbricante a corredo dell’apparecchio o dell’accessorio di sollevamento utilizzato (perché trattasi di macchina immessa sul mercato o messa in servizio prima del 21 settembre 1996 o perché il manuale risulta smarrito ed il fabbricante dell’attrezzatura non è in grado di fornirne copia). Laddove, infatti, il manuale del fabbricante risulti disponibile o comunque reperibile, le indicazioni in esso contenute costituiscono il riferimento per il datore di lavoro. Gli adempimenti di cui all’art. 71 comma 8 lett. a per gli apparecchi di sollevamento debbano ritenersi per quelli di tipo fisso già soddisfatti, trattandosi di macchine già in servizio, e per quelli di tipo mobile non pertinenti, dal momento che per tale tipologia non è prevista una fase di installazione. Trattandosi di attrezzature prive di manuale d’uso, l’acquisizione da parte del datore di lavoro, eventualmente con il supporto eventuale di un tecnico esperto o di un’officina autorizzata, di tutti i parametri necessari a garantire un uso ed una manutenzione sicuri dell’attrezzatura, ad esempio reperendo diagrammi di portata e valori di taratura dei limitatori. L’esclusione dei controlli effettuati con periodicità superiori ai 12 mesi o perché dettati da evenienze straordinarie (cfr. art. 71 comma 8 lett. b punto 2), quali l’ispezione eccezionale, da condurre a seguito di eventi quali ad esempio terremoti e utilizzo in condizioni di sovraccarico, e la verifica speciale, volta a valutare la vita residua dell’attrezzatura. In sintesi, i documenti prevedono una schematica presentazione delle principali figure coinvolte nelle attività di controllo ed un elenco delle diverse tipologie di controllo da condurre, classificate in base a frequenza e principali metodi di ispezione. 33 | LUGLIO AGOSTO 2014
Sicurezza macchine: il settore del sollevamento in un limbo dagli anni ’90. Ora uno strumento per comprendere necessità e modalità dei controlli
FOCUS | Manutenzione
Imprenditori seduti allo stesso tavolo con Enti e Associazioni: ecco come nasce un documento spontaneo per la sicurezza delle macchine
Le figure professionali descritte, riprese dalle norme tecniche di riferimento, non devono necessariamente essere distinte tra loro: più controlli, infatti, possono essere eseguiti dalla stessa persona, purché in possesso di tutte le competenze specifiche per eseguirli, come previsto dall’art. 71 comma 8 lett. c. Dette figure non devono essere appositamente reclutate dal datore di lavoro, ma possono coincidere con il personale già in forza, previo possesso dei requisiti necessari all’espletamento dei compiti previsti ovvero di una qualificazione commisurata agli specifici rischi che le attrezzature di lavoro in uso presentano (cfr. artt. 69 e 71 comma 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.). Nello specifico i piani di controllo prevedono una prima sezione, strutturata in schede, dedicata alla specifica tipologia di apparecchi di sollevamento trattata, articolata in due parti: una generale, in cui sono individuati gli elementi delle attrezzature che vanno sottoposti a controlli, con l’individuazione del personale competente per eseguirli e le finalità degli stessi; e una seconda, in cui sono dettagliati in modo più approfondito i controlli da condursi sugli elementi della macchina ritenuti più critici o necessitanti di ispezioni più articolate. La seconda sezione, dedicata agli accessori di sollevamento non forniti di serie come parte integrante
I documenti saranno disponibili sia sul portale Inail alla sezione “Pubblicazioni” disponibile anche in formato cartaceo tramite le associazioni di categoria che hanno partecipato alla redazione del lavoro o nel corso di manifestazioni specifiche. I Piani di controllo degli apparecchi di sollevamento materiali sono stati presentati ufficialmente nel corso di un convegno dedicato il 3 luglio scorso, nella sede di Assolombarda. l’industria meccanica 692 | 34
dell’attrezzatura di sollevamento, ricalca la struttura della prima e si articola in una parte costituita da schede di carattere generale, dove vengono individuati gli elementi da controllare, per lo più relativi ad aspetti strutturali e circuitali, e le figure “titolate” a condurli ed un’altra di dettaglio in cui taluni interventi vengono più approfonditamente descritti. Sono previste anche due appendici: nella prima, allo scopo di fornire uno strumento di pratico supporto per le diverse figure coinvolte fattivamente nei controlli, sono state elaborate delle check-list che riassumono le ispezioni da condurre in base alla frequenza richiesta; nella seconda è riportato un fac-simile di registro utile strumento per annotare i controlli condotti sull’attrezzatura di lavoro, anche al fine di ottemperare a quanto previsto dall’art. 71 comma 9 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i che richiede inoltre la loro conservazione per almeno tre anni. Concludendo, detti piani di controllo si propongono di offrire al datore di lavoro pratiche indicazioni a carattere volontario, per garantire gli interventi di controllo secondo frequenze prestabilite ad opera di personale formato, competente ed informato, al fine di assicurare la permanenza nel tempo dei requisiti di sicurezza e garantire un uso ininterrotto dell’attrezzatura. □
FOCUS | Manutenzione
P
iani di controllo. Come si è arrivati alla pubblicazione di questo importante documento per la manutenzione delle macchine di sollevamento? È un esempio pressoché “unico” di collaborazione fra costruttori ed enti di controllo statale, e ne siamo soddisfatti. La proposta è nata dalle stesse aziende di Aisem e Ucomesa, che hanno iniziato circa tre anni e mezzo fa la stesura di linee guida per manutenzione e controllo delle apparecchiature che costruiscono. Il traguardo è stato quello di esternalizzare il documento grazie all’aiuto prezioso (parliamo di oltre un anno di lavoro) di Inail, Ministero del Lavoro, Confindustria e gli altri partner coinvolti. Insomma, un lavoro ora di valenza universale ma partito “dal basso”. Chi meglio di noi costruttori conosce meglio le proprie macchine? Il documento nasce da questa convinzione. Abbiamo voluto proporci come validi collaboratori per chi deve risolvere problemi pratici su queste macchine molto complesse e di cui sappiamo segreti e difetti. Siamo tutti tecnici, gente che si è sporcata le mani sulle macchine e ha passato più di una notte insonne ad apportare migliorie sui calcoli e sui progetti. Solo con le conoscenze di chi ha fatto analisi e valutazioni sulla scelta di determinati componenti si può, insomma, fare sicurezza in maniera reale. E prima? Su quale scenario si inseriscono i Piani di controllo appena pubblicati? Da quando è entrata in vigore la direttiva macchine tutti gli organismi di controllo fanno fede al manuale del costruttore. Questi piani di controllo vanno a coprire le apparecchiature precedenti, che ne sono sprovviste: un vero e proprio limbo che rappresenta dal 60 al 70% del parco macchine installato in Italia. Inoltre il documento è un ausilio per i manutentori che devono operare su di una macchina marcata Ce. Come si compone il documento, e quali punti tocca? Il documento si suddivide in tre tipologie distinte: sollevamento di materiali mobili, fissi e trasferibili, oltre ai relativi accessori. Per realizzare queste schede, le macchine sono state sviscerate componente per componente, in modo da poter garantire uno strumento capace di specificare la necessità della manutenzione, le modalità di controlli e manutenzione, e naturalmente chi deve occuparsene. Si tratta inoltre di un utile consiglio al datore di lavoro su cui, per legge, ricade in prima battuta la responsabilità sulla manutenzione delle macchine (in modo particolare nei casi dove i documenti sono lacunosi), che può diventare pesante in caso di infortunio. È importante insomma fare il proprio dovere di datori di lavoro e poterlo dimostrare. □ c.f.
Dall’esperienza dei costruttori e dei tecnici un documento fondamentale per la sicurezza Intervista a Pietro Almici, Presidente di Aisem
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Foto © Saint Gobain Pam Italia
CASE HISTORY
ACQUA alle
TREMITI l’industria meccanica 692 | 36
CASE HISTORY
L
a gru del pontone cala lentamente in acqua stringhe di 4 tubazioni giuntate nello stretto fra l’isola di San Domino e San Nicola, nell’arcipelago delle Tremiti. Ogni tubazione misura sei metri. Ad attenderle a 30 metri di profondità, quando queste si appoggiano sul fondale , una squadra di subacquei specializzati, pronta a giuntarle con rapidità. Questa operazione, realizzata dall’impresa aggiudicataria del lavoro, con l’assistenza tecnica di Saint Gobain Pam Italia, insieme all’ente Acquedotto Pugliese, ha risolto il problema della rete idrica alle isole Tremiti. Una soluzione resa possibile solo grazie a tanta innovazione. Prima? Prima era necessaria una nave che periodicamente scaricava l’acqua nel serbatoio dell’isola di San Domino e poi nella più piccola San Nicola. Per ridurre gli impatti di tale operazione, l’idea è stata quella di collegare le due isole tramite una tubazione sottomarina lunga quasi un chilometro, capace di connettere il serbatoio di San Domino con quello di San Nicola. Nello specifico i tubi utilizzati sono del tipo Universal Standard Ve con giunto meccanico anti-sfilamento a doppia camera nelle quali sono al-
Pontone utilizzato per la posa delle tubazioni Universal Standard VE TT
Una condotta sottomarina fra due isole: La tecnologia di Saint Gobain Pam Italia l’ha resa realtà 37 | LUGLIO AGOSTO 2014
loggiate la guarnizione in elastomero con profilo a coda di rondine, che assicura la tenuta idraulica, e l’anello anti-sfilamento che assicura la resistenza contro lo sfilamento, grazie al cordone di saldatura preformato sull’estremo liscio del tubo. Il materiale scelto per il tratto sottomarino è la ghisa sferoidale, materiale che Saint-Gobain Pam ha fatto suo nel tempo in avanzate tecniche di posa e assemblaggio (No-dig, burtslining, pose sottomarine, sistemi per la geotermia, condotte forzate per centrali idroelettriche), e che garantisce due vantaggi fondamentali all’impianto realizzato alle Tremiti: una garanzia di durata nel tempo, tipica delle condotte in ghisa sferoidale, accresciuta dalla protezione del rivestimento esterno in polietilene estruso sopra uno strato di zinco puro di 200 gr/m2. Le tubazioni sono state inoltre protette da uno scavo sottomarino profondo circa un metro realizzato con l’ausilio di una pompa idrovora. I tubi sono stati assemblati in stringhe di 24 m nel porto di Termoli; successivamente le stringhe ottenute, di 4 tubi ciascuna, sono state trasportate alle isole Tremiti dove si è proceduto al varo in mare con l’utilizzo di un pontone dotato di gru. Le giunzioni in ambito sottomarino sono state effettuate da personale sub specializzato dell’impresa aggiudicataria del lavoro. Un lavoro in perfetto accordo con il contesto ambientale. Le isole Tremiti sono infatti parte integrante del Parco Naturale del Gargano, e proprio il materiale utilizzato, completamente riciclabile, si abbina bene alle esigenze del luogo. I dettagli dell’operazione autorizzano a ipotizzare applicazioni future; del resto, la nostra è una nazione ricca di coste e isole ed inoltre una soluzione simile può essere attuata in ogni situazione costiera per evitare di perturbare l’entroterra con scavi invasivi. □ c.f.
PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo Intervista a Giovanni Mosca, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Direzione Centrale Legislazione e Procedure Doganali, Ufficio Aeo altre semplificazioni e rapporto con l’utenza
AEO, strumento per la
dogana moderna 800 delegati da 90 Paesi hanno partecipato alla seconda Wco Global Aeo Conference, organizzata a Madrid dal 28 al 30 aprile scorso dalla World Customs Organization. Obiettivo della Conferenza era la creazione di una piattaforma aperta per coinvolgere tutti i maggiori stakeholders (Amministrazioni doganali, autorità fiscali e di polizia, associazioni del mondo imprenditoriale ed imprese) al fine di favorire il dialogo, il confronto, lo scambio di idee ed esperienze e per rafforzarne la cooperazione e il partenariato, con lo scopo di promuovere una gestione sicura ed efficiente della supply chain, vitale per la crescita e la competitività economica. La Conferenza si è sviluppata attraverso specifiche sessioni di discussione riguardanti, tra gli altri, il partenariato tra le Amministrazioni doganali ed il private sector, le modalità di implementazione dei Programmi Aeo nel mondo e la promozione del mutuo riconoscimento, il coinvolgimento delle Pmi e le opportunità che la Certificazione Aeo offre agli operatori in un contesto internazionale sempre più competitivo, nonché gli impatti del recente Accordo della World Trade Organization sulle “Trade Facilitation”. Rivolgendosi ai delegati, il Segretario Generale della Wco – Kunio Mikuriya – ha sottolineato come proprio i partenariati “Customs-Business” siano stati fondamentali per la crescita dei Programmi Aeo in tutto il mondo, a prova di come l’Aeo sia uno strumento concreto per lo sviluppo di un’efficace cooperazione tra la dogana e gli operatori economici.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha preso attivamente parte alla conferenza attraverso i rappresentanti dell’“Ufficio Aeo, altre semplificazioni e rapporto con l’utenza”, diretto da Giovanni Mosca
l’industria meccanica 692 | 38
di Alessandra Castaldo Easyfrontier, Progetto Dogana Facile
PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo
D
ai lavori della recente Conferenza globale dedicata all’Aeo è emerso il quadro di una dogana in evoluzione rispetto al passato. Ritengo che oggi il ruolo di una dogana moderna sia molto complesso, in quanto il punto rilevante e, forse, critico è dato dalla contemperazione della fase attinente al controllo delle operazioni doganali e dei soggetti pericolosi con il rilascio di facilitazioni e procedure semplificate ad operatori affidabili e che hanno attivato un dialogo serio di partenariato con l’Agenzia. Mi sembra che una dogana profondamente orientata a una logica di puro controllo possa essere penalizzata rispetto ad un’altra che colga appieno i nuovi strumenti messi a disposizione dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane come la gestione dinamica del rischio, l’incremento dell’area connessa alla compliance degli operatori economici, la certificazione Aeo, gli standard “Safe”, la sicurezza della catena logistica, il single window, la telematizzazione dei dati. Pertanto, credo che i temi da condividere siano proprio i nuovi strumenti di lavoro, anche in previsione del tormentato iter normativo del codice unionale che, comunque, risulta fortemente orientato alla semplificazione e che a regime potrebbe incidere sul divario operativo delle varie dogane comunitarie. Quali sono gli sviluppi futuri previsti per la Certificazione Aeo? Le prospettive della certificazione doganale sono rosee se si considera che l’Aeo è divenuto di fatto un concetto mondiale, adottato da tutte le dogane del mondo che hanno recepito l’importanza strategica della certificazione doganale con i suoi effetti positivi per l’adozione di standard aziendali più elevati e per il pacchetto benefici che comprenderà, oltre alle riduzioni di controllo, anche un incremento dei programmi di mutuo riconoscimento con i Paesi Terzi. Le aziende certificate in Italia, tuttavia, sono ancora poche se confrontate, ad esempio, con quelle di altri Paesi del nord-europa, in particolare per le imprese manifatturiere. Come promuove l’Agenzia la certificazione Aeo? Sul punto posso dire che l’Agenzia sta adottando un approccio multidisciplinare per la promozione della certificazione doganale comunitaria, composto da più azioni: l’organizzazione e la partecipazione ad eventi e meeting sul tema della normativa doganale e delle procedure doganali; i tavoli e-customs e l’attivazione del partenariato tecnico-operativo con le Associazioni; la diffusione trasparente di tutte le informazioni che servono agli operatori economici per beneficiare appieno delle procedure doganali; l’adozione di approcci flessibili di audit che
possano portare alla certificazione doganale tutti gli attori della catena logistica, in quanto l’Aeo non si adatta solo ad alcune tipologie di operatori ed imprese, ma è un processo aziendale perseguibile anche dalle Pmi che anzi devono accedere a tale importante status doganale per minimizzare i rischi doganali e aumentare la capacità di stare sul mercato. Le imprese che affrontano il percorso di accreditamento sentono sempre più la necessità che le semplificazioni promesse dalla certificazione siano reali ed effettive: qual è la sua visione in merito ai benefici della certificazione? L’area dei benefici è oggetto di uno studio approfondito da parte della Commissione europea e dell’Agenzia, in quanto in continua evoluzione non solo per recepire gli accordi di mutuo riconoscimento dei programmi di certificazione in atto con i Paesi Terzi (Cina, Giappone, Stati Uniti), ma per definire al meglio il cosiddetto “Pacchetto benefici” in maniera tangibile. Allo scopo, l’Agenzia ha già messo a disposizione sul sito alcune circostanziate informazioni circa l’effettiva erogazione dei benefici agli operatori certificati, per altro contenuti negli orientamenti comunitari e rilasciati dall’Agenzia tramite specifiche riduzioni di controllo predisposte con l’ausilio di profili di rischio a seguito dell’ottenimento della certificazione. Chiarisco che tali riduzioni sono da tempo
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PROGETTO DOGANA FACILE | Certificazione Aeo garantite e che gli Uffici delle dogane sono attrezzati per garantire la corretta fruizione dei benefici nel rispetto della normativa vigente. Inoltre, si sta lavorando per un riconoscimento della certificazione anche nei settori amministrativi (come il settore dell’aviazione civile per i c.d. “Agente regolamentato” e “Mittente conosciuto”, della pesca, del dual use) che, sicuramente, incrementeranno l’appetibilità della certificazione doganale, che pian piano sarà riconosciuta anche da altri Organi ed Enti. È di recentissima pubblicazione da parte della Dg Taxud dell’Ue la notizia della firma dell’Accordo di mutuo riconoscimento tra Ue e Cina per i rispettivi “trusted traders”. L’Ue ha già in essere Accordi di riconoscimento reciproco con Stati Uniti, Giappone, Norvegia e Svizzera, ma soltanto alcuni risultano operativi. La firma dell’accordo con la Cina è recentissima e, peraltro, le modalità applicative verranno definite prossimamente. Secondo le comunicazioni della Commissione europea, l’accordo con la Cina dovrebbe essere applicabile dal gennaio 2015. Si, perché ogni Accordo prevede modalità tecniche specifiche per permettere il riconoscimento degli Aeo nelle operazioni doganali. Gli accordi che riguardano esclusivamente facilitazioni in maniera di controlli “sicurezza” si applicano all’atto
dello sdoganamento in entrata o in uscita dalla Ue/Paese terzo. I codici attribuiti agli Aeo (Eori, Jp, Us) consentono ai sistemi automatizzati di analisi dei rischi di riconoscere gli Aeos o Aeof al momento della presentazione delle Ens, Exs o dichiarazioni doganali con i dati sicurezza. Più approfondite informazioni sull’operatività degli Accordi di Mutuo Riconoscimento, i cosiddetti Mra, potranno essere fornite a seguito dell’entrata in vigore il 1 dicembre 2014 del Reg (UE) 174/2014, che reca modifica delle attuali Dac per quanto riguarda gli accordi di riconoscimento reciproco degli Aeo. I benefici chiaramente sono connessi alle misure di sicurezza e se ne potranno avvantaggiare i possessori dei certificati Aeos/Aeof, soprattutto nella fase dell’esportazione dei prodotti italiani verso quei Paesi Terzi con i quali la Ue ha sottoscritto accordi in materia e quelli futuri che formalizzerà. □
La Wco Global Aeo Conference. Al centro nella foto il Vice Segretario Generale della Wco Sergio Mujica l’industria meccanica 692 | 40
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INTERNAZIONALIZZAZIONE | Russia
Una rinascita russa? la meccanica è pronta L’
Il parlamentare della Duma Vladimir Gutenev coordina l’ammodernamento dell’industria russa. A maggio ha incontrato le aziende Anima l’industria meccanica 692 | 42
ipotesi di una nuova Russia capace di esprimere una rinnovata egemonia economica euroasiatica è sempre più concreto, a partire da una facilitazione doganale che sta di fatto costituendo una super-federazione tra Russia, Bielorussia e Kazakistan. Anche alla luce di questi cambiamenti si aprono interessanti scenari per la meccanica italiana, che può emergere dal soffocante mercato interno per rivolgersi a un’area in rapida reindustrializzazione. Anima e gli imprenditori della meccanica stanno infatti prestando grande attenzione allo sviluppo economico della Federazione Russa, ben integrato nel mercato globale e considerato una
Foto © Redazione - www.industriameccanica.it
zona estremamente dinamica per competitività, investimenti e consumo. Un incontro tra gli imprenditori italiani e i protagonisti dello sviluppo russo è avvenuto il 30 maggio scorso in sede Anima a Milano, ospite Vladimir Gutenev, importante membro del Parlamento russo che ha il compito di coordinare l’attività di reindustrializzazione della federazione russa.«Fra i nostri due Stati abbiamo già avuto buone esperienze di cooperazione industriale in passato» ha spiegato Gutenev a margine dell’incontro, «ed è proprio questo livello di confidenza sia in ambito commerciale, sia riguardo ad aspetti politici sia industriali, a darci davvero la possibilità di guardare al futuro
INTERNAZIONALIZZAZIONE | Russia
Italy will help the refurbishment of Russian mechanical systems The project of a new Russia capable of leading to a new Eurasian economic hegemony is increasingly concrete, through a facilitation of customs that is constituting in a super-federation between Russia, Belarus and Kazakhstan. Also in the light of these changes, interesting scenarios are opening for Italian mechanics, which can emerge from the suffocating internal market and direct itself at an area with rapid re-industrialisation. Anima and the entrepreneurs of mechanical systems are in fact paying great attention to the economic development of the Russian Federation, well integrated in the global market and considered an area that is extremely dynamic for competitiveness, investment and consumption. A meeting between Italian entrepreneurs and the protagonists of Russian development took place on 30 May this year at the Anima headquarters in Milan, with guest Vladimir Gutenev, important member of the Russian Parliament, who has the task of coordinating the activities of re-industrialisation of the Russian Federation. “Between our two countries we have already had good experiences of industrial cooperation in the past,” Gutenev explained in the sphere of the meeting, “and this level of confidence in the commercial sphere, both with regard to political and industrial aspects, really gives us an opportunity to look ahead to the future with confidence.” The Russian Federation is planning to invest around 100 billion dollars in this project over the next 10 years. “We see the possibility of increasing our economic relations up to 4 or 5%, and this scenario could increase further if we continue to cultivate the cooperation between our two countri-
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es.” Gutenev concluded, “Our relationship is already a reality, we are sure the point of contact between the mechanical systems represented by Anima and the Russian industrial union will have major positive effects on both countries.” And the numbers confirm this vision: the Russian Federation is already the fourth market for the export of the Anima companies, having a market share that reached one billion and 251 million euros in 2013, with an increase of 22% compared to 2012. A good portion of exports originate in the field of machinery and equipment for the production of energy and for the petrochemical industry, which alone, increased by 73.8% from 2012, is worth 425 million and 272 thousand euros, and from the plants, machinery and equipment for the construction industry sector, that recorded in 2013 412 million and 799 thousand euros, in continuity with 2012. There is a large market also for pressure equipment and technology for food, both exceeding 150 million euros. Over 100 million euros in exports for 2013 for heating systems, gas turbines, valves and fittings, systems and machines for handling and lifting. It is an export that confirms significant sums (between 50 and 100 million) for the sector of plants, pumps, locks and equipment for safety. “More than 25% of all the mechanics is exported to Russia,” explains the President of Anima, Sandro Bonomi, “in Anima we have technologies and great technical knowledge, we can do much for an industry that is experiencing enormous modernising, starting with the machine tool industry. There are many opportunities and we will develop this focus from now on and for the next few years.” □
INTERNAZIONALIZZAZIONE | Russia fiduciosi». La Federazione russa, del resto, ha in programma investimenti nell’ordine dei 100 miliardi di dollari in questo progetto nei prossimi 10 anni. «Vediamo concretamente la possibilità di aumentare anche del 4 o 5% le nostre relazioni economiche, e questo scenario potrà crescere ulteriormente se continueremo a coltivare la cooperazione fra i nostri due Paesi». Ha concluso Gutenev, «Questa nostra relazione è già realtà, ne siamo certi, il punto di contatto fra la meccanica rappresentata da Anima e l’Unione Industriale Russa avrà grandi effetti positivi su entrambi i Paesi». E i numeri danno ragione a questa visione: la Federazione russa è già oggi il quarto mercato per l’export delle aziende Anima, con una quota che raggiunge nel 2013 oltre un miliardo e 250 milioni di euro, con
un incremento del 22% rispetto al 2012. Una buona fetta di esportazione proviene dal settore delle macchine ed attrezzature per la produzione di energia e per l’industria petrolchimica, che da sole, aumentate del 73,8% dal 2012, valgono oltre 425 milioni di euro, e dal settore impianti, macchinari ed equipaggiamenti per l’edilizia, che registrano nel 2013 413 milioni di euro, in continuità con il 2012. Grande mercato anche per apparecchiature in pressione e tecnologia per il food, entrambi superano la quota 150 milioni di euro. Superiori ai 100 milioni le esportazioni per il 2013 di sistemi di riscaldamento, turbine a gas, valvole e raccordi, sistemi e macchine per movimentazione e sollevamento. Un export che conferma cifre importanti (fra i 50 e i 100 milioni) anche per il settore dell’impiantistica, delle
Intesa fra il Parlamentare della Duma Gutenev e il Presidente di Anima Sandro Bonomi l’industria meccanica 692 | 44
pompe, serrature e equipaggiamenti per la sicurezza. «I buoni rapporti con la Russia sono solidi e in continua crescita» spiega il Presidente di Anima Sandro Bonomi, «Anche grazie ai numerosi progetti e iniziative che hanno visto Anima e la Federazione Russa lavorare in sinergia: a partire dal rapporto privilegiato con la regione di Krasnodar, a metà degli anni 2000, all’accordo di programma stilato nel 2009 con l’Unione Meccanica Russa, fino al recente progetto di scambio con la regione Siberiana del 2012/2013». Conclude Bonomi: «In Anima abbiamo tecnologie e grande conoscenza tecnica, possiamo fare molto per un industria che sta vivendo un enorme riammodernamento. Le opportunità non mancano dunque, svilupperemo questo focus fin d’ora per i prossimi anni». □ c.f.
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FOCUS | Sicurezza nel Mercato
flash interna AUSTRALIA - Stato del Victoria investirà 19 mld di euro in infrastrutture Il bilancio programmatico per il prossimo quadriennio dello Stato del Victoria prevede investimenti per l’ammodernamento infrastrutturale ed urbano pari a oltre 27 miliardi di dollari australiani (circa diciannove miliardi di Euro). I principali investimenti messi in cantiere sono il Melbourne Rail Link (estensione della rete metropolitana) per un costo totale tra gli 8 e gli 11 miliardi. Nel bilancio vengono poi impegnati oltre tre miliardi per la realizzazione della sezione occidentale dell’East West Link, snodo stradale di dodici chilometri per la cui realizzazione si è prequalificato anche un consorzio di cui fa parte l’italiana Ghella (fonte Newsletter DEI/Sole 24 Ore).
KAZAKISTAN - Eni sigla accordo con KazMunayGas In concomitanza con la visita del presidente del Consiglio Renzi in Kazakistan, Eni e KazMunayGas hanno firmato un accordo in base al quale avranno ciascuno il 50% dei diritti di esplorazione e produzione per un’area di esplorazione off-shore nella zona settentrionale del Mar Caspio. Il blocco verrà gestito da una joint operating company. Inoltre, prevede la costruzione di un cantiere navale a Kuryk, sulla costa del Mar Caspio, nella regione di Mangystau, gestito da una società formata da Eni e Kmg. In Kazakistan, Eni è co-operatore del giacimento di Karachaganak e equity partner in varie zone settentrionali del Mar Caspio, tra cui il giacimento gigante di Kashagan”. ALGERIA - Aggiornamento piano autostradale (2014-2020) Il Ministero algerino dei Lavori Pubblici ha annunciato importanti progetti autostradali da lanciare nel corso del 2014, a completamento del piano quinquennale 20102014, e dato prime indicazioni sul contenuto del Piano
2015-2020. Nel settore autostradale, saranno messe in cantiere la quarta rocade (bretella) di Algeri (da Khemis Meliana a Bordj Bou Arreridj per 260 km) e le penetranti fra i porti di Orano, Mostaganem, Skikda, Tene’s (Chlef) e Ghazaouet (Tlemcen) e l’autostrada Est Ovest. Saranno presto lanciati anche i lavori per l’autostrada degli Hauts Plateaux, che attraverserà il Paese dal confine con la Tunisia a quello col Marocco (circa 150 km più a sud dell’autostrada Est-Ovest) e che dovrebbe imprimere un forte impulso allo sviluppo della zona, alleggerendo la pressione demografica sulla fascia costiera. Il Ministero dei Lavori pubblici ha anche dato alcune anticipazioni sul piano quinquennale 2015-2020, che prevede la costruzione di 1600 km di nuove autostrade, portando la rete algerina a una lunghezza totale di 5500 km (fonte Newsletter DEI/Sole 24 Ore)
MAROCCO - Collettiva italiana a Pollutec Marocco - Casablanca 15-18 ottobre 2014 A Pollutec Marocco 2014 l’Ice sarà nuovamente presente con una collettiva italiana. La merceologia della fiera è ampia e spazia dal settore dell’acqua (analisi misura e controllo gestione acque reflue, desalinizzazione, distribuzione e trattamento dell’acqua), all’aria (controllo della qualità dell’aria, trattamento dei gas inquinanti), ai rifiuti/riciclaggio (raccolta e trattamento dei rifiuti, recupero e valorizzazione dei rifiuti, trasporto logistica e stoccaggio rifiuti), all’energia (produzione e fornitura di energia, efficienza energetica, energie rinnovabili e bioenergie, lotta contro il gas a effetto serra), ai siti e suolo (diagnostica, ingegneria e studi, prevenzione e protezione degli ambienti naturali), allo sviluppo sostenibile: eco-concezione e tecnologie pulite, gestione ambientale, messa in opera dello sviluppo sostenibile. Ai partecipanti alla collettiva verrà richiesto un contributo forfettario di circa 1.600,00 Euro + IVA (da confermare).
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FOCUS | Sicurezza nel Mercato
zionalizzazione ANGOLA - Governo presenta Piano Infrastrutture Il Governo messicano ha presentato il Programma Nazionale Infrastrutture (Pni) 2014-2018, diretto a sviluppare progetti infrastrutturali in sei settori strategici: energia, edilizia residenziale, comunicazioni e trasporti, reti idriche, turismo, salute. Il Pni potrà stimolare un volume totale di investimenti pari a 7.700 miliardi di pesos (circa 590 miliardi di Usd) per la realizzazione di 743 progetti, per il 60% finanziati con fondi pubblici. La maggior parte delle risorse previste dal Pni sarà destinata al comparto energetico (50,3%), seguito dall’edilizia residenziale (24%), dalle comunicazioni e trasporti (17%), dal settore idrico (5,4%), dal turismo (2,3%) e dalla salute (0,9%). (fonte Newsletter DEI/Sole 24 Ore)
RUSSIA - Nuova commessa a Saipem per South Stream Il consorzio ‘South Stream Transport’ (joint-venture di cui sono partner Gazprom al 50%, Eni al 20%, la francese EdF al 15% e la tedesca Basf-Wintershall al 15%) ha annunciato di aver assegnato alla Saipem una commessa di 400 milioni di euro per la fornitura dei lavori di ingegneria e di sostegno tecnico per la costruzione della seconda linea del gasdotto sottomarino South Stream che attraverserà il Mar Nero dalla Russia alla Bulgaria. La commessa segue di poche settimane quella aggiudicata alla Società del Gruppo Eni il 14 marzo 2014 per la costruzione della prima linea della condotta, per un valore totale di circa 2 miliardi di euro (fonte: newsletter Dei/Sole 24 Ore)
ARGENTINA – importante investimento nella rete dei gasdotti Parte la realizzazione della seconda tratta del Gasdotto del Nordest Argentino (Gnea) per una lunghezza di 303 chilometri, progettato con condotte da 24 pollici di diametro. Lo costruirà l’unione temporanea di Techint e Panedile Argentina. La tratta in costruzione si collegherà con il gasdotto Juana Azurduy che giá trasporta gas naturale proveniente dalla Bolivia. La rete di distribuzione allargata misura un totale di 4.131 chilometri e permetterà la fornitura di gas naturale a più di 3,4 milioni di persone di 165 località delle province di Salta, Formosa, Chaco, Santa Fe, Corrientes e Misiones. Il costo della tratta in costruzione sarà di circa di 1,13 miliardi di Usd, secondo la proposta approvata dalla Enarsa, l´azienda pubblica argentina che si occupa di idrocarburi, gas naturale ed energia elettrica (Ice Buenos Aires)
GIAPPONE - Positivo trend dell’export italiano nel settore della Meccanica Secondo un’analisi condotta da Ice Tokyo, nel comparto della meccanica strumentale l’Italia è un partner importante del Giappone. Nel 2013, l’Italia si è posizionata infatti al 10° posto fra i fornitori del paese nell’intero comparto dei macchinari, con un incremento del 26,1% rispetto al 2012 e un valore complessivo di oltre 670 milioni di euro (92,9 miliardi di yen). Il trend positivo continua ininterrottamente dal 2011. Al primo posto nella classifica dei fornitori del Giappone figura il settore delle macchine per la lavorazione delle pelli e delle calzature. Al terzo posto, dopo Germania e Cina, il comparto delle macchine per imballaggio e confezionamento.Bene anche macchine per fonderia, le macchine per movimentazione, le macchine per la produzione della carta, le apparecchiature per riscaldamento e refrigerazione.
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RUBRICA | Expo 2015
PADIGLIONE ITALIA Firmato l’accordo con Confindustria
L’industria italiana contribuirà a sviluppare il tema di Expo grazie a una serie di iniziative, come la Mostra curata dal Museo della Scienza e della Tecnica
G
iorgio Squinzi, presidente di Confindustria, e Diana Bracco, presidente Expo 2015 e Commissario per il Padiglione Italia, hanno appena firmato un accordo di collaborazione per la partecipazione di Confindustria all’Expo 2015. Confindustria diventa così partner istituzionale di Padiglione Italia: potrà contribuire a sviluppare il tema dell’Expo “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” realizzando una serie di iniziative all’interno di Padiglione Italia, promuovendo produzioni e tecnologie dell’industria italiana, collaborando al progetto educativoculturale sull’alimentazione sostenibile e allestendo una mostra permanente “Il Cibo dei desideri”, che sarà una delle principali attrazioni di Padiglione Italia nei sei mesi espositivi. «Abbiamo creduto nell’Expo fin dall’inizio quale primo grande l’industria meccanica 692 | 48
evento che può contribuire alla ripartenza del Paese. È un’occasione imperdibile per promuovere l’Italia e il Made in Italy nel mondo, una grande sfida che sosterremo con tutte le nostre forze. Tra 316 giorni apriranno i cancelli. Quel che vedranno i visitatori non sarà solo una grande mostra tematica: sarà l’Italia che vuole farcela. Con Expo l’industria italiana farà venire appetito al mondo». Così Giorgio Squinzi, presidente Confindustria. «L’Expo può e deve diventare un progetto che aiuti il Paese a ritrovare speranza e unità, mostrando al mondo che l’Italia si sa rinnovare e rigenerare. Per questo lo slogan che abbiamo voluto abbinare al logo del nostro Padiglione è “Orgoglio Italia”» ha affermato Diana Bracco, presidente Expo 2015 e Commissario per il Padiglione Italia, che ha poi aggiunto: «Il fatto che
Confindustria abbia deciso di tenere la sua Assemblea Generale del 2015 proprio a Milano durante l’Expo ha una straordinaria valenza simbolica. La partnership con Confindustria è poi particolarmente importante anche perché permetterà di mostrare al mondo un’Italia all’avanguardia, capace di costruire il futuro puntando su ricerca e innovazione». L’esposizione sarà curata dal Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano (Must) secondo le linee guida di Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia, e si estenderà su due piani per una superficie di 900 metri quadrati. L’allestimento sarà progettato per attirare in modo creativo, ma rigorosamente puntuale, i visitatori di tutto il mondo con un percorso tecnologico altamente emozionale che farà vivere la complessità dell’intera filiera agroalimentare: dal seme nel campo al prodotto nel piatto. Per presentare la cultura della sostenibilità alimentare e il contributo della tecnologia industriale italiana
La meccanica di Anima presente a Expo Milano 2015 Anima, tra i partner del Progetto di Padiglione Italia, ha confermato la sua adesione al progetto della mostra sull’alimentazione all’interno di Padiglione Italia promossa e sostenuta da Confindustria e realizzata dal Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci. «Perché la manifattura possa riprendere vigore non possiamo riservarci il lusso del discredito o dello scetticismo così dilaganti nel nostro Bel Paese» ha detto il Presidente di Anima Sandro Bonomi alla firma dell’accordo Padiglione Italia-Confindustria, «Tanti brand forti e uniti assieme hanno una incalcolabile valenza e potenza comunicativa».
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alla food safety e alla food security il Must si avvarrà della collaborazione di un Comitato Scientifico di esperti, professori universitari e rappresentanti delle Associazioni partner che, insieme a Confindustria, sosterranno l’iniziativa. Ad oggi se ne contano 9: Federalimentare, Federchimica, Assolombarda, Acimit (Associazione Costruttori Italiani di Macchinari per l’Industria Tessile), Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), Anima (Federazione Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia e affine), Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi), Assocomaplast (Associazione Nazionale Costruttori macchine e Stampi per materie plastiche e gomma) e Ucimu (Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari). In coerenza con il concept “Vivaio” scelto da Padiglione Italia Confindustria ha deciso di declinare l’edizione di quest’anno del progetto “Confindustria per i Giovani” in chiave Expo, selezionando 50 migliori neolaureati per stage presso le Associazioni del Sistema e Padiglione Italia. Un’iniziativa che contribuirà ad aiutare i talenti a “germogliare” nel campo del lavoro. Dal prossimo anno nel sito dell’Esposizione Confindustria organizzerà anche alcuni eventi. Il primo sarà l’Assemblea Generale, che dopo oltre 60 anni si sposterà dalla storica location di Roma a Expo. Confindustria e le sue Associazioni contribuiranno alle iniziative di Padiglione Italia dedicate alle start up e all’innovazione e collaboreranno all’organizzazione di incontri bilaterali internazionali (B2B) per promuovere affari con le delegazioni straniere che saranno ospitate. Confindustria sarà attiva per tutto il Sistema offrendo assistenza e supporto alle oltre 147 mila imprese associate. □
Expo Milano 2015
RUBRICA | Expo 2015
RUBRICA | Expo 2015
Expo, meccanica dietro le quinte Il Made in Italy è soprattutto un Italian Working Style, applicato a ogni cosa che facciamo “Nutrire il pianeta. Energie per la vita”: non è soltanto il claim del più grande evento mondiale in programma in Italia, è anche la sintesi di come la tecnologia, anche meccanica, riesca a valorizzare questi settori della nostra industria. E proprio in virtù di questa perfetta identificazione con il messaggio di Expo Milano 2015 la Federazione Anima ha aderito con entusiasmo al progetto Confindustria all’interno di Padiglione Italia.
gie alimentari e articoli casalinghi, rispondendo così al focus Feeding the planet. Ma ancor più è coinvolta nella seconda parte del claim, Energy for life, nel quale si rispecchiano le tecnologie legate all’efficienza energetica, all’impiantistica, alla componentistica, alle soluzioni studiate per la safety, alle specificità delle costruzioni in grado di rispondere alle stringenti esigenze del settore alimentare, in Italia così come nel mondo.
Anima racconta ad Expo 2015 come le eccellenze dell’industria meccanica supportano il settore alimentare così come, con le declinazioni adeguate, riescono a valorizzare anche tanti altri importanti settori: dalla chimica alla farmaceutica, dalla cosmetica alle calzature, dalla moda al design, dall’automotive all’alimentare appunto. Dietro a tutte queste produzioni troviamo tanta meccanica di Anima e tanta passione per fare bene, fare bello e fare efficiente. La meccanica aiuta a Fare, a realizzare i nostri sogni rendendoli concreti, certi, solidi e ripetibili ed e’ proprio per raccontare questa storia che Anima ha deciso di essere parte attiva della mostra che Confindustria all’interno di Padiglione Italia. Vi aspettiamo per aiutarci a raccontarla. Segnalateci le vostre case history su Fb Federazione/Anima e su Twitter @Fed_Anima e @Ind_Meccanica. Da un lato Anima, in particolare attraverso le sue associazioni Assofoodtec e Fiac, rappresenta infatti le aziende che producono tecnolo-
La storia dei grandi nomi dell’industria alimentare italiana rappresenta una immensa case history di successo per le nostre tecnologie, l’industria meccanica 692 | 50
in particolare legate alla meccanica. Con Expo 2015 abbiamo la possibilità di insegnare al mondo qual è la strada maestra per trasformare una “felice intuizione artigianale” in un’industria alimentare competitiva ma sempre rispettosa dell’uomo e dell’ambiente. Questo passaggio diventa di fondamentale importanza quando si vogliono legare alla produzione su larga scala valori come la qualità del prodotto, la sicurezza igienica dei materiali a contatto con acqua e alimenti, l’efficienza del processo, il minimo impatto ambientale e la miglior sostenibilità economica. Tutto questo la filiera italiana del food lo ha sintetizzato nell’esperienza, nell’amore e nella conoscenza delle materie prime utilizzate, attraverso la loro coltivazione, raccolta, trasformazione, preparazione e distribuzione per far arrivare al consumatore finale il miglior prodotto possibile, dal punto di vista della presenza di elementi nutritivi specifici, della qualità organolettica, della possibilità di utilizzo in preparazioni alimentari e naturalmente preservando la palatabilità, i profumi, il gusto del prodotto stesso. □ a.d.
FOCUS | Sicurezza nel Mercato
Prossimo appuntamento, Padova 27 novembre
Antincendio successo per il Sicurtech di Roma Dopo Napoli e Firenze la terza tappa del Sicurtech Village, la manifestazione della sicurezza voluta da Uman – Associazione Nazionale Aziende Sicurezza e Antincendio – in collaborazione con Aias – Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza – è stata ospite a Roma della prestigiosa sede dell’Auditorium della Tecnica di Confindustria. I numeri della giornata – oltre 500 professionisti intervenuti – parlano chiaro e testimoniano come la formula proposta sia quella giusta. «Sicurtech Village, partito da Napoli, ha ricevuto fin da subito attestazioni di riconoscimento e fiducia da parte degli operatori e dalle Istituzioni, prima su tutte la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica conferita dal Pre-
sidente Giorgio Napolitano» spiega Gianmario Malnati, Presidente di Uman, «I numeri della tappa fiorentina e della tappa romana sono una conferma dell’impegno profuso da tutti coloro che hanno creduto nel progetto, dagli organizzatori ai partner. La fame di informazioni è tanta così come la voglia dei professionisti dell’intera filiera dell’antincendio di trovarsi e discutere del rinnovamento che la loro figura sta vivendo in questo momento. Ad ogni tappa che facciamo troviamo una sempre più grande voglia di partecipazione e di confronto: già questo può essere una prima fonte di soddisfazione per noi tutti. Ma per come siamo, fermarsi non è possibile: la nostra attenzione è infatti già rivolta a Padova, dove a novembre ci ritroveremo con la 51 | LUGLIO AGOSTO 2014
quarta tappa del tour». Il convegno si è aperto sul tema della normativa vigente e il ruolo del professionista antincendio e più nel dettaglio sul nuovo progetto di semplificazione per le norme antincendio. La giornata è proseguita con l’approfondimento di alcune tematiche che già dalla mattina hanno suscitato interesse nella platea come, ad esempio, il ruolo dell’asseveratore o l’analisi dei rischio incendio per le aziende ed i professionisti. Citando una famosa scrittrice “un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”: con la tappa di Roma il Sicurtech Village è una realtà di primo piano e non più solo una scommessa. □ f.c.
Foto © Giovanni Alfieri - www.giovannialfieri.com
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Anasta
Saldatura e taglio, produzione giù, ma tiene l’occupazione Assemblea dei Soci Anasta presenta i dati del settore
I
l settore italiano della “Saldatura, taglio e tecniche affini” ha chiuso l’anno 2013 con una diminuzione del valore della produzione del 3,4%. Le previsioni per il 2014 sono di un’ulteriore diminuzione (-1%). Anche le esportazioni nel 2013 sono leggermente diminuite (-0,7%), ma si prevede un recupero nel corso del 2014 (+1,5%). Nello scorso anno alcuni tradizionali settori di sbocco (come le costruzioni, la meccanica, il navale e l’automotive) hanno attraversato una fase negativa ma si prevede una leggera ripresa nel 2014. L’occupazione è rimasta stabile e si prevede resterà stabile anche nel corso del 2014. Sono questi in sintesi dati presentati nel corso dell’Assemblea dei soci di Anasta (Associazione Nazionale Aziende Saldatura Taglio e Tecniche Affini), tenuta il 6 giugno scorso a Milano presso la sede di Anima, a cui Anasta è federata dal 1° gennaio 2012. Anasta rappresenta oggi una quarantina di aziende, che contribuiscono al 70% circa del mercato nazionale del settore, con punte più elevate all’interno dei cinque specifici Gruppi Professionali. L’Assemblea è stata aperta dal Presidente, Luigi Frasson, che ha riportato i dati di mercato del 2013 raccolti in campo nazionale ed europeo. Quindi, ha illustrato le attività svolte dall’associazione in campo tecnico e normativo, sottolineando in particolare il legame sempre più stretto e produttivo instaurato da Anasta con EWA (European Welding Association) e con l’Istituto Italiano della Saldatura. l’industria meccanica 692 | 52
1° Gruppo Professionale: “Apparecchi per la saldatura e taglio ossigas manuale” Presidente: Alberto Pezzoni Anche il 2013 ha registrato in questo comparto un andamento del mercato nazionale in calo del 3,36%. Tra le principali cause del calo vi sono: la riduzione generale dei consumi, la riduzione degli stock di magazzino da parte della rete distributiva, la sostituzione dei riduttori di pressione con le valvole riduttrici. Per il 2014 si prevede un piccolo miglioramento. Le principali attività di questo Gruppo sono volte a promuovere il corretto uso delle apparecchiature e a sensibilizzare il mercato a una oculata manutenzione e sostituzione delle apparecchiature a rischio.
IL SETTORE PROTAGONISTA | Anima / Anasta 2° Gruppo Professionale: “Materiali arco e resistenza” Presidente: Andrea Barocco Nel 2013 le vendite in questo comparto hanno registrato un calo del 2,8% rispetto al 2012. L’analisi deve essere fatta separando i risultati delle saldatrici arco da quella delle macchine a resistenza, sempre per applicazione manuale. Le prime sono arrivate ai livelli minimi degli ultimi dieci anni, mentre le seconde si mantengono ai livelli mediamente costanti nel lungo periodo, con variazioni non significative. La produzione nazionale del materiale arco per applicazione manuale e semiautomatica è la prima in Europa e l’export rappresenta il 66% del totale fatturato. Il risultato negativo delle vendite sul mercato nazionale (-3,3%) si ripartisce in modo analogo per i vari procedimenti di saldatura. Solo una decisa ripresa del mercato domestico e una rinnovata competitività del “sistema Paese” potrà rilanciare il nostro settore. 3° Gruppo Professionale: “Prodotti consumabili” Presidente: Claudio De Giorgi Dagli anni 2007-2008 le vendite dei prodotti consumabili per saldatura sono diminuiti del 30% e le previsioni non sono positive perché è mancato il recupero previsto per fine 2013. I settori delle costruzioni, automotive, elettrodomestici non danno segnali di ripresa, salvo un’intensificazione delle offerte per nuovi progetti nella cantieristica e nelle infrastrutture. Solo i settori del filo animato e dei flussi hanno registrato incrementi sia in quantità che in fatturato, ma ciò non è stato sufficiente ad invertire la tendenza generale. Intensa l’attività del Gruppo in campo normativo, con particolare attenzione alle normative EN 13479 (riguardante i prodotti da costruzione) e la EN 1090-2 (riguardante le strutture in acciaio).
produzione esportazione
1.015
685
980
consuntivo 2012
680
970
consuntivo 2013
690
previsioni 2014
Produzione ed esportazione (mln euro) del settore “Saldatura taglio e tecniche affini” dal 2012 al 2014 (previsioni)
900 800 700 600 500
gruppo 1 gruppo 2
400
gruppo 3 gruppo 4
300
gruppo 5 totale
200 100 0
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
Andamento delle vendite in Italia dal 2006 al 2013 per i 5 Gruppi Professionali di Anasta (valori in milioni di euro)
4° Gruppo Professionale: “Automazione di saldatura” Presidente: Leonardo Leani L’andamento di questo comparto nel 2013 si è confermato sostanzialmente stabile e lontano dai numeri antecedenti la crisi. Le variazioni degli impianti automatici non robotizzati per la saldatura ad arco e quelli robotizzati hanno registrato variazioni minimali rispetto al 2012. La sensazione dei costruttori rilevata a gennaio di quest’anno rimane positiva. Molti fattori impattano sulla automazione, non ultimi, l’accesso al credito e la fiducia nell’investimento. 53 | LUGLIO AGOSTO 2014
5° Gruppo Professionale: “Automazione di taglio” Presidente: Giuseppe Sala È continuato nel 2013 il trend negativo per le vendite del comparto (-4,39% rispetto al 2012). Le vendite 2013 (96 milioni di euro) si posizionano sotto ai valori delle vendite del 2009 (102 milioni di euro), primo anno di sofferenza dopo il boom del 2008. L’impatto più significativo è dovuto alla situazione vendite delle macchine da taglio termico, che da sole registrano nel 2013 un decremento del 42,9% di fatturato. Per i prossimi mesi prospettive di sostanziale stabilità o di leggero calo. □ g.b.
ECONOMIA | Servizi all’imprenditore
Credito e Impresa
a cura di Progetto Cheking bank
La complessità delle dinamiche e dei meccanismi che sorgono all’interno del mondo del credito richiede competenze mirate e un aggiornamento La crisi economica ha condotto le imprese verso una maggiore attenzione nella ricerca non solo di un’ottimizzazione dei costi nella area produttiva, ma anche di crescenti criteri di efficienza nella gestione finanziaria. In particolare, anche a causa dell’alto livello di indebitamento che caratterizza molte imprese italiane, è sempre più frequente il focus sulle condizioni e modalità con cui si è svolto il rapporto con le banche. Grazie anche a una giurisprudenza spesso favorevole, le imprese hanno iniziato a effettuare controlli più articolati per verificare se nel corso del tempo vi siano state nei propri finanziamenti anomalie contrattuali quali anatocismo, usura, addebiti di spese non concordate e così via. Non meno rilevante, poi, sono le problematiche inerenti le segnalazioni non solo alla centrale rischi della Banca d’Italia, ma anche alle diverse centrali rischi private alle quali le banche ricorrono per la iden-
costante.
tificazione del merito creditizio dei propri clienti. In altre parole il rapporto fra la clientela e le banche, oggi, è diventato complesso e articolato, e richiede competenze che non sempre sono all’interno delle imprese. Questo contesto è diventato terreno fertile per il sorgere di controversie fra i clienti e le banche. Solo nel tribunale di Milano negli ultimi anni si è registrato un incremento di oltre il 60% dei contenziosi bancari e il legislatore, consapevole del fenomeno, ha obbligato a effettuare il tentativo di mediazione civile anche su questi temi nell’aspetta-
tiva di una riduzione delle cause in questo ambito. Le strategie da porre in essere sono differenti per ogni singola realtà, ma in linea generale si possono sviluppare in fase di avvio del rapporto, creando una corretta impostazione del dialogo nell’avvio del rapporto con l’istituto di credito attraverso la predisposizione di una documentazione idonea a consentire in via di istruttoria una valutazione del rating coerente con le caratteristiche della operazione proposta e dell’impresa; oppure durante il rapporto, effettuando un costante controllo al fine di verificare che addebiti e ac-
+60% di contenziosi bancari nel tribunale di Milano: ecco quali strategie mettere in campo l’industria meccanica 692 | 54
ECONOMIA | Servizi all’imprenditore crediti corrispondano agli accordi, e intervenire in modo tempestivo ove si registrino anomalie; o a posteriori: ove tali verifiche non siano state effettuate, procedendo a una tutela dei propri diritti nell’ipotesi in cui si rilevino anatocismo, superamento del tasso soglia in tema di usura o presenza di altre anomalie. Ognuno di questi momenti presentano delle criticità che devono essere affrontate e valutate. Nella fase di avvio, per esempio, è importante conoscere quelle che sono le caratteristiche del sistema di valutazione delle banche che, pare opportuno sottolineare, sono differenti da un istituto all’altro. Esistono ormai, infatti, degli automatismi che sfuggono al controllo dell’interlocutore e che condizionano la decisione di concedere o meno il finanziamento richiesto. I dati inerenti a un soggetto che richiede un finanziamento vengono immessi in automatico in un sistema di ponderazioni il cui risultato è un indice, il rating, che misura il suo merito creditizio. Questi sistemi di ponderazione variano da istituto a istituto ed è per questo che sul mercato un’operazione può essere rifiutata da un istituto di credito e accettata da un altro. Inoltre avviene di frequente che durante il rapporto, soprattutto se è di lunga durata, possano essere applicate condizioni non concordate o addebitate spese non dovute. È di certo nell’esperienza di molti trovarsi con interessi lievitati che finiscono col costituire un costo non indifferente. Va aggiunto che possono generarsi anche disguidi come errori di valuta o bonifici non trasmessi ,ed è importante sottolineare che, ove da ciò derivi un danno, è possibile far valere i propri diritti. Attuare un controllo costante e continuativo, per chi non l’avesse già in essere, può condurre a sorprese non indifferenti.
Progetto Cheking bank La nuova partnership di ANIMA e il network di professionisti di Ge.I.S.Im supporta le imprese nella prevenzione e gestione dei conflitti con gli intermediari finanziari Il Progetto Checking bank di Anima nasce dall’esigenza attuale e crescente di ottimizzare la gestione dei conflitti e delle criticità con gli intermediari finaziari, in particolare le banche; ambito che ad oggi costituisce una delle aree di maggiore criticità per le conseguenze in termini di oneri e di solvibilità che può generare per le imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni. Nella consapevolezza di questa esigenza si è avviato il dialogo con un network di professionisti (Ge.I.S.Im. - Gestione Integrata Servizi per l’Impresa) che, su scala nazionale, affiancano imprese e privati in tutti i momenti principali che caratterizzano il rapporto con il mondo del credito. È nato così, dall’esperienza maturata sul campo, il progetto ”cheking bank”: un servizio consulenziale modulato che può facilmente adattarsi alle differenti esigenze operative. Su tutti gli strumenti di finanziamento: scoperti di conto corrente, anticipi su fattura, mutui ipotecari, leasing, derivati ecc attraverso il ricorso al Cheking bank si può: • in fase iniziale avere un supporto per predisporre nel modo più idoneo la documentazione a facilitare un dialogo corretto e trasparente con l’istituto di credito (con l’analisi del merito creditizio e la contrattazione di condizioni il più possibile favorevoli); • durante lo svolgersi del rapporto usufruire di un’attività di monitoraggio periodico per verificare l’esattezza degli oneri che vengono addebitati in relazione alla tipologia del finanziamento ed agli accordi contrattuali e l’eventuale segnalazione alla banca di anomalie per una tempestiva modifica di inesattezze rilevate; • controllare le posizioni di debito in essere per rilevare l’applicazione di anatocismo o tassi usurai; • svolgere un’attività stragiudiziale per ricercare un accordo nell’ipotesi in cui vi siano gli estremi per l’insorgere di una controversia; • offrire assistenza legale da parte di esperti nel caso in cui si decida di andare in causa contro l’istituto di credito. Servizi offerti all’imprenditore 1. Gratuito per i soci Anima: analisi preliminare della situazione globale dell’impresa nei rapporti con il sistema bancario attraverso un colloquio che identifichi le criticità e le eventuali possibili aree di intervento; 55 | LUGLIO AGOSTO 2014
ECONOMIA | Servizi all’imprenditore Tipologie di contenzioso Nel corso degli ultimi anni si è sviluppato un elevato contenzioso legato anche a un mutamento normativo e di indirizzo giurisprudenziale. Le tipologie più frequenti sono: le errate segnalazioni nelle differenti centrali rischi, la presenza di anatocismo, la presenza di usura.
Il rapporto fra clienti e banche è diventato complesso e articolato: richiede competenze non sempre presenti all’interno delle imprese
Centrale Rischi La Centrale Rischi è un servizio accentrato di informazioni sui rischi bancari che consente agli istituti di credito, attraverso la raccolta di informazioni provenienti dalle banche sui rischi dei propri clienti, di conoscere le eventuali posizioni debitorie che i clienti abbiano verso altre banche . Esistono centrali rischi “pubbliche”, con obbligo di segnalazione, e centrali rischi “private”. Per la gestione finanziaria delle imprese assumono maggiore interesse le centrali pubbliche, e cioè la Ccr gestita direttamente da Banca d’Italia e la Ccr gestita da Sia SpA (Società Interbancaria per l’Automazione). Le rilevazioni sono mensili e costituiscono un dato di assoluto rilievo nella valutazione del cliente. In merito a quest’area, nel corso del tempo, si sono evidenziati una serie di diritti che hanno condotto anche a risarcimenti in caso di errore nella segnalazione. Ne deriva che è buona prassi verificare in anticipo la correttezza della propria centrale rischi richiedendola direttamente alla Banca d’Italia. Anatocismo Con anatocismo si intende il metodo di capitalizzazione composta nel quale gli interessi, sommati con il capitale, diventano base per il calcolo degli interessi nel periodo successivo. In altre parole si calcolano gli interessi sugli interessi, ed è evidente che, in questo caso, a parità di capitale si registra una crescita del debito. l’industria meccanica 692 | 56
Dal 1 gennaio 2014 la legge di stabilità dispone che gli interessi bancari non possono produrre più interessi, stabilendo così la fine di una querelle giudiziaria e legislativa durata decine di anni. Per i finanziamenti in essere prima è molto probabile che vi si possa rilevare anatocismo, ma al fine di verificare se vi è la possibilità di veder riconosciuti i propri diritti è necessario effettuare approfondimenti molto differenti in relazione alla tipologia di strumento finanziario utilizzato. Per il calcolo dell’anatocismo è fondamentale avere a disposizione tutta la documentazione comprensiva degli estratti conto scalare, della corrispondenza inviata dalla banca e di eventuali moduli sottoscritti dal cliente. Per i conti la cui apertura risale a diversi anni fa accade di frequente che da posizione debitoria si giunga a un saldo a favore del cliente. Usura L’usura in ambito bancario è l’applicazione del costo dell’operazione superiore al tasso soglia pubblicato trimestralmente dalla banca d’Italia. Importanti sono in merito i più recenti orientamenti giurisprudenziali che indicano come costo dell’operazione (e quindi parametro di confronto) non il semplice interesse nominale, ma la somma di tutti i costi conseguenti e connessi all’operazione oltre che il tasso di mora. Nel merito va segnalato anche che vi sono due tipologie di usura: • Usura originaria, dove il superamento dei tassi soglia è riscontrabile già nelle clausole del contratto sottoscritto dal cliente; • Usura sopravvenuta, quando invece il tasso soglia è superato in relazione a una discesa dei tassi o a un incremento degli oneri addebitati al cliente.
ECONOMIA | Servizi all’imprenditore Le conseguenze sono molto diverse poiché nel primo caso si può giungere alla determinazione della nullità della clausola, con la conseguenza che devono essere restituiti tutti gli interessi corrisposti dal cliente, il quale dovrà poi procedere a pagare solo la quota capitale del finanziamento. In caso di accertamento dell’esistenza di usura sopravvenuta si potrà ottenere il riallineamento al tasso legale o, secondo alcuni orientamenti giurisprudenziali, al tasso soglia. Da quanto detto è comprensibile rilevare come il dialogo con gli istituti di credito non sia più quello di una volta che si fondava sostanzialmente su un buon rapporto con il direttore della filiale. La complessità delle dinamiche e dei meccanismi che sorgono all’interno del mondo del credito richiede, di conseguenza, competenze mirate e un aggiornamento costante. Per questo nel tempo si è sviluppata una specifica area di consulenza professionale che ha lo scopo di affiancare l’impresa (e sempre più spesso anche il privato) sia nella gestione del rapporto che nella fase di contenzioso. Basti pensare che per un’eventuale fase stragiudiziale sono a disposizione del cliente oltre sette strumenti giuridici, tutti con caratteristiche ed effetti differenti. Politiche non corrette o eccessivamente aggressive possono condurre a danni anche irreversibili, soprattutto per le aziende che versano in uno stato di difficoltà. Non appare, tuttavia, corretto, pensare al rapporto clienti-istituti di credito come una guerra che vede l’uno contrapporsi all’altro, ma piuttosto un dialogo fra due realtà che hanno un reciproco interesse allo svilupparsi di una patnership duratura nel tempo, nella doverosa tutela dei diritti di entrambi. □
2. verifica dei singoli strumenti finanziari, con analisi econometrica per evidenziare importi eventualmente indebitamente trattenuti per anatocismo, usura, o altre anomalie e riconteggio dei saldi corretti; 3. redazione perizie di parte; 4. assistenza in fase stragiudiziale e nella scelta dello percorso giuridico più idoneo alla situazione (negoziazione diretta, conciliazione, mediazione civile, ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario ecc); 5. Assistenza legale in fase di ricorso alle vie giudiziarie. Problematiche più comuni • In fase di presentazione della domanda di finanziamento, spesso non si ha una chiara visione del reale merito creditizio dell’impresa che emerge da una serie di elementi fra i quali le rilevazioni delle centrali rischi (anche dei soci e degli amministratori), la verifica dei principali indici patrimoniali e reddittuali, l’andamentale del rapporto. Ne deriva che la domanda ha esito negativo a causa di una non corretta impostazione della pratica. • Durante il rapporto accade molto di frequente che, anche a causa di automatismi, il costo del finanziamento vada oltre gli oneri inizialmente concordato. Una verifica periodica può comportare un appesantimento della gestione finanziaria e un deterioramento del rapporto con l’istituto di credito. È inoltre indispensabile una verifica periodica per eventuali errori di segnalazione nelle centrali rischi. • L’analisi dei rapporti in essere, soprattutto se di lungo periodo, evidenzia la presenza di anatocismo e usura che può condurre ad una modifica sostanziale del saldo che da debitorio, correttamente ricalcolato, spesso diventa a credito per il cliente. Queste anomalie emergono soprattutto allorquando i rapporti fra banca e impresa sono già tesi e il cliente desidera far valere i propri diritti. La materia, tuttavia, è molto complessa sotto il profilo giuridico e procedurale e richiede una attenzione particolare per le ripercussioni che vi possono essere in relazione a tutto il sistema del credito. Una consulenza evoluta non può limitarsi ad analizzare il singolo rapporto, ma deve tener conto di tutto il contesto in cui l’impresa opera. Incontro gratuito per i soci Anima L’incontro iniziale con l’azienda associata è gratuito. I nostri esperti, sulla base di quanto presentato dal cliente: • analizzano la situazione e le relative criticità; • comprendono le esigenze dell’azienda; • individuano, delineano e fanno una prima valutazione delle possibili soluzioni, opportunità e attività da approfondire. Come accedere ai servizi Per informazioni sui servizi offerti e fissare l’incontro, contattare la Dott.ssa Marcella Caradonna: checkingbank@anima.it tel. +39 02 7202 1656
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FOCUS NEWS | Macchine Termotecnica edili
I A Milano dal 10 al 12 settembre il Congresso Annuale ATI, Associazione Termotecnica Italiana
l Call for Paper per l’edizione 2014 del Congresso Annuale Ati – Associazione Termotecnica Italiana – in programma a Milano dal 10 al 12 settembre 2014, ha dato finora ottimi risultati: oltre 150 gli abstract delle memorie arrivati alla Segreteria Organizzativa alla data di scadenza ufficiale del 10 giugno. Contributi provenienti principalmente dal mondo accademico – con l’adesione dei più importanti atenei italiani – e che vanno a presentare approcci altamente innovativi al settore termotecnico, coerentemente con titolo scelto per questa edizione: «L’innovazione termotec-
nica per uno sviluppo sostenibile e competitivo». Spazio anche per le aziende, che hanno potuto inviare i propri abstract (fino al 30 giugno) per diventare relatori alla 69° edizione del Congresso. L’Ati vuole infatti dare spazio anche alle realtà imprenditoriali che stanno investendo maggiormente in Ricerca e Sviluppo, offrendo visibilità a progetti che risultano essere delle eccellenze dal punto di vista tecnico e progettuale. Ha dichiarato a tal proposito il presidente di Ati Lombardia Maurizio Brancaleoni: «Dal 1947 l’Ati opera a favore dello sviluppo della cultura tecnica, della ricerca scientifica
Accademia e industria unite per energia e ambiente
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FOCUS | Macchine edili e industriale, dell’innovazione tecnologica e dell’applicazione della normativa nei settori dell’energia e dell’ambiente. In un momento così difficile per l’economia nazionale, con la scelta di organizzare a Milano la 69° edizione del suo Congresso Annuale (presso l’Hotel Grand Visconti Palace NdR), l’Ati vuole dare il proprio contributo al potenziamento dei rapporti tra il Mondo Accademico e quello Industriale, alla diffusione della conoscenza e alla creazione di nuovo valore aggiunto per tutto il Paese». Nel corso della tre giorni, il Congresso vedrà la partecipazione di numerose personalità scientifiche di alto rilevo nazionale e internazionale e offrirà una panoramica aggiornata sulle principali novità del settore termotecnico. Il programma dell’evento, ancora in fase di definizione, prevede per il 10 settembre la conferenza stampa e la cerimonia di apertura del Con-
gresso, oltre ad una prima sessione congressuale non aperta al pubblico che prevede le riunioni del Consiglio Ati e del Cti (Comitato Termotecnico Italiano), l’Assemblea dei Professori di Fisica Tecnica e l’Assemblea dei professori di Macchine. L’11 settembre il Congresso entra nel vivo: dalle 9 alle 11 la Sessione Plenaria e la prima Conferenza Parallela sul tema: “Nuove tecnologie, ricerca e formazione per la reindustrializzazione in Italia”. Dalle 11,30 alle 13,30 si terrà invece la Conferenza parallela dedicata a “Clima ed Energia”. Nel pomeriggio sono in programma le Sessioni Tecniche parallele mentre in serata è prevista la Cena Sociale Ati, aperta anche ai non partecipanti al Congresso. Il 12 settembre, ultimo giorno del Congresso, si avvicenderanno Sessioni Tecniche parallele fino alla chiusura ufficiale della manifestazione prevista per le ore 18,30. Ben 11 i temi congressuali che ver-
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ranno approfonditi nel corso della manifestazione: Clima ed energia; Nuove tecnologie, ricerca e formazione per la reindustrializzazione in Italia; L’approvvigionamento delle fonti energetiche; Horizon 2020; Generazione dell’energia; Gli impianti in Italia; Componenti e relativi mercati; Strategia energetica nazionale: vincoli e opportunità; Il corretto utilizzo dell’energia e le richieste della popolazione; Il life cycle assesment; Trasmissione del calore e termo fluidodinamica; Energetica negli edifici e impianti, automazione e domotica; Tecnica del controllo ambientale; Sistemi energetici convenzionali e avanzati e rapporto con l’ambiente; Produzione e impiego del freddo; Energie rinnovabili, alternative e nucleari; Produzione e impiego dell’idrogeno per usi energetici; Motori a combustione interna; Turbomacchine; Oleodinamica e pneumatica; Risorse e sostenibilità. □
ANIMA | Presidenti
Intervista a Ugo Pettinaroli, Presidente Avr
Costruttori di valvole e rubinetteria,
uniti sullo scacchiere europeo Ugo Pettinaroli, amministratore delegato della F.lli Pettinaroli SpA e Ceo del Gruppo Pettinaroli, è stato eletto Presidente Avr, Associazione costruttori valvole e rubinetteria, federata ad Anima, per il biennio 2014-2016. Lo affiancheranno il Presidente Onorario Savino Rizzio (Vir Valvoindustria SpA) e il Past President Maurizio Brancaleoni (Auma Italiana Srl) assieme ai Vice Presidenti - Capi Gruppo: Costruttori Rubinetteria Sanitaria - Federico Albertoni (Va Albertoni Srl); Costruttori di Valvole in Bronzo e Ottone - Sandro Bonomi (Rubinetterie Utensilerie Bonomi Srl); Costruttori Valvole Industriali ed Attuatori - Paolo Beretta (Saint Gobain Pam Italia SpA); Costruttori di Raccordi e Componenti - Leonardo Baldrati (Eurotubi Europa SpA), il Consigliere Tesoriere: Marco Caleffi (Caleffi SpA) e i Consiglieri: Andrea Bighinzoli (Giacomini SpA); Kirit Doshi (Cesare Bonetti SpA); Rosanna Ferrero (Rubinetterie Ferrero SpA); Maurizio Huber (Huber SpA); Andrea Latorraca (Rubitor Srl); Massimo Latorraca (La Torre SpA); Giancarlo Rossi (Alfa Valvole Srl); Maurizio Rossi (Fip SpA); Alberto Roveta (Italvalv Snc).
C
ome ha vissuto la sua elezione a Presidente di Avr? È sorta in me una gratitudine per la fiducia accordatami in modo particolare verso il Past President Maurizio Brancaleoni con il quale abbiamo condiviso una bellissima esperienza lunga sei anni nel pieno della più grande crisi dal dopoguerra ad oggi, che ci hanno formati e forgiati, durante i quali l’amicizia nata tra noi è stato il faro che ci ha guidati. In questi anni ho ascoltato molto, ho capito le problematiche di tutti i nostri quattro settori. La recente nomina a Vice Presidente del Ceir, l’associazione europea dei costruttori di valvole e rubinetti, conferma la possibilità e la necessità di guardare oltre i confini nazionali perché molti dei nostri destini si giocano ormai sullo scacchiere europeo e sul palcoscenico mondiale. Sono certo che oggi non sia più possibile agire da soli ma solamente in cordata con le imprese della propria categoria. Ho promesso, con l’aiuto del nuovo direttivo, della nostra segreteria e della nostra area tecnica, nei primi 100 giorni del mio incarico da presidente Avr, un impegno concreto per una nuova sfida: rendere Avr più forte e più presente sul territorio, più visibile ed ascoltata in Europa e nel mondo. La mia missione è lavorare uniti per un’Avr più forte sul territorio, in Europa e nel mondo.
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ANIMA | Presidenti
vanguardia tra i primi posti in Europa per tutti i nostri settori, dalla rubinetteria cromata alle valvole in bronzo e ottone fino alle valvole industriali. Lo scorso 9 maggio a San Maurizio d’Opaglio, Avr ha promosso il convegno “Avr incontra l’Europa” con il supporto del Ceir in collaborazione con Ain, l’Associazione Industriali di Novara, e il Consorzio Ruvaris. Tale confronto è nato per rispondere alla crescente attenzione delle istituzioni rispetto alla riduzione dell’impatto ambientale e del consumo energetico dei prodotti attraverso l’introduzione di European Water Label, lo schema di classificazione elaborato dal Ceir per la misura del consumo di acqua dei prodotti della rubinetteria sanitaria. È in corso, infatti, uno studio di valutazione della Commissione Europea che definirà i requisiti da applicare per ridurre il consumo di acqua e di energia dei rubinetti. L’evoluzione dei provvedimenti comunitari e nazionali relativi ai materiali a contatto con acqua destinata al consumo umano è un ulteriore tema di primaria importanza sul quale avremo un confronto con l’Istituto Superiore di Sanità sull’attività in corso a livello italiano per la revisione del Dm 174/2004.
Che ruolo veste l’Europa e che incidenza ha per il vostro mercato e sul vostro lavoro quotidiano? In Europa ricopriamo una posizione di assoluta leadership e in termini anche quantitativi siamo sempre all’a-
In quale misura il vostro settore risente della contraffazione dei prodotti? Purtroppo quotidianamente rileviamo la presenza di concorrenti sleali e di nostri prodotti copiati e contraffatti. Opporsi alla contraffazione e difendere i diritti di proprietà industriale necessita l’applicazione di efficaci azioni di contrasto; quali sono o dovrebbero essere gli strumenti a disposizione delle aziende? Può bastare la determinazione di singole imprese o, anche in questo caso, servirebbero iniziative di sistema? La volontà e la determinazione di singole aziende non bastano di certo. I nostri vertici e i nostri Past President di Avr, come Maurizio Brancaleoni, e anche il nostro attuale Presidente di Anima, Sandro Bonomi, se ne sono occupati in passato e se ne stanno ancora occupando oggi. Sicuramente anche io, come neo-Presidente Avr intendo dare il mio contributo a favore di questa battaglia, legata anche al Made in, in tempi e forme da coordinare e decidere a livello del nuovo direttivo Avr.
l.a.
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ANIMA | Presidenti
Intervista a Nicola Marzaro, Presidente Assofoodtec
L’impegno per la sicurezza delle macchine,
a un passo da Expo Nicola Marzaro, Sirman SpA, è stato nominato presidente di Assofoodtec, l’Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, federata ad Anima. Nel corso della sua presidenza è affiancato dai Vice Presidenti Emilia Arosio e Claudio Maria Pollini, al quale è stata attribuita la delega speciale ai rapporti con mondo accademico e scientifico. Gli incarichi dei neoeletti si sommano a quelli attualmente ricoperti in seno alle componenti associative di riferimento in Assofoodtec: Nicola Marzaro è Presidente di Ahrca – Costruttori Attrezzature per Horeca e Presidente del Consorzio Ecoatsa, consorzio per lo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), Emilia Arosio è Presidente di Comaca – Costruttori Macchine per Lavorazione Carni, Claudio Maria Pollini è Presidente di Ucma – Costruttori Macchine per Industria Alimentare.
Q
uali sono le priorità del suo mandato e quali sfide si aprono per i prossimi due anni? Desidero innanzitutto ringraziare coloro che mi hanno votato alla presidenza di Assofoodtec, un’associazione viva, attuale e lungimirante. Assofoodtec ha costantemente opportunità da sfruttare a favore delle aziende associate, opportunità che ha sempre dimostrato di saper coglier al meglio. L’associazione lavora anche con grande impegno sui temi fondamentali delle normative tecniche il che trova grande apprezzamento da parte degli associati, tanto che il numero delle aziende socie è in continuo aumento. Negli anni siamo diventati l’interlocutore di riferimento per le istituzioni che devono interfacciarsi con il mondo del food processing. La sfida del prossimo biennio sarà proprio quella di rafforzare tale percezione, coltivando le relazioni esterne, in una logica non più di semplice attore seppure privilegiato, ma di vero e proprio leader. Come contribuisce Assofoodtec alla sicurezza delle macchine alimentari? L’assiduo contributo fornito dagli esperti settoriali Assofoodtec ha condotto alla stesura di gran parte delle norme europee relative alle macchine per l’industria
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ANIMA | Presidenti
pegno profuso dai nostri rappresentanti all’attività di normazione, sono state affidate ad Assofoodtec le “convenorship” di numerosi gruppi di lavoro. L’associazione non si limita alla sola stesura di norme tecniche, ma interagisce con i maggiori organismi nazionali e internazionali che si occupano di sicurezza ivi compresi l’ecodesign, il consumo di energia e le caratteristiche igieniche. È cosa recente infatti l’attività di collaborazione fornita a Inail, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Lavoro dalla quale è scaturita la stesura di una serie di schede tecniche quale supporto documentale per una verifica rapida dei requisiti essenziali di sicurezza sulle macchine. In questo particolare momento che sembra esaltare la produzione di macchine sicure, di alta qualità ed efficienza, la presenza dei tecnici dell’Associazione in tutti i più importanti consessi normativi europei e internazionali si sta rivelando sempre più strategico non solo per la tutela delle aziende costruttrici ma anche per quella del consumatore finale.
alimentare, elaborate nell’ambito del CEN/TC 153 “Food Processing Machinery” e del CEN TC 44 Refrigerazione. A riprova del riconoscimento del ruolo svolto e dell’im-
Assofoodtec è pronta al semestre di Expo 2015, dove il mondo del food (ma non solo) sarà protagonista? “Food safety e food security” è l’ideale filo conduttore per le imprese italiane costruttrici di tecnologie per la lavorazione e trasformazione degli alimenti. Expo 2015 sarà l’occasione privilegiata per dare la più ampia visibilità al mondo della meccanica alimentare italiana, che significa design, qualità e sicurezza. Il nostro comparto ,sinonimo ormai di “Made in Italy” di qualità ed eccellenza tecnologica ha visto nel tempo una costante crescente espansione delle richieste dai mercati internazionali, in particolare da quelli emergenti. Va ricordato che il comparto delle tecnologie alimentari conta circa 22.500 addetti per un fatturato complessivo di 5,5 miliardi di euro dei quali più del 70% destinato all’export.
l.a.
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MERCATO
Primo canale web video
per la cogenerazione “Cogeneration Channel”, presentato nell’aprile scorso in occasione dell’Hannover Messe, intende porsi come riferimento tecnico e di mercato per un settore in crescita in tutto il mondo. In Italia è sostenuto da AB, azienda leader del settore.
È
stato presentato in Germania, il 7 aprile scorso nella giornata di apertura della Hannovrer Messe, “Cogeneration Channel” (www.cogenerationchannel.com), primo canale web video interamente dedicato al settore della cogenerazione. Si tratta di un nuovo strumento di comunicazione volto a favorire la conoscenza e lo scambio di idee a livello sia tecnico sia commerciale tra operatori e utenti di un settore in rapida espansione in tutto il mondo. Nel nostro paese, questa nuova iniziativa editoriale è stata fortemente voluta da AB, azienda italiana leader a livello internazionale del settore e già editore di “Biogas Channel”. In pratica, il nuovo canale intende rispondere al crescente interesse suscitato dalla cogenerazione e dalle sue numerose applicazioni nell’ambito delle industrie, delle istituzioni pubbliche e delle utility. La cogenerazione è infatti la scelta più collaudata e subito praticabile per garantire efficienza energetica,
in un contesto internazionale che privilegia il modello di generazione distribuita, riducendo al contempo le voci di costo dell’energia elettrica e termica.
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Il canale web, che opera sia su piattaforma dedicata che sul canale Youtube, propone un ampio repertorio di contenuti aggiornati, provenienti da tutto il mondo. Dodici sono le categorie tematiche con approfondimenti puntuali sulle best practice del settore, gli sviluppi della ricerca, le innovazioni tecnologiche, gli aspetti legislativi e normativi, l’attività associazionistica e le opportunità che provengono dai principali mercati. Una guida completa per gli addetti ai lavori e per l’informazione di settore. Secondo Angelo Baronchelli, editore di Cogeneration Channel “Il nuovo mezzo di informazione si pone come catalizzatore mondiale nel settore della cogenerazione. Come per Biogas Channel, lanciato qualche mese fa, anche la missione di Cogeneration Channel è quella di fare cultura di settore a livello globale. Questo obiettivo ambizioso ha motivato la scelta di lanciare la nuova piattaforma in Germania, nel Paese che da anni è il numero uno per installazioni”. □
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14° ITALIAN ENERGY SUMMIT THE FUTURE OF ENERGY - MERCATI E RELAZIONI INTERNAZIONALI, CONSUMI E SOSTENIBILITÀ MILANO, 29-30 SETTEMBRE E 1 OTTOBRE 2014 SEDE GRUPPO 24 ORE, VIA MONTE ROSA 91
LUNEDÌ, 29 SETTEMBRE Mattina CONFERENZA INAUGURALE Global Energy Trends: geopolitica dell’energia
MARTEDÌ, 30 SETTEMBRE Mattina MERCATO DEL GAS: trend nazionali ed europei di scambio e approvvigionamento
Pomeriggio
Pomeriggio
LA SFIDA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Innovazione, infrastrutture e valorizzazione delle risorse per il futuro dell’energia
MERCATO ELETTRICO Business model e innovazione, verso la centralità del cliente B2B e B2C
MERCOLEDÌ, 1 OTTOBRE Mattina WORKSHOP Energy trading, mercati e borse energetiche in Italia oggi
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ent 20/07 ro il /2014
RELATORI Con la partecipazione di: Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico Manuel Baritaud Senior Electricity Analyst, Gas, Coal and Power Markets Division International Energy Agengy (IEA) Sissi Bellomo Giornalista Il Sole 24 ORE Alberto Biancardi Commissario Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico Federico Boschi Direttore Mercati Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico
IN COLLABORAZIONE CON
Luigi Carbone Commissario Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico Giampaolo Chimenti E&U Strategy Director PwC Franco Cotana Professore Ordinario di Fisica Tecnica Industriale Università degli Studi di Perugia Direttore CRB - Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse
Monica Frassoni Presidente EUASE - European Alliance to Save Energy Daniele Gamba Direttore Sviluppo, Commerciale e Rapporti con l'Autorità SNAM Rete Gas Jacopo Giliberto Giornalista Il Sole24 ORE Ennio Macchi Professore Ordinario Politecnico di Milano Leonardo Maugeri Senior Fellow Harvard Chairman Iron Bank Investment
FORNITORE UFFICIALE
Per diventare partner: formazione.eventi@ilsole24ore.com, tel. 02 3022.3135 - 02 3022.3362 Per informazioni e iscrizioni: www.energy2014.ilsole24ore.com Servizio Clienti Tel. 02 5660.1887 Fax 02 7004.8601 info@formazione.ilsole24ore.com
Vittorio Emanuele Parsi Direttore Aseri Fedora Quattrocchi Dirigente di Ricerca Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia Amrita Sen Chief Oil Analyst Energy Aspects Gianni Silvestrini Direttore Scientifico Kyoto Club Carlo Stagnaro Senior Fellow Istituto Bruno Leoni Davide Tabarelli Presidente Nomisma Energia
CON IL CONTRIBUTO DI
Segui Il Sole 24 ORE Formazione Eventi su:
Il Sole 24 ORE Formazione ed Eventi Milano - via Monte Rosa, 91 Roma - piazza dell’Indipendenza, 23 b/c ORGANIZZAZIONE CON SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO ISO 9001:2008
MERCATO
Importanti investimenti per Wärtsilä W
ärtsilä, importante fornitore nel settore energetico di soluzioni della generazione distribuita efficiente e flessibile, in collaborazione con SGE (Società Gestioni Elettriche di Trieste), ha portato a termine un progetto di ottimizzazione energetica nello stabilimento di Trieste, con l’installazione di 3.918 moduli fotovoltaici policristallini da 255 W l’uno e una nuova cabina elettrica di trasformazione dedicata, per una potenza installata pari a 999.09 kW. Grazie al nuovo impianto fotovoltaico Wärtsilä potrà beneficiare di 1.2 GWh /anno di energia elettrica prodotta dall’impianto (5 % del fabbisogno dello stabilimento) e di una riduzione di ~ 8.972.000 kg di CO2 che non verranno emessi nell’atmosfera. Wärtsilä beneficerà dell’ultimo
Gas, combustibile ed energia solare: ecco il mix dell’efficienza energetica incentivo del GSE (V°Conto Energia) che permetterà all’azienda un ritorno dell’investimento in circa 8 anni e mezzo. «Quest’ultimo importante investimento va a completare la nostra transizione verso un sistema di sostenibilità che vede l’integrazione di fonti energetiche diverse - afferma Marco Golinelli, Vice President di Wärtsilä Italia - In particolare Wärtsilä utilizza combustibili, gas, energia elettrica e ora, grazie alla collaborazione con SGE, anche
Marco Golinelli, Wärtsilä
energia solare. La nostra ambizione è quella di vedere applicato il nostro Smart Power System nelle aziende di tutto il mondo per raggiungere dei benefici globali in termini economici ma soprattutto ambientali». □
Progetto “Came Campus” per giovani installatori I
nvestire sulle nuove generazioni con un progetto dedicato agli studenti degli istituti superiori per diffondere la cultura dell’automazione e della domotica e gettare le basi per creare la rete degli installatori di domani. Questo è l’obiettivo di “Came Campus”, il progetto lanciato da Came, fra le aziende leader in Italia e nel mondo nel settore della Home & Building Automation. L’iniziativa si propone di far conoscere ai giovani la professione dell’installatore attraverso un per-
Came promuove corsi di formazione teorici e pratici per futuri tecnici del settore corso formativo costituito da 20 ore in aula e uno stage di 15 giorni presso un’impresa di installazione presente sul territorio. Came Campus, partito come progetto pilota in Veneto e Friuli Venezia Giulia, presso l’Istituto di istruzione l’industria meccanica 692 | 66
superiore Città della Vittoria di Vittorio Veneto e l’I.T.S. J.F. Kennedy di Pordenone, si propone di diventare nei prossimi 5 anni un progetto di respiro nazionale. I migliori allievi di ciascun istituto, selezionati con l’aiuto dei docenti, avranno anche la possibilità di effettuare un approfondimento nelle sedi Came di Dosson di Casier e Bpt di Sesto al Reghena, terminando l’esperienza con uno stage presso la rete di installatori autorizzati del Gruppo trevigiano. “Came Campus - ha dichiarato Elisa
MERCATO Menuzzo, Vice President di Came Group – è un progetto estremamente innovativo che si propone di divulgare la cultura dell’automazione e di offrire una possibilità a quei giovani che domani dovranno scegliere una carriera lavorativa, insegnando loro come diventare innovatori e imprenditori di se stessi. Ci proponiamo quindi di far crescere questo progetto, estendendolo nel corso dei prossimi cinque anni a tutto il territorio nazionale”. Di proprietà della
famiglia Menuzzo, Came Group è una realtà fortemente legata alle proprie radici italiane, con 1080 collaboratori e un fatturato prossimo ai 215 milioni di euro nel 2013. Il Gruppo è presente sul mercato con 480 filiali e distributori in 118 Paesi nel mondo. □
Una festa per i
50 anni di Immergas I
l 30 maggio scorso è stata una giornata importante per Immergas, che nel cinquantesimo anniversario ha voluto celebrare la propria storia guardando al futuro. Per festeggiare 50 anni di successi, la leadership nelle caldaie a condensazione in Italia da oltre 10 anni e le vendite in 43 paesi con 10 filiali e oltre 15 partner all’estero, l’azienda ha organizzato un “Open Day” nello stabilimento di Brescello (in provincia di Reggio Emilia). “La linea del futuro - Saper fare italiano per i prossimi 50 anni” ha rappresentato un’occasione di riflessione a più voci sul futuro dell’industria italiana, partendo da chi, come Immergas, continua a scommettere sulla vitalità del nostro Paese. Un confronto al quale hanno preso parte, tra i molti ospiti, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, Maurizio Marchesini (Presidente Confindustria ER), Stefano Lan-
Taglio del nastro con il vice Presidente Immergas Alfredo Amadei, il Sindaco di Brescello Marcello Coffrini, il Sottosegretario Graziano Delrio e il Consigliere Immerfin Alessandro Carra
di (Presidente Unindustria RE), il Presidente di Assotermica Alberto Montanini. Il nuovo impianto produttivo è stato interamente progettato e realizzato all’interno dell’azienda, a cura del team di engineering Immergas 67 | LUGLIO AGOSTO 2014
guidato dall’ing. Giuseppe Miele, per produrre la nuova Victrix TT, la “caldaia del 50°”. È stato completato con un investimento che complessivamente supera due milioni di euro ed è costituito da due linee di montaggio che funzionano contem-
MERCATO
La società, ai vertici europei progettazione e costruzione di caldaie a gas e sistemi ibridi per uso domestico ha organizzato nel maggio scorso nella sede di Brescello un “Open Day” alla presenza di importanti ospiti istituzionali. Inaugurato nell’occasione un impianto progettato e realizzato all’interno dell’azienda per produrre su due linee di montaggio che funzionano contemporaneamente “Victrix TT”, la “caldaia del 50°. L’investimento ha superato due milioni di euro.
poraneamente. Il taglio del nastro è stato effettuato dal Sottosegretario Delrio insieme al vice Presidente Immergas Alfredo Amadei, al Consigliere di Immerfin Alessandro Carra e al Sindaco di Brescello Marcello Coffrini. Successivamente è stata avviata la linea, per permettere ai presenti di vedere il ciclo di produzione della Victrix TT. Graziano Delrio ha anche “firmato” la prima caldaia uscita dalla nuova linea di montaggio, avvitando, con le proprie mani, una targa che celebra questo momento dal quale parte, simbolicamente, il futuro di Immergas. Nel corso dell’evento il Direttore Marketing Ettore Bergamaschi ha presentato il volume “Per sempre, Immergas! 1964-2014”, che raccoglie in duecento pagine e un Dvd i primi 50 anni, la dimensione attuale e le linee guida per il futuro di Immergas. Immergas è focalizzata nella progettazione e costruzione di caldaie a gas e sistemi ibridi (integrati) per uso domestico. Si colloca stabilmente tra le principali aziende europee che operano nel settore del riscaldamento. Dal 2010 è attiva nel settore delle energie rinnovabili ImmerEnergy, che ha realizzato impianti fotovoltaici di alta potenza e affronta le tematiche dell’efficientamento energetico degli edifici. Immergas progetta e produce sistemi di gestione delle fonti energetiche che abbinano caldaie a gas, pompe di calore, sistemi solari e fotovoltaici, soluzioni tecnologiche per la produzione di acqua calda per uso sanitario, per realizzare sistemi di climatizzazione a bassissimo impatto ambientale e ridotti consumi. Grande attenzione è riservata alla sostenibilità dei processi produttivi con soluzioni avanzate che producono effetti misurabili nel tempo in termini di cost saving e di riduzione dell’impatto ambientale. l’industria meccanica 692 | 68
La sede di Brescello conta un organico di oltre 600 dipendenti e una superficie coperta di oltre 50mila metri quadrati. La rete commerciale Immergas è presente in 43 paesi, con 9 filiali in Europa e una in Cina e con partecipazioni in importanti aziende commerciali in tutti i continenti e focalizzazioni su Australia, Sudamerica e Nord Africa. Le unità produttive sono localizzate a Brescello e a Poprad (Slovacchia) e in Medio Oriente, dove è in fase di start up una nuova unità produttiva. Immergas vende all’estero oltre il 60% della produzione totale che ammonta a 310mila apparecchi, oltre un terzo nel comparto dei generatori di calore ad alta efficienza venduti con i marchi Immergas e Alpha Heating Innovation. Il Gruppo Immerfin è una multinazionale a controllo famigliare che controlla Immergas in Italia e Immergas Europe in Slovacchia. Il Gruppo Immerfin ha registrato nel 2013 un fatturato consolidato di 226 milioni di euro. I margini di redditività sostengono stabilmente il piano investimenti che consente a Immergas di mantenere alta la sua competitività. Gli addetti sono complessivamente 700, e le attività industriali in fase di start up in Medio Oriente. Immergas è la principale società del Gruppo Immerfin e controlla al 100% 10 filiali commerciali in Inghilterra (Alpha Therm), Ungheria (Immergas Hungaria kft), Polonia (Immergas Polska z.o.o.), Turchia (Immergas Turkey), Slovacchia (Immergas s.r.o.), Romania (Immergas Romania), Cina (Immergas Beijing), Russia (Immergas ooo), Grecia (Immergas Hellas) e Bulgaria (Amax Gas). Il presidente del Gruppo Immerfin è Romano Amadei che ha fondato l’azienda nel 1964 insieme a Gianni Biacchi e Giuseppe Carra. □
Con il patrocinio di:
In collaborazione con:
IPCM RMO L’Industria Meccanica
14/ 10/ 2014
IL MERCATO DELL’AUTOVETTURA ITALIANA: L’INTERA FILIERA A CONFRONTO PER VALORIZZARE L’INDUSTRIA NAZIONALE
Politecnico di Milano Piazza Leonardo da Vinci 32 ore 14.00/18.00
NEWS | Dalle Aziende della categoria. La modularità del sistema favorisce la decentralizzazione impiantistica, per cui l’energia viene prodotta solo dove e quando serve, aumentando l’efficienza generale del sistema e la sua affidabilità. Altra caratteristica distintiva di queste unità è il basso contenuto di refrigerante R-410 A per un comfort sostenibile ed ecocompatibile.
www.bticino.it
www.clivet.com
Sistema di ripartizione per quadri elettrici
Pompe di calore geotermiche
Consente interventi in sicurezza con il sistema a regime
Consentono di realizzare impianti modulari e ad alta efficienza
Tutti i quadri elettrici necessitano di un sistema di ripartizione che consenta il cablaggio interno dei dispostivi di protezione e di sezionamento. “Tifast” di BTicino è un nuovo sistema di ripartizione con il quale è possibile realizzare quadri elettrici sicuri e di facile manutenzione Le sue principali caratteristiche tecniche sono: compattezza (riduce al minimo gli ingombri di cablaggio e ripartizione); completezza (fornisce soluzioni ad hoc per ciascuna fase della distribuzione elettrica all’interno di un quadro: dalla ripartizione su fila Din e ai sistemi di connessione tra interruttori principali e sistemi barre, alla distribuzione di potenza); sicurezza d’intervento con il sistema a regime (in fase sia di manutenzione, sia di ampliamento dell’impianto); continuità di servizio. Per una maggiore comprensione il sistema è stato suddiviso in blocchi logici a ciascuno dei quali corrisponde una precisa fase realizzativa del quadro elettrico: ripartizione sulla fila Din; distribuzione in verticale all’interno del quadro; collegamento tra le parti con kit; ripartizione tradizionale con morsettiere complementari.
“ElfoEnergy Ground Medium” di Clivet è la nuova serie di refrigeratori di liquido e pompe di calore condensate ad acqua che, grazie alla modularità, permettono di realizzare centrali di elevata potenza anche in spazi ridotti. Realizzano una centrale termofrigorifera modulare in pompa di calore in unità da 30 a 250 kW, per la generazione del caldo e del freddo e la produzione di acqua calda sanitaria negli edifici, con sorgente acqua di falda, di pozzo, di fiume, di mare o geotermia. Grazie a due moduli da 900 e 1100 mm di lunghezza, per un totale di 17 grandezze, ogni pompa si adatta con la massima flessibilità alle diverse esigenze applicative. I principali componenti impiantistici forniti a bordo permettono inoltre di semplificare l’impianto e di diminuire l’ingombro rispetto alle soluzioni tradizionali. I nuovi refrigeratori sono la soluzione ideale per impianti a due tubi, di tipo reversibile e non, e per impianti a quattro tubi, in abbinamento a unità terminali, pannelli radianti, radiatori e impianti misti, tutti con possibilità di gestione attiva e prioritaria di acqua calda sanitaria. La combinazione tra tecnologia scroll modulare e scalabilità delle unità assicura la massima modulazione della potenza e versatilità di servizio, garantendo un’efficienza energetica stagionale ai vertici l’industria meccanica 692 | 70
www.konecranes.com
Gru portacontainer Dotate di sofisticati sistemi video e laser, hanno elevata produttività Konecranes ha realizzato le gru a cavalletto gommate “Boxhunter” che si avvalgono di avanzate tecnologie video e laser sviluppate dalla stessa azienda. Grazie alle telecamere situate in punti strategici della gru e alla sofisticata interfaccia grafica utente in cabina, l’operatore vede perfettamente tutte le aree di interesse. Lo schema Boxhunter prevede anche un sistema di contrappesi che compensano il peso dello spreader rispetto al carico sollevato, consentendo di risparmiare energia. Le gru sono modulari, con un numero definito di opzioni personalizzabili. Sono consegnate in cantiere smontate, semplificando quindi le fasi di trasporto. Anche per queste gru sono disponibili funzioni opzionali che aumentano la produttività e la sicurezza, come il sistema di guida automatica DGPS, e il servizio di monitoraggio remoto Konecranes Truconnect.
NEWS | Dalle Aziende
www.rcgroup.it
www.it.abb.com
Refrigeratore d’acqua
Blocchi differenziali
Utilizza un nuovo refrigerante con un ottimo GWP
Ideali per applicazioni in cui occorre garantire sicurezza e continuità di servizio
RCGroup presenta il nuovo refrigeratore d’acqua “Unico Turbo FLG Free” che utilizza il refrigerante “HFO1234ze”. Questo refrigerante ha elevata efficienza energetica, un GWP (Global Warming Potential) pari a 6, cioè fino a 250 volte inferiore rispetto a quello dei refrigeranti comunemente adottati, e ha un Atmosferic Lifetime di solo 18 giorni. Inoltre, ha caratteristiche e performance operative del tutto simili al refrigerante HFC134a, costituendone così l’alternativa ideale a basso GWP. Il nuovo gas non è infiammabile e risponde alle normative Ashrae 34 ISO817 nella classificazione A2L. Altre interessanti caratteristiche tecniche sono: Classe energetica “A” (Eurovent) con efficienza a pieno carico Eer 3,10 ed efficienza media stagionale Eseer 4,80; compressori centrifughi a doppio stadio a levitazione magnetica con regolazione della capacità mediante inverter; dispositivo di raffreddamento addizionale (free-cooling) mediante batterie ad acqua in serie all’evaporatore a fascio tubiero di tipo allagato; batterie di condensazione del refrigerante totalmente di alluminio a minicanali; ventilatori EC; basso impatto acustico; ridotti costi di manutenzione; nessuna necessità di rifasamento e ridottissime correnti di spunto (5 A).
ABB propone i blocchi differenziali DDA200 tipo B APR, progettati per rilevare le correnti di guasto con forma d’onda simile alla continua o con valori di frequenza elevata, quindi per applicazioni in cui occorre garantire sicurezza e continuità di servizio, evitando scatti intempestivi dovuti a sovratensioni di manovra o atmosferiche: tipicamente, impianti fotovoltaici, stazioni di ricarica per veicoli elettrici con alimentazione trifase, convertitori c.a/c.c trifase, convertitori di frequenza trifase, gruppi statici UPS trifase e apparecchiature elettromedicali. I nuovi blocchi, realizzati per essere abbinati agli interruttori magnetotermici della gamma System pro M compact S200, sono conformi alla norma italiana CEI EN 62423, che può essere utilizzata congiuntamente alla CEI EN 61009 relativa ai blocchi differenziali e magnetotermici differenziali, rispondendo alle prescrizioni dell’allegato G. La gamma è composta di modelli da 2,3 e 4 poli con correnti nominali da 25 A a 63 A; sono dotati sul frontale di un led verde che, quando è acceso, indica la presenza di una tensione sufficiente per il funzionamento dell’apparecchio come tipo B. In caso contrario, quando il led è spento, è assicurato il rilevamento di corren71 | LUGLIO AGOSTO 2014
ti differenziali alternate sinusoidali e pulsanti unidirezionali (tipo A). I modelli con corrente nominale da 40 A a 63 A possiedono due morsetti che consentono lo sgancio da remoto dell’interruttore magnetotermico associato, tramite un pulsante normalmente aperto. Infine, i nuovi dispositivi si contraddistinguono per la presenza della marcatura del simbolo dei nuovi differenziali di tipo B APR, in accordo con la norma CEI EN62423, edizione 2.
www.burster.it
Sensore a doppia scala Particolarmente utile nel settore dell’automazione industriale Ultimo nato in casa Burster è il sensore di coppia “8661”, disponibile anche a doppia scala, per misure di coppie statiche e dinamiche. Sono stati aggiunti da poco i range 0-500 Nm e 0-1000 Nm agli standard da 0-0,05 Nm a 0-200 Nm. L’opzione doppia scala è disponibile con fattori di 1:10, 1:5, 1:4 per misure con un errore di linearità sulla prima scala dello 0,05% f.s. e sulla seconda scala dello 0,1% f.s. Grazie all’interfaccia USB opzionale e al conveniente PC software Digivision, il sensore è ideale sia per misure da banco che portatili. A seconda del modello e della versione del software, si può visualizzare, acquisire e accedere a coppia, velocità, misura angolare e al calcolo della potenza
NEWS | Dalle Aziende meccanica fino a 32 canali. La nuova potente interfaccia di calcolo consente di usare funzioni matematiche per calcolare numerose variabili, inclusi valori come efficienza e medie pesate. Il software plug&measure con funzione di autoscala consente una fase di set-up ultraveloce. I risultati calcolati usando le formule matematiche possono essere visualizzati e classificati numericamente o graficamente. Grazie al pacchetto driver, incluso gratis, il sensore può essere integrato facilmente in ambiente LabView o nel software dell’utilizzatore. Con l’opzione velocità e misura angolare (risoluzione fino a 0,09°) si possono memorizzare letture rilevanti extraprocesso in aggiunta alla coppia. Le potenti caratteristiche del nuovo sensore a doppia scala possono essere interamente sfruttate specialmente nei campi dell’automazione industriale.
mento delle coppie disponibili, funzioni di diagnostica avanzata e di asset management, sino a coprire esigenze da 50 Nm a 2400 Nm. Le innovative caratteristiche di questi attuatori includono la possibilità di coprire un range più ampio di coppia senza uso di riduttori, realizzando soluzioni più compatte ed economiche. Gli sviluppi della diagnostica e delle informazioni di asset management includono misure di temperatura e di vibrazioni, per una maggiore protezione dell’attuatore e della valvola. È inoltre disponibile la versione “SQREx” per servizio di regolazione, che comporta una maggior precisione di posizionamento e un incremento del numero di cicli per ora. Tutte le serie sono disponibili con unità di controllo semplice AMExC o con l’unità a microprocessore ACExC. Le unità di controllo sono intercambiabili, per cui negli impianti ove entrambe le serie sono installate la manutenzione e l’esercizio risultano semplificati. I nuovi attuatori sono conformi alle direttive europee Atex e agli standard internazionali IECEx, mentre sono in e in corso di certificazione sulla base delle normative di Russia, USA, Canada e Giappone.
www.auma.it
Attuatori a quarto di giro In versione Explosion Proof, coprono esigenze da 50 Nm a 2400 Nm Auma presenta nuovi attuatori a quarto di giro in versione Explosion Proof., progettati per l’automazione di valvole a sfera e a farfalla. La serie denominata “SQEx.2”, rimpiazza la “serie Auma SG.1”. I miglioramenti includono un significativo amplia-
www.esab.it
Saldatrice multi-processo Salda cavi pieni e animati da 0,8 a 1,6 mm l’industria meccanica 692 | 72
Esab Saldatura & Taglio presenta “Warrior”, nuova saldatrice multiprocesso progettata per saldature Gmaw (MIG/MAG), Fcaw (fili animati), Smaw (MMA), e Gtaw (TIG), oltre alla scriccatura ad arco. Eroga fino a 500 A con ciclo di lavoro del 60% in una confezione altamente affidabile e robusta. Questa saldatrice salda cavi pieni e animati da 0,8 a 1,6 mm, è dotata di una serie completa di capacità Smaw (MMA) dalle elevate prestazioni con elettrodi di base e cellulosici e scriccature ad arco con elettrodi in carbone fino a 10 mm di diametro. La progettazione basata su inverter della Warrior offre prestazioni dell’arco e risparmio di energia, rendendo la tecnologia inverter conveniente per ogni tipo di applicazione di saldatura. Caratteristiche quali la compensazione dell’energia, la regolazione dei parametri vicina all’operatore e il TrueArcVoltage per la tensione dell’arco davvero costante durante tutta la giornata, riducono in maniera considerevole il consumo di energia in confronto alle fonti di energia SCR di vecchio stampo. Progettata seguendo i suggerimenti di saldatori, la Warrior fornisce inneschi di qualità elevato e un trasferimento dell’arco dolce e stabile per saldature con finiture eccellenti. La progettazione del passaggio aria tiene le parti elettroniche fondamentali libere da sporcizia, olio e oggetti estranei. Una progettazione user-friendly prevede il posizionamento dei comandi sul pannello frontale. L’interfaccia utente semplice e chiara della Warrior consente a chiunque di avviare una saldatura in pochi secondi. La classificazione IP23 consente di operare all’aperto.
Impagabile Avere sempre informazioni esclusive e raccolte alla fonte. Entra in iTunes e Google play e scarica la tua app. Consulta sul tuo smartphone 8850 profili biografici dei personaggi di maggiore rilievo e 5800 profili delle aziende e Istituzioni più rappresentative in Italia. Il nostro costante aggiornamento ti offre una visione reale di chi conta nel panorama economico, politico, sociale e culturale. News, comunicati stampa e interessanti contributi video. Uno strumento di lavoro imprescindibile, che porta nel mondo il valore, la competitività e affidabilità del nostro Paese. WHO’S WHO IN ITALY S.r.l. email: whoswhogc@whoswho.eu
www.whoswho.eu
NEWS | Dalle Aziende tendo di ripagare l’investimento in poco meno di 13 mesi e di usufruire dei vantaggi dei Titoli di Efficienza Energetica (Certificati Bianchi).
na esterno doppio, per permettere ai tablet montati su un veicolo di connettersi all’antenna posizionata sul tetto del veicolo stesso, aumentando così la capacità di connessione in aree remote.
www. xyleminc.com
Un nuovo mixer per il depuratore di Como Fornito da Flygt ha migliorato l’efficienza e ridotto i consumi di energia Il costante aumento dei costi dell’energia impone una sempre maggiore attenzione alle tecnologie che permettono risparmi. È per questa ragione che, dopo uno studio di fattibilità e di analisi dei vantaggi possibili, Comodepur, gestore dell’impianto di depurazione di Como, ha deciso di sostituire il mixer Flygt 4670 da 13 kW, perfettamente funzionante e di provata affidabilità, con il nuovo mixer Flygt 4530 da 4 kW. Si tratta di un mixer di nuova concezione a rotazione lenta e con una particolare elica tripala studiata sulle esigenze dell’utente. Flygt è un marchio di Xylem. Semplicissimo da installare (l’installazione ha richiesto solo poche ore) utilizza le strutture di sostegno dei precedenti mixer Flygt e di un design delle pale dalla particolare forma “a banana”, che rendono di fatto il mixer in intasabile. Nel particolare caso dell’impianto comasco il nuovo mixer ha permesso un risparmio energetico del 65% rispetto alla soluzione precedente. In base ai dati rilevati dallo staff tecnico dell’Enel il consumo annuo consolidato di oltre 500.000 kWh si è abbassato a soli 175.000 kWh, che portano il depuratore a risparmiare circa 50.000 euro/anno, permet-
www.panasonic.net
Tablet fully rugged Dotato di tecnologia GPS permette di localizzare l’area di lavoro Panasonic ha realizzato una nuova versione del suo tablet Windows fully rugged, denominata “Toughpad FZG1”. Il nuovo tablet da 10,1 pollici con Pro Update Windows 8.1 è sottile, leggero e dotato di tecnologia Intel Core di quarta generazione, molto veloce specialmente per attività di grafica. La durata della batteria va da 8 a 10 ore (fino a 20 ore con batteria ad alta capacità). Il dispositivo è dotato della più recente tecnologia GPS per permettere ai mobile worker di localizzare con precisione la loro area di lavoro. Il modulo u-blox 8 garantisce compatibilità con i maggiori sistemi di posizionamento satellitare. Il nuovo tablet è certificato secondo la normativa Mil-STD-810G e assicura massima resistenza all’acqua e alla polvere con grado di protezione IP65. È disponibile, nel modello standard, con una web cam frontale ad alta risoluzione (720P), ma si può aggiungere una camera rear a 5 MP o 8 MP con triplo flash per una resa ottimale dei documenti o foto in qualsiasi condizione di luce. Infine, è dotato di un connettore per antenl’industria meccanica 692 | 74
www.vortice.com
Recuperatori di calore Si caratterizzano per elevata efficienza di scambio termico “Vort HRI Phantom” della Vortice è la sigla di nuovi apparecchi per la ventilazione centralizzata con recupero di calore. Sono caratterizzati da elevata efficienza di scambio termico (92%) nelle condizioni (+5 °C, +25 °C, 28% di umidità relativa) secondo la normativa internazionale (EN 308) e da bassi consumi. Sono stati progettati per l’installazione in controsoffitto contenendo dimensioni e peso. Le principali specifiche di prodotto sono: involucro in lamiera d’acciaio zincata rivestita internamente di materiale fonoassorbente resistente al fuoco; attacchi di diametro nominale di 125 mm e 150 mm, a seconda del modello; scambiatore di calore ad altissima efficienza, del tipo a flussi incrociati in controcorrente, in resina PS; ventilatori ad alta efficienza equipaggiati di ventole centrifughe azionate da motori EC brushless a 3 velocità impostabili in fase di installazione; protezione antigelo integrata; by-pass 100%, filtrato e ad azionamento automatico; 2 filtri F5 (filtro F7 opzionale).
Recensioni
Smartphone e tablet a 50 all’ora. L’imparafacile per gli over 50 Nicola De Florio, Alberto Simonazzi - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 17,00
Smartphone e tablet sono gadget elettronici diffusissimi ed ambiti, ma la gran parte degli italiani li usa al 10% delle loro potenzialità. Anche gli over 50 sono sempre più interessati a sapersi destreggiare autonomamente con queste nuove tecnologie e ad acquistare uno di questi costosi gadget informatici. Gli amici che usano smartphone e tablet da tempo? Si professano super esperti, ma non si sanno spiegare! E allora, spesso, la delusione è dietro l’angolo. Questo manuale di auto apprendimento, utilità ed intrattenimento, illustra schematicamente come poter valutare e scegliere in sicurezza ciò che offre oggi il mercato in tema di smartphone e tablet. Tutti i passaggi saranno supportati da immagini esplicative. Infine è proposto un glossario dei termini informatici più utili per una consultazione semplice ed arricchita da interessanti notazioni.
La patria ci vuole eroi
Matematici e vita politica nell’Italia del Risorgimento - U. Bottazzini, P. Nastasi - Ed. Zanichelli, 2014, Euro 27,00 Gli “eroi” che affollano le pagine di questo libro sono gli uomini di scienza, e in primo luogo i matematici, che nell’arco del lungo Risorgimento sono stai i protagonisti della vita politica del nostro Paese. Matematici come Federico Manabrea, esponente di spicco della destra cattolica e oltranzista, deciso oppositore di Cavour e primo ministro nello Stato unitario; e come Francesco Brioschi e Luigi Cremona, fieri anticlericali, impegnati nel progetto politico e culturale di portare il nuovo Stato al livello delle più avanzate nazioni europee. Le loro figure sono scomparse dai manuali, ma le vicende di questi “eroi” dimenticati invitano a guardare alla recente storia del nostro Paese.
Il Group Coaching.
Sviluppare il potenziale dei piccoli gruppi in formazione - Pina Sabatino - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 16,00 In Italia il coaching è ormai considerato uno dei metodi più efficaci per favorire il cambiamento all’interno delle organizzazioni e la crescita delle persone. Ancora poco però è stato scritto sul Group Coaching una metodologia di grosso impatto a metà tra coaching, formazione e facilitazione, particolarmente indicata per piccoli gruppi. Dal punto di vista metodologico il group coaching è concepibile come un “coaching individuale di gruppo”. Attraverso la creazione di uno spazio sicuro e psicologicamente accogliente il coach sostiene la persona nel traguardare la propria meta lavorando su obiettivi, modalità e tempi strettamente individuali e contando anche sul prezioso contributo di tutti i membri del gruppo.
Come essere produttivi. Raggiungere i risultati in minor tempo con il metodo di Harvard Robert C. Pozen - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 25,00
«La produttività personale richiede di concentrarsi sui compiti più importanti piuttosto che impiegare il proprio tempo in occupazioni infruttuose o futili. Se volete imparare ad avere una marcia in più, fermatevi a leggere “Come essere produttivi”: è ricco di consigli pratici per aiutarvi ad ottenere i massimi risultati che il vostro capo e la vostra organizzazione cercano in un potenziale leader». (David Calhoun, Presidente e CEO di Nielsen). Cosa significa essere più produttivi? La produttività spesso è intesa come il mero raggiungimento degli obiettivi; in questo libro è un concetto più ampio: è la capacità di raggiungere la qualità e la quantità dei risultati che riteniamo più importanti.di energie e senza vivere in conflittualità.
Capitolato speciale d’appalto. Lavori edili privati
Salvatore Lombardo – Giuseppe Mirabella - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 42,00 Il testo è stato strutturato in due parti che comprendono: la prima uno schema di contratto di appalto; la seconda le voci di capitolato. Il capitolato tiene conto delle disposizioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14.01.2008) con particolare attenzione ai controlli di competenza del direttore dei lavori, riguardo a: fornitura e accettazione dei materiali strutturali in cantiere; controlli della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera nei casi di non conformità dei controlli d’accettazione delle diverse miscele omogenee di calcestruzzo impiegate; criteri per l’accettazione della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera con riferimento alla norma Uni En 13791. 75 | LUGLIO AGOSTO 2014
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Attualità tecnica, economica, normativa, gestionale di settore. Novità produttive, eventi e fiere
l’INDUSTRIAMECCANICA impresa. economia. politica. norme. export.
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687 SETTEMBRE OTTOBRE 2013 | l’INDUSTRIAMECCANICA
687 SETTEMBRE OTTOBRE 2013
MAGAZINE UFFICIALE ANIMA | CONFINDUSTRIA
INSERTI ECONOMICI Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero
SUPPLEMENTI ANIMA PER in italiano e in inglese edilizia energia
acqua comfort
sicurezza movimentazione
industria costruzioni
INTERVISTA AL PM GUARINIELLO SICUREZZA le vie dell’antincendio
ACQUA
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chi la tratta bene
RINNOVABILI cogenerazione verso il 20/20/20
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INSERTI ECONOMICI a cura della Redazione e dell’Ufficio Studi ANIMA - per richieste contattare: alchieri@anima.it - redazione@anima.it (disponibili anche in inglese)
Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia | Tabella arancio ultimo aggiornamento n. 684 - 1^ Quindicina di giugno 2014 pubblicata su questo numero de L’Industria Meccanica n.692 (luglio-agosto 2014)
Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale | Tabella azzurra ultimo aggiornamento n. 20 - 24 gennaio 2014 pubblicata su L’Industria Meccanica n. 689 (gennaio-febbraio 2014)
Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero | Tabella bianca 1° gennaio 2014 “Settore industria meccanica varia ed affine” e “Settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 690 (marzo-aprile 2014)
BEING PART OF INNOVATION Fieramilano, 19-23 maggio 2015 ipack-ima.com
IPACK-IMA, la piÚ completa mostra delle tecnologie e dei materiali per il processing e il packaging del settore alimentare e non alimentare, vi invita a partecipare all’appuntamento mondiale che darà il via a una grande VYROWD LQ DPELWR ȴHULVWLFR Nell’edizione del 2015 Ζ3$&. Ζ0$ YHGU¢ LO GHEXWWR GHOOH VXH QXRYH ȴHUH FRUUHODWH H DOWDPHQWH VSHFLDOL]]DWH Meat-Tech, Fruitech Innovation e Dairytech – sviluppate per valorizzare tre importanti business community del VHWWRUH IRRG FKH FRPSRQJRQR OD JUDQGH Ζ3$&. Ζ0$
Connected events:
1HOOR VWHVVR OXRJR H GDWH VDUDQQR LQROWUH SUHVHQWL WUH Č´HUH GL JUDQGH ULFKLDPR LQWHUQD]LRQDOH &RQYHUČľH[ *UDČ´WDOLD e, per la prima volta, Intralogistica Italia LQ FROODERUD]LRQH FRQ 'HXWVFKH 0HVVH Uno scenario unico a livello mondiale UHVR DQFRUD SLÂť HFFH]LRQDOH GDOOD FRQFRPLWDQ]D FRQ ([SR Non perdete la straordinaria edizione di IPACK-IMA 2015 FRQ LO VXR LQVLHPH XQLFR GL WHFQRORJLH H LQQRYD]LRQL VL SUHDQQXQFLD LO OXRJR PLJOLRUH GRYH IDUH EXVLQHVV Co-located with:
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Nuovissimo filtro Cillit® C1 Vision Un’ idea geniale ed una assoluta novità
E’ nato un nuovo modo di concepire un filtro per l’acqua potabile
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